Ministero dello Sviluppo Economico Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ Roma, 9 gennaio 2008 PM-Comitato di gestione 15-00 del 09/ 01/ 08 ORDINE DEL GIORNO 1. Fase di "Valutazione e piano di azione": aggiornamento della situazione e riavvio attività 2. Incontro con il RTI Roland Berger S.r.l. - Accenture S.p.A 3. Definizione indirizzi e obiettivi anche con riferimento al monitoraggio unitario 2007 – 2013: pianificazione prossime attività 4. Risorse Assistenza Tecnica 5. Premialità: Risorse premiali del Progetto Monitoraggio e premialità connessa del Monitoraggio dei Fondi Strutturali 6. “Fase di Assistenza Tecnica” e “Predisposizione del contesto”: Attività della Segreteria Tecnica del Monitoraggio 7. Varie ed eventuali 2 1. Fase di valutazione e piano di azione Riavvio delle attività Sono state avviate le attività di Valutazione e Piano di Azione con il RTI Roland Berger Strategy Consultants – Accenture Ad Agosto 2007 è stato stipulato il contratto che prevede la fornitura di servizi di consulenza per il completamento delle attività del ‘Progetto Monitoraggio’ relativo agli Accordi di Programma Quadro In particolare il contratto prevede il completamento del Modello di Riferimento e della Valutazione dello Scostamento e la predisposizione dei Piani di azione, come previsto dal Capitolato Tecnico e dall'Offerta Tecnica Sulla base del contratto, le attività progettuali sono state avviate il 26 Novembre 2007 e si concluderanno entro 6 mesi dalla data di inizio delle attività Sono state effettuate e concluse le attività di passaggio consegne con il RTI Ecosfera – Livolsi & Partners In data 21 Dicembre 2007 è stato presentato un documento di sintesi delle attività di passaggio consegne, che contiene le prime considerazioni operative sull'evoluzione del progetto 3 1. Fase di valutazione e piano di azione Analisi del nuovo contesto Il contesto di riferimento attuale presenta significative evoluzioni: Nuova programmazione unitaria prevista dal QSN 2007-2013 e approvazione della Delibera CIPE sull'attuazione del QSN Monitoraggio unitario progetti 2007-2013 - protocollo di colloquio: descrizione tracciato unico dei dati da trasmettere al sistema nazionale di monitoraggio Evoluzioni in atto dei Sistemi Informativi a supporto del Monitoraggio unitario (Base informativa unitaria, Sistema Gestione Progetti - SGP) 4 1. Fase di valutazione e piano di azione La Delibera CIPE di attuazione del QSN 2007-2013: la programmazione FAS nell’ambito della politica regionale unitaria La programmazione unitaria modifica in modo significativo il contesto di riferimento del monitoraggio degli investimenti pubblici Aree principali del monitoraggio impattate dalla nuova programmazione unitaria 1 Governance del processo Nuovi organi previsti per il coordinamento e la sorveglianza delle politiche di attuazione degli investimenti pubblici 2 Strumenti di attuazione degli investimenti Nuovi strumenti di cooperazione istituzionale per l'attuazione dei progetti previsti dalla programmazione unitaria 3 Monitoraggio degli investimenti Revisione del sistema di monitoraggio esistente per soddisfare le esigenze della programmazione unitaria 5 1. Fase di valutazione e piano di azione La nuova Programmazione Unitaria – La Governance La programmazione unitaria prevede la costituzione di organismi di coordinamento e sorveglianza unitari a livello centrale e regionale 6 Coordinamento centrale "Comitato nazionale per il coordinamento e la sorveglianza della politica regionale unitaria“ (riferimento unico di coordinamento e di sorveglianza di tutti i programmi cofinanziati con risorse dei FS e FAS) Coordinamento a livello di Amministrazione Sedi per il coordinamento della politica regionale unitaria (rispondenti alle