I “Colori della Cura” pag. 6 Nuovo Collegio Sindacale pag. 9 Costituita la Società della Salute della Zona Pistoiese I nuovi Primari pag. 4 Anno XXII N. 8 Chiuso in redazione il 23 Dicembre 2009. Il 19 Novembre scorso sono iniziati i lavori per la costruzione del nuovo ospedale di Pistoia e, con l’apertura del cantiere, ha preso il via il più grande progetto di edilizia ospedaliera mai realizzato in Italia. Sotto la denominazione “Nuovi ospedali” è, infatti, prevista la contemporanea costruzione di altre 3 strutture gemelle: gli ospedali di Lucca, Massa e Carrara e Prato. I quattro nuovi ospedali costeranno complessivamente 421,892 milioni di euro, e in totale avranno 1.710 posti letto secondo la seguente ripartizione: l’ospedale delle Apuane, 45.676 metri quadrati di superficie, costo stimato dell’investimento circa 96 milioni di euro, con 360 posti letto, sorgerà in via Mattei, a Massa; l’ospedale di Lucca, 49.532 metri quadrati di superficie, costo stimato circa 104 milioni di euro, con 410 posti letto, sorgerà in località San Filippo; l’ospedale di Prato 56.917 metri quadrati di superficie, costo stimato circa 119 milioni di €, con 540 posti letto; sorgerà in località San Paolo; l’ospedale di Pistoia, 48.337 metri quadrati di superficie, costo stimato circa 101 milioni di euro, con 400 posti letto, sorgerà nell’area dell’ex campo di volo. La fine dei lavori dell’intero progetto è stimata nel 2012. Il servizio sul nuovo ospedale a pagina 2. pag. 10 Così Pistoia è stata la prima a iniziare i lavori. Il 19 Novembre scorso le massime autorità provinciali, insieme ai sindaci, al direttore generale dell’Usl 3 ed ai vertici regionali si sono recati sul luogo del cantiere dove, già da diversi mesi, sono al lavoro i tecnici e gli operai della SAT, la società di progetto che costruirà la nuova struttura sanitaria. Nel lotto, complessivamente di 86.800 metri quadrati, sono terminate anche tutte le operazioni (sminamento, caratterizzazione del suolo, indagini archeologiche preliminari, ecc…) preliminari all’allestimento del cantiere stesso. PROCEDURA INNOVATIVA L’adozione della formula del project financing, procedura innovativa, ha garantito un unico finanziamento complessivo ministeriale, una sola procedura d’appalto e la realizzazione contemporanea delle quattro strutture. Il costo totale è cosi ripartito: 169 milioni sono già stati stanziati dal Cipe, 58 milioni sono a carico delle Asl (alienazione patrimonio immobiliare) e 193 milioni dai privati in cambio della concessione per diciannove anni dei servizi non ospedalieri. Per realizzare un progetto unitario di esecuzione e gestione dei quattro presidi le aziende sanitarie interessate hanno dato vita ad un’associazione, il SIOR (sistema integrato ospedali regionali). ECCO COME SARANNO I quattro ospedali sono ispirati al modello proposto nel 2001 dalla Commissione Ministeriale dell’allora Ministro Umberto Veronesi che aveva elaborato un progetto di ospedale per acuti ad alto contenuto tecnologico ed assistenziale. Centralità della persona, sicurezza, efficienza, funzionalità ed alta integrazione con gli altri servizi del territorio sono le caratteristiche principali. Saranno compatti e luminosi, con all’interno camere ampie e a misura di paziente, cortili, superfici vetrate, spazi aperti, terrazze e giardini, ma anche con tecnologie e apparecchiature all’avanguardia e consentiranno un risparmio energetico e organizzativo dal 15% al 20%. Saranno di dimensione contenute, alti al massimo quattro piani, con percorsi studiati per ottimizzare al massimo i tempi di spostamento all’interno (ad esempio nel nuovo ospedale di Pistoia il massimo percorso orizzontale è di 120 m) Saranno caratterizzati dalla formazione e dalla ricerca e organizzati per settori funzionali: degenze, sale operatorie, laboratori, ambulatori, servizi centralizzati di diagnosi e cura. In pratica verranno costruiti gli ospedali del terzo millennio orientati alla massima flessibilità organizzativa e dove il paziente verrà affidato non più ad una disciplina medica ma ad un medico (il case manager) che lo seguirà per tutta la sua permanenza in ospedale. I PRINCIPI GUIDA Umanizzazione: centralità della persona Urbanità: integrazione con il territorio e la città Socialità: appartenenza alla solidarietà Organizzazione: efficacia, efficienza e benessere percepito Interattività: completezza e continuità assistenziale Appropriatezza: correttezza delle cure e dell’uso delle risorse Affidabilità: sicurezza e tranquillità Innovazione: rinnovamento diagnostico, terapeutico, tecnologico, informatico Ricerca: approfondimento intellettuale, clinico e scientifico Formazione: aggiornamento professionale e culturale Continua a pag. 3 Due grandi musiciste della Valdinievole si sono esibite al Cosma e Damiano UN CONCERTO CHE VIENE DAL CUORE Un concerto che viene dal cuore, quello di Clara Mazzei e Maria Grazia Alessandrini. Un’esibizione per ringraziare il personale di ortopedia dove Clara era stata per accudire la madre, seguita per tutto il periodo di degenza, e Maria Grazia vi è stata ricoverata in prima persona. Le due musiciste sono