Universalismo ed equità
Solidarietà
Sussidiarietà
Centralità del territorio
Centralità del cittadino
Programmazione come processo
Regione il governo della sanità,
Aziende la gestione della sanità
Reti dei servizi il governo e la gestione clinica
Enti locali il governo e la gestione della salute
Appropriatezza
Integrazione interdisciplinare,
Interprofessionale e intersettoriale
Uso razionale (e non il razionamento)
delle risorse
POTENZIAMENTO PREVENZIONE
(controllo fattori di rischio in ambiente di vita, lavoro e dei rischi alimentari)
Ambiente
(Ecosistema)
CULTURA,
CONDIZIONE
SOCIO-ECONOMICA
•Comportamenti
•Stili di vita
•Abitudini
PROMOZIONE SALUTE
INTEGRAZIONE
SOCIO-SANITARIA E
INTERSETTORIALE
SALUTE
•
•
•
•
SERVIZI
SANITARI
Prevenzione
Diagnosi
Cura
Riabilitazione
RIEQUILIBRIO
H - TERRITORIO
APPROPRIATEZZA
PRESTAZIONI
UN’ALLEANZA PER LA SALUTE
Cittadini
Istituzioni
Rappresentanze
sociali
Terzo settore
Volontariato
Cooperative sociali
PROGRAMMAZIONE
E CONTROLLO
Operatori
Mondo
produttivo
Mondo della
comunicazione
TUTELA SOGGETTI
FRAGILI
PIANI COMUNITARI DI SALUTE
FUNZIONI
FASI
Pianificazio
ne
Strategica
e
Programm
azio-ne
pluriennale
Piano Sanitario
Regionale
X*
Atti di indirizzo
X*
Definizione criteri di
riparto
X*
Definizione
macrobiettivi e
allocazione risorse
X*
Programm
azio-ne
annuale
ENTI
LOCALI
X
X
ORGANISMI DI
RAPPRESENTANZA SOCIALE,
DI VOLONTARIATO E DI
TUTELA DEGLI UTENTI
X**
X
X
X
X
X*
X
Predisposizione del
piano di zona
X*
X
Predisposizione sistema
monitoraggio
X*
Definizione obiettivi
operativi annuali
X
X*
Gestione
X
X
Coordinamento con le
altre programmazioni
territoriali
X
X*
X*
Predisposizione bilancio
d'area
Valutazione risultati
ORGANISMI DI RAPPRESENTANZA
ECONOMICA ED AUTONOMIE
FUNZIONALI
X
X
Monitoraggio periodico
Valutazion
e
AZIENDE
SANITARIE ZONE
X
Approvazione piano di
zona integrato con le
altre programmazioni
territoriali
Attuazione
REGIONE
X**
X
X
X
X**
X
X
X*
X
X
PREVENZIONE E PROMOZIONE SALUTE
Controllo dei fattori di rischio (vigilanza e controllo negli ambienti
di vita e di lavoro; controllo alimentare lungo tutta la filiera produttiva per prevenire
i rischi e garantire la salubrita’ dei cibi; prevenzione incidenti stradali; ecc.)
Diagnosi precoce
Informazione ed educazione sanitaria
Piani Comunitari di Salute
Tutela infanzia, condizione femminile, anziani
Investimenti aggiuntivi 2003-2005 -> 15 milioni €
OBIETTIVO
GENERALE
TUTELA DELLA SALUTE DELLA DONNA
(Applicazione e monitoraggio del al P.O.M.I.)
AREA
OBIETTIVI
SPECIFICI
AZIONI/STRUMENTI
TEMPI
RISORSE
INDICATORI
Adolescenti
-prevenzione del disagio
adolescenziale;
-prevenzione dei disturbi
dell’alimentazione;
-miglioramento della
conoscenza per lo
sviluppo di una sessualità
consapevole e sicura e
prevenzione del ricorso
alla IVG.
1. creazione di reti di
collegamento stabile con la
scuola per la promozione della
salute nelle scuole e l’
individuazione dei soggetti a
rischio;
2. creazione di una rete
regionale per i Disturbi del
Comportamento alimentare;
3. potenziare e riqualificare gli
interventi consultoriali
sull’educazione alla sessualità,
alla genitorialità responsabile,
alla contraccezione, con
specifici programmi di offerta
attiva per le fasce meno
“raggiungibili“ (poveri,
immigrate, detenute);
4.aumentare la presa in carico
delle donne che richiede IVG
(percorso IVG);
5. applicazione del P.O.M.I.
Entro 2003
Risorse aggiuntive da
ricavare dall’incremento
previsto per il macrolivello
territoriale
Indicatori P.O.M.I.
