Istituto Tecnico Agrario di Siena Specializzato per la Viticoltura e l’Enologia Anno scolastico 2005-2006 Piano dell’Offerta Formativa Indice Autonomia e POF ………………………………………… Analisi del contesto socio-economico …………..…………. Rilevazione bisogni formativi del territorio ……………….... Scelte culturali e didattiche - finalità e obiettivi istituzionali . Obiettivi minimi e valutazione.. …………………………….. Obiettivi minimi disciplinari ….………………………………. Struttura dei curricola ……..……………………………….. Docenti dell’istituto …………………………………………. Organigramma dell’Istituto ……………………………….… Struttura didattica-organizzativa ……………………….… Funzioni aggiuntive strumentali al POF ..…………………... Obiettivi strategici del POF …..……………………………... Progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa ………… Piano visite e viaggi d’istruzione ………………………….. Progetti formazione superiore …………………………..… Strutture, supporti didattici e servizi ………………………. Organigramma personale A.T.A …………………………. Copertura finanziaria dell’E.S. 2006 ……………………… Valutare la scuola ………………………………………….. Valutazione del servizio ..…………………………………… Modello di autoanalisi …. ……………………………………. 2 p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. 3 6 13 15 19 20 38 40 41 43 44 47 48 73 74 76 77 79 81 83 84 Il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto Tecnico Agrario di Siena AUTONOMIA E POF Il progetto dell'Autonomia dell'Istituzione scolastica ha radici nella politica di riforma della scuola avvenuta da tempo. Il Regolamento attuativo, DPR 275/1999 al Cap. I, art. 1 detta la natura e gli scopi dell'Autonomia che vengono di seguito riportati: 1. Le istituzioni scolastiche sono espressioni di autonomia funzionale e provvedono alla definizione e alla realizzazione dell'offerta formativa, nel rispetto delle funzioni delegate alle Regioni e dei compiti e funzioni trasferiti agli enti locali. A tal fine interagiscono tra loro e con gli enti locali promuovendo il raccordo e la sintesi tra le esigenze e le potenzialità individuali e gli obiettivi nazionali del sistema di istruzione. 2. L'autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l'esigenza di migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento. Solo un modello decentrato consente la differenziazione di traguardi e la formulazione di strategie affinché ciascuno possa raggiungere i traguardi che gli competono, riducendo gli insuccessi. Nella nuova scuola, l'Autonomia è il modello di governo in grado di garantire la rendicontazione responsabile , cioè un incrocio ottimale di efficienza ed efficacia in una situazione data, che comporta la responsabilità delle scuole di organizzare l'apprendimento in accordo con i bisogni della società e dei singoli utenti, garantendo il rispetto delle scelte dei genitori, degli standard di apprendimento dei ragazzi, l'accrescimento della professionalità dei docenti, la rilevanza e l'attualità dei programmi, il corretto uso delle risorse. L'autonomia è un processo in continua evoluzione, teso a garantire il diritto a "progettare" e ad attuare progetti, cioè a sviluppare capacità propositive. 3 Gli ambiti più importanti previsti dall'attuale normativa si possono individuare nei seguenti aspetti: • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • a) Autonomia didattica: programmazione educativa programmazione didattica verifica e valutazione modalità di intervento per attività di -recupero, -sostegno, -consolidamento, -sviluppo continuità didattico-educativa tra i vari ordini di scuola progettazione: salute, sicurezza, legalità, ambiente ecc. carta servizi Autonomia organizzativa utilizzo ore di compresenza orario settimanale delle attività scolastiche e sua distribuzione su 5 o 6 giorni flessibilità dell'articolazione oraria in funzione degli obiettivi della scuola aggregazione delle materie in ambiti disciplinari ripartizione del tempo da dedicare all'insegnamento di ciascuna disciplina utilizzo del personale docente interventi di specialisti e/o esperti organizzazione di attività extrascolastiche e parascolastiche che arricchiscano l'offerta formativa della scuola b) Autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo: formazione e aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico; innovazione metodologica e disciplinare; ricerca didattica sulle diverse valenze delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e sulla loro integrazione nei processi formativi; scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici; integrazione tra le diverse articolazioni del sistema scolastico e d'intesa con i soggetti istituzionali competenti, tra i diversi sistemi formativi, ivi compresa la formazione professionale. A questa esigenza di nuovi bisogni formativi risponde l’Istituto Tecnico Agrario di Siena che da anni procede ad innovazioni dei curricula attraverso la ridefinizione dei contenuti e la modificazione delle metodologie didattiche, con particolare attenzione verso l’organizzazione modulare della didattica. Questa azione di rinnovamento curriculare è affiancata da iniziative volte a migliorare la qualità dell’istruzione; infatti attraverso stimoli che agiscono sul processo formativo, l’istituto cerca di sviluppare conoscenze, attività e competenze per un proficuo apprendimento. A tal fine sono attivate iniziative volte a favorire l’accoglienza, l’orientamento e gli scambi con l’estero, stage scuola-lavoro e progetti di autovalutazione. Questo documento, pertanto, ha l’intento di illustrare come l’Istituto intende muoversi per garantire una scuola di qualità e al passo con i tempi, e di presentare un quadro informativo delle attività e dei progetti che i docenti propongono per rispondere ai bisogni e alle aspettative dei propri utenti. Il POF (Piano offerta formativa) è lo strumento attraverso il quale gli operatori scolastici lavorando collegialmente indicano il percorso che intendono far seguire agli alunni affinchè essi raggiungano i risultati di educazione e di istruzione prefissati. La scuola con il suo progetto si pone e propone come un sistema aperto che interagisce con l’esterno; tale interazione consentirà all’alunno di inserirsi 4 responsabilmente nel mondo del lavoro o di proseguire la sua formazione culturale in ambiti più elevati. In altre parole, possiamo dire che il progetto formativo è un’intelaiatura che ci permette di: • rendere espliciti gli obiettivi e gli esiti perseguiti e farli diventare volontà comune; • aiutare gli insegnanti ad offrire proposte educative e didattiche coerenti ed omogenee rispondenti ai bisogni evidenziati; • facilitare e semplificare il lavoro di programmazione ed il lavoro burocratico di documentazione dell’azione formativa; • avere un riferimento comune ed esplicito in base al quale verificare, valutare e modificare la nostra offerta formativa; • razionalizzare l’utilizzo delle risorse disponibili, in modo da ottenere i migliori risultati possibili; • definire e rendere noti all’esterno – cioè alle famiglie e alle agenzie educative operanti sul territorio – gli obiettivi, gli esiti e i percorsi per raggiungerli, in modo che si conosca che cosa questa scuola può e vuole offrire instaurando profili, collaborazioni e interazioni; • stimolare un confronto con altre scuole, quelle del territorio senese in particolare. • utilizzare le risorse presenti nell’azienda scolastica come strumento didattico sia per gli alunni dell’Istituto che per l’utenza esterna nell’ottica di un ulteriore potenziamento degli scambi con le realtà territoriali. 5 ANALISI DEL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO BACINO D’UTENZA DELL’ISTITUTO L’Istituto Tecnico Agrario opera nella provincia di Siena da 52 anni. Nato nel 1953 come Professionale per l’Agricoltura è diventato Istituto Tecnico nel 1975 iniziando da allora la preparazione di tecnici qualificati capaci di inserirsi rapidamente in vari settori dell’agricoltura. Dal 1980, unico nell’Italia centrale, ha ottenuto dal Ministero della Pubblica Istruzione la specializzazione in Viticoltura e Enologia. Area Geografica Val d’Elsa senese Chianti Val d’Arbia-Crete senesi Siena Provincia di Arezzo Provincia di Firenze Val d’Orcia-Amiata Val di Merse Val di Chiana Altre zone Comuni Monteriggioni, Colle Val d’Elsa, Poggibonsi, San Gimignano, Casole Radda, Castellina, Castelnuovo Berardenga, Gaiole Monteroni, Asciano, Rapolano, San Giovanni d’Asso, Buonconvento Siena Caviglia – Bucine Castelfiorentino, Certaldo, Gambassi, Montaione, Tavernelle Val di Pesa, Barberino Val d’Elsa Montalcino, San Quirico d’Orcia, Sovicille, Chiusdino, Monticiano, Murlo Sinalunga, Torrita di Siena, Montepulciano,Trequanda Lubriano,Volterra, 6 Numero Alunni 85 43 45 82 8 39 10 30 4 3 NUMERO DI ALUNNI PER COMUNE DI RESIDENZA ASCIANO 22 MONTERIGGIONI BARBERINO VAL D’ELSA 3 MONTERONI D’ARBIA BUCINE 4 MONTICIANO 4 BUONCONVENTO 4 MURLO 6 CASOLE D’ELSA 3 POGGIBONSI 32 CASTELFIORENTINO 7 RADDA IN CHIANTI 8 CASTELLINA IN CHIANTI 16 RADICONDOLI 1 CASTELNUOVO BERARDENGA 12 RAPOLANO TERME 4 CAVRIGLIA 4 SAN GIMIGNANO 11 CERTALDO 17 SAN GIOVANNI D’ASSO 5 CHIUSDINO 4 SAN QUIRICO D’ORCIA 2 COLLE DI VAL D’ELSA 14 SIENA 83 GAIOLE IN CHIANTI 7 SINALUNGA 1 GAMBASSI TERME 6 SOVICILLE 16 MONTAIONE 1 TAVARNELLE V.P. 5 MONTALCINO 8 TORRITA DI SIENA 1 MONTEPULCIANO 1 TREQUANDA 1 VOLTERRA 1 TOTALE ALUNNI ISCRITTI 2005/2006 7 349 25 10 DESCRIZIONE SOCIO-ECONOMICA DELLE AREE DI PROVENIENZA Zona 1: Val d’Elsa senese, Alta Val d’Elsa Tale zona presenta il polo industriale più consistente nel quale si possono individuare tre principali sistemi d’impresa: - sistema del mobile, - sistema del cristallo, - sistema della meccanica. Tuttavia il sistema economico locale è in grado di offrire anche una presenza significativa nel settore agricolo e una crescita continua di quello turistico e agrituristico. Zona 2: Area urbana senese L’area, improntata alla terziarizzazione delle attività economiche, è incentrata su due grandi poli: bancario e universitario. Accanto a questi si colloca in una posizione di primo piano l’insieme delle attività legate al turismo. Si nota un incremento nell’agricoltura soprattutto in relazione alle produzioni di qualità che hanno spinto ad una crescente in novazione tecnologica e ad un mutamento delle forme di produzione. Il settore dell‘agriturismo sta vivendo una crescente espansione. Zona 3: Crete senesi e Val d’Arbia Zona di grande impatto ambientale presenta notevoli potenzialità agricole, tradizionalmente sfruttate. Rilevante la presenza di aziende agricole di dimensione abbastanza elevata, a vocazione cerealicola. Comparto rilevante è la pastorizia. L’economia della zona è inoltre caratterizzata dalla presenza di piccole imprese in espansione e legata alla lavorazione delle materie prime e alle risorse offerte dal sottosuolo (argilla, travertino). In rilevante crescita il turismo ( presenza di beni artistici; località termali) e l’agriturismo. Zona 4: Val di Merse Zona a rilevante valenza ambientale comprende quattro riserve naturali. La superficie agroforestale copre la quasi totalità del territorio. Il dinamismo del settore agricolo, che conta un consistente numero di addetti è ancora frenato dall’ estrema frammentazione delle proprietà e degli allevamenti.. Se si esclude l’industria chimica il sistema imprenditoriale è costituito prevalentemente da piccole e piccolissime imprese agricole, edilizie, manifatturiere e commerciali al dettaglio. Degni di rilievo sono diventati recentemente il comparto del turismo e l’industria agro-alimentare. Zona 5: Chianti Zona di notevole interesse paesaggistico e artistico è nota nel modo per i suoi vini. L’economia presenta una forte, tradizionale connotazione agricola ( il numero degli addetti all’agricoltura in questa zona è il maggiore della Provincia) con importanti ricadute sulle altre importanti attività economiche: turismo, commercio, industrie di trasformazione alimentare. Le coltivazioni di maggiore pregio qualitativo sono la viticoltura e l’olivicoltura. Per la viticoltura si assiste ad una riduzione delle superfici coltivate in favore di un aumento della qualità dei prodotto e delle sempre più elevate dimensioni aziendali; per l’olivicoltura, invece si assiste ad una crescita del numero delle aziende e delle superfici coltivate. Il processo di specializzazione sta puntando su un notevole sviluppo tecnologico che sta consentendo elevati tassi di crescita delle produttività aziendali. Molto rilevante il turismo sia interno che esterno caratterizzato anche da stanzialità. Il saldo turistico presenta una forte crescita negli ultimi anni. 8 Zona 6: Val di Chiana La zona, a tradizionale vocazione agricola, ha visto l’affermazione dei settori metalmeccanico, elettronico e dei servizi alle imprese. La selezione operata dalla globalizzazione dei mercati ha penalizzato soprattutto le imprese di dimensioni medio-piccole e il settore dell’abbigliamento e del mobile. Tale calo è stato compensato dall’aumento delle attività legate ai servizi alle imprese e al turismo. La favorevole conformazione del territorio permette tuttora lo sviluppo agricolo, consentendo un grado di utilizzo della superficie agricola tra i più elevati della provincia. Rivestono notevoli importanza l’allevamento, le produzioni agricole di qualità (vino, olio), e quelle tipiche (formaggio, miele, salumi) Importante la presenza del polo termale di Chianciano. Zona 7: Val d’Orcia- Amiata Il patrimonio naturale della zona si presenta alquanto vario (montagna, collina, macchia mediterranea, etc.) e ben conservato grazie anche alle scelte economiche locali orientate essenzialmente verso l’agricoltura e il turismo. L’agricoltura, incentrata sulla cerealicoltura, è la principale attività economica del territorio, unitamente all’allevamento bovino che rappresenta circa un terzo dell’intero patrimonio provinciale. Importante inoltre il comparto florovivaistico. Inoltre i settori produttivi dominanti dell’area sono -in Val d’Orcia l’agroalimentare (produzione vinicola di alta qualità a Montalcino, produzione olearia, carni, prodotti lattiero-caseari); -nella zona dell’Amiata il comparto legno-mobili e della pelletteria. UNITA` DI LAVORO NEL 2002 PER BRANCHE PRODUTTIVE NELLA PROVINCIA DI SIENA * Composizione percentuale Agroalimentare 25 20 15 10 5 0 Alta Val d'Elsa Area urbana senese Crete senesi Val di Merse senese 9 Chianti senese Val di Chiana senese Amiata Val d'Orcia Provincia Minerali non metalliferi 10 8 6 4 2 0 Alta Val d'Elsa Area urbana senese Crete senesi Val di Merse senese Chianti senese Val di Chiana senese Amiata Val d'Orcia Provincia Chianti senese Val di Chiana senese Amiata Val d'Orcia Provincia Chianti senese Val di Chiana senese Amiata Val d'Orcia Provincia Chiant i senese Val di Chiana senese Amiat a Val d'Orcia Pr ovincia Moda 8 6 4 2 0 Alta Val d'Elsa Area urbana senese Crete senesi Val di Merse senese Meccanica 8 6 4 2 0 Alta Val 'Elsa Area urbana senese Crete senesi Val di Merse senese Alt r a indust r ia 14 12 10 8 6 4 2 0 Alt a Val d'Elsa Ar ea ur bana senese Cret e senesi Val di Merse senese 10 Costruzioni 10 8 6 4 2 0 Alta Val d'Elsa Area urbana senese Crete senesi Val di Merse senese Chianti senese Val di Chiana senese Amiata Val d'Orcia Provincia Val di Chiana senese Amiata Val d'Orcia Provincia Chianti senese Val di Chiana senese Amiata Val d'Orcia Provincia Commercio,alberghi e pubblici esercizi 35 30 25 20 15 10 5 0 Alta Val d'Elsa Area urbana senese Crete senesi Val di Merse senese Chianti senese Altri servizi 70 60 50 40 30 20 10 0 Alta Val d'Elsa Area urbana senese Crete senesi Val di Merse senese INDICATORI DI BENESSERE SOCIO ECONOMICO E DEMOGRAFICO Indice di istruzione secondaria 60 50 40 30 20 10 0 Crete senesi Area urbana senese Crete senesi Val di Merse senese 11 Chianti senese Val di Chiana senese Amiata Val d'Orcia Indice di disoccupazione giovanile 35 30 25 20 15 10 5 0 Crete senesi Area urbana senese Crete senesi Val di Merse senese Chianti senese Val di Chiana senese Amiata Val d'Orcia Val di Chiana senese Amiata Val d'Orcia Val di Chiana senese Amiata Val d'Orcia Grado di imprenditorialita` 7 6 5 4 3 2 1 0 Crete senesi Area urbana senese Crete senesi Val di Merse senese Chianti senese Corsi di formazione professionale 30 25 20 15 10 5 0 Crete senesi Area urbana senese Crete senesi Val di Merse senese 12 Chianti senese RILEVAZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI DEL TERRITORIO I dati rilevati evidenziano un’ elevata percentuale di occupati sia nel SETTORE PRIMARIO che nell’industria e nel terziario ad esso collegati: - Le produzioni agricole di pregio (viticoltura, olivicoltura) presentano nelle zone considerate un incremento di rilievo. - Il settore alimentare, per quanto in lieve flessione, rimane comunque una voce significativa e, tuttavia, si osserva una crescita del commercio dei prodotti tipici. - Il turismo e l’agriturismo, in costante espansione, rappresentano un contributo determinante nell’economia delle varie zone considerate (vd. sopra: elaborazione su stime IRPET, voci Commercio – alberghi e Altri servizi). - Dai dati rilevati emergono quindi i seguenti bisogni formativi/ culturali: - Bisogno di formazione culturale e personale legata alla specifica identità del territorio. - Bisogno di formazione professionale e tecnica moderna e continuamente aggiornabile che consenta un adeguato inserimento lavorativo, connesso con il curricolo di studi. BISOGNI EDUCATIVI L’analisi del territorio rivela un diffuso benessere economico, ma evidenzia anche segni di disagio giovanile legato a carenze di stimoli comunicativi e sociali e al venir meno della famiglia e della scuola come punti essenziali di riferimento etico,sociale e culturale.Nel territorio sono presenti inoltre comuni a grosso richiamo di immigrazione, dovuta in particolare allo sviluppo edilizio (vedi Colle e Poggibonsi) e comuni con riduzione della popolazione residente, bilanciata in parte con immigrazione proveniente da paesi non europei (Albania e nordAfrica). Il nostro Istituto operando in tale esteso ambito territoriale tenta di rispondere ai reali bisogni formativi del bacino di utenza,riassumibili nel bisogno di formazione ad una cultura critica , libera , tollerante, rispettosa delle diversità, capace di collaborazione e di partecipazione alla collettività a cui si appartiene, in una dimensione europea, evitando chiusure localistiche. Anche a causa della diversificata provenienza geografica degli alunni e l’alto pendolarismo, un problema di rilievo nel nostro Istituto è quello della dispersione scolastica, piuttosto accentuata rispetto alla media nazionale e regionale. 