rimaste molto soddisfatte non solo della professionalità degli operatori ma anche dell’umanità e della gentilezza di tutto il personale. Da qui l’idea di regalare il concerto di Natale agli altri degenti e a tutto il pubblico che è voluto intervenire. E’ nato così questo ‘omaggio’ delle due musiciste originarie della Valdinievole, che hanno ormai raggiunto i palcoscenici di livello internazionale e che si sono esibite proprio nell’atrio antistante il reparto di Ortopedia del Cosma e Damiano. Il concerto, pianoforte (per l’occasione una tastiera elettronica) e voce, ha avuto luogo Sabato 19 dicembre, alle ore 12, alla presenza del primario del reparto, prof. Maffei, del caposala, Paolo Papini, del personale e di molti degenti. La voce inconfondibile di Maria Grazia Alessandrini, originaria di Montecatini Terme, si era messa in luce con la vittoria del concorso di Canto del ministero del Turismo e Spettacolo per il teatro Sperimentale (Adriano Belli), e dopo due corsi di perfezionamento in canto operistico, il primo al teatro dell’Opera di Roma e poi con il baritono Gino Bechi all’Accademia Chigiana di Siena, ha solcato i princi- Continua da pag. 2 IL NUOVO OSPEDALE DI PISTOIA I posti letto complessivi passeranno dagli attuali 352 a 400, con una organizzazione secondo i livelli di intensità di cura (già avviata negli ospedali dall’azienda sanitaria). Nel primo livello si troveranno le terapie intensive (12 posti letto) e saranno attivate le sub intensive che al momento non ci sono con 16 posti letto. Nel secondo livello ci saranno l’area medica (108 posti letto di cui 10 per le degenze protette), l’area chirurgica compresa ginecologia (96 posti letto), l’area materno-infantile (22 posti letto più 20 culle), l’area pediatrica (23 posti letto di cui 6 di sub intensiva) e le degenze psichiatrica e riabilitativa (rispettivamente 9 e 15 posti letto). Nel terzo livello sono previsti 48 letti di degenza post-acuta. Ci saranno inoltre 51 posti letto dedicati alle degenze a ciclo diurno per l’area medica e chirurgica e 15 posti tecnici per la dialisi. L’area operatoria sarà suddivisa a seconda della tipologia degli interventi e potenziata: il blocco operatorio passa dalle attuali 7 sale a 10; sono previste ulteriori 6 sale per gli interventi ambulatoriali e in day surgery. pali palcoscenici fino a diventare un’illustre concertista di fama internazionale. La collaborazione con Clara Mazzei, originaria di Borgo a Buggiano, è iniziata nel 2004. Fino ad allora la prof.ssa Mazzei, diplomata in pianoforte al conservatorio di Perugia con il massimo dei voti, si era esibita in numerosi teatri d’Italia, Inghilterra, Germania, Austria, Svizzera e, per oltre 10 anni, era stata l’unica collaboratrice pianistica di Boris Christoff fino alla morte del celebre basso russo. La direzione dell’ospedale ringrazia le due musiciste per questo omaggio, certamente non dovuto, e felicemente accettato perché un concerto del genere, oltre al grande valore assoluto, si inserisce anche in un percorso che le direzioni aziendale e di presidio hanno già avviato da anni al fine di orientare la struttura ospedaliera ad una sempre maggiore apertura e fusione con la collettività. L’area parto è una tra le novità più sostanziali e avremo: 3 sale parto, 5 sale per il travaglio,1 per il parto in acqua e 2 per il parto naturale. Verrà anche costituito il polo endoscopico con 3 sale per l’endoscopia digestiva, 1 per la broncoscopia e 1 sala di endoscopia urologica. Passano da 9 a 20 i letti di osservazione in medicina d’urgenza. L’area ambulatoriale (per esempio, per attività di radioterapia, centro prelievi, centro oncologico, ecc…), sarà collegata al piano terra, con l’esterno, il pronto soccorse le sale operatorie. Al piano terra,ovviamente, sarà collocato il dipartimento di emergenza e urgenza (con il 118, il pronto soccorso, il triage, ecc…) che grazie ad idonei percorsi orizzontali e verticali sarà collegato ai reparti ad alta intensità di cura, al blocco operatorio e all’area esterna per l’elisoccorso. E’ poi prevista la presenza tutta una serie di servizi generali, e a supporto delle attività sanitarie, (ad esempio centrale di sterilizzazione, servizi di stoccaggio, farmacia, centro elaborazione dati, ecc.) oltre a spazi dedicati alla formazione, studi medici, biblioteca, ristorante e mensa. COSTITUITA LA SOCIETÀ DELLA SALUTE DELLA ZONA PISTOIESE I Comuni della Zona-distretto Pistoiese (Abetone, Agliana, Cutigliano, Marliana, Montale, Piteglio, Quarrata, Sambuca, San Marcello, P.se, Serravalle e Pistoia, comune capofila) e l’Azienda USL3 hanno dato vita alla Società della Salute (SdS) della Zona Pistoiese. Nell’ultima riunione della conferenza dei sindaci dell’articolazione zonale di Pistoia gli amministratori locali, in rappresentanza di tutti i comuni, si sono espressi all’unanimità per attivare formalmente il percorso di costituzione del consorzio pubblico per l’esercizio associato delle funzioni di indirizzo, programmazione e governo, di loro competenza, in ambito sociosanitario e per la gestione integrata dei relativi servizi nel territorio. Il prossimo passo