Diagnostic Ottobre 2011 Update NOVITÀ PCR quantitativa per la diagnosi di Leishmania e Cimurro E' disponibile presso IDEXX Vet·Med·Lab la reazione a catena della polimerasi quantitativa (q-PCR) per la diagnosi della leishmaniosi canina e la differenziazione tra sensibilizzazione vaccinale e infezione causata dal ceppo selvatico del virus del cimurro Test Leishmania Quant RealPCR™ Range e interpretazione La leishmaniosi canina è una malattia endemica nella maggior parte delle regioni dell’Europa meridionale. L’utilizzo della tecnica q-PCR consente di migliorare in maniera significativa le possibilità di diagnosticare accuratamente l’infezione da Leishmania nel cane. I risultati ottenuti con l’impiego del test Leishmania Quant RealPCR™ forniscono un’indicazione della quantità di Leishmania rilevata nel campione analizzato. Questi forniscono utili informazioni sullo stato di infezione a seconda del range in cui rientrano i valori dell’animale in base alle categorie riportate di seguito. Grazie all’introduzione del test Leishmania Quant RealPCR™, IDEXX Vet·Med·Lab, vi offre una gamma completa di strumenti per la diagnosi della leishmaniosi canina. IDEXX è l’unica azienda in grado di fornire una gamma completa di esami diagnostici quali i test rapidi per uno screening in clinica e analisi sierologiche, istologiche e PCR quantitative presso il laboratorio di riferimento. Diversi studi scientifici1–3 raccomandano l’utilizzo della q-PCR nell’ambito della valutazione diagnostica della leishmaniosi canina in particolare per: •d eterminare correttamente lo stato infettivo dei cani, specialmente se: - presentano sintomi clinici e titoli sierologici bassi o borderline (assenza di risultati probanti); - presentano sintomi clinici con assenza di sieroconversione; - sono clinicamente asintomatici ma presentano un risultato positivo al test SNAP® Leishmania oppure un risultato positivo all’esame sierologico quantitativo; • confermare la presenza di Leishmania in cani asintomatici nelle zone endemiche, e impedire l‘importazione di cani infetti nelle zone non endemiche; - controllare i donatori di sangue; • monitorare l’esito della terapia. Risultato q-PCR Parassiti per ml di sangue Parassiti per ml di midollo osseo Negativo 0 0 Basso 1 – 9 Medio 10 – 99 Elevato 100 – 999 Molto elevato >1.000 1 – 99 100 – 999 1.000 – 9.999 >10.000 Un risultato positivo per Leishmania spp. ottenuto mediante la tecnica della PCR indica la presenza del DNA di Leishmania nel campione analizzato. Negli animali che presentano sintomi clinici, questo risultato conferma l‘infezione. Anche in animali clinicamente sani (che vivono nelle zone endemiche), la presenza del DNA di Leishmania dimostra l‘infezione. Se la concentrazione di parassiti in un cane rientra nei range medio, elevato oppure molto elevato, significa che il cane è già malato oppure che esiste un’elevata probabilità di insorgenza di leishmaniosi1. Quando è indicato utilizzare la tecnica della PCR quantitativa per la rilevazione di Leishmania? IDEXX consiglia di sottoporre il cane ad un test sierologico sensibile. In caso si ottengano risultati positivi, è opportuno determinare l’effettivo livello di infezione nonché monitorare l’esito terapeutico mediante la tecnica della q-PCR. Materiali biologici La quantificazione della carica parassitaria mediante il nuovo test Leishmania Quant RealPCR™ può attualmente essere effettuata solo su midollo osseo e sangue del cane. Poiché gli anticorpi sono rilevabili nel sangue anche molto tempo dopo la scomparsa dei sintomi, la tecnica della q-PCR può risultare particolarmente utile per il monitoraggio della terapia. Per la diagnosi di un’infezione oppure per controllare l’efficacia di una terapia, i risultati quantitativi relativi alla lLeishmania ottenuti mediante la tecnica della PCR vanno sempre interpretati in concomitanza con analisi sierologiche, ematologiche e biochimiche. Se il risultato della q-PCR è positivo, si consiglia di determinare di nuovo la carica parassitaria un mese dopo il trattamento per valutarne l‘effetto. Se la concentrazione di parassiti diminuisce, significa che la terapia è stata efficace. Un ulteriore controllo mediante q-PCR a conclusione della terapia (6 –12 mesi) consente di valutare definitivamente l’efficacia del trattamento1. I seguenti materiali biologici possono inoltre essere utilizzati per il rilevamento dell’infezione da lLeishmania mediante il test Leishmania RealPCR™: aspirato linfonodale, cute, urina e tamponi. Questo metodo analitico qualitativo (risultato “positivo” o “negativo”) non consente attualmente di determinare la concentrazione di Leishmania. La