AFORISMI
Aforismi di Albert Einstein
• Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino; di cos'altro necessita un uomo per
essere felice?
• E' l'arte suprema dell'insegnante, risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza.
• La scienza è una cosa meravigliosa... per chi non deve guadagnarsi da vivere con essa.
• La scienza senza la religione è zoppa. La religione senza la scienza è cieca.
• Il segreto della creatività è saper nascondere le proprie fonti.
• Non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato.
• La fantasia è più importante del sapere.
• Cento volte al giorno ricordo a me stesso che la mia vita interiore e esteriore sono basate
sulle fatiche di altri uomini, vivi e morti, e che io devo sforzarmi al massimo per dare nella
stessa misura in cui ho ricevuto.
• Chiunque consideri la propria e l'altrui vita come priva di significato è non soltanto infelice
ma appena degno di vivere.
• Ci sono due modi di vivere la vita. Uno è pensare che niente è un miracolo. L'altro è pensare
che ogni cosa è un miracolo.
• A seguire quelle di Torquato Tasso
• Nel mondo mutabile e leggero costanza è spesso il variar pensiero.
• A re malvagio consiglier peggiore.
• Cogliam d'amor la rosa: amiamo or quando esser si puote riamato amando.
• È 'l sonno, ozio de l'alme, oblio de' mali.
• Mai nulla fa chi troppo pensa.
• Nessuno merita il nome di Creatore, tranne Dio e il poeta.
• Difesa migliore che usbergo o scudo, è la santa innocenza al petto ignudo.
• Perduto è tutto il tempo che in amor non si spende.
Aforismi di Eraclito
• Ad ogni uomo è concesso conoscere se stesso ed essere saggio.
• Se tutte le cose diventassero fumo, sarebbero i nasi a distinguerle.
• Bisogna spegnere la violenza piuttosto che l'incendio.
• Il mare è l'acqua più pura e più impura: per i pesci essa è potabile e conserva loro la vita, per
gli uomini essa è imbevibile e esiziale.
• L'erudizione non insegna ad avere intelligenza... Perché in una sola cosa consiste la
sapienza, nell'intendere la ragione, che governa tutto il mondo dappertutto.
• Il popolo deve combattere per la sua legge come per le mura della città.
• L'erudizione non educa la mente.
• Senza la speranza è impossibile trovare l'insperato.
• Chiamo rimedi i riti misterici, essendo quelli che liberano dai mali e liberano le anime dalle
sventure proprie della nascita.
• Trastulli di bimbi le opinioni umane.
Aforismi di Giordano Bruno
• Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia.
1
• Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per
comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.
• Non so quando, ma so che in tanti siamo venuti in questo secolo per sviluppare arti e
scienze, porre i semi della nuova cultura che fiorirà, inattesa, improvvisa, proprio quando il
potere si illuderà di avere vinto.
• Colui che vede in se stesso tutte le cose è al tempo stesso tutte le cose.
• La poesia non nasce da le regole, se non per leggerissimo accidente; ma le regole derivano
da le poesie: e però tanti son geni e specie di vere regole, quanti son geni e specie di veri
poeti.
• Che ci piaccia o no, siamo noi la causa di noi stessi. Nascendo in questo mondo, cadiamo
nell'illusione dei sensi; crediamo a ciò che appare. Ignoriamo che siamo ciechi e sordi.
Allora ci assale la paura e dimentichiamo che siamo divini, che possiamo modificare il corso
degli eventi, persino lo Zodiaco.
• L'altezza è profondità, l'abisso è luce inaccessa, la tenebra è chiarezza, il magno è parvo, il
confuso è distinto, la lite è amicizia, il dividuo è individuo, l'atomo è immenso.
• Chi consistendo nel luogo e nel tempo, libererà le ragioni delle idee dal luogo e dal tempo, si
conformerà agli enti divini.
• Dio è in ogni luogo e in nessuno, fondamento di tutto, di tutto governatore, non incluso nel
tutto, dal tutto non escluso, di eccellenza e comprensione egli il tutto, di defilato nulla,
principio generatore del tutto, fine terminante il tutto.
• [Dio è] Mezzo di congiunzione e di distinzione a tutto, centro ogni dove, fondo delle intime
cose.
Aforismi di Oscar Wilde
• L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l'esame, poi ti spiega la lezione.
• L'esperienza non ha alcun valore etico: è semplicemente il nome che gli uomini danno ai
propri errori.
• Bisogna sempre giocare onestamente quando si hanno le carte vincenti.
• Il non fare nulla è la cosa più difficile del mondo.
• In ogni istante della nostra vita siamo ciò che saremo non meno di ciò che siamo stati.
• La donna che non riesce a rendere affascinanti i suoi errori, è solo una femmina.
• La vita imita l'arte più di quanto l'arte non imiti la vita.
• Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni.
• A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio.
• Amo molto parlare di niente. É l'unico argomento di cui so tutto.
Aforismi di William Shakespeare
• Presta a tutti il tuo orecchio, a pochi la tua voce.
• Sappiamo chi noi siamo, ma non sappiamo cosa potremmo essere.
• Un amore crollato, ricostruito, cresce forte, leggiadro, grande più di prima.
• Chi sta in alto è soggetto a molti fulmini, e quando infine cade si sfracella.
• Sii fedele a te stesso da che deve seguire, come la notte al giorno, che tu non potrai essere
falso con nessuno.
• Ama tutti, credi a pochi e non far del male a nessuno.
• Amore guarda non con gli occhi ma con l´anima e perciò l'alato Cupido viene dipinto cieco.
• Attraverso le vesti stracciate si mostrano i vizi minori: gli abiti da cerimonia e le pellicce li
nascondono tutti.
2
• Bisogna guardarsi bene dal concepire un'opinione molto buona delle persone di nuova
conoscenza; altrimenti nella maggior parte dei casi si rimarrà delusi con proprio scorno o
magari danno.
• Buona notte, buona notte! Separarsi è un sì dolce dolore, che dirò buona notte finché non
sarà mattina.
Aforismi di Alessandro Manzoni
• Il vero male non è quello che si soffre, ma quello che si fa.
• Le parole fanno un effetto in bocca e un altro negli orecchi.
• Non sempre ciò che vien dopo è progresso.
• Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto per paura del senso comune.
• Si dovrebbe pensare più a far bene che a stare bene: e così si finirebbe anche a star meglio.
• La collera aspira a punire:e, come osservò acutamente un uomo d'ingegno, le piace più
d'attribuire i mali a una perversità umana, contro cui possa far le sue vendette, che di
riconoscerli da una causa, con la quale non ci sia altro che rassegnarsi.
• All'avvocato bisogna contare le cose chiare; a lui poi tocca di imbrogliarle.
• E' male minore l'agitarsi nel dubbio che il riposare nell'errore.
• La ragione e il torto non si dividono mai con un taglio così netto che ogni parte abbia
soltanto dell'uno e dell'altra.
• Uno dei benefici dell'amicizia è di sapere a chi confidare un segreto.
Aforismi di Denis Diderot
• L'amore toglie acutezza di spirito a chi ne ha e ne da a chi non la possiede.
• Non basta fare il bene, bisogna anche farlo bene.
• Si corre lo stesso rischio a credere troppo e a credere troppo poco.
• Quando si scrive delle donne bisogna intingere la penna nell'arcobaleno e asciugare la
pagina con la polvere delle ali delle farfalle.
• Il mondo ha un bell'invecchiare: non cambia. Può darsi che l'individuo si perfezioni, ma la
moltitudine dell'umanità non diventa né migliore né peggiore.
• L'ignoranza è più vicino alla verità del pregiudizio.
• C'è chi muore oscuro perché non ha avuto un diverso teatro.
• Esiste solo una passione, la passione per la felicità.
• Ho visto spesso un attore ridere fuori dal palcoscenico, ma non ricordo di averne mai visto
piangere uno.
Aforismi di Antonio Albanese
• La normalità è la cosa più importante, divertente e interessante che ci sia.
• Coraggio ce l'ho. È la paura che mi frega.
• Prego madre natura di infradiciarti di emorroidi, di darti emicranie continue e nausea
dirompente, di farti sordo, muto, ma non per sempre. Che la voce ti venga sporadicamente
per pochi secondi nei quali tu spari delle cazzate immani!
• Queste mutandine... le ho personalizzate. Davanti c'e' scritto: 'I have a dream' e di dietro:
'Mission impossible'.
• Noi nella mia famiglia lavoriamo tutti. Da generazioni. Mio nonno ha fatto il capannone
piccolo, mio padre il capannone grande, io il capannone grandissimo. Mio figlio si droga.
• Laggiù all'orizzonte, dove Yin e Yang, Why e Because si incontravano, vedevo volteggiare,
come leggiadri fiocchi di neve, mistiche recchie de gomma.
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• Un tipo al parco mi ha chiesto un limone. E io gli ho detto: 'Simpaticissimo, cosa te ne fai di
un limone?' E lui: 'Sai, devo farmi una pera...' E io: 'Ma cosa sei un mago?'
• Il mio sogno è: un forestale per ogni albero! (Cetto La Qualunque)
• Cazzu cazzu iu iu! (Cetto La Qualunque)
• ...costruiremo un ponte di pilu, con otto corsie di pilu e una corsia di peluche per gli amici!
Evviva il pilu ad alta velocità! (Cetto La Qualunque, riferito al ponte sullo stretto di
Messina)
Aforismi di Woody Allen
• Il mio unico rammarico nella vita è di non essere qualcun altro.
• La psicanalisi è un mito tenuto vivo dall'industria dei divani.
• Il ballo è una manifestazione verticale di un desiderio orizzontale.
• Lo psichiatra è un tizio che vi fa un sacco di domande costose che vostra moglie vi fa gratis.
• Il mio primo film era così brutto, che in sette stati americani aveva sostituito la pena di
morte.
• Il mondo si divide in buoni e cattivi. I buoni dormono meglio ma i cattivi, da svegli, si
divertono molto di più.
• Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è una delle migliori.
• Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è
del tutto impossibile.
• Che cosa non mi piace della morte? Forse l'ora.
• Ci sono cose peggiori della morte. Se hai passato una serata con un assicuratore, sai
esattamente di cosa parlo.
Aforismi di Alessandro Magno
• Io sono Alessandro, e come il cielo non contiene due soli l'Asia non conterrà due re. [In
risposta al generale Parmenione che gli chiedeva di accettare l'offerta di pace di Dario III]
• [Dopo essere stato colpito da una freccia] Vedete? È sangue umano! Umano! Non divino!
• A mio padre devo la vita, al mio maestro una vita che vale la pena essere vissuta.
• Mio padre vuol fare tutto lui, e a noialtri non lascerà nulla d'importante da compiere!
• Nulla è impossibile per colui che osa.
• Ricorda che dalle azioni del singolo dipende il destino di tutti.
• Il sesso e il sonno mi ricordano che sono mortale.
• Muoio grazie all'aiuto di troppi dottori.
Aforismi di Kofi Annan
• La diversità tra culture è qualcosa da valorizzare, non da temere.
• Molte guerre, purtroppo, derivano dal timore di coloro che sono diversi da noi stessi. Solo
attraverso il "dialogo" si possono superare queste paure.
• Dai tempi dell'Olocausto, con grande ignominia, il mondo ha fallito più di una volta nel
prevenire o porre fine a dei genocidi, per esempio in Cambogia, in Ruanda e nell'ex
Jugoslavia.
• Penso che sia di vitale importanza per noi superare i "risentimenti", e stabilire relazioni di
fiducia tra le comunità.
• Occorre fare attenzione a non lasciare che i crimini commessi da singole persone o da
piccoli gruppi ci facciano cadere nella trappola delle "generalizzazioni", in modo che questi
atti condizionino il nostro modo di guardare a intere popolazioni, intere regioni e religioni.
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Aforismi di Dante Alighieri
• Uomini siate, e non pecore matte.
• Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini.
• Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e
conoscenza.
• Lume v'è dato a bene e a malizia.
• Non dee l'uomo, per maggiore amico, dimenticare li servigi ricevuti dal minore.
• Vecchia fama nel mondo li chiama orbi; gent'è avara, invidiosa e superba: dai lor costumi fa
che tu ti forbi. La tua fortuna tanto onor ti serba, che l'una parte e l'altra avranno fame di te,
ma lungi fia dal becco l'erba.
• E chi per esser suo vicin soppresso spera eccellenza e sol per questo brama ch'el sia di sua
grandezza in basso messo(superbia); è chi podere, grazia, onore e fama teme di perder
perch'è altri sormonti, onde s'attrista sì che'l contrario ama (invidia); ed è chi per ingiuria par
ch'aonti, sì che si fa de la vendetta ghiotto e tal conviene che 'l male altrui impronti (ira).
• Non era via da vestito di cappa, da vestito di cappa, ché noi a pena, ei lieve e io sospinto,
potavam sù montar di chiappa in chiappa.
• Vedo il meglio ed al peggior mi appiglio.
Aforismi di Johann Sebastian Bach
• E' facile suonare qualsiasi strumento musicale: tutto ciò che devi fare è toccare il tasto giusto
al momento giusto e lo strumento suonerà da sé.
• Lo scopo e fine ultimo di tutta la musica non dovrebbe essere altro che la gloria di Dio e il
ristoro dell'anima.
• Se decido di essere un idiota, allora sarò un idiota di mia iniziativa.
• Dove c'è musica di devozione, Dio è sempre a portata di mano con la sua presenza gentile.
• Sono stato obbligato ad essere operoso. Chi sarà altrettanto operoso avrà altrettanto
successo.
Aforismi di Louis Armstrong
• Il rango non conferisce privilegi o potenza. Esso conferisce responsabilità.
• I suoni che escono dalla tromba di un uomo, sono parte di lui.
• Se prendi la vita come viene, non solo stai meglio ma sei anche più felice.
• Non mi va di sentirmi il fuoco sotto i piedi.
• Quando suono, penso a quei momenti del passato e dentro di me nasce una visione. Una
città, una ragazza lontani nella memoria, un vecchio senza nome incontrato in un posto che
non ricordo.
• Se mi fai un torto, sei tu che devi vergognarti!
• Cos'è il Jazz? Amico, se lo devi chiedere, non lo saprai mai.
Aforismi di Joan Baez
• Non si può scegliere il modo di morire. E nemmeno il giorno. Si può soltanto decidere come
vivere. Ora.
• Che cosa ti accadrà bambina quando la luce dei riflettori si spegnerà... Per ora canta e balla,
ma ricordati, che un giorno i tuoi seni troveranno uno scopo più terreno da raggiungere. (da
Una voce per cantare)
• L'Azione è l'antidoto della disperazione.
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• Vi rendo omaggio Nicola e Bart | Riposate per sempre qui nei nostri cuori | Il momento
estremo e finale è vostro | Quell'agonia è il vostro trionfo! (da Here's to You)
Aforismi di Marco Aurelio
• L'uomo ambizioso ripone il suo bene nelle mani degli altri; l'uomo sensuale nelle sue
sensazioni; l'uomo ragionevole nelle sue azioni.
• È preciso dovere dell'uomo quello di amare persino chi gli fa torto.
• Troverai sollievo alle vane fantasie se compirai ogni atto della tua vita come se fosse
l'ultimo.
• Non v'è nulla di nuovo: tutto si ripete, e subito passa.
• Devi sempre agire, parlare e pensare, come se fosse possibile che tu, in quell'istante,
lasciassi la vita.
• Ama il modesto mestiere che hai imparato e accontentati di esso.
• Guarda sotto la superficie: non lasciarti sfuggire la qualità o il valore intrinseco delle cose.
• Il ragno si fa bello perché ha preso una mosca; qualcuno perché ha preso una lepre; un altro,
una sardella con la rete adatta; un altro, un cinghiale; un altro, un orso; un altro, dei sàrmati.
Non si tratta pur sempre d'assassini, se fai attenta indagine su quello che ne muove il
pensiero?
• Vivi con gli dei. Perché infatti vive con gli dei chi costantemente mostra loro di essere
intimamente soddisfatto di ciò che gli hanno assegnato.
Aforismi di Margaret Atwood
• Non ho mai capito perché la gente consideri la giovinezza come il tempo della libertà e della
gioia. Accade probabilmente perché hanno dimenticato la propria.
• I crimini sono creati dal parlamento; perché c'è bisogno di un poliziotto per fare un
criminale. Non si diventa criminali infrangendo la legge, ma standoci lontano.
• Ero una brava dattilografa... presso il mio liceo la dattilografia era considerata come una
seconda caratteristica femminile, al pari del seno.
• L'inizio del nazionalismo culturale canadese non fu: "Sono veramente tanto oppresso?" ma:
"Sono veramente tanto noioso?"
• Il vantaggio di essere celibi è che quando si vede una bella ragazza non ci si deve rattristare
all'idea di averne una brutta a casa.
Aforismi di James Matthew Barrie
• Morire sarà una sgradevole grande avventura.
• Dio ci ha donato la memoria, così possiamo avere le rose anche a dicembre.
• Non riusciamo a capire di quanto poco abbiamo bisogno in questo mondo finché non ne
conosciamo la perdita.
• La vita è una lunga lezione di umiltà.
• Ogni volta che un bimbo dice: 'Io non credo alle fate', c'è una fatina che da qualche parte
cade a terra morta.
• Credi alle fate?... Se ci credi, batti le mani!
• Non è onesto sospettare nell'avversario dei motivi più bassi dei propri.
• Non sono abbastanza giovane per conoscere tutte le cose.
• La religione di una persona è ciò che più gli interessa, e la tua è il successo.
• Quando il primo bambino sorrise per la prima volta, il suo riso si spezzò in mille frantumi
che si sparsero saltellando da tutte le parti... Quella fu l'origine delle fate.
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Aforismi di John Belushi
• La scena è il solo posto dove sono consapevole di quanto sto facendo.
• Quando pensi che a nessuno importa se sei vivo, prova a non pagare per due mesi la rata
della macchina.
• I miei personaggi dicono che essere incasinati va bene. La gente non deve necessariamente
essere perfetta. Non deve essere intelligentissima. Non deve seguire le regole. Può divertirsi.
La maggior parte dei film di oggi fa sentire la gente inadeguata. Io no.
Aforismi di Alessandro Bergonzoni
• Non sempre chi si ferma è perduto: alle volte è semplicemente arrivato.
• Invertendo i fattori, i contadini non cambiano, ecco, questo è un po' il concetto mio. Un
concetto terra terra sicuramente in questo caso. Concetto terra terra, come disse Colombo.
• Io sono per la chirurgia etica: bisogna rifarsi il senno.
• Ho mai pensato di cantare un'opera o di raccontare un'avventura lirica? Fino allo spettacolo
precedente no mai, in questo spettacolo invece sì e l'opera è: "Pioggia dorata su concerto
all'aperto di Rackmaninhof una sera fresca fresca, a proposito passami lo scialle è in
macchina allora vallo a prendere io non sono mica il tuo cameriere ah no? allora me ne
vado, il conto per favore!" Sottotitolo: "Vuole la ricevuta?".
• A mio modesto parere, che peraltro condivido.
• E ricordatevi che il tempo vola. E noi no. Ma il peggio sarebbe se noi volassimo e il tempo
no. Il cielo sarebbe pieno di uomini con gli orologi fermi.
• Ho un momento particolarmente amato nel nuovo lavoro che mi ha aperto nuovi spazi,
nuovi orizzonti tra la amigdala e l'ipotalamo? Bella domanda! Mi coglie un po' alla
sprovvista.
• La sessualità è il tarlo del legno. Ma il sesso non è nell'organo: è nel pensiero, nella
creatività. Il coito è solo il momento più banale.
• Sono contento di essere qui a Ferrara, perché avevo uno spettacolo.
• Scrissi e lessi... la famiglia dei passati remoti. C'era anche "dissi", adesso non è in casa ma
quando torna glielo dico io.
Aforismi di Walter Benjamin
• Non colui che ignora l'alfabeto, bensì colui che ignora la fotografia sarà l'analfabeta del
futuro.
• Uno dei compiti principali dell'arte è sempre stato quello di creare esigenze che al momento
non è in grado di soddisfare.
• Chi intende procedere alla stesura di un'opera di vasto respiro si dia buon tempo e, al
termine della fatica giornaliera, si conceda tutto ciò che non ne pregiudica la continuazione.
• Parla di quanto hai già scritto, se vuoi, ma non farne lettura finché il lavoro è in corso. Ogni
soddisfazione che in tal modo ti procurerai rallenterà il tuo ritmo. Seguendo questa regola, il
desiderio crescente di comunicare diverrà alla fine uno stimolo al compimento.
• Nelle condizioni di lavoro cerca di sottrarti alla mediocrità della vita quotidiana.
• Una mezza quiete accompagnata da rumori banali è degradante. Invece l'accompagnamento
di uno studio pianistico o di uno strepito di voci può rivelarsi non meno significativo del
silenzio tangibile della notte. Se questo affina l'orecchio interiore, quello diventa il banco di
prova di una dizione la cui pienezza soffoca in sé persino i rumori discordanti.
• Evita strumenti di lavoro qualsiasi. Una pedante fedeltà a certi tipi di carta, a penne e
inchiostri ti sarà utile. Non lusso, ma dovizia di codesti arnesi è indispensabile.
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• Non lasciarti sfuggire alcun pensiero, e tieni il tuo taccuino come le autorità tengono il
registro dei forestieri.
• Rendi la tua penna sdegnosa verso l'ispirazione ed essa l'attirerà a sé con la forza del
magnete.
• Quanto più lento sarai nel decidere di mettere per iscritto un'intuizione, tanto più matura essa
ti si consegnerà.
Aforismi di Silvio Berlusconi
• La relazione tra la mia esperienza di imprenditore e quella di politico risiede in un'unica
parola: libertà.
• La verità ha sempre mille volti, come ogni volto ha sempre mille verità.
• La formula del successo si riassume in tre parole: lavoro, lavoro, lavoro.
• Serve un chiarimento sulla Costituzione. Rifletteremo e vedremo se dovremo arrivare a
quella riforme della Carta Costituzionale che sono necessarie, perché è una legge fatta molti
anni fa, sotto l'influenza di una fine della dittatura con la presenza al tavolo di forze
ideologizzate, che hanno guardato alla Costituzione russa come ad un modello da cui
prendere molte indicazioni.
• Meglio essere appassionati di belle ragazze che gay.
• Non conosco nessun pessimista che abbia mai combinato qualcosa di buono nella vita.
Aforismi di Napoleone Bonaparte
• Per essere dei grandi leader è necessario diventare studiosi del successo e il miglior modo
che conosco è quello di conoscere la storia e la biografia degli uomini che già hanno avuto
successo. Così la loro esperienza diventa la mia esperienza.
• L'immortalità è il ricordo che si lascia nella memoria degli uomini. Quest'idea spinge a
grandi imprese. Meglio sarebbe non aver vissuto che non lasciare tracce della propria
esistenza.
• Non devesi ascoltare la voce del cuore quando essa può nuocere al popolo.
• In politica un'assurdità non è uno svantaggio.
• Chi ha paura d'essere battuto sia certo della sconfitta.
• Ci sono solo due forze che uniscono gli uomini: la paura e l'interesse.
• Dal sublime al ridicolo c'è soltanto un passo.
• Gli uomini di genio sono meteore destinate a bruciare per illuminare il loro secolo.
• I popoli si vendicano volentieri degli omaggi che tributano ai re.
• Impossibile: è una parola che si trova solo nel vocabolario degli stupidi.
Aforismi di Michela Brambilla
• Oggi è pieno di bellissime donne. Non è più una merce così ricercata, te le regalano
ovunque, per pochi euro. La donna ricercata è la donna di potere, la donna ricca, la donna di
successo
• Sono stata testimonial delle calze Omsa. Poi ho fatto il manichino vivente: le ditte che
realizzano biancheria intima cercano ragazze sulle quali costruire i modelli. Io avevo una
seconda perfetta. Mi cucivano addosso slip e reggiseno. Una rottura pazzesca. Giorni interi
in piedi. Taglia qui, taglia là...
• Suonavo il pianoforte fino alle otto di sera. Poi ho deciso che volevo fare la scrittrice ed ho
cominciato a scrivere libricini sugli animali. A 18 anni mi elessero Miss Romagna.
• Ho vissuto in una grande casa stupenda isolata dal mondo, a Calolziocorte, circondata da
animali. Ho imparato a camminare attaccandomi a uno schnauzer gigante. Avevamo 14
cani. A nove anni, per Natale, mi hanno regalato una leonessa, Rumba.
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• Le organizzazioni dei giovani si possono permettere di essere un po’ scomode, possono
anche pestare qualche piedino. I giovani di Confindustria sono stati spesso utilizzati da
qualcuno per togliersi i sassolini dalle scarpe e dire poi: "Eh, sono un po’ irruenti, però in
fondo non hanno tutti i torti".
• Studiavo filosofia, ero alla continua ricerca del significato delle cose. Non potevo che essere
attratta dall’esoterismo. Vudù, Condomblé, Makumba. È incredibile assistere a un rito
Vudù, vedere persone che raggiungono la perdita di coscienza e mettono in bocca carboni
ardenti.
• Quando ero piccolina era il periodo dei rapimenti, io giravo sulla macchina blindata con
l’autista, non avevo tanti contatti. In provincia le differenze sociali sono molto forti.
• Ci tengo ad essere sempre femminile. Non sopporto le ragazzine bellissime piene di anelli al
naso e capelli dritti e colorati. Io ho sempre voluto capelli lunghi, scarpe con il tacco,
biancheria di pizzo, tailleur con la gonna corta, calze autoreggenti perfette.
• Mio padre mi chiese di occuparmi di una piccola società commerciale che era subentrata al
Salumaio di Montenapoleone, una specie di gioielleria della gastronomia. L’idea non mi
affascinava ma non potevo dirgli di no. Da lì ho cominciato.
• La coerenza non è il mio mito. L’opportunismo alle volte è sopravvivenza.
Aforismi di Italo Calvino
• La vita di una persona consiste in un insieme di avvenimenti di cui l'ultimo potrebbe anche
cambiare il senso di tutto l'insieme.
• La lettura è un atto necessariamente individuale molto più bello dello scrivere.
• Se infelice è l'innamorato che invoca baci di cui non sa il sapore, mille volte più infelice è
chi questo sapore gustò appena e poi gli fu negato.
• D'una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua
domanda.
• La fantasia è un posto dove ci piove dentro.
• Le città, come i sogni, sono costruite di desideri e di paure.
• L'inconscio è l'oceano dell'indicibile, di tutto ciò che è stato espulso dalla terra del
linguaggio, rimosso come risultato di un'antica proibizione.
• Un classico è un libro che ancora prima di essere finito ti dice quello che deve dire.
• Non è la voce che comanda la storia: sono le orecchie.
• Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto.
Aforismi di Charles Bukowski
• La differenza tra dittatura e democrazia è che in democrazia prima si vota e poi si prendono
ordini, in dittatura non dobbiamo sprecare il nostro tempo andando a votare.
• La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ne impiega troppo.
• Detesto i prati perché tutti hanno un prato con l'erba e, quando si tende a fare le cose che
fanno tutti gli altri, si diventa tutti gli altri.
• Genio è l'uomo capace di dire cose profonde in modo semplice.
• I grandi uomini sono i più soli.
• La mia unica ambizione è quella di non essere nessuno, mi sembra la soluzione più sensata.
• Scrivere poesie non è difficile. Difficile è viverle.
• Le due più grandi invenzioni dell'uomo sono il letto e la bomba atomica: il primo ti tiene
lontano dalle noie, la seconda le elimina.
• Parlare di morte è come parlare di denaro. Noi non sappiamo né il prezzo né il valore.
• Ospedali, galere e puttane: sono queste le università della vita. Io ho preso parecchie lauree.
Chiamatemi dottore.
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Aforismi di Winston Churchill
• Non mollate mai.
• Nella guerra, determinazione; nella sconfitta resistenza; nella vittoria, magnanimità; nella
pace, benevolenza.
• Il coraggio è la prima delle qualità umane, perché è quella che garantisce tutte le altre.
• Esistono molte cose nella vita che catturano lo sguardo, ma solo poche catturano il tuo
cuore: segui quelle.
• Sono sempre pronto a imparare, sebbene non sempre gradisca che altri mi insegnino.
• La democrazia funziona quando a decidere sono in due e uno è malato.
• La democrazia funziona quando le idee di pochi riescono a soddisfare i pochi che contano.
• Il successo è l'abilità di passare da un fallimento all'altro senza perdere l'entusiasmo.
• Il capitalismo è un'ingiusta ripartizione della ricchezza. Il comunismo è una giusta
distribuzione della miseria.
• Chi vive nella libertà ha un buon motivo per vivere, combattere e morire.
Aforismi di Carlo V
• La ragione di stato non deve opporsi allo stato della ragione.
• Sul mio impero non tramonta mai il sole.
Aforismi di Charlie Chaplin
• La giovinezza sarebbe un periodo più bello se solo arrivasse un po' più tardi nella vita.
• Un giorno senza un sorriso è un giorno perso.
• Credo nel potere del riso e delle lacrime come antidoto all'odio e al terrore.
• Il requisito fondamentale per un grande attore è che si piaccia quando recita.
• Non c'è niente di permanente in questo mondo malvagio neppure i nostri dispiaceri.
• Il successo rende simpatici.
• Il vero compito di un'opera è quello di permettere ad amici come noi di bruciare le tappe. Ci
conosciamo da sempre.
• Non si ha ogni volta la fortuna che un lavoro cresca come un albero. La Febbre dell'oro, Vita
da cani, Il Monello sono eccezionali. Quando rendevo perfetta una scena, si staccava
dall'albero. Ho scosso i rami e sacrificato i migliori episodi. Sono autosufficienti. Li potrei
proiettare separatamente, a uno a uno, come le mie prime pellicole.
• Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere
comprato. I ricchi comprano rumore. L'animo umano si diletta nel silenzio della natura, che
si rivela solo a chi lo cerca.
• Tutto quello che mi serve per creare una comica è un parco, un poliziotto e una bella
ragazza.
Aforismi di Giacomo Casanova
• La sofferenza è insita nella natura umana; ma non soffriamo mai, o almeno molto di rado,
senza nutrire la speranza della guarigione; e la speranza è un piacere.
• Quando si è innamorati, basta un niente per essere ridotti alla disperazione o per toccare il
cielo con un dito.
• Il tiro peggiore che la fortuna possa giocare ad un uomo di spirito è metterlo alle dipendenze
di uno sciocco.
• Le donne sono come le ciliegie: una tira l'altra.
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• Lo stupido è uno sciocco che non parla, e in questo è più sopportabile dello sciocco che
parla.
• So di aver vissuto perchè ho avuto delle sensazioni.
• Scrivo la mia vita per ridere di me e ci riesco. Scrivo tredici ore al giorno, e mi passano
come tredici minuti. Qual piacere ricordare i piaceri! Ma qual pena richiamarli a mente. Mi
diverto perché non invento nulla. Ciò che affligge è l'obbligo che ho, a questo punto, di
mascherare i nomi, dal momento che non posso divulgare gli affari degli altri.
• Felici quelli che senza nuocere a nessuno sanno procacciarsi il piacere, e insensati gli altri
che si immaginano che l'Essere Supremo possa rallegrarsi dei dolori e delle pene e delle
astinenze ch'essi gli offrono in sacrificio.
Aforismi di Joseph Conrad
• Il lavoro non mi piace, non piace a nessuno, ma a me piace quello che c'è nel lavoro: la
possibilità di trovare se stessi.
• Quanto più una persona è intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo.
• Non è necessario credere in una fonte sovrannaturale del male: gli uomini da soli sono
perfettamente capaci di qualsiasi malvagità.
• Un artista è un uomo d'azione, sia che crei un personaggio, inventi un espediente o trovi la
via d'uscita da una situazione complicata.
• Il valore di una frase risiede nella personalità di chi la pronuncia, perché nulla di nuovo può
essere detto da creatura umana.
• È tipico di un uomo privo d'esperienza non credere alla fortuna.
• Giudica un uomo in base ai suoi nemici oltre che dai suoi amici.
• Un'opera che aspiri, per quanto umilmente, alla condizione di arte, dovrebbe portare in ogni
riga la propria giustificazione.
• Guai all'uomo il cui cuore da giovane non ha appreso a sperare, ad amare e a riporre fiducia
nella vita.
• Nessuna occupazione è seria, neppure quando l'ammenda per il fallimento è rappresentata da
una pallottola in petto.
Aforismi di Erasmo da Rotterdam
• Le idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida, visionaria follia.
• Le donne corrono dietro agli stolti; fuggono i saggi come animali velenosi.
• Non si gode a possedere qualche cosa senza compagnia.
• Ci sono tante grammatiche quanti sono i grammatici, e anche di più.
• Quando l'oro parla, l'eloquenza è senza forza.
• Ciò che l'occhio è per il corpo, la ragione lo è per l'anima.
• Dolce è la guerra a chi non l'ha provata.
• E a forza di sterminare animali, s'era capito che anche sopprimere l'uomo non richiedeva un
grande sforzo.
• È l'intelletto superficiale che non presta all'antichità la dovuta reverenza.
• I mali che non si avvertono sono i più pericolosi.
Aforismi di Pierre de Coubertin
• L'importante non è vincere ma partecipare.
• Possano la gioia e i buoni intenti amichevoli regnare, così che la Torcia Olimpica possa
perseguire la sua via attraverso le ere, aumentando le comprensioni amichevoli tra le
nazioni, per il bene di una umanità sempre più entusiasta, più coraggiosa e più pura.
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• Un paese può dirsi davvero sportivo quando la maggioranza dei suoi abitanti sente lo sport
come una necessità personale.
• Per ogni individuo, lo sport è una possibile fonte di miglioramento interiore.
• Tutti gli sport devono essere trattati sulla base dell'uguaglianza.
• Ospitare i Giochi Olimpici significa evocare la storia.
• In nessun modo lo sport può essere considerato un oggetto di lusso.
• Nel Giuramento olimpico, chiedo solo una cosa: la lealtà sportiva.
• Tutti gli sport per tutta la gente.
• Per me lo sport era una religione... con sentimento religioso.
Aforismi di Lucio Dalla
• Certo chi comanda non è disposto a fare distinzioni poetiche: il pensiero è come l'oceano,
non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare.
• Vorrei essere l'acqua della doccia che fai, le lenzuola del letto dove dormirai.
• L'impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale.
Aforismi di Fabrizio De André
• Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
• Meglio esserci lasciati che non esserci mai incontrati.
• C'è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo.
• Morire per delle idee va bene, ma di morte lenta.
• Benedetto Croce diceva che fino a diciotto anni tutti scrivono poesie e che, da quest'età in
poi, ci sono due categorie di persone che continuano a scrivere: i poeti e i cretini. Allora, io
mi sono rifugiato prudentemente nella canzone che, in quanto forma d'arte mista, mi
consente scappatoie non indifferenti, là dove manca l'esuberanza creativa.
• Non chiedete a uno scrittore di canzoni che cosa ha pensato, che cosa ha sentito prima
dell'opera: è proprio per non volervelo dire che si è messo a scrivere. La risposta è
nell'opera.
• Se credessi in Dio, crederei che la vita ci prometta un celestiale dessert dopo un orribile
pasto.
• Cantavo imitando Modugno e d'altronde come si poteva non subire la sua influenza? (da
un'intervista a Il Giornale, 8 agosto 1994)
• Durante il rapimento mi aiutò la fede negli uomini, proprio dove latitava la fede in Dio. Ho
sempre detto che Dio è un'invenzione dell'uomo, qualcosa di utilitaristico, una toppa sulla
nostra fragilità... Ma, tuttavia, col sequestro qualcosa si è smosso. Non che abbia cambiato
idea ma è certo che bestemmiare oggi come minimo mi imbarazza.
• E poi a un tratto l'amore scoppiò dappertutto. (da Fondazione Fabrizio De André)
• È una reazione frequente tra i drogati quella di compiacersi del fatto di drogarsi. Io mi
compiacevo di bere, anche perché grazie all'alcool la fantasia viaggiava sbrigliatissima.
(citato in Come un'anomalia)
• Gesù di Nazareth [...] secondo me è stato ed è rimasto il più grande rivoluzionario di tutti i
tempi. (dal discorso sulla Buona novella nel concerto del 1998)
• La vita in Sardegna è forse la migliore che un uomo possa augurarsi: ventiquattro mila
chilometri di foreste, di campagne, di coste immerse in un mare miracoloso dovrebbero
coincidere con quello che io consiglierei al buon Dio di regalarci come Paradiso. I sardi a
mio parere deciderebbero meglio se fossero indipendenti all'interno di una comunità europea
e mediterranea.
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• Quello che io penso sia utile è di avere il governo il più vicino possibile a me e lo stato, se
proprio non se ne può fare a meno, il più lontano possibile dai coglioni. (da un'intervista a
Senzapatria, 14 agosto 1991)
• Questa è una canzone che risale al 1962, dove dimostro di avere sempre avuto, sia da
giovane che da anziano, pochissime idee ma in compenso fisse. Nel senso che in questa
canzone esprimo quello che ho sempre pensato: che ci sia ben poco merito nella virtù e ben
poca colpa nell'errore. Anche perché non sono ancora riuscito a capire bene, malgrado i miei
cinquantotto anni, cosa esattamente sia la virtù e cosa esattamente sia l'errore, perché basta
spostarci di latitudine e vediamo come i valori diventano disvalori e viceversa. Non
parliamo poi dello spostarci nel tempo: c'erano morali, nel Medioevo, nel Rinascimento, che
oggi non sono più assolutamente riconosciute. Oggi noi ci lamentiamo: vedo che c'è un gran
tormento sulla perdita dei valori. Bisogna aspettare di storicizzarli. Io penso che non è che i
giovani d'oggi non abbiano valori; hanno sicuramente dei valori che noi non siamo ancora
riusciti a capir bene, perché siamo troppo affezionati ai nostri. (dal commento introduttivo a
La città vecchia, Teatro Brancaccio di Roma, 14 febbraio 1998)
• Questo nostro mondo è diviso in vincitori e vinti, dove i primi sono tre e i secondi tre
miliardi. Come si può essere ottimisti? (da un'intervista a Senzapatria, 14 agosto 1991)
• Se una voce miracolosa non avesse interpretato nel 1967 La canzone di Marinella, con tutta
probabilità avrei terminato gli studi in legge per dedicarmi all'avvocatura. Ringrazio Mina
per aver truccato le carte a mio favore e soprattutto a vantaggio dei miei virtuali assistiti.
(dalle note di ringraziamento dell'album Mi innamoravo di tutto, 1997)
• Si lamentano degli zingari? Guardateli come vanno in giro a supplicare l'elemosina di un
voto: ma non ci vanno a piedi, hanno autobus che sembrano astronavi, treni, aerei: e
guardateli quando si fermano a pranzo o a cena: sanno mangiare con coltello e forchetta, e
con coltello e forchetta si mangeranno i vostri risparmi. L'Italia appartiene a cento uomini,
siamo sicuri che questi cento uomini appartengano all'Italia? (da Fondazione Fabrizio De
André)
• [Parlando del suo album Creuza de mä] Certe volte mi sentivo inorgoglito, altre volte
deluso. Ma sempre in ogni caso un po' vergognoso a vedermi quasi costretto a sfogliare le
riviste specializzate, per scrutare con un occhio quasi da lumaca, fuori dalle orbite, quale
posizione avesse ottenuto in classifica il mio ultimo, cosiddetto, prodotto discografico.
Perché questo voleva dire che il disco in quanto funzione oggettiva di consumo, aveva
assunto un'importanza superiore a quella delle canzoni per le quali viveva, e nelle quali
sinceramente mi sentivo di avere vissuto.
• Il canto ha infatti ancora oggi, in alcune etnie cosiddette primitive, il compito fondamentale
di liberare dalla sofferenza, di alleviare il dolore, di esorcizzare il male.
• Era necessario adattare ai suoni che tali strumenti riproducevano, una lingua che ci
scivolasse sopra, che evocasse attraverso fonemi cantati, indipendentemente quindi dalla
loro immediata comprensibilità, le stesse atmosfere che gli strumenti evocavano. A noi la
lingua più adatta è sembrata fosse il genovese, con i suoi dittonghi, i suoi iati, la sua
ricchezza di sostantivi ed aggettivi tronchi che li puoi accorciare o allungare quasi come il
grido di un gabbiano.
• ["Di cosa ha paura oggi Fabrizio De André?"] Sicuramente della morte. Non tanto la mia
che in ogni caso, quando arriverà, se mi darà il tempo di accorgermene, mi farà provare la
mia buona dose di paura, quanto la morte che ci sta intorno, lo scarso attaccamento alla vita
che noto in molti nostri simili che si ammazzano per dei motivi sicuramente molto più futili
di quanto non sia il valore della vita. Io ho paura di quello che non capisco, e questo proprio
non mi riesce di capirlo.
• ["Qual è il desiderio che vorresti realizzare?"] [...] sicuramente, in qualsiasi luogo, in
qualsiasi momento, rincontrare mio padre.
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• ["Che valore hanno per te l'utopia, il sogno?"] Io penso che un uomo senza utopia, senza
sogno, senza ideali, vale a dire senza passioni e senza slanci sarebbe un mostruoso animale
fatto semplicemente di istinto e di raziocinio, una specie di cinghiale laureato in matematica
pura.
• ["Che cos'è per te oggi, nel fondo del fondo, la canzone?"] La canzone è una vecchia
fidanzata con cui passerei ancora molto volentieri buona parte della mia vita, sempre e
soltanto nel caso di essere ben accetto.
• La vanità, fredda, gioiva: | un uomo s'era ucciso per il suo amore. (da La ballata dell'amore
cieco)
• Quei giorni perduti a rincorrere il vento, | a chiederci un bacio e volerne altri cento. (da
Amore che vieni, amore che vai)
• Io t'ho amato sempre, non t'ho amato mai; | amore che vieni, amore che vai. (da Amore che
vieni, amore che vai)
• E c'era il sole e avevi gli occhi belli | lui ti baciò le labbra ed i capelli, | c'era la luna e avevi
gli occhi stanchi | lui pose le sue mani sui tuoi fianchi. (da La canzone di Marinella)
• Furono baci e furono sorrisi | poi furono soltanto i fiordalisi | che videro con gli occhi delle
stelle | fremere al vento e ai baci la tua pelle. (da La canzone di Marinella)
• E come tutte le più belle cose | vivesti solo un giorno come le rose. (da La canzone di
Marinella)
• Vecchio professore, cosa vai cercando in quel portone | forse quella che sola ti può dare una
lezione. | Quella che di giorno chiami con disprezzo pubblica moglie, | quella che di notte
stabilisce il prezzo alle tue voglie. (da La città vecchia)
• Vecchio professore, cosa vai cercando in quel portone | forse quella che sola ti può dare una
lezione. | Quella che di giorno chiami con disprezzo specie di troia, | quella che di notte
stabilisce il prezzo alla tua gioia. (versione censurata de La città vecchia)
• Se tu penserai e giudicherai da buon borghese | li condannerai a cinquemila anni più le
spese. | Ma se capirai, se li cercherai fino in fondo | se non sono gigli son pur sempre figli, |
vittime di questo mondo. (da La città vecchia)
• Fermati Piero, fermati adesso | lascia che il vento ti passi un po' addosso, | dei morti in
battaglia ti porti la voce, | chi diede la vita ebbe in cambio una croce. (da La guerra di Piero)
• E mentre marciavi con l'anima in spalle | vedesti un uomo in fondo alla valle | che aveva il
tuo stesso identico umore | ma la divisa di un altro colore. (da La guerra di Piero)
• Sparagli Piero, sparagli ora | e dopo un colpo sparagli ancora | fino a che tu non lo vedrai
esangue | cadere in terra a coprire il suo sangue. (da La guerra di Piero)
• Ninetta mia, crepare di maggio | ci vuole tanto, troppo coraggio. | Ninetta bella, dritto
all'inferno | avrei preferito andarci in inverno. (Piero: da La guerra di Piero)
• E mentre il grano ti stava a sentire | dentro alle mani stringevi il fucile, | dentro alla bocca
stringevi parole | troppo gelate per sciogliersi al sole. (da La guerra di Piero)
• Cari fratelli dell'altra sponda | cantammo in coro giù sulla terra, | amammo in cento l'identica
donna, | partimmo in mille per la stessa guerra, | questo ricordo non vi consoli, | quando si
muore, si muore soli. (da Il testamento0)
• Dio di misericordia, il Tuo bel Paradiso | lo hai fatto soprattutto per chi non ha sorriso | per
quelli che han vissuto con la coscienza pura; | l'inferno esiste solo per chi ne ha paura. (da
Preghiera in gennaio)
• Ma inumano è pur sempre l'amore | di chi rantola senza rancore | perdonando con l'ultima
voce | chi lo uccide fra le braccia di una croce. (da Si chiamava Gesù)
• Lei sa che ogni letto di sposa | è fatto di ortica e mimosa. (da La canzone di Barbara)
• Via del Campo c'è una puttana | gli occhi grandi color di foglia | se di amarla ti vien la voglia
| basta prenderla per la mano.
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• Ama e ridi se amor risponde | piangi forte se non ti sente | dai diamanti non nasce niente | dal
letame nascono i fior.
