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TV LCD Sony KDL-46Z4500
€ 2.700,00
Eccesso
di velocità
103
TEST
HD
ELEGANTE ED ANCORA PIÙ PRATICO
Con la gamma 4000, commercializzata
fin da prima della pausa estiva ed in
anticipo rispetto ai classici tempi di
introduzione delle nuove serie, Sony ha
ancora una volta rinnovato il design,
differenziando notevolmente il nuovo
prodotto dalle serie precedenti.
Le dimensioni sono pressoché immutate,
ma la conformazione dello chassis
conferisce una impressione di maggiore
snellezza, grazie anche alla sezione
V
D FINIZION
C
Sony non è sola in questo tentativo,
poiché l’ “amica-nemica” Samsung ha
presentato, sempre all’IFA, lo stesso
sviluppo, anche se il lancio dei modelli è
previsto più avanti.
Indipendentemente da chi abbia avuto
l’idea o chi sia riuscito ad implementarla
per prima, la curiosità dietro il 200 Hz è
tanta, e con piacere abbiamo messo alla
prova il Sony KDL-46Z4500 giunto in
redazione in anteprima assoluta.
cinema
&TV
he il mercato dei televisori LCD
sia in particolare fermento è
testimoniato dalla rapidità con
cui le diverse aziende rinnovano la
gamma di prodotti ed introducono
migliorie tecnologiche.
Oltre ad aver presentato la tecnologia di
connessione Wireless, i modelli LCD
super-sottili (meno di 10 cm) della serie
ZX, e gli eleganti schermi da utilizzare
anche come “cornice digitale” gigante,
Sony questa volta si è presentata con
una primizia che ha fatto molto
discutere fin dal lancio all’IFA 2008,
un’evoluzione del sistema MotionFlow
che porta la frequenza di refresh dello
schermo a ben 200 Hz. In poco più di
un anno, quindi, si è passati dal refresh
standard di 50 Hz dei modelli LCD per il
mercato europeo, al 100 Hz dei primi
MotionFlow ed ora ad una velocità
quattro volte superiore. Pensata, a detta
della azienda, per offrire una fluidità dei
movimenti mai vista prima.
AL A
La nuova generazione di TV LCD
Sony si presenta con una
fondamentale novità: il
MotionFlow 200Hz. Quattro volte
più rapida ad aggiornare le
immagini rispetto agli LCD
tradizionali, questa tecnologia
mira a sconfiggere le classiche
limitazioni dei TV LCD.
Con quali risultati?
Per scoprirlo abbiamo messo alla
prova il nuovo KDL-46Z4500!
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Il telecomando è
ricco di funzioni ma è
ben organizzato. I tasti
illuminati aiutano l’uso al buio.
AL A
cinema
&TV
D FINIZION
HD
TEST
TEST
VI
altoparlanti separata dal corpo principale
dell’apparecchio.
Anche in questo caso, come nel KDL52W4000 provato nel numero 48, il
supporto in dotazione permette di
orientare il televisore sull’asse
orizzontale, semplificandone così i
piccoli spostamenti che si rendessero
necessari per ottimizzare la visione da
diverse angolazioni. L’installazione è
semplice ed il supporto appare piuttosto
solido anche se, rispetto alle basi di altri
modelli Sony che abbiamo avuto
occasione di provare, il tutto ci è parso
leggermente meno stabile.
Il pannello posteriore offre una
dotazione di ingressi tipica per prodotti
di questo livello, completa di 2 prese
Scart RGB, un ingresso component RCA
con relativi ingressi audio stereo
analogici, due porte HDMI, un ingresso
PC, una uscita audio digitale ottica ed
una stereo analogica. A lato troviamo
una terza porta HDMI, un ulteriore set di
ingressi audio analogici con video
composito nonché lo slot per un modulo
CAM ed una porta USB.
Quest’ultima può essere utilizzata per
visualizzare fotografie o riprodurre brani
musicali sia da una memoria flash USB
che da altri dispositivi (hard disk,
camcorder, fotocamere etc) dotati di tale
tipo di connettore con funzionalità di
memoria di massa. Per quanto concerne
il modulo CAM, l’apparecchio viene
fornito privo di decoder per
i segnali digitali
criptati, che
non è ancora
nemmeno
reperibile tramite la
stessa Sony. A differenza quindi di altri
produttori, che già offrono i moduli CAM
per la visione dei programmi (ad
esempio La7 e Mediaset), Sony ancora
non si è data da fare sotto questo punto
di vista e non ha certificato moduli
commerciali, il cui funzionamento in
abbinamento al TV Sony non può quindi
essere garantito.
