BOOKMOVIE SCHOOL PROJECT
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INDICAZIONI PER IL CONSIGLIO DI CLASSE
1. Il Consiglio di classe prenderà visione degli incontri proposti, degli artisti invitati e delle tematiche trattate nei libri presentati e/o nei materiali
forniti.
2. Il CdC deciderà se aderire al progetto, a quali incontri partecipare e chi sarà il docente referente che guiderà gli studenti nella lettura e analisi del
libro o nella visione dei materiali e preferibilmente li accompagnerà all’incontro con l’artista. Il referente potrà essere lo stesso docente per tutti gli
incontri o uno diverso per ogni incontro. Il docente referente non dovrà obbligatoriamente coincidere con il coordinatore di classe.
3. Il CdC compilerà la scheda allegata indicando la classe, gli incontri a cui far partecipare la classe e il/i docente/i referente/i. Si dovrà
tener presente che il calendario è ancora provvisorio e potrà essere modificato con l’aggiunta di un altro grande artista dello spettacolo e un corso
intensivo di ripresa e montaggio video.
4. Il coordinatore di classe dovrà
a. riconsegnare la scheda allegata e compilata alla prof.ssa Elisa Mariottini (entro il 30 ottobre)
b. su indicazione del/dei docente/i referente/i, per gli alunni del triennio, fornire alla prof.ssa Mariottini la lista dei nomi degli studenti
meritevoli di ottenere il credito formativo (entro il 30 aprile).
Il docente referente, oltre a preparare gli studenti nella lettura e analisi del libro o nella visione dei materiali, potrà
c. accompagnare gli studenti all’incontro con l’artista, chiedendo ai docenti del CdC di sostituirlo
d. chiedere agli studenti di realizzare un bookmovie individuale / di gruppo / di classe che potrà essere oggetto di valutazione e inviato al
concorso.
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IMPORTANTE:
La partecipazione al progetto potrà valere come credito formativo agli studenti del triennio. I criteri per l’attribuzione del credito formativo sono:
-
partecipazione a tutte le conferenze proposte dal comitato organizzativo, lettura e analisi del libro sotto la guida del docente referente, il
quale fornirà la lista dei nomi degli studenti meritevoli
-
partecipazione a metà delle conferenze proposte dal comitato organizzativo e realizzazione di due bookmovie individuali e/o di gruppo
e/o di classe
-
nomina come vincitore dalla Giuria Tecnica
-
credito assegnato all’unanimità dalla Giuria Tecnica allo/agli studente/i che, pur non avendo ottemperato a nessuno dei criteri suddetti,
abbia/abbiano realizzato un bookmovie di grande qualità e di riconosciuto impegno.
Caratteristiche e durata dei Bookmovie (si veda il bando pubblicato sul sito)
Le opere - della durata massima di 5 minuti - potranno essere realizzate in lingua italiana o in lingua straniera (inglese, francese, spagnolo) e
dovranno appartenere a uno tra i seguenti generi di linguaggio televisivo e cinematografico:
Booktrailer
Tipologia
Annuncio
pubblicitario
Trailer
Video musicale
Videoclip
Notiziario
Telegiornale
Docu-reality
Cortometraggio o
documentario
Spot
Caratteristiche
Durata massima
Uso di figure retoriche, linguaggio iconico (verbale, scritto, musicale) che informa, persuade
1 minuto
e seduce il pubblico
Uso di suoni, parole e immagini che sintetizzano il contenuto del libro, ricreandone
3 minuti
l’atmosfera, senza svelare il finale per incuriosire il pubblico
Brano musicale accompagnato da un minifilm con trama o un cortometraggio non narrativo
4 minuti
che rimandano al libro
Presenta il contenuto del libro sottoforma di notizie del giorno lette in diretta da un
4 minuti
giornalista con l’arricchimento di filmati ed immagini oppure sotto forma di brevi servizi
televisivi giunti dagli inviati sul posto
Propone le idee, la storia e l’analisi del libro attraverso scene di vita reale, dando
5 minuti
un’interpretazione attuale e originale
