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Comunità che apprendono Nuovi rapporti tra Università ed Enti Locali, fondati sulla partecipazione
Casamassima - 5 Maggio 2010 - Complesso Monacelle
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… after the presentation of the project
- Initial analysis of the benckmarks
-
Rischi: difficoltà di individuare qualche indicatore, non corrispondenza
di alcuni indicatori rispetto alla situazione locale, possibilità di risultati
molto parziali in alcuni casi.
- Set up of a working group
-
Sono state individuate alcune competenze di riferimento; in questo
modo ci si è assicurati almeno il fatto che le attività principali svolte in
determinati ambiti venissero prese in considerazione.
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Task force
Da coinvolgere
•
Carmelo Pasimeni – Prorettore
•
Emilio Miccolis – Direttore Amministrativo
-- Vincenzo Zara – Delegato alla Didattica
-- Luigi Santoro – Delegato all’integrazione
-- ecc.
•
Michele Campiti – Delegato all’orientamento
•
Stefano De Rubertis – docente di Geografia Economico-politica
•
Guglielmo Forges Davanzati – Delegato alle attività extra-curriculari
•
Carlo Margiotta – Delegato al Job Placement
•
Gianni Scognamillo – Capo Ufficio Rapporti con le Imprese
•
Maria Grazia Semeraro – Docente di Archeologia Classica
•
Mario Tarricone – Dirigente Dipartimento Innovazione e Sviluppo
•
Anna Trono – Docente di Geografia Economico-politica
•
Lorenzo Vasanelli – Delegato alla Ricerca
•
Giovanni Zurlini – Delegato allo sviluppo delle Scienze Ambientali
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- First screening of the results
-
Valutazione dei tempi a disposizione, sezioni sulle quali ci si è
concentrati.
- The actual state of art
-
Sezioni completate e in fase di completamento
2 (eccetto 1, 6 ed 8), 3 (tutta),
4 (solo 1,2,3), 5 (solo 1,2), 6, 7
(solo 1)
1, 7 (eccetto 1), 8
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Sezione 2: Human capital development processes
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Non compilati 2.1, 2.6 e 2.8
Sugli altri una valutazione relativamente bassa a causa del fatto che il Salento è un'area caratterizzata
dalla presenza di aziende di piccole dimensioni, dotate di un assetto tecnologico prevalentemente di
retroguardia. Il tasso di disoccupazione è elevato e le retribuzioni medie sono al di sotto di quelle del
Centro-Nord, sebbene superiori rispetto ad altre aree del Mezzogiorno. Singoli gruppi di ricerca
partecipano, o hanno partecipato, ad alcuni aspetti della programmazione regionale, ma non esiste
un rapporto strutturato fra l'Università e la Regione per l'implementazione delle politiche regionali.
Sul 2.5 vi è invece una valutazione positiva a causa del fatto che Il Centro Orientamento e Tutorato
dell'Università ha stipulato con gli Istituti Scolastici apposite convenzioni per svolgere attività di
orientamento in collaborazione. La maggiorparte degli Istituti Scolastici sono coinvolti in progetti per
il miglioramento della preparazione per l'accesso all'Università in campo scientifico (Riesci e lauree
scientifiche) e negli altri settori (da quest'anno si partecipa attivamente al progetto Il Ponte che
coinvolge attualmente un numero limitato di Istituti). Sono stati coinvolti anche gli Uffici Scolastici
Provinciali di Lecce e di Brindisi, Confindustria Lecce e la Camera di Commercio di Lecce per le
attività di rilevazione dei bisogni negli Istituti Scolastici. Vengono inoltre programmate regolarmente
visite degli studenti delle scuole superiori all'Università ed incontri presso gli Istituti Scolastici. E'
stata avviata e realizzata in maniera sperimentale anche una collaborazione con i Comuni per lo
svolgimento di attività di orientamento nei Comuni indirizzate ai diplomandi del territorio. Alcune
attività sono state svolte a livello sperimentale anche per gli studenti delle scuole medie inferiori,
come seminari di approfondimento.
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Business development processes (Processi di sviluppo economico)
Nella sezione 3 la valutazione è stata abbastanza positiva.
