Visita all’Ecotecnica di Lequile
La Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo di ALEZIO
per l’a.s. 2010/2011 propone
Le buone pratiche:
Giorno 19 novembre 2010 si parte alla scoperta della
“Piattaforma di selezione”
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consumi
—
rifiuti
Una volta scaricati dai camion, così come vengono raccolti (a volte mischiati),
i rifiuti passano su un nastro trasportatore e vengono accuratamente separati
e selezionati per tipologia e materia da riciclare
+
sobrietà
=
benEssere
Indice degli argomenti
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Successivamente sono compattati in “ecoballe” di cartone, plastica, legno, alluminio e inviati alle ditte di riciclaggio dove ciascun materiale è riportato a nuova vita.
Stampato su carta riciclata grazie al contributo dell’Amministrazione Comunale
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Concorso “Porta la sporta”
Convegno “Riduzione, riuso, raccolta e riciclo
dei rifiuti: le 4 R che salveranno il mondo”
Illustrazione del programma “Frutta nelle scuole”
Visita all’Ecotecnica
Docente responsabile del progetto “Salute e Ambiente”
Ins. Fasano Luisa
“DECALOGO DELLE BUONE PRATICHE QUOTIDIANE”
1. Recarsi a scuola a piedi o in bicicletta;
2. Rispettare l’orario, soprattutto all’ingresso, anche per regolare il
nostro orologio biologico;
3. Lavarsi le mani prima della colazione scolastica tenendo presente il rispar mio idrico e l’uso di detergente ecologico;
4. Prediligere una sana e modica colazione scolastica (es. frutta a
pezzi o un piccolo panino in contenitore ermetico)
5. Bere preferibilmente l’acqua dell’acquedotto, riutilizzando
come contenitore la propria bottiglietta;
6. Fare una corretta e scrupolosa raccolta differenziata;
7. Tenere puliti e decorosi la propria aula e gli spazi comuni
8. Interrompere le attività sedentarie con giochi e movimento ordinato,
per almeno 15 minuti
9. Non sprecare carta, quando è possibile riutilizzarla e usare quella
riciclata
10. Dare il buon esempio con il proprio agire.
Gli orti a scuola
Con questa esperienza i bambini delle prime e seconde classi hanno sperimentato nella pratica che frutta e verdura non “spuntano” al supermercato,
ma crescono seguendo innanzitutto tempi e ritmi dettati dalla natura.
Inoltre, la conoscenza diretta e consapevole delle dinamiche della terra facilita lo
sviluppo di una sana cultura alimentare. Per
ciascuna classe è stato regalato un kit didattico composto da: guida didattica , semensai
in materiale bio-degradabile, terriccio, segnaposto per i semi in dotazione (basilico,
lattuga, ravanello, rucola cicoria). L’attività di
semina si è svolta con un’esperta guida della fattoria didattica “Lu Pirazzu” di Galatina.Dopo circa due settimana, con l’aiuto del papà di Francesca e Sara Bramato abbiamo trapiantato le piantine germogliate nel giardino della scuola .
Pur continuando le buone pratiche iniziate l’anno scorso, quest’anno
abbiamo approfondito quelle evidenziate ai numeri 4, 6 e 9
“Portano i Turchi ancora somma riverenza alla carta per ragione del
nome di Dio, che talvolta in quella si scrive, che però non ne lascino in
terra pur’un minuzzolo, ma lo raccolgono e la mettono nelle fessure
delle pareti, acciochè non venga calpestata co’ piedi.”
G. Brusoni, Venezia, 1663
LE BUONE PRATICHE NELLA RACCOLTA
DIFFERENZIATA DELLA CARTA
SI’
NO
Fotocopie, riviste,
giornali, pubblicita’ senza rivestimenti in cellophane, quaderni, cartoni, cartoncini
Carta unta, umida, fazzoletti
usati, tovaglioli usati, piatti e
bicchieri di carta, contenitori
in tetrapak (per succhi di frutta, per il latte,ecc…)
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Frutta a scuola
Progetto “Porta la sporta”
Dal 13-01-11, in giorni prestabiliti durante la pausa per il consumo della
merenda scolastica mattutina, si effettua la distribuzione della frutta nella scuola primaria, in attuazione del
Progetto comunitario finanziato dalla Unione Europea “Frutta nelle
scuole”.