13 a.s 98-99 99-00 00-01 01-02 02-03 03-04 04-05 Iscritti A 333 326 322 332 310 318 334 Respinti B 59 39 60 50 41 47 59 Abbandoni- ritiri C 14 16 12 13 13 21 11 B+C D 73 55 72 63 54 68 70 Tasso 100 X D/A 22% 17% 22% 19% 17% 21% 21% DISPERSIONE SCOLASTICA La dispersione scolastica è legata ai seguenti fattori: • gruppi-classe in media numerosi all'inizio del corso ( 25 - 27 in media nelle classi prime e seconde) • gruppi di alunni provenienti dalla Scuola Media con incerta motivazione e con valutazione conclusiva medio-bassa • presenza di problematiche e bisogni propri delle fasce di età; • presenza di alunni portatori di handicap • carenze di apprendimento nelle materie di base (italiano, matematica) e in quelle scientifiche (scienze e fisica) • elevato numero di debiti formativi • difficoltà di approccio con la complessità del curricolo specifico, con standard di riferimento rigorosi, con la richiesta di un impegno di studio intenso, con le metodologie didattiche innovative in uso nell' Istituto Le famiglie degli allievi dell’ITAgr appartengono prevalentemente ad una fascia sociale che potrebbe definirsi a reddito medio ; i genitori partecipano alla vita scolastica dei loro figli in maniera saltuaria e specialmente nei primi anni, mentre sarebbe auspicabile una loro più attiva collaborazione all’azione educativa del corpo docente. L’Istituto si sta muovendo con rinnovato impegno in questa direzione, predisponendo numerose iniziative volte a coinvolgere i genitori in maniera più diretta e consapevole. SCELTE CULTURALI E DIDATTICHE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI I principi fondamentali ai quali si ispira tutta l’attività dell’Istituto sono così collegialmente stabiliti: uguaglianza imparzialità e regolarità accoglienza e integrazione diritto di scelta fra le opzioni proposte dall’istituzione obbligo scolastico e frequenza partecipazione, efficienza e trasparenza libertà d’insegnamento formazione continua in servizio del personale Essi sono resi operativi attraverso le scelte didattiche e organizzative,il Regolamento interno d’istituto (allegato a questo POF.), la carta dei servizi e la realizzazione dei curricoli di ordinamento. L’attenzione ai bisogni formativi specifici del territorio si manifesta anche attraverso la progettazione e l’attuazione di corsi di formazione superiore post-diploma e l’individuazione di quadri complessivi di competenze come esito al termine dei curricoli. L’istituto è stato infatti riconosciuto come Agenzia Formativa ricevendo recentemente l’approvazione del proprio Sistema di Gestione Qualità ,con certificato CISQ/CERTIQUALITY e IQNet Attualmente l’Istituto ha avuto l’approvazione per un progetto I.F.T.S. (Istruzione Formazione Tecnica Superiore) per Tecnico Superiore della gestione rurale del territorio, al progetto Leonardo Formation export viti (per la formazione di esperti nell’ambito dell’esportazione), al progetto Operatore di cantina (coordinato dall’ Amministrazione Provinciale di Siena) In quanto identificabile come agenzia educativa fra le altre presenti nel territorio, l’Istituto persegue attraverso tutte le discipline l'obiettivo di fornire agli alunni una solida base culturale con competenze linguistiche e scientifiche fondamentali, ed una struttura cognitiva tale da permettere la continua revisione, l'aggiornamento e l'accrescimento dei saperi acquisiti e la loro contestualizzazione in riferimento ai problemi da risolvere in campo lavorativo e relazionale. É dunque a tutte le discipline curricolari che è affidata l'Offerta Formativa dell'Istituto, nella specifica struttura e scansione del curricolo degli studi tecnici agrari: essa si fonda sulla valenza culturale e formativa di tutte le materie, sia quelle scientifico-tecniche sia quelle linguisticoumanistiche, è finalizzata alla conoscenza ed all’utilizzazione rispettosa e competente dell’ambiente e delle risorse naturali. La funzione delle materie linguistico-umanistiche è quella di aiutare gli alunni a muoversi in una società complessa sia fornendo loro precisi strumenti (conoscenza di una lingua straniera, delle essenziali strutture giuridiche dello Stato, dei processi comunicativi e del loro uso) sia trasmettendo loro, in forma critica ed aperta, il patrimonio culturale e umano, opportunamente selezionato, al fine di educarli a interpretare ed a vivere una realtà in continua evoluzione. Una precisa funzione svolgono in tale senso le visite di istruzione, strettamente connesse alla progettazione dei docenti, con le quali gli alunni entrano in contatto con il patrimonio artistico italiano e con i luoghi di particolare importanza storica così da conferire concretezza alle materie studiate. Una diversa funzione svolgono le visite culturali all'estero, con esse gli alunni entrano in contatto con paesaggi, lingue, costumi diversi e vengono educati quali cittadini d'Europa a comprendere e accettare la diversità. L'offerta culturale dell' ITAgr è arricchita dalle attività integrative svolte prevalentemente fuori dell’orario di lezione e decise in base all'analisi dei bisogni formativi degli alunni (desunti da carenze culturali individuabili nel contesto di provenienza), ma anche alle richieste degli alunni stessi. L'attuazione dei curricoli, articolata nei cinque (sei per l’Enotecnico) anni di corso, come previsto dall’ordinamento nazionale attualmente in vigore si sviluppa nella programmazione elaborata dai Consigli di Classe. Essa si articola in un arco di almeno 33 settimane suddivise in due quadrimestri. LA PROGETTAZIONE MODULARE La ricerca didattica e la sperimentazione fanno da anni parte della cultura e dell’esperienza della scuola che dall’anno 1992 ha adottato la “programmazione per obiettivi” e dall’anno 2000/2001 la “progettazione modulare”. La scuola dell’autonomia infatti prevede un percorso formativo in tappe discrete in sé coerenti e compiute, i moduli , con relativa verifica e certificazione delle competenze acquisite in uscita dal modulo, come del resto previsto dalla normativa del Nuovo Esame di Stato conclusivo dei curricoli, ma anche dagli IFTS (corsi di formazione tecnica superiore) e dalla riforma universitaria in atto. Il modulo è quindi una sezione autonoma della complessa attività di insegnamento-apprendimento, pensata come un percorso pluridimensionale e non più come monodimensionale e sequenziale; lo sviluppo del modulo avviene attraverso segmenti di apprendimento interni (le unità didattiche) che permettono la ripartizione e l’organizzazione razionale del modulo stesso. Ogni modulo ha una strutturazione precisa e si articola in : • Valutazione diagnostica dei prerequisiti che tende ad accertare l'effettiva padronanza da parte di ciascun alunno delle conoscenze e delle abilità specifiche ritenute necessarie per affrontare le sequenze di apprendimento del modulo. L'azione didattica si sviluppa su ciò che l'alunno sa fare. • Selezione e organizzazione dei contenuti in funzione delle competenze da raggiungere che richiede l’analisi della struttura concettuale (mappa concettuale della disciplina) e degli aspetti processuali della disciplina e della sua collocazione all'interno del curricolo (conoscenza epistemologica delle varie discipline). • Strutturazione delle sequenze di apprendimento (Unità didattiche) Titolo Contenuti Obiettivi Scelta modalità didattiche Scelta di materiali e strumenti Tempi (ore di lezione e ore di recupero) Modalità di verifica • Verifica del raggiungimento sommative delle competenze mediante prove finali Obiettivi/competenze Rappresentano la formulazione in termini operativi dei risultati attesi, ossia la descrizione di una performance che gli studenti devono essere in grado di mettere in atto utilizzando le abilità sviluppate. Tale definizione - consente di giungere ad una consapevolezza razionale intorno agli scopi dell'azione educativa, costituisce una valida base per la selezione degli strumenti, dei contenuti, dei metodi. - permette una chiara comunicazione degli scopi dell'azione didattica e favorisce la partecipazione diretta degli alunni al processo educativo - è il fondamento della valutazione dell'apprendimento; se non sono chiaramente definiti i comportamenti dimostrativi dell'avvenuto apprendimento non può avere luogo la valutazione. - permette la valutazione e il perfezionamento degli interventi educativi. Realizzazione dell'intervento didattico Durante lo svolgimento dell'U.D. viene effettuata una serie di accertamenti (riportati nel registro) che non ha finalità valutative ma diagnostiche che è definita valutazione formativa ed è riportata in fasce (A. B. C. D. E.) La valutazione formativa: - non è un giudizio sull'alunno, ma un accertamento continuo circa l'efficacia delle azioni didattiche messe in atto dal docente - ha lo scopo di "creare una rete di informazioni, tale da determinare l'opportuna differenziazione degli interventi didattici a seconda delle necessità di ciascuno" - si basa sul principio della retroazione che consiste sul far sì che le informazioni relative a un processo in corso ne consentono l'immediata ristrutturazione al fine di raggiungere gli obiettivi previsti - concorre a formare la sintesi valutativa La valutazione sommativa: La valutazione prevista dalla programmazione è un'attività di verifica condotta al termine di un processo didattico, definito nel tempo, che ha come oggetto il grado di raggiungimento degli obiettivi didattici per i quali il processo didattico è stato progettato. La valutazione sommativa: - è l'unica attività didattica che é immediatamente visibile all'esterno, deve quindi essere trasparente e immediatamente comunicabile - avviene alla fine delle u.d., quando sono stati effettuati gli interventi compensativi la cui necessità è evidenziata dalla valutazione formativa - viene effettuata o con interrogazioni orali, o con questionari a risposta chiusa, multipla, aperta e mista, costruiti sugli obiettivi prefissati o con prove scritte accuratamente tarate - si attua in base ad una apposita predisposta griglia di valutazione Il modulo viene valutato con un voto che deriva dall'analisi delle varie componenti che descrivono il percorso compiuto dall’alunno, queste avranno un peso percentuale diverso in base all’anno di corso. Le componenti che concorrono alla valutazione del modulo si dividono in 3 aree: 1. media delle valutazioni delle singole u.d. 2. voto della prova finale del modulo che deve essere necessariamente una prova scritta 3. area socioaffettiva L’area socioaffettiva, individuata come area in cui far confluire le osservazioni valutative del comportamento in apprendimento, ha la funzione di segnalare impegno di studio, diligenza nelle svolgimento del lavoro a scuola ed a casa, partecipazione all’attività della classe, attenzione durante le lezioni, interventi con domande ecc. Le osservazioni sono separate dalle valutazioni delle altre due aree e permettono di ricostruire in modo trasparente la valutazione sottraendola ad ogni approssimazione ed arbitrio, come si verificava normalmente con il voto onnicomprensivo e non analitico. LE RAGIONI DELLA VALUTAZIONE Perché si valuta: - per controllare la validità del procedimento messo in atto e prendere decisioni - per dare agli alunni un'informazione chiara e comprensibile sul loro percorso di apprendimento Il voto che conclude l'U.D. è inteso come sintesi di un procedimento analitico trasparente e ricostruibile da parte dell'alunno, effettuato sulla base degli obiettivi dell'unità didattica oggetto di valutazione. Una volta svolte le unità didattiche che compongono il modulo, la media della quali costituisce la prima valutazione del modulo, viene effettuata la verifica modulare. La verifica modulare non ha per oggetto conoscenze o abilità, ma competenze; prevede quindi una performance in cui conoscenze e abilità vengono usate dagli alunni in modo selettivo, per la soluzione di problemi. La valutazione del modulo è espressa quindi con un numero decimale. La valutazione del modulo è data dalla media tra : 1) media aritmetica dei voti dell'U.D. 2) voto della verifica modulare 3) area socioaffettiva VERIFICHE E VALUTAZIONI Le verifiche del processo di apprendimento sono considerate fondamentali per la modulazione in itinere della programmazione dei singoli docenti. Gli strumenti di verifica sono comuni a tutte le discipline e sono individuate in prove orali, scritte e pratiche (elaborati, test, questionari, interrogazioni, relazioni su esperienze). I docenti si avvarranno di questi strumenti e di ogni altra informazione: situazioni di partenza, partecipazione, interesse, impegno, continuità nello studio, progresso nel tempo, condotta, per potere effettuare una valutazione bimestrale e quadrimestrale del processo didattico-educativo, al fine di riprogrammare, eventualmente, i tempi di attuazione del piano di lavoro, operare feedback, attuare o indirizzare attività di sostegno, rielaborare gli obiettivi specifici della disciplina agganciandoli alle necessità resesi negli allievi e nella classe. I genitori verranno informati sul rendimento scolastico dei propri figli tramite: - colloquio con i singoli docenti disponibili per un’ora settimanale in ore antimeridiane fissate e rese note agli allievi e alle famiglie mediante pubblicazione all’albo dell’Istituto - colloqui pomeridiani quadrimestralizzati - colloqui settimanali su richiesta al docente responsabile del progetto genitori - per iscritto con cadenza bimestrale tramite breve giudizio trascritto su un’apposita scheda - al termine del quadrimestre tramite la firma della pagella scolastica - mediante l’affissione di tabelloni al termine dell’anno scolastico (giugno) OBIETTIVI MINIMI E VALUTAZIONE FINALE Da delibera del Collegio dei docenti del 13 febbraio 2003 emerge quanto segue: 1) SI DEFINISCONO OBIETTIVI MINIMI PER OGNI DISCIPLINA QUELLE COMPETENZE MINIME ED INDISPENSABILI AD AFFRONTARE IL SUCCESSIVO PERCORSO DI APPRENDIMENTO. ESSI SONO INDIVIDUATI DAL COLLEGIO DOCENTI, ARTICOLATO IN DIPARTIMENTI, E PUBBLICATI NEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNUALE. NE È OBBLIGATORIA LA REVISIONE COLLEGIALE ANNUALE. ESSI SONO COMUNI PER TUTTI I DOCENTI DELLA STESSA DISCIPLINA IN CLASSI PARALLELE. 2) IL MANCATO RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI MINIMI IN PIÙ DI TRE DISCIPLINE DÀ LUOGO ALLA NON PROMOZIONE. 3) EVENTUALI DECISIONI DEL CONSIGLIO DI CLASSE IN CONTRASTO CON LA PROPOSTA DI VOTO DEL SINGOLO DOCENTE DEVONO ESSERE ADEGUATAMENTE MOTIVATE. LA MOTIVAZIONE DEVE ESSERE FONDATA SU ELEMENTI REALI E NON FRUTTO DI IPOTESI E DI PERSONALI VALUTAZIONI; DEVE RIGUARDARE SOLO E SOLTANTO L’AMBITO DI VALUTAZIONE SOMMATIVI DEL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI MINIMI E DEVE SPIEGARE SU COSA È FONDATA LA VALUTAZIONE DI RITENERE REALISTICO IL RECUPERO DEGLI OBIETTIVI NON RAGGIUNTI, NEL CORSO DEL SUCCESSIVO ANNO SCOLASTICO. SI DEVE RILEVARE CON ATTENZIONE LA TIPOLOGIA DELLE CARENZE RISCONTRATE SULLA BASE DI DATI DI FATTO: PROVE SCRITTE E/O GRAFICHE, PRATICHE, ORALI, ATTIVITÀ DI RECUPERO E QUANT’ALTRO MATERIALE VALUTATIVO DISPONIBILE PER IL C.D.C. 4) NON È CONSENTITO PROCEDERE A VOTAZIONI IN CONSIGLIO DI CLASSE TENDENTI A PROMUOVERE CON UNA O PIÙ INSUFFICIENZE GRAVI SE PRECEDENTEMENTE IL CDC NON AVRÀ AVUTO CURA DI RIFORMARE I VOTI PROPOSTI. 