esigenze specifiche di ciascuna Amministrazione, prevedono la partecipazione dei responsabili dei singoli Programmi/Linee di azione) Confronto partenariale "Sessione annuale sulla politica di coesione" per il confronto sull'andamento della politica regionale unitaria, sia a livello territoriale da parte della singola Regione che a livello nazionale da parte del complesso delle Amministrazioni responsabili di Programma 1. Fase di valutazione e piano di azione La nuova Programmazione Unitaria – Gli Strumenti IL QSN e la Delibera CIPE introducono nuovi strumenti di attuazione degli investimenti FAS APQ Stato-Regione APQ Interregionale Strumenti di Attuazione Diretta • Strumento di attuazione per i settori, programmi e progetti per i quali viene considerata necessaria e/o opportuna e/o più efficace una modalità attuativa basata sulla cooperazione Stato-Regione • Strumento per l'attuazione di interventi a carattere sovraregionale o interregionale • Strumenti per l'attuazione di programmi regionali, nazionali e interregionali che non richiedono alcuna forma di cooperazione istituzionale • Gli APQ interregionali possono essere di iniziativa di una Amministrazione centrale (azione diretta dell'Amministrazione o di interesse per più Regioni) o di iniziativa comune di più Regioni (che potranno coinvolgere anche le Amministrazioni centrali se ritenuto efficace rispetto agli obiettivi) • Le procedure relative vengono definite in funzione degli obiettivi specifici Nuovi strumenti di attuazione FAS 7 1. Fase di valutazione e piano di azione La nuova Programmazione Unitaria – Il Monitoraggio La nuova programmazione unitaria richiede l'unificazione delle procedure e basi informative dei sistemi centrali di monitoraggio esistenti • Le finalità dell'azione di monitoraggio sono: – permettere la visione integrata dell'andamento complessivo della politica regionale unitaria italiana e consentire l'osservazione delle azioni dirette al raggiungimento degli "obiettivi specifici" del QSN – attivare un'azione di accompagnamento allo scopo di sostenere l'attuazione dei programmi, facilitare la realizzazione degli interventi e la velocità di spesa – fornire informazioni utili all'esercizio delle attività di sorveglianza, controllo e valutazione – fornire gli elementi di verifica dell'attestazione delle spese sostenute dalle Amministrazioni ai fini del trasferimento delle risorse • Oggetto del monitoraggio sono i Programmi del QSN e i “Progetti di investimento pubblico“, caratterizzati da obiettivi di sviluppo economico e sociale, presenza di decisore pubblico, individuazione dei costi, delle responsabilità finanziarie e delle relative tempistiche • Il nuovo sistema di monitoraggio per la programmazione 2007-2013 sarà basato su una base informativa unitaria che raccoglierà le informazioni provenienti da tutte le singole Amministrazioni titolari di Programmi; l'unificazione dei sistemi centrali di monitoraggio esistenti e l'adozione di procedure di monitoraggio comuni rendono necessaria la ridefinizione dell'ambito organizzativo del nuovo modello di riferimento 8 1. Fase di valutazione e piano di azione Il Sistema Nazionale di Monitoraggio del QSN: il protocollo di colloquio 9 Il 19 novembre u.s. è stato presentato alle AACC e Regioni il Protocollo unico di colloquio che definisce le modalità di alimentazione del Sistema Nazionale di monitoraggio 2007/2013 a conclusione del processo di concertazione tra le amministrazioni centrali e regionali interessate. Il percorso di definizione del Protocollo unico di colloquio, partendo dalle esigenze scaturite dalla programmazione unificata, ha visto il recepimento delle esigenze informative degli stakeholders istituzionali e ha portato alla individuazione di una nuova logica di monitoraggio nonché di differenti modalità di alimentazione del Sistema Nazionale. 