è l’approvazione dello Statuto e della Convenzione, «i due strumenti – ha detto il sindaco di Pistoia Renzo Berti - che trasformeranno la SdS in una entità concreta ed operativa e saranno per questo anche oggetto di ulteriori e indispensabili considerazioni politiche e tecniche». «La discussione, la partecipazione, il coinvolgimento diretto – ha proseguito Berti - saranno ampiamente promossi a tutti i livelli». La costituzione della Società della Salute pistoiese fa capo ad una disposizione regionale per la riorganizzazione dei servizi socio sanitari sul territorio. Fine istituzionale è la tutela e la promozione della salute, intesa come benessere fisico, psichico e sociale dei cittadini, da perseguire attraverso l’esercizio associato delle funzioni attribuite e la gestione integrata dei servizi di competenza degli enti consorziati, in attuazione dei programmi e delle azioni definite nel Piano Integrato di Salute. «Si tratta di un cambiamento importante – ha commentato Berti – che deve essere inteso non come un obbligo imposto dalla legge, bensì come una opportunità da perseguire nella direzione di una maggiore integrazione tra le politiche e gli Enti che concorrono al benessere dei cittadini. La salute non è conseguente solo agli interventi sanitari, ma è frutto di molteplici determinanti, che coinvolgono tutto il territorio ed i diversi ambiti operativi». «La società della salute servirà Il ticket anche dal tabaccaio Il tabaccaio vicino a casa che offre il servizio di pagamento del ticket sanitario sta incontrando il favore dei cittadini. Da quando il servizio è operativo sono state effettuate numerose riscossioni di cui diverse addirittura eseguite di domenica. Il costo per effettuare l’operazione di versamento è di 1 euro. Prato e Pistoia sono al momento le uniche due provincie della Toscana che offrono questo servizio. Per adesso sono una ventina su un totale di 400, i tabaccai della provincia di Pistoia che hanno aderito all’iniziativa. L’azienda sanitaria ricorda che i ticket sanitari, oltre che dai tabaccai, si possono continuare a pagare presso i punti rossi, i self service, gli uffici postali e lo sportello ospedaliero della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Il pagamento del ticket dai tabaccai è il frutto dell’accordo tra AUSL3, Confesercenti, Assotabaccai, Comune di Prato e servizio T-Serve. a ricostruire un rapporto di relazione con l’intera comunità sul tema della salute – ha detto il direttore generale dell’Azienda Usl3 di Pistoia, Alessandro Scarafuggi -. Vedo le SdS come uno strumento di democrazia partecipata: i sindaci, i professionisti, fino alle associazioni di volontariato devono programmare, agire e verificare che tutte le azioni siano coerenti con i bisogni espressi dai cittadini. Essere messi nella condizione di occuparci collettivamente della loro salute ci consentirà di intervenire, anche valorizzando l’insieme delle risorse presenti sul territorio e, in alcuni casi, di razionalizzare la spesa socio-sanitaria». «Per non dare alla comunità la sensazione che il nostro lavoro sia superfluo – ha aggiunto Scarafuggi - ritengo utile superare l’attuale fase di dibattito sul percorso costitutivo della Società della Salute e dare più spazio ad un confronto su tutti gli aspetti positivi di questa soluzione organizzativa, tecnica e gestionale, che dovrà coinvolgere pienamente tutti i protagonisti del sistema sanitario e socio-assitenziale». Concorso per 5 posti di OSS 1584 superano la prova Si è conclusa in questi giorni la prova orale finale del concorso per cinque posti a tempo indeterminato di operatore socio sanitario (OSS). La prova pratica si era svolta lo scorso 29 settembre con 2400 partecipanti di cui 1940 poi ammessi all’orale, dove si sono presentati in 1801 e l’hanno superata 1584 candidati. I colloqui, che si sono svolti dal 2 novembre al 15 dicembre, con sessioni mattina e pomeriggio, della durata di 5-6 minuti circa ciascuno, vertevano su domande inerenti al profilo professionale richiesto. La commissione esaminatrice composta da personale dell’Azienda Usl 3, dato il numero considerevole di canditati e del tempo impiegato per lo svolgimento delle procedure concorsuali, in questi mesi ha affrontato un notevole e straordinario impegno aggiuntivo al lavoro normalmente svolto. La Casa della Salute verso il completamento A Lamporecchio trasferiti i servizi sanitari e sociali Dal 12 Ottobre scorso i servizi sanitari e sociali di Lamporecchio si sono trasferiti dalla sede provvisoria dell’Unità di Cure Primarie (UCP) di Via Vitoni alla Casa della Salute in piazza IV Novembre. Poi, oltre ai medici di Famiglia e agli ambulatori specialistici (di Cardiologia, Otorinolaringoiatria, Urologia e Ginecologia – l’oculista si trasferirà successivamente), è stato predisposto anche l’ambulatorio per il pediatra di Famiglia che si è trasferito dopo alcuni giorni. Gli orari delle attività non hanno subito variazioni, mentre il nuovo numero telefonico a cui è possibile rivolgersi anche per informazioni è 0572-463426 (il prefisso 0572 non è un errore di stampa, perché il telefono della Casa della