“SCUOLA INFERMIERI A. A. 2011-2012”
I^ LEZIONE
Roma 14/03/2012
“Elementi fondamentali di
oncologia clinica”
Dr. P.L. Pompili-Dr.ssa M. Colloca-Dr. F. GrifalchiOSPEDALE M. G. VANNINI
U.O.C. MEDICINA
U.O.S. ONCOLOGIA DAY-HOSPITAL
 La patologia oncologica seconda causa di mortalità
dopo le malattie cardiovascolari
 Negli ultimi decenni si sono osservati sostanziali
cambiamenti nella mortalità dei tumori, che è
complessivamente diminuita:
-
diminuiti i tumori dello stomaco e polmone
(maggiormente negli uomini);
ridotta la mortalità di alcuni tumori grazie ai programmi
di prevenzione e al miglioramento delle terapie (cervice
uterina, mammella, colon-retto)
 La sopravvivenza è migliorata per vari fattori:
- prevenzione primaria = eliminazione di agenti
cancerogeni  esempio fumo di sigaretta; vaccino per
Ca. cervice uterina
- prevenzione secondaria = campagne di screening o
diagnosi precoce  Pap-test per tumore della cervice
uterina, Rx mammografia per mammella, Sangue
occulto nelle feci per colon-retto;
- terapie adiuvanti dopo l’asportazione del tumore
primitivo o neoadiuvanti prima della chirurgia;
- miglioramento dei protocolli di chemioterapia ed
inserimento dei farmaci “biologici”
 Ma oltre la “quantità” è soprattutto migliorata la
“qualità” di vita dei pazienti oncologici grazie a:
-
interventi chirurgici meno demolitivi (mammella:
chirurgia conservativa o ricostruttiva vs mastectomia;
retto: riduzione delle colostomie definitive);
-
terapie di supporto più efficaci (farmaci antinausea più
attivi; fattori di crescita che permettono il recupero dei
globuli bianchi e rossi);
-
maggiore informazione al paziente ed ai familiari
(consenso informato); supporto psicologico;
 Ma oltre la “quantità” è soprattutto migliorata la
“qualità” di vita dei pazienti oncologici grazie a:
-
migliore distribuzione nel territorio dei servizi
oncologici (day-hospital oncologici, servizi di
assistenza domiciliare, hospice);
-
maggior utilizzo di farmaci oppioidi con migliore
attenzione al controllo del dolore oncologico.
Gli indubbi successi
non hanno modificato la paura-ansia che
la parola cancro evoca
Dunque diamo una definizione del termine cancro:
crescita incontrollata, disorganizzata e afinalistica di cellule in
grado di infiltrare i tessuti circostanti e attraverso il torrente
linfatico e sanguigno invadere altri organi e tessuti (metastasi).
Sinonimi:
- tumore maligno;
- neoplasia maligna.
L’aggettivo benigno si riferisce a quelle neoplasie che non
infiltrano e non metastatizzano.
Il cancro è una malattia
“genetica” = la crescita incontrollata delle cellule è
legata ad alterazioni (mutazioni) a carico di alcuni geni
critici (oncogeni) che controllano la divisione e la morte
programmata delle cellule.
Cellule  Tessuti  Organi  Apparati  Organismo
Epitelio
Tessuto Connettivo
Tessuto Muscolare
Tessuto nervoso
Da ogni tipo cellulare può
originare una neoplasia benigna o maligna
Epitelio  carcinoma, adenocarcinoma (cellule ghiandolari)
Tessuto Connettivo  sarcoma
Tessuto Muscolare  rabdomiosarcoma, leiomiosarcoma
Tessuto nervoso  astrocitoma
Più la cellulla è diversa dalla
cellula originaria come caratteristiche morfologichestrutturali più il tumore che ne deriva è indifferenziato.
Una neoplasia può essere costituita da cellule molto simili alla
cellula di origine (neoplasia ben differenziata) fino a livelli in cui
la cellula neoplastica è cosi diversa che non si riesce a stabilire il
tessuto di origine
Neoplasia ben differenziata (G1), moderatamente differenziata
(G2), scarsamente differenziata (G3)
TERAPIA CHIRURGICA DEI TUMORI
 Chirurgia
- asporta il tumore primitivo;
- asporta le stazioni linfonodali;
- può asportare eventuali metastasi = curativa
 Chirurgia ricostruttiva
 Chirurgia palliativa
 Chirurgia preventiva
 Chirurgia a scopo diagnostico
RADIOTERAPIA DEI TUMORI
 La radioterapia utilizza le radiazioni ionizzanti prodotte
da varie macchine (accelleratori lineari) per uccidere le
cellule tumorali