5) IN OGNI CASO LE DELIBERE DI CUI AL PUNTO (4) DEVONO ESSERE PRECEDUTE, NELLA VERBALIZZAZIONE, DALLA ESPOSIZIONE DETTAGLIATA DELLE MOTIVAZIONI FAVOREVOLI E CONTRARIE, DAL RESOCONTO DI UNA ESAURIENTE DISCUSSIONE PUNTUALIZZANDO IN MODO CHIARO I SINGOLI PUNTI DI VISTA. OGNI DIPARTIMENTO HA INDIVIDUATO GLI OBIETTIVI MINIMI MODULARI IN USCITA ALLA FINE DELL’ANNO SCOLASTICO PER CIASCUNA DISCIPLINA E CLASSE DIPARTIMENTO LINGUISTICO (Italiano,Storia,Lingua straniera,Diritto, Ed. fisica) ITALIANO CLASSE PRIMA - leggere e comprendere globalmente un messaggio (fiaba, racconto, novella) - produrre testi scritti relativi ad esperienze ed informazioni possedute - esporre oralmente messaggi relativi ad esperienze ed informazioni possedute - strutturare e analizzare la frase minima - analizzare il testo narrativo (le sequenze spaziali e temporali, il narratore, i personaggi) - individuare le diverse tipologie di testo di testo (narrativo, espositivo, descrittivo…) CLASSE SECONDA - leggere e comprendere globalmente un messaggio ( romanzo, poesia…) - produrre testi scritti su un tema dato seguendo le istruzioni compositive fornite dal docente - esporre oralmente messaggi relativi ad esperienze e ad informazioni possedute - strutturare la frase semplice e complessa e saper analizzare le sue componenti essenziali - analizzare semplici testi poetici e/o drammatici nei loro aspetti formali e di contenuto (versi, rime, parafrasi, temi centrali…) - stabilire relazioni minime tra autore, opere, ambiente storico e sociale - condurre la lettura guidata integrale di un’opera letteraria CLASSE TERZA - Individuare nella Divina Commedia semplici riferimenti alla realtà sociale, economica, religiosa e politica del ‘200. - Parafrasare e sintetizzare i canti indicati chiarendone gli essenziali riferimenti storici, mitologici e religiosi (Inferno (1,2,26); Purgatorio (1,3); Paradiso (1). - Parafrasare e sintetizzare 4 sonetti del Petrarca e 3 novelle del Boccaccio, individuando all’interno di essi gli elementi essenziali di novità della cultura trecentesca. - Sintetizzare e commentare in modo semplice passi scelti di Machiavelli (“Il Principe” cap. 15 e 18, Lettera al Vettori) e Guicciardini (5 “Ricordi”) chiarendo il rapporto tra etica e politica nel contesto storico rinascimentale - Comprendere la traccia, predisporre uno schema da sviluppare e scrivere un testo sufficientemente corretto sotto il profilo ortografico e sintattico. CLASSE QUARTA - Individuare I più evidenti elementi illuministici, preromantici e neoclassici nelle opere foscoliane ( i 3 sonetti maggiori, “Jacopo Ortis”: lettere dell’11-10 -1797 e del 12 – 5- 1798) - Sintetizzare il contenuto dei passi scelti dei “Sepolcri” (vv. 1-42,151-197) - Individuare e illustrare i concetti chiave del romanticismo attraverso i seguenti testi di riferimento: Berchet: “La sola vera poesia è popolare”; Alessandro Manzoni: “Adelchi” coro dell’atto III; “Il cinque maggio”, “Promessi Sposi” (sintesi) - Dedurre dai seguenti passi scelti gli elementi che caratterizzano la poetica leopardiana: da “I canti” “Il passero solitario”; “A Silvia” “Canto di un pastore errante dell’Asia” “Operette morali” ”Dialogo della natura e di un islandese”. Acquisire e utilizzare semplici tecniche di analisi di testi letterari e non letterari ( tipologia: analisi del testo). CLASSE QUINTA - Illustrare i canoni essenziali del verismo attraverso le seguebti operre del Verga: “Rosso Malpelo”, “Libertà”, “La roba”, “I Malavoglia” (sintesi dell’opera) - Esporre gli elementi caratterizzanti la poetica del decadentismo italiano ed europeo attraverso le seguenti opere: Baudelaire: “L’arbatro”, Pascoli: “Lavandare”, “X agosto”, “L’assiuolo”, “La mia sera”, “ Il fanciullino”; D’Annunzio: “La pioggia nel pineto” - Individuare ed esporre gli elementi che caratterizzano il romanzo del ‘900, attraverso brani di Svevo e Pirandello. - Analizzare poesie scelte dei principali autori del ‘900: Ungaretti , Montale. - Raccogliere e selezionare le informazioni necessarie per la stesura del saggio breve, predisporre uno schema da sviluppare , argomentare in modo coerente per sostenere una tesi ( tipologia : saggio breve). STORIA CLASSE PRIMA - definire i concetti di storia e preistoria - leggere comuni fonti storiche - collocare gli eventi nello spazio e nel tempo - comprendere e definire il linguaggio specifico della disciplina - individuare il nesso causa-effetto nei principali eventi storici - descrivere le caratteristiche delle principali civiltà mediterranee, della civiltà greca, della civiltà romana. CLASSE SECONDA - leggere e utilizzare comuni fonti storiche - collocare gli eventi nello spazio e nel tempo - comprendere e usare il linguaggio specifico della disciplina - individuare il nesso causa-effetto negli eventi - individuare relazioni tra eventi - descrivere fatti e istituzioni relativi al basso Impero romano, all’alto e basso medioevo CLASSE TERZA - Ricostruire le linee essenziali del processo di formazione e di rafforzamento delle monarchie nazionali in Francia, Inghilterra, Spagna. - Esporre i motivi della diversità della situazione politica italiana e spiegare le ragioni e la funzione del mecenatismo. - Esporre le spinte culturali, scientifiche, economiche e politiche che stanno alla base delle scoperte geografiche e indicarne le conseguenze. - Identificare gli elementi dottrinali essenziali del luteranesimo e del calvinismo e indicare le principali conseguenze religiose , politiche e culturali. - Analizzare i principi fondamentali che identificano i due sistemi politici dell’assolutismo e del parlamentarismo nell’Europa del ‘500-‘600. CLASSE QUARTA - Individuare e illustrare i concetti fondamentali dell’illuminismo con - riferimento a passi scelti di alcuni autori europei e italiani (Rousseau - Montesquieu , Voltaire , Beccaria , Parini .) - Ricostruire le cause e lo svolgimento dei principali eventi della rivoluzione americana, francese e industriale - Individuare i punti fondamentali del pensiero mazziniano e del liberalismo del primo ‘800. - Ricostruire schematicamente le fasi dell’Unità d’Italia. - Definire i contenuti basilari della questione meridionale. - Illustrare il rapporto tra Stato e Chiesa dopo l’Unità d’Italia. - Distinguere le linee programmatiche dei governi della Destra e della Sinistra attraverso i provvedimenti legislativi più significativi. CLASSE QUINTA - Individuare ed esporre le cause del conflitto mondiale individuando gli elementi tecnici0, tattici, sociali che la caratterizzano. - Ricostruire i cambiamenti politico-territoriali degli stati europei - confrontando le carte d’Europa prima e dopo il conflitto. - Esporre gli elementi che caratterizzano i regimi dittatoriali europei (Nazismo, Stalinismo) e ricostruire le tappe principlai di affermazione del fascismo in Italia. - Individuare ed esporre le cause politiche ed economiche della seconda guerra mondiale e disporne cronologicamente gli eventi principali. - Descrivere la situazione europea del secondo dopoguerra con - particolare riferimento all’Italia e alla nascita della costituzione. - Definire i seguenti concetti : guerra fredda, decolonizzazione, terzo mondo - civiltà dei consumi e società post-industriale. LINGUA STRANIERA CLASSE PRIMA - Leggere con pronuncia corretta. - Individuare personaggi e ambiente in un testo di vita quotidiana e familiare di un adolescente. - Identificare il registro linguistico relativo a situazioni semplici. - Formulare semplici domande per ricavarne delle informazioni personali e rispondere. CLASSE SECONDA - Sostenere brevi dialoghi al presente per scambiare informazioni personali. - Collocare nello spazio oggetti e luoghi di interesse personale. - Formulare domande e risposte relative ad eventi passati. CLASSE TERZA - Comprendere il senso globale di un testo scritto contenente vocaboli tecnici, avvalendosi di un vocabolario. - Rispondere a domande formulate relativamente ai testi studiati, utilizzando vocaboli tecnici con sufficiente correttezza. - Fare un semplice racconto di avvenimenti passti utilizzando lessico già studiato. - Formulare domande e risposte utilizzando le principali forme di futuro. CLASSE QUARTA - Esporre con frasi semplici e sufficiente correttezza piani e programmi futuri - Sintetizzare un brano letto anche di lingua tecnica individuandone le informazioni principali utilizzando in forma adeguata i principali connettori. CLASSE QUINTA-SESTA - Leggere un brano anche tecnico contente lessico relativo ad argomenti conosciuti e comprenderne il significato. - Partecipare a semplice conversazione su brani letti esprimendo in forma essenziale le proprie opinioni. DIRITTO CLASSE PRIMA - Utilizzare correttamente la terminologia giuridica - Ricostruire storicamente lo sviluppo della norma giuridica in rapporto All’evoluzione storica della società - Individuare la struttura della norma giuridica e i suoi caratteri, anche attraverso l’analisi concreta - Riconoscere i diritti umani per contribuire a rispettarli - Identificare le istituzioni dell’ordinamento giuridico CLASSE SECONDA - Utilizzare correttamente la terminologia guiridica - Riconoscere i principali diritti e doveri dei cittadini riguardo ai rapporti etico-sociali, economici, politici. - Individuare le principali strutture e funzioni proprie di ogni potere dello e degli organi attraverso i quali si manifestano. civili, Stato ECONOMIA CLASSE PRIMA - Utilizzare correttamente la terminologia economica - Individuare le relazioni fra beni, servizi e bisogni - Saper descrivere il funzionamento del sistema economico - Saper riconoscere i vari sistemi economici - Saper proporre considerazioni personali suggerite dall’esperienza quotidiana CLASSE SECONDA - Utilizzare correttamente la terminologia economica - Saper interpretare la nozione di reddito e di prodotto nazionale - Saper individuare la funzione del mercato - Saper descrivere l’equilibrio economico - Saper illustrare graficamente la legge della domanda e dell’offerta - Saper riconoscere le differenti tipologie di mercato e i meccanismi di formazione dei prezzi - Riconoscere il ruolo dello Stato nell’economia - Individuare quali sono nella realtà i bisogni collettivi e i servizi pubblici. EDUCAZIONE FISICA CLASSE PRIMA - Saper utilizzare gli esercizi di corsa per allenare la resistenza aerobica - Saper utilizzare gli esercizi di corsa e di impulso degli arti inferiori per migliorare la rapidità della corsa veloce Saper utilizzare gli esercizi di equilibrio di mobilità generale, di coordinamento generale e spazio temporale per migliorare l’esecuzione di semplici gesti motori CLASSE SECONDA - Saper utilizzare gli esercizi di corsa per allenare la resistenza aerobica - Saper utilizzare gli esercizi di forza e di impulso per migliorare la velocità - Saper utilizzare i vari gesti motori acquisiti e la velocità per migliorare la destrezza generale. - Saper distinguere l’aspetto funzionale dell’apparato muscolare CLASSE TERZA - Saper utilizzare gli esercizi propedeutici per acquisire i fondamentali della pallavolo - Saper distinguere le varie lesioni dell’apparato locomotore CLASSE QUARTA - Saper utilizzare gli esercizi propedeutici per acquisire i fondamentali della pallacanestro. - Saper intervenire in pronto soccorso CLASSE QUINTA - Saper padroneggiare una partita di pallavolo. - Saper padroneggiare una partita di pallacanestro - Saper arbitrare una partita di pallavolo - Saper arbitrare una partita di pallacanestro DIPARTIMENTO AREA SCIENTIFICA (Matematica, Fisica, Chimica, Scienze, Topografia e Genio rurale) MATEMATICA CLASSE PRIMA - Operare con i numeri naturali, interi e razionali. - Sommare, moltiplicare, dividere ed elevare a potenza i monomi. - Sommare e moltiplicare i polinomi. - Dividere i polinomi con la regola di Ruffini. - Eseguire i prodotti notevoli : quadrati e cubi binomi. - Scomporre i polinomi in fattori primi nei casi fondamentali. - Eseguire le operazioni con le frazioni algebriche. - In un teorema distinguere ipotesi e tesi. - Enunciare i criteri di congruenza dei triangoli. - Enunciare il criterio di parallelismo tra rette. CLASSE SECONDA - Risolvere equazioni numeriche intere e frazionarie di primo grado. - Risolvere un sistema lineare col metodo di sostituzione. - Eseguire le operazioni con i radicali aritmetici. - Risolvere equazioni di secondo grado numeriche intere e frazionarie. - Risolvere un sistema di secondo grado . - Individuare le proprietà dei quadrilateri particolari. Enunciare i criteri di similitudine dei triangoli. Calcolare l’area della superficie di poligoni particolari. Enunciare ed applicare il teorema di Pitagora. Enunciare applicare i due teoremi di Euclide. CLASSE TERZA - Determinare perimetri e aree di poligoni particolari nel piano cartesiano. - Riconoscere l'equazione cartesiana e l'equazione esplicita della retta. - Riconoscere l'equazione della circonferenza. - Determinare le coordinate del centro della circonferenza e la lunghezza del raggio. - Riconoscere l’ equazione della parabola e disegnarne il grafico. - Acquisire la definizione di logaritmo e calcolare il valore dei logaritmi. - Rappresentare graficamente funzioni esponenziali e logaritmiche. - Acquisire la definizione di seno, coseno, tangente e cotangente. - Individuare i valori che il seno, coseno, tangente e cotangente assumono per archi particolari. - Operare con gli archi associati. - Risolvere equazioni trigonometriche. - Acquisire ed utilizzare le relazioni tra gli elementi di un triangolo rettangolo. - Acquisire ed utilizzare le relazioni tra gli elementi di un triangolo qualunque. CLASSE QUARTA - Risolvere le disequazioni di primo e di secondo grado. - Risolvere le disequazioni frazionarie e i sistemi di disequazioni. - Classificare i vari tipi di funzione. - Determinare il dominio di una funzione. - Comprendere il concetto di limite al finito e all'infinito. - Acquisire i principali teoremi sui limiti. - Comprendere la nozione di continuità di una funzione. - Calcolare i limiti di una funzione algebrica. - Conoscere il concetto di derivata ed il suo significato geometrico. - Calcolare la derivata di una data funzione. - Studiare e rappresentare una funzione algebrica. CLASSI QUINTE - Calcolare integrali indefiniti e definiti di funzioni algebriche - Applicare il calcolo integrale alla determinazione di aree e di volumi. - Impostare e risolvere problemi di ottimizzazione. - Risolvere problemi di programmazione lineare. FISICA CLASSE PRIMA - Individuare le unità di misura delle grandezze fondamentali e derivate nel S.I. - Distinguere le grandezze scalari da quelle vettoriali. - Eseguire somme e differenze tra grandezze vettoriali. - Definire i concetti di velocità ed accelerazione. - Rappresentare la legge oraria del moto rettilineo uniforme. - Rappresentare la legge oraria del moto uniformemente accelerato. - Applicare le leggi della dinamica. - Definire il lavoro e la potenza di una forza. - Calcolare l’ energia potenziale ed l’ energia cinetica di un corpo. CLASSE SECONDA - Definire il concetto di pressione. - Definire la pressione atmosferica. - Enunciare il principio di Pascal ed il principio di Archimede. - Determinare la relazione tra calore e temperatura. - Operare con il calore specifico e la capacità termica di un corpo. - Formulare le leggi dei gas. - Formulare ed applicare la legge di Coulomb. - Enunciare ed utilizzare le leggi di Ohm. - Descrivere gli effetti della corrente elettrica. GENIO RURALE DISEGNO E CARTOGRAFIA : CLASSI PRIME - Usare in modo appropriato gli strumenti da disegno - Costruire graficamente rette parallele e perpendicolari - Effettuare la squadratura del foglio da disegno - Costruire graficamente semplici poligoni regolari - Effettuare le proiezioni ortogonali di semplici figure piane e solide - Riconoscere i diversi tipi di rappresentazione spaziale di solidi - Eseguire il disegno di solidi semplici in assonometria isometrica DISEGNO E CARTOGRAFIA : CLASSE SECONDA - Eseguire le proiezioni ortogonali ed assonometriche di semplici gruppi di solidi - Eseguire il disegno quotato di figure piane - Leggere o determinare la posizione di punti nel piano per coordinate cartesiane e coordinate polari - Leggere o determinare la posizione di punti nello spazio per coordinate cartesiane e coordinate polari - Riconoscere gli elementi di orientamento geografico, geodetico, topografico - Riconoscere gli elementi planimetrici, altimetrici, planoaltimetrici nella rappresentazione di un terreno - Interpretare gli elementi di orientamento e la simbologia nella cartografia IGM ELEMENTI DI TOPOGRAFIA : CLASSE TERZA DEL CORSO P.A. - Usare gli elementi della trigonometria per la risoluzione di triangoli e quadrilateri - Effettuare la misura di una distanza per via diretta - Effettuare la misura di una distanza con metodo indiretto - Definire tolleranza ed errori nelle varie misurazioni - Riconoscere e descrivere gli elementi degli strumenti di misura semplici, ottici, elettronici - Tenere un libretto di campagna - Eseguire la restituzione grafica di un rilievo plano-altimetrico - Riconoscere e descrivere le più elementari procedure utilizzate per l’aggiornamento catastale GENIO RURALE : CLASSE TERZA DEL CORSO ENOLOGIA ELEMENTI DI TOPOGRAFIA: - Usare gli elementi della trigonometria per la risoluzione di triangoli e quadrilateri - Effettuare la misura di una distanza per via diretta - Effettuare la misura di una distanza con metodo indiretto - Definire tolleranza ed errori nelle varie misurazioni - Riconoscere e descrivere gli elementi degli strumenti di misura semplici, ottici, elettronici Tenere un libretto di campagna ELEMENTI DI FISICA APPLICATA ALLA MECCANICA: - Riconoscere le principali grandezze fisiche - Attribuire le dimensioni delle grandezze derivate - Definire la forza ed i suoi effetti e gli elementi di equilibrio di un corpo - Riconoscere e descrivere gli effetti di attrito e resistenza - Definire e descrivere i principi dell’idraulica - Definire il funzionamento delle macchine per il sollevamento dei liquidi - Descrivere il funzionamento di semplici pompe idrauliche - Definire e descrivere gli aspetti essenziali delle trasformazioni calore/lavoro ELEMENTI DI TOPOGRAFIA : CLASSE QUARTA CORSO ENOLOGIA - Riconoscere e descrivere gli elementi degli strumenti di misura semplici, ottici, elettronici - Tenere un libretto di campagna - Riconoscere e descrivere le più elementari procedure utilizzate per l’aggiornamento catastale - Eseguire un rilievo plano-altimetrico in appezzamenti di piccole dimensioni - Eseguire la restituzione grafica di un rilievo plano-altimetrico COSTRUZIONI RURALI : CLASSE QUARTA CORSO P.A. - Riconoscere le proprietà dei diversi materiali da costruzione - Riconoscere ed identificare gli elementi di fabbrica - Operare con il metodo della statica grafica per la ricerca di baricentro di figure piane - Analizzare le caratteristiche statiche di un corpo vincolato isostaticamente - Riconoscere le sollecitazioni semplici - Identificare gli elementi architettonici, funzionali, di percorso negli edifici rurali - Progettare semplici edifici rurali - Identificare gli elementi di rappresentazione in un progetto edilizio GENIO RURALE NELLA CLASSE SESTA DEL CORSO ENOLOGIA COSTRUZIONI RURALI ED ENOLOGICHE - Riconoscere le proprietà dei diversi materiali da costruzione - Riconoscere ed identificare gli elementi di fabbrica - Operare con il metodo della statica grafica per la ricerca di baricentro di figure piane - Analizzare le caratteristiche statiche di un corpo vincolato isostaticamente - Riconoscere le sollecitazioni semplici - Identificare gli elementi architettonici, funzionali, di percorso negli edifici rurali - Progettare semplici edifici per l’enologia - Identificare gli elementi di rappresentazione in un progetto edilizio - Identificare gli elementi normativi per la prevenzione dei rischi all’interno di una cantina CHIMICA E LABORATORIO CLASSE PRIMA Mod.1 1 l'alunno, dato un elenco di termini specifici dei modulo associ ad ognuno di essi il suo significato. 