N. 50 Utilizzare l’energia in modo razionale vi permette di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e di risparmiare denaro, senza dover rinunciare alle vostre comodità. Pensateci. L’energia, il nostro mestiere. Aziende Industriali di Lugano (AIL) SA • CP 5131, 6901 Lugano • Tel. +41 058 866 75 70 • www.ail.ch • [email protected] QUADERNETTI DELLA VAL COLLA Il consumo razionale: un ottimo investimento! QUADERNETTI DELLA VAL COLLA PUBBLICATI DAGLI «AMICI DELLA VAL COLLA» ANNO XXXV – NUMERO 50 – APRILE 2013 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA INDICE In copertina: “Il masso erratico”, a simbolo dell’unione della Val Colla con Lugano . . Saluto del Presidente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Comitato 2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La nostra attività proposta per il 2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La Val Colla è con Lugano: momento storico esposto dal Sindaco di Lugano . . . . La compagnia teatrale Cittadella 2000 con la commedia “Scherzi in famiglia”… . . . . I Cantori delle Cime nell’ambito della rassegna di canto Vicanta in Val Colla . . . . . Dal nostro Shop . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Spazio ai Patriziati della Val Colla, per la salvaguardia del territorio . . . . . . . . . Ipotesi di progetto chiamato “Green Village” . . . . . . . . . . . . . . . . . . Patriziato di Insone-Corticiasca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Patriziato di Scareglia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A Colla un patriziato attivo e ambizioso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Patriziato di Bogno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Patriziato di Certara . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Patriziato di Cimadera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Patriziato di Piandera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Gita al lago d’Orta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Due chiacchiere con “l’alunno” Sergio Ceresa . . . . . . . . . . . . . . . . . . Giornate didattiche per la sensibilizzazione dei ragazzi all’arte venatoria della caccia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Intervista a Luca Chiappa, gestore dell’alpe Corte a Certara . . . . . . . . . . . . Festa di fine estate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Riflessioni di un segugista . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Scrittori nostri: Don Carlo Rossini di Insone, un prete che narrava i tratti della sua terra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Cenni storici della Val Colla . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Caffè in compagnia della signora Maria Frapolli . . . . . . . . . . . . . . . . . Racconto per ragazzi “Tommaso e Geo” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Concerto del “Gruppo mandolinistico di Gandria” . . . . . . . . . . . . . . . . Calendario degli eventi, feste e manifestazioni in valle . . . . . . . . . . . . . . Sposi, nastri rosa e azzurri, lutti 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 2 5 8 9 10 13 14 15 18 19 20 24 30 34 38 42 46 50 56 60 64 67 70 76 78 84 88 90 92 96 1 IN COPERTINA IL MASSO ERRATICO A SIMBOLO DELL’UNIONE DELLA VAL COLLA CON LUGANO Nella cinquantesima edizione dei “Quadernetti della Val Colla” in copertina non poteva mancare la foto del masso erratico da noi ideato, voluto e realizzato nel giardinetto fronte la casa comunale di Valcolla. Con quest’allegorico trovante del Cassarate abbiamo voluto significare la volontà di unione espressa dagli abitanti della Val Colla con la Città di Lugano, materializzata con la posa di una targa commemorativa in ceramica, recante i quattro stemmi a colore dei Comuni vallerani e di Lugano, sovrastato dal bronzo del giovane Magnan, nel ricordo del passato dove ul “Ciapèra”, che ha fatto la storia della valle, al posto di emigrare è sceso verso la Città. 2 IN COPERTINA Al suo fianco, per volere pure simboleggiare la montagna del Gazzirola e il suo fiume Cassarate che, come una spina dorsale unisce le montagne al lago, il Municipio di Valcolla si è ispirato nella realizzazione di una bellissima fontana che con il suo gioco d’acqua dalle sorgenti, scende ad accarezzare i villaggi, per poi gettarsi a lago. Un doveroso ringraziamento nella realizzazione del masso, e relativa posa, lo rivolgiamo al Dicastero dei Servizi Urbani della Città, e in particolare all’ing. Mauro Soldati e alla squadra degli scalpellini, con a capo Roberto Locatelli. Per meglio illustrare la nostra attività del 2012 e caratterizzare la succitata unione, nei contenuti di questo quadernetto abbiamo voluto pubblicare la presentazione dei Patriziati della Val Colla, chiedendo ai vari presidenti una collaborazione attiva, rivolgendo a loro alcune motivate domande, e in particolare di indicarci per il futuro le loro peculiarità nella valorizzazione del loro territorio e le necessità di collaborazione con la Nuova Lugano. Nei contenuti del quadernetto troverete la descrizione della riuscita gita al lago d’Orta, i racconti di gente della Valle, e per suscitare curiosità e interesse abbiamo citato alcuni Cenni storici di altri tempi, tempi grami segnati dalla migrazione e dalla miseria. Come consuetudine troverete le nostre proposte per il 2013, il nostro Shop a vostra disposizione e il calendario di tutte le manifestazioni e feste che si svolgeranno in valle, con una lunga serie di occasioni di svago, con il nostro invito a volervi partecipare augurando a tutti di trascorrere dei momenti indimenticabili che vi può offrire la Val Colla. Come già dalle ultime edizioni, abbiamo tralasciato il resoconto dei lavori assembleari e i conti, che li potete consultare in altri siti o li potete richiedere al nostro segretariato, oppure durante la prossima assemblea ordinaria. L’impegno del Comitato che ha caratterizzato il 2012 è stato sicuramente nell’organizzazione della Festa di fine estate del 16 settembre, con l’inaugurizazione del 3 IN COPERTINA masso commemorativo in ricordo dell’avvenuta aggregazione dei comuni della Valle con Lugano alla presenza di tutte le massime autorità comunali. Buona lettura a tutti, con l’invito a chi non è ancora nostro socio, di voler aderire quale socio attivo alla nostra Associazione Amici della Val Colla perché è attraverso un sostegno reciproco che si riesce a costruire una vera e autentica crescita della Val Colla. Piercarlo Poretti, Castagnola-Bogno, responsabile di redazione del presente Quadernetto. 4 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA SALUTO DEL PRESIDENTE Carissimi soci ed amici, sono lieto di portare il mio saluto a voi tutti quale neo-presidente della nostra Associazione, ed è pure un grande onore poter seguire le orme di illustri cittadini che mi hanno preceduto negli anni. Sono nato e cresciuto in questa splendida Valle dove ho trascorso la mia infanzia e gioventù e quindi è con immenso piacere che ho accettato la carica di presidente e che mi consente di essere più da vicino alla nostra gente e seguire da vicino l’evoluzione di questa magnifica regione. Piergiorgio Rossini E sì, perché questi ultimi sono anni di grandi cambiamenti, cambiamenti non solo a livello internazionale ma anche per la storia della nostra regione con l’avvenuta l’aggregazione dei diversi Comuni con la Nuova Lugano. Aggregazione che abbiamo salutato nel mese di settembre 2012 nella ormai tradizionale Festa di Fine Estate che ha avuto quale epilogo la presentazione alle Autorità e al numeroso pubblico del “Masso erratico” con dedica in ricordo appunto dell’ aggregazione sul quale svetta un simbolo della nostra Valle, un piccolo “Magnano” con i ferri del mestiere. Ospiti Il Gruppo Costumi della Val Colla e i maestosi “corni delle alpi” del Gruppo Eco della Mesolcina. Mi sento molto motivato nel presiedere la nostra Associazione che, con il sostegno dei membri di comitato, stiamo svolgendo un grande lavoro nell’intento di migliorare anno dopo anno. Le idee sono tante per cui ci vuole del tempo affinché diventino concrete. Comunque nel corso del 2012 abbiamo già proposto parecchio, basti pensare alle attività promosse che voglio qui di seguito menzionare: Gita al Lago D’Orta, nel mese di maggio, con una buona partecipazione, dove si è potuto ammirare la bellezza di questi luoghi e gustato un ottimo pranzo in compagnia; Il tutto molto ben organizzato dal nostro Ermidio. La tradizionale “Festa di fine estate” in settembre a Maglio di Colla alla quale ha presenziato un numeroso pubblico della quale ho già citato in precedenza. In ottobre alla Casa Anziani l’Orizzonte di Colla abbiamo avuto l’onore di organizzare un simpatico evento, quello di invitare il “Gruppo Mandolinistico di Gandria” alla presenza di numerosi ospiti del Centro e di altre persone giunte per l’occasione. In novembre è stata organizzata una “panettonata” offerta a tutti i presenti in collaborazione con il “ Gruppo Genitori” in occasione del mercatino natalizio. 5 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA Da ultimo il riuscitissimo pranzo per gli anziani della Valle a Maglio di Colla, al quale hanno accolto l’invito più di un centinaio di commensali tutti molto felici e soddisfatti per l’ottimo pranzo e di aver passato una giornata in buona compagnia. Per il 2013 abbiamo già varato il nostro ricco programma che verrà presentato sul prossimo numero dei “Quadernetti della Val Colla 2013”. Voglio pure ricordarvi il nostro sito internet www.amicidellavalcolla.ch, riapparso con una nuova veste grafica e che stiamo pian piano potenziando; vi invito caldamente a visitarlo. Dopo questa presentazione voglio ricordare una figura molto conosciuta nonché membro del nostro comitato, l’amico “Peo” Mazzola che ci ha lasciati nel corso del 2012 dopo lunga malattia. Di Peo serberò il ricordo di un caro amico e collega dell’Associazione con il quale ho condiviso svariati compiti in seno al comitato e che è stato il preparatore e l’artefice del nostro “Quadernetto” dello scorso anno. Grazie Peo per il tuo contributo e per la disponibilità dimostrata in questi pochi anni di reciproca collaborazione. Un cordiale saluto. Piergiorgio Rossini, Presidente In ricordo dell'amico e membro di comitato Peo Mazzola 6 Intermediazioni / gestioni immobiliari Cell. +41 79 414 11 08 - Fax 091 220 15 75 Via al Campanile 13a - 6962 Viganello [email protected] - www.erregiemme.ch SERVIZIO TECNICO BRUCIATORI PULIZIA E REGOLAZIONE SU BRUCIATORI DI TUTTE LE MARCHE CONTRATTI DI MANUTENZIONE ANNUALE 6959 CIMADERA 079 340 80 66 MIRKO CAMPANA 6959 Piandera - Tel. e fax 091 944 10 79 - Natel 079 444 27 11 7 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA COMITATO 2013 Presidente: ROSSINI Piergiorgio, 6962 Viganello Vice-presidente: PETRALLI Angelo, 6951 Scareglia Segretaria e cassiera: RONCORONI Manuela, 6965 Cadro Membri: ANTONINI Ermidio, 6974 Aldesago MAURI Danilo, 6959 Certara PORETTI Piercarlo, 6976 Castagnola ************ Revisori: 8 CANEPA-MORANDI Sara, 6802 Rivera CHIESA Marco, 6970 Ruvigliana PETRALLI Manuela, 6959 Piandera CAMPANA Gabriele, 6959 Curtina ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA LA NOSTRA ATTIVITÀ PROPOSTA PER IL 2013 • Quadernetto della Val Colla, edizione 2013, numero 50. • Domenica 10 marzo: teatro con la Compagnia Teatrale Cittadella 2000, “Scherzi in famiglia”, presso la palestra del Centro scolastico al Maglio di Colla. • Domenica 5 maggio: Assemblea sociale, presso la Casa Comunale al Maglio di Colla. • Lunedì di Pentecoste, 20 maggio: Gita sociale, meta da definire. •Primavera: Giornata didattica con gli allievi delle scuole elementari nei boschi della Val Colla per sensibilizzare i giovani nella tutela della natura, nell’arte venatoria e far conoscere i nostri animali selvatici nel loro habitat, con pranzo offerto a tutti gli allievi partecipanti. • Venerdì 21 giugno: Concerto dei Cantori delle Cime, nell'ambito della rassegna Vicanta (per festeggiare Val Colla quale nuovo quartiere di Lugano), in collaborazione con il Comitato del Carnevale di beneficenza “El Colèta”, presso la palestra del Centro scolastico al Maglio di Colla. •Estate: Concorso di disegno e di fotografia per i ragazzi della Valle, con la premiazione il 15 settembre. • Domenica 15 settembre (in caso di cattivo tempo domenica 22 settembre): Festa di fine estate al Maglio di Colla, artigianato ed eventuale gara podistica amatoriale. •Dicembre: Panettonata e mercatino della Valle, in collaborazione con il Gruppo Genitori, presso il Centro Scolastico al Maglio di Colla. (Alcune date e luoghi d’intrattenimento restano da definire). Se qualcuno di voi avesse delle idee o delle osservazioni da proporre, non esiti a contattarci tramite posta elettronica all’indirizzo: [email protected] Diventa nuovo socio della nostra Associazione! Associazione Amici della Val Colla – AAVC Casella postale 33 6959 Maglio di Colla www.amicidellavalcolla.ch [email protected] Conto corrente postale 69-3514-1 9 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA LA VALCOLLA È CON LUGANO: momento storico esposto dal Sindaco di Lugano Non ho dubbi, questo è un momento storico per la Val Colla e per la Città di Lugano. Le aggregazioni di questo anno portano infatti a compimento un progetto di cui iniziai a parlare già nel corso degli anni Novanta del secolo scorso, con alcuni rappresentanti Sindaci, Municipali e cittadini dei 4 Comuni della Valle, Bogno, Certara, Cimadera e Valcolla. Il fatto di avere trovato un forte interesse ad iniziare una discussione su una possibile aggregazione con Lugano, mi ha confortato nello sforzo, e stimolato a convincere anche i miei concittadini, i miei colleghi di Municipio, a Giorgio Giudici comprendere l’importanza di questa aggregazione invitandoli a superare le preoccupazioni legate soprattutto alla situazione finanziaria della Val Colla e delle ricadute che questa situazione avrebbe comportato sulle finanze comunali. Lugano è una città generosa se confrontata con un progetto che non è solo fine a se stesso, ma che corrisponde ad una visione del suo sviluppo, dello sviluppo del territorio di cui fa parte. Non deve quindi sorprendere che già nel 2004, lo studio per l’aggregazione con i Comuni della Val Colla era pronto, non ebbe come sappiamo effetto per una norma ridicola avanzata dagli enti locali e dal Dipartimento delle Istituzioni, relativa alla mancanza di contiguità territoriale. Ma ciò nonostante la nuova Lugano continuò il suo percorso, nel 2008 e ora nel 2013: il suo territorio oggi si estenderà dal Monte Gazzirola al