1. Fase di valutazione e piano di azione Il Sistema Nazionale di Monitoraggio del QSN: il protocollo di colloquio Elementi condivisi Trasmissione univoca delle informazioni di monitoraggio Adozione di classificazioni comuni e condivise a livello nazionale Benefici attesi 10 Attivazione di più efficaci meccanismi di monitoraggio Semplificazione delle procedure e delle attività legate al monitoraggio dei progetti 1. Fase di valutazione e piano di azione Il Sistema Nazionale di Monitoraggio del QSN: il tracciato unico In data è stato presentato alle AACC e alle Regioni il testo protocollo di colloquio condi Il "tracciato unico" definisce la base informativa unitaria per il monitoraggio dei progetti FAS e FS QSN 2007-2013 Il tracciato recepisce specifiche informazioni definite all'interno del nuovo QSN (concetto di progetto “cardine” e complementare“, “classificazioni comuni QSN”, la sezione dedicata ai nuovi strumenti attuativi, etc…) Attuale gestione progetti FAS Il tracciato recepisce in modo sostanziale il patrimonio informativo già previsto dalla attuale Scheda Intervento di Applicativo Intese Attuale gestione progetti FS Il tracciato recepisce in modo sostanziale il patrimonio informativo già previsto dall'attuale sistema di monitoraggio MONITWEB. Prevede inoltre informazioni aggiuntive per la gestione dei progetti FS (nuove classificazioni progetti, nuovi indicatori specifici) 11 Tracciato unico definito dal Protocollo di Colloquio 1. Fase di valutazione e piano di azione Il Sistema Nazionale di Monitoraggio del QSN: il tracciato unico Il “tracciato unico” introduce circa 60 campi nuovi su un totale di 250 Principali campi innovativi Sezioni 12 Numero di campi aggiuntivi (orientativo) Anagrafica di progetto • Progetto cardine, Obiettivo specifico QSN, Indicatore di risultato QSN, Obiettivo Operativo, Stato POC (Attivo/non attivo), Strumento (APQ, strumenti diretti) • 6 Sezione Finanziaria • - • - Sezione Fisica • Valori fisici di realizzazione di dettaglio • 23 Sezione procedurale • Revoche e rinunce • 4 Anagrafiche dei soggetti correlati • Realizzatore del progetto • 26 Modalità procedurali di attivazione • - • - Modalità procedurali di aggiudicazione • - • - Strumenti attuativi • Tutti • 5 1. Fase di valutazione e piano di azione Il Sistema Nazionale di Monitoraggio del QSN: alimentazione del sistema centrale La trasmissione dei dati verso la Base Informativa Unitaria potrà avvenire attraverso diverse modalità in corso di definizione ESEMPLIFICATIVA • La Base Informativa Unitaria sarà gestita dalla Ragioneria dello Stato – IGRUE Regione/ Amministrazione A • Le singole Regioni/Amministrazioni potranno adottare diverse modalità di invio dei dati relativi ai progetti, ad esempio: B Sistemi Informativi locali Applicativo SINIT (SGP) C "Caricatore dati" IGRUE Protocollo di colloquio A sistema informativo locale applicativo "Gestione Progetti" in B ambiente regionale (SGPL) o centrale (SGPLC) attualmente in fase di sviluppo da parte del SINIT applicativo per la raccolta e codifica dei Base Informativa Unitaria Ambienti conoscitivi 13 C dati nel formato unico (Caricatore dati IGRUE) • Gli ambienti conoscitivi risponderanno alle esigenze specifiche dei principali utenti del Dipartimento (Servizio FS, SDAG, UVAL, UVER, …) e di altri attori (Amm. Centrali, Regioni, partenariato,…) 1. Fase di valutazione e piano di azione Il Sistema Nazionale di Monitoraggio del QSN: principali tematiche da condividere e questioni aperte L'evoluzione prevista del sistema centrale di monitoraggio richiede una intensificazione della collaborazione tra il DPS e la RGS-IGRUE Definizione degli ambiti di responsabilità e di intervento