Ritratti d’impresa | Tetra Pak Lo stabilimento modenese è il Centro mondiale di ricerca e sviluppo del gruppo svedese Dida L’invenzione del PACKAGING Da oltre 30 anni in città, Tetra Pak rappresenta un punto di riferimento per l’innovazione e la valorizzazione delle risorse umane di Arianna De Micheli foto di Serena Campanini ovunque e sempre un passo avanti. E non soltanto perché vanta ben 165 bandierine sul mappamondo e ha già fatto scuola in materia di formazione, attenzione alle risorse umane e reti d'impresa (oggi sulla bocca di tutti, ma nelle intenzioni ancora di pochi). Ma anche e soprattutto perché da quasi sessant'anni cavalca l'onda lunga delle soluzioni innovative nel rispetto della salvaguardia dell'ambiente ed è presente nel nostro quotidiano dall'alba al tramonto, ovvero dal momen- È OUTLOOK 103 Ritratti d’impresa | Tetra Pak La storia | Di.Co Service in rete con gli svedesi C onciliare capacità imprenditoriale e flessibilità organizzativa delle piccole e medie imprese con il potere contrattuale e la credibilità commerciale e finanziaria di un'azienda di grandi dimensioni. Un approccio al mercato vincente che presuppone il sacrificio dell'individualismo esasperato caratteristico di non pochi imprenditori. Oggi ha un nome, rete di impresa, e perfino una legge del governo che la promuove, tanto che nelle intenzioni di molti si vuole farla diventare una realtà. Eppure già nel 1988, ovvero in tempi non sospetti e dominati da cavalieri solitari, quando ispirarsi a un trattato ante litteram di Giorgio Merli sulle reti oloniche, «una opportunità storica per la piccola media impresa», poteva a dir poco sembrare bizzarro, tre aziende con visione di prospettiva (Grandi, Andi-Mec, Laco) sposano quella causa e dunque un nuovo concetto di aggregazione: l'impresa in rete. Nasce a Ozzano Emilia, sotto la presidenza di Vittorio Grandi, Di.co. Service, rete virtuale oggi forte di 20 aziende che opera nel campo della subfornitura meccanica e che, grazie a un collaudato sistema di sinergie operative, è in grado di offrire un servizio completo che va dalla progettazione di macchine alla gestione di commesse per la realizzazione di componenti e linee complete soprattutto nel ramo del packaging. «Una presa di coscienza indispensabile volta a superare la dimensione del piccolo contoterzista tenuto in scacco dalle grandi imprese», sottolinea Alessandro Trippa, direttore commerciale e marketing di Di.co. Service, «e che ha bisogno di un sistema efficace per mettere in campo sinergie e ottimizzare lo sfruttamento delle risorse. E questo per gli imprenditori significa rinunciare in parte alla propria autonomia strategica col fine di collaborare all'interno di una rete che vede i rapporti di forza equiparati. Anche le aziende più piccole infatti, nelle riunioni del nostro "parlamentino" e nelle decisioni vincolanti, hanno la medesima voce in capitolo delle sorelle più importanti». 104 OUTLOOK L'anno di nascita è il 1988, si diceva. Ma è il 1994 l'anno della svolta: Tetra Pak, il colosso svedese leader mondiale del brik, avvia un piano di ristrutturazione per portare, entro due anni, il numero totale dei fornitori strategici dai tremila di allora ai trecento odierni, ognuno con una struttura tale che Tetra Pak resti per loro un cliente importante, ma con un'incidenza non superiore al 20-25 per cento del fatturato annuo. Le micro imprese sono fuori dai giochi, mentre le aziende associate in Di.co. al contrario, ancora oggi tra i fornitori degli svedesi, da