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Infatti l'Unisalento ha sviluppato l'analisi della domanda di innovazione tecnologica per lo sviluppo
dell'area Jonico-salentina (prog. Sintesis); è dotata di un Regolamento per la disciplina dei rapporti
fra Univ. e imprese spin-off; ha costituito l'Area Valorizzazione della Ricerca al cui interno opera
l'Ufficio Trasferimento Tecnologico; ha istituito la Commissione per la Valorizzazione della Ricerca e
per gli spin-off che si occupa, fra l'altro, di monitorare i risultati delle attività di Trasferimento
Tecnologico. L'Unisalento ha costituito nel periodo 2006/2009 numero 16 spin-off. Al mese di aprile
2010 sono in fase di costituzione altri 3 imprese spin-off. Tutte le società costituite hanno avviato le
produzioni/servizi previsti nell'oggetto sociale. L'Area Valorizzazione Ricerca ha realizzato incontri
fra gli spin-off e le società di Venture Capital; ha offerto assistenza per la ricerca di nuovi invesitori;
ha realizzato nel 2009 la "Fiera dell'Innovazione" per l'incontro fra spin-off ed il sistema delle imprese
ionico-salentine.
Le iniziative di promozione dell'imprenditorialità sono rese pubbliche e l'accesso, tramite i dipartimenti, è
assicurato a tutti. Specifici corsi sono stati indirizzati agli spin-off già realizzati. I rapporti con il
mondo del lavoro, con Enti ed Ordini Professionali, sono assicurati dall'Ufficio Career Service con i
servizi di Alma Laurea, intermediazione nel mercato del lavoro, sportello laureati. Nel corso del 2010
sarà attivato il servizio Tirocini Online per l'accesso telematico di studenti/laureati ed aziende. Nel
2009 sono stati attivati 193 tirocini non curriculari e 74 convenzioni.
Non sono previsti specifici incentivi al personale universitario impegnato nel Trasferimento Tecnologico e
nel Career Service. Tuttavia, a seguito della riorganizzazione degli Uffici Amministrativi, è stata
costituita l'Area Valorizzazione della Ricerca con gli Uffici per il Trasferimento Tecnologico ed
il,career Service dando certezza ai ruoli delle professionalità impegnate.
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Interactive learning and social capital development processes
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Valutazione in media: buona quella del 4.1.
L'Ateneo è impegnato con apposito staff a consolidare i rapporti con Istituzioni coivolte
nella governanca multilivello (Aree Vaste, Aree L.E.A.D.E.R, Comuni) ed è presente
nelle assemblee (dei soci e/o dei partner) delle istituzioni presenti nel territorio di
riferimento. Non sempre il ruolo assunto nelle istituzioni è tale da consentire la
massimizzazione delle ricadute. 4
L'Ateneo dispone di docenti e ricercatori in grado di fornire prodotti di ricerca di alto livello.
Tuttavia, è solo recente il tentativo di sistematizzare l'offerta attraverso un progetto di
osservatorio in grado di valorizzare le Competenze presenti/disperse nei vari
Dipartimenti. 2
L'Ateneo è coinvolto senza continuità e, spesso, attraverso la partecipazione di singoli
docenti e non per via istituzionale. Tuttavia esiste un progetto denominato "futuri
possibili" recentemente formulato, che ha l'ambizione di strutturare e rendere
sistematica la produzione di dati e report di supporto alla costruzione di vision e
all'individuazione dei connessi obiettivi strategici. 3
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Community development processes
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Massima per il 5.1 e media per il 5.2
L’Università del Salento considera la sostenibilità un obiettivo economico e sociale
importante per lo sviluppo regionale. A tal fine, partecipa a progetti di ricerca di azione
ambientale (ha avuto ruolo in 17 progetti UE finanziati dal VI Programma Quadro);
tutela la conservazione dei valori ecoregionali di biodiversità attraverso l’impegno di
singoli docenti e dipartimenti (DISTEBA e DBAS) alla rete delle aree protette terresti e
marine assumendo un ruolo prioritario nelle politiche ad esse destinate. In
collaborazione con gli enti locali, sviluppa progetti di ricerca internazionali destinati a
monitoraggio, ricerca, analisi e prevenzione del rischio ambientale. Fornisce adeguata
conoscenza della fenomenologia dei litorali promuovendo strategie di intervento
coordinate, globali e di ampio orizzonte temporale per preservare e tutelare gli habitat a
rischio. Tale attiva partecipazione alla composizione di ampie reti di carattere
ambientale le consente di assumere un ruolo propositivo di best practice replicabili in
ambito regionale, nazionale ed internazionale.