Lago, dal confine di Gandria al san Salvatore, dall’Arbostora fino a Figino. Fa una certa impressione immaginare in questa Nuova Lugano la varietà di situazioni e paesaggi che presenta, e soprattutto non possiamo non cogliere le potenzialità che questa organizzazione apre allo sviluppo di questo territorio, passato in meno di 10 anni da 11.75 km2 a circa 75 km2, più che duplicando la popolazione della Città. Ma soprattutto oggi dobbiamo cogliere l’importanza di essere riusciti a unificare, a mettere in rete i Comuni della Val Colla e della sponda sinistra del fiume del Cassarate, e delle cime che la sovrastano. Io credo che se la Politica ha un senso è proprio perché si riesce attraverso il suo esercizio, la discussione, la costanza e la determinazione a raggiungere risultati come questi, che permettono di guardare oltre gli interessi particolari, senza per questo misconoscerli, per comprendere e attivare nuove visioni, nuovi processi evolutivi necessari per soddisfare i bisogni della comunità. Questo nuovo cammino che abbiamo scelto liberamente di percorrere assieme non 10 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA sarà certo privo di difficoltà. La situazione economica non aiuta certo in questo frangente, ma penso che l’opportunità che ci è offerta di costruire una nuova città e di aggregare in essa i contenuti che da sempre hanno rappresentato la linfa vitale del nostro territorio, di favorire gli intensi legami – (anche storici) – esistenti tra le diverse comunità, è davvero straordinaria. Inizia dunque per tutti noi, per tutta la comunità sociale della Nuova Lugano, una sfida appassionante e per Lugano si apre un nuova storia, che come dissi a suo tempo, una storia in cui la Montagna abbraccia la Città. Sarò felice di potere iniziare anche questo cammino con gli amici della Valcolla. Giorgio Giudici Sindaco di Lugano 11 generali assicurazioni:1/8 vert 23.6.2009 9:32 Pagina 1 Giuseppe Cassina Agente Generale Agenzia Generale LUGANO Tel. 058 471 17 17 12 Via R. Simen 5 - 6904 Lugano [email protected] LA COMPAGNIA TEATRALE CITTADELLA 2000 PRESENTA LA COMMEDIA FARSESCA DI RAY COONEY SCHERZI IN FAMIGLIA REGIA : FAUSTO SASSI Personaggi:Interpreti: DOTTOR DAVID MORTIMORE Massimo Cassani ROSEMARY MORTIMORE, moglie di David Terry Coco DOTTOR MIKE CONNOLLY Davide Gagliardi DOTTOR HUBERT BONNEY Andrea Fontana JANE TATE, ex infermiera Monica Sanvido-Marmori LESLIE, figlia di Jane Daniela De Faveri SERGENTE DI POLIZIA Mariangelo Scalena CAPO INFERMIERA Simona Beffa INFERMIERE Roberto Manfredi Prof. WILLOUGHBY DRAKE Carlo Pontinelli Scenografia: M. Scalena, M. Sanvido-Marmori Suono e luci: Renato Bertelli Al dott. Mortimore, medico dell’ospedale St. Andrea, dopo 18 anni gli si presenta una sua vecchia fiamma e gli annuncia che dalla loro relazione è nata una figlia. Preoccupato di nascondere la verità a sua moglie e alle Autorità dell’ospedale, il protagonista è costretto ad inventare una interminabile serie di bugie per le quali dovrà chiedere l’aiuto ai suoi colleghi. In un via vai di personale ospedaliero ne scaturisce un crescendo di situazioni esilaranti, irresistibili equivoci, scambi di persona e travestimenti! Un divertentissimo castello di sabbia, un sapiente mix di farsa e di satira! 13 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA I CANTORI DELLE CIME DI LUGANO VICANTA – la rassegna di canto corale promossa dalla Città di Lugano che si svolge solitamente nella splendida cornice di Villa Costanza a Viganello – si rinnova. La formula delle tre serate, che è oltremodo indovinata e permette agli appassionati di ascoltare espressioni di canto corale molto diverse fra loro, viene mantenuta. Le grosse novità risiedono nel periodo (giugno al posto di settembre) e nella volontà di andare a visitare anche altri quartieri della Città che cresce. I Cantori delle Cime di Lugano saranno quindi, in un concerto tutto loro, nella palestra del Centro Scolastico al Maglio di Colla, venerdì 21 giugno 2013, alle ore 20.30. Sarà dunque la prima volta che uno dei tre concerti previsti nellʼambito di VICANTA uscirà da Viganello. Lʼoccasione è data dallʼaggregazione della Val Colla alla Città: la popolazione della Valle è dunque invitata a festeggiare lʼevento in compagnia dei bravi coristi luganesi e del comitato del Carnevale di beneficenza “El Colèta”, che collabora nellʼorganizzazione dellʼevento. Formato da una quarantina di voci maschili, il coro ha allʼattivo parecchie partecipazioni a trasmissioni radiofoniche e televisive, concerti in patria e allʼestero e numerose incisioni, disponibili per lʼacquisto allʼentrata della palestra. I Cantori delle Cime diretti da Manuel Rigamonti 14 DAL NOSTRO SHOP Numeri arretrati dei Quadernetti ancora disponibili, in vendita a CHF 10 l’uno: Nr. 5, 6, 7, 10-11, 14-15, 18, 31, 32, 33, 34-35, 36-40, 41, 42, 43, 44 (Una Valle da scoprire), 45, 46, 47, 48 e 49 Pubblicazioni arretrate: S. Lucio di Cavargna, degli Amici di Cavargna, CHF 22 Itinerari di Valli Ticinesi, di Piergiorgio Morandi, CHF 20 Generazioni a confronto, di Ezio Galli, CHF 20 Una piccola valle racconta, di Aldo Petralli, CHF 15 Glossarietto del gergo dei magnani, di Aldo Soldati, CHF 14 Sciur cürat, degli Amici della Cavargna, CHF 14 Altro materiale: Poster con i paesi della Val Colla, CHF 5 Adesivi con il logo dell’Associazione, CHF 2 Vaso cilindrico con il logo dell’Associazione, CHF 10 “Tazzin” con il logo dell’Associazione, CHF 10 CD-video “LA VALCOLLA”, CHF 20 Fino a esaurimento scorta Il materiale può essere ordinato per posta: Associazione Amici della Val Colla casella postale 33 6959 Maglio di Colla Oppure inviando un messaggio e-mail: [email protected] 15 16 17 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA SPAZIO AI PATRIZIATI DELLA VAL COLLA, per la salvaguardia del territorio Con una desiderata razionalità dell’amministrazione comunale, dettata da concetti finanziari indiscutibili, il rischio di andare incontro alla perdita della minuscola locale identità è reale. Ora, con la fusione dei comuni e l’aumento del territorio amministrato, la conoscenza capillare del luogo è diventata importante. Un tempo in ogni comune c’era un municipale, un consigliere comunale, un segretario, un responsabile dell’ufficio tecnico che sapeva dove e quando un torrente esondava, dove c’era pericolo di frane, di slavine, di valanghe, dove il bosco era protettivo e dove invasivo, e così via. Ecco quindi l’importanza che deve assumere la gente locale, che mantenga la conoscenza del territorio, che non deleghi tutto ad altri, e che quindi collabori con il potere della sua conoscenza alla gestione e alla rivalutazione del territorio. E allora? Chi meglio dei nostri Patriziati può impegnarsi per la salvaguardia e tramandare le particolarità contenute in quegli ettari di terra che li ha visti nascere, soffrire, mantenersi e crescere? I Patrizi sono persone del luogo che assumono l’onere e la responsabilità a dare risposte a domande che riguardano, quanto accade entro i propri confini. L’assemblea è ancora un luogo d’incontro della gente del paese, che si distingue dal resto dei cittadini proprio perché Patrizi. È forse l’unico ritrovo ancora genuino, un invito esteso anche a quei Patrizi che non abitano più la loro terra natia. Un’ottima collaborazione tra i Patriziati e la Nuova Lugano, costituisce la formula magica per superare le sfide future che la gestione del territorio pone. Per il 2013 la nostra Associazione ha pensato di fare buona cosa, dando la possibilità a ogni Patriziato della Valle, di presentarsi, di esporre le loro iniziative e i loro progetti, appena realizzati o in avvenire, e di indicare le loro peculiarità e necessità di collaborazione nei confronti dell’Ente Regionale del Cassarate e con la Nuova Lugano che si va a disegnare. Piercarlo Poretti 18 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA IPOTESI DI PROGETTO CHIAMATO «GREEN VILLAGE» Il Patriziato di Sonvico in collaborazione con il Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI lancia una sfida alla Valcolla in previsione di Expo2015. L’acquisizione da parte della Città di Lugano di una vasta zona verde, necessita una nuova forma di sviluppo che preveda una gestione integrata delle risorse economiche, sociali e ambientali. Un disegno al quale anche i Patriziati possono contribuire in modo significativo. Partendo da questo presupposto, l’obiettivo è di raggruppare i Patriziati della valle, enti deputati alla protezione, conservazione e gestione del patrimonio pubblico, allo scopo di individuare i punti su cui focalizzare un’ipotesi di progetto che miri alla valorizzazione del territorio, della storia, delle tradizioni e stili di vita della Valle. La proposta ipotizza la creazione di un eco-villaggio provvisorio in occasione di Expo 2015, quale spunto per promuovere la regione sul piano economico, turistico, culturale e naturale tramite la messa in rete delle risorse, dei servizi e delle strutture presenti, al fine di promuovere l’intero territorio slancio e capacità Bozze per la pubblicità sulla rivista con Ticino by Night n. 65propositiva. Al momentoTicino è statobycreato unvia gruppo di lavoro26,con rappresentati dei Patriziati e Night, S. Gottardo CH-6900 Lugano della SUPSI per individuare i punti su cui focalizzare l'idea del progetto. L'obiettivo tel. +41 (0)91 605 73 00 - fax +41 (0)91 605 73 04 è elaborare un documento programmatico destinato alla Città di Lugano per sollecitare il suo sostegno nella realizzazione di uno studio di fattibilità e progettuale necessario al concreto avviamento del progetto. Elisabetta Lazzaroni, collaboratrice amministrativa della SUPSI, Dipartimento ambiente costruzioni e design 19 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA PATRIZIATO DI INSONE-CORTICIASCA Come tanti altri Patriziati ticinesi i Patriziati di Insone e di Corticiasca trovano le radici nel medioevo che dopo diversi avvicendamenti storici oggi sono ancorate nella Costituzione Federale e Cantonale. Essi sono degli Enti di diritto pubblico, autonomo nei limiti stabiliti dalla Costituzione e dalle leggi, proprietario di beni d’uso comune da conservare e utilizzare con spirito vicinale a favore della comunità. I compiti principali dei Patriziati stanno nell’organizzare il buon governo dei propri beni, di garantire l’uso pubblico e di valorizzare le tradizioni locali. E in particolare: • di curare la conservazione, il miglioramento e la gestione razionale dei boschi e dei beni agricoli; • di assicurare il buon governo dei beni destinati anche all’uso sociale e di promuovere la realizzazione di nuove opere quali il miglioramento o la creazione di accessi stradali o pedonali, piazze di riposo, posteggi, impianti per lo svago e lo sport e subordinatamente l’edificazione a scopi abitativi; • di assicurare l’efficienza degli impianti di uso pubblico e di promuoverne dei nuovi; • di promuovere la creazione in proprio o con altri enti di organismi e squadre specializzate per la cura del pascolo e del bosco, per il taglio o il commercio del legname; • di assicurare e regolare l’esercizio del diritto di legnamare, stramare e pascolare nei boschi patriziali provvedendo anche ad estinguere tali diritti qualora non fossero più usati; • di riscattare eventuali diritti di pascolo, prepascolo e postpascolo, e in genere i diritti di godimento sui beni patriziali; • di integrare le aree boschive e pascolive patriziali con l’acquisizione di aree abbandonate, o in procinto di esserlo, al piano e in montagna; • di valorizzare i beni culturali. Il nostro Patriziato e nato, nell’ambito delle procedure di riconoscimento dell’autorità cantonale, con l’aggregazione tra il Patriziato di Insone e quello di Corticiasca. Anche se non previsto a livello cantonale, quest’unione è stata la prima e a tutt’oggi l’unica del genere che è avvenuta autonomamente con esplicita volontà delle due Assemblee patriziali nel 1997 e approvata dal Lod. Consiglio di Stato ai sensi dell’articolo 1 della LOP (Legge organica patriziale) il 28. aprile 1998. 20 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA I beni del nostro Patriziato oltre la Casa patriziale in Corticiasca è proprietario di un territorio di 110 ettari, dei quali 44 di pascolo, 64 di bosco e 2 tra sentieri, corsi d’acqua, incolti e numerose sorgenti d’acqua potabile che alimentano gli acquedotti comunali. Il territorio patriziale si estende per circa una metà sulla giurisdizione del Comune di Lugano e per l’altra su quella del Comune di Capriasca. Il 25 novembre 2012 presso il capannone al Ritrovo di Insone, in presenza dell’On. sig. Consigliere di Stato N. Gobbi, i sindaci di Lugano, Capriasca e dei Comuni della Valle, diversi Gran Consiglieri, il presidente dell’APLA, i rappresentanti dei Patriziati della Valle e il presidente e l’ispettore dei Patriziati della SEL è avvenuta l’inaugurazione del Vessillo patriziale. Come presentato dal presidente del nostro Patriziato e grafico Alberto Rossini, con il Vessillo patriziale si è voluto valorizzare e salvaguardare una parte dei beni cultu21 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA rali di Insone e di Corticiasca. Infatti come potete rilevare dalla fotografia del Vessillo, sul fondo rosso e blu in diagonale, nella corona e collocata sul rosso la croce bianca che rappresenta la nostra Confederazione. Al centro o meglio nel cuore della bandiera si trova la denominazione del Patriziato e sulla base della stessa sono rappresentati gli stemmi dei due Ex-Comuni, quello di Insone che oggi fa parte del Comune di Lugano e lo stemma di quello di Corticiasca oggi Comune della Capriasca, uniti da una stretta di mano che simboleggia l’unione tra i due ex-Patriziati di Insone e di Corticiasca. Nello stemma di Insone sono collocati in alto (nella corona) i bastoni di San Rocco patrono del villaggio, al centro (nel cuore) la sagoma del Monte Bar, del Cavaldrossa e della Gazzirola, e sulla base il fiume Cassarate. In quello di Corticiasca, a testimonianza dell’attività pastorizia le tre pecore sul campo verde e in alto la testa di un Caprone che verosimilmente traccia l’appellativo dei terrieri di Corticiasca sopranominati “i bècc”. Questi due stemmi collocati sulla base sono uniti da una stretta di mano a testimonianza dell’unione avvenuta. L’attento osservatore può anche dedurre che gli animali rappresentati nello stemma di Corticiasca si dirigono verso i monti, l’acqua e San Rocco protettore degli animali domestici rappresentati nello stemma di Insone. Poiché il nostro territorio è a cavallo di due Comuni, queste mani oggi significano anche una stretta di mano tra il Comune di Lugano e quello di Capriasca ma anche la stretta di mano tra due entità religiose presenti nei citati Comuni, quella dei cattolici romani e quella dei cattolici ambrosiani. Con il vessillo si è pure voluto salvaguardare gli stemmi dei vecchi Comuni di Insone e Corticiasca i quali, come insegna la storia, in futuro rischiano di essere di22 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA menticati mentre il nostro Patriziato contribuisce a rendere presente l’appartenenza e le origini sia dei terrieri come quelli dei Comuni che oggi fanno parte del Comune di Lugano e di Capriasca. I progetti futuri sono l’incremento della gestione dei pascoli con la costruzione di una sosta di ca. 200 metri quadri e la gestione della selvicoltura in generale come pure la partecipazione attiva al progetto Green Village diretto dal Patriziato di Sonvico in collaborazione con la SUPSI in seno all’Expo Milano 2015. L’attuale Ufficio patriziale è composto di cinque membri: il presidente Rossini Alberto, i membri Canonica Enrico, Canonica Remo, Gianini Renato, Rossini Fabrizio e la segretaria-cassiera Petralli Rita. Il Patriziato oggi conta un migliaio di Patrizi domiciliati in Svizzera e residenti all’Estero. 