Salute è collegato al centralino dell’Usl 3 della Zona-distretto Valdinievole che ha questo prefisso). Si è aggiunto così un altro tassello al progetto di completamento della Casa della Salute, un progetto innovativo, pensato per raccogliere in un’unica sede tutte le attività sanitarie e sociali in modo da essere un punto di riferimento per i cittadini, evitando loro tortuosi percorsi tra i diversi uffici e strutture, spesso anche distanti tra loro. Lamporecchio è stato il primo a proporre una struttura del genere e fra i primi a realizzarlo: il progetto risale al 2003 e nello stesso anno fu approvato dalla Regione. Sul momento non c’era una sede che potesse accogliere tutte le attività socio sanitarie, e così il passaggio intermedio fu la creazione dell’Unità di Cure Primarie di via Vitoni. La struttura adatta fu individuata nell’ex biblioteca comunale che è stata ristrutturata allo scopo e inaugurata nel Maggio scorso alla presenza dell’assessore regionale per il Diritto alla Salute, Enrico Rossi. Da allora tutte le attività sanitarie e sociali di Lamporecchio hanno cominciato a trasferirsi nella nuova sede e con i primi mesi del prossimo anno si dovrebbe giungere al completamento definitivo. In alto l’esterno della Casa della Salute di Lamporecchio e, nell’altra immagine, il ‘taglio del nastro, nel giorno dell’inaugurazione, da parte dell’allora sindaco e presidente della SdS, Aldo Morelli. Insieme all’assessore Rossi, al dr. Fausto Amorini e al presidente della Croce Verde,Aldo Bartoli Convegno sui farmaci generici organizzato dall’Usl 3 Si è tenuto il 31 Ottobre scorso alle Terme Excelsior di Montecatini il convegno regionale su un tema di grande importanza: i farmaci cosiddetti ‘generici’ o ‘equivalenti’. Organizzato dall’U.O. Farmaceutica Territoriale dell’Usl 3 e dalla direzione sanitaria dell’ospedale di Pescia, il simposio era rivolto ai medici e ai farmacisti per discutere e chiarire aspetti che riguardano poi direttamente tutti i cittadini. Si sta andando, infatti, verso un uso sempre più alto dei farmaci generici, e praticamente ogni cittadino si è sentito chiedere dal farmacista o dal medico curante se vuole il farmaco di marca o il ‘generico’. Secondo l’O.M.S. i farmaci generici sono bioequivalenti, ossia che, rispetto alla specialità di riferimento, hanno una biodisponibilità simile (la stessa velocità di assorbimento e percentuale assorbita). Per determinare la bioequivalenza esistono dei criteri standardizzati a livello europeo (EMEA, European Agency for the valutation o! medicinal products) e in base ad essi le ditte che il producono devono dimostrare che il loro generico è equivalente per efficacia e sicurezza al farmaco già registrato. Poiché il principio attivo è lo stesso, le aziende non devono presentare tutti i documenti che certificano l’efficacia clinica, già presentati per la registrazione della specialità medicinale, ma solo la bioequivalenza del generico e la sicurezza Questa giornata, a cui hanno par- tecipato oltre 150 tra medici e infermieri provenienti da tutta la regione, compreso rappresentanti della Regione Toscana e cattedratici delle università di Firenze e Pisa, si è rivelato molto utile, quindi, per fare chiarezza su alcuni punti fondamentali come la bioequivalenza, la sostituibilità, la sicurezza dove, specialmente oggi in un mercato sempre più globalizzato, i produttori dei generici devono porre la massima attenzione nella scelta delle fonti dei principi attivi, per escludere qualsiasi ipotesi di abbassamento del livello di qualità e le amministrazioni pubbliche (l’Aifa, il ministero, le Regioni) devono svolgere con scrupolo le proprie competenze di tutela della salute pubblica. I ‘COLORI DELLA CURA’ Le corsie dei tre ospedali (il Ceppo a Pistoia, il Cosma e Damiano a Pescia e il Pacini di San Marcello) e le strutture territoriali si colorano. La quasi totalità del personale dell’Usl 3 di Pistoia (2480 dipendenti su oltre 3000), ha adottato divise completamente colorate. Per le casacche e i pantaloni degli infermieri, dei tecnici, degli operatori socio-sanitari, delle ostetriche, dei caposala sono stati scelti colori diversi in relazione alle funzioni svolte. Serviranno ad aiutare i cittadini ad identificare meglio le diverse professionalità. Il bianco rimane come colore base sia per i medici che per alcune altre figure che comunque sono riconoscibili attraverso delle bordature di colore differente. La maggioranza delle divise convenzionali viene invece sostituita sia nella forma che nei colori. Per la prima volta sarà progressivamente introdotta la divisa aziendale (tailleur pantalo- ne/gonna) anche per il personale del front-line (addetti all’accoglienza, operatori cup, centralinisti, ecc…). Il progetto denominato “I colori dell’assistenza” nasce per volontà della direzione aziendale contestualmente all’entrata in vigore del nuovo appalto lavanolo con le ditte vincitrici per la fornitura della biancheria e delle divise dei presidi ospedalieri e territoriali. Per la colorazione delle divise non è stato chiesto nessun incremento di spesa. La vestizione di ogni dipendente costa 24 euro