Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Univ. degli studi “Federico Federico II” II di Napoli Prof. Antonio Fratini Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Caratteristiche statiche e dinamiche di un strumento di misura • E’ importante specificare le caratteristiche offerte da uno strumento di misura per conoscere quanto fedelmente uno strumento di misura riproduca il misurando, quanto dipenda da possibili interferenze • Le prestazione di uno strumento di misura si dividono in statiche e dinamiche (in base alla frequenza del segnale di ingresso) • Le caratteristiche STATICHE descrivono le prestazioni dello strumento in continua. continua Ad es. es la risposta dello strumento ad un ampio intervallo di valori in ingresso, le non-linearità, effetti statistici, etc. • Le caratteristiche DINAMICHE descrivono le prestazioni dello strumento in alternata. Richiedono l’uso di equazioni differenziali per esprimere il comportamento Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Errori nelle misure • Errori dovuti allo strumento di misura – Variazioni di temperatura – Invecchiamento – Imperfette tracciatura e suddivisione della scala dello strumento – Imperfezioni della struttura meccanica dello strumento • Errori di lettura – Errore di parallasse – Errore di apprezzamento • Errori causati dalle operazioni di misura Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Errori nelle misure • Errori SISTEMATICI – Rimangono costanti ripetendo l’operazione di misura, oppure hanno un andamento prevedibile. Ad esempio gli errori do dovuti ti agli strumenti str menti di misura mis ra sono errori sistematici: l’imperfetta tracciatura della scala comporta un errore costante. La variazione dell dell’indicazione indicazione con la temperatura è invece un errore avente andamento prevedibile. • Errori ACCIDENTALI o ALEATORI – Sono errori che non si mantengono g costanti e non hanno un andamento prevedibile ripetendo l’operazione di misura; hanno un andamento fluttuante in alcune misure in eccesso, in altre in difetto. Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Definizioni degli errori: Errore Assoluto • Si definisce come errore assoluto a di una misura la differenza tra il valore misurato d ll grandezza della d xm ed d il valore l esatto tt x: a = xm -xx Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Definizioni: Errore Relativo e Percentuale • Nella pratica interessa riferire ll’errore errore al valore misurato; infatti si può dire che l’errore è piccolo o grande, e quindi più o meno tollerabile, se lo si confronta con la misura della grandezza. • Errore RELATIVO r = a/x = ||xm-x|/x | • Errore PERCENTUALE % = [a/x]100 = [|xm-x|/x]100 Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Esempio • Valore misurato: • Valore vero: 223 V 220 V • Errore assoluto 223 V– 220 V = 3V • Errore relativo 3 V/ 220 V = 0.0136 … • Errore E percentuale t l (3 V/ 220 V)100 = 1.36 1 36 % Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni PRECISIONE (ACCURACY) di una misura Dati sperimentali p con bassa precisione (accuracy) Dati sperimentali p con alta precisione (accuracy) Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni RIPRODUCIBILITA’ di una misura Dati sperimentali p con bassa riproducibilità Dati sperimentali p con alta riproducibilità Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Campo di misura • E’ E il massimo intervallo entro cui lo strumento è in grado di misurare la grandezza d di ingresso i ( i tt d (rispettando l le specifiche dichiarate) • Per uno strumento lineare è di uso comune il termine campo di funzionamento lineare. Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni • La sensibilità statica di uno strumento è la pendenza della curva ingresso-uscita in corrispondenza i d di uno specificato valore dell’ingresso. dell ingresso. • Se la curva ingresso uscita è una retta,, la sensibilità non dipende dal valore di ingresso e coincide con il coefficiente angolare della retta Uscita Sensibilità statica Deriva di sensibilità Deriva di zero (offset) Caratteristica desiderata Ingresso Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni SENSIBILITA SENSIBILITA’ OUT OUT segnale misurato segnale misurato IN grand. da misurare Bassa sensibilità Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] IN grand. da misurare Alta sensibilità Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Linearità • Un sistema è lineare se soddisfa il principio di sovrapposizione degli effetti Ingresso Uscita Ingresso Uscita x1 LTI y1 x1 + x2 LTI y1 + y2 x2 LTI y2 K x1 LTI K y1 Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Scostamento dalla linearità • Nella pratica nessuno strumento ha una risposta perfettamente p di q quanto). ) lineare ((ed è utile sapere • Come indice di scostamento dalla linearità si assume la massima deviazione di un qualunque punto di calibrazione d ll retta dalla tt dei d i minimi i i i quadrati, d ti espressa come percentuale t l dei d i valori letti, o del fondo scala, o di una loro combinazione. • Questo ultimo metodo è probabilmente il più realistico e porta alla definizione di un indice detto di non-linearità indipendente secondo il quale si assume come errore di linearità il maggiore tra ±A% l’errore l’ percentuale l sull valore l letto l e ±B% l’errore l’ percentuale del fondo scala. • Cioè si scelgono i valori A e B in modo che l’errore l errore sia sempre inferiore al più grande tra A = y(z)/100 e B = FS/100 Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni • Il primo termine (±A%del valore letto) riconosce la desiderabilità di un errore percentuale su tutto il campo di misura. misura Ciò richiederebbe errori assoluti tendenti a zero quando tende a zero il valore letto letto. • Il secondo termine (±B% del fondo scala) tiene proprio conto dell’impossibilità di avere errori assoluti estremamente p piccoli p presso lo zero. Uscita a Scostamenti dalla linearità Retta ai minimi quadrati FS B% del fondo scala A% della lettura Ingresso B FS/A Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Calibrazione statica • Le prestazioni statiche di uno strumento si misura si ottengono determinando la relazione ingresso uscita denominata curva di calibrazione statica. • Durante la calibrazione statica si cercano di mantenere costanti tutti gli altri ingressi (indesiderati o modificanti), mentre l’ingresso in esame è fatto variare entro un prefissato intervallo di valori e si osservano i corrispondenti valori dell’uscita, una volta raggiunto l equilibrio. l’equilibrio • Ovviamente nel processo di calibrazione statica ll’ingresso ingresso deve essere misurato con uno strumento dotata di precisione superiore (ad es. 10 volte maggiore) Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Calibrazione statica • Esempio: p calibrazione statica di un manometro nell’intervallo 010 Kpa dapprima in senso crescente (cerchietti) e poi in senso decrescente (astrerischi) Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Calibrazione statica • La curva di calibrazione statica può essere spesso pp da una retta ((nel nostro caso p possiamo approssimata esprimerla coma z=ay+b). • Si pone allora il problema di trovare quale sia l’equazione d ll retta della tt che h meglio li approssimi i i i dati d ti sperimentali i t li (ad ( d es. si minimizzi la somma dei quadrati delle differenze tra i dati quelli p previsti dalla retta). ) indicati dallo strumento e q • Tale problema ha la seguente soluzione: a nn zy n yn z nn y 2 y 2 n z y zy y b n y y Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] 2 n n n 2 2 n n n Sistemi di Elaborazione delle Informazioni NON LINEARITA’ Output Output I Input t I Input t lineare Non lineare Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni ISTERESI OUT segnale misurato IN grand. da misurare Il segnale dii uscita i è differente iff a seconda che la grandezza da misurare i aumenti o diminuisca Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Precisione • Negli strumenti di misura la precisione è definita in diversi modi. modi I più comuni sono: • Errore percentuale dell’indicazione di fondoscala – L’ L’errore assoluto l t massimo i sii determina d t i moltiplicando lti li d l’errore percentuale dell’indicazione di fondoscala per il percentuale è valore di fondoscala. Tale errore p denominato classe dello strumento • Errore