Ministero dello Sviluppo Economico
Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ
Roma, 9 gennaio 2008
PM-Comitato di gestione 15-00 del 09/ 01/ 08
ORDINE DEL GIORNO
1. Fase di "Valutazione e piano di azione": aggiornamento della situazione e
riavvio attività
2. Incontro con il RTI Roland Berger S.r.l. - Accenture S.p.A
3. Definizione indirizzi e obiettivi anche con riferimento al monitoraggio
unitario 2007 – 2013: pianificazione prossime attività
4. Risorse Assistenza Tecnica
5. Premialità: Risorse premiali del Progetto Monitoraggio e premialità
connessa del Monitoraggio dei Fondi Strutturali
6. “Fase di Assistenza Tecnica” e “Predisposizione del contesto”: Attività
della Segreteria Tecnica del Monitoraggio
7. Varie ed eventuali
2
1. Fase di valutazione e piano di azione

Riavvio delle attività
Sono state avviate le attività di Valutazione e Piano di Azione con il RTI
Roland Berger Strategy Consultants – Accenture
 Ad Agosto 2007 è stato stipulato il contratto che prevede la fornitura di servizi di
consulenza per il completamento delle attività del ‘Progetto Monitoraggio’
relativo agli Accordi di Programma Quadro
 In particolare il contratto prevede il completamento del Modello di Riferimento
e della Valutazione dello Scostamento e la predisposizione dei Piani di
azione, come previsto dal Capitolato Tecnico e dall'Offerta Tecnica
 Sulla base del contratto, le attività progettuali sono state avviate il 26
Novembre 2007 e si concluderanno entro 6 mesi dalla data di inizio delle
attività
 Sono state effettuate e concluse le attività di passaggio consegne con il RTI
Ecosfera – Livolsi & Partners
 In data 21 Dicembre 2007 è stato presentato un documento di sintesi delle
attività di passaggio consegne, che contiene le prime considerazioni
operative sull'evoluzione del progetto
3
1. Fase di valutazione e piano di azione
 Analisi del nuovo contesto
Il contesto di riferimento attuale presenta significative evoluzioni:
 Nuova programmazione unitaria prevista dal QSN 2007-2013 e approvazione
della Delibera CIPE sull'attuazione del QSN
 Monitoraggio unitario progetti 2007-2013 - protocollo di colloquio:
descrizione tracciato unico dei dati da trasmettere al sistema nazionale di
monitoraggio
 Evoluzioni in atto dei Sistemi Informativi a supporto del Monitoraggio unitario
(Base informativa unitaria, Sistema Gestione Progetti - SGP)
4
1. Fase di valutazione e piano di azione

La Delibera CIPE di attuazione del QSN 2007-2013: la programmazione FAS
nell’ambito della politica regionale unitaria
La programmazione unitaria modifica in modo significativo il contesto di
riferimento del monitoraggio degli investimenti pubblici
Aree principali del monitoraggio impattate dalla nuova programmazione unitaria
1
Governance del processo
Nuovi organi previsti per il coordinamento e la sorveglianza delle politiche di
attuazione degli investimenti pubblici
2
Strumenti di attuazione degli investimenti
Nuovi strumenti di cooperazione istituzionale per l'attuazione dei progetti previsti
dalla programmazione unitaria
3
Monitoraggio degli investimenti
Revisione del sistema di monitoraggio esistente per soddisfare le esigenze della
programmazione unitaria
5
1. Fase di valutazione e piano di azione

La nuova Programmazione Unitaria – La Governance
La programmazione unitaria prevede la costituzione di organismi di
coordinamento e sorveglianza unitari a livello centrale e regionale
6
Coordinamento
centrale
"Comitato nazionale per il coordinamento e la sorveglianza della
politica regionale unitaria“ (riferimento unico di coordinamento e di
sorveglianza di tutti i programmi cofinanziati con risorse dei FS e
FAS)
Coordinamento a
livello di
Amministrazione
Sedi per il coordinamento della politica regionale unitaria
(rispondenti alle esigenze specifiche di ciascuna Amministrazione,
prevedono la partecipazione dei responsabili dei singoli
Programmi/Linee di azione)
Confronto
partenariale
"Sessione annuale sulla politica di coesione" per il confronto
sull'andamento della politica regionale unitaria, sia a livello territoriale
da parte della singola Regione che a livello nazionale da parte del
complesso delle Amministrazioni responsabili di Programma
1. Fase di valutazione e piano di azione