• Passa il tempo sopra il tempo | ma non devi aver paura | sembra correre come il vento | però
il tempo non ha premura. (da La stagione del tuo amore)
• C'è chi l'amore lo fa per noia | chi se lo sceglie per professione | bocca di rosa né l'uno né
l'altro | lei lo faceva per passione. (da Bocca di rosa)
• Si sa che la gente dà buoni consigli | sentendosi come Gesù nel tempio | si sa che la gente dà
buoni consigli | se non può più dare il cattivo esempio.[5] (da Bocca di rosa)
• C'era un cartello giallo | con una scritta nera | diceva: "Addio bocca di rosa | con te se ne
parte la primavera". (da Bocca di rosa)
• Ma una notizia un po' originale | non ha bisogno di alcun giornale | come una freccia
dall'arco scocca | vola veloce di bocca in bocca. (da Bocca di rosa)
• La morte verrà all'improvviso | avrà le tue labbra e i tuoi occhi | ti coprirà di un velo bianco |
addormentandosi al tuo fianco. (da La morte)
• Chi ben condusse sua vita | male sopporterà sua morte. (da La morte)
• Il sangue del Principe e del Moro | arrossano il cimiero di identico color. (da Carlo Martello
ritorna dalla battaglia di Poitiers)
• Se ansia di gloria, sete d'onore | spegne la guerra al vincitore, | non ti concede un momento
per fare all'amore. (Carlo Martello: da Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers)
• È mai possibile, oh porco di un cane, | che le avventure in codesto reame | debban risolversi
tutte con grandi puttane. (Carlo Martello: da Carlo Martello ritorna dalla battaglia di
Poitiers)
• Come potrò dire a mia madre che ho paura? (da Cantico dei drogati; dalla poesia Eroina di
Riccardo Mannerini)
• Perché non hanno fatto | delle grandi pattumiere | per i giorni già usati | per queste ed altre
sere. (da Cantico dei drogati)
• Quando scadrà l'affitto | di questo corpo idiota | allora avrò il mio premio | come una buona
nota. | Mi citeran di monito | a chi crede sia bello | giocherellare a palla | con il proprio
cervello. (da Cantico dei drogati)
• Tu che m'ascolti insegnami | un alfabeto che sia | differente da quello | della mia
vigliaccheria. (da Cantico dei drogati)
• Gli arcobaleni d'altri mondi | hanno colori che non so. | Lungo i ruscelli d'altri mondi |
nascono fiori che non ho. (da Primo intermezzo)
• Tutti morimmo a stento | ingoiando l'ultima voce | tirando calci al vento | vedemmo sfumar
la luce. (da Ballata degli impiccati)
• Coltiviamo per tutti un rancore | che ha l'odore del sangue rappreso | ciò che allora
chiamammo dolore | è soltanto un discorso sospeso. (da Ballata degli impiccati)
• Ma tu che vai, ma tu rimani | vedrai la neve se ne andrà domani | rifioriranno le gioie passate
| col vento caldo di un'altra estate. (da Inverno)
• Ma tu che stai, perché rimani? | Un altro inverno tornerà domani | cadrà altra neve a
consolare i campi | cadrà altra neve sui camposanti. (da Inverno)
• Ci aiuterà il buon Dio, Marcondiro'ndera | ci aiuterà il buon Dio, lui ci salverà. | Buon Dio è
già scappato, dove non si sa | buon Dio se n'è andato, chissà quando ritornerà. (da
Girotondo)
• Che la pietà non vi sia di vergogna. (da Recitativo)
• Quanto giusta pensate che sia | una sentenza che decreta morte? (da Recitativo)
• Sappiate che la morte vi sorveglia, | gioir nei prati o fra i muri di calce, | come crescere il
gran guarda il villano | finché non sia maturo per la falce. (da Recitativo)
• Se qualcuno di voi dovesse, | costretto con le spalle al muro, | violare un giudice od una
vecchia | della sua scelta sarei sicuro | ma si dà il caso che il gorilla, | considerato un
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grandioso fusto | da chi l'ha provato, però non brilla | né per lo spirito né per il gusto. (da Il
gorilla)
Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno | non si guardò neppure intorno | ma versò il vino,
spezzò il pane | per chi diceva ho sete e ho fame. (da Il pescatore)
E quando i sacerdoti ti rifiutarono alloggio | avevi dodici anni e nessuna colpa addosso; | ma
per i sacerdoti fu colpa il tuo maggio, | la tua verginità che si tingeva di rosso. (da L'infanzia
di Maria)
E si vuol dar marito a chi non lo voleva, | si batte la campagna, si fruga la via. | – Popolo
senza moglie, uomini d'ogni leva, | del corpo di una vergine si fa lotteria. – (da L'infanzia di
Maria)
E lei volò fra le tue braccia | come una rondine, | e le sue dita come lacrime, | dal tuo ciglio
alla gola, | suggerivano al viso | una volta ignorato | la tenerezza d'un sorriso, | un affetto
quasi implorato. (da Il ritorno di Giuseppe)
Poi, d'improvviso, mi sciolse le mani | e le mie braccia divennero ali, | quando mi chiese:
"Conosci l'estate?" | io, per un giorno, per un momento, | corsi a vedere il colore del vento.
(Maria: da Il sogno di Maria)
Con le ali di prima pensai di scappare | ma il braccio era nudo e non seppe volare. (Maria: da
Il sogno di Maria)
"Lo chiameranno figlio di Dio" | parole confuse nella mia mente, | svanite in un sogno, ma
impresse nel ventre. (Maria: da Il sogno di Maria)
E tu, piano, posasti le dita | all'orlo della sua fronte: | i vecchi quando accarezzano | hanno il
timore di far troppo forte. (da Il sogno di Maria)
Sai che fra un'ora forse piangerai | poi la tua mano nasconderà un sorriso: | gioia e dolore
hanno il confine incerto | nella stagione che illumina il viso. (da Ave Maria)
Ave Maria, adesso che sei donna, | ave alle donne come te, Maria, | femmine un giorno per
un nuovo amore | povero o ricco, umile o Messia. | Femmine un giorno e poi madri per
sempre | nella stagione che stagioni non sente. (da Ave Maria)
Mio martello non colpisce, | pialla mia non taglia | per foggiare gambe nuove | a chi le offrì
in battaglia, | ma tre croci, due per chi | disertò per rubare, | la più grande per chi guerra |
insegnò a disertare. (il falegname: da Maria nella bottega d'un falegname)
Questi ceppi che han portato | perché il mio sudore | li trasformi nell'immagine | di tre dolori,
| vedran lacrime di Dimaco | e di Tito al ciglio | il più grande che tu guardi | abbraccerà tuo
figlio. (il falegname: da Maria nella bottega d'un falegname)
Poterti smembrare coi denti e le mani, | sapere i tuoi occhi bevuti dai cani, | di morire in
croce puoi essere grato | a un brav'uomo di nome Pilato. (da Via della croce)
Il potere vestito d'umana sembianza | ormai ti considera morto abbastanza | e già volge lo
sguardo a spiar le intenzioni | degli umili, degli straccioni. (da Via della croce)
Con troppe lacrime piangi, Maria, | solo l'immagine di un'agonia; | sai che alla vita, nel terzo
giorno, | il figlio tuo farà ritorno. | Lascia noi piangere, un po' più forte, | chi non risorgerà
più dalla morte. (una madre: da Tre madri)
Nella fatica del tuo sorriso | cerca un ritaglio di Paradiso. (Maria: da Tre madri)
Come nel grembo, e adesso in croce, | ti chiama amore questa mia voce. (Maria: da Tre
madri)
Non fossi stato figlio di Dio | t'avrei ancora per figlio mio. (Maria: da Tre madri)
Feconda una donna ogni volta che l'ami | così sarai uomo di fede: | poi la voglia svanisce e il
figlio rimane | e tanti ne uccide la fame. (Tito: da Il testamento di Tito)
L'invidia di ieri non è già finita: | stasera vi invidio la vita. (Tito: da Il testamento di Tito)
Ma adesso che viene la sera ed il buio | mi toglie il dolore dagli occhi | e scivola il sole al di
là delle dune | a violentare altre notti. (Tito: da Il testamento di Tito)
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• Io, nel vedere quest'uomo che muore, | madre, io provo dolore. | Nella pietà che non cede al
rancore, | madre, ho imparato l'amore. (Tito: da Il testamento di Tito)
• Dove sono i generali | che si fregiarono nelle battaglie | con cimiteri di croci sul petto? |
Dove i figli della guerra | partiti per un ideale, | per una truffa, per un amore finito male? |
Hanno rimandato a casa | le loro spoglie nelle bandiere | legate strette perché sembrassero
intere. (da Dormono sulla collina)
• Dov'è Jones il suonatore | che fu sorpreso dai suoi novant'anni | e con la vita avrebbe ancora
giocato. | Lui che offrì la faccia al vento, | la gola al vino e mai un pensiero | non al denaro,
non all'amore né al cielo. (da Dormono sulla collina)
• Sembra di sentirlo ancora | dire al mercante di liquore: | "Tu che lo vendi, cosa ti compri di
migliore?" (da Dormono sulla collina)
• Tu prova ad avere un mondo nel cuore | e non riesci ad esprimerlo con le parole. (da Un
matto)
• Cosa vuol dire avere | un metro e mezzo di statura, | ve lo rivelan gli occhi | e le battute della
gente, | o la curiosità | di una ragazza irriverente | che vi avvicina solo | per un suo dubbio
impertinente: | vuole scoprir se è vero | quanto si dice intorno ai nani, | che siano i più forniti
| della virtù meno apparente, | fra tutte le virtù | la più indecente. (da Un giudice)
• Passano gli anni, i mesi, | e se li conti anche i minuti, | è triste trovarsi adulti | senza essere
cresciuti. (da Un giudice)
• Giudice finalmente, | arbitro in terra del bene e del male. (da Un giudice)
• Mai più mi chinai e nemmeno su un fiore, | più non arrossii nel rubare l'amore | dal momento
che Inverno mi convinse che Dio | non sarebbe arrossito rubandomi il mio. (da Un blasfemo)
• Mi arrestarono un giorno per le donne ed il vino, | non avevano leggi per punire un
blasfemo, | non mi uccise la morte, ma due guardie bigotte, | mi cercarono l'anima a forza di
botte. (da Un blasfemo)
• È proprio qui sulla terra la mela proibita, | e non Dio, ma qualcuno che per noi l'ha inventato,
| ci costringe a sognare in un giardino incantato. (da Un blasfemo)
• Cominciai a sognare anch'io insieme a loro | poi l'anima d'improvviso prese il volo. (da Un
malato di cuore)
• E mai poter bere alla coppa d'un fiato | ma a piccoli sorsi interrotti... (da Un malato di cuore)
• Non credo che chiesi promesse al suo sguardo, | non mi sembra che scelsi il silenzio o la
voce, | quando il cuore stordì e ora no, non ricordo | se fu troppo sgomento o troppo felice, |
e il cuore impazzì e ora no, non ricordo, | da quale orizzonte sfumasse la luce. (da Un malato
di cuore)
• Da bambino volevo guarire i ciliegi | quando rossi di frutti li credevo feriti | la salute per me
li aveva lasciati | coi fiori di neve che avevan perduti. (da Un medico)
• Un sogno, fu un sogno ma non durò poco | per questo giurai che avrei fatto il dottore | e non
per un dio ma nemmeno per gioco: | perché i ciliegi tornassero in fiore. (da Un medico)
• Ma gli uomini mai mi riuscì di capire | perché si combinassero attraverso l'amore. |
Affidando ad un gioco la gioia e il dolore. (da Un chimico)
• Guardate il sorriso, guardate il colore | come giocan sul viso di chi cerca l'amore! | Ma lo
stesso sorriso, lo stesso colore | dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore? (da Un chimico)
• Primavera non bussa, lei entra sicura | come il fumo lei penetra in ogni fessura | ha le labbra
di carne, i capelli di grano | che paura, che voglia che ti prenda per mano. | Che paura, che
voglia che porti lontano. (da Un chimico)
• Guardate l'idrogeno tacere nel mare | guardate l'ossigeno al suo fianco dormire. (da Un
chimico)
• Son morto in un esperimento sbagliato | proprio come gli idioti che muoion d'amore. | E
qualcuno dirà che c'è un modo migliore. (da Un chimico)
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• Non più ottico ma spacciatore di lenti | per improvvisare occhi contenti, | perché le pupille
abituate a copiare | inventino i mondi sui quali guardare. (da Un ottico)
• Vedo che salgo a rubare il sole | per non aver più notti, | perché non cada in reti di tramonti, |
l'ho chiuso nei miei occhi, | e chi avrà freddo | lungo il mio sguardo si dovrà scaldare. (da Un
ottico)
• In un vortice di polvere | gli altri vedevan siccità, | a me ricordava | la gonna di Jenny | in un
ballo di tanti anni fa. (da Il suonatore Jones)
• Libertà l'ho vista dormire | nei campi coltivati | a cielo e denaro, | a cielo ed amore, | protetta
da un filo spinato. | Libertà l'ho vista svegliarsi | ogni volta che ho suonato | per un fruscio di
ragazze | a un ballo, | per un compagno ubriaco. (da Il suonatore Jones)
• E poi se la gente sa, | e la gente lo sa che sai suonare, | suonare ti tocca | per tutta la vita | e ti
piace lasciarti ascoltare. (da Il suonatore Jones)
• Se avete preso per buone | le "verità" della televisione | anche se allora vi siete assolti | siete
lo stesso coinvolti. (da Canzone del maggio)
• Chissà cosa si prova a liberare | la fiducia nelle proprie tentazioni, | allontanare gli intrusi |
dalle nostre emozioni, | allontanarli in tempo | e prima di trovarti solo | con la paura di non
tornare al lavoro. (da La bomba in testa)
• Qualcuno ha lasciato la luna nel bagno | accesa soltanto a metà | quel poco che mi basta per
contare i caduti, | stupirmi della loro fragilità. (da Al ballo mascherato)
• Imputato, | il dito più lungo della tua mano | è il medio | quello della mia | è l'indice. (il
giudice: da Sogno numero due)
• Vuoi davvero lasciare ai tuoi occhi | solo i sogni che non fanno svegliare. (il giudice: da
Canzone del padre)
• Vostro Onore, sei un figlio di troia, | mi sveglio ancora e mi sveglio sudato, | ora aspettami
fuori dal sogno | ci vedremo davvero | io ricomincio da capo. (da Canzone del padre)
• Chi va dicendo in giro | che odio il mio lavoro | non sa con quanto amore | mi dedico al
tritolo. (da Il bombarolo)
• Per strada tante facce | non hanno un bel colore, | qui chi non terrorizza | si ammala di
terrore, | c'è chi aspetta la pioggia | per non piangere da solo, | io son d'un altro avviso, | son
bombarolo. (da Il bombarolo)
• Intellettuali d'oggi, | idioti di domani | ridatemi il cervello | che basta alle mie mani, | profeti
molto acrobati | della rivoluzione | oggi farò da me | senza lezione. (da Il bombarolo)
• Farai l'amore per amore | o per avercelo garantito. (da Verranno a chiederti del nostro
amore)
• Continuerai a farti scegliere | o finalmente sceglierai. (da Verranno a chiederti del nostro
amore)
• Di respirare la stessa aria | d'un secondino non mi va | perciò ho deciso di rinunciare | alla
mia ora di libertà. (da Nella mia ora di libertà)
• Certo bisogna farne di strada | da una ginnastica d'obbedienza | fino ad un gesto molto più
umano | che ti dia il senso della violenza | però bisogna farne altrettanta | per diventare così
coglioni | da non riuscire più a capire | che non ci sono poteri buoni. (da Nella mia ora di
libertà)
• Ci hanno insegnato la meraviglia | verso la gente che ruba il pane | ora sappiamo che è un
delitto | il non rubare quando si ha fame. (da Nella mia ora di libertà)
• E Gesù fu marinaio | finché camminò sull'acqua. (da Suzanne. 1972)
• E lui stesso fu spezzato | ma più umano, abbandonato | nella nostra mente lui non naufragò. |
E tu vuoi viaggiargli insieme | vuoi viaggiargli insieme ciecamente | forse avrai fiducia in lui
| perché ti ha toccato il corpo con la mente. (da Suzanne. 1972)
18
• Morire per delle idee, l'idea è affascinante | per poco io morivo senza averla mai avuta, |
perché chi ce l'aveva, una folla di gente, | gridando: "Viva la morte" proprio addosso mi è
caduta. (da Morire per delle idee)
• Moriamo per delle idee, va be', ma di morte lenta. (da Morire per delle idee)
• Tanto più che la carogna è già abbastanza attenta | non c'è nessun bisogno di reggerle la
falce | basta con le garrote in nome della pace. (da Morire per delle idee)
• "E se tu sei il fuoco raffreddati un poco | le tue mani ora avranno da tenere qualcosa" | e
tacendo gli si arrampicò dentro | ad offrirgli il suo modo migliore di essere sposa. (da
Giovanna d'Arco. 1972)
• Vola il tempo, lo sai che vola e va | forse non ce ne accorgiamo | ma più ancora del tempo
che non ha età | siamo noi che ce ne andiamo. (da Valzer per un amore1)
• Un po' di tempo fa | eravamo distratti | lei portava calze verdi | e dormiva con tutti. | "Ma
cosa fai domani" | non lo chiese mai a nessuno | s'innamorò di tutti noi | non proprio di
qualcuno. (da Nancy)
• E un po' di tempo fa | col telefono rotto | cercò dal terzo piano | la sua serenità. (da Nancy)
• E nel vuoto della notte | quando hai freddo e sei perduto | è ancora Nancy che ti dice |
"Amore, sono contenta che sei venuto". (da Nancy)
• E adesso ridi e ti versi un cucchiaio di mimosa | nell'imbuto di un polsino slacciato. (da
Giugno '73)
• Io mi dico è stato meglio lasciarci | che non esserci mai incontrati. (da Giugno '73)
• Perché già dalla prima trincea | ero più curioso di voi, | ero molto più curioso di voi. (Amico
fragile)
• "Lo sa che io ho perduto due figli". | "Signora lei è una donna piuttosto distratta". (Amico
fragile)
• Pensavo è bello che dove finiscono le mie dita | debba in qualche modo incominciare una
chitarra. (Amico fragile)
• Potevo stuzzicare i pantaloni della sconosciuta | fino a vederle spalancarsi la bocca. (Amico
fragile)
• Potevo chiedervi come si chiama il vostro cane | il mio è un po' di tempo che si chiama
Libero. (Amico fragile)
• Potevo attraversare litri e litri di corallo | per raggiungere un posto che si chiamasse
arrivederci. (Amico fragile)
• E mai che mi sia venuto in mente | di essere più ubriaco di voi | di essere molto più ubriaco
di voi. (Amico fragile)
• E due errori ho commesso | due errori di saggezza | abortire l'America | e poi guardarla con
dolcezza. (Colombo: da Rimini)
• Ma voi che siete uomini | sotto il vento e le vele | non regalate terre promesse | a chi non le
mantiene. (Colombo: da Rimini)
• E un errore ho commesso – dice – | un errore di saggezza | abortire il figlio del bagnino | e
poi guardarlo con dolcezza. (Teresa: da Rimini)
• Ma voi che siete a Rimini | tra i gelati e le bandiere | non fate più scommesse | sulla figlia del
droghiere. (Teresa: da Rimini)
• Chiama i ricordi col loro nome | volta la carta e finisce in gloria. (da Volta la carta)
• Quando ero piccolo m'innamoravo di tutto | correvo dietro ai cani. (da Coda di lupo)
• Capelli corti generale ci parlò all'Università | dei fratelli tute blu che seppellirono le asce |
ma non fumammo con lui non era venuto in pace | e a un dio fatti il culo non credere mai.
(da Coda di lupo)
• E a un dio senza fiato non credere mai. (da Coda di lupo)
• E Andrea l'ha perso, ha perso l'amore, la perla più rara | e Andrea ha in bocca un dolore, la
perla più scura. (da Andrea)
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• Il secchio gli disse: "Signore il pozzo è profondo | più fondo del fondo degli occhi della
Notte del Pianto" | lui disse: "Mi basta, mi basta che sia più profondo di me". (da Andrea)
• Ma il bosco era scuro l'erba già alta | dite a mia madre che non tornerò. (da Sally)
• Quello che non ho sono le tue pistole | per conquistarmi il cielo per guadagnarmi il sole. (da
Quello che non ho)
• Quello che non ho è quel che non mi manca. (da Quello che non ho)
• Quello che non ho sei tu dalla mia parte. (da Quello che non ho)
• Notte sola sola come il mio fuoco | piega la testa sul mio cuore e spegnilo poco a poco. (da
Canto del servo pastore)
• Fu un generale di vent'anni | occhi turchini e giacca uguale | fu un generale di vent'anni |
figlio d'un temporale. (da Fiume Sand Creek)
• Chiusi gli occhi per tre volte | mi ritrovai ancora lì | chiesi a mio nonno è solo un sogno | mio
nonno disse sì. (da Fiume Sand Creek)
• Sognai talmente forte che mi uscì il sangue dal naso | il lampo in un orecchio nell'altro il
paradiso. (da Fiume Sand Creek)
• Passerà anche questa stazione senza far male | passerà questa pioggia sottile come passa il
dolore. (da Hotel Supramonte)
• Ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano | cosa importa se sono caduto se sono
lontano | perché domani sarà un giorno lungo e senza parole | perché domani sarà un giorno
incerto di nuvole e sole. (da Hotel Supramonte)
• Filo filo del mio cuore che dagli occhi porti al mare | c'è una lacrima nascosta che nessuno
mi sa disegnare. (da Franziska)
• Se ti tagliassero a pezzetti | il vento li raccoglierebbe | il regno dei ragni cucirebbe la pelle | e
la luna tesserebbe i capelli e il viso | e il polline di Dio | di Dio il sorriso. (da Se ti tagliassero
a pezzetti)
• E adesso aspetterò domani | per avere nostalgia | signora libertà signorina fantasia | così
preziosa come il vino così gratis come la tristezza | con la tua nuvola di dubbi e di bellezza.
(da Se ti tagliassero a pezzetti)
• E ora non piangere perché | presto la notte finirà | con le sue perle stelle e strisce | in fondo al
cielo | e ora sorridimi perché | presto la notte se ne andrà | con le sue stelle arrugginite | in
fondo al mare. (da Verdi pascoli)
• Vanno | vengono | per una vera | mille sono finte | e si mettono lì tra noi e il cielo | per
lasciarci soltanto | una voglia di pioggia. (da Le nuvole)
• Ah che bell' 'o cafè | pure in carcere 'o sanno fâ | co' â ricetta ch'a Ciccirinella | compagno di
cella | ci ha dato mammà. (da Don Raffae')
• Prima pagina venti notizie | ventun'ingiustizie e lo Stato che fa? | Si costerna, s'indigna,
s'impegna | poi getta la spugna con gran dignità. (da Don Raffae')
• Qui non c’è più decoro, le carceri d’oro | ma chi l'ha mi viste, chissà? | Chiste so' fatiscienti,
pe' chisto i fetienti | se tengono l'immunità. (da Don Raffae')
• Il ministro dei temporali | in un tripudio di tromboni | auspicava democrazia | con la tovaglia
sulle mani e le mani sui coglioni. (da La domenica delle salme)
• "Voglio vivere in una città | dove all'ora dell'aperitivo | non ci siano spargimenti di sangue |
o di detersivo". (da La domenica delle salme)
• La domenica delle salme | nessuno si fece male | tutti a seguire il feretro | del defunto ideale.
(da La domenica delle salme)
• "Voi che avete cantato sui trampoli e in ginocchio | coi pianoforti a tracolla vestiti da
Pinocchio | voi che avete cantato per i longobardi e per i centralisti | per l'Amazzonia e per la
pecunia | nei palastilisti | e dai padri Maristi | voi avevate voci potenti | lingue allenate a
battere il tamburo | voi avevate voci potenti | adatte per il vaffanculo". (da La domenica delle
salme)
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• La domenica delle salme | gli addetti alla nostalgia | accompagnarono tra i flauti | il cadavere
di Utopia. (da La domenica delle salme)
• Mentre il cuore d'Italia | da Palermo ad Aosta | si gonfiava in un coro | "di vibrante protesta".
(da La domenica delle salme)
• Nel dormiveglia della corriera | lascio l'infanzia contadina | corro all'incanto dei desideri |
vado a correggere la fortuna. (da Prinçesa)
• E allora il bisturi per seni e fianchi | una vertigine di anestesia | finché il mio corpo mi
rassomigli | sui lungomare di Bahia. (da Prinçesa)
• Dove tra ingorghi di desideri | alle mie natiche un maschio s'appende | nella mia carne tra le
mie labbra | un uomo scivola l'altro si arrende. (da Prinçesa)
• Il cuore rallenta la testa cammina | in quel pozzo di piscio e cemento | a quel campo
strappato dal vento | a forza di essere vento. (da Khorakhané)
• Per la stessa ragione del viaggio viaggiare. (da Khorakhané)
• Saper leggere il libro del mondo | con parole cangianti e nessuna scrittura | nei sentieri
costretti in un palmo di mano | i segreti che fanno paura | finché un uomo ti incontra e non si
riconosce | e ogni terra si accende e si arrende la pace. (da Khorakhané)
• I figli cadevano dal calendario | Iugoslavia Polonia Ungheria | i soldati prendevano tutti | e
tutti buttavano via. (da Khorakhané)
• Ora alzatevi spose bambine | che è venuto il tempo di andare | con le vene celesti dei polsi |
anche oggi si va a caritare | E se questo vuol dire rubare | questo filo di pane tra miseria e
fortuna | allo specchio di questa kampina | ai miei occhi limpidi come un addio | lo può dire
soltanto chi sa di raccogliere in bocca | il punto di vista di Dio. (da Khorakhané)
• Mille anni al mondo mille ancora | che bell'inganno sei anima mia | e che bello il mio tempo,
che bella compagnia. (da Anime salve)
• Sono state giornate furibonde | senza atti d'amore | senza calma di vento | solo passaggi e
passaggi | passaggi di tempo. (da Anime salve)
• Ore infinite come costellazioni e onde | spietate come gli occhi della memoria. (da Anime
salve)
• Mi sono spiato illudermi e fallire | abortire i figli come i sogni | mi sono guardato piangere in
uno specchio di neve | mi sono visto che ridevo | mi sono visto di spalle che partivo. (da
Anime salve)
• E l'amore ha l'amore come solo argomento | e il tumulto del cielo ha sbagliato momento. (da
Dolcenera)
• Come fa questo amore che dall'ansia di perdersi | ha avuto in un giorno la certezza di aversi.
(da Dolcenera)
• Così fu quell'amore dal mancato finale | così splendido e vero da potervi ingannare. (da
Dolcenera)
• E per tutti il dolore degli altri | è dolore a metà. (da Disamistade)
• Si accontenta di cause leggere | la guerra del cuore. (da Disamistade)
• Che ci fanno queste figlie | a ricamare e cucire | queste macchie di lutto | rinunciate
all'amore. | Fra di loro si nasconde | una speranza smarrita | che il nemico la vuole | che la
vuol restituita. (da Disamistade)
• Luce luce lontana | più bassa delle stelle | sarà la stessa mano | che ti accende e ti spegne. (da
Ho visto Nina volare)
• Ho visto Nina volare | tra le corde dell'altalena | un giorno la prenderò | come fa il vento alla
schiena. (da Ho visto Nina volare)
• Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria | col suo marchio speciale di speciale
disperazione | e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi | per consegnare alla morte
una goccia di splendore | di umanità di verità. (da Smisurata preghiera)
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• Ricorda Signore questi servi disobbedienti | alle leggi del branco | non dimenticare il loro
volto | che dopo tanto sbandare | è appena giusto che la fortuna li aiuti | come una svista |
come un'anomalia | come una distrazione | come un dovere... (da Smisurata preghiera)
• Impiccheranno Geordie con una corda d'oro, | è un privilegio raro. | Rubò sei cervi nel parco
del re | vendendoli per denaro. (da Geordie, 1966)
• Titti aveva due amori | uno in terra uno in cielo | insomma di segno contrario | uno buono
uno vero. (da Titti, 1980)
• Per il segno che c'è rimasto | non ripeterci quanto ti spiace | non ci chiedere più come è
andata | tanto lo sai che è una storia sbagliata. (da Una storia sbagliata[6], 1980)
• Aspetterò domani, dopodomani e magari cent'anni ancora finché la signora Libertà e la
signorina Anarchia verranno considerate dalla maggioranza dei miei simili come la migliore
forma possibile di convivenza civile, non dimenticando che in Europa, ancora verso la metà
del Settecento, le istituzioni repubblicane erano considerate utopie. E ricordandomi con
orgoglio e rammarico la felice e così breve esperienza libertaria di Kronstadt[7], un episodio
di fratellanza e di egalitarismo repentinamente preso a cannonate dal signor Trotzkij.
• Mi ricordo che un giorno presi mia madre e le diedi uno spintone mandandola contro una
finestra, tanto che si tagliò dappertutto, e mio padre decise di darmi una lezione. Mi diede
tante cinghiate da farmi lievitare il culo come un pandolce, poi mi chiese: "Hai niente da
dire alla mamma?" Io risposi di no. Lui, per rappresaglia, prese i miei album di figurine – ne
avevo cinque o sei – e me li bruciò tutti in mezzo alla stanza. Io rimasi impassibile. Lui
afferrò una scarpa e mi picchiò in testa col tacco. Poi ripeté: "Hai niente da dire alla
mamma?" "No", risposi. Se ne andò, avevo vinto io.
• [Sull'emarginazione] Ti sottrae al potere e quindi al fango. Ti avvicina al punto di vista di
Dio.
• Sono le persone che creano i problemi che non cambiano.
• Se i cosiddetti "migliori" di noi avessero il coraggio di sottovalutarsi almeno un po'
vivremmo in un mondo infinitamente migliore.
• Le vere domande e le vere risposte non sono fatte di parole: sono fatte di azioni, di gesti, di
atti, di opere in cui possono anche essere compresse le parole. Eppure ogni cosa fatta in
qualche modo la si paga in ansia, in insuccesso e, se tutto va bene, in nostalgia.
• È molto più difficile essere capiti facendo del bene che del male.
• La sinistra non deve dare ai vecchi un "passato", ma un futuro.
• Il capitalismo non può essere democratico.
• Anarchismo possibile in un nuovo sistema dei bisogni, finalmente liberato dalla necessità.
Purtroppo le necessità esistono ancora.
• Agli estorsori di consensi convengono i disagi sociali degli uomini: gli uomini disagiati,
senza lavoro, senza soldi, sono facilmente orientabili, sono facilissime fonti di consensi
(anche elettorali).
• Alla domanda "Il denaro la attrae, signor De André?" di un giornalista] Sì, sono io che non
sono mai riuscito ad attrarre lui.
• Cosa farò dei soldi di questo disco? Non so se spenderli nel farmi tirare la faccia per
sembrare più giovane, o se usarli per concedermi il tempo di scrivere qualcosa di serio, per
sembrare più vecchio.
• La storia la scrive chi vince.
• Non è mai stata scritta una storia della pace.
• Perché non c'è mai stato uno scrittore come ministro della cultura?
• La televisione è come la storia: c'è chi la fa e chi la subisce.
• Certe volte mi chiedo se noi che cantiamo insieme al pubblico non siamo rimasti per caso un
"club" di signorine romantiche che giocano a "palla a mano" fra le mura di un giardino di
melograni mentre fuori la gente si sbrana.
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• Perché scrivo? Per paura. Per paura che si perda il ricordo della vita delle persone di cui
scrivo. Per paura che si perda il ricordo di me. O Anche solo per essere protetto da una
storia, per scivolare in una storia e non essere più riconoscibile, controllabile, ricattabile.
• La musica non è simbolica. La musica rappresenta se stessa. È un fenomeno protomentale,
anticipa la ragione. Evoca, ma non simbolicamente.
• Nel trasformare in musica cantata una poesia non esiste un'antinomia radicale. Esiste,
semmai, l'esigenza formale di volgarizzare quella poesia, nel senso di modificarne il lessico
interpolandolo con un linguaggio volgare, che possa raggiungere sentimento e ragione di un
uditorio più vasto. Tutto ciò con l'aiuto della magia della musica, che rimane l'unico
linguaggio universale che io conosca.
• Gli artisti, maledizione! Un intellettuale integrato, poverino, io lo capisco: è uno che legge
dentro le righe e capisce quello che succede molto più degli altri. Capisco che se non è
artista, se non riesce a trasformare quello che capisce in qualcosa d'altro che arriva ancora
meglio, deve integrarsi: l'artista è un anticorpo che la società si crea contro il potere. Se si
integrano gli artisti, ce l'abbiamo nel culo!
• Il cuore del marinaio è sempre all'asciutto, a scaldarsi intorno al fuoco. Il marinaio non ama
il mare: ci lavora e lo teme. Sogna di avere sempre la terra sotto i piedi, ricorda gli aromi, i
volti e i sapori di casa.
• Mi comperai la vita con i canti e i sorrisi.
• Non essendo padrone che di una piccola arte spesso dovetti cambiarla con il cibo.
• Noi siamo dei venditori. Bisogna vedere se siamo abbastanza onesti da vendere carne fresca
oppure carne marcia.
• Raramente un artista è stato un eroe. Più spesso vive isolato e come timidissimo coniglio.
• Non aver casa vuol dire avere la cultura della strada, per capire il cielo e le nuvole, per
conoscere le erbe e i frutti, per guidare il carretto o la macchina, per farsi obbedire dal
cavallo ed evitare i poliziotti. Scrivere comporta tempo, anche per le chiacchiere di un
concerto. Ma è meglio non scrivere una frase intera piuttosto che togliere una sola parola
che dia il senso a una frase.
• Gli uomini si dividono in due categorie: quelli che pensano e quelli che lasciano che siano
gli altri a pensare.
• I finali eclatanti a strappare l'applauso di solito me li riservo per le canzoni.
• Quando non hai nessuna possibilità di decidere del tuo destino, ti metti nelle mani di
qualcuno che, in quel momento, speri che esista. E così ti arrendi alla tentazione della
preghiera: non una preghiera tua, che forse non ne sei capace, ma una di quelle che ti hanno
insegnato da bambino e che, magari, ti ricordi ancora a memoria.
• La cosa peggiore quando stai per morire è sapere che hai una possibilità di salvarti.
• Non mi sento responsabile d'essere migliore degli altri. Ciò che non sopporto è di provare
piacere nel dimostrarlo.
• La solitudine (il silenzio, suo stretto parente, bisogna imparare ad ascoltarlo. Il silenzio non
esiste) non esiste; nel senso che la solitudine non consiste nello stare soli, ma piuttosto nel
non sapersi tenere compagnia. Chi non sa tenersi compagnia difficilmente la sa tenere ad
altri. Ecco perché si può essere soli in mezzo a mille persone, ecco anche perché ci si può
trovare in compagnia di se stessi ed essere felici (per esempio ascoltando il silenzio, stretto
parente della solitudine). Ma il silenzio vero non esiste, come non esiste la vera solitudine.
Basta abbandonarsi alle voci dell'Universo.
• Attraverso l'esercizio della solitudine si coltiva la dignità: trovo estremamente più dignitoso
chiedere l'elemosina che fare le scarpe al proprio collega in ufficio.
• Il cancro e l'AIDS sono bestie educate: mangiano una ben misera razione di carne rispetto a
quella che hai mangiato tu e non ti lasciano solo come tu tenti di fare con loro.
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i di Francois-Renè De Chateaubriand
• La vera felicità costa poco. Se è cara non è di buona qualità.
• Scrittore originale non è quello che non imita nessuno, ma quello che nessuno può imitare.
• Il tempo non si ferma ad ammirare la gloria: se ne serve e passa oltre.
• Ero sotto un cielo risplendente di stelle con la luna in mezzo al firmamento in un mare senza
sponde. Mai oh Signore mi hai turbato come in quella notte in cui sospeso fra il cielo ed il
mare avevo l'immensità sopra e sotto di me.
• Ci sono parole che dovrebbero servire una sola volta.
• Il cuore sente, la testa confronta.
• Bonaparte è certamente un gran vincitore di battaglie, ma al di fuori di questo qualunque
generale è abile quanto lui.
• L'avvenire si chiederà se quest'uomo (Napoleone) è stato più colpevole per il male che ha
fatto, che per il bene che avrebbe potuto fare e non ha fatto.
• L'orgoglio è la virtù dell'infelice.
• Le Foreste a precedere le Civiltà, i Deserti a seguire.
Aforismi di Alcide De Gasperi
• Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione.
Aforismi di Lorenzo de' Medici
• Quant'è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! Chi vuol essere lieto, sia: di doman non c'è
certezza.
• Conviene giuocare e spendere bei quattrini.
Aforismi di Massimo d'Azeglio
• Abbiamo fatto l'Italia, si tratta adesso di fare gli italiani.
• Si deve dire la verità e mantenere la parola data a tutti, e persino alle donne.
• La prima delle cose necessarie è di non spendere quello che non si ha.
• In ogni genere e in ogni caso il governo debole è il peggiore di tutti.
• Tutti siamo di una stoffa nella quale la prima piega non scompare più.
• L'Italia è l'antica terra del Dubbio. Il dubbio è un gran scappafatica; lo direi quasi il vero
padre del dolce far niente italiano.
• Meno partiti ci sono, e meglio si cammina. Beati i paesi dove non ve ne sono che due: uno
del presente, il Governo; l'altro dell'avvenire, l'Opposizione.
• L'abitudine al lavoro modera ogni eccesso, induce il bisogno, il gusto dell'ordine; dall'ordine
materiale si risale al morale: quindi può considerarsi il lavoro come uno dei migliori ausiliari
dell'educazione.
• L'abitudine è mezza padrona del mondo. "Così faceva mio padre" è una delle grandi forze
che guidano il mondo.
• Se le navi vanno generalmente meglio degli Stati, ciò accade per la sola ragione che in esse
ognuno accetta la parte che gli compete, mentre negli Stati meno se ne sa, generalmente, più
s'ha la smania di comandare.
Aforismi di Edgar Degas
• Dipingere è facile quando non sai come si fa, ma molto difficile quando lo sai.
• La pittura è innanzitutto un prodotto dell'immaginazione, non deve mai essere una copia.
L'aria che si vede nei quadri non è respirabile.
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• Ero o sembravo duro come tutti, per una specie di impulso alla brutalità che mi veniva dal
mio dubitare e dal mio cattivo umore. Mi sentivo così fatto male, così sprovveduto, così
fiacco, mentre mi pareva che i miei calcoli d'arte fossero così giusti. Tenevo il broncio a tutti
e anche a me stesso.
Aforismi di Walt Disney
• Se puoi sognarlo, puoi farlo.
• E' qualcosa di divertente fare l'impossibile.
• Un uomo non dovrebbe mai trascurare la sua famiglia per gli affari.
• La risata è la più importante esportazione d'America.
• Amo Topolino più di qualsiasi donna abbia mai conosciuto.
• Spero soltanto che non ci si dimentichi di una cosa. Che tutto è cominciato da un topo.
• Non faccio film per guadagnare soldi. Guadagno soldi per fare film.
Aforismi di Bob Dylan
• Essere giovani vuol dire tenere aperto l'oblò della speranza, anche quando il mare è cattivo e
il cielo si è stancato di essere azzurro.
• Non ho mai scritto una canzone politica. Le canzoni non possono cambiare il mondo, ormai
ho smesso di pensarlo.
• Le critiche non mi importano, io sono le mie parole.
• Non criticare ciò che non puoi capire.
• Non chiedetemi nulla, potrei rispondere con la verità.
• Questa terra è la tua terra, questa terra è la mia terra, certo, ma tanto il mondo è gestito da
coloro che non ascoltano mai musica.
• Io accetto il caos, ma non son sicuro che lui accetti me.
• Il bello della musica è che quando ti colpisce non senti dolore.
• Credo che le cose veramente naturali siano i sogni, che la natura non può corrompere.
Aforismi di Fedor Dostoevskij
• Abitiamo in un paradiso, ma non ci curiamo di saperlo.
• Il grado di civilizzazione di una società si misura dalle sue prigioni.
• Vi sono uomini che non hanno mai ucciso, eppure sono mille volte più cattivi di chi ha
assassinato sei persone.
• La verità autentica è sempre inverosimile. Per renderla più credibile, bisogna assolutamente
mescolarvi un po' di menzogna.
• La civiltà ha reso l'uomo più sanguinario di quanto non lo fosse un tempo.
• La donna? Solo il diavolo sa cos'è.
• Si conosce un uomo dal modo in cui ride.
• Quando ogni uomo avrà raggiunto la felicità, il tempo non ci sarà più.
• A volte l'uomo è straordinariamente, appassionatamente innamorato della sofferenza.
• Forse io mi credo un uomo intelligente proprio e solo per questa ragione, che in tutta la vita
non m'è mai riuscito di portare a termine nulla.
Aforismi di Don Bosco
• Il demonio ha paura della gente allegra.
• L'educazione è cosa del cuore.
• La sottrazione di benevolenza è un castigo che eccita l'emulazione.
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• Uno sguardo non amorevole sopra taluni produce maggior effetto che non farebbe uno
schiaffo.
• Aspetto tutti i miei giovani in Paradiso.
• Chi prega si occupa della cosa più importante di tutte.
• Con le opere di carità ci chiudiamo le porte dell'inferno e ci apriamo il paradiso.
• È quasi impossibile andare a Gesù se non ci si va per mezzo di Maria.
• È una vera festa per Don Bosco il poter prendere cura delle anime dei suoi giovani.
• Guai a chi lavora aspettando le lodi del mondo: il mondo è un cattivo pagatore e paga
sempre con l'ingratitudine.
Aforismi di Dario Fo
• Dato che esistono oratori balbuzienti, umoristi tristi, parrucchieri calvi, potrebbero anche
esistere politici onesti.
• La satira è un aspetto libero, assoluto, del teatro. Cioè quando si sente dire, per esempio, "è
meglio mettere delle regole, delle forme limitative a certe battute, a certe situazioni", allora
mi ricordo una battuta di un grandissimo uomo di teatro il quale diceva: "Prima regola: nella
satira non ci sono regole". E questo penso sia fondamentale.
• In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta. Ho sempre cercato di
mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in
forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste. Tutto il resto, la bellezza
per la bellezza, non mi interessa.
• Fermare la diffusione del sapere è uno strumento di controllo per il potere perché conoscere
è saper leggere, interpretare, verificare di persona e non fidarsi di quello che ti dicono. La
conoscenza ti fa dubitare. Soprattutto del potere. Di ogni potere.
• La satira è un'espressione che è nata in conseguenza di pressioni, di dolore, di
prevaricazione, cioè è un momento di rifiuto di certe regole, di certi atteggiamenti:
liberatorio in quanto distrugge la possibilità di certi canoni che intruppano la gente.
• Il caso di Luttazzi, uno che la satira la fa senza sconti, è illuminante: cacciato su due piedi.
Colpirne uno per educarne cento.
• Il nostro teatro, a differenza di quello di Pirandello o di Cecov, non è un teatro borghese, un
teatro di personaggi che si raccontano le proprie storie, i propri umori, che poi sono le chiavi
di conflitto meccaniche. Ci siamo sempre preoccupati di riprendere, invece, un'altra chiave,
la chiave della situazione.
• Il riso è sacro. Quando un bambino fa la prima risata è una festa.
• Mio padre, prima dell'arrivo del nazismo, aveva capito che buttava male; perché, spiegava,
quando un popolo non sa più ridere diventa pericoloso.
• Non dobbiamo permettere ai politici di agire senza controllo, e visto che non ci danno gli
spazi per esercitare questo controllo, dobbiamo prenderceli.
Aforismi di Epicuro
• Colui che desidera una vita libera non può accumulare ricchezze dagli affari, visto che
questo non è facile senza piegarsi al servizio delle folle e dei potenti, mentre egli possiede
già tutto in inesauribile abbondanza. Se la vita libera porta a caso con sé molte ricchezze,
anche queste possono facilmente essere condivise con i vicini per ottenerne la benevolenza.
• Non sarebbe possibile dissolvere ogni timore intorno alle cose di maggior importanza se non
si sapesse quale sia la natura dell'universo, ma si vivesse in sospettoso timore delle cose che
ci raccontano i miti; non sarebbe possibile cogliere i piaceri nella loro purezza senza la
scienza della natura.
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• Fra i desideri naturali che, se non vengono soddisfatti, non danno luogo a vera sofferenza, ve
ne sono di quelli in cui sussiste una forte tensione; e questi hanno origine da vana opinione:
e ci è difficile dissiparli non per la loro propria natura, ma per le stolte credenze degli
uomini.
• L'essere beato e immortale non ha affanni, ne ad altri ne arreca; è quindi immune da ira e da
benevolenza, perché simili cose sono proprie di un essere debole.
• La morte non è niente per noi. Ciò che si dissolve non ha più sensibilità, e ciò che non ha
sensibilità non è niente per noi.
• Il limite estremo della grandezza dei piaceri è la rimozione di tutto il dolore. Dove sia il
piacere, e per tutto il tempo che vi sia, non vi è posto per dolore fisico, o dell'anima, o per
l'uno e l'altro insieme.
• Non dura ininterrottamente il dolore della carne; il suo culmine dura anzi un tempo
brevissimo; e ciò che di esso appena oltrepassa il piacere non si protrae molti giorni nella
nostra carne. Le lunghe malattie poi arrecano alla carne più piacere che dolore.
• Non è possibile vivere felicemente senza anche vivere saggiamente, bene e giustamente, né
saggiamente e bene e giustamente senza anche vivere felicemente. A chi manchi ciò da cui
deriva la possibilità di vivere saggiamente, bene, giustamente, manca anche la possibilità di
una vita felice.