percentuale della lettura – Questo modo è impiegato particolarmente negli strumenti con scala logaritmica • Somma degli errori percentuali della lettura e del fondoscala Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Classe di una strumento: esempio • Ad esempio un voltmetro di classe 0,2 è caratterizzato da un errore assoluto al massimo uguale allo 0,2% del valore di fondoscala: se impiegato con una portata di 300 V, V presenta pertanto un errore assoluto di (0,2/100)300=0,6 V • Il limite superiore dell’errore assoluto è costante, e dipende solo dalla portata, portata ne deriva che ll’errore errore percentuale della misura è tanto maggiore quanto più la lettura è fatta in p p prossimità dell’inizio della scala Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Prestazioni dinamiche degli strumenti di misura • Solo poche misure biomediche (come ad es. la temperatura corporea) sono quantità costanti o variabili molto lentamente. La maggioranza della strumentazione medica deve elaborare segnali che sono funzione del tempo • Ha dunque interesse studiare la risposta dinamica di uno strumento di misura • Equazioni differenziali lineari a coefficienti costanti puòò essere molto lt spesso usata t per descrivere d i l la relazione tra ingresso e uscita di uno strumento Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Prestazioni dinamiche degli strumenti di misura Ingresso y Uscita strumento z • Se si considera uno strumento con ingresso y e uscita z, la relazione tra ingresso e uscita può essere espressa dalla f formula l an d n z(t) d n1z(t) dz(t) d n y(t) d n1y(t) dy(t) a ... a a z(t) b b ... b b0 y(t) n1 1 0 n n1 1 dt n dt n1 dt dt n dt n1 dt dk k Introducendo l’operatore differenziale D k dt a D n n an1Dn1 ... a1Dn a0 z(t) bn Dn bn1Dn1 ... b1Dn b0 y(t) Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Am mpiezza a Am mpiezza a RUMORE tempo tempo Segnale originario Segnale rumoroso Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Deriva della linea di base modulazione Segnale originario Baseline drift Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] modulazione Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Saturazione dell’amplificatore dell amplificatore Ampiezza 5 mV Range dinamico di ingresso tempo -5 mV ingresso Ampiezza 1V uscita T Tempo -1 V Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni OFFSET Ampiezza ingresso tempo Ampiezza uscita DC offset ff t tempo Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Risposta in frequenza 1.0 ampiezza 0.1 0.05 Hz 150 Hz f frequenza Possibili i i i risposta i dii un elettrocardiografo i f Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Serie di Fourier • Data una qualsiasi funzione periodica di periodo T continua con derivata continua a tratti e limitata, e’ possibile scriverla come somma di seni e coseni: a0 v(t ) a n cos 2 nft b n sin 2 nft 2 n 1 n 1 dove f = 1/T e’ la frequenza della funzione • pp sono dati dalle relazioni: I coefficienti dello sviluppo a0 2 T v ( t ) dt T 0 an 2 T v ( t ) cos 2nft dt T 0 bn 2 T v ( t ) sin 2nft dt T 0 Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Esempio: onda quadra • Eseguiamo lo sviluppo in forma complessa della funzione onda quadra periodica di periodo T: A vt A per 0 t per T 2 T t T 2 I coefficienti dello sviluppo pp sono dati da 1 cn T T 2 0 Ae i 2 nft dt 1 T T T 2 Ae i 2 nft dt Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Esempio: onda quadra esprimendo il risultato in termini di a e b: a0 0 ; 0 a n 0 ; bn 4 A n per n pari per n dispari possiamo quindi scrivere lo sviluppo dell’onda quadra come: sin 2nft n n dispari 4A v t Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Contenuto frequenziale • … Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Am mpiezza a Am mpiezza a Segnali ANALOGICI e DIGITALI tempo Segnale analogico Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] tempo Segnale digitalizzato Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Am mpiezza a Am mpiezza a CAMPIONAMENTO del segnale tempo Segnale tempo-continuo Università degli Studi “Federico II” di Napoli Prof. A. Fratini: tel: 081 7683789 e-mail: [email protected] tempo Segnale campionato