2.L'alunno descriva le fasi dei metodo scientifico. 3.L'alunno identifichi le frasi di rischio e i simboli relativi sull'etichetta di un reagente. 4.L'alunno nomini i più semplici strumenti di laboratorio e conosca il loro uso 5.l'alunno in base alle definizioni fornite riconosca una sostanza pura da un miscuglio. Mod.2. 1 L'alunno, dato un elenco di termini specifici del modulo, associ ad ognuno di essi il suo significato 2.In base alle definizioni fornite, l'alunno classifichi una trasformazione semplice osservabile in laboratorio come chimica o fisica. 3.L'alunno enunci le leggi di Proust, Dalton e Lavoisier. 4.Data un' equazione chimica bilanciata l'alunno riconosca i rapporti stechiometrici tra reagenti e composti Mod.3 1. L 'alunno , dato un elenco di termini specifici dei modulo, associ ad ognuno di essi il suo significato 2.L'alunno riconosca il simbolo degli elementi più comuni (Metalli alcalini , alcalino -terrosi non-metalli fino ai IV periodo, Fe,Cu, Zn,Sn,1---I) 3.L'alunno individui sulla tavola periodica informazioni quali il numero atomico e il numero di massa e riconosca gli elettroni di valenza Mod. 4 1.data la formula chimica, l’alunno riconosca a quale classe appartiene un composto organico. 2.Data la tavola periodica l’alunno associ ad ogni elemento la valenza. 3.L’alunno esegua le reazioni di formazione dei composti più comuni. CLASSE SECONDA 1) Data la formula di un semplice composto riconoscere il tipo di legame che tiene uniti gli atomi degli elementi 2) Eseguire semplici esercizi di calcolo per preparare soluzioni a diverse concentrazioni 3) In laboratorio eseguire semplici titolazioni 4) Scrivere la reazione di dissociazione di un elettrolita 5) Data la K di diversi elettroliti disporli in ordine relativamente alla forza 6) Dato il valore del pH riconoscere se una soluzione é acida, basica o neutra 7) Data la [H +] indica l'acidità di una soluzione espressa in pH 8) Data una reazione reversibile indicare la condizione che si deve verificare perché si tratti di un equilibrio 9) Riconoscere una semplice reazione redox 10) Data una reazione redox, riconoscere l'ossidante e il riducente 11) Classificare un composto organico in base al gruppo funzionale 12) Data una reazione di equilibrio, indicare i fattori che ne influenzano la velocità CLASSE TERZA - Scrivere la formula di struttura di composti organici - Eseguire la determinazione analitica di pH, granulometria e sostanza organica sul terreno agrario - Determinare analiticamente i nutritivi più importanti - Saper riconoscere il nucleo delle componenti del terreno in relazione al potere assorbente CLASSE QUARTA 1) Classificare e distinguere le principali macromolecole organiche 2) Scrivere la formula di struttura di glucosio, fruttosio, saccarosio 3) Scrivere la formula di struttura generale di un amminoacido 4) Individuare la principali molecole coinvolte nel processo chimico della respirazione 5) Elencare le tappe della glicolisi fino all'acido piruvico 6) Indicare le vie metaboliche dell'acido piruvico 7) Scrivere le formule chimiche di acido piruvico, gliceraldeide, diidrossiacetonfosfato 8) Indicare le fasi dei principali processi tecnologici delle industrie agroalimentari 9) Indicare i principali processi di alterazione degli alimenti 10) Conoscere la procedura per la determinazione analitica di zuccheri e acidi negli alimenti CLASSE QUINTA Conoscere la procedura per la determinazione analitica di : zuccheri (metodo rifrattometrico, densimetrico, di Fehling) alcool (metodo ebulliometrico , metodo densimetrico) acidità totale e volatile solforosa acidità dell’olio perossidi nell’olio Indicare le tappe della lavorazione delle olive Conoscere le principali alterazioni dell’olio Indicare le cause delle principali alterazioni nel vino CLASSE QUINTA En. Eseguire le principali analisi sull’olio ,sul latte,sull’acqua Eseguire ,sull'uva e sul mosto , la determinazione di zuccheri ,acidità totale e volatile , solforosa libera e combinata Interpretare i dati analitici ottenuti in relazione alla qualità del prodotto CLASSE SESTA En. Conoscere la procedura delle analisi previste per valutare la qualità di un vino Produrre una relazione tecnica relativa alle analisi effettuate Conoscere le fasi della fermentazione alcolica Riconoscere l’origine dei costituenti del vino Indicare le principali alterazioni del vino Indicare i fenomeni che si verificano durante l’invecchiamento SCIENZE DELLA TERRA E MICROBIOLOGIA CLASSE PRIMA - Descrivere l’organizzazione del Sistema Solare, cogliendo le differenza tra una Stella ed un Pianeta. - Individuare le conseguenze del moto di Rotazione e di Rivoluzione della Terra. - Definire il termine reticolato geografico, correlando latitudine e longitudine - Illustrare la composizione chimica e la struttura dell’atmosfera, elencare le caratteristiche fisiche e risalire ai fattori che le condizionano. - Spiegare i meccanismi di formazione dei venti, nubi e precipitazioni. - Leggere e costruire semplici grafici. - Indicare i criteri di classificazione dei climi distinguendo gli elementi dai fattori climatici e correlare ai diversi climi lo specifico bioma. - Individuare le componenti di un ecosistema descrivendone il funzionamento e mettere in relazione i ruoli svolti dai vari organismi. - Saper costruire i modelli di semplici catene alimentari. - Spiegare le fasi del ciclo della materia. - Definire minerali e rocce, descrivere i processi che stanno alla base della loro formazione e individuare i legami esistenti tra le rocce. - Riferire sui fattori responsabili della formazione di un suolo descrivendone gli orizzonti. - Attribuire ai termini impiegati nel testo lo specifico significato. CLASSE SECONDA - Collocare , in ordine di complessità crescente i vari livelli di organizzazione dei viventi sulla terra. - Riconoscere le differenti categorie di biomolecole con le rispettive funzioni - Individuare, all’osservazione, le analogie e le differenze tra cellula animale, vegetale e procariota - Rapportare la cellula alla suddivisione degli organismi in 5 regni - Spiegare il concetto di metabolismo, individuando il ruolo dell’ATP - Definire il ruolo della membrana cellulare con i suoi criteri di selezione e le modalità di trasporto delle molecole - Spiegare perché il DNA è la molecola depositaria dell’informazione genetica - Confrontare i due tipi di riproduzione cellulare evidenziandone le analogie e differenze - Individuare i tipi di riproduzione utilizzati dagli organismi - Illustrare i meccanismi di trasmissione ereditaria, risolvere semplici problemi utilizzando le leggi di Mendel e conoscere il lessico - Attribuire agli apparati gli organi specifici riconoscendone le funzioni - Utilizzare il linguaggio specifico BIOLOGIA CLASSE TERZA - Rilevare all’osservazione differenze e d analogie tra cellula vegetale e animale - Correlare le strutture dei tessuti vegetali alle funzioni svolte - Individuare la morfologia di radice, fusto e foglie - Riconoscere le monocotiledoni e le dicotiledoni dalla morfologia degli organi - Distinguere, all’osservazione, l’accrescimento primario di radice e fusto, da quello secondario e la struttura di una foglia isolaterale, bifacciale e centrica - Utilizzare il microscopio ottico per l’osservazione di preparati - Indicare i macronutrienti ed i micronutrienti necessari alla vita delle piante e spiegare le modalità di assunzione di acqua e di sali minerali distinguendo la linfa grezza da quella elaborata - Confrontare i processi che liberano energia: Fotosintesi e Respirazione - Individuare le varie fasi della riproduzione delle piante, partendo dalla germinazione del seme - Saper allestire un erbario e classificare una pianta con l’uso di guide botaniche e semplici chiavi analitiche riconoscendo l’utilità di alcune piante - Indicare i criteri di classificazione, distinguere le varie categorie sistematiche e analizzare le caratteristiche che distinguono il regno vegetale dagli altri regni - Riconoscere l’appartenenza alle specifiche categorie sistematiche di alcune piante - Individuare nelle piante gli elementi favorevoli alla colonizzazione delle terre emerse - Distinguere i cicli vitali dei funghi (3^BE,3^CE) Effettuare una diagnosi sintomatica, funzionale e biologica (3BE, 3CE) MICROBIOLOGIA CLASSE QUINTA EN. - Individuare il ruolo dei batteri acetíci e lattici nel processo di - vinificazione. - Preparare ed utilizzare un terreno di coltura specifico per la loro identificazione dopo prelievo e diluizione dei campione. - Eseguire un controllo microbiologico del latte. - Individuare i gruppi di composti essenziali per la nutrizione di batteri acetici, lattici e lieviti - Riconoscere al microscopio i lieviti di interesse enologico specificando i motivi del riconoscimento. - Saper effettuare una filtrazione. - Analizzare l'andamento e le successioni delle fermentazioni . - Riferire sul miglioramento genetico dei lieviti e sulle più recenti tecniche di ingegneria genetica. CLASSE SESTA EN. - Competenze minime richieste - .Analizzare le caratteristiche enologiche dei lieviti che influiscono sulla fermentazione e sulla qualità dei vini. - Programmare la fermentazione di un mosto in funzione delle Potenzialità dell'uva e della qualità del vino da ottenere. - Scelto il lievito in funzione dell'applicazione enologica, pianificare preparazione e l'impiego di colture starter. - la procedura per la - preparazione e l’impiego di colture starter - Valutare gli interventi tecnici necessari per assicurare un corretto andamento della fermentazione e alle rifermentazioni e per prevenire alterazioni dovute a microrganismi. - Eseguire correttamente un'analisi di laboratorio - Valutare i risultati di un'indagine. DIPARTIMENTO AREA TECNICA CLASSI TERZE SEZ A e B TECNICHE DI PRODUZIONE VEGETALE – TPV - Comprendere e utilizzare in modo corretto il linguaggio tecnico-scientifico specifico. Individuare le relazioni esistenti tra i fattori pedoclimatici e lo sviluppo delle piante. Individuare le macchine e le tecniche impiegate nella gestione del terreno agrario TECNICHE DI GESTIONE E VALUTAZIONE – TGV - UTilizzare in modo appropriato termini tecnico- economici Descrivere il comportamento delle curve di domanda, offerta e di produzione in semplici situazioni date. Saper individuare le caratteristiche principali dei vari tipi di mercato. Individuare funzioni e requisiti della moneta. Individuare le componenti del costo di produzione Applicare in semplici situazioni date i documenti necessari alle transazioni commerciali Compilare un titolo di credito TECNICHE DI PRODUZIONE ANIMALE – TPA - Individuare le principali parti e funzioni dell’apparato digerente nei monogastrici e nei poligastrici. Individuare le principali parti e funzioni dell’apparato riproduttore maschile e femminile. Individuare le funzioni dell’apparato mammario e descrivere la fisiologia della lattazione Riconoscere le regioni del corpo animale, i principali tipi morfologici e le loro caratteristiche produttive. CLASSI QUARTE TECNICHE DI PRODUZIONE VEGETALE – TPV - Utilizzare un linguaggio scientifico e tecnico appropriato. - Riconoscere le specie vegetali e arboree più diffuse in Toscana. - Identificare le fasi che compongono il ciclo di sviluppo delle colture. - Individuare la tecnica colturale delle principali specie - Individuare i criteri di scelta delle specie più adatte ad un determinato ambiente - pedoclimatico - Saper impostare correttamente le fasi d’impianto di una coltura arborea TECNICHE DI GESTIONE E VALUTAZIONE – TGV - Utilizzare correttamente il linguaggio tecnico-economico. Ricercare i dati necessari alla compilazione del bilancio economico d’esercizio. Determinare la composizione del reddito netto per i vari tipi di imprenditore. Saper eseguire spostamenti di capitali nel tempo ad interesse semplice e composto discontinuo annuo. Saper eseguire accumulazioni di periodicità BIOLOGIA APPLICATA - Individuare correttamente gli agenti eziologici di malattia e di danno. Correlare la sintomatologia all’agente eziologico. Confrontare le varie strategie di difesa. - Individuare le caratteristiche degli antiparassitari e le relative norme pratiche. Riconoscere in base alla sintomatologia degli agenti eziologici di malattia o danno delle principali colture erbacee della zona e impostare singoli piani d’intervento CLASSE QUARTA sez. A (modulo AGROAMBIENTALE) TECNICHE DI PRODUZIONE ANIMALE – TPA - Riconoscere e descrivere le caratteristiche e le attitudini delle specie e delle razze d’interesse economico e produttivo (bovini, ovini, suini). Descrivere le principali tecniche di allevamento CLASSE QUARTA sez. A (modulo AGROAMBIENTALE) ECOLOGIA DEL PAESAGGIO - Individuare le componenti del paesaggio - Riconoscere i paesaggi tipici dell' Italia centrale - Individuare le essenze erbacee, arbustive ed arboree idonee per la progettazione del verde urbano - Progettare un giardino o un' area verde, noti i dati di partenza CLASSI QUINTA sez. A E B AREA DI PROGETTO - Ricerca dei dati necessari distinguendo quelli essenziali da quelli marginali. Descrizione dello stato attuale prima di valutare le ipotesi di sviluppo. Individuare soluzioni corrette in funzione di parametri agroambientali ed economici. Esprimer un giudizio di convenienza. Redigere il progetto. TECNICHE DI GESTIONE E VALUTAZIONE – TGV - Interpretare un quesito di stima scegliendo l’aspetto economico adatto per risolverlo. Scegliere il procedimento di stima più appropriato e applicarlo con una sequenza logica. Ricercare dati economici e tecnici per risolvere il quesito posto. Redigere una relazione di stima usando termini e forma appropriati, risolvendo il quesito proposto utilizzando le normative vigenti. CLASSE QUINTA A (modulo: AGROAMBIENTALE) AGROECOLOGIA E TUTELA DELL’AMBIENTE – A.M. 1 - Analizzare le principali cause di inquinamento con particolare riferimento a quello del suolo e delle acque. Analizzare i meccanismi di rimozione dei contaminanti associandoli alle capacità autodepuranti del suolo e delle acque - Applicare le tecniche più idonee per il controllo dell’inquinamento. Applicare le metodologie più adatte di trattamento dei rifiuti (compostaggio, smaltimento dei reflui zootecnici e agroindustriali) ECOLOGIA APPLICATA - A.M. 2 - Analizzare come l’uomo ha influito sugli equilibri naturali nel paesaggio da ecosistema ad agro-ecosistema. Analizzare le conseguenze sull’agro-ecosistema dell’aumento del flusso dell’energia ausiliaria. Individuare i criteri più idonei in un agroecosistema per la riduzione dell’impatto ambientale. BIOLOGIA APPLICATA (con riferimento alle principali colture arboree - vite, olivo, melo, pesco) - Effettuare una diagnosi sintomatica delle singole avversità. Correlare il ciclo del parassita con la sintomatologia. Impostare i singoli piani di intervento tenendo conto delle diverse strategie TECNICHE PRODUZIONI ANIMALI - TPA - Saper riconoscere e valutare le caratteristiche genetiche del riproduttore partendo dall’analisi di un certificato genealogico. Riconoscere i principali alimenti per il bestiame e calcolare la razione alimentare. Riconoscere e descrivere le principali tecnologie impiegate per l’allevamento e i trattamenti dei reflui zootecnici. CLASSE QUINTA sez. B (modulo: VALORIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI ANIMALI) TECNICHE PRODUZIONI ANIMALI - TPA - Riconoscere i principali alimenti per il bestiame e calcolare la razione alimentare. Formulare piani di alimentazione in funzione di fabbisogni e produzioni. Analizzare gli elementi di base di un allevamento in situazioni predefinite e saperlo organizzare in situazioni date. ZOOECONOMIA – A.M. 1 - Descrivere la qualità standard e i principali controlli di qualità per i prodotti zootecnici Descrivere le principali caratteristiche dei mercati e la normativa nel settore zootecnico Saper organizzare un allevamento in situazioni predefinite e determinare i costi di produzione del latte e della carne in una specie. STRUTTURE E MECCANIZZAZIONE ZOOTECNICA - A.M. 2 - Riconoscere e descrivere le principali strutture zootecniche (fabbricati funzionali) - Individuare i principali sistemi di meccanizzazione a seconda dei tipi di allevamento. BIOLOGIA APPLICATA - Effettuare una diagnosi sintomatica delle singole avversità. Correlare il ciclo del parassita con la sintomatologia. Impostare i singoli piani di intervento tenendo conto delle diverse strategie. CLASSE TERZA ENOLOGIA AGRONOMIA – TPV - Comprendere e utilizzare in modo corretto il linguaggio tecnico-scientifico specifico. Individuare le relazioni esistenti tra i fattori pedoclimatici e lo sviluppo delle piante. Individuare le macchine e le tecniche impiegate nella gestione del terreno agrario. ZOOTECNIA - TPA - Individuare le principali parti e funzioni dell’apparato digerente nei monogastrici e nei poligastrici. Individuare le principali parti e funzioni dell’apparato riproduttore maschile e femminile. Individuare le funzioni dell’apparato mammario e descrivere la fisiologia della lattazione. Riconoscere le regioni del corpo animale, i principali tipi morfologici e le loro caratteristiche riproduttive. ECONOMIA - TGV - Utilizzare in modo appropriato termini tecnico-economici. Descrivere l’andamento delle curve di domanda, offerta e di produzione in semplici situazioni date. Saper individuare le caratteristiche principali dei vari tipi di mercato. Individuare le componenti del costo di produzione. Applicare in semplici situazioni date i documenti necessari alle transazioni commerciali. Compilare un titolo di credito. Individuare gli elementi necessari per il calcolo delle principali imposte. CLASSE QUARTA ENOLOGIA COLTIVAZIONI ERBACEE – TPV - Utilizzare un linguaggio scientifico e tecnico appropriato. Riconoscere le specie vegetali erbacee più diffuse in Toscana. Identificare le fasi che compongono il ciclo di sviluppo delle colture. Individuare la tecnica colturale delle principali specie. - Individuare i criteri di scelta delle