La Normativa ambientale Prof. Rosario Pignatello Università degli Studi di Catania Catania, 7-9 Aprile 2008 Prof. R. Pignatello Normativa ambientale 1 DECRETO LEGISLATIVO 3 aprile 2006, n. 152 - Norme in materia ambientale (pubblicato nel Suppl. Ordinario n. 96 alla Gazzetta Ufficiale Italiana n. 88 del 14 aprile 2006) Prof. R. Pignatello Normativa ambientale 2 Contenuti del d.lgs. n. 152/2006 Il decreto legislativo costituisce attuazione della legge 15 dicembre 2004, n. 308, recante delega al Governo per il riordino, il coordinamento e l’integrazione della legislazione in materia ambientale e contiene “Norme in materia ambientale” in materia di V.A.S., V.I.A., difesa del suolo, tutela e gestione delle acque, gestione dei rifiuti, bonifiche, emissioni e combustibili, danno ambientale. Prof. R. Pignatello Normativa ambientale 3 Contenuti e termini della delega • La legge n. 308/2004 ha delegato il Governo ad emanare : • entro diciotto mesi (11/7/2006) uno o più d.lgs. nei seguenti settori e materie, anche mediante la redazione di testi unici: a) gestione dei rifiuti e bonifica dei siti contaminati; b) tutela delle acque e gestione delle risorse idriche; c)difesa del suolo e lotta alla desertificazione; d) gestione delle aree protette, conservazione e utilizzo sostenibile degli esemplari di specie protette; e) tutela risarcitoria contro i danni all’ambiente; f) procedure per la valutazione di impatto ambientale (VIA), per la valutazione ambientale strategica (VAS) e per l’autorizzazione ambientale integrata (IPPC); g) tutela dell’aria e riduzione delle emissioni in atmosfera. Prof. R. Pignatello Normativa ambientale 4 Contenuti e termini della delega • La legge n. 308/2004 prevedeva inoltre che: entro due anni dalla data di entrata in vigore di ciascuno dei decreti legislativi il Governo può emanare disposizioni integrative o correttive. • Quindi: da qui al 29 aprile 2008 tutta la normativa ambientale di base può essere ulteriormente rivista dal Governo senza necessità di nuova legge parlamentare di delega (fermo il rispetto dei criteri direttivi di cui alla legge n. 308/2004). Prof. R. Pignatello Normativa ambientale 5 Correzioni ed Integrazioni del Governo Prodi • Il Ministro Pecoraro Scanio è già intervenuto con due successivi DLgs per modificare l’originale Codice emanato dal Governo precedente: • Con il decreto legislativo n. 284 dell'8 novembre 2006 il Governo ha stabilito: – la proroga delle Autorità di Bacino; – la ricostituzione del Comitato per la vigilanza sull'uso delle risorse idriche e dell'Osservatorio nazionale sui rifiuti, ai quali spetta esercitare le relative funzioni; Prof. R. Pignatello Normativa ambientale 6 Correzioni ed Integrazioni del Governo Prodi – Il D.Lvo n. 4 del 16 gennaio 2008 apporta ulteriori correzioni e integrazioni al Codice in materia di gestione dei rifiuti, Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Si tratta del cosiddetto “terzo correttivo”, il decreto che ha accorpato il secondo e il terzo correttivo del Codice, dopo che un ritardo nella procedura di approvazione aveva fatto decadere il secondo decreto. Prof. R. Pignatello Normativa ambientale 7 DECRETO LEGISLATIVO 16 gennaio 2008, n. 4 Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale. (pubblicato nel Supplemento Ordinario n. 24 alla Gazzetta Ufficiale italiana n. 24 del 29 gennaio 2008) TESTO IN VIGORE DAL: 13 FEBBRAIO 2008 Prof. R. Pignatello Normativa ambientale 8 Dimensione e articolazione Il nuovo decreto legislativo è costituito da: 318 articoli, suddivisi in: – 6 “parti” • • • • • • • Prof. R. Pignatello I: II: III: IV: V: VI: disposizioni generali VAS, VIA (ed IPCC) difesa del suolo, tutela e gestione delle acque rifiuti e bonifiche tutela dell’aria danno ambientale 45 allegati Normativa ambientale 9 Inquinamento atmosferico • Concetto di inquinamento atmosferico • Disciplina impianti industriali D.P.R. nr.203 del 24.05.1988 • Comunicazione emissioni Prof. R. Pignatello Normativa ambientale 10 Inquinamento • introduzione diretta o indiretta, a seguito di attività umana, di sostanze o di calore nell'aria, nell'acqua o nel terreno che possono nuocere alla salute umana o alla qualità degli ecosistemi acquatici o degli ecosistemi terrestri che dipendono direttamente da ecosistemi acquatici, perturbando, deturpando o deteriorando i valori ricreativi o altri legittimi usi dell'ambiente Prof. R. Pignatello Normativa ambientale 11 La qualità dell’aria La qualità dell’aria è definita oggettivamente confrontando le concentrazioni misurate o stimate di alcuni inquinanti in atmosfera con valori di concentrazione riferiti ad un particolare intervallo temporale. Prof. R. Pignatello Normativa ambientale 12 La normativa nazionale presenta cinque tipi di valori: • - i valori limite, per la salvaguardia della salute della popolazione, che valgono su tutto il territorio nazionale; • - i valori guida, che sono il riferimento di lungo termine per la protezione della salute e degli ecosistemi e possono riguardare zone cui si voglia imporre un regime particolare; • - livelli di attenzione e livelli di allarme, che si utilizzano nelle aree urbane e riguardano l’esposizione della popolazione; • - obiettivi di qualità, che sono rivolti alla protezione a lungo termine della salute nelle aree urbane. Prof. R. Pignatello Normativa ambientale 13 • valori limite di emissione: la massa espressa in rapporto a determinati parametri specifici, la concentrazione e/o il livello di un'emissione che non devono essere superati in uno o più periodi di tempo. • I valori limite di emissione delle sostanze si applicano di norma nel punto di fuoriuscita delle emissioni dall'impianto, senza tener conto dell'eventuale diluizione Prof. R. Pignatello Normativa ambientale 14 Ciascun parametro si riferisce ad un singolo inquinante, prescindendo dalla sorgente di inquinamento e viene individuato in base a considerazioni igienico-sanitarie con l’obiettivo di garantire il completo benessere degli individui ed, in particolare, dei gruppi più sensibili della popolazione (bambini, anziani, persone con problemi respiratori e cardiovascolari). Prof. R. Pignatello Normativa ambientale 15 Dalla definizione deriva che per uno stesso inquinante i valori di riferimento possono modificarsi nel tempo, in sintonia con: - il progresso delle ricerche mediche ed epidemiologiche. - nuovi riferimenti normativi Prof. R. Pignatello Normativa ambientale 16 COMPOSIZIONE CHIMICA DELL'ARIA (0°C, 760 mmHg) N2 78,08% O2 20,95% Argon 0,93% CO2 0,03% Altri tracce:O3, acqua ossigenata, radon... L'uomo respira da 6-9 litri di aria al minuto; fino a 100 litri in caso di attività fisica pesante DEFINIZIONE DI INQUINAMENTO Si può definire l’inquinamento atmosferico come la presenza nell'atmosfera di sostanze che causano un effetto misurabile sull’essere umano, sugli animali, sulla vegetazione o sui diversi materiali; queste sostanze di solito non sono presenti nella normale composizione dell’aria, oppure lo sono ad un livello di concentrazione inferiore. CLASSIFICAZIONE DEGLI INQUINANTI Primario Secondario Naturale Antropico Esterno (outdoor) Interno (indoor) FONTI DEGLI INQUINAMENTI ATMOSFERICI Le sorgenti di emissione possono essere sia conseguenza delle attività umane sia di origine naturale come nel caso delle foreste (sorgenti biogeniche di composti organici volatili) o delle eruzioni vulcaniche (sorgenti geogeniche di ossidi di zolfo). PRINCIPALI FONTI DI INQUINAMENTO ATMOSFERICO Fonti di inquinamento atmosferico fisse mobili Impianti riscaldamento Automezzi Impianti industriali Aerei Centrali elettriche Navi e natanti FONTI DELL’ INQUINAMENTO ANTROPICO Traffico veicolare: CO,Pb,ossidi di zolfo e azoto, benzene (tipo di motore,regime del motore) Impianti termici:ossidi di S,C e N (tipo di combustibile,efficienza dell’impianto) Industriali: anidride solforosa,ossidi di azoto,Cl,fluoro, polveri… Altri (incenerimento, macchine agricole odori ecc.) FONTI DELL’ INQUINAMENTO ANTROPICO L’entità delle emissioni antropogeniche dipende dalla congiuntura economica, dalla composizione del tessuto industriale, dalla suddivisione modale dei trasporti e dallo stile di vita degli abitanti, in altre parole dai cosiddetti “fattori trainanti” che possono modificare le emissioni in valore assoluto e/o nella loro composizione e provenienza. PRINCIPALI INQUINANTI ATMOSFERICI EMISSIONI DI CO2, SO2, NOx in ITALIA Anidride solforosa Ossidi di azoto Gas serra 120 (indice 1990=100) 100 80 60 40 20 0 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 PRINCIPALI INQUINANTI CORPUSCOLATI Piombo:disturbi allo sviluppo,> per fumatori… IPA: probabili cancerogeni ASBESTO POLVERI SOSPESE (PTS): Particulate Matter (PM), PM10, PM2,5 SVILUPPO DEGLI INQUINANTI: ULTIMI 40 ANNI Anidride solforosa Piombo “Fumi neri” Ozono Benzene PM10 LIVELLI DI ATTENZIONE Livello di attenzione (D M15.4.1994 ) Inquinante SO2 media gior naliera 125 800 90 ------- 200 200 -400 15 inod ore 180 40 ( µg/m 3 ) P TS media gior naliera Soglia perce zione olfattiva ( µg/m 3 ) NO2 media oraria ( µg/m 3 ) CO media oraria ( mg/ m 3 ) O3 media oraria ( µg/m 3 ) RAPPORTO CON LA SALUTE Valutato con studi epidemiologici che stimano la diversa incidenza delle malattie negli esposti e nei non esposti: Danni maggiori all'apparato respiratorio. ACUTI: apparato respiratorio, congiuntive, intossicazioni CRONICI: bronchite, enfisema, insuff. circolo dx, tumori ESEMPIO 600 N° DI MORTI 500 400 300 200 100 0,0 0,5 1,0 1,5 ANIDRIDE SOLFOROSA (ppm) Correlazione tra concentrazione di anidride solforosa e numero di morti EFFETTI SULLA SALUTE: Vari studi europei hanno dimostrato un aumento della mortalità (per cause cardiache e respiratorie) e dei ricoveri ospedalieri nei giorni di maggiore inquinamento. Si è stimato il seguente rapporto: INQUINANTI 50 µg/m3 di NO2 50 µg/m3 di “fumi neri” 50 µg/m3 ozono PERCENTUALE +2,1% +3,5% +2,9% Aphea project, Am J Epid 1997 EFFETTI ACUTI del PM10: Diminuzione della funzione polmonare Aggravamento dell’asma Aumento mortalità giornaliera per malattie respiratorie EFFETTI ACUTI NO2 Diminuzione funzione polmonare Aumento frequenza delle infezioni respiratorie Aumento mortalità giornaliera per malattie respiratorie EFFETTI ACUTI O3 Diminuzione funzione polmonare Irritazioni a occhi, naso e gola Infiammazione, broncocostrizione INQUINAMENTI E TUMORI POLMONARI Incremento del rischio tumore compreso tra il 9% e il 33% negli abitanti di aree urbane Pershangen e Simonato, 1993 PREVENZIONE DEGLI INQUINAMENTI Traffico Riscaldamenti •Combustibili ecologici •Scorrimento e parcheggi •Riduzione mezzi privati •Combustibili ecologici •Temperature ambienti •Condominiale Industriali •Aree industriali •Abbattimento inquinanti Il panorama legislativo Il progredire delle conoscenze scientifiche sull’inquinamento atmosferico e sui suoi effetti, ha avuto riflessi innegabili sulla legislazione comunitaria e sull’impostazione dei Protocolli collegati alla Convenzione sull’Inquinamento Transfrontaliero. Il panorama legislativo Sono infatti aumentati gli inquinanti normati, è stata riconosciuta l’utilità dei modelli di simulazione della dispersione come strumenti di analisi tanto che, in alcuni casi, possono sostituire i tradizionali strumenti di misura. E’ stata anche assunta l’interdipendenza di fenomeni prima trattati separatamente: acidificazione, eutrofizzazione, ozono troposferico, effetti alteranti il clima. In altre parole le riduzioni vengono fissate concordemente alla capacità di tollerare certe deposizioni di inquinante da parte dei sistemi ricettori. La conseguenza di tale impostazione è l’individuazione per ciascun Paese di obiettivi di riduzione delle emissioni, differenziati in funzione dell’analisi costi-efficacia e della sensibilità degli ecosistemi. La riduzione delle emissioni, prima perseguita mediante un approccio puramente quantitativo basato su riduzioni indifferenziate, ora viene guidata da considerazioni che riguardano gli effetti. La maggior parte dei provvedimenti di contenimento dell’inquinamento atmosferico viene presa a tutela della salute pubblica TITOLO I PREVENZIONE E LIMITAZIONE DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA DI IMPIANTI E ATTIVITA' Prof. R. Pignatello Normativa ambientale 43 ART. 267 (campo di applicazione) 1. Il presente titolo, ai fini della prevenzione e della limitazione dell’inquinamento atmosferico, si applica agli impianti, inclusi gli impianti termici civili non disciplinati dal titolo II, ed alle attività che producono emissioni in atmosfera e stabilisce i valori di emissione, le prescrizioni, i metodi di campionamento e di analisi delle emissioni ed i criteri per la valutazione della conformità dei valori misurati ai valori limite. Prof. R. Pignatello Normativa ambientale 44 ART. 267 (campo di applicazione) 2. Sono esclusi dal campo di applicazione della parte quinta del presente decreto gli impianti disciplinati dal decreto legislativo 11 maggio 2005, n. 133, recante attuazione della direttiva 2000/76/CE in materia di incenerimento dei rifiuti. Prof. R. Pignatello Normativa ambientale 45 ART. 267 (campo di applicazione) 3. Resta fermo, per gli impianti sottoposti ad autorizzazione integrata ambientale, quanto previsto dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59; per tali impianti l’autorizzazione integrata ambientale sostituisce l’autorizzazione alle emissioni prevista dal presente titolo Prof. R. Pignatello Normativa ambientale 46 Decreto Legislativo 18 febbraio 2005, n. 59 Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento (G.U. 22 aprile 2005, n. 93) Art. 1. Oggetto e campo di applicazione 1. Il presente decreto ha per oggetto la prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento proveniente dalle attività di cui all'allegato I; esso prevede misure intese ad evitare oppure, qualora non sia possibile, ridurre le emissioni delle suddette attività nell'aria, nell'acqua e nel suolo, comprese le misure relative ai rifiuti e per conseguire un livello elevato di protezione dell'ambiente nel suo complesso. Prof. R. Pignatello Normativa ambientale 47 Prof. R. Pignatello Normativa ambientale 48 Prof. R. Pignatello Normativa ambientale 49 Prof. R. Pignatello Normativa ambientale 50