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Vita dell’Ordine
Elezioni Ordine dei Medici Chirurghi
ed Odontoiatri di Bari
Un ringraziamento ed una “Lettera Aperta” agli Iscritti
Paolo Livrea
A
nome della Lista “Professione, Cittadini, Istituzioni, “Continuiamo insieme”,
desidero ringraziare tutti i
Colleghi per la fiducia
espressa con il loro voto e
per il successo riportato in occasione delle
elezioni per il rinnovo delle cariche
Ordinistiche di Bari, triennio 2009-2011,
tenutesi in data 12-14 dicembre 2008.
Il consenso emerso dal risultato elettorale ha premiato il Consiglio uscente, testimoniando la vicinanza e l’apprezzamento dei Colleghi per l’opera di
rinnovamento del ruolo dell’Ordine dei
Medici di Bari iniziata nel precedente
triennio. Davvero, grazie!
Tuttavia, questo momento, che doveva essere di ulteriore costruzione e di
dialogo, è stato sporcato da un’ombra:
un’ombra dai contenuti oscuri.
Come pubblicizzato dalla stampa locale e dallo stesso Ordine di Bari, il prof.
Lorenzo Bosco, a capo della lista “Uniti
per la professione”, in data 24 dicembre
2008 e 29 dicembre 2008 ha presentato due esposti alla Procura della Repubblica di Bari segnalando la possibilità di brogli elettorali nella tornata delle
elezioni.
I contenuti delle denunce non sono
noti, in quanto l’accesso agli atti è subordinato al completamento delle indagini preliminari da parte della Magistratura. Comunque, da quanto emerso verbalmente nel corso dell’ispezione che la
Polizia Giudiziaria ha predisposto presso
i locali dell’Ordine, i paventati brogli
consisterebbero principalmente nella
presunta contraffazione di un incerto
numero di schede, riguardanti sia le
votazioni per i Consiglieri che quelle per
i Revisori dei Conti.
Gli esposti sono stati consegnati dal
prof. Bosco nel corso dell’espletamento
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Notiziario marzo 2009
L’Ordine dei Medici di Bari, fiducioso
in un rapido riscontro da parte della
Magistratura circa la totale inconsistenza
dei rilievi avanzati, ha proseguito la propria attività, sia per quanto riguarda il
funzionamento degli Uffici, sia per quanto riguarda gli adempimenti necessari
per l’insediamento dei nuovi organi di
Governo (Consiglio Direttivo; Commissione Odontoiatrica; Collegio dei Revisori), tutti conclusi in data 15/01/2009.
È certamente possibile che qualunque Cittadino possa avere dei dubbi
sulla regolarità di qualunque procedura
amministrativa o elettorale espletata in
qualunque Istituzione Pubblica o Privata.
Tuttavia, l’esposto del prof. Bosco ha
indotto nell’Ordine un profondo sconcerto, sulla base delle seguenti considerazioni:
delle procedure di scrutinio dei Revisori
dei Conti, quando la proclamazione dei
Componenti della Commissione Odontoiatrica (15/12!2008) e dei Componenti il Consiglio (19/12/2008) era già
avvenuta e le schede di tali scrutini, così
come prevede il regolamento elettorale
del 1950, erano state distrutte immediatamente dopo la sottoscrizione dei
verbali da parte del Collegio degli Scrutatori, di cui era componente lo stesso
prof. Bosco.
La Polizia Giudiziaria ha quindi potuto
assistere soltanto allo scrutinio delle
votazioni per i Revisori (29-30/12/2008),
confermandone a verbale la regolarità,
e comunque sequestrando cautelativamente le circa 3.800 schede scrutinate, da vagliarsi nel caso la Magistratura ritenesse fondate le denunce presentate.
