RAPPORTI STATISTICI I rapporti statistici sono dei quozienti risultanti dalla divisione di due grandezze, tra le quali esiste un nesso logico ed almeno una delle quali si riferisce ad un collettivo. NON TUTTI I RAPPORTI SONO RAPPORTI STATISTICI: almeno una delle due quantità poste a confronto deve riferirsi ad un collettivo circonferenza diametro n. nati popolazione RAPPORTI STATISTICI Supponiamo di voler sapere se nel 2009 sono nati più bambini in Toscana che nelle Marche o nel Lazio, in base alla seguente tabella Regione Nascite (2009) Toscana 27357 Umbria 7754 Marche 13052 Lazio 54118 Come si può capire, i dati a disposizione da soli non sono sufficienti per ottenere una risposta, in quanto è necessario avere a disposizione altri dati con cui confrontarsi Da qui nasce la necessità di introdurre un nuovo concetto : Rapporto Statistico RAPPORTO STATISTICO : Il senso della relazione • Un requisito che deve logicamente essere presente in un rapporto statistico è l’esistenza di una qualche relazione tra i due dati statistici messi a confronto: Produzione annua di frumento Consistenza della marina mercantile Seppure si configuri come rapporto statistico nella forma, è privo di significato Funzione dei rapporti statistici • I rapporti statistici costituiscono uno strumento per compiere comparazioni tra diversi casi nello stesso tempo o tra stesse unità in tempi differenti, mettendo a confronto variabili che esprimono intensità (es: reddito) o frequenze (es: numero di occupati). La frequenza o l’intensità con cui i fenomeni si manifestano in circostanze (di tempo o di luogo) diverse sono spesso influenzate da una pluralità di cause che possono rendere incomparabili il confronto tra più unità. • Esempio: Analizziamo il numero di occupati nelle seguenti regioni: Occupati Valle d’Aosta Popolazione 15 anni e più 55 104 Lombardia 4064 7877 Sicilia 1405 4139 Italia 22054 49208 Tasso di occupazione 52.88 51.59 33.95 44.82 Ora l’occupazione nelle diverse regioni è confrontabile Il senso di un rapporto statistico • la scelta dei termini del rapporto è fondamentale per il senso complessivo del rapporto costruito • Il significato del rapporto deriva da quello dei due termini , nonché dalla relazione logica che li lega. Un esempio Per costruire un rapporto che esprima il grado di pericolosità dei vari tipi di trasporti (aerei, ferroviari, automobilistici) , si può pensare di considerare: Numero degli incidenti/Numero dei viaggi effettuati Numero degli incidenti/Numero dei Km percorsi Numero degli incidenti/Numero di ore di viaggio Numero di persone infortunate/Numero di ore di viaggio Le conclusioni potrebbero essere anche molto diverse a seconda della scelta delle due quantità Un altro esempio 1 – Utenti di e-commerce / popolazione totale * 100 * Poiché l’uso di Internet è una condizione indispensabile per l’e-commerce, un basso valore di questo rapporto può indicare due fenomeni : a) una bassa diffusione di internet tra la popolazione b) una ridotta presenza di soggetti che compiono acquisti on-line * L’informazione che deriva da questo indicatore è pertanto sia una misura indiretta della diffusione di internet che dell’uso di e-commerce tra la popolazione 2- Utenti di e – commerce / Utilizzatori Internet *100 * In questo caso l’indicatore può presentare un valore molto elevato anche quando i valori assoluti del numeratore e del denominatore sono ridotti: infatti sarà alto solo quando l’e-commerce è diffuso tra gli utenti di Internet a prescindere dalla loro numerosità assoluta. ……………… ( segue ) Popolaz. Utiliz. Internet Utiliz. ecommerce ecommerce/ Popolaz. e-commerce/ internet Regione A 400 10 10 2.5% 100% Regione B 400 200 80 20% 40% Attenzione ! Sarebbe errato considerare come indicatore della diffusione di internet il secondo indicatore che è invece una misura specifica del livello di penetrazione dell’e-commerce, inteso come applicazione avanzata di Internet. Rapporti statistici : tipologie R=a/b In base alla relazione intercorrente tra numeratore e denominatore possiamo distinguere due tipologie di