tra IGRUE e DPS Modalità di accesso ai dati da parte del DPS (e.g. copia del DB, accesso diretto,etc.) Modalità di alimentazione della base informativa unitaria Frequenza di alimentazione/aggiornamento della base informativa unica Controlli di coerenza e qualità dei dati Ruoli e responsabilità nel supporto operativo alle Regioni/Amministrazioni Centrali Definizione ed implementazione degli ambienti conoscitivi di interesse comune Gestione del pregresso e del contenuto informativo degli applicativi esistenti (AI e Monit) 14 1. Fase di valutazione e piano di azione Il Sistema Nazionale di Monitoraggio del QSN: sperimentazioni avviate dal DPS Il DPS-SINIT e la Regione Lombardia hanno avviato la realizzazione di uno strumento informatico a supporto del monitoraggio unitario Caratteristiche principali del nuovo applicativo (SGP) Raccolta dei dati di monitoraggio da parte del Responsabile progetto/programma Superamento di alcune criticità presenti nell'attuale Applicativo Intese (e.g. finestra temporale per l'inserimento dati, apertura del sistema in entrata, etc.) Preparazione dei dati e trasmissione delle informazioni alla base dati unificata secondo le regole definite dal Protocollo di Colloquio Possibilità di essere implementato in ambiente regionale o in ambiente centrale con accesso via web Possibilità di semplice integrazione con altri sistemi regionali se implementato in ambiente locale Manutenzione/aggiornamento dell'applicativo a cura del SINIT in entrambe le soluzioni implementative È stato firmato un accordo tra il DPS e la Regione Lombardia per l'adozione del nuovo applicativo come strumento di raccolta e gestione dei dati di monitoraggio regionali. L'accordo prevede inoltre la possibilità per la Regione di integrare l'applicativo con altri sistemi locali e di continuare a godere dei servizi di manutenzione da parte del DPS - SINIT a condizione di non modificare l'applicativo stesso 15 1. Fase di valutazione e piano di azione Aggiornamento obiettivi del progetto di monitoraggio La pianificazione delle attività di progetto deve prevedere alcuni adattamenti al nuovo contesto all'interno del quadro contrattuale definito È necessario prevedere un adattamento della componente organizzativa del modello di riferimento in termini di: – governance della programmazione unitaria e del nuovo monitoraggio – procedure operative per il consolidamento dei dati di monitoraggio Il disegno della componente informatica del modello di riferimento dovrà considerare: – la presenza e la gestione da parte della RGS-IGRUE della banca dati unificata – la definizione del protocollo di colloquio e del tracciato unico – lo sviluppo e la diffusione/sperimentazione dell'applicativo per la raccolta e la gestione dei dati di monitoraggio La valutazione dello scostamento tra situazione attuale e modello di riferimento sarà finalizzata a: 16 – un aggiornamento delle rilevazioni disponibili a livello regionale – la definizione di un "Catalogo di Azioni" che indirizzerà i piani di azione regionali e nazionali 2. Incontro con il RTI Roland Berger S.r.l.- Accenture S.p.A Approccio proposto L'approccio proposto dal RTI prevede un forte orientamento al risultato Aspetti distintivi dell'approccio proposto Integrazione delle analisi quantitative già svolte con approfondimenti qualitativi sulle realtà regionali, in modo da consentire una rapida definizione delle azioni ed una maggiore aderenza agli obiettivi complessivi del progetto Definizione ed impiego sistematico di modalità e strumenti di comunicazione che siano diretti, chiari ed efficaci al fine di accelerare la diffusione delle scelte progettuali ed ampliarne i destinatari (es. Fondi Strutturali) Focalizzazione dei piani di azione e della successiva fase di attuazione su soluzioni concrete, fattibili ed adattabili ad eventuali mutamenti del contesto Supporto alle Regioni nella individuazione ed attuazione delle azioni di accompagnamento al nuovo monitoraggio unitario e massimizzazione della partecipazione alle scelte progettuali 17 2. Incontro con il RTI Roland Berger S.r.l.