quantificazione della carica parassitaria permette altresì di determinare precocemente un’eventuale recidiva e, di conseguenza, di prevenire l’insorgenza di una patologia clinica. Per ulteriori informazioni sull’utilizzo del test Leishmania Quant RealPCR™, si prega di contattare il nostro servizio di consulenza medica specialistica. Alcuni studi hanno evidenziato che i cani che presentano una concentrazione di Leishmania rientrante nei range medio, elevato o molto elevato, sono già infettati oppure hanno maggiori probabilità di contrarre la leishmaniosi1. Test Quant RealPCR™ per la rilevazione del virus del cimurro canino se la loro virulenza significativamente ridotta e può causare, eventualmente, solo lievi sintomi clinici. La malattia causata dal virus del cimurro canino (Canine Distemper Virus, CDV) è nota da secoli. Gravi epidemie causate da questo virus sono state descritte nel XVII secolo nell’America del Sud, in Spagna, Italia, Inghilterra e Russia. L’introduzione del vaccino vivo modificato contro il cimurro negli anni ‘50 e il suo conseguente diffuso impiego hanno contribuito a mantenere sotto controllo questa malattia. Nonostante ciò sembrerebbe che le malattie causate dal virus del cimurro canino siano aumentate negli ultimi decenni a livello globale nella popolazione canina. Sono stati riportati casi sporadici ma anche epidemie di cimurro canino su ampia scala in animali vaccinati. Numerosi vaccini contro il virus del cimurro canino utilizzano ceppi attenuati. Questi ceppi sono stati sviluppati mediante numerosi passaggi nelle colture cellulari comportandone una diminuzione della virulenza. Quando utilizzati nel cane, essi sono ancora in grado di innescare un’infezione e di replicarsi anche Dal punto di vista diagnostico questa replicazione è tuttavia sufficientemente elevata da consentire alla sensibile real-time PCR di rilevare il virus vaccinale. Questa cosiddetta interferenza vaccinale è stata considerata per molto tempo un fattore limitativo dell’utilizzo della PCR per la diagnosi del virus del cimurro canino. Il nuovo test Quant RealPCR™ per la rilevazione del virus del cimurro canino consente di quantificarne la carica virale. Queste informazioni quantitative permettono di effettuare una distinzione tra interferenza vaccinale e infezione da ceppo selvaggio del virus del cimurro canino in quanto la carica virale presente in un’infezione in corso risulta in genere esponenzialmente più elevata di quella rilevabile in seguito a una vaccinazione effettuata di recente. Risultati e interpretazione del test Quant RealPCR™ per la rilevazione del virus del cimurro canino Quando è indicato utilizzare la tecnica della PCR quantitativa per la rilevazione del cimurro? Il test Quant RealPCR™ per la rilevazione del virus del cimurro canino consente di quantificare le particelle di questo virus presenti nel campione analizzato, e i risultati vengono forniti con uno dei tre commenti sucessivi a seconda della carica virale rilevata: L’impiego del test Quant RealPCR™ per la rilevazione del virus del cimurro canino andrebbe considerato in tutti i cani che presentano sintomi respiratori che potrebbero essere causati dal cimurro e che, secondo le informazioni fornite dal proprietario, sono stati vaccinati nelle ultime quattro settimane. 1. Interferenza vaccinale del virus del cimurro canino < 105.000 particelle RNA di virus del cimurro canino per tampone La carica virale del virus del cimurro canino è inferiore al valore di cut-off dell’interferenza vaccinale. Se nelle ultime settimane l’animale è stato vaccinato con un vaccino vivo modificato contro il virus del cimurro canino, è possibile che l‘esito sia dovuto alla rilevazione dei ceppi del vaccino. Se invece il cane non è stato vaccinato di recente oppure gli è stato somministrato un vaccino ricombinante contro il virus del cimurro canino, il risultato positivo per il virus del cimurro canino è compatibile con la fase iniziale o la fase di guarigione di un’infezione da ceppo selvaggio, specialmente se è noto che l’animale è stato esposto all’agente patogeno o se sono presenti i relativi sintomi clinici. Si consiglia di ripetere il test dopo 1 o 2 settimane. 2. Interferenza vaccinale non chiaramente rilevabile Da 105.000 a 1 milione di particelle RNA di virus del cimurro canino per tampone La carica virale del virus del cimurro canino non si discosta molto dal punto di cut-off per l’interferenza vaccinale e non è possibile distinguere inequivocabilmente tra vaccino e ceppi selvaggi. Si consiglia di ripetere il test dopo qualche giorno. 