La nuova Programmazione Unitaria – Gli Strumenti
IL QSN e la Delibera CIPE introducono nuovi strumenti di attuazione degli
investimenti FAS
APQ Stato-Regione
APQ Interregionale
Strumenti di Attuazione Diretta
• Strumento di attuazione per i
settori, programmi e progetti
per i quali viene considerata
necessaria e/o opportuna e/o
più efficace una modalità
attuativa basata sulla
cooperazione Stato-Regione
• Strumento per l'attuazione di
interventi a carattere
sovraregionale o
interregionale
• Strumenti per l'attuazione di
programmi regionali, nazionali
e interregionali che non
richiedono alcuna forma di
cooperazione istituzionale
• Gli APQ interregionali
possono essere di iniziativa di
una Amministrazione centrale
(azione diretta
dell'Amministrazione o di
interesse per più Regioni) o di
iniziativa comune di più
Regioni (che potranno
coinvolgere anche le
Amministrazioni centrali se
ritenuto efficace rispetto agli
obiettivi)
• Le procedure relative vengono
definite in funzione degli
obiettivi specifici
Nuovi strumenti di attuazione FAS
7
1. Fase di valutazione e piano di azione

La nuova Programmazione Unitaria – Il Monitoraggio
La nuova programmazione unitaria richiede l'unificazione delle procedure e
basi informative dei sistemi centrali di monitoraggio esistenti
• Le finalità dell'azione di monitoraggio sono:
– permettere la visione integrata dell'andamento complessivo della politica regionale
unitaria italiana e consentire l'osservazione delle azioni dirette al raggiungimento degli
"obiettivi specifici" del QSN
– attivare un'azione di accompagnamento allo scopo di sostenere l'attuazione dei
programmi, facilitare la realizzazione degli interventi e la velocità di spesa
– fornire informazioni utili all'esercizio delle attività di sorveglianza, controllo e
valutazione
– fornire gli elementi di verifica dell'attestazione delle spese sostenute dalle
Amministrazioni ai fini del trasferimento delle risorse
• Oggetto del monitoraggio sono i Programmi del QSN e i “Progetti di investimento
pubblico“, caratterizzati da obiettivi di sviluppo economico e sociale, presenza di decisore
pubblico, individuazione dei costi, delle responsabilità finanziarie e delle relative
tempistiche
• Il nuovo sistema di monitoraggio per la programmazione 2007-2013 sarà basato su una
base informativa unitaria che raccoglierà le informazioni provenienti da tutte le singole
Amministrazioni titolari di Programmi; l'unificazione dei sistemi centrali di monitoraggio
esistenti e l'adozione di procedure di monitoraggio comuni rendono necessaria la
ridefinizione dell'ambito organizzativo del nuovo modello di riferimento
8
1. Fase di valutazione e piano di azione
 Il Sistema Nazionale di Monitoraggio del QSN: il protocollo di colloquio
9

Il 19 novembre u.s. è stato presentato alle AACC e Regioni il Protocollo
unico di colloquio che definisce le modalità di alimentazione del Sistema
Nazionale di monitoraggio 2007/2013 a conclusione del processo di
concertazione tra le amministrazioni centrali e regionali interessate.

Il percorso di definizione del Protocollo unico di colloquio, partendo dalle
esigenze scaturite dalla programmazione unificata, ha visto il recepimento
delle esigenze informative degli stakeholders istituzionali e ha portato alla
individuazione di una nuova logica di monitoraggio nonché di differenti
modalità di alimentazione del Sistema Nazionale.
1. Fase di valutazione e piano di azione
 Il Sistema Nazionale di Monitoraggio del QSN: il protocollo di colloquio
Elementi condivisi

Trasmissione univoca delle informazioni di monitoraggio

Adozione di classificazioni comuni e condivise a livello nazionale
Benefici attesi
10

