IL REDDITO DI BASE
• L.R. 31 marzo 2006, n. 6
• Indirizzi per la predisposizione del Regolamento sul
reddito di base
• Regolamento per l 'attivazione sperimentale del reddito
di base per la cittadinanza (art.59 l.r. 31.03.2006)
Fonte: Regione FVG
(Assessorato alla Sanità, al Lavoro, alle Finanze)
Elaborazione: Usr Cisl Fvg
maggio 2007
COS’E’ IL REDDITO DI BASE?
• Misura che consente, attraverso l’attivazione delle risorse
individuali e familiari, di ridare dignità all’individuo, rendendolo
più autonomo da situazioni di bisogno e facendo crescere le sue
capacità
…UN PROGETTO PERSONALIZZATO
• pensato per le famiglie/persone maggiormente vulnerabili con
poche risorse proprie
– uomini/donne
– persone a bassa istruzione
– soggetti poco appetibili sul mercato del lavoro
• Impegno a fare + deterrenti economici
– Minore: accompagnamento del percorso di istruzione
secondaria o di formazione professionale
MODALITA’ DI FINANZIAMENTO
• Finanziamento biennale + criterio della
competenza economica
– assicurare ai beneficiari continuità
dell’intervento ed ai Servizi Sociali dei
Comuni la gestione “a sportello” della
misura
OBIETTIVO: AUTONOMIA
ECONOMICA DELLA PERSONA
• Rdb = patto di abilitazione, impegno di
comunità
– POLITICA RIPARATIVA ED ATTIVA
MISURA DELL’AIUTO AL SINGOLO
NUCLEO FAMILIARE
• Stabilito per un massimo di 3/4 scaglioni (di
reddito/di deficit/ di aiuto)
– Soluzione che concilia esigenze di equità e
di semplificazione gestionale della misura
I BENEFICIARI…
OVVERO IL NUCLEO FAMILIARE NEL
SUO COMPLESSO
• Rdb = strumento che favorisce sia le
relazioni e la solidarietà (l. 328/00), sia
l’autonomia di ciascun componente della
famiglia
IL PATTO DI SERVIZIO E LE VARIAZIONI ALLA
SITUAZIONE ECONOMICA
• Sono previsti:
– Procedura di revoca del beneficio in caso di
rifiuto dell’offerta di lavoro
– Obbligo di notifica per il beneficiario della
modifica della situazione economica quando
le variazioni reddituali e/o patrimoniali
incidano in misura superiore al 30%
VALUTAZIONI E VERIFICHE
• Attivazione di un sistema di monitoraggio
attento e puntuale sotto il profilo dei
contenuti e dei processi
– Valutazione EX ANTE, IN ITINERE, ED
POST della misura
CONDIZIONI IRRINUNCIABILI PER
AVVIARE LA MISURA
• Predisporre gli atti attuativi
– Regolamento
– Individuazione strumenti di monitoraggio
• Dare attuazione concreta all’intervento
• Monitorare l’attuazione
• Sostenere e accompagnare il sistema dei
Servizi Sociali e dei Centri per l’impiego
– Competenze: DCSPS, Servizio pianificazione
e interventi sociali + supporto operativo di un
apposito gruppo di lavoro permanentemente
ed esclusivamente costituito e dedicato,
formato da personale di nuova acquisizione
per la Direzione
IL REGOLAMENTO EX L.R. 6/2006 (ART. 59)
disciplina la sperimentazione del Rdb in Fvg negli anni
2007-2011, nei limiti delle risorse finanziarie previste
con legge di bilancio annuale e trasferite agli Enti
gestori del Servizio Sociale dei Comuni
• OGGETTO (art. 1): disciplina le caratteristiche e le
modalità di attuazione del Rdb
• FINALITA’ (art. 2): fornire alle persone un aiuto per
avquisire maggiore autonomia economica, migliore
inserimento sociale e capacità di perseguire il proprio
progetto di vita
REGOLAMENTO E DEFINIZIONI
art.3
• Patto preliminare=accordo stipulato tra persona richiedente il Rdb e il
Servizio Sociale dei Comuni e ondizione necessaria per l’erogazione
provvisoria del Rdb
• Patto definitivo=accordo tra i medesimi soggetti contenente il reciproco
impegno a rispettare il programma concordato
• Patto di servizio=accordo stipulato tra il Centro per l’Impiego e la
persona in età lavorativa, che ha rilasciato la dichiarazione di disponibilità
• Reddito minimo equivalente=parametro di riferimento per determinare
la misura del Rdb in relazione alla capacità economica equivalente del
nucleo familiare
• Progetto personalizzato=accordo stipulato tra il richiedente eil Rdb e il
Servizio Sociale del Comuni contenente il programma di intervento multi
istituzionale per la presa in carico integrata di una o più persone dello
stesso nucleo familiare