meri terzisti diventano co-sviluppatori prima, comakership poi e nel 2006 produttori in proprio. I soci operativi, 11 all'inizio del terzo millennio, nel 2008 salgono a 20, e anche il fatturato cresce costantemente e in modo rilevante, passando dai 10 milioni di euro del 2000 a cifre ben più consistenti, come i 30 milioni del 2008. A questo punto la domanda sorge spontanea: la rete si è rivelata un antidoto efficace contro la crisi? «Nel 2009 abbiamo assistito a un calo del fatturato aggregato del 15 per cento», risponde Trippa, «e, visto i tempi, non è certo un risultato da gettare alle ortiche. Nel periodo di crisi essere in rete comporta un vantaggio finanziario, nessuna azienda riscontra infatti problemi di liquidità in quanto è la rete stessa a sostenere la massa degli affidamenti». Il rovescio della medaglia? Presto detto: i vuoti legislativi. «La legge 33 del 2009 specifica che "con il contratto di rete due o più imprese si obbligano a esercitare in comune una o più attività economiche allo scopo di accrescere la reciproca capacità innovativa e la competitività sul mercato". Una legge che non fornisce alcuna direttiva, stigmatizza il responsabile marketing, ma si limita a equiparare le reti d'azienda ai distretti produttivi. Sarebbe invece opportuno, senza però imporre una struttura troppo rigida, che su alcuni aspetti, patrimonializzazione in primis, la norma fosse più esplicita». Le tappe di Tetra Pak Nel 1951 lo svedese Ruben Rausing "inventa" Tetra Classic, il contenitore alternativo al vetro per gli alimenti Negli anni ’60 l'imprenditore Danilo Severi diventa rappresentante dei macchinari Tetra Pak in Italia La collaborazione porta nel 1979 la multinazionale svedese ad aprire a Modena un suo stabilimento Nel 1992 Tetra Pak Carton Ambient diventa Centro mondiale di ricerca e sviluppo I numeri di Tetra Pak 711 addetti che provengono da 28 nazioni diverse e con un'età media di 37 anni Il 35% dei dipendenti è composto da donne 450 persone sono impegnate nella ricerca con un investimento di 360 milioni di euro all'anno circa il 4% del fatturato Si deve a Tetra Pak la nascita della International School of Modena to in cui afferriamo il cartone del latte ancora assonnati a quando, a tarda sera, indugiamo sul divano con il telecomando in una mano e il succo di frutta nell'altra. «Tetra Pak protegge la bontà» ammicca ogni giorno il bollino, nonché azzeccato marchio, dalle mensole della dispensa o del frigorifero. Uno slogan ormai scontato, cui siamo talmente assuefatti da non ricordarne neppure l'origine. «Quando si parla di Tetra Pak si pensa al materiale finito, plastificato e stampato. Nessuno può immaginare», puntualizza un enorme tomo biografico nell'atrio aziendale alla mercé degli ospiti in attesa di essere ricevuti, «quali pene sia costato il processo per ottenerlo. Il concetto di sviluppo del materiale non abbraccia soltanto la plastificazione, ma anche la carta, che rimane l'elemento basilare e portante». L'idea innovativa che ha tenuto a battesimo l'azienda e ha scritto il prologo di un successo senza battute d'arresto si identifica con il colpo di genio dello svedese Ruben Rausing che, nato ad «L’imballaggio deve fare risparmiare più di quanto costa», ammoniva già nel 1951 Ruben Rausing, fondatore di Tetra Pak, mostrando che crescita economica e sostenibilità ambientale devono procedere insieme Andersson nel villaggio di pescatori di Raa, ma da tutti indicato come «l'uomo di Rauss», pensò bene di rinunciare all'inflazionato