Ruolo dell’ostetrica nell’ambulatorio ecografico e
di supporto alla diagnostica invasiva
Elsa Sgarbi
•
Linee di indirizzo per l’assistenza ostetrica alla gravidanza, al parto e
al puerperio contenute nella Delibera Regionale Emilia Romagna n.
533 2008
•
Queste linee di indirizzo hanno lo scopo di ridefinire il ruolo
professionale dell’ostetrica/o ed il suo rapporto di collaborazione con
gli altri professionisti che assistono la nascita, per personalizzare i
percorsi assistenziali e mirare alla salute complessiva della donna, del
bambino e della loro famiglia
•
1.2 1b. L’ostetrica/o è anche figura professionale che collabora con il
medico nelle procedure/manovre di competenza del medico
•
L’ostetrica informa sulle tecniche di diagnosi prenatale e sugli esami e
le procedure previsti dal piano assistenziale
Il colloquio prenatale viene, in molte
realtà assistenziali, tenuto dall’ostetrica
alla quale va garantita una formazione
adeguata su questa tematica
Contenuti del colloquio
Counselling prenatale su finalità, rischi e tempistica della diagnostica
prenatale ecografica
-
-
-
-
Programmazione delle ecografie da eseguire:
1. Ecografie di routine o di screening I, II, III trimestre nella
gravidanza a basso rischio
2. Ecografie diagnostiche o di II-III livello nelle gravidanze a rischio
Informazioni sulla consulenza genetica:
test di screening non invasivi o invasi (villo, amnio, funicolo) per
la diagnosi delle principali anomalie cromosomiche
Programmazione consulenza genetica :
rischio specifico (ereditarietà,familiarità, esposizione a sostanze
teratogene o infettive)
Programmazione dei prelievi :
se presente rischio ereditario per anomalie genetiche
Obiettivo 2 Delibera regionale Emilia Romagna n. 533 2008
Predisposizione di un percorso razionale della diagnostica ecografica
delle anomalie morfologiche fetali, ivi inclusa la possibilità di eseguire gli
opportuni approfondimenti diagnostici finalizzati ad una migliore
definizione della prognosi e alla offerta di un adeguato e tempestivo
counselling alla donna
Gli ambulatori/servizi di ecografia ostetrica e diagnosi prenatale sono
divenuti parte integrante dell’assistenza alla gravidanza e al feto
-
Ambulatori dove viene garantita l’attività ecografica di screening
-
Centri di riferimento per l’attività ecografica di II-III livello capaci di
porre la diagnosi, formulare una prognosi e sostenere le scelte della
coppia in caso di anomalia o sospetto di anomalia evidenziata
all’ecografia di screening o se presente rischio attuale o anamnestico
nella storia di quella gravidanza
Ruolo dell’ ostetrica nell’ambulatorio
di ecografia di screening
Collabora con il medico ecografista
nell’accoglienza della donna, nella
refertazione e archiviazione dell’esame
Partecipa alla comunicazione della diagnosi
nei casi positivi, illustrando scopi ed
obiettivi dell’invio al centro di riferimento,
raccogliendo il consenso della coppia
Ruolo dell’ ostetrica nell’ambulatorio
di ecografia di screening
Collabora con il medico alla costruzione dell’invio
attraverso il contatto con il centro di riferimento
sollevando la coppia da un compito molto gravoso in
un momento di grande disorientamento e difficoltà
psicologica
In questi momenti la trasmissione dei dati al centro
di riferimento deve essere il più possibile corretta e
tempestiva e non dovrebbe essere demandata alla
coppia
Offre sostegno alla coppia affinchè la difficoltà
emotiva ad accettare il problema possa in qualche
modo essere compensata dalla chiarezza del
percorso da intraprendere al fine di diminuire ansia,
senso di rabbia e impotenza
Tenendo presente che ogni ecografia di routine può
divenire un invio, è importante predisporre e avere a
disposizione numeri di telefono e promemoria sulle
modalità di accettazione del (o dei) centri di
riferimento avendo cura di instaurare un rapporto
diretto con i medesimi al di fuori dell’urgenza, al fine
di concordare le più congrue modalità di invio
Ruolo dell’ostetrica nell’ambulatorio
di ecografia di IIII-III livello
Garantisce la gestione degli invii facendo, se
necessario, da tramite tra l’inviante e l’operatore in
caso di impossibilità di un contatto diretto tra questi
Garantisce la tempistica della presa appuntamento
discriminando invii urgenti da quelli con urgenza
differibile
Collabora con il medico all’accoglienza della donna
alla refertazione e archiviazione dell’esame
Ruolo dell’ostetrica nell’ambulatorio
di ecografia di IIII-III livello
Organizza per ogni singolo caso le consulenze e gli
approfondimenti diagnostici necessari al fine di
completare il quadro diagnostico-prognostico il più
precocemente possibile cosicchè la coppia possa
orientare il più consapevolmente possibile le proprie
scelte
Partecipa alla comunicazione della diagnosi e alla
presentazione della prognosi al fine di offrire
sostegno alla coppia svolgendo un’attività integrata
con quella di medici e psicologi e facilitando i
processi comunicativi
Gestione delle patologie fetali non
malformative
Rappresentano da sole un grande carico di lavoro
per un centro di ecografia
Sono quelle patologie come l’iposviluppo fetale,
l’ipertensione, il diabete, le malattie autoimmuni, le
infezioni ecc. su cui è necessario operare un idoneo
inquadramento diagnostico e terapeutico che
garantisca una razionale assistenza a volte per
l’intera durata della gravidanza in regime
ambulatoriale o di day-hospital
Gestione delle patologie fetali non
malformative
Alle attività del centro ecografico si affiancano
alcune attività ambulatoriali specialistiche non
ecografiche
In questi ambulatori vengono programmati controlli
ecografici, doppler-flussimetrici oltre alla
programmazione di esami ostetrici, CTG, PBF, esami
bioumorali ecc..