- Accenture S.p.A Piano delle attività Il piano delle attività prevede tre deliverable chiave ed un completamento della fase di valutazione e piano di azione entro maggio 2008 Dic. 2007 1 A 2 3 Gen. 2007 4 1 2 3 4 Feb. 2007 1 2 3 4 Mar. 2008 1 2 3 Apr. 2008 4 1 2 3 Mag. 2008 4 1 2 3 4 Pianificazione e controllo progetto - Impostazione - Gestione - Controllo attività B Modello di riferimento Modello di riferimento (componente informatica) C Valutazione dello scostamento D Predisposizione del Piano di Azione - Bozza - Piano 18 Rapporto di valutazione dello scostamento Bozza Piano di Azione Piano di Azione 2. Incontro con il RTI Roland Berger S.r.l.- Accenture S.p.A Il modello di riferimento Il modello di riferimento sarà costituito da un aggiornamento della componente organizzativa ed informatica del modello di riferimento precedentemente consegnato Aggiornamento del modello organizzativo sulla base del mutato contesto di riferimento in termini di: – macro fasi del processo di monitoraggio unitario, attività principali, con indicazione degli attori coinvolti, dei tempi e dei deliverable attesi per ogni attività – organismi di coordinamento ed interfacce operative a livello centrale – proposte di soluzioni organizzative a livello regionale coerenti con le specificità delle realtà locali Definizione del modello informatico alla luce delle evoluzioni già previste (tracciato unico, base informativa unitaria, applicativo SINIT) in termini di – proposte di architettura applicativa dei sistemi di monitoraggio – flussi di dati tra i sistemi locali e centrali – ambienti conoscitivi previsti e caratteristiche di ognuno – architettura tecnica di alto livello del sistema proposto Il modello di riferimento avrà un momento di condivisione operativa attraverso un workshop tra il gruppo di lavoro e le Regioni Saranno necessari ulteriori affinamenti e revisioni anche successivi, sulla base delle indicazioni delle Regioni e di eventuali mutamenti del contesto di riferimento 19 2. Incontro con il RTI Roland Berger S.r.l.- Accenture S.p.A La valutazione dello scostamento La valutazione dello scostamento sarà effettuata sulla base della situazione esistente aggiornata e del nuovo modello di riferimento Situazione esistente Valutazione dello scostamento Nuovo modello di riferimento • La valutazione dello • La valutazione dello scostamento • La valutazione dello scostamento sarà sarà effettuata sia a livello centrale scostamento sarà effettuata a livello regionale che regionale secondo macro-aree effettuata rispetto al e centrale e non più a e dimensioni di valutazione quali nuovo modello di livello di singolo APQ riferimento in termini • Organizzazione di: Competenze e cultura del monitoraggio • La base della valutazione Processi ed Interazione delle strutture regionali ed i sarà costituita: a livello regionale dalle sintesi aggiornate delle rilevazioni della situazione attuale secondo le dimensioni chiave del nuovo modello a livello centrale dall'aggiornamento della situazione attuale rilevata settori responsabili dei programmi/progetti Formalizzazione delle procedure e delle responsabilità Ricorso a supporto operativo esterno … • Sistemi informativi Utilizzo della base dei dati di monitoraggio Presenza di altri sistemi locali per il monitoraggio ed interfacce con i sistemi centrali … 20 organizzazione preposti al nuovo monitoraggio della programmazione unitaria Sistemi Informativi a supporto del nuovo sistema di monitoraggio unificato e convergenti sulla base dati unificata 2. Incontro con il RTI Roland Berger S.r.l.