Novità invece è la presenza di un
connettore Ethernet che, abbinato alla
certificazione DLNA dell’apparecchio,
permette di collegare il televisore alla
LAN domestica per utilizzare, da remoto,
file musicali o immagini presenti in
server di rete che, ovviamente, devono a
loro volta essere compatibili DLNA
(come PC VAIO o altri dotati di Windows
almeno XP con opportuno software,
videocamere o fotocamere Sony etc).
Visto il graduale aumento delle
funzionalità di connettività alla rete dei
dispositivi elettronici, la presenza di reti
LAN domestiche è in costante aumento,
il che rende questa funzionalità
sicuramente interessante per sfruttare
ancora meglio le caratteristiche del TV.
Naturalmente è possibile collegare
l’apparecchio ad un bridge Wi-Fi e, da
questo, connettersi al modem/router WiFi cui siano collegati gli altri apparecchi
DLNA: quindi nessuna paura se non avete
ancora cablato il vostro appartamento
con una rete Ethernet fisica...
EASY SET-UP E MEDIA BAR
Come descritto per il modello W4000, la
nuova gamma Bravia eredita l’interfaccia
grafica Xross Media Bar già vista nella
PS3, che semplifica la navigazione fra le
diverse voci e, soprattutto, conferisce
un tocco di modernità in più.
Le opzioni di messa a punto offerte da
questo Z4500 sono del tutto simili a
quelle degli altri modelli. Alla prima
accensione parte il sistema di setup
automatico, che si occupa anche di
effettuare la sintonizzazione dei canali
analogici e digitali, oltre che di
impostare, ponendo una serie di
semplici quesiti all’utente, tutte le
funzioni di base.
Naturalmente i parametri di
configurazione di immagine e del sonoro
sono mantenuti ai valori Standard
predisposti da Sony ed è necessario
intervenire direttamente per apportare
eventuali modifiche.
A valle della sintonizzazione, scopriamo
che è necessario riordinare i canali TV
digitali secondo le impostazioni
abituali, mentre per quelli analogici
l’ordine delle emittenti principali è
scelto automaticamente dall’apparecchio
(prima o poi, immaginiamo, la stessa
comodità sarà offerta anche per il
digitale ...).
Non abbiamo avuto particolari problemi
a trovare le diverse emittenti romane ed
in generale abbiamo rilevato una
sensibilità standard del sintonizzatore.
Nel menu Set-up, ecco le regolazioni
principali per ottimizzare la qualità di
immagine e audio. Oltre ai soliti
parametri di contrasto, luminosità,
saturazione e nitidezza, possiamo
regolare la retroilluminazione, la
temperatura di colore ed alcune funzioni
accessorie come il riduttore di rumore, il
deblocker MPEG, il sistema Live
Color/WideGamut e l’Advanced Contrast
Enhancer. Si tratta delle stesse funzioni
presenti nel modello W4000, alla cui
prova (pubblicata sul numero 48)
rimandiamo per una descrizione più
approfondita.
Anche in questo caso manca la
possibilità di regolare il punto del
bianco e non sono previsti parametri per
la messa a punto dello scaler integrato.
104
UN OTTIMO TELEVISORE
La qualità di immagine, sotto il profilo
cromatico e di risoluzione, ci è apparsa del
tutto confrontabile con quella del W4000.
I colori sono ricchi e ben bilanciati. Il
punto del bianco anche in questo caso è
più naturale impostando la temperatura
colore su Warm 1, per rendere le immagini
meno fredde ed ottenere rossi più caldi. Le
funzioni Wide Gamut e Live Color le
preferiamo disattive, visto il viraggio che
apportano ai rossi ed i verdi, per catturare
meglio l’occhio dello spettatore meno
attento alla naturalezza e più attratto dal
colore “vivo”. È pur vero che con molte
trasmissioni del digitale terrestre, già di
per sé sbiadite e poco contrastate, il Wide
Gamut può offrire un utile palliativo,
migliorando la brillantezza dei colori, al
prezzo di alterarne leggermente la
naturalezza (verdi più bluastri e rossi più
fucsia).