• Al fine di procurarsi sicurezza nei riguardi degli altri uomini, anche i beni del comando e del
regno sono beni secondo natura in quanto con tali mezzi si sia capaci di procurarsela.
• Alcuni vollero divenire famosi e rinomati ritenendo così di procurarsi sicurezza nei riguardi
degli altri uomini. Ammesso che in tal modo la loro vita sia diventata veramente sicura, essi
hanno acquistato un bene secondo natura; ma se la loro vita non lo è divenuta, non hanno
raggiunto quel bene secondo natura sotto il cui impulso hanno agito fin dall'inizio.
Aforismi di Sergej Esenin
• Mostrarsi semplici e sorridenti è l'arte suprema del mondo.
• La luna, rana d'oro del cielo.
• In ogni cosa viva c'è un'impronta. Segnata a fondo dalla prima età.
• Morire non è nuovo sotto il sole, ma nuovo non è più nemmeno vivere.
• Ho vergogna di aver creduto in Dio,/ ma mi duole di non credervi più.
• Teneramente malato di memorie infantili/ Sogno la nebbia e l'umido delle sere d'aprile.
• caro amico addio, senza parole,/ senza versare lacrime o sorridere./ Morire non è nuovo
sotto il sole,/ ma più nuovo non è nemmeno vivere.
• Mi piace spettinato camminare/ col capo sulle spalle come un lume/ e così mi diverto a
rischiarare/ il vostro triste autunno senza piume.
• Voglio vivere, vivere, vivere/ Ditemi che fare per amor del cielo/ E io qualunque cosa farò/
Pur di stormire nel giardino dei viventi.
Aforismi di Antonio Fogazzaro
• Vi sono anime che negano apertamente la vita futura e vivono proprio secondo la loro
opinione, per la sola vita presente. Queste non sono molte. Poi vi sono anime che mostrano
di credere nella vita futura e vivono del tutto per la presente. Queste sono alquanto più. Poi
vi sono anime che alla vita futura non pensano e vivono però in modo da non mettersi
troppo a repentaglio di perderla se c'è. Queste sono più ancora. Poi vi sono anime che
credono veramente nella vita futura e dividono pensieri e opere in due categorie che fanno
quasi sempre ai pugni fra loro: una è per il cielo, l'altra è per la terra. Queste sono
moltissime. Poi vi sono anime che vivono per la sola vita futura nella quale credono.
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• Dove trovate un italiano bastantemente colto che vi parli come vi parlo io dell'arte? La
grande maggioranza degli uomini educati non ne capisce niente, ma si guarda molto bene
del confessarlo. È curioso di star ad ascoltare un gruppo di questi sciocconi ipocriti davanti
ad un quadro o a una statua, quando fanno una fatica del diavolo per metter fuori
dell'ammirazione, credendo ciascuno di aver a che fare con degli intelligenti. Se potessero
levarsi la maschera tutti ad un tratto, udreste che risata!
• Quella sera avevo l'onore di vedervi bella; poiché in Voi la bellezza è lume che va e viene a
vostro talento.
• Io non sono amico di certe mollezze sentimentali moderne; io credo che è molto bene per
l'uomo di ripassare ogni tanto le lezioni e i precetti ch'egli ha avuto, direttamente o
indirettamente, dalla sventura, e di non lasciarne estinguere, di rinnovarne il dolore, perché è
il dolore che li conserva. E poi il dolore è un gran ricostituente dell'uomo, credete; e in certi
casi è un confortante indizio di vitalità morale, perché dove non vi è dolore, vi è cancrena.
• Ai tempi di La Fontaine le bestie parlavano, oggi scrivono.
• In guerra e in amore sono le ritirate che scatenano le avanzate.
• Se alla gente si concede il superfluo finirà col pretendere il necessario.
• Le vittime sono anch'esse colpevoli, se non altro dei nostri rimorsi.
• Le cose non sono mai così terribili da non poter peggiorare.
• Pareva segnato dalla matita d'un umorista quel sentiero alpino che serpeggiava tra gli abeti,
ora appiattandosi, entro una macchia folta, ora guizzando nel prato aperto, spensieratamente
curioso di ogni ruscello e d'ogni precipizio, tutto ipocrita serietà quando si diparte della
strada maestra, tutto scappate e follie quando si gitta sul morbido tappeto del "Campo dei
fiori".
Aforismi di Ugo Foscolo
• La noia proviene o da debolissima coscienza dell'esistenza nostra, per cui non ci sentiamo
capaci di agire, o da coscienza eccessiva, per cui vediamo di non poter agire quanto
vorremmo.
• L'arte non consiste nel rappresentare cose nuove, bensì nel rappresentare con novità.
• Colui che ama se stesso sopra ogni cosa non passa per la porta del regno dei cieli, allo stesso
modo in cui il dito della sposa, se è ripiegato su se stesso, non entra nell'anello offerto dallo
sposo.
• La fama degli eroi spetta un quarto alla loro audacia; due quarti alla sorte, e l'altro quarto, ai
loro delitti.
• Le laide e sciocche consuetudini sono la corruzione della nostra vita.
• Il coraggio non deve dare diritti per soperchiare il debole.
• Noi chiamiamo pomposamente virtù tutte quelle azioni che giovano alla sicurezza di chi
comanda e alla paura di chi serve.
• Io sono un po' intollerante e gli uomini un po' troppo importuni.
• Gli amori della moltitudine sono brevi ed infausti.
• Bada: ciò cui tu stendi avidamente la mano è un'ombra forse, che mentre è a te cara, a tal
altro è noiosa.
Aforismi di Anna Frank
• Chi è felice farà felici anche gli altri, chi ha coraggio e fiducia non sarà mai sopraffatto dalla
sventura.
• La verità è tanto più difficile da sentire quanto più a lungo la si è taciuta.
• Viviamo tutti con l'obiettivo di essere felici; le nostre vite sono diverse, eppure uguali.
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• È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano
assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere
nell'intima bontà dell'uomo.
• Ah, quante cose mi vengono in mente di sera quando sono sola, o durante il giorno quando
debbo sopportare certa gente che mi disgusta o che interpreta male tutte le mie intenzioni!
Perciò finisco sempre col ritornare al mio diario, è il mio punto di partenza e il mio punto di
arrivo, perché Kitty è sempre paziente; le prometterò che nonostante tutto continuerò a fare
la mia strada e a inghiottire le mie lacrime.
• Trovo meraviglioso quello che mi succede, e non soltanto quello che è visibile all'esterno del
mio corpo, ma quello che vi si compie internamente. Appunto perché non parlo mai con
nessuno di me e di queste cose, ne parlo con me stessa.
• Quanto sarebbero buoni gli uomini, se ogni sera prima di addormentarsi rievocassero gli
avvenimenti della giornata e riflettessero a ciò che v'è stato di buono e di cattivo nella loro
condotta!
• Sono felice di natura, mi piace la gente, non sono sospettosa e voglio vedere tutti felici e
insieme.
• Se un cristiano compie una cattiva azione la responsabilità è soltanto sua; se un ebreo
compie una cattiva azione, la colpa ricade su tutti gli ebrei.
• Pensa a tutta la bellezza ancora intorno a te e sii felice.
Aforismi di Giorgio Gaber
• Non si è mai abbastanza coraggiosi da essere vigliacchi definitivamente.
• Libertà è partecipazione.
• Un'idea, un concetto, un'idea, finché resta un'idea è soltanto un'astrazione. Se potessi
mangiare un'idea, avrei fatto la mia rivoluzione.
• Anche per oggi non si vola.
• Ci sono due tipi di artisti: quelli che vogliono passare alla storia e quelli che si accontentano
di passare alla cassa.
• Le più belle trombate della mia vita le ho fatte da solo.
• Non temo Berlusconi in sé, temo Berlusconi in me.
• Si può, siamo liberi come l'aria, si può, siamo noi che facciam la storia, si può: libertà,
libertà, libertà, libertà obbligatoria.
• Non si può ancora morire mentre ti agiti inerte. Aggrappati all'ultima azione che ancora puoi
fare: non devi fallire la morte.
• Ho bisogno di un delirio che sia ancora più forte, ma abbia un senso di vita e non di morte.
Aforismi di Carlo Goldoni
• Le bugie sono per natura così feconde, che una ne suole partorir cento.
• Le astuzie delle donne in genere si moltiplicano e si perfezionano coi loro anni.
• Ero avvocato; ero stato presentato al tribunale: si trattava ora di trovare i clienti. Tutti i
giorni andavo al palazzo per vedere arringare i maestri in quell'arte e, intanto, mi guardavo
bene attorno, sperando che il mio aspetto potesse risultare gradevole a qualche difensore il
quale decidesse così di affidarmi una causa in appello. Infatti un avvocato novello non può
brillare e farsi onore nei tribunali di prima istanza; solo nelle corti superiori si può fare
sfoggio della propria scienza, della propria eloquenza, della propria voce e della propria
abilità: quattro mezzi tutti ugualmente necessari affinché un avvocato, a Venezia, sia di
primo rango. (Memorie)
• Tutto il mio piacere consiste in vedermi servita, vagheggiata, adorata. Questa è la mia
debolezza, e questa è la debolezza di quasi tutte le donne. (La locandiera)
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Il mondo è un bel libro, ma poco serve a chi non lo sa leggere. (La Pamela)
Il mondo è un bellissimo libro, che tutti potrebbero leggere anche a piccole dosi.
Io son chi sono. (Il marchese, da La locandiera)
Oh bella! Ghe n'è tanti che cerca un padron, e mi ghe n'ho trovà do. Come diavol oia da far?
Tutti do no li posso servir. No? E perché no? (Il servitore di due Padroni)
• Tutti cercan di fare quello che fanno gli altri. Una volta correva l'acquavite, adesso è in voga
il caffè. (La bottega del caffè)
Aforismi di Johann Wolfgang Goethe
• Certi libri sembrano scritti non perché leggendoli s'impari, ma perché si sappia che l'autore
sapeva qualche cosa.
• Un arcobaleno che dura un quarto d'ora non lo si guarda più.
• Tutti i pensieri intelligenti sono già stati pensati. Occorre solo tentare di ripensarli.
• Le difficoltà crescono a misura che ci si avvicini alla meta. Seminare non è così difficile
come raccogliere.
• Se volete che le persone siano contente di conoscervi, dovete essere contenti voi di
conoscere loro e dimostrarglielo.
• Non basta sapere, si deve anche applicare; non è abbastanza volere, si deve anche fare.
• Chi è nell'errore compensa con la violenza ciò che gli manca in verità e forza.
• Chi ha molto a che fare con i bambini scoprirà che nessuna azione esteriore resta senza
influsso su di loro.
• E' lieto soltanto chi può dare.
• E' meglio lasciare che accadano ingiustizie piuttosto che rimuoverle commettendo illegalità.
Aforismi di Don Carlo Gnocchi
• Non ogni lavoro è ugualmente valido nella edificazione della persona e della società, ma
soltanto quel lavoro che corrisponde alla vocazione personale di ciascuno e alla superiore
economia della società.
• In un mondo come il nostro, inaridito, agitato, maniaco, è necessario mettere olio d'amore
sugli ingranaggi dei rapporti sociali e formare nuclei di pensiero e di resistenza morale per
non essere travolti.
• "Tu solo, per sempre" è l'immutabile parola di quelli che si amano. L'amore che si limita,
l'amore episodico, non è amore, è passione.
• L'amore è la più benefica, universale e santa di tutte le forze naturali, per la quale l'uomo
può evadere dalla clausura dell'io per donarsi, e diventare fonte viva e luminosa di altre vite
nel mondo.
• La verità variamente raccolta dalla vita, dai libri, dalle conversazioni deve essere ruminata
interiormente, per diventare sangue dell'anima e ha bisogno di essere lentamente distillata
nello spirito per poter lasciare le scorie e le impurità.
• La guerra nasce da un disordine morale, molto prima che da uno squilibrio economico, o da
una perturbazione dell'ordine politico. La guerra nasce dalla colpa.
• Non esistono malattie, ma malati, cioè un dato modo di ammalarsi proprio di ciascuno e
corrispondente alla sua profonda individualità somatica, umorale e psicologica.
• Buona parte dei cristiani in generale si accontentano della brodaglia insipida di poche
nozioni religiose condite con qualche pizzico di sentimentalismo, e hanno perduto
completamente il gusto del cibo solido e sostanzioso, di alcune verità vitali che pure stanno
alla base di tutta la costruzione dogmatica cristiana.
• Una volta conosciuta, anche confusamente, la vocazione personale deve essere rispettata
fedelmente e coerentemente obbedita.
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• L'insegnamento religioso è una delle parti più importanti del compito educativo. Ma per
assolverlo convenientemente, richiede un lungo studio e grande amore.
Aforismi di Gesù di Nazareth
• Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri.
• Chi è fedele nel poco lo è anche nel molto e chi è disonesto nel poco lo è anche nel molto.
• Quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso.
• In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato.
• Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri.
• Carissimi, se Dio ci ha amato, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri.
• Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l'amore di lui è
perfetto in noi.
• Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre.
• Se uno dicesse: "Io amo Dio", e odiasse il suo fratello, è un mentitore. Chi infatti non ama il
proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. Questo è il comandamento che
abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche il suo fratello.
• Io, Gesù, ho mandato il mio angelo, per testimoniare a voi queste cose riguardo alle Chiese.
Io sono la radice della stirpe di Davide, la stella radiosa del mattino.
Aforismi di Francesco Guccini
• E' meglio un giorno solo da ricordare, che ricadere in una nuova realtà sempre identica.
• E un giorno ti svegli stupita e di colpo ti accorgi che non sono più quei fantastici giorni
all'asilo.
• Avrei voluto comporre una canzone su Gesù, ma non ci sono riuscito.
• Il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto, | l' ipocrisia di chi sta sempre con la
ragione e mai col torto | è un dio che è morto.
• Risorgerà un mondo nuovo, ma noi non ci saremo.
• Solo il silenzio come un sudario si stenderà / fra il cielo e la terra, per mille secoli almeno.
• E catene di monti coperte di nevi / saranno confine a foreste di abeti.
• Vorrei sapere a che cosa è servito / vivere, amare e soffrire ! spendere tutti i tuoi giorni
passati / se così presto hai dovuto partire.
• Venerdì Santo, anche l'amore sembra languore di penitenza.
• Venerdì Santo, muore il Signore.. tu muori, amore, fra le mie braccia / Poi torna sera, resta
soltanto, dolce, il ricordo: Venerdì Santo.
Aforismi di Francisco Goya
• Il sonno della ragione genera mostri.
• L'oppressione, l'obbligo servile di far studiare e seguire a tutti lo stesso cammino è un
grande ostacolo per i giovani che andranno a professare un'arte così difficile.
• La fantasia senza il timone della ragione crea improbabili mostri: unita ad essa è la madre di
ogni arte e di tutte le meraviglie che ne discendono.
• Non ci sono regole nella pittura.
• Imitare con la massima fedeltà l'espressione naturale.
Aforismi di Alfred Hitchcock
• Il dramma è la vita con le parti noiose tagliate.
• La durata di un film dovrebbe essere direttamente commisurata alla capacità di resistenza
della vescica umana.
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• Anche se girassi un film su Cenerentola, il pubblico cercherebbe qualche cadavere nella
carrozza.
• Ci sono troppe donne in America, troppe donne di una certa età soprattutto. Ma non
possiamo ucciderle, né impedire agli americani di farsi comandare da loro.
• Per me l'arte viene prima della democrazia.
• C'è qualcosa di più importante della logica: l'immaginazione.
• Il cinema non è un pezzo di vita, è un pezzo di torta.
• Il dialogo dovrebbe essere semplicemente un suono fra gli altri, solo qualcosa che esce dalla
bocca delle persone, i cui occhi raccontano la storia per mezzo di espressioni visive.
• Ho una cura perfetta per una gola arrossata. Tagliarla.
• Non sono contro la polizia, ne ho solo paura.
Aforismi di Heinrich Heine
• Il commerciante ha in tutto il mondo la medesima religione.
• Non chiedetemi che cosa ho, ma che cosa sono.
• Dio mi perdonerà: è il suo mestiere.
• L'avvocato è un galantuomo che salva i vostri beni dai vostri nemici tenendoli per sè.
• L'esperienza è una buona scuola. Ma le sue rette sono più alte.
• Che cos'è il piacere, se non un dolore straordinariamente dolce.
• Dove le parole finiscono, inizia la musica.
• Dovunque si bruciano i libri, si finisce per bruciare anche gli uomini.
• E' dolce quello che tu mi dici, ma più dolce è il bacio che ho rubato alla tua bocca.
• La banderuola sul campanile, sebben fatta di ferro, sarebbe presto infranta dal vento di
tempesta se non comprendesse la nobile arte di volgersi ad ogni vento.
Aforismi di Friedrich Hegel
• L'uomo non è altro che la serie delle sue azioni.
• Ognuno vuole e ritiene di essere migliore di questo suo mondo. Chi migliore è, esprime solo
questo suo mondo meglio degli altri.
• Questa è la prosa del mondo quale appare alla propria e all'altrui coscienza, un mondo fatto
di finitezza e di mutamenti, inviluppato nel relativo, oppresso dalla necessità, alla quale il
singolo non è in grado di sottrarsi.
• Ogni vivente isolato rimane nella contraddizione di essere a sé per se stesso come questo
conchiuso uno, ma di dipendere al contempo da ciò che è altro: la lotta per la soluzione della
contraddizione non va oltre il tentativo di questa guerra permanente.
• Lode a te, Padre del cielo e della terra, per il fatto che non è una proprietà della scienza e
della conoscenza riconoscere ciò che è dovere per ciascuno e per il fatto che ogni cuore non
corrotto può sentire, da se, la differenza tra il bene ed il male.
• Gli uomini, oltre i doveri che la ragione impone, hanno inventato una quantità di compiti
pesanti, per tormentare la povera umanità! Questi compiti diventano fonte di orgoglio in cui
non si può trovare acquietamento alcuno se non a spese della virtù.
• La verità in filosofia significa che un concetto e la realtà concreta corrispondono.
• La semplice bontà può ottenere poco contro il potere della natura.
• Il giornale è la preghiera del mattino dell'uomo moderno.
• L'istruzione è l'arte di rendere l'uomo etico.
Aforismi di Vladimir Horowitz
• La perfezione è di per sé imperfezione.
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• Io sono un generale. I miei soldati sono i tasti e io devo comandarli.
• Il mio futuro è nel mio passato e il mio passato è il mio presente. Ora devo fare in modo che
il presente sia il mio futuro.
• Se volete che io suoni solo note senza specifiche dinamiche, non potrò mai commettere
errori.
• Il mio volto è il mio passaporto.
• Io mi assumo dei rischi terribili. Perché il mio modo di suonare è molto chiaro, quando
faccio un errore si sente.
Aforismi di Hermann Hesse
• L'eccessivo valore che diamo ai minuti, la fretta, che sta alla base del nostro vivere, è senza
dubbio il peggior nemico del piacere.
• Anche un orologio fermo segna l'ora giusta. Due volte al giorno.
• La vita di un uomo puro e generoso è sempre una cosa sacra e miracolosa, da cui si
sprigionano forze inaudite che operano anche in lontananza.
• Chi possiede coraggio e carattere, è sempre molto inquietante per chi gli sta vicino.
• Gran parte dei nostri sogni li viviamo con assai maggiore intensità della nostra esistenza da
svegli.
• Alcuni si ritengono perfetti unicamente perchè sono meno esigenti nei propri confronti.
• Ciò che rende l'esistenza preziosa e piacevole sono solo i nostri sentimenti e la nostra
sensibilità.
• Con la psicologia si possono scrivere libri, ma non penetrare nel cuore di un uomo.
• Ancora oggi non conosco nulla di più prezioso al mondo di una solida e sincera amicizia fra
uomini.
• Cosa sono i millenni? Una manciata di tempo. Polvere in confronto a un unico sguardo
dell'eternità.
• E' molto di più e molto più importante ciò che gli esseri umani hanno in comune, di quello
che ognuno tiene per sé e lo distingue dagli altri.
• Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa sente se stessa e percepisce la propria vita.
• Bontà e ragione non sono nella natura, ma esistono in noi con i quali il caso si diverte; ma
possiamo essere più forti del caso e della natura, anche se solo per pochi istanti.
• Il popolo italiano: capace di versare calde lacrime per un gorgheggio sentimentale e nel
medesimo istante di ridere sgangheratamente per un piccolo contrattempo sulla scena.
• E' sempre difficile venire al mondo. Gli uccelli fanno fatica ad uscire dall'uovo... bisogna
trovare il proprio sogno perché la strada diventi facile.
• Non esiste un sogno perpetuo. Ogni sogno cede il posto ad un sogno nuovo, e non bisogna
volerne trattenere alcuno.
• Felice è chi è capace di amare molto. Ma amare e desiderare non sono la stessa cosa.
• I giovani credono di vivere in eterno e perciò assecondano ogni pensiero e ogni desiderio. I
vecchi si sono già accorti che da qualche parte c'è una fine, e che tutto ciò che si possiede e
si fa per sè soli, alla fine cadrà in una fossa.
• I vecchi hanno bisogno di una eternità diversa e di credere che non lavorano solo per i
vermi. Ecco perchè ci sono moglie e figli, affari, lavoro, patria: per dare uno scopo alle
fatiche e ai sacrifici quotidiani.
• Il male nasce sempre dove l'amore non basta.
• La bellezza non rende felice colui che la possiede, ma colui che la può amare e desiderare.
• La felicità è amore, nient'altro.
• La natura ha migliaia e migliaia di colori, e noi ci siamo messi in testa di ridurne la scala
solo ad una ventina.
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• La saggezza non può essere trasmessa. La saggezza che un saggio tenta di trasmettere suona
sempre simile alla follia.
• La vita di ogni uomo è una via verso se stesso, il tentativo di una via, l'accenno di un
sentiero.
• L'aforisma è una sorta di gemma, tanto più preziosa quanto più rara, e godibile solo in dosi
minime.
• L'amore è il desiderio fattosi saggio.
• L'amore lo si patisce, ma più lo si patisce con dedizione, più ci rende forti.
• L'amore non bisogna implorarlo e nemmeno esigerlo. L'amore deve avere la forza di
attingere la certezza in se stesso. Allora non sarà trascinato, ma trascinerà.
• L'amore non vuole avere, vuole soltanto amare.
• Le lacrime sono lo sciogliersi del ghiaccio dell'anima. E a chi piange, tutti gli angeli sono
vicini.
• Le piccole gioie, non quelle grandi, ci servono da sollievo e da conforto quotidiano.
• Non permettere alla donna di cambiarti, quando l'avrà fatto si sarà stancata di te.
• Non si deve dare molto credito agli uomini quando parlano dei loro difetti. Taluni si credono
perfetti perché non chiedono molto a se stessi.
• Nulla è più difficile che condurre un uomo alla propria felicità.
• Nulla è più pericoloso per l'anima che occuparsi continuamente della propria
insoddisfazione e debolezza.
• Ogni sublime umorismo comincia con la rinuncia dell'uomo a prendere sul serio la propria
persona.
• Ogni uomo ha un suo compito nella vita, e non è mai quello che egli avrebbe voluto
scegliersi.
• Ogni uomo prova il bisogno di affezionarsi a qualche essere vivente e dargli prova del
proprio amore.
• Penso spesso che se tutte le case e le strade avessero un aspetto gradevole e ordinato e
nobile, la gente sarebbe necessariamente gentile e amabile.
• Se temiamo qualcuno, riconosciamo a costui un potere su di noi.
• Ciò che conta è tutto dentro di noi; da fuori nessuno ci può aiutare. Non essere in guerra con
se stessi, vivere d'amore e d'accordo con se stessi: allora tutto diventa possibile. Non solo
camminare su una fune, ma anche volare.
• Senza amore di sé neppure l'amore per gli altri è possibile.
• Sono più le persone disposte a morire per degli ideali, che quelle disposte a vivere per essi.
• Tra due persone per quanto vicine possano essere, rimane sempre un abisso che può essere
colmato soltanto dall'amore, di volta in volta, e solo con una passerella di fortuna.
• Troppo spesso togliamo tempo ai nostri amici per dedicarlo ai nostri nemici.
• Tutte le cose, anche le meno interessanti, o le più brutte, hanno un lato piacevole. Bisogna
solo volerlo vedere.
• Tutti sanno per esperienza che è facile innamorarsi, mentre amare veramente è bello ma
difficile. Come tutti i veri valori, l'amore non si può acquistare. Il piacere si può acquistare,
l'amore no.
• Tutti sono sottomessi, tutti desiderano obbedire e pensare meno che si può: bambini sono gli
uomini.
• Un albero sotto i raggi del sole, un sasso segnato dalle intemperie, un animale, una
montagna: tutti hanno una vita, una storia, vivono, soffrono, affrontano i pericoli, godono,
muoiono. Ma non sappiamo il perché.
• Un bravo artista é destinato ad essere infelice nella vita: ogni volta che ha fame e apre il suo
sacco, vi trova dentro solo perle.
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• Le parole non colgono il significato segreto, tutto appare un po' diverso quando lo si
esprime, un po' falsato, un po' sciocco, sì, e anche questo è bene e mi piace moltissimo,
anche con questo sono perfettamente d'accordo, che ciò che è tesoro e saggezza d'un uomo
suoni sempre un po' sciocco alle orecchie degli altri.
Aforismi di B.B. King
• La cosa bella delle nuove cose che si imparano è che nessuno può portartele via.
• Finché Bono e gli U2 continueranno a telefonarmi e a invitarmi in sala, vorrà dire che non
sono vecchio e che ho ancora qualcosa da dire e da trasmettere.
• Gli U2 vennero nel mio camerino dopo un concerto a Dublino. Persone semplici, immediate,
senza la spocchia delle rockstar. Chiesi a Bono se aveva voglia di scrivermi una canzone. Mi
disse subito di sì. Un anno dopo si fece vivo emi chiese di suonare con il mio gruppo, prima
di loro, in un concerto nel Texas. Ci incontrammo e mi spiegò che i nostri stili avrebbero
potuto fondersi in una canzone che aveva scritto, "When Love Comes to Town". Parlava
della crocifissione di Gesù. Brano bello, solido, intenso. Io, che cantavo gospel da ragazzino
nella chiesa del mio paese, sono rimasto molto religioso. Un’altra cosa che mi unisce a
Bono.
• Sono un essere umano. Mi spaventa il fatto di dover dimostrare ogni sera quanto valgo,
perché la gente che viene a vederti sa chi sei e devi confermare il tuo nome, la tua
credibilità, la tua fama ed essere meglio di quello che hai inciso su disco, ma non troppo
diverso.
• Mi sembra che i giovani di oggi che si accostano alla musica lo fanno solamente per fare
soldi e non per una passione autentica.
• Mi motiva il fatto che il pubblico cambia ogni sera. Non mi sento mai rilassato
semplicemente perché penso a quello che si aspettano di ascoltare da me. Mentre è la
consapevolezza di trovarmi sempre di fronte ad un pubblico diverso che mi rende cosciente
che ancora c’è qualcuno che vuole vedermi su un palco. Ciò che ancora oggi mi spinge ad
esibirmi è il desiderio di intrattenere la gente.
• Mi sembra di ricordare che fosse un concerto di beneficenza per raccogliere soldi da
destinare alle scuole. Il Papa volle conoscerci personalmente e complimentarsi con noi. In
una successiva udienza privata regalai una delle mie chitarre a Giovanni Paolo II: nel
momento in cui imbracciò la Gibson nera mi sarei messo a volare dalla felicità.
Aforismi di Giovanni Keplero
• Giordano Bruno ha concepito il mondo infinito in modo tale che quante sono le stelle fisse,
tanti sono i mondi, e questo nostro mondo diviene uno fra i mondi innumerabili.
• I protestanti preferiscono essere in disaccordo col sole piuttosto che d'accordo col papa.
• Giordano Bruno sostenne l'inutilità di tutte le religioni e che Dio è presente nel mondo.
• [Sul cannocchiale di Galileo Galilei] Oh canna meravigliosa, più preziosa d'uno scettro!
• Seppi da Wacherio che il Bruno fu abbruciato in Roma e che sopportò con costanza il
supplicio, asserendo che tutte le religioni sono vane e che Iddio s'immedesima col mondo,
col circolo e col punto.
Aforismi di William James
• Per essere un buon filosofo tutto ciò che è necessario è odiare il modo di ragionare degli
altri.
• Molte persone credono di pensare ma in realtà stanno solo riorganizzando i loro pregiudizi.
• Il più profondo principio della natura umana è il disperato bisogno di essere apprezzati.
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• Non aver paura della vita. Credi invece che la vita sia davvero degna di essere vissuta, e il
tuo crederci aiuterà a rendere ciò una verità.
• Criticare è valutare, impadronirsi, prendere possesso intellettuale, insomma stabilire un
rapporto con la cosa criticata e farla propria.
• La più grande scoperta della mia generazione è che gli esseri umani possono cambiare le
loro vite cambiando le abitudini mentali.
• Il recedere da una pretesa è un sollievo tanto grande quanto il vederla soddisfatta.
• Il genio è poco più che la facoltà di percepire in un modo inconsueto.
• L'essere umano più miserabile del mondo è quello in cui la sola cosa abituale è l'indecisione.
• La religione è la reazione totale di un uomo alla vita.
Aforismi di Ippocrate di Coo
• Ciò che io possa vedere o sentire durante il mio esercizio o anche fuori dell'esercizio sulla
vita degli uomini, tacerò ciò che non è necessario sia divulgato, ritenendo come un segreto
cose simili. E a me, dunque, che adempio un tale giuramento e non lo calpesto, sia concesso
di godere della vita e dell'arte, onorato degli uomini tutti per sempre; mi accada il contrario
se lo violo e se spergiuro.
• Esistono soltanto due cose: scienza ed opinione; la prima genera conoscenza, la seconda
ignoranza.
• La vita è breve, l'arte vasta, l'occasione istantanea, l'esperimento malcerto, il giudizio
difficile.
• Le stagioni determinano le forme: or le stagioni differiscono tra di esse; la medesima
stagione differisce da se stessa nei diversi paesi; e le forme degli esseri viventi
rappresentano tutte queste diversità.
• Per i mali estremi una terapia estrema e rigorosa è la più efficace.
• Di due dolori che insorgono contemporaneamente, ma non nello stesso luogo, il più violento
soffoca l'altro.
• Ciò che è da gran tempo consueto, anche se è peggiore dell'inconsueto, di solito turba di
meno; tuttavia talvolta occorre cambiare passando all'inconsueto.
• Se c'è amore per l'uomo, ci sarà anche amore per la scienza.
• Esistono paesi montuosi, e terreni secchi, sprovveduti di acque, ove le stagioni hanno un
cammino, e dove i loro cambiamenti seguono leggi tutte particolari. Una natura severa
comunica le sue dure impronte agli abitanti. Gli uomini vi sono grandi, e vigorosi: essi
nascono tali; e tutte le circostanze sembrano avere per oggetto di apparecchiarli alle più
aspre fatiche. Ma simili temperamenti producono costumi selvaggi, e nutriscono inclinazioni
feroci.
• In effetti esistono tra gli uomini talune razze o taluni individui che somigliano ai terreni
montuosi e coperti di foreste. Esistono altri che richiamano quei suoli leggeri che sono
innaffiati da abbondanti sorgenti: taluni di essi possono essere paragonati con i prati e con le
paludi; altri a pianure secche e spogliate.
Aforismi di James Joyce
• Un uomo di genio non commette errori: i suoi sbagli sono l'anticamera della scoperta.
• Adagio, umilmente, esprimere, tornare a spremere dalla terra bruta o da ciò ch'essa genera,
dai suoni, dalle forme e dai colori, che sono le porte della prigione dell'anima, un'immagine
di bellezza che siamo giunti a comprendere: questa è l'arte.
• Quando hai una cosa, questa può esserti tolta. Quando tu la dai, l'hai data. Nessun ladro te la
può rubare. E allora è tua per sempre.
• Dio fece il cibo, ma certo il diavolo fece i cuochi.
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• Qual'è l'età dell'anima umana? Come essa ha la virtù del camaleonte di mutar colore a ogni
nuovo incontro, d'esser gaia con chi è allegro e triste con chi è depresso, così anche la sua
età è mutevole come il suo umore.
• Donne: non le vedi mai sedersi su una panchina con l'avviso 'Verniciata di fresco'. Hanno
occhi dappertutto.
• Non esiste eresia o filosofia così aborrita dalla chiesa come un essere umano.
• Si può passar sopra a un morso di lupo, ma non a un morso di pecora.
• La donna è spesso il punto debole del marito.
• Se ho scelto Dublino per scena è perché quella città mi appariva come il centro della
paralisi.
• Chi ruba al povero presta al signore.
• Cristoforo Colombo, come tutti sanno, è onorato dai posteri perché fu l'ultimo a scoprire
l'America.
• Fragilità, il tuo nome è matrimonio.
• L'unica cosa che mi interessa è lo stile.
• La paternità, in quanto generazione cosciente, è sconosciuta all'uomo.
• Nessuna penna, inchiostro, tavolo, stanza, pace e nessuna inclinazione.
• Il mio corpo era come un'arpa e le parole e gesti di lei come dita sulle sue corde.
• I pensieri mi scappavano via. Gli impegni seri della vita, che ora parevano separarmi dai
miei desideri, mi sembravano un gioco infantile, antipatico e noioso.
• Lei era un po' ordinaria - ogni tanto sbagliava le congiunzioni, diceva 'se saprebbe'. Ma che
importanza aveva la grammatica se l'amava veramente? Non sapeva decidere se volerle bene
o disprezzarla per quello che aveva fatto. Naturalmente l'aveva fatto pure lui. L'istinto lo
portava a rimanere libero, a non sposarsi. Una volta sposato sei finito, gli diceva.
• Moriva dal desiderio di salire in cielo attraverso il tetto e di volare verso un altro paese dove
non avrebbe più sentito parlare dei suoi guai, eppure una forza lo spingeva dabbasso scalino
per scalino.
• Attendeva paziente, quasi allegra, senza nessuna ansia, mentre i ricordi cedevano il posto a
speranze e progetti. Speranze e progetti talmente complessi che non vedeva nemmeno più i
cuscini bianchi su cui fissava lo sguardo, né si ricordava di cosa fosse in attesa.
• Osservò la scena e pensò alla vita- e come regolarmente gli succedeva quando pensava alla
vita, diventò malinconico. Una tristezza dolce discese in lui. Sentì quanto era vano lottare
contro la sorte- era questa la saggezza che i secoli gli avevano tramandato.
• Convennero di interrompere i loro rapporti: ogni legame, disse lui, è un legame di dolore.
• Era stata evidentemente incapace di vivere, priva di qualsiasi forza di carattere, facile preda
delle abitudini, uno dei relitti su cui è stata eretta la civiltà.
• Mentre sedeva lì, rivivendo la sua vita con lei ed evocando ora l'una ora l'altra delle
immagini nelle quali adesso la concepiva, si rese conto che era morta, che aveva cessato di
esistere, che era diventata un ricordo.
• Sembrava che un unico essere umano l'avesse amato, e lui le aveva negato la vita e la
felicità, l'aveva condannato all'ignominia, a una morte vergognosa.
• Un'ondata di gioia ancora più tenera gli sfuggì dal cuore e gli scorse come un caldo flusso
nelle arterie. Come il tenero fuoco di stelle, attimi della loro vita insieme, di cui nessuno
sapeva o avrebbe mai saputo, si scagliarono nella sua memoria illuminandola. Desiderava
rammentarle quegli attimi, farle dimenticare gli anni della noiosa vita in comune e ricordarle
soltanto gli attimi di estasi. Perché gli anni, sentiva, non avevano spento la sua anima o
quella di lei. I bambini, lo scrivere, le cure della famiglia non avevano spento del tutto il
tenero fuoco delle loro anime. In una lettera che le aveva scritto allora aveva detto: "Come
mai parole come queste mi sembrano tanto fiacche e fredde? Forse perché non esiste per il
tuo nome parola abbastanza tenera? Le parole scritte anni prima gli giunsero dal passato
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come una musica lontana. Moriva dal desiderio di rimanere solo con lei. Quando, andati via
gli altri, lui e lei sarebbero stati nella loro camera in albergo, allora sarebbero stati soli, e
insieme.
Un picchiettare sommesso sui vetri lo fece voltare verso la finestra: aveva ricominciato a
nevicare. Osservò assonnato i fiocchi neri e argentei che cadevano obliqui contro il
lampione. Era giunto il momento di mettersi in viaggio verso occidente. Sì, i giornali
dicevano il vero: c'era neve dappertutto in Irlanda. Cadeva ovunque nella buia pianura
centrale, sulle nude colline; cadeva soffice sulla palude di Allen e più a ovest sulle nere,
tumultuose onde dello Shannon. Cadeva in ogni canto del cimitero deserto, lassù sulla
collina dove era sepolto Michael Fury. S'ammucchiava alta sulle croci contorte, sulle pietre
tombali, sulle punte del cancello, sugli spogli roveti. E la sua anima gli svanì adagio adagio
nel sonno mentre udiva lieve cadere la neve sull'universo, e cadere lieve come la discesa
della loro estrema fine sui vivi e sui morti.
Quattrini e cretini non si fanno compagnia.
Uomo affamato, uomo arrabbiato.
La storia è un incubo da cui cerco di destarmi.
Sta nello spazio ciò a cui nel tempo devo arrivare, ineluttabilmente.
Corde in terra e nell'aria Suonano dolcemente; Corde presso il fiume Dove i salci si toccano.
C'è lungofiume una musica Là dove Amore gironzola Coi fiori smorti sul mantello, Sul capo
le foglie imbrunite.
In quell'ora che ogni cosa ha quiete, O solitario custode dei cieli, Non senti il vento notturno
E le arpe sospiranti Amore che schiuda I pallidi cancelli dell'alba?
Stare vorrei in quel dolce seno (Quanto dolce e leggiadro!) Dove non colga nessun aspro
vento. Per via delle brulle austerità Stare vorrei in quel dolce seno.
Amore è misero se il suo amore è assente. Vento nunziale soffia Perché amore è colmo;
Presto, oh, molto presto il tuo amore sarà da te.
La sua mano sta Sotto il morbido seno rotondo, Colui che ha dolore Così si queterà.
Fossi pure il tuo Mitridate Assuefatto a sfidare il dardo velenoso, Sempre me immune dovrai
abbracciare Per conoscere l'estasi del cuore.
Aforismi di Stanley Kubrick
• Le superpotenze si comportano da gangster e i paesi piccoli da prostitute.
• Un sogno, non è mai soltanto un sogno.
• Il reale va bene, l'interessante è meglio.
• Se può essere scritto, o pensato, può essere filmato.
• Se riuscite a parlare in modo brillante di un problema, si può creare la consolante
conclusione di averlo sotto controllo.
• I critici ti stanno sempre alla gola o ai piedi.
• Non sono mai stato sicuro che la morale della storia di Icaro dovesse essere: "Non tentare di
volare troppo in alto", come viene intesa in genere, e mi sono chiesto se non si potesse
interpretarla invece in un modo diverso: "Dimentica la cera e le piume, e costruisci ali più
solide".
• Talvolta la verità di una cosa non sta tanto nel pensiero di essa quanto nel modo di sentirla.
• [Su 2001: Odissea nello spazio, film del 1968] Ognuno è libero di speculare a suo gusto sul
significato filosofico del film, io ho tentato di rappresentare un'esperienza visiva, che aggiri
la comprensione per penetrare con il suo contenuto emotivo direttamente nell'inconscio.
• Il miglior modo per imparare a fare un film è farne uno.
Aforismi di Giacomo Leopardi
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Il più solido piacere di questa vita, è il piacere vano delle illusioni.
L'unico modo per non far conoscere agli altri i propri limiti, è di non oltrepassarli mai.
Il piacere è sempre o passato o futuro, e non è mai presente.
I beni si disprezzano quando si possiedono sicuramente, e si apprezzano quando sono
perduti o si corre pericolo di perderli.
Gli uomini sarebbero felici se non avessero cercato e non cercassero di esserlo.
E' curioso vedere che gli uomini di molto merito hanno sempre le maniere semplici, e che
sempre le maniere semplici sono state prese per indizio di poco merito.
È vero, come predica Cicerone, che la virtù è il fondamento dell'amicizia, nè può essere
amicizia senza virtù; perchè la virtù non è altro che il contrario dell'egoismo, principale
ostacolo all'amicizia.
I fanciulli trovano il tutto anche nel niente, gli uomini il niente nel tutto.
Chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo.
Amore, amor, di nostra vita ultimo inganno.
Aforismi di Stan Laurel
• Se qualcuno di voi piangerà al mio funerale, non vi parlerò mai più.
• "Vorrei essere in montagna a sciare..." - "le piace sciare Mr. Laurel?" - "...lo detesto, ma è
sempre meglio di essere qui" [Rivolto all'infermiera in punto di morte]
Aforismi di Leonardo da Vinci
• Ogni nostra cognizione, principia dai sentimenti.
• Come il ferro in disuso arrugginisce, così l'inazione sciupa l'intelletto.
• Chi non punisce il male comanda che lo si faccia.
• Quelli che s'innamorano di pratica senza scienza son come il nocchiere, che entra in naviglio
senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada.
• La sapienza è figliola dell'esperienza.
• Meglio è la piccola certezza che la gran bugia.
• La vita ben spesa lunga è.
• Chi semina virtù fama raccoglie.
• Acquista cosa nella tua gioventù, che ristori il danno della tua vecchiezza. E se tu intendi la
vecchiezza aver per suo cibo la sapienza, adoprati in tal modo in gioventù, che a tal
vecchiezza non manchi il nutrimento.
• E' più facile resistere all'inizio che alla fine.
Aforismi di Veronica Lario
• Bisogna specchiarci in questo Paese, vederlo per quello che è in realtà. Un Paese nel quale le
madri offrono le figlie minorenni in cambio di un'illusoria notorietà. Un Paese in cui
nessuno vuole più fare sacrifici perché tanto la fama, i soldi, la fortuna arrivano con la tv,
col Grande Fratello. Che futuro si prepara per un Paese così?
• Mi domando in che paese viviamo, come sia possibile accettare un metodo politico come
quello che si è cercato di utilizzare per la composizione delle liste elettorali del centrodestra
e come bastino due mie dichiarazioni a generare un immediato dietrofront. Io ho fatto del
mio meglio, tutto ciò che ho creduto possibile. Ho cercato di aiutare mio marito, ho
implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona
che non sta bene. È stato tutto inutile. Credevo avessero capito, mi sono sbagliata. Adesso
dico basta.
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Aforismi di Paul Klee
• L'arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è.
• Un solo giorno basta a farci un po' più grandi oppure, un'altra volta, un po' più piccoli.
• Il colore mi possiede. Non ho bisogno di tentare di afferrarlo. Mi possiede per sempre, lo
sento. Questo è il senso dell'ora felice: io e il colore siamo tutt'uno. Sono pittore.
• L'arte è l'immagine allegorica della creazione.
• L'occhio segue le vie che nell'opera gli sono state disposte.
• Un occhio osserva, gli altri sentono.
• Una volta visto Leonardo non si pensa più alla possibilità di fare molti progressi.
Aforismi di John Lennon
• La vita è ciò che ti accade quando sei tutto intento a fare altri piani.
• Chiunque può avere successo. Se continui a ripeterlo un bel po' di volte puoi averlo anche
tu.
• Lavoro è vita, e senza quello esiste solo paura e insicurezza.
• Siamo più popolari di Gesù Cristo adesso. Non so chi morirà per primo. Il Rock and Roll o
il Cristianesimo.
• La musica è di tutti. Solo gli editori pensano che appartenga a loro.
• Preferisco le idee agli ideali.
• A Mimi [la zia] dicevo sempre: "Hai buttato via tutte le mie poesie e te ne pentirai quando
sarò famoso". Non le perdonavo il fatto che non mi trattasse come un fottuto genio.
• Anche tu dovresti stancarti combattendo per la pace, oppure morire.
• Il tempo che ti piace buttare, non è buttato.
• La realtà toglie molto all'immaginazione.
Aforismi di Le Corbusier
• L'architettura è un fatto d'arte, un fenomeno che suscita emozione, al di fuori dei problemi di
costruzione, al di là di essi. La Costruzione è per tener su: l'Architettura è per commuovere.
• L'arte del decoratore consiste nel fare nelle case altrui quello che non si sognerebbe mai di
fare nella propria.
• Una casa è una macchina per abitare.
• Ogni mattina mi sveglio nei panni di un imbecille... e cerco per tutto il giorno di uscirne.
• L'Architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi sotto la luce.
• Ogni frastuono, ogni fragore di macchina dovrebbero essere banditi come profanazioni
esecrabili.
• Questi frammenti di elementi naturali, pezzetti di pietra, fossili, schegge di legno, cose
martirizzate dagli elementi, raccattate lungo il bordo del mare, [...] che esprimono leggi
fisiche, l'usura, l'erosione, lo scoppio, ecc., non solo hanno qualità scultoree, ma anche uno
straordinario potenziale poetico.
Aforismi di Niccolò Machiavelli
• Ognun vede quel che tu pari. Pochi sentono quel che tu sei.
• Credo che si abbia nelle cose a vedere il fine e non il mezzo.
• Dal momento che l'amore e la paura possono difficilmente coesistere, se dobbiamo scegliere
fra uno dei due, è molto più sicuro essere temuti che amati.