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- da riconsegnare alla prof.ssa Elisa Mariottini CLASSE __________________ SEZ.__________________ (n. alunni totali: ______________) COORDINATORE: ___________________________
Barrare
le scelte
Data
Artista
Preparazione
Classi destinatarie
Novembre
Giorgio Fornoni
(giornalista)
Visione dei materiali (dvd con reportage) e preparazione di
domande
Dicembre
Alessandra Arachi
(scrittrice e giornalista)
Lettura e analisi del libro “Non più briciole” (Longanesi)
Eventuale realizzazione di bookmovie sul libro
5 Dicembre
Giuseppe Schillaci
(scrittore)
Lettura e analisi del libro “L’età definitiva” (LiberAria editrice)
Eventuale realizzazione di bookmovie sul libro
Gennaio
Martí Gironell
(scrittore e giornalista)
Lettura e analisi del libro “Il primo eroe” (Longanesi)
Eventuale realizzazione di bookmovie sul libro
Febbraio
Antonio Bruscoli
(medico e scrittore)
Lettura e analisi del libro “Kadamou. L’Africa negli occhi di un
medico italiano” (Falco Editore)
Eventuale realizzazione di bookmovie sul libro
Biennio e triennio
Febbraio
Laura Bastianetto
(giornalista e scrittrice)
Lettura e analisi del libro “Trattate male” (Round Robin editrice)
Eventuale realizzazione di bookmovie sul libro
Biennio e triennio
Marzo
Valentina D’Urbano
(scrittrice)
Lettura e analisi del libro “Quella vita che ci manca” (Longanesi)
Eventuale realizzazione di bookmovie sul libro
Biennio e triennio
Marzo
Layla Khalil
(scrittrice)
Lettura e analisi del racconto “Ricordi congelati” (Edizioni SEB27)
Eventuale realizzazione di bookmovie sul libro
Biennio e triennio
23 Aprile
Ferzan Ozpetek
(regista e scrittore)
Lettura e analisi del libro “Sei la mia vita” (Longanesi)
Eventuale realizzazione di bookmovie sul libro
Biennio e triennio
Docente referente
Triennio
Biennio e triennio
Triennio
Linguistico
La classe aderisce all’incontro con l’artista del mondo dello spettacolo (tra le ipotesi: Lorenzo Cherubini, Carlo Verdone, Giorgia)
La classe o un gruppo di alunni aderisce al corso intensivo di 4 ore di ripresa e montaggio video
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GIORGIO FORNONI. Giornalista italiano e reporter indipendente dal 1975, ha realizzato numerosi reportage e servizi per
trasmissioni come Report, distinguendosi per “la sua straordinaria capacità di cogliere i volti più emblematici della sofferenza umana,
con il cuore prima che con gli occhi”. Tra i suoi servizi: i brogli elettorali in Angola, il fronte talebano, il genocidio compiuto in
Cambogia per mano dei Pol Pot e dai khmer rossi, le vie della coca in Perù, spedizione sull’Himalaya, le ricchezze e la miseria del
Congo. Ha intervistato, tra gli altri, il Dalai Lama, Rigoberta Menchù, Anna Politkovskaja, Abbé Pierre, Grigorj Pomerac sopravvissuto
ai gulag stalinisti con Solzenicyn e Salamov.
(Sarà possibile preparare gli studenti all’incontro con il giornalista attraverso la visione di un dvd con alcuni dei suoi servizi più
importanti).
ALESSANDRA ARACHI è nata e vive a Roma. Lavora come giornalista per il Corriere della Sera, occupandosi di attualità, costume,
politica. Ha pubblicato il suo primo libro a 29 anni, nel gennaio 1994: Briciole, un long seller che è diventato anche un tv movie
trasmesso in prima serata da Rai Uno. Vent’anni dopo il successo di Briciole, con Non più briciole, l’autrice ritorna sul tema
dell’anoressia nervosa, osservata dal punto di vista, partecipe e sofferente, di una madre costretta a combattere la malattia di sua figlia,
ma anche a far fronte a una serie di accuse spietate da parte di medici, psicologi e sedicenti esperti, abilissimi nell’assegnare etichette e
nel promuovere lo stereotipo della madre “frigorifero, coccodrillo, drago”: fredda e insensibile, fagocitante e oppressiva, sempre e
comunque artefice del disturbo alimentare delle proprie figlie. Il tutto mentre l’ago della bilancia della figlia continua inesorabilmente a
puntare verso il basso.
