Istituto Tecnico Agrario di Siena
Specializzato per la Viticoltura e l’Enologia
Anno scolastico
2005-2006
Piano dell’Offerta Formativa
Indice
Autonomia e POF …………………………………………
Analisi del contesto socio-economico …………..………….
Rilevazione bisogni formativi del territorio ………………....
Scelte culturali e didattiche - finalità e obiettivi istituzionali .
Obiettivi minimi e valutazione.. ……………………………..
Obiettivi minimi disciplinari ….……………………………….
Struttura dei curricola ……..………………………………..
Docenti dell’istituto ………………………………………….
Organigramma dell’Istituto ……………………………….…
Struttura didattica-organizzativa ……………………….…
Funzioni aggiuntive strumentali al POF ..…………………...
Obiettivi strategici del POF …..……………………………...
Progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa …………
Piano visite e viaggi d’istruzione …………………………..
Progetti formazione superiore …………………………..…
Strutture, supporti didattici e servizi ……………………….
Organigramma personale A.T.A ………………………….
Copertura finanziaria dell’E.S. 2006 ………………………
Valutare la scuola …………………………………………..
Valutazione del servizio ..……………………………………
Modello di autoanalisi …. …………………………………….
2
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3
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Il Piano dell’Offerta Formativa
dell’Istituto Tecnico Agrario di Siena
AUTONOMIA E POF
Il progetto dell'Autonomia dell'Istituzione scolastica ha radici nella politica di
riforma della scuola avvenuta da tempo.
Il Regolamento attuativo, DPR 275/1999 al Cap. I, art. 1 detta la natura e gli
scopi dell'Autonomia che vengono di seguito riportati:
1. Le istituzioni scolastiche sono espressioni di autonomia funzionale e
provvedono alla definizione e alla realizzazione dell'offerta formativa, nel rispetto
delle funzioni delegate alle Regioni e dei compiti e funzioni trasferiti agli enti
locali.
A tal fine interagiscono tra loro e con gli enti locali promuovendo il raccordo e la
sintesi tra le esigenze e le potenzialità individuali e gli obiettivi nazionali del
sistema di istruzione.
2. L'autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento
e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione
di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della
persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle
caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo
formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di
istruzione e con l'esigenza di migliorare l'efficacia del processo di insegnamento
e di apprendimento.
Solo un modello decentrato consente la differenziazione di traguardi e la
formulazione di strategie affinché ciascuno possa raggiungere i traguardi che gli
competono, riducendo gli insuccessi.
Nella nuova scuola, l'Autonomia è il modello di governo in grado di garantire la
rendicontazione responsabile , cioè un incrocio ottimale di efficienza ed
efficacia in una situazione data, che comporta la responsabilità delle scuole di
organizzare l'apprendimento in accordo con i bisogni della società e dei singoli
utenti, garantendo il rispetto delle scelte dei genitori, degli standard di
apprendimento dei ragazzi, l'accrescimento della professionalità dei docenti, la
rilevanza e l'attualità dei programmi, il corretto uso delle risorse.
L'autonomia è un processo in continua evoluzione, teso a garantire il diritto a
"progettare" e ad attuare progetti, cioè a sviluppare capacità propositive.
3
Gli ambiti più importanti previsti dall'attuale normativa si possono individuare nei
seguenti aspetti:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
a) Autonomia didattica:
programmazione educativa
programmazione didattica
verifica e valutazione
modalità di intervento per attività di
-recupero, -sostegno, -consolidamento, -sviluppo
continuità didattico-educativa tra i vari ordini di scuola
progettazione: salute, sicurezza, legalità, ambiente ecc.
carta servizi
Autonomia organizzativa
utilizzo ore di compresenza
orario settimanale delle attività scolastiche e sua distribuzione su 5 o 6 giorni
flessibilità dell'articolazione oraria in funzione degli obiettivi della scuola
aggregazione delle materie in ambiti disciplinari
ripartizione del tempo da dedicare all'insegnamento di ciascuna disciplina
utilizzo del personale docente
interventi di specialisti e/o esperti
organizzazione di attività extrascolastiche e parascolastiche che arricchiscano
l'offerta formativa della scuola
b) Autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo:
formazione e aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico;
innovazione metodologica e disciplinare;
ricerca didattica sulle diverse valenze delle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione e sulla loro integrazione nei processi formativi;
scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici;
integrazione tra le diverse articolazioni del sistema scolastico e d'intesa con i
soggetti istituzionali competenti, tra i diversi sistemi formativi, ivi compresa la
formazione professionale.
A questa esigenza di nuovi bisogni formativi risponde l’Istituto Tecnico Agrario
di Siena che da anni procede ad innovazioni dei curricula attraverso la
ridefinizione dei contenuti e la modificazione delle metodologie didattiche, con
particolare attenzione verso l’organizzazione modulare della didattica. Questa
azione di rinnovamento curriculare è affiancata da iniziative volte a migliorare la
qualità dell’istruzione; infatti attraverso stimoli che agiscono sul processo
formativo, l’istituto cerca di sviluppare conoscenze, attività e competenze per un
proficuo apprendimento.
A tal fine sono attivate iniziative volte a favorire l’accoglienza, l’orientamento
e gli scambi con l’estero, stage scuola-lavoro e progetti di autovalutazione.
Questo documento, pertanto, ha l’intento di illustrare come l’Istituto intende
muoversi per garantire una scuola di qualità e al passo con i tempi, e di
presentare un quadro informativo delle attività e dei progetti che i docenti
propongono per rispondere ai bisogni e alle aspettative dei propri utenti.
Il POF (Piano offerta formativa) è lo strumento attraverso il quale gli operatori
scolastici lavorando collegialmente indicano il percorso che intendono far seguire
agli alunni affinchè essi raggiungano i risultati di educazione e di istruzione
prefissati.
La scuola con il suo progetto si pone e propone come un sistema aperto che
interagisce con l’esterno; tale interazione consentirà all’alunno di inserirsi
4
responsabilmente nel mondo del lavoro o di proseguire la sua formazione
culturale in ambiti più elevati.
In altre parole, possiamo dire che il progetto formativo è un’intelaiatura che ci
permette di:
• rendere espliciti gli obiettivi e gli esiti perseguiti e farli diventare volontà
comune;
• aiutare gli insegnanti ad offrire proposte educative e didattiche coerenti ed
omogenee rispondenti ai bisogni evidenziati;
• facilitare e semplificare il lavoro di programmazione ed il lavoro burocratico di
documentazione dell’azione formativa;
• avere un riferimento comune ed esplicito in base al quale verificare, valutare
e modificare la nostra offerta formativa;
• razionalizzare l’utilizzo delle risorse disponibili, in modo da ottenere i migliori
risultati possibili;
• definire e rendere noti all’esterno – cioè alle famiglie e alle agenzie educative
operanti sul territorio – gli obiettivi, gli esiti e i percorsi per raggiungerli, in
modo che si conosca che cosa questa scuola può e vuole offrire instaurando
profili, collaborazioni e interazioni;
• stimolare un confronto con altre scuole, quelle del territorio senese in
particolare.
• utilizzare le risorse presenti nell’azienda scolastica come strumento didattico
sia per gli alunni dell’Istituto che per l’utenza esterna nell’ottica di un ulteriore
potenziamento degli scambi con le realtà territoriali.
5
ANALISI DEL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO
BACINO D’UTENZA DELL’ISTITUTO
L’Istituto Tecnico Agrario opera nella provincia di Siena da 52 anni.
Nato nel 1953 come Professionale per l’Agricoltura è diventato Istituto Tecnico nel
1975 iniziando da allora la preparazione di tecnici qualificati capaci di inserirsi
rapidamente in vari settori dell’agricoltura. Dal 1980, unico nell’Italia centrale, ha
ottenuto dal Ministero della Pubblica Istruzione la specializzazione in Viticoltura e
Enologia.
Area Geografica
Val d’Elsa senese
Chianti
Val d’Arbia-Crete senesi
Siena
Provincia di Arezzo
Provincia di Firenze
Val d’Orcia-Amiata
Val di Merse
Val di Chiana
Altre zone
Comuni
Monteriggioni, Colle Val
d’Elsa, Poggibonsi, San
Gimignano, Casole
Radda, Castellina,
Castelnuovo Berardenga,
Gaiole
Monteroni, Asciano,
Rapolano, San Giovanni
d’Asso, Buonconvento
Siena
Caviglia – Bucine
Castelfiorentino, Certaldo,
Gambassi, Montaione,
Tavernelle Val di Pesa,
Barberino Val d’Elsa
Montalcino, San Quirico
d’Orcia,
Sovicille, Chiusdino,
Monticiano, Murlo
Sinalunga, Torrita di Siena,
Montepulciano,Trequanda
Lubriano,Volterra,
6
Numero Alunni
85
43
45
82
8
39
10
30
4
3
NUMERO DI ALUNNI PER COMUNE DI RESIDENZA
ASCIANO
22
MONTERIGGIONI
BARBERINO VAL D’ELSA
3
MONTERONI D’ARBIA
BUCINE
4
MONTICIANO
4
BUONCONVENTO
4
MURLO
6
CASOLE D’ELSA
3
POGGIBONSI
32
CASTELFIORENTINO
7
RADDA IN CHIANTI
8
CASTELLINA IN CHIANTI
16
RADICONDOLI
1
CASTELNUOVO
BERARDENGA
12
RAPOLANO TERME
4
CAVRIGLIA
4
SAN GIMIGNANO
11
CERTALDO
17
SAN GIOVANNI D’ASSO
5
CHIUSDINO
4
SAN QUIRICO D’ORCIA
2
COLLE DI VAL D’ELSA
14
SIENA
83
GAIOLE IN CHIANTI
7
SINALUNGA
1
GAMBASSI TERME
6
SOVICILLE
16
MONTAIONE
1
TAVARNELLE V.P.
5
MONTALCINO
8
TORRITA DI SIENA
1
MONTEPULCIANO
1
TREQUANDA
1
VOLTERRA
1
TOTALE ALUNNI ISCRITTI 2005/2006
7
349
25
10
DESCRIZIONE SOCIO-ECONOMICA DELLE AREE DI PROVENIENZA
Zona 1: Val d’Elsa senese, Alta Val d’Elsa
Tale zona presenta il polo industriale più consistente nel quale si possono
individuare tre principali sistemi d’impresa: - sistema del mobile, - sistema del
cristallo, - sistema della meccanica. Tuttavia il sistema economico locale è in grado
di offrire anche una presenza significativa nel settore agricolo e una crescita
continua di quello turistico e agrituristico.
Zona 2: Area urbana senese
L’area, improntata alla terziarizzazione delle attività economiche, è incentrata su due
grandi poli: bancario e universitario. Accanto a questi si colloca in una posizione di
primo piano l’insieme delle attività legate al turismo.
Si nota un incremento nell’agricoltura soprattutto in relazione alle produzioni di
qualità che hanno spinto ad una crescente in novazione tecnologica e ad un
mutamento delle forme di produzione.
Il settore dell‘agriturismo sta vivendo una crescente espansione.
Zona 3: Crete senesi e Val d’Arbia
Zona di grande impatto ambientale presenta notevoli potenzialità
agricole,
tradizionalmente sfruttate. Rilevante la presenza di aziende agricole di dimensione
abbastanza elevata, a vocazione cerealicola. Comparto rilevante è la pastorizia.
L’economia della zona è inoltre caratterizzata dalla presenza di piccole imprese in
espansione e legata alla lavorazione delle materie prime e alle risorse offerte dal
sottosuolo (argilla, travertino).
In rilevante crescita il turismo ( presenza di beni artistici; località termali) e
l’agriturismo.
Zona 4: Val di Merse
Zona a rilevante valenza ambientale comprende quattro riserve naturali. La
superficie agroforestale copre la quasi totalità del territorio.
Il dinamismo del settore agricolo, che conta un consistente numero di addetti è
ancora frenato dall’ estrema frammentazione delle proprietà e degli allevamenti..
Se si esclude l’industria chimica il sistema imprenditoriale è costituito
prevalentemente da piccole e piccolissime imprese agricole, edilizie, manifatturiere e
commerciali al dettaglio. Degni di rilievo sono diventati recentemente il comparto del
turismo e l’industria agro-alimentare.
Zona 5: Chianti
Zona di notevole interesse paesaggistico e artistico è nota nel modo per i suoi vini.
L’economia presenta una forte, tradizionale connotazione agricola ( il numero degli
addetti all’agricoltura in questa zona è il maggiore della Provincia) con importanti
ricadute sulle altre importanti attività economiche: turismo, commercio, industrie di
trasformazione alimentare.
Le coltivazioni di maggiore pregio qualitativo sono la viticoltura e l’olivicoltura.
Per la viticoltura si assiste ad una riduzione delle superfici coltivate in favore di un
aumento della qualità dei prodotto e delle sempre più elevate dimensioni aziendali;
per l’olivicoltura, invece si assiste ad una crescita del numero delle aziende e delle
superfici coltivate. Il processo di specializzazione sta puntando su un notevole
sviluppo tecnologico che sta consentendo elevati tassi di crescita delle produttività
aziendali.
Molto rilevante il turismo sia interno che esterno caratterizzato anche da stanzialità.
Il saldo turistico presenta una forte crescita negli ultimi anni.
8
Zona 6: Val di Chiana
La zona, a tradizionale vocazione agricola, ha visto l’affermazione dei settori
metalmeccanico, elettronico e dei servizi alle imprese.
La selezione operata dalla globalizzazione dei mercati ha penalizzato soprattutto le
imprese di dimensioni medio-piccole e il settore dell’abbigliamento e del mobile. Tale
calo è stato compensato dall’aumento delle attività legate ai servizi alle imprese e al
turismo.
La favorevole conformazione del territorio permette tuttora lo sviluppo agricolo,
consentendo un grado di utilizzo della superficie agricola tra i più elevati della
provincia.
Rivestono notevoli importanza l’allevamento, le produzioni agricole di qualità (vino,
olio), e quelle tipiche (formaggio, miele, salumi)
Importante la presenza del polo termale di Chianciano.
Zona 7: Val d’Orcia- Amiata
Il patrimonio naturale della zona si presenta alquanto vario (montagna, collina,
macchia mediterranea, etc.) e ben conservato grazie anche alle scelte economiche
locali orientate essenzialmente verso l’agricoltura e il turismo.
L’agricoltura, incentrata sulla cerealicoltura, è la principale attività economica del
territorio, unitamente all’allevamento bovino che rappresenta circa un terzo dell’intero
patrimonio provinciale.
Importante inoltre il comparto florovivaistico.
Inoltre i settori produttivi dominanti dell’area sono -in Val d’Orcia l’agroalimentare
(produzione vinicola di alta qualità a Montalcino, produzione olearia, carni, prodotti
lattiero-caseari); -nella zona dell’Amiata il comparto legno-mobili e della pelletteria.
UNITA` DI LAVORO NEL 2002 PER BRANCHE PRODUTTIVE NELLA PROVINCIA DI
SIENA *
Composizione percentuale
Agroalimentare
25
20
15
10
5
0
Alta Val d'Elsa Area urbana
senese
Crete senesi
Val di Merse
senese
9
Chianti
senese
Val di Chiana
senese
Amiata Val
d'Orcia
Provincia
Minerali non metalliferi
10
8
6
4
2
0
Alta Val d'Elsa Area urbana
senese
Crete senesi
Val di Merse
senese
Chianti
senese
Val di Chiana
senese
Amiata Val
d'Orcia
Provincia
Chianti
senese
Val di Chiana
senese
Amiata Val
d'Orcia
Provincia
Chianti
senese
Val di Chiana
senese
Amiata Val
d'Orcia
Provincia
Chiant i senese
Val di Chiana senese
Amiat a Val d'Orcia
Pr ovincia
Moda
8
6
4
2
0
Alta Val d'Elsa Area urbana
senese
Crete senesi
Val di Merse
senese
Meccanica
8
6
4
2
0
Alta Val 'Elsa
Area urbana
senese
Crete senesi
Val di Merse
senese
Alt r a indust r ia
14
12
10
8
6
4
2
0
Alt a Val d'Elsa
Ar ea ur bana senese
Cret e senesi
Val di Merse senese
10
Costruzioni
10
8
6
4
2
0
Alta Val d'Elsa Area urbana
senese
Crete senesi
Val di Merse
senese
Chianti
senese
Val di Chiana
senese
Amiata Val
d'Orcia
Provincia
Val di Chiana
senese
Amiata Val
d'Orcia
Provincia
Chianti senese Val di Chiana
senese
Amiata Val
d'Orcia
Provincia
Commercio,alberghi e pubblici esercizi
35
30
25
20
15
10
5
0
Alta Val d'Elsa Area urbana
senese
Crete senesi
Val di Merse
senese
Chianti
senese
Altri servizi
70
60
50
40
30
20
10
0
Alta Val d'Elsa
Area urbana
senese
Crete senesi
Val di Merse
senese
INDICATORI DI BENESSERE SOCIO ECONOMICO E DEMOGRAFICO
Indice di istruzione secondaria
60
50
40
30
20
10
0
Crete senesi
Area urbana
senese
Crete senesi
Val di Merse
senese
11
Chianti
senese
Val di Chiana
senese
Amiata Val
d'Orcia
Indice di disoccupazione giovanile
35
30
25
20
15
10
5
0
Crete senesi
Area urbana
senese
Crete senesi
Val di Merse
senese
Chianti
senese
Val di Chiana
senese
Amiata Val
d'Orcia
Val di Chiana
senese
Amiata Val
d'Orcia
Val di Chiana
senese
Amiata Val
d'Orcia
Grado di imprenditorialita`
7
6
5
4
3
2
1
0
Crete senesi
Area urbana
senese
Crete senesi
Val di Merse
senese
Chianti
senese
Corsi di formazione professionale
30
25
20
15
10
5
0
Crete senesi
Area urbana
senese
Crete senesi
Val di Merse
senese
12
Chianti
senese
RILEVAZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI
DEL TERRITORIO
I dati rilevati evidenziano un’ elevata percentuale di occupati sia nel SETTORE
PRIMARIO che nell’industria e nel terziario ad esso collegati:
- Le produzioni agricole di pregio (viticoltura, olivicoltura) presentano
nelle zone considerate un incremento di rilievo.
- Il settore alimentare, per quanto in lieve flessione, rimane comunque
una voce significativa e, tuttavia, si osserva una crescita del commercio
dei prodotti tipici.
- Il turismo e l’agriturismo, in costante espansione, rappresentano un
contributo determinante nell’economia delle varie zone considerate (vd.
sopra: elaborazione su stime IRPET, voci Commercio – alberghi e Altri
servizi).
-
Dai dati rilevati emergono quindi i seguenti bisogni formativi/ culturali:
-
Bisogno di formazione culturale e personale legata alla specifica identità
del territorio.
-
Bisogno di formazione professionale e tecnica moderna e continuamente
aggiornabile che consenta un adeguato inserimento lavorativo, connesso
con il curricolo di studi.
BISOGNI EDUCATIVI
L’analisi del territorio rivela un diffuso benessere economico, ma
evidenzia anche segni di disagio giovanile legato a carenze di stimoli
comunicativi e sociali e al venir meno della famiglia e della scuola come
punti essenziali di riferimento etico,sociale e culturale.Nel territorio sono
presenti inoltre comuni a grosso richiamo di immigrazione, dovuta in
particolare allo sviluppo edilizio (vedi Colle e Poggibonsi) e comuni con
riduzione della popolazione residente, bilanciata in parte con
immigrazione proveniente da paesi non europei (Albania e nordAfrica).
Il nostro Istituto operando in tale esteso ambito territoriale tenta di
rispondere ai reali bisogni formativi del bacino di utenza,riassumibili
nel bisogno di formazione ad una cultura critica , libera , tollerante,
rispettosa delle diversità, capace di collaborazione e di partecipazione
alla collettività a cui si appartiene, in una dimensione europea, evitando
chiusure localistiche.