• Dove c'è una grande volontà non possono esserci grandi difficoltà.
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• Giudico che la fortuna sia arbitra della metà delle azioni nostre, ma che ce ne lasci governare
l'altra metà.
• Gli uomini dimenticano piuttosto la morte del padre che la perdita del patrimonio.
• Governare è far credere.
• Il fine giustifica i mezzi.
• La natura dei popoli è varia; ed è facile a persuadere loro una cosa, ma è difficile fermarli in
quella persuasione.
Aforismi di Madre Teresa di Calcutta
• Le parole gentili sono brevi e facili da dire, ma la loro eco è eterna.
• Compresi che l'amore racchiudeva tutte le vocazioni, che era tutto, che abbracciava tutti i
tempi e tutti i luoghi. La mia vocazione finalmente l'ho trovata...è l'amore!
• Dio agisce sempre secondo le vie più semplici.
• La fame d'amore è molto più difficile da rimuovere che la fame di pane.
• Il mio segreto è infinitamente semplice. Prego. Attraverso la preghiera, divento una cosa
sola nell'amore con Cristo. PregarLo, è amarLo.
• Perché una lampada continui a bruciare bisogna metterci dell'olio.
• Se vuoi salire fino al cielo, devi scendere fino a chi soffre e dare la mano al povero.
• Non capiremo mai abbastanza quanto bene è capace di fare un sorriso.
• Quello che noi facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma se non lo facessimo l'oceano
avrebbe una goccia in meno.
• Dovreste conoscere ciò che vuole dire povertà, forse la nostra gente ha molti beni materiali,
forse ha tutto, ma credo che se guardiamo nelle nostre case, vediamo quanto è difficile
trovare un sorriso e il sorriso è il principio dell'amore.
Aforismi di Rosa Luxemburg
• La libertà è sempre la libertà di dissentire.
• La storia è la sola vera insegnante, la rivoluzione la miglior scuola per il proletariato.
• Chi non si muove, non può rendersi conto delle proprie catene.
• La social-democrazia è semplicemente l'incorporamento della moderna lotta della classe
proletaria, una lotta che è guidata da una coscienza delle proprie storiche conseguenze.
• Il Marxismo è un punto di vista mondiale rivoluzionario che deve sempre lottare per le
nuove verità.
Aforismi di Emmanuel Levinas
• Il povero, lo straniero si presenta come eguale. La sua uguaglianza in questa povertà
essenziale consiste nel riferirsi al terzo, così presente all'incontro e che, nella sua miseria, è
già servito da Altri. Egli si unisce a me. Ogni relazione sociale, al pari di una derivata, risale
alla presentazione dell'Altro al Medesimo, senza nessuna mediazione di immagini o di
segni, ma grazie alla sola espressione del volto.
• Il fatto che tutti gli uomini siano fratelli non è spiegato dalla loro somiglianza, né da una
causa comune di cui sarebbero l'effetto come succede per le medaglie che rinvìano allo
stesso conio che le ha battute.
• Il Nomade non è necessariamente qualcuno che si muove. I nomadi non sono coloro che si
spostano come emigranti; sono quelli che non si muovono, sono quelli che diventano
nomadi per restare nello stesso posto sfuggendo ai codici.
• La paternità non si riconduce ad una causalità cui gli individui parteciperebbero
misteriosamente e che determinerebbe, in base ad un effetto non meno misterioso, un
fenomeno di solidarietà.
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• Il fatto originario della fraternità è costituito dalla mia responsabilità di fronte ad un volto
che mi guarda come assolutamente estraneo, e l'epifania del volto coincide con questi due
momenti. O l'uguaglianza si produce là dove l'Altro comanda il Medesimo e gli si rivela
nella responsabilità; o l'uguaglianza non è che un'idea astratta e una parola.
• Ricordo che sono andato a Friburgo da studente per conoscere Heidegger e per assistere ai
suoi corsi universitari. Avevo la ferma intenzione di scrivere la tesi sul suo pensiero. Era il
periodo in cui Heidegger era già molto celebre e quindi non era difficile riconoscere in lui
un maestro. Tutto quello che affermava era, al tempo stesso, stupefacente ed enunciato con
autorità. Io non ero ancora bene al corrente dei rapporti tra Heidegger e Hitler e, inoltre,
all'epoca il presunto nazionalsocialismo di Heidegger non costituiva un problema come
oggi, perché Heidegger aveva un indiscutibile carisma personale. La sua simpatia per il
nazismo appariva secondaria e irrilevante rispetto al suo modo di dominare i problemi
filosofici. Era un personaggio assolutamente affascinante. Esercitava un'influenza molto
forte anche sui suoi colleghi, sui filosofi. Si aveva l'impressione che se Heidegger diceva
qualcosa non valeva la pena discuterne ulteriormente.
• La mia infanzia è stata segnata profondamente dall'ebraismo soprattutto attraverso il
commentario alla Scrittura, quello che giaceva sul tavolo di ogni ebreo.
Aforismi di Claude Lévi-Strauss
• Scienziato non è colui che sa dare le vere risposte, ma colui che sa porre le giuste domande.
• Potrei dimostrare, non come gli uomini pensano nei miti, ma come i miti operano nelle
menti degli uomini senza che loro siano informati di questo fatto.
• Come l'individuo non è solo nel gruppo, né alcuno nella società è solo fra gli altri, così
l'uomo non è solo nell'universo.
• La lingua è una forma di ragione umana, la quale ha la sua relativa logica interna e di cui
l'uomo non sa nulla.
• Il mondo è iniziato senza l'uomo e troverà il suo compimento senza di lui.
• Il nostro sistema è l'esempio più alto dell'assurdità, poiché curiamo il colpevole come un
bambino, in modo da avere il diritto di punirlo e, come un adulto, gli vogliamo vietare la
consolazione.
• L'antropologo rispetta la storia, pur non assegnandole il valore che le spetta. Infatti la ritiene
uno studio complementare a se stesso: da una parte spiega il susseguirsi delle società umane
nel tempo, dall'altra nello spazio.
• L'uomo che muore si tramuta in giaguaro, la donna che muore con la tempesta se ne va con
la tempesta scompare.
• La musica è una macchina per sopprimere il tempo.
• Nel modo più inatteso, è proprio il dialogo con la scienza ciò che rende nuovamente attuale
il pensiero mitico.
Aforismi di Konrad Lorenz
• Il nostro amore per gli animali si misura dai sacrifici che siamo pronti a fare per loro.
• Cane che abbaia talvolta morde. Uomo che ride non spara mai.
• Essere donna è terribilmente difficile, perchè consiste soprattutto nell'avere a che fare con
gli uomini.
• Le donne hanno una maniera tutta particolare di tormentarsi.
• Tutte le ambizioni sono giustificate, ad eccezione di quelle che si arrampicano sulle miserie
e sulla credulità umana.
• Non esistono condizioni ideali in cui scrivere, studiare, lavorare o riflettere, ma è solo la
volontà, la passione e la testardaggine a spingere un uomo a perseguire il proprio progetto.
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• Ad opera del linguaggio è sorta una comunanza, una comunanza del sapere e quindi del
volere mai prima esistita.
• C'è per me qualcosa di commovente nell'opinione troppo alta che il filosofo manifesta per
l'uomo medio se pensa che questo potrebbe venir trattenuto da un'azione qualsiasi verso cui
è spinto da inclinazione naturale, solo perché ha riconosciuto in via puramente razionale che
nell'essenza dell'azione c'è una contraddizione logica!
• C'è un tipo d'ordinamento sociale caratterizzato da una forma d'aggressione che finora non
abbiamo incontrato, e cioè dal combattimento collettivo di una comunità contro un'altra
della stessa specie.
• Chi si consegna alla natura non ha bisogno dell'inconoscibile, del soprannaturale, per poter
provar rispetto; c'è soltanto un miracolo per lui, ed è che tutto su questa terra, incluse le
massime fioriture della vita, si sia semplicemente formato senza miracoli nel senso
convenzionale della parola.
Aforismi di Daniele Luttazzi
• A tutti piacciono le minorenni, per questo ci sono le leggi.
• Mio nonno era un duro. Un vero duro. Sulla lapide c'è scritto: Cazzo guardi?
• Diffida di chi ti da dei consigli e poi ti insulta, stronzo!
• In Irlanda, se vi chiedono di che religione siete, dite buddista.
• Era così solare. Parlavi per un'ora con lei, ne uscivi abbronzato.
• E' la solita legge degli opposti che si attraggono. Lei era incinta, e io no.
• La satira è un punto di vista e un po' di memoria, quindi da fastidio perché ricorda un fatto,
inoltre da fastidio perché, il punto di vista dell'autore satirico, che è quello che scatena la
risata, fondamentalmente, consente allo spettatore, all'ascoltatore, di mettere in prospettiva il
fatto stesso e quindi di comprenderlo. Siamo, come sai, immersi da una valanga di
informazioni, che è un altro modo, in realtà per disinformare. La gente non ha i criteri per
giudicare le notizie e per valutarle. L'autore satirico questo lavoro lo fa prima, e quindi,
grazie ai suoi punti di vista, ti da un quadro completo della situazione e ti consente poi di
valutare i fatti che, da quel momento in poi, accadranno.
• [Alludendo alla Marijuana] Non si possono mettere le manette alla Natura!
• Per essere ammessi in tv bisogna appartenere alla nuova specie televisiva creata negli anni
berlusconiani, ma che va ancora di moda. La figura del paraculo, sì, scriva pure così, quello
che non si schiera mai, che si mimetizza, che fa del qualunquismo una bandiera. [...] Nomi e
cognomi, come faccio nello spettacolo. Bonolis che dichiara di non sentirsi né di destra né di
sinistra, Fabio Volo che si vanta di essere qualunquista, Simona Ventura che si definisce
equidistante, aggiungendo candidamente di aver lavorato a Mediaset inseguita dal
pettegolezzo di essere l'amante di Galliani e di averlo lasciato credere. [...] Gene Gnocchi,
Fiorello, Fabio Fazio, Baudo stesso. [...] Sono gli eroi dell'opportunismo tv, quelli con la
maschera patinata. Lavorano rispettando la condizione di non disturbare, non accorgendosi
che l'opportunismo è una forma di corruzione.
• Ricordo con angoscia la prima volta che ho fatto l'amore. Era notte, era buio, ero solo.
Aforismi di Martin Lutero
• La pace è più importante di ogni giustizia; e la pace non fu fatta per amore della giustizia,
ma la giustizia per amor della pace.
• Chi non ama vino, donna e canzone, per tutta la vita rimane un buffone.
• La superstizione, l'idolatria e l'ipocrisia percepiscono ricchi compensi, mentre la verità va in
giro a chiedere l'elemosina.
• La medicina crea persone malate, la matematica persone tristi e la teologia peccatori.
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• Meno sono le parole, migliore è la preghiera.
• Un regno terrestre non può esistere senza l'ineguaglianza tra gli esseri umani. Alcuni devono
essere liberi, altri servi, alcuni dominanti, altri sottoposti.
Aforismi di Leo Longanesi
• Il contrario di quel che penso mi seduce come un mondo favoloso.
• L'intellettuale è un signore che fa rilegare i libri che non ha letto.
• Ci si conserva onesti il tempo necessario che basta per poter accusare gli avversari e
prendergli il posto.
• Non è la libertà che manca in Italia. Mancano gli uomini liberi.
• Cielo chiaro, sole splendente; se non piove, siamo tutti ottimisti.
• È meglio assumere un sottosegretario che una responsabilità.
• Fanfare, bandiere, parate. Uno stupido è uno stupido. Due stupidi sono due stupidi.
Diecimila stupidi sono una forza storica.
• Il napoletano non chiede l'elemosina, ve la suggerisce.
• La carne in scatola americana la mangio, ma le ideologie che l'accompagnano le lascio sul
piatto.
• La noia segue l'ordine e precede le bufere.
Aforismi di Frank Lloyd Wright
• La Venere di Milo è più bella senza le braccia.
• Noi dobbiamo costruire edifici più grandiosi su una base più solida, un ideale di architettura
organica che si accordi con l'ideale della vera democrazia.
• Il nostro peggior nemico è oggi la vile paura, manovrata da politici senza coscienza [...]
Questi cacciatori di comunisti! Sanno veramente cos'è il comunismo? Ponete loro la
domanda. La loro risposta vi farà scoppiare in una risata. Sanno cos'è la democrazia?
Chiedeteglielo, e poi mettevi a piangere.
• Il medico può seppellire i suoi errori, ma l'architetto può soltanto consigliare il suo cliente di
piantare delle viti.
• La televisione è chewing-gum per gli occhi.
• Un esperto è un uomo che ha smesso di pensare. Perché dovrebbe pensare? È un esperto.
• Io credo in Dio, solo che lo scrivo: Natura.
• Guardare alla sezione di un qualsiasi piano di una grande città è come guardare qualcosa di
simile alla sezione di un tumore fibroso.
Aforismi di Goffredo Mameli
• Fratelli d'Italia | L'Italia s'è desta | Dell'elmo di Scipio | S'è cinta la testa | Dov'è la vittoria?! |
Le porga la chioma | Ché schiava di Roma | Iddio la creò.
• Come narran sugli Apostoli Forse in fiamma sulla testa Dio discese dell'Italia... Forse è ciò,
ma anch'é una festa. Nelle feste che fa il popolo Egli accende monti e piani; Come bocche di
vulcani Egli accende la città. [...] All'incirca son trent'anni Che scendevano su Genova,
L'armi in spalla gli Alemanni: Quel che contano gli eserciti Disser: l'Austria è troppo forte;
E gli aprirono le porte; Questa vil genia non sa Che, se il popolo si desta, Dio combatte alla
sua testa La sua folgore gli dà. (da Dio e Popolo)
Aforismi di Nelson Mandela
• Niente come tornare in un luogo rimasto immutato ci fa scoprire quanto siamo cambiati.
• Per gli uomini, la libertà nella propria terra è l'apice delle proprie aspirazioni.
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• Più potente della paura per l'inumana vita della prigione è la rabbia per le terribili condizioni
nelle quali il mio popolo è soggetto fuori dalle prigioni.
• Non vi è alcuna strada facile per la libertà.
• Non c'è niente di più incoraggiante per un detenuto politico del sapere che la sua vita non è
andata sprecata.
• Solo gli uomini liberi possono negoziare. I prigionieri non possono avere contatti.
• Unitevi! Mobilitatevi! Lottate! Tra l'incudine delle azioni di massa ed il martello della lotta
armata dobbiamo annientare l'apartheid!
• L'educazione è il grande motore dello sviluppo personale. È grazie all'educazione che la
figlia di un contadino può diventare medico, il figlio di un minatore il capo miniera o un
bambino nato in una famiglia povera il presidente di una grande nazione. Non ciò che ci
viene dato, ma la capacità di valorizzare al meglio ciò che abbiamo è ciò che distingue una
persona dall'altra.
• Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso.
• Una persona che viaggia attraverso il nostro paese si ferma in un villaggio, e qui non ha
bisogno di chiedere cibo o acqua. Appena arrivata la gente le offre il cibo, la intrattiene.
Questo è solo un lato di Ubuntu ma Ubuntu ha anche altri aspetti. Ubuntu non significa che
le persone non debbano dedicarsi a sé stesse. La questione piuttosto è: vuoi farlo per aiutare
la comunità che ti circonda a migliorare?
Aforismi di Edouard Manet
• Si vede come si vuol vedere, ed è questa falsità che costituisce l'arte.
• Dobbiamo ammaliare la verità, darle l'apparenza della follia.
• Un quadro è una combinazione originale delle linee e dei toni che si mettono in evidenza.
• Tutto ciò che viene privato della sua libertà perde sostanza e si spegne rapidamente.
• Ho passato tutta la vita a provare.
• In una figura, cercate la grande luce e la grande ombra, il resto verrà da sé.
• La pittura è una cosa privata; si lavora solo per pochi.
• Renoir è un ragazzo senza alcun talento. Ditegli, per favore, di smettere di dipingere.
Aforismi di Thomas Mann
• Alla lunga una verità che ferisce è meglio di una bugia di comodo.
• Il tempo è moneta. Non sciupiamolo in esitazioni.
• Infuriarsi ed eccitarsi nel combattere qualche idea è facile soprattutto quando non siamo del
tutto sicuri della nostra posizione e ci sentiamo interiormente tentati di passare dalla parte
dell'avversario.
• E' spiacevole e tormentoso quando il corpo vive e si dà importanza per conto suo, senza
alcun legame con lo spirito.
• Lo scrittore è un uomo che più di chiunque altro ha difficoltà a scrivere.
• Fermezza di fronte al destino, grazia nella sofferenza, non vuol dire semplicemente subire: è
un'azione attiva, un trionfo positivo.
• Il tempo raffredda, il tempo chiarifica; nessuno stato d'animo si può mantenere del tutto
inalterato nello scorrere delle ore.
• La felicità non sta nell'essere amati: questa è soltanto una soddisfazione di vanità. La felicità
sta nell'amare.
• L'arte non è una forza, è soltanto una consolazione.
• L'artista è l'ultimo a farsi illusioni a proposito della sua influenza sul destino degli uomini.
Aforismi di Alessandro Manzoni
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Il vero male non è quello che si soffre, ma quello che si fa.
Le parole fanno un effetto in bocca e un altro negli orecchi.
Non sempre ciò che vien dopo è progresso.
Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto per paura del senso comune.
Si dovrebbe pensare più a far bene che a stare bene: e così si finirebbe anche a star meglio.
La collera aspira a punire:e, come osservò acutamente un uomo d'ingegno, le piace più
d'attribuire i mali a una perversità umana, contro cui possa far le sue vendette, che di
riconoscerli da una causa, con la quale non ci sia altro che rassegnarsi.
All'avvocato bisogna contare le cose chiare; a lui poi tocca di imbrogliarle.
E' male minore l'agitarsi nel dubbio che il riposare nell'errore.
La ragione e il torto non si dividono mai con un taglio così netto che ogni parte abbia
soltanto dell'uno e dell'altra.
Uno dei benefici dell'amicizia è di sapere a chi confidare un segreto
Aforismi di Sergio Marchionne
• Non possiamo mai dire: le cose vanno bene. Semmai: le cose non vanno male. Dobbiamo
essere paranoici. Il percorso è difficilissimo. Siamo dei sopravvissuti e l'onore dei
sopravvissuti è sopravvivere.
• Ai miei collaboratori, al gruppo di ragazzi che sta rilanciando la Fiat, raccomando sempre di
non seguire linee prevedibili, perché al traguardo della prevedibilità arriveranno
prevedibilmente anche i concorrenti. E magari arriveranno prima di noi.
• Ho cercato di organizzare il caos. Ho visitato la baracca, i settori, le fabbriche. Ho scelto un
gruppo di leader e ho cercato con loro di ribaltare gli obiettivi per il 2007. Allora non
pensavo di poter arrivare al livello dei migliori concorrenti, mi sarei accontentato della metà
classifica. Nessuno ci credeva, pensavano che avessi fumato qualcosa di strano. Oggi posso
dire che non mi ha mai sfiorato la tentazione di rinunciare, piuttosto il pensiero che forse
non avrei dovuto accettare. Ma era la Fiat, era un'istituzione del paese in cui sono cresciuto.
• Siamo riusciti a ricreare una cultura della produzione che la Fiat aveva perduto, a smentire
chi diceva che le nostre macchine era più facile comprarle che farle.
• Una volta ero affezionato ai numeri dispari. Uno, tre, cinque... Come Montezemolo.
Arrivato alla Fiat ho cambiato idea, ho deciso di privilegiare i pari. Mi sembrano più adatti
al gruppo. Confortano.
• Trovavo Gianni Agnelli una persona affascinante. Mi interessava soprattutto il suo contorno,
ciò che riusciva a muovere con una parola, un gesto.
• Se ho un metodo è un metodo che si ispira a una flessibilità bestiale con una sola
caratteristica destinata alla concorrenza: essere disegnato per rispondere alle esigenze del
mercato. Se viene meno a questa regola è un metodo che non vale un tubo.
• Mi sveglio di solito alle cinque del mattino e per un paio d'ore leggo i giornali. Prima il
Financial Times e il Wall Street Journal, poi quelli italiani: Repubblica, Corriere, il Sole, la
Stampa. I quotidiani italiani hanno articoli bellissimi, straordinari pezzi culturali, ma resto
sempre perplesso sulle troppe pagine dedicate alla politica, soprattutto a un certo tipo di
politica.
• La Fiat ha sempre avuto una parte importante in tutto ciò che è accaduto in Italia. Dovevamo
risanare industrialmente l'azienda o l'azienda non ci sarebbe più stata. Non avevamo più
giochetti da fare, nessuna carta da mettere sul tavolo. Dovevamo fare in modo che la gente
tornasse a fidarsi di noi e a comprare le nostre macchine.
• Abbiamo investito nel mestiere con una disciplina quasi calvinista, abbiamo restituito la
dignità del lavoro alla gente degli stabilimenti che erano stati quasi completamente
abbandonati. Per un mese sono andato ogni domenica a Mirafiori. Era come una casa
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dimenticata dalla sua famiglia, i costumi da bagno sbattuti assieme agli scarponi da sci, i
libri in terra, il cibo con la muffa nel frigorifero.
Aforismi di Paolo Mantegazza
• L'invidia non è altro che un odio per la superiorità altrui.
• La donna pensa come ama, l'uomo ama come pensa.
• Chi possiede maggiori ricchezze di fortuna, di mente e di cuore, ha anche maggiori doveri
da esercitare; ma tutti gli uomini, purché abbiano soltanto un'individualità morale, devono
essere giusti e buoni, e devono quindi rendersi degni di gustare queste gioie sublimi.
• Chi esercita con saggia economia le proprie forze, vive degli interessi senza toccare il
capitale.
• L'appetito rende saporite tutte le vivande.
• Vivere vuol dire nutrirsi e generare.
• Dar molto, dar moltissimo, ma non dar mai tutto. Ecco per la donna il più prezioso segreto
per esser lungamente amata.
• I filosofi ed i sinonimisti vi spiegano con paziente sollecitudine la differenza precisa che
passa fra la giustizia, la bontà e il dovere; ma voi stessi potete persuadervi che essi
fabbricano un mondo di carta pesta. Ciò che è giusto è buono, ciò che è dovere è giustizia, e
ciò che si deve fare è ciò che è giusto e buono. Ma non vedete voi il circolo eterno del
cosmo, la volta infinita del cielo che non comincia in un alcun luogo e mai non finisce?
Studiate il cerchio, perché in verità vi dico che la sua geometria morale abbraccia la storia
del mondo.
• Le gioie della giustizia e del dovere esercitano la più benefica influenza sulla felicità della
vita e, rendendoci calmi e soddisfatti nel presente, ci preparano un avvenire felice.
• L'aforismo è ingegnoso, è eloquente, ma come tutti gli aforismi è una parte della verità, non
tutta la verità. Per fare un aforismo, per formulare un dogma, bisogna tagliar troppe cose,
arrotondar troppi spigoli; e la verità non è quasi mai né quadrata, né rotonda.
Aforismi di Groucho Marx
• La prima cosa a sparire quando un paese viene trasformato in uno stato totalitario è la
commedia e i comici. Poiché le persone ridono di noi, non credo che capiscano davvero
quanto siamo essenziali per la loro salute mentale.
• Mi sono sposato davanti a un giudice. Avrei dovuto chiedere una giuria.
• Trovo che la televisione sia molto educativa. Ogni volta che qualcuno l'accende, vado in
un'altra stanza a leggere un libro.
• In fondo ad ogni credenza c'è una verità. In fondo ad ogni salotto c'è una credenza. Questo
dimostra inconfutabilmente che i salotti esistono.
• All'infuori del cane, il libro è il migliore amico dell'uomo. Dentro il cane è troppo scuro per
leggere.
• Anche se è generalmente noto, penso che sia ora di annunciare che sono nato ad un'età molto
precoce.
• Citatemi dicendo che sono stato citato male.
• Come ci si può divertire in una festa in cui le birre sono calde e le donne sono fredde?
• È da tanto che sto in giro, mi ricordo perfino di quando Doris Day non era ancora vergine.
• Erano tre le cose a cui Chico era sempre attaccato: il telefono, i cavalli e le gonnelle.
Aforismi di Bob Marley
• Fino a quando il colore della pelle sarà più importante del colore degli occhi ci sarà sempre
la guerra.
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• Chi ha paura di sognare è destinato a morire.
• I momenti sereni di oggi sono i pensieri tristi di domani.
• La politica non mi interessa, è affare del demonio. I politici giocano con la testa delle
persone. Mai giocare con la testa delle persone.
• Io non sono famoso a me stesso.
• La mia musica vivrà in eterno. Forse è stupido dirlo, ma quando sono sicuro delle cose, io le
dico. La mia musica vivrà per sempre.
• Meglio morire combattendo per la libertà che vivere da schiavi.
• Più la gente fuma erba prima babilonia cadrà.
• La vita e Dio sono la stessa cosa. Dio è il dono della vita. Io sono in qualche modo eterno
perché sono unico, non duplicabile. La singolarità di ogni uomo e di ogni donna è un dono
di Jah.
• Coltivare erba non è legale? Se è Dio che ce l'ha data allora vuoi dire che anche Dio non è
legale?
Aforismi di Maria Teresa d'Asburgo
• Per abolire la prostituzione bisognerebbe abolire gli uomini.
Aforismi di Karl Marx
• Da ciascuno secondo le sue abilità, a ciascuno secondo le sue necessità.
• La teoria dei comunisti può essere raccolta in una singola frase: abolizione della proprietà
privata.
• I filosofi hanno solo interpretato il mondo in vari modi; ma il punto ora è di cambiarlo.
• Le circostanze fanno l'uomo non meno di quanto l'uomo faccia le circostanze.
• L'ideologia dominante è sempre stata l'ideologia della classe dominante.
• La storia di ogni società sinora esistita è la storia di lotte di classi.[...] in una parola
oppressori e oppressi sono sempre stati in contrasto fra di loro, hanno sostenuto un lotta
ininterrotta, a volte nascosta, a volte palese: una lotta che finì sempre o con una
trasformazione rivoluzionaria di tutta la società o con la rovina comune delle classi in lotta.
• Quando il tuo amore non produce amore reciproco e attraverso la sua manifestazione di vita,
di uomo che ama, non fa di te un uomo amato, il tuo amore è impotente, è una sventura.
• L'umanità non si propone se non quei problemi che può risolvere, perché, a considerare le
cose da vicino, si trova sempre che il problema sorge solo quando le condizioni materiali
della sua soluzione esistono già o almeno sono in formazione.
• A chi desidera acquisire un'idea intuitiva e non astratta della stessa, non mi riferisco
all'Elena greca e neppure alla Lucrezia romana bensì alla Santissima Trinità, non posso
consigliare di meglio che sognare niente, finché non si sia addormentato, ma al contrario, di
vegliare nel signore e di esaminare attentamente questo periodo, dato che in esso è compreso
il concetto palese. Innalzandoci sino alla sua altezza che dista gradini dal punto in cui ci
troviamo e che galleggia in alto come una nuvola, e ci si presenterà il gigantesco "non";
avviciniamoci alla sua metà e ci spaventeremo per l'enorme "niente"; quando scenderemo
poi nella sua profondità, entrambi si concilieranno ancora armoniosamente nel "non" che ci
si presenterà dinanzi con una fiammeggiante eretta ed audace scrittura.
• [Pronunciata in punto di morte] Andiamo, via! Le ultime parole famose vanno bene per
quegli idioti che non hanno detto abbastanza in vita.
Aforismi di Enrico Mattei
• Se in questo paese sappiamo fare le automobili, dobbiamo saper fare anche la benzina.
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• Mio padre diceva che è brutto essere poveri, perché non si può studiare, e senza studiare non
si può fare strada.
• Uso i partiti allo stesso modo di come uso i taxi: salgo, pago la corsa, scendo.
Aforismi di Maria Montessori
• La scuola è quell'esilio in cui l'adulto tiene il bambino fin quando è capace di vivere nel
mondo degli adulti senza dar fastidio.
• Aforismi di Eugenio Montale
• L'uomo dell'avvenire dovrà nascere fornito di un cervello e di un sistema nervoso del tutto
diversi da quelli di cui disponiamo noi, esseri ancora tradizionali, copernicani, classici.
• L'uomo coltiva la propria infelicità per avere il gusto di combatterla a piccole dosi.
• Molti affetti sono abitudini o doveri che non troviamo il coraggio di interrompere.
• Essere sempre infelici, ma non troppo, è condizione sine qua non di piccole e intermittenti
felicità.
• La morte odora di resurrezione.
• Occorrono troppe vite per farne una.
• Il rapporto tra l'alfabetismo e l'analfabetismo è costante, ma al giorno d'oggi gli analfabeti
sanno leggere.
• Codesto solo oggi possiamo dirti: ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.
• Ho imparato una verità che pochi conoscono: che l'arte largisce le sue consolazioni
soprattutto agli artisti falliti.
• Nei tempi più gloriosi dell'arte, gli artisti si esprimevano imitando i grandi artisti del passato,
e imitando trovavano se stessi. Un capolavoro era un'imitazione mal riuscita.
• Aforismi di Lionel Messi
• Qual è la cosa peggiore del lavoro di un calciatore? Sono le interviste.
• Ho cominciato a tirare calci al pallone a quattro anni, per strada, come quasi tutti in
Argentina. Imitavo i miei due fratelli più grandi. E li dribblavo.
• Tra me e il pallone cè un rapporto speciale. Ancora oggi, come quando ero bambino, so già
come dovrò trattarlo e cosa dovrò farne prima ancora che mi arrivi tra i piedi.
• Quando feci il provino per il Barcellona mi fecero palleggiare, dribblare e tirare. Mi dissero
"Basta così" quasi subito. Per non correre rischi, mi fecero firmare il contratto al volo, su un
tovagliolo di carta.
• I primi tempi in Spagna sono stati duri: lontano dalla mia terra, dai miei genitori, dalla mia
gente. Ero un ragazzino che non usciva quasi mai di casa se non per gli allenamenti e per la
quotidiana iniezione di ormoni in ospedale. Poi è arrivato mio fratello Rodrigo, venuto a
Barcellona per fare il cuoco, e sono andato a stare da lui.
• So che Maradona mi riempie di elogi e mi considera il suo unico erede, ma io non ce la
faccio neanche a prendere in mano il telefono per ringraziarlo. Mi vergogno. Sono lusingato
da lui e da tutti gli altri per l'accostamento, ma Diego è troppo più di me.
• Aforismi di Indro Montanelli
• È pericoloso porre in modo sbagliato questioni sostanzialmente giuste.
• Non ho paura della morte, ma di morire.
• La servitù, in molti casi, non è una violenza dei padroni, ma una tentazione dei servi.
• Il manuale dal titolo: 'Della donna non si butta via niente. Con 21 ricette per cucinarla'
suggerisce un approccio inusuale con le donne. Un'idea originale, non v'è dubbio. Peccato
che il problema con le donne, non sia cucinarle. Ma digerirle.
• Sempre più si diffonde sulla nostra stampa il brutto vezzo di chiamare Andreotti col nome di
Belzebù. Piantiamola. Belzebù potrebbe anche darci querela.
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• Un giorno dissi al cardinal Martini: ma non si può scomunicare la televisione, non si
possono mandare al rogo un pò di quelli che la fanno?
• Anche quando avremo messo a posto tutte le regole, ne mancherà sempre una: quella che
dall'interno della sua coscienza fa obbligo a ogni cittadino di regolarsi secondo le regole.
• Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente.
• La corruzione comincia con un piatto di pasta.
• I nostri uomini politici non fanno che chiederci a ogni scadenza di legislatura un atto di
fiducia. Ma qui la fiducia non basta: ci vuole l'atto di fede.
• Aforismi di Robert Menzies
• Un uomo può essere forte, concentrato, fare soldi con successo e non contribuire mai al suo
paese se non con un orribile esempio.
Aforismi NATO
• Gli Stati che aderiscono al presente Trattato riaffermano la loro fede negli scopi e nei
principi dello Statuto delle Nazioni Unite e il loro desiderio di vivere in pace con tutti i
popoli e con tutti i governi. Si dicono determinati a salvaguardare la libertà dei loro popoli,
il loro comune retaggio e la loro civiltà, fondati sui principi della democrazia, sulle libertà
individuali e sulla preminenza del diritto. Aspirano a promuovere il benessere e la stabilità
nella regione dell'Atlantico settentrionale. Sono decisi a unire i loro sforzi in una difesa
collettiva e per la salvaguardia della pace e della sicurezza.
Aforismi Vladimir Nabokov
• Ci sono aforismi che, come gli aeroplani, stanno su solo quando sono in movimento.
• Certe persone - e io sono di quelle - odiano il lieto fine. Ci sentiamo frodati. Il dolore è la
norma.
• Sono così orgoglioso della mia conoscenza di un qualcosa, fino ad essere modesto su quello
che non conosco per nulla.
• Un buon lettore, un grande lettore, un lettore attivo è un "rilettore".
• I grandi romanzi sono grandi fiabe.
• La satira è una lezione, la parodia un gioco.
• La solitudine è il campo da gioco di satana.
• Raramente la disperazione umana conduce alle grandi verità.
• Lo stile e la struttura sono l'essenza di un libro; le grandi idee sono inutili.
• Immaginazione, il supremo piacere dell'immortale e dell'immaturo, dovrebbe avere dei
limiti, per rendere la vita piena di gioia; non dovremo abusare troppo della gioia.
• Il minuscolo pazzo nella sua cella imbottita.
• Come per il resto, non sono più colpevole, nell'imitare la "vita reale", di quanto la "vita
reale" sia responsabile nel plagiarmi.
• Penso come un genio, scrivo come uno scrittore brillante, e parlo come un bambino.
• La vita è una grande sorpresa. Non vedo perché la morte non potrebbe esserne una anche più
grande.
• Non posso fare a meno di pensare che nell'amore ci sia qualcosa di essenzialmente sbagliato.
Tra amici si litiga o ci si perde di vista, e anche tra parenti stretti, ma non c'è questo
spasimo, questo pathos, questa fatalità che sta attaccata all'amore. L'amicizia non ha mai
l'aspetto della condanna. Perché dunque l'amore è così misteriosamente esclusivo? Si
possono avere mille amici, ma si deve amare una sola persona.
• Lo-li-ta: la punta della lingua compie un breve viaggio di tre passi sul palato per andare a
bussare, al terzo, contro i denti.
• Il mio trastullo ormai son solo le parole!
• Se mi tocchi, muoio.
• Una buona risata è il miglior pesticida.
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• Freud mi sembra rozzo e medievale. Non voglio che un anziano gentiluomo viennese con
l'ombrello mi infligga i suoi sogni.
Aforismi Barack Obama
• E' ironico che la mia decisione di occuparmi di politica sia nata quando mi sono trasferito in
una grande città continentale e non nel periodo in cui vivevo nelle Hawaii, che comunque
costituiscono ancora il mio punto di riferimento.
• Se avevate dubbi sulla nostra democrazia, oggi avete avuto la vostra risposta (prime parole
da presidente degli Stati Uniti).
• Ora il cambiamento è arrivato. Non ci sono Stati blu (democratici) e Stati rossi
(repubblicani), ci sono gli Stati Uniti d'America.
• Vi chiederò di aiutarmi a ricostruire questa nazione: mattone su mattone. Sarò sempre
onesto con voi: vi ascolterò, anche se la penseremo diversamente. Il cammino davanti a noi
sarà duro e ci sarà bisogno di stare uniti.
• Non c'è un'America progressista e un'America conservatrice. Ci sono gli Stati Uniti
d'America.
• Non c'è un'America nera e un'America bianca, un'America latina e un'America asiatica: ci
sono gli Stati uniti d'America.
• Veneriamo un dio onnipotente negli stati blu (democratici) e non amiamo che gli agenti
federali ficchino il naso nelle nostre biblioteche negli stati rossi (repubblicani). Prepariamo
il campionato di basket negli stati blu e abbiamo amici gay negli stati rossi. Alcuni patrioti si
sono opposti alla guerra in Iraq e alcuni patrioti l'hanno sostenuta. Siamo un solo popolo,
abbiamo tutti prestato giuramento di fedeltà alla bandiera, difendiamo tutto gli Stati uniti
d'America.
• I miei genitori mi hanno dato un nome africano, Barack, che vuol dire "benedetto" pensando
che in un'America tollerante il nome che si porta non sia un ostacolo al successo. Hanno
immaginato che sarei andato nelle migliori scuole del paese anche se non erano ricchi,
perché in un'America generosa non si ha bisogno di essere ricchi per realizzare le proprie
potenzialità.
• Yes, we can!
• America, questo è il nostro momento. Questa è il nostro tempo. Il tempo di voltare pagina
rispetto alle politica del passato. Il tempo di apportare una nuova energia e nuove idee alle
sfide che abbiamo di fronte. Il tempo di offrire una direzione nuova al Paese che amiamo
• Il mondo deve impedire all'Iran di acquisire armi nucleari e lavorare per eliminare il
programma nucleare nordcoreano. Nel perseguire questo obiettivo, non dobbiamo mai
escludere l'opzione militare.
• Il momento americano non è passato. Respingo quei cinici che dicono che questo nuovo
secolo non possa essere un altro in cui, con le parole di Franklin Roosevelt, guideremo il
mondo nella battaglia contro il male e nella promozione del bene. Io credo ancora che
l'America sia l'ultima e migliore speranza sulla terra.
• Nessun presidente deve mai esitare a usare la forza, unilateralmente se è necessario, per
proteggere noi stessi e i nostri interessi vitali quando siamo attaccati o minacciati di essere
attaccati.
• Non sono un padre perfetto, ma l’importante è cercare di diventarlo.
• La paternità non è un obbligo bensì un privilegio.
• Le nostre azioni non sono state ancora all'altezza della vastità delle sfide esistenti.
• E' giunto il momento che il mondo si muova in una direzione nuova. Dobbiamo impegnarci
per il reciproco rispetto e dobbiamo farlo da subito. Sono consapevole dell'aspettativa che
circonda il mio incarico, ma so che non ha radici in quello che io rappresento, ma nel fatto
che il mondo è scontento dello stato e vuole cambiare. L'America è pronta a guidare questo
cambiamento.
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• Tutti devono cooperare contro il terrorismo e per il clima. I nostri destini sono condivisi.
• Chi ha criticato l'America in passato per avere agito da sola non può adesso aspettare che sia
l'America da sola a risolvere i problemi del mondo.
• La pace non è il lavoro di un uomo solo, di un partito, di una Nazione. Non c’è una pace
delle nazioni grandi o piccole, la pace è il frutto della cooperazione di tutto il mondo.
Aforismi Filippo Neri
• Non fate i maestri di spirito, e non pensate di convertire gli altri; ma pensate a regolare
prima voi stessi.
• State buoni, se potete.
• Siate umili e state bassi.
• Scrupoli e malinconia, fuori di casa mia.
• L’uomo che non prega è un animale senza parola.
• [Portando la mano alla fronte] La santità consiste in tre dita di spazio.
• Signore guardami oggi che ti tradirò, e farò tutto il male del mondo se tu non mi aiuti.
• Chi vuole essere obbedito, comandi poco.
• Chi cerca consolazione fuori di Cristo non la troverà mai.
• Non è tempo di dormire perché il Paradiso non è fatto per i poltroni.
Aforismi Richard Nixon
• E' necessario imparare a sopravvivere alle sconfitte. E' in quei momenti che si forma il
carattere.
• Fai agli altri quello che farebbero a te.
• La gente reagisce alla paura, all'amore. Questo non l'insegnano alla scuola domenicale, ma è
vero.
• Sapete benissimo che essere in prima pagina oppure in trentesima dipende solo dal fatto che
la stampa abbia paura di te. È tutto qui.
• Io non ho mentito. Ho solo detto delle cose che in seguito si sono rivelate non vere.
• Aforismi Alfred Nobel
• La speranza è quel velo della natura che nasconde le nudità della verità.
• Se hai mille idee e soltanto una risulta essere buona, sii soddisfatto.
Aforismi Benito Mussolini
• Le parole in determinati momenti possono essere dei fatti.
• Bisogna porsi delle mete per avere il coraggio di raggiungerle.
• La geniale invenzione nasce sempre dall'uomo isolato, ma solo l'opera tenace di pazienti
ricercatori con mezzi larghi e adatti può efficacemente svilupparla e utilizzarla.
• Solo un nemico che da lunghe notti avesse pensato a qualcosa di diabolico contro di me,
poteva effettuare questo delitto [Matteotti] che ci percuote di orrore e ci strappa grida di
indignazione.
• Se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba
della migliore gioventù italiana, a me la colpa!
• Se il fascismo è stato un'associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a
delinquere!
• Se tutte le violenze sono state il risultato di un determinato clima storico, politico e morale,
ebbene a me la responsabilità di questo, perché questo clima storico, politico e morale io l'ho
creato con una propaganda che va dall'intervento ad oggi.
• Governare l'Italia non è impossibile, è inutile.
• La guerra si accetta in blocco o si respinge in blocco. Se questo processo deve essere
eseguito, saremo noi che lo faremo e non altri.
• Amate il pane, cuore della casa, profumo della mensa, gioia del focolare. Rispettate il pane,
sudore della fronte, orgoglio del lavoro, poema di sacrificio.
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Aforismi Publio Ovidio Nasone
• Vedo ed approvo le cose migliori, ma seguo le peggiori.
• Una causa non buona diventa peggiore quando si vuole difenderla.
• Piango i miei mali: nel pianto v'è una certa voluttà, ed il dolore che si scioglie in lagrime
trova un sollievo.
• Io non avrei il coraggio di difendere costumi disonesti e di impugnare armi ingannatrici in
difesa delle mie colpe. Anzi, confesso, se confessare i peccati può in qualche modo giovare;
ma ora, dopo la confessione, ricado come un insensato nelle mie colpe.
• Presi un pugno di sabbia e glielo porsi, scioccamente chiedendo un anno di vita per ogni
granello; mi scordai di chiedere che fossero anni di giovinezza.
• Due crimini mi hanno perduto, un carme e un errore: di questo debbo tacere quale è stata la
colpa
• Al povero va sempre male.
• Che cosa, migliore di Roma?
• Donne pure sono soltanto quelle che non sono state desiderate. Un uomo che si adira per gli
amori di sua moglie, è uno zotico.
• Speriamo che le nostre anime muoiano col corpo e che nessuna mia parte sfugga all'avido
rogo, perché se lo spirito, immune da morte, se ne vola via in alto negli aerei spazi e le
parole del vecchio di Samo [Pitagora] risultano vere, la mia ombra romana vagolerà fra le
ombre dei Sàrmati e sarà sempre straniera fra selvaggi mani.
Aforismi Pablo Neruda
• Ridere è il linguaggio dell'anima.
• L'amore, quando la vita ci incalza, è solo un'onda più alta fra le onde.
• Perchè tu mi oda le mie parole a volte si assottigliano come le orme dei gabbiani sulle
spiagge.
• Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l'adulto che non gioca ha perso per sempre
il bambino che ha dentro di sé.
• Solo chi ama senza speranza conosce il vero amore.
• Amare è così breve, e dimenticare così lungo.
• Non assomigli più a nessuna da quando ti amo.
• Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera.
• Toglimi il pane, se vuoi, toglimi l'aria, ma non togliermi il tuo sorriso. Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani, l'acqua che d'improvviso scoppia nella tua gioia, la repentina onda
d'argento che ti nasce.
• La poesia è un atto di pace. La pace costituisce il poeta come la farina il pane.
Aforismi Aldo Moro
• Per fare le cose occorre tutto il tempo che occorre.
• Quando si dice la verità non bisogna dolersi di averla detta. La verità è sempre illuminante.
Ci aiuta ad essere coraggiosi.
• Non basta parlare per avere la coscienza a posto: noi abbiamo un limite, noi siamo dei
politici e la cosa più appropriata e garantita che noi possiamo fare è di lasciare libero corso
alla giustizia.
• Nessuno è chiamato a scegliere tra l'essere in Europa e essere nel Mediterraneo, poiché
l'Europa intera è nel Mediterraneo.
Aforismi Helmut Newton
• Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare, tre concetti che
riassumono l'arte della fotografia.
• Il mio lavoro come fotografo ritrattista è quello di sedurre, divertire e intrattenere.
• Nelle mie foto non c'è emozione. È tutto molto freddo, volutamente freddo.
• Per me il massimo è stata Margaret Thatcher: che cosa c'è di più sexy del potere?
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• Spesso mi capita di soffrire d'insonnia. Forse ho visto troppe immagini in vita mia per poter
dormire tranquillo.
• Mi piace fotografare le persone che amo, la gente che ammiro, il famoso e specialmente il
famigerato. Il mio ultimo soggetto infame è stato il politico francese di estrema destra JeanMarie Le Pen.
• Investo molto tempo nella preparazione. Penso a lungo a ciò che voglio realizzare. Ho libri e
piccoli quaderni in cui scrivo tutto prima di una seduta fotografica. Altrimenti dimenticherei
le mie idee.
• La gente ci ha dato tutto gratuitamente. Ci è stato permesso solo film così tanto per
immagine, ma non c'era limite alla creatività. Mi piace dire che ci hanno lasciato perdere,
come cani randagi per le strade di Parigi.
• Tecnicamente, non ho cambiato molto. Chiedo ai miei assistenti. Vi diranno, Io sono il più
facile da lavorare con il fotografo. Non ho mezzi pesanti. Io lavoro fuori da una borsa.