GIUSEPPE SCHILLACI vive tra Palermo e Parigi, dove lavora come regista e autore cinematografico. Nel 2011 è stato segnalato da
«Il Sole 24 Ore» tra i migliori scrittori italiani under 40. Il romanzo L’età definitiva è ambientato principalmente a Palermo, nella
borgata di Brancaccio, dove la mafia è una presenza spettrale e invasiva: non si vede, ma si odora. Il protagonista è un trentenne ferito,
lacerato dall’assurdo che lo circonda, come Lo straniero di Albert Camus. Il passaggio all’età adulta per lui non è ancora avvenuto e si
compie mentre tutto torna ossessivamente all’anno della morte del gemello, il 1992, anno delle stragi di Falcone e Borsellino.
Attraverso flashback ed ellissi, la narrazione scorre e affonda in un passato labirintico, una storia di famiglia e violenza raccontata con i
toni del grottesco e del paradosso. Tutto ruota intorno all’idea che ognuno di noi ha un’età definitiva: “L’assunto è banale: ogni uomo e
ogni donna appartiene a un anno preciso, un tempo perfetto, in cui il proprio volto è realmente suo; per il resto della vita, ognuno non
fa che inseguire quell’età o rimpiangerla: ecco, quindi, la donna col viso dei dodici anni, le gote gonfie e indecise, lo sguardo né infantile
né adulto, condannato ai dodici anni e costretto ad andare oltre; oppure il bambino col broncio del quarantaduenne, l’espressione
disillusa tra gli occhiali e il labbro, la noia per lo sgocciolio del tempo”.
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MARTÍ GIRONELL lavora come giornalista per TV3 e con la testata El Punt Avui. Tra i suoi libri pubblicati, I segreti del ponte di
Besalú ha venduto in Spagna più di 100.000 copie ed è stato tradotto in varie lingue. Il primo eroe è un’affascinante avventura
primordiale tra foreste, stagni, animali selvatici, canoe e tribù del neolitico. Un sacchetto con poche pietre sacre e una fionda è l’unico
bagaglio del giovane Ynatsé di fronte all’enorme compito che lo attende: mettersi in cammino per salvare il suo popolo. Un Male
misterioso sta mietendo vittime tra gli abitanti del Clan dei Cavalli. Il vecchio e saggio Baasi, che ha visto gli dei in sogno, sa cosa fare:
il giovane Ynatsé deve lasciare il villaggio in cerca del Cerchio di Pietra, per trovare la cura in grado di salvare la sua gente. Anche se
non vorrebbe abbandonare la donna che ama e il loro figlioletto, Ynatsé si mette in cammino. Ancora non può sapere che quello che lo
aspetta non è un viaggio come tanti, ma la più grande avventura della sua vita. Un viaggio epico che lo porta lontano dal mondo a lui
noto e, quando è tempo di tornare a casa, sente di aver compreso una grande verità: per quanto distanti vivano, per quanto diverse
possano apparire le loro abitudini e i loro costumi, gli uomini sono ovunque gli stessi da sempre.
(L’incontro sarà tenuto in lingua spagnola).
ANTONIO BRUSCOLI. Chirurgo da trent’anni, da dieci attivo nella cooperazione internazionale, lavora per Emergency, ama
scrivere. Kadamou è il racconto della giornata di questo medico che, insieme alla sue équipe, cerca di salvare più vite possibili, in terre
dimenticate, martoriate dai conflitti sociali. A Bangui, nella Repubblica Centrafricana, il governo è stato rovesciato da un gruppo di
ribelli, i Seleka, che hanno scatenato una guerriglia perenne. Moventi: al primo posto l’arricchimento di pochi e a volte, per capriccio
ideologico, si intromette anche la religione, infatti, musulmani e cristiani, non riescono a convivere pacificamente in questa regione.
Alla base di tutto, in realtà, vi è, come in ogni conflitto, la prepotenza intrinseca nell’uomo di prevalere sugli altri. Pensieri, immagini,
impressioni, ricordi, parole affollano la mente di Antonio, che insieme ai membri della famosa organizzazione umanitaria cercano di
salvare le vite di innocenti, disperati schiacciati dalle sofferenze e dalla violenza.
LAURA BASTIANETTO, giornalista professionista con esperienze nel campo sociale e umanitario, è la nuova Portavoce di Croce
Rossa Italiana. Ha raccontato Roma per 8 anni su Radio Dimensione Suono e ha collaborato con diverse testate giornalistiche.
Trattate male è una graphic novel che racconta il traffico di essere umani, l’orrore della schiavitù sessuale, ricostruendo un’indagine
avviata nel 2007 dal ROS de L’Aquila e del processo che ha portato, per la prima volta, alla confisca dei beni sequestrati agli aguzzini a
favore delle vittime e non dello Stato. Una sentenza destinata a fare storia e una vicenda tragica ed esemplare.