Attivazione di più efficaci meccanismi di monitoraggio

Semplificazione delle procedure e delle attività legate al monitoraggio dei
progetti
1. Fase di valutazione e piano di azione
 Il Sistema Nazionale di Monitoraggio del QSN: il tracciato unico
In data è stato presentato alle AACC e alle Regioni il testo protocollo di colloquio condi
Il "tracciato
unico" definisce la base informativa unitaria per il monitoraggio
dei progetti FAS e FS
QSN 2007-2013
Il tracciato recepisce specifiche informazioni definite all'interno
del nuovo QSN (concetto di progetto “cardine” e
complementare“, “classificazioni comuni QSN”, la sezione
dedicata ai nuovi strumenti attuativi, etc…)
Attuale gestione progetti FAS
Il tracciato recepisce in modo sostanziale il patrimonio
informativo già previsto dalla attuale Scheda Intervento di
Applicativo Intese
Attuale gestione progetti FS
Il tracciato recepisce in modo sostanziale il patrimonio
informativo già previsto dall'attuale sistema di monitoraggio
MONITWEB. Prevede inoltre informazioni aggiuntive per la
gestione dei progetti FS (nuove classificazioni progetti, nuovi
indicatori specifici)
11
Tracciato unico
definito dal
Protocollo di
Colloquio
1. Fase di valutazione e piano di azione
 Il Sistema Nazionale di Monitoraggio del QSN: il tracciato unico
Il “tracciato unico” introduce circa 60 campi nuovi su un totale di 250
Principali campi innovativi
Sezioni
12
Numero di campi
aggiuntivi (orientativo)
Anagrafica di progetto
• Progetto cardine, Obiettivo specifico QSN,
Indicatore di risultato QSN, Obiettivo
Operativo, Stato POC (Attivo/non attivo),
Strumento (APQ, strumenti diretti)
• 6
Sezione Finanziaria
• -
• -
Sezione Fisica
• Valori fisici di realizzazione di dettaglio
• 23
Sezione procedurale
• Revoche e rinunce
• 4
Anagrafiche dei soggetti
correlati
• Realizzatore del progetto
• 26
Modalità procedurali di
attivazione
• -
• -
Modalità procedurali di
aggiudicazione
• -
• -
Strumenti attuativi
• Tutti
• 5
1. Fase di valutazione e piano di azione
 Il Sistema Nazionale di Monitoraggio del QSN: alimentazione del sistema centrale
La trasmissione dei dati verso la Base Informativa Unitaria potrà avvenire
attraverso diverse modalità in corso di definizione
ESEMPLIFICATIVA
• La Base Informativa Unitaria sarà gestita
dalla Ragioneria dello Stato – IGRUE
Regione/
Amministrazione
A
• Le singole Regioni/Amministrazioni
potranno adottare diverse modalità di invio
dei dati relativi ai progetti, ad esempio:
B
Sistemi Informativi
locali
Applicativo
SINIT (SGP)
C
"Caricatore dati"
IGRUE
Protocollo di colloquio
A sistema informativo locale
 applicativo "Gestione Progetti" in
B ambiente regionale (SGPL) o centrale
(SGPLC) attualmente in fase di
sviluppo da parte del SINIT
 applicativo per la raccolta e codifica dei
Base Informativa Unitaria
Ambienti conoscitivi
13
C dati nel formato unico (Caricatore dati
IGRUE)
• Gli ambienti conoscitivi risponderanno alle
esigenze specifiche dei principali utenti del
Dipartimento (Servizio FS, SDAG, UVAL,
UVER, …) e di altri attori (Amm. Centrali,
Regioni, partenariato,…)
1. Fase di valutazione e piano di azione
 Il Sistema Nazionale di Monitoraggio del QSN: principali tematiche da condividere e
questioni aperte
L'evoluzione prevista del sistema centrale di monitoraggio richiede una
intensificazione della collaborazione tra il DPS e la RGS-IGRUE
 Definizione degli ambiti di responsabilità e di intervento tra IGRUE e DPS
 Modalità di accesso ai dati da parte del DPS (e.g. copia del DB, accesso
diretto,etc.)
 Modalità di alimentazione della base informativa unitaria
 Frequenza di alimentazione/aggiornamento della base informativa unica
 Controlli di coerenza e qualità dei dati