al mese comprensivi di fornitura, lavaggio, consegna, cucitura ed eventuale sostituzione. Insieme al Meyer l’AUSL3 diventa la seconda azienda sanitaria della regione Toscana che introduce l’utilizzo del colore nelle uniformi per migliorare la relazione con i pazienti. Per tutte le professioni come modello della divisa sono stati scelti la casacca e il pantalone in diversi colori e bordature, ad esempio, azzurro per gli infermieri, verde per gli operatori socio-sanitari, giallo e azzurro per le ostetriche, blu e azzurro per i caposala, fino ad arrivare all’area maternoinfantile dove addirittura le divise esplodono in una varietà cromatica e di effetto per i piccoli pazienti. Sono invece bluette le giacche, i pantaloni e le gonne degli operatori del front-line. Il progetto “i colori dell’assistenza”, che è già stato presentato a iniziative specifiche nell’ambito delle innovazioni introdotte nelle pubbliche amministrazioni, fa parte di un più ampio programma che l’azienda sanitaria sta progressivamente realizzando: il colore sarà adottato per distinguere i percorsi ospedalieri (uno per ogni area) e per riconoscere le funzioni svolte dalle singole strutture sanitarie. Così l’azienda sta cercando di rimuovere tutte quelle difficoltà che impediscono agli utenti, nell’accesso ai servizi, di trovare il reparto cercato o capire con quale operatore è entrato in contatto. Una forma questa minimale di comunicazione ma basilare per un corretto approccio al sistema sanitario e che si inserisce nel processo di identificazione delle strutture sanitarie già avviato dalla Regione Toscana. Eliminiamo le mutilazioni genitali femminili Un progetto finanziato dalla Regione che prevede il coinvolgimento dei Pediatri di Famiglia La giunta regionale ha assegnato 117 mila euro alla azienda sanitaria di Pistoia per avviare un programma finalizzato a contrastare le mutilazioni genitali nelle bambine in ambito provinciale. E’ previsto il coinvolgimento dei pediatri di famiglia con lo scopo di intercettare le eventuali situazioni a rischio ed attivare tutti gli interventi idonei ad aiutare i genitori a compiere le giuste scelte nell’interesse delle bambine. Il programma prevede anche di svolgere contestualmente un’opera di sensibilizzazione nella popolazione proveniente dai paesi a rischio, con particolare riguardo alla popolazione maschile. Il finanziamento è stato concesso per dare continuità al progetto “conoscere per prevenire” già attivo nei consultori per la prevenzione delle mutilazioni genitali femminili nelle adolescenti e nelle donne, per la prevenzione delle interruzioni volontarie di gravidanza e per migliorare complessivamente l’assistenza alle immigrate. Anche nella provincia di Pistoia sono, infatti, presenti immigrati provenienti da paesi dove si praticano le mutilazioni genitali. Il fenomeno colpisce un numero considerevole di donne e un numero non irrilevante di bambine. «Con il nuovo finanziamento – spiega Rino Agostiniani, direttore delle unità operative di pediatria degli ospedali di Pistoia e di Pescia e responsabile area materno infantile - sarà anche costituita una rete che comprenderà oltre ai pediatri e agli operatori AUSL anche esperti del tribunale dei minori, delle forze dell’ordine, della prefettura, delle associazioni maggiormente rappresentative”. Per la realizzazione di questo progetto l’azienda sanitaria di Pistoia si avvarrà della collaborazione del centro Regionale di riferimento istituito presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi e dell’associazione Nosotras del tavolo regionale sulla prevenzione delle mutilazioni genitali femminili. Per la prima volta in Toscana si è ricorsi a questo intervento DUE VITE SALVATE GRAZIE ALL’ECMO Per la prima volta due medici del- l’immediato ricovero in rianimazio- Pistoia. In pratica – ha aggiunto il l’Usl 3, il responsabile dell’area te- ne. La donna, affetta da obesità primario - sono stati effettuati dai rapie intensive Giuliano Santagosti- patologica con insufficienza respi- medici e dagli infermieri della nono e il responsabile della rianima- ratoria acuta, è stata subito sotto- stra struttura tutti i trattamenti indizione dell’ospedale di Pistoia Lean- posta a varie terapie mediche, a cati per questo specifico caso clinidro Barontini, hanno attivato i colle- sostegno delle funzioni vitali, com- co fino all’instaurazione dell’Ecmo ghi del DEA fiorentino per l’ossige- presa la ventilazione meccanica. portatile, avvenuta con l’arrivo dello nazione extracorporea del sangue Le cure praticate non si sono dimo- staff specialistico fiorentino che ha con l’Ecmo (Extra-corporea Mem- strate sufficientemente efficaci e i poi provveduto anche al trasferimento della pabrane Oxygenation) portatiziente». Lo stesso protocolle e l’interlo sanitario è stato vento, tempeadottato anche per stivo ed effil’uomo che preciente, ha salsentava una patovato due palogia batterica . zienti pistoiesi, I due pazienti hanun uomo e una no poi proseguito donna, rispettila terapia Ecmo vamente di 44 presso l’ospedale e 48 anni, in di Careggi e le loro gravi condiziocondizioni cliniche ni cliniche. E’ sono notevolmente stato il primo migliorate. «La intervento del terapia con l’Ecmo genere in Toscana e i due Il responsabile dell’Area delle Terapie Intensive, Giuliano Santagostino (a – ha spiegato Baspecialisti han- destra), e il direttore dell’unità operativa di Anestesia e Rianimazione rontini - consente no poi eviden- dell’ospedale di Pistoia, Leandro Barontini (a sinistra), con l’equipe medi‐ di porre a riposo il polmone garantenziato come sia co‐infermieristica stata sicurado lo scambio di mente determinate l’integrazione medici hanno preso in considera- ossigeno e anidride carbonica in tra gli staff medico-infermieristici zione l’ossigenazione del sangue circolazione extracorporea, in quedelle terapie intensive di Careggi e extracorporea. «A quel punto – rac- sto modo il polmone stesso viene conta Santagostino - abbiamo con- messo nelle migliori condizioni per Pistoia. I due pazienti erano arrivati al cordato con il centro accreditato di poter guarire dall’infezione». Pronto soccorso di Pistoia in condi- Careggi il trasferimento della pazioni estremamente critiche che ziente, previa adeguata preparaziohanno indotto i sanitari a disporre ne che è avvenuta all’ospedale di Ancora un salvataggio con il defibrillatore Un’altra giovane vita è stata salvata grazie al defibrillatore. Ad essere stato strappato alla morte è un uomo di 32 anni che si è accasciato a terra mentre giocava una partita di calcio in località Casalguidi. Grazie all’immediatamente intervento della centrale operativa 118 e dei soccorsi che sono giunti tempestivi sul luogo al ragazzo, colpito da arresto cardiaco, è stata ripristinata la funzionalità cardiaca. Ancora il defibrillatore è risultato un fondamentale salvavita. Il giovane, infatti, pur rimanendo a terra ancora incosciente e con una grave difficoltà respiratoria, ha mostrato subito segni di ripresa. Una volta stabilizzato, poi, è stato portato al pronto soccorso e da li nella unità operativa di rianimazione. . Oltre 4000 cittadini al Pronto Soccorso on line Oltre 4.000 cittadini si sono collegati al portale dell’Usl 3 per prendere visione del numero degli utenti in attesa nelle sale dei tre pronto soccorso. L’iniziativa che ha preso il via lo scorso 23 aprile sembra essere stata molto apprezzata dai pistoiesi che sempre di più scelgono di usufruire del servizio on line. Per collegarsi ai pronto soccorso si deve andare sul sito www.usl3.toscana.it , e cliccando a sinistra dello schermo sulla sezione “tempo reale – pronto soccorso”, si può vedere il numero delle persone che sono presenti e in trattamento nei pronto soccorso degli ospedali di Pistoia, Pescia e San Marcello. La frattura del femore si opera in due giorni delle donne dopo la menopausa; riprendere al più presto la normale ed infatti il genere femminile è deambulazione, e al fine di impequello di gran lunga più colpito. dire complicazioni generali quali «Sono prevalentemente pazienti embolie, flebiti, decubiti. Molti, ultra 70enni - spiega Franco Zec- dopo un lungo periodo di immobilichini, responsabile della unità o- tà, non sono più in grado di riprenperativa di ortopedia di Pistoia - dere a camminare”. molto spesso affetti da pato- Le ortopedie di Pistoia e Pescia, in logie cardiovascolari, respi- collaborazione con le U.O.di Aneratorie o metaboliche come stesia e Rianimazione, trattano ad esempio il diabete, e in chirurgicamente questi pazienti terapia con antipertensivi, entro le prime 48 ore dal ricovero. anticoagulanti, insulina. I progressi sono stati sensibili soSempre più spesso troviamo prattutto al Ceppo che nel 2007 pazienti affetti da M. di Al- registrava una percentuale inferiozheimer». La frattura al fe- re al 20%, nel 2008 era aumentata more comporta un ricovero al 26%, nei primi 6 mesi del 2009 di molti giorni, un periodo si è arrivati al 42% e a Settembre più o meno lungo di immobilità, oltre l’80% dei pazienti viene opeFranco Zecchini (al centro) con una parte dei medici che soprattutto a causa del dolore rato entro 2 giorni dal ricovero. compongono l’equipe ortopedica del Ceppo ed un intervento chirurgico se- Diversa è la situazione nell’ortopeguito da cicli di dia di Pescia, diretta da Giuseppe Maffei, dove nel 2007 il 41% dei rappresenta uno dei 15 indicatori pazienti veniva già operato entro chiave (gli altri sono, ad esempio, Gherardeschi: 48 ore (nel 2008 quasi il 49% e l’infarto miocardico acuto, l’ictus, Importante risulta- nel 2009 oltre il 75%). Queste la cataratta) relativi a malattie che to per un fascia persone già in seconda giornata riguardano gli anziani, calcolati più debole della vengono messe in poltrona e sulla base dei dati forniti periodicamente dalle aziende Usl alla popolazione come prese in carico dal servizio di riabilitazione. «Le moderne tecRegione e ritenuti centrali per vagli anziani niche chirurgiche – prosegue il lutare l’assistenza. «E’ un tramedico - permettono una rapida guardo importantissimo – afferma il direttore sanitario Chiara Ghemobilizzazione e in un’alta perZecchini: centuale una ripresa della deamrardeschi - per qualificare positivapiù rapido anche il bulazione già