Anche a causa della diversificata provenienza geografica degli alunni e l’alto
pendolarismo, un problema di rilievo nel nostro Istituto è quello della dispersione
scolastica, piuttosto accentuata rispetto alla media nazionale e regionale.
13
a.s
98-99
99-00
00-01
01-02
02-03
03-04
04-05
Iscritti
A
333
326
322
332
310
318
334
Respinti
B
59
39
60
50
41
47
59
Abbandoni- ritiri
C
14
16
12
13
13
21
11
B+C
D
73
55
72
63
54
68
70
Tasso 100 X
D/A
22%
17%
22%
19%
17%
21%
21%
DISPERSIONE SCOLASTICA
La dispersione scolastica è legata ai seguenti fattori:
•
gruppi-classe in media numerosi all'inizio del corso ( 25 - 27 in media nelle
classi prime e seconde)
•
gruppi di alunni provenienti dalla Scuola Media con incerta motivazione e con
valutazione conclusiva medio-bassa
•
presenza di problematiche e bisogni propri delle fasce di età;
•
presenza di alunni portatori di handicap
•
carenze di apprendimento nelle materie di base (italiano, matematica) e in
quelle scientifiche (scienze e fisica)
•
elevato numero di debiti formativi
•
difficoltà di approccio con la complessità del curricolo specifico, con standard
di riferimento rigorosi, con la richiesta di un impegno di studio intenso, con le
metodologie didattiche innovative in uso nell' Istituto
Le famiglie degli allievi dell’ITAgr appartengono prevalentemente ad una fascia
sociale che potrebbe definirsi a reddito medio ; i genitori partecipano alla vita
scolastica dei loro figli in maniera saltuaria e specialmente nei primi anni, mentre
sarebbe auspicabile una loro più attiva collaborazione all’azione educativa del corpo
docente. L’Istituto si sta muovendo con rinnovato impegno in questa direzione,
predisponendo numerose iniziative volte a coinvolgere i genitori in maniera più diretta
e consapevole.
SCELTE CULTURALI E DIDATTICHE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
I principi fondamentali ai quali si ispira tutta l’attività dell’Istituto sono così
collegialmente stabiliti:
uguaglianza
imparzialità e regolarità
accoglienza e integrazione
diritto di scelta fra le opzioni proposte dall’istituzione
obbligo scolastico e frequenza
partecipazione, efficienza e trasparenza
libertà d’insegnamento
formazione continua in servizio del personale
Essi sono resi operativi attraverso le scelte didattiche e organizzative,il
Regolamento interno d’istituto (allegato a questo POF.), la carta dei servizi e la
realizzazione dei curricoli di ordinamento.
L’attenzione ai bisogni formativi specifici del territorio si manifesta anche attraverso la
progettazione e l’attuazione di corsi di formazione superiore post-diploma e
l’individuazione di quadri complessivi di competenze come esito al termine dei
curricoli.
L’istituto è stato infatti riconosciuto come Agenzia Formativa ricevendo recentemente
l’approvazione del proprio Sistema di Gestione Qualità ,con certificato
CISQ/CERTIQUALITY e IQNet
Attualmente l’Istituto ha avuto l’approvazione per un progetto I.F.T.S. (Istruzione
Formazione Tecnica Superiore) per Tecnico Superiore della gestione rurale del
territorio, al progetto Leonardo Formation export viti (per la formazione di esperti
nell’ambito dell’esportazione), al progetto Operatore di cantina (coordinato dall’
Amministrazione Provinciale di Siena)
In quanto identificabile come agenzia educativa fra le altre presenti nel territorio,
l’Istituto persegue attraverso tutte le discipline l'obiettivo di fornire agli alunni una
solida base culturale con competenze linguistiche e scientifiche fondamentali, ed una
struttura cognitiva tale da permettere la continua revisione, l'aggiornamento e
l'accrescimento dei saperi acquisiti e la loro contestualizzazione in riferimento ai
problemi da risolvere in campo lavorativo e relazionale. É dunque a tutte le discipline
curricolari che è affidata l'Offerta Formativa dell'Istituto, nella specifica struttura e
scansione del curricolo degli studi tecnici agrari: essa si fonda sulla valenza culturale
e formativa di tutte le materie, sia quelle scientifico-tecniche sia quelle linguisticoumanistiche, è finalizzata alla conoscenza ed all’utilizzazione rispettosa e
competente dell’ambiente e delle risorse naturali.
La funzione delle materie linguistico-umanistiche è quella di aiutare gli alunni a
muoversi in una società complessa sia fornendo loro precisi strumenti (conoscenza
di una lingua straniera, delle essenziali strutture giuridiche dello Stato, dei processi
comunicativi e del loro uso) sia trasmettendo loro, in forma critica ed aperta, il
patrimonio culturale e umano, opportunamente selezionato, al fine di educarli a
interpretare ed a vivere una realtà in continua evoluzione.
Una precisa funzione svolgono in tale senso le visite di istruzione, strettamente
connesse alla progettazione dei docenti, con le quali gli alunni entrano in contatto
con il patrimonio artistico italiano e con i luoghi di particolare importanza storica così
da conferire concretezza alle materie studiate.
Una diversa funzione svolgono le visite culturali all'estero, con esse gli alunni entrano
in contatto con paesaggi, lingue, costumi diversi e vengono educati quali cittadini
d'Europa a comprendere e accettare la diversità.
L'offerta culturale dell' ITAgr
è arricchita dalle attività integrative svolte
prevalentemente fuori dell’orario di lezione e decise in base all'analisi dei bisogni
formativi degli alunni (desunti da carenze culturali individuabili nel contesto di
provenienza), ma anche alle richieste degli alunni stessi.
L'attuazione dei curricoli, articolata nei cinque (sei per l’Enotecnico) anni di corso,
come previsto dall’ordinamento nazionale attualmente in vigore si sviluppa nella
programmazione elaborata dai Consigli di Classe. Essa si articola in un arco di
almeno 33 settimane suddivise in due quadrimestri.
LA PROGETTAZIONE MODULARE
La ricerca didattica e la sperimentazione fanno da anni parte della cultura e
dell’esperienza della scuola che dall’anno 1992 ha adottato la “programmazione per
obiettivi” e dall’anno 2000/2001 la “progettazione modulare”. La scuola
dell’autonomia infatti prevede un percorso formativo in tappe discrete in sé coerenti e
compiute, i moduli , con relativa verifica e certificazione delle competenze acquisite
in uscita dal modulo, come del resto previsto dalla normativa del Nuovo Esame di
Stato conclusivo dei curricoli, ma anche dagli IFTS (corsi di formazione tecnica
superiore) e dalla riforma universitaria in atto. Il modulo è quindi una sezione
autonoma della complessa attività di insegnamento-apprendimento, pensata come
un percorso pluridimensionale e non più come monodimensionale e sequenziale; lo
sviluppo del modulo avviene attraverso segmenti di apprendimento interni (le unità
didattiche) che permettono la ripartizione e l’organizzazione razionale del modulo
stesso.
Ogni modulo ha una strutturazione precisa e si articola in :
•
Valutazione diagnostica dei prerequisiti che tende ad accertare l'effettiva
padronanza da parte di ciascun alunno delle conoscenze e delle abilità specifiche
ritenute necessarie per affrontare le sequenze di apprendimento del modulo.
L'azione didattica si sviluppa su ciò che l'alunno sa fare.
•
Selezione e organizzazione dei contenuti in funzione delle competenze da
raggiungere che richiede l’analisi della struttura concettuale (mappa concettuale
della disciplina) e degli aspetti processuali della disciplina e della sua
collocazione all'interno del curricolo (conoscenza epistemologica delle varie
discipline).
•
Strutturazione delle sequenze di apprendimento (Unità didattiche)
Titolo
Contenuti
Obiettivi
Scelta modalità didattiche
Scelta di materiali e strumenti
Tempi (ore di lezione e ore di recupero)
Modalità di verifica
•
Verifica del raggiungimento
sommative
delle
competenze
mediante prove
finali
Obiettivi/competenze
Rappresentano la formulazione in termini operativi dei risultati attesi, ossia la
descrizione di una performance che gli studenti devono essere in grado di mettere
in atto utilizzando le abilità sviluppate.
Tale definizione
- consente di giungere ad una consapevolezza razionale intorno agli scopi
dell'azione educativa, costituisce una valida base per la selezione degli strumenti,
dei contenuti, dei metodi.
- permette una chiara comunicazione degli scopi dell'azione didattica e favorisce la
partecipazione diretta degli alunni al processo educativo
- è il fondamento della valutazione dell'apprendimento; se non sono chiaramente
definiti i comportamenti dimostrativi dell'avvenuto apprendimento non può avere
luogo la valutazione.
- permette la valutazione e il perfezionamento degli interventi educativi.
Realizzazione dell'intervento didattico
Durante lo svolgimento dell'U.D. viene effettuata una serie di accertamenti (riportati
nel registro) che non ha finalità valutative ma diagnostiche che è definita valutazione
formativa ed è riportata in fasce (A. B. C. D. E.)
La valutazione formativa:
- non è un giudizio sull'alunno, ma un accertamento continuo circa l'efficacia delle
azioni didattiche messe in atto dal docente
- ha lo scopo di "creare una rete di informazioni, tale da determinare l'opportuna
differenziazione degli interventi didattici a seconda delle necessità di ciascuno"
- si basa sul principio della retroazione che consiste sul far sì che le informazioni
relative a un processo in corso ne consentono l'immediata ristrutturazione al fine
di raggiungere gli obiettivi previsti
- concorre a formare la sintesi valutativa
La valutazione sommativa:
La valutazione prevista dalla programmazione è un'attività di verifica condotta al
termine di un processo didattico, definito nel tempo, che ha come oggetto il grado di
raggiungimento degli obiettivi didattici per i quali il processo didattico è stato
progettato.
La valutazione sommativa:
- è l'unica attività didattica che é immediatamente visibile all'esterno, deve quindi
essere trasparente e immediatamente comunicabile
- avviene alla fine delle u.d., quando sono stati effettuati gli interventi compensativi
la cui necessità è evidenziata dalla valutazione formativa
- viene effettuata o con interrogazioni orali, o con questionari a risposta chiusa,
multipla, aperta e mista, costruiti sugli obiettivi prefissati o con prove scritte
accuratamente tarate
- si attua in base ad una apposita predisposta griglia di valutazione
Il modulo viene valutato con un voto che deriva dall'analisi delle varie componenti
che descrivono il percorso compiuto dall’alunno, queste avranno un peso
percentuale diverso in base all’anno di corso.
Le componenti che concorrono alla valutazione del modulo si dividono in 3 aree:
1. media delle valutazioni delle singole u.d.
2. voto della prova finale del modulo che deve essere necessariamente una prova
scritta
3. area socioaffettiva
L’area socioaffettiva, individuata come area in cui far confluire le osservazioni
valutative del comportamento in apprendimento, ha la funzione di segnalare impegno
di studio, diligenza nelle svolgimento del lavoro a scuola ed a casa, partecipazione
all’attività della classe, attenzione durante le lezioni, interventi con domande ecc.
Le osservazioni sono separate dalle valutazioni delle altre due aree e permettono di
ricostruire in modo trasparente la valutazione sottraendola ad ogni approssimazione
ed arbitrio, come si verificava normalmente con il voto onnicomprensivo e non
analitico.
LE RAGIONI DELLA VALUTAZIONE
Perché si valuta:
- per controllare la validità del procedimento messo in atto e prendere decisioni
- per dare agli alunni un'informazione chiara e comprensibile sul loro percorso di
apprendimento
Il voto che conclude l'U.D. è inteso come sintesi di un procedimento analitico
trasparente e ricostruibile da parte dell'alunno, effettuato sulla base degli obiettivi
dell'unità didattica oggetto di valutazione.
Una volta svolte le unità didattiche che compongono il modulo, la media della quali
costituisce la prima valutazione del modulo, viene effettuata la verifica modulare.
La verifica modulare non ha per oggetto conoscenze o abilità, ma competenze;
prevede quindi una performance in cui conoscenze e abilità vengono usate dagli
alunni in modo selettivo, per la soluzione di problemi. La valutazione del modulo è
espressa quindi con un numero decimale.
La valutazione del modulo è data dalla media tra :
1) media aritmetica dei voti dell'U.D.
2) voto della verifica modulare
3) area socioaffettiva
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Le verifiche del processo di apprendimento sono considerate fondamentali per la
modulazione in itinere della programmazione dei singoli docenti. Gli strumenti di
verifica sono comuni a tutte le discipline e sono individuate in prove orali, scritte e
pratiche (elaborati, test, questionari, interrogazioni, relazioni su esperienze).
I docenti si avvarranno di questi strumenti e di ogni altra informazione: situazioni di
partenza, partecipazione, interesse, impegno, continuità nello studio, progresso nel
tempo, condotta, per potere effettuare una valutazione bimestrale e quadrimestrale
del processo didattico-educativo, al fine di riprogrammare, eventualmente, i tempi di
attuazione del piano di lavoro, operare feedback, attuare o indirizzare attività di
sostegno, rielaborare gli obiettivi specifici della disciplina agganciandoli alle necessità
resesi negli allievi e nella classe.
I genitori verranno informati sul rendimento scolastico dei propri figli tramite:
- colloquio con i singoli docenti disponibili per un’ora settimanale in ore
antimeridiane fissate e rese note agli allievi e alle famiglie mediante pubblicazione
all’albo dell’Istituto
- colloqui pomeridiani quadrimestralizzati
- colloqui settimanali su richiesta al docente responsabile del progetto genitori
- per iscritto con cadenza bimestrale tramite breve giudizio trascritto su un’apposita
scheda
- al termine del quadrimestre tramite la firma della pagella scolastica
- mediante l’affissione di tabelloni al termine dell’anno scolastico (giugno)
OBIETTIVI MINIMI E VALUTAZIONE FINALE
Da delibera del Collegio dei docenti del 13 febbraio 2003 emerge quanto segue:
1)
SI DEFINISCONO OBIETTIVI MINIMI PER OGNI DISCIPLINA QUELLE COMPETENZE
MINIME ED INDISPENSABILI AD AFFRONTARE IL SUCCESSIVO PERCORSO DI APPRENDIMENTO.
ESSI SONO INDIVIDUATI DAL COLLEGIO DOCENTI, ARTICOLATO IN DIPARTIMENTI, E PUBBLICATI
NEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNUALE. NE È OBBLIGATORIA LA REVISIONE
COLLEGIALE ANNUALE. ESSI SONO COMUNI PER TUTTI I DOCENTI DELLA STESSA DISCIPLINA IN
CLASSI PARALLELE.
2) IL MANCATO RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI MINIMI IN PIÙ DI TRE DISCIPLINE DÀ
LUOGO ALLA NON PROMOZIONE.
3) EVENTUALI DECISIONI DEL CONSIGLIO DI CLASSE IN CONTRASTO CON LA PROPOSTA
DI VOTO DEL SINGOLO DOCENTE DEVONO ESSERE ADEGUATAMENTE MOTIVATE.
LA MOTIVAZIONE DEVE ESSERE FONDATA SU ELEMENTI REALI E NON FRUTTO DI
IPOTESI E DI PERSONALI VALUTAZIONI; DEVE RIGUARDARE SOLO E SOLTANTO L’AMBITO DI
VALUTAZIONE SOMMATIVI DEL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI MINIMI E DEVE SPIEGARE SU
COSA È FONDATA LA VALUTAZIONE DI RITENERE REALISTICO IL RECUPERO DEGLI OBIETTIVI
NON RAGGIUNTI, NEL CORSO DEL SUCCESSIVO ANNO SCOLASTICO.
SI DEVE RILEVARE CON ATTENZIONE LA TIPOLOGIA DELLE CARENZE RISCONTRATE
SULLA BASE DI DATI DI FATTO: PROVE SCRITTE E/O GRAFICHE, PRATICHE, ORALI, ATTIVITÀ DI
RECUPERO E QUANT’ALTRO MATERIALE VALUTATIVO DISPONIBILE PER IL C.D.C.
4) NON È CONSENTITO PROCEDERE A VOTAZIONI IN CONSIGLIO DI CLASSE TENDENTI A
PROMUOVERE CON UNA O PIÙ INSUFFICIENZE GRAVI SE PRECEDENTEMENTE IL CDC NON AVRÀ
AVUTO CURA DI RIFORMARE I VOTI PROPOSTI.
5) IN OGNI CASO LE DELIBERE DI CUI AL PUNTO (4) DEVONO ESSERE PRECEDUTE,
NELLA VERBALIZZAZIONE, DALLA ESPOSIZIONE DETTAGLIATA DELLE MOTIVAZIONI FAVOREVOLI
E CONTRARIE, DAL RESOCONTO DI UNA ESAURIENTE DISCUSSIONE PUNTUALIZZANDO IN MODO
CHIARO I SINGOLI PUNTI DI VISTA.
OGNI DIPARTIMENTO HA INDIVIDUATO GLI OBIETTIVI MINIMI MODULARI IN
USCITA ALLA FINE DELL’ANNO SCOLASTICO PER CIASCUNA DISCIPLINA E
CLASSE
DIPARTIMENTO LINGUISTICO
(Italiano,Storia,Lingua straniera,Diritto, Ed. fisica)
ITALIANO
CLASSE PRIMA
- leggere e comprendere globalmente un messaggio (fiaba, racconto, novella)
- produrre testi scritti relativi ad esperienze ed informazioni possedute
- esporre oralmente messaggi relativi ad esperienze ed informazioni possedute
- strutturare e analizzare la frase minima
- analizzare il testo narrativo (le sequenze spaziali e temporali, il narratore, i
personaggi)
- individuare
le diverse
tipologie di testo di testo (narrativo, espositivo,
descrittivo…)
CLASSE SECONDA
- leggere e comprendere globalmente un messaggio ( romanzo, poesia…)
- produrre testi scritti su un tema dato seguendo le istruzioni compositive fornite dal
docente
- esporre oralmente messaggi relativi ad esperienze e ad informazioni possedute
- strutturare la frase semplice e complessa e saper analizzare le sue componenti
essenziali
- analizzare semplici testi poetici e/o drammatici nei loro aspetti formali e di
contenuto (versi, rime, parafrasi, temi centrali…)
- stabilire relazioni minime tra autore, opere, ambiente storico e sociale
- condurre la lettura guidata integrale di un’opera letteraria
CLASSE TERZA
- Individuare nella Divina Commedia semplici riferimenti alla realtà sociale,
economica, religiosa e politica del ‘200.
- Parafrasare e sintetizzare i canti indicati chiarendone gli essenziali
riferimenti storici, mitologici e religiosi (Inferno (1,2,26); Purgatorio (1,3);
Paradiso (1).
- Parafrasare e sintetizzare 4 sonetti del Petrarca e 3 novelle del Boccaccio,
individuando all’interno di essi gli elementi essenziali di novità della cultura
trecentesca.
- Sintetizzare e commentare in modo semplice passi scelti di Machiavelli (“Il
Principe” cap. 15 e 18, Lettera al Vettori) e Guicciardini (5 “Ricordi”) chiarendo il
rapporto tra etica e politica nel contesto storico rinascimentale
- Comprendere la traccia, predisporre uno schema da sviluppare e scrivere un
testo sufficientemente corretto sotto il profilo ortografico e sintattico.