 Ruoli e responsabilità nel supporto operativo alle Regioni/Amministrazioni
Centrali
 Definizione ed implementazione degli ambienti conoscitivi di interesse
comune
 Gestione del pregresso e del contenuto informativo degli applicativi esistenti
(AI e Monit)
14
1. Fase di valutazione e piano di azione
 Il Sistema Nazionale di Monitoraggio del QSN: sperimentazioni avviate dal DPS
Il DPS-SINIT e la Regione Lombardia hanno avviato la realizzazione di uno
strumento informatico a supporto del monitoraggio unitario
Caratteristiche principali del nuovo applicativo (SGP)
 Raccolta dei dati di monitoraggio da parte del Responsabile progetto/programma
 Superamento di alcune criticità presenti nell'attuale Applicativo Intese (e.g. finestra
temporale per l'inserimento dati, apertura del sistema in entrata, etc.)
 Preparazione dei dati e trasmissione delle informazioni alla base dati unificata
secondo le regole definite dal Protocollo di Colloquio
 Possibilità di essere implementato in ambiente regionale o in ambiente centrale con
accesso via web
 Possibilità di semplice integrazione con altri sistemi regionali se implementato in
ambiente locale
 Manutenzione/aggiornamento dell'applicativo a cura del SINIT in entrambe le
soluzioni implementative
È stato firmato un accordo tra il DPS e la Regione Lombardia per l'adozione del nuovo
applicativo come strumento di raccolta e gestione dei dati di monitoraggio regionali.
L'accordo prevede inoltre la possibilità per la Regione di integrare l'applicativo con altri
sistemi locali e di continuare a godere dei servizi di manutenzione da parte del DPS - SINIT
a condizione di non modificare l'applicativo stesso
15
1. Fase di valutazione e piano di azione
 Aggiornamento obiettivi del progetto di monitoraggio
La pianificazione delle attività di progetto deve prevedere alcuni adattamenti
al nuovo contesto all'interno del quadro contrattuale definito
 È necessario prevedere un adattamento della componente organizzativa del modello di
riferimento in termini di:
–
governance della programmazione unitaria e del nuovo monitoraggio
–
procedure operative per il consolidamento dei dati di monitoraggio
 Il disegno della componente informatica del modello di riferimento dovrà considerare:
–
la presenza e la gestione da parte della RGS-IGRUE della banca dati unificata
–
la definizione del protocollo di colloquio e del tracciato unico
–
lo sviluppo e la diffusione/sperimentazione dell'applicativo per la raccolta e la
gestione dei dati di monitoraggio
 La valutazione dello scostamento tra situazione attuale e modello di riferimento sarà
finalizzata a:
16
–
un aggiornamento delle rilevazioni disponibili a livello regionale
–
la definizione di un "Catalogo di Azioni" che indirizzerà i piani di azione regionali e
nazionali
2. Incontro con il RTI Roland Berger S.r.l.- Accenture S.p.A
 Approccio proposto
L'approccio proposto dal RTI prevede un forte orientamento al risultato
Aspetti distintivi dell'approccio proposto
 Integrazione delle analisi quantitative già svolte con approfondimenti qualitativi
sulle realtà regionali, in modo da consentire una rapida definizione delle azioni ed
una maggiore aderenza agli obiettivi complessivi del progetto
 Definizione ed impiego sistematico di modalità e strumenti di comunicazione che
siano diretti, chiari ed efficaci al fine di accelerare la diffusione delle scelte
progettuali ed ampliarne i destinatari (es. Fondi Strutturali)
 Focalizzazione dei piani di azione e della successiva fase di attuazione su soluzioni
concrete, fattibili ed adattabili ad eventuali mutamenti del contesto
 Supporto alle Regioni nella individuazione ed attuazione delle azioni di
accompagnamento al nuovo monitoraggio unitario e massimizzazione della