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VALENTINA D’URBANO è una giovane scrittrice e illustratrice per l’infanzia in Italia e all’estero. Quella vita che ci manca è un
amaro e autentico ritratto delle periferie delle nostre città, tra illegalità, povertà e disperazione: la fotografia esaustiva dei giovani che ci
vivono (e molto spesso ci muoiono) e sono costretti ad accontentarsi, senza mai conoscere ciò che sta al di fuori. Valentino, il
protagonista, forse è troppo uguale al posto in cui vive, la Fortezza, un quartiere occupato in cui perfino la casa ti può essere tolta se ti
distrai un attimo. Perciò, non resta che una cosa a cui aggrapparsi: la famiglia. Valentino è il minore dei quattro fratelli Smeraldo, figli di
padri diversi: Anna, che a soli trent’anni non ha ormai più niente da chiedere alla vita; Vadim, con la mente di un dodicenne nel
bellissimo corpo di un ventenne; Alan, il maggiore, l’uomo di casa, posseduto da una rabbia tanto feroce quanto lo è l’amore verso la
sua famiglia, che deve rimanere unita a ogni costo. Ma il costo potrebbe essere troppo alto per Valentino, perché adesso c’è anche lei,
Delia. È più grande di lui, è bellissima e, soprattutto, non è della Fortezza. Ed è proprio questo il problema perché Valentino nasconde
un segreto che non osa confessarle e soprattutto sente che scegliere lei significherebbe tradire la famiglia. Questo è un romanzo
sull’amore che sprona ogni lettore ad andarsi a prendere quella vita che gli manca.
LEYLA KHALIL, italo-libanese, nasce a Roma il 30 agosto 1991. Èmediatrice culturale e ha pubblicato racconti e poesie in antologie
per Edizioni Ensemble, Giulio Perrone, L’Erudita, Ediesse, Guasco, Seb27. Appassionata di narrativa e cucina, tiene due rubriche
settimanali su facciunsalto.it: “Cosa borbottano le pentole” e “La Grasse Matinée”. Ideatrice del progetto di scrittura “Fast Writing,
scritti di rapida consumazione”, ha curato per Edizioni Ensemble la prima raccolta di racconti incentrati sui fast-food come nonluoghi.
Il suo racconto, Ricordi congelati, ha vinto il Premio Speciale Slow Food-Terra Madre del X° Concorso letterario nazionale Lingua
Madre, con la seguente motivazione: «Per la profondità dei temi trattati. Morte, cibo e lingua madre. La memoria di Tèta, la nonna della
protagonista, è conservata nel freezer, sotto forma dei mille cibi che Tèta congelava. Nel racconto emerge la difficoltà della
comunicazione in lingue diverse, dove i nipoti hanno perso, per la più parte, il contatto con la loro lingua madre e non possono che
esprimere queste memorie per tentativi ed errori. Lo stile è maturo, incisivo. Il racconto potente». Il racconto è stato pubblicato in
“Lingua Madre Duemilaquindici. Racconti di donne straniere in Italia” a cura di Daniela Finocchi.
FERZAN OZPETEK, regista e sceneggiatore turco naturalizzato italiano, ha collaborato con Massimo Troisi, Maurizio Ponzi, Ricky
Tognazzi, Sergio Citti e Francesco Nuti, ha realizzato film di grande successo come Le fate ignoranti e Saturno Contro e ha ricevuto il
premio De Sica dal Presidente della Repubblica. In Sei la mia vita il regista mette sulla carta i suoi primi quaranta anni di vita a Roma:
dal grande amore ai compagni più cari, dalla trans Vera (e i suoi spezzatini serviti in terrazza) fino all’amico con la casa infestata dai
fantasmi. Tutto ha inizio con un’auto che parte di primo mattino mentre sullo sfondo appare il luogo che segna la sua avventura
italiana negli anni Settanta, un palazzo romano sulla via Ostiense, quello dove si ritrovò a vivere (e dove vive ancora oggi): un posto
speciale, abitato da “una varia, eccentrica, stupenda umanità”, da quelli che poi sarebbero diventati la sua famiglia. “Lì ho nutrito i miei
sogni, ho provato ogni tipo di emozione, ho capito chi ero davvero e che cosa desideravo fare della mia vita”.
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Indicazione e scheda adesione CdC al Bookmovie