I principali obiettivi sono: contrastare
il fenomeno dell’obesità infantile, e
promuovere il consumo della frutta
e della verdura, affinchè si acquisiscano abitudini alimentari corrette ed equilibrate, . Infatti, i principali errori alimentari dei ragazzi sono l’assunzione
eccessiva di alimenti di provenienza animale, nonché di dolci e bevande ricchi
di zuccheri e un’ alimentazione povera di alimenti vegetali.
Oltre alla frutta, sono stati distribuiti opuscoli informativi, si sono svolte attività
formative come animazione e giochi da tavolo (gioco dell’oca, carte del
“memory“) e sono stati realizzati “gli orti a scuola”.
Il progetto ha mirato a sensibilizzare alunni e genitori sulla necessità di modificare gli stili di vita errati partendo da azioni concrete. Si è trattato in definitiva di promuovere la sostituzione del sacchetto di plastica con della pratiche
borse realizzate con materiale riciclato.
Tale iniziativa ha anticipato l’applicazione in Italia a partire dal 1° Gennaio
2011 della direttiva Comunitaria En 13432 e della Finanziaria 2007 che vietano l’utilizzo degli “shoppers” di plastica monouso per la spesa quotidiana.
La prima fase del progetto ha previsto la realizzazione artigianale da parte
dei genitori di un’ ECOBORSA creata con materiale di recupero, a cui ha
fatto seguito, durante lo svolgimento del convegno in materia di rifiuti che si è
tenuto a dicembre, la classificazione delle prime tre borse (valutate precedentemente da una commissione di genitori) e la relativa premiazione con i
prodotti ecologici offerti dalla ditta ECOLU’ di Nardò.
In occasione di tale manifestazione si è svolta la mostra delle 78
Ecoborse realizzate dai genitori
che hanno partecipato al concorso. Le tre borse che si sono
classificate prime sono:
- borsa n.45 con p.375
-borsa n. 58 con p.340
-borsa n. 57 con p.315
Affinchè l’azione della Scuola fosse ancora più incisiva, sono state
coinvolte l’Amministrazione Comunale (che ha finanziato il progetto
con un contributo di €.150,00) e le associazioni LILT e Legambiente territoriali.
La spremuta di arance fresche è andata a ruba, un’ottima esperienza da ripetere a casa
La frutta lavata e mangiata insieme ai compagni è ancora più buona…..
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“Raccolta e riciclo” sintesi dell’intervento dell’ass.all’ambiente Lagetto
Incontro tematico di approfondimento su
“Riduzione, Riuso, Raccolta, Riciclo dei rifiuti:
le 4 R che salveranno il mondo”
con
- Prof. Aldo ALIBRANDO Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo Alezio
-Luisa FASANO docente responsabile del progetto Salute ed Ambiente
-Maurizio MANNA responsabile provinciale di LEGAMBIENTE
-Anna CAMISA docente della Scuola Primaria
-Salvatore LAGETTO assessore all’ambiente del Comune di Alezio
-Dott.ssa Marianna BURLANDO consigliere del direttivo provinciale della LILT
L’incontro si è tenuto presso la scuola primaria di via S.Anaclerio il
14 dicembre 2010 dalle ore 17,30 alle 19,30 con la partecipazione numerosa dei genitori. L’ intervento di ciascun relatore è stato preceduto
dalla lettura da parte di alunni e genitori degli elenchi relativi
all’argomento trattato.
Tipolologia dei
rifiuti
Tonnell rifiuti
Anno 2007
Tonnell rifiuti
Anno 2008
Tonnell rifiuti
Anno 2009
Tonnell rifiuti
Anno 2010
indifferenziato
2.409,400
(93,8%)
1.938,480
(89,9%)
1.988,800
(83,7%)
2.083,190
(85,6%)
158.415
(7,2%)
218.020
(10,1%)
388.320
(16,30%)
351.367
(14,4%)
differenziato
Dalla lettura di questi dati, partendo dalla situazione ereditata della differenziata
al 7,2% del 2007, si cresce al 16,30% nel 2009 e nel 2010 si scende al
14,4% . Quest’altalena di percentuali comporta anche un’altalena di spese: se
aumenta l’indifferenziato che va in discarica, aumentano anche i costi per lo
smaltimento. Infatti, nel 2010 si sono spesi €.229.130,00 (€.110,00 a T), più
€. 8.700,00 per 6 interventi di bonifica sul territorio (discariche incontrollate di
elettrodomestici ecc… fuori dal paese). Da gennaio 2011 ad oggi si stanno
spendendo €. 14.000,00 per ripulire la zona PIP e via Pirielli.