partecipazione alle scelte progettuali
17
2. Incontro con il RTI Roland Berger S.r.l.- Accenture S.p.A
 Piano delle attività
Il piano delle attività prevede tre deliverable chiave ed un completamento
della fase di valutazione e piano di azione entro maggio 2008
Dic. 2007
1
A
2
3
Gen. 2007
4
1
2
3
4
Feb. 2007
1
2
3
4
Mar. 2008
1
2
3
Apr. 2008
4
1
2
3
Mag. 2008
4
1
2
3
4
Pianificazione e
controllo progetto
- Impostazione
- Gestione
- Controllo attività
B
Modello di
riferimento
Modello di riferimento
(componente informatica)
C
Valutazione dello
scostamento
D
Predisposizione del
Piano di Azione
- Bozza
- Piano
18
Rapporto di
valutazione dello
scostamento
Bozza Piano di Azione
Piano di Azione
2. Incontro con il RTI Roland Berger S.r.l.- Accenture S.p.A
 Il modello di riferimento
Il modello di riferimento sarà costituito da un aggiornamento della
componente organizzativa ed informatica del modello di riferimento
precedentemente consegnato
 Aggiornamento del modello organizzativo sulla base del mutato contesto di riferimento in
termini di:
– macro fasi del processo di monitoraggio unitario, attività principali, con indicazione
degli attori coinvolti, dei tempi e dei deliverable attesi per ogni attività
– organismi di coordinamento ed interfacce operative a livello centrale
– proposte di soluzioni organizzative a livello regionale coerenti con le specificità delle
realtà locali
 Definizione del modello informatico alla luce delle evoluzioni già previste (tracciato unico,
base informativa unitaria, applicativo SINIT) in termini di
– proposte di architettura applicativa dei sistemi di monitoraggio
– flussi di dati tra i sistemi locali e centrali
– ambienti conoscitivi previsti e caratteristiche di ognuno
– architettura tecnica di alto livello del sistema proposto
 Il modello di riferimento avrà un momento di condivisione operativa attraverso un
workshop tra il gruppo di lavoro e le Regioni
 Saranno necessari ulteriori affinamenti e revisioni anche successivi, sulla base delle
indicazioni delle Regioni e di eventuali mutamenti del contesto di riferimento
19
2. Incontro con il RTI Roland Berger S.r.l.- Accenture S.p.A
 La valutazione dello scostamento
La valutazione dello scostamento sarà effettuata sulla base della situazione
esistente aggiornata e del nuovo modello di riferimento
Situazione esistente
Valutazione dello scostamento
Nuovo modello di
riferimento
• La valutazione dello
• La valutazione dello scostamento
• La valutazione dello
scostamento sarà
sarà effettuata sia a livello centrale
scostamento sarà
effettuata a livello regionale che regionale secondo macro-aree
effettuata rispetto al
e centrale e non più a
e dimensioni di valutazione quali
nuovo modello di
livello di singolo APQ
riferimento in termini
• Organizzazione
di:
 Competenze e cultura del monitoraggio
• La base della valutazione
 Processi ed
 Interazione delle strutture regionali ed i
sarà costituita:
 a livello regionale dalle
sintesi aggiornate delle
rilevazioni della situazione
attuale secondo le
dimensioni chiave del nuovo
modello
 a livello centrale
dall'aggiornamento della
situazione attuale rilevata
settori responsabili dei programmi/progetti
 Formalizzazione delle procedure e delle
responsabilità
 Ricorso a supporto operativo esterno
 …
• Sistemi informativi
 Utilizzo della base dei dati di monitoraggio
 Presenza di altri sistemi locali per il
monitoraggio ed interfacce con i sistemi
centrali
 …
20
organizzazione
preposti al nuovo
monitoraggio della
programmazione
unitaria
 Sistemi Informativi a
supporto del nuovo
sistema di
monitoraggio unificato
e convergenti sulla
base dati unificata
2. Incontro con il RTI Roland Berger S.r.l.- Accenture S.p.A