CLASSE QUARTA
- Individuare I più evidenti elementi illuministici, preromantici e neoclassici nelle
opere foscoliane ( i 3 sonetti maggiori, “Jacopo Ortis”: lettere dell’11-10 -1797 e
del 12 – 5- 1798)
- Sintetizzare il contenuto dei passi scelti dei “Sepolcri” (vv. 1-42,151-197)
- Individuare e illustrare i concetti chiave del romanticismo attraverso i
seguenti testi di riferimento: Berchet: “La sola vera poesia è popolare”;
Alessandro Manzoni: “Adelchi” coro dell’atto III; “Il cinque maggio”, “Promessi
Sposi” (sintesi)
-
Dedurre dai seguenti passi scelti gli elementi che caratterizzano la poetica
leopardiana: da “I canti” “Il passero solitario”; “A Silvia” “Canto di un pastore
errante dell’Asia” “Operette morali” ”Dialogo della natura e di un islandese”.
Acquisire e utilizzare semplici tecniche di analisi di testi letterari e non
letterari ( tipologia: analisi del testo).
CLASSE QUINTA
- Illustrare i canoni essenziali del verismo attraverso le seguebti operre del
Verga: “Rosso Malpelo”, “Libertà”, “La roba”, “I Malavoglia” (sintesi dell’opera)
- Esporre gli elementi caratterizzanti la poetica del decadentismo italiano ed
europeo attraverso le seguenti opere: Baudelaire: “L’arbatro”, Pascoli:
“Lavandare”, “X agosto”, “L’assiuolo”, “La mia sera”, “ Il fanciullino”; D’Annunzio:
“La pioggia nel pineto”
- Individuare ed esporre gli elementi che caratterizzano il romanzo del ‘900,
attraverso brani di Svevo e Pirandello.
- Analizzare poesie scelte dei principali autori del ‘900: Ungaretti , Montale.
- Raccogliere e selezionare le informazioni necessarie per la stesura del
saggio breve, predisporre uno schema da sviluppare , argomentare in modo
coerente per sostenere una tesi ( tipologia : saggio breve).
STORIA
CLASSE PRIMA
- definire i concetti di storia e preistoria
- leggere comuni fonti storiche
- collocare gli eventi nello spazio e nel tempo
- comprendere e definire il linguaggio specifico della disciplina
- individuare il nesso causa-effetto nei principali eventi storici
- descrivere le caratteristiche delle principali civiltà mediterranee, della civiltà
greca, della civiltà romana.
CLASSE SECONDA
- leggere e utilizzare comuni fonti storiche
- collocare gli eventi nello spazio e nel tempo
- comprendere e usare il linguaggio specifico della disciplina
- individuare il nesso causa-effetto negli eventi
- individuare relazioni tra eventi
- descrivere fatti e istituzioni relativi al basso Impero romano, all’alto e basso
medioevo
CLASSE TERZA
- Ricostruire le linee essenziali del processo di formazione e di rafforzamento
delle monarchie nazionali in Francia, Inghilterra, Spagna.
- Esporre i motivi della diversità della situazione politica italiana e spiegare le
ragioni e la funzione del mecenatismo.
- Esporre le spinte culturali, scientifiche, economiche e politiche che stanno alla
base delle scoperte geografiche e indicarne le conseguenze.
- Identificare
gli elementi dottrinali essenziali del luteranesimo e del
calvinismo e
indicare le principali conseguenze religiose , politiche e
culturali.
- Analizzare i principi fondamentali che identificano i due sistemi politici
dell’assolutismo e del parlamentarismo nell’Europa del ‘500-‘600.
CLASSE QUARTA
- Individuare e illustrare i concetti fondamentali dell’illuminismo con
- riferimento a passi scelti di alcuni autori europei e italiani (Rousseau
- Montesquieu , Voltaire , Beccaria , Parini .)
- Ricostruire le cause e lo svolgimento dei principali eventi della rivoluzione
americana, francese e industriale
- Individuare i punti fondamentali del pensiero mazziniano e del liberalismo
del primo ‘800.
- Ricostruire schematicamente le fasi dell’Unità d’Italia.
- Definire i contenuti basilari della questione meridionale.
- Illustrare il rapporto tra Stato e Chiesa dopo l’Unità d’Italia.
- Distinguere le linee programmatiche dei governi della Destra e della
Sinistra attraverso i provvedimenti legislativi più significativi.
CLASSE QUINTA
- Individuare ed esporre le cause del conflitto mondiale individuando gli
elementi tecnici0, tattici, sociali che la caratterizzano.
- Ricostruire i cambiamenti politico-territoriali degli stati europei
- confrontando le carte d’Europa prima e dopo il conflitto.
- Esporre gli elementi che caratterizzano i regimi dittatoriali europei
(Nazismo, Stalinismo) e ricostruire le tappe principlai di affermazione del
fascismo in Italia.
- Individuare ed esporre le cause politiche ed economiche della seconda
guerra mondiale e disporne cronologicamente gli eventi principali.
- Descrivere la situazione europea del secondo dopoguerra con
- particolare riferimento all’Italia e alla nascita della costituzione.
- Definire i seguenti concetti : guerra fredda, decolonizzazione, terzo mondo
- civiltà dei consumi e società post-industriale.
LINGUA STRANIERA
CLASSE PRIMA
- Leggere con pronuncia corretta.
- Individuare personaggi e ambiente in un testo di vita quotidiana e familiare di
un adolescente.
- Identificare il registro linguistico relativo a situazioni semplici.
- Formulare semplici domande per ricavarne delle informazioni personali e
rispondere.
CLASSE SECONDA
- Sostenere brevi dialoghi al presente per scambiare informazioni personali.
- Collocare nello spazio oggetti e luoghi di interesse personale.
- Formulare domande e risposte relative ad eventi passati.
CLASSE TERZA
- Comprendere il senso globale di un testo scritto contenente vocaboli tecnici,
avvalendosi di un vocabolario.
- Rispondere a domande formulate relativamente ai testi studiati, utilizzando
vocaboli tecnici con sufficiente correttezza.
- Fare un semplice racconto di avvenimenti passti utilizzando lessico già
studiato.
- Formulare domande e risposte utilizzando le principali forme di futuro.
CLASSE QUARTA
- Esporre con frasi semplici e sufficiente correttezza piani e programmi futuri
- Sintetizzare un brano letto anche di lingua tecnica individuandone le
informazioni principali utilizzando in forma adeguata i principali connettori.
CLASSE QUINTA-SESTA
- Leggere un brano anche tecnico contente lessico relativo ad argomenti
conosciuti e comprenderne il significato.
- Partecipare a semplice conversazione su brani letti esprimendo in forma
essenziale le proprie opinioni.
DIRITTO
CLASSE PRIMA
- Utilizzare correttamente la terminologia giuridica
- Ricostruire storicamente lo sviluppo della norma giuridica in rapporto
All’evoluzione storica della società
- Individuare la struttura della norma giuridica e i suoi caratteri, anche attraverso
l’analisi concreta
- Riconoscere i diritti umani per contribuire a rispettarli
- Identificare le istituzioni dell’ordinamento giuridico
CLASSE SECONDA
- Utilizzare correttamente la terminologia guiridica
- Riconoscere i principali diritti e doveri dei cittadini riguardo ai rapporti
etico-sociali, economici, politici.
- Individuare le principali strutture e funzioni proprie di ogni potere dello
e degli organi attraverso i quali si manifestano.
civili,
Stato
ECONOMIA
CLASSE PRIMA
- Utilizzare correttamente la terminologia economica
- Individuare le relazioni fra beni, servizi e bisogni
- Saper descrivere il funzionamento del sistema economico
- Saper riconoscere i vari sistemi economici
- Saper proporre considerazioni personali suggerite dall’esperienza quotidiana
CLASSE SECONDA
- Utilizzare correttamente la terminologia economica
- Saper interpretare la nozione di reddito e di prodotto nazionale
- Saper individuare la funzione del mercato
- Saper descrivere l’equilibrio economico
- Saper illustrare graficamente la legge della domanda e dell’offerta
- Saper riconoscere le differenti tipologie di mercato e i meccanismi di
formazione dei prezzi
- Riconoscere il ruolo dello Stato nell’economia
- Individuare quali sono nella realtà i bisogni collettivi e i servizi pubblici.
EDUCAZIONE FISICA
CLASSE PRIMA
- Saper utilizzare gli esercizi di corsa per allenare la resistenza
aerobica
-
Saper utilizzare gli esercizi di corsa e di impulso degli arti inferiori per
migliorare la rapidità della corsa veloce
Saper utilizzare gli esercizi di equilibrio di mobilità generale, di coordinamento
generale e spazio temporale per migliorare l’esecuzione di semplici gesti
motori
CLASSE SECONDA
- Saper utilizzare gli esercizi di corsa per allenare la resistenza aerobica
- Saper utilizzare gli esercizi di forza e di impulso per migliorare la velocità
- Saper utilizzare i vari gesti motori acquisiti e la velocità per migliorare la
destrezza generale.
- Saper distinguere l’aspetto funzionale dell’apparato muscolare
CLASSE TERZA
- Saper utilizzare gli esercizi propedeutici per acquisire i fondamentali della
pallavolo
- Saper distinguere le varie lesioni dell’apparato locomotore
CLASSE QUARTA
- Saper utilizzare gli esercizi propedeutici per acquisire i fondamentali della
pallacanestro.
- Saper intervenire in pronto soccorso
CLASSE QUINTA
- Saper padroneggiare una partita di pallavolo.
- Saper padroneggiare una partita di pallacanestro
- Saper arbitrare una partita di pallavolo
- Saper arbitrare una partita di pallacanestro
DIPARTIMENTO AREA SCIENTIFICA
(Matematica, Fisica, Chimica, Scienze, Topografia e Genio rurale)
MATEMATICA
CLASSE PRIMA
- Operare con i numeri naturali, interi e razionali.
- Sommare, moltiplicare, dividere ed elevare a potenza i monomi.
- Sommare e moltiplicare i polinomi.
- Dividere i polinomi con la regola di Ruffini.
- Eseguire i prodotti notevoli : quadrati e cubi binomi.
- Scomporre i polinomi in fattori primi nei casi fondamentali.
- Eseguire le operazioni con le frazioni algebriche.
- In un teorema distinguere ipotesi e tesi.
- Enunciare i criteri di congruenza dei triangoli.
- Enunciare il criterio di parallelismo tra rette.
CLASSE SECONDA
- Risolvere equazioni numeriche intere e frazionarie di primo grado.
- Risolvere un sistema lineare col metodo di sostituzione.
- Eseguire le operazioni con i radicali aritmetici.
- Risolvere equazioni di secondo grado numeriche intere e frazionarie.
- Risolvere un sistema di secondo grado .
-
Individuare le proprietà dei quadrilateri particolari.
Enunciare i criteri di similitudine dei triangoli.
Calcolare l’area della superficie di poligoni particolari.
Enunciare ed applicare il teorema di Pitagora.
Enunciare applicare i due teoremi di Euclide.
CLASSE TERZA
- Determinare perimetri e aree di poligoni particolari nel piano cartesiano.
- Riconoscere l'equazione cartesiana e l'equazione esplicita della retta.
- Riconoscere l'equazione della circonferenza.
- Determinare le coordinate del centro della circonferenza e la lunghezza del
raggio.
- Riconoscere l’ equazione della parabola e disegnarne il grafico.
- Acquisire la definizione di logaritmo e calcolare il valore dei logaritmi.
- Rappresentare graficamente funzioni esponenziali e logaritmiche.
- Acquisire la definizione di seno, coseno, tangente e cotangente.
- Individuare i valori che il seno, coseno, tangente e cotangente assumono per
archi particolari.
- Operare con gli archi associati.
- Risolvere equazioni trigonometriche.
- Acquisire ed utilizzare le relazioni tra gli elementi di un triangolo rettangolo.
- Acquisire ed utilizzare le relazioni tra gli elementi di un triangolo qualunque.
CLASSE QUARTA
- Risolvere le disequazioni di primo e di secondo grado.
- Risolvere le disequazioni frazionarie e i sistemi di disequazioni.
- Classificare i vari tipi di funzione.
- Determinare il dominio di una funzione.
- Comprendere il concetto di limite al finito e all'infinito.
- Acquisire i principali teoremi sui limiti.
- Comprendere la nozione di continuità di una funzione.
- Calcolare i limiti di una funzione algebrica.
- Conoscere il concetto di derivata ed il suo significato geometrico.
- Calcolare la derivata di una data funzione.
- Studiare e rappresentare una funzione algebrica.
CLASSI QUINTE
- Calcolare integrali indefiniti e definiti di funzioni algebriche
- Applicare il calcolo integrale alla determinazione di aree e di volumi.
- Impostare e risolvere problemi di ottimizzazione.
- Risolvere problemi di programmazione lineare.
FISICA
CLASSE PRIMA
- Individuare le unità di misura delle grandezze fondamentali e derivate nel S.I.
- Distinguere le grandezze scalari da quelle vettoriali.
- Eseguire somme e differenze tra grandezze vettoriali.
- Definire i concetti di velocità ed accelerazione.
- Rappresentare la legge oraria del moto rettilineo uniforme.
- Rappresentare la legge oraria del moto uniformemente accelerato.
- Applicare le leggi della dinamica.
- Definire il lavoro e la potenza di una forza.
- Calcolare l’ energia potenziale ed l’ energia cinetica di un corpo.
CLASSE SECONDA
- Definire il concetto di pressione.
- Definire la pressione atmosferica.
- Enunciare il principio di Pascal ed il principio di Archimede.
- Determinare la relazione tra calore e temperatura.
- Operare con il calore specifico e la capacità termica di un corpo.
- Formulare le leggi dei gas.
- Formulare ed applicare la legge di Coulomb.
- Enunciare ed utilizzare le leggi di Ohm.
- Descrivere gli effetti della corrente elettrica.
GENIO
RURALE
DISEGNO E CARTOGRAFIA : CLASSI PRIME
- Usare in modo appropriato gli strumenti da disegno
- Costruire graficamente rette parallele e perpendicolari
- Effettuare la squadratura del foglio da disegno
- Costruire graficamente semplici poligoni regolari
- Effettuare le proiezioni ortogonali di semplici figure piane e solide
- Riconoscere i diversi tipi di rappresentazione spaziale di solidi
- Eseguire il disegno di solidi semplici in assonometria isometrica
DISEGNO E CARTOGRAFIA : CLASSE SECONDA
- Eseguire le proiezioni ortogonali ed assonometriche di semplici gruppi di solidi
- Eseguire il disegno quotato di figure piane
- Leggere o determinare la posizione di punti nel piano per coordinate cartesiane e
coordinate polari
- Leggere o determinare la posizione di punti nello spazio per coordinate
cartesiane e coordinate polari
- Riconoscere gli elementi di orientamento geografico, geodetico, topografico
- Riconoscere gli elementi planimetrici, altimetrici, planoaltimetrici nella
rappresentazione di un terreno
- Interpretare gli elementi di orientamento e la simbologia nella cartografia IGM
ELEMENTI DI TOPOGRAFIA : CLASSE TERZA DEL CORSO P.A.
- Usare gli elementi della trigonometria per la risoluzione di triangoli e quadrilateri
- Effettuare la misura di una distanza per via diretta
- Effettuare la misura di una distanza con metodo indiretto
- Definire tolleranza ed errori nelle varie misurazioni
- Riconoscere e descrivere gli elementi degli strumenti di misura semplici, ottici,
elettronici
- Tenere un libretto di campagna
- Eseguire la restituzione grafica di un rilievo plano-altimetrico
- Riconoscere e descrivere le più elementari procedure utilizzate per
l’aggiornamento catastale
GENIO RURALE : CLASSE TERZA DEL CORSO ENOLOGIA
ELEMENTI DI TOPOGRAFIA:
- Usare gli elementi della trigonometria per la risoluzione di triangoli e quadrilateri
- Effettuare la misura di una distanza per via diretta
- Effettuare la misura di una distanza con metodo indiretto
- Definire tolleranza ed errori nelle varie misurazioni
-
Riconoscere e descrivere gli elementi degli strumenti di misura semplici, ottici,
elettronici
Tenere un libretto di campagna
ELEMENTI DI FISICA APPLICATA ALLA MECCANICA:
- Riconoscere le principali grandezze fisiche
- Attribuire le dimensioni delle grandezze derivate
- Definire la forza ed i suoi effetti e gli elementi di equilibrio di un corpo
- Riconoscere e descrivere gli effetti di attrito e resistenza
- Definire e descrivere i principi dell’idraulica
- Definire il funzionamento delle macchine per il sollevamento dei liquidi
- Descrivere il funzionamento di semplici pompe idrauliche
- Definire e descrivere gli aspetti essenziali delle trasformazioni calore/lavoro
ELEMENTI DI TOPOGRAFIA : CLASSE QUARTA CORSO ENOLOGIA
- Riconoscere e descrivere gli elementi degli strumenti di misura semplici, ottici,
elettronici
- Tenere un libretto di campagna
- Riconoscere e descrivere le più elementari procedure utilizzate per
l’aggiornamento catastale
- Eseguire un rilievo plano-altimetrico in appezzamenti di piccole dimensioni
- Eseguire la restituzione grafica di un rilievo plano-altimetrico
COSTRUZIONI RURALI : CLASSE QUARTA CORSO P.A.
- Riconoscere le proprietà dei diversi materiali da costruzione
- Riconoscere ed identificare gli elementi di fabbrica
- Operare con il metodo della statica grafica per la ricerca di baricentro di figure
piane
- Analizzare le caratteristiche statiche di un corpo vincolato isostaticamente
- Riconoscere le sollecitazioni semplici
- Identificare gli elementi architettonici, funzionali, di percorso negli edifici rurali
- Progettare semplici edifici rurali
- Identificare gli elementi di rappresentazione in un progetto edilizio
GENIO RURALE NELLA CLASSE SESTA DEL CORSO ENOLOGIA
COSTRUZIONI RURALI ED ENOLOGICHE
- Riconoscere le proprietà dei diversi materiali da costruzione
- Riconoscere ed identificare gli elementi di fabbrica
- Operare con il metodo della statica grafica per la ricerca di baricentro di figure
piane
- Analizzare le caratteristiche statiche di un corpo vincolato isostaticamente
- Riconoscere le sollecitazioni semplici
- Identificare gli elementi architettonici, funzionali, di percorso negli edifici rurali
- Progettare semplici edifici per l’enologia
- Identificare gli elementi di rappresentazione in un progetto edilizio
- Identificare gli elementi normativi per la prevenzione dei rischi all’interno di una
cantina
CHIMICA E LABORATORIO
CLASSE PRIMA
Mod.1
1 l'alunno, dato un elenco di termini specifici dei modulo associ ad ognuno di essi il
suo significato.
2.L'alunno descriva le fasi dei metodo scientifico.
3.L'alunno identifichi le frasi di rischio e i simboli relativi sull'etichetta di un reagente.
4.L'alunno nomini i più semplici strumenti di laboratorio e conosca il loro uso
5.l'alunno in base alle definizioni fornite riconosca una sostanza pura da un
miscuglio.
Mod.2.
1 L'alunno, dato un elenco di termini specifici del modulo, associ ad ognuno di essi il
suo significato
2.In base alle definizioni fornite, l'alunno classifichi una trasformazione semplice
osservabile in laboratorio come chimica o fisica.
3.L'alunno enunci le leggi di Proust, Dalton e Lavoisier.
4.Data un' equazione chimica bilanciata l'alunno riconosca i rapporti stechiometrici
tra reagenti e composti
Mod.3
1. L 'alunno , dato un elenco di termini specifici dei modulo, associ ad ognuno di essi
il suo significato
2.L'alunno riconosca il simbolo degli elementi più comuni (Metalli alcalini , alcalino
-terrosi non-metalli fino ai IV periodo, Fe,Cu, Zn,Sn,1---I)
3.L'alunno individui sulla tavola periodica informazioni quali il numero atomico e il
numero di massa e riconosca gli elettroni di valenza
Mod. 4
1.data la formula chimica, l’alunno riconosca a quale classe appartiene un composto
organico.