Questi costi, causati dai comportamenti incivili di alcuni cittadini, vanno a gravare sul bilancio comunale e quindi su tutta la comunità. Quei soldi, invece, si potrebbero spendere per migliorare il servizio di raccolta, oppure per ridurre la
tassa sui rifiuti, con beneficio di tutti. Un'altra possibilità per ridurre
l’indifferenziato potrebbe essere la trasformazione dell’umido in compost, con
l’utilizzo della compostiera che il Comune spera di consegnare, entro
quest’anno, ai cittadini che ne faranno richiesta.
“Riduzione, riutilizzo, raccolta, riciclo: perchè non farlo fa male!”
Sintesi finale dell’intervento della dott.ssa Burlando
“Quando un’attività crea possibilità di fare
male alla salute e all’ambiente, dovrebbero
essere prese misure precauzionali, anche
se alcune relazioni di causa-effetto non
sono stabilite dalla scienza”. (Art. 15 Dichiarazione di RIO giugno 1992 ratificato
dall’Unione Europea).
Un’attività che lede la salute e l’ambiente è
lo smaltimento dei rifiuti in quanto vecchi e
nuovi inceneritori rilasciano emissioni nocive il cui accumulo nella catena alimentare
e nei tessuti origina il tanto temuto male del secolo. All’incenerimento si arriva con le cattive pratiche diffuse: Acquistare, Buttare, Consumare, quindi
l’alternativa è la buona pratica delle 4 R , affinché l’uomo non distrugga
l’ambiente e se stesso.
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Elenco dei rifiuti che ho imparato a differenziare
per la raccolta e il riciclo:
*So che nel bidone giallo devo buttare, bottiglie e flaconi di plastica di detersivi,
di prodotti per l’igiene personale, possibilmente ben risciacquati e schiacciati
*So che nel bidone azzurro devo buttare bottiglie, barattoli, vasetti di vetro, lattine in alluminio per bevande, scatolette in metallo per alimenti, opportunamente
lavate
*So che la carta, i cartoni non unti, giornali, riviste e pubblicità una volta separati
dalle buste di nailon, vanno schiacciati e richiusi nell’apposita busta trasparente
distribuita o richiesta al Comune
*So che i rifiuti pericolosi, materiali tossici o infiammabili vanno buttati nell’ ap
posito contenitore collocato vicino alla farmacia, i farmaci vicino agli ambulatori
medici e le pile conferite nei contenitori collocati vicino a qualche rivenditore
*So anche che il nostro comune, presso l’ex mattatoio, effettua la raccolta
degli oli usati ogni 1° sabato del mese, sia pur in orario limitato dalle ore 9
*So che con una semplice telefonata agli uffici del Comune (al n° 0833/281020)
ci si può sbarazzare gratuitamente di rifiuti ingombranti ed elettrodomestici
fuoriuso.
Elenco delle domande in materia di differenziata:
*Perché c’è gente che scarica in campagna rifiuti ingombranti, elettrodomestici
rotti, materiale di risulta ecc..., quando con una semplice telefonata può farseli
comodamente ritirare da casa?
*perché in campagna il contadino usa concimi chimici, quando potrebbe conci
mare con un ottimo compost naturale derivato dagli scarti di cucina, resti di
frutta e di verdura e ogni genere di rifiuto organico?
*perché nei comuni del Salento non si realizza la raccolta differenziata
dell’umido o organico trasformandolo in fertilizzante, invece di mandarlo a
riempire le discariche?
*in quale contenitore buttare alcuni rifiuti come buste di cellophan, pellicole tra
sparenti, naylon, buste della pasta, sacchetti dei biscotti, contenitori delle uova,
spugne sintetiche, pentole di latta e antiaderenti, carta stagnola?
*quale viaggio intraprenderanno i miei rifiuti già differenziati; saranno trasformati
in risorsa o resteranno un problema insoluto?