MODALITA’ DI COORDINAMENTO
Art. 4
I Servizi Sociali dei Comuni possono attivare progetti personalizzati che
raccordano i Rdb con altri benefici ed interventi relativi alle politiche di
protezione sociale, sanitaria, abitativa, dei trasporti, dell’educazione,
formative, del lavoro
IL REDDITO MINIMO EQUIVALENTE
Art. 5
Per gli anni 2007-2008 il valore del reddito minimo equivalente corrisponde a
5.000,00 euro annui
CAPACITA’ ECONOMICA EQUIVALENTE
Art. 6
• Viene valutata mediante apposito indicatore (C.E.E.), che, a sua
volta, è determinato con l’applicazione delle modalità previste per
l’ISEE
• Gli elementi di calcolo delle entrate:
1. Valore delle entrate
2. Variazioni documentate o certificate
3. Variazioni del nucleo familiare
4. Entrate aggiuntive una tantum
CERTIFICAZIONE DELLA CEE
Art. 7
• Può essere certificata dai Comuni, dal Servizio Sociale dei
Comuni e da altri soggetti autorizzati al rilascio attestazioni ISEE
• Il Servizio Sociale può avvalersi, dietro convenzione, di soggetti
autorizzati (schema-tipo di convenzione disponibile in Regione)
• BENEFICIARI DEL RDB
Artt. 8-9
• Nuclei familiari residenti in Regione con CEE
determinato
• Il nucleo familiare di riferimento è quello della
persona richiedente
• Si considerano residenti anche le persone
senza fissa dimora
MISURA E DURATA DEL RDB
Art. 10
• La misura del Rdb è PARI alla differenza tra il valore del reddito
minimo equivalente e la CEE
• La durata è di 12 MESI
• Può essere rinnovato in casi tassativi, per UNA SOLA VOLTA
MONITORAGGIO A EVALUTAZIONE
Art. 11
• Riguardano i risultati ottenuti e le modalità
organizzative adottate
• Indicatori di valutazione:
1.
2.
3.
4.
Caratteristiche dei nuclei familiari beneficiari
Superamento della condizione di iniziale difficoltà
Stato di attuazione degli accordi stipulati
Operatori e servizi coinvolti nell’attuazione della misura
MODALITA’ DI RIPARTO AGLI ENTI GESTORI DEL
SERVIZIO SOCIALE
Art. 12
•
ANNO 2007: le risorse diponibili nel bilancio sono ripartite tra gli
enti gestori del Servizio Sociale dei Comuni in base alla
popolazione tra i 18 e 64 anni
•
1.
DAL 2008 - CRITERI:
80% in via anticipata in base alla popolazione tra i 18 e 64 anni
residente in ogni ambito distrettuale
20% in base al fabbisogno necessario a garantire la copertura dei
costi relativi ai nuclei familiari presi in carico
2.
RENDICONTAZIONE
Art. 13
Effettuata dagli enti gestori del Servizio Sociale dei Comuni
MODALITA’ DI CONCESSIONE ED
EROGAZIONE
Artt. 14 -15 Capo II
• RICHIESTA
• PRESENTAZIONE DOMANDA - RDB IN VIA
PROVVISORIA - STIPULA PATTO
PRELIMINARE
• STIPULA PATTO DEFINITIVO (entro 3 mesi
da quello provvisorio)
• EVASIONE DELLE DOMANDE in ordine
cronologico
• EROGAZIONE MENSILE, dal primo giorno
del mese successivo alla stipula del patto
preliminare
OBBLIGHI DEI BENEFICIARI
Art. 16
• Comunicare tempestivamente al Servizio Sociale ogni variazione
(reddito - nucleo familiare)
• Rispettare gli impegni assunti con la stipula dei Patti
SOSPENSIONE,RIDUZIONE,REVOCA DEL RSB
Artt. 17-18
• Mancato rispetto impegni
• Presenza di conflitti all’interno del nucleo familiare
• Perdita delle condizione previste
RICALCOLO DEL RDB
Art. 19
La misura è determinata in aumento se la differenza tra reddito
erogato e nuovo importo spettante risulta superiore a
100,00 euro annui
OBIETTIVI DEL RDB
• Contrastare la povertà e l’esclusione sociale con
un intervento monetario di integrazione al
reddito
• Far acquisire alle persone maggiore capacità
economica e, quindi, di scelta
• Coordinare accanto all’aiuto monetario una
pluralità di altri interventi di aiuto
all’occupazione, formazione, sostegno sociale
individuale
FUNZIONI DEL SERVIZIO SOCIALE DEI COMUNI
•
•
•
•
•
Coordinare la misura con gli altri interventi e servizi prestati al nucleo familiare
Gestire le risorse familiari
Individuare i beneficiri e provvedere all’erogazione
Raccordarsi con i Centri per l’impiego
Raccogliere e trasmettere i dati per la sperimentazione e monitoraggio
– Autonomia organizzativa di ciascun Ente Getsore del Servizio Sociale
…DELLA REGIONE
•
•
•
•
•
Finanziare la misura e ripartirla tra gli Enti Gestori