dal terzo giorno mente la nostra assistenza e la ripristino delle dopo l’intervento». Tutto questo nostra attenzione per una fascia di funzioni motorie, ha permesso una notevole ridupopolazione più debole come si può camminare zione della degenza ospedaliera, quella degli anziani che nella nodopo tre giorni un rapido ripristino delle funzioni stra Provincia sono in continuo motorie e un rientro in ambito aumento». L’incidenza delle fratture del collo del femore è in pro- riabilitazione funzionale. «E’ indi- familiare in tempi molto più brevi gressiva crescita ed è dovuta pre- spensabile trattare quanto prima rispetto al passato. valentemente ad abitudini più se- questi pazienti – aggiunge Zecchidentarie e all’’osteoporosi, tipica ni - in modo da permettere loro di La frattura del femore nell’Usl 3 si opera entro due giorni. Fino a qualche tempo fa era impensabile e l’attesa non favoriva un recupero rapido, oltre ad accentuare il rischio di varie patologie, soprattutto circolatorie. Questo intervento A TAVOLA CON LA CELIACHIA PER NON FARNE UNA MALATTIA Iniziativa dell’Usl3 rivolta agli operatori del settore alimentare L’Azienda Usl 3 di Pistoia ha organizzato un percorso formativo rivolto agli operatori del settore alimentare (addetti alla ristorazione collettiva e commerciale pubblica e privata, preferibilmente titolare, cuoco e/o pizzaiolo) che intendono inserire nei propri menu piatti per i soggetti che soffrono di celiachia (intolleranza al glutine). Alla fine del corso è stato rilasciato un attestato di partecipazione, indispensabile per poter attivare correttamente, presso il proprio esercizio di ristorazione la produzione di pasti per celiaci.L’iniziativa, promossa dal dipartimento di Prevenzione, in collaborazione con la Regione Toscana e l’associazione italiana Celiachia, è stata denominata “A tavola con la celiachia per non farne una malattia”. Gli incontri formativi si sono svolti presso l’Istituto Alberghiero I.P.S.S. A.R. “F. Martini” in due edizioni, ciascuna articolata in due giornate, e si sono concluse alla fine di Ottobre. PESCIA, CARDIOLOGIA DI QUALITÀ Certificazione del Bureau Veritas per l’Unità Operativa del Cosma e Damiano Importante riconoscimento per la Cardiologia dell’ospedale di Pescia dall’ente certificatore internazionale Bureau Veritas. La Cardiologia del Cosma e Damiano, infatti, ha aderito ad una iniziativa patrocinata dalla sezione ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologia Ospedalieri) della regione Toscana, per lo sviluppo e il miglioramento organizzativo di alcune unità operative di Cardiologia, in collaborazione con una società di consulenza esperta in organizzazione in ambito sanitario. Tale processo è stato sviluppato secondo i dettami della Clinical Governace e della gestione del Rischio Clinico, per il conseguimento della Certificazione di Qualità e dell’Accreditamento in base alle norme ISO-9001 :2008. Questa iniziativa che ha coinvolto tutto il personale della cardiologia, medici e infermieri, sia per quanto riguarda il reparto, sia il servizio, sia la riabilitazione cardiologica e l’attività di emodinamica. Sono state coinvolte le varie figure professionali in un’analisi dei processi per il miglioramento della qualità e della sicurezza delle prestazioni fornite, secondo i criteri di Risk Management. Il Bureau Veritas, che aveva già certificato l’organizzazione e la modalità di lavoro nel corso della valutazione dello scorso anno, ha confermato alla unità operativa di Cardiologia di Pescia la certificazione di Qualità, Cardiologia “Sicura”, conferendole l’accreditamento, dopo aver verificato sia il processo di miglioramento continuo che l’aderenza alle norme internazionali di sicurezza. «Quanto conseguito non rappresenta certamente un punto di arrivo – ha affermato il primario del reparto, William Vergoni - ma solo un’ottima base di partenza. Infatti sono previsti controlli annuali allo scopo di monitorare il continuo miglioramento organizzativo per fornire agli utenti un servizio migliore e più sicuro, e mantenere la certificazione di qualità acquisita». Nuovo Collegio Sindacale Presso il centro direzionale della AUSL3 si è insediato il nuovo Collegio Sindacale composto da 5 membri nominati nei giorni scorsi dal direttore generale Alessandro Scarafuggi, visto il parere espresso, ciascuno per la propria competenza, dal direttore amministrativi, dal di- Il direttore generale (al centro) con i membri del nuovo rettore sanitario e dal Collegio Sindacale direttore dei servizi sociali secondo le designazioni pervenute dai competenti organismi (Conferenza dei Sindaci, regione Toscana, Ministeri del Tesoro e della Salute). Fanno parte del nuovo Collegio Sindacale: Renato Antonelli, Cinzia Beneforti, Fausto Gonfiantini, Stefano Sala e Francesca Targioni. Stefano Sala già componente del precedente collegio insieme ad Antonelli è stato riconfermato Presidente. Al Collegio Sindacale, organo dell’azienda sanitaria insieme al direttore generale, spettano compiti di verifica e controllo sulla regolarità amministrativa e contabile dell’azienda stessa; in particolare vigila