Tutto al fine di ottenere una intensiva
sorveglianza materno-fetale seguendo
algoritmi di monitoraggio diversamente
adottati dal centro
L’ostetrica collabora in questi contesti con il medico
nell’assistenza alla donna, facendosi garante
dell’embricarsi dei diversi elementi di monitoraggio
sia clinico che strumentale (programmazione ed
esecuzione degli esami, consulenze ecc.)
Tali valutazioni evitano inutili interventismi ostetrici,
ricoveri e inappropriate terapie contenendo ansie e
disagi per la donna/famiglia oltre a ridurre i costi
assistenziali
In un tale contesto l’ostetrica promuove un lavoro
coordinato centrato sulla donna occupandosi di
garantire la migliore assistenza avendo inoltre cura
di risolvere difficoltà organizzative e relazionali
anche all’interno dell’èquipe divenendo spesso
riferimento assistenziale insostituibile
Ruolo dell’ostetrica nel supporto alla
diagnostica invasiva
Presa in carico della paziente tramite appuntamento diretto o
telefonico
• Si informa sui dati anagrafici della donna e sui dati della
gravidanza
• Comunica il giorno , l’ora e il luogo di esecuzione dell’esame
Fornisce le informazioni preliminari che riguardano l’esecuzione
dell’indagine:
1. Ricorda alla paziente di portare tutta la documentazione
riguardante la gravidanza
2. Le richieste compilate dalla genetista ( qualora la donna abbia
eseguito la consulenza genetica)
3. La informa sulla possibilità di essere accompagnata
4. Le fornisce dettagli tecnici
Ruolo dell’ostetrica nel supporto alla
diagnostica invasiva
Nei giorni precedenti l’esame l’ostetrica si occuperà di :
1. Predisporre il percorso riguardante il trasporto e l’invio del
materiale
2. Intraprendere un contatto, se necessario, con il Servizio di
Citogenetica Medica di riferimento
3. Compilare la modulistica che deve accompagnare il materiale
4. Inserire i dati della paziente necessari per la refertazione
5. preparare i consensi informati e le etichette da apporre alle
provette da inviare
Ruolo dell’ostetrica nel supporto alla
diagnostica invasiva
Il giorno di esecuzione dell’esame l’ostetrica :
• accoglie la paziente, ritira la documentazione richiesta,
consegna il consenso informato
• collabora insieme al medico al colloquio informativo mirante a
fornire tutte le informazioni circa la finalità, la modalità di
esecuzione dell’esame e di comunicazione del referto, oltre alle
norme comportamentali post-esame
• supporta il medico nella preparazione del campo sterile e
nell’aspirazione del liquido amniotico o di altro materiale
• sostiene la paziente per tutta la durata dell’esame
sottoponendo alla sua attenzione la corrispondenza dei dati
anagrafici con le provette contenenti il materiale prelevato;
• scrive e consegna il referto alla paziente
Concludendo
• Il ruolo dell’ostetrica ad oggi si è ampliato e
ridefinito , assumendo competenze specifiche e
complesse
• In diversi Centri Operativi è divenuta punto di
riferimento per la donna e per la coppia, facendosi
garante di una presa in carico che rispetti la
centralità della paziente, contribuendo ,al tempo
stesso, al perfezionamento degli aspetti tecnici degli
interventi in materia di assistenza alla gravidanza
Grazie
Scarica

06. SGARBI E - Bollettino Emilia