Buono il comportamento della funzione
Advanced Contrast Enhancer, soprattutto
al livello Minimo, che accentua
leggermente i bianchi, rendendoli più
brillanti, e nello stesso tempo conferisce
una maggiore profondità al nero, senza
“bucare” le tonalità di colore più scure.
Assolutamente da disattivare sia il Noise
Reduction che l’MPEG Noise Reduction, per
via degli effetti negativi sulla nitidezza
delle immagini.
Complessivamente le immagini sono
naturali ed i colori correttamente
restituiti; il risultato è piuttosto buono
anche con le impostazioni Standard dei
livelli. È consigliato ridurre leggermente
la luminosità del pannello, rispetto alle
impostazioni di fabbrica, specie per una
visione al buio meno affaticante.
Veramente molto buona l’impressione in
merito alla pulizia del nero e,
complessivamente sul contrasto offerto
dall’apparecchio. La luminosità residua
sul nero è bassa per uno schermo LCD,
ma va detto che nell’esemplare in esame
erano piuttosto evidenti fenomeni di
“clouding” a schermo nero (macchie più
chiare o grigiastre), non particolarmente
fastidiose nella visione normale.
Il televisore non effettua alcuna
compensazione automatica della
luminosità in funzione del tipo di
segnale (niente Auto Dim per
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TEST: TV LCD Sony KDL-46Z4500
Costruttore: Sony, Giappone
Distributore: Sony Italia, V. Galilei 40 Cinisello Balsamo (MI),
tel. 02/618381, www.sony.it
CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE
Tipo: LCD
Sintonizzatore TV analogico: PAL B/G/H, D/K, L, I
Sintonizzatore TV Digitale: DVB-T/C, MPEG-2 MP@ML, H.264/AVC
[email protected]
Ingressi: 2x Scart RGB (1 S-Video), 1x Component RCA, 3x HDMI 1.3a,
PC in, USB, LAN 10/100
Segnali video: 1080p24,1080i, 720p, 576i/p, 480i/p
Uscita: S/PDIF ottica
Altoparlanti: 9+9 W, woofer 12W
Dimensioni (con piedistallo): 114x79x30,7 mm
Alimentazione: 220-240 V AC 50 Hz
Peso con piedistallo: 34,5 Kg
LA PAGELLA DI ALTA DEFINIZIONE
PRO
CONTRO
✔ Contrasto
✔ Qualità dei colori
✔ Tuner HDTV
✔ Bilanciamento del bianco non
regolabile
✔ Prezzo elevato
Il pannello anteriore, elegante, è stato ora arricchito, oltre che dal logo Sony,
anche dalle icone retroilluminate ed a sfioramento.
Un tocco in più di eleganza e modernità.
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TEST
VII
HD
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ESTETICA
Apparecchio elegante e ben integrabile in un arredamento moderno.
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COSTRUZIONE
Al livello dei migliori prodotti Sony, anche se il supporto avrebbe potuto
dare una impressione di maggiore solidità. L’esemplare in esame mostrava
macchie (effetto clouding) a schermo nero più visibili rispetto ad altri
modelli passati per la nostra redazione.
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VERSATILITÀ
C’è veramente tutto il desiderabile, compreso il DLNA, l’ingresso USB ed il
tuner HDTV, ma non raggiungiamo il 10 per l’assenza (ancora) di moduli
CAM pay-tv certificati.
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PRESTAZIONI
La qualità complessiva delle immagini è ottima con tutti i segnali ad alta
definizione e le performance sono più che soddisfacenti anche in SD.
Gli effetti del MotionFlow sono discutibili, ma la funzione fortunatamente
è disattivabile e l’intervento regolabile su 3 livelli, per adattarsi a
qualsiasi gusto ed esigenza.
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RAPPORTO Q/P
Il prezzo più elevato dell’apparecchio, rispetto agli altri modelli simili
della gamma Sony, è in parte giustificato dal livello costruttivo e da
alcune migliorie generali, come i diffusori, ed in parte dovuta al sistema
MotionFlow 200 Hz nel suo complesso, per il quale manteniamo un
giudizio controverso.
D FINIZION
IL MOTIONFLOW
Ma arriviamo alla vera novità di questo
apparecchio, il MotionFlow 200 Hz.