2.Data la tavola periodica l’alunno associ ad ogni elemento la valenza.
3.L’alunno esegua le reazioni di formazione dei composti più comuni.
CLASSE SECONDA
1) Data la formula di un semplice composto riconoscere il tipo di legame che tiene
uniti gli atomi degli elementi
2) Eseguire semplici esercizi di calcolo per preparare soluzioni a diverse
concentrazioni
3) In laboratorio eseguire semplici titolazioni
4) Scrivere la reazione di dissociazione di un elettrolita
5) Data la K di diversi elettroliti disporli in ordine relativamente alla forza
6) Dato il valore del pH riconoscere se una soluzione é acida, basica o neutra
7) Data la [H +] indica l'acidità di una soluzione espressa in pH
8) Data una reazione reversibile indicare la condizione che si deve verificare perché
si tratti di un equilibrio
9) Riconoscere una semplice reazione redox
10) Data una reazione redox, riconoscere l'ossidante e il riducente
11) Classificare un composto organico in base al gruppo funzionale
12) Data una reazione di equilibrio, indicare i fattori che ne influenzano la velocità
CLASSE TERZA
- Scrivere la formula di struttura di composti organici
- Eseguire la determinazione analitica di pH, granulometria e sostanza organica sul
terreno agrario
- Determinare analiticamente i nutritivi più importanti
- Saper riconoscere il nucleo delle componenti del terreno in relazione al potere
assorbente
CLASSE QUARTA
1) Classificare e distinguere le principali macromolecole organiche
2) Scrivere la formula di struttura di glucosio, fruttosio, saccarosio
3) Scrivere la formula di struttura generale di un amminoacido
4) Individuare la principali molecole coinvolte nel processo chimico della respirazione
5) Elencare le tappe della glicolisi fino all'acido piruvico
6) Indicare le vie metaboliche dell'acido piruvico
7) Scrivere le formule chimiche di acido piruvico, gliceraldeide, diidrossiacetonfosfato
8) Indicare le fasi dei principali processi tecnologici delle industrie agroalimentari
9) Indicare i principali processi di alterazione degli alimenti
10) Conoscere la procedura per la determinazione analitica di zuccheri e acidi negli
alimenti
CLASSE QUINTA
Conoscere la procedura per la determinazione analitica di :
zuccheri (metodo rifrattometrico, densimetrico, di Fehling)
alcool (metodo ebulliometrico , metodo densimetrico)
acidità totale e volatile
solforosa
acidità dell’olio
perossidi nell’olio
Indicare le tappe della lavorazione delle olive
Conoscere le principali alterazioni dell’olio
Indicare le cause delle principali alterazioni nel vino
CLASSE QUINTA En.
Eseguire le principali analisi sull’olio ,sul latte,sull’acqua
Eseguire ,sull'uva e sul mosto , la determinazione di zuccheri ,acidità totale e volatile
, solforosa libera e combinata
Interpretare i dati analitici ottenuti in relazione alla qualità del prodotto
CLASSE SESTA En.
Conoscere la procedura delle analisi previste per valutare la qualità di un vino
Produrre una relazione tecnica relativa alle analisi effettuate
Conoscere le fasi della fermentazione alcolica
Riconoscere l’origine dei costituenti del vino
Indicare le principali alterazioni del vino
Indicare i fenomeni che si verificano durante l’invecchiamento
SCIENZE DELLA TERRA E MICROBIOLOGIA
CLASSE PRIMA
- Descrivere l’organizzazione del Sistema Solare, cogliendo le differenza tra
una Stella ed un Pianeta.
- Individuare le conseguenze del moto di Rotazione e di Rivoluzione della
Terra.
- Definire il termine reticolato geografico, correlando latitudine e longitudine
- Illustrare la composizione chimica e la struttura dell’atmosfera, elencare le
caratteristiche fisiche e risalire ai fattori che le condizionano.
- Spiegare i meccanismi di formazione dei venti, nubi e precipitazioni.
- Leggere e costruire semplici grafici.
- Indicare i criteri di classificazione dei climi distinguendo gli elementi dai fattori
climatici e correlare ai diversi climi lo specifico bioma.
-
Individuare le componenti di un ecosistema descrivendone il funzionamento e
mettere in relazione i ruoli svolti dai vari organismi.
- Saper costruire i modelli di semplici catene alimentari.
- Spiegare le fasi del ciclo della materia.
- Definire minerali e rocce, descrivere i processi che stanno alla base della loro
formazione e individuare i legami esistenti tra le rocce.
- Riferire sui fattori responsabili della formazione di un suolo descrivendone gli
orizzonti.
- Attribuire ai termini impiegati nel testo lo specifico significato.
CLASSE SECONDA
- Collocare , in ordine di complessità crescente i vari livelli di organizzazione dei
viventi sulla terra.
- Riconoscere le differenti categorie di biomolecole con le rispettive funzioni
- Individuare, all’osservazione, le analogie e le differenze tra cellula animale,
vegetale e procariota
- Rapportare la cellula alla suddivisione degli organismi in 5 regni
- Spiegare il concetto di metabolismo, individuando il ruolo dell’ATP
- Definire il ruolo della membrana cellulare con i suoi criteri di selezione e le
modalità di trasporto delle molecole
- Spiegare perché il DNA è la molecola depositaria dell’informazione genetica
- Confrontare i due tipi di riproduzione cellulare evidenziandone le analogie e
differenze
- Individuare i tipi di riproduzione utilizzati dagli organismi
- Illustrare i meccanismi di trasmissione ereditaria, risolvere semplici problemi
utilizzando le leggi di Mendel e conoscere il lessico
- Attribuire agli apparati gli organi specifici riconoscendone le funzioni
- Utilizzare il linguaggio specifico
BIOLOGIA
CLASSE TERZA
- Rilevare all’osservazione differenze e d analogie tra cellula vegetale e animale
- Correlare le strutture dei tessuti vegetali alle funzioni svolte
- Individuare la morfologia di radice, fusto e foglie
- Riconoscere le monocotiledoni e le dicotiledoni dalla morfologia degli organi
- Distinguere, all’osservazione, l’accrescimento primario di radice e fusto, da quello
secondario e la struttura di una foglia isolaterale, bifacciale e centrica
- Utilizzare il microscopio ottico per l’osservazione di preparati
- Indicare i macronutrienti ed i micronutrienti necessari alla vita delle piante e
spiegare le modalità di assunzione di acqua e di sali minerali distinguendo la linfa
grezza da quella elaborata
- Confrontare i processi che liberano energia: Fotosintesi e Respirazione
- Individuare le varie fasi della riproduzione delle piante, partendo dalla
germinazione del seme
- Saper allestire un erbario e classificare una pianta con l’uso di guide botaniche e
semplici chiavi analitiche riconoscendo l’utilità di alcune piante
- Indicare i criteri di classificazione, distinguere le varie categorie sistematiche e
analizzare le caratteristiche che distinguono il regno vegetale dagli altri regni
- Riconoscere l’appartenenza alle specifiche categorie sistematiche di alcune
piante
- Individuare nelle piante gli elementi favorevoli alla colonizzazione delle terre
emerse
-
Distinguere i cicli vitali dei funghi (3^BE,3^CE)
Effettuare una diagnosi sintomatica, funzionale e biologica (3BE, 3CE)
MICROBIOLOGIA
CLASSE QUINTA EN.
- Individuare il ruolo dei batteri acetíci e lattici nel processo di
- vinificazione.
- Preparare ed utilizzare un terreno di coltura specifico per la loro identificazione
dopo prelievo e diluizione dei campione.
- Eseguire un controllo microbiologico del latte.
- Individuare i gruppi di composti essenziali per la nutrizione di batteri acetici,
lattici e lieviti
- Riconoscere al microscopio i lieviti di interesse enologico specificando i motivi
del riconoscimento.
- Saper effettuare una filtrazione.
- Analizzare l'andamento e le successioni delle fermentazioni .
- Riferire sul miglioramento genetico dei lieviti e sulle più recenti tecniche di
ingegneria genetica.
CLASSE SESTA EN.
- Competenze minime richieste
- .Analizzare le caratteristiche enologiche dei lieviti che influiscono sulla
fermentazione e sulla qualità dei vini.
- Programmare la fermentazione di un mosto in funzione delle Potenzialità
dell'uva e della qualità del vino da ottenere.
- Scelto il lievito in funzione dell'applicazione enologica, pianificare
preparazione e l'impiego di colture starter.
- la procedura per la
- preparazione e l’impiego di colture starter
- Valutare gli interventi tecnici necessari per assicurare un corretto andamento
della fermentazione e alle rifermentazioni e per prevenire alterazioni dovute a
microrganismi.
- Eseguire correttamente un'analisi di laboratorio
- Valutare i risultati di un'indagine.
DIPARTIMENTO AREA TECNICA
CLASSI TERZE SEZ A e B
TECNICHE DI PRODUZIONE VEGETALE – TPV
-
Comprendere e utilizzare in modo corretto il linguaggio tecnico-scientifico
specifico.
Individuare le relazioni esistenti tra i fattori pedoclimatici e lo sviluppo delle
piante.
Individuare le macchine e le tecniche impiegate nella gestione del terreno
agrario
TECNICHE DI GESTIONE E VALUTAZIONE – TGV
-
UTilizzare in modo appropriato termini tecnico- economici
Descrivere il comportamento delle curve di domanda, offerta e di produzione
in semplici situazioni date.
Saper individuare le caratteristiche principali dei vari tipi di mercato.
Individuare funzioni e requisiti della moneta.
Individuare le componenti del costo di produzione
Applicare in semplici situazioni date i documenti necessari alle transazioni
commerciali
Compilare un titolo di credito
TECNICHE DI PRODUZIONE ANIMALE – TPA
-
Individuare le principali parti e funzioni dell’apparato digerente nei
monogastrici e nei poligastrici.
Individuare le principali parti e funzioni dell’apparato riproduttore maschile e
femminile.
Individuare le funzioni dell’apparato mammario e descrivere la fisiologia della
lattazione
Riconoscere le regioni del corpo animale, i principali tipi morfologici e le loro
caratteristiche produttive.
CLASSI QUARTE
TECNICHE DI PRODUZIONE VEGETALE – TPV
- Utilizzare un linguaggio scientifico e tecnico appropriato.
- Riconoscere le specie vegetali e arboree più diffuse in Toscana.
- Identificare le fasi che compongono il ciclo di sviluppo delle colture.
- Individuare la tecnica colturale delle principali specie
- Individuare i criteri di scelta delle specie più adatte ad un determinato
ambiente
- pedoclimatico
- Saper impostare correttamente le fasi d’impianto di una coltura arborea
TECNICHE DI GESTIONE E VALUTAZIONE – TGV
-
Utilizzare correttamente il linguaggio tecnico-economico.
Ricercare i dati necessari alla compilazione del bilancio economico
d’esercizio.
Determinare la composizione del reddito netto per i vari tipi di imprenditore.
Saper eseguire spostamenti di capitali nel tempo ad interesse semplice e
composto discontinuo annuo.
Saper eseguire accumulazioni di periodicità
BIOLOGIA APPLICATA
-
Individuare correttamente gli agenti eziologici di malattia e di danno.
Correlare la sintomatologia all’agente eziologico.
Confrontare le varie strategie di difesa.
-
Individuare le caratteristiche degli antiparassitari e le relative norme pratiche.
Riconoscere in base alla sintomatologia degli agenti eziologici di malattia o
danno delle principali colture erbacee della zona e impostare singoli piani
d’intervento
CLASSE QUARTA sez. A (modulo AGROAMBIENTALE)
TECNICHE DI PRODUZIONE ANIMALE – TPA
-
Riconoscere e descrivere le caratteristiche e le attitudini delle specie e delle
razze d’interesse economico e produttivo (bovini, ovini, suini).
Descrivere le principali tecniche di allevamento
CLASSE QUARTA sez. A (modulo AGROAMBIENTALE)
ECOLOGIA DEL PAESAGGIO
- Individuare le componenti del paesaggio
- Riconoscere i paesaggi tipici dell' Italia centrale
- Individuare le essenze erbacee, arbustive ed arboree idonee per la
progettazione del verde urbano
- Progettare un giardino o un' area verde, noti i dati di partenza
CLASSI QUINTA sez. A E B
AREA DI PROGETTO
-
Ricerca dei dati necessari distinguendo quelli essenziali da quelli marginali.
Descrizione dello stato attuale prima di valutare le ipotesi di sviluppo.
Individuare soluzioni corrette in funzione di parametri agroambientali ed
economici.
Esprimer un giudizio di convenienza.
Redigere il progetto.
TECNICHE DI GESTIONE E VALUTAZIONE – TGV
-
Interpretare un quesito di stima scegliendo l’aspetto economico adatto per
risolverlo.
Scegliere il procedimento di stima più appropriato e applicarlo con una
sequenza logica.
Ricercare dati economici e tecnici per risolvere il quesito posto.
Redigere una relazione di stima usando termini e forma appropriati, risolvendo
il quesito proposto utilizzando le normative vigenti.
CLASSE QUINTA A (modulo: AGROAMBIENTALE)
AGROECOLOGIA E TUTELA DELL’AMBIENTE – A.M. 1
-
Analizzare le principali cause di inquinamento con particolare riferimento a
quello del suolo e delle acque.
Analizzare i meccanismi di rimozione dei contaminanti associandoli alle
capacità autodepuranti del suolo e delle acque
-
Applicare le tecniche più idonee per il controllo dell’inquinamento.
Applicare le metodologie più adatte di trattamento dei rifiuti (compostaggio,
smaltimento dei reflui zootecnici e agroindustriali)
ECOLOGIA APPLICATA - A.M. 2
-
Analizzare come l’uomo ha influito sugli equilibri naturali nel paesaggio da
ecosistema ad agro-ecosistema.
Analizzare le conseguenze sull’agro-ecosistema dell’aumento del flusso
dell’energia ausiliaria.
Individuare i criteri più idonei in un agroecosistema per la riduzione
dell’impatto ambientale.
BIOLOGIA APPLICATA
(con riferimento alle principali colture arboree - vite, olivo, melo, pesco)
-
Effettuare una diagnosi sintomatica delle singole avversità.
Correlare il ciclo del parassita con la sintomatologia.
Impostare i singoli piani di intervento tenendo conto delle diverse strategie
TECNICHE PRODUZIONI ANIMALI - TPA
-
Saper riconoscere e valutare le caratteristiche genetiche del riproduttore
partendo dall’analisi di un certificato genealogico.
Riconoscere i principali alimenti per il bestiame e calcolare la razione
alimentare.
Riconoscere e descrivere le principali tecnologie impiegate per l’allevamento e
i trattamenti dei reflui zootecnici.
CLASSE QUINTA sez. B (modulo: VALORIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI
ANIMALI)
TECNICHE PRODUZIONI ANIMALI - TPA
-
Riconoscere i principali alimenti per il bestiame e calcolare la razione
alimentare.
Formulare piani di alimentazione in funzione di fabbisogni e produzioni.
Analizzare gli elementi di base di un allevamento in situazioni predefinite e
saperlo organizzare in situazioni date.
ZOOECONOMIA – A.M. 1
-
Descrivere la qualità standard e i principali controlli di qualità per i prodotti
zootecnici
Descrivere le principali caratteristiche dei mercati e la normativa nel settore
zootecnico
Saper organizzare un allevamento in situazioni predefinite e determinare i
costi di produzione del latte e della carne in una specie.
STRUTTURE E MECCANIZZAZIONE ZOOTECNICA - A.M. 2
-
Riconoscere e descrivere le principali strutture zootecniche (fabbricati
funzionali)
-
Individuare i principali sistemi di meccanizzazione a seconda dei tipi di
allevamento.
BIOLOGIA APPLICATA
-
Effettuare una diagnosi sintomatica delle singole avversità.
Correlare il ciclo del parassita con la sintomatologia.
Impostare i singoli piani di intervento tenendo conto delle diverse strategie.
CLASSE TERZA ENOLOGIA
AGRONOMIA – TPV
-
Comprendere e utilizzare in modo corretto il linguaggio tecnico-scientifico
specifico.
Individuare le relazioni esistenti tra i fattori pedoclimatici e lo sviluppo delle
piante.
Individuare le macchine e le tecniche impiegate nella gestione del terreno
agrario.
ZOOTECNIA - TPA
-
Individuare le principali parti e funzioni dell’apparato digerente nei
monogastrici e nei poligastrici.
Individuare le principali parti e funzioni dell’apparato riproduttore maschile e
femminile.
Individuare le funzioni dell’apparato mammario e descrivere la fisiologia della
lattazione.
Riconoscere le regioni del corpo animale, i principali tipi morfologici e le loro
caratteristiche riproduttive.
ECONOMIA - TGV
-
Utilizzare in modo appropriato termini tecnico-economici.
Descrivere l’andamento delle curve di domanda, offerta e di produzione in
semplici situazioni date.
Saper individuare le caratteristiche principali dei vari tipi di mercato.
Individuare le componenti del costo di produzione.
Applicare in semplici situazioni date i documenti necessari alle transazioni
commerciali.
Compilare un titolo di credito.
Individuare gli elementi necessari per il calcolo delle principali imposte.
CLASSE QUARTA ENOLOGIA
COLTIVAZIONI ERBACEE – TPV
-
Utilizzare un linguaggio scientifico e tecnico appropriato.
Riconoscere le specie vegetali erbacee più diffuse in Toscana.
Identificare le fasi che compongono il ciclo di sviluppo delle colture.
Individuare la tecnica colturale delle principali specie.
-
Individuare i criteri di scelta delle specie più adatte ad un determinato
ambiente pedoclimatico.
VITICOLTURA
-
Descrivere foglie e grappolo utilizzando termini ampelografici.
Riconoscere le fasi fenologiche della vite e collegarle alla fisiologia della
pianta.
Eseguire semplici operazioni di potatura secca.
ZOOTECNIA - TPA
-
Riconoscere e descrivere le principali caratteristiche morfofunzionali delle
razze di interesse zootecnico
Riconoscere e valutare le caratteristiche genetiche di un riproduttore
partendo dall’analisi di un certificato genealogico
Riconoscere i principali alimenti e formulare dei piani alimentari in funzione
delle produzioni
Descrivere le principali tecnologie di allevamento bovino e suino
ECONOMIA - TGV
-
Utilizzare correttamente il linguaggio tecnico-economico.
Individuare i componenti del costo di produzione.
Individuare e illustrare le caratteristiche principali dei vari regimi di mercato.
Illustrare i concetti di impresa e azienda agraria
Riconoscere e descrivere il patrimonio dell’azienda agraria e i suoi elementi
costitutivi.
Eseguire correttamente registrazioni contabili.
CLASSE QUINTA ENOLOGIA
COLTIVAZIONI ARBOREE – TPV
-
Riconoscere le principali specie arboree da frutto ed individuarne le esigenze
pedoclimatiche.
Identificare i criteri di scelta del portinnesto, tipo di impianto e forma di
allevamento per le specie trattate.
Individuare le tecniche di gestione di un arboreo in produzione
Individuare i principali agenti di malattie e di danno e proporre strategie di
difesa.
MECCANICA ENOLOGICA – GENIO RURALE
-
Identificare le macchine necessarie nelle diverse fasi della vinificazione in
bianco e in rosso.
Riconoscere gli elementi costitutivi e il funzionamento delle macchine
enologiche.
VITICOLTURA
-
Riconoscere le diverse tecniche di propagazione della vite.
-
Confrontare le tecniche di propagazione individuandone le particolarità ed i
campi di utilizzazione.
Riconoscere le diverse forme d’allevamento e le tecniche di potatura.
Eseguire correttamente la potatura secca del guyot e del cordone speronato.
Individuare le fasi d’impianto del vigneto e i materiali necessari.