23 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA PATRIZIATO DI SCAREGLIA La presenza di fuochi attivi nella regione dell’attuale comprensorio di Scareglia viene documentata sin dal XV secolo, ma, solamente a partire da inizio 1800, esso diventa un vero e proprio comune politico. Proprio in questo contesto, nasceva il patriziato di Scareglia, il quale si occupava prevalentemente della gestione del territorio e dei boschi. Attualmente il patriziato possiede lo stabile dell’ex scuola di Scareglia ed un territorio che si estende per circa 755.000 metri quadrati. Nel comprensorio sono ancora presenti numerose famiglie patrizie: Borrini (Valente), Boscacci (Nona, Cozaiò), Campana (Pugnaton, Beduin, Gugiarò), Frapolli (Martina Gropa, Basleta, Mangialengua), Gianini (Cechignon, Lesignòo), Petralli (Agheta, Domengia), Rossini (Bacioch, Brotolin, Cazan). Hanno inoltre acquisito lo stato patrizio per concessione le famiglie Lucca, De Carli, Ceresa e Zanetti, e, per matrimonio le famiglie Galeazzi (Petralli), Krüsi (Petralli), Belleni (Petralli), Baldelli (Petralli), Sulmoni (Frapolli) e Denis (Frapolli). L’attuale amministrazione è composta da: Angelo Petralli (presidente), Nadia Campana (vice presidente), Giambattista Frapolli (membro e segretario), Marco Boscac- 24 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA ci (supplente ufficio patriziale), Renzo Petralli, Edo Frapolli, Tiziano Zanetti (membri della commisione della gestione), Erico Petralli, Renato Lucca (supplenti della CdG). I principali obbiettivi attualmente assunti dal patriziato, in particolare in seguito alle fusioni e dunque al fine di occuparsi dei problemi locali, nonché suoi scopi principali sono: gestire, conservare e migliorare i beni agricoli; assicurare il buon governo e l’efficienza dei beni pubblici e sociali; valorizzare i beni culturali e le tradizioni locali, infine promuovere tutte le iniziative che possono dare un impulso concreto alla qualità della vita del comprensorio. Il patriziato ha ad oggi realizzato molti progetti importanti per il comprensorio, in particolare la realizzazione di un’importante strada in terra battuta che collega il paese al futuro ostello, ovvero il primo passo verso la concretizzazione di uno dei progetti più voluti dal patriziato. Ciò è stato possibile grazie alla collaborazione ed al lavoro del comune di Valcolla, la Turnverein di Egg (ZH), la cooperativa Paten- Oasi ricreativa in “zona barchi”. Segnaletica per i sentieri del comprensorio. Strada in terra battuta che collega il paese al futuro ostello 25 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA schaft Svizzera, il Fondo di aiuto ai patriziati ed il Gruppo svizzero per le regioni di montagna. Altre importanti opere sono state portate a termine: le fontane e le due oasi ricreative in “zona barchi” grazie al sostegno della Patenschaft Berggemeinden di Zurigo, del Municipio di Valcolla, della sezione dell’Agricoltura di Bellinzona e del Fondo di aiuto patriziale. Il sentiero della “spessa” che porta alla zona “ai barchi” realizzato dal Consorzio Valle del Cassarate e golfo di Lugano; la rete segnaletica per i sentieri presenti nel comprensorio grazie all’intervento dell’Ente turistico di Lugano. Il ripristino degli antichi canali costruiti con ingenti sforzi negli anni ’30 nella “zona barchi”, i quali, oltre alla valenza storica, evitano i fenomeni di erosione del terreno. Questo importante recupero è stato portato a termine grazie al lavoro di numerosi gruppi di giovani volontari coordinati dal Gruppo Svizzero per le regioni di montagna (SAB), dall’azienda forestale regione valli di Lugano e dal sostegno finanziario di Pro Patria. È stato realizzato un parco giochi a Maglio di Colla in zona “Malpensata”, promosso dal Patriziato di Scareglia e dall’Associazione genitori Valcolla. Questa importante opera è stata resa possibile grazie a enti, associazioni e privati cittadini di tutta la regione. Il patriziato si occupa anche di valorizzare il patrimonio culturale presente nel Ripristino degli antichi canali. Parco giochi a Maglio di Colla in zona “Malpensata”. 26 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA Ristrutturazione delle due fontane presenti in paese nucleo del villaggio, come ad esempio la ristrutturazione delle due fontane presenti in paese, reso possibile grazie ai gruppi coordinati dal SAB. Sono stati inoltre proposti numerosi progetti per il futuro con relativi studi di fattibilità, tra i quali risulta essere colonna portante la trasformazione della nuova casa patriziale in ostello. A questo proposito è stato recentemente realizzato un “progetto di faro” sul quale l’amministrazione concentrerà le proprie attenzioni a medio lungo termine. Parallelamente a ciò è in previsione di migliorare la strada che collega il paese alla casa patriziale. Sempre legato alla trasformazione della casa patriziale sono in corso delle trattaRecupero dei rustici in zona “Barchi”. Progetti per la trasformazione della nuova casa patriziale in ostello. 27 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA Potenziamento della rete escursionistica. Ripristino di una selva castanile. tive per il recupero dei rustici in zona “Barchi”; l’idea è quella di poter creare un’ambiente ricreativo per le famiglie del luogo e gli ospiti dell’ostello, rendendo sempre più attrattiva la regione. Per realizzare ciò sarà necessario affiancare a questo progetto una pista d’accesso che renda più agibile la zona dei rustici. Un’altra importante attrazione per la nostra regione è sicuramente la rete escursionistica, il patriziato ha dunque in previsione di inserirvi un comodo sentiero che da Scareglia raggiunge Piandanazzo attraversando tutto il pascolo, in particolare permettendo di usufruire delle aree ricreative già create in precedenza. Il patriziato ha a cuore il patrimonio naturalistico del comprensorio e, proprio per questo motivo, si sta mobilitando per il ripristino di una selva castanile in collaborazione con diversi enti ed associazioni. Inoltre, su iniziativa del Consorzio Valle del Cassarate e golfo di Lugano, parteciperà ad un risanamento generale delle vecchie piantagioni. Inoltre, grazie alla proposta del patriziato di Sonvico, parteciperemo ad un progetto nato per EXPO 2015; la creazione di un “green village”, ovvero una nuova concezione turistica particolarmente improntata al lato ecologico, con l’obbiettivo di promuovere in maniera innovativa la regione della valle del cassarate. Per quanto riguarda la promozione, è stato realizzato un sito internet consultabile alla pagina www.scareglia.ch, nel quale sono visibili, oltre a numerose informazioni di carattere storico e culturale, tutti i progetti e le iniziative promosse dal patriziato nel passato, presente e futuro di questa piccola ma dinamica realtà. 28 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA Scareglia - Piandanazzo, settembre 1938. La fotografia è stata scelta dagli Album storici del Consorzio Alto Cassarate (Lugano). Fotografie scattate dallʼIngegnere forestale Alberto Forni, e messe a disposizione dal Consorzio Valle del Cassarate e golfo di Lugano. Interventi selvicolturali - Taglio boschi Taglio alberi pericolanti con elicottero Tagli in pianta e potature (tree climbing) Ingegneria naturalistica - Ripristini ambientali Paleria di castagno (scortecciata - fresata - in corteccia) Legna da ardere (tronchi - steri - camino - cippato - pellets) Azienda forestale Valli di Lugano SA Al Dosso CH-6807 TAVERNE (TI) Telefono: ++41 (0)91 945 36 33 Fax: ++41 (0)91 945 00 39 Natel:--41 (0)79 686 36 72 e-mail: [email protected] 29 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA A COLLA UN PATRIZIATO ATTIVO E AMBIZIOSO Acquistata da Valcolla l’ex casa comunale, che sarà adibita ad archivio e a sala per le riunioni, l’amministrazione presieduta da Joseph Moresi intende nei prossimi anni recuperare i pascoli e sistemare l’Alpe di Pietrarossa, riportandolo ai vecchi splendori. Secondo per estensione solo a Sonvico, il comprensorio del patriziato di Colla abbraccia boschi e pascoli che dal villaggio salgono fino alla sommità delle montagne che cingono la val Colla. Un’enormità per un ente che conta a malapena una sessantina di cittadini patrizi, perlopiù residenti fuori comune, e nei cui bilanci figurano come principali entrate il reddito dell’alpe, l’affitto di un locale in paese e la riscossione delle tasse pagate dai proprietari dei rustici «ai Barchi», i monti che sovrastano il villaggio a 1250 metri di quota. Sono poche migliaia di franchi per governare un patrimonio vasto, impervio e tuttavia prezioso dal punto di vista ambientale. Eppure, impiegando con oculatezza le scarse risorse disponibili, beneficiando di aiuti esterni (principalmente sussidi e contributi statali) e mobilitando il volontariato ci sono margini di progettualità. Ne è convinto Joseph Moresi, che dal 2009 All’alpe di Pietrarossa è stata ripristinata la produzione del formaggio. 30 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA presiede il patriziato di Colla. Una carica occupata in precedenza dal padre Arnoldo, scomparso nelle scorse settimane all’età di 81 anni. Completato da Stefano e Aaron Moresi, l’ufficio si è completamente rinnovato. C’è stato un autentico cambio generazionale, con dirigenti giovani che hanno portato aria fresca e idee moderne. Per dirla con Joseph Moresi, non ci si accontenta di geL’ex casa comunale, adiacente alla chiesa, stire quanto ereditato dalla precedente è stata acquistata dal patriziato: amministrazione, con tutto il rispetto ospiterà l’archivio e una sala per riunioni, dovuto a chi, in condizioni non certo feste e assemblee. agevoli, ha dedicato il proprio tempo a favore della cosa pubblica. L’idea o l’ambizione è di migliorare il patrimonio dell’ente e di valorizzarlo. Per questo è stato allestito un programma di attività, che presenta alcuni obiettivi prioritari. Il primo è stato raggiunto con l’acquisto della ex casa comunale. Approvata dall’assemblea patriziale e, in precedenza, dal Consiglio comunale di Valcolla, la compravendita è stata perfezionata nel corso dell’estate. Finalmente una sede stabile nel cuore del paese Con l’immobile, il patriziato ha rilevato l’ipoteca di 80 mila franchi: è il debito residuo della ristrutturazione dello stabile, che in effetti è ben conservato come d’altra parte l’attigua chiesetta di San Lazzaro, di proprietà dei terrieri di Colla. La parrocchiale, dedicata ai Santi Pietro e Paolo, si trova nella selva sopra il paese. La casa comunale – osserva Joseph Moresi – accoglieva fino agli anni sessanta la latteria, nei cui locali fu poi trasferito l’ufficio postale, cui è toccato lo stesso amaro destino nel 2003. Adesso l’appartamento è occupato da un apicoltore di Scareglia, che vi ha insediato il proprio laboratorio. Al piano superiore una sala spaziosa e con vista sulla vallata ospiterà l’archivio patriziale. Sarà inoltre la sede delle riunioni e potrà essere concessa a società e privati della valle per feste, incontri e assemblee, non appena sarà installata la cucina. Il patriziato – osserva Moresi con evidente soddisfazione e orgoglio – avrà finalmente 31 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA una propria sede. Altro progetto in cantiere è la sistemazione dell’alpe di Pietrarossa. Si trova nei pascoli a oltre 1500 metri di altitudine. Dal 2008 è stato dato in gestione ad un allevatore lucernese. Della struttura si occupa Fany Senn, proveniente dal canton Uri. La giovane nei mesi estivi accudisce il bestiame e produce il formaggio, mentre d’inverno guida i treni. Un curioso abbinamento! La formula sembra funzionare e il patriziato è dispo- La «Casermetta» ai «Barchi» di Colla. sto ad investire e impegnarsi per migliorare le condizioni di lavoro sull’alpe e favorire il recupero dei pascoli, che la scorsa estate hanno accolto 184 animali, tra cui una ventina di mucche da latte e 64 capre. A Pietrarossa si è potuta riprendere la produzione di formaggio, che era stata abbandonata negli scorsi anni. Un progetto per ripristinare i prati secchi Sui monti ci sono parecchi interventi da fare. In primo luogo il ripristino del pascolo, che si è parecchio inselvatichito. In autunno prenderà avvio un progetto del cantone per il risanamento dei prati magri nella zona dei Barchi. Sarà un intervento ampio e radicale del costo di 80 mila franchi per il taglio e l’estirpazione della vegetazione che si è impadronita dei prati. Il lavoro è stato affidato all’azienda forestale della regione valli di Lugano. Il patriziato è intenzionato a ripulire altre zone prative infestate da felci e arbusti, facendo capo al volontariato. Inoltre sono in previsione opere di sistemazione dell’alpe, in particolare il rifacimento del pavimento della stalla adibita alla mungitura e del caseificio, affinché si possa estendere la produzione di latticini, che oggi è limitata a causa della precarie32 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA I Barchi di Colla sono stati ripristinati e adibiti a residenze di vacanza. L’ufficio patriziale di Colla, con (da sinistra): Giancarlo Moresi e Edgardo Campana (supplenti), Stefano Moresi (membro), Joseph Moresi (presidente), Aaron Moresi (membro) e Luciana Moresi (segretaria). tà dell’attrezzatura. Una riflessione andrà fatta anche per la «casermetta», un rifugio costruito dal patriziato nel 1986: oggi