L’Università del Salento ha attivato accordi con enti locali ai fini di contribuire alla
promozione dello sviluppo sostenibile anche all'interno della struttura universitaria.
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Cultural development
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Benchmark 6.1 Cultural strategy L’Università del Salento sostiene, all'interno di un proficuo
dialogo con le Soprintendenze e gli Enti locali, la crescita di una serie di servizi culturali
operanti sul territorio. All'Università fa capo un sistema di Musei
(http://www.unisalento.it/web/guest/180:) che comprende: Museo dell’Ambiente,
Museo di Biologia Marina, Porto Cesareo, Museo Diffuso di Cavallino, – Museo di
Ecologia degli Ecosistemi Mediterranei, Otranto, Museo Papirologico, Museo StoricoArcheologico, Orto Botanico. Notevole è la sua presenza nella creazione,
organizzazione e gestione di gallerie e opere d'arte (Museo Diocesano d’Arte Sacra di
Lecce), musei e aree archeologiche (Museo Civico Archeologico "S. Zecca" di Ugento,
Museo Archeologico di Muro, Museo Archeologico della civiltà Messapica di Poggiardo,
Museo Diffuso di San Vito dei Normanni, Area Archeologica di Rocavecchia),
nell’organizzazione di risorse di biblioteche anche esterne alla struttura universitaria
(vedi Archivio Curia Arcivescovile di Lecce), edifici storici e interni (ex Monastero
Olivetani ed ex Convento di S. Maria del Carmine (o dei Carmelitani). Tuttavia mancano
spazi e piani strategici indirizzati a favorire i settori delle arti dello spettacolo, in passato
offerti da un’attiva collaborazione con cantieri teatrali locali. Sono scarse le strutture
culturali destinate ad attività culturali degli studenti o unione degli studenti (ad
eccezione di Student Center), così come la collaborazione nel settore delle arti regionali
ed istituzioni culturali e nella formazione industrie culturali e strategie "creative". 3
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Benchmark 6.2 Provision of cultural facilities
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L’università del Salento non prevede l’offerta di una carta servizi per il mondo universitario,
già promossa da altre sedi universitarie italiane e straniere, che consenta di fruire in
modo agevolato dei servizi culturali offerti dalle città (teatro, cinema, concerti, musei).
Molto in questo settore è lasciato alla libera iniziativa delle associazioni studentesche.
In particolare si segnalano i Cineforum, i concerti e gli spettacoli teatrali organizzati con
cadenza annuale da tali associazioni, la cui fruzione è completamente gratuita per gli
studenti. L’EDISU (oggi ADiSU) ha avviato una convenzione con i Cantieri Teatrali
Koreja per la vendita di biglietti a prezzo ridotto agli studenti. Annualmente lo stesso
oggi ADiSU,stanzia altresì dei fondi per l’organizzazione di servizi ed attività culturali
con apposito bando rivolto a studenti e ad associazioni studentesche. Mancano locali di
musica rock, locali e Internet café gestiti direttamente dall’Università. Unica eccezione è
rappresentata dallo Student Center sito presso le Officine Cantelmo a Lecce. Si tratta di
una struttura, creata dal Comune di Lecce su finanziamento regionale e gestita da una
società cooperativa di cui l’Università è socia, che ospita al proprio interno un Internet
Point, un bar, una sala studio, un punto vendita della linea di abbigliamento
dell’Università del Salento e che, all’occorrenza, può ospitare iniziative quali seminari,
convegni, proiezioni cinematografiche, laboratori teatrali, concerti, mostre, etc. 2
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Benchmark 6.3 Impact on local tourism
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L’università ha aumentato significativamente le capacità attrattive del territorio, attraverso:
ricerche legate a progetti internazionali, che hanno consentito la promozione di beni
culturali di carattere urbano e rurale (in particolare con il PIC URBAN I e vari PIC
Interreg); convegni e congressi internazionali che promuovono il patrimonio culturale
locale. Ad esempio, il Congresso internazionale Tourism, Religion & Culture (ottobre
2009 con la partecipazione di studiosi e tour operator provenienti da 22 paesi di
continenti diversi) ha consentito la promozione del patrimonio culturale religioso
salentino. In particolare è notevole l’offerta di musei archeologici, che attraggono molti
visitatori esterni al Salento. La recente creazione del Center for Black Music Research
di CHICAGO (USA) offre un contributo europeo, e in particolare leccese, alle ricerche
interculturali sui linguaggi musicali afro-mediterranei promosse dall’Università di
Chicago. 5
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Benchmark 6.4 Levels of participation by the community
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L’università del Salento fornisce strutture (musei, biblioteche) visitate dalla comunità locale
(e non) come opportunamente monitorato.