Garantire l’equilibrio territoriale
Monitorare e valutare in itinere
Stabilire le modalità di raccolta delle informazioni
Sensibilizzare e supportare gli enti locali, attraverso la programmazione di
misure di accompagnamento
…E DEI CENTRI PER L’IMPIEGO
Stipulare con i beneficiari il Patto di Servizio
Coordinare con il Servizio Sociale lo scambio di informazioni ca. i Patti di
servizio
Raccogliere e trasmettere i dati
SOGGETTI AVENTI DIRITTO
• Residenti (anche senza fissa dimora) in regione da almeno 24
mesi dalla data della domanda e con almeno 16 anni d’età
• Appartenenti ad un nucleo familiare la cui situazione
economica complessiva risulti sotto la soglia di povertà
– Nucleo familiare ex DPR 30 maggio 1989, n.223 e successive
modifiche
SITUAZIONI DI PRECEDENZA (ex l.r. 11/2006)
•Gestanti in situazioni di disagio socio-economico
•Genitore/i con figli minori sotto la linea di povertà per
•Perdita del lavoro/modificazione situazione lavorativa entro i
primi 8 anni di vita del bambino
•Decesso di familiare precettore di reddito
•Inabilità temporanea al lavoro
LA LINEA DI POVERTA’ REGIONALE
• SOGLIA LIMITE DELLA CAPACITA’ ECONOMICA DI UN
NUCLEO FAMILIARE DI PROVVEDERE AI PROPRI BISOGNI IN
AUTONOMIA
ISE-E + CE (Capacità Economica nucleo fam.) + CEE
(Capacità Economica Equivalente per ciascun
componente nucleo)
– Si vedano allegati
MISURA DELL’AIUTO…IPOTESI
• In misura variabile e continua sufficiente a colmare il deficit
derivante dalla differenza tra soglia e indicatore CE
• In misura fissa di importo pari a x euro
• Per scaglioni
• Importi disuguali sul territorio e tra i beneficiari
…E QUELLE SUI BENEFICIARI
•
Ai singoli componenti del nucleo, In parti uguali o in parti
diverse in ragione del rispettivo “ruolo familiare”?
• Oppure, ai nucleo familiari complessivamente intesi?
– Pro e contro
DURATA DELL’AIUTO (ANNUALE)
• CONCESSO IN RATE MENSILI PER UN PERIODO DI 12 MESI,
RINNOVABILE PER UNA SOLA VOLTA
CRITERI DI RIPARTO
• Stabiliti dalla Giunta:
– tengono conto della popolazione e dell’incidenza della povertà
stimata per i diversi ambiti territoriali
– …e delle domande ammissibili
– ps una quota di risorse sarà riservata a fondo di
compensazione o per situazioni particolari
MODALITA’ DI GESTIONE – IPOTESI
• Le risorse vengono amministrate dagli Enti con criteri che
assicurino la disponibilità costante
• I responsabili del Servizio Sociale dispongono di un budget
mensile sul quale gli aiuti vengono impegnati contabilmente
mese per mese, nel rispetto del criterio di
– Competenza finanziaria?
– Competenza economica?
ISTANZA DI AMMISSIONE E… AMMISSIONE
•
•
•
•
Presentazione domanda + dichiarazione CEE
Verifica regolarità domanda (a carico del Servizio Sociale)
Dichiarazione di ammissibilità
Trasmissione degli atti al Centro per l’impiego, se il richiedente è in
età lavorativa e privo di occupazione: sottoscrizione del Patto di
Servizio
CONCESSIONE ED EROGAZIONE
• ENTRO IL MESE SUCCESSIVO ALLA DATA DI RICEVIMENTO
DELLA DOMANDA
– Se le domande ammissibili superano il budget mensile,
verranno soddisfatte in ordine decrescente di gravità del
bisogno economico. Le domande non soddisfatte
concorreranno automaticamente per l’accesso alle risorse del
mese successivo
• OBBLIGHI DEL BENEFICIARIO
– Comunicare tempestivamente al Servizio Sociale ogni
variazione delle condizioni di reddito
– Rispettare gli impegni del Patto di Servizio
– Mantenere la residenza nel territorio regionale
CARATTERISTICHE DEL BENEFICIO
•
•
•
•
Incedibilità
Insequestrabilità/impignorabilità
Equiparazione alla pensione sociale
Erogato come assegno mensile non trasferibile o bonifico bancario
VARIAZIONI ALLA SITUAZIONE ECONOMICA
• Vanno considerati:
– tutti gli eventi che influiscono sulle componenti del calcolo
– le variazioni che derivano da una mutata composizione del
nucleo familiare
• Ipotesi
– L’importo è fisso ed invariabile per la durata dell’aiuto (12
mesi)
– L’importo varia in ragione del variare delle condizioni
economiche del nucleo familiare: l’indicatore CEE viene
calcolato per ulteriori 12 mesi o per il periodo residuale?