-
La radioterapia può essere:
curativa o palliativa;
utilizzata prima o dopo la chirurgia;
essere associata o meno alla terapia medica.
TERAPIA MEDICA DEI TUMORI
 La terapia medica dei tumori utilizza:
- la chemioterapia antiblastica;
- ormonoterapia;
- immunoterapia (Interleuchina-2; Interferoni;
Vaccinoterapia);
- terapia mirata contro bersagli della cellula tumorale.
 La terapia medica può essere somministrata:
- nella malattia metastatica;
- dopo l’asportazione del tumore primitivo (terapia
adiuvante);
- prima della chirurgia (terapia neoadiuvante o
primaria).
TERAPIA MEDICA DEI TUMORI
 La chemioterapia prevede l’utilizzo, in genere, di più
chemioterapici (polichemioterapia) con l’obiettivo di
“uccidere” il maggior numero di cellule tumorali.
 Le cellule tumorali, però, sono in grado di sviluppare
dei meccanismi di resistenza ai chemioterapici utilizzati
e quindi nella malattia metastatica vengono
somministrate, in rapporto alla chemiosensibilità del
tumore, più linee di chemioterapia (dalla combinazione
più attiva a quella meno attiva).
 Uno dei limiti della chemioterapia è quello di colpire
bersagli molecolari comuni sia alle cellule tumorali
che a quelle dei tessuti sani (problema della tossicità).
Tossicità della chemioterapia
Alcune tossicità come quella ematologica e
gastroenterologica sono comuni alla maggior dei chemioterapici
antiblastici mentre altre sono specifiche di alcune classi.
La maggior parte delle tossicità sono reversibili mentre
altre possono determinare alterazioni permanenti all’organismo.
CONOSCENZE
La sfida della ricerca traslazionale
Comprensione dei
meccanismi
biologici
Ricerca
Traslazionale
Gestione clinica
dei pazienti
TEMPO
La sfida della ricerca
traslazionale

Individuazione di recettori di membrana
iperespressi in alcuni tumori

Individuazione dei meccanismi alla base della
neoangiogenesi dei tumori

Bersagli presenti sulla superficie o all’interno
della cellula neoplastica e bersagli nel
microambiente e sulle cellule endoteliali
(neoangiogenesi)
ErbB Family of Tyrosine
Kinase Receptors
Extracellular Domain
(Binds Ligand)


Family of evolutionarily
conserved type I receptor
tyrosine kinases
Four members:
– ErbB-1 (EGFR/HER1)
– ErbB-2 (HER2)
– ErbB-3 (HER3)
– ErbB-4 (HER4)
TM
Domain
Cytoplasmic Domain
(Kinase Activity)
Overexpression of ErbB-1 and
ErbB-2 in Solid Tumors
Tumor Type
Overexpressing ErbB-1 Overexpressing ErbB-2
(%)
(%)
Bladder
31%-48%
7%-36%
Breast
14%-91%
10%-37%
Colorectal
25%-77%
7%
Esophageal
71%
13%-73%
Glioma
40%-50%
–
NSCLC
40%-80%
3%-56%
Ovary
30%-75%
20%-32%
Pancreatic
30%-50%
–
Renal
50%-90%
24%-40%
Head and Neck
30%-75%
32%-62%
–
5%-55%
Stomach
Rowinsky. Horiz Cancer Ther 2001; 2:3-35; Itakura et al. Cancer 1994; 74:795-804
ErbB-1

Also known as epidermal
growth factor receptor (EGFR)

First family member identified

Involved in normal cell growth
and differentiation

Disturbances in ErbB-1
signaling can lead to cell
transformation

Ligands specific for ErbB-1
include EGF, transforming
growth factor (TGF)-α, and
amphiregulin
Receptor Activation Process
TK activation
Receptor Ligand
Hetero/homo
expression binding
and tyrosine
dimerization
transphosphorylation
1
2
Signal
3
4
transduction
Receptor
internalization
5
Ligand
6
P
P
P
P
P
P
P
P
Cell-cycle progression
Survival
Proliferation
Degradation or or
7 Degradation
reexpression
reexpression
P
P
P
P
Clathrin
Clathrin
pit
pit
Degradation
Elenco alcuni farmaci “biologici”
Overexpressing ErbB-1
e ErbB-2 (%)
Farmaco biologico
Bladder
31%-48%; 7%-36%
In studio
Breast
14%-91%; 10%-37%
Trastuzumab (Herceptin),
Lapatinib (Tyverb);
Pertuzumab.
Colorectal
25%-77%; 7%
Cetuximab (Erbitux);
Panitumumab (Vectibix).
Microambienteneoangiogenesi (Bevacizumab,
Avastin)
Esophageal
71%; 13%-73%
-
Glioma
40%-50%
Bevacizumab, Avastin
NSCLC
40%-80%
Iressa, Tarceva, Avastin
Ovary
30%-75%
20%-32%
Pancreatic
30%-50%
Tarceva
50%-90%; 24%-40%
Avastin, Temsirolimus,
Everolimus, Sunitinib,
Nevxavar…..
Tumor Type
Renal
Rowinsky. Horiz Cancer Ther 2001; 2:3-35; Itakura et al. Cancer 1994; 74:795-804
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