nome di famiglia in favore di quel soprannome assai meno consueto. In un'epoca che ha visto i suoi figli fagocitati da grandi agglomerati urbani dove consumare il latte alla fonte non era più opzione praticabile bensì nostalgica utopia, il 18 maggio del 1951 Rausing tirò fuori il proprio coniglio dal cappello e lo presentò al pubblico con nome e cognome: Tetra Classic. Ovvero il primo packaging per il latte votato alla cellulosa incapace di rotolare perché a forma di tetraedro e che, capostipite di una lunga e fortunata genia, non soltanto rappresenta l'alternativa più efficiente ed ecocompatibile alla bottiglia di vetro, ma soprattutto è il fondamento su cui è stato costruito quell'impero con sede a Lund che da decenni è leader indiscusso nelle soluzioni di confezionamento degli alimenti. E questo grazie anche al sistema Uht che, nato nel 1961 e dunque OUTLOOK 105 Ritratti d’impresa | Tetra Pak 0U]LZ[PTLU[V[LJUVSVNPJV! KLSMH[[\YH[VHUU\V 565:6363(40,9( <UZLY]PaPVJVTWSL[VLZWLJPHSPZ[PJV ULSSHSH]VYHaPVULSHTPLYHJHYWLU[LYPH ZHSKH[\YHHZZLTISHNNPVÄUP[\YHL JVUMLaPVUHTLU[V :PZ[LTH8\HSP[n0:6 ! *VUMVYTP[nKLPWYVKV[[PYPJOPLZ[P YPZWL[[V[LTWPKPJVUZLNUHZPULYNPH ULSSHKLÄUPaPVULKPU\V]PJPJSPWYVK\[[P]P 9PNOL[[P9VTHUV*:YS =PH-;\YH[PU9PV:HSPJL[V9, ;LS -H_ ^^^YPNOL[[PZYSP[PUMV'YPNOL[[PZYSP[ Tetra Pak è presente in 165 Paesi con un fatturato di 8,9 miliardi di euro e oltre 21.600 dipendenti in 43 siti produttivi che garantiscono 140 miliardi di “cartoni” all’anno per un totale di 70,5 miliardi di litri coetaneo del primo contenitore asettico, ha rivoluzionato il modo di conservare gli alimenti liberandoli dal giogo del freddo. È con quella coppia di carte vincenti che gli svedesi allargarono gli orizzonti e, non paghi di aver costruito a Rubiera nel 1965 la prima fabbrica di produzione al di fuori della Svezia (otto anni più tardi fu la volta di Latina) e con l'intento di scrivere un ulteriore capitolo italiano della loro epopea nordica, approdarono a Modena nel 1979. E non per caso. «Il nostro territorio vanta un'eccellente tradizione nel campo meccanico» chiosa Ivano Selmi, vicepresidente di Tetra Pak Packaging Solutions Spa, nonché direttore generale della sede che si affaccia su via Emilia Ovest, alle porte di Modena. Vuoi dunque per quella riconosciuta competenza, vuoi per l'invidiabile posizione centrale da dove partire per essere ovunque, ecco che Modena diviene luogo deputato per l'assemblaggio dei sistemi asettici di confezionamento Tetra Pak, attività sino a quel momento prerogativa esclusiva di Lund. E questo per merito anche degli ottimi risultati ottenuti dal primo agente Tetra Pak per l'Italia, ovvero quello stesso Danilo Severi, industriale agricolo modenese che tanta influenza ebbe sulla scelta di Rausing e che già nel 1953 comprese l'enorme potenzialità del sistema di confe- zionamento svedese vestendo i panni di promotore del latte «dentro la carta» tra le massaie del Belpaese. E se il 1979 significò l'inizio, il 1992 ha segnato il passaggio da Tetra Pak Carton Ambient a Centro mondiale di ricerca e sviluppo. Un salto di qualità molto importante per lo stabilimento modenese che vanta un ambiente giovane (l'età media è di 37 anni) e ben 28 nazioni rappresentate, con una presenza femminile del 35 per cento («una buona percentuale, ma per quanto non siano poche le donne che ricoprono ruoli importanti, in proposito c'è ancora molto da fare», riconosce Selmi). Già, perché sebbene la sede locale dell'azienda svedese sia radicata nel territorio, non