il pianterreno è occupato dai gestori dell’alpe, mentre l’alloggio al piano superiore è locato ad un privato. Un’ipotesi accarezzata dal presidente Moresi è di ristrutturare l’edificio e di affittarlo settimanalmente come residenza di vacanza: l’intento è chiaramente quello di procurare un’entrata supplementare nelle casse del patriziato. La zona dei monti è molto bella e la presenza della strada la rende interessante. Lo dimostra la riacquistata vitalità dei Barchi, che con ogni probabilità senza un accesso carrabile sarebbero stati in larga misura abbandonati. Riconoscente nei confronti dei villeggianti, il patriziato ritiene tuttavia giustificato in futuro un incremento della tassa richiesta ai proprietari dei rustici, in considerazione anche delle possibilità edificatorie di cui hanno beneficiato negli ultimi tempi. Quelli del patriziato di Colla non sono utopie o sogni campati per aria. Alcune opere sono già state compiute. A Pietrarossa, per esempio, è stata messa in funzione una micro turbina: inserita nella condotta dell’acqua potabile è in grado di soddisfare l’intero fabbisogno di elettricità dell’alpe. Insomma, le idee non mancano come la voglia di realizzarle. Non tutto potrà essere fatto subito. Moresi parla di un decennio per portare a compimento l’intero programma. Imminente è invece l’attivazione del sito internet www.patriziatodicolla.ch. Ivan Pedrazzi (Da Rivista di Lugano, dicembre 2010, pag. 12-13) 33 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA PATRIZIATO DI BOGNO Ufficio presidenziale: Presidente: Reali Adriano Vicepresidente: Reali Pierangelo Membro: Bonardi Claudio Supplente: Reali Cinzia Supplente: Reali Cristian Dati del comprensorio patriziale, l’attività di gestione ordinaria e sue aspettative future Il territorio del patriziato di Bogno si estende dal crinale del monte Gazzirola fino al passo di San Lucio, seguendo il confine nazionale con la vicina Italia, per poi scendere fino al paese di Bogno, percorrendo il suo confine territoriale di Bogno, per poi risalire di nuovo alla sommità del Gazzirola. Presenta una superficie totale di ca. 130 ettari ed è il più importante del Sottoceneri per estensione dei pascoli e quale territorio boschivo. La principale attività è la gestione del 34 Territorio di Bogno nel 1948 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA territorio e delle infrastrutture presenti. Per alcuni compiti si collabora attivamente con il Consorzio Valle del Cassarate e golfo di Lugano, in particolare per le opere di miglioria e di manutenzione della strada sterrata che da Bogno sale fino all’alpe di Cottino, per le opere principali di esbosco e di diradamento. Nel bosco di conifere presenti sopra Bogno, a breve, è previsto un’importante taglio di diradamento per il risanamento di una zona boschiva con troppe piante addensate e con poco spazio di sviluppo. Altra attività che impegna costantemente il Patriziato sono le opere di sistemazione e ricostruzione dei numerosi travaconi e briglie, ubicati nei punti di maggior pericolo di erosione dei torrenti e dove si sono formate delle slavine che vanno a compromettere il terreno, e in alcuni tratti della lunga rete dei sentieri. Il sentiero turistico che da Bogno porta al passo di San Lucio, a seguito delle forti precipitazioni degli ultimi anni, ha subito un notevole deterioramento. Congiuntamente con il cantone, e per esso l’ufficio della Divisione dello sviluppo territoriale e della mobilità, il Municipio di Bogno e il nostro Patriziato, hanno proceduto negli Territorio di Bogno negli anni ʼ70 35 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA ultimi tempi a dei lavori di ripristino e miglioria del sentiero che riveste un’importanza cantonale, e che rientra nel Piano cantonale dei sentieri escursionistici. Su suggerimento della SUPSI, in collaborazione con il Patriziato di Sonvico, quale promotore, e degli altri Patriziati della Val Colla, per una gestione integrata delle risorse economiche, sociali e ambientali, siamo convinti dell’ipotesi di progetto *Green Village” e possiamo già sin d’ora garantire il nostro apporto di collaborazione per la creazione di un eco-villaggio per l’Expo 2015. L’Alpe di Cottino, il formaggio e il suo agriturismo Il Patriziato di Bogno è proprietario dell’Alpe di Cottino, situato ad un’altezza di 1'441 m. , si trova in prossimità del valico di San Lucio, e rimane attorniato da un grande pascolo, ideale per il bestiame da latte e la pastorizia. Il Patriziato è molto Inaugurazione dellʼAlpe di Cottino rinnovato 36 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA orgoglioso del suo Alpe che ormai da più di cento anni viene normalmente caricato da 80 a 100 mucche per più di quattro mesi all’anno. Negli anni novanta l’Alpe è stato interamente ristrutturato. Si è dotato di un moderno caseificio e di una cantina a volta per la stagionatura del formaggio. Nella struttura dell’alpe è stata inserita un’attività di agriturismo che costituisce una concreta iniziativa per il rafforzamento dell’agricoltura di montagna, permettendo la valorizzazione dell’identità regionale e delle risorse del territorio. L’agriturismo offre la possibilità di degustare l’ottimo formaggio, i formaggini e i piatti tipici dell’Alpe. L’infrastruttura è dotata di due camere con sei letti e di un servizio con doccia, oltre che a un dormitorio comune di dieci letti nel soppalco del sottotetto. Qui potete trovare l’atmosfera tipica dell’economia tradizionale alpina, caratterizzata da ritmi e cadenze che si ripetono da secoli. Campobase di caccia, capanna Geronimo, del Patriziato di Bogno 37 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA PATRIZIATO DI CERTARA Ufficio Presidenziale: Presidente: Vicepresidente: Segretaria e cassiera: Membri: Moresi Marco Moresi Roberto con il 2013 Chiappa Flavia Moresi Alfredo Moresi Michelino Risi David Dati del comprensorio patriziale e istoriato del villaggio di Certara e del suo Patriziato Il territorio del patriziato di Certara confina con il Patriziato di Cimadera, di Bogno e verso la val Cavargna con lo Stato Italiano. • Superficie totale mq. 1'811’711 • Pascolo alberato mq. 6’103 • Bosco mq. 1'240’269 • Sentieri m. 8’892 • Corsi d’acqua m. 3’150 • Edifici mq. 151 Il villaggio di Certara, situato sul versante sinistro dell’alta Val Colla, tra i monti Denti della Vecchia e Gazzirola, vicino al confine con l’Italia, ha una popolazione di ca. 100 abitanti, 38 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA nel 1591 erano 150, nel 1791 150, 102 nel 1808, 181 nel 1900 e 65 nel 2000. Menzionato nei documenti con la sua chiesa di S. Pietro Martire, già nel XIII secolo. In origine Certara fu probabilmente una semplice stazione per la transumanza alpestre degli abitanti della corte di Sonvico e della vicinanza formata da Colla, Insone, Scareglia, Signora, Bogno e Piandera. Il villaggio dipende dalla parrocchia di S. Pietro di Colla, da cui si staccò solo nel 1899. Già nel 1591 aveva beni propri, quali il battistero, il cimitero e, dal 1670, un proprio curato. La cappella di S. Rocco, risalente al XVII secolo, è stata completamente rinnovata. I redditi della comunità agricolo-pastorale erano integrati dai proventi dell’emigrazione (stagnini e ramai); dalla fine del XIX secolo, con il deperire del settore primario e l’urbanizzazione dell’agglomerato di Lugano, il villaggio conobbe un progressivo spopolamento e molte case sono ora utilizzate come residenze secondarie. Il patriziato è sempre stato di aiuto alla popolazione rurale di Certara con il pascolo degli animali, la falciatura dei prati, il taglio di legname da ardere, la raccolta di fogliame per lo strame. Durante l’estate sul territorio patriziale pascolavano più di cento mucche, circa 140 capre e pecore. Nei momenti difficili nel 1952, quando non esisteva ancora la compensazione intercomunale, il Patriziato ha prestato al Comune più di centomila franchi per la realizzazione della fognatura e dell’acquedotto comunale. In collaborazione con l’alpigiano Ceresa, negli anni del dopoguerra 1945, è stato edificato in Piancabella un piccolo alpeggio sul territorio di Cimadera, nel tentativo di far rivivere l’alpe di cui non vi era più traccia da molti anni. La gestione dell’Alpe Corte Certara sul territorio del Patriziato, e le prospettive future del Patriziato L’alpe Corte Certara, ubicato sul territorio del Patriziato di Certara, è gestito dai coniugi Flavia e Luca Chiappa, residenti nel comune dal 2004 e proprietari di un’azienda agricola con allevamento di mucche scozzesi e alcune capre della 39 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA razza grigia. La gestione dell’alpe da parte della famiglia Chiappa è iniziata nel 2006; da allora grazie all’impegno della giovane coppia, all’intervento del Patriziato e all’aiuto dell’associazione Berghilfe sono stati realizzati i primi lavori necessari alla ripresa della produzione casearia. All’alpe sono estivati nel periodo da maggio a settembre le mucche scozzesi, una novantina di capre da latte, una decina di mucche da latte ed alcuni maiali. Il latte è trasformato nel caseificio dell’alpe in prodotti quali: formaggelle, formaggini, büscion e yogurt. La vendita di questi prodotti avviene direttamente all’alpe o in piccoli negozi e ristoranti del luganese. La gestione dei boschi, con i lavori di taglio, dissodamento e manutenzione delle piste d’accesso, sarà coordinata assieme con il Consorzio Valle del Cassarate. Inoltre nel futuro, congiuntamente con i Patriziati del nuovo comprensorio della Città di Lugano, si prevede una gestione integrata con l’idea del Patriziato di Sonvico, in collaborazione con la SUPSI, per la presentazione del progetto “ Green Village”, per la promozione dell’intera valle a livello economico, turistico, culturale e soprattutto naturalistico ambientale. 40 F I N A R D I PARTNERS BROKERS ASSICURATIVI Collaboratore: Vannini Gianluigi Viale Cassone 3 - 6963 Pregassona - 091 942 01 91 - 079 230 15 23 Strada di Pregassona 37A - 6963 Pregassona Tel. 091 936 30 40 - Fax 091 936 30 41 - e-mail: [email protected] nuova esposizione di 200 mq. cucine bagni arredamenti www.fornoni.ch SIBI ARREDAMENTI SA Via Fola 15 CH-6963 Pregassona Tel. 091 971 65 81 Fax 091 971 36 61 www.sibigroup.ch - E-mail: [email protected] 41 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA PATRIZIATO DI CIMADERA Ufficio Presidenziale: Presidente: Ravasi Cherubina Membri: Bassi Ernesto, Campana Edy Supplenti: Martini Tamara, Soldati Renato vivono fuori Comune, alcuni risiedono all’estero. I 164 fuochi si suddividono in: • 50 domiciliati • 114 non domiciliati Presidente dell’Assemblea patriziale: Soldati Renato La superficie totale del comprensorio è m² 2’841’896, di cui: • Bosco: m² 1’546’687 •Pascolo boscato, alberato, con drose: m² 472’000 • Pascolo: m2 684’394 Commissione della Gestione: Cavallini Gabriella, Soldati Carmen, Soldati Flavio Segretaria: Chiesa Graziella I Patrizi sono 312 e per la massima parte 42 Gli edifici sono due, l’Alpe di Piancabella all’approssimativa quota di 1'600 m e una piccola baita in legno situata in zona Cappellina. ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA Cenni storici (fonti: Rivista di Lugano - Bruno Campana - Patriziati e Patrizi Ticinesi) Il villaggio di Cimadera sorge a 1100 m, tra prati smeraldini e dense foreste miste di faggi, di abeti, di betulle e d’alni, su una terrazza d’origine glaciale che domina la Val Colla. Vi si giunge dalla strada che da Sonvico (Summus Vicus) si incammina verso Madonnad’Arla (l’harula romana, cioè la piccola stalla o stabbiello) per giungere dapprima a Piandera e poi a Cimadera, dove ci troviamo tra coloni che parlavano latino. Perché, come Certara (Sertara nel Medioevo), la Serta hara romana, la stalla cintata, così Cimadera doveva essere la summus hara, la stalla più alta, ché infatti il villaggio è il più alto del Sottoceneri. Il paese è menzionato sin dal 1422 e inizialmente era abitato solamente durante la stagione degli alpi, da parte dei paesani di Treciore – frazione di Sonvico –. Dopo la peste del 1525, la popolazione vi si insediò stabilmente. La storia di Cimadera è legata a filo doppio a quella di Sonvico, della cui Castellanza (otre che della parrocchia) era parte integrante. Con lo scioglimento dell’antica Castellanza, Cimadera rimase sotto la giurisdizione di Sonvico, fino al 9 maggio 1878, allorquando, per decreto, Cimadera venne separata da Sonvico. La prima seduta Cimadera - Val Capon, frana Pozzetti, ottobre 1950. La fotografia è stata scelta dagli Album storici del neo costituito Patriziato moder- del Consorzio Alto Cassarate (Lugano). no, avvenne il 2 gennaio 1879, con- Fotografie messe a disposizione dal Consorzio temporaneamente alla fondazione Valle del Cassarate e golfo di Lugano. 43 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA del Comune. Il Patriziato contava allora, ben 121 fuochi, appartenenti a cinque dei casati più antichi di Sonvico. Vi sono quattro famiglie patriziali ancora esistenti: •Bassi •Campana •Moresi •Soldati Un’altra, quella dei Galli, è estinta nel comprensorio del Patriziato. 44 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA Attività del Patriziato Il presente L’Alpe di Piancabella è affittato da qualche anno, in collaborazione con il Patriziato di Sonvico, al contadino Guido Leutenegger, che lo fa rivivere durante il periodo estivo, portando mucche scozzesi sui pascoli alpestri. Nel corso degli ultimi anni sono stati completati due progetti che l’Ufficio della natura e del paesaggio ha deliberato a favore del Patriziato. Si tratta d’importanti lavori d’intervento e gestione dei prati secchi che dall’Alpe di Piancabella s’inerpicano fino alla Cima di Fojorina, zona particolarmente interessante anche dal punto di vista della botanica. Gli ultimi incontri con i rappresentanti del Cantone ci danno ulteriore motivo per rallegrarci, infatti ai due interventi già citati, l’anno prossimo ne verrà eseguito un terzo. Non possiamo che esserne molto contenti e ringraziare Bellinzona per l’estrema sensibilità dimostrata, in questo particolare frangente, per la Val Colla. Il taglio della legna nel bosco patriziale è l’altra fonte di sussistenza, molto esigua d’altronde, del Patriziato. Al bando di concorso possono partecipare anche i non Patrizi. Il futuro • Con il Comune è stato approntato uno studio di fattibilità delle potenzialità agricole-forestali nel comprensorio di Cimadera per l’avviamento di un’eventuale nuova azienda agricola, sottoposto per visione anche al Municipio cittadino. • Dal Consorzio Valle del Cassarate, arrivano buone notizie su progettati futuri lavori di disboscamento/diradamento alberi in zona Val di Capòn. • In collaborazione con i Patriziati del nuovo comprensorio della città di Lugano e con a capo progetto il Patriziato di Sonvico, ben coadiuvati dalla SUPSI, verrà presentato il progetto “Green Village”, per la promozione dell’intera valle a livello economico, turistico, culturale e soprattutto naturale in occasione di un futuro grande evento. 