TRAUMA DEFINIZIONE TRAUMA: LESIONE DETERMINATA DA UNA CAUSA VIOLENTA • Il trauma cranico è responsabile del 50% di tutte le morti traumatiche e del 2% di tutti i decessi. Ogni anno si verificano 15.000-20.000 traumi midollari. Può verificarsi a qualsiasi età, maggiormente si hanno tra i 16 e i 35 anni perchè questo gruppo è coinvolto in attività nelle attività più violente e ad alto rischio. • I’ incidenza è più alta nei giovani, nei periodi annuali di primavera ed estate e nei giorni della settimana tra venerdì e sabato sera. • I traumi se non riconosciuti e adeguatamente trattati sul campo, possono determinare un danno irreparabile e lasciare il paziente paralizzato per tutta la vita. • Il SNC è incapace di rigenerarsi e un danno grave al midollo non può essere riparato. Cause di trauma : • Incidenti stradali (48%) • Cadute accidentali ed incid.domestici (25%) • Attività sportive (10%) • Incidenti sul lavoro (8%) • Aggressioni (4%) • Altro (5%) TRAUMI MINORI • I traumi alle estremità raramente determinano una condizione di immediato pericolo di vita. • Per traumi minori intendiamo piccole emorragie, piccole ustioni, lussazioni, distorsioni, fratture non complicate. EMORRAGIE Il flusso ematico in un vaso (anche lacerato) è proporzionale alla differenza tra pressione all’interno del vaso e pressione all’esterno del vaso, e alla dimensione della lacerazione del vaso. Per arrestare l’ emorragia eseguire in sequenza: 1. aumentare la pressione sulla lacerazione con compressione della ferita 2. sollevare l’ arto in modo da impedire la fuoriuscita di sangue sfruttando la forza di gravità applicare con le mani una forza a monte della ferita sui punti di compressione in modo di arrestare l’ emorragia 3. Ricordiamo di non applicare mai un laccio emostatico e non entrare a contatto direttamente col sangue della persona ferita se non la conosciamo; se non sappiamo come fare o siamo in difficoltà il 118 può darci una mano e mandarci il soccorso qualificato FRATTURA È la separazione di due parti d’osso. • Chiusa : i segmenti ossei sono rotti ma non c’è perdita di integrità cutanea. Possono produrre fonti aggiuntive di emorragie interne (frattura del femore, pelvica). • Aperta : l’integrità della cute è interrotta. Determinate da schiacciamenti o lacerazioni della cute da un oggetto al momento del trauma. DISTORSIONI E LUSSAZIONI • La lussazione è una separazione di due segmenti ossei con rientro in sede dei suddetti capi ossei. • La distorsione è una separazione di due segmenti ossei a livello dell’articolazione. Determina area di instabilità che deve essere sorretta. La struttura di sostegno risulta più lassa… frequenti le recidive. STRAPPO • È una lesione dei tessuti molli che avviene attorno ad un’articolazione, in qualunque punto della muscolatura. • Lesione solo dei muscoli che sostengono l’articolazione. • Vi è dolore al movimento. Tumefazione ridotta. STIRAMENTO • È una lesione nella quale i legamenti sono stirati o parzialmente lacerati. • Determinato da improvviso movimento di rotazione dell’articolazione oltre i propri limiti. • Vi è estremo dolore tipo frattura. • Si differenzia dalla frattura con la radiografia. USTIONE L’ ustione è una distruzione parziale o totale del rivestimento cutaneo e talvolta anche dei tessuti sottostanti da parte di un agente chimico o fisico... Sono lesioni indotte da agenti di varia natura dotati di energia lesiva superiore alle capacità difensive della barriera cutanea CLASSIFICAZIONE DELLE USTIONI ● I° GRADO: INTERESSA SOLO LA PARTE PIU’ ESTERNA DELL’EPIDERMIDE. SI MANIFESTA CON ERITEMA ● II° GRADO: INTERESSA ANCHE LA PORZIONE SUPERFICIALE DEL DERMA. SI MANIFESTA CON FLITTENE (BOLLE) – DOLORE ● III° GRADO: INTERESSA IL DERMA A TUTTO SPESSORE ED ANCHE I TESSUTI SOTTOCUTANEI ( MUSCOLI, PIANO OSSEO) GRADO DI USTIONE I° GRADO ...interessa la parte superficiale della cute in quanto coinvolge soltanto l’epidermide... II° GRADO ...corrispondono ad un interessamento a spessore parziale della cute.. E’ presente la sensazione del dolore... ...coinvolge l’epidermide e parte del derma, determina la comparsa di vescicole... III° GRADO ...corrisponde ad un interessamento cutaneo a tutto spessore con morte tessutale, coinvolgente l’epidermide, il derma sino a giungere al grasso sottocutaneo. La cute si presenta carbonizzata, secca, insensibile al tatto e non dolente... AGENTE CAUSALE ● USTIONI TERMICHE: contatto con fiamma, liquidi o vapori caldi ● USTIONI CHIMICHE: acidi, alcali ● USTIONI ELETTRICHE ● USTIONI DA RAGGI COSA SUCCEDE IN SEGUITO AD UN USTIONE: ● REAZIONE INFIAMMATORIA CON CONSEGUENTE VASODILATAZIONE ● AUMENTO DELLA PERMEABILITA’ ● FUORIUSCITA DI PLASMA DAGLI SPAZI INTRACELLULARI ● TROMBOSI DEI VASI DERMICI ● NECROSI CELLULARE TRATTAMENTO SUL LUOGO DELL’INCIDENTE: SICUREZZA DELLA SCENA NON ENTRARE SE C’E’ FUMO, FIAMME, LINEE ELETTRICHE, MATERIALI PERICOLOSI O CHIMICI PROTEZIONE INDIVIDUALE ALLONTANARE LA PERSONA DALLA FONTE DI CALORE (SPEGNERE LE FIAMME) O MACCHINARIO VALUTARE LA DINAMICA ED IL LUOGO DELL’EVENTO (esplosione, spazio chiuso etc). RACCOGLIERE SE POSSIBILE INFORMAZIONI NON MANEGGIARE MATERIALI CHIMICI O TOSSICI O LINEE ELETTRICHE SE NON SI E’ ADDESTRATI E NON SI E’ IN POSSESSO DI UN ADEGUATO EQUIPAGGIAMENTO RICORDIAMO SEMPRECHE IN CASO DI NECESSITA’ IL 118 PUO’ FORNIRCI IL CORRETTO AIUTO PRIMO SOCCORSO delle ustioni gravi • Verificare la sicurezza della scena • allontanare la fonte di calore • soffocare eventuali focolai accesi sul corpo con acqua o con una coperta • NO tessuti sintetici! • Togliere i vestiti non a contatto direttamente con la parte ustionata • Posizionare sotto acqua corrente la parte ustionata, contattare il medico se necessario e nei casi più gravi il 118 USTIONI DA INALAZIONE E’ importante soccorrere immediatamente chi ha avuto un ustione da inalazione poiché le ustioni potrebbero compromettere le vie aeree e quindi la respirazione. Andare subito in pronto soccorso o chiamare il 118. I segni di inalazione che possiamo riscontrare sono: INCIDENTE IN LUOGO CHIUSO PERSONA INCOSCIENTE CON ESPOSIZIONE AL FUMO PERSONA CHE PRESENTA:TOSSE, DIFFICOLTA’ A RESPIRARE, DOLORE TORACICO, ALTERAZIONE DEL TIMBRO DELLA VOCE, RAUCEDINE, USTIONE DEL VOLTO, IRRITAZIONE OCULARE, SOPPRACIGLIA O VIBRISSE NASALI BRUCIATE, USTIONI DELLA BOCCA E SPUTO CARBONACEO (COLOR CARBONE) TRAUMI MAGGIORI • Per trauma maggiore intendiamo quei traumi che coinvolgono la testa, il collo, il tronco, gravi traumi a torace e addome a cui noi abbiamo assistito o dei quali ne sospettiamo il coinvolgimento. A volte basta soffermarsi a “capire” la dinamica dell’ evento per poter sospettare il l’ interessamento dei distretti sopra citati. E’ fondamentale prestare il primo soccorso alla persona che è stata vittima di un trauma maggiore, ed è altrettanto importante effettuare il soccorso in sicurezza e con cognizione di causa. L’ immobilizzazione della persona nella posizione in cui si trova, una corretta valutazione del soggetto infortunato, l’ allertamento del 118 determineranno il buon esito del soccorso. L’ APPROCCIO AL TRAUMATIZZATO 1. Prima di avvicinarci al luogo dell’ evento valutare la scena e quindi la nostra sicurezza (se siamo in strada per es., assicuriamoci di non essere investiti); valutiamo i rischi potenziali ed evolutivi (per es. principio d’ incendio) per noi e per la persona da soccorrere. Nel caso di pericolo chiamare il 118 senza avvicinarci, indicando il luogo dell’ evento e il pericolo riscontrato. 2. Se invece la scena risulta sicura, eseguire un approccio frontale per evitare che la vittima giri il collo per vedere chi lo chiama e chi lo soccorre. 3. A - Coscienza e pervieta’ vie aeree. Siccome si tratta di trauma è necessaria immobilizzazione della testa. Se incosciente allertare immediatamente il 118, attenersi alle istruzioni dell’ infermiere della centrale operativa e attendere i soccorsi senza spostare l’ infortunato. Se la coscienza è presente continuare nella rapida valutazione prima di chiamare i soccorsi. Chiedere alla persona di aprire la bocca per verificare che non ci siano corpi estranei, nel caso in cui ci siano rimuoverli o aiutare a rimuoverli sempre tenendo a mente la nostra sicurezza e il rischio di contagio. 4. B – Respiro: rapida valutazione per controllare la qualita’ del respiro. Chiedere anche se la persona fa difficoltà a respirare. C – Circolo: rapida valutazionde del polso carotideo (sentire la qualità del polso, es. molto lento, accelerato, difficilmente reperibile); controllare se ci sono evidenti segni di emorragia, controllare il colore della cute, se essa è sudata fredda. A questo punto chiamare il 118 e indicare il luogo dell’ evento e i segni rilevati sul soggetto traumatizzato in modo da dare all’ infermiere le corrette indicazioni e valutazioni della persona soccorsa. In questo modo l’ invio del mezzo sarà più appropriato. Mantenere la persona immobilizzata fino all’ arrivo dell’ ambulanza, parlando alla persona e confortandola senza mai mentire sull’ accaduto. 5.