c'è soda- L’azienda | Il gigante svedese che ama Modena L 'avventura Tetra Pak viene scritta in prima battuta nel 1951 dallo svedese Ruben Rausing il cui colpo di genio si concretizza nell'invenzione del primo packaging innovativo a base di cellulosa per la conservazione del latte, ovvero quel Tetra Classic da cui la stessa azienda mutuò il nome. Con un fatturato complessivo di 8,8 miliardi di euro, Tetra Pak è presente in 165 paesi e, con un numero di dipendenti che supera le 21.600 unità, vanta ben 43 siti produttivi in grado di far uscire oltre 140 miliardi di «cartoni» all'anno per un totale di alimenti liquidi confezionati pari a 70,5 miliardi di litri. L'Italia è da sempre tappa fondamentale nell'espansione della multinazionale di origine nordica: è infatti nel 1965 che a Rubiera, in provincia di Reggio Emilia, viene inaugurata la prima fabbrica di produzione fuori dai confini svedesi. Nel 1973 è la volta di Latina, quindi, sei anni dopo, di Modena dove viene costruito un sito per l'assemblaggio finale e la prova delle macchine da rifornimento. Dal 1992 lo stabilimento modenese di via Delfini è diventato Centro mondiale di ricerca e sviluppo sui sistemi di confezionamento. Forte di 711 addetti (di cui oltre 450 impegnati appunto nella ricerca), l'azienda, per quanto radicata nel territorio, con oltre 25 nazioni rappresentate mostra una vocazione fortemente internazionale e una predilezione per le menti giovani. L'età media dei dipendenti è infatti di 37 anni. E per quanto Tetra Pak abbia un debito di riconoscenza nei confronti del latte, da tempo l'azienda ha allargato l'attenzione ad altri alimenti, anche solidi: l'ultima evoluzione del Tetra Classic, ovvero il Tetra Recart, è stata infatti concepita per la conservazione dei cibi solidi senza l'uso del processo asettico Uht. OUTLOOK 107 Ritratti d’impresa | Tetra Pak Il problema | Infrastrutture inadeguate alle esigenze I l matrimonio tra Tetra Pak e Modena non conosce incrinature. «Certamente è la sicurezza di poter acquisire una professionalità che punta all'eccellenza ad attirare tante persone dall'estero. Ma è anche vero che, con il passare del tempo si comprendono i vantaggi di una città che è ancora a misura d'uomo», commenta Ivano Selmi in merito alla scelta di fare di Modena una base operativa fondamentale della multinazionale svedese. «Senza contare che abbiamo la fortuna di beneficiare di una posizione geografica davvero ottima». Una fortuna che però, a detta dello stesso direttore generale (un modenese doc che, seppure abituato a un linguaggio internazionale, mostra profondo affetto nei confronti della propria terra d'origine), spesso viene lasciata a se stessa. E questo perché le notevoli opportunità che una buona posizione sottintende il più delle volte non vengono sfruttate in modo adeguato. «Per quanto Tetra Pak abbia sempre fatto leva sul meglio del made in Italy e sull'innegabile competenza meccanica propria del nostro territorio, in qualche misura l'azienda subisce le carenze del sistema Modena», lamenta Selmi con misurato disap- la tua fortuna siamo noi Climatic: competenza, esperienza e affidabilità per gli impianti della tua azienda. REFRIGERAZIONE CLIMATIZZAZIONE RISCALDAMENTO ANTINCENDIO Climatic: la fortuna di avere un partner. Climatic S.r.l. 6IA6IGNOLESEs3PILAMBERTO-Os4ELs&AXsINFO CLIMATICGESTIONEIT «La scelta di insediarsi a Modena si deve alla sua eccellente tradizione in campo meccanico», ricorda Ivano Selmi, vicepresidente di Tetra Pak Packaging