Individuare le fasi della vinificazione in rosso e in bianco
Confrontare le due tecniche di vinificazione individuandone le particolarità
Proporre soluzioni su modalità di ammostatura, temperatura di fermentazione
e modalità di conduzione ella fermentazione
ELEMENTI DI ECONOMIA ED ESTIMO - TGV
-
Utilizzare la matematica finanziaria per rendere omologhi i capitali nel tempo e
per risolvere semplici problemi legati al costo e all’uso del denaro
Ricercare i dati indispensabili per la redazione di un bilancio economico
preventivo.
Scegliere l’aspetto economico più adatto per risolvere un quesito di stima.
Descrivere i procedimenti di stima più utilizzati nell’Estimo rurale
Determinare il valore di trasformazione dell’uva in vino.
CLASSE SESTA ENOLOGIA
VITICOLTURA
-
Paragonare e valutare mezzi e tecniche della gestione del suolo, della
potatura e della concimazione.
Individuare modalità e tempi di potatura e concimazione.
Individuare la serie ottimale di operazioni colturali per la gestione del suolo e
del vigneto.
Proporre modalità di difesa dai più comuni parassiti e malattie della vite.
ENOLOGIA
-
Comprendere regole e principi relativi a chiarifica, stabilizzazione,
invecchiamento e imbottigliamento.
Identificare il procedimento più adatto per eseguire chiarifica e stabilizzazione
dei diversi tipi di vino.
Individuare particolarità, scopi ed effetti delle diverse tecniche di
invecchiamento.
Individuare le condizioni per un corretto imbottigliamento.
ELEMENTI DI ECONOMIA ED ESTIMO - TGV
-
Interpretare un quesito di stima scegliendo l’aspetto economico più adatto per
risolverlo.
Scegliere il procedimento più appropriato per risolvere un quesito di stima.
Eseguire una relazione di stima usando termini appropriati.
Consultare e comprendere testi, leggi e codici di legislazione vitivinicola.
STRUTTURA DEI CURRICULA
L’Istituto ha come fine preciso quello di preparare all’esercizio di funzioni tecniche e
specialistiche nel settore agrario e conferisce il diploma di Perito Agrario e di Perito
Agrario specializzato in viticoltura ed enologia.
Entrambi i titoli permettono l’accesso a tutte le facoltà universitarie.
Nella struttura del curricolo del perito agrario, in relazione alle prevalenti attitudini del
territorio e alle esigenze del mercato, sono stati individuati due moduli tra i cinque
proposti dal Ministero:
• agro-ambientale
• valorizzazione dei prodotti zootecnici.
PERITO AGRARIO
Religione
Educazione fisica
Lingue e lettere italiane
Storia
ORARIO
SETTIMANALE
I
II III IV V
1 1 1 1 1
2 2 2 2 2
5 5 3 3 3
2 2 2 2 2
Lingua straniera
3
3
2
2
2
Elementi di diritto ed Economia
Matematica ed Informatica
Fisica e Laboratorio
Chimica e Laboratorio
Chimica agraria con esercitazioni e
tecnologie Agroalimentari
Scienza della terra e Biologia
Biologia applicata
Tecniche di produzione vegetale ed
elementi di meccanizzazione
Tecniche di produzione animale
Tecniche di gestione, valutazione ed
elementi di legislazione
Disegno e cartografia
Topografia ed elementi di costruzioni
Area di progetto
Area modulare
Totale ore settimanali
I.T.P. (*)
2
5
3
4
2
5
3
4
3
-
3
-
2
-
P
SO
O
SO Biennio
O Triennio
O
SO
O
OP
-
-
4
2
3
OP
3
-
3
-
3
3
4
O
O
-
-
5
6
-
SOP
-
-
2
2
4
SOP
-
-
4
3
5
SO
MATERIE D'INSEGNAMENTO
3 3
3 3
3
3 4
33 33 34 35 35
4 4 12 14 14
PROVE
GO
SG
SG
SOP
(*) Si tratta di ore, all'interno dell'orario, utilizzate per esercitazioni pratiche
Alla fine del corso il Perito dovrà acquisire le seguenti competenze:
• gestire aziende agrarie o collaborare alla loro conduzione;
• prestare assistenza tecnica, economico - contabile e fitoiatrica ad aziende
agrarie nell'ambito della produzione, conservazione, trasformazione e
commercializzazione dei prodotti agricoli;
• gestire strutture di trasformazione nel settore alimentare;
•
•
•
prestare assistenza nella realizzazione di opere di miglioramento fondiario e di
trasformazione del territorio;
eseguire stime riguardanti i fondi rustici, interpretare ed attuare progetti
aziendali ,in funzione dell'assetto territoriale dal punto di vista ecologico e
della difesa dell'ambiente;
gestire aziende zootecniche.
PERITO AGRARIO SPECIALIZZATO IN VITICOLTURA ED ENOLOGIA (**)
MATERIE D'INSEGNAMENTO
Religione
Educazione fisica
Lingue e letteratura italiane
Storia
Lingua straniera
Elementi di Diritto ed Economia
Matematica ed Informatica
Fisica e Laboratorio
Chimica, Chimica organica e
Laboratorio
Chimica applicata e tecnologia
agroalimentari
Scienza della terra e Biologia
Scienze naturali e Microbiologia
applicata
Disegno e cartografia
Agronomia, coltivazioni e difesa
delle colture
Economia e Tecnica gestione
aziendale
Elementi di estimo, diritto,
legislazione e
commercializzazione
Genio rurale
Zootecnica
Viticoltura, difesa della vite,
enologia
Totale ore settimanali
I.T.P.
ORARIO SETTIMANALE
I
II
III
IV
V
1
1
1
1
1
2
2
2
2
2
5
5
3
3
2
2
2
2
2
1
3
3
2
2
2
2
2
5
5
4
2
3
3
4
4
3(2) 3(2)
-
-
-
-
3
3
-
-
-
-
3
3
-
-
-
-
3
4(2)
-
-
-
-
-
-
-
-
33
4
33
4
-
PROVE
VI
1
2
2
1
2
-
P
SO
O
SO
O
SO
O
-
OP
8(8) 8(8)
-
-
4(2) 2(1) 2(2) 2(2)
-
-
-
5(3) 4(2) 5(2)
-
OP
OP
-
-
-
SOP
-
SO
4(2) 5(2)
4 5(3) 4(2) 4(2)
3(1) 4(2) 11(1
- 2(2) 5(5)
1)
36 36 36 36
-
SO
OPG
OP
SOP
(***)
(**) Corso in via di trasformazione da sessennio a quinquennio seguito da 1 anno di
specializzazione
(***) Le esercitazioni sono effettuate in compresenza fra docente teorico e
l'insegnante tecnico pratico
Il Perito Agrario specializzato in Viticoltura ed Enologia, oltre a quelle sopraindicate,
dovrà possedere le seguenti capacità/competenze funzionali al corso "Cerere
viticolo-enologico":
• condurre cantine, reparti di stabilimenti enologici, empori enologici, aziende
vitivinicole;
• controllare la qualità dei prodotti attraverso analisi chimiche ed organolettiche.
DOCENTI DELL’ISTITUTO
MATERIE
Religione
Educazione Fisica
NUMERO
INSEGNANTI
1
2
Lingua e lettere italiane
6
Matematica e fisica
5
Lingua e straniera ( inglese, francese)
3
Diritto
1
Chimica e laboratorio
Chimica agraria –Tecnologie agroalimentari
5
Biologia applicata e Microbiologia applicata
3
Disegno e cartografia
Topografia-Costruzioni-Genio rurale
Scienze agrarie ( Tecniche di produz. vegetale ed
elementi di meccanizzazione, Coltivazioni e difesa
delle colture, Tecniche di gestione e valutazione,
Ecologia applicata, Agroecologia)
3
7
Viticoltura, Difesa della vite, Enologia
2
Tecniche di produzione animale
2
Insegnanti di sostegno a situazioni di Handicap
Insegnanti Tecnico Pratici (ITP)
3
10
ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO
Dirigente scolastico
Prof. Marcello Laschi
Collaboratori
Funzione vicaria
Progetti con l’esterno, agenzia di
accreditamento
Prof.ssa MARZIA CHITI
Gestione organizzativa orario,
gestione assenze, uscite anticipate,
ritardi alunni, sostituzione docenti
Prof.ssa LUCIA GALLENI
INCARICHI DELLA PRESIDENZA
Vigilanza sull’azienda agraria con
incarico di organizzare le operazioni
di frangitura delle olive
Prof. MARCO MONTINI
Responsabile dell’azienda agraria
Prof. ROBERTO LAMORGESE
Responsabile del settore SERRE
dell’azienda agraria
Prof. CONSUELO PORTIGIANI
Responsabile Concimazioni sperimentali
Prof. CARMELA CAFAZZO
Responsabile della gestione del Sistema di
Qualità ISO9001-2000
Prof. ROBERTO MANCUSO
Responsabile del servizio di prevenzione e
protezione emergenze
Prof. Salvatore Zivillica
CONSIGLIO
D’ISTITUTO
Presidente
: Sig. Lorenzo BONGHI
Segretario : Prof. Roberto LAMORGESE
CONSIGLIERI
Componente Docenti
Componente genitori
Prof. Alessandra BONA
Prof. Salvatore ZIVILLICA
Prof.Roberto LAMORGESE
Prof.Silvia DEL GRATTA
Prof Marco MONTINI
Prof.Marzia CHITI
Sig.Lorenzo BONGHI
Sig.Felice PIROZZI
Componente ATA:
Sig. Marcello GRAZIANI
Componente alunni
Sig.Simone CAMBIONI
Sig.Mauro SCOPELLITI
Sig.Gabriele ENIA
GIUNTA ESECUTIVA
PRESIDENTE
PROF. MARCELLO LASCHI
SEGRETARIO SIG. ANTONIO BARILLÀ
MEMBRI
Comp. Docenti : Prof. Alessandra BONA
Componente A.T.A. : Sig. Marcello GRAZIANI
Componente Genitori : Sig. Lorenzo BONGHI
Comp. Studenti : Sig. Mauro SCOPELLITI
STRUTTURA DIDATTICO- ORGANIZZATIVA
DIPARTIMENTI
AREA LINGUISTICO LETTERARIA
PROF. A. NASTASI
AREA SCIENTIFICA
PROF. R. SERVILLO
AREA TECNICA
PROF. E. RAVAGLIOLI
CONSIGLI DI CLASSE
COORDINATORI
CLASSI
1A
2 A
3A
4 A /B
5A
1B
2B
3B
5B
1C
2C
1D
2D
3E
4E
5E
6CE
6BE
COMITATO DI VALUTAZIONE
MEMBRI EFFETTIVI: proff. S. Del Gratta - C. Pierini
PROF.D’ETTORRE
PROF.D’AMATO
PROF.CAFAZZO
PROF.NERI
PROF.NASTASI
PROF. MAZZOLINI
PROF.PIERINI
PROF. BRUCHI
PROF.DUCCI
PROF.OPROMOLLA
PROF. MIRALDI
PROF. SCALI
PROF. NICCOLINI
PROF.MANGO
PROF.RAVAGLIOLI
PROF. DEL GRATTA
PROF.LAMORGESE
PROF.NENCIONI
FUNZIONI AGGIUNTIVE STRUMENTALI (F.A.) AL POF
Il Collegio dei docenti ha individuato per l'anno scolastico 2004-2005 i seguenti
obiettivi strategici attinenti alle Funzioni obiettivo:
1
GESTIONE
POF
Coordinamento delle attività del POF e
del processo di monitoraggio, autoanalisi
e autovalutazione di Istituto
Prof. Cinzia Pierini
2
ORIENTAMENTO E
GESTIONE DEI
RAPPORTI CON I
GENITORI
3
INIZIATIVE DI SOSTEGNO
E RECUPERO DI
INTEGRAZIONE
DELL’OFFERTA
FORMATIVA
4
AZIENDA E RELATIVA
ORGANIZZAZIONE
DIDATTICA
Organizzazione e coordinamento di
orientamento in entrata, sportello genitori,
orientamento interno
Prof. Patrizia Ducci
Coordinamento delle attività di
compensazione, integrazione e
recupero.
Coordinamento delle attività
extracurricolari
Prof. Raffaele Servillo
Organizzazione dellle esercitazioni
pratiche in azienda
Costruzione e realizzazione di moduli
interdisciplinari connessi alle attività
aziendali
Prof. Consuelo Portigiani
5
GESTIONE DEL SISTEMA
INFORMATICO
Manutenzione aula di informatica;
manutenzione delle altre attrezzature
informatiche
progettazione, messa a punto, collaudo e
manutenzione della nuova aula di
informatica
Prof. Luigi Marini
6
ORGANIZZAZIONE
STAGE SCUOLA -LAVORO
7
GIORNATA ENOLOGICA
Organizzazione degli stage scuola
lavoro
Costruzione moduli interdisciplinare
per la valutazione
Prof. Anna Ricci
Organizzazione della Giornata
enologica 2006
Prof. Annamaria Sparaciari
OBIETTIVI STRATEGICI INDIVIDUATI DAL COLLEGIO DOCENTI 2005/2006
ATTINENTI ALLE F.A.
Area F.A. 1
• Coordinamento, monitoraggio valutazione delle attività progettuali del POF
• Gestione del progetto di monitoraggio dei progetti POF, di Autoanalisi d’Istituto
(livello di partecipazione delle varie componenti scolastiche: Docenti, Studenti,
Famiglie, Personale ATA - Risultati dell'apprendimento - Clima all'interno
dell'istituzione scolastica)
Area F.A. 2
• Coordinamento dell’ orientamento per le scuole medie
• Predisposizione e diffusione materiali a stampa di carattere orientativo
• Sportello genitori
• Coordinamento attività di orientamento interno
• Interventi di riorientamento e di rimotivazione per gli alunni verso altri istituti o
agenzie educative.
Area F.A. 3
• Organizzazione e controllo di tutte le attività di recupero
• Coordinamento delle attività integrative (Attività pomeridiane, viaggi d’istruzione)
• Coordinamento iniziative di Educazione alla salute
Area F.A. 4
• Cura della programmazione delle esercitazioni di campagna
• Costruzione e realizzazione di moduli interdisciplinari connessi alle attività
aziendali
• costruzione e realizzazione di progetti collegati all’azienda, serre, aree verdi,
e quelli proposti per la Giornata Enologica
Area F.A. 5
• manutenzione aula di informatica
• manutenzione delle altre attrezzature informatiche
• consulenza e progettazione per nuovi acquisti e/o aggiornamenti di materiale
informatico
• consulenza e assistenza per problemi tecnici a tutto il personale della scuola e
agli studenti
• progettazione, messa a punto, collaudo e manutenzione della nuova aula di
informatica
Area F.A. 6
•
gestione dei rapporti con le aziende che accolgono gli studenti per lo stage
•
fornire agli alunni ,alle famiglie e ai tutor le informazioni sull’attività di stage
•
costruire moduli interdisciplinari per la valutazione dell’attività di stage
Area F.A. 7
•
organizzazione della Giornata enologica 2006
•
coordinamento tra i vari progetti
•
preparazione del materiale informativo sulle attività
OBIETTIVI STRATEGICI DEL POF
I progetti sono suddivisi nelle due macroaree individuate dagli obiettivi strategici:
-
-
Ampliamento della qualità dell’offerta formativa (A)
Riduzione della dispersione scolastica (B)
In ciascuna macroarea si individuano le aree-progetto gestite direttamente dalle
Funzioni Strumentali alle quali secondo le rispettive specificità si collegano come
aggregati gli altri progetti, ad esclusione dei progetti extracurricolari e di formazione
superiore.
DISPERSIONE SCOLASTICA
(B)
QUALITÀ DELL’OFFERTA
FORMATIVA (A)
1A. GESTIONE POF
1B. SOSTEGNO E RECUPERO
1 - Gestione POF e monitoraggio dei
progetti
3 - Iniziative di sostegno e recupero
10 - Educazione alla salute: consumo
consapevole
16 - Ed. salute: - CIC scolastici
15 - Ed. stradale “Il patentino”
2A. DIDATTICA E FORMAZIONE
IN SERVIZIO
2.B ORIENTAMENTO
8 - Olimpiadi matematica
9 - Ottimizzazione dell'organizzazione
didattica
5 - Gestione del sistema informatico
11 -Sito web ufficiale della scuola
19 – Quotidiano in classe
2 - Orientamento in entrata e rapporti con le
famiglie
3A. RAPPORTI CON L’ESTERNO
22 - Rivista d'istituto
13 - Accreditamento Istituto
7 - Giornata Enologica
17 - La scuola incontra il territorio- Educazione
alla pace
18- Progetto Educazione all’Europa
4A. DIDATTICA E AZIENDA
6 - Progetto stage scuola lavoro
21 - Pollaio sperimentale
4 – Organizzazione didattica attività aziendali
12 - Tecnica di degustazione dell’olio
20 -Tecnica delle potature delle colture
arboree
Progetti extracurricolari
14 – Sicurezza L 626 ed emergenze nella scuola
23 - Certificazione esterna PET
Progetti Formazione Superiore
Operatore di cantina
Progetto Leonardo Formation Export Viti
I.F.T.S. Tecnico superiore per la gestione produttiva del territorio agroambientale
ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006
Progetto F.A. 1
1.1 Denominazione progetto
GESTIONE POF - REVISIONE E AGGIORNAMENTO POF MONITORAGGIO DEI PROGETTI
1.2 Responsabile progetto
Prof. Cinzia Pierini
1.3 Obiettivi
- Rielaborare e aggiornare il POF come unico progetto di sintesi di tutte le attività dell’istituto
- Condurre un’azione di monitoraggio dei progetti dell’Istituto durante le varie fasi del loro
svolgimento
- Procedere alla riflessione critica sulle risultanze del monitoraggio e sull’utilizzazione delle
risorse umane
- Valutare l’efficacia del servizio attraverso il coinvolgimento di componenti interne ed esterne
- Procedere ad un sistematizzazione dei risultati e avviare la riflessione sulle proposte per
l’ottimizzazione del servizio sia per l’utilizzazione delle risorse umane che per l’apprendimento
degli alunni.
INDICATORI
- Percentuale dei docenti partecipanti a progetti previsti dal POF in ambito dell’orario curriculare
- Percentuale dei docenti partecipanti a progetti previsti dal POF oltre l’orario curriculare
- Percentuale di personale ATA disponibile alla flessibilità dell’orario
- Numero dei progetti portati a termine
- Numero delle classi e degli alunni che partecipano fattivamente alla Giornata Enologica
- Numero degli alunni effettivamente partecipanti agli organi collegiali
- Numero dei genitori effettivamente partecipanti agli organi collegiali, ai ricevimenti e alle
iniziative specifiche loro rivolte
- Percentuale di abbandoni e dispersione scolastica (-2% rispetto anno precedente)
1.4 Durata
Intero anno scolastico.
1.5 Risorse umane
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Assunta Mango – 20 ore a pagamento
Silvia Del Gratta – 20 ore a pagamento
Annamaria Sparaciari - 10 ore flessibilità - 10 ore a pagamento
Anna Bruchi – 10 ore flessibilità – 10 ore a pagamento
1.6 Beni e servizi
Computer,stampante, floppydisk, lucidi, fotocopiatrice.
ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006
Progetto
F.A. 2
1.1 Denominazione progetto
ORIENTAMENTO IN ENTRATA E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
ATTIVITÀ
- Comunicazione a mezzo stampa (quotidiani locali) sulle attività di orientamento svolte dall'Itagr
- Rapporti e attività di orientamento Scuole Medie Inferiori; diffusione materiale informativo
- Scuola aperta e sportello orientamento per le famiglie
1.2 Responsabile progetto
Prof.ssa Ducci Patrizia
1.3 Obiettivi
• Aumentare il numero iscritti all’ ITtagr (Numero 77 iscritti anno scolastico 2005/2006)
• Diminuire la percentuale di dispersione nel biennio,dovuta ad incompleta informazione sul curricolo
e sull'impegno di studio
• Mantenere i tre indirizzi già attivati a scuola
INDICATORI
• Prescrizioni per l'a.s.2006/2007 pari o superiori alle attuali 77
• Tasso di dispersione scolastica inferiore del 2%
1.4 Durata
ottobre 2005-gennaio 2006
1.5 Risorse umane
Team Funzione aggiuntiva composto da 2 persone: prof. Mancuso e prof. Perrotta
Riunioni ed attività organizzative: 2 riunioni di 2 ore ciascuna
Scuola aperta e sportelli (3 pomeriggi di 3 ore e mezza per 4 persone)
Per ogni pomeriggio necessita la presenza di 2 ATA , uno per la villa e uno per il plesso serre
Visite pomeridiane nelle scuole che ne fanno richiesta
Tot. Ore a pagamento 52
1.6 Beni e servizi
Disponibilità telefono, fax, computer portatile, sala riunione con proiettore
ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006
PROGETTO F.A. 3
1.1 Denominazione progetto
INIZIATIVE DI SOSTEGNO E DI RECUPERO PER GLI STUDENTI
INIZIATIVE DI ORIENTAMENTO PROFESSIONALE E UNIVERSITARIO
1.2 Responsabile progetto
Prof. Raffaele Servillo
1.3 Obiettivi
Facilitare l'approccio dei nuovi iscritti alle strutture, alle metodologie didattiche e alle regole
dell'Istituto. Favorire sinergie tra famiglie, studenti e scuola al fine di realizzare migliori condizioni di
studio e di apprendimento. Aiutare gli studenti nel recupero dei debiti formativi. Ridurre la
dispersione scolastica. Coordinare le attività dei docenti di sostegno nei rapporti con le famiglie di
studenti disabili, nell'organizzazione di attività o progetti a supporto delle classi con studenti
disabili, nel mantenere rapporti con le ASL di competenza e le figure professionali che li hanno in
carico. Facilitare l'inserimento lavorativo dei diplomati. Compilare un curriculum. Mantenere
contatti con le aziende agrarie del territorio per aiutare i diplomati nella collocazione lavorativa.
Fornire agli studenti le necessarie informazioni sul proseguimento degli studi.
Destinatari: Tutti gli alunni dell'Istituto
Metodologia:Organizzazione attività di accoglienza per le prime classi. Organizzazione di corsi di
recupero e sportelli per gli alunni con debiti formativi. Predisposizione calendari dei corsi e delle
prove. Predisposizione sondaggio/questionario per le prime classi e tabulazione dei dati.
Predisposizione modulistica per i compiti estivi. Predisposizione calendario incontri docenti/alunni
con debito formativo per i compiti estivi. predisposizione calendario corsi di recupero per alunni del
biennio a Settembre 2006. Rendicontazione al DSGA delle ore da retribuire ai docenti. Incontri
con il personale del Centro per l'impiego di Siena. Esercitazioni per la scrittura di un curriculum e di
una lettera di accompagnamento. Diffusione di materiale informativo sull'Università.
Organizzazione incontri/seminari con Docenti universitari. Contatti telefonici con Aziende e
segnalazione di diplomati per eventuali assunzioni.
Indicatori: Rilevamento del grado di soddisfacimento degli alunni neoiscritti mediante questionario.
Percentuale degli alunni respinti rispetto al precedente anno. Percentuale dei debiti formativi
rispetto al precedente anno. Numero di abbandoni rispetto al precedente anno.
1.4 Durata
Tutto l'anno scolastico
1.5 Risorse umane
Prof: Raffaele Servillo
Team:Prof. M. Mirali, Prof. A. Bona, Prof. A. D'Ettorre, Prof. E. Sensi - ore a recupero flessibilità
Docenti delle discipline per i corsi di recupero, per le prove e gli sportelli pomeridiani (per
complessive 280 ore circa, da retribuire).
Personale ATA per le attività pomeridiane (ore non quantificabili)
1.6 Beni e servizi
Disponibilità di aule, telefono e fax, lavagna luminosa, fotocopiatrice, materiale di cancelleria.
ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006
Progetto F.A. 4
1.1 Denominazione progetto
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA ATTIVITÀ AZIENDALI
1.2 Responsabile progetto
Prof. C. Portigiani
1.3 Obiettivi
Obiettivi generali:
• Accrescere la. motivazione degli alunni e migliorare la preparazione professionale
• Ridurre la dispersione scolastica
• Educare gli alunni a svolgere le operazioni di campagna in condizioni di sicurezza (uso dei
D.P.I.)
Obiettivi specifici
• Programmare le esercitazioni in azienda
• Informare docenti ed alunni sulle principali attività aziendali
• Fornire strumenti adatti alla valutazione delle esercitazioni pratiche( schede di valutazione)
• Collaborare alla messa a punto del nuovo sistema di valutazione delle esercitazioni in
azienda
• Collaborare alla costruzione e realizzazione di progetti collegati all'azienda, serre, aree verdi,
orto e quelli proposti per la Giornata Enologica.
• Organizzare le esercitazioni pratiche in modo che l'azienda sia utilizzata come laboratorio
didattico " Creare o accrescere la consapevolezza che le esercitazioni pratiche in azienda
sono parte integrante del curricolo di un perito agrario e di un enotecnica
• Produzione,raccolta e diffusione materiale relativo all'azienda ed alle attività ad essa connesse
Indicatori:
• Numero di uscite in azienda per classe(akneno una volta durante lo svolgimento delle
diverse
attività aziendali) " Quantità di materiale informativo (almeno una scheda per ogni
attività pratica programmata)
• Numero schede informative sulle produzioni aziendali ( uva, olive, vino..)
" Numero progetti connessi all'azienda agraria realizzati ( tutti quelli
approvati)
• Produzione materiale conoscitivo azienda
1.4 Durata
• Anno Scolastico 2005-06: un anno
Attività Previste
•
Programmare settimanalmente le esercitazioni in azienda, (raccolta olive, raccolta uva,
potatura vigneto e olivete, attività in serra e nell'orto, sistemazione aree verdi,
imbottigliamento)
• Aggiornamento della SCHEDA DI VALUTAZIONE delle esercitazioni pratiche, come ulteriore
strumento di valutazione in sede di scrutinio finale.
• Compilazione di schede tecniche informative relative ai vigneti e agli oliveti dell'ITAS
• Distribuzione alle classi materiale informativo su forme d'allevamento e tecniche di potatura
della vite e dell'olivo e su alcuni ortaggi coltivati.
• Rilevazione e comunicazione dei dati relativi alla vendemmia e alla raccolta delle olive
Produzione dispense sull'azienda, le attività in corso e i suoi prodotti
1.5 Risorse umane
Prof.ssa Consuelo Portigiani Titolare F.A.
Prof. Maria Teresa Biagiotti 50 ore a pagamento
1.6 Beni e servizi
Testi e riviste specializzate, fotocopiatrice, personal computer
ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006
Progetto F.A 5
1.1 Denominazione progetto
GESTIONE DEL SISTEMA INFORMATICO
1.2 Responsabile progetto
Prof. L. Marini
1.3 Obiettivi
Manutenzione aula di informatica; manutenzione delle altre attrezzature informatiche; consulenza
e progettazione per nuovi acquisti e/o aggiornamenti di materiale informatico; consulenza e
assistenza per problemi tecnici a tutto il personale della scuola e agli studenti; progettazione,
messa a punto, collaudo e manutenzione della nuova aula di informatica.
Destinatari: Personale e utenti della scuola
Metodologie: Interventi mirati, interventi periodici, interventi a richiesta, preparazione e ricerca
materiale necessario: il tutto, fuori dall'orario di servizio.
1.4 Durata
Intero anno scolastico
1.5 Risorse umane
Il progetto sarà realizzato principalmente dal titolare della FA, prof. Marini, a cui potranno
affiancarsi dei collaboratori (personale interno) con conoscenze di sistemi operativi, periferiche
hardware, sicurezza e prevenzione informatica.
1.6 Beni e servizi
ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006
Progetto F.A.6
1.1 Denominazione progetto
PROGETTO STAGE SCUOLA - LAVORO
1.2 Responsabile progetto
Prof. A. Ricci
1.3 Obiettivi
• Destinatari
- Alunni delle quinte e della sesta enologia (n°60 ALUNNI)
• Obiettivi generali
- Aumentare la motivazione e le competenze
degli alunni
- Ridurre la dispersione scolastica
• Obiettivi specifici
- Collocare gli studenti in aziende idonee per 3/4 settimane
- Gestire la contrattualità con le aziende che accolgono gli studenti (tutor, attività da svolgere,
risultati) con particolare attenzione alla collocazione e alla durata del periodo di stage
- Curare la raccolta dati prima (in preparazione) e dopo gli stages (verifica dei risultati) con relativa
documentazione.
- Organizzare una efficace presenza dei docenti interni durante gli stages
- Curare una attenta diffusione delle informazioni sulle attività di stage scuola- lavoro verso
alunni, famiglie e docenti dell'I.T. Ag.r di Siena.
A
• Attività previste
- Aggiornare 1' "archivio aziende" da cui rilevare dati sull'ubicazione, l'ordinamento colturak,la
superficie, il livello di meccanizzazione, ecc..
- Contattare nuove aziende che praticano agricoltura biologica ed individuare altre aziende zootecniche.
- Inviare alle nuove aziende il progetto e la funzione che rivestono nel processo di formazione dei futuri
tecnici
- Verifica invio Convenzioni alle aziende.
- Fornire agli alunni dei promemoria, studiati per le diverse tipologie di azienda, che serviranno loro da
guida nella osservazione e comprensione del ciclo produttivo.
- Organizzazione degli incontri con il personale della USL7 relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro
• Indicatori
- % di aziende, tutor e alunni che rispondono positivamente all'iniziativa (minimo 75%)
- n. modelli riempiti correttamente (dalle aziende e dai tutor) su n. di modelli fomiti (minimo 80%)
- valutazione positiva delle relazioni alunni (minimo 80%)
- n. docenti coinvolti sul totale dei docenti delle classi
(minimo70%)__________________________________
1.4 Durata
II progetto prevede un impegno che va oltre l'anno scolastico, poiché si riferisce all'organizzazione
dello stage che si svolgerà all'inizio dell'anno scolastico 2006-07 .
1.5 Risorse umane
Coordinatore del progetto prof.ssa Ricci (1/2 funzione strumentale)
Team : professa Vanna Neri 50 ore (33 di flessibilità - 17 a pagamento)
Per l'interrogazione finale, relativa alla valutazione dello stage, saranno utilizzate le ore di flessibilità.
(Considerando che gli alunni sono60, e che le interrogazioni hanno una durata media di 40-45 minuti, alla presenza di 3-4
insegnanti della classe, si possono prevedere non meno di 150 ore)
II personale di segreteria sarà impegnato nella compilazione e nell'invio delle Convenzioni alle aziende
e delle comunicazioni all’ INAIL, all'ispettorato del lavoro e assicurazione per il periodo di stage.
1.6 Beni e servizi
Spese telefoniche - P.C. - floppy - spese cancelleria e postali - rimborso spese viaggio e missioni ai
docenti tutor - eventuali spese per alloggio alunni
ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006
Progetto F.A. 7
1.1 Denominazione progetto
GIORNATA ENOLOGICA 2006
1.2 Responsabile progetto
Prof.ssa A. Sparaciari
1.3 Obiettivi
- Acquisire la consapevolezza di avere un ruolo territoriale ed economico importante, aprendo la
Scuola all’esterno
- Dare maggiore visibilità all’esterno delle iniziative dell’Istituto (sponsorizzazione di progetti e
prodotti)
-
Stimolare e favorire il senso di appartenenza alla Scuola
1.4 Durata
Seconda parte dell’anno scolastico
1.5 Risorse umane
Docente responsabile: prof.ssa A. Sparaciari
Team: proff. Scali – D’Amato – Del Gratta – Bona – Mancuso – Sensi
Studenti e personale ATA
1.6 Beni e servizi
Strumenti ed attrezzature a disposizione della scuola, locali dell’Istituto, spese telefoniche, di
tipografia, di cancelleria, postali, spese relative al materiale necessario per la realizzazione dei vari
porgetti
ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006
Progetto 8
1.1 Denominazione progetto
OLIMPIADI DI MATEMATICA 2006
1.2 Responsabile progetto
Prof. V. Neri
1.3 Obiettivi
La manifestazione ha come scopo principale quello di aumentare, fra i giovani, l'interesse per la
matematica, dando loro l'opportunità di affrontare problemi un po' diversi nella forma da quelli
incontrati nella scuola, ma in grado di aumentare la loro attenzione anche per ciò che si fa nella scuola.
1.4 Durata
Tutto l'anno scolastico
1.5 Risorse umane
Prof. ssa Neri Vanna
Prof.ssa Garzillo Anna
Prof.ssa Opromolla Elena
Prof.ssa Scali Stefania
Prof. Servillo Raffaele
10 h
8h
8h
8h
8h
1.6 Beni e servizi
Due aule per lo svolgimento delle prove, una per il biennio una per il triennio. Fotocopie dei testi delle prove.
ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006
Progetto 9
1.1 Denominazione progetto
OTTIMIZZAZIONE DELL'ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
1.2 Responsabile progetto
Prof. Roberto Lamorgese
1.3 Obiettivi
1) Monitoraggio e analisi delle nuove modalità di valutazione adottate per l'A.S. 2005/06.
2) Monitoraggio e valutazione delle attività di recupero.
3) Valutazione della possibilità di introdurre modifiche nel curriculum scolastico nell'ambito delle
possibilità concesse dall'autonomia scolastica.
4) Miglioramento del monitoraggio sull'andamento della classe.
Attività previste Riunioni di gruppo. Formulazione e distribuzione di questionari per il monitoraggio.
Elaborazione dei dati raccolti. Valutazione possibilità di integrazione dei curricula scolastici.
Indicatori
1) Proposte sottoposte e approvate dal Collegio Docenti.(% sul totale)
2) Indagine statistica sul grado di apprezzamento delle nuove proposte (% sul totale)
3) Effetti sulla qualità del recupero e dispersione scolastica (confronto con gli anni) precedenti).
1.4 Durata
1 anno
1.5 Risorse umane
Da definire nel prossimo Collegio Docenti (Circa 8-10 docenti).
Personale ATA per l'apertura pomeridiana della scuola.
Si ipotizza un impegno del personale docente pari a 10 ore/anno + 5 ore coordinamento per
un totale di 105.
Di queste parte o tutte potranno essere, su indicazione del docente, considerate come recupero della flessibilità.
1.6 Beni e servizi
Uso biblioteca e di PC; cartoleria, fotocopiatrice
ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006
Progetto 10
1.1 Denominazione progetto
EDUCAZIONE ALLA SALUTE - EDUCAZIONE AL CONSUMO CONSAPEVOLE
1.2 Responsabile progetto
Prof. M.C. Cafazzo
1.3 Obiettivi
Finalità
- Organizzazione di due incontri con esperti dell'Unicoop FI sul tema dell'impatto ambientale delle moderne
biotecnologie. ad integrazione del corso di T.P.V.; titolo del percorso; "I semi della discordia"
Obiettivi
- Fornire le conoscenze di base sulle moderne biotecnologie e sull'utilizzo di piante transgeniche in campo
agroalimentare, analizzandone i potenziali vantaggi e rischi per l'ambiente e i consumatori
- Sperimentare la difficoltà di dover valutare cause ed effetti e di prendere decisioni in
situazioni complesse
Contenuti
Conoscenze di base sulle moderne biotecnologie e sull'utilizzo di piante transgeniche in campo
agroalimentare - vantaggi e rischi per l'ambiente e i consumatori
Indicatori:
N° di alunni partecipanti (min. 50%)
Destinatari:
Classi 3A A - 3A B - 3A En
1.4 Durata
2 incontri di 3 ore per classe in data da definire
1.5 Risorse umane
prof. Cafazzo : 10 ore
prof. Ravaglioli : 6 ore
prof. Marini : 6 ore
1.6 Beni e servizi
Aule; aula riunioni ; videoproiettore
ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006
Progetto 11
1.1 Denominazione progetto
SITO WEB UFFICIALE DELLA SCUOLA
1.2 Responsabile progetto
Prof. L. Marini
1.3 Obiettivi
- Aggiornare il sito web attuale della scuola e potenziarlo, adeguandolo alle attuali tecnologie e
alle esigenze della scuola
- Renderlo un veicolo di promozione dell'Istituto
- Fornire informazioni diversificate a seconda della fascia di utenti
- Mettere le basi e le regole per un facile aggiornamento dei suoi contenuti negli anni futuri
Destinatari: famiglie e la comunità di Internet in generale, gli studenti, docenti e personale
dell'istituto
Metodologie: lavoro di gruppo con funzioni diversificate per ciascun componente; attività svolta
prevalentemente al di fuori dell'ambiente scolastico; utilizzo di elaboratori con programmi di
elaborazione testi, di editing per pagine web e di fotoritocco; utilizzo della posta elettronica;
pubblicazione mediante collegamenti remoti in modalità FTP.
1.4 Durata
Entro la fine dell'anno scolastico dovrà essere completata la parte relativa ai contenuti da
consultare. Nell'anno successivo potrà essere inserita la sezione per i dati riservati gestiti da un
database interno.
1.5 Risorse umane
II progetto sarà realizzato da uno Staff formato composto dai Proff. Berté – Marini – Pizzolorusso –
Ducci – Volpe – Perrotta - Martinelli con le seguenti funzioni: responsabile tecnico del sito
(webmaster), responsabile dei contenuti (redattore capo), responsabili delle aree docenti, scuolafamiglia-alunni, azienda agricola, altre attività speciali. Durante il presente anno scolastico si
prevede un impiego di 210 ore. Per l'anno successivo potranno essere assorbite altre 50 ore per
completare il sito nella sua sezione dedicata alla gestione on-line del database.
Tali ore in parte potranno essere non a pagamento in quanto utilizzate nell'ambito della flessibilità.
1.6 Beni e servizi
Spazio web da acquistare presso un fornitore di servizi (provider) e registrazione del nome del sito
della scuola (ambedue importi annui da rinnovare ad ogni scadenza). La relativa spesa annua
prevista (se non si riesce ad ottenere spazio web gratuito presso qualche ente) dovrebbe essere dai
130 ai 330 euro.
Utilizzo di elaboratori dotati dei necessari programmi e di collegamento ad Internet: in minima parte
saranno utilizzati quelli presenti nella scuola, per la parte rimanente tutti i lavori saranno
prevalentemente svolti al di fuori con attrezzature personali dello Staff: quindi i relativi costi,
compresi quelli dei collegamenti, saranno a carico di ciascun componente lo Staff.
ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006
Progetto 12
1.1 Denominazione progetto
TECNICA DI DEGUSTAZIONE DELL'OLIO
1.2 Responsabile progetto
Prof. Marco Montini
1.3 Obiettivi
Al temine del progetto gli alunni dovranno
- Conoscere la tecnica della degustazione dell'olio
- Riconoscere i principale difetti organolettici dell'olio
- Effettuare tagli con oli di caratteristiche diverse per ottenere un prodotto finale con
caratteristiche gradevoli
1.4 Durata
8 ore in copresenza con gli insegnanti della classe
1.5 Risorse umane
Classe V Enologia - Prof. Galleni - Prof. Cerchiara
1.6 Beni e servizi
Campioni di olio extravergine di oliva - Bicchieri p er degustazione
ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006
Progetto 13
1.1 Denominazione progetto
ACCREDITAMENTO DELL'ISTITUTO TECNICO AGRARIO COME SEDE FORMATIVA E
CERTIFICAZIONE ISO 9001 - 2000
1.2 Responsabile progetto
prof.ssa Marzia Chiti
1.3 Obiettivi
Attivare tutte le procedure come da manuale di qualità per il controllo del sistema ( verifiche ispettive interne,
riesame della direzione , piani di formazione interna, schede del personale, gestione delle non conformità)) in
vista della prossima visita dell' ente di certificazione CERTIQUALITY per il mantenimento della certificazione
ISO 9001-2000
Monitorare i corsi con finanziamento FSI ( POR, IFTS, programma LEONARDO) per inserimento dati sul sito
della SAFORET in vista della prossima visita ispettiva prevista per il mantenimento dell' accreditamento come
agenzia formativa
1.4 Durata
Dal 1-9-05 al 31-8-2006
1.5 Risorse umane
Proff. CHITI, LAMORGESE, RAVAGLIOLI, RICCI
Ore a pagamento ( 60 MINUTI): 15 per ognuno
UDL di flessibilità ( 50 minuti) : 15 per ognuno
1.6 Beni e servizi
N°1 collaboratore scolastico per l'apertura e chiusura della scuola ( non è necessaria la presenza
continua durante 1 'orario di apertura della scuola)_
ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006
Progetto 14
1.1 Denominazione progetto
SICUREZZA L 626 ED EMERGENZE NELLA SCUOLA
1.2 Responsabile progetto
Prof. S. Zivillica
1.3 Obiettivi
A. Applicazione nelle classi dei dispositivi di emergenza e di sicurezza ex L. 626/94
A. 1 distribuzione alle classi delle prescrizione di comportamento e delle procedure di emergenza
nella scuola azienda
A.3
nomina alunni con specifiche nell'ambito dell'emergenza (aprifìla e serrafila e relative
responsabilità)
A.5 2 prove di evacuazione di emergenza dell'Istituto
B. Applicazione nell'Istituto dei dispositivi di sicurezza e di emergenza
B.1 manutenzione della segnaletica di pericolo e di sicurezza nei locali dell'Istituto
B.3 acquisizione e manutenzione dei presidi di Pronto Soccorso e Antincendio nei locali previsti
B.4 aggiornamento degli addetti al Pronto Soccorso e alla Squadra Antincendio
B.5 manutenzione del registro degli estintori
Indicatori
Gli indicatori del raggiungimento degli obiettivi saranno la misura in percentuale del grado di realizzazione degli
stessi, sopra elencati.
1.4 Durata
Intero anno scolastico
1.5 Risorse umane
Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e gestione dell'Emergenza: Ing. S. Zivillica
retribuito come collaboratore della D.S. per un equivalente di ore 80
Responsabili della Sicurezza per settore di attività retribuiti con un equivalente di ore 20
Componenti squadra Pronto Soccorso e Antincendio,retribuiti con un equivalente di ore 40
1.6 Beni e servizi
Nell'ambito del piano di Prevenzione e Protezione saranno acquisiti gli elementi di segnaletica rimossi o
danneggiati. Sarà concordato con il D.S. la sistemazione del parcheggio autoveicoli nel piazzale
principale e nella sede "serre".
Si prenderà contatto con Enti preposti all'aggiornamento (W.FF., ASL; CSA) per la pubblicazione di
eventuali corsi sulla prevenzione incendi e pronto soccorso. Sarà integrato il personale di nuova nomina
nell'aggiornamento del piano della sicurezza e di quello di emergenza.
ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006
Progetto 15
1.1 Denominazione progetto
EDUCAZIONE STRADALE: II PATENTINO
1.2 Responsabile progetto
Prof. Appio Roberto
1.3 Obiettivi
Educazione stradale a 50 alunni con esami finali come da decreto attuativo dell'ultima riforma del codice
della strada per il rilascio della patente ciclomotore nelle scuole
1.4 Durata
Periodo Gennaio 2006: corso pomeridiano di 15 ore (contenuti del corso: norme di comportamento,
segnaletica, rispetto della legge, educazione alla convivenza civile, anche attraverso la proiezione di filmati
e questionari)
1.5 Risorse umane
Coordinamento didattico e organizzativo prof. Appio - ore15
Esperti del Comando Carabinieri di Siena - Personale ATA.
1.6 Beni e servizi
Aula riunioni dell'ltas - Videoproiettore, p.c. e materiale di cancelleria
ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006
Progetto 16
1.1 Denominazione progetto
EDUCAZIONE ALLA SALUTE: CIC SCOLASTICI
1.2 Responsabile progetto
Prof. Margherita Miraldi
1.3 Obiettivi
Rimuovere alcune cause del disagio giovanile
Migliorare i rapporti tra le componenti scolastiche
Favorire l'inserimento e il rendimento scolastico degli alunni
Indicatori:
numero di colloqui per componente scolastica
1.4 Durata
Si prevedono due presenze al mese dello psicologo in Istituto da Novembre 2005 a Maggio 2006
1.5 Risorse umane
D.ssa Mariottini e D.ssa Santioli - Unità operativa di psicologia e Consultorio giovani Prof.ssa Miraldi
10 ore - Prof.ssa Niccolini 10 ore
1.6 Beni e servizi
Biblioteca di Istituto
ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006
Progetto 17
1.1 Denominazione progetto
LA SCUOLA INCONTRA IL TERRITORIO – EDUCAZIONE ALLA PACE
1.2 Responsabile progetto
Prof. Cafazzo M. Carmela - Prof. Cinzia Pierini
1.3 Obiettivi
Aprire la scuola al territorio
Collaborare con le istituzioni e le associazioni presenti nel territorio
Creare occasioni di incontro tra studenti, docenti e cittadini attraverso iniziative e attività varie
Educare alla differenza ed alla pace
Costruire un percorso sulle tematiche della persecuzione razziale e Shoa
1.4 Durata
Intero anno scolastico
1.5 Risorse umane
Docenti: prof.sse Cinzia Pierini M.Carmela Cafazzo
Personale ATA (per eventuali aperture pomeridiane della scuola)
Studenti
1.6 Beni e servizi
Le strutture della scuola a seconda delle varie attività organizzate
Costi : Docenti :60 ore flessibilità
Euro 600 per la copertura economica delle spese di organizzazione delle varie attività
ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006
Progetto 18
1.1 Denominazione progetto
EDUCAZIONE ALL' EUROPA
1.2 Responsabile progetto
prof .ssa Miriam Niccolini
1.3 Obiettivi
• Promuovere la consapevolezza dei valori cui si ispira la comunità europea.
• Inquadrare l'evoluzione storica dell' UNIONE Europea in un processo di
integrazione sociale, di unione economica e di cooperazione politica in
costante crescita.
• Sviluppare la coscienza al diritto di partecipazione di ogni cittadino alla vita
democratica dellTJNIONE Europea.
•
Conoscere le opportunità di studio e di lavoro all'interno della Unione Europea
Destinatari
Alunni della classi 2° C e 2° D.
Metodologia
Lezioni, attività di studio e approfondimento su materiale dell'insegnante e inviato
dall'Ufficio per l'Italia del Parlamento Europeo, conferenza sulla costituzione
europea, visita d'istruzione al Parlamento Europeo di Strasburgo.
1.4 Durata
II progetto si svolgerà durante le ore extra curriculari, per un tempo
complessivo di venti ore, durante l'anno scolastico 2005 -06.
1.5 Risorse umane
Docenti dell'Istituto Agrario,personale A.T.A.
1.6 Beni e servizi
Verranno utilizzati i locali dell'Istituto, gli strumenti a disposizione della scuola (sala
proiezione aula di informatica, materiale inviato dall'Ufficio per ntalia del Parlamento
Europeo).
ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006
Progetto 19
1.1 Denominazione progetto
OSSERVATORIO PERMANENTE GIOVANI EDITORI
IL QUOTIDIANO IN CLASSE
1.2 Responsabile progetto
Prof. M. Niccolini
1.3 Obiettivi
• Favorire l'abitudine alla lettura del quotidiano come mezzo insostituibile di informazione nella società
odierna.
• Sviluppare la consuetudine alla lettura critica e comparativa delle informazioni.
• Favorire il confronto civile delle idee.
• Comprendere alcuni aspetti tecno-grafici del quotidiano.
Destinatari: alunni delle classi 2A 2C 4B 5A 3B.
Metodologia: lettura guidata e comparata dei due quotidiani : la Nazione e Corriere della sera,
approfondimenti scritti - rassegna stampa.
1.4 Durata
Intero anno scolastico, da ottobre '05 a giugno '06 (1 ora a settimana per gli alunni ) in orario curricolare.
Per il coordinamento saranno necessarie, in orario extra curricolare, un totale di ore 10, da detrarre dal monte
ore di flessibilità annuale.
1.5 Risorse umane
Prof. Niccolini , Prof. Nencioni , Prof. Nastasi , Prof. Martinelli
Il personale Ata eventualmente necessario per la raccolta e la diffusione dei giornali.
1.6 Beni e servizi
Le copie dei due quotidiani, La Nazione e il Corriere della sera sono fornite in accordo con Osservatorio
Permanente Giovani Editori.
ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006
Progetto 20
1.1 Denominazione progetto
TECNICA DELLA POTATURA DELLE COLTURE ARBOREE
(AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA) - FONDI LEGGE 440
1.2 Responsabile progetto
Prof.ssa E. Ravaglioli
1.3 Obiettivi
Perfezionare le abilità pratiche degli studenti nella potatura degli olivi e delle
piante da frutto.
Attività previste - Lezioni pratiche di potatura in orario pomeridiano per le Classi 4AB, 5E, 6BE, 6CE
Indicatori - Studenti partecipanti alle singole lezioni.
1.4 Durata
Intero anno scolastico
1.5 Risorse umane
Proff. Ravaglioli - Portigiani
Personale ATA per l'apertura pomeridiana della scuola e n° 1 Assistente tecnico per lezione.
Si richiede un impegno del personale docente pari a 50 ore/anno + 5 ore coordinamento per
un totale di 55
1.6 Beni e servizi
Acquisto 15 seghetti potatura e 15 paia di forbici a doppia lama.
ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006
Progetto 21
1.1 Denominazione progetto
RISISTEMAZIONE POLLAIO SPERIMENTALE E SELEZIONE DELLA POPOLAZIONE
"MUGELLESE"
1.2 Responsabile progetto
Prof.sse Ducci/Portigiani
1.3 Obiettivi
Destinatari - Alunni corso zootecnico, (potranno fruirne i docenti, nelle ore di zootecnia, degli altri corsi).
Ma anche gli alunni dell'Itas in generale, in quanto è uno stimolo per motivare allo studio, utile sia per le
classi prime nei giorni dell'accoglienza che per le visite di orientamento delle classi medie inferiori.
Finalità - Rendere sicuro il pollaio dai vari predatori mustelidi, e selezionare la popolazione " Mugellese " in
razza
Obiettivi - Saper gestire un piccolo pollaio, selezionare una razza seguendo il percorso per gradi
Contenuti - Chiusura del pollaio, del lato aperto rimasto con una rete che lo renda inaccessibile ai
mustelidi. Gestione e raccolta dati sulla popolazione " Mugellese" - Osservazione delle differenze
biologiche delle varie razze
Indicatori- Realizzazione della copertura del pollaio entro novembre 2005
Acquisto di una coppia di femmine di Moro a Seta (uccise da un predatore i primi di settembre)
Acquisto di due femmine nere a piume lisce
Acquisto se sarà necessario di max 4 riproduttori di Mugellese
Relazione lavori effettuati
1.4 Durata
Intero anno scolastico
1.5 Risorse umane
Classi III-IV-V B
20 ore prof.ssa Ducci +12 flessibilità
15 ore prof.ssa Portigiani +12 flessibilità
1.6 Beni e servizi
Materiale per la chisura del pollaio: 2 rotoli di rete da 50 metri alta 1 metro + 6 pali in legno
Almeno 10 rollini per fotografìa e loro stampa
Acquisto max 8 volatili
Spesa prevista per gli acquisti
100 euro per la rete
15 euro per i pali
70 euro per rollini foto e stampa
100 euro acquisto polli
Totale circa euro 300
ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006
Progetto 22
1.1 Denominazione progetto
RIVISTA D’ISTITUTO
1.2 Responsabile progetto
Prof. A. Bona
1.3 Obiettivi
Costruire un canale di comunicazione, riflessione, ricerca didattica sulle attività svolte dall' I. T Agr. di
collaborazione esterna con tutti gli enti e strutture interessate.
Indicatori:
Percentuale dei docenti dell'istituto autori di contributi
Percentuale di contributi forniti da enti o associazioni
1.4 Durata
Intero anno scolastico
1.5 Risorse umane
Redazione : Proff. Bona ( Responsabile ) – Perrotta - D'Amato – Nencioni - Servillo
Monte orario per la produzione di due numeri della Rivista semestrale :
14 riunioni di redazione di 2 ore ciascuna per un totale di 168 ore
10 ore di lavoro svolto extra-moenia per ciascun membro della redazione
1.6 Beni e servizi
Fotocopiatrice, pc, fax
Spese di tipografia per stampa e rinnovo copertina di due numeri della rivista per un totale di 1000 copie: euro
3000
Spese di spedizione della rivista : euro 500
ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006
Progetto 23
1.1 Denominazione progetto
CORSO DI POTENZIAMENTO DI LINGUA INGLESE
FINALIZZATO ALLA CERTIFICAZIONE ESTERNA PET
1.2 Responsabile progetto
Prof.ssa. Mazzolini Clara
1.3 Obiettivi
-Ampliare la competenza comunicativa nelle quattro abilità a livello B1 secondo il quadro di riferimento
europeo o Pet.
-Alunni interni del triennio n. 20 (lingua inglese).
-Certificazione Esterna rilasciata dal British Institute (Firenze).
-Metodo funzionale -comunicativo e lezione frontale.
- Indicatori: i 2/3 degli alunni che partecipano al corso ed eventuale esame.
1.4 Durata
20 ore . 10 incontri di due ore ciascuno nei mesi di Nov /Dic 05 - Gen/Feb 06.
Iscrizione alunni all'esame entro 28/0!/06
Date d'esame 10-18-20 marzo 06
1.5 Risorse umane
Docente di madre lingua inglese Team docenti coinvolti. Proff. Mazzolini -Mango
1 collaboratore scolastico ATA
1.6 Beni e servizi
Aula, aula multimediale, registratore, fotocopie.
Costo insegnante (30,00x 20) = 600,00
Costo esame (n.20x30.00) = 600,00 sostenuto dagli alunni o per il 50%
Costo totale =1.200,00 euro - Coordinamento Prof.ssa. Mazzolini Clara ore 20
OBIETTIVI COMUNI DEI PROGETTI SOPRA ELENCATI
1) Migliorare la qualità del servizio ampliando l’offerta culturale (educazione alla
salute )
2) Ridurre la dispersione scolastica del 3% rispetto all’a.s. precedente:
a) rilevando i fattori strutturali e le risorse umane che influenzano questo
fattore ed intervenendo con un meccanismo di feedback ( F.A.1)
b) agendo sulla didattica (Commissione didattica)
c) attivando corsi di recupero e attività di accoglienza per agire su carenze
cognitive e sulla motivazione (F.A. 3)
d) sviluppando il senso di appartenenza alla scuola (giornata enologica)
Far conseguire, partendo anche da situazioni svantaggiate, agli alunni una
preparazione professionale e culturale che consenta da una parte l' inserimento nel
mondo del lavoro, ma che dia anche strumenti per poter analizzare una realtà in
movimento per poter valutare e decidere autonomamente.
A integrazione delle attività didattiche e dei progetti sopra indicati, su proposta dei
singoli Consigli di classe, il Collegio dei docenti ha approvato per l’anno scolastico
2005/06 il seguente piano di visite e viaggi d’istruzione:
Classe
1° A-B-C-D
2°C – 2°D
2° A - 2°B
3° A –3° B – 3° En
4°A/B – 4°CEn
5 °A – 5° B – 5° En
6° BEn - 6°CEn
Destinazione
3 Visite di un giorno
Visita al parlamento europeo
(Strasburgo)
Visita al parlamento – Roma
2 Visite di un giorno
Monaco di Baviera
Fiera Agricola – Bastia Umbra
EIMA (BO)
Francia: Alta Savoia
Salone del vino (TO)
Zona dell’Agropontino
Vinitaly (Verona)
SIMEI
giorni
3 giorni
4 giorni
3 giorni
4 giorni
1 giorno
1 giorno
5 giorni
2 giorni
3 giorni
2giorni
2 giorni
PROGETTI FORMAZIONE SUPERIORE
•
PROGETTO FORMATION EXPORT VITI (Programma Leonardo Da Vinci)
L’Istituto Tecnico Agrario partecipa a questo progetto europeo che nasce dal bisogno
di formazione che si manifesta tra gli operatori del settore vitivinicolo in relazione alla
rapida evoluzione del mercato dove si assiste ad un massiccio ingresso di vini
ottenuti da vitigni standardizzati che accrescono la loro quota di mercato a scapito di
vini che fanno della tipicità la loro caratteristica primaria. In Europa, inoltre, nel
settore vitivinicolo, si osserva una scarsa attenzione per le esportazioni.
Il progetto prevede di professionalizzare attraverso la formazione il contesto
vitivinicolo delle regioni europee al fine di integrare l’esportazione nelle strategie
commerciali
Il progetto avrà una durata di 36 mesi e consta di quattro fasi :
- Progettazione
- Sperimentazione
- Validazione
- Diffusione
I partner del progetto sono :
CFP MIDI-PYRENÈES
ASAJA-ZAMORA
I.E.S.COMERCIO
SOFIS (SPAGNA)
INTER-IMAGES
IRQUALIM
TOKAJ-RENAISSANCE
UNIVERSITY GODOLO
ASSOCIAZIONE NAZIONALE CITTÀ DEL VINO
ISTITUTO TECNICO AGRARIO
•
PROGETTO: OPERATORE DI CANTINA
Il progetto, coordinato dall’Amministrazione Provinciale di Siena – Servizio
Formazione e Lavoro, è destinato a 12 candidati di cui 6 donne di età maggiore di 18
anni e con assolto l’obbligo scolastico. In particolare i candidati possono essere
disoccupati di breve durata, lavoratori in CIG straordinaria e mobilità, persone
inserite in contratto di apprendistato, studenti delle scuole superiori.
In collaborazione con le OO. SS. E con alcune Aziende agricole presenti sul territorio
provinciale l’Itagr si propone di formare la figura professionale di Cantiniere.
Il progetto, articolato in moduli, offre agli allievi una formazione in grado di far
conseguire una certificazione modulare delle competenze e la qualifica di cantiniere.
Il profilo delle competenze è composto:
Competenze di base: prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, igiene nel
trattamento e preparazione degli alimenti, normativa del lavoro, informatica, inglese
organizzazione aziendale.
Competenze trasversali: comunicazione e rapporti interpersonali; problem solving;
lavoro di gruppo e gestione di gruppi di lavoro.
Competenze tecnico professionali: scelta e applicazione di tecniche enologiche,
responsabilità dei processi nell’azienda vitivinicola, utilizzo delle tecniche enologiche,
individuazione di anomalie e riconoscimento qualità; utilizzo degli strumenti
appropriati per effettuare verifiche e controlli sul prodotto, commercializzazione dei
prodotti.
Il progetto per Cantiniere, al fine del conseguimento della qualifica, ha una durata i
600 ore alternate tra aula e stage.
A tal fine il progetto si articola su due attività significative, suddivise in moduli.
• Attività 1: Formazione in teorico / pratica (320 ore)
Moduli:
1. Sostegno alla formazione
2. Competenze di base
3. Competenze trasversali
4. Competenze tecnico professionali
•
Attività 2: Stage (280 ore) un solo modulo formativo.
La conclusione del progetto, con gli esami per il conseguimento della qualifica, è
prevista per dicembre 2005.