Elenchi a cura delle classi 5^
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Elenco delle buone pratiche per ridurre i rifiuti a scuola
*Usare un tovagliolo o un sacchetto di carta per avvolgere la merenda scolastica,
evitando di usare alluminio in fogli e pellicola per ricoprirla
*Preferire dolci e spuntini fatti in casa alle merendine confezionate, patatine,
salatini , prodotti industriali in genere;
*Temperare colori e matite solo quando è necessario, non per gioco
*Non distruggere gomme, righelli, penne e colori;
*Usare un solo quaderno di brutta copia per tutte le materie;
*Comprare, se possibile, la cancelleria prodotta in materiale riciclato
*Utilizzare i vecchi diari come quaderni di brutta copia;
*Per le esercitazioni in classe scrivere il testo invece di fotocopiarlo;
* Usare piccole quantità di sapone quando ci si lava le mani e asciugarsele, non
coi fazzoletti di carta, ma con asciugamani di stoffa portati da casa.
Elenco delle buone pratiche per ridurre i rifiuti a casa
*Ridurre gli imballaggi inutili, acquistando direttamente al banco carne, affettati
*Comprare alimenti sfusi tipo frutta,verdura, ortaggi…
*Acquistare prodotti locali a km zero
*Comprare le confezioni famiglia al posto delle monodose
*Bere acqua del rubinetto al posto di quella imbottigliata
*Scegliere i prodotti concentrati e salvaspazio
*Fare la spesa utilizzando una lista, così da comprare ciò che serve realmente
*Al momento dell’acquisto controllare la data di scadenza, così da evitare di buttare le merci intatte
*Evitare i prodotti usa e getta, come piatti, bicchieri di plastica ecc...
*Preferire detersivi e bevande alla spina, portando il contenitore da casa
*Leggere le etichette per il corretto dosaggio dei detersivi per lavare i capi
*Scegliere prodotti con più funzioni, tipo shampoo con balsamo, detersivi contenenti disinfettanti e ammorbidenti insieme ecc…
*Ridurre l’acquisto di giocattoli, specie quelli alimentati a pile, preferire quelli ecologici ad alimentazione solare.
“Riduzione” sintesi dell’intervento di Maurizio Manna
Se ciascuno di noi, prima di acquistare un prodotto, si chiedesse come verrà
smaltito quando inevitabilmente quel prodotto diventerà “rifiuto”, sicuramente farebbe acquisti più oculati e necessari. Spesso alcuni oggetti diventano rifiuti senza essere consumati (imballaggi inutili, confezioni scadute, quantità eccessive
ecc…). Ridurre gli acquisti inutili sta a monte di ogni scelta perché contemporaneamente si ridurrà la quantità di rifiuti da mandare in discarica . È risaputo che
una discarica, per quanto sia costruita a norma di legge, una volta riempita bisogna sostituirla con altre, gravando sull’economia e sulla salute di territorio e ambiente. La discarica di Ugento dove noi, insieme agli altri 48 comuni del bacino
LE/2 conferiamo i nostri rifiuti indifferenziati, è in fase di esaurimento, per cui è
necessaria l’apertura di una nuova discarica ( prevista a Corigliano D’Otranto)
Elenchi a cura delle classi 4^
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“Riuso ”sintesi della relazione della docente Anna CAMISA
ELENCO DELLE COSE CHE SI POSSONO RIUSARE A CASA
* L'acqua con cui sono state lavate o cotte le verdure va benissimo per innaffiare le piante
* L'acqua di cottura della pasta o del riso è un ottimo sgrassatore per i piatti
* L'acqua di scarico della lavatrice può servire per lavare i tappeti, le scarpe
da ginnastica o gli stracci dei pavimenti e per pulire il water
*L'acqua di cottura delle verdure, ricca di sali minerali e vitamine, può essere riusata per cuocere minestroni e risotti
* Una lampadina fulminata può essere riusata come sostegno per rammendo
* Carte regalo e fiocchi, nastrini e fiorellini di bomboniere possono essere
riusati per confezionare nuovi regali
* Magliette in cotone, non più usate, possono diventare ottimi panni per spolverare o per pulire i vetri
* Avanzi di pasta o verdure sono ottimi ingredienti per una gustosa frittata
*Il pane duro può essere grattugiato e riutilizzato per l'impasto delle polpette
* Il pane raffermo, affettato può essere riusato per le bruschette oppure, ridotto a dadini, può essere fritto per accompagnare minestre di legumi
*Le “scorze” di Parmigiano che non si riesce più a grattugiare, opportunamente pulite, prendono nuova vita nel minestrone o nel brodo
ELENCO DELLE COSE CHE SI POSSONO RIUSARE A SCUOLA
* Le fotocopie vanno fatte fronte/retro, cioè sulle due facciate del foglio
* I fogli stampati su una sola facciata possono essere riusati
* I cartelloni possono essere riusati nella facciata posteriore
* La bottiglietta dell'acqua si può riusare:
basta riempirla con l'acqua dell'acquedotto!