1) – il prof. Lorenzo Bosco ha fatto
parte del Seggio Elettorale e del
Collegio degli Scrutatori per la quasi
totalità delle operazioni espletate; nella
fattispecie egli ha firmato di persona,
insieme agli altri 2 componenti del
Seggio Elettorale ed al Segretario, tutte
le circa 7.600 schede utilizzate per le tre
votazioni, ciascuna vidimata oltre che
dalle 4 firme dei Componenti del seggio
anche dal prescritto timbro a secco dell’Ordine, custodito presso gli Uffici in
area inaccessibile e utilizzato al momento della vidimazione di nuove schede, di fronte a tutti i presenti nel corso
dell’elezione;
2) – il prof. Bosco ha assistito a tutte
le fasi di chiusura ed apertura del
Seggio elettorale e degli scrutini, apponendo la propria firma ai sigilli dei locali e delle urne, sempre rinvenuti integri;
3) – il prof. Bosco ha assistito alla
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proclamazione dei vincitori delle elezioni e, in qualità di scrutatore, ha sottoscritto il verbale conclusivo, attestandone la regolarità;
4) – il prof. Bosco, nel corso della
sua attività presso il seggio elettorale o
di scrutinio non ha mai avanzato rilievi
o contestazioni;
5) – fin dall’epoca dell’istituzione
dell’Ordine dei Medici di Bari, non sono
mai stati adombrati sospetti di possibili
brogli elettorali; tanto meno, sono stati
mai inoltrati esposti o denunce su irregolarità di procedure elettorali;
6) – anche se negli esposti sembra
che non vengano fatti nomi di presunti
responsabili dei presunti brogli, è evidente che il sospetto di brogli non può
non coinvolgere gli Uffici dell’Ordine, la
Commissione Elettorale, i Collegi degli
Scrutatori, i quali tutti, per coincidenza
o per associazione tra loro, avrebbero
concorso alla manomissione del risultato elettorale, per imperizia o per dolo;
7) – l’esposto del prof. Bosco, inoltre, così come tradotto nelle notizie fornite dalla stampa, ha indotto profondo
sconcerto sia negli Iscritti all’Ordine e
sia nei Cittadini: nei giorni successivi
all’esposto, numerosi Colleghi hanno
chiesto informazioni, domandandosi come questa vicenda fosse mai possibile;
Cittadini amici, in strada, dal giornalaio,
alla cassa del supermercato, chiedevano notizie sulla vicenda, commentando
con il classico “ma insomma, tra Medici, queste cose! a che punto siamo
arrivati!”.
Questo ultimo aspetto preoccupa
principalmente l’Ordine dei Medici e tutti
i suoi responsabili Iscritti.
Proporre all’opinione pubblica un
sospetto, senza averne peraltro supporto alcuno, è un atto irresponsabile poiché alimenta un’indiscriminata sfiducia
verso la Medicina, purtroppo quotidianamente suggerita da titoli giornalistici
e da inchieste giudiziarie, in cui indagini
e capi d’accusa diventano pubblici prima
ancora di essere dimostrati.
Se, sulla base di questo genere di
notizie, già molti Cittadini sono stati indotti a convincersi del fatto che i medici
agiscono “contro” i loro assistiti, una
denuncia di brogli elettorali addirittura
presso l’Ordine dei Medici, fatta per di
più da un medico, non può che essere la
prova del nove: tra Medici ci sono individui o fazioni capaci di tutto, anche di
imbrogliarsi a vicenda, di sospettarsi a
vicenda, di discreditarsi a vicenda.
Ci si deve chiedere:
●
una simile denuncia, fa bene o
male alla Medicina?
● quali sono le basi per una simile
denuncia, se nessun rilievo è stato
posto nelle sedi competenti, e cioè all’interno del Seggio elettorale, ovvero,
in via istituzionale, a livello della Commissione Nazionale Ministeriale Esercenti, chiamata per legge a risolvere le
eventuali contestazioni di un’elezione?
● è una simile denuncia coerente con
le norme del Codice Deontologico che
impongono di operare per il decoro e la
dignità della professione e che pongono
il rapporto di fiducia tra Medico e
Cittadino malato alla base del rapporto
professionale?