Solutions. «Qui gli svedesi hanno importato una nuova idea di relazione con i fornitori basata sulla partnership che si è rivelata vincente e che è stata trasferita al territorio» lizio esclusivo che tenga: Tetra Pak non parla dialetto modenese, il suo pedigree è infatti internazionale. «Quando, attirato da un annuncio sul giornale e dopo essermi fatto le ossa in un'azienda di Vignola, iniziai la mia lunga avventura in Tetra Pak», rammenta Selmi che dagli esordi nello stabilimento appena aperto a Modena, forte di un'acuta e palpabile intelligenza, ha saputo conquistare la fiducia degli svedesi e di conseguenza la vetta aziendale, «eravamo uno sparuto gruppo di persone. Una scommessa piuttosto che una certezza. Sono passati trent'anni, oggi i dipendenti sono 711 di cui oltre 450 addetti alla ricerca e allo sviluppo, ambito in cui ogni anno investiamo dai 330 ai 360 milioni di euro, ovve- Climatic offre una consulenza qualificata e un’assistenza continua per la gestione degli impianti industriali. Azienda certificata ISO 9001, Climatic si fa carico di ogni responsabilità, occupandosi della manutenzione, di eventuali riparazioni, di ottimizzazioni e adeguamenti per una migliore resa e durata degli impianti. La capacità acquisita e il costante impegno nella ricerca delle più moderne tecniche d’intervento fanno dell’azienda un punto di riferimento sul mercato. www.climaticgestione.it punto. «Accogliamo centinaia di aprirsi alle rotte internazionali con visitatori provenienti da ogni slancio rinnovato, a seconda delparte del globo, ma le infrastrutl'umore mutevole della viabilità e ture restano sempre un passo inal terno al lotto autostradale può dietro rispetto alle aspettative e sembrare tanto vicino quanto alle reali esigenze. E mi riferisco assai lontano. Nulla di nuovo, ma non solo alla viabilità, ma anche non certo quisquilie. Che però non all'ospitalità turistica». impediscono a Tetra Pak di rivenPerché il turismo non è solo queldicare un ottimo rapporto con il lo vacanziero: ci sono città che territorio e le amministrazioni lovivono del flusso di presenze Ivano Selmi, cali. Una partnership che si è conche fiere e aziende di grande ri- vicepresidente cretizzata nella realizzazione dellevanza producono. «Parliamo di di Tetra Pak l'asilo aziendale di proprietà del strutture alberghiere e di tutto Comune: «il giorno dell'inauguraPackaging Solutions ciò che vi ruota attorno, strutture zione abbiamo consegnato le chiapoco adeguate alle necessità vi al sindaco», menziona Selmi. E a che la nostra azienda presenta. Tanto che proposito di scuola, come non ricordare la nella maggior parte delle occasioni la nostra International School of Modena? «Molti dipenscelta ricade su Bologna, città di fatto dietro denti si sono trasferiti a Modena con la famil'angolo ma, a causa del traffico spesso con- glia al seguito», ricorda il direttore generale, gestionato, non sempre agevole da raggiun- «e dunque sin da subito è stato evidente che gere». È come se Modena dimenticasse di non si poteva trascurare il problema delessere una realtà produttiva di grande richia- l’istruzione di quei bambini. La scuola è stata mo, di avere importanti carte industriali da realizzata a Montale ed è rimasta svedese giocare. Lo stesso dicasi per l'aereoporto Gu- sino al 1993; oggi di fatto è scuola internazioglielmo Marconi che, per quanto Selmi rico- nale e autosufficiente, per quanto sempre supnosca che negli ultimi anni abbia iniziato ad portata dalla nostra azienda». Azienda con