 I Piani di Azione
La valutazione dello scostamento è finalizzata alla redazione del Catalogo
delle Azioni e dei singoli Piani di Azione Nazionale e Regionali
Valutazione dello
scostamento
Redazione del Catalogo
delle Azioni
Redazione e condivisione
dei
Piani di azione
• Valutazione dello
scostamento tra situazione
esistente e nuovo modello di
riferimento secondo le
dimensioni chiave del modello
i termini di:
• Redazione di un catalogo
degli interventi utili per
accompagnare sia le Regioni
sia il MISE nel processo di
adeguamento delle proprie
procedure di monitoraggio
• Condivisione con con le
Regioni delle azioni specifiche
che si intende intraprendere e
redazione di un piano di
dettaglio degli interventi
previsti
 priorità rispetto agli obiettivi
del monitoraggio
• Nel mese di Aprile è prevista
l'organizzazione di un
workshop finalizzato alla
condivisione operativa del
Catalogo delle Azioni tra il
gruppo di lavoro, il
Dipartimento e le Regioni
• Condivisione con il MISE
delle azioni che si intende
iniziare a livello centrale e
redazione di un piano degli
interventi di dettaglio
 impatto rispetto alla
situazione esistente
 fattibilità del processo di
cambiamento nei diversi
contesti
21
2. Incontro con il RTI Roland Berger S.r.l.- Accenture S.p.A
 Il Piano di comunicazione
Il piano di comunicazione prevede la diffusione di una newsletter periodica,
la realizzazione di due workshop e di un evento istituzionale conclusivo
Strumento
Newsletter
Workshop
Evento
istituzionale
22
Descrizione
Notiziario di progetto in formato
elettronico e/o cartaceo per la
diffusione di informazioni
sintetiche sul progetto
Realizzazione di Seminari
con la finalità di favorire la
partecipazione attiva
dell’audience
Organizzazione di un
evento di comunicazione
istituzionale
Messaggi
chiave
Iniziative avviate,
iniziative in corso,
risultati, scadenze,
…
Target
3 nel corso del progetto
•
PAC coinvolta nella
realizzazione del
Progetto;
•
Regioni e Province
Autonome.
Condivisione del Modello
di Riferimento e del
Catalogo delle Azioni a
livello centrale e
regionale
Diffusione dei risultati e
dei benefici indotti dalle
iniziative previste dal
progetto
Livello di
intensità
2 Workshop
•
PAC coinvolta nella
realizzazione del
Progetto;
•
Regioni e Province
Autonome;
•
Altre istituzioni.
1 Evento
3. Definizione indirizzi e obiettivi:
pianificazione prossime attività
 Proposte di intervento
 Recepimento del nuovo contesto normativo e predisposizione delle modalità operative di
attuazione del nuovo sistema di monitoraggio del QSN, con particolare riferimento al FAS
 Istituzionalizzazione dei rapporti tra DPS, strutture di progetto e RGS-IGRUE, al fine
del perseguimento degli obiettivi istituzionali assegnati al DPS dal QSN
 Valorizzazione dell'esperienza pilota della collaborazione in corso tra la Regione
Lombardia ed il DPS relativa all'impiego dello strumento informatico sviluppato dal DPS SINIT per ampliarne la diffusione (es. coinvolgimento di ulteriori Regioni pilota del CgM)
 Ampio coinvolgimento delle strutture del Dipartimento (es. Servizio per le Politiche dei
Fondi Strutturali Comunitari) e gli altri attori esterni al Dipartimento (RGS-IGRUE,
Segreteria CIPE, ISFOL) per una condivisione più ampia delle scelte strategiche e del
disegno del nuovo modello di riferimento
 Attivazione di un gruppo di lavoro misto (DPS e Regioni) per la definizione congiunta
delle procedure operative relative al nuovo monitoraggio, con il coinvolgimento delle
direzioni responsabili della programmazione del risorse aggiuntive sia nazionali che
comunitarie
23
4. Risorse assistenza tecnica
 Riassegnazione risorse e modalità di trasferimento risorse
Del. CIPE 50/2007

