CHI DI NOI SETTIMANALE n. 51 - 16 DICEMBRE 2015 l'albero 200 IDEE ✶ Per i regali sotto GIGI ON F F U B 3ndi a r G IVE ESCLUS NATALE con ILARIA e il nostro bambino ALBERTO DI MONACO Salvando la natura salviamo noi stessi CLAUDIA GALANTI MI TENGONO VIVA solo i miei figli A I S S ALE M ARCUZZI Il nostro PRIMO ANNO D'AMORE Austria �4,10 - Belgio �4,00 - Canada CAD 8,00 - Francia �4,00 - Germania �5,00 - Lussemburgo �4,00 Portogallo (CONT.) �4,00 - U.K. GBP £ 3,50 - Spagna �4,00 - Svizzera CHF 4,70 - Svizzera Canton Ticino CHF 4,50 - USA: $ 7,10 Anno XXII- Poste Italiane spa Sped. in A.P. - D.L. 353/03 art. 1, comma 1, DCB Verona “Prezzo base anche ai fini degli abbonamenti �2,00” S 2,00 A tu per tu con Alfonso Signorini Cosa desidero per Natale? Un po’ di freddo e di neve C are lettrici, cari lettori, la mattina, aprendo la finestra della mia camera da letto, spero sempre, alzando lo sguardo, di scorgere qualche nuvola. Invece no: da un mese e mezzo a questa parte sempre il solito sole, sempre il solito cielo azzurro, una luce talmente forte da farti strizzare gli occhi. Per carità, sarà pure un bello spettacolo, ma l’inverno per me è un’altra cosa. Fa specie vedere in tv, nelle pubblicità dei prodotti natalizi, Babbi Natale o famigliole felici tra fiocchi di neve e paesaggi innevati e fare invece i conti nella realtà di tutti i giorni con un inverno che più assolato non si può. Sarà colpa dell’uomo, di quanto poco rispetto abbiamo nei confronti del pianeta che ci ospita, ma il clima è veramente mutato con una velocità impressionante. Io non ho cento anni, eppure se penso ai miei autunni e ai miei inverni da bambino era tutta un’altra cosa. Cominciavamo a indossare il cappotto e la sciarpa ai primi di ottobre; a novembre, quando si accompagnavano i genitori o i nonni al camposanto si mangiavano le caldarroste e quegli involucri di carta grigia e spessa scaldavano le nostre mani intirizzite. A dicembre, poi, la neve ricopriva monti e campagne ed era bello andare alla Messa di mezzanotte imbacuccati fino agli occhi, con le scarpe che affondavano nella soffice coltre bianca. Oggi niente di tutto questo: sole, sole, sole. Anche le nostre montagne sono spoglie e un po’ tristi: le temperature rigide durante la notte permettono di sparare sulle piste la neve artificiale, ma non è proprio la stessa cosa sciare tra boschi avvizziti e spenti nei loro colori. E sono spenti perfino i camini, perché non fa poi così freddo nelle nostre case. Chissà che non arrivi davvero l’inverno. Chissà che una mattina, aprendo le finestre di casa, non possiamo esclamare: «Adesso sta arrivando per davvero Natale»... Alla prossima! ADESSO Chi È ANCHE DIGITALE Scopri i protagonisti al naturale ovunque tu sia: scarica l’applicazione per iPhone e iPad dall’App Store o la versione Android da Google Play. Acquista l’abbonamento che preferisci, IL PRIMO MESE TE LO REGALA “Chi”. Alfonso Signorini 5 Lettere al direttore AUGURI A ORIETTA PER I SUOI... PRIMI 50 ANNI! Caro Alfonso, come promesso, ti mando il mio nuovo album Dietro un grande amore, che festeggia i miei 50 anni di carriera. Quattro cd sono la mia storia, il quinto è tutto nuovo, con la grande orchestra sinfonica del Maestro Enzo Campagnoli. Spero ti piaccia e ti emozioni. A prestissimo Un abbraccio Orietta. RAGIONE E TRADIMENTO Adesso basta! Ho appena letto il servizio dedicato a Francesco Renga sul numero di “Chi” del 2 dicembre: non se ne può più di questi uomini che vogliono tenere unita la famiglia a ogni costo. Sono parole di Renga, che, però, questa estate ha avuto la sua bella storia con Diana Poloni! Dov’era, allora, la famiglia? Si sta con la famiglia, a casa, in vacanza, se si vuole farla funzionare! Si superano le crisi, come capita a tutti, altrimenti si rompe prima di mettere le corna al partner. Come Pavarotti, come tanti altri, si deve essere più coerenti. Saluti, Bruna Cara Bruna, difficile dire da che parte stia la ragione. Quando una persona tradisce, in genere, il rapporto con l’altro/a si è già incrinato. Poi ci sono i figli, è vero. E nei loro confronti ci sono enormi responsabilità. La cosa migliore sarebbe quella di non sacrificare mai la propria vita per nessuno, facendo in modo di dare a ognuno le attenzioni e il rispetto che merita. Ma ogni caso va valutato a parte. Siamo tutti bravi a salire in cattedra quando non siamo coinvolti nei problemi degli altri. Un caro saluto! Cara Orietta, ascolterò i tuoi dischi con enorme piacere, perché la tua voce mi infonde una grande allegria. Per ora auguri per questi fantastici 50 anni, in attesa di festeggiarli insieme con me e con “Chi”. Un bacione! LA MALVAGITÀ DI CHI FA MALE AI GATTI Caro Alfonso, ti ho sempre ammirato, soprattutto per l’amore che hai verso i gatti. Purtroppo, però, non è da tutti ed esistono persone davvero cattive. Un anno fa avevo una gatta che ad aprile di quest’anno ha dato alla luce quattro gattini. Parlo al passato perché, purtroppo, lei non c’è più: un giorno, mentre tornavo a casa, la vidi sul ciglio della strada, proprio davanti alla mia porta. E non posso credere a un “incidente”, perché non è la prima volta che succede: so che è stato volontario. Ero davvero disperata, credo di aver pianto tutto il giorno, mentre guardavo quei cuccioli rimasti senza una mamma. Tra me e me mi dissi che non avrei voluto più avere un animale, perché il dolore che si prova quando ci lascia, è troppo. Chiamalo destino, una mattina notai che tra i miei piedi girovagava una pallottola di pelo, uno dei suoi figli. Lo presi in braccio e fu un colpo di fulmine: ancora non capisco se sono loro che scelgono noi o viceversa. Pian piano, tra biberon di latte, calore e amore, è cresciuto. È raro che il mio micio decida di uscire di casa, ma a volte succede. Questa estate, a giugno, ero fuori casa per lavoro, quando mi chiamarono i miei genitori, dicendomi di tornare a casa appena possibile perché Matisse (questo è il suo nome) stava male. Apparentemente c’era solo un taglio sulla gamba o almeno solo quello si notava sotto la quantità di pelo che aveva. Dopo neanche una settimana, Matisse, invece di star meglio, peggiorava sempre di più. Chiamammo il veterinario che, appena lo vide, mi disse che probabilmente era stato colpito da un’auto e doveva operarlo: ovviamente, lasciai il lavoro e tornai immediatamente a casa. Il tempo di guarigione è stato lunghissimo, ma, tra iniezioni, disinfezioni e tante coccole e amore, Matisse si è ripreso. Ora ha 7 mesi e sta più che bene. Però ha una paura atroce di ogni rumore che sente: se è sul balcone, appena sente o vede un