•
I.F.T.S - TECNICO SUPERIORE PER LA GESTIONE PRODUTTIVA DEL
TERRITORIO AGROAMBIENTALE
Questo corso di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore è organizzato dall’Istituto
Tecnico Agrario di Siena (soggetto gestore) in associazione temporanea di scopo
con la CIA, CIPA-AT, il Corso di Laurea in Scienze Geologiche e il Corso di Laurea in
Scienza della Comunicazione dell’Università degli Studi di Siena.
Il corso intende formare una figura professionale capace di gestire ecosistemi a
basso impatto ambientale, di usare le tecniche produttive agricole per la gestione di
sistemi multifunzionali e per l’introduzione in azienda di fonti alternative di energie
rinnovabili, di programmare piani di miglioramento aziendale in funzione delle
politiche agricole comunitarie e dello sviluppo sostenibile. É una figura in grado di
fare consulenza ad aziende pubbliche e private, per il mantenimento dell’equilibrio
ambientale in aree agricole e inoltre svolge attività di valorizzazione ed
ottimizzazione delle risorse territoriali.
Il corso è di 1200 ore, di cui 429 di stage, con inizio a marzo 2005 e termine
previsto per febbraio 2006. É rivolto a 20 allievi/e.
Il percorso formativo è così articolato:
competenze trasversali: comunicazione - 36 ore
competenze di base: economia, informatica, statistica, diritto, lingua inglese,
sicurezza sul lavoro – 170 ore
competenze tecnico professionali: cartografia, estimo catastale, valutazione
pedologica del terreno, ecologia del paesaggio, analisi floristica del territorio,
ecologia applicata, diritto ambientale, agronomia e gestione ecocompatibile delle
colture, gestione ecocompatibile degli allevamenti, fitopatologia, valorizzazione delle
risorse territoriali, risorse del territorio agroforestale, politiche per lo sviluppo rurale –
565 ore
stage: presso aziende, enti, consorzi – 429 ore
STRUTTURE, SUPPORTI DIDATTICI E SERVIZI
INFORMATICA E MULTIMEDIALITÀ
L'Istituto Tecnico Agrario dispone di due laboratori informatici dotati rispettivamente
di 12 e 15 computer in rete. Ogni laboratorio dell'Istituto e la sala convegni sono
dotati di almeno un computer, così come la biblioteca, tutti sono collegati in rete.
L'ITAS aderisce ai programmi " 1A " e " 1B " del Ministero della Pubblica Istruzione
per la diffusione delle tecnologie didattiche multimediali. Da ogni computer collegato
in rete è possibile accedere ad Internet. Il collegamento ad Internet avviene mediante
due accessi normali tramite il server del Comune di Siena e due accessi con linea
ISDN tramite Telecom. it.
LABORATORI
• Azienda agraria
• Chimica
• Microbiologia
• Informatica ( due laboratori)
• Agronomia e meccanica
• Topografia
• Scienze naturali
AZIENDA AGRARIA "LA SELVA"
• Vigneto
(9 ettari)
• Oliveto
(8 ettari)
• Forestazione
(6 ettari)
• Bosco
• Seminativo
• Cantina di vinificazione ed imbottigliamento
• Punto vendita prodotti dell'ITAS
SERRE CLIMATIZZATE
• Due, per piante ornamentali e da orto
BIBLIOTECA
PALESTRA ATTREZZATA
CAMPO DA PALLAVOLO/PALLACANESTRO
SALA RICREAZIONE (bar, tavola calda)
SALA CONVEGNI
ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA
-
Tempi previsti per il servizio al pubblico (consegna documentazioni varie entro 48
ore)
Orario sportello: tutti i giorni dalle ore 9:00 alle ore 12:00 (salvo motivi di urgenza)
Modalità rapporti con l’utenza (si applica il regolamento d’istituto).
ORGANIGRAMMA PERSONALE A.T.A.
DIRETTORE S.G.A.: BARILLÀ Antonio
ASPETTI INNOVATIVI DEL NUOVO RUOLO:
1 – AUTONOMIA nell’organizzazione dei servizi di segreteria generali ed
amministrativi nell’ambito del D.I.N.44/01 “istruzioni generali nella gestione
amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche.
2 – HA FACOLTÀ di tenere rapporti con l’utenza;
3 – HA RESPONSABILITÀ diretta per quanto riguarda:
tutti gli aspetti contabili dell’attività dell’istituto; organizzazione e funzionamento degli
uffici amministrativi; inventario patrimoniale e tenuta e conservazione dei registri
contabili.
4 - FIRMA direttamente estratti di registro, certificati e ogni altro documento che non
comporti valutazione ed emesso alla luce di atti acquisiti.
UFFICIO DIDATTICA E PERSONALE
Responsabile: BRUTTINI Fulvia
Collaboratori: SPIRITO Nadia
ATTRIBUZIONI: fascicolo del personale ( decreti, congedi, dichiarazione dei servizi,
ecc), organico di diritto e fatto, gestione alunni, tenuta protocollo e relativa
responsabilità di archiviazione, statistiche varie di tipo didattico, coadiuvata da altro
personale di segreteria disponibile procede all’inserimento in banca dati delle
dichiarazione dei servizi di tutti i dipendenti.
UFFICIO CONTABILITÀ
Responsabile: PITTI Tiziana
Collaboratori (part time): APPICCIATI Cinzia
ATTRIBUZIONI: Collaborazione alla predisposizione del programma annuale – cura
la
tenuta dei registri inventariali con carico, scarico ed annotazione sulla ubicazione dei
beni dell’Istituto – cura la tenuta del registro dei contratti, cura le comunicazioni alla
Funzione Pubblica – ha la gestione dei viaggi di istruzione, degli Esami di Stato –
gestisce il magazzino, facile consumo, cura il carico dei libri assunti all’inventario
della biblioteca.
UFFICIO AMMINISTRAZIONE AZIENDA AGRARIA
Responsabile: PIOLI Luciano
ATTRIBUZIONI: Cura la predisposizione del bilancio preventivo e consuntivo con
relativi adempimenti – segue la liquidazione delle competenze e dei relativi
adempimenti fiscali.
UFFICIO MAGAZZINO
Responsabile: APPICCIATI Cinzia
SETTORE BIBLIOTECA
Responsabile: FARNETI Rita
ATTRIBUZIONI: segue la gestione prestiti per consultazione , libri facile consumo
(riviste)
ASSISTENTI TECNICI
GRAZIANI Marcello: Cura le attività di cantina – concorda con gli insegnanti addetti
le attività di vendemmia, trasformazione, imbottigliamento – provvede alla
comunicazione del carico e scarico delle uve, del vino sfuso ed imbottigliato tramite
buono di comunicazione all’ufficio per la registrazione – coordina l’organizzazione
delle serre e la commercializzazione dei prodotti – svolge attività in azienda se non
impegnato in cantina
PELLEGRINO Sebastiana: responsabile dello spaccio dell’Istituto – segue le colture
nelle serre e nell’orto.
CARDELLI Daniele: addetto al laboratorio di microbiologia – nelle ore non
impegnate nel laboratorio, svolge attività in azienda
VALLE Fiora : Cura le colture nelle serre e nell’orto – responsabile delle attrezzature
e dei prodotti aziendali di facile consumo.
IEMMOLO Michele: attività in azienda e supporto didattico alle esercitazioni.
CORROPPOLI Michele e BROGI Roberto: responsabili dell’officina e delle
attrezzature dell’Istituto – curano la tenuta dell’apposito registro di movimentazione.
BAIOCCHI Luca: assistente Laboratorio di Chimica
SINATRA Giovanni: addetto alla guida e manutenzione dei mezzi di trasporto in
dotazione all’istituto ed all’azienda
ASSISTENTI TECNICI ADDETTI ALL’AZIENDA AGRARIA
MADONI Leonardo – DI LEO Maurizio – MUZZI Raffaella : eseguono tutti i lavori
dell’azienda attenendosi alla programmazione ed eseguendo tutti gli interventi
necessari per le colture aziendali.
COLLABORATORI SCOLASTICI
Sono in servizio 10 unità, di cui 7 con contratto a tempo indeterminato.
COPERTURA FINANZIARIA DEL PROGRAMMA ANNUALE
ES. 2006
Per l’anno in corso è previsto un budget di spesa di 39.702,58 euro per la
retribuzione dei docenti impegnati nei progetti, per la flessibilità e gli incarichi della
Presidenza. Di seguito il prospetto con i progetti approvati dal Collegio docenti, con
indicate le ore utilizzate, distinguendo tra quelle di flessibilità e quelle a pagamento
con il fondo di Istituto. Per gli IDEI sono stanziati 7.000 euro.
PRG
Nr.
PROGETTO
1
F.A. 1 Gestione POF
2
F.A. 2 - Orientamento
scolastico
3
4
5
F.A. 3 - Iniziative di sostegno e recupero
F.A. 4 - Organizzazione
didattica attività aziendali
F.A. 5 – Gestione sistema
informatico
Ore
80
60
50
40
S. Zivillica
E. Opromolla
60
F.A. 6 Progetto stage scuola
- lavoro
170
7
F.A. 7 Giornata Enologica
100
8
9
Ottimizzazione dell'organizzazione didattica
C. Pierini
A. Mango
A. Sparaciari
A. Bruchi
S. Del Gratta
D. Perrotta
R. Mancuso
Altri
A. D'Ettorre
R. Servillo A. Bona
E. Sensi
M. Miraldi
S. Mallardo
C. Portigiani M.T. Biagiotti
6
Olimpiadi di matematica
2006
Responsabile Docenti partecipanti PAG
42
60
20
10
10
20
V. Neri
Interrogazioni stage
T. D’Amato
A.Sparaciari S. Scali
S. Del Gratta
A. Bona
R. Mancuso
E. Sensi
V. Neri
V. Neri
A. Garzillo
S. Scali
R. Servillo
E. Opromolla
R. Lamorgese
M. Chiti
R.Lamorgese E. Ravaglioli
L. Galleni
M. Pizzolorusso
T. D'Amato
A. Ricci
10
10
4
4
P.Ducci
L. Marini
FD
52
20
20
20
35
15
20
20
17
120
33
10
8
8
8
8
10
10
10
10
10
10
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
Educazione alla salute ed
al consumo consapevole
Sito Web ufficiale della
scuola
22
210
Tecnica di degustazione
dell'olio (in classe matt.)
Accreditamento dell'ITAS
come sede formativa e certificazione ISO 9001 - 2000
Sicurezza L 626 ed emergenze nella scuola
Educazione stradale :
Il patentino
(altri fondi)
Educazione alla salute:
CIC scolastici
La scuola incontra il territorio - Educazione alla
pace
Progetto educazione alla
Europa ( legge 440 )
Quotidiano in classe
(in classe matt.)
Tecnica della potatura delle
colture arboree
( legge 440 )
Risistemazione pollaio sperimentale e selezione
"Mugellese"
Rivista di Istituto
Corso d'Inglese PET
120
173
15
M.C. Cafazzo
M.C. Cafazzo L. Marini
E. Ravaglioli
L. Marini
L. Marini
G. Bertè
M. Pizzolorusso
G. Volpe
D. Perrotta
L. Galleni
M. Montini D. Cerchiara
R. Lamorgese
M. Chiti
S. Scali
E. Ravaglioli
R. Mancuso
M. Chiti
S. Zivillica
S. Zivillica A. Pallini
Altri
R. Appio
R.Appio
M. Miraldi
20
76
10
72
15
15
9
12
12
12
12
12
80
6
6
33
33
23
10
12
12
12
12
12
33
60
15
10
M. Miraldi
M.C. Cafazzo
M.C. Cafazzo C. Pierini
10
33
33
C. Mazzolini
M. Niccolini
10
M. Niccolini
M. Niccolini
V. Nencioni
A. Nastasi
C. Martinelli
C. Portigiani
10
E. Ravaglioli
59
152
20
P. Ducci
A. Bona
C. Mazzolini
P. Ducci
C. Portigiani
20
15
12
12
A. Bona
V. Nencioni
S. D'Amato
R. Servillo
D. Perrotta
C. Mazzolini
25
13
15
13
13
25
23
25
10
10
VALUTARE LA SCUOLA
Con la legge sull’autonomia del marzo 1997 è l’intero sistema dell’Unità scolastica a
essere soggetto e oggetto a un tempo di valutazione. Non solo, ma è il concetto stesso di
valutazione che sta cambiando: infatti non si tratta tanto di valutare per sanzionare un
successo o un insuccesso, quanto piuttosto di cercare di capire quali siano le aree di
miglioramento possibili e di riorganizzare la programmazione per conseguire i successi
che con gli schemi organizzativi e comportamentali precedenti non si era riusciti a porre in
essere. É in questo senso che più correttamente si tende a parlare di “servizi per la
qualità” piuttosto che di “sistemi di valutazione”, tanto che la tendenza ormai diffusa in
molti paesi Europei (e non solo), è quella di combinare insieme, per realizzare efficaci
servizi alla qualità delle scuole, strumenti e procedure di eterovalutazione e di
autovalutazione delle U.S. Tali istanze sono recepite dalla Direttiva 307 del 21 maggio
1997.
VALUTAZIONE DEL POF
INTERNA
Per evidenziarne la
eventuale non
rispondenza agli
intenti del progetto
ESTERNA
Per evidenziarne la
eventuale
inadeguatezze alla
formazione attesa –
utile- rispondente ai
bisogni del territorio
AUTOANALISI
Azioni coordinate che, tenuto conto degli
elementi di valutazione sia in grado di
modificare modalità didattiche e organizzative
che risultassero non rispondenti alle intenzioni
e alle attese.
IL POF COME ADEGUAMENTO CONTINUO DELL’OFFERTA FORMATIVA
POF
VALUTAZIONE
ESTERNA
•
•
•
•
•
•
NUCLEI DI
VALUTAZIONE
REGIONALI
UNIVERSITÀ
SCUOLE
MEDIE
AZIENDE
RACCOLTA DATI
QUESTIONARI
VALUTAZIONE INTERNA
C
O
L
L
E
G
I
O
D
O
C
E
N
T
I
•
•
•
•
•
•
REVISIONE
TEAM
F. 1
GRUPPO DI
AUTOANALISI
STUDENTI
GENITORI
PERSONALE NON
DOCENTE
AUTOANALISI
AUTOVALUTAZIONE
VALUTAZIONE DEL SERVIZIO MEDIANTE
QUESTIONARI OPPORTUNAMENTE TARATI, RIVOLTI AI GENITORI E AGLI
STUDENTI PER RILEVARE IL LORO GRADO DI SODDISFAZIONE
Questa modalità di indagine è indubbiamente la più conosciuta e la più diffusa.
Chi volesse reperire materiale per un'indagine di questo tipo non avrebbe molte
difficoltà, anche perché lo "schema di riferimento" per la stesura della Carta dei
Servizi la richiama apertamente.
Tuttavia necessita di cautele per una sua corretta applicazione.
Questa tecnica di indagine, applicata alla scuola, presenta inoltre alcune difficoltà e
limiti:
a) L'elaborazione di questionari che diano risultati attendibili è molto più complicata di
quanto comunemente si immagini; essa comporta:
Una attenta analisi del servizio che si intende valutare
La individuazione di items veramente significativi
La formulazione delle domande secondo un codice comunicativo comprensibile per
tutti coloro che compileranno il questionario.
La stesura delle domande senza che in esse sia presente alcun elemento di
ambiguità
Una rigorosa e predefinita metodologia per la distribuzione dei questionari, per la loro
successiva raccolta, per l'analisi dei dati.
b) La tecnica - in quanto deve adattarsi alle specificità del servizio indagato - risulta
connotata da una rilevante base empirica. Ciò comporta che gli esiti dell'indagine
possano avere un alto grado probabilistico, ma non sono assoluti.
Per limitare l'influenza di alcune variabili, si può prima collaudare il questionario su un
piccolo campione di intervistati, raccogliendo meticolosamente tutte le incertezze di
compilazione, tutte le difficoltà interpretative ecc.
Solo in un secondo momento, il questionario - rivisto alla luce dell'operazione
precedente- può essere distribuito.
c) Naturalmente si deve tener conto del fatto che questo modello di indagine rileva la
"qualità percepita" e non quella effettivamente erogata.
Tra qualità percepita e qualità effettiva vi possono essere anche significative
differenze. Può accadere che la qualità del servizio valutata in termini oggettivi possa
essere buona ma non percepita in termini soddisfacenti dall'utenza e viceversa.
Pertanto questo modello di indagine può essere molto utile, contribuire alla raccolta
di dati interessanti e significativi. Tuttavia se si intende valutare il reale livello di
qualità del servizio non è opportuno avvalersi unicamente di questa tecnica.
DIFFICOLTÀ PROPRIE DEL MODELLO
a) La qualità percepita dall'utenza è fortemente condizionata dall'ambiente
socioculturale in cui è inserita la scuola e dipende dalle aspettative delle famiglie
di quel territorio.
b) La scuola ha come utenti diretti i bambini / gli studenti e come utenti indiretti i
genitori. I bisogni formativi dei ragazzi talvolta non corrispondono alle richieste
che le famiglie rivolgono alla scuola.
c) I risultati formativi dell'istruzione si notano su tempi lunghi. Gli effetti di un buon
percorso educativo –didattico che sviluppi ad es. il senso critico e la capacità di
ragionamento si possono cogliere a distanza di anni. La valutazione del servizio
secondo il modello qui presentato misura invece il momento contingente.
d) Nella predisposizione dei questionari occorre indagare solo le variabili
manipolabili, cioè quegli aspetti del servizio scolastico su cui gli organi Collegiali
possono incidere con reali modifiche. Sottoporre ad indagine elementi del servizio
non modificabili (per es. per la presenza di vincoli normativi) significa correre il
rischio di raccogliere malumori a cui non poter dar risposte (l'indagine si tramuta
in un boomerang per quella istituzione scolastica).
e) La scuola può adattarsi alle esigenze del territorio e alle richieste dell'utenza entro
determinati limiti: i più importanti sono di natura etica.
MODELLO AUTOANALISI DI ISTITUTO
COSA ACCOMUNA LE ESPERIENZE DEL PERCORSO:
- Coinvolgimento dei docenti
- Raccordo valutazione - azione
- Lavorare per priorità
QUALI SETTORI DELL'ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA SONO STATI VALUTATI:
- Funzionamento gruppi di lavoro
- Rapporti scuola – famiglia
- Organizzazione della contemporaneità
MOTIVAZIONE DELLA SCELTA:
- La definizione delle priorità viene operata dalla scuola in base ad una indagine
preliminare
QUALI SONO GLI STRUMENTI DI VALUTAZIONE CHE SI SONO UTILIZZATI:
- Protocolli di osservazione
- Check list
- Griglie di rilevazione
- Questionari / interviste
CON QUALE PERIODICITÀ, CON QUALI TEMPI É STATA FATTA LA
VALUTAZIONE:
- Il percorso complessivo dura mediamente due anni scolastici: il primo per la
valutazione, il secondo per il piano di sviluppo.
CHI É STATO IMPEGNATO NELLA VALUTAZIONE
- Gruppo di lavoro (Interno) - Tutor esterno - Docenti – Genitori
COME SONO STATI COMUNICATI I RISULTATI (STRUMENTI DI RITORNO,
FEED BACK):
- Rapporto di valutazione interno (forme di comunicazione orale e scritta)
Per il Collegio Docenti
Per il Consiglio dell’Istituzione scolastica
Anno scolastico 2005-2006
Gruppo di Lavoro:
Coordinatore: Prof.ssa Cinzia Pierini
Team:
Prof.ssa A. Mango
Prof.ssa Annamaria Sparaciari
Prof.ssa Anna Bruchi
Prof. Silvia Del Gratta
Direttore Amministrativo:
Antonio Barillà
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Istituto Tecnico Agrario di Siena Anno scolastico 2005