Comunicato n° MG 2015/04 Conservatorio di Musica “Luca Marenzio” piazza A. Benedetti Michelangeli, 1 – 25121 Brescia tel. 030 2886711 – fax 030 3770337 – sito www.conservatorio,brescia.it Ufficio Stampa LOCANDINA Sabato 28 febbraio – ore 21 – Auditorium San Barnaba in corso Magenta – Omaggio a Adolphe Sax, concerto di Gianni Alberti (saxofono soprano e contralto) e Giampaolo Stuani (pianoforte) con l‟Orchestra da camera del Conservatorio “L. Marenzio” di Brescia diretta da Martim Sousa Tavares. In programma musiche di Glazunov, Aquilanti e Ugoletti. Ingresso libero. COMUNICATO STAMPA (v. immagini allegate) Sabato 28 febbraio alle ore 21 all‟Auditorium San Barnaba in corso Magenta si terrà il concerto ”Omaggio a Adolphe Sax”, con la pertcipazione di due docenti del Conservatorio di Brescia, Gianni Alberti (saxofono soprano e contralto) e Giampaolo Stuani (pianoforte) con l‟Orchestra da camera del Conservatorio “L. Marenzio” di Brescia diretta da Martim Sousa Tavares. Antoine-Joseph Sax, detto Adolphe (Dinant, 6 novembre 1814 – Parigi, 7 febbraio 1894), è stato un inventore e costruttore di strumenti musicali belga, e deve la sua fama soprattutto all'invenzione del sassofono. Figlio a sua volta di un costruttore di strumenti musicali, iniziò la carriera a soli sedici anni esponendo i suoi lavori, ed ottenendo il suo primo brevetto (si trattava di un clarinetto basso) già pochi anni più tardi. A trentadue brevettò la famiglia di sassofoni completa (sopranino, soprano, contralto, tenore, baritono, basso e contrabbasso), ed è dodici il numero totale di brevetti ottenuti da Sax. In Italia fu “raccomandato” da Rossini, che fece adottare vari suoi strumenti dal Conservatorio di Bologna, ma già nel 1842 Hector Berlioz aveva magnificato le qualità del sassofono. Fondamentale fu l‟intuizione che il timbro di uno strumento era essenzialmente „„determinato dalle proporzioni assegnate alla colonna d‟aria in rapporto a quelle del corpo dello strumento che la contiene‟‟ e non quindi dai materiali impiegati (rame, legno ottone, ecc.). Produsse delle trombe particolari (lunghe e diritte) per la grande scena dell‟Aida di Verdi, delle quali sopravvivono acuni esemplari. Il compositore italiano non le volle per la “prima” de Il Cairo nel 1871, privilegiando Pelitti di Milano, ma quando gli fu detto che, per la rappresentazione all‟Opera di Parigi si sarebbero dovuti utilizzare molti più strumenti a causa delle dimensioni del teatro, accettò, naturalmente imponendo alcune condizioni relative al timbro. Esiste una fotografia conservata nella biblioteca dell‟Opera che mostra sei di questi strumenti. Boicottato in tutti i modi dai concorrenti, compresi aggressioni fisiche ed incendi dolosi alla sua ditta, molti dei suoi duecento dipendenti furono indotti a licenziarsi. Il programma si aprirà con il Concerto in mi bemolle op. 109 per sax contralto e orchestra d‟archi composto a Parigi da Aleksandr Glazunov nel 1934 su invito di Sigurd Rascher, sassofonista tedesco naturalizzato svedese. L‟uscita del brano precede nella stessa città l‟esecuzione di alcune delle più note composizioni per questo strumento, il Concertino da camera di Jacques Ibert (1935) e “Scaramouche” di Darius Milhaud, (1939). Glazunov non separa i tempi del concerto, ma tende a privilegiare una forma rapsodica senza soluzioni di continuità, all‟interno della quale emerge in maniera ciclica il tema iniziale in una innumerevole varietà ritmica e di organico strumentale. Comunicato n° MG 2015/04 Seguono due composizioni contemporanee di autore vivente, la prima delle quali è il Concerto per sax contralto e Orchestra d‟archi di Giancarlo Aquilanti, marchigiano e dal 1992 docente alla Stanford University in California, che possiede uno stile che ingloba elementi classici, contemporanei, jazz e richiami della musica popolare della sua terra. Aquilanti è molto attivo anche come direttore d‟orchestra. Dalla sua biografia ufficiale apprendiamo che “ha recentemente portato a termine la stesura dell‟opera in tre atti Oxford Companions, ambientata nel 1960 presso l‟università inglese di Oxford. Il libretto fa riemergere un capitolo tragico della storia europea che non ha escluso nessuno dai suoi orrori e lasciti, né vinti né vincitori: la seconda guerra mondiale e la persecuzione nazista verso gli ebrei. Oxford Companions è un‟opera che affronta molteplici temi come il senso della cultura, l‟amore, l‟amicizia, nonché il dilemma etico che vede l‟uomo costretto a dover scegliere tra la giustizia sociale e la difesa degli affetti personali”. L‟ultimo brano in programma è del bresciano Paolo Ugoletti, docente di Composizione dal 1989 al Conservatorio cittadino. Si tratta del Concerto per sax soprano,pianoforte e orchestra d‟archi. Per diversi anni ha collaborato con la “Sagra Musicale Umbra” componendo numerose opere; tra queste si ricordano il Gloria della Missa Solemnis Resurrectionis, eseguita in prima assoluta a Roma in occasione del Giubileo 2000 ed il completamento del Lacrymosa e la composizione dell‟Amen del Requiem di Mozart nel 2002. Nel 1989 ha firmato composizioni cameristiche e solistiche per Radio France e per il Cabrillo Festival (California – U.S.A.). Compositore molto prolifico, nei primi anni ‟90 ha trovato particolare interesse anche nella musica tradizionale irlandese, dallo studio della quale nasce una vera passione per il genere che, negli anni seguenti, ispira la composizione di numerosi lavori legati al mondo e all‟espressività celtica. Fra i vari suoi lavori, molto particolare ed elegante il suo concerto per violino elettrico e orchestra. Ingresso libero. Marco Ghiglione