• L'intera serie è in bianco e nero, così quando sono andato a sparare una delle donne che ho
avuto solo nero-bianco e film con me. Aveva i capelli rossicci e era una ragazza molto
carina, una bella ragazza.
Aforismi Isacac Newton
• La verità si ritrova sempre nella semplicità, mai nella confusione.
• Non credo che l'universo si possa spiegare solo con cause naturali, e sono costretto a
imputarlo alla saggezza e all'ingegnosità di un essere intelligente.
• Posso misurare il moto dei corpi, ma non l'umana follia.
• Se ho fatto qualche scoperta di valore, ciò è dovuto più ad un'attenzione paziente che a
qualsiasi altro talento.
• Se ho visto più lontano, è perché stavo sulle spalle di giganti.
• Non so come apparirò al mondo. Mi sembra soltanto di essere stato un bambino che gioca
sulla spiaggia, e di essermi divertito a trovare ogni tanto un sasso o una conchiglia più bella
del solito, mentre l'oceano della verità giaceva insondato davanti a me.
• La cieca necessità metafisica, certamente la stessa sempre e dovunque, non potrebbe
produrre la varietà delle cose. Tutta quella diversità delle cose nella natura, che troviamo
adatte a tempi e luoghi differenti non può derivare da altro che dalle idee e dalla volontà di
un Essere che esiste necessariamente.
• Gli autori più moderni, come i più antichi, lottano per subordinare i fenomeni della natura
alle leggi della matematica.
Aforismi Silvio Pellico
• Ad amare l'umanità, è d'uopo saper mirare, senza scandalizzarsi, le sue debolezze, i suoi
vizi.
• Tutto ciò che impari, t'applica ad impararlo con quanta più profondità è possibile. Gli studi
superficiali producono troppo spesso uomini mediocri e presuntuosi.
• Non v'è dubbio che ogni condizione umana ha i suoi doveri. Quelli d'un infermo sono la
pazienza, il coraggio e tutti gli sforzi per non essere inamabile a coloro che gli sono vicini.
• Un'anima umana, nell'età dell'innocenza, è sempre rispettabile.
• Una diffidenza moderata può esser savia: una diffidenza oltrespinta, non mai.
• Amore è di sospetti fabbro.
• Chi ragion vuol tutta gelo | Senza slanci, senza affetto, | Tarpa l'ali all'intelletto, | Non
s'innalza fino al ver.
• Non v'è in terra virtù senza pianto.
• Vederti, udirti, e non amarti... umana | cosa non è.
• All'idèa del dovere l'uòmo non può sottrarsi, ei non può non sentire l'importanza di questa
idea.
• Aforismi Al Pacino
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• Vorrei essere ricordato come l'unico uomo ad aver vissuto fino a 250 anni.
• E' facile ingannare l'occhio, ma è difficile ingannare il cuore.
• La mia debolezza... Qual è la mia debolezza? Dovrei pensarci. Probabilmente avrei lo stesso
problema nel rispondere se mi chiedeste qual è la mia forza. E forse sono la stessa cosa.
• Io credo che si reciti solo nella vita, mentre nell'arte si persegue solo la verità.
• Quando reciti da un po' di tempo, diventa piuttosto facile accendersi e spegnersi! Quando sei
all'inizio, senti il bisogno di rimanere nel personaggio il più a lungo possibile. Come attore
devi pagare un certo prezzo per tornare al mondo reale, tanto che diventa quasi più facile
rimanere nella parte per tutto il tempo.
• Mi sento più vivo in un teatro che in qualunque altro posto, ma quello che faccio in teatro
l'ho preso dalla strada.
Aforismi Aldo Palazzeschi
• L'amore, di qualunque specie, non è mai triste.
• Vita, orrenda cosa che mi piaci tanto.
• Anche in un fazzoletto da naso può esserci un firmamento, basta sapercelo vedere.
• Il riso è il profumo della vita di un popolo civile.
• Il vero poeta moderno dovrebbe scrivere sui muri, per le vie, le proprie sensazioni e
impressioni, fra l'indifferenza o l'attenzione dei passanti.
• Io sono un uomo che soffre di vertigini scritte.
• Due volte s'incontran, le bianche e le nere, | sul ponte, sul ponte che unisce i conventi, | li
unisce da tanto per vecchia amicizia, | le piccole torri si guardan ridenti | una bianca una
nera, | le suore s'incontran la sera | la sera al crepuscolo.
• Io metto una lente | davanti al mio cuore | per farlo vedere alla gente.
• Microscopico paese, è vero | paese da nulla, ma però... | c'è sempre di sopra una stella, una
grande, magnifica stella, | che a un dipresso... | occhieggia con la punta del cipresso | di Rio
Bo.
• Per coloro che non conoscono Firenze o la conoscono poco, alla sfuggita e di passaggio, dirò
com'ella sia una città molto graziosa e bella circondata strettamente da colline
armoniosissime.
Aforismi Pier Paolo Pasolini
• Per essere poeti, bisogna avere molto tempo.
• Nel quartiere borghese c'è la pace di cui ognuno dentro si contenta, anche vilmente, e di cui
vorrebbe piena di ogni sera l'esistenza.
• La droga viene a riempire un vuoto causato dal desiderio di morte e che è dunque un vuoto
di cultura.
• Basta ai giovani contestatori staccarsi dalla cultura, ed eccoli optare per l'azione e
l'utilitarismo, rassegnarsi alla situazione in cui il sistema si ingegna ad integrarli. Questa è la
radice del problema: usano contro il neocapitalismo armi che in realtà portano il suo
marchio di fabbrica, e sono quindi destinate soltanto a rafforzare il suo dominio. Essi
credono di spezzare il cerchio, e invece non fanno altro che rinsaldarlo.
• I diritti civili sono in sostanza i diritti degli altri.
• Bisogna essere molto forti | per amare la solitudine.
• Il fondo del mio insegnamento consisterà nel convincerti a non temere la sacralità e i
sentimenti, di cui il laicismo consumistico ha privato gli uomini trasformandoli in bruti e
stupidi automi adoratori di feticci.
• Chi dice che io sono uno che non crede, mi conosce meglio di quanto io conosca me stesso.
Io posso essere uno che non crede, ma uno che non crede che ha nostalgia per qualcosa in
cui credere.
• Ciò che resta originario nell'operaio è ciò che non è verbale: per esempio la sua fisicità, la
sua voce, il suo corpo. Il corpo: ecco una terra non ancora colonizzata dal potere.
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• Io so questo: che chi pretende la libertà, poi non sa cosa farsene.
Aforismi Giovanni Pascoli
• Il poco è molto a chi non ha che il poco.
• Il sogno è l'infinita ombra del Vero.
• Il dolore è ancor più dolore se tace.
• Chi prega è santo, ma chi fa, più santo.
• Il poeta è poeta, non oratore o predicatore, non filosofo, non istorico, non maestro, non
tribuno o demagogo, non uomo di stato o di corte. E nemmeno è, sia con pace del maestro,
un artiere che foggi spada e scudi e vomeri; e nemmeno, con pace di tanti altri, un artista che
nielli e ceselli l'oro che altri gli porga. A costituire il poeta vale infinitamente più il suo
sentimento e la sua visione, che il modo col quale agli altri trasmette l'uno e l'altra.
• Il ricordo è poesia, e la poesia non è se non ricordo.
• Questo mare è pieno di voci e questo cielo è pieno di visioni.
• C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole.
• Il nuovo non s'inventa: si scopre.
• La piadina è il pane, anzi il cibo nazionale dei Romagnoli.
Aforismi Giovanni Papini
• Ci son di quelli che non dicon nulla ma lo dicono bene - ce n'è altri che dicono molto ma lo
dicon male. I peggio son quelli che non dicono nulla e lo dicon male.
• Un uomo verrà certamente, fra molti anni, in una calma sera d'estate, a chiedermi come si
può vivere una vita straordinaria. Ed io gli risponderò certamente con queste parole:
Rendendo abituali le azioni e le sensazioni straordinarie e facendo rare le sensazioni e le
azioni ordinarie.
• Chiunque, purché sappia chiaramente cosa vuol divenire e non perda un solo secondo della
sua vita, può issarsi al livello di coloro che dettano le leggi alle cose e che creano vite più
degne.
• Finalmente è arrivato il giorno dell'ira dopo i lunghi crepuscoli della paura. Finalmente
stanno pagando la decima dell'anime per la ripulitura della terra. Ci voleva, alla fine, un
caldo bagno di sangue nero dopo tanti umidicci e tiepidume di latte materno e lacrime
fraterne. Ci voleva una bella annaffiatura di sangue per l'arsura dell'agosto; e una rossa
svinatura per le vendemmie di settembre; e una muraglia di svampate per i freschi di
settembre.
• Aforisma: una verità detta in poche parole - epperò detta in modo da stupire più di una
menzogna.
• Dio è ateo.
• L'imbecillità dei filosofi "profondi" è così immensa che è superata soltanto dall'infinita
misericordia di Dio.
• L'Inferno non è che il Paradiso capovolto. Una spada riflessa nell'acqua prende figura di
croce.
• La modestia è la forma più insulsa dell'orgoglio.
• Nel mondo dell'arte c'è una guerra sola: quella tra Circe e Orfeo. Tra Circe che trasforma gli
uomini in bestie e Orfeo che trasforma i bruti in uomini.
• [Carlo Michelstaedter] Egli, al pari di pochissimi e rarissimi pensatori che lo hanno
preceduto, s'è ucciso per accettare fino all'ultimo, onestamente e virilmente, le conseguenze
delle sue idee - s'è ucciso per ragioni metafisiche.
• Se gli scrittori non leggessero e i lettori non scrivessero, gli affari della letteratura
andrebbero straordinariamente meglio.
• Si può entrare nel regno di Dio anche dal nero portale del peccato.
• Un delitto vien punito quand'è piccolo ed esaltato e premiato quand'è grande.
• Anche la giovinezza è una malattia ma chi non ha sofferto questo male sacro non ha vissuto.
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• Il vecchio è indicibilmente solo, come il nascituro.
• Quando capita una grande amnistia v'è chi si pente di non aver commesso a suo tempo un
delittuccio che non sarebbe costato nulla.
• È questo il momento presegnato, credetemi, per verificare i nostri rapporti col sole. Poiché
non siamo, insomma, che bruscoli intiepiditi provenienti dal sole non sapremo bene ciò che
sia il sole e che cosa sia l'uomo se non dimentichiamo il legame che unisce il primo dei
primati al patriarca della famiglia solare.
• I moralisti credono di conoscere l'uomo; gli astronomi credono di conoscere il sole. I
secondi s'illudono meno dei primi. Molto sanno, in verità, del sole ma soltanto della sua
apparenza, della sua sostanza e della sua attività, cioè della sua vita fisica, esteriore.
• L'uomo, fra tutti gli esseri che sono in terra, è il solo che si sforzi d'imitare il suo padre
antico, che tenti di tornare, nei suoi più vivi ed alti momenti, allo stato del sole o almeno di
assomigliarsi a lui.
• La Luna, per colui che pensa in termini di eternità, è il fulgente memento mori che Dio
ripete ogni girno alla "gran madre antica".
• Quando noi camminiamo, indifferenti o frenetici, sulla superficie della terra, noi
calpestiamo, in verità, quel che fu, un giorno, carne sensibile di esseri vivi.
• Il mare è un nemico che gli uomini si sforzano di amare.
• Nell'universo rinnovato da Cristo secondo spirito e verità non c'è posto per il mare; il mare
era un di più; un avanzo della prima creazione, ora obliterata. La terra sarà tutta terra e tutta
umana e gli uomini cercheranno l'infinito e la libertà soltanto nello splendore senza confine
del cielo rifatto.
• La falena è innamorata di ciò che fa paura alla tigre. Ma l'uomo - fiera destinata a diventar
farfalla angelica - è nello stesso tempo sbigottito e attirato dal fuoco.
• Quando il diavolo di Goethe dice: "se non mi fossi riservata la fiamma non avrei nulla per
me" mentisce come sempre. Neppure la fiamma appartiene all'eterno Diseredato. Come Dio
s'è riservato, tra i giorni, quello del riposo e tra i liquori della vita il sangue Egli ha preso per
sé, tra gli elementi, l'amorosa tremendità del fuoco.
• L'incendiario è l'ateo che non ha saputo trovar Dio in se stesso e che lo cerca, per la via del
delitto, nel simbolo fisico ed esteriore. Forsennato a somiglianza del mistico, di cui è
l'antitesi, e non potendo incendiar d'amore l'anima sua per ricongiungerla al fuoco supremo,
egli dà fuoco alle cose consumabili e gode in cuor suo nel contemplare le fiamme nate dalla
sua vendetta. E come tutti gl'idolatri adora l'apparenza e non la sostanza d'Iddio.
• È certo la primavera la stagione più triste dell'anno. Ondeggia, incespicante e trasognata tra
la bianca severità dell'inverno e la focosa maestà dell'estate, come una "donzelletta" acerba
che non è più vera bambina e non è ancora donna fatta. È ridotta, perciò, alle malfide risorse
del doppio gioco. In certi giorni un baccanale di sole indora e accende tutte le cime e tutte le
superfici, e un'improvvisa afosità simula ipocritamente la gialla offensiva del giugno. Ma
poi, il giorno dopo, sipari di nuvolone seppiacee si calano sugli orizzonti come gramaglie, il
vento settentrionale uggiola e morde, i piovaschi impazziscono in furori diluviali, i fiumi
aprono brecce nelle ripe, sui monti si ammonta un'altra volta la neve, tardiva ed
intempestiva, e le prime erbe dei prati, stupite e strapazzate, vorrebbero rientrare sotto la
terra. Passata la furia boreale, tornano le giornate grigie e accidiose, con qualche golfo di
azzurro che subito si richiude, le strade fradice e sudice, i muri bollati di gore umide, i fossi
colmi d'acqua lotosa. Eppoi, in pochi meriggi, tutto s'asciuga, tutto s'infiamma, tutto arde,
tutto si riscalda e ci s'accorge, con mortificante sorpresa, che la primavera è finita, senza
aver potuto godere, meno che pochi istanti, le sue incantate e decantate meraviglie.
• Era la primavera, secondo le favole antiche, la stagione de' rinnovati o comincianti amori: e
anche questa è leggenda. Gli uomini, più insaziabili delle bestie, non hanno più, e forse non
hanno mai avuto, una sola stagione per la conoscenza dell'amore. E semmai l'hanno
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trasferita all'incandescente estate: già l'antichissimo Esiodo aveva notato che nell'agosto son
più lascive le donne. Ma tutti i mesi, per l'uomo, sono ugualmente propizi, tanto più che
l'amore entusiasmo, l'amore passione, l'amore pazzia, ai quali si riferivano i poeti e i trattati
di Eros, vanno velocemente scomparendo dagli animi e dai costumi dei nostri popoli
inciviliti fino all'imbecillità e oltre.
• L'ardente solitudine non annulla la possibilità degli amori.
Aforismi Aristotele Onassis
• Non bisogna correre dietro ai soldi. Bisogna andar loro incontro.
• Meglio essere infelici sui cuscini di una Rolls Royce che sulle panchette di un tram.
• Quando un uomo afferma che col denaro si può ottenere tutto, puoi esser certo che non ne ha
mai avuto.
• Il segreto negli affari è conoscere qualcosa che nessun altro sa.
• Se le donne non esistessero tutti i soldi del mondo non avrebbero alcun significato.
• Dobbiamo liberarci dalla speranza che il mare esisterà per sempre. Dobbiamo imparare a
navigare nel vento.
• E' nei nostri momenti più bui che dobbiamo concentrarci per vedere la luce.
• Non esistono amici o nemici, ma solo concorrenti.
• Per aver successo in affari è necessario fare in modo che gli altri riescano a vedere le cose
nel modo in cui le vedi tu.
• Un miliardario spesso non è che un povero uomo con tanti soldi.
Aforismi Pablo Picasso
• I computer sono inutili. Ti sanno dare solo risposte.
• Dipingere non è un'operazione estetica: è una forma di magia intesa a compiere un'opera di
mediazione tra questo mondo estraneo e ostile e noi.
• Ci si mette molto tempo per diventare giovani.
• Ci sono pittori che dipingono il sole come una macchia gialla, ma ce ne sono altri che, grazie
alla loro arte e intelligenza, trasformano una macchia gialla nel sole.
• Credo di sapere cosa si prova ad essere Dio.
• Datemi un museo e ve lo riempirò.
• I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni.
• Il genio di Einstein ci ha condotto ad Hiroshima. La gioventù non ha età.
• La pittura è una professione da cieco: uno non dipinge ciò che vede, ma ciò che sente, ciò
che dice a se stesso riguardo a ciò che ha visto.
• Ogni bambino è un'artista. Il problema è poi come rimanere un'artista quando si cresce.
Aforismi Platone
• L'anima non porta niente con sé nell'altro mondo tranne la propria educazione e cultura; e
questo si dice che sia il più grande servizio oppure il torto più grande che si possa fare ad un
uomo morto, proprio all'inizio del suo viaggio.
• Il simile è amico al simile: che, cioè, il solo buono è amico al solo buono, mentre il cattivo
non contrae mai una vera amicizia né col buono né col cattivo.
• Nessuno sa cosa sia la morte e se essa non sia il maggiore di tutti i beni; e invece gli uomini
ne hanno paura, come se sapessero bene che essa è il più grande dei mali.
• Dev'essere stato un uomo saggio ad inventare la birra.
• Per natura, all'opinione piace opinare.
• Chi sa propriamente definire e dividere deve essere considerato un dio.
• Dio geometrizza sempre.
• Educa i ragazzi col gioco, così riuscirai meglio a scoprire l'inclinazione naturale.
• Il bello è lo splendore del Vero.
• L'amore è una grave malattia mentale.
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• La matematica è come la dama: è adatta ai giovani, non troppo difficile, divertente, e senza
pericoli per lo stato.
• La poesia si avvicina alle verità essenziali più della storia.
• La musica fa bene al cuore e all'anima.
• Non conosco una via infallibile per il successo, ma una per l'insuccesso sicuro: voler
accontentare tutti.
• Non è degno del nome dell'uomo colui che non sa che la diagonale di un quadrato è
incommensurabile con il suo lato.
• Oligarchia: un governo basato sul valore della proprietà, nel quale i ricchi detengono il
potere e i poveri ne sono privati.
• Pare che la verità indichi il vagabondare di Dio.
• Possiamo perdonare un bambino quando ha paura del buio. La vera tragedia della vita è
quando un uomo ha paura della luce.
• Rimangono ancora tre tipi di studio adatti per l'uomo libero. L'aritmetica è uno di essi.
• Si può scoprire di più su una persona in un'ora di gioco, che in un anno di conversazione.
• Siamo legati ai nostri corpi come un'ostrica alla conchiglia.
• Sono tre le arti connesse a tutte le cose: una che usa, un'altra che fa, e una terza che imita le
prime due.
• L'uomo è un bipede implume.
• Solo i morti hanno visto la fine della guerra.
• Quello che è avvenuto a voi, Ateniesi, in udire i miei accusatori, non so; ma io, per cagion
loro, poco meno mi dimenticai di me stesso, cosí parlarono persuasivamente: benché, se ho
a dire, essi non han detto nulla di vero. Ma delle molte loro menzogne ne ammirai
massimamente una, questa: dissero che a voi bene conveniva guardarvi non foste tratti da
me in inganno, perciò che sono terribile dicitore. Imperocché a non vergognarsi che tosto li
avrei smentiti, mostrando in fatto non essere niente terribile dicitore, questa mi parve la lor
maggiore impudenza: salvo che non chiamino terribile dicitore uno che dice il vero; ché, se
intendono cosí, ben consentirei che sono oratore io: ma non a lor modo. Essi dunque han
detto poco o nulla di vero, come io dico; ma da me voi udirete tutta la verità.
• Vada come sta a cuore al dio. Alla legge si obbedisce. Difendersi si deve.
• Certamente lo conoscete Cherofonte; [...] un giorno che era andato a Delfi, ebbe la faccia
tosta di chiedere al dio [...] se ci fosse qualcuno più sapiente di me [Socrate] e la Pizia gli
rispose che non c'era nessuno.
• Certo sono più sapiente io di quest'uomo, anche se poi, probabilmente, tutti e due non
sappiamo proprio un bel niente; soltanto che lui crede di sapere e non sa nulla, mentre io, se
non so niente, ne sono per lo meno convinto, perciò, un tantino di più ne so di costui, non
fosse altro per il fatto che ciò che non so, nemmeno credo di saperlo.
• Capii ben presto che i poeti componevano le loro opere non facendo uso del cervello ma per
una certa disposizione naturale, per una sorta di ispirazione, come gli indovini e i profeti.
Anche costoro, infatti, dicono molte e belle cose, ma senza rendersene conto.
• Chi è quell'uomo che potrebbe credere che esistono i figli degli dei e non esistono gli dei?
• Hai torto, amico, se pensi che un uomo di qualche merito debba star lì a calcolare il rischio
di vita e di morte, invece di pensare se ciò che fa è giusto o ingiusto e se si è comportato da
uomo onesto o malvagio.
• Mai temerò e fuggirò quelle cose che io non so se siano buone, per altre che, invece, so e
riconosco cattive.
• Non dalla ricchezza nasce la virtù, ma che dalla virtù deriva, piuttosto, ogni ricchezza e ogni
bene, per l'individuo come per gli stati.
• Nessun uomo riuscirà a salvarsi qualora vorrà opporsi lealmente a voi o al popolo e impedire
che nella sua patria avvengano ingiustizie e illegalità.
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• La pena che i buoni devono scontare per l'indifferenza alla cosa pubblica è quella di essere
governati da uomini malvagi.
• Una vita senza ricerca non è degna per l'uomo di essere vissuta.
• Nessuno, dinanzi alla giustizia o al nemico deve star lì a escogitare i mezzi per sfuggire, a
tutti i costi, alla morte.
• Ma badate bene, cittadini, che non sia questa la cosa più difficile, ossia sfuggire alla morte,
ma che molto più difficile sia sfuggire alla malvagità. Infatti, la malvagità corre molto più
veloce della morte.
• Se la morte è assenza totale di sensazioni, come se si dormisse un sonno senza sogni, oh,
essa sarebbe un guadagno meraviglioso.
• Nessun male può accadere ad un uomo giusto, sia durante la vita che dopo la morte.
• Ecco il motivo per cui la voce del dio non mi ha interdetto e perché io, contro i miei
accusatori, contro quelli che mi hanno condannato, non ho alcun rancore, sebbene essi mi
abbiano accusato e condannato non con questa intenzione, ma per farmi del male: in questo
sono da biasimare. Tuttavia io li voglio pregare di una cosa: quando i miei figli saranno
cresciuti, puniteli, cittadini, stategli dietro come io facevo con voi, se vedrete che si
preoccupano più delle ricchezze o degli altri beni materiali che della virtù e se si crederanno
di valere qualcosa senza valer poi nulla, rimproverateli, come io rimproveravo voi, per ciò
che non curano e che, invece, dovrebbero curare, se credono di essere «grandi uomini» e poi
non sono niente. Se farete questo, io e i miei figli avremo avuto da voi ciò che è giusto. Ma è
giunta, ormai, l'ora di andare, io a morire, voi a vivere. Chi di noi vada a miglior sorte,
nessuno lo sa, tranne dio.
• Ho sognato una donna, bella e avvenente, tutta vestita di bianco, che mi si è avvicinata e mi
ha detto: «Socrate, fra tre giorni, tu sarai nei felici campi di Ftia.»
• Passare per uno che tiene più al denaro che agli amici: cosa mi potrebbe capitare di peggio?
• Magari, Critone, fosse capace di fare il male, perché, allora, sarebbe capace, anche di fare il
bene. E questa sarebbe una gran bella cosa. Invece non è capace di fare né l'uno né l'altro,
non ti fa diventare né saggio né stolto, ma agisce, così, a casaccio.
• Mi pare proprio che tu, oltretutto, non compia una cosa giusta lasciandoti andare, mentre
potresti salvarti, perché, in fondo, ti adoperi a far quello che vorrebbero i tuoi nemici, anzi,
che hanno già ottenuto, volendoti morto. E, in più, mi sembra che tu tradisca anche i tuoi
figli che potresti allevare e educare e che, invece, abbandoni e che, per quanto dipende da te,
vivranno in balia del destino, come degli orfani.
• Mio caro Critone, questo tuo zelo sarebbe assai lodevole se fosse conforme a giustizia,
altrimenti, più esso è insistente, più è biasimevole.
• Se noi, prestando orecchio a quelli che non se ne intendono, roviniamo ciò che diventa
migliore attraverso un sano esercizio e va, invece, in malora con pratiche dannose, che ne
sarà della nostra vita?
• L'importante non è vivere, ma vivere bene.
• Far del male non è per nulla diverso dall'essere ingiusti.
• Per quel che ora ne penso, sta pur certo che, se tu non tenterai di persuadermi del contrario,
la tua sarà fatica sprecata. Tuttavia, parla pure se credi di poter riuscire in qualcosa.
• E così è anche per le virtù: anche se sono molteplici e di diversi tipi, tutte hanno una unica e
identica forma, a causa della quale esse sono virtù, e verso la quale è bene che guardi colui
che deve rispondere a chi domanda di spiegare che cosa mai sia la virtù.
• Tutti quanti gli uomini sono buoni nella stessa maniera: infatti, diventano buoni, venendo in
possesso delle medesime cose.
• L'anima dell' uomo è immortale, e che talora termina la vita terrena ? ciò che si chiama
morire ?, e talora di nuovo rinasce, ma che non perisce mai: per questa ragione, bisogna
vivere la vita nel modo più santo possibile.
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• Col credere che si debba far ricerca delle cose che non si sanno, diventiamo migliori, più
forti e meno inetti, che non se credessimo che sia impossibile trovare ciò che non sappiamo.
• Quando un uomo è audace senza senno ne riceve danno, quando invece con senno ne trae
vantaggio.
• Potremo chiamare divini quelli che ora dicevamo: gli indovini, i vati, i poeti tutti. E i
politici, non meno di costoro, potremmo affermare che sono divini e che sono ispirati,
essendo infiammati e posseduti dal dio, allorché colgono nel giusto, dicendo molte e grandi
cose, ma senza conoscere nulla di ciò che dicono.
• A che genere di uomini appartengo? A quello di chi prova piacere nell'essere confutato, se
dice cosa non vera, e nel confutare, se qualcuno non dice il vero, e che, senza dubbio,
accetta d'esser confutato con un piacere non minore di quello che prova confutando. Infatti,
io ritengo che l'esser confutati sia un bene maggiore, nel senso che è meglio essere liberati
dal male più grande piuttosto che liberarne altri. Niente, difatti, è per l'uomo un male tanto
grande quanto una falsa opinione sulle questioni di cui ora stiamo discutendo. Se dunque
anche tu sostieni di essere un uomo di questo genere, discutiamo pure; altrimenti, se credi
sia meglio smettere, lasciamo perdere e chiudiamo il discorso.
• La retorica, dunque, a quanto pare, è artefice di quella persuasione che induce a credere ma
che non insegna nulla intorno al giusto e all'ingiusto.
• La scienza non è altro che percezione.
• Spesso, ormai, mi sono recato con mio fratello e con altri medici da qualche ammalato che
non voleva bere medicine o mettersi in mano al medico lasciando che questi praticasse tagli
o cauterizzazioni, e, mentre il medico non riusciva a persuaderlo, io lo persuasi con non altra
arte che la retorica. Sostengo, anzi, che, se un retore e un medico arrivassero in una città
qualsiasi, e se si trovassero a dover competere a parole nell'assemblea o in un'altra pubblica
adunanza su quale dei due vada scelto come medico, il medico non avrebbe alcuna
possibilità di uscirne vincitore, ma la scelta cadrebbe su quello capace di parlare, ammesso
che costui lo volesse. E se si trovasse a competere con qualsiasi altro specialista, il retore
saprebbe persuadere a scegliere sé piuttosto che chiunque altro. Non c'è infatti argomento di
cui il retore, di fronte alla folla, non sappia parlare in modo più persuasivo di qualsiasi altro
specialista.
• Uno ha imparato il pugilato, il pancrazio e la lotta con le armi in modo da essere più forte
degli amici come dei nemici, non per questo egli deve percuotere gli amici, né ferirli né
ucciderli.
• Accade invece che, quando ci si trovi in disaccordo su qualche punto, e quando l'uno non
riconosca che l'altro parli bene e con chiarezza, ci si infuria, e ciascuno pensa che l'altro
parli per invidia nei propri confronti, facendo a gara per avere la meglio e rinunciando alla
ricerca sull'argomento proposto nella discussione.
• Dunque, il retore e la retorica si trovano in questa posizione rispetto a tutte le altre arti: non
c'è alcun bisogno che sappia come stiano le cose in sé, ma occorre solo che trovi qualche
congegno di persuasione, in modo da dare l'impressione, a gente che non sa, di saperne di
più di coloro che sanno.
• Apposta noi ci procuriamo amici e figli! perché quando noi, divenuti più vecchi, cadiamo in
errore, voi che siete più giovani, al nostro fianco, raddrizziate la nostra vita nelle opere e
nelle parole.
• Se uno fa una cosa per un fine, non vuole la cosa che fa, bensì la cosa per cui fa quello che
fa.
• Non bisogna invidiare chi non è degno di essere invidiato né gli sciagurati, ma averne
piuttosto compassione.
• Io non preferirei né l'uno né l'altro; ma, se fosse necessario o commettere ingiustizia o
subirla, sceglierei il subire ingiustizia piuttosto che il commetterla.
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• Quant'è difficile confutarti, Socrate! Ma non riuscirebbe a confutarti anche un bambino,
dimostrandoti che non dici il vero?
• La verità non si confuta mai.
• I felici sono felici per il possesso della giustizia e della temperanza e gli infelici, infelici per
il possesso della cattiveria.
• Io invece credo, o carissimo, che sarebbe meglio che la mia lira fosse scordata e stonata, e
che lo fosse il coro che io dirigessi, e che la maggior parte della gente non fosse d'accordo
con me e mi contraddicesse, piuttosto che sia io, anche se sono uno solo, ad essere in
disaccordo con me stesso e a contraddirmi.
• È opportuno che il malvagio venga punito, quanto lo è che il medico curi l'ammalato: ogni
castigo, infatti, è una sorta di medicina.
• E questo perché tu, o Socrate, mentre sostieni di cercare la verità, in realtà porti gli altri a
fare affermazioni di questo genere, grossolane e volgari, che non sono belle rispetto alla
natura, ma rispetto alla legge. E queste, vale a dire la natura e la legge, sono nella maggior
parte dei casi opposte. Dunque, quando uno si vergogna e non osa dire le cose che pensa,
finisce necessariamente per contraddirsi.
• Avvalendosi di quale diritto Serse mosse guerra alla Grecia, o suo padre agli Sciti?
• La filosofia è un'amabile cosa, purché uno vi si dedichi, con misura, in giovane età; ma se
uno vi passi più tempo del dovuto, allora essa diventa rovina degli uomini.
• Quando vedo un uomo già avanti negli anni che ancora coltivi la filosofia e non sappia
separarsene, mi sembra, o Socrate, che costui abbia bisogno di essere preso a botte.
• Dimmi, o Socrate, non ti vergogni, alla tua età, di andare a caccia di parole, e, quando uno si
sbagli di una parola, di credere di aver trovato in questo una fortuna inaspettata?
• Chissà se ciò che è chiamato morire è vivere, oppure se vivere è morire.
• Anche un allevatore di asini, di cavalli e di buoi, che fosse tale quale Pericle fu, avrebbe la
fama di essere un cattivo allevatore.
• La morte, come mi sembra, altro non è che la separazione di due cose, l'anima e il corpo,
l'una dall'altra.
• Dai potenti vengono gli uomini più malvagi.
• Quando avremo in questo modo fatto pratica di virtù insieme, allora, se ci sembrerà utile, ci
dedicheremo alle faccende politiche; o qualunque cosa ci parrà opportuna, allora
prenderemo decisioni, perché saremo più capaci di prendere decisioni di quanto non lo
siamo ora. Infatti è brutto che, nelle condizioni in cui è evidente che noi ora ci troviamo, ci
comportiamo con baldanza, convinti di valere qualcosa, noi che non abbiamo mai la
medesima opinione sulle medesime questioni, e questo proprio sulle questioni più
importanti: a tal punto di ignoranza siamo giunti! E così, allora, prendiamo come guida il
ragionamento che ora ci si è rivelato, il quale ci fa vedere che questo è il modo migliore di
vivere, vale a dire vivere e morire coltivando la giustizia e ogni altra virtù. Seguiamo,
dunque, questo modo di vivere, e invitiamo anche gli altri a seguirlo, e non quello a cui tu,
fidandoti di esso, mi inviti, perché, o Callicle, non vale nulla.
• Ora che ci penso, che strano effetto mi faceva stare accanto a quell'uomo; ero lì, che moriva
un amico, e non provavo alcuna pietà. Mi pareva felice, Echecrate, sia dal suo modo di fare
che da come parlava: c'era in lui una nobile e intrepida fierezza, tanto da farmi pensare che
egli se ne andava non senza il soccorso di un dio e che, nell'aldilà, sarebbe stato il più felice
di tutti. Ecco perché, forse, non provavo quella pietà che pure sarebbe stata così naturale in
tanta sventura.
• La filosofia è la musica più grande.
• L'uomo è un prigioniero che non può aprire la porta della sua prigione e scappare... deve
aspettare; e non è libero di gestire la sua vita finché un dio non lo chiama.
• Alla fine tutte le cose non devono forse essere inghiottite dalla morte?
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• Cose, come per esempio la grandezza, la sanità, la forza e, in una parola, della sostanza di
tutte le cose, di ciò che ciascuna è. La verità di esse si contempla forse mediante il corpo o
avviene che chi di noi si accinge più degli altri e con più accuratezza a pensare ciascun
oggetto della sua indagine in sé, costui si avvicina il più possibile alla conoscenza
dell'oggetto? E potrà farlo nel modo più puro chi si dirigerà verso ciascun oggetto, il più
possibile, con il solo pensiero, senza intromettere nel pensiero la vista e senza trascinarsi
dietro con il ragionamento alcun altro senso, ma utilizzando solo il puro pensiero di per se
stesso, andrà a caccia di ciascuno degli enti in sé nella sua purezza, dopo essersi liberato il
più possibile da occhi, orecchie e, a parlar propriamente, da tutto il corpo, perché turba
l'anima e non le consente di acquistare verità e intelligenza, quando comunica con essa. Non
è forse costui, Simmia, se mai altri, che coglierà l'essere? È straordinariamente vero, disse
Simmia, ciò che dici, Socrate.
• Egli era già freddo, fino all'addome, quando si scoprì (s'era, infatti, coperto) e queste furono
le sue ultime parole: «Critone, dobbiamo un gallo ad Asclepio, dateglielo, non ve ne
dimenticate.» «Certo,» assicurò Critone, «ma vedi se hai qualche altra cosa da dire.» Ma lui
non rispose. Dopo un po' ebbe un sussulto. L'uomo lo scoprì: aveva gli occhi fissi.
Vedendolo, Critone gli chiuse le labbra e gli occhi. Questa, Echecrate, la fine del nostro
amico, un uomo che fu il migliore, possiamo ben dirlo, fra quanti, del suo tempo, abbiamo
conosciuto e, senza paragone, il più saggio e il più giusto.
• D'altro canto, nemmeno gli ignoranti amano la sapienza, né desiderano diventare sapienti.
Proprio in questo, difatti, l'ignoranza è insopportabile, nel credere da parte di chi non è né
bello né eccellente, e neppure saggio, di essere adeguatamente dotato. Chi non ritiene di
essere privo, dunque, non desidera ciò di cui non crede di aver bisogno.
• E come un soffio di vento o un'eco, rimbalzando da superfici levigate e solide, viene rinviata
al punto di emissione, così il flusso della bellezza, arrivando nuovamente al bell'amato
attraverso gli occhi, che sono la via naturale per arrivare all'anima, come vi è giunto e l'ha
eccitata al volo, irrora i condotti delle ali, stimola il formarsi delle ali e colma d'amore
l'anima, a sua volta, dell'amato.
• Poiché, dunque, è figlio di Poro e di Penìa, ad Amore è toccata la sorte seguente. In primo
luogo è sempre povero e ben lontano dall'essere delicato e bello, come credono i più, anzi è
duro e lercio e scalzo e senza tetto, abituato a coricarsi in terra e senza coperte, dormendo
all'aperto sulle porte e per le strade e, avendo la natura di sua madre, è sempre di casa col
bisogno. Per parte di padre, invece, è insidiatore dei belli e dei buoni, coraggioso, audace e
teso, cacciatore terribile, sempre a tramare stratagemmi, avido di intelligenza e ingegnoso,
dedito a filosofare per tutta la vita, terribile stregone, fattucchiere e sofista. E per natura non
è né immortale né mortale, ma ora fiorisce e vive nello stesso giorno, quando gli va in porto,
ora invece muore e poi rinasce nuovamente in virtù della natura del padre. E infatti l'oggetto
dell'amore è ciò che è realmente bello, grazioso, perfetto e invidiabilmente beato, mentre
l'amante ha un altro aspetto, quale quello che ho esposto.
• [Zenone] Ha scritto le stesse cose, per un certo verso, che hai scritto tu [Parmenide], anche
se, cambiando qualche particolare, tenta di ingannarci, come se avesse detto qualcosa di
diverso.
• Mi sembra che le cose che avete detto [Parmenide e Zenone] siano dette per superare
l'intelligenza di noi altri.
• Socrate, come sei degno di essere ammirato per lo zelo che ti spinge ai discorsi!
• " Sei ancora giovane, Socrate", replicò Parmenide, "e la filosofia non si è ancora
impossessata dite, come, secondo la mia previsione, si impossesserà in futuro, quando non
stimerai più indegna nessuna di quelle cose: ora ti preoccupi ancora di prestare eccessiva
attenzione alle opinioni degli uomini, vista l'età."
• Non si possono concepire i molti senza l'uno.
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• Il filosofo non tiene affatto conto di tutto ciò che vale poco o niente e guida il suo volo
dappertutto, come dice Pindaro: «Sondando gli abissi della terra, e misurandone le superfici,
seguendo il cammino degli astri nelle profondità del cieli e, di ciascuna realtà, scrutando la
natura nel suo dettaglio e nel suo insieme senza mai lasciarsi irretire da ciò che è
immediatamente vicino»
• Nessuna cosa è per se stessa una sola; tu non puoi, correttamente, dar nome a una cosa né a
una sua qualità; se tu, per esempio, chiami alcuna cosa grande, ecco che essa potrà apparire
anche piccola; se la chiami pesante, potrà apparire anche leggera; e così via per tutto il resto,
perché niente è uno, né sostanza, né qualità. Dal mutar luogo, dal muoversi, dal mescolarsi
delle cose fra loro, tutto diviene ciò che noi, adoprando una espressione non corretta,
diciamo che è; perché niente mai è, ma sempre diviene. Su questo punto tutti i filosofi, uno
dopo l'altro, a eccezione di Parmenide, si deve ammettere che sono d'accordo, [...]; e anche
sono d'accordo i migliori poeti dell'uno e dell'altro genere di poesia, Epicarmo della
commedia, della tragedia Omero; il quale, dicendo "Padre fu Oceano a' numi e madre Teti",
intese dire che tutte le cose hanno origine dal flusso e dal movimento.
• La scoperta della scrittura avrà l'effetto di produrre la dimenticanza nelle anime che
l'impareranno, perché, fidandosi della scrittura, queste si abitueranno a ricordare dal di fuori
mediante segni estranei, e non dal di dentro e da sé medesime.
• L'anima se ne sta smarrita per la stranezza della sua condizione e, non sapendo che fare,
smania e fuor di sé non trova sonno di notte né riposo di giorno, ma corre, anela là dove
spera di poter rimirare colui che possiede la bellezza. E appena l'ha riguardato, invasa
dall'onda del desiderio amoroso, le si sciolgono i canali ostruiti: essa prende respiro, si
riposa delle trafitture e degli affanni, e di nuovo gode, per il momento almeno, questo
soavissimo piacere. [...] Perché, oltre a venerare colui che possiede la bellezza, ha scoperto
in lui l'unico medico dei suoi dolorosi affanni. Questo patimento dell'anima, mio bell'amico
a cui sto parlando, è ciò che gli uomini chiamano amore.
• Le parole false non sono solo male in se stesse, ma infettano l'anima con il male.
• L'anima di un uomo è immortale e incorruttibile.
• E come un soffio di vento o un'eco, rimbalzando da superfici levigate e solide, viene rinviata
al punto di emissione, così il flusso della bellezza, arrivando nuovamente al bell'amato
attraverso gli occhi, che sono la via naturale per arrivare all'anima, come vi è giunto e l'ha
eccitata al volo, irrora i condotti delle ali, stimola il formarsi delle ali e colma d'amore
l'anima, a sua volta, dell'amato.
• Poiché dunque il pensiero di un dio si nutre di intelletto e di scienza pura, anche quello di
ogni anima che abbia a cuore di accogliere quanto le si addice, quando col tempo abbia
scorto l'essere, ne gioisce e, contemplando la verità, se ne nutre e si trova in buona
condizione, finché la rotazione circolare non riconduca allo stesso punto. Durante
l'evoluzione esso vede la giustizia in sé, vede la saggezza, vede la scienza, non quella alla
quale è connesso il divenire, né quella che è diversa perché è nei diversi oggetti che noi ora
chiamiamo enti, ma quella che è realmente scienza nell'oggetto che è realmente essere. E
dopo aver contemplato allo stesso modo le altre entità reali ed essersene saziata, si immerge
nuovamente nell'interno del cielo e torna a casa. E una volta arrivata, l'auriga, arrestati i
cavalli davanti alla mangiatoia, li foraggia di ambrosia e dopo questa li abbevera di nettare.
• Il filosofo è difficile a scorgersi proprio per la luce della regione che abita: egli procede,
infatti, attraverso ragionamento sempre guidato dall'idea dell'essere. È naturale che gli occhi
della moltitudine, rivolti a questa divina regione, non riescano a reggere.
• Se uno degli ascoltatori, non a scopo di contesa né per scherzare, ma seriamente dovesse
rispondere, dopo aver riflettuto, a che cosa deve essere riferito questo nome, il "non essere",
in riferimento a che cosa e per quale oggetto noi crediamo che egli ne farebbe uso e che cosa
indicherebbe a chi lo interroga? [...] Ma questo almeno è chiaro, che il "non essere" non
deve essere riferito a qualcuno degli enti. [...] Ma noi diciamo che, se s'intende parlare
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correttamente, non bisogna definirlo né come unità né come molteplicità e neppure
assolutamente chiamarlo con il "lo", perché anche con questa espressione lo si designerebbe
con una specie di unità.
Mi resi conto, allora, che in breve tempo questi individui riuscirono a far sembrare l'età
dell'oro il periodo precedente, e fra le altre scelleratezze di cui furono responsabili,
mandarono, insieme ad altri, il vecchio amico Socrate ? una persona che non ho dubbi a
definire l'uomo più giusto di allora ? a rapire con la forza un certo cittadino al fine di
sopprimerlo. E fecero questo con l'intenzione di coinvolgerlo con le buone o con le cattive
nelle loro losche imprese. Ma Socrate si guardò bene dall'obbedire, deciso ad esporsi a tutti i
rischi, pur di non farsi complimenti delle loro malefatte.
Di fronte a tali episodi, a uomini siffatti che si occupavano di politica, a tali leggi e costumi,
quanto più, col passare degli anni, riflettevo, tanto più mi sembrava difficile dedicarmi alla
politica mantenendomi onesto.
Senza uomini devoti e amici fidati non era possibile combinare nulla e d'altra parte non era
per niente facile trovarne di disponibili, dato che ormai il nostro stato non era più retto
secondo i costumi e il modo di vivere dei padri ed era impossibile acquisirne di nuovi
nell'immediato.
Il testo delle leggi, e anche i costumi andavano progressivamente corrompendosi ad un ritmo
impressionante, a tal punto che uno come me, all'inizio pieno di entusiasmo per l'impegno
nella politica, ora, guardando ad essa e vedendola completamente allo sbando, alla fine fu
preso da vertigini.
Ad un certo punto mi feci l'idea che tutte le città soggiacevano a un cattivo governo, in
quanto le loro leggi, senza un intervento straordinario e una buona dose di fortuna, si
trovavano in condizioni pressoché disperate. In tal modo, a lode della buona filosofia, fui
costretto ad ammettere che solo da essa viene il criterio per discernere il giusto nel suo
complesso, sia a livello pubblico che privato. I mali, dunque, non avrebbero mai lasciato
l'umanità finché una generazione di filosofi veri e sinceri non fosse assurta alle somme
cariche dello Stato, oppure finché la classe dominante negli Stati, per un qualche intervento
divino, non si fosse essa stessa votata alla filosofia.
Né c'è legge che possa assicurare la pace ad uno Stato i cui cittadini si credono in dovere di
dilapidare ogni sostanza in spese pazze, e stimando quasi un obbligo l'ozio, interrotto
solamente da banchetti, libagioni e piaceri d'amore. È evidente che tali città siano coinvolte
in una continua sequela di tirannidi, oligarchie, democrazie, i cui capi non vorranno neppure
sentir parlare di una costituzione giusta ed equilibrata.
Mi sarei vergognato moltissimo se mi fossi scoperto un uomo buono solo di parlare e
incapace di tradurre in atto le proprie idee.
