Carla Rossi
Consiglio Italiano per le Scienze Sociali
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“Misurare” gli interventi antidroga
Sono molti gli interventi a livello locale, nazionale e
internazionale per contrastare la produzione, il traffico, il
commercio e l’uso di sostanze stupefacenti.
 Gli interventi e il loro impatto devono essere “misurati”.
 Il mercato reagisce agli interventi e anche
 le reazioni devono essere osservate e misurate.
 La dinamicità del mercato cresce anche grazie alla
globalizzazione.
 Il monitoraggio diventa sempre più complesso.

Il monitoraggio e la valutazione: gli indicatori

Per effettuare valutazioni di interventi di
controllo in qualunque campo è necessario
definire degli opportuni indicatori che
forniscano, sulla base di evidenze empiriche
(dati), una conoscenza quantitativa adeguata
del problema oggetto dello studio e degli effetti
degli interventi, una “misura”.
Eventi visibili e fenomeni nascosti

Per definire gli indicatori più adatti occorre
approfondire il fenomeno nascosto “consumo
di sostanze illegali” e identificare gli eventi
visibili correlati ad esso e al mercato.
Una volta definiti gli indicatori occorre
identificare i dati che permettono il loro
calcolo o la loro stima.
 Definiti e rilevati o acquisiti i dati necessari,
si può procedere ad effettuare le analisi di
interesse.

Tipologia degli indicatori
 Gli indicatori dei fenomeni visibili non sono
omogenei.
 Alcuni sono direttamente rilevabili da dati di fonte
amministrativa disponibili presso diversi Enti.
 Altri possono solo essere stimati attraverso
indagini campionarie o modelli inferenziali.
 Anche rispetto al modo di calcolare, gli indicatori
non sono tutti uguali.
Possibili distorsioni
 Alcuni fenomeni che generano dati
osservabili, per esempio i decessi legati
all’uso delle sostanze o gli utenti dei servizi
terapeutici, sono legati a più di un fenomeno
nascosto.
..se aumentano i decessi
 I decessi aumentano (con un certo ritardo) se
aumenta il numero di soggetti che utilizzano le
sostanze, ma anche se aumenta la letalità
legata all'uso, se diminuisce l'incidenza di
altre cause di morte specifiche competitive
sulla stessa popolazione (AIDS per esempio),
o anche se "invecchia" la popolazione a
rischio, inoltre i decessi sono spesso
“contagiosi”, se entra una partita più pura (non
indipendenza).
Indicatori epidemiologici chiave
(EMCDDA)- riduzione della domanda



Gli indicatori chiave
(http://www.emcdda.europa.eu/themes/key-indicators)
attualmente in uso sono 5:
General Population Survey (GPS), che prevede stime di
prevalenza ottenute attraverso indagini sulla popolazione
generale e sulla popolazione scolastica
(http://www.emcdda.europa.eu/themes/key-indicators/gps).
Problem Drug Use (PDU) che prevede stime di prevalenza e di
incidenza ottenute in base a dati amministrativi e opportuni
modelli di stima (http://www.emcdda.europa.eu/themes/keyindicators/pdu) (HRDU).
Indicatori epidemiologici chiave
(EMCDDA)- riduzione della domanda
Treatment Demand Indicator (TDI), che raccoglie e sintetizza i
dati sugli utenti dei servizi per il trattamento delle
tossicodipendenze, le caratteristiche dei servizi e i trattamenti
offerti (http://www.emcdda.europa.eu/themes/key-indicators/tdi).
 Drug Related Deaths e mortality (DRD), che raccoglie e sintetizza
i dati sui decessi droga correlati e sulla mortalità dei
tossicodipendenti attraverso archivi amministrativi e studi
longitudinali ad hoc, non sempre attivi (stime)
(http://www.emcdda.europa.eu/themes/key-indicators/drd).
 Drug Related Infectious Diseases (DRID), che raccoglie dati sulle
malattie infettive droga-correlate e, in particolare su HIV, HBV e
HCV, tra i consumatori principalemente per via iniettiva (stime)
(http://www.emcdda.europa.eu/themes/key-indicators/drid).