45 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA PATRIZIATO DI PIANDERA Ufficio Presidenziale: Presidente: Moresi Sergio Vicepresidente: Moresi Primo Segretaria cassiera: Dell’era Claudia Membro: Campana Gianfranco •Cittadini patrizi 118, compresi in 90 fuochi, e così ripartiti: 24 domiciliati nel comune, 40 nel cantone, 14 nel resto della Svizzera e 12 all’estero. •La maggioranza delle famiglie esistenti sono i Moresi, i Campana; i Mazza e i Soldati. • Famiglie estinte i Vanini. • Per il resto non abbiamo particolari osservazioni da formulare. Il nostro Patriziato, contrariamente agli altri della valle, non ha da gestire pascoli o quant’altro. Possediamo la casa patriziale di Piandera (un piano affittato) e il rustico lungo la pista di fondo, recentemente ristrutturato, che affittiamo per vacanze dal 1° di aprile alla fine di ottobre di ogni anno. 46 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA Rustico Cügnoron - propr. Patriziato di Piandera, 6959 Piandera Località Comune di Valcolla, frazione di Piandera Ubicazione Cügnoron, coordinate 724.602 - 104.619 Altitudine 1ʼ060 s.l.m Accesso stradale Accesso diretto al rustico tramite la strada agricola-forestale. Distanza dalla strada cantonale 500 ml. Accesso a piedi Raggiungibile con i mezzi pubblici. La fermata dellʼautopostale si trova a Cimadera, a circa 20 minuti a piedi. Rustico composto da Piano terreno Primo piano Esterno 3 locali (56 mq.), 5 posti letto Cucina, soggiorno, servizio. Cucina arredata, frigorifero, acqua calda, doccia, lavatrice, stufa a legna e riscaldamento elettrico nel locale bagno. 1 camera con letto matrimoniale e letto singolo. 1 camera con letto a castello. Giardino con grill e tavolo. Posteggio privato (max 2 auto). Diversi: Il rustico è stato recentemente ristrutturato a nuovo (2009-2010). Dotato di un accogliente arredamento e di riscaldamento a legna. Allʼinterno sono permessi solo animali domestici di piccola taglia al piano terreno, in alternativa possibilità di tenere animali in giardino. Prezzi locazione Fr. 550.– per settimana, compreso pulizia, biancheria, ecc. Tassa di soggiorno Fr. 3.25 per persona/giorno (a partire da 14 anni) Arrivi / partenze arrivo sabato dalle ore 15.30 / partenza sabato entro le ore 10.00 Prenotazioni 091 683 35 94 (Moresi Primo) Informazioni Moresi Sergio 079 665 42 54 Campana Gianfranco 079 701 37 72 Dell'Era Claudia 079 241 57 10 47 Centro di assistenza tecnica autorizzato Artemide Ronchetti Roberto sa Impianti Elettrici e Telefonici 48 6900 LUGANO Tel. 091 972 95 62 Natel 076 386 71 86 Fax 091 972 95 61 [email protected] GHEZZIVIAGGI VIAGGI GHEZZI VIAGGI SA GHEZZI SA SA Escursioni in torpedone Escursioni in torpedone 6802 6802Rivera Rivera Tel. 946 11 21 Tel.091 091 946 11 21 e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] www.ghezziviaggi.ch www.ghezziviaggi.ch 49 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA GITA AL LAGO D’ORTA Il nostro consueto invito alla tradizionale gita sociale primaverile ha visto la partecipazione di una cinquantina di soci e simpatizzanti che, il lunedì di Pentecoste, 28 maggio 2012, con un comodo e confortevole torpedone della Ditta “Viaggi Ghezzi” di Rivera ha intrapreso la trasferta, meta il Lago d’Orta, i suoi dintorni e l’isola di San Giulio, con il sempre piacevole momento di godere di un lauto pranzo con le specialità locali. Partenza per tutti dallo Stadio di Cornaredo il mattino presto e arrivo a Orta dopo un viaggio di circa due ore al piazzale del terminale dei torpedoni turistici, dove ad attenderci c’era, la nostra guida, una gentile signora del posto, che ci ha accompagnato ed eruditi sulla storia dei vari luoghi visitati, questo per tutta la giornata. Il lago d’Orta con l’isola di San Giulio ci appare come un magnifico affresco. A pochi chilometri dal confine, il più romantico dei laghi italiani, che ha ispirato molti scrittori e poeti, fra i quali anche Rodari, Soldati e Montale, continua a contagiare chiunque si lasci avvolgere dalle sue suggestioni. Forse sono le montagne che lo 50 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA fanno sembrare più piccolo, forse quelle coste strette che abbracciano l’acqua, forse quell’isola nel mezzo, San Giulio; un gioiello. Sarà la sua storia, la sua origine romana; il lago d’Orta è davvero un angolo di Paradiso. Ogni borgo ha qualche cosa di speciale da svelare: Orta, con il Sacro Monte e con l’isola di San Giulio (che prende il nome da colui che, insieme al fratello Giuliano portò il cristianesimo nel Novarese), Pella, Pettenasco, San Maurizio, Omegna e Gozzano che sorgono in riva al lago, oppure i centri collinari di Ameno, Armeno, Miasino hanno fatto dell’ospitalità un valore aggiunto. Il lungolago che annuncia Orta è ricco di dimore ottocentesche in stile neoclassico dai giardini fioriti di azalee e camelie. Si entra nel borgo tra eleganti palazzi seisettecenteschi coi loggiati aperti sui giardini digradanti a lago. Piazza Motta è un salotto chiuso su tre lati dai portici, all’ombra dei quali prosperano i negozietti mentre le terrazze dei caffè si spingono con i tavolini a lambire l’acqua. La visita del 51 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA borgo è proseguita con l’ammirazione dei ricchi scorci medioevali, palazzi con belle balconate di ferro battuto, elemento presente in molte case. Poco oltre, la seicentesca Casa Bossi, oggi sede del Comune, con l’ingresso che si apre su un giardino che termina a lago, dove sono state scattate le classiche foto di gruppo a ricordo della gioiosa giornata in compagnia. Lungo la salita della Motta abbiamo potuto ammirare, sul lato destro la quattrocentesca Casa detta dei Nani perché sopra l’architrave di legno si trovano quattro piccole finestre, e quasi di fronte, un’altra antica dimora del XVI secolo. Il culmine della salita è rappresentato dalla Chiesa di S. Maria Assunta, la cui fisionomia attuale rileva un adattamento settecentesco; stupendo il portale di pietra di Oria con capitelli a motivi floreali e figure di animali. Conclusa l’affascinante visita di Orta, abbiamo preso il battellino per raggiungere l’isola di San Giulio, che sorge a circa 400 m dalla riva. Una striscia d’acqua di tredici chilometri e larga quasi due. Nel mezzo un isolotto in miniatura col borgo in 52 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA miniatura. L’isola di San Giulio è occupata dalla basilica e da palazzotti che s’increspano sulle verdi acque. Un minuscolo attracco con ippocastani. Sarà anche per quelle leggende di santi e draghi che lo rendono il lago più romantico d’Italia. Si narra che l’isola fosse dominata da un grosso serpente e che Giulio, il Santo viaggiatore dominatore di onde, tempeste, animali feroci e uomini, lo scacciò. L’anello di un’enorme vertebra trovata nel ’600 è appeso a una catena nella Basilica di San Giulio. Il lago d’Orta è diverso da tutti gli altri laghi, nel suo snobismo raffinato, spinge le sue acque verso le Alpi invece che verso il mare. Prendendosi beffa della natura, fa uscire il suo piccolo fiume, il Nigoglia dalla punta nord verso la Svizzera. Gran parte della superficie dell’isola è occupata dal Seminario. A mezzogiorno ci siamo recati a pranzo in un classico ristorante a lago, attorniato da un lussureggiante giardino, dove abbiamo assaggiato un gustoso antipasto di salumi nostrani, accompagnati da delle sformatine di verdure con salsa vellutata al pomodoro, proseguendo con un risotto alla Toma piemontese e di seguito l’arrostino di vitello al forno con patate, scaloppine alla crema d’asparagi e verdure salate e per terminare con un delizioso dolce della casa, caffè e digestivo. Il tutto ben annaffiato con un buon vinello locale da sorseggiare tutti assieme in una festosa e allegra compagnia. Terminato il lauto pranzo, abbiamo visitato la Basilica che ha subito modifiche in tempi diversi. Sul luogo della primitiva chiesa fondata da San Giulio nel 390, fu costruita nell’anno 800 un’altra chiesa, poi danneggiata nel secolo X. Di questa antica struttura rimane l’abside maggiore, mentre le navate furono costruite nei secoli X e XI. Risale agli inizi del XII secolo il magnifico ambone, realizzato con la locale pietra scolpita e considerato una delle più pregevoli testimonianze dell’arte romanica in Italia. Le quattro colonne, diverse tra loro, sorreggono parapetti deco53 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA rati da una fitta trama di sculture. Alla fine abbiamo ammirato gli affreschi di particolare pregio. Uscendo dalla chiesa siamo scesi verso il lago, ammirando le antiche case dei canonici, oggi residenze private, e abbiamo raggiunto il porto, dove erano ad attenderci due battelli che ci hanno riportato a Orta. Al termine della magnifica giornata abbiamo ringraziato la nostra simpatica guida che tanto ci ha erudito, e saliti sul trenino turistico, ci siamo lasciati accompagnare al sovrastante piazzale dove era parcheggiato il nostro torpedone “Viaggi Ghezzi”, pronto per il rientro. Contenti della bellissima gita e col pensiero alla prossima scampagnata in allegra compagnia per la gita della primavera 2013, che ci auguriamo pure così assiduamente frequentata, abbiamo fatto il viaggio di ritorno in Ticino, un po’ stanchi ma contenti. Testo e foto Piercarlo Poretti 54 Studio d’ingegneria MAURI T. & BANCI F. Ing. dipl. ETH - SIA - OTIA Via al Ram 2 6969 Lugano-Davesco Tel. 091 972 33 81 Fax 091 970 22 06 [email protected] www.mauri-banci.ch Reg. nr. 15168 55 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA DUE CHIACCHIERE CON «L’ALUNNO» SERGIO CERESA In Valcolla non c’è nessuno che non conosca il signor Sergio Ceresa! Classe 1927, nacque a Maglio di Colla da famiglia originaria di Signôra. Lo incontro nel suo Ristorante Washington al Maglio. (Il nonno risedette in America e chiamò i figli come città americane!) Gli chiedo di parlarmi dei suoi primi anni di scuola. Alla soglia dei suoi 86 anni è una persona alla quale puoi chiedere vita e miracoli della sua valle e per lui non è certamente un problema ricordarsi dei suoi primi anni di scuola! Alle mie domande risponde senza esitazione. Nei suoi limpidi occhi vedo che ripercorre con la mente i suoi anni alle elementari di Signôra. Era il 1933 e per la prima volta la scuola apriva i battenti in quel paese. Fino ad allora gli alunni di Signôra e di Casletto di Maglio di Colla dovevano recarsi a Scareglia. Quel anno le cinque classi erano frequentate da 12 allievi, (attualmente 3 sono ancora in vita) e furono affidati agli insegnamenti Il protagonista dell’intervista della maestra Maria Rovelli di Sala Caal suo posto di lavoro. priasca che durante la settimana risiedeva presso la famiglia Moresi a pochi metri del suo posto di lavoro, mentre di sabato ritornava al suo paese. Il tragitto casa-scuola e viceversa, avveniva 4 volte al giorno e per i bambini della zona di Maglio di Colla significava arrampicarsi lungo i ripidi sentieri con qualsiasi tempo. Sergio si ricorda, come se fosse ieri, che con la neve era il papà Washington a tracciare il percorso seguito dai 2 fratelli ed infine, qualche anno dopo, dalla sorellina. Sempre il papà voleva che i figli ritornassero a casa per il pranzo in quanto aveva paura di lasciarli “in giro” durante la pausa del mezzogiorno. 56 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA Dopo le elementari Sergio mi racconta dei suoi anni alle Scuole Maggiori a Maglio di Colla. La prima era affidata alla leventinese maestra Agnese De Maria; la seconda ad Emilio Luraschi di Mendrisio e la terza ad Elvezio Petralli di Scareglia. Per l’impossibilità di rientrare ogni sera al domicilio, durante la settimana, i primi due alloggiavano presso il Ristorante Ora è una signorile abitazione appena riattata, Ceresa. In questa sede scolastica conflu- dal 1933, per alcuni lustri, ivano ragazzi provenienti dai paesi della fu la scuola di Signôra. valle, tranne quelli di Cimadera che potevano svolgere tutti gli anni dell’obbligatorietà scolastica nel loro paese. La strada per accedere a quel villaggio sarebbe stata costruita anni dopo. Chiedo al mio simpatico interlocutore se erano svolte ore di ginnastica e di attività speciali e senza indugio questi mi risponde che avevano alle “Maggiori” ore di disegno affidate al maestro Quadri e che il maestro Remo Canonica impartiva lezioni di ginnastica. Con aria biricchina mi racconta un episodio che gli capitò in quegli anni e mi chiede di non pubblicarlo. Spero che mi perdoni se non darò seguito alla sua richiesta! Mi confida che è stato sempre molto portato per la matematica, tanto che, appena il maestro finiva di dettare un problema lui ne sapeva la soluzione e senza indugio la comunicava. Più di una volta il maestro lo riprese pregandolo di non divulgare subito la risoluzione e dargli il tempo delle dovute spiegazioni, ma lui non riusciva proprio a tacere! Un giorno, dopo l’ennesima disubbidienza, il maestro lo convocò accanto a Lui, gli mostrò un capitolo dei Promessi Sposi e gli ordinò, per castigo, di copiarlo per ben 5 volte! Le capacità matematiche di Sergio, come conferma sua figlia Mary, sono ancora presenti come allora ed anche le sue conoscenze del famoso capitolo dell’opera del Manzoni sono ben chiare nella sua memoria! Testo e foto di Prisca Gilardi Herber, Aldesago-Signôra 57 Da Michela e Mariagrazia Ristorante Venerdì, sabato, domenica e giorni festi vi dalle 19.00 è in funzione la PIZZERIA WASHINGTON 6959 MAGLIO DI COLLA Tel. 091 944 11 55 Ampio parcheggio 24 ORE SU 24 091 973 50 50 www.galli-sicurezza.com SICUREZZA SA 58 SERRATURIERI DAL 1958 UgoBassi Impresa generale di costruzioni Edilizia genio civile Lavori specialistici Certificato no. 70135 Ugo Bassi SA Via S. Balestra 27 Casella postale 220 CH 6906 LUGANO Tel. 091 941 75 55 Fax 091 940 95 93 Magazzino Pregassona: Tel. 091 942 83 59 Amministrazione Pregassona: Tel. 091 941 16 50 E-mail: [email protected] No. IVA 188 276 59 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA GIORNATE DIDATTICHE PER LA SENSIBILIZZAZIONE DEI RAGAZZI ALL’ARTE VENATORIA DELLA CACCIA Grazie all’inedita esperienza delle giornate didattiche, coordinate con competenza e passione da Eros Quadrelli, responsabile della formazione nell’ambito della Federazione Cacciatori Ticinesi, affiancato nell’animazione e nella didattica da tre colleghi formatori cacciatori, oltre mille studenti delle scuole del Canton Ticino hanno potuto scoprire e conoscere da vicino l’affascinante mondo della caccia, ma soprattutto gli animali selvatici. La nostra Associazione è intenzionata a voler organizzare nella prossima primavera delle giornate didattiche con il coinvolgimento degli allievi di alcune classi della scuola elementare della sede del Maglio di Colla, congiuntamente con classi della Città di Lugano. Il tutto con la collaborazione della Direzione delle scuole comunali. Per una prima valutazione di quanto si propone, abbiamo intervistato nel merito il signor Eros Quadrelli, chiedendo della sua personale esperienza fatta in questi quattro anni di giornate didattiche. 