Il primo dovere di chi dà consigli a un uomo infermo che segue una dieta nociva alla salute è
quello di cambiar sistema di vita; le altre indicazioni verranno solo se egli accetta con
convinzione queste disposizioni. Se, invece, non vuole lasciarsi convincere, un vero uomo e
un medico che io possa stimare tali rifuggiranno dal dargli altri consigli, perché chi
continuasse a fare ciò sarebbe tutto l'opposto di un vero uomo e di un esperto di medicina.
Lo stesso vale anche per lo Stato, sia quello in cui uno solo ha il potere, sia quello dove
molti comandano.
L'uomo intelligente non fa mai affidamento sulle affinità psicologiche e fisiche.
La tirannia non è una buona soluzione, né per chi la subisce, né per i suoi figli né per i suoi
discendenti; essa piuttosto, è di per sé un fatto negativo. In effetti, solo gente dalla mente
ristretta e servile, che vive e vivrà nell'ignoranza di ciò che è giusto e buono nei confronti
degli uomini e degli dei potrebbe godere di guadagni ammassati illegalmente.
Nessun uomo è nato per essere immortale, né, se lo divenisse, sarebbe per questo felice,
anche se molti pensano il contrario.
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• Dopo di ciò, la mia vita e quella di Dionigi si svolgevano più o meno così: io lì a guardar
fuori, come un uccello che aspetta solo di spiccare il volo, lui lì a tentarle tutte per tenermi
tranquillo, senza però nulla voler restituire delle cose di Dione. Agli occhi di tutta la Sicilia,
però, ci professavamo amici.
• Sarò di certo con voi se, provando bisogno di reciproca amicizia, cercherete di fare qualcosa
di buono; ma finché siete a desiderare il male, chiamate in aiuto qualcun altro.
• Percorrevo la strada esterna alle mura, sotto le mura stesse, dall'Accademia direttamente al
Liceo. Quando fui all'altezza della porticella dove si trovava la fontana di Panopo, lì
incontrai Ippotale, figlio di Ieronimo, Ctesippo del demo di Peania e altri giovani fermi in
gruppo insieme a costoro. Ippotale, appena mi vide avvicinarmi, disse: "Socrate, dove vai e
da dove vieni?" "Dall'Accademia vado direttamente al Liceo", risposi io. "Ma vieni qui,
direttamente da noi. Perché non cambi strada? Ne vale la pena"~ disse egli. "Dove mi inviti
e da chi di voi?", domandai io. "Qui", rispose, mostrandomi un recinto davanti al muro e una
porta aperta: "qui passiamo il tempo noi e molti altri bei giovani". "Cos'è questo luogo e
come passate il tempo?" "è una palestra costruita da poco. Per lo più passiamo il tempo in
discussioni, di cui ti renderemmo volentieri partecipe", rispose.
• Entrai nella scuola di Dionisio e vidi che c'erano lì i giovani più in vista per la loro bellezza
e la nobiltà di stirpe, insieme ai loro amanti. Dunque due tra i giovinetti stavano litigando,
ma non riuscivo a capire esattamente per cosa. Tuttavia mi sembrò che stessero litigando per
Anassagora o Enopide; mi sembrò anche che tracciassero dei cerchi ed essi imitavano con le
mani delle inclinazioni, stando piegati con impegno e fervore. E io ? poiché sedevo vicino
all'amante di uno di essi ? dopo averlo toccato con il gomito chiesi in cosa mai i due
fanciulli fossero così seriamente impegnati e dissi: "Che problema importante e bello è
quello a cui dedicano così tanta attenzione?". Ed egli rispose: "Altro che grande e bello!
Costoro stanno solo facendo chiacchiere di astronomia e ciance di filosofia". E io, stupito
per la sua risposta, dissi: "Giovanotto, la filosofia ti pare cosa brutta? Perché ne parli in
modo così ostile?". E un altro seduto vicino a lui, un suo rivale in amore, udita la mia
domanda e la sua risposta, disse: "Non è da te, Socrate, comportarti così e chiedere proprio a
lui se ritiene cosa brutta la filosofia."
Aforismi Luigi Pirandello
• Rifiutare di avere delle opinioni è il modo di averle.
• È molto più facile essere un eroe che un galantuomo. Eroi si può essere ogni tanto,
galantuomini sempre.
• E non vuoi capire che la tua coscienza significa appunto 'gli altri dentro di te'.
• Le donne, come i sogni, non sono mai come tu le vorresti.
• La fantasia abbellisce gli oggetti cingendoli e quasi irraggiandoli d'immagini care.
Nell'oggetto amiamo quel che vi mettiamo di noi.
• ...Perchè una realtà non ci fu data e non c'è; ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere; e
non sarà mai una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile.
• Confidarsi con qualcuno, questo sì è veramente da pazzi
Aforismi Pitagora
• Uomo che ami parlare molto: ascolta e diventerai simile al saggio. L'inizio della saggezza è
il silenzio.
• Alla maggior parte degli uomini e delle donne non è data, né per nascita né coi propri sforzi,
la possibilità di diventare ricchi e potenti, mentre il sapere è alla portata di chiunque.
• Al suo livello più profondo, la realtà è la matematica nella natura.
• La filosofia può essere usata per la purificazione spirituale.
• L'anima può elevarsi al fine di unirsi al divino.
• Determinati simboli hanno un significato mistico.
• Non bisogna giurare per gli dèi; bisogna, infatti, cercare di rendere se stessi degni di fede.
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• Porgi aiuto alla legge, fa' guerra alla illegalità; non rovinare né danneggiare la pianta
coltivata, né l'animale che non arrechi danno all'uomo.
• Degli umani contratti altri s'incidono in tavole, ed altri in colonne, ma il coniugale contratto
si sanziona ne' figli.
• Fintanto che l'uomo continuerà a distruggere gli esseri viventi inferiori, non conoscerà mai
né la salute né la pace. Fintanto che massacreranno gli animali, gli uomini si uccideranno tra
di loro. Perché chi semina delitto e dolore non può mietere gioia e amore.
Aforismi di Rainer Maria Rilke
• Come potrei trattenerla in me, la mia anima, che la tua non sfiori; come levarla, oltre te, ad
altre cose?
• Nasciamo, per così dire, provvisoriamente, da qualche parte; soltanto a poco a poco andiamo
componendo in noi il luogo della nostra origine, per nascervi dopo, e ogni giorno più
definitivamente.
• Quando mai si pretenderebbe da un cigno una delle prove destinate al leone? In che modo
un brano del destino di un pesce si inserirebbe nel mondo del pipistrello? Pertanto fin da
bambino credo di aver pregato soltanto per la mia difficoltà, che mi fosse concessa la mia e
non, per errore, quella del falegname, o del cocchiere, o del soldato, perché nella mia
difficoltà voglio riconoscermi.
• Le opere d'arte sono sempre il frutto dell'essere stati in pericolo, dell'essersi spinti, in
un'esperienza, fino al limite estremo oltre il quale nessuno può andare.
• Un buon matrimonio è quello in cui ciascuno dei due nomina l'altro custode della sua
solitudine.
• Il bello è solo l'inizio del tremendo.
• Che cosa è mai la gloria se non la somma dei malintesi raccolti intorno a un grande nome?
• Amare è durare.
• I dolori sono ignoti, l'amore non si impara, l'ingiunzione che ci chiama ad entrare nella
morte rimane oscura. Solo il canto sulla terra consacra e celebra.
• Se non opposi resistenza all'amata, fu perché tra tutte le forme con cui un uomo si
impadronisce di un altro, la sua soltanto, irresistibile, mi parve avere una giustificazione.
Aforismi di Franklin Delano Roosevelt
• È buonsenso prendere un metodo e provarlo. Se fallisce, ammettilo con franchezza e
provane un altro. Ma soprattutto, prova qualcosa.
• La vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica ed indipendenza. La
gente affamata e senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature.
• Più che una fine della guerra, vogliamo la fine dei principi di tutte le guerre.
• La nazione che distrugge il suo suolo distrugge se stessa.
• L'unica cosa di cui aver paura è la paura.
• Nessuno può farti sentire infelice se tu non glielo consenti.
• Quanti sono gli esperti, tante sono le opinioni.
• Osa cose straordinarie, trionfa in gloria, anche se screziato dall'insuccesso, piuttosto che
schierarti tra i poveri di spirito che non provano grandi gioie né grandi dolori, perché vivono
nell'indistinto crepuscolo che non conosce vittorie e sconfitte.
• Fai ciò che puoi, con ciò che hai, dove sei.
Aforismi di Saffo
• A me beato sembra come un dio | l'uomo che siede a te dinnanzi, ed ode | da vicino le tue
dolci parole | ed il tuo dolce | riso amoroso.
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• Io desidero e bramo.
• Scuote l'anima mia Eros | come vento sul monte | che irrompe entro le querce | e scioglie le
membra e le agita, | dolce, amaro, indomabile serpente.
• Eros ha sconvolto il mio cuore, | come un vento che si abbatte sulle querce sulla montagna.
• Venere dal soglio | Variopinto, o germoglio | Di Giove, eterno; o d'amorosi furti | Artefice: a
te supplico: di rea | Cura e d'angoscia non gravarmi, o Dea.
• Venere eterna in vario adorno trono | Sedente, a Giove figlia, ingannatrice, | Deh! con dolori
non domarmi e dammi | santa, l'alma.
• Venere eterna, in variopinto soglio, | Di Giove figlia, artefice d'inganni, | O Augusta, il cor
deh tu mi serba spoglio | Di noje e affanni.
• Donna, beato, uguale, | Parmi a un Dio quel mortale | Che ti siede di fronte, e, a te ristretto, |
Soavemente favellar ti sente, | Sorridere ti mira amabilmente.
• Colui mi sembra essere ai Numi eguale, | Che a te dinanzi si rimane assiso, | E a te da presso
udire puote il dolce | Tuo favellare.
• Quei parmi in cielo fra gli Dei, se accanto | Ti siede, e vede il tuo bel riso, e sente | I dolci
detti e l'amoroso canto!
Aforismi di Henri Rousseau
• Niente mi rende così felice come osservare la natura e dipingere quello che vedo.
• Non posso cambiare il mio stile ora che l'ho acquisito, come si può immaginare, a forza di
lavorare.
• Perdona il mio scarabocchio, è tardi e ho una candela consumata.
• Si dice spesso che il mio cuore è troppo aperto per il mio bene.
Aforismi di S. Caterina da Siena
• Nella amaritudine gusterai la dolcezza, e nella guerra la pace.
• In altro non sta la pena nostra, se non in volere quello che non si può avere.
• L'umile spegne la superbia, però [...] 'l superbo non può far danno a l'umile.
• E diceva parole tanto dolci, che è da scoppiare, della bontà di Dio.
• Oimè, dov'è la purità del cuore e la onestà perfetta; che con l'onestà loro l'incontinenti
diventassero continenti? Ed egli è tutto il contrario; perocché spesse volte li continenti e li
puri gustano la incontinenza per le immondizia loro.
• Orsù figliuoli dolcissimi, correte questo palio; e fate che solo sia uno quello che l'abbia.
• Solo colui che è fondato in carità, è quello che si dispone a morire per amore di Dio e salute
dell'anime, perocché è privato dell'amore proprio non si dispone a dare la vita.
• Tutti i vizi sono conditi dalla superbia, sì come le virtù sono condite e ricevono vita da la
carità.
• Sangue, sangue, sangue. (le ultime parole)
• Levandosi una anima ansietata di grandissimo desiderio verso l'onore di Dio e la salute de
l'anime; exercitandosi per alcuno spazio di tempo nella virtú, abituata e abitata nella cella
del cognoscimento di sé per meglio cognoscere la bontá di Dio in sé; perché al
cognoscimento séguita l'amore, amando cerca di seguitare e vestirsi della veritá. E perché in
veruno modo gusta tanto ed è illuminata d'essa veritá quanto col mezzo de l'orazione umile e
continua fondata nel cognoscimento di sé e di Dio (però che l'orazione, exercitandola per lo
modo decto, unisce l'anima in Dio, seguitando le vestigie di Cristo crocifixo), e cosí per
desiderio e affecto e unione d'amore ne fa un altro sé.
Aforismi di Philip D. S. Chesterfield
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• La conoscenza si acquisisce leggendo i libri; ma quello che è veramante necessario
imparare, la conoscenza del mondo, si può acquisire soltanto leggendo gli uomini e
studiando tutte le loro diverse edizioni.
• Ogni uomo cerca la verità, ma solo Dio sa chi l'ha trovata.
• Ci sono dei casi in cui un uomo deve rivelare metà del suo segreto per tener nascosto il
resto.
• Da come sono i padri in generale, raramente è una disgrazia esserne privi; e considerando la
qualità dei figli in generale, lo è altrettanto essere senza figli.
• Diffida di tutti coloro che ti amano troppo senza conoscerti a fondo e senza nessun motivo
visibile.
• Adeguati al tono della compagnia in cui sei.
• Badate ai pence che le sterline baderanno a se stesse.
• È questione di buona educazione rispondere alle lettere entro un tempo ragionevole, quanto
rispondere a un inchino immediatamente.
• Il sesso: la posizione ridicola, il piacere passeggero, la spesa eccessiva.
• Indossa il tuo sapere come il tuo orologio in una tasca privata: non estrarlo e non scuoterlo
soltanto per far vedere che ne possiedi uno.
Aforismi di Rainer Maria Rilke
• Come potrei trattenerla in me, la mia anima, che la tua non sfiori; come levarla, oltre te, ad
altre cose?
• Nasciamo, per così dire, provvisoriamente, da qualche parte; soltanto a poco a poco andiamo
componendo in noi il luogo della nostra origine, per nascervi dopo, e ogni giorno più
definitivamente.
• Quando mai si pretenderebbe da un cigno una delle prove destinate al leone? In che modo
un brano del destino di un pesce si inserirebbe nel mondo del pipistrello? Pertanto fin da
bambino credo di aver pregato soltanto per la mia difficoltà, che mi fosse concessa la mia e
non, per errore, quella del falegname, o del cocchiere, o del soldato, perché nella mia
difficoltà voglio riconoscermi.
• Le opere d'arte sono sempre il frutto dell'essere stati in pericolo, dell'essersi spinti, in
un'esperienza, fino al limite estremo oltre il quale nessuno può andare.
• Un buon matrimonio è quello in cui ciascuno dei due nomina l'altro custode della sua
solitudine.
• Il bello è solo l'inizio del tremendo.
• Che cosa è mai la gloria se non la somma dei malintesi raccolti intorno a un grande nome?
• Amare è durare.
• I dolori sono ignoti, l'amore non si impara, l'ingiunzione che ci chiama ad entrare nella
morte rimane oscura. Solo il canto sulla terra consacra e celebra.
• Se non opposi resistenza all'amata, fu perché tra tutte le forme con cui un uomo si
impadronisce di un altro, la sua soltanto, irresistibile, mi parve avere una giustificazione.
Aforismi di Vasco Pratolini
• Le idee non fanno paura a chi ne ha.
• L'uomo è come un albero e in ogni suo inverno levita la primavera che reca nuove foglie e
nuovo vigore.
• La vita è una cella un po' fuori dell'ordinario, più uno è povero più si restringono i metri
quadrati a sua disposizione.
• Ci si domanda come riempie la giornata la gente che vive senza aver bisogno di lavorare, e
ci si risponde che, al solito, è questione di denaro.
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• La nostra fortuna con le donne è subordinata al nostro successo di esordienti che ci persuade
di essere nati, almeno sotto questo punto di vista, fortunati. E di cui le donne subiscono il
richiamo: è come se ne portassimo addosso diciamo l'odore.
• L'esperienza dei quotidiani rapporti col mondo ostile, e delle quotidiane rinunzie a cui è
costretta la povera gente, ti aveva già provato. Era evidente che avevi subìto un trauma dal
quale soltanto adesso ti riprendevi. Stavi scoprendo te stesso, ti rendevi conto,
dolorosamente, di avere vissuto fino ad allora, una vita precaria e assurda, del tutto opposta
alla realtà che dovevi ora affrontare senza possederne gli elementi. Quando finalmente
scoprivi il mondo coi tuoi propri occhi, non era più il mondo che esternamente ti era
familiare, ma un altro, diverso e ostile, ove dovevi inserirti a forza, ed ove le tue abitudini, le
tue maniere, i tuoi stessi pensieri erano inadatti e addirittura negativi. La nuova realtà ti
rifiutava.
• I morti che ci hanno fatto del bene, si ricompensano guardando in faccia i vivi.
• Il pane del povero è duro, e non è giusto dire che dove cè poca roba c'è poco pensiero. Al
contrario. Stare a questo mondo è una fatica, soprattutto saperci stare.
• Metello diventò vero italiano e vero uomo: prima ancora di essere elencato nei registri del
comune, si trovò registrato negli elenchi della polizia.
• Quando ci vogliamo spiegare certe circostanze, decisive per la nostra vita, ci si risponde che
è destino, che è successo non sappiamo come.
Aforismi di Lou Reed
• Ho sempre creduto di aver qualcosa di importante da dire. E l'ho detto.
• Non conosco nessuno a cui importi cosa dice di lui la critica.
• E' pretenzioso creare arte solo per il gusto di colpire l'ego degli artisti.
• La vita è troppo breve per concentrarsi sul passato. Guardo piuttosto al futuro.
• Quando sviluppo un progetto, qualsiasi esso sia, c'è solo una cosa nella mia mente, solo
quella cosa.
• Io sono un artista e ciò significa che posso essere egocentrico quanto mi pare.
• Sono troppo vecchio per fare le cose a metà.
• Se ci sono più di tre accordi, è jazz.
• Il mio dio è il rock'n'roll.
• La parte più importante della mia religione è suonare la chitarra.
Aforismi di Lucio Anneo Seneca
• Nessuna conoscenza, se pur eccellente e salutare, mi darà gioia se la apprenderò per me solo.
Se mi si concedesse la sapienza con questa limitazione, di tenerla chiusa in me, rinunciando
a diffonderla, la rifiuterei.
• Al saggio non può capitare nulla di male: non si mescolano i contrari. Come tutti i fiumi,
tutte le piogge e le sorgenti curative non alterano il sapore del mare, né l'attenuano, così
l'impeto delle avversità non fiacca l'animo dell'uomo forte: resta sul posto e qualsiasi cosa
avvenga la piega a sé; è infatti più potente di tutto ciò che lo circonda.
• Ci vuole tutta la vita per imparare a vivere e, quel che forse sembrerà più strano, ci vuole
tutta la vita per imparare a morire.
• La mia giovinezza sopportava agevolmente e quasi con spavalderia gli accessi della
malattia. Ma poi dovetti soccombere e giunsi al punto di ridurmi in un'estrema magrezza.
Spesso ebbi l'impulso di togliermi la vita, ma mi trattenne la tarda età del mio ottimo padre.
Pensai non come io potessi morire da forte, ma come egli non avrebbe avuto la forza di
sopportare la mia morte. Perciò mi imposi di vivere; talvolta ci vuole coraggio anche a
vivere.
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Attraverso le asperità alle stelle.
C'è una grande differenza tra il non volere e il non saper peccare.
Che cosa misera è l'umanità se non si sa elevare oltre l'umano!
Chi domanda timorosamente, insegna a rifiutare.
Chi è nobile? Colui che dalla natura è stato ben disposto alla virtù.
Comportati con il tuo inferiore come vorresti che il tuo superiore si comportasse con te.
Dove ci porta la morte? Ci porta in quella pace dove noi fummo prima di nascere. La morte
è il non-essere: è ciò che ha preceduto l'esistenza. Sarà dopo di me quello che era prima di
me. Se la morte è uno stato di sofferenza, doveva essere così prima che noi venissimo alla
luce: ma non sentimmo, allora, alcuna sofferenza. Tutto ciò che fu prima di noi è la morte.
Nessuna differenza è tra il non-nascere e il morire, giacché l'effetto è uno solo: non essere.
Giammai sarai felice finché ti tormenterai perché un altro è più felice.
Innanzi tutto è più facile respingere il male che governarlo, non accoglierlo che moderarlo
una volta accolto, perché, quando si è insediato da padrone in un animo, diventa più forte di
chi dovrebbe governarlo e non si lascia troncare ne rimpicciolire.
La vera felicità è non aver bisogno di felicità.
La vita è divisa in tre momenti: passato, presente, futuro. Di questi, il momento che stiamo
vivendo è breve, quello che ancora dobbiamo vivere non è sicuro, quello che già abbiamo
vissuto è certo.
Le ricchezze sono al servizio del saggio, allo sciocco comandano.
Ma se sei uomo, ammira chi tenta grandi imprese, anche se fallisce.
Molte cose, non perché sono difficili non osiamo, ma perché non osiamo sono difficili.
Moriamo ogni giorno.
Nessuno è infelice se non per colpa sua.
Nessuno è obbligato a correre sulla via del successo.
Nessuno mai condannò la sapienza alla povertà.
L'assalto del male è di breve durata; simile ad un temporale, passa, di solito, dopo un'ora.
Chi, infatti, potrebbe sopportare a lungo quest'agonia? Ormai ho provato tutti i malanni e
tutti i pericoli, ma nessuno per me è più penoso. E perché no? In ogni altro caso si è
ammalati; in questo ci si sente morire. Perciò i medici chiamano questo male "meditazione
della morte": talvolta, infatti, tale mancanza di respiro provoca la soffocazione. Pensi che ti
scriva queste cose per la gioia di essere sfuggito al pericolo? Se mi rallegrassi di questa
cessazione del male, come se avessi riacquistato la perfetta salute, sarei ridicolo come chi
credesse di aver vinto la causa solo perché è riuscito a rinviare il processo.
Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare.
Noi, assai dissennati, crediamo che essa [la morte], sia uno scoglio, mentre è un porto, delle
volte da cercare, ma mai da rifuggire, nel quale se qualcuno è spinto nei primi anni [di vita],
non deve lamentarsi più di chi ha navigato velocemente.
Non deviare dalla natura ed il formarci sulle sue leggi e sui suoi esempi, è sapienza.
Non è mai esistito ingegno senza un poco di pazzia.
Non è vero che abbiamo poco tempo: la verità è che ne perdiamo molto.
Quando consideri il numero di uomini che sono davanti a te, pensa a quanti ti seguono.
Quando insegnano, gli uomini imparano.
Sacra è la voce del popolo.
Se vuoi credere a coloro che penetrano più profondamente la verità, tutta la vita è un
supplizio. Gettàti in questo mare profondo e tempestoso, agitato da alterne maree, e che ora
ci solleva con improvvise impennate, ora ci precipita giù con danni maggiori dei presenti
vantaggi e senza sosta ci sballotta, non stiamo mai fermi in un luogo stabile, siamo sospesi e
fluttuiamo e urtiamo l'uno contro l'altro, e talvolta facciamo naufragio, sempre lo temiamo;
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per chi naviga in questo mare così tempestoso ed esposto a tutti i fortunali, non vi è altro
porto che la morte.
Un tale ordine non può appartenere a una materia che si agiti casualmente. Un incontro di
elementi senza piano e senza disegno non avrebbe questo equilibrio, né una così saggia
disposizione. L'universo non può essere senza Dio.
A me bastano poche persone, anzi una sola o addirittura nessuna.
Abbandona ogni preoccupazione per la tua esistenza e te la renderai piacevole.
Abbiamo davanti agli occhi i peccati degli altri uomini, ma i nostri li portiamo sulla schiena.
Alla sapienza non si può nuocere; il tempo non la cancella; nessuna cosa la può sminuire.
Anche in uno stato oppresso c'è la possibilità per un uomo saggio di manifestarsi, e in uno
fiorente e felice regnano la sfrontatezza l'invidia e mille altri vizi che rendono inerti.
Anche nel dolore v'è un certo decoro, e lo deve serbare chi è saggio.
Ascoltami: verso la morte sei spinto dal momento della nascita. Su questo e su pensieri del
genere dobbiamo meditare, se vogliamo attendere serenamente quell'ultima ora che ci
spaventa e ci rende inquiete tutte le altre.
Che giovano a quell'uomo ottant'anni passati senza far niente? Costui non è vissuto, ma si è
attardato nella vita; né è morto tardi, ma ha impiegato molto tempo per morire.
Che stupidi sono questi mortali.
Chi accoglie un beneficio con animo grato paga la prima rata del suo debito.
La libertà è l'affrancamento dalle passioni.
Chi si adatta bene alla povertà è ricco.
Povero non è chi possiede poco, ma chi desidera di più.
Ci vuole altrettanta magnanimità per riconoscere un favore ricevuto che per renderlo.
Ciò che è dato con orgoglio ed ostentazione dipende più dall'ambizione che dalla generosità.
Colui al quale il delitto porta giovamento, quello ne è l'autore.
Come è dolce aver estenuato e abbandonato le passioni!
Come mai ad alcuno qualche cosa può parer sicura, se il mondo stesso è continuamente
scosso, e se anche le sue parti più solide traballano?
Credimi, quella era un'età felice, prima dei giorni degli architetti, prima dei giorni dei
costruttori.
Da un uomo grande c'è qualcosa da imparare anche quando tace.
Dev'essere proposito eguale dell'insegnante e del discepolo: che uno voglia giovare e l'altro
apprendere.
Di tanto in tanto è bello anche far pazzie.
„
Dipenderai meno dal futuro se avrai in pugno il presente.
Dovunque c'è un uomo, c'è l'occasione per fare del bene.
È di gran sollievo pensare che il male che ti è accaduto, tutti prima di te l'han sofferto, e tutti
lo soffriranno.
È grande chi sa essere povero nella ricchezza.
È meglio imparare delle cose inutili che non imparare niente.
È naturale ammirare più le cose nuove che le grandi.
È necessario imparare tanto a lungo quanto a lungo si vive.
È questione di qualità, piuttosto che di quantità.
È sicuramente meglio conoscere cose che non servono a niente, piuttosto che non conoscere
niente.
Esistono diritti non scritti, ma più sicuri che tutti gli scritti.
Gran parte della libertà consiste nel saper dominare l'appetito.
Ho vissuto abbastanza; ora, sazio, aspetto la morte.
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I dolori leggeri concedono di parlare: i grandi dolori rendono muti.
I mali incerti sono quelli che ci tormentano di più.
I piaceri del palato sono simili ai ladri egiziani, che strangolano con un abbraccio.
I vizi: è più facile sradicarli che tenerli a freno.
Il delitto coronato dal successo prende il nome di virtù.
Il fuoco è la prova dell'oro, la sventura quella dell'uomo forte.
Il libro ti muta nell'essenza.
Il miglior rimedio per la rabbia è l'indugio.
Il mondo è eterno, ma le sue singole parti non sono sempre uguali.
Il più potente è colui che ha se stesso in proprio potere.
Il sole splende anche sui malvagi.
Il tempo scopre la verità.
La calamità è l'opportunità della virtù.
La filosofia non respinge né preferisce nessuno: splende a tutti.
La lealtà comprata col denaro, dal denaro può essere distrutta.
La morte è il non-essere. Dopo di me accadrà ciò che è stato prima di me. Se prima non
abbiamo sofferto, vuol dire che non soffriremo dopo. Siamo come una lucerna che,
spegnendosi, non può stare peggio di quando non era accesa. Solo nel breve intermezzo
possiamo essere sensibili al male.
La morte pareggia tutto.
La solitudine è per lo spirito ciò che il cibo è per il corpo.
La verità non muore mai.
La vita è come una commedia: non importa quanto è lunga, ma come è recitata.
La vita è lunga se è piena.
La vita, senza una meta, è vagabondaggio.
L'applauso della folla è la prova dell'empietà di una causa.
Le difficoltà rafforzano la mente, come la fatica rafforza il corpo.
Le idee migliori sono proprietà comune.
Lieve è il dolore che permette di prendere una decisione.
L'ubriachezza non è altro che volontaria follia.
L'uomo è un animale sociale, le persone non sono fatte per stare da sole.
Mi distruggerò, [ma] non mi piegherò. [Frangar, non flectar]
Molti imparano non per la vita ma per la scuola.
Nessuna azione sarà considerata innocente, a meno che la volontà non lo sia stata, perché
l'azione è stata dettata dalla volontà.
Aforismi di Sant'Agostino
• E vanno gli uomini ad ammirare le vette dei monti, ed i grandi flutti del mare, ed il lungo
corso dei fiumi, e l'immensità dell'Oceano, ed il volgere degli astri... e si dimenticano di se
medesimi.
• Non uscire da te stesso, rientra in te stesso: nell'intimo dell'uomo risiede la verità.
• Dio si conosce meglio nell'ignoranza.
• Ama e fa ciò che vuoi.
• Un'abitudine, se non contrastata, presto diventa una necessità.
• Il mondo è un libro e chi non viaggia ne conosce solo una pagina.
• Prega per comprendere.
• Ascolta l'altra parte.
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• Che cosa e', allora, il tempo? Se nessuno me lo chiede, lo so; se dovessi spiegarlo a chi me
ne chiede, non lo so.
• Dammi castità e continenza, ma aspetta un momento.
Aforismi di Aung San Suu Kyi
• Mio padre morì quando ero troppo giovane per averne ricordo. Nel tentativo di scoprire che
tipo d'uomo fosse stato, ho iniziato a leggere e a raccogliere materiale sulla sua vita. [...]
Scrivere su una persona alla quale si è strettamente imparentati è un compito difficile e
l'autore si espone a possibili accuse di scarsa obiettività. I biografi sono inevitabilmente
condizionati dal materiale a disposizione e dagli avvenimenti e dalle conoscenze che
influenzano il loro giudizio. Da parte mia, posso solo dire che ho cercato di presentare un
ritratto sincero di mio padre così come lo vedo.
• Non è il potere che corrompe, ma la paura. Il timore di perdere il potere corrompe chi lo
detiene e la paura del castigo del potere corrompe chi ne è soggetto.
• L'autentica rivoluzione è quella dello spirito, nata dalla convinzione intellettuale della
necessità di cambiamento degli atteggiamenti mentali e dei valori che modellano il corso
dello sviluppo di una nazione. Una rivoluzione finalizzata semplicemente a trasformare le
politiche e le istituzioni ufficiali per migliorare le condizioni materiali ha poche probabilità
di successo.
• Sarebbe difficile sconfiggere l'ignoranza senza la libertà scevra di paura di perseguire la
verità. Dal momento che il rapporto fra paura e corruzione è tanto stretto, non può
meravigliare che in ogni società in cui matura la paura, la corruzione si radichi
profondamente in tutte le sue forme.
• All'interno di un sistema che nega l'esistenza di diritti umani fondamentali, la paura tende a
essere all'ordine del giorno.
• Una forma molto insidiosa di paura è quella che si maschera come buon senso o addirittura
saggezza, condannando come sciocchi, inconsulti, insignificanti o velleitari i piccoli atti di
coraggio quotidiani che contribuiscono a salvaguardare la stima per se stessi e la dignità
umana.
• Non è facile per un popolo condizionato dai timori, soggetto alla regola ferrea che la ragione
è del più forte, liberarsi dai debilitanti miasmi della paura. Eppure, anche sotto la minaccia
della macchina statale più schiacciante, il coraggio continua a risorgere, poiché la paura non
è lo stato naturale dell'uomo civile.
• Ciò che conduce l'uomo a osare e a soffrire per edificare società libere dal bisogno e dalla
paura è la sua visione di un mondo fatto per un'umanità razionale e civilizzata. Non si
possono accantonare come obsoleti concetti quali verità, giustizia e solidarietà, quando
questi sono spesso gli unici baluardi che si ergono contro la brutalità del potere.
Aforismi di Friedrich Schelling
• Una teoria perfetta della natura sarebbe quella per cui la natura tutta si risolvesse in
un'intelligenza.
• L'arte deve iniziare con consapevolezza e terminare nell'inconscio, cioè oggettivamente; l'Io
è consapevole rispetto alla produzione, inconscio rispetto al prodotto.
• Chi desidera veramente filosofare non può che congedarsi da ogni certezza, da ogni
fondamento, da ogni presupposto. Quindi anche da Dio. Abbandonare tutto ma per cercare
di riaverlo in verità, cioè non come possesso.
• Io non ho mai avuto intenzione di sapere cosa propriamente Kant abbia voluto dire con la
sua filosofia, ma solo ciò che avrebbe dovuto dire secondo il mio punto di vista, se voleva
dare intima coerenza alla sua filosofia.
• La Natura deve essere lo Spirito visibile, lo Spirito è Natura invisibile.
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• La natura è vita che dorme.
• La tendenza necessaria di tutte le scienze naturali è di andare dalla natura al principio
intelligente. Questo e non altro vi è in fondo ad ogni tentativo diretto ad introdurre una
teoria nei fenomeni naturali. La scienza della natura toccherebbe il massimo della perfezione
se giungesse a spiritualizzare perfettamente tutte le leggi naturali in leggi dell'intuizione e
del pensiero. I fenomeni (il materiale) debbono scomparire interamente, e rimanere soltanto
le leggi (il formale). Accade perciò che quanto più nel campo della natura stessa balza fuori
la legge, tanto più si dissipa il velo che l'avvolge, gli stessi fenomeni si rendono più
spirituali ed infine spariscono del tutto.
• I fenomeni ottici non sono altro che una geometria, le cui linee sono tracciate per mezzo
della luce, e questa luce stessa è già di dubbia materialità. Nei fenomeni del magnetismo
scompare ogni traccia materiale, e dei fenomeni di gravitazione non rimane altro che la loro
legge, la cui estrinsecazione in grande è il meccanismo dei movimenti celesti.
• Nulla, assolutamente nulla è in sé imperfetto, ma tutto ciò che è appartiene, in quanto è,
all'essere della sostanza infinita... Questa è la santità di tutte le cose. La più piccola è santa
come la più grande sia per l'infinità interna sia per il fatto che non potrebbe essere negata,
secondo il suo eterno fondamento ed essere nel tutto, senza che lo stesso infinito tutto fosse
negato.
• Come sta Fichte? Sta per proclamare la sua divinità!
Aforismi di Jean-Paul Sartre
• L'eleganza è quella qualità del comportamento che trasforma la massima qualità dell'essere
in apparire.
• Il povero non sa che la sua funzione nella vita è permetterci l'esercizio della generosità.
• Il fascismo non è definito dal numero delle sue vittime, ma dal modo con cui le uccide.
• Il mondo è iniquità: se lo accetti sei complice, se lo cambi sei carnefice.
• La giovinezza non consiste nel cambiare continuamente opinioni e nella mutevolezza dei
sentimenti, ma nel provare quotidianamente, a contatto con la vita, la forza e la tenacia di
quelle idee e di quei sentimenti.
• L'uomo è condannato ad essere libero.
• L'inferno sono gli altri.
• Quando i ricchi si fanno la guerra, sono i poveri che muoiono.
• Quando non si fa nulla, ci si crede responsabili di tutto.
• Si è sempre responsabili di quello che non si è saputo evitare.
Aforismi di Girolamo Savonarola
• Non è animale più cattivo dell'uomo che è senza legge.
• Il temere inimicizia non v'è utile a nessuno e non ne cavate bene alcuno, ma più presto male.
• Il padre della orazione è lo silenzio e la sua madre è la solitudine.
• L'onnipotente Dio, el quale regge tutto l'universo, in due modi infunde la virtù del suo
governo nelle creature. Però che nelle creature, che non hanno intelletto e libero arbitrio,
infunde certe virtù e perfezioni, per le quali sono inclinate naturalmente ad andare per li
debiti mezzi al proprio fine, senza difetto, se già non sono impedite da qualche cosa
contraria: il che accade rare volte. Onde tale creature non governano sé medesime, ma sono
governate e menate alli fini proprii da Dio e dalla natura data da lui.
• Tu vorresti roba: vivi secondo Dio e parcamente e non volere le pompe, e le vanità, ed a
questo modo, risparmierai ed avrai più roba.
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• Guardati adunque, o uomo di Dio, di conversare con i peccatori di modo che tu faccia
amicizia con loro; perché sarà più facil cosa che tu declini dalla retta via, che essi ritornino
alla giustizia.
• I santi cercarono sempre di stare nascosti e di non apparire santi, e non hanno potuto perché
quanto più si nascondevano e quanto più occultavano l'opere loro, tanto più Iddio le
manifestava agli altri.
• Il ventre di Maria Vergine è più capace di tutto il mondo.
• Se una nuvola che non sia molto oscura fia opposta al sole, potremo veder il corpo del sole,
per rispetto della nuvola che tempera lo splendore de' raggi. Così ancora il Signore Dio, cioè
il Verbo Eterno del Padre, si ha opposta la nuvola non molto oscura, acciocché potessimo
conoscere la sua divinità.
• Tiranno è nome di uomo di mala vita, e pessimo tra tutti gli altri uomini, che per forza sopra
tutti vuole regnare, massime quello che di cittadino è fatto tiranno. Perché, prima, è
necessario dire che sia superbo, volendo esaltarsi sopra li suoi equali, anzi sopra li migliori
di sé e quelli a' quali più tosto meriteria di essere subietto: e però è invidioso, e sempre si
contrista della gloria delli altri uomini, e massime delli cittadini della sua città; e non può
patire di udire laudare altri, benché molte volte dissimuli e oda con cruciato di core; e si
allegra delle ignominie del prossimo per tal modo, che vorria che ogni uomo fussi
vituperato, acciò che lui solo restassi glorioso.
Aforismi di Gino Strada
• Io non sono pacifista. Io sono contro la guerra.
• Credo che la guerra sia una cosa che rappresenta la più grande vergogna dell'umanità. E
penso che il cervello umano debba svilupparsi al punto da rifiutare questo strumento sempre
e comunque in quanto strumento disumano.
• Il terrorismo è la nuova forma della guerra, è il modo di fare la guerra degli ultimi
sessant'anni: contro le popolazioni, prima ancora che tra eserciti o combattenti. La guerra
che si può fare con migliaia di tonnellate di bombe o con l'embargo, con lo strangolamento
economico o con i kamikaze sugli aerei o sugli autobus. La guerra che genera guerra, un
terrorismo contro l'altro, tanto a pagare saranno poi civili inermi.
• Io non credo nella guerra come strumento. C'è un dato inoppugnabile: che la guerra è uno
strumento ma non funziona, semplicemente non funziona.
• Fare il chirurgo di guerra mi piace, anzi, non riesco a immaginare un altro mestiere che
possa piacermi di più.
• Nella macchina della guerra, c'è posto anche per il mondo umanitario. Anzi, un posto
importante, una specie di nuovo reparto Cosmesi della guerra. Far vedere quanti aiuti
arrivano con la guerra, quante belle cose si possono fare per questa povera gente. Per i
sopravvissuti, naturalmente.
• Ci sono tanti modi per intervenire. Il dramma di oggi è che di fronte a qualsiasi problema si
pensa solo ed esclusivamente in termini di 'che risposta militare diamo', cioè 'quanti uomini
mandiamo, dove, chi li comanda'. Il problema di per sé non lo si affronta mai.
• Se l'uomo non butterà fuori dalla storia la guerra, sarà la guerra che butterà fuori dalla storia
l'uomo.
• Qualcuno ci critica per questi "particolari", i "lussi" non strettamente necessari alla
sopravvivenza dei pazienti: le pareti affrescate nelle corsie pediatriche, la cura maniacale
della pulizia, dei pavimenti lucidi, dei servizi igienici in cui si sente l'odore dei detersivi.
Dicono che c'è sproporzione rispetto al livello del paese, alle devastazioni della guerra che
segnano il territorio appena fuori il muro di cinta dell'ospedale. Ma perché? Costa poco di
più mettere nel giardino bougainville, gerani e rose. E altalene. Costa poco e aiuta a guarire
meglio. Sono sicuro che i nostri sostenitori, quelli che sottraggono cinquanta euro alla
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pensione, o che consegnano agli amici, come lista di nozze, il nostro numero di conto
corrente postale, sono d'accordo con questa scelta.
• L'importante è capire fino in fondo che se ci sono persone che hanno bisogno di essere
curate questo vada fatto.
Aforismi di Alberto Sordi
• La nostra realtà è tragica solo per un quarto: il resto è comico. Si può ridere su quasi tutto.
• Non mi sposo perché non mi piace avere della gente estranea in casa.
• La mia comicità non è mai stata astratta, gratuita. L'ho sempre ricalcata sulla realtà del
momento.
• Nei miei film io mi limito a riflettere le inquietudini di tutti noi, il pessimismo dilagante.
• Se il mondo fosse come lo presenta un certo cinema d'oggi, sarebbe un incredibile bordello.
• Se Fellini mi dicesse: "Albe', ho una parte per te nel mio prossimo film..." Eh, allora come
faccio a dire di no? Con Federico ho fatto "Lo sceicco bianco", "I vitelloni", e se so' quello
che sono, oggi, lo devo anche a lui, no?
• Sa perché dicono che sono avaro? Perché i soldi non li sbatto in faccia alla gente, come
fanno certi miei colleghi.
• Sono un credente, un cattolico osservante. La domenica vado a messa. Mi faccio la
comunione. Be', diciamo la verità, è deprimente constatare che la mia religiosità stupisce,
non le pare?
• Dubito fortemente di poter essere matrimoniabile.
• Alla mia età ho fatto il callo alla solitudine. Una solitudine, però, molto relativa, perché il
lavoro riesce a riempire completamente la mia esistenza.
Aforismi di George Bernard Shaw
• Nessun uomo impegnato a fare una cosa molto difficile, e a farla molto bene, perde mai il
rispetto di se stesso.
• L'uomo ragionevole adatta se stesso al mondo, quello irragionevole insiste nel cercare di
adattare il mondo a se stesso. Così il progresso dipende dagli uomini irragionevoli.
• Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una
mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo
entrambi due idee.
• Quando uno stupido fa qualcosa di cui si vergogna, dice sempre che è suo dovere.
• Non vale la pena di fare nulla a meno che le conseguenze non possano essere serie.
• Il lavoro di una donna è quello di sposarsi il più presto possibile e quello di un uomo quello
di mantenersi scapolo finché può.
• Gli uomini non sono saggi in proporzione tanto all'esperienza quanto alla loro capacità di
fare esperienza.
• Il martirio è l'unico mezzo con il quale un uomo può diventare famoso senza abilità.
• La libertà significa responsabilità: ecco perché molti la temono.
• Quando, in questo mondo, un uomo ha qualcosa da dire, la difficoltà non sta nel fargliela
dire, ma nell'impedirgli di dirla troppo spesso.
Aforismi di Stendhal
• L'amore è come la febbre. Nasce e si spegne senza che la volontà ne abbia la minima parte.
• L'amore è un bellissimo fiore, ma bisogna avere il coraggio di coglierlo sull'orlo di un
precipizio.
• Guardare da vicino il proprio dolore è un modo di consolarsi.
• In solitudine un uomo può acquisire qualsiasi cosa, ma non un carattere.
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• La vita fugge, non cercare dunque più di quanto ti offre la gioia del momento e affrettati a
goderla.
• La vita reale è soltanto il riverbero dei sogni dei poeti. La vista di tutto ciò che è bello in arte
o in natura, richiama con la rapidità del fulmine il ricordo di chi si ama.
• Non ci consoliamo dai dolori, semplicemente ce ne distraiamo.
• Un romanzo è uno specchio che percorre una strada maestra. A volte riflette l'azzurro del
cielo, a volte il fango delle pozzanghere.
• Il pastore cerca sempre di convincere il gregge che gli interessi del bestiame e i suoi sono gli
stessi.
• La bellezza non è che una promessa di felicità.
Aforismi di Bruce Springsteen
• Amore è un cuore solo tra due persone.
• Elvis ci ha liberato il corpo, Bob Dylan ci ha liberato la mente.
• Quando ero ragazzo c'erano due cose molto impopolari a casa mia: una ero io, l'altra era la
mia chitarra.
• Gli anni '70 sono stati fondamentali. La guerra del Vietnam aveva dato a tutti una coscienza
e una partecipazione attiva alla politica. Amavo la musica di Elvis Presley, la forza che
sempre mi ha dato James Brown; vedevo e rivedevo Badlands di Terrence Malick; forte è
stata l'influenza di Marlon Brando, di John Ford, di Scorsese, degli scrittori prediletti, come
Flannery O'Connor del profondo Sud, di James M. Cain, Jim Thompson. E Allen Ginsberg,
che iniziai a leggere solo dopo che aveva paragonato alcune mie canzoni ai suoi pensieri.
• Ero un ragazzo ambizioso di provincia che sognava non solo una Cadillac e belle ragazze,
ma che voleva costruire la geografia di se stesso, nel valore del legame con la famiglia
d'origine; penso al mio amato padre, grande e umile lavoratore.
• Un anziano impiegato di un albergo un giorno mi diede il consiglio ancora alla base della
mia vita: non prendertela mai troppo.
• Ho capito che la libertà individuale finisce per non significare più molto, se non è collegata a
degli amici, a una famiglia, a una comunità.
• Quando sarò nella tomba, proverò una grande consolazione all'idea di essere stato l'anello di
una lunga catena e di aver aver suonato del buon rock'n'roll.
• La storia del vostro successo è ancora più grande di qualunque altra ne proviate sul
palcoscenico... Il successo rende la vita più facile, ma non rende il vivere più facile.
• Ci sono stati molti ragazzi in gamba, molti pretendenti, ma c'è stato un solo re. Questo è
Elvis amico. Questo è tutto. Tutto comincia e finisce con lui. Ha scritto il manuale.
Aforismi di Rocco Siffredi
• Io di patatine ne ho provate tante!