Tipologia degli indicatori chiave



I 5 indicatori prevedono tipi di lavoro diversi: i
primi 2 prevedono un lavoro di tipo
inferenziale, gli altri si limitano principalmente
a descrivere la situazione rilevata, anche se
possono includere particolari (stime).
Sulla base dei dati forniti dai 3 indicatori TDI,
DRD e DRID, applicando metodi di stima
opportuni, si ottengono le stime previste
dall’indicatore PDU (HRDU).
Per le stime dalle survey (GPS), invece, i dati
sono raccolti ad hoc mediante questionari
standardizzati a livello europeo.
Utilizzo degli indicatori chiave
Ogni indicatore mette in luce aspetti particolari sia statici
che dinamici. L’utilizzo sinergico permette di mettere a
fuoco il fenomeno nel suo complesso.
 Gli indicatori attualmente utilizzati per il monitoraggio
vengono continuamente aggiornati per tener conto delle
nuove tendenze emerse nel mercato.
 In particolare, è stato effettuato un lavoro di revisione
dell’indicatore PDU che non rispecchiava più la situazione
da monitorare, ora si parla di HRDU (high-risk drug use):


‘PDU=Injecting drug use or long duration/regular use of opioids,
cocaine and/or amphetamines’. This definition specifically
includes regular or long term use of prescribed opioids such as
methadone, but does not include their rare or irregular use, nor
the use of ecstasy or cannabis or other substances.
Lifetime, Last year and Last month cannabis
prevalence (15-16 anni)- ESPAD
Prevalenza di uso: dai dati alle stime GPS
 La prevalenza di uso nella popolazione
generale, di un paese, una regione, una
città… viene in genere stimata attraverso
“interviste” a campione della popolazione
di interesse (tipo sondaggi pre-elettorali).
Sono svariati i metodi di somministrazione
dei questionari.
 Per essere efficace, come è ben noto,
però devono essere soddisfatti alcuni
requisiti:
 Il campione deve essere rappresentativo,
 Le risposte devono essere veritiere.
E poi….
E poi….
Distribuzione delle sostanze di uso primario tra i
soggetti in trattamento e tra i nuovi soggetti in
trattamento nel 2008 (TDI).
Soggetti in trattamento
Nuovi soggetti in trattamento
Opioid maintenance treatment clients as a % of the
estimated number of Problem Opioids Users – TDI e PDU
Trend in drug induced deaths, EU 15 -DRD
Malattie infettive -DRID
 L’indicatore malattie infettive viene
rilevato per diversi scopi:
 Si può usare in un metodo di
calibrazione per stimare la popolazione
di soggetti a rischio.
 Si può usare come sistema di
monitoraggio e sorveglianza sulla
“salute” dei tossicodipendenti, e per
programmare interventi.
Diagnosed HIV incidence among IDUs (2005-2006) - DRID
160
Rate per Million population
140
120
100
80
60
40
20
0
Australia
EU (27
countries)
Canada
2005
USA
2006
Russian
f ederation
Ukraine
HIV infections by transmission mode and year of diagnosis. EU,
Croatia, Turkey and Norway (2000–2008) - DRID
14000
12000
10000
8000
6000
4000
2000
0
2000
2001
2002
2003
Men who have sex with men
2004
2005
Injecting drug use
2006
2007
Heterosexual contact
2008
Nuovi indicatori per misurare supply
interventions




Dal 2010 la Commissione europea e l’Osservatorio
hanno avviato lo studio e l’introduzione di indicatori
per misurare l’effetto della politica nel controllo
dell’offerta di droghe.
Sono stati introdotti tre indicatori, che contengono
sotto-indicatori.
I tre indicatori base sono: drug markets, drug supply
reduction and drug related crime.
Non sono ancora stati utilizzati a livello standard
europeo, ma, come progetto europeo, la
dimensione del mercato è stata stimata per: Svezia,
Repubblica Ceca, Portogallo, Olanda, Bulgaria,
Italia, Regno Unito (Commissione europea).
Drug Markets
Innanzitutto, per quanto riguarda i nuovi
indicatori, si introdurrà un paragrafo nella
Relazione al Parlamento, con alcune
possibili metodologie ed esempi da
sviluppare.
 Per la stima del mercato si riporteranno i
vari approcci utilizzati da diversi organismi
in Italia, con considerazioni critiche sui pregi
e problemi di ognuno e i valori delle stime
ottenute.

Drug supply reduction e Drug
related Crime
Indicatore che deriva dalla stima del
mercato e dai dati relativi alla repressione
(disponibili), se ne parlerà nella Relazione.
 Per quanto riguarda la parte legata alla
criminalità indotta. Si ha un lavoro svolto
nell’ambito di due progetti europei che
permetterà di parlarne nella Relazione.
 In futuro si lavorerà per aggiornare e
comunicare a Lisbona i risultati.

C’è molto ancora da fare insieme
Grazie per l’attenzione
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Indicatori di tipo epidemiologico e flussi informativi