I dipartimenti, anche con riferimenti a progetti di carattere internazionale, offrono spettacoli
teatrali e musicali (vedi Teatro dei Luoghi all’interno del Programma Cultura 2000),
mostre di carattere regionale (ad es., Arte in Puglia dal Medioevo al Settecento. Il
Medioevo, ospitata a Foggia, Bari, Lecce e Trani), che vedono un elevato numero di
spettatori, monitorati in quantità e qualità. Merita particolare menzione la Notte della
Taranta, ideata e diretta artisticamente, nel primo triennio (1998-2000), da Gianfranco
Salvatore professore associato presso la Facoltà di Beni Culturali. Il comitato
scientifico, di tale evento, ora di fama internazionale, era composto da Gianfranco
Salvatore, Maurizio Agamennone (all'epoca contrattista di Etnomusicologia presso la
stessa Facoltà di BC) l’antropologo Eugenio Imbriani dello stesso ateneo salentino e
l’allora sindaco di Melpignano Sergio Blasi. 5
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Benchmark 6.5 Fostering regional cultural identities
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L’università del Salento ha avviato numerose relazioni con istituzioni culturali italiane e
straniere, coinvolgendo gruppi di ricerca dell’Università di Bologna, Milano, della
Scuola Normale Superiore di Pisa, dell'Ecole Française de Rome, della British School
at Rome, delle Università di Monaco, Ioannina, Haifa, Sydney e dell'Ohio, delle Libere
Università di Bruxelles e di Amsterdam, per ricordarne solo alcune. Tale apertura si è
venuta traducendo anche nella significativa collaborazione da parte di docenti e gruppi
di ricerca dell'Università del Salento a progetti e attività di indagine su importanti siti
archeologici extra-salentini, in Italia (Metaponto, Eraclea, Lavinio, Segesta) e all'estero
(Hierapolis e Mersin in Turchia, Tas Silg a Malta, Ebla in Siria e Chersoneso Taurica in
Ucraina). Attualmente le università di Haifa, Monaco di Baviera sono impegnate con
l’università del Salento in progetti di ricerca sul turismo culturale e religioso. L'Università
del Salento ha promosso nel tempo importanti ricerche sul patrimonio culturale del
territorio. Rappresenta il punto di riferimento per gli studi sulle realtà archeologiche,
storiche e sul patrimonio immateriale della regione di riferimento. Ha recentemente
sviluppato e promosso di concerto con la Regione progetti pilota associati al Piano
Paesaggistico e funzionali alla conoscenza del Patrimonio monumentale (Carta dei
Beni Culturali) accanto a progetti volti a ricostruire la percezione del territorio da paarte
delle comunità locali (Mappe di Comunità). E' inoltre promotrice del Sistema degli
Ecomusei del Salento (conservazione del paesaggio storico-culturale). 5
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Benchmark 6.6 University spin-offs to the cultural sector
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L’università del Salento, riconoscendo la validità di spin-off legati ai beni culturali, ha
favorito la creazione di uno spin-off che opera con successo nel settore (Sphera si
occupa prevalentemente di turismo culturale). Altri spin-off culturali sono in via di
costituzione. Importante è il supporto di consulenza ed incoraggiamento che
l’università offre alla costituzione di tali spin off nell’ambito del progetto SINTESIS,
nonché l’assistenza per la partecipazione a bandi quali PRINCIPI ATTIVI. Al di fuori del
settore spin-off propriamente detto, è altresì frequente il caso di studenti che,
provenendo dal mondo delle associazioni studentesche, creino imprese operanti nei
settori culturale, formativo e ludico-ricreativo. 4
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