• Certo un grande sesso per essere attore porno aiuta, perché è visivo. Un grande Rocco
Siffredi con un piccolo sesso, non sarebbe stato possibile.
• Si producono 10.000 film negli Stati Uniti ed altrettanti in Europa. Il mercato è enorme e si
girano film anche in un giorno. I ritmi sono massacranti: la vita media di un'attrice è di soli
sei mesi; un attore che riesce a gestirsi può durare di più.
• A volte ho fatto brutte figure sul set. Ero ammalato... Ho girato anche con 40 di febbre ma
non ho mai abbandonato il set. È sempre stata, in quelle situazioni, una lotta tra me e "lui",
un rapporto di orgoglio tra noi due.
• Quando andavo a scuola ero uno di quei ragazzi che guardava la nuova supplente
immaginando una scena di sesso con lei.
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• Ho sempre ritenuto che, nella vita, bisogna fare qualcosa per vivere: io l'ho trovato ed in più
mi da piacere quello che faccio e quindi non posso che ritenermi fortunato.
• Si deve essere portati naturalmente al sesso e poi c'è una tecnica da imparare, visto che la
scena non dura dieci minuti e non puoi raggiungere l'orgasmo quando vuoi. La scena dura
quanto decide il regista: può andare avanti per una o per otto ore.
• Quello che mi piace è fare sesso vero: in un film hard non puoi solo recitare perché
diventerebbe banale, pornografico nel senso assoluto del termine, una vera e propria presa
per il culo, tanto quanto il politico che ti raggira raccontandoti cazzate.
• La moto è sia uomo che donna. Ti appassiona come una donna e ti frega peggio di un uomo.
Bella e docile quanto interessante, affascinante e pericolosa al tempo stesso.
• Con gli amici veri condividi momenti di estremo piacere o situazioni meno belle sempre con
la stessa vicinanza.
Aforismi di Marco Travaglio
• Ho lavorato otto anni con Montanelli e credevo di essere di destra nel senso che la destra era
Montanelli. Quando ho visto la destra all'opera ho deciso che non potevo essere di destra. Di
sinistra non lo ero prima e non posso esserlo adesso visto che la sinistra ha spianato la strada
a Berlusconi. Non sono più niente. In un paese normale voterei per i conservatori. Ma la
destra di Montanelli era già minoritaria prima. Senza di lui è praticamente in estinzione.
• La Costituzione è molto più avanzata dell'Italia e di noi italiani: è uno smoking indossato da
un maiale.
• Le vittime della censura non sono soltanto i personaggi imbavagliati per evitare che parlino.
Sono anche, e soprattutto, milioni di cittadini che non possono più sentire la loro voce per
evitare che sappiano.
• In Italia abbiamo inventato questo genere letterario dell'intervista senza domanda, specie
quando il politico è l'ospite.
• Ho fatto l'abusivo al Giornale come vice-corrispondente da Torino dal 1987 al 1992. Il
corrispondente era Beppe Fossati, bravo e simpatico, ma con poca voglia di lavorare. A
volte scrivevo pure i suoi articoli e lui mi dava cinquantamila lire al pezzo.
• Come lo spieghi ad un extracomunitario che per avere l'onore di votare per un pregiudicato
deve essere incensurato?
• Grillo non fa altro che aizzare la piazza su temi che fanno o facevano parte del programma
dell'Unione.
• Quando il presidente del Consiglio dona a un giornalista un orologio Cartier il giornalista lo
accetta, il giornalista medesimo tende poi spontaneamente alla bontà.
• È molto istruttivo quando vengono elette le alte cariche dello stato perché i giornali
pubblicano tutti i nomi dei personaggi che hanno ricoperto quella carica nella storia
repubblicana, e uno si rende conto – perché ci passa di mente quando vediamo certe facce –
che una volta avevamo De Gasperi, Einaudi, De Nicola, Merzagora, Parri, Pertini, Nenni...
Possiamo fare una lunga lista. [...] Uno vede tutta la trafila, poi arriva e vede Schifani. C'è
un elemento di originalità: la seconda carica dello stato, Schifani. Mi domando chi sarà
quello dopo. In questa parabola a precipizio dopo c'è solo la muffa probabilmente, il
lombrico come forma di vita credibile. [...] Dalla muffa si ricava la penicillina, quindi era un
esempio sbagliato.
Aforismi di Lev Tolstoj
• Credendo a se stesso, l'uomo si espone sempre al giudizio della gente, credendo agli altri ha
sempre l'approvazione di chi lo circonda.
• Il poeta prende le cose migliori della sua vita e le mette nel suo lavoro. Così il suo lavoro è
bellissimo, e la sua vita brutta.
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• L'arte è un'attività umana il cui fine è la trasmissione ad altri dei più eletti e migliori
sentimenti a cui gli uomini abbiano saputo assurgere.
• Il carattere delle persone non si rivela mai così chiaramente come nel gioco.
• L'arte è la suprema manifestazione della potenza dell'uomo; è concessa a rari eletti, e innalza
l'eletto a un'altezza dove l'uomo è preso da vertigine ed è difficile conservare la sanità della
mente. Nell'arte, come in ogni lotta, ci sono eroi che si dedicano interamente alla loro
missione, e che periscono senza raggiungere la meta.
• Un uomo, da solo, non può fare alcun male. Il male nasce dalla disunione fra le persone.
• Dov'è un tribunale è l'iniquità.
• Eroe del racconto, eroe che io amo con tutta l'anima e che ho sempre cercato di riprodurre in
tutta la sua bellezza, e che sempre è stato, è e sarà meraviglioso, eroe del mio racconto è la
verità.
• I cavalli compiangono solamente sé stessi o, di tanto in tanto, solamente coloro nella cui
pelle riescono a immaginarsi senza fatica.
• Il segreto della felicità non è di far sempre ciò che si vuole, ma di voler sempre ciò che si fa.
• Gli uomini di genio sono incapaci di studiare in gioventù perché sentono inconsciamente che
bisogna imparare tutto in modo diverso da come lo impara la massa.
• L'ambizione non s'accorda affatto con la bontà; s'accorda con l'orgoglio, con l'astuzia, con la
crudeltà.
• L'uomo ha ricevuto direttamente da Dio l'unico strumento per conoscere se stesso e la
propria relazione con l'universo: questo strumento è la ragione, e nient'altro.
• La principale attrattiva del servizio militare è consistita e consisterà in questa obbligata e
irreprensibile pigrizia.
• La rivoluzione è una grande distruttrice di uomini e di caratteri. Consuma i valorosi e
annienta i meno forti.
• La schiavitù della donna consiste soltanto in ciò, che gli uomini desiderano e credono onesto
usare di lei come strumento di piacere.
• La schiavitù non è altro che lo sfruttamento esercitato da alcuni sul forzato lavoro delle
folle.
• La scienza non è che una conoscenza immaginaria della verità assoluta.
• La vecchiaia è la più inattesa tra tutte le cose che possono capitare ad un uomo.
• Ma si sa, qualunque sia il toro che ha montato, il vitello è nostro comunque.
• Nessuno è più superstizioso degli scettici.
• Noi moriamo soltanto quando non riusciamo a mettere radice in altri.
• Per rendere, rende bene, ma è peccato, non conviene.
• Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, sbagliare, ricominciare da capo e
buttar via tutto, e di nuovo ricominciare a lottare e perdere eternamente. La calma è una
vigliaccheria dell'anima.
• Se i macelli avessero le pareti di vetro saremmo tutti vegetariani.
• Sì, l'unico posto che qui in Russia convenga a un cittadino onesto è la prigione!
• Sono due anni che non riprendo in mano il diario, e pensavo che non avrei più ripreso questa
abitudine infantile. Ma non è una ragazzata, è dialogare con se stessi, con la parte vera,
divina, che vive in ogni uomo.
• Tutte le idee che hanno enormi conseguenze sono sempre idee semplici.
• Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiar se stesso.
• Tutto è più doloroso se ci si pensa.
• Tutto, ogni cosa che comprendo, la comprendo soltanto perché amo.
• Un alleato deve essere sorvegliato proprio come un nemico.
• Un sacrificio compiuto per esigenza di onestà è la più alta gioia dello spirito.
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• Un uomo è come una frazione il cui numeratore è quello che è, e il cui denominatore quello
che pensa di sé. Più grande è il denominatore, minore la frazione.
Aforismi di Totò
• Era un uomo così antipatico che dopo la sua morte i parenti chiedevano il bis.
• Il napoletano lo si capisce subito da come si comporta, da come riesce a vivere senza una
lira.
• La donna si dà spesso, quando ha qualcosa da pretendere.
• Io non so se l'erba campa e il cavallo cresce, ma bisogna avere fiducia.
• A proposito di politica, ci sarebbe qualcosa da mangiare?
• A volte è difficile fare la scelta giusta perché o sei roso dai morsi della coscienza o da quelli
della fame.
• L'unica cura per l'acne giovanile è la vecchiaia.
• Ma quale paura? Nel mio vocabolario non esiste questa parola, a meno che non si tratti di un
errore di stampa.
• E' sempre meglio un vigliacco vivo che un eroe morto, soprattutto se il vigliacco sono io.
• Signora, sono a sua completa disposizione, corpo, anima e frattaglie.
Aforismi di Margaret Thatcher
• In politica, se vuoi che qualcosa venga detto, chiedi ad un uomo. Se vuoi che qualcosa venga
fatto, chiedi ad una donna.
• La vera società non esiste: ci sono uomini e donne, e le famiglie.
• Nessuno ricorderebbe il Buon Samaritano se avesse avuto solo buone intenzioni. Aveva
anche soldi.
• Non si raccontano bugie deliberate, ma a volte bisogna essere evasivi.
• Non devo niente al movimento per la liberazione della donna.
• Mi sembra di sentire nell'aria il puzzo della riappacificazione.
Aforismi di Tiziano Terzani
• Guarda la natura da questo prato, guardala bene e ascoltala. Là, il cuculo; negli alberi tanti
uccellini – chi sa chi sono? – coi loro gridi e il loro pigolio, i grilli nell'erba, il vento che
passa tra le foglie. Un grande concerto che vive di vita sua, completamente indifferente,
distaccato da quel che mi succede, dalla morte che aspetto. Le formicole continuano a
camminare, gli uccelli cantano al loro dio, il vento soffia.
• Trovo che vi sia una bella parola in italiano che è molto più calzante della parola felice, ed è
contento, accontentarsi: uno che si accontenta è un uomo felice.
• L'altro giorno la Mamma mi ha chiesto «Se qualcuno telefonasse e ci dicesse d'aver scoperto
una pillola che ti farebbe campare altri dieci anni, la prenderesti?» E io istintivamente ho
risposto «No!» Perché non la vorrei, perché non vorrei vivere altri dieci anni. Per rifare tutto
quello che ho già fatto? Sono stato nell'Himalaya, mi sono preparato a salpare per il grande
oceano di pace e non vedo perché ora dovrei rimettermi su una barchetta a pescare, a far la
vela. Non mi interessa.
• La mia vita è stata un giro di giostra, sono stato incredibilmente fortunato e sono cambiato
tantissimo.
• Ormai mi incuriosisce di più morire. Mi rincresce solo che non potrò scriverne.
• L'unico vero maestro non è in nessuna foresta, in nessuna capanna, in nessuna caverna di
ghiaccio dell'Himalaya... E' dentro di noi!
• Oggi l'economia è fatta per costringere tanta gente a lavorare a ritmi spaventosi per produrre
delle cose perlopiù inutili, che altri lavorano a ritmi spaventosi, per poter comprare, perché
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questo è ciò che da soldi alle società multinazionali, alle grandi aziende, ma non dà felicità
alla gente.
Come spesso capita con le più belle avventure della vita, anche questo viaggio cominciò per
caso.
La Storia non esiste. Il passato è solo uno strumento del presente e come tale è raccontato e
semplificato per servire gli interessi di oggi.
Quando la religione diventa un grande potere all'interno dello Stato, lo Stato di per sé perde
potere sui suoi cittadini.
Che gioia, figlio mio. Ho sessantasei anni e questo grande viaggio della mia vita è arrivato
alla fine. Sono al capolinea. Ma ci sono senza alcuna tristezza, anzi, quasi con un po' di
divertimento.
A volte bisogna rischiar, fare altre cose. Occorre rinunziare ad alcune garanzie perché sono
anche delle condizioni.
Che cos'è che ci fa così spavento della morte? Quello che ci fa paura, che ci congela davanti
a quel momento è l'idea che scomparirà in quell'attimo tutto quello a cui noi siamo tanto
attaccati. Prima di tutto il corpo. Del corpo ne abbiamo fatto un'ossessione.
E ricordati, io ci sarò. Ci sarò su nell'aria. Allora ogni tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da
una parte, chiudi gli occhi e cercami. Ci si parla. Ma non nel linguaggio delle parole. Nel
silenzio.
Ho fatto questo mio mestiere proprio come una missione religiosa, se vuoi, non cedendo a
trappole facili. La più facile, te ne volevo parlare da tempo, è il Potere. Perché il potere
corrompe, il potere ti fagocita, il potere ti tira dentro di sé! Capisci? Se ti metti accanto a un
candidato alla presidenza in una campagna elettorale, se vai a cena con lui e parli con lui
diventi un suo scagnozzo, no? Un suo operatore. Non mi è mai piaciuto. Il mio istinto è
sempre stato di starne lontano. Proprio starne lontano, mentre oggi vedo tanti giovani che
godono, che fioriscono all'idea di essere vicini al Potere, di dare del "tu" al Potere, di andarci
a letto col Potere, di andarci a cena col Potere, per trarne lustro, gloria, informazioni magari.
Io questo non lo ho mai fatto. Lo puoi chiamare anche una forma di moralità. Ho sempre
avuto questo senso di orgoglio che io al potere gli stavo di faccia, lo guardavo, e lo mandavo
a fanculo. Aprivo la porta, ci mettevo il piede, entravo dentro, ma quando ero nella sua
stanza, invece di compiacerlo controllavo che cosa non andava, facevo le domande. Questo
è il giornalismo.
Ho sempre sentito che avevo delle responsabilità. Quel senso del dovere, poi, che avevo
sempre addosso, quel senso che, insomma, era giusto fare certe cose o non farle. Ma non ero
io... era che non c'era niente di più importante nella mia vita, non c'era niente di più grande,
sai... sono uno che non ha mai fatto compromessi. Non ne ho avuto forse un grande bisogno,
ma avevo una ripulsione per i compromessi e se questa la vuoi chiamare moralità, sì.
Il coraggio è il superamento della paura.
L'inizio è la mia fine e la fine è il mio inizio. Perché sono sempre più convinto che è
un'illusione tipicamente occidentale che il tempo è diritto e che si va avanti, che c'è
progresso. Non c'è. Il tempo non è direzionale, non va avanti, sempre avanti. Si ripete, gira
intorno a sé. Il tempo è circolare. Lo vedi anche nei fatti, nella banalità dei fatti, nelle guerre
che si ripetono.
La regola secondo me è: quando sei a un bivio e trovi una strada che va in su e una che va in
giù, piglia quella che va in su. È più facile andare in discesa, ma alla fine ti trovi in un buco.
A salire c'è più speranza. È difficile, è un altro modo di vedere le cose, è una sfida, ti tiene
all'erta.
La vera comprensione è quella che va al di là della ragione e che si fonda sull'istinto, sul
cuore.
No, non c'è futuro. Il futuro è una scatola vuota in cui metti tutte le tue illusioni.
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• Questo mondo è una meraviglia. Non c'è niente da fare, è una meraviglia. E se riesci a
sentirti parte di questa meraviglia – ma non tu, con i tuoi due occhi e i tuoi due piedi; se Tu,
questa essenza di te, sente d'essere parte di questa meraviglia – ma che vuoi di più, che vuoi
di più? Una macchina nuova?
• Una strada c'è nella vita. La cosa buffa è che te ne accorgi solo quando è finita. Ti volti
indietro e dici "oh, guarda, c'è un filo". Quando vivi non lo vedi il filo, eppure c'è. Perché
tutte le decisioni che prendi, tutte le scelte che fai sono determinate, si crede, dal libero
arbitrio, ma anche questa è una balla. Sono determinate da qualcosa dentro di te che è
innanzitutto il tuo istinto, e poi da qualcosa che gli indiani chiamano il karma accumulato
fino ad allora.
• Ci sono giorni nella vita in cui non succede niente, giorni che passano senza nulla da
ricordare, senza lasciare una traccia, quasi non fossero vissuti. A pensarci bene, i più sono
giorni così, e solo quando il numero di quelli che ci restano si fa chiaramente più limitato,
capita di chiedersi come sia stato possibile lasciarne passare, distrattamente, tantissimi. Ma
siamo fatti così: solo dopo si apprezza il prima e solo quando qualcosa è nel passato ci si
rende meglio conto di come sarebbe averlo nel presente. Ma non c'è più.
Aforismi di Arturo Toscanini
• Suonare "pressappoco" è orribile. Tanto vale suonare male!
• [Alla NBC Orchestra] Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò
entrare nessuno di voi.
• Quando ero giovane ho dato il mio primo bacio a una ragazza e fumato la mia prima
sigaretta nello stesso giorno. Credete, da allora non ho più perso tempo con il tabacco.
• Nessuno sa qual è il massimo che può raggiungere.
• Dio mi dice come la musica dovrebbe suonare, ma in mezzo ci siete voi!
• Non sapete leggere? La partitura indica "con amore", e voi cosa state facendo? State
suonando come uomini sposati!
Aforismi di Nicolò Tommaseo
• Il mondo chiama onesta la donna che con gli ornamenti della persona ad arte vestita, ad arte
ignuda, con gli atti, gli sguardi, le parole accennanti ad amore, s'ingegna di suscitare quanti
può desiderii, ma non degna saziarli perché i desiderii suoi sono altrove.
• Noi scrivacchianti vantiamo, e ci crediam forse, d'avere il cuor buono, perché abbiam
piagnona la penna. Non c'è gente più grossolana della gente sensibile: non badano che a se
stessi.
• Le più ovvie e costanti bellezze della terra e del cielo, le più consuete dimostrazioni
dell'umano affetto guardatele come visioni e voci dall'alto; e sarete continovamente ispirati.
• La noia è tristezza senz'amore.
• La parola dell'arte è luccicante, ma di luce fredda; la parola del cuore, brilla meno, ma arde.
• La superbia è de' vizii il più frequentemente punito, e il più difficilmente sanabile.
• Le anime generose ricevono più offesa dall'essere adulate, che dall'essere ingiuriate.
• Le belle, più che le brutte, hanno talvolta cipiglio feroce.
• Più parole potenti e azioni generose ha ispirate il dolore agli uomini, che la gioia.
• Se il codardo corresse contro i nemici con la rapidità che li fugge, li spaventerebbe.
• Senz'acqua non fiorisce la terra; né l'anima senza lagrime.
• Certe carezze ai sinceri fanno schifo, ai cauti paura.
• Certuni si lascerebbero prima tagliare la mano che perdere un guanto.
• Chi sa tacere, sa anco parlare a tempo.
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• Dignità del vecchio è la sua canizie: e la vecchiaia è corona al suo capo, se accompagnata a
bontà.
• Il bello è difficile, non è il difficile.
• Il coraggio più difficile, e a' deboli specialmente più necessario, è il coraggio di saper
soffrire al bisogno.
• [...] la natura, l'amicizia, la bellezza egli [Giovanni Cotta] canta passionato e semplice e vero
[...] è bello vedere in un cuor tenero sensi forti: dolce rammentare che vera delicatezza non è
mai senza forza.
• La vita dell'uom su questa terra, altro non è che una continua guerra.
• Legger Dante è un dovere; rileggerlo è bisogno: sentirlo è presagio di grandezza.
• Mio Dio, tutte le donne pubbliche con le quali ho peccato, beatele!
• Nelle cose del mondo, non è il sapere, ma il volere che può.
• Non è coraggio senza pazienza, non è gioia senza fatica, non è forza senza dolcezza, senza
umiltà non è gloria.
• Paiono gettate a caso le sorti degli uomini; ma Dio le governa.
• L'umiltà ci rende forti, e poi sapienti; l'orgoglio, deboli e stolti.
• L'uomo è indizio, strumento, limite all'uomo. Di questo principio esce la giurisprudenza e la
politica tutta.
• La virtù è la logica in atto.
• Le leggi cattive son limiti al debole, strumenti al forte, indizii di bene a nessuno; se non per
la via de' contrarii.
• Tutti i limiti della nostra natura sono indizi d'immortalità.
• Scendevano il fiume. Le rive, or accostate, or ritraendosi in seni ameni, or lasciando
all'acque quiete ampio letto, mostravano qui l'ombre rade e la conserte, qui l'erboso declivio,
là 'l poggio sassoso, segnato di sentieretti che s'inerpicano lenti per l'erta. L'erbe che
facevano sdrucciolevoli gli scogli dappiede, col verde vivo avvivavano il luccicare de' fiori
sopra tremolanti: e sotto il ciel placido e fosco parevano gli alberi spandere per più
rigogliosa la vita.
• Nel correre col pensiero al viso e alla voce e alle parole e all'andare di donne che mi
riguardarono affettuose, (confesso) mi buttai talvolta all'amplesso degl'idoli lontani, belli
perché lontani e perch'intatti.
• Strano che l'uomo debba in quasi ogni cosa parere o migliore o peggiore di quel ch'egli è.
• Chi troppo vuole, si svoglia.
• Diffidare dell'uomo è un corromperlo.
• Il bene precipitosamente afferrato fa male.
• Il desiderio affretta l'avvenire e crea.
• Il matrimonio è come la morte: pochi ci arrivano preparati.
• Il riposo a voi sia, non letargo, ma preparazione di nuove forze e pensieri.
• In amore, chi arde, non ardisce; chi ardisce, non arde.
• L'ingratitudine de' beneficati non vi faccia pentito del benefizio; ma v'insegni operarlo con
animo più puro d'umane speranze.
• L'umana società è congegnata in modo che sempre dal male esca un bene più grande.
• Per la concordia le cose piccole sempre crescono, e per la discordia le grandissime si
distruggono.
• Più sovente la donna è ispiratrice di nobili azioni che istigatrice di ree.
• La bellezza delle cose, più che l'utilità, v'innalzi l'anima a Dio.
• La poesia è la parola dei secoli.
• La modestia e il lepore sono il carattere della perfezione ed esse sono la prova del carattere
di ogni grand'uomo.
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Aforismi di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
• Ci rimane adesso di parlare di Emily, l'ardente, la geniale, l'indimenticabile, l'immortale
Emily. Essa non scrisse che pochi versi, brevi liriche aspre, ferite, alla cui malia non si
sfugge. E un romanzo. Wuthering Heights, un romanzo come non ne sono mai stati scritti
prima, come non saranno mai più scritti dopo. Lo si è voluto paragonare a King Lear. Ma
veramente, non a Shakespeare fa pensare Emily, ma a Freud; un Freud che alla propria
spregiudicatezza e al proprio tragico disinganno unisse le più alte, le più pure doti artistiche.
Si tratta di una fosca vicenda di odi, di sadismo e di represse passioni, narrate con un stile
teso e corrusco spirante, fra i tragici fatti, una selvaggia purezza. Il romanzo romantico, se
mi si consente il bisticcio, ha qui raggiunto il proprio zenith.
• La facoltà di ingannare se stesso, questo requisito essenziale per chi voglia guidare gli altri.
• E' meglio un male sperimentato che un bene ignoto.
• Sono una persona che sta molto sola; delle mie sedici ore di veglia quotidiane dieci almeno
sono passate in solitudine. E non potendo, dopo tutto, leggere sempre, mi diverto a costruire
teorie le quali, del resto, non reggono al minimo esame critico.
• Ero un ragazzo cui piaceva la solitudine, cui piaceva di più stare con le cose che con le
persone.
• L'amore [...] Fuoco e fiamme per un anno, cenere per trenta.
• Finché c'è morte c'è speranza.
• Se tutto deve rimanere com'è, è necessario che tutto cambi.
• Nelle persone del carattere e della classe di don Fabrizio la facoltà di essere divertiti
costituisce i quattro quinti dell'affetto.
• Pochi minuti dopo quel che rimaneva di Bendicò venne buttato in un angolo del cortile che
l'immondezzaio visitava ogni giorno: durante il volo giù dalla finestra la sua forma si
ricompose un istante: si sarebbe potuto vedere danzare nell'aria un quadrupede dai lunghi
baffi e l'anteriore destro alzato sembrava imprecare. Poi tutto trovò pace in un mucchietto di
polvere livida.
Aforismi di Elio Vittorini
• La nostra paura del peggio è più forte del nostro desiderio del meglio.
• Io penso che sia molta umiltà essere scrittore. Lo vedo come fu in mio padre, ch'era
maniscalco e scriveva tragedie, e non considerava il suo scrivere tragedie di più del suo
ferrare cavalli.
• Se avessi avuto i mezzi per viaggiare sempre credo che non avrei scritto un rigo.
• Non proviamo più soddisfazione a compiere il nostro dovere, i nostri doveri... Compierli ci è
indifferente. Restiamo male lo stesso. E io credo che sia proprio per questo... Perché sono
doveri troppo vecchi, troppo vecchi e divenuti troppo facili, senza più significato per la
coscienza.
• Il vento, gli odori. No. Una canzone lontana. Oppure il mio passo sul selciato. Nel buio io
non so. Ma so che sono tornato a casa.
• L'ultimo gesto di Socrate [...] è il gesto essenziale dell'uomo, in Hemingway; e non di autodistruzione, ma di adempimento: gratitudine estrema, in amaro e noia, verso la vita.
• È fede in una magia: che un aggettivo possa giungere dove non giunse, cercando la verità, la
ragione; o che un avverbio possa recuperare il segreto che si è sottratto a ogni indagine.
• Io non ho mai aspirato "ai" libri; aspiro "al" libro; scrivo perché credo in "una" verità da
dire; e se torno a scrivere non è perché mi accorga di "altre" verità che si possono
aggiungere, e dire "in più", dire "inoltre", ma perché qualcosa che continua a mutare nella
verità mi sembra esigere che non si smetta mai di ricominciare a dirla.
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• Non più una cultura che consoli nelle sofferenze, ma una cultura che protegga dalle
sofferenze, che le combatta e le elimini.
• Erano di pietra celeste, tutti fichi d'india, e quando si incontrava anima viva era un ragazzo
che andava o tornava, lungo la linea, per cogliere i frutti coronati di spine che crescevano,
corallo, sulla pietra.
Aforismi di Giovanni Verga
• Siamo degli umili fiorellini avezzi alla dolce tutela della stufa, che l'aria libera uccide.
• Il matrimonio è come una trappola di topi; quelli che son dentro vorrebbero uscirne, e gli
altri ci girano intorno per entrarvi.
• A buon cavallo non gli manca sella.
• Al servo pazienza, al padrone prudenza.
• Alla casa del povero ognuno ha ragione.
• Amare la vicina è un gran vantaggio, si vede spesso e non si fa viaggio.
• Ascolta i vecchi e non la sbagli.
• Augura bene al tuo vicino, ché qualche cosa te ne viene.
• Cane affamato non teme bastone.
• Chi cade nell'acqua è forza che si bagni.
Aforismi di Giuseppe Ungaretti
• La morte | si sconta | vivendo.
• Il vero amore è come una finestra illuminata in una notte buia. Il vero amore è una quiete
accesa.
• Di che reggimento siete | fratelli? | Parola tremante | nella notte. | Foglia appena nata |
Nell'aria spasimante | involontaria rivolta | dell'uomo presente alla sua | fragilità | Fratelli.
• Inverno. Come un seme il mio animo ha bisogno del lavoro nascosto di questa stagione.
• Non mi rimane che rassegnarmi a morire. | Alleverò dunque tranquillamente una prole.
• Non mi lasciare, resta, sofferenza!
• Vita. Corruzione che s'adorna di illusioni.
• Si sta come | d'autunno | sugli alberi | le foglie.
• Sei comparsa al portone | in un vestito rosso | per dirmi che sei fuoco | che consuma e
riaccende.
• M'illumino | d'immenso.
Aforismi di Filippo Turati
• La ferocia dei moralisti è superata soltanto dalla loro profonda stupidità.
• La sacra immortale libertà: per essa il socialismo vivrà, senza essa non sarà.
• Le libertà sono tutte solidali. Non se ne offende una senza offenderle tutte.
• Come sarebbe bello il socialismo senza i socialisti.
• Ond'è che quand'anche voi aveste impiantato il partito comunista e organizzati i Soviet in
Italia, se uscirete salvi dalla reazione che avrete provocata e se vorrete fare qualche cosa che
sia veramente rivoluzionario, qualcosa che rimanga come elemento di società nuova, voi
sarete forzati, a vostro dispetto – ma lo farete con convinsione, perché siete onesti – a
ripercorrere completamente la nostra via, la via dei social-traditori di una volta; e dovrete
farlo perché essa è la via del socialismo, che è il solo immortale, il solo nucleo vitale che
rimane dopo queste nostre diatribe.
• Si vis pacem, para pacem.
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Aforismi di Luc de Clapiers de Vauvenargues
• Per sapere se un pensiero è nuovo non c'è che un mezzo: esprimerlo con la massima
semplicità.
• L'onestà, che ai mediocri impedisce di raggiungere i loro fini, per gli abili è un mezzo di più
per riuscire.
• I grandi uomini intraprendono le grandi imprese perché le sanno tali. I pazzi perché le
credono facili.
• Il pubblico non ha l'obbligo di essere grato alle persone senza talento della fatica che fanno a
scrivere.
• Il difficile non è essere intelligenti ma sembrarlo.
• I pigri hanno sempre voglia di far qualcosa.
• Nessuno è più esposto all'errore di chi agisce soltanto per riflessione.
• Si dicono poche cose solide, quando si cerca di dirne di straordinarie.
• Talvolta i nostri difetti ci legano l'uno all'altro tanto strettamente quanto la virtù stessa.
• Bisogna mantenere le forze del corpo per conservare quelle della mente.
Aforismi di Vespasiano
• Un imperatore deve morire in piedi
• Pecunia non olet. (Il denaro non puzza).
Aforismi di Peter Ustinov
• Gentiluomo è colui che tiene aperta la porta dell'albergo affinchè la moglie possa portare
dentro i bagagli.
• Considerando quante cose il buon Dio permette, non si riesce a fugare il sospetto che stia
tuttora sperimentando.
• Uno scapolo è un uomo che ha tratto delle conclusioni dall'esperienza altrui.
• Un tempo esistevano domande per le quali non c'erano risposte. Oggi, all'epoca dei
computer, ci sono molte risposte per le quali non abbiamo ancora pensato alle domande.
• Sfortunatamente l'equilibrio della natura decreta che una sovrabbondanza di sogni comporta
un crescente potenziale di incubi.
Aforismi di Marco Van Basten
• Nel calcio vale quanto ha detto Ivan Lendl rispetto al tennis: se desideri farti un amico,
comprati un cane.
• Quando un giocatore smette, diventa sempre migliore. Io ho giocato tante brutte partite, ho
sbagliato gol clamorosi. Mi dite che sono stato il più grande ma la verità è che ho fatto parte
di una squadra imbottita di campioni.
Aforismi di Roberto Vecchioni
• L'italiano, tra non molto, sarà la più bella tra le lingue morte.
• I ragazzi d'oggi sono privi di una educazione emotiva, non sono abituati ai sentimenti,
mancano di umanesimo.
• Ci sono normalità, regole, armonie che nemmeno noti tanto è scontato che ci siano. [...] È
l'eccezione, lo sconvolgimento del consueto che ti mette ansia, ti rizza i nervi, ti sbulina
l'animo.
• [Fabrizio De André] Era l'unico poeta della canzone d'autore. Gli altri, me compreso, con
l'eccezione forse di Guccini, sono bravi, non poeti. E i suoi testi sono gli unici che reggono
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anche senza musica. [...] Non è assolutamente per tutti. Il suo era un elitarismo culturale.
Aveva il fisico e la testa del poeta. Non aveva bisogno di mettersi in una torre d'avorio: in
quella torre ci era nato.
Tutto questo mare di canzone d'arte ha bisogno non solo del momento spettacolare (palco,
esibizione, riproduzione) ma anche di codificazione, interpretazione, inserimento esegetico
nella cultura.
L'italiano di un tempo corre il rischio di diventare oggetto estetico a rapido esaurimento
nell'approccio col reale.
Le parole non sono fiato, evanescenza, convenzione. Le parole sono "cose". Niente esiste se
non ha nome, perché siamo noi a far esistere il mondo.
Le parole sono cose in perenne drammatica trasformazione e specchio del nostro dibatterci
in cerca di luce.
Manca la voglia di essere primi nel mondo, di eccellere nelle arti come nelle scienze e nella
tecnologia.
Oggi abbiamo scoperto la tecnologia. Ma siamo i padroni o i suoi servi?
Aforismi di Giuseppe Verdi
• La melodia e l'armonia non devono essere che mezzi nella mano dell'artista per fare della
Musica, e se verrà un giorno in cui non si parlerà più né di melodia né di armonia né di
scuole tedesche, italiane, né di passato né di avvenire, allora forse comincerà il regno
dell'arte.
• Tornate all'antico e sarà un progresso.
• Gli artisti veramente superiori giudicano senza pregiudizi di scuole, di nazionalità, di tempo.
Se gli artisti del Nord e del Sud hanno tendenze diverse, è bene siano diverse.
• Io non posso ammettere, né nei cantanti, né nei direttori la facoltà di creare, che è un
principio che conduce all'abisso.
• Vorrei che il giovane quando si mette a scrivere, non pensasse mai ad essere né melodista,
né realista, né idealista, né avvenirista, né tutti i diavoli che si portion queste pedanterie.
• Copiare il vero può essere una buona cosa, ma inventare il vero è meglio, molto meglio.
• Si rinunci per moda, per smania di novità, per affettazione di scienza, si rinneghi l'arte
nostra, il nostro istinto, quel nostro fare sicuro spontaneo naturale sensibile abbagliante di
luce, è assurdo e stupido. Un dì felice, eterea / Mi balenaste innante, / E da quel dì tremante /
Vissi d'ignoto amor. / Di quell'amor ch'è l'anima / Dell'universo intero / Misterioso, altero. /
Croce e delizia al cor. (La Traviata)
Aforismi di Giorgio Vasari
• Grandissimi doni si veggono piovere da gli influssi celesti ne' corpi umani molte volte
naturalmente; e sopra naturali talvolta strabocchevolmente accozzarsi in un corpo solo
bellezza, grazia e virtú, in una maniera che dovunque si volge quel tale, ciascuna sua
azzione è tanto divina, che lasciandosi dietro tutti gli altri uomini, manifestamente si fa
conoscere per cosa (come ella è) largita da Dio, e non acquistata per arte umana. Questo lo
videro gli uomini in Lionardo da Vinci.
• Dico, adunque, che la scultura e la pittura per il vero son sorelle, nate di un padre che è il
disegno, in un sol parto et ad un tempo; e non precedono l'una all'altra, se non quanto la
virtù e la forza di coloro che le portano addosso fa passare l'uno artefice innanzi all'altro; e
non per differenzia o grado di nobiltà che veramente si trovi in fra di loro.
• Venere, che le Grazie fioriscono, dinotando la primavera.
• Si può concludere che il disegno altro non sia che un'apparente espressione e dichiarazione
di ciò che si ha nell'animo.
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• La pratica che si fa con lo studio di molti anni in disegnando è il vero lume del disegno e
quello che fa gli uomini eccellentissimi.
• Deve la storia essere veramente lo specchio della vita umana, non per narrare asciuttamente i
casi occorsi a un principe o a una repubblica, ma per avvertire i consigli, i partiti ed i
maneggi degli uomini, cagione poi delle felici od infelici azioni.
• E se pur avviene che un così fatto virtuoso dai maligni sia tallora percosso, può tanto il
valore della virtù che il tempo ricuopre e sotterra la malignità de cattivi et il virtuoso ne
secoli che succedono rimane sempre chiaro et illustre.
• Veramente chi cammina lontano dalla sua patria nell'altrui praticando, fa bene spesso
nell'animo un temperamento di buono spirito, perché nel vedere fuori diversi onorati
costumi, quando anco fosse di perversa natura, impara ad essere trattabile, amorevole e
paziente con più agevolezza assai che fatto non arebbe nella patria dimorando.
• Laonde mai non si doverebbe torcere il muso, quando si incontra in persone che in aspetto
non hanno quella prima grazia o venustà, che dovrebbero dare la natura ne venire al mondo
a chi opera in qualche virtù, perché non è dubbio che sotto le zolle della terra si ascondono
le vene dell'oro.
• Molte persone sbeffando e schernendo altrui, si pascono di uno ingiusto diletto, che il più
delle volte viene loro in danno.
Aforismi di Maria Yudina
• Ho cercato per tutta la vita l’Incarnazione della Verità nell’uomo, nell’arte e nella vita. E
con l’aiuto di Dio l’ho trovata.
• [Lettera a Stalin] La ringrazio, ho però dato i soldi alla mia chiesa e pregherò per Lei perché
il buon Dio La perdoni per tutte le atrocità che ha commesso verso il popolo.
Aforismi di Virginia Woolf
• Ogni onda del mare ha una luce differente, proprio come la bellezza di chi amiamo.
• L'essenza dello snobismo è che vuoi far colpo sugli altri.
• È concesso anche a un eroe morente chiedersi prima di morire come parleranno di lui gli
uomini dopo la sua morte.
• Perché una volta che il male di leggere si è impadronito dell'organismo, lo indebolisce tanto
da farne facile preda dell'altro flagello, che si annida nel calamaio e che suppura nella penna.
• Troppo spesso le parole sono state usate, maneggiate, rivoltate, lasciate esposte alla polvere
della strada. Le parole che cerchiamo pendono accanto all'albero,: con l'aurora le troviamo,
dolci sotto le fronde.
• Un sorso di mare in una coppa perde il suo lume non altrimenti che una seta.
• La bellezza del mondo ha due tagli, uno di gioia, l'altro d'angoscia, e taglia in due il cuore.
• Nell'ozio, nei sogni, la verità sommersa viene qualche volta a galla.
• Una donna deve avere soldi e una stanza propri se vuole scrivere romanzi.
• Chi mai potrà misurare il fervore e la violenza del cuore di un poeta quando rimane preso e
intrappolato in un corpo di donna?
Aforismi di Amy Winehouse
• Non sono del tutto ok ma credo che nessuna donna lo sia.
• Mi diverto molto certe notti, ma poi esagero e rovino la serata col mio ragazzo. Sono
veramente un'ubriacona.
• Mi piacciono le pin-up. Mi sento più uomo che donna. Però non sono lesbica, non prima di
una sambuca comunque.
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Aforismi di Johann Winckelmann
• L'unica via per noi di diventare grandi e, se possibile, insuperabili, è l'imitazione degli
antichi.
• L'umiltà e la semplicità sono le due vere sorgenti della bellezza.
• La generale e principale caratteristica dei capolavori greci è una nobile semplicità e una
quieta grandezza, sia nella posizione che nell'espressione.
• Come la profondità del mare che resta sempre immobile per quanto agitata ne sia la
superficie, l'espressione delle figure greche, per quanto agitate da passioni, mostra sempre
un'anima grande e posata.
Aforismi di Johnny Weissmuller
• Come può un tizio arrampicarsi sugli alberi, dire "Io Tarzan, tu Jane" e guadagnare milioni?
Il pubblico perdona il mio modo di recitare perché sa che sono stato un atleta. Sanno che
non sono un impostore.
Aforismi di Otto von Bismarck
• Gli stupidi dicono che imparano dall'esperienza, io preferisco imparare dall'esperienza degli
altri.
• Non si mente mai così tanto prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia.
• La politica non è una scienza, come molti signori professori s'immaginano, ma un'arte.
• La maggioranza ha molti cuori, ma manca di un cuore.
• La politica è la dottrina del possibile.
• Nei conflitti europei, per i quali non c'è un tribunale competente, il diritto si fa valere solo
con le baionette.
• Noi tedeschi temiamo Dio, ma nient'altro al mondo.
• Non andremo a Canossa.
• Giornalista è un tale che ha mancato il proprio mestiere.
• La politica è l'arte del possibile.
Aforismi di James Watt
• Una menzogna può fare il giro del mondo prima che la verità possa indossare i suoi stivali.
Aforismi di Karol Wojtyla
• La grandezza del lavoro è all'interno dell'uomo.
• Nel nostro secolo un'altro cimitero deve essere aggiunto alla lista della crudeltà umana:
quello dei mai nati.
• Non abbiate paura!
• Al di fuori della misericordia di Dio non c'è nessun'altra fonte di speranza per gli esseri
umani.
• A questo cimitero di vittime della crudeltà umana nel nostro secolo si aggiunge ancora un
altro grande cimitero: il cimitero dei non nati, cimitero degli indifesi, di cui perfino la
propria madre non conobbe il volto, acconsentendo, oppure cedendo alla pressione, perché
venisse loro tolta la vita ancora prima di nascere. (dall'omelia all'aeroporto militare di
Radom, Varsavia, 4 giugno 1991)
• Come al tempo delle lance e delle spade, così anche oggi, nell'era dei missili, a uccidere,
prima delle armi, è il cuore dell'uomo.
• Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro.
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• Violentare le coscienze è un grave danno fatto all'uomo. È il più doloroso colpo inferto alla
dignità umana. È, in un certo senso, peggiore dell'infliggere la morte fisica, dell'uccidere.
• Ricco non è colui che possiede, ma colui che dà, colui che è capace di dare.
• Non c'è pace senza giustizia, non c'è giustizia senza perdono.
Aforismi di Walt Whitman
• Lascia che l'anima rimanga fiera e composta di fronte ad un milione di universi.
• Non ho alcun dubbio che ho meritato i miei nemici, ma non sono sicuro di aver meritato i
miei amici.
• Tra i rumori della folla ce ne stiamo noi due, felici di essere insieme, parlando poco, forse
nemmeno una parola.
• Eravamo insieme, tutto il resto del tempo l'ho scordato.
• Quando esamino la fama conquistata dagli eroi e le vittorie dei grandi generali, non invidio i
generali.
• Straniero, se camminando ti imbatti in me e hai voglia | di parlarmi, perché non dovresti
farlo? | E perché io non dovrei parlare con te?
• Se è tardi a trovarmi, insisti, se non ci sono in un posto, cerca in un altro, perché io son
fermo da qualche parte ad aspettare te.
• Emetto il mio grido barbarico sopra i tetti del mondo.
• Io canto l'individuo, la singola persona, | Al tempo stesso canto la Democrazia, la massa. |
L'organismo, da capo a piedi, canto | La semplice fisionomia, il cervello da soli non sono
degni | della Musa: la Forma integrale ne è ben più degna, | E la Femmina canto parimenti
che il Maschio. | Canto la vita immensa in passione, pulsazioni e forza, | lieto, per le più
libere azioni che sotto leggi divine si at | tuano, | Canto l'Uomo Moderno.
• Io celebro me stesso, io canto me stesso, | e ciò che io suppongo devi anche tu supporlo |
perché ogni atomo che mi appartiene è come appartenesse anche a te. (da Foglie d'erba)
Aforismi di Voltaire
• Io combatto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo
della mia vita perchè tu, la tua idea, possa esprimerla liberamente.
• L'amore è una tela fornita dalla Natura e abbellita dall'immaginazione.
• L'arte della medicina consiste nel divertire il paziente mentre la natura cura la malattia.
• Ama la verità ma perdona l'errore.
• Chiedete al rospo che cosa sia la bellezza e vi risponderà che è la femmina del rospo.
• È meglio correre il rischio di salvare un colpevole piuttosto che condannare un innocente.
• Ogni uomo è colpevole di tutto il bene che non ha fatto.
• Quando colui che ascolta non capisce colui che parla e colui che parla non sa cosa sta
dicendo: questa è la filosofia.
• Gli uomini discutono, la natura agisce.
• Gli uomini sono eguali. Non la nascita, ma la virtù fa la differenza.
Aforismi di Oscar Wilde
• L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l'esame, poi ti spiega la lezione.
• L'esperienza non ha alcun valore etico: è semplicemente il nome che gli uomini danno ai
propri errori.
• Bisogna sempre giocare onestamente quando si hanno le carte vincenti.
• Il non fare nulla è la cosa più difficile del mondo.
• In ogni istante della nostra vita siamo ciò che saremo non meno di ciò che siamo stati.
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La donna che non riesce a rendere affascinanti i suoi errori, è solo una femmina.
La vita imita l'arte più di quanto l'arte non imiti la vita.
Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni.
A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio.
Amo molto parlare di niente. É l'unico argomento di cui so tutto.
C'è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sè: il non far parlare di sè.
Amare sé stessi è l'inizio di un idillio che dura una vita.
Chi scorge una differenza tra spirito e corpo non possiede né l'uno né l'altro.
A durare son soltanto le qualità superficiali. La natura più profonda di un uomo si scopre
molto presto.
E' assurdo dividere le persone in buone o cattive. Le persone sono deliziose o noiose.
A questo mondo vi sono solo due tragedie: una è non ottenere ciò che si vuole, l'altra è
ottenerlo. Questa seconda è la peggiore, la vera tragedia.
Ho dei gusti semplicissimi, mi accontento sempre del meglio.
A tavola perdonerei chiunque. Anche i miei parenti.
Adoro i partiti politici: sono gli unici luoghi rimasti dove la gente non parla di politica.
Agli esami gli sciocchi fanno spesso domande a cui i saggi non sanno rispondere.