sull’osservanza delle leggi, verifica la regolare tenuta della contabilità e del bilancio. Ausili informatici per i disabili Si è svolta il 15 Ottobre scorso alla Fabbrica delle Emozioni di Pistoia la mostra sugli ausili informatici per i disabili. Il laboratorio aziendale ausili per l’apprendimento e la comunicazione è finalizzato ad attivare i supporti tecnologici ed informatici utili a garantire alle persone con disabilità l’integrazione scolastica, l’inserimento lavorativo e l’autonomia personale. E’ aperto dal 2004 presso l’istituto professionale per l’agricoltura e l’ambiente di Pistoia e opera attraverso la valutazione, la prescrizione, la fornitura, le indicazioni all’uso e la progettazione di percorsi di utilizzo e verifica di ausili hardware e software. Il Laboratorio si basa su un accordo fra Azienda Usl 3, Provincia di Pistoia, Conferenza dei sindaci della zona Pistoiese, Società della Salute della Valdinievole, istituzioni scolastiche della provincia. Il servizio offerto dal laboratorio impone una costante sinergia tra gli specialisti delle unità operative dell’Usl 3, enti e istituzioni in una modalità di lavoro multidisciplinare. Il laboratorio offre supporti anche a pazienti reumatologici e geriatrici. Nell’ambito della mostra è stato possibile sia per le persone con disabilità sia per i loro familiari, le associazioni, gli operatori socio sanitari, scolastici e dei servizi per l’occupazione, provare quei presidi utilizzabili nelle attività di vita quotidiana (lavarsi, vestirsi, alimentazione, tempo libero, telefonia, ecc..) altrimenti visionabili solo su catalogo. ROBERTO CECCHI Direttore aziendale di Dermatologia ALESSANDRO NATALI Direttore di Gastroenterologia di Pescia E’ Roberto Cecchi il nuovo Direttore dell’U.O. aziendale di Dermatologia dell’area medica del presidio ospedaliero di Pistoia. Conosciuto e stimato professionista è da oltre 30 anni presente nelle corsie del Ceppo. Ha 57 anni, è nato a Lamporecchio dove tutt’ora vive, con la moglie e la figlia. Si è laureato nel ‘77 all’università di Pisa ed ha conseguito la specializzazione in dermosifilopatia nel 1980. Dal ’78 all’89 è assistente medico all’ospedale di Pistoia e poi aiuto. Nel 1992 diventa responsabile del modulo organizzativo di chirurgia cutanea conseguendo nel 2004, per la stessa specialità, l’incarico professionale di eccellenza. Cecchi, inoltre, ha acquisito una rilevante esperienza nella ricostruzione plastica specie per neoplasie cutanee. Dal 2003 effettua interventi di chirurgia microscopicamente controllata per la escissione di neoplasie cutanee in aree critiche ed a rischio elevato di recidiva locale. Ha conseguito competenza ed abilità nel trattamento chirurgico del melanoma, con specifico riferimento alla biopsia del linfonodo sentinella, attività preponderante di tutto il suo percorso professionale. Alessandro Natali, 54 anni, ha iniziato a lavorare all’ospedale di Pescia nel 1982, subito dopo la laurea conseguita nel 1981 all’uni-versità di Firenze. Nell’87 si è specializzato a Pisa in malattie dell’apparato digerente, con il massimo dei voti e lode, e successivamente ha compiuto corsi di perfezionamento e aggiornamento sia presso la Scuola Superiore di Oncologia e Scienze Biomediche sia in varie università italiane ed estere. Fa parte dell’associazione italiana Gastroenterologi ospedalieri e della S.I.E.D (Società Italiana di Endoscopia Digestiva) di cui, dal 2004, è membro del consiglio direttivo della sezione toscana e, dal 2008, è presidente. All’ospedale Cosma e Damiano di Pescia è assistente medico fino al ‘92 e poi aiuto corresponsabile dell’unità operativa di Medicina Interna fino al ’95 quando viene nominato responsabile della sezione Uomini dello stesso reparto. E’ dal ‘97 che è al timone della Gastroenterologia di Pescia, prima come responsabile della sezione aggregata e ora come primario dell’unità operativa. Vive a Ponte Buggianese con la moglie Paola e le figlie Veronica e Rachele. SILVANO MORINI, COORDINATORE DIPARTIMENTO ONCOLOGICO Montecatinese di 59 anni, Morini si laurea nel 1975 all'Università di Firenze. Nello stesso ateneo si specializza in Malattie dell'Apparato Digerente nel Luglio 1979. E nel 1985, presso l'Università di Ferrara, ottiene un’ulteriore diploma di specializzazione, quello in Oncologia, che sarà poi la disciplina che lo vedrà protagonista all’ospedale di Pescia. Al Cosma e Damiano arriva nel 1976 e per tre anni presta servizio al Pronto Soccorso. Poi passa al reparto di Medicina dove, nel 1994, viene istituito il modulo di Oncologia Medica, di cui viene nominato titolare. Nel 1997 il ‘modulo’ diventa ‘servizio’ e nel 2000 ‘sezione’. Al timone c’è sempre Morini che nel 2003, con l’istituzione dell’U.O. aziendale di Oncologia Medica ne diventa Direttore. Dallo scorso novembre è anche il Coordinatore del Dipartimento Oncologico. USL 3 INFORMA ANNO XIII N. 8 Reg. Tribunale di Pistoia: n. 483 del 29/7/1996 Sede: via S. Pertini, 708 - Pistoia [email protected] Direttore Responsabile Roberto Marconi Hanno collaborato a questo numero: Stefano Baccelli, Paolo Baldini, Luciano Caccavale Daniela Ponticelli