Iniziamo subito col dire che la funzionalità
può essere attivata, disattivata ed
impostata a piacere. Di fabbrica, il
MotionFlow è attivo in modalità Standard,
ma sono disponibili anche due livelli di
intervento rispettivamente più o meno
intenso (High e Low), oltre che
l’impostazione OFF per lavorare alla
normale frequenza di aggiornamento. A
nostro avviso, mai altre funzionalità
potevano avere un impatto così diretto sul
“gradimento” da parte dell’utente circa il
risultato finale, indipendentemente dalla
utilità e dalla bontà delle operazioni
eseguite. E questo è tanto vero che
dobbiamo separare le impressioni
complessive d’uso ed i test su questo
sistema in due: valutazioni tecniche e
valutazioni soggettive. Il MotionFlow 200
Hz innalza la frequenza di quadro a
TELEVISORE LCD SONY KDL-46Z4500
cinema
&TV
della velocità nella visione di edizioni
europee su BD.
L’upscaling è preciso, non introduce
particolari artefatti, ma non ci ha convinto
pienamente in quanto con materiale a
definizione standard le immagini risultano
generalmente piuttosto dure e
frequentemente mostrano effetti di
scalettatura.
AL A
fortuna), a garanzia dell’uniformità della
riproduzione anche durante i passaggi più
scuri o i titoli di coda.
È possibile attivare un sensore di
luminosità ambiente, invece, che attenua
la brillantezza del pannello quanto più si
è in condizioni di oscurità.
Abbiamo messo alla prova il KDL-46Z4500
con diverse sorgenti, per testare anche la
qualità del sistema di elaborazione delle
immagini. Via HDMI, con la PS3 abbiamo
verificato il funzionamento con giochi e
Blu-Ray 1080p, tramite un DVD Player
Denon DVD-1930 con processore DCDi
integrato abbiamo confrontato i risultati
in upscaling di materiale SD, nonché nel
deinterlacing di DVD contenenti materiale
video. Quindi abbiamo collegato una
videocamera Canon HDV XL-H1S in
component ed una 3 sensori Panasonic
HDC-HS100 (con gamut xv.colour, gestito
dal TV) sempre in HDMI per verificare le
performance con video HD ed SD.
Nel complesso possiamo confermare le
impressioni avute con il modello W4000.
Il comportamento è veramente ottimo in
riproduzione di materiale ad alta
definizione 1080p/i.
Il televisore è ovviamente anche
compatibile con il 1080p24, pertanto è
possibile eliminare anche ogni sorgente di
artefatti nei movimenti (legati al
passaggio a 60 Hz) e beneficiare della
ritrovata naturalezza dei toni e
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circa 200 Hz (richiedendo tecnicamente
un pannello con tempo di risposta di 4 ms
circa, non dichiarato da Sony).
L’operazione richiede la creazione di un
elevato numero di fotogrammi aggiuntivi,
da un minimo di 3 al secondo (passando
da 50/60 a 200/240 Hz) ad un massimo di
7 nel caso di programmi in 24p
visualizzati a 192 Hz. Come spieghiamo
più ampiamente nell’articolo dedicato, nei
sistemi LCD le tecnologie per il refresh a
100 o più Hz, come il Motion Flow 200 Hz
di Sony, sono in realtà la combinazione di
due meccanismi distinti: l’aumento vero e
proprio del frame rate e l’introduzione di
meccanismi di interpolazione del moto. La
prima funzione ha in realtà lo scopo di
minimizzare l’effetto scia e la persistenza
tipica della tecnologia LCD. Si tratta di un
“trucco” per ridurre il tempo di
permanenza della singola immagine sullo
schermo, riducendo così la possibilità per
l’occhio di accorgersi della persistenza
stessa delle immagini.
La semplice aggiunta di fotogrammi,
conseguente all’aumento della velocità di
refresh, però, non apporta alcun beneficio
alla fluidità dei movimenti ed anzi, ne può
addirittura peggiorare la scattosità se i
fotogrammi vengono ripetuti. È qui che
interviene il secondo meccanismo.
