La determinazione del
Reddito Nazionale
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Il funzionamento del mercato
In macroeconomia si confrontano due visioni alternative sul
funzionamento del mercato:
• Liberisti: visione ottimistica sulla capacità del mercato di
funzionare in modo efficiente
• Keynesiani: il mercato da solo non è in grado di funzionare
in modo efficiente
Tali visioni dipendono da ipotesi iniziali mutualmente
incompatibili, ossia:
• Legge di Say: è l’offerta a creare la domanda
• Principio della domanda effettiva: è invece la domanda a
motivare l’offerta
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La legge di Say
La legge di Say è alla base della visione liberista della
macroeconomia e afferma che l’offerta crea la domanda
Il meccanismo sottostante al funzionamento di questo
processo è quello dei prezzi. Se c’è un eccesso di offerta, i
prezzi di riducono, riportando in equilibrio il sistema.
Affinché la legge di Say sia valida, devono essere verificate
le seguenti condizioni:
1) Prezzi flessibili
2) Mercati concorrenziali
3) Assenza di tesaurizzazione della moneta
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Il principio della domanda effettiva
Secondo i keynesiani, al contrario, le ipotesi che
meglio rappresentano la realtà sono quelle di
mercati imperfetti e prezzi rigidi.
In conseguenza di tali assunzioni, non è possibile
accettare la legge di Say.
Secondo i keynesiani, una riduzione della domanda
porta ad una riduzione del prodotto.
Tale principio è noto come principio della
DOMANDA EFFETTIVA
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Le due visioni a confronto
1) I liberisti pongono l’accento sull’offerta, mentre i
keynesiani sulla domanda
2) I liberisti hanno una visione ottimista nei confronti del
mercato, mentre i keynesiani sono più scettici
3) Secondo i liberisti, le ipotesi più si avvicinano alla realtà
economica sono quelle di mercati concorrenziali e
prezzi flessibili, mentre secondo i keynesiani i mercati
sono in concorrenza imperfetta e i prezzi rigidi
4) Per i liberisti il mercato trova il suo equilibrio attraverso
aggiustamenti dei prezzi, mentre secondo i keynesiani
attraverso aggiustamenti delle quantità
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Il consumo
• Per i liberisti il consumo dipende dal tasso di
interesse, ossia dal costo del denaro. Una riduzione
del tasso di interesse stimola il consumo attraverso
due canali:
– il minore costo dell’indebitamento per le famiglie
– la minore remunerazione del risparmio, che porta a
contrarre i risparmi a favore dei consumi
• Secondo i keynesiani, la variabile fondamentale nello
spiegare il consumo è il reddito
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La funzione del consumo keynesiana
C  a  bY
CONSUMO
CONSUMO DI
SUSSISTENZA
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REDDITO
PROPENSIONE
MARGINALE AL
CONSUMO
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Propensione marginale al consumo
• Indica quanta parte di un incremento di reddito viene
consumata
• Ha una valore compreso fra 0 e 1
• Nel caso di una funzione lineare del consumo, la PMC è
costante
• Ad esempio, se la PMC è 0,7, significa che in presenza di
un incremento di reddito, il 70% verrà devoluto al consumo
mentre il 30% al risparmio
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Rappresentazione grafica del consumo
C
b
a
Y
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Il risparmio
Il risparmio è la parte del reddito non utilizzata per il
consumo
S  Y  C  Y  (a  bY )  a  (1  b)Y
RISPARMIO DI
SUSSISTENZA
PROPENSIONE
MARGINALE AL
RISPARMIO
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Il risparmio
C, S
b
a
a
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1 b
Y
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Reddito di equilibrio e potenziale
Il reddito di equilibrio si ha quando offerta e domanda
aggregata sono in equilibrio
Il reddito potenziale (o di piena occupazione) rappresenta
la massima capacità produttiva del sistema economico,
ossia il prodotto che si ottiene quando non vi sono risorse
inutilizzate. Nel breve periodo è fisso
Y  Y  Y  Ypo
o
Offerta
aggregata
Domanda
aggregata
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d
Reddito
Reddito di piena
occupazione
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Determinazione del reddito nazionale
Dato le ipotesi fondamentali dei keynesiani, è possibile
assumere:
1) prezzi fissi
p p
2) condizione di equilibrio fra domanda e offerta
Y Y Y
o
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d
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Domanda aggregata
La domanda aggregata è formata da tre componenti:
1) Consumo: domanda di beni e servizi delle famiglie
2) Investimento: domanda di beni e servizi delle imprese
3) Spesa pubblica: domanda di beni e servizi dello Stato
Y  C  I G
Y  (a  bY )  I  G
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Reddito di equilibrio
Risolvendo la precedente equazione per Y si avrà:
1
a  I  G 
Y 
1 b
*
Reddito di
equilibrio
Moltiplicatore
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Domanda
aggregata
esogena
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Il moltiplicatore
1
m
1 b
b 1 m 1
In una situazione in cui non vi è piena occupazione, se la
domanda aggregata esogena aumenta, la variazione del
reddito di equilibrio è più che proporzionale e dipende dal
livello del moltiplicatore.
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Il ruolo della domanda
A questo punto sono evidenti le principali idee
macroeconomica della scuola keynesiana:
1) Possono esistere equilibri di sottooccupazione
2) Se ci sono risorse produttive inutilizzate, un incremento
della domanda aggregata esogena, ha un effetto molto
efficace poiché, non solo fa crescere il reddito, ma tale
crescita è anche più che proporzionale alla crescita della
domanda aggregata esogena
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Determinazione del reddito di equilibrio
Y
45
d
A
Y
*
Y
po
Y
o
Effetti di un incremento della domanda
Y
45
d
A'
A
Y
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*
Y
**
Y
po
Y
o
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Effetti di un incremento della PMC
Y
45
d
A
Y
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*
Y
**
Y
po
Y
o
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