SALUTE MENTALE
ESCLUSIONE SOCIALE
PERSONE DISABILI
DIPENDENZE PATOLOGICHE
AREA
2003
2004
2005
Dipartimento di Prevenzione
+ 5.0
mil.€
+ 10.0
mil.€
+ 15.0 mil.€
SERT
+ 0.5
mil.€
+ 1.0
mil.€
+ 1.5 mil.€
Dipartimento salute mentale
+ 3.3
mil.€
+ 6.6
mil.€
+ 9.9 mil.€
Cure domiciliari integrate
+ 1.2
mil.€
+ 2.4
mil.€
+ 3.6 mil.€
TOTALE (vs. 2002)
+ 10.0 mil
€
+ 20.0 mil
€
+ 30.0 mil €
LE FUNZIONI OSPEDALIERE
Modello hub e spoke
Progetto Alte specialità
Riclassificazione
•Unità operative
•Funzioni specialistiche
Potenziamento ospedali di rete
Riqualificazione piccoli ospedali
AFO
AFO
CHIRURGIA
AFO
EMERGEN
ZA
AFO
MATERNO
INFANTILE
AFO
MEDICINA
Totale
acuti
ASL 1 - Pesaro
15
-
-
45
60
ASL 2 - Urbino
100
13
30
133
276
ASL 3 - Fano
164
16
40
203
423
ASL 4 - Senigallia
100
16
35
125
276
ASL 5 - Jesi
111
18
42
189
360
ASL 6 - Fabriano
56
12
17
65
150
ASL 7 -Ancona
80
5
30
107
222
ASL 8 - Civitanova
178
16
46
184
422
ASL 9 - Macerata
153
20
56
301
530
ASL 10 - Camerino, S.Severino
60
12
33
83
188
ASL 11 - Fermo
168
21
40
292
513
ASL 12 - San Benedetto
135
19
55
195
404
ASL 13 - Ascoli Piceno
138
24
42
245
449
Umb I-Torrette - Dip. Lancisi
352
73
10
340
775
13
192
-
205
ASL/AO
Salesi
INRCA
40
6
-
119
165
AO Pesaro
130
33
45
259
467
1.978
317
713
2.885
5.893
TOTALE REGIONE
AFO
Funzione Specialistica
U.O.C. con o senza PL autonomi
AFO CHIRURGIA
cardiochirurgia*
chirurgia generale
Lancisi
Alcuni poli ospedalieri in base alla
programmazione
su base locale e provinciale
chirurgia maxillo
facciale*
Ospedali di rete, AA.OO., INRCA
Umberto I°
chirurgia plastica*
Umberto I°
chirurgia toracica*
Umberto I°
chirurgia vascolare*
Umberto I°
neurochirurgia*
Umberto I°
UOC con PL autonomi una per provincia; UOC
senza PL autonomi negli altri ospedali di rete
oculistica
odontostomatologia chirurgia orale
Attuali sedi ed eventuali altri ospedali di rete
in base alla programmazione
su base locale e provinciale
ortopedia
Ospedali di rete e AA.OO.
UOC con PL autonomi una per provincia; UOC
senza PL autonomi negli altri ospedali di rete
otorinolaringoiatria
urologia
Attuali sedi
Altri ospedali di rete in base alla
programmazione
su base locale e provinciale
Attuali sedi
Long terme care
Lungodegenza 0.5 x 1.000
Riabilitazione 0.5 x 1.000
RSA 1300 PL
Residenze protette 2500 PL
60% anziani non autosufficienti
PS
AN
MC
AP
LUNGODEGENZA POST-ACUZIE
REGIONE
735
LUNGODEGENZA
153
203
128
164
648
HOSPICE
21
26
19
21
87
RIABILITAZIONE (tutte le tipologie)
744
RIABILITAZIONE ALTA SPECIALITA' (3° livello Linee
Guida nazionali)
60
Unità spinale
6
6
Gravi Disabilità età Evolutiva (UGDE)
8
8
Unità di Risveglio (URI)
30
30
25
25
Intensiva neuromotoria postcritica (UNI)
RIABILITAZIONE INTENSIVA Osp e Extra-Osp (2° livello
Linee Guida nazionali)
RIABILITAZIONE ESTENSIVA (RSR) (1° livello Linee Guida
nazionali)
100
146
101
94
441
35
44
120
35
234
RESIDENZIALITA' (sanitarie e socio-sanitarie*)
5.500
UNITA' SPECIALI RESIDENZIALI
160
Unità Speciale per Sordociechi e Pluriminorati Psicosensoriali (Lega
del FILO D'ORO-Onlus)*
80
80
Stati comatosi persistenti
70
70
AREA ANZIANI
3.820
Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA anziani) e Nuclei speciali
Alzheimer
300
402
298**
320
1320
Residenze Protette per anziani ***
(ex NAR)
576
772
536
616
2.500
AREA DISABILI
520
Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA-disabili)
30
40
140
30
240
Residenze protette per disabili
70
80
60
70
280
AREA SALUTE MENTALE
440
Strutture residenziali terapeutiche
Residenze sanitarie riabilitative
104
138
87
111
Residenze protette
AREA DIPENDENZE PATOLOGICHE
Comunità terapeutica residenziale
* una quota a valenza nazionale
** 20 PL nel comune di Macerata
*** in corsivo le socio sanitarie
570
135
176
111
148
6.979
….. i percorsi della qualità non più eludibili
Evidence Based Medicine
Appropriatezza
Uso dei regimi assist.li
Uso delle tecnologie
Reingegnerizzazione
• Processi clinici (clinical patway)
• Processi organizzativi
Carta dei servizi – Costumer satisfaction
Technology assessment
Audit clinico
Risk management
Formazione continua
Sistema Informativo Sanitario
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Diapositiva 1 - Agenzia Regionale Sanitaria