Il MotionFlow di Sony implementa,
assieme all’aumento della frequenza di
scansione, algoritmi proprietari di motion
interpolation che, a detta dell’azienda,
sono in grado di identificare i movimenti
in tutte le direzioni, e non soltanto in
quella orizzontale, per rendere il risultato
ancora più fluido e minimizzare
l’insergenza di artefatti dovuti ad una
errata interpolazione, come la
“microscattosità” notata in alcuni sistemi
100 Hz di alcuni concorrenti di Sony. I
test sul MotionFlow 200 Hz di Sony hanno
prodotto risultati piuttosto differenti a
seconda del materiale utilizzato. La prova
è stata eseguita analizzando sia nel
dettaglio le immagini, attivando e
disattivando la funzionalità con le diverse
sorgenti, che riprendendo lo schermo ad
alto framerate (fino a 250 Hz) per
catturare tutto il flusso di fotogrammi
interpolati ed analizzarlo nei dettagli, in
slow motion, e comprenderne le
caratteristiche.
Partiamo dalla visione di film da Blu-ray
(1080p24). In questo caso possiamo dire
che il MotionFlow si comporta piuttosto
bene dal punto di vista prettamente
tecnico fintanto che viene mantenuto al
livello Low e accettabile in Standard se il
programma non è particolarmente ricco di
movimenti. Attivando la modalità High
(che poi è quella che Sony consiglia per i
film!), il sistema inizia a mostrare non
pochi limiti. Ai livelli Low e Standard si
può notare un miglioramento della fluidità
dei movimenti, che diventano più
continui ma mantengono una minima
scattosità tipica dei film.
Gli artefatti sono rari (non ne abbiamo
percepiti al livello Low) e nel complesso il
funzionamento è tecnicamente corretto. Il
test è stato eseguito con diversi film su
BD, come La Leggenda degli Uomini
Straordinari, Casino Royale, Men in Black,
contenenti parecchio movimento naturale
ed in CGI. Anche con movimenti piuttosto
rapidi il MotionFlow mantiene fluide e
compatte le immagini, senza introdurre in
modo troppo evidente aloni, blocking o
scatti innaturali. Una più frequente
insorgenza di artefatti si riscontra
passando al livello Standard.
In entrambi i casi, però, si nota una certa
latenza del sistema che, al cambio di
inquadratura, impiega un certo tempo per
stabilizzarsi; tempo in cui si può notare
una minima microscattosità.
Passando alla modalità di intervento High,
le immagini diventano estremamente più
fluide, con un effetto impossibile da non
percepire: la precisione apparente sulla
fluidità dei movimenti è anche superiore
rispetto al video! Contemporaneamente,
però, appaiono numerosi artefatti su tutti
gli oggetti in rapido movimento, nei
cambi di inquadratura, nei contorni. Si ha
anche una sensazione di generale perdita
di nitidezza negli sfondi, che però non
abbiamo riscontrato in una altrettanto
netta perdita di definizione analizzando i
fotogrammi al ralenty e quindi è
probabilmente un effetto indotto
soggettivo.
In qualche caso si notano invece degli
scatti, veri e propri “errori”,
sovrapposizioni di movimento in alcuni
AL A
cinema
&TV
D FINIZION
HD
TEST
TEST
VIII
oggetti, segno che il sistema non riesce a
stare dietro a tutti i cambiamenti che
possono avvenire nel flusso di immagini:
computazionalmente sembra esserci la
necessità di più potenza ed algoritmi più
sofisticati per mantenere il livello di
fluidità che Sony intende raggiungere con
le impostazioni più aggressive.
Al ralenty, questi artefatti sono visibili
come anomalie di vario tipo, ad esempio
la comparsa e scomparsa innaturale di
parti di immagine (magari perché nascoste
dal movimento di altri oggetti), la
comparsa di aloni o doppi bordi, un
leggero effetto scia. Tutte non sempre
direttamente visibili a velocità reale, ma
complessivamente causa della generale
perdita di naturalezza.
L’analisi al ralenty ci ha fatto comprendere
le differenze tecniche fra le 3 modalità. In
tutti i casi il TV effettua una
interpolazione dei fotogrammi dal numero
di partenza a 192, 200 o 240 fotogrammi
al secondo. Nella modalità High,
l’interpolazione è perfettamente continua.