– L’importo varia solo quando la variazione delle condizioni
economiche del nucleo fam. è superiore ad un x%
SCHEMA ISE
•
•
•
ISEE = ISE/S (coefficiente familiare)
ISE = ISR (indicatore della situazione reddituale) + ISP (Indicatore della
situazione patrimoniale)
ISEE = (ISR+ISP)/S = REDDITO EQUIVALENTE PER CIASCUN
COMPONENTE DEL NUCLEO FAMILIARE
SCHEMA CEE
•
•
•
ISE* = ISR *+ ISP*
ISR * = ISR + INTEGRAZIONI - SPESE MERITORIE
CEE = (ISR* + ISP*)/S = REDDITO EQUIVALENTE PER CIASCUN
COMPONENTE IL NUCLEO FAMILIARE
CRITERI DI RIPARTO TRA I BENEFICIARI
•
•
CRITERIO DELLA QUOTA UGUALE PER TUTTI I COMPONENTI CHE
POSSONO FARE DOMANDA PER IL RDC
CRITERIO DELLA QUOTA DIFFERENZIATA IN BASE AL RUOLO
FAMILIARE*
– secondo una classificazione predeterminata dei ruoli e dei coefficienti
VARIANTE RELATIVA ALLE MAGGIORAZIONI
• Casi in cui sono dovute le maggiorazioni del coefficiente
familiare:
–
–
–
–
–
nucleo monogenitore con almeno un figlio minore
nucleo con entrambi i genitori lavoratori e figli minori
presenza di un componente con handicap psicofisico*
presenza di un componente con invalidità superiore al 66%*
per questi casi è possibile pensare ad una redistribuzione delle
maggiorazioni
• Procedure operative per la valutazione della varianti della
situazione economica. Ipotesi:
– Calcolare il valore CEE alla data della domanda e proiettare tale valore
nell’arco dei 12 mesi successivi
– In caso di modifiche significative, queste vanno a modificare
l’importo SOLO per i mesi che mancano alla scadenza del periodo di
erogazione, fissato in 12 mesi dalla domanda (o dal rinnovo) e non
comportano un conteggio ex novo del periodo di 12 mesi.
– IPOTESI SULLE MODALITA’ DI CALCOLO
VARIAZIONI DA NOTIFICARE
• Situazione familiare: qualsiasi evento che possa
modificare il coefficiente di equivalenza
• Componenti reddituale e patrimoniale: quelle
variazioni il cui effetto congiunto e cumulato
comporti una variazione dell’indicatore CEE
significativa. Da determinare la percentuale
GLI INDIRIZZI DELLA GIUNTA*
• INTRODUZIONE DELLA MISURA
– Modalità ORIZZONTALE: misura di aiuto universale per
categorie di beneficiari per i quali l’esclusione sociale è da
ricondursi alla sola carenza grave di reddito
– Modalità VERTICALE: misura di aiuto integrato con progetti
personalizzati per categorie di beneficiari per i quali
l’esclusione sociale è dipendente da fenomeni di marginalità
sociale che si acompagnano alla carenza grave di autonomia
economica
– * sperimentazione: 5 anni
• MODALITA’ DELLA SPERIMENTAZIONE
– Valutazione ex ante, in itinere ed ex post**
– Adozione di metodi scientifici per la valutazione economicosociale dei comportamenti dei beneficiari e del funzionamento
dei servizi**
– **a carico del NUVV - gruppo tecnico di riferimento
L’OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE E
DELLA SPERIMENTAZIONE
• Problematiche da osservare con la sperimentazione
–
–
–
–
–
Durata del periodo di bisogno
Take up rate
Consumi familiari
Esiti
Abbandono scolastico
• Parametri da variare durante la sperimentazione:
– modalità di erogazione
– generosità del sussidio
– incentivi da associare al sussidio (earnings disregards;
employment benefits)
– informazione
– ruolo dei servizi sociali
– misure di sostegno all’istruzione
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LR 31 marzo 2006, n. 6 - USR CISL