- Accenture S.p.A I Piani di Azione La valutazione dello scostamento è finalizzata alla redazione del Catalogo delle Azioni e dei singoli Piani di Azione Nazionale e Regionali Valutazione dello scostamento Redazione del Catalogo delle Azioni Redazione e condivisione dei Piani di azione • Valutazione dello scostamento tra situazione esistente e nuovo modello di riferimento secondo le dimensioni chiave del modello i termini di: • Redazione di un catalogo degli interventi utili per accompagnare sia le Regioni sia il MISE nel processo di adeguamento delle proprie procedure di monitoraggio • Condivisione con con le Regioni delle azioni specifiche che si intende intraprendere e redazione di un piano di dettaglio degli interventi previsti priorità rispetto agli obiettivi del monitoraggio • Nel mese di Aprile è prevista l'organizzazione di un workshop finalizzato alla condivisione operativa del Catalogo delle Azioni tra il gruppo di lavoro, il Dipartimento e le Regioni • Condivisione con il MISE delle azioni che si intende iniziare a livello centrale e redazione di un piano degli interventi di dettaglio impatto rispetto alla situazione esistente fattibilità del processo di cambiamento nei diversi contesti 21 2. Incontro con il RTI Roland Berger S.r.l.- Accenture S.p.A Il Piano di comunicazione Il piano di comunicazione prevede la diffusione di una newsletter periodica, la realizzazione di due workshop e di un evento istituzionale conclusivo Strumento Newsletter Workshop Evento istituzionale 22 Descrizione Notiziario di progetto in formato elettronico e/o cartaceo per la diffusione di informazioni sintetiche sul progetto Realizzazione di Seminari con la finalità di favorire la partecipazione attiva dell’audience Organizzazione di un evento di comunicazione istituzionale Messaggi chiave Iniziative avviate, iniziative in corso, risultati, scadenze, … Target 3 nel corso del progetto • PAC coinvolta nella realizzazione del Progetto; • Regioni e Province Autonome. Condivisione del Modello di Riferimento e del Catalogo delle Azioni a livello centrale e regionale Diffusione dei risultati e dei benefici indotti dalle iniziative previste dal progetto Livello di intensità 2 Workshop • PAC coinvolta nella realizzazione del Progetto; • Regioni e Province Autonome; • Altre istituzioni. 1 Evento 3. Definizione indirizzi e obiettivi: pianificazione prossime attività Proposte di intervento Recepimento del nuovo contesto normativo e predisposizione delle modalità operative di attuazione del nuovo sistema di monitoraggio del QSN, con particolare riferimento al FAS Istituzionalizzazione dei rapporti tra DPS, strutture di progetto e RGS-IGRUE, al fine del perseguimento degli obiettivi istituzionali assegnati al DPS dal QSN Valorizzazione dell'esperienza pilota della collaborazione in corso tra la Regione Lombardia ed il DPS relativa all'impiego dello strumento informatico sviluppato dal DPS SINIT per ampliarne la diffusione (es. coinvolgimento di ulteriori Regioni pilota del CgM) Ampio coinvolgimento delle strutture del Dipartimento (es. Servizio per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari) e gli altri attori esterni al Dipartimento (RGS-IGRUE, Segreteria CIPE, ISFOL) per una condivisione più ampia delle scelte strategiche e del disegno del nuovo modello di riferimento Attivazione di un gruppo di lavoro misto (DPS e Regioni) per la definizione congiunta delle procedure operative relative al nuovo monitoraggio, con il coinvolgimento delle direzioni responsabili della programmazione del risorse aggiuntive sia nazionali che comunitarie 23 4. Risorse assistenza tecnica Riassegnazione risorse