I 24 fotogrammi al secondo originali
vengono interpolati producendone un
totale di 8 per ciascun fotogramma
originale, arrivando così a 192 fotogrammi
al secondo, tutti sono differenti: i
movimenti vengono fluidamente ricostruiti
in modo tale che il passaggio fra un
fotogramma e l’altro, reale o ricostruito,
sia perfettamente continuo. Nella modalità
Standard e Low, vengono sempre
ricostruiti gruppi di 8 fotogrammi per
ciascuno dei 24 fot/sec del filmato
originale, raggiungendo così la cadenza di
192 Hz. Quello che avviene, però, è che
ciascun fotogramma originale viene
trasformato in un gruppo di 8 fotogrammi
separato, non perfettamente raccordato
con il gruppo successivo. Il movimento,
quindi, non è completamente continuo fra
un fotogramma e l’altro, ma viene
mantenuta una piccola scattosità fra i
gruppi di fotogrammi corrispondenti a
ciascun fotogramma originale. Spegnendo
il MotionFlow, si nota come il singolo
fotogramma venga mantenuto su schermo
per tutto il tempo corrispondente ai
fotogrammi interpolati dal MotionFlow,
L’interfaccia del nuovo 200 Hz Sony è
quella chiamata ‘Xross Media bar’.
106
© MOTOPERPETUOPRESS
TEST: TV LCD Sony KDL-46Z4500
Il retro offre una ricca dotazione di connessioni, in analogico composito,
component ed RGB e digitale HDMI, per sorgenti più o meno moderne. L’uscita
audio ottica permette di collegare ad un amplificatore esterno mantenendo la
massima qualità audio. Presenti una porta LAN per la rete domestica e,
lateralmente, una USB per la visualizzazione di foto da memorie esterne.
107
IX
TEST
UN ACQUISTO SICURO
Il KDL-46Z4500 si rivela un prodotto
veramente ben realizzato, completo e ricco
di ogni sorta di funzionalità oggi
desiderabile da un TV 1080p. Utilizzabile
per visualizzare foto, ascoltare brani
musicali anche presi da un server
multimediale remoto, ideale per la visione
di programmi HD e Blu-ray ma dotato di
buone performance anche con normali
programmi SD, restituisce immagini di
ottima qualità, ben contrastate, nitide e
coinvolgenti. Tutto questo è già sufficiente
per renderlo un acquisto sicuro e capace di
ottime soddisfazioni.
Il prezzo in più da pagare è legato anche
alla presenza di una primizia come il
MotionFlow 200 Hz di cui potreste
innamorarvi al punto da non permetterne
a nessuno la disattivazione, o ribellarvi,
caso in cui apprezzerete la possibilità di
posizionarlo su OFF e lasciar lavorare
normalmente l’apparecchio.
Scopritelo e fateci sapere come la
pensate!
Massimo Basile
HD
DETTAGLI CHE CONTANO
MotionFlow a parte, nell’ottica di qualità
complessiva dello Z4500 troviamo un
sistema di diffusori più completo, ora
corredato da un woofer, che assicura una
migliore riproduzione della gamma bassa. È
chiaro che questi televisori andrebbero
affiancati da un buon impianto hometheater, per godere al meglio della qualità
dei dischi DVD e BD, ma la bontà del
sistema sonoro integrato è importante per
l’uso quotidiano. Apprezziamo, quindi, il
miglioramento apportato da Sony rispetto
agli ultimi modelli provati.
Anche il telecomando merita un bel voto.
Per quanto ricco di tasti, che richiedono un
po’ di tempo di apprendimento per un uso
veloce, è ben realizzato e anche
retroilluminato, a vantaggio dell’impiego al
buio. Finalmente.
Miglioramenti anche nelle funzioni di
gestione dei canali, ora con Guide+ che
semplifica la navigazione fra programmi.
Chiudiamo segnalando la presenza, ormai
immancabile, del tuner MPEG-4 AVC
compatibile con le trasmissioni HD del
digitale terrestre ed anche con l’audio
Dolby Digital Plus, sia mai si decidessero
nel nostro paese di fare un salto di qualità
“esagerato” al sonoro multicanale.
D FINIZION
complesso, ci sentiamo di sconsigliare.
A MotionFlow spento, però, permangono i
vantaggi dell’uso di un refresh rate alto
(con semplice ripetizione dei fotogrammi):
la qualità complessiva, in termini di
assenza di effetto scia e precisione dei
dettagli, è elevatissima, con alcuni
miglioramenti percepibili rispetto ai
modelli precedenti a 50 Hz.
cinema
&TV
effetti del blocking più evidenti nei DVD
(specie se molto compressi), il che ne
rende l’utilizzo ancora meno consigliabile
rispetto al caso BD/HD. Le modalità Low e
Standard hanno un impatto un po’ meno
evidente sul 25p dei DVD rispetto al 24p
dei BD, ma nel complesso si continua ad
avere la sensazione di perdita dell’effetto
film.