Riassegnazione risorse sanzionate pari a 7,9 milioni di euro
destinate alla assistenza tecnica (punto 1.2.2.lett.c)

Nuovo riparto regionale
Impegno e trasferimento risorse:
24

Impegno somma residua: fine dicembre 2007

Trasferimento delle risorse: secondo le modalità previste dalle
“Linee guida per l’utilizzo delle risorse assegnate alle Regioni e
PA per il rafforzamento del sistema di monitoraggio degli APQ”
approvate dalla CSR nella seduta del 29 aprile 2004 (Invio
relazione annuale dettagliata sulla attività svolta entro il 31
gennaio 2008)
4. Risorse assistenza tecnica
 Del. CIPE 50/2007: nuovo riparto risorse e impegno quota residua
Regioni
Risorse assitenza tecnica
- riparto Del CIPE 50/2007
Totale
2003
2004
Quota residua impegnata a fine
dicembre 2007
saldo
Abruzzo
738.180,00
141.260,50
450.905,01
146.014,49
Basilicata
710.400,00
126.292,50
408.649,59
175.457,91
Calabria
1.121.450,00
197.390,50
633.380,76
290.678,74
Campania
1.818.940,00
365.780,50
1.171.965,67
281.193,83
Emila - Romagna
997.940,00
179.616,00
576.000,00
242.324,00
Friuli
615.410,00
112.260,00
360.000,00
143.150,00
Lazio
1.316.760,00
220.778,00
708.000,00
387.982,00
688.100,00
119.744,00
384.000,00
184.356,00
1.573.010,00
306.844,00
984.000,00
282.166,00
Marche
644.310,00
116.002,00
372.000,00
156.308,00
Molise
496.920,00
96.356,50
311.499,31
89.064,19
Bolzano
616.300,00
123.486,00
396.000,00
96.814,00
Trento
576.480,00
116.002,00
372.000,00
88.478,00
Piemonte
1.065.520,00
205.810,00
660.000,00
199.710,00
Puglia
1.247.180,00
223.584,50
717.826,61
305.768,89
Sardegna
1.132.700,00
223.584,50
713.345,45
195.770,05
Sicilia
1.734.230,00
309.650,50
992.427,60
432.151,90
Toscana
954.260,00
183.358,00
588.000,00
182.902,00
Umbria
553.860,00
104.776,00
336.000,00
113.084,00
Valle
397.180,00
74.840,00
240.000,00
82.340,00
Veneto
1.000.860,00
194.584,00
624.000,00
182.276,00
TOTALE
19.999.990,00
3.742.000,00
Liguria
Lombardia
25
Quota impegnata e trasferita
12.000.000,00
4.257.990,00
5. Risorse premiali del Progetto di monitoraggio
 Impegno e trasferimento risorse premiali connesse con il monitoraggio APQ
Impegno e trasferimento risorse:
26

Impegno risorse premiali assegnate con la delibera CIPE
181/2006: importo pari a 24,5 milioni di euro da utilizzare in linea
con i criteri delle citate Linee guida del 29 aprile 2004 (impegno
di fine dicembre 2007 )

Trasferimento delle risorse: secondo le modalità previste dalle
sopra richiamate Linee guida
5. Risorse premiali del Progetto di monitoraggio
 Impegno e trasferimento risorse premiali connesse con il monitoraggio dei fondi
strutturali
A seguito delle osservazioni fatte dalle Regioni in merito al
peso percentuale di ognuna delle scadenze di monitoraggio
per il calcolo dell'apporto premiante, la Segreteria Tecnica si
impegna a predisporre un ‘ipotesi che alleggerisca il peso
delle scadenze relative agli anni 2003 e 2004 e aumenti il
peso delle scadenze relative all'anno 2005.
27
6 “Fase assistenza Tecnica” e “Predisposizione contesto”
 Resoconto attività Segreteria Tecnica su mandati dei CGM del 5/10/06, 14/11/06 e
5/7/06)
28
1.
Interoperabilità tra AI e MonitWeb
2.
Esame e confronto delle procedure amministrative di monitoraggio
utilizzate per FS e APQ nell’ottica della nuova programmazione unitaria
2007-2013
3.
Ampliamento e diffusione tra Regioni e AACC delle funzioni di reporting
4.
Manutenzione ordinaria AI e relative procedure
5.
Studio relativo a durata media e relativi benchmark delle fasi
progettuali e realizzative degli investimenti pubblici
6.
Sperimentazione dell'utilizzo di AI per il monitoraggio di accordi di
stretto interesse regionale
7.
Supporto alle iniziative locali avviate dalle Segreterie tecniche regionali
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Presentazione CGM 09.01.2008