3. Infezione da ceppo selvaggio del virus del cimurro canino > 1 milione di particelle RNA di virus del cimurro canino per tampone La carica virale del virus del cimurro canino è superiore al valore di cut-off per l’interferenza vaccinale. È estremamente probabile che un risultato positivo per il virus del cimurro canino ottenuto mediante la tecnica PCR sia dovuto a un ceppo selvaggio e tale esito evidenzia la presenza di un’infezione. Si raccomanda di richiedere un “Profilo vie respiratorie superiori cane“ per poter individuare ulteriori cause infettive dei sintomi clinici e rilevare eventuali coinfezioni che potrebbero influire sulla scelta della modalità terapeutica. Per quanto concerne questo profilo, al posto del test qualitativo RealPCR™ per la rilevazione del virus del cimurro canino viene ora utilizzato il test Quant RealPCR™ senza che questo incida sul costo dell’analisi. Materiali biologici Quantificazione possibile solo con tamponi oculari e/o faringei In caso siano presenti altri sintomi clinici della malattia e vengano inviati altri tipi di materiali biologici per l’analisi (ad es., liquor in caso di disturbi neurologici) è necessario richiedere il test originale RealPCR™ per la rilevazione del cimurro oppure un corrispondente profilo (“Profilo diarrea PCR cane” oppure “Profilo neurologico cane”). Il test RealPCR™ per la rilevazione del cimurro è un test qualitativo (positivo o negativo) che va eseguito solo in presenza di sintomi clinici per cui si richiede un campione diverso da tamponi oculari o faringei oppure nei casi in cui è stato appurato che il cane con sintomi respiratori non è stato vaccinato di recente. Diagnostic Update Diagnostica per leishmaniosi presso IDEXX Vet·Med·Lab Leishmania spp. (DNA, quantitativo) – PCR Sangue EDTA, midollo osseo Leishmania spp. (DNA, qualitativo) – PCR Tampone, puntato linfonodale, cute, urina Leishmania (Ac) – ELISA Siero, plasma EDTA, plasma eparina Leishmania (Ac) – IFT Siero, plasma EDTA, plasma eparina Profilo Leishmania sierologia Leishmania (Ac) – ELISA + Elettroforesi sierica Siero Profilo emoparassitario I Ehrlichia canis (Ac) – IFT, Babesia canis (Ac) – IFT, Leishmania (Ac) – ELISA, emoparassiti e batteri emotropi – esame microscopico Siero +sangue EDTA + striscio ematico Profilo emoparassitario II Ehrlichia canis (Ac) – IFT, Babesia canis (Ac) – IFT, Leishmania (Ac) – ELISA, D. immitis (macrofilarie) (AG) – ELISA, incluso Borrelia Screening (Ac, C6 qualitativo) – ELISA Siero Diagnostica per cimurro canino presso IDEXX Vet·Med·Lab Cimurro canino (CDV) (RNA, quantitativo) – PCR Tampone congiuntivale/faringeo Cimurro canino (CDV) (RNA, qualitativo) – PCR Sangue EDTA, liquor, tampone rettale, feci, bioptato (stomaco, vescica), urina Cimurro canino (Ac) – VN Siero Profilo vie respiratorie superiori cane Adenovirus canino tipo 2, Herpesvirus canino tipo 1, Parainfluenzavirus canino, Influenzavirus canino, Coronavirus respiratorio canino, Cimurro (CDV) (quantitativo) Tampone Liquor Profilo neurologico cane Bartonella spp., Borrelia burgdorferi sensu lato, Cimurro (CDV) (qualitativo), Cryptococcus neoformans I C. gattii, Neospora spp., Toxoplasma gondii Profilo diarrea PCR cane Coronavirus enterico canino CECoV, Parvovirus canino 2 CPV-2, Cimurro (CDV) (qualitativo), enterotossina A di Clostridium perfringens Feci Bibliografia 1. Verónica Martínez, Javier Quilez, Armand Sanchez, Xavier Roura, Olga Francino and Laura Altet; “Canine leishmaniasis: the key points for qPCR result interpretation” Parasites & Vectors 2011, 4:57 2. Saverio Paltrinieri, Laia Solano-Gallego, Alessandra Fondati, George Lubas, Luigi Gradoni, Massimo Castagnaro, Alberto Crotti, Michele Maroli, Gaetano Oliva, Xavier Roura, Andrea Zatelli, Eric Zini: “Guidelines for diagnosis and clinical classification of leishmaniasis in dogs”, JAVMA, Vol 236, No. 11, June 1, 2010 3. L. Solano-Gallego, A. Koutinas, Miro´, L. Cardoso, M.G. Pennisi, L. Ferrer, P. Bourdeau, G. Oliva, G. Baneth: “Directions for the diagnosis, clinical staging, treatment and prevention of canine leishmaniosis”, Veterinary Parasitology 165 (2009) 1 – 18 4. Leutenegger CM, Crawford C, Levy J, Estrada M. “Canine distemper virus quantification by real-time PCR allows to differentiate vaccine virus interference and wildtype infection”. In: Proceedings from the 2011 ACVIM Forum; June 15 – 18, 2011; Denver, CO. Vet·Med·Lab Divisione di IDEXX Laboratories s.r.l. Via Quasimodo, 46 40013 Castel Maggiore (BO) IDEXX Vet·Med·Lab Tel. 051 7094 701 Numero verde: 800 011 822 Fax: 051 7094 702 [email protected] www.idexx.it Assistenza clienti gratuita Numero verde 800 011 822 lunedì-venerdì 10:00 – 18:30 e sabato 10:00 – 14:00 I179-0911