rapporti: 1) Rapporti che si semplificano Esprimono un concetto analogo a quello espresso da uno dei temini, mettono in relazione grandezze omogenee (es. maschi/popolazione) 2) Rapporti che si risolvono Hanno un significato diverso da “a” e “b” mettono in relazione grandezze eterogenee e danno origine a nuove unità di misura (es. Degenza media = Giornate di degenza/Dimessi) Rapporti che si semplificano Rapporto di composizione Rapporto di derivazione Rapporto di coesistenza Rapporti di densità Numeri indice Rapporti di composizione • Sono anche detti “di parte al tutto” e sono dati dal rapporto fra la quantità relativa ad una modalità e l’ammontare complessivo del carattere considerato. Es. : Maschi / Popolazione • Assumono valori compresi tra 0 e 1 Rapporti di composizione : esempi • • • • • • Popolazione laureata / Popolazione Reddito da lav. Dipendente / Reddito nazionale Calorie da grassi / Calorie totali Spesa per la cultura / Spesa totale Rapporto di mascolinità = M/(M+F) Indici antropometrici = lungh.avambraccio lungh. braccio Uso dei rapporti di composizione Ripartizioni geografiche A: Pop. di 65 anni e più B: Pop. Totale Italia Nord-Occ. Italia Nord-Or. Centro Meridione Isole Italia 2962304 14938562 10634820 10906626 13914865 6600871 56995744 2133769 2214126 2233161 1102514 10645874 Indice di invecchiamento C= A/B *100 19.83 20.06 20.3 16.05 16.7 18.68 Rapporto di derivazione E’ un rapporto di causa – effetto, nel senso che “b” rappresenta il presupposto di “a” • quoziente di natalità : (nati/popolazione)*100 • quoziente di mortalità : (morti/popolazione)*100 • quoziente di nuzialità : (matrimoni/popolazione)*100 • reddito nazionale pro capite : redd.naz./pop.)*100 Rapporti di densità o rapporti medi Rapportano l’intensità di un fenomeno ad una grandezza riguardante la dimensione della collettività di riferimento o del campo di osservazione • popolazione / superficie territoriale (densità di popolazione) • giornate di assenza per malattia/numero dipendenti • n° occupanti le abitazioni / numero di stanze (indice di affollamento) • reddito totale / popolazione residente (reddito pro capite) • n° linee attivate di banda larga / n° famiglie ( indice di diffusione ) • spesa totale per consumi / n° famiglie ( spesa media fam. per consumi) Uso dei rapporti di densità • • I rapporti di densità permettono di creare grandezze fittizie da utilizzare per il confronto di caratteristiche altrimenti non comparabili. Superficie al pubblico / addetti Km di rete stradale / Kmq di superficie. I rapporti di densità sono alla base di molti indicatori sociali e di benessere • numero medio di componenti per famiglia • medici ogni 1000 abitanti • posti letto negli istituti di cura ogni 100 mila abitanti Rapporto di coesistenza E’ il rapporto che si istaura tra parti distinte di uno stesso insieme , che si presentano nello stesso temo e nello steso luogo , e che sono antitetici Esempi importazioni / esportazioni ( copertura estero) Entrate / uscite ( copertura di bilancio) Attività correnti / passività correnti (liquidità corrente) Consumo / risparmio ( destinazione del reddito) L’idea di questi rapporti è quella di evidenziare uno squilibrio o uno sbilanciamento in uno dei fenomeni coesistenti, Rapporti che si risolvono Hanno un significato diverso da “a” e “b” mettono in relazione grandezze eterogenee (es. pop./superficie) e danno origine a nuove unità di misura Rapporto di durata Rapporto di rinnovo Rapporto di durata Esprime la permanenza media all’interno di un collettivo R = consistenza flusso R= (Ci + Cf)/2 (E + U)/2 Rapporto di rinnovo E’ il reciproco del rapporto di durata ed esprime il ripetersi di un fenomeno per unità di tempo T= flusso consistenza Esempi di rapporti di durata Degenza media = (Pazienti 1/1 + Pazienti 31/12)/(dimessi + accettati) Giacenza media = (Riman.iniz.+Riman.fin.)/(versam.+prelievi) Esempi di rapporti di rinnovo Efficienza bancaria = (Depositi + Impieghi)/(consistenza media depositi) Quoziente mortalità = (Morti)/(Popolazione residente) Disponibilità posti letto = 1/(Degenza media)