Sistema Qualità Certificato UNI EN ISO 9001-2000 N° 501003433 OUTLOOK 109 Ritratti d’impresa | Tetra Pak /RJ,WDOLDqLOULVXOWDWRGLLGHHVWUDWHJLFKHHRSHUDWLYHJHVWLRQDOLGLFRPPLWWHQWLHRSHUDWRULORJLVWLFLVRPPDFRQ VXOHQ]H VSHFLILFKH LQ RJQL DUHD GHOO¶RUJDQL]]D]LRQH D]LHQGDOH DG XQD EDVH RSHUDWLYD VFHOWD H FRPSHWHQWH DWWLYD LQ GLYHUVH UHDOWj H VRWWRSRVWD D YHULILFKH SHULRGLFKH (VVHUH DIILDQFDWL QHO FRQWUROOR DQFKH GRSR O¶DYYLR GHOO¶DSSDOWR GLVSRUUH GL VROX]LRQL LQQRYDWLYH H FRQWUROOL WUDVSDUHQWL /RJ,WDOLDSXQWDDGXQRXWVRXUFLQJFDSDFHGLLQWHJUD]LRQHDVVROXWDWUDGRPDQGDHRIIHUWDXQSURFHVVRGLQDPL FRHYLQFHQWHDILDQFRGHLQRVWULFOLHQWL ³(¶QHFHVVDULRFKHLOIRUQLWRUHGLPDQRG¶RSHUDQRQVLDSLYLVWRFRPHTXHOORFKHIDUjULVSDU PLDUH VHPSUH GL SL PD FRPH XQ¶D]LHQGD FKH LQ DQQL GL HVSHULHQ]H GLYHUVLILFDWH KD UDJ JLXQWR FRPSHWHQ]H WDOL GD SRWHU SRUWDUH OH SURSULH FDSDFLWj RUJDQL]]DWLYH DOO¶LQWHUQR GHOOH DWWLYLWjULFKLHVWH6ROR TXHOOH D]LHQGH FKH FDSLUDQQR FKH OD PRGLILFD GHO ORUR '1$ q IRQGDPHQWDOHSRWUDQQRVDOYDUVL 'LVSRQHQGRGLWHFQLFLHSHUVRQDOHGLPDJD]]LQRDOWDPHQWHTXDOLILFDWL/RJ,WDOLDVLSURSRQH SHURIIULUHDLSURSULFOLHQWLXQSHUFRUVRGLSDUWQHUVKLSGRYHDIIURQWDUHSUREOHPDWLFKHSURSRU UHVROX]LRQLHGHYHQWXDOPHQWHDVVXPHUVLDQFKHSURFHVVLGLWHU]LDUL]]D]LRQHGHOSHUVRQDOH SUHVHQWHQHOODD]LHQGDDSSDOWDQWH´ 'DQLOR)DHQ]D 'DQLOR)DHQ]D3UHVLGHQWH /2*,7$/,$LQXQFRQYHJQR VXOODORJLVWLFDLQ&21),1'8675,$ 02'(1$ /DORJLVWLFD x 'DWDHQWU\LQIRUPDWL]]DWD x 0RYLPHQWD]LRQHFRQFDUUHOOLHOHYDWRUL x &RQWUROORTXDOLWjHPDJD]]LQL x *HVWLRQHUDGLRIUHTXHQ]DHWLFKHWWDWXUDFROOLEROOHWWD]LRQH HPLVVLRQHERUGHUDX[JHVWLRQHLPEDOODJJLHLQYHQWDUL x &RQWUROORLQRXWSDOOHWVHFRQWHQLWRULLQJHQHUH x *HVWLRQHSLDWWDIRUPHSHUVSHGL]LRQLYLDPDUHHDHUHD /DJHVWLRQH x 6HOH]LRQHIRUPD]LRQHHJHVWLRQHGHOSHUVRQDOH x 5LOHYD]LRQHDXWRPDWLFDSUHVHQ]HVXLFDQWLHUL x 6XSSRUWRJLXULGLFRQHOOHFRQWURYHUVLHGLODYRUR x &RPSLOD]LRQHFHGROLQLSDJDHGLFKLDUD]LRQLDJOLLVWLWXWL /HFRQVXOHQ]H x 5HGD]LRQHGHOODFRQWUDWWXDOLVWLFDWUDFRPPLWWHQWHH x SUHVWDWRUHGHOVHUYL]LR 9HULILFKHLQWHUQHDOOHD]LHQGHFOLHQWLVXWHPSLHPHWR GLGLODYRUR 3UHSDUD]LRQHJDUHG¶DSSDOWRDQFKHFRQ(QWL3XEEOLFL x x &RQVXOHQ]DRUJDQL]]DWLYDLQWHJUDWD x *HVWLRQHFRQWUDWWXDOHVXJOLDSSDOWLHFRQWUROORUHJROD x ULWjSHUHQWUDPEHOHSDUWL 3URFHGXUHRUJDQL]]DWLYHFRQWUDWWXDOLOHJDOL $OWULVHUYL]L x 5HFHSWLRQFRQVHUYL]LRKVXGLSRUWLHUDWR x 3XOL]LHFLYLOLLQGXVWULDOLHJHVWLRQHDUHHYHUGL x 7UDVSRUWLQD]LRQDOLHGLQWHUQD]LRQDOL x 6HUYL]LRGLSRUWLQHULDFRQRVHQ]DJXDUGLDDUPDWD /RJ,WDOLDVRFLHWjFRQVRUWLOHQDVFHQHOGLFHPEUHGDXQ¶LGHDIUDFRRSHUDWLYHGLPRYLPHQWD]LRQHSUHVHQWLVXO WHUULWRULR%RORJQD 0RGHQD0LODQRHDOFXQHD]LHQGHLQGXVWULDOLFKHXWLOL]]DQRLVHUYL]LGHOFRQVRU]LRVWHVVRDG RJJLqSUHVHQWHQHOOHVHJXHQWLUHJLRQL(PLOLD5RPDJQD9HQHWR/RPEDUGLD3LHPRQWH )DWWXUDWRPLOLRQLGL(XUR /RJ,WDOLD6RF&RQVOHDUO )DWWXUDWRPLOLRQLGL(XUR 9LD%HJDUHOOLFDS±0RGHQD± 7HO)D[ (PDLOLQIR#ORJLWDOLDFRP )DWWXUDWRPLOLRQLGL(XUR 6LWRLQWHUQHWZZZORJLWDOLDFRP )DWWXUDWRPLOLRQLGL(XUR ro circa il 4 per cento del fatturato. InveIl marchio Tetra Pak stimento che per noi rappresenta un eleè anche simbolo mento competitivo fondamentale, tandella capacità del gruppo to da non aver tagliato neppure un singodi trasferire sul territorio lo euro nonostante il momento difficile». la sua visione globale Momento complesso per l'economia e i suoi modelli organizzativi. globale che non sembra lasciare indiffe«La nostra società non ragiona rente neppure la regina indiscussa del in termini di "mordi e fuggi"», packaging per alimenti, anche se sono commenta Ivano Selmi. in molti a immaginare che una multi«Internazionalizzazione nazionale del calibro di Tetra Pak, forte