60 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA Come ci spiega Quadrelli, lo scopo dell’organizzazione delle giornate didattiche nelle scuole, è quello di far apprendere ai nostri ragazzi la conoscenza degli animali che vivono o che passano da noi annualmente. A volte giovanissimi rimangono addirittura scioccati scoprendo che certi uccelli possono nidificare in Ticino e vedere i loro bellissimi colori che ne esaltano la loro bellezza. Spieghiamo loro che la maggior parte sono animali protetti dalle leggi e insegniamo che la loro diminuzione non è causata dalla caccia ma che, al contrario, bisogna essere molto rispettosi dell’habitat, dove vivono. La parte biologica degli animali è ciò che ai ragazzi interessa di più; ovvero il loro comportamento, come vivono, cosa mangiano, come si riproducono, la concorrenzialità tra di loro, la difesa del territorio di ogni specie e altro ancora. Cerchiamo di far capire che la caccia è un’attività molto rispettosa della natura e regolata da leggi molto severe, oltre che dall’etica. Le loro domande riguardano specialmente gli ungulati. Desiderano sapere, ad esempio, come mai bisogna intervenire per la regolazione delle specie. A spiegazioni date, i giovani rimangono sempre molto entusiasti di com’è coordinata la gestione della selvaggina. La maggior parte delle volte andiamo sul terreno, dove, a dipendenza del numero delle classi coinvolte, prepariamo dei percorsi didattici e cerchiamo di creare gli habitat ideali per ciascun selvatico. Ci addentriamo nel bosco, dove i ragazzi possono a loro volta scoprire e trovare, camuffati e nascosti dalla vegetazione, tutti gli animali. In molti comuni delle valli vogliono talvolta sapere il nome in dialetto di alcuni uccelli o animali da pelo e poi raccontano magari che in famiglia hanno già avuto 61 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA esperienze nel vedere animali cacciati e storie di caccia raccontate dai nonni o genitori. Sicuramente fra loro si nasconde qualche futuro cacciatore e si possono riconoscere subito: ci sono ragazzi che conoscono quasi tutti gli animali selvatici ed esprimono la loro passione per il mondo venatorio. Spero che un giorno potrò incontrarli durante i corsi per aspiranti cacciatori. 62 63 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA INTERVISTA A LUCA CHIAPPA, GESTORE DELL’ALPE CORTE A CERTARA Lʼalpe alla Corte di Certara in un giorno di festa. L’ Alpe Corte di Certara non ha una lunga storia. Infatti è stato costruito grazie all’apertura della strada forestale negli anni ’90 e gestito dal 2006 dai coniugi Chiappa. Abbiamo rivolto alcune domande a Luca per far conoscere ai nostri lettori i vari aspetti di vita e di gestione di un alpeggio. Come ti è venuta l’idea di stabilirti in Valcolla e gestire un alpeggio? Sono di professione agricoltore e anni fa cercavo un posto per stabilirmi in Val Colla, mi è capitata quest’occasione ed eccomi qua all’Alpe Corte, felice della mia scelta. Quanti e quali animali sono presenti sull’Alpe? Vi sono una quarantina di mucche scozzesi, 120 capre, 8 mucche da latte, 6 maiali oltre che a numerose galline. Le mucche scozzesi sono molto utili in quanto mangiano di tutto ed aiutano a tenere pulito boscaglie e selve. 64 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA Qual’è il periodo di presenza sull’Alpe? Siamo presenti da maggio fino a fine settembre poi a inizio ottobre si rientra al piano. Le mucche vengono condotte a piedi fino a Comano, dove ho un luogo per passare l’inverno. Quali tipi di prodotti caseari produci? Formaggini (Büscion), formaggella, yogurt ed anche altri prodotti a base di carne sia bovina che suina in particolare carne di mucca scozzese, carne di capra, luganighetta e altro con vendita diretta al pubblico in confezioni famiglia sottovuoto. Dove si possono acquistare i diversi prodotti? Presso l’Alpe durante l’estate, mentre Lʼalpigiano Luca Chiappa. per gli altri periodi mi si può contattare al numero 079 337 24 20. Chi compera i miei prodotti, generalmente è gente che mi conosce o chi per una gita passa direttamente all’Alpe Corte ma sono ben visti coloro che in futuro mi chiameranno. Capra grigia, varietà rara. 65 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA Descrivi, in poche righe, la vita di un alpigiano La giornata tipo inizia alle 5.00 del mattino con la sveglia; alle 6.00 si procede alla mungitura di mucche e capre fin verso le 7.00 - 07.30. Poi bisogna accompagnare gli “ospiti” al pascolo e le mucche scozzesi in altura ed in seguito il lavoro non manca. Mia moglie si occupa della preparazione del formaggio durante la mattina ed il pomeriggio a sistemare e pulire le forme di formaggio in cantina. Io mi occupo del resto come pure della vendita e consegna dei diversi nostri prodotti. Come vedete il lavoro non manca di certo e durante l’estate non hai giornate di libero. Comunque il mestiere dell’alpigiano è particolare ed è una scelta di vita che mi appaga e sono contento di questa mia scelta che non cambierei con nessun altro mestiere al mondo. Ringraziamo il nostro interlocutore per averci dedicato del suo tempo per queste poche ma interessanti informazioni. Intervista a cura di Piergiorgio Rossini 66 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA FESTA DI FINE ESTATE ARTIGIANI AL LAVORO “El zúcuratt” “El mülèta” “El cavagnatt” “El magnàn” 67 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA CIRCO PER BAMBINI CON MUSICA E FOLCLORE PER TUTTI Circo Fortuna Trio Milani Coro della Valcolla con costumi locali Corni delle Alpi con il gruppo “Eco della Mesolcina” Ragazzi in costume 68 Sbandieratore Picchetto d̓onore del Corpo dei Volontari Luganesi Il Baracchino Bar - Osteria - Pizzeria (con forno a legna) - Pianobar BOGNO (VALCOLLA) Per godere di ore serene e spensierate: Aperitivi, Happy Hour, Piatti tipici e speciali, Proposte eno-gastronomiche stagionali e a tema, Pizze, Focacce, Dolci e… Tanta Allegria! Informazioni e Riservazioni Tel. 091 930 70 87 - Mobile 079 949 59 54 SANDRO RUTNER SPAZZACAMINO Con autorizzazione cantonale Pulizia camini e caldaie, revisioni, fornitura e pulizia stufe a nafta, caldaie a gas e pellett 6963 Pregassona - Via Arbostora 3B Tel. 091 942 72 35 - Fax 091 940 40 90 69 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA RIFLESSIONI DI UN SEGUGISTA Poter ripercorre con la mente alcune cacciate cui ho partecipato nelle ultime stagioni, mi dà quella carica per scoprire il bello della cinofilia venatoria, senz’altro condivisa da molti altri cacciatori segugisti. Ogni occasione è buona per ricordare nei minimi dettagli l’azione dei propri cani, impegnati a defilare la passata che porta al covo di una lepre particolarmente smaliziata, per poi lanciarsi al suo inseguimento. Tra le tante avventure vissute, una di quelle che più mi è rimasta impressa è quella che si è svolta alcuni anni fa in Val Colla. Con i miei soci abituali, Angelo, e i suoi figli Loris e Christian, siamo a caccia sui pascoli dell’alpe di Cottino. È una giornata caratterizzata da un cielo terso, senza nubi all’orizzonte, il che mi fa dubitare dell’attendibilità delle previsioni meteo alle quali ho assistito la sera precedente in TV. Queste preannunciavano l'arrivo, entro 48 ore, di una perturbazione da nord che avrebbe dovuto causare un brusco calo della temperatura e cospicue nevicate fino in pianura. Come ovvia conseguenza, sono consapevole che questa potrebbe essere l’ultima occasione per vedere all’opera Samy e Sandokan, detto Lillo, i nostri due segugi svizzeri, fratelli di razza bernese. Sotto l’alpe sciogliamo i cani affinché svolgano la cerca della passata notturna. Ecco che si alza un vento particolarmente fastidioso. Penetra attraverso gli indumenti e ci impedisce di seguire con l’udito il susseguirsi delle varie fasi di lavoro dei cani. Cani al lavoro sullʼincontro della passata notturna 70 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA Finché sono in vista, posso capire il rapido e continuo dimenio delle loro code che l’incontro, nel mezzo del pascolo, con le vestigia di una delle poche lepri ancora presenti in zona, non sia un’utopia! Ben presto ho la conferma della mia supposizione! Passano alcuni minuti e Lillo emette i primi scagni, una vera e propria liberazione, tanto per noi cacciatori, quanto presumo per i due segugi. Sono loro i protagonisti di un film che potrebbe rivelarsi esaltante. A questo punto anche Samy fa sentire la sua voce, a coferma che tutto procede per il meglio. Non ci resta che dar tempo ai cani di sbrogliare la matassa dei grovigli compiuti dalla lepre fino a trovare l’esatto punto di uscita dalla pastura ed iniziare l’accostamento. Nel frattempo Christian, che nell’occasione funge da canettiere, si rende conto che si tratta con ogni probabilità di un grosso maschio, questo almeno è quanto lascia presumere da un attento esame dei pochi cacherelli individuati nella parte bassa del prato. Mentre Christian cerca di restare il più possibile a contatto con i cani, che nel frattempo hanno iniziato un accostamento sicuro e spigliato, senza tentennamenti, alternandosi alla testa delle operazioni, Angelo ed io ci spostiamo più in alto, nel tentativo di occupare una posta ideale per intercettare eventualmente il fuggitivo, qualora sia costretto ad abbandonare precipitosamente il covo. Mi posiziono alla sommità di una balza da cui posso controllare un’ampia porzione del territorio. Da qui posso vedere i cani che costeggiando il bosco di fronte a me, risalgono l’ultima radura. Il vento sta aumentando d’intensità, tanto da impedirmi di sentire nitidamente le loro voci squillanti, anche se sono molto lontani da me. Vedo Lillo e Samy ispezionare minuziosamente il terreno, concentrati sul loro lavoro allo scopo di rilevare anche la più piccola particella odorosa lasciata dalla lepre. Impiegano parecchi minuti a percorrere avanti ed indietro pochi metri, prima di scomparire alla mia vista inoltrandosi nella sottostante faggeta. Dal loro comportamento deduco che ormai non sono distanti dalle doppie, uno dei tanti rebus olfattivi che sono costretti a risolvere se vogliono venire a capo delle astuzie messe in atto dal leprone per salvare la pelle anche stavolta! Mi rammarico dal fatto che il vento, sempre più teso e gelido, non mi permette di godere appieno le sfumature dell’azione dei cani. Peccato! Alcuni metri più a monte rispetto al punto in cui i cani sono entrati nel bosco folto, ecco uscire trafelato un capriolo maschio, il quale, con lunghi salti compiuti con estrema naturalezza ed eleganza senza pari, attraversa la porzione di terreno scoperto sotto di me per poi dileguarsi al di la del crinale. Per una frazione di secondo mi viene il dubbio che Lillo e 71 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA Samy si siano lasciati fuorviare dall’usta invitante del capriolo! Possibile? Non è da loro! Il dubbio è ben fugato! Passano, infatti, alcuni momenti, che a me paiono interminabili, quando Loris da lontano con ampi gesti mi fa capire come sia avvenuto lo scovo ed iniziato l’inseguimento. Tra una folata di vento più intensa e l’altra, riesco a sentire in lontananza, per qualche secondo, l’eco della canizza che rimbomba fra i calanchi. Questa sembra dirigersi dalla parte opposta rispetto a me, cioè verso Loris. Mi aspetto da un momento all’altro che spari almeno una fucilata, ma niente! L’adrenalina è al massimo, il battito cardiaco aumenta d’intensità, i sensi (vista ed udito) sono quanto mai all’erta. All’improvviso, dopo circa un quarto d’ora di spasmodica attesa, ecco risuonare la canizza fra i faggi davanti a me, con tonalità sempre più acute, finché si materializza ai miei occhi un folletto grigio-rossiccio dalle lunghe orecchie, ben dritte, che con falcate ampie e ben distese cerca di guadagnare rapidamente terreno rispetto ai suoi inseguitori. Aspetto un attimo prima di imbracciare il mio Merkel, immaginando già la capriola della lepre colpita a morte dalla scarica di pallini. Quando reputo il bersaglio bene a tiro, esplodo il primo colpo, senza calcolare che sulla traiettoria vi sono alcuni avvallamenti, contro i quali s’infrange la rosata. In parole povere insomma, la padella è servita! La lepre, resasi conto del pericolo, nel frattempo ha aumentato la velocità, compiendo lunghi balzi. Preso dalla frenesia, anziché mantenere alta la concentrazione, preoccupandomi solo di guardare il mirino e non il bersaglio, faccio partire il secondo colpo, anch’esso a vuoto. Morale della favola; nel giro di qualche minuto, arrivano di gran carriera sul luogo del lepricidio mancato i cani, già pregustando di assestare qualche mordicchiata alla preda tanto agognata. Non trovandola, dopo qualche secondo di rapidi accertamenti nel punto in cui ho sparato, Lillo e Samy scompaiono ben presto dal mio campo visivo, proseguendo la seguita oltre il crinale, finché que72 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA sta, in una decina di minuti, arrivano al Passo di San Lucio per poi sconfinare in Italia, verso la Cavargna. A Christian e Loris, che nel frattempo mi hanno raggiunto, non resta che prendere la direzione dei cani per recuperarli. Dopo vari richiami, non senza difficoltà questi sono ripresi. Eccoci tutti quanti in direzione per il rientro a casa. Mi accorgo che il cielo, da terso che era, si è rannuvolato, il che lascia presagire come le previsioni meteo non fossero affatto campate in aria. Puntualmente, infatti, circa quarantott’ore dopo, iniziano scendere grossi fiocchi di neve che in un batter d’occhio ricoprono tutto sotto uno strato bianco spesso di una trentina di centimetri. Ho comunque la certezza che con la nevicata sopraggiunta la stagione di caccia è finita e che il leprone