La storia del sapone Un viaggio tra bolle e profumi II C Scuola secondaria di I grado Rinascita Livi Proff. De Fronzo – Rodia – Ruggeri Il sapone... Il sapone è generalmente un sale di sodio o di potassio di un acido carbossilico a lunga catena. Viene prodotto e usato per sciogliere le sostanze grasse nei processi di pulizia. Si prepara per mezzo di un processo denominato saponificazione partendo da grassi di origine animale o vegetale. Le qualità... Il sapone deve essere neutro e non deve essere unto o di cattivo odore. Il sapone deve essere pastoso ma non duro, schiumogeno, non friabile e una volta asciugato deve mantenere la sua forma. Frantoi e saponi... Nei frantoi di una volta il sapone era prodotto con la spremitura di olive che restava nelle macine del frantoio dopo la prima spremitura. Spesso si tratta di olio di una qualità pessima, di cui la legge vieta la commercializzazione come olio da cucina. La scoperta... Esistono varie circostanze che possono aver portato casualmente alla scoperta del sapone, ma è anche possibile che sia avvenuta per via sperimentale. Probabilmente per prime si ottennero da soluzioni di cenere di legno, che poi vennero usate per la saponificazione di scarti animali ed oli vegetali. . Igiene antica... Nell'antichità il problema dell'igiene personale non era considerato prioritario (non per la scarsità di acqua calda ma per gli effetti sull'epidermide della soda e per il lezzo derivante dall'uso di grasso animale). Le prime tecniche di pulizia furono sviluppate per pulire tessuti e indumenti, generalmente con l'utilizzo di argille, cenere e piante saponarie. L'Oriente... Solo dopo essere entrati in contatto col mondo orientale islamico, nell'età delle Crociate, ci s'impadronì delle tecniche di fabbricazione di un sapone meno aggressivo, con l'uso di grassi vegetali, aromi e sostanze lenitive quali il balsamo. Il sapone entrò infatti in Europa grazie ai mercanti veneziani e genovesi e, per procacciarselo, dame e gentiluomini erano disposti a pagare cifre molto alte. Mesopotamia... La prima testimonianza dell'esistenza del sapone risale al 2800 a.C. e proviene da scavi nella zona dell'antica Babilonia. In quella zona fu ritrovato un materiale simile al sapone conservato in cilindri d'argilla che recano incise delle ricette per la preparazione. Egitto... Dal papiro di Ebers (ca. 1550 a.C.) si apprende che gli egiziani si lavavano regolarmente con un sapone preparato mescolando grasso animale e oli vegetali con un minerale ricco di soda, raccolto nella valle del Nilo. Documenti egiziani riportano di una sostanza simile al sapone utilizzata per la preparazione della lana alla tessitura. Antica Roma... I Romani (e anche i Greci) per i quali il bagno alle terme era un'importante attività sociale oltre che una pratica igienica, non usavano il sapone come detergente. Utilizzavano pomice, creta finissima, soda, argilla, polvere di equiseto, farina di fave e massaggiavano il corpo con olio di oliva. Arabi... Gli arabi creavano saponi utilizzando grassi vegetali come l'olio di oliva ed essenze aromatiche come l'olio di alloro, che sono ancora oggi gli ingredienti principali del Sapone di Aleppo. Per la saponificazione utilizzarono per primi la soda caustica, metodo che è rimasto sostanzialmente invariato fino ai nostri giorni (manoscritto di al-Razi 865-925). I saponi arabi, profumati e colorati, solidi o liquidi, raggiunsero la Spagna e la Sicilia dopo l'800, sull'onda dell'espansione araba, e il resto d'Europa dopo la fine delle crociate. Europa... Si conosce poco sull'uso del sapone negli anni che seguirono la caduta di Roma. Esistono notizie su fabbricanti di sapone in Europa a partire dal primo millennio. La produzione del sapone si andò affermando soprattutto in Spagna, Italia e Francia, nelle aree dove erano disponibili le piante marine (dalle cui ceneri si ottiene la soda) e l'olio d'oliva: materie prime con le quali si fabbrica un sapone di qualità molto superiore a quello fatto con grasso animale e con soda caustica. L'Italia fu forse la prima a produrre questo tipo di saponi, duri e adatti all'igiene personale, in particolare Venezia, Genova e Savona. Dal XIX sec. ... Nel 1789 Nicolas Leblanc scoprì come ottenere dal sale comune della soda di buona qualità, che da quel momento fu disponibile a basso prezzo e in grande quantità. Il procedimento Leblanc rimarrà in uso fino al 1870, quando verrà soppiantato dal metodo Solvay adottato ancora oggi. Queste conoscenze aprono la strada alla produzione di sapone su ampia scala e a basso prezzo; di conseguenza attorno alla metà dell'Ottocento si ha un diffuso miglioramento dell'igiene personale, e l'abitudine di fare un bagno diviene comune. Ma già all'inizio del XX secolo compaiono i primi detergenti sintetici che avrebbero soppiantato il sapone. … ad oggi Nel 1903 Geissler e Bauer, due chimici tedeschi, inventarono un sapone in polvere (Persil), che fu commercializzato dalla società tedesca Henkel. Fu poi la scarsità di grassi durante la Prima guerra mondiale e di grassi e olio durante la Seconda guerra a spingere i ricercatori a cercare alternative. Il primo prodotto per il bucato totalmente sintetico apparve nel 1946, negli Stati Uniti. Da qui si sono sviluppati tutti i prodotti che conosciamo oggi, differenziati e specifici per ogni uso, alcuni addizionati di agenti antimicrobici, ed in continua evoluzione per ovviare ai problemi di inquinamento o tossicità che continuano a emergere con il passare del tempo.