* Le foderine plasticate dei quaderni
“finiti” possono essere utilizzate per i
nuovi
* L'astuccio dei colori può essere riusato:
basta corredarlo di nuovi colori, penne
ecc..
* Non è necessario comprare ogni anno
uno zaino nuovo: un buon lavaggio e degliadesivi simpatici bastano a farlo tornare nuovo
*La carta delle riviste può sostituire la carta per collage
* I contenitori del sapone liquido si possono riusare comprando le ecoricariche
Questa R non è una novità! Il riuso ha caratterizzato lo stile di vita dei secoli
precedenti, direi che probabilmente affonda le sue origini in tempi lontanissimi. Ma
senza andare troppo indietro negli anni, se ripensiamo allo stile di vita dei nostri nonni o all'infanzia di alcuni di noi, il riuso riaffiora nei nostri ricordi.
C'è, rispetto al passato, una significativa differenza;il riuso di ieri era dettato dalla
miseria, dalle ristrettezze economiche, dalla povertà; i nostri genitori o nonni
avevano un’innata vocazione al risparmio ed erano bravi nell'arte dell'arrangiarsi. Oggi continuiamo a parlare di riuso ma con motivazioni molto diverse:
il riuso non è finalizzato al risparmio ma a mandare meno materiali in discarica; è indice di buonsenso, è segnale di una mentalità ecologica, è rispetto
dell'ambiente, è uso razionale delle risorse, è maturità di pensiero, è consapevolezza di comportamenti eco-compatibili.
Oggi pratichiamo due tipi di riuso: il riuso artistico/creativo e il riuso quotidiano. Tralasciando il primo, il riuso quotidiano consiste nel dare nuova vita a oggetti,
prodotti, sostanze,utilizzando il buon senso e l'intelligenza, nel rispetto dei principi
dell'ecologia. Esso deve diventare non un episodio straordinario ma la normale
quotidianità, deve essere un modus vivendi, una pratica quotidiana un'attenzione costante al nostro fare; deve essere un esempio per le giovani generazioni.
Elenco di ciò che si potrebbe fare per migliorare l’ambiente e la salute:
-Vorrei che le Scuole, le Amministrazioni e gli uffici pubblici e privati facessero
acquisti verdi, usando per fotocopie e lettere carta riciclata e vorrei che lo scarto venisse differenziato negli appositi contenitori da conferire solo il giovedì;
-vorrei che qualcuno vigilasse e controllasse che ciò venga praticato correttamente e, se necessario, multasse gli inadempienti;
-vorrei che nel mio e negli altri Comuni si realizzasse la raccolta differenziata
dell’umido o dell’organico da trasformare in compostaggio, ottimo fertilizzante
per gli orti;
-vorrei che nelle mense scolastiche venisse distribuita l’acqua del rubinetto nelle
brocche, che si acquistassero prodotti locali a Km. 0, che si usassero piatti e
stoviglie da lavare in lavastoviglie e che gli avanzi di cibo fossero trasformati in
compostaggio, magari per l’orto scolastico;
-vorrei che durante le sagre si producessero meno rifiuti, differenziandoli correttamente e utilizzando piatti, bicchieri, stoviglie e tovaglie in materiale biodegradabile (anche con un regolamento comunale)
-vorrei trovare nel mio comune dei negozi che vendessero prodotti sfusi o
alla spina come detersivi ecologici e alimenti (ad es. distributore del latte di giornata degli allevatori della zona)
-vorrei che si realizzassero dei mercatini di vendita e baratto dell’usato in buone
condizioni.
Elenchi a cura delle classi 5^
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