Al giorno d'oggi siamo tutti così tirati che le uniche cose gradevoli da spendere sono i
complimenti.
I giornalisti si scusano sempre con noi in privato per quello che hanno scritto contro di noi in
pubblico.
Alle anime superficiali occorrono degli anni per liberarsi di un'emozione.
L'uomo padrone di sè pone fine a un dolore con la stessa faciltà con la quale improvvisa una
gioia.
Avere avuto una buona educazione è un grande svantaggio. Ti esclude da tante cose.
Bisogna essere seri almeno riguardo a qualcosa, se si vuole avere divertimenti nella vita.
Chiunque può essere buono in campagna. Non ci sono tentazioni.
Bisogna sempre essere un po' improbabili.
Bisognerebbe leggere tutto. Più della metà della cultura moderna dipende da ciò che non si
dovrebbe leggere.
Chiunque può essere ragionevole, ma esser sani di mente è raro.
Bisognerebbe sempre avere qualcosa di sensazionale da leggere in treno.
C'è qualcosa di terribilmente morboso nella compassione che oggi si prova per la sofferenza.
Si dovrebbe provare simpatia per il colore, la bellezza, la gioia di vivere. Quanto meno si
parla dei mali della vita, tanto meglio è.
C'è sempre qualcosa di ridicolo nei sentimenti di chi non si ama più.
Chi è povero, essendo amato?
C'è una sola cosa orribile al mondo, un solo peccato imperdonabile: la noia.
Che sciocchezza parlare di matrimoni felici; un uomo può essere felice con qualsiasi donna,
purché non la ami veramente.
Chiunque può simpatizzare col dolore di un amico, ma solo un animo nobile riesce a
simpatizzare col successo di un amico.
Ci si rammarica della perdita delle peggiori abitudini, forse più di ogni altra cosa. Sono in
effetti una parte così essenziale della nostra personalità.
Ci sono molte cose che butteremmo via volentieri se non temessimo che qualcun altro le
raccogliesse.
Coloro che hanno molto, sono spesso avidi.
Ci sono persone che sanno tutto e purtroppo è tutto quello che sanno.
Date alle donne occasioni adeguate ed esse potranno fare tutto.
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Ci vuole una donna veramente buona per fare una cosa veramente stupida.
Colui che si volge a guardare il suo passato, non merita di avere futuro avanti a sè.
Come sono dure le donne di buon cuore! Come sono deboli gli uomini cattivi!
Con un abito da sera e una cravatta bianca chiunque, anche un agente di cambio, può far
credere di essere una persona civile.
Conserva l'amore nel tuo cuore. Una vita senza amore è come un giardino senza sole dove i
fiori sono morti. La coscienza di amare ed essere amati regalano tale calore e ricchezza alla
vita che nient'altro può portare.
Le donne insignificanti sono sempre gelose dei loro mariti, le belle non lo sono mai. Sono
sempre così occupate a essere gelose dei mariti delle altre.
Datemi una maschera e vi dirò la verità.
Democrazia significa semplicemente colpi di randello dalla gente per la gente.
Di regola non amo i memoriali moderni. Sono generalmente scritti da gente che o ha perso
la memoria, o non ha mai fatto nulla che valga la pena di ricordare.
Diffidate di una donna che vi dice la sua vera età. Una donna che vi dice ciò, vi dice tutto.
Dopo aver suonato Chopin, mi sento come se avessi pianto su peccati che non ho mai
commesso e mi fossi afflitto per tragedie che non ho mai vissuto.
Dov'è il dolore, la il suolo è sacro.
E' molto pericoloso ascoltare. Se si sta ad ascoltare si può farsi convincere, e un uomo che si
lascia convincere da un'argomentazione è una persona assolutamente irragionevole.
Dovunque si va, non si può fare a meno di incontrare persone intelligenti. E' divenuta una
vera peste.
E' il crescere del senso morale nelle donne che fa del matrimonio un'istituzione così
unilateralmente senza speranza.
E' molto meglio essere belli piuttosto che buoni. Ma è meglio essere buoni piuttosto che
brutti.
E' molto più difficile parlare di una cosa che farla. Nell'ambito della vita di oggi questo è
naturalmente ovvio. Ciascuno può fare della storia, ma solo il grande storico può scriverla.
E' perfettamente mostruoso cio' che la gente fa al giorno d'oggi quando passeggia: dire, alle
spalle degli altri, delle cose che sono assolutamente vere.
É un vero peccato che impariamo le lezioni della vita solo quando non ci servono più.
Le donne che hanno buon senso sono così curiosamente insignificanti.
Eletti sono coloro per i quali le cose belle non hanno altro significato che di pura bellezza.
E' una cosa terribile per un uomo scoprire improvvisamente che per tutta la vita egli non ha
detto altro che la verità.
E' solo non pagando i propri conti che uno può sperare di vivere nella memoria dei
commercianti.
Esistono due modi per non apprezzare l'arte. Il primo consiste nel non apprezzarla. Il
secondo nell'apprezzarla con razionalità.
Fare una buona insalata vuol dire essere un diplomatico brillante, il problema è identico in
entrambi i casi: sapere esattamente quanto olio bisogna mettere assieme all'aceto.
Finché la guerra sarà considerata una cosa malvagia, conserverà il suo fascino; quando sarà
considerata volgare, cesserà di essere popolare.
Finora ignoravo cosa fosse il terrore: ormai lo so. E' come se una mano di ghiaccio si
posasse sul cuore. E' come se il cuore palpitasse, fino a schiantarsi, in un vuoto abisso.
Forse, dopo tutto, l'America non è mai stata scoperta. Io personalmente direi che è stata
appena intravista.
Fra uomo e donna non può esserci amicizia. Vi può essere passione, ostilità, adorazione,
amore, ma non amicizia.
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• Gli ideali sono cose pericolose. E' meglio la realtà: ferisce, ma vale di più.
• Gli uomini invecchiano ma non migliorano.
• Fu un giorno fatale quello nel quale il pubblico scoprì che la penna è più potente del
ciottolo, e può diventare più dannosa di una sassata.
• Gli appassionati di musica sono assolutamente irragionevoli. Vogliono essere sempre
perfettamente muti quando si dovrebbe desiderare di essere assolutamente sordi.
• Gli esami non hanno alcun valore. Se uno è un gentiluomo, ne sa abbastanza; se non è un
gentiluomo, qualsiasi cosa sappia è per lui un male.
• La differenza tra gli uomini e le donne: gli uomini conoscono la vita troppo presto; le donne
conoscono la vita troppo tardi.
• Gli uomini possono diventare ricchi, ma non diventano mai buoni.
• Ho il culto delle gioie semplici. Esse sono l'ultimo rifugio di uno spirito complesso.
• Gli uomini si sposano perchè sono stanchi. Le donne perchè sono curiose. Entrambi
rimangono delusi.
• Gli uomini sono proprio senza cuore: conoscono il loro potere e lo usano.
• I due punti più deboli della nostra epoca sono la mancanza di principi e la mancanza di
immagine.
• I figli iniziano amando i loro genitori, in seguito li giudicano. Raramente, se non mai, li
perdonano.
• Gli uomini vorrebbero essere sempre il primo amore di una donna. Questa è la loro sciocca
vanità. Le donne hanno un istinto più sottile per le cose: a loro piace essere l'ultimo amore di
un uomo.
• I libri che gli uomini chiamano immorali sono semplicemente libri che mostrano al mondo
la sua vergogna.
• I mariti delle donne particolarmente belle appartengono alla malavita.
• I matrimoni senza amore sono orribili. Ma vi è qualcosa di peggiore di un matrimonio
assolutamente senza amore. É il matrimonio in cui vi sono amore, fedeltà, devozione, ma
solo da una parte: uno dei due cuori si spezzerà sicuramente.
• I miei affari mi annoiano a morte. Preferisco quelli degli altri.
• I piaceri semplici sono l'ultimo rifugio della gente complicata.
• I più vivono per l'amore e l'ammirazione, ma è grazie all'amore e all'ammirazione che noi
dovremmo vivere. Se l'amore ci viene dimostrato, dovremmo riconoscere che non ne siamo
degni.
• Il buono finisce bene e il cattivo male. Questa è la Letteratura.
• I paradossi sono sempre pericolosi.
• Il cinismo é l'arte di vedere le cose come sono, non come dovrebbero essere.
• Il delitto è sempre volgare; la volgarità è sempre delitto.
• Il dovere è ciò che pretendiamo dal prossimo, non quello che facciamo noi.
• Il fatto è che gli uomini non dovrebbero mai tentare di dettar legge alle donne. Non sanno
mai come farlo e, quando lo fanno, dicono sempre cose particolarmente stupide.
• Il fidanzamento dovrebbe giungere a una ragazza come una sorpresa, piacevole o spiacevole
che sia. Non è, in effetti, una questione in cui le dovrebbe essere permesso di agire per se
stessa.
• Il lavoro è il rifugio di coloro che non hanno nulla di meglio da fare.
• Il mondo ha sempre riso delle proprie tragedie ed è questo l'unico modo in cui è riuscito a
sopportarle. Di conseguenza tutto ciò che il mondo ha trattato in maniera seria appartiene al
lato comico delle cose.
• Il lavoro è la maledizione delle classi che bevono.
• Il legame di ogni rapporto, sia nel matrimonio sia nell'amicizia, sta nella conversazione.
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Il Libro dei Libri inizia con un uomo ed una donna in paradiso, e finisce con l'Apocalisse.
Il malcontento è il primo passo verso il progresso.
Il mondo è stato fatto dagli sciocchi affinché ci vivano i saggi.
Il male non è che fuori si invecchia, è che molti non rimangono giovani dentro.
Il mistero dell'amore è più grande del mistero della morte.
Bene e male, peccato e innocenza, attraversano il mondo tenendosi per mano. Chiudere gli
occhi di fronte a metà della vita per vivere in tranquillità è come accecarsi per camminare
con maggior sicurezza in una landa disseminata di burroni e precipizi.
Il pensiero e il linguaggio sono per l'artista gli strumenti della sua arte.
Il nostro essere è il nostro passato. E solamente col passato è possibile giudicare le persone.
Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia.
Il piacere è l'unica cosa su cui valga la pena di avere una teoria.
Il senso del dovere è simile ad un'orribile malattia. Distrugge i tessuti del pensiero come
certe malattie distruggono i tessuti del corpo. Il catechismo ha da rispondere di gravi
responsabilità.
Il pianto è il rifugio delle donne brutte, ma la rovina di quelle attraenti.
Il poeta può sopportare tutto, tranne un errore di stampa.
Il primo dovere nella vita è quello di essere il più artificiali possibile. Quale sia il secondo,
nessuno lo ha ancora scoperto.
Il vero svantaggio del matrimonio è che rende altruisti. E le persone altruiste sono
insignificanti. Mancano di individualità.
Il progresso si deve alla forza delle personalità, non dei principi.
Il sentimento va bene come fiore all'occhiello. Ma la cosa essenziale per la cravatta è lo stile.
Una cravatta ben annodata è il primo passo serio nella vita.
Il solo fascino del passato è il fatto che è passato.
Il valore di un'idea non ha niente a che fare con la sincerità di chi la espone. E' molto più
probabile che quanto meno si è sinceri, tanto più l'idea sarà intellettualmente limpida, perché
non sarà contagiata dalle sue necessità, desideri o pregiudizi.
Il vantaggio delle emozioni è che ci traviano.
Il vero sciocco, quello di cui gli dèi si fanno beffa o che essi deridono, è colui che non
conosce se stesso.
Il vizio supremo è la superficialità.
In arte le buone intenzioni non hanno il minimo valore. Tutta l'arte peggiore è il risultato di
buone intenzioni.
Le donne immorali ti irritano, le donne buone ti annoiano.
Il volto di un uomo è la sua autobiografia. Il volto di una donna è la sua opera di fantasia.
Le donne hanno un istinto meraviglioso, scoprono tutto, meno ciò che è evidente.
In epoca molto arida e pratica, le arti non si ispirano alla vita, bensì l'una alla altre.
La base di tutti gli scandali è un'assoluta immorale certezza.
Le donne non hanno niente da dire, ma lo dicono così bene!
La base logica del matrimonio è il malinteso reciproco.
La bellezza è l'unica cosa contro cui la forza del tempo sia vana. Ciò che è bello è una gioia
per tutte le stagioni, ed è un possesso per tutta l'eternità.
La Bellezza è una forma del Genio, anzi, è più alta del Genio perché non necessita di
spiegazioni. Essa è uno dei grandi fatti del mondo, come la luce solare, la primavera, il
riflesso nell'acqua scura di quella conchiglia d'argento che chiamiamo luna.
La Bellezza non può essere interrogata: regna per diritto divino.
La bigamia è avere una moglie di troppo. La monogamia lo stesso.
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• La buona società è una cosa necessaria: farne parte è solo una gran noia, ma esserne fuori è
una tragedia.
• La bellezza, la vera bellezza, finisce dove inizia l'espressione intellettuale.
• La buona società londinese conta migliaia di donne rimaste per loro libera scelta
trentacinquenni per anni e anni.
• La cattiva arte è molto peggiore dell'assenza d'arte.
• La coerenza è l'ultimo rifugio delle persone prive d'immaginazione.
• La conversazione erudita è o l'affettazione dell'ignorante, o la professione di colui che è
mentalmente disoccupato.
• La coscienza ci rende tutti egocentrici.
• La crescente influenza delle donne è l'unica cosa rassicurante nella nostra vita politica.
• La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha.
• La definizione della donna? Una sfinge senza segreti.
• La differenza tra letteratura e giornalismo consiste nel fatto che il giornalismo è illeggibile e
che la letteratura non viene letta.
• La fedeltà è per la vita sentimentale ciò che la coerenza è per la vita intellettuale:
semplicemente un'ammissione di fallimento.
• La felicità di un uomo sposato dipende dalle persone che non ha sposato.
• La forza delle donne deriva da qualcosa che la psicologia non può spiegare. Gli uomini
possono essere analizzati, le donne... solo adorate.
• La logica è l'ultimo rifugio della gente priva di immaginazione.
• La moda è una forma di bruttezza così intollerabile che siamo costretti a cambiarla ogni sei
mesi.
• La maggior parte delle signore di Londra, oggi, arredano le loro stanze nient'altro che con
orchidee, ospiti stranieri e romanzi francesi.
• La moda è ciò che uno indossa. Ciò che è fuori moda è ciò che indossano gli altri.
• La moderazione è qualcosa di fatale. Il sufficiente è deprimente come un pasto regolare, il
sovrabbondante gradevole come un banchetto.
• Le donne non sanno mai quando si cala il sipario. Vogliono sempre un sesto atto e, proprio
quando l'interesse dello spettacolo è svanito del tutto, propongono di continuarlo.
• La morale è semplicemente l'atteggiamento che adottiamo nei confronti di individui che
personalmente non ci piacciono.
• La musica è il genere di arte perfetto. La musica non può mai rivelare il suo segreto più
nascosto.
• La passione fa pensare in circoli viziosi.
• La puntualità è il ladro del tempo.
• La salute è il primo dovere della vita.
• La società perdona spesso il delinquente, non perdona mai il sognatore.
• La spontaneità è una posa difficilissima da tenere.
• La storia delle donne è la storia della peggior tirannia che il mondo abbia mai conosciuto: la
tirannia del debole sul forte. E' l'unica tirannia che resiste.
• La vera tragedia dei poveri è che non si possono permettere altro che l'abnegazione. I bei
peccati, come tutte le cose belle, sono privilegio dei ricchi.
• La verità è raramente pura, e mai semplice.
• La vita è terribile. E' lei che ci governa, non noi che la governiamo.
• La verità non é ciò che si direbbe una buona, gentile e fine fanciulla.
• La vita é troppo breve per sprecarla a realizzare i sogni degli altri.
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• L'ambizioso deve sempre lottare contro la sue epoca con le armi dell'epoca. Nella nostra
epoca si ha il culto della ricchezza e il nostro dio è l'oro. Per riuscire occorre la ricchezza,
quindi ad ogni costo bisogna essere ricchi.
• Le donne ci amano per i nostri difetti. Se ne abbiamo abbastanza, ci perdonano tutto, anche
la nostra intelligenza.
• La vita non è altro che un brutto quarto d'ora, composto da momenti squisiti.
• L'amicizia è più tragica dell'amore perché dura più a lungo.
• L'amore non è cieco, è presbite: prova ne sia che comincia a scorgere i difetti man mano che
s'allontana.
• L'anima nasce vecchia e diventa giovane: ecco la commedia della vita. Il corpo nasce
giovane e diventa vecchio: ecco la tragedia della vita.
• L'arte è una passione.
• L'azione è l'ultima risorsa di quelli che non sanno sognare.
• Le donne apprezzano la crudeltà più di qualunque altra cosa. E amano esserne dominate.
• Le cose peggiori sono sempre state fatte con le migliori intenzioni.
• L'arte non esprime mai altro che se stessa.
• Le domande non sono mai indiscrete. Lo sono, talvolta, le risposte.
• Le donne non sono fatte per giudicarci, ma semplicemente per perdonarci quando abbiamo
bisogno di perdono. Il perdono, non la punizione, è la loro missione.
• Le donne non sono mai disarmate dai complimenti, gli uomini lo sono sempre: questa è la
differenza tra i due sessi.
• Le donne rappresentano il trionfo della materia sullo spirito; gli uomini rappresentano il
trionfo dell'intelletto sulla morale.
• Le donne sono divenute così profondamente istruite... che nulla ci dovrebbe più stupire al
giorno d'oggi, ad eccezione dei matrimoni felici.
• Le donne sono fatte per essere amate, non per essere comprese.
• Le donne sono un sesso affascinante e caparbio. Ogni donna è una ribelle; di solito insorge
violentemente contro se stessa.
• Le donne, secondo alcuni, amano con le orecchie, proprio come gli uomini che amano con
gli occhi; se pur tuttavia amano.
• Le follie sono le uniche cose che non si rimpiangono mai.
• Le fumerie d'oppio, dove si può comperare l'oblio, sono covi di orrore dove il ricordo di
vecchi peccati può essere distrutto dalla follia di quelli nuovi.
• Le informazioni riservate sono la fonte di ogni grande fortuna moderna.
• Le madri, naturalmente, hanno ragione. Pagano i conti del figlio e non lo infastidiscono. I
padri, invece, infastidiscono il figlio e non pagano mai i suoi conti.
• Le masse pensano che l'ubriachezza, la stupidità e l'immoralità debbano essere loro proprietà
privata, e che se uno di noi si rende ridicolo è come se andasse a caccia di frodo nelle loro
riserve.
• Le ragazze americane sono tanto brave a nascondere i loro genitori quanto le signore inglesi
a nascondere il loro passato.
• Le ragazze di oggi sembrano prefiggersi come unico scopo nella vita quello di giocare
continuamente con il fuoco.
• Le sensazioni sono i dettagli che compongono la storia della nostra vita.
• Le signore perbene hanno una visione della vita così limitata, il loro orizzonte, così ristretto,
i loro interessi così insignificanti.
• Le spie non servono al giorni nostri. La loro professione si è esaurita. I giornali fanno il loro
lavoro.
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• Le storie d'amore non dovrebbero mai iniziare con sentimento. Dovrebbero iniziare secondo
leggi scientifiche, e finire con un contratto.
• L'eco é spesso più bella che la voce da essa ripetuta.
• L'egoismo non consiste nel vivere come ci pare ma nell'esigere che gli altri vivano come
pare a noi.
• L'esitazione, di qualsiasi tipo, è segno di decadenza mentale nei giovani e di debolezza fisica
nei vecchi.
• L'esperienza è una cosa che non puoi avere gratis.
• L'immaginazione è una qualità che è stata concessa all'uomo per compensarlo di ciò che egli
non è, mentre il senso dell'umorismo gli è stato dato per consolarlo di quel ch'egli è.
• L'indiscrezione è la parte migliore del coraggio.
• L'industria è la radice di ogni bruttura.
• Lo sfortunato aforisma proposto sull'Arte come specchio della natura è volutamente espresso
da Amleto per convincere gli ascoltatori della sua assoluta pazzia in materia d'arte.
• Lo stato deve fare le cose utili, l'individuo le cose belle.
• L'omicidio è sempre un errore: non si deve mai fare niente di cui non si possa poi parlare
dopo cena.
• Londra abbonda troppo di nebbie e di gente seria. Se siano le nebbie che producono la gente
seria o se sia la gente seria che produce le nebbie non saprei dire.
• L'ottimista pensa che questo sia il migliore dei mondi possibili. Il pessimista sa che è vero.
• L'unica cosa che valga la pena di fare, oggi, è l'essere moderni.
• L'unica cosa immutabile della natura umana, é la sua mutevolezza.
• L'unico modo di comportarsi con una donna è fare l'amore con lei se è bella e con un'altra se
è brutta.
• L'unico modo per liberarsi di una tentazione è cedervi.
• L'uomo che vede entrambi i lati di una questione è un uomo che non vede assolutamente
nulla.
• L'uomo d'azione è l'unica persona che abbia più illusioni del sognatore.
• L'uomo ha un'insaziabile curiosità di conoscere ogni cosa, eccetto quelle che meritano di
essere conosciute.
• L'uomo può credere all'impossibile, ma non crederà mai all'improbabile.
• L'uomo può sopportare le disgrazie quando esse sono accidentali e vengono dal di fuori, ma
soffrire per le proprie colpe è l'incubo della vita.
• Mentire con garbo è un'arte, dire la verità è agire secondo natura.
• Mi piacciono gli uomini che hanno un futuro e le donne che hanno un passato.
• Mi sembra che tutti noi guardiamo troppo alla Natura e viviamo troppo poco con essa.
• Molti matrimoni al giorno d'oggi vanno a finir male per la ragionevolezza del marito più che
per qualsiasi altra cosa. Come può una donna essere felice con un uomo che insiste nel
trattarla come se fosse un essere perfettamente razionale?
• Nell'anima di chi è ignorante vi è sempre posto per una grande idea.
• Nelle questioni di grave importanza, l'essenziale è lo stile, non la sincerità.
• Nessun gentiluomo fa mai ginnastica.
• Nessun gentiluomo ha mai denaro.
• Nessun grande artista vede mai le cose come sono veramente. Se lo facesse, smetterebbe di
essere un artista.
• Nessun uomo civile si rammarica mai per un piacere e nessun uomo incivile sa che cosa sia
un piacere.
• Nessun uomo è abbastanza ricco da poter riscattare il proprio passato.
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• Nessun uomo ha veramente successo a questo mondo, a meno che non abbia una donna alle
sue spalle, poiché sono le donne a governare la società. Se non si hanno donne al proprio
fianco, si è fuori dal mondo.
• Nessuna vita è rovinata, tranne quella la cui crescita si è arrestata.
• Nessuno di noi riesce a sopportare che gli altri abbiano gli stessi nostri difetti.
• Nient'altro fa invecchiare le donne, oggi, quanto la fedeltà dei loro ammiratori.
• Niente è come la giovinezza. Gli uomini di mezza età sono sotto ipoteca della vita, i vecchi
si trovano nel suo ripostiglio. Ma i giovani sono i Signori della Vita.
• La giovinezza si trova di fronte a un regno. Ogni uomo nasce re, ma la maggior parte degli
uomini muore in esilio, proprio come la più parte dei re.
• Niente invecchia come la felicità.
• Niente ottiene successo come l'eccesso.
• Non bisogna mai cercare di capire una donna. Le donne sono delle immagini; gli uomini
sono dei problemi. Se vuoi sapere che cosa una donna veramente intenda (il che comunque è
sempre pericoloso) guardala, non ascoltarla.
• Non ci sono libri morali o immorali. Ci sono libri scritti bene o scritti male.
• Non costa molto essere cortesi con quelle persone di cui non c'importa un bel niente.
• Non dire che sei d'accordo con me. Quando la gente è d'accordo con me mi sembra sempre
di essere nel torto.
• Non dovremmo mai credere a una donna che dica la sua vera età. Colei che la rivela è pronta
a raccontare tutto.
• Non è saggio trovare dei simboli in tutto ciò che l'uomo vede. Il simbolo fa la vita piena di
terrori.
• Non esiste il marito ideale. Il marito ideale rimane celibe.
• Non esistono i presagi: il destino non manda araldi. E' troppo saggio o troppo crudele per
farlo.
• Non inventare assolutamente niente è un atto di genio puro e, in un'epoca commerciale come
la nostra, indica un considerevole coraggio fisico.
• Non mancare mai di rispetto alla buona società... solo chi non riesce ad accedervi lo fa.
• Non parlo mai mentre ascolto la musica, o almeno nell'esecuzione di buona musica. Se si
ascolta della cattiva musica, è un dovere coprirla con la conversazione.
• Non peccano affatto coloro che peccano per amore.
• Non si è mai troppo prudenti nella scelta dei propri nemici.
• Non sono favorevole al lunghi fidanzamenti: danno l'opportunità di scoprire il carattere l'uno
dell'altro prima del matrimonio, il che non è mai auspicabile.
• Non sono più giovane abbastanza per sapere tutto.
• Non vi è niente al mondo paragonabile alla devozione di una moglie. E di ciò i mariti non
hanno alcuna idea.
• Nulla di ciò che è veramente utile si può insegnare.
• Nulla dovrebbe essere oltre la speranza. La vita è una speranza.
• Nulla è pericoloso quanto l'essere troppo moderni. Si rischia di diventare improvvisamente
fuori moda.
• Nulla può curare l'anima se non i sensi, come nulla può curare i sensi se non l'anima.
• Nulla si raffina, tranne l'intelletto.
• se ne va quella carta da parati, o me ne vado io.
• si è un'opera d'arte o la si indossa.
• Oggi bisogna avere qualche occupazione. Se non avessi i miei debiti, non avrei nulla a cui
pensare.
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• Oggi è pericolosissimo per un marito manifestare attenzioni a sua moglie in pubblico. Ciò fa
sempre pensare alla gente che la maltratti in privato. Tanta è l'incredulità del mondo nei
confronti di ciò che ha l'apparenza della felicità coniugale.
• Oggi essere comprensibili equivale ad essere scoperti.
• Oggi la gente sembra guardare alla vita come a una speculazione. Non è una speculazione, è
un sacramento. Il suo ideale è l'amore, la sua purificazione è il sacrificio
• Oggi la maggioranza della gente muore di un deprimente buon senso e scopre, quando è
troppo tardi, che l'unica cosa di cui non ci sì pente mai sono i propri errori.
• Ogni autorità è degradante.
• Ogni santo ha un passato, mentre ogni peccatore ha un futuro.
• Ogni singola opera d'arte è l'adempimento di una profezia.
• Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero.
• Ogni volta che si ama, è l'unica volta in cui si è mai amato. La differenza dell'oggetto non
altera l'unicità della passione: semplicemente la intensifica.
• Ognuno ha in sé inferno e paradiso.
• Per acquistare popolarità bisogna essere una mediocrità.
• Per comprendere certi delitti basta conoscere le vittime.
• Per entrare nella migliore società, oggi, bisogna servire buone colazioni alla gente, divertirla
o scioccarla: nient'altro.
• Per essere felici bisognerebbe vivere. Ma vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior
parte della gente esiste e nulla più.
• Per mettere alla prova la realtà dobbiamo vederla sulla fune del circo. Quando le verità
diventano acrobate, allora le possiamo giudicare.
• Per quel che riguarda il giornalismo moderno, non è affare mio difenderlo. Giustifica la sua
esistenza attraverso il principio darwiniano della sopravvivenza del più volgare. Io ho
soltanto a che fare con la letteratura.
• Per riacquistare la giovinezza basta solo ripeterne le follie.
• Per riavere la mia giovinezza farei di tutto, tranne far ginnastica, alzarmi presto o essere
rispettabile.
• Per un istante le nostre vite si sono incontrate... le nostre anime si sono sfiorate.
• Poca sincerità è pericolosa e molta è assolutamente fatale.
• Poiché l'arte sorge dalla personalità, è solo alla personalità che si rivela e dall'incontro delle
due nasce una corretta critica interpretativa.
• Posare da campione di purezza, come viene chiamata, è nell'attuale condizione della vita
pubblica inglese il modo più sicuro di divenire, per l'occasione, una figura eroica.
• Posso credere a tutto, purché sia sufficientemente incredibile.
• Prima usavamo santificare i nostri eroi. L'orientamento moderno è quello di volgarizzarli.
Edizioni economiche di grandi libri possono essere deliziose, ma edizioni economiche di
grandi uomini sono assolutamente detestabili.
• Quale rovina per l'uomo è il matrimonio! Esso lo abbruttisce quanto le sigarette, e costa
molto di più.
• Qualsiasi cosa può diventare un piacere, se la si fa ripetutamente.
• Quando ero giovane credevo che la cosa più importante della vita fosse il denaro, ora che
sono vecchio so che è vero.
• Quando gli uomini rinunciano a dire che cosa può essere affascinante, rinunciano anche a
pensarlo.
• Quando un uomo dice di aver esaurito la vita, significa che la vita lo ha esaurito.
• Quando una donna si risposa è perché detestava il primo marito. Quando un uomo si risposa
è perché adorava la prima moglie. Le donne tentano la sorte, gli uomini la rischiano.
100
• Quando vuoi davvero l'amore lo troverai che ti aspetta.
• Quelli che sono fedeli conoscono solo il lato triviale dell'amore; è l'infedeltà che ne conosce
il lato tragico.
• Questa è la cosa peggiore nelle donne: vogliono sempre che siamo buoni. E se siamo buoni,
quando ci incontrano, non ci amano affatto. Piace loro trovarci irrimediabilmente cattivi e
lasciarci insignificantemente buoni.
• Raramente si dicono verità che meritino di essere dette. Bisognerebbe scegliere le verità con
la stessa cura con cui si scelgono le menzogne, e scegliere le nostre virtù con quella stessa
cura che dedichiamo alla scelta dei nostri nemici.
• Riguardo ai poveri virtuosi, si può aver pena di loro, naturalmente, ma non li si può
certamente ammirare.
• Rimanendo persistentemente scapolo, un uomo converte se stesso in una tentazione pubblica
permanente.
• Rivolgiti alle donne come se le amassi e a tutti gli uomini come se ti annoiassero: alla fine
della stagione, avrai la reputazione di possedere il più perfetto istinto sociale.
• Scelgo i miei amici per il loro bell'aspetto, le mie conoscenze per il loro buon carattere e i
miei nemici per la loro acuta intelligenza.
• Un uomo non può essere troppo attento nella scelta dei nemici. Io non ne ho uno che non sia
stupido. Si tratta di uomini di una certa levatura intellettuale e, di conseguenza, mi stimano.
• Se fai finta di essere buono, il mondo ti prende molto seriamente. Se fai finta di essere
malvagio, il mondo non ci crede. É sbalorditiva la stupidità dell'ottimismo.
• Se le classi inferiori non ci danno il buon esempio, cosa ci sono a fare.
• Se un uomo fa esattamente quello che una donna si aspetta da lui, ella non se ne farà una
grande opinione. Bisognerebbe sempre fare quello che una donna non s'aspetta e dire quello
che lei non può capire.
• Si dovrebbe essere sempre innamorati. Ecco perché non bisognerebbe mai sposarsi.
• Si insegna alle persone come ricordare; non si insegna mai loro come svilupparsi.
• Si parla tanto del bello che è nella certezza; sembra che si ignori la bellezza più sottile che è
nel dubbio. Credere è molto monotono, il dubbio è profondamente appassionante.
• Stare all'erta, ecco la vita; essere cullato nella tranquillità, ecco la morte.
• Si può sopravvivere a tutto tranne che alla morte, e farsi perdonare tutto, tranne che una
buona reputazione.
• Si vive in un'epoca in cui solo gli ottusi sono presi sul serio, e io vivo nel terrore di non
essere frainteso.
• Siamo tutti nati nel fango, ma alcuni di noi guardano alle stelle.
• So per certo quanto sia importante non mantenere gli impegni d'affari se si vuole mantenere
il senso del bello.
• Sogna come se dovessi vivere per sempre; vivi come se dovessi morire oggi.
• Sognatore è chi trova la sua via alla luce della luna... punito perché vede l'alba prima degli
altri.
• Solo chi non sa dove sta andando può arrivare lontano.
• Solo chi sembra stupido ha accesso alla Camera dei Comuni e solo chi è stupido vi ottiene
successo.
• Solo gli ottusi sono brillanti la mattina a colazione.
• Solo i moderni possono diventare sorpassati.
• Solo le persone superficiali non giudicano dalle apparenze.
• Sono contrario a tutto ciò che compromette l'ignoranza naturale. L'ignoranza è come un
delicato frutto esotico: toccalo, e ne viene meno la freschezza.
101
• Sono sempre stato dell'opinione che un uomo che desidera sposarsi dovrebbe sapere o tutto
o niente della vita.
• Sono sicuro che se vivessi in campagna per sei mesi diventerei un tipo così semplice, che
nessuno si accorgerebbe più di me.
• Spesso confondiamo il dovere con ciò che compiono gli altri e non ciò che noi stessi
dobbiamo compiere.
• Spesso sostengo lunghe conversazioni con me stesso e sono così intelligente che a volte non
capisco nemmeno una parola di quello che dico.
• Stupisco sempre me stesso. E' l'unica cosa che renda la vita degna di essere vissuta.
• Temo che tutte le donne apprezzino la crudeltà, la crudeltà pura, più di qualsiasi altra cosa. I
loro istinti sono meravigliosamente primitivi. Le abbiamo emancipate, ma esse rimangono
schiave sempre in cerca di un padrone. Amano essere dominate.
• Tre firme ispirano sempre una totale fiducia, anche negli strozzini.
• Tutta l'arte è completamente inutile.
• Tutte le donne devono lottare con la morte per tenere i loro figli. La morte, essendo senza
figli, vuole i nostri.
• Tutte le donne diventano come le loro madri. Questa è la loro tragedia. Gli uomini no. E
questa è la loro tragedia.
• Tutte le persone conoscono il prezzo delle cose ma soltanto alcune ne conoscono il vero
valore.
• Tutte le volte che altri sono d'accordo con me ho sempre la sensazione di avere torto.
• Tutti abbiamo bisogno di amici, certe volte.
• Tutti coloro che sono incapaci d'imparare si sono messi a insegnare.
• Tutti gli uomini sono dei mostri; non c'é altro da fare che cibarli bene: un buon cuoco fa
miracoli.
• Tutti gli uomini sono proprietà delle donne sposate. Questa è la sola vera definizione di ciò
che realmente è la proprietà di una donna maritata.
• Tutti possono essere buoni, in campagna.
• Tutto ciò che bisogna sapere nella vita moderna è dove siano le Duchesse: tutto il resto è
abbastanza deprimente.
• Tutto ciò che è moderno viene prima o poi superato.
• Tutto deve provenirci dalla nostra stessa natura.
• Un bacio può rovinare una vita.
• Un bambino che si è scottato ama il fuoco.
• Un fondoschiena veramente ben fatto è l'unico legame tra Arte e Natura.
• Un gentiluomo di campagna inglese che galoppa dietro a una volpe: l'ineffabile nel pieno
perseguimento dell'immangiabile.
• Un sentimentale è semplicemente colui che desidera avere il piacere di un'emozione senza
pagarla.
• Un soggetto che sia bello in se stesso non offre nessuna suggestione all'artista. Manca di
imperfezione.
• Un uomo che sappia dominare sugli invitati di una cena a Londra può dominare il mondo. Il
futuro appartiene al dandy. Saranno le persone squisite a governare.
• Una donna è felice fino a quando riesce ad avere l'aria di essere dieci anni più giovene della
figlia.
• Una donna malvagia tormenta. Una donna perbene annoia. Questa è la sola differenza che
passa tra loro.
• Una donna non dovrebbe avere ricordi. I ricordi in una donna sono l'inizio della sua
decadenza. Si può sempre capire dal cappello di una donna se vive o no di ricordi.
102
• Una donna non dovrebbe mai essere troppo precisa circa la sua età, per non sembrare
un'intrigante.
• Una madre che non si separi dalla figlia ogni fine stagione non la ama veramente.
• Una maschera ci dice di più di una faccia.
• Una sigaretta è il prototipo perfetto di un perfetto piacere. E' squisita e lascia insoddisfatti.
Che cosa si può volere di più?
• Un'idea che non è pericolosa non è degna di essere chiamata idea.
• Uomo colto é colui che sa trovare un significato bello alle cose belle.
• Val sempre la pena di fare una domanda, ma non sempre di darle una risposta.
• Vent'anni d'amore rendono una donna simile a un rudere, ma vent'anni di matrimonio la
rendono simile a un monumento pubblico.
• Vi è a mala pena una persona alla Camera dei Comuni a cui valga la pena fare un ritratto;
anche se molti dei suoi membri migliorerebbero con una bella imbiancatura.
• Vi è una sola vera tragedia nella vita di una donna: il fatto che il passato sia sempre l'amante
e il futuro invariabilmente il marito.
• Vi sono momenti in cui ci si trova nella necessità di scegliere fra il vivere la propria vita
piena, intera, completa, o trascinare una falsa, vergognosa, degradante esistenza quale il
mondo, nella sua grande ipocrisia.
• Viviamo in un'epoca che legge troppo per essere saggia, e crede troppo per essere bella.
• Viviamo in un'epoca in cui il superfluo è la nostra unica necessità.
• Vorrei catturare il tuo cuore ed i tuoi sentimenti, giocare con loro e poi abbandonarli, come
tu hai fatto con me.
• La cronaca è letteratura sotto pressione.
• Perdona sempre i tuoi nemici. Nulla li fa arrabbiare di più.
• Le cose vere della vita non si studiano né si imparano, ma si incontrano.
• Il primo dovere di un gentiluomo è quello di sognare.
• L'arte non deve mai tentare di farsi popolare. Il pubblico deve cercare di diventare artistico.
• Questa tensione è insopportabile, speriamo che duri.
• Nulla mi riesce più gradito che scoprire la virtù in una persona nella quale non ne avevo mai
sospettato l'esistenza. E' come trovare un ago in un fienile. Esso punge! Se possediamo delle
virtù abbiamo il dovere di avvisarne la gente.
• I miei dèi dimorano in templi costruiti con le mani; e il mio credo, entro il cerchio
dell'esperienza reale, è reso perfetto e completo: troppo completo, forse, poiché come quasi
tutti, o tutti coloro che hanno fatto della terra il loro cielo, io non v'ho trovato soltanto la
bellezza del cielo ma anche l'orrore dell'inferno.
• L'istruzione è cosa ammirevole ma ogni tanto ci farebbe bene ricordare che non si può mai
insegnare quel che veramente vale la pena di conoscere.
• Lo spreco della vita si trova nell’amore che non si è saputo dare, nel potere che non si è
saputo utilizzare, nell'egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che, evitandoci un
dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità.
• Nessun uomo sposato è mai attraente tranne che per sua moglie e spesso, mi dicono,
nemmeno per lei.
• Per ogni effetto che produciamo ci facciamo un nemico, per essere popolari occorre essere
mediocri.
• L'inferno non è mai tanto scatenato quanto una donna offesa.
• Se Dio non avesse fatto la donna, non avrebbe fatto il fiore.
• Nessuno può essere libero se costretto ad essere simile agli altri.
Aforismi di Mao Zedong
103
• Nel mondo attuale ogni cultura, ogni letteratura, ogni arte appartengono a una classe ben
determinata e sono quindi vincolate a una determinata politica. L'arte per l'arte, l'arte al di
sopra delle classi, l'arte al di fuori della politica e indipendente da essa in realtà non esiste.
• Il partito comunista non rinuncerà mai ai suoi obiettivi, che sono il socialismo e il
comunismo.
• La rivoluzione non è un pranzo di gala, non è una festa letteraria, non è un disegno o un
ricamo, non si può fare con tanta eleganza, con tanta serenità e delicatezza, con tanta grazia
e cortesia, la rivoluzione è un atto di violenza.
• L'America sarà l'ultimo paese a diventare comunista.
• Nel grande fiume della conoscenza umana tutto è relativo e nessuno può afferrare la verità
assoluta.
• A ogni periodo di attività deve seguirne uno di riposo.
• Colpirne uno per educarne cento.
• Il comunismo non è amore. Il comunismo è un maglio che si usa per schiacciare il nemico.
• Il governo mette a fuoco intere città quando alla popolazione non è permesso di usare le
lanterne.
• Il mondo progredisce, l'avvenire è radioso, nessuno può cambiare questo orientamento
generale della storia.
Aforismi di Aforismi di Frank Zappa
• Nella lotta tra te e il mondo, stai dalla parte del mondo.
• Alcuni scienziati affermano che l'idrogeno, proprio perché così abbondante, è il mattone
fondamentale dell'universo. Io dico che nell'universo c'è più stupidità che idrogeno.
• Buona parte del giornalismo rock è composto da gente che non sa scrivere, che intervista
gente che non sa parlare, per gente che non sa leggere.
• Un Paese è veramente un Paese quando ha una compagnia aerea e una birra. E alla fine è di
una bella birra che si ha più bisogno.
• Preferisco utilizzare le apparecchiature elettroniche al posto dei musicisti. Fanno meno
errori.
• Parlare di musica è come ballare di architettura.
• L'arte consiste nel fare qualcosa di nessun valore e in seguito di venderla.
• Perché devi aver per forza torto solo se alcuni milioni di persone la pensano così?
• Senza deviazione dalla norma, il progresso non è possibile.
• Informazione non è conoscenza, conoscenza non è saggezza, saggezza non è verità, verità
non è bellezza, bellezza non è amore, amore non è musica. La musica è il meglio.
Aforismi di Emile Zola
• Un'opera d'arte è un angolo della creazione visto attraverso un temperamento.
• La scienza ha promesso la felicità? Non credo. Ha promesso la verità, e la questione è sapere
se con la verità si farà mai la felicità.
• Fino a tanto che avrete qualche cosa di vostro, e che il vostro livore contro il borghese non
proverrà da altro che dal vostro rabbioso bisogno d'essere borghesi a vostra volta, non sarete
degni mai della felicità.
• La morte è più potente dell'amore. È una sfida gettata all'esistenza.
• La verginità è sorella degli angeli, è il possesso di ogni bene, è la sconfitta del diavolo, è la
forza della fede. Essa dà la grazia, essa è la perfezione, che vince col solo presentarsi.
• Il compito più alto di un uomo è sottrarre gli animali alla crudeltà.
• [Su Johann Strauss jr] Ha mostrato come il mondo può essere bello, io invece ho scritto
come il mondo può essere brutto.
104
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Quando non si lavora, gli arnesi se ne scappano!
Il mondo è pieno di brave persone. Quando si è onesti e si lavora, si è sempre ricompensati.
È così bello vivere, e la vita è così dolce che non può essere cattiva!
La felicità per noi poveretti sta solo nell'umiltà e nell'ubbidienza.
Sono proprio dieci anni, mia cara anima, ch'io t'ho raccontato le mie prime storielle. Che
begl'innamorati eravamo noi allora! Io venivo da codesta terra di Provenza, dove sono
cresciuto così libero, così fidente, così pieno di tutte le illusioni della vita. Io ero tuo, ero di
te sola, delle tue tenerezze, del tuo sogno.
Nei bei giorni d'estate, quando un ardente sole incendia le vie, un chiarore biancastro cade
dai vetri sporchi e si trascina miseramente nel passaggio. Nei brutti giorni d'inverno, nelle
mattinate di nebbia, i vetri gettano soltanto oscurità sulle pietre viscide, oscurità sporca e
ignobile.
Ho una sola passione, quella della luce in nome dell'umanità che ha tanto sofferto e che ha
diritto alla felicità.
La civiltà non raggiungerà la perfezione finché l'ultima pietra dell'ultima chiesa non sarà
caduta sull'ultimo prete.
La verità è in cammino e niente la potrà fermare.
Le mie notti sarebbero un solo incubo al solo terribile pensiero di un innocente che sconta
tra i tormenti crudelissimi una colpa che non ha commesso.
Questa verità, questa giustizia che abbiamo voluto con tanta passione, che angoscia vederle
schiaffeggiare così, più misconosciute e oscurate che mai!
In mezzo all'aperta pianura, sotto un cielo senza stelle, nero d'un nero d'inchiostro, un uomo
percorreva, solo, la strada maestra tra Marchiennes e Montsou; dieci chilometri di
massicciata che si lanciava in linea retta attraverso campi di barbabietole. Quasi non vedeva
dove metteva i piedi; e dell'immenso orizzonte piatto che lo circondava aveva solo sentore
per le raffiche del vento di marzo: vaste raffiche che spazzavano la pianura come un mare;
gelate da leghe e leghe di palude e di landa sulle quali erano passate. Non un profilo d'alberi
sul cielo; diritta come un molo, la strada si protendeva in un buio impenetrabile allo sguardo
Lungo il viale deserto, nel profondo silenzio della notte, i carri degli ortolani, diretti verso
Parigi, percuotevano con l'eco dei loro monotoni scossoni, a destra e a sinistra, le facciate
della case immerse nel sonno dietro i filari confusi degli olmi. Un carro di cavoli e un altro
di piselli si erano riuniti sul ponte di Neully ad otto carri di rape e di carote calati da
Nanterre; ed i cavalli procedevano a testa bassa, con andatura pigra e uguale rallentata dalla
fatica della salita. Su in alto, sdraiati bocconi, sul carico dei legumi, sonnecchiavano i
carrettieri coi loro mantelli a righe nere e grigie, le redini arrotolate al polsi.
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1 AFORISMI Aforismi di Albert Einstein • Un tavolo