specie più adatte ad un determinato ambiente pedoclimatico. VITICOLTURA - Descrivere foglie e grappolo utilizzando termini ampelografici. Riconoscere le fasi fenologiche della vite e collegarle alla fisiologia della pianta. Eseguire semplici operazioni di potatura secca. ZOOTECNIA - TPA - Riconoscere e descrivere le principali caratteristiche morfofunzionali delle razze di interesse zootecnico Riconoscere e valutare le caratteristiche genetiche di un riproduttore partendo dall’analisi di un certificato genealogico Riconoscere i principali alimenti e formulare dei piani alimentari in funzione delle produzioni Descrivere le principali tecnologie di allevamento bovino e suino ECONOMIA - TGV - Utilizzare correttamente il linguaggio tecnico-economico. Individuare i componenti del costo di produzione. Individuare e illustrare le caratteristiche principali dei vari regimi di mercato. Illustrare i concetti di impresa e azienda agraria Riconoscere e descrivere il patrimonio dell’azienda agraria e i suoi elementi costitutivi. Eseguire correttamente registrazioni contabili. CLASSE QUINTA ENOLOGIA COLTIVAZIONI ARBOREE – TPV - Riconoscere le principali specie arboree da frutto ed individuarne le esigenze pedoclimatiche. Identificare i criteri di scelta del portinnesto, tipo di impianto e forma di allevamento per le specie trattate. Individuare le tecniche di gestione di un arboreo in produzione Individuare i principali agenti di malattie e di danno e proporre strategie di difesa. MECCANICA ENOLOGICA – GENIO RURALE - Identificare le macchine necessarie nelle diverse fasi della vinificazione in bianco e in rosso. Riconoscere gli elementi costitutivi e il funzionamento delle macchine enologiche. VITICOLTURA - Riconoscere le diverse tecniche di propagazione della vite. - Confrontare le tecniche di propagazione individuandone le particolarità ed i campi di utilizzazione. Riconoscere le diverse forme d’allevamento e le tecniche di potatura. Eseguire correttamente la potatura secca del guyot e del cordone speronato. Individuare le fasi d’impianto del vigneto e i materiali necessari. Individuare le fasi della vinificazione in rosso e in bianco Confrontare le due tecniche di vinificazione individuandone le particolarità Proporre soluzioni su modalità di ammostatura, temperatura di fermentazione e modalità di conduzione ella fermentazione ELEMENTI DI ECONOMIA ED ESTIMO - TGV - Utilizzare la matematica finanziaria per rendere omologhi i capitali nel tempo e per risolvere semplici problemi legati al costo e all’uso del denaro Ricercare i dati indispensabili per la redazione di un bilancio economico preventivo. Scegliere l’aspetto economico più adatto per risolvere un quesito di stima. Descrivere i procedimenti di stima più utilizzati nell’Estimo rurale Determinare il valore di trasformazione dell’uva in vino. CLASSE SESTA ENOLOGIA VITICOLTURA - Paragonare e valutare mezzi e tecniche della gestione del suolo, della potatura e della concimazione. Individuare modalità e tempi di potatura e concimazione. Individuare la serie ottimale di operazioni colturali per la gestione del suolo e del vigneto. Proporre modalità di difesa dai più comuni parassiti e malattie della vite. ENOLOGIA - Comprendere regole e principi relativi a chiarifica, stabilizzazione, invecchiamento e imbottigliamento. Identificare il procedimento più adatto per eseguire chiarifica e stabilizzazione dei diversi tipi di vino. Individuare particolarità, scopi ed effetti delle diverse tecniche di invecchiamento. Individuare le condizioni per un corretto imbottigliamento. ELEMENTI DI ECONOMIA ED ESTIMO - TGV - Interpretare un quesito di stima scegliendo l’aspetto economico più adatto per risolverlo. Scegliere il procedimento più appropriato per risolvere un quesito di stima. Eseguire una relazione di stima usando termini appropriati. Consultare e comprendere testi, leggi e codici di legislazione vitivinicola. STRUTTURA DEI CURRICULA L’Istituto ha come fine preciso quello di preparare all’esercizio di funzioni tecniche e specialistiche nel settore agrario e conferisce il diploma di Perito Agrario e di Perito Agrario specializzato in viticoltura ed enologia. Entrambi i titoli permettono l’accesso a tutte le facoltà universitarie. Nella struttura del curricolo del perito agrario, in relazione alle prevalenti attitudini del territorio e alle esigenze del mercato, sono stati individuati due moduli tra i cinque proposti dal Ministero: • agro-ambientale • valorizzazione dei prodotti zootecnici. PERITO AGRARIO Religione Educazione fisica Lingue e lettere italiane Storia ORARIO SETTIMANALE I II III IV V 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 5 5 3 3 3 2 2 2 2 2 Lingua straniera 3 3 2 2 2 Elementi di diritto ed Economia Matematica ed Informatica Fisica e Laboratorio Chimica e Laboratorio Chimica agraria con esercitazioni e tecnologie Agroalimentari Scienza della terra e Biologia Biologia applicata Tecniche di produzione vegetale ed elementi di meccanizzazione Tecniche di produzione animale Tecniche di gestione, valutazione ed elementi di legislazione Disegno e cartografia Topografia ed elementi di costruzioni Area di progetto Area modulare Totale ore settimanali I.T.P. (*) 2 5 3 4 2 5 3 4 3 - 3 - 2 - P SO O SO Biennio O Triennio O SO O OP - - 4 2 3 OP 3 - 3 - 3 3 4 O O - - 5 6 - SOP - - 2 2 4 SOP - - 4 3 5 SO MATERIE D'INSEGNAMENTO 3 3 3 3 3 3 4 33 33 34 35 35 4 4 12 14 14 PROVE GO SG SG SOP (*) Si tratta di ore, all'interno dell'orario, utilizzate per esercitazioni pratiche Alla fine del corso il Perito dovrà acquisire le seguenti competenze: • gestire aziende agrarie o collaborare alla loro conduzione; • prestare assistenza tecnica, economico - contabile e fitoiatrica ad aziende agrarie nell'ambito della produzione, conservazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli; • gestire strutture di trasformazione nel settore alimentare; • • • prestare assistenza nella realizzazione di opere di miglioramento fondiario e di trasformazione del territorio; eseguire stime riguardanti i fondi rustici, interpretare ed attuare progetti aziendali ,in funzione dell'assetto territoriale dal punto di vista ecologico e della difesa dell'ambiente; gestire aziende zootecniche. PERITO AGRARIO SPECIALIZZATO IN VITICOLTURA ED ENOLOGIA (**) MATERIE D'INSEGNAMENTO Religione Educazione fisica Lingue e letteratura italiane Storia Lingua straniera Elementi di Diritto ed Economia Matematica ed Informatica Fisica e Laboratorio Chimica, Chimica organica e Laboratorio Chimica applicata e tecnologia agroalimentari Scienza della terra e Biologia Scienze naturali e Microbiologia applicata Disegno e cartografia Agronomia, coltivazioni e difesa delle colture Economia e Tecnica gestione aziendale Elementi di estimo, diritto, legislazione e commercializzazione Genio rurale Zootecnica Viticoltura, difesa della vite, enologia Totale ore settimanali I.T.P. ORARIO SETTIMANALE I II III IV V 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 5 5 3 3 2 2 2 2 2 1 3 3 2 2 2 2 2 5 5 4 2 3 3 4 4 3(2) 3(2) - - - - 3 3 - - - - 3 3 - - - - 3 4(2) - - - - - - - - 33 4 33 4 - PROVE VI 1 2 2 1 2 - P SO O SO O SO O - OP 8(8) 8(8) - - 4(2) 2(1) 2(2) 2(2) - - - 5(3) 4(2) 5(2) - OP OP - - - SOP - SO 4(2) 5(2) 4 5(3) 4(2) 4(2) 3(1) 4(2) 11(1 - 2(2) 5(5) 1) 36 36 36 36 - SO OPG OP SOP (***) (**) Corso in via di trasformazione da sessennio a quinquennio seguito da 1 anno di specializzazione (***) Le esercitazioni sono effettuate in compresenza fra docente teorico e l'insegnante tecnico pratico Il Perito Agrario specializzato in Viticoltura ed Enologia, oltre a quelle sopraindicate, dovrà possedere le seguenti capacità/competenze funzionali al corso "Cerere viticolo-enologico": • condurre cantine, reparti di stabilimenti enologici, empori enologici, aziende vitivinicole; • controllare la qualità dei prodotti attraverso analisi chimiche ed organolettiche. DOCENTI DELL’ISTITUTO MATERIE Religione Educazione Fisica NUMERO INSEGNANTI 1 2 Lingua e lettere italiane 6 Matematica e fisica 5 Lingua e straniera ( inglese, francese) 3 Diritto 1 Chimica e laboratorio Chimica agraria –Tecnologie agroalimentari 5 Biologia applicata e Microbiologia applicata 3 Disegno e cartografia Topografia-Costruzioni-Genio rurale Scienze agrarie ( Tecniche di produz. vegetale ed elementi di meccanizzazione, Coltivazioni e difesa delle colture, Tecniche di gestione e valutazione, Ecologia applicata, Agroecologia) 3 7 Viticoltura, Difesa della vite, Enologia 2 Tecniche di produzione animale 2 Insegnanti di sostegno a situazioni di Handicap Insegnanti Tecnico Pratici (ITP) 3 10 ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO Dirigente scolastico Prof. Marcello Laschi Collaboratori Funzione vicaria Progetti con l’esterno, agenzia di accreditamento Prof.ssa MARZIA CHITI Gestione organizzativa orario, gestione assenze, uscite anticipate, ritardi alunni, sostituzione docenti Prof.ssa LUCIA GALLENI INCARICHI DELLA PRESIDENZA Vigilanza sull’azienda agraria con incarico di organizzare le operazioni di frangitura delle olive Prof. MARCO MONTINI Responsabile dell’azienda agraria Prof. ROBERTO LAMORGESE Responsabile del settore SERRE dell’azienda agraria Prof. CONSUELO PORTIGIANI Responsabile Concimazioni sperimentali Prof. CARMELA CAFAZZO Responsabile della gestione del Sistema di Qualità ISO9001-2000 Prof. ROBERTO MANCUSO Responsabile del servizio di prevenzione e protezione emergenze Prof. Salvatore Zivillica CONSIGLIO D’ISTITUTO Presidente : Sig. Lorenzo BONGHI Segretario : Prof. Roberto LAMORGESE CONSIGLIERI Componente Docenti Componente genitori Prof. Alessandra BONA Prof. Salvatore ZIVILLICA Prof.Roberto LAMORGESE Prof.Silvia DEL GRATTA Prof Marco MONTINI Prof.Marzia CHITI Sig.Lorenzo BONGHI Sig.Felice PIROZZI Componente ATA: Sig. Marcello GRAZIANI Componente alunni Sig.Simone CAMBIONI Sig.Mauro SCOPELLITI Sig.Gabriele ENIA GIUNTA ESECUTIVA PRESIDENTE PROF. MARCELLO LASCHI SEGRETARIO SIG. ANTONIO BARILLÀ MEMBRI Comp. Docenti : Prof. Alessandra BONA Componente A.T.A. : Sig. Marcello GRAZIANI Componente Genitori : Sig. Lorenzo BONGHI Comp. Studenti : Sig. Mauro SCOPELLITI STRUTTURA DIDATTICO- ORGANIZZATIVA DIPARTIMENTI AREA LINGUISTICO LETTERARIA PROF. A. NASTASI AREA SCIENTIFICA PROF. R. SERVILLO AREA TECNICA PROF. E. RAVAGLIOLI CONSIGLI DI CLASSE COORDINATORI CLASSI 1A 2 A 3A 4 A /B 5A 1B 2B 3B 5B 1C 2C 1D 2D 3E 4E 5E 6CE 6BE COMITATO DI VALUTAZIONE MEMBRI EFFETTIVI: proff. S. Del Gratta - C. Pierini PROF.D’ETTORRE PROF.D’AMATO PROF.CAFAZZO PROF.NERI PROF.NASTASI PROF. MAZZOLINI PROF.PIERINI PROF. BRUCHI PROF.DUCCI PROF.OPROMOLLA PROF. MIRALDI PROF. SCALI PROF. NICCOLINI PROF.MANGO PROF.RAVAGLIOLI PROF. DEL GRATTA PROF.LAMORGESE PROF.NENCIONI FUNZIONI AGGIUNTIVE STRUMENTALI (F.A.) AL POF Il Collegio dei docenti ha individuato per l'anno scolastico 2004-2005 i seguenti obiettivi strategici attinenti alle Funzioni obiettivo: 1 GESTIONE POF Coordinamento delle attività del POF e del processo di monitoraggio, autoanalisi e autovalutazione di Istituto Prof. Cinzia Pierini 2 ORIENTAMENTO E GESTIONE DEI RAPPORTI CON I GENITORI 3 INIZIATIVE DI SOSTEGNO E RECUPERO DI INTEGRAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA 4 AZIENDA E RELATIVA ORGANIZZAZIONE DIDATTICA Organizzazione e coordinamento di orientamento in entrata, sportello genitori, orientamento interno Prof. Patrizia Ducci Coordinamento delle attività di compensazione, integrazione e recupero. Coordinamento delle attività extracurricolari Prof. Raffaele Servillo Organizzazione dellle esercitazioni pratiche in azienda Costruzione e realizzazione di moduli interdisciplinari connessi alle attività aziendali Prof. Consuelo Portigiani 5 GESTIONE DEL SISTEMA INFORMATICO Manutenzione aula di informatica; manutenzione delle altre attrezzature informatiche progettazione, messa a punto, collaudo e manutenzione della nuova aula di informatica Prof. Luigi Marini 6 ORGANIZZAZIONE STAGE SCUOLA -LAVORO 7 GIORNATA ENOLOGICA Organizzazione degli stage scuola lavoro Costruzione moduli interdisciplinare per la valutazione Prof. Anna Ricci Organizzazione della Giornata enologica 2006 Prof. Annamaria Sparaciari OBIETTIVI STRATEGICI INDIVIDUATI DAL COLLEGIO DOCENTI 2005/2006 ATTINENTI ALLE F.A. Area F.A. 1 • Coordinamento, monitoraggio valutazione delle attività progettuali del POF • Gestione del progetto di monitoraggio dei progetti POF, di Autoanalisi d’Istituto (livello di partecipazione delle varie componenti scolastiche: Docenti, Studenti, Famiglie, Personale ATA - Risultati dell'apprendimento - Clima all'interno dell'istituzione scolastica) Area F.A. 2 • Coordinamento dell’ orientamento per le scuole medie • Predisposizione e diffusione materiali a stampa di carattere orientativo • Sportello genitori • Coordinamento attività di orientamento interno • Interventi di riorientamento e di rimotivazione per gli alunni verso altri istituti o agenzie educative. Area F.A. 3 • Organizzazione e controllo di tutte le attività di recupero • Coordinamento delle attività integrative (Attività pomeridiane, viaggi d’istruzione) • Coordinamento iniziative di Educazione alla salute Area F.A. 4 • Cura della programmazione delle esercitazioni di campagna • Costruzione e realizzazione di moduli interdisciplinari connessi alle attività aziendali • costruzione e realizzazione di progetti collegati all’azienda, serre, aree verdi, e quelli proposti per la Giornata Enologica Area F.A. 5 • manutenzione aula di informatica • manutenzione delle altre attrezzature informatiche • consulenza e progettazione per nuovi acquisti e/o aggiornamenti di materiale informatico • consulenza e assistenza per problemi tecnici a tutto il personale della scuola e agli studenti • progettazione, messa a punto, collaudo e manutenzione della nuova aula di informatica Area F.A. 6 • gestione dei rapporti con le aziende che accolgono gli studenti per lo stage • fornire agli alunni ,alle famiglie e ai tutor le informazioni sull’attività di stage • costruire moduli interdisciplinari per la valutazione dell’attività di stage Area F.A. 7 • organizzazione della Giornata enologica 2006 • coordinamento tra i vari progetti • preparazione del materiale informativo sulle attività OBIETTIVI STRATEGICI DEL POF I progetti sono suddivisi nelle due macroaree individuate dagli obiettivi strategici: - - Ampliamento della qualità dell’offerta formativa (A) Riduzione della dispersione scolastica (B) In ciascuna macroarea si individuano le aree-progetto gestite direttamente dalle Funzioni Strumentali alle quali secondo le rispettive specificità si collegano come aggregati gli altri progetti, ad esclusione dei progetti extracurricolari e di formazione superiore. DISPERSIONE SCOLASTICA (B) QUALITÀ DELL’OFFERTA FORMATIVA (A) 1A. GESTIONE POF 1B. SOSTEGNO E RECUPERO 1 - Gestione POF e monitoraggio dei progetti 3 - Iniziative di sostegno e recupero 10 - Educazione alla salute: consumo consapevole 16 - Ed. salute: - CIC scolastici 15 - Ed. stradale “Il patentino” 2A. DIDATTICA E FORMAZIONE IN SERVIZIO 2.B ORIENTAMENTO 8 - Olimpiadi matematica 9 - Ottimizzazione dell'organizzazione didattica 5 - Gestione del sistema informatico 11 -Sito web ufficiale della scuola 19 – Quotidiano in classe 2 - Orientamento in entrata e rapporti con le famiglie 3A. RAPPORTI CON L’ESTERNO 22 - Rivista d'istituto 13 - Accreditamento Istituto 7 - Giornata Enologica 17 - La scuola incontra il territorio- Educazione alla pace 18- Progetto Educazione all’Europa 4A. DIDATTICA E AZIENDA 6 - Progetto stage scuola lavoro 21 - Pollaio sperimentale 4 – Organizzazione didattica attività aziendali 12 - Tecnica di degustazione dell’olio 20 -Tecnica delle potature delle colture arboree Progetti extracurricolari 14 – Sicurezza L 626 ed emergenze nella scuola 23 - Certificazione esterna PET Progetti Formazione Superiore Operatore di cantina Progetto Leonardo Formation Export Viti I.F.T.S. Tecnico superiore per la gestione produttiva del territorio agroambientale ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006 Progetto F.A. 1 1.1 Denominazione progetto GESTIONE POF - REVISIONE E AGGIORNAMENTO POF MONITORAGGIO DEI PROGETTI 1.2 Responsabile progetto Prof. Cinzia Pierini 1.3 Obiettivi - Rielaborare e aggiornare il POF come unico progetto di sintesi di tutte le attività dell’istituto - Condurre un’azione di monitoraggio dei progetti dell’Istituto durante le varie fasi del loro svolgimento - Procedere alla riflessione critica sulle risultanze del monitoraggio e sull’utilizzazione delle risorse umane - Valutare l’efficacia del servizio attraverso il coinvolgimento di componenti interne ed esterne - Procedere ad un sistematizzazione dei risultati e avviare la riflessione sulle proposte per l’ottimizzazione del servizio sia per l’utilizzazione delle risorse umane che per l’apprendimento degli alunni. INDICATORI - Percentuale dei docenti partecipanti a progetti previsti dal POF in ambito dell’orario curriculare - Percentuale dei docenti partecipanti a progetti previsti dal POF oltre l’orario curriculare - Percentuale di personale ATA disponibile alla flessibilità dell’orario - Numero dei progetti portati a termine - Numero delle classi e degli alunni che partecipano fattivamente alla Giornata Enologica - Numero degli alunni effettivamente partecipanti agli organi collegiali - Numero dei genitori effettivamente partecipanti agli organi collegiali, ai ricevimenti e alle iniziative specifiche loro rivolte - Percentuale di abbandoni e dispersione scolastica (-2% rispetto anno precedente) 1.4 Durata Intero anno scolastico. 1.5 Risorse umane Prof. Prof. Prof. Prof. Assunta Mango – 20 ore a pagamento Silvia Del Gratta – 20 ore a pagamento Annamaria Sparaciari - 10 ore flessibilità - 10 ore a pagamento Anna Bruchi – 10 ore flessibilità – 10 ore a pagamento 1.6 Beni e servizi Computer,stampante, floppydisk, lucidi, fotocopiatrice. ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006 Progetto F.A. 2 1.1 Denominazione progetto ORIENTAMENTO IN ENTRATA E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE ATTIVITÀ - Comunicazione a mezzo stampa (quotidiani locali) sulle attività di orientamento svolte dall'Itagr - Rapporti e attività di orientamento Scuole Medie Inferiori; diffusione materiale informativo - Scuola aperta e sportello orientamento per le famiglie 1.2 Responsabile progetto Prof.ssa Ducci Patrizia 1.3 Obiettivi • Aumentare il numero iscritti all’ ITtagr (Numero 77 iscritti anno scolastico 2005/2006) • Diminuire la percentuale di dispersione nel biennio,dovuta ad incompleta informazione sul curricolo e sull'impegno di studio • Mantenere i tre indirizzi già attivati a scuola INDICATORI • Prescrizioni per l'a.s.2006/2007 pari o superiori alle attuali 77 • Tasso di dispersione scolastica inferiore del 2% 1.4 Durata ottobre 2005-gennaio 2006 1.5 Risorse umane Team Funzione aggiuntiva composto da 2 persone: prof. Mancuso e prof. Perrotta Riunioni ed attività organizzative: 2 riunioni di 2 ore ciascuna Scuola aperta e sportelli (3 pomeriggi di 3 ore e mezza per 4 persone) Per ogni pomeriggio necessita la presenza di 2 ATA , uno per la villa e uno per il plesso serre Visite pomeridiane nelle scuole che ne fanno richiesta Tot. Ore a pagamento 52 1.6 Beni e servizi Disponibilità telefono, fax, computer portatile, sala riunione con proiettore ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006 PROGETTO F.A. 3 1.1 Denominazione progetto INIZIATIVE DI SOSTEGNO E DI RECUPERO PER GLI STUDENTI INIZIATIVE DI ORIENTAMENTO PROFESSIONALE E UNIVERSITARIO 1.2 Responsabile progetto Prof. Raffaele Servillo 1.3 Obiettivi Facilitare l'approccio dei nuovi iscritti alle strutture, alle metodologie didattiche e alle regole dell'Istituto. Favorire sinergie tra famiglie, studenti e scuola al fine di realizzare migliori condizioni di studio e di apprendimento. Aiutare gli studenti nel recupero dei debiti formativi. Ridurre la dispersione scolastica. Coordinare le attività dei docenti di sostegno nei rapporti con le famiglie di studenti disabili, nell'organizzazione di attività o progetti a supporto delle classi con studenti disabili, nel mantenere rapporti con le ASL di competenza e le figure professionali che li hanno in carico. Facilitare l'inserimento lavorativo dei diplomati. Compilare un curriculum. Mantenere contatti con le aziende agrarie del territorio per aiutare i diplomati nella collocazione lavorativa. Fornire agli studenti le necessarie informazioni sul proseguimento degli studi. Destinatari: Tutti gli alunni dell'Istituto Metodologia:Organizzazione attività di accoglienza per le prime classi. Organizzazione di corsi di recupero e sportelli per gli alunni con debiti formativi. Predisposizione calendari dei corsi e delle prove. Predisposizione sondaggio/questionario per le prime classi e tabulazione dei dati. Predisposizione modulistica per i compiti estivi. Predisposizione calendario incontri docenti/alunni con debito formativo per i compiti estivi. predisposizione calendario corsi di recupero per alunni del biennio a Settembre 2006. Rendicontazione al DSGA delle ore da retribuire ai docenti. Incontri con il personale del Centro per l'impiego di Siena. Esercitazioni per la scrittura di un curriculum e di una lettera di accompagnamento. Diffusione di materiale informativo sull'Università. Organizzazione incontri/seminari con Docenti universitari. Contatti telefonici con Aziende e segnalazione di diplomati per eventuali assunzioni. Indicatori: Rilevamento del grado di soddisfacimento degli alunni neoiscritti mediante questionario. Percentuale degli alunni respinti rispetto al precedente anno. Percentuale dei debiti formativi rispetto al precedente anno. Numero di abbandoni rispetto al precedente anno. 1.4 Durata Tutto l'anno scolastico 1.5 Risorse umane Prof: Raffaele Servillo Team:Prof. M. Mirali, Prof. A. Bona, Prof. A. D'Ettorre, Prof. E. Sensi - ore a recupero flessibilità Docenti delle discipline per i corsi di recupero, per le prove e gli sportelli pomeridiani (per complessive 280 ore circa, da retribuire). Personale ATA per le attività pomeridiane (ore non quantificabili) 1.6 Beni e servizi Disponibilità di aule, telefono e fax, lavagna luminosa, fotocopiatrice, materiale di cancelleria. ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006 Progetto F.A. 4 1.1 Denominazione progetto ORGANIZZAZIONE DIDATTICA ATTIVITÀ AZIENDALI 1.2 Responsabile progetto Prof. C. Portigiani 1.3 Obiettivi Obiettivi generali: • Accrescere la. motivazione degli alunni e migliorare la preparazione professionale • Ridurre la dispersione scolastica • Educare gli alunni a svolgere le operazioni di campagna in condizioni di sicurezza (uso dei D.P.I.) Obiettivi specifici • Programmare le esercitazioni in azienda • Informare docenti ed alunni sulle principali attività aziendali • Fornire strumenti adatti alla valutazione delle esercitazioni pratiche( schede di valutazione) • Collaborare alla messa a punto del nuovo sistema di valutazione delle esercitazioni in azienda • Collaborare alla costruzione e realizzazione di progetti collegati all'azienda, serre, aree verdi, orto e quelli proposti per la Giornata Enologica. • Organizzare le esercitazioni pratiche in modo che l'azienda sia utilizzata come laboratorio didattico " Creare o accrescere la consapevolezza che le esercitazioni pratiche in azienda sono parte integrante del curricolo di un perito agrario e di un enotecnica • Produzione,raccolta e diffusione materiale relativo all'azienda ed alle attività ad essa connesse Indicatori: • Numero di uscite in azienda per classe(akneno una volta durante lo svolgimento delle diverse attività aziendali) " Quantità di materiale informativo (almeno una scheda per ogni attività pratica programmata) • Numero schede informative sulle produzioni aziendali ( uva, olive, vino..) " Numero progetti connessi all'azienda agraria realizzati ( tutti quelli approvati) • Produzione materiale conoscitivo azienda 1.4 Durata • Anno Scolastico 2005-06: un anno Attività Previste • Programmare settimanalmente le esercitazioni in azienda, (raccolta olive, raccolta uva, potatura vigneto e olivete, attività in serra e nell'orto, sistemazione aree verdi, imbottigliamento) • Aggiornamento della SCHEDA DI VALUTAZIONE delle esercitazioni pratiche, come ulteriore strumento di valutazione in sede di scrutinio finale. • Compilazione di schede tecniche informative relative ai vigneti e agli oliveti dell'ITAS • Distribuzione alle classi materiale informativo su forme d'allevamento e tecniche di potatura della vite e dell'olivo e su alcuni ortaggi coltivati. • Rilevazione e comunicazione dei dati relativi alla vendemmia e alla raccolta delle olive Produzione dispense sull'azienda, le attività in corso e i suoi prodotti 1.5 Risorse umane Prof.ssa Consuelo Portigiani Titolare F.A. Prof. Maria Teresa Biagiotti 50 ore a pagamento 1.6 Beni e servizi Testi e riviste specializzate, fotocopiatrice, personal computer ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006 Progetto F.A 5 1.1 Denominazione progetto GESTIONE DEL SISTEMA INFORMATICO 1.2 Responsabile progetto Prof. L. Marini 1.3 Obiettivi Manutenzione aula di informatica; manutenzione delle altre attrezzature informatiche; consulenza e progettazione per nuovi acquisti e/o aggiornamenti di materiale informatico; consulenza e assistenza per problemi tecnici a tutto il personale della scuola e agli studenti; progettazione, messa a punto, collaudo e manutenzione della nuova aula di informatica. Destinatari: Personale e utenti della scuola Metodologie: Interventi mirati, interventi periodici, interventi a richiesta, preparazione e ricerca materiale necessario: il tutto, fuori dall'orario di servizio. 1.4 Durata Intero anno scolastico 1.5 Risorse umane Il progetto sarà realizzato principalmente dal titolare della FA, prof. Marini, a cui potranno affiancarsi dei collaboratori (personale interno) con conoscenze di sistemi operativi, periferiche hardware, sicurezza e prevenzione informatica. 1.6 Beni e servizi ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006 Progetto F.A.6 1.1 Denominazione progetto PROGETTO STAGE SCUOLA - LAVORO 1.2 Responsabile progetto Prof. A. Ricci 1.3 Obiettivi • Destinatari - Alunni delle quinte e della sesta enologia (n°60 ALUNNI) • Obiettivi generali - Aumentare la motivazione e le competenze degli alunni - Ridurre la dispersione scolastica • Obiettivi specifici - Collocare gli studenti in aziende idonee per 3/4 settimane - Gestire la contrattualità con le aziende che accolgono gli studenti (tutor, attività da svolgere, risultati) con particolare attenzione alla collocazione e alla durata del periodo di stage - Curare la raccolta dati prima (in preparazione) e dopo gli stages (verifica dei risultati) con relativa documentazione. - Organizzare una efficace presenza dei docenti interni durante gli stages - Curare una attenta diffusione delle informazioni sulle attività di stage scuola- lavoro verso alunni, famiglie e docenti dell'I.T. Ag.r di Siena. A • Attività previste - Aggiornare 1' "archivio aziende" da cui rilevare dati sull'ubicazione, l'ordinamento colturak,la superficie, il livello di meccanizzazione, ecc.. - Contattare nuove aziende che praticano agricoltura biologica ed individuare altre aziende zootecniche. - Inviare alle nuove aziende il progetto e la funzione che rivestono nel processo di formazione dei futuri tecnici - Verifica invio Convenzioni alle aziende. - Fornire agli alunni dei promemoria, studiati per le diverse tipologie di azienda, che serviranno loro da guida nella osservazione e comprensione del ciclo produttivo. - Organizzazione degli incontri con il personale della USL7 relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro • Indicatori - % di aziende, tutor e alunni che rispondono positivamente all'iniziativa (minimo 75%) - n. modelli riempiti correttamente (dalle aziende e dai tutor) su n. di modelli fomiti (minimo 80%) - valutazione positiva delle relazioni alunni (minimo 80%) - n. docenti coinvolti sul totale dei docenti delle classi (minimo70%)__________________________________ 1.4 Durata II progetto prevede un impegno che va oltre l'anno scolastico, poiché si riferisce all'organizzazione dello stage che si svolgerà all'inizio dell'anno scolastico 2006-07 . 1.5 Risorse umane Coordinatore del progetto prof.ssa Ricci (1/2 funzione strumentale) Team : professa Vanna Neri 50 ore (33 di flessibilità - 17 a pagamento) Per l'interrogazione finale, relativa alla valutazione dello stage, saranno utilizzate le ore di flessibilità. (Considerando che gli alunni sono60, e che le interrogazioni hanno una durata media di 40-45 minuti, alla presenza di 3-4 insegnanti della classe, si possono prevedere non meno di 150 ore) II personale di segreteria sarà impegnato nella compilazione e nell'invio delle Convenzioni alle aziende e delle comunicazioni all’ INAIL, all'ispettorato del lavoro e assicurazione per il periodo di stage. 1.6 Beni e servizi Spese telefoniche - P.C. - floppy - spese cancelleria e postali - rimborso spese viaggio e missioni ai docenti tutor - eventuali spese per alloggio alunni ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006 Progetto F.A. 7 1.1 Denominazione progetto GIORNATA ENOLOGICA 2006 1.2 Responsabile progetto Prof.ssa A. Sparaciari 1.3 Obiettivi - Acquisire la consapevolezza di avere un ruolo territoriale ed economico importante, aprendo la Scuola all’esterno - Dare maggiore visibilità all’esterno delle iniziative dell’Istituto (sponsorizzazione di progetti e prodotti) - Stimolare e favorire il senso di appartenenza alla Scuola 1.4 Durata Seconda parte dell’anno scolastico 1.5 Risorse umane Docente responsabile: prof.ssa A. Sparaciari Team: proff. Scali – D’Amato – Del Gratta – Bona – Mancuso – Sensi Studenti e personale ATA 1.6 Beni e servizi Strumenti ed attrezzature a disposizione della scuola, locali dell’Istituto, spese telefoniche, di tipografia, di cancelleria, postali, spese relative al materiale necessario per la realizzazione dei vari porgetti ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006 Progetto 8 1.1 Denominazione progetto OLIMPIADI DI MATEMATICA 2006 1.2 Responsabile progetto Prof. V. Neri 1.3 Obiettivi La manifestazione ha come scopo principale quello di aumentare, fra i giovani, l'interesse per la matematica, dando loro l'opportunità di affrontare problemi un po' diversi nella forma da quelli incontrati nella scuola, ma in grado di aumentare la loro attenzione anche per ciò che si fa nella scuola. 1.4 Durata Tutto l'anno scolastico 1.5 Risorse umane Prof. ssa Neri Vanna Prof.ssa Garzillo Anna Prof.ssa Opromolla Elena Prof.ssa Scali Stefania Prof. Servillo Raffaele 10 h 8h 8h 8h 8h 1.6 Beni e servizi Due aule per lo svolgimento delle prove, una per il biennio una per il triennio. Fotocopie dei testi delle prove. ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006 Progetto 9 1.1 Denominazione progetto OTTIMIZZAZIONE DELL'ORGANIZZAZIONE DIDATTICA 1.2 Responsabile progetto Prof. Roberto Lamorgese 1.3 Obiettivi 1) Monitoraggio e analisi delle nuove modalità di valutazione adottate per l'A.S. 2005/06. 2) Monitoraggio e valutazione delle attività di recupero. 3) Valutazione della possibilità di introdurre modifiche nel curriculum scolastico nell'ambito delle possibilità concesse dall'autonomia scolastica. 4) Miglioramento del monitoraggio sull'andamento della classe. Attività previste Riunioni di gruppo. Formulazione e distribuzione di questionari per il monitoraggio. Elaborazione dei dati raccolti. Valutazione possibilità di integrazione dei curricula scolastici. Indicatori 1) Proposte sottoposte e approvate dal Collegio Docenti.(% sul totale) 2) Indagine statistica sul grado di apprezzamento delle nuove proposte (% sul totale) 3) Effetti sulla qualità del recupero e dispersione scolastica (confronto con gli anni) precedenti). 1.4 Durata 1 anno 1.5 Risorse umane Da definire nel prossimo Collegio Docenti (Circa 8-10 docenti). Personale ATA per l'apertura pomeridiana della scuola. Si ipotizza un impegno del personale docente pari a 10 ore/anno + 5 ore coordinamento per un totale di 105. Di queste parte o tutte potranno essere, su indicazione del docente, considerate come recupero della flessibilità. 1.6 Beni e servizi Uso biblioteca e di PC; cartoleria, fotocopiatrice ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006 Progetto 10 1.1 Denominazione progetto EDUCAZIONE ALLA SALUTE - EDUCAZIONE AL CONSUMO CONSAPEVOLE 1.2 Responsabile progetto Prof. M.C. Cafazzo 1.3 Obiettivi Finalità - Organizzazione di due incontri con esperti dell'Unicoop FI sul tema dell'impatto ambientale delle moderne biotecnologie. ad integrazione del corso di T.P.V.; titolo del percorso; "I semi della discordia" Obiettivi - Fornire le conoscenze di base sulle moderne biotecnologie e sull'utilizzo di piante transgeniche in campo agroalimentare, analizzandone i potenziali vantaggi e rischi per l'ambiente e i consumatori - Sperimentare la difficoltà di dover valutare cause ed effetti e di prendere decisioni in situazioni complesse Contenuti Conoscenze di base sulle moderne biotecnologie e sull'utilizzo di piante transgeniche in campo agroalimentare - vantaggi e rischi per l'ambiente e i consumatori Indicatori: N° di alunni partecipanti (min. 50%) Destinatari: Classi 3A A - 3A B - 3A En 1.4 Durata 2 incontri di 3 ore per classe in data da definire 1.5 Risorse umane prof. Cafazzo : 10 ore prof. Ravaglioli : 6 ore prof. Marini : 6 ore 1.6 Beni e servizi Aule; aula riunioni ; videoproiettore ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006 Progetto 11 1.1 Denominazione progetto SITO WEB UFFICIALE DELLA SCUOLA 1.2 Responsabile progetto Prof. L. Marini 1.3 Obiettivi - Aggiornare il sito web attuale della scuola e potenziarlo, adeguandolo alle attuali tecnologie e alle esigenze della scuola - Renderlo un veicolo di promozione dell'Istituto - Fornire informazioni diversificate a seconda della fascia di utenti - Mettere le basi e le regole per un facile aggiornamento dei suoi contenuti negli anni futuri Destinatari: famiglie e la comunità di Internet in generale, gli studenti, docenti e personale dell'istituto Metodologie: lavoro di gruppo con funzioni diversificate per ciascun componente; attività svolta prevalentemente al di fuori dell'ambiente scolastico; utilizzo di elaboratori con programmi di elaborazione testi, di editing per pagine web e di fotoritocco; utilizzo della posta elettronica; pubblicazione mediante collegamenti remoti in modalità FTP. 1.4 Durata Entro la fine dell'anno scolastico dovrà essere completata la parte relativa ai contenuti da consultare. Nell'anno successivo potrà essere inserita la sezione per i dati riservati gestiti da un database interno. 1.5 Risorse umane II progetto sarà realizzato da uno Staff formato composto dai Proff. Berté – Marini – Pizzolorusso – Ducci – Volpe – Perrotta - Martinelli con le seguenti funzioni: responsabile tecnico del sito (webmaster), responsabile dei contenuti (redattore capo), responsabili delle aree docenti, scuolafamiglia-alunni, azienda agricola, altre attività speciali. Durante il presente anno scolastico si prevede un impiego di 210 ore. Per l'anno successivo potranno essere assorbite altre 50 ore per completare il sito nella sua sezione dedicata alla gestione on-line del database. Tali ore in parte potranno essere non a pagamento in quanto utilizzate nell'ambito della flessibilità. 1.6 Beni e servizi Spazio web da acquistare presso un fornitore di servizi (provider) e registrazione del nome del sito della scuola (ambedue importi annui da rinnovare ad ogni scadenza). La relativa spesa annua prevista (se non si riesce ad ottenere spazio web gratuito presso qualche ente) dovrebbe essere dai 130 ai 330 euro. Utilizzo di elaboratori dotati dei necessari programmi e di collegamento ad Internet: in minima parte saranno utilizzati quelli presenti nella scuola, per la parte rimanente tutti i lavori saranno prevalentemente svolti al di fuori con attrezzature personali dello Staff: quindi i relativi costi, compresi quelli dei collegamenti, saranno a carico di ciascun componente lo Staff. ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006 Progetto 12 1.1 Denominazione progetto TECNICA DI DEGUSTAZIONE DELL'OLIO 1.2 Responsabile progetto Prof. Marco Montini 1.3 Obiettivi Al temine del progetto gli alunni dovranno - Conoscere la tecnica della degustazione dell'olio - Riconoscere i principale difetti organolettici dell'olio - Effettuare tagli con oli di caratteristiche diverse per ottenere un prodotto finale con caratteristiche gradevoli 1.4 Durata 8 ore in copresenza con gli insegnanti della classe 1.5 Risorse umane Classe V Enologia - Prof. Galleni - Prof. Cerchiara 1.6 Beni e servizi Campioni di olio extravergine di oliva - Bicchieri p er degustazione ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006 Progetto 13 1.1 Denominazione progetto ACCREDITAMENTO DELL'ISTITUTO TECNICO AGRARIO COME SEDE FORMATIVA E CERTIFICAZIONE ISO 9001 - 2000 1.2 Responsabile progetto prof.ssa Marzia Chiti 1.3 Obiettivi Attivare tutte le procedure come da manuale di qualità per il controllo del sistema ( verifiche ispettive interne, riesame della direzione , piani di formazione interna, schede del personale, gestione delle non conformità)) in vista della prossima visita dell' ente di certificazione CERTIQUALITY per il mantenimento della certificazione ISO 9001-2000 Monitorare i corsi con finanziamento FSI ( POR, IFTS, programma LEONARDO) per inserimento dati sul sito della SAFORET in vista della prossima visita ispettiva prevista per il mantenimento dell' accreditamento come agenzia formativa 1.4 Durata Dal 1-9-05 al 31-8-2006 1.5 Risorse umane Proff. CHITI, LAMORGESE, RAVAGLIOLI, RICCI Ore a pagamento ( 60 MINUTI): 15 per ognuno UDL di flessibilità ( 50 minuti) : 15 per ognuno 1.6 Beni e servizi N°1 collaboratore scolastico per l'apertura e chiusura della scuola ( non è necessaria la presenza continua durante 1 'orario di apertura della scuola)_ ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006 Progetto 14 1.1 Denominazione progetto SICUREZZA L 626 ED EMERGENZE NELLA SCUOLA 1.2 Responsabile progetto Prof. S. Zivillica 1.3 Obiettivi A. Applicazione nelle classi dei dispositivi di emergenza e di sicurezza ex L. 626/94 A. 1 distribuzione alle classi delle prescrizione di comportamento e delle procedure di emergenza nella scuola azienda A.3 nomina alunni con specifiche nell'ambito dell'emergenza (aprifìla e serrafila e relative responsabilità) A.5 2 prove di evacuazione di emergenza dell'Istituto B. Applicazione nell'Istituto dei dispositivi di sicurezza e di emergenza B.1 manutenzione della segnaletica di pericolo e di sicurezza nei locali dell'Istituto B.3 acquisizione e manutenzione dei presidi di Pronto Soccorso e Antincendio nei locali previsti B.4 aggiornamento degli addetti al Pronto Soccorso e alla Squadra Antincendio B.5 manutenzione del registro degli estintori Indicatori Gli indicatori del raggiungimento degli obiettivi saranno la misura in percentuale del grado di realizzazione degli stessi, sopra elencati. 1.4 Durata Intero anno scolastico 1.5 Risorse umane Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e gestione dell'Emergenza: Ing. S. Zivillica retribuito come collaboratore della D.S. per un equivalente di ore 80 Responsabili della Sicurezza per settore di attività retribuiti con un equivalente di ore 20 Componenti squadra Pronto Soccorso e Antincendio,retribuiti con un equivalente di ore 40 1.6 Beni e servizi Nell'ambito del piano di Prevenzione e Protezione saranno acquisiti gli elementi di segnaletica rimossi o danneggiati. Sarà concordato con il D.S. la sistemazione del parcheggio autoveicoli nel piazzale principale e nella sede "serre". Si prenderà contatto con Enti preposti all'aggiornamento (W.FF., ASL; CSA) per la pubblicazione di eventuali corsi sulla prevenzione incendi e pronto soccorso. Sarà integrato il personale di nuova nomina nell'aggiornamento del piano della sicurezza e di quello di emergenza. ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006 Progetto 15 1.1 Denominazione progetto EDUCAZIONE STRADALE: II PATENTINO 1.2 Responsabile progetto Prof. Appio Roberto 1.3 Obiettivi Educazione stradale a 50 alunni con esami finali come da decreto attuativo dell'ultima riforma del codice della strada per il rilascio della patente ciclomotore nelle scuole 1.4 Durata Periodo Gennaio 2006: corso pomeridiano di 15 ore (contenuti del corso: norme di comportamento, segnaletica, rispetto della legge, educazione alla convivenza civile, anche attraverso la proiezione di filmati e questionari) 1.5 Risorse umane Coordinamento didattico e organizzativo prof. Appio - ore15 Esperti del Comando Carabinieri di Siena - Personale ATA. 1.6 Beni e servizi Aula riunioni dell'ltas - Videoproiettore, p.c. e materiale di cancelleria ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006 Progetto 16 1.1 Denominazione progetto EDUCAZIONE ALLA SALUTE: CIC SCOLASTICI 1.2 Responsabile progetto Prof. Margherita Miraldi 1.3 Obiettivi Rimuovere alcune cause del disagio giovanile Migliorare i rapporti tra le componenti scolastiche Favorire l'inserimento e il rendimento scolastico degli alunni Indicatori: numero di colloqui per componente scolastica 1.4 Durata Si prevedono due presenze al mese dello psicologo in Istituto da Novembre 2005 a Maggio 2006 1.5 Risorse umane D.ssa Mariottini e D.ssa Santioli - Unità operativa di psicologia e Consultorio giovani Prof.ssa Miraldi 10 ore - Prof.ssa Niccolini 10 ore 1.6 Beni e servizi Biblioteca di Istituto ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006 Progetto 17 1.1 Denominazione progetto LA SCUOLA INCONTRA IL TERRITORIO – EDUCAZIONE ALLA PACE 1.2 Responsabile progetto Prof. Cafazzo M. Carmela - Prof. Cinzia Pierini 1.3 Obiettivi Aprire la scuola al territorio Collaborare con le istituzioni e le associazioni presenti nel territorio Creare occasioni di incontro tra studenti, docenti e cittadini attraverso iniziative e attività varie Educare alla differenza ed alla pace Costruire un percorso sulle tematiche della persecuzione razziale e Shoa 1.4 Durata Intero anno scolastico 1.5 Risorse umane Docenti: prof.sse Cinzia Pierini M.Carmela Cafazzo Personale ATA (per eventuali aperture pomeridiane della scuola) Studenti 1.6 Beni e servizi Le strutture della scuola a seconda delle varie attività organizzate Costi : Docenti :60 ore flessibilità Euro 600 per la copertura economica delle spese di organizzazione delle varie attività ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006 Progetto 18 1.1 Denominazione progetto EDUCAZIONE ALL' EUROPA 1.2 Responsabile progetto prof .ssa Miriam Niccolini 1.3 Obiettivi • Promuovere la consapevolezza dei valori cui si ispira la comunità europea. • Inquadrare l'evoluzione storica dell' UNIONE Europea in un processo di integrazione sociale, di unione economica e di cooperazione politica in costante crescita. • Sviluppare la coscienza al diritto di partecipazione di ogni cittadino alla vita democratica dellTJNIONE Europea. • Conoscere le opportunità di studio e di lavoro all'interno della Unione Europea Destinatari Alunni della classi 2° C e 2° D. Metodologia Lezioni, attività di studio e approfondimento su materiale dell'insegnante e inviato dall'Ufficio per l'Italia del Parlamento Europeo, conferenza sulla costituzione europea, visita d'istruzione al Parlamento Europeo di Strasburgo. 1.4 Durata II progetto si svolgerà durante le ore extra curriculari, per un tempo complessivo di venti ore, durante l'anno scolastico 2005 -06. 1.5 Risorse umane Docenti dell'Istituto Agrario,personale A.T.A. 1.6 Beni e servizi Verranno utilizzati i locali dell'Istituto, gli strumenti a disposizione della scuola (sala proiezione aula di informatica, materiale inviato dall'Ufficio per ntalia del Parlamento Europeo). ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006 Progetto 19 1.1 Denominazione progetto OSSERVATORIO PERMANENTE GIOVANI EDITORI IL QUOTIDIANO IN CLASSE 1.2 Responsabile progetto Prof. M. Niccolini 1.3 Obiettivi • Favorire l'abitudine alla lettura del quotidiano come mezzo insostituibile di informazione nella società odierna. • Sviluppare la consuetudine alla lettura critica e comparativa delle informazioni. • Favorire il confronto civile delle idee. • Comprendere alcuni aspetti tecno-grafici del quotidiano. Destinatari: alunni delle classi 2A 2C 4B 5A 3B. Metodologia: lettura guidata e comparata dei due quotidiani : la Nazione e Corriere della sera, approfondimenti scritti - rassegna stampa. 1.4 Durata Intero anno scolastico, da ottobre '05 a giugno '06 (1 ora a settimana per gli alunni ) in orario curricolare. Per il coordinamento saranno necessarie, in orario extra curricolare, un totale di ore 10, da detrarre dal monte ore di flessibilità annuale. 1.5 Risorse umane Prof. Niccolini , Prof. Nencioni , Prof. Nastasi , Prof. Martinelli Il personale Ata eventualmente necessario per la raccolta e la diffusione dei giornali. 1.6 Beni e servizi Le copie dei due quotidiani, La Nazione e il Corriere della sera sono fornite in accordo con Osservatorio Permanente Giovani Editori. ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006 Progetto 20 1.1 Denominazione progetto TECNICA DELLA POTATURA DELLE COLTURE ARBOREE (AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA) - FONDI LEGGE 440 1.2 Responsabile progetto Prof.ssa E. Ravaglioli 1.3 Obiettivi Perfezionare le abilità pratiche degli studenti nella potatura degli olivi e delle piante da frutto. Attività previste - Lezioni pratiche di potatura in orario pomeridiano per le Classi 4AB, 5E, 6BE, 6CE Indicatori - Studenti partecipanti alle singole lezioni. 1.4 Durata Intero anno scolastico 1.5 Risorse umane Proff. Ravaglioli - Portigiani Personale ATA per l'apertura pomeridiana della scuola e n° 1 Assistente tecnico per lezione. Si richiede un impegno del personale docente pari a 50 ore/anno + 5 ore coordinamento per un totale di 55 1.6 Beni e servizi Acquisto 15 seghetti potatura e 15 paia di forbici a doppia lama. ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006 Progetto 21 1.1 Denominazione progetto RISISTEMAZIONE POLLAIO SPERIMENTALE E SELEZIONE DELLA POPOLAZIONE "MUGELLESE" 1.2 Responsabile progetto Prof.sse Ducci/Portigiani 1.3 Obiettivi Destinatari - Alunni corso zootecnico, (potranno fruirne i docenti, nelle ore di zootecnia, degli altri corsi). Ma anche gli alunni dell'Itas in generale, in quanto è uno stimolo per motivare allo studio, utile sia per le classi prime nei giorni dell'accoglienza che per le visite di orientamento delle classi medie inferiori. Finalità - Rendere sicuro il pollaio dai vari predatori mustelidi, e selezionare la popolazione " Mugellese " in razza Obiettivi - Saper gestire un piccolo pollaio, selezionare una razza seguendo il percorso per gradi Contenuti - Chiusura del pollaio, del lato aperto rimasto con una rete che lo renda inaccessibile ai mustelidi. Gestione e raccolta dati sulla popolazione " Mugellese" - Osservazione delle differenze biologiche delle varie razze Indicatori- Realizzazione della copertura del pollaio entro novembre 2005 Acquisto di una coppia di femmine di Moro a Seta (uccise da un predatore i primi di settembre) Acquisto di due femmine nere a piume lisce Acquisto se sarà necessario di max 4 riproduttori di Mugellese Relazione lavori effettuati 1.4 Durata Intero anno scolastico 1.5 Risorse umane Classi III-IV-V B 20 ore prof.ssa Ducci +12 flessibilità 15 ore prof.ssa Portigiani +12 flessibilità 1.6 Beni e servizi Materiale per la chisura del pollaio: 2 rotoli di rete da 50 metri alta 1 metro + 6 pali in legno Almeno 10 rollini per fotografìa e loro stampa Acquisto max 8 volatili Spesa prevista per gli acquisti 100 euro per la rete 15 euro per i pali 70 euro per rollini foto e stampa 100 euro acquisto polli Totale circa euro 300 ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006 Progetto 22 1.1 Denominazione progetto RIVISTA D’ISTITUTO 1.2 Responsabile progetto Prof. A. Bona 1.3 Obiettivi Costruire un canale di comunicazione, riflessione, ricerca didattica sulle attività svolte dall' I. T Agr. di collaborazione esterna con tutti gli enti e strutture interessate. Indicatori: Percentuale dei docenti dell'istituto autori di contributi Percentuale di contributi forniti da enti o associazioni 1.4 Durata Intero anno scolastico 1.5 Risorse umane Redazione : Proff. Bona ( Responsabile ) – Perrotta - D'Amato – Nencioni - Servillo Monte orario per la produzione di due numeri della Rivista semestrale : 14 riunioni di redazione di 2 ore ciascuna per un totale di 168 ore 10 ore di lavoro svolto extra-moenia per ciascun membro della redazione 1.6 Beni e servizi Fotocopiatrice, pc, fax Spese di tipografia per stampa e rinnovo copertina di due numeri della rivista per un totale di 1000 copie: euro 3000 Spese di spedizione della rivista : euro 500 ISTITUTO TECNICO AGRARIO – SIENA SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2005- 2006 Progetto 23 1.1 Denominazione progetto CORSO DI POTENZIAMENTO DI LINGUA INGLESE FINALIZZATO ALLA CERTIFICAZIONE ESTERNA PET 1.2 Responsabile progetto Prof.ssa. Mazzolini Clara 1.3 Obiettivi -Ampliare la competenza comunicativa nelle quattro abilità a livello B1 secondo il quadro di riferimento europeo o Pet. -Alunni interni del triennio n. 20 (lingua inglese). -Certificazione Esterna rilasciata dal British Institute (Firenze). -Metodo funzionale -comunicativo e lezione frontale. - Indicatori: i 2/3 degli alunni che partecipano al corso ed eventuale esame. 1.4 Durata 20 ore . 10 incontri di due ore ciascuno nei mesi di Nov /Dic 05 - Gen/Feb 06. Iscrizione alunni all'esame entro 28/0!/06 Date d'esame 10-18-20 marzo 06 1.5 Risorse umane Docente di madre lingua inglese Team docenti coinvolti. Proff. Mazzolini -Mango 1 collaboratore scolastico ATA 1.6 Beni e servizi Aula, aula multimediale, registratore, fotocopie. Costo insegnante (30,00x 20) = 600,00 Costo esame (n.20x30.00) = 600,00 sostenuto dagli alunni o per il 50% Costo totale =1.200,00 euro - Coordinamento Prof.ssa. Mazzolini Clara ore 20 OBIETTIVI COMUNI DEI PROGETTI SOPRA ELENCATI 1) Migliorare la qualità del servizio ampliando l’offerta culturale (educazione alla salute ) 2) Ridurre la dispersione scolastica del 3% rispetto all’a.s. precedente: a) rilevando i fattori strutturali e le risorse umane che influenzano questo fattore ed intervenendo con un meccanismo di feedback ( F.A.1) b) agendo sulla didattica (Commissione didattica) c) attivando corsi di recupero e attività di accoglienza per agire su carenze cognitive e sulla motivazione (F.A. 3) d) sviluppando il senso di appartenenza alla scuola (giornata enologica) Far conseguire, partendo anche da situazioni svantaggiate, agli alunni una preparazione professionale e culturale che consenta da una parte l' inserimento nel mondo del lavoro, ma che dia anche strumenti per poter analizzare una realtà in movimento per poter valutare e decidere autonomamente. A integrazione delle attività didattiche e dei progetti sopra indicati, su proposta dei singoli Consigli di classe, il Collegio dei docenti ha approvato per l’anno scolastico 2005/06 il seguente piano di visite e viaggi d’istruzione: Classe 1° A-B-C-D 2°C – 2°D 2° A - 2°B 3° A –3° B – 3° En 4°A/B – 4°CEn 5 °A – 5° B – 5° En 6° BEn - 6°CEn Destinazione 3 Visite di un giorno Visita al parlamento europeo (Strasburgo) Visita al parlamento – Roma 2 Visite di un giorno Monaco di Baviera Fiera Agricola – Bastia Umbra EIMA (BO) Francia: Alta Savoia Salone del vino (TO) Zona dell’Agropontino Vinitaly (Verona) SIMEI giorni 3 giorni 4 giorni 3 giorni 4 giorni 1 giorno 1 giorno 5 giorni 2 giorni 3 giorni 2giorni 2 giorni PROGETTI FORMAZIONE SUPERIORE • PROGETTO FORMATION EXPORT VITI (Programma Leonardo Da Vinci) L’Istituto Tecnico Agrario partecipa a questo progetto europeo che nasce dal bisogno di formazione che si manifesta tra gli operatori del settore vitivinicolo in relazione alla rapida evoluzione del mercato dove si assiste ad un massiccio ingresso di vini ottenuti da vitigni standardizzati che accrescono la loro quota di mercato a scapito di vini che fanno della tipicità la loro caratteristica primaria. In Europa, inoltre, nel settore vitivinicolo, si osserva una scarsa attenzione per le esportazioni. Il progetto prevede di professionalizzare attraverso la formazione il contesto vitivinicolo delle regioni europee al fine di integrare l’esportazione nelle strategie commerciali Il progetto avrà una durata di 36 mesi e consta di quattro fasi : - Progettazione - Sperimentazione - Validazione - Diffusione I partner del progetto sono : CFP MIDI-PYRENÈES ASAJA-ZAMORA I.E.S.COMERCIO SOFIS (SPAGNA) INTER-IMAGES IRQUALIM TOKAJ-RENAISSANCE UNIVERSITY GODOLO ASSOCIAZIONE NAZIONALE CITTÀ DEL VINO ISTITUTO TECNICO AGRARIO • PROGETTO: OPERATORE DI CANTINA Il progetto, coordinato dall’Amministrazione Provinciale di Siena – Servizio Formazione e Lavoro, è destinato a 12 candidati di cui 6 donne di età maggiore di 18 anni e con assolto l’obbligo scolastico. In particolare i candidati possono essere disoccupati di breve durata, lavoratori in CIG straordinaria e mobilità, persone inserite in contratto di apprendistato, studenti delle scuole superiori. In collaborazione con le OO. SS. E con alcune Aziende agricole presenti sul territorio provinciale l’Itagr si propone di formare la figura professionale di Cantiniere. Il progetto, articolato in moduli, offre agli allievi una formazione in grado di far conseguire una certificazione modulare delle competenze e la qualifica di cantiniere. Il profilo delle competenze è composto: Competenze di base: prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, igiene nel trattamento e preparazione degli alimenti, normativa del lavoro, informatica, inglese organizzazione aziendale. Competenze trasversali: comunicazione e rapporti interpersonali; problem solving; lavoro di gruppo e gestione di gruppi di lavoro. Competenze tecnico professionali: scelta e applicazione di tecniche enologiche, responsabilità dei processi nell’azienda vitivinicola, utilizzo delle tecniche enologiche, individuazione di anomalie e riconoscimento qualità; utilizzo degli strumenti appropriati per effettuare verifiche e controlli sul prodotto, commercializzazione dei prodotti. Il progetto per Cantiniere, al fine del conseguimento della qualifica, ha una durata i 600 ore alternate tra aula e stage. A tal fine il progetto si articola su due attività significative, suddivise in moduli. • Attività 1: Formazione in teorico / pratica (320 ore) Moduli: 1. Sostegno alla formazione 2. Competenze di base 3. Competenze trasversali 4. Competenze tecnico professionali • Attività 2: Stage (280 ore) un solo modulo formativo. La conclusione del progetto, con gli esami per il conseguimento della qualifica, è prevista per dicembre 2005. • I.F.T.S - TECNICO SUPERIORE PER LA GESTIONE PRODUTTIVA DEL TERRITORIO AGROAMBIENTALE Questo corso di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore è organizzato dall’Istituto Tecnico Agrario di Siena (soggetto gestore) in associazione temporanea di scopo con la CIA, CIPA-AT, il Corso di Laurea in Scienze Geologiche e il Corso di Laurea in Scienza della Comunicazione dell’Università degli Studi di Siena. Il corso intende formare una figura professionale capace di gestire ecosistemi a basso impatto ambientale, di usare le tecniche produttive agricole per la gestione di sistemi multifunzionali e per l’introduzione in azienda di fonti alternative di energie rinnovabili, di programmare piani di miglioramento aziendale in funzione delle politiche agricole comunitarie e dello sviluppo sostenibile. É una figura in grado di fare consulenza ad aziende pubbliche e private, per il mantenimento dell’equilibrio ambientale in aree agricole e inoltre svolge attività di valorizzazione ed ottimizzazione delle risorse territoriali. Il corso è di 1200 ore, di cui 429 di stage, con inizio a marzo 2005 e termine previsto per febbraio 2006. É rivolto a 20 allievi/e. Il percorso formativo è così articolato: competenze trasversali: comunicazione - 36 ore competenze di base: economia, informatica, statistica, diritto, lingua inglese, sicurezza sul lavoro – 170 ore competenze tecnico professionali: cartografia, estimo catastale, valutazione pedologica del terreno, ecologia del paesaggio, analisi floristica del territorio, ecologia applicata, diritto ambientale, agronomia e gestione ecocompatibile delle colture, gestione ecocompatibile degli allevamenti, fitopatologia, valorizzazione delle risorse territoriali, risorse del territorio agroforestale, politiche per lo sviluppo rurale – 565 ore stage: presso aziende, enti, consorzi – 429 ore STRUTTURE, SUPPORTI DIDATTICI E SERVIZI INFORMATICA E MULTIMEDIALITÀ L'Istituto Tecnico Agrario dispone di due laboratori informatici dotati rispettivamente di 12 e 15 computer in rete. Ogni laboratorio dell'Istituto e la sala convegni sono dotati di almeno un computer, così come la biblioteca, tutti sono collegati in rete. L'ITAS aderisce ai programmi " 1A " e " 1B " del Ministero della Pubblica Istruzione per la diffusione delle tecnologie didattiche multimediali. Da ogni computer collegato in rete è possibile accedere ad Internet. Il collegamento ad Internet avviene mediante due accessi normali tramite il server del Comune di Siena e due accessi con linea ISDN tramite Telecom. it. LABORATORI • Azienda agraria • Chimica • Microbiologia • Informatica ( due laboratori) • Agronomia e meccanica • Topografia • Scienze naturali AZIENDA AGRARIA "LA SELVA" • Vigneto (9 ettari) • Oliveto (8 ettari) • Forestazione (6 ettari) • Bosco • Seminativo • Cantina di vinificazione ed imbottigliamento • Punto vendita prodotti dell'ITAS SERRE CLIMATIZZATE • Due, per piante ornamentali e da orto BIBLIOTECA PALESTRA ATTREZZATA CAMPO DA PALLAVOLO/PALLACANESTRO SALA RICREAZIONE (bar, tavola calda) SALA CONVEGNI ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA - Tempi previsti per il servizio al pubblico (consegna documentazioni varie entro 48 ore) Orario sportello: tutti i giorni dalle ore 9:00 alle ore 12:00 (salvo motivi di urgenza) Modalità rapporti con l’utenza (si applica il regolamento d’istituto). ORGANIGRAMMA PERSONALE A.T.A. DIRETTORE S.G.A.: BARILLÀ Antonio ASPETTI INNOVATIVI DEL NUOVO RUOLO: 1 – AUTONOMIA nell’organizzazione dei servizi di segreteria generali ed amministrativi nell’ambito del D.I.N.44/01 “istruzioni generali nella gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche. 2 – HA FACOLTÀ di tenere rapporti con l’utenza; 3 – HA RESPONSABILITÀ diretta per quanto riguarda: tutti gli aspetti contabili dell’attività dell’istituto; organizzazione e funzionamento degli uffici amministrativi; inventario patrimoniale e tenuta e conservazione dei registri contabili. 4 - FIRMA direttamente estratti di registro, certificati e ogni altro documento che non comporti valutazione ed emesso alla luce di atti acquisiti. UFFICIO DIDATTICA E PERSONALE Responsabile: BRUTTINI Fulvia Collaboratori: SPIRITO Nadia ATTRIBUZIONI: fascicolo del personale ( decreti, congedi, dichiarazione dei servizi, ecc), organico di diritto e fatto, gestione alunni, tenuta protocollo e relativa responsabilità di archiviazione, statistiche varie di tipo didattico, coadiuvata da altro personale di segreteria disponibile procede all’inserimento in banca dati delle dichiarazione dei servizi di tutti i dipendenti. UFFICIO CONTABILITÀ Responsabile: PITTI Tiziana Collaboratori (part time): APPICCIATI Cinzia ATTRIBUZIONI: Collaborazione alla predisposizione del programma annuale – cura la tenuta dei registri inventariali con carico, scarico ed annotazione sulla ubicazione dei beni dell’Istituto – cura la tenuta del registro dei contratti, cura le comunicazioni alla Funzione Pubblica – ha la gestione dei viaggi di istruzione, degli Esami di Stato – gestisce il magazzino, facile consumo, cura il carico dei libri assunti all’inventario della biblioteca. UFFICIO AMMINISTRAZIONE AZIENDA AGRARIA Responsabile: PIOLI Luciano ATTRIBUZIONI: Cura la predisposizione del bilancio preventivo e consuntivo con relativi adempimenti – segue la liquidazione delle competenze e dei relativi adempimenti fiscali. UFFICIO MAGAZZINO Responsabile: APPICCIATI Cinzia SETTORE BIBLIOTECA Responsabile: FARNETI Rita ATTRIBUZIONI: segue la gestione prestiti per consultazione , libri facile consumo (riviste) ASSISTENTI TECNICI GRAZIANI Marcello: Cura le attività di cantina – concorda con gli insegnanti addetti le attività di vendemmia, trasformazione, imbottigliamento – provvede alla comunicazione del carico e scarico delle uve, del vino sfuso ed imbottigliato tramite buono di comunicazione all’ufficio per la registrazione – coordina l’organizzazione delle serre e la commercializzazione dei prodotti – svolge attività in azienda se non impegnato in cantina PELLEGRINO Sebastiana: responsabile dello spaccio dell’Istituto – segue le colture nelle serre e nell’orto. CARDELLI Daniele: addetto al laboratorio di microbiologia – nelle ore non impegnate nel laboratorio, svolge attività in azienda VALLE Fiora : Cura le colture nelle serre e nell’orto – responsabile delle attrezzature e dei prodotti aziendali di facile consumo. IEMMOLO Michele: attività in azienda e supporto didattico alle esercitazioni. CORROPPOLI Michele e BROGI Roberto: responsabili dell’officina e delle attrezzature dell’Istituto – curano la tenuta dell’apposito registro di movimentazione. BAIOCCHI Luca: assistente Laboratorio di Chimica SINATRA Giovanni: addetto alla guida e manutenzione dei mezzi di trasporto in dotazione all’istituto ed all’azienda ASSISTENTI TECNICI ADDETTI ALL’AZIENDA AGRARIA MADONI Leonardo – DI LEO Maurizio – MUZZI Raffaella : eseguono tutti i lavori dell’azienda attenendosi alla programmazione ed eseguendo tutti gli interventi necessari per le colture aziendali. COLLABORATORI SCOLASTICI Sono in servizio 10 unità, di cui 7 con contratto a tempo indeterminato. COPERTURA FINANZIARIA DEL PROGRAMMA ANNUALE ES. 2006 Per l’anno in corso è previsto un budget di spesa di 39.702,58 euro per la retribuzione dei docenti impegnati nei progetti, per la flessibilità e gli incarichi della Presidenza. Di seguito il prospetto con i progetti approvati dal Collegio docenti, con indicate le ore utilizzate, distinguendo tra quelle di flessibilità e quelle a pagamento con il fondo di Istituto. Per gli IDEI sono stanziati 7.000 euro. PRG Nr. PROGETTO 1 F.A. 1 Gestione POF 2 F.A. 2 - Orientamento scolastico 3 4 5 F.A. 3 - Iniziative di sostegno e recupero F.A. 4 - Organizzazione didattica attività aziendali F.A. 5 – Gestione sistema informatico Ore 80 60 50 40 S. Zivillica E. Opromolla 60 F.A. 6 Progetto stage scuola - lavoro 170 7 F.A. 7 Giornata Enologica 100 8 9 Ottimizzazione dell'organizzazione didattica C. Pierini A. Mango A. Sparaciari A. Bruchi S. Del Gratta D. Perrotta R. Mancuso Altri A. D'Ettorre R. Servillo A. Bona E. Sensi M. Miraldi S. Mallardo C. Portigiani M.T. Biagiotti 6 Olimpiadi di matematica 2006 Responsabile Docenti partecipanti PAG 42 60 20 10 10 20 V. Neri Interrogazioni stage T. D’Amato A.Sparaciari S. Scali S. Del Gratta A. Bona R. Mancuso E. Sensi V. Neri V. Neri A. Garzillo S. Scali R. Servillo E. Opromolla R. Lamorgese M. Chiti R.Lamorgese E. Ravaglioli L. Galleni M. Pizzolorusso T. D'Amato A. Ricci 10 10 4 4 P.Ducci L. Marini FD 52 20 20 20 35 15 20 20 17 120 33 10 8 8 8 8 10 10 10 10 10 10 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 Educazione alla salute ed al consumo consapevole Sito Web ufficiale della scuola 22 210 Tecnica di degustazione dell'olio (in classe matt.) Accreditamento dell'ITAS come sede formativa e certificazione ISO 9001 - 2000 Sicurezza L 626 ed emergenze nella scuola Educazione stradale : Il patentino (altri fondi) Educazione alla salute: CIC scolastici La scuola incontra il territorio - Educazione alla pace Progetto educazione alla Europa ( legge 440 ) Quotidiano in classe (in classe matt.) Tecnica della potatura delle colture arboree ( legge 440 ) Risistemazione pollaio sperimentale e selezione "Mugellese" Rivista di Istituto Corso d'Inglese PET 120 173 15 M.C. Cafazzo M.C. Cafazzo L. Marini E. Ravaglioli L. Marini L. Marini G. Bertè M. Pizzolorusso G. Volpe D. Perrotta L. Galleni M. Montini D. Cerchiara R. Lamorgese M. Chiti S. Scali E. Ravaglioli R. Mancuso M. Chiti S. Zivillica S. Zivillica A. Pallini Altri R. Appio R.Appio M. Miraldi 20 76 10 72 15 15 9 12 12 12 12 12 80 6 6 33 33 23 10 12 12 12 12 12 33 60 15 10 M. Miraldi M.C. Cafazzo M.C. Cafazzo C. Pierini 10 33 33 C. Mazzolini M. Niccolini 10 M. Niccolini M. Niccolini V. Nencioni A. Nastasi C. Martinelli C. Portigiani 10 E. Ravaglioli 59 152 20 P. Ducci A. Bona C. Mazzolini P. Ducci C. Portigiani 20 15 12 12 A. Bona V. Nencioni S. D'Amato R. Servillo D. Perrotta C. Mazzolini 25 13 15 13 13 25 23 25 10 10 VALUTARE LA SCUOLA Con la legge sull’autonomia del marzo 1997 è l’intero sistema dell’Unità scolastica a essere soggetto e oggetto a un tempo di valutazione. Non solo, ma è il concetto stesso di valutazione che sta cambiando: infatti non si tratta tanto di valutare per sanzionare un successo o un insuccesso, quanto piuttosto di cercare di capire quali siano le aree di miglioramento possibili e di riorganizzare la programmazione per conseguire i successi che con gli schemi organizzativi e comportamentali precedenti non si era riusciti a porre in essere. É in questo senso che più correttamente si tende a parlare di “servizi per la qualità” piuttosto che di “sistemi di valutazione”, tanto che la tendenza ormai diffusa in molti paesi Europei (e non solo), è quella di combinare insieme, per realizzare efficaci servizi alla qualità delle scuole, strumenti e procedure di eterovalutazione e di autovalutazione delle U.S. Tali istanze sono recepite dalla Direttiva 307 del 21 maggio 1997. VALUTAZIONE DEL POF INTERNA Per evidenziarne la eventuale non rispondenza agli intenti del progetto ESTERNA Per evidenziarne la eventuale inadeguatezze alla formazione attesa – utile- rispondente ai bisogni del territorio AUTOANALISI Azioni coordinate che, tenuto conto degli elementi di valutazione sia in grado di modificare modalità didattiche e organizzative che risultassero non rispondenti alle intenzioni e alle attese. IL POF COME ADEGUAMENTO CONTINUO DELL’OFFERTA FORMATIVA POF VALUTAZIONE ESTERNA • • • • • • NUCLEI DI VALUTAZIONE REGIONALI UNIVERSITÀ SCUOLE MEDIE AZIENDE RACCOLTA DATI QUESTIONARI VALUTAZIONE INTERNA C O L L E G I O D O C E N T I • • • • • • REVISIONE TEAM F. 1 GRUPPO DI AUTOANALISI STUDENTI GENITORI PERSONALE NON DOCENTE AUTOANALISI AUTOVALUTAZIONE VALUTAZIONE DEL SERVIZIO MEDIANTE QUESTIONARI OPPORTUNAMENTE TARATI, RIVOLTI AI GENITORI E AGLI STUDENTI PER RILEVARE IL LORO GRADO DI SODDISFAZIONE Questa modalità di indagine è indubbiamente la più conosciuta e la più diffusa. Chi volesse reperire materiale per un'indagine di questo tipo non avrebbe molte difficoltà, anche perché lo "schema di riferimento" per la stesura della Carta dei Servizi la richiama apertamente. Tuttavia necessita di cautele per una sua corretta applicazione. Questa tecnica di indagine, applicata alla scuola, presenta inoltre alcune difficoltà e limiti: a) L'elaborazione di questionari che diano risultati attendibili è molto più complicata di quanto comunemente si immagini; essa comporta: Una attenta analisi del servizio che si intende valutare La individuazione di items veramente significativi La formulazione delle domande secondo un codice comunicativo comprensibile per tutti coloro che compileranno il questionario. La stesura delle domande senza che in esse sia presente alcun elemento di ambiguità Una rigorosa e predefinita metodologia per la distribuzione dei questionari, per la loro successiva raccolta, per l'analisi dei dati. b) La tecnica - in quanto deve adattarsi alle specificità del servizio indagato - risulta connotata da una rilevante base empirica. Ciò comporta che gli esiti dell'indagine possano avere un alto grado probabilistico, ma non sono assoluti. Per limitare l'influenza di alcune variabili, si può prima collaudare il questionario su un piccolo campione di intervistati, raccogliendo meticolosamente tutte le incertezze di compilazione, tutte le difficoltà interpretative ecc. Solo in un secondo momento, il questionario - rivisto alla luce dell'operazione precedente- può essere distribuito. c) Naturalmente si deve tener conto del fatto che questo modello di indagine rileva la "qualità percepita" e non quella effettivamente erogata. Tra qualità percepita e qualità effettiva vi possono essere anche significative differenze. Può accadere che la qualità del servizio valutata in termini oggettivi possa essere buona ma non percepita in termini soddisfacenti dall'utenza e viceversa. Pertanto questo modello di indagine può essere molto utile, contribuire alla raccolta di dati interessanti e significativi. Tuttavia se si intende valutare il reale livello di qualità del servizio non è opportuno avvalersi unicamente di questa tecnica. DIFFICOLTÀ PROPRIE DEL MODELLO a) La qualità percepita dall'utenza è fortemente condizionata dall'ambiente socioculturale in cui è inserita la scuola e dipende dalle aspettative delle famiglie di quel territorio. b) La scuola ha come utenti diretti i bambini / gli studenti e come utenti indiretti i genitori. I bisogni formativi dei ragazzi talvolta non corrispondono alle richieste che le famiglie rivolgono alla scuola. c) I risultati formativi dell'istruzione si notano su tempi lunghi. Gli effetti di un buon percorso educativo –didattico che sviluppi ad es. il senso critico e la capacità di ragionamento si possono cogliere a distanza di anni. La valutazione del servizio secondo il modello qui presentato misura invece il momento contingente. d) Nella predisposizione dei questionari occorre indagare solo le variabili manipolabili, cioè quegli aspetti del servizio scolastico su cui gli organi Collegiali possono incidere con reali modifiche. Sottoporre ad indagine elementi del servizio non modificabili (per es. per la presenza di vincoli normativi) significa correre il rischio di raccogliere malumori a cui non poter dar risposte (l'indagine si tramuta in un boomerang per quella istituzione scolastica). e) La scuola può adattarsi alle esigenze del territorio e alle richieste dell'utenza entro determinati limiti: i più importanti sono di natura etica. MODELLO AUTOANALISI DI ISTITUTO COSA ACCOMUNA LE ESPERIENZE DEL PERCORSO: - Coinvolgimento dei docenti - Raccordo valutazione - azione - Lavorare per priorità QUALI SETTORI DELL'ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA SONO STATI VALUTATI: - Funzionamento gruppi di lavoro - Rapporti scuola – famiglia - Organizzazione della contemporaneità MOTIVAZIONE DELLA SCELTA: - La definizione delle priorità viene operata dalla scuola in base ad una indagine preliminare QUALI SONO GLI STRUMENTI DI VALUTAZIONE CHE SI SONO UTILIZZATI: - Protocolli di osservazione - Check list - Griglie di rilevazione - Questionari / interviste CON QUALE PERIODICITÀ, CON QUALI TEMPI É STATA FATTA LA VALUTAZIONE: - Il percorso complessivo dura mediamente due anni scolastici: il primo per la valutazione, il secondo per il piano di sviluppo. CHI É STATO IMPEGNATO NELLA VALUTAZIONE - Gruppo di lavoro (Interno) - Tutor esterno - Docenti – Genitori COME SONO STATI COMUNICATI I RISULTATI (STRUMENTI DI RITORNO, FEED BACK): - Rapporto di valutazione interno (forme di comunicazione orale e scritta) Per il Collegio Docenti Per il Consiglio dell’Istituzione scolastica Anno scolastico 2005-2006 Gruppo di Lavoro: Coordinatore: Prof.ssa Cinzia Pierini Team: Prof.ssa A. Mango Prof.ssa Annamaria Sparaciari Prof.ssa Anna Bruchi Prof. Silvia Del Gratta Direttore Amministrativo: Antonio Barillà