di Cottino è salvo quale ottimo riproduttore per l’annata successiva, tanto meglio. Il miglior ripopolamento possibile, infatti, consiste nel preservare per il futuro qualche orecchiona DOC. Solo disponendo di selvatici autentici, noi segugisti potremo goderci ancora accostamenti da manuale sul filo della passata, scovi elettrizzanti e seguite da far accapponare la pelle. Testo e foto Piercarlo Poretti, Presidente del Club Segugio Svizzero, sezione Ticino (www.segugiosvizzero.ch) 73 Fondazione della Svizzera italiana per la ricerca scientifica e gli studi universitari ILI Scuola di lingua e cultura italiana CORSI DI LINGUA ITALIANA a tutti i livelli, in piccoli gruppi o individuali intensivi, pomeridiani, serali Preparazione agli esami riconosciuti internazionalmente via Basilea 22 / Gradinata Mimosa, CH-6900 Lugano (dietro la Stazione FFS) Tel.: +41-91 950 86 86 • Fax +41-91 950 86 87 http://www.ti-edu.ch/ili • [email protected] Ristorante Campana Cucina nostrana Vini scelti Giardino Camere MAGLIO DI COLLA Tel. 091 944 11 01 Fam. Campana-Lepori 74 Ger.: Gianna Campana Edi lcap r i S.A. Impresa di costruzioni SALA CAPRIASCA Tel. 091 943 32 07 Fax 091 943 45 86 75 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA SCRITTORI NOSTRI: DON CARLO ROSSINI DI INSONE, UN PRETE CHE NARRAVA I TRATTI DELLA SUA TERRA Ricerca a cura di Piergiorgio Rossini Don Carlo Rossini, era nato a Insone Valcolla il 29 ottobre 1907, dopo gli studi ginnasiali, liceali e quelli in teologia fu ordinato sacerdote nel 1933 da mons. Aurelio Bacciarini. In quello stesso anno fu nominato parroco di Linescio e incaricato per la parrocchia di Cerentino. Dopo undici anni di permanenza in Valle Maggia, nel 1944 gli si affidò la cura pastorale di Certara fino al 1958 e poi di Salorino, fino alla morte avvenuta nel 1980. Numerose furono le sue pubblicazioni letterarie: Armonie della terra e del cielo (Bellinzona IET, 1940), Paese del mio sangue (Tip. Grassi di Bellinzona, 1948) e Viale delle Rose (Tipo Print di Mendrisio, 1969). Pur se trascorsi tanti anni dalla pubblicazione della raccolta Valle del cielo queste poesie fresche, come nate ieri, profumate del suo mondo agreste ma con gli occhi rivolti all’immensità del cielo. La sua vena poetica vorrebbe aprire le finestre ai suoi canti, ma la sua umiltà le vorrebbe chiuse, infatti egli scrive: Ecco che canto: ma perché nessuno / mi oda, leggere la voce, si come / filo di vento guida una danza / di tremule partenze. Nel ricordarlo ai lettori di questo Quadernetto abbiamo la speranza che molta gente che l’ha conosciuto riprenda in mano i suoi libri per riascoltare la sua voce. Con questo gesto lo rivedrà nell’aureola di quella calorosa simpatia che don Rossini sapeva trasmettere a tutti coloro che l’hanno conosciuto, amato e apprezzato. Qui di seguito pubblichiamo due sue poesie scelte dal libro Valle del Cielo. Un testo che oltre a farci meditare ci svela le capacità artistiche di questo Poeta. 76 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA Serenità Villaggio nativo Guardando questa luna d’estate io penso al villaggio nativo; lume di luna: ombre lievi e velate intorno alla casa e nei campi. Le montagne vicine e lontane intrise di sogno e di languore; lento oscillare di campane, una grave dolcezza nel cuore. Le montagne di neve mi rivelan bellezze ch'io ascolto tremando, col cuore sospeso, con gioia, con pena. Ma da quali profondità gli amari i dolci pungenti ricordi chiamano ancora? Non è bene rievocare gli assenti se pungon i ricordi di mirra, se gravi, se tristi, i giorni trascorsi se scoprono amare illusioni credute sepolte, perdute nel buio del tempo finito. il cielo è terso, l'aria serena, come per una promessa, difficile a tenere. Lontane rive, distesi orizzonti invitano a partire, senza volgersi indietro, senza facili rimpianti, senza tante malinconie. Spezziamo gli ormeggi leviamo le ancore senza tardare: Alziamo le vele iridate della Speranza; salpiamo: bello è l'avvenire. O pace del villaggio la sera, o campane dell’Ave Maria, aleggia nell’aere tanta preghiera, di cieli aperti perenne armonia. 77 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA CENNI STORICI DELLA VAL COLLA Ricerca a cura di Piercarlo Poretti 9 agosto 1794 Impiccagione di due valcollesi sul sagrato della Chiesa di Colla Da due secoli i cantoni svizzeri esercitavano il loro dominio sui baliaggi italiani. Sotto il loro potere la giustizia criminale e l’esecuzione delle pene erano riservate ai rappresentanti dei cantoni sovrani. La durezza delle pene previste per un crimine considerato grave come il furto e l’assassinio, poteva spingersi fino alla condanna all’impiccagione lasciando esposto sulla forca il corpo del condannato per parecchio tempo quale monito per tutti gli altri furfanti. Riproduciamo qui di seguito il “Foglio volante” prodotto per la convocazione dei confratelli della buona morte all’esecuzione capitale di due ladroni e assassini della Val Colla, il giorno 9 agosto del 1794 sul sagrato della Chiesa di Colla. Da quanto si può desumere, con sentenza definitiva “dell’illustrissimo signor Don Francesco Saverio Zeltner”, consigliere e capitano della città e repubblica di Soletta, Giovanni Camozzi di Bogno, detto il Magnano bello, e Stefano Moresi di Colla, detto il Boriggioni, furono condannati all’impiccagione da effettuarsi sul sagrato della Chiesa di Colla e i loro corpi dovevano restare appesi alla forca finché venissero dal tempo consumati, e ciò da esempio verso gli altri malfattori. La sentenza fu eseguita il giorno di sabato 9 agosti 1794. I due ladroni, rei confessi, avevano derubato e ucciso un signore di Brescia, tale Agostino Motterlini, detto il Bergamasco, gettando in seguito il corpo del malcapitato nel fiume Ticino sopra di Bellinzona. Maglio di Colla, 1925 Cambio dal postiglione con i cavalli all'autopostale. 78 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA Lugano, Archivio Storico della Città di Lugano. 79 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA L’incarico del baliatico a cavallo fra l’Ottocento e il Novecento Con questo documento, riprodotto qui di fianco, si vuole presentare l’usanza dell’affidamento dei neonati alla balia per l’allattamento. Presso l’Archivio storico della città, si è potuto consultare uno scritto del 20 aprile 1897 a nome della signora Angiolina Frapolli di Scareglia, la quale si rivolse al Lodevole Municipio di Lugano, con la specifica richiesta di un soccorso straordinario (sussidio) per il baliatico della bambina Antonia, figlia di Camillo Fumagalli di Lugano. Come citato nello scritto, la motivazione di tale richiesta è dovuta alla lunga malattia della bambina, che ha comportato il dover vegliare per più notti consecutive, e la conseguente impossibilità di poter accudire alle faccende domestiche e alla campagna, dovendo far ricorso all’aiuto di altre persone. La carità in casi del genere era di vero aiuto a chi si prestava nell’accudire alla crescita dei bambini, in difficili condizioni, quando la nascita dei neonati era spesso seguita dal manifestarsi d’infezioni dovute alla mancanza d’igiene e dall’alimentazione della madre spesso carente, assommate alle altre incognite che accompagnano ogni nascita, fattori che contribuivano all’alto tasso di mortalità dei neonati e a elevati rischi per le partorienti. I bambini per secoli vennero al mondo tra le mura domestiche e di regola, oltre alla famiglia, la partoriente era aiutata da una “comare”, riconosciuta dal villaggio come pratica in questo campo. CAMPANA T R A S P O R • SCAVI • RECYCLING • DEMOLIZIONI • OLIO COMBUSTIBILE T I 6959 Valcolla - Tel. 091 944 11 12 80 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA Lugano, Archivio Storico della Città di Lugano. 81 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA L’emigrazione, il grande flusso come indicato nei registri parrocchiali La consultazione delle carte conservate nell’Archivio storico della Città, ci permette di scoprire l’esodo della mano d’opera maschile e l’emigrazione della Val Colla, prima della variazione dei confini a seguito della separazione delle comunità di Villa Luganese (1800) e di Sonvico con Cimadera (1878). Da una tabella allestita dal parroco nel 1798, si può desumere che i cittadini attivi di Sonvico, Villa, Cimadera e Dino, in grado di lavorare e che possono partecipare alle Assemblee e ai Comizi primari della Comunità di Lugano (con diritto di voto), sono 315, di cui solo 88 presenti (pari al 28%). Gli assenti dovuti all’emigrazione sono 227, pari al 72%. La quota degli assenti esclude che il ritorno fosse la regola, per lo meno per Sonvico, Dino e Villa, mentre per Cimadera il mese di gennaio costituiva un abituale momento migratorio. Dopo che la località di Villa, agli inizi del Cinquecento, aveva regolato la spartizione delle alpi comuni e nel 1800 si era infine resa autonoma da Sonvico, anche la comunità di Cimadera decise di rendersi indipendente e la sua cittadinanza, il 24 maggio 1878, chiese al cantone di separarsi da Sonvico. I Magnan, emigranti in cammino. 82 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA Il razionamento delle derrate alimentari imposto con la prima guerra mondiale Il 20 gennaio 1919 l’autorità cantonale ha intimato al Municipio di Insone, tramite l’ufficio cantonale degli approvvigionamenti (U.C.A.), di provvedere immediatamente a conformare, secondo istruzioni, il razionamento del latte e del burro. Il mancato rispetto di tale intimazione comportava la sospensione delle forniture di derrate alimentari soggette al monopolio per tutto il paese di Insone. Tale eloquente dispaccio, qui sopra riprodotto, è stato reperito dal nostro presidente Rossini Piergiorgio in vecchi incartamenti a Insone. Allo scoppio della prima guerra mondiale, e di seguito fino agli anni venti, l’indigenza, la miseria e la mancanza di derrate alimentari, ha costretto il Cantone a imporre ai Municipi il monopolio, con il razionamento degli alimenti primordiali. Il documento succitato ne è una prova di quanto succedeva a quei tempi nei poveri villaggi di montagna. 83 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA CAFFÈ IN COMPAGNIA DELLA SIGNORA MARIA FRAPOLLI Suono il campanello e sento l’abbaiare di un cane. Forse non gradisce che qualcuno lo abbia disturbato durante il suo sonnellino pomeridiano! Sono pronta a vedere il viso sorridente della signora Maria che spesso, durante la passeggiata che mi porta a Scareglia, mi invita gentilmente a prendere un caffè nella sua accogliente casa dove l’aria è pulita in ogni senso! Stavolta mi accolgono due belle signorine ed un simpatico bassotto. Sono le nipoti di Maria in visita alla nonna. Ed ecco Maria spuntare dalla cucina ed invitarmi subito ad accomodarmi. Non sa che io vorrei, oltre allo squisito caffè, qualche cenno sulla sua infanzia e gioventù. Con un po’ di pudore, ad una signora non bisognerebbe mai chiedere l’età, mi permetto di chiederle il suo anno di nascita. La risposta è lapidaria: ad ottobre saranno novanta! Oltre ad un aspetto giovanile, la mente di Maria ripercorre ogni tappa della sua vita ricordando anche i piccoli dettagli. Mi dice che lei è da sempre una Frapolli e che suo padre partì per l’America, quando l’ultimo dei suoi fratelli, Alfredo, aveva solo tre mesi! Alla madre il compito di allevare tutta la famiglia con quel poco che la terra e qualche animale, in questo piccolo paese a quasi 1000 metri, le concedeva. Il padre, come tutti gli altri uomini del posto, era partito con la speranza di poter far fortuna. La realtà lo portò in una nazione alle porte della grande depressione ed in seguito alla seconda guerra mondiale. Quindi ben pochi furono i contributi finanziari che giunsero da oltre oceano! Là restò per ben 34 anni senza mai tornare a casa. Rientrò nel 1961, già non più in salute, per poi spegnersi nel 1971. Le chiedo dei suoi anni di scuola. Maria iniziò a Scareglia la scuola nel 1929. Nessuno dei bambini che la frequentava aveva il padre in casa; tutti erano emigrati in America. Dunque una pluriclasse che comprenDa sinistra Alfredo, Maria e Albino Frapolli 84 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA deva tutte le cinque elementari. Mi dice che di superstiti tra i suoi compagni non ce ne sono molti. Il maestro, assai severo, era il signor Quirici di Bidogno che insegnò là fino al pensionamento. Poi le tre classi alle scuole Maggiori a Maglio di Colla con la maestra Marianne Trezzini proveniente dal mendrisiotto. Appena terminato l’obbligo scolastico una prozia che gestiva un ristorante a Zurigo le chiese di raggiungerla. Nella città sulla Limmat restò fino al 1945. Maria rientrò in valle e fu assunta, scelta attraverso un concorso, dall’albergo Croce Bianca a Lugano. Pochi anni dopo si sposò e si trasferì con il marito, che lavorava per le fortificazioni, ad Airolo. Due i figli nati dalla felice unione. Il campanello squilla di nuovo. Entra una bella signora bionda dai luminosi occhi celesti: riconosco i tratti della madre Maria. Accompagna un signore; è il fratello Alfredo, classe 1927. Anche lui si appassiona subito ai racconti della gioventù. Mi dice che appena terminata l’obbligatorietà scolastica, come manovale guadagnava a Lugano Fr. 0,58 l’ora. A Zurigo, dove si trasferì, subito ne ricevette 2.50. Appena fu possibile, con suo cugino, aprì una ditta di gessatori che gli permise di mandare a casa qualche soldino. Alfredo si ricorda ancora che la madre, vedendo quel piccolo gruzzolo gli chiese se non l’avesse rubato! La porta si apre ed entra un altro personaggio che dai tratti posso ricollegare facilmente alla signora che mi siede accanto. E’ il fratello Albino, di un anno più giovane di Maria. Anche lui ha alle spalle le scuole del posto e il duro lavoro di gesssatore a Zurigo. Al tavolo ora siedono quasi trecento anni di storia di un paesino della Valcolla! Anche Albino ha aneddoti da raccontare; la sua vita familiare condivisa con la moglie di origini poschiavine, la gioventù caratterizzata da molte privazioni e da tanto lavoro, la felicità di poter rientrare al “paese”. Citando Poschiavo il discorso va’ all’orso M13. Albino mi informa che nel 1887 il signor Giovanni Campana da Molino di Piandera uccise un plantigrado ai Barchi di Scareglia e che questo esemplare, dopo il trattamento di tassidermia, è conservato in un museo del mendrisiotto. Il colloquio con i fratelli Frapolli e con la figlia della signora Maria è talmente avvincente che oramai la via verso casa deve essere intrapresa presto prima che scenda del tutto la notte. Mi resta una curiosità: mi hanno citato la presunta esistenza