Applicando il MotionFlow sul video 50 Hz
(da TV o videocamera), i risultati sono
diversi: gli effetti di artificiosità sono molto
meno marcati, grazie alla maggiore
risoluzione temporale del video che
contribuisce sostanzialmente ad una
migliore naturalezza del risultato finale.
Il beneficio diretto più gradevole è una
migliore leggibilità di tutte le scritte in
movimento, compresi i sottotitoli in
scorrimento orizzontale (nei quali però
abbiamo spesso notato una scattosità
innaturale), i cui contorni diventano molto
più definiti e netti.
Curiosamente, applicando il MotionFlow a
programmi del digitale terrestre
particolarmente compressi, e quindi pieni
di artefatti di blocking, si ha anche un
indiretto beneficio di ridurre la visibilità
degli artefatti stessi. E così, mentre con
programmi di alta qualità, il MotionFlow
può peggiorare la visibilità di alcuni
artefatti di blocking nei contorni degli
oggetti in movimento, con programmi di
bassa qualità li attenua leggermente. Un
altro effetto della interpolazione temporale.
Nel complesso l’applicazione del
MotionFlow sul video appare più che
accettabile, ed anche ai livelli massimi di
intervento non rende innaturale il risultato.
Il nostro consiglio, quindi, è
diametralmente opposto rispetto al
consiglio di Sony. Il MotionFlow 200 Hz
non ci piace affatto nella visione di film,
soprattutto se 24p, ma ci sembra offrire
buoni risultati nella visione dei programmi
video e TV, anche sportivi.
Il giudizio finale rimane contrastato. Da un
lato va detto che la tecnologia, alle sue
prime versioni, rivela già un notevole grado
di maturità. La definizione rimane elevata
ed il miglioramento della nitidezza nel
video ne è un’ottima dimostrazione. Gli
algoritmi però non riescono a stare dietro
alla interpolazione del moto nelle modalità
di calcolo più aggressive che, nel
AL A
con il risultato di mantenere l’esatta
cadenza e, di conseguenza, tutta la
scattosità del programma originale.
FUNZIONA, MA PIACE?
Se l’analisi porta quindi ad evidenziare un
comportamento tecnicamente corretto
nelle modalità di intervento minimo, il
giudizio sulla qualità ed il gradimento,
invece, rimane del tutto soggettivo di chi
scrive, anche se condiviso con altri membri
della nostra redazione.
Con i film, sin dall’attivazione del
MotionFlow al più basso livello di
intervento si perde quel “look
cinematografico” che il 1080p24 del Bluray addirittura esalta nei TV compatibili 24p
(quando visualizzato con ripetizione dei
fotogrammi a 48 Hz o più). Le immagini
sembrano girate a video... alcuni
definiscono questa impressione “effetto
soap opera”, altri “effetto steadycam”. In
ogni caso non è una buona impressione.
Chi ama il cosiddetto “judder”, la scattosità
tipica dei film, probabilmente non
sopporterà in alcun modo l’attivazione del
MotionFlow, nemmeno ai livelli più bassi.
Se, poi, le modalità Low e Standard con il
loro limitato intervento, mantengono
ridotto il numero di artefatti, producendo
un risultato abbastanza corretto ma con un
effetto che può o meno piacere
soggettivamente, l’impostazione High ci
sembra invece sia tecnicamente che
soggettivamente esagerata. Curioso, tra
l’altro, il fatto che Sony ne consigli
l’attivazione nella visione di film, ma il TV
la disattivi completamente quando si
imposta l’opzione “Theater”...
Una possibilità da non trascurare è che non
siamo abituati ad una tale fluidità dei
movimenti, ma è anche probabile che
questa fluidità apparentemente corretta dal
punto di vista tecnico (quando priva di
artefatti o errori evidenti), essendo frutto
della costruzione di immagini sintetiche e
di movimenti artificiali, sia in realtà priva
delle caratteristiche imperfezioni dei
movimenti reali, originando così una
sensazione di artificiosità.
Passando ai film SD da DVD PAL o TV, la
situazione cambia leggermente. Anche in
questo caso le modalità Low/Standard
offrono risultati più accettabili rispetto al
caso High. Quest’ultimo ora mette a nudo
ulteriori artefatti, peggiorando anche gli
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La nuova generazione di TV LCD Sony si presenta con una