● una simile denuncia ha contribuito
a ricostruire, o invece a finire di distruggere il decoro della Medicina nel comune sentire nonché il rapporto di fiducia
tra Medico e Cittadino?
Con questa denuncia, fatta alle spalle, senza dire una parola per chiedere
chiarimenti o per produrre a viso aperto
specifiche contestazioni, si è voluto gettare discredito sulla professione e sul
gruppo di Colleghi che hanno vinto le
elezioni, affidando direttamente alla
Magistratura ed alla Polizia Giudiziaria il
compito di certificare l’assenza di colpevolezza.
Ciò è di per sé grave; ma ciò è, per
di più, paradossalmente accaduto mentre in Medicina è in corso il dibattito sul
tema della Camera di Conciliazione (che
a Bari sarà, al più presto, realizzata),
tesa a minimizzare il ricorso a giudizi o
a istruttorie di provvedimenti disciplinari, riducendo il peso sociale dei contenziosi.
E pensare che l’istituzione di una
Camera di Conciliazione e la fiducia nel
rapporto tra Medico e Cittadino sono
stati temi elettorali sbandierati da chi
poi ha richiesto le indagini della Polizia
Giudiziaria per brogli elettorali sulla cui
consistenza non esiste alcun elemento!
Altro che conciliazione e fiducia!
L’Ordine viene delegittimato e la vita
dell’Ordine viene usata per dividere e
strumentalizzare!
In qualità di Presidente uscente al
momento dei fatti contestati ed in qualità, per regolamento, di Presidente (e
dunque responsabile) del Seggio Elettorale, non posso non essere coinvolto a
livello personale da tale esposto alla
Magistratura.
Su questo punto personale, vorrei
formulare le seguenti domande:
1) è davvero plausibile ritenere che
il Presidente del Seggio Elettorale abbia
manifestato tale imperizia, o, in alternativa, abbia attivamente esercitato una
simile azione dolosa, in ambedue i casi
agendo di concerto con numerose altre
persone, provocando un risultato elettorale alterato, con il fine ultimo di vincere proditoriamente le elezioni?
2) come si porrebbero simili eventi
rispetto ai decenni da me onestamente
vissuti all’interno della professione, promuovendo l’umanizzazione della medicina, lo sviluppo della ricerca scientifica,
l’insegnamento di discipline intrinsecamente fatte di onestà e sincerità, e rappresentando inoltre, per un decennio, la
Facoltà di Medicina e Chirurgia della nostra Università con i soli scopi di promuovere lo sviluppo civile del sistema
universitario regionale, pianificare e costruire un processo di risanamento del
Policlinico, sviluppare una nuova Università in Puglia (fatti sui quali oggi il
Policlinico continua a rinnovarsi e sia la
formazione medica, sia la medicina pugliese hanno compiuto decisi passi in
avanti)? Come possono queste attività
coesistere con lo svolgimento di un ruolo in brogli elettorali presso l’Ordine dei
Medici?
Non rivolgo queste domande al prof.
Bosco, così come da lui non ho avuto
domande.
Questa lettera è rivolta ai Colleghi
Iscritti all’Ordine di Bari, per far giungere Loro, accanto al ringraziamento più
sincero per il risultato elettorale, una
rassicurazione: la rassicurazione di una
trasparenza assoluta, perseguita non
solo nel corso delle elezioni dell’Ordine,
ma nel corso di tutto il lavoro già svolto
e da proseguire durante il nuovo mandato, così come nel corso di tutta la mia
vita professionale.
Questa è una squallida vicenda e
come tale sarà considerata, ma gli artefici non potranno non essere chiamati a
risponderne moralmente; spiace comunque che essa sia avvenuta, poiché
ha contribuito ad infangare senza alcun
fondamento una Professione, una Istituzione ed una persona.
Confido che il futuro contribuirà a
consolidare ancora di più i legami tra
quanti non si riconoscono in questi
metodi, nel nome dei valori della nostra
Professione e dell’Ordine dei Medici di
Bari, quale onesta Casa comune.
Notiziario marzo 2009
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