di un passaggio che dall’altare della chiesa di Colla porta al “castello della Pasquala”, dove massi di una certa dimensione celerebbero l’uscita del cunicolo. Questo ed altri saranno gli argomenti di un altro pomeriggio davanti ad una fumante tazza di caffè e di uno squisito dolce! Testo e foto di Prisca Gilardi Herber, Aldesago-Signôra 85 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA Richiedi il formulario di iscrizione a: Associazione Amici della Val Colla, casella postale 33, 6959 Maglio di Colla oppure e-mail: [email protected] 87 RACCONTO PER RAGAZZI TOMMASO E GEO C’era una volta, ed ancora c’è, un ragazzino di nome Tommaso. Quando i suoi genitori videro per la prima volta quel loro bel pargoletto dall’aria già molto vispa, si ripromisero di dedicargli ogni attenzione e di fargli amare ogni cosa bella del creato. Già da neonato, papà metteva il suo Tommy nel marsupio e con lui faceva lunghe passeggiate per i sentieri della Valcolla, raccontandogli ciò che vedeva. Più tardi, alloggiato il piccolo nel comodo zainetto, furono loro meta gli alpeggi e le cime delle montagne circostanti. Passarono gli anni, Tommaso ora è un bel ragazzino che frequenta la quarta elementare. È un bimbo vivace, ma di quelli che una brava maestra riesce ancora a tenere a bada. C’è solo una lezione che il ragazzo non sopporta: l’ora di geografia. Appena la maestra Gaby accenna qualche nozione che concerne il territorio, vede Tommy sgranare gli occhi, scivolare sulla sedia e sbuffare sonoramente. Le provò tutte per rendere questo argomento sensibilmente più interessante agli occhi di Tommaso: dagli indovinelli, ai cruciverba, alle ricostruzioni di ambienti nella cassa della sabbia. Parlò dei paesi della valle e del comune in cui vivono, il nome e le caratteristiche delle montagne che circondano il bel paesello in cui abitano. Ma l’interessamento alla lezione, da parte dell’allievo, risultò nullo. Proprio durante una di queste lezioni, Tommaso, con grande stupore della maestra, chiese la parola e sortì con: -“Ma chi se ne frega se il monte Brè è alto 933 metri e il monte San Salvatore 915 metri?”Questa asserzione, seguita da una sonora risata da parte di tutta la classe, costò allo scolaro un biasimo da far firmare a casa. I genitori si rattristarono molto per questo fatto, ma cercarono, ancora una volta, di far capire al loro pargolo che due mucchietti di biscotti sovrapposti di differente altezza una certa importanza pur l’avevano, come la differente altitudine tra due monti. Su una montagna di una certa altezza si troverà una fauna ed una flora assai differente da una di minor altitudine. Oppure il numero di abitanti di una città rispetto ad un'altra. Era come confrontare una paghetta settimanale consistente ad una meno generosa. Nella grande città si troveranno opportunità, servizi e svaghi assai più numerosi di quelli di un piccolo centro abitato. Persino una visita alla riproduzione della Svizzera in miniatura, poco distante da casa, servì allo scopo: ogni tentativo di far apprezzare la materia in questione risultò vano! Accadde una notte che una forte folata di vento spalancò la finestra della cameretta di Tommaso ed il grande mappamondo, regalato dalla nonna, si mise a girare vorticosamente. Tommaso sentì un lamento ed una vocina che gridava: – “Ei giovanotto 88 RACCONTO PER RAGAZZI ferma questa palla! Ei tu mi senti? Se non la fermi vomito sulla Groenlandia! Svegliati, se no ti tiro l’Islanda ed anche l’Irlanda!” – Finalmente Tommaso capì che non stava sognando e che un piccolo essere, con una tunica riproducente una carta geografica ed un cappello a punta, stava seduto in cima al suo mappamondo luminoso. Spaventato provò a chiamare la mamma, ma dalla sua bocca non uscì sillaba. Tentò di scappare dalla camera, ma le sue gambe non gli ubbidivano. L’esserino ora lo chiamava assai isterico e a Tommaso non restò altro che stendere le braccia e con grande fatica fermare il globo. – “Alla buonora carino! Mancava solo che scivolassi su tutta l’Europa e cadessi nel deserto del Sahara! Ma già… tu tutti questi luoghi non li conosci e non ti interessano nemmeno!” – Tommaso con un filo di voce riuscì a blaterare: – “Chi sei?” – – “Aah! Vuoi anche le presentazioni ufficiali, carino! Sono Geo colui che tu hai offeso molte volte! Come osi affermare che la geografia è noiosa ed inutile? Hai avuto la fortuna di nascere in un luogo magnifico dove, quando hai sete ti basta aprire il rubinetto! Molti bimbi devono fare lunghissimi tratti di strada per poterlo fare, altri non hanno nemmeno questa opportunità e muoiono di sete e di fame! Tu dici che non sapere i nomi delle montagne non è la fine del mondo, ma almeno onorarle con un nome è il minimo che si può fare! Loro ci proteggono da molte calamità e ci donano acqua per far crescere ogni specie di seme. Inoltre sono le sorgenti dei fiumi che portano l’acqua ai laghi, dove puoi pescare, nuotare…anche quelli tu offendi con il tuo disinteresse! E se ti dico, per esempio: – “ti porto in vacanza ad Airolo, tu ti porti il tuo bellissimo windsurf o gli sci? Potrei farti milioni di questi esempi per farti apprezzare ciò che la geografia ti può insegnare, ma il mio stomaco dopo tutti quei giri sul tuo mappamondo “made in China” è sottosopra. Fra l’altro questo globo è troppo sferico e non corrisponde alla vera 89 RACCONTO PER RAGAZZI forma della terra che, per tua informazione, è schiacciata sui poli! Se fosse stata una riproduzione veritiera mi avrebbe permesso di star seduto senza il pericolo di scivolare giù! Ecco, ora è meglio che vada a riposare nella mia dimora nei dintorni del lago Sambuco. Ah sì, dimentico che tu non saprai certamente dove si trova il lago Sambuco!” – Geo, emise un sospiro sconsolato; poi soffiò sul suo dito indice che era molto, molto lungo, ed una forte folata di vento lo fece scomparire lasciando un Tommaso incredulo seduto nel suo lettino. All’indomani questi non raccontò a nessuno l’accaduto. Chiese solo alla mamma, che restò alquanto stupita, dove fosse il lago Sambuco. Domandò anche un anticipo sul regalo di compleanno. Desiderava tantissimo ricevere subito un Atlante, una carta geografica della Svizzera ed una del Ticino. Testo e foto di Prisca Gilardi Herber, Aldesago-Signôra CONCERTO DEL «GRUPPO MANDOLINISTICO DI GANDRIA» 11 novembre 2012 - Casa Orizzonte Valcolla, concerto con il maestro Stefano Bazzi. 90 91 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA CALENDARIO DEGLI EVENTI, FESTE E MANIFESTAZIONI IN VALLE Ogni piccolo borgo della nostra valle offre momenti di svago e di amicizia; ogni paese c’è una sagra in onore del Santo Patrono Protettore. Per conoscersi, per stare insieme, la dimensione più naturale è quella ludica, quella della festa. Vi proponiamo un dettaglio, che speriamo esaustivo, di queste feste nostrane, invitandovi a partecipare e a creare nuove amicizie tra gli amici della nostra valle. BOGNO La Società Cacciatori Gazzirola di Bogno per il suo quarantesimo presenta il suo ricco programma 2013. Sabato 23 marzo: Assemblea Generale Ordinaria e Cenone del 40°, Centro Cadro Panoramica, Cadro. Sabato 13 aprile: Tiro Sociale Gazzirola con invito alla Soc. Cacc. Capriasca, Stand Gola di Lago. Sabato 27 aprile: Assemblea Delegati Federazione Cacciatori Ticinesi FCTI, Centro Panoramica, Cadro. Domenica 16 giugno: Esami SSC “Cani da Traccia” a livello Svizzero, per la 1°volta in Ticino, Gola di Lago. Sabato 13 luglio: Grande Maratona del 40°. Non-Stop 100 Piattelli, Stand di tiro Gola di Lago. Data da definire: Grande Maratona Austriaca del 40°. Non-Stop 100 Piattelli, con sorprese a Innsbruck. Data da definire: Grande Maratona Italiana del 40°. Non-Stop 100 Piattelli al Lago d’Elio (sopra Maccagno). Domenica 8 dicembre: Pranzo Anziani dedicato ai “Signori & Signore della Val Colla”. Con la Propaganda turistica di Bogno: •Venerdì 12 luglio: Festa di San Lucio sulla capanna al passo di San Lucio. •Lunedì 15 luglio: Festa dell’Assunzione in paese, con la parrocchia di Bogno. •Venerdì 16 agosto: Festa di San Rocco sulla capanna al passo di San Lucio. CERTARA Con “Certara c’è” e con l’Associazione Amici dell’Alpe Corte di Certara: •Sabato 9 giugno: “Festa d’inizio estate” con “Certara c’è”. •diversi appuntamenti a partire da marzo fino a fine anno fra cui in particolare: domenica 25 agosto Festa sull’Alpe Corte di Certara con gli Amici dell’Alpe. 92 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA CIMADERA •Sabato 12 maggio e domenica 7 luglio: Tiro obbligatorio a 300 m. con l’Unione Tiratori Monte Era. •Domenica 2 giugno e domenica 7 luglio: Tiro federale di campagna, gara di tiro con pranzo. COLLA •Venerdì 28 e sabato 29 giugno: Festa patronale dei SS Pietro e Paolo alla chiesa di Colla, organizzata dal Patriziato di Colla congiuntamente con la Parrocchia di Colla. COZZO •Sabato 13 e domenica 14 luglio: Festa patronale della B.V. Maria del Carmelo, sagra paesana presso l’Oratorio di B.V. Maria del Carmelo. CURTINA •Sabato 27 e domenica 28 luglio: Festa di Sant’Anna, sagra paesana organizzata dagli Amici di Curtina. INSONE •Domenica 17 marzo, ore 12.00: Pranzo conviviale dei Patriziati della Nuova Lugano, presso il capannone “Al Ritrovo”. •Domenica 18 agosto: Festa paesana di Pro San Rocco. •Sabato 28 settembre: Festa del bollito presso il capannone “Al Ritrovo”. •Sabato 2 novembre, ore 19.00: Fondue ai 4 formaggi per tutti, presso il capannone “Al Ritrovo”. MAGLIO DI COLLA •Domenica 10 marzo: Teatro alle ore 16.00, “Scherzi in Famiglia” con la Compagnia Teatrale Cittadella 2000, presso la palestra del Centro scolastico al Maglio di Colla. •Domenica 7 aprile: Manifestazione in ricordo dell’avvenuta aggregazione di Valcolla con Lugano. •Domenica 5 maggio: Assemblea sociale dell’Associazione Amici della Val Colla, presso la casa comunale al Maglio di Colla. 93 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA •Domenica 5 maggio e domenica 2 e 23 giugno: Tiro obbligatorio e tiro federale di campagna organizzato dalla Società Tiratori Gazzirola. •Lunedì di Pentecoste, 20 maggio: Gita sociale con l’Associazione Amici della Val Colla, meta da definire. •Venerdì 21 giugno: Concerto dei Cantori delle Cime, nell’ambito della rassegna Vicanta presso la palestra del Centro scolastico al Maglio di Colla. •Domenica 15 settembre (in caso di cattivo tempo domenica 22 settembre): “Festa di fine estate” in piazza al Maglio di Colla, con il mercatino dell’artigianato ed eventuale gara podistica amatoriale. Organizzazione Associazione Amici della Val Colla. •Domenica 8 dicembre: Pranzo degli Anziani, organizzato ed offerto dalla Società Cacciatori Gazzirola di Bogno, in occasione del quarantesimo di fondazione della Società. •Venerdì 14 e sabato 15 febbraio 2014: Inizio del Carnevale con il Comitato del Carnevale di beneficenza “El Colèta” presso il capannone al Maglio di Colla. PIANDERA •Domenica 21 luglio: Festa paesana dell’Oratorio di Santa Maria Maddalena. •Giovedì 1. agosto: Festa nazionale. SCAREGLIA •Domenica 28 aprile: Festa della Madonna di Re. •Mercoledì 31 luglio, sabato 10 e domenica 11 agosto: Festa patronale all’Oratorio di Santa Maria della Neve. SIGNÔRA •Lunedì 18 e martedì 19 marzo, e di seguito al 1° maggio: Festa patronale di San Giuseppe, presso l’Oratorio di San Giuseppe. 94 GALLI COSTRUZIONI S.A. Galli Costruzioni s.a. Impresa generale 6802 Rivera 201362 Tel. 091 946 11 33 Fax 091 946 20 39 E-mail: [email protected] Nr. IVA 447230 6954 Sala Capriasca Tel. laboratorio: 091 943 16 18 Tel. abitazione: 091 943 54 21 Natel: 079 686 56 08 Falegnameria Paolo Nesurini Lugano Via Carducci 1 PO Box 6900 Lugano (CH) Tel. +41 (0)91 913 90 30 Fax +41 (0)91 913 90 39 www.swissbg.ch www.starttobusiness.com www.startnews.info 95 ASSOCIAZIONE AMICI DELLA VAL COLLA SPOSI, NASTRI ROSA E AZZURRI, LUTTI 2012 I nostri sposi nel 2012 Faraci Antonino e Frapolli Simona, Maglio di Colla, il 10 marzo Radice Gianbattista e Frigerio Manuela, Maglio di Colla, il 26 aprile Rezzonico Paolo e Luraschi Sabrina, Cozzo, il 3 maggio Sopranzi Akim e Moioli Dunja, Insone, il 5 maggio Stucki Eros e Mastaglio Yula, Maglio di Colla, il 16 giugno Moresi Gian Marco e Ciccardini Deborah, Certara, il 14 luglio Piazza Massimo e Soldati Milena, Piandera, il 20 ottobre I nostri nastri rosa e azzurri nel 2012 Barni Aramis, nato il 20 marzo, figlio di Barni Francesco e Fiamma Regolini Maël Cayl, nato il 2 aprile, figlio di Regolini Marzio e Geraldine Ceresa Ian, nato il 5 aprile, figlio di Ceresa Arianna e Morosoli Bruno “Micha” Faraci Alessandro, nato il 20 aprile, figlio di Faraci Antonino e Simona Martini Matteo, nato il 16 maggio, figlio di Martini Giovanni e Tamara Piazza Sabrina e Martina, nate il 5 giugno, figlie di Piazza Massimo e Milena Sopranzi Kimi, nato il 12 giugno, figlio di Sopranzi Akim e Moioli Sopranzi Dunja Frigerio Tristan, nato il 18 luglio, figlio di Frigerio Gianluca e Roberta Giannoccaro Enea, nato il 26 agosto, figlio di Giannoccaro Davide e Odone Loredana Campana Elisabeth, nata il 3 settembre, figlia di Campana Daniele e Navarro Campana Victoria Moresi Tessa, nata l’8 ottobre, figlia di Moresi Gian Marco e Deborah Mattei Dylan, nato il 4 novembre, figlio di Mattei Andrea e Anja Fraschina Elia, nato il 27 dicembre, figlio di Affolter Patrick e Fraschina Jessica I nostri lutti nel 2012 Smickoski Konstadin, deceduto a Maglio di Colla, il 27 gennaio Campana Luciano, deceduto a Signôra, il 5 febbraio Strepparava Maria, deceduta a Colla, il 22 febbraio Rovelli Rosetta, deceduta a Cimadera, il 20 marzo Risi Maurizio, deceduto a Valcolla, il 27 maggio Campana Maria, deceduta a Piandera, il 9 giugno Caretti Olga, deceduta a Colla, il 29 luglio Moresi Onorina, deceduta a Lugano, il 2 settembre Borella Charles, deceduto a Roveredo, il 7 ottobre Marioni Nives, deceduta a Lugano, il 15 ottobre Stirnemann Henriette, deceduta a Piandera, il 4 novembre Momtaz Tabatabai Akram, deceduto a Colla, il 27 dicembre Ti è piaciuto il quadernetto? Richiedi i formulari all’Associazione Amici della Val Colla, cas. Post. 33, Maglio di Colla, oppure a [email protected]. ...e sarai dei nostri. 96 Banca Raiffeisen 6950 Tesserete Capriasca-Val Colla-Cadro Tel. 091 936 36 36 Fax 091 936 36 37 CB 80366 CCP 69-3514-1 Banca Raiffeisen 6950 Tesserete Capriasca-Val Colla-Cadro Tel. 091 936 36 36 Fax 091 936 36 37 CB 80366 CCP 69-3514-1 Con noi per nuovi orizzonti Con noi per nuovi orizzonti 6946 Ponte Capriasca Tel. 091 936 36 56 Fax 091 936 36 57 6965 Cadro Tel. 091 936 36 66 Fax 091 936 36 67 6946 Ponte Capriasca Tel. 091 936 36 56 Fax 091 936 36 57 6965 Cadro Tel. 091 936 36 66 Fax 091 936 36 67