e modalità di trasferimento risorse Del. CIPE 50/2007 Riassegnazione risorse sanzionate pari a 7,9 milioni di euro destinate alla assistenza tecnica (punto 1.2.2.lett.c) Nuovo riparto regionale Impegno e trasferimento risorse: 24 Impegno somma residua: fine dicembre 2007 Trasferimento delle risorse: secondo le modalità previste dalle “Linee guida per l’utilizzo delle risorse assegnate alle Regioni e PA per il rafforzamento del sistema di monitoraggio degli APQ” approvate dalla CSR nella seduta del 29 aprile 2004 (Invio relazione annuale dettagliata sulla attività svolta entro il 31 gennaio 2008) 4. Risorse assistenza tecnica Del. CIPE 50/2007: nuovo riparto risorse e impegno quota residua Regioni Risorse assitenza tecnica - riparto Del CIPE 50/2007 Totale 2003 2004 Quota residua impegnata a fine dicembre 2007 saldo Abruzzo 738.180,00 141.260,50 450.905,01 146.014,49 Basilicata 710.400,00 126.292,50 408.649,59 175.457,91 Calabria 1.121.450,00 197.390,50 633.380,76 290.678,74 Campania 1.818.940,00 365.780,50 1.171.965,67 281.193,83 Emila - Romagna 997.940,00 179.616,00 576.000,00 242.324,00 Friuli 615.410,00 112.260,00 360.000,00 143.150,00 Lazio 1.316.760,00 220.778,00 708.000,00 387.982,00 688.100,00 119.744,00 384.000,00 184.356,00 1.573.010,00 306.844,00 984.000,00 282.166,00 Marche 644.310,00 116.002,00 372.000,00 156.308,00 Molise 496.920,00 96.356,50 311.499,31 89.064,19 Bolzano 616.300,00 123.486,00 396.000,00 96.814,00 Trento 576.480,00 116.002,00 372.000,00 88.478,00 Piemonte 1.065.520,00 205.810,00 660.000,00 199.710,00 Puglia 1.247.180,00 223.584,50 717.826,61 305.768,89 Sardegna 1.132.700,00 223.584,50 713.345,45 195.770,05 Sicilia 1.734.230,00 309.650,50 992.427,60 432.151,90 Toscana 954.260,00 183.358,00 588.000,00 182.902,00 Umbria 553.860,00 104.776,00 336.000,00 113.084,00 Valle 397.180,00 74.840,00 240.000,00 82.340,00 Veneto 1.000.860,00 194.584,00 624.000,00 182.276,00 TOTALE 19.999.990,00 3.742.000,00 Liguria Lombardia 25 Quota impegnata e trasferita 12.000.000,00 4.257.990,00 5. Risorse premiali del Progetto di monitoraggio Impegno e trasferimento risorse premiali connesse con il monitoraggio APQ Impegno e trasferimento risorse: 26 Impegno risorse premiali assegnate con la delibera CIPE 181/2006: importo pari a 24,5 milioni di euro da utilizzare in linea con i criteri delle citate Linee guida del 29 aprile 2004 (impegno di fine dicembre 2007 ) Trasferimento delle risorse: secondo le modalità previste dalle sopra richiamate Linee guida 5. Risorse premiali del Progetto di monitoraggio Impegno e trasferimento risorse premiali connesse con il monitoraggio dei fondi strutturali A seguito delle osservazioni fatte dalle Regioni in merito al peso percentuale di ognuna delle scadenze di monitoraggio per il calcolo dell'apporto premiante, la Segreteria Tecnica si impegna a predisporre un ‘ipotesi che alleggerisca il peso delle scadenze relative agli anni 2003 e 2004 e aumenti il peso delle scadenze relative all'anno 2005. 27 6 “Fase assistenza Tecnica” e “Predisposizione contesto” Resoconto attività Segreteria Tecnica su mandati dei CGM del 5/10/06, 14/11/06 e 5/7/06) 28 1. Interoperabilità tra AI e MonitWeb 2. Esame e confronto delle procedure amministrative di monitoraggio utilizzate per FS e APQ nell’ottica della nuova programmazione unitaria 2007-2013 3. Ampliamento e diffusione tra Regioni e AACC delle funzioni di reporting 4. Manutenzione ordinaria AI e relative procedure 5. Studio relativo a durata media e relativi benchmark delle fasi progettuali e realizzative degli investimenti pubblici 6. Sperimentazione dell'utilizzo di AI per il monitoraggio di accordi di stretto interesse regionale 7. Supporto alle iniziative locali avviate dalle Segreterie tecniche regionali