vuole anche dire soffrire per anni di 21.000 addetti nel mondo e con un senza la certezza del risultato, fatturato complessivo annuo di 8,8 significa possedere spalle robuste miliardi di euro, sia uscita quasi del grazie a cui investire tutto indenne da una crisi senza eguali nel lungo periodo» da decenni e ancora lungi dall'essere archiviata. «Per quanto riguarda il grande business legato al materiale di confezionamento», puntualizza Selmi, «anGuardare al di là del proprio naso e che nel 2009 l'azienda ha mantenuto le ben oltre l'orizzonte conosciuto, ipotizusuali posizioni. Abbiamo avuto però zando scenari alternativi, è infatti per un calo del 30-35 per cento nelle comIl riciclo dei cartoni per bevande Selmi presupposto indispensabile non somesse degli impianti, contrazione in liè in continua espansione: lo per costruire e salvaguardare una renea con l'andamento del settore meccate di fornitura quanto mai efficiente, ma nico. Come la maggior parte delle imnel in Italia sono stati prese, siamo stati quindi costretti a poanche per conquistare e mantenere quelseparati dai rifiuti generici sticipare investimenti al momento non la presenza globale «che rappresenta la oltre miliardi di confezioni ritenuti indispensabili. In simili condinostra fortuna». Per quanto, a dirla tutzioni risulta più che mai fondamentale ta, la Dea bendata in proposito vanti ben per alimenti, non perdere nessuno per strada, motipochi meriti. «Non si può ragionare in con circa tonnellate vo per cui il colloquio con i nostri fornitermini di "mordi e fuggi". Internaziodi materiale riciclato tori non è mai venuto meno. Tanto più nalizzare un'impresa vuole anche dire sofSono i comuni italiani che con alcuni di loro lavoriamo gomito frire per anni senza la certezza del ria gomito sin dagli esordi». sultato, significa possedere spalle robudove la raccolta differenziata Un dialogo costante che dello stretto ste grazie a cui investire per molto temdei contenitori Tetra Pak rapporto con i fornitori ha fatto la sua po con scarso ritorno. Un esempio? Il paè già attiva. dre degli attuali proprietari si interessò cifra stilistica e che ha gettato le basi, già in tempi non sospetti, di quel che di alla Russia quando ancora il mercato L’elenco completo dei comuni fatto si traduce in una rete d'impresa anrusso non esisteva». dove si effettua la raccolta te litteram. «Sin dal primo giorno abE visione di lungo termine significa è consultabile sul sito biamo mutuato il sistema di produzioanche prendere in considerazione le www.tetrapak.com ne svedese. Il che significa rivolgersi non conseguenze dello strepitoso successo più a diversi fornitori per singoli pezzi, codi massa dei propri prodotti e dunque me era d'uopo negli anni Ottanta, ma piuttosto coinvolgere il par- considerare le conseguenze per l'impatto ambientale di un numetner nello sviluppo e nella produzione di intere parti delle nostre ro spropositato di contenitori usa e getta. «L'imballaggio deve far macchine». Primo comandamento, dunque, lavorare in partner- risparmiare più di quanto costa» ammoniva già nel lontano 1951 ship con clienti e fornitori: un percorso comune che esige però una Ruben Rausing, che fin da allora aveva compreso come crescita gestione autonoma sempre e comunque nel rispetto delle esigen- economica, sostenibilità ambientale e responsabilità civile siano ze del committente. «Committente», ammonisce il direttore gene- gemelli siamesi impossibili da separare. Un concetto oggi assai rale della sede modenese di Tetra Pak, «che non può mai esimersi gettonato ma che allora si presumeva fosse prerogativa di dal possedere una visione di lungo termine». un'esclusiva élite di menti illuminate di cui l'uomo di Rauss era Impegno ambientale 2008 2 16.000 2.000 OUTLOOK 111 Ritratti d’impresa | Tetra Pak DIVISIONE ROBOTICA & LOGISTICA DIVISIONE TILE senza dubbio esimio esponente. Composti per il 74 per cento da carta proveniente da foreste scandinave gestite in modo sostenibile dove, come ricorda Selmi, «per ogni albero tagliato ne vengono piantati quattro», i prodotti paladini della bontà nel corso degli ultimi due decenni hanno ridotto il proprio peso del 20 per cento. Gli impalpabili strati di polietilene a bassa densità che rivestono i contenitori Tetra Pak tanto all'interno quanto all'esterno, garantiscono infatti il massimo delle prestazioni con il minimo impiego di materiale, mentre l'alluminio presente negli imballaggi per alimenti destinati alla lunga conservazione vanta il merito di essere il più sottile utilizzato a livello industriale, con un volume inferiore del 30 per cento rispetto a sei lustri fa. Inoltre l'azienda non è seconda a nessuno nell'abilità di esplorare e mettere in atto tutte le forme di recupero possibili (si passa dagli articoli di cancelleria alle pubblicazioni editoriali) e questo anche grazie alla costante collaborazione con gli atenei italiani. E se per il colosso del profondo nord invaghito dello stivale tricolore la vocazione ambientalista è una componente essenziale della mission aziendale, altrettanto si può affermare in merito alla puntuale attenzione nei confronti delle risorse umane. « Se sono qui da così tanto tempo è perché Tetra Pak da sempre si prende cura delle persone», ammicca non senza un pizzico di autoironia Ivano Selmi. «Siamo consapevoli che sono le persone che lavorano con noi a essere il nostro asset principale». E che, forti di un piano di benefit flessibile pensato ad hoc e tarato sulle esigenze del singolo, possono, se necessario, lavorare da casa, trascorrere qualche ora del proprio tempo libero nella palestra aziendale dotata di sauna, oppure portare i propri figli in quello stesso asilo voluto con forza da Tetra Pak ma di proprietà del Comune e realizzato in accordo con l'amministrazione locale. Ma per «l'azienda degli stranieri» (era chiamata così perché tecnici e dirigenti di aspetto scandinavo che, con le famiglie al seguito, suscitavano notevole curiosità in una città dei primi anni Ottanta ancora poco avvezza alla presenza straniera) prendersi cura dei propri dipendenti in primo luogo equivale a investire nella formazione di giovani leve. «Young talent, giovani laureati subito assunti previa selezione cui, oltre a un salario adeguato», tiene a precisare Selmi, «viene data l'opportunità di seguire un percorso formativo della durata di due anni che contempla anche un periodo di apprendistato all'estero. Ognuno di loro viene affiancato da un top manager». Ovvero una sorta di coach, o se si preferisce tutor (come si usa dire), ben lieto di condividere il proprio sapere a beneficio del giovane pupillo. Perché, come ricorda il nostro ospite, «è indispensabile mettere l'esperienza a disposizione di coloro che devono crescere». DIVISIONE SANITARI DIVISIONE TECNOLOGIE AMBIENTALI IL TUTTO WWW.SITI-BT.COM È PIÙ DELLE SINGOLE PARTI Fare meccanica... dall’idea al prodotto finito OUTLOOK 113 Via P. Miani 254 - 41054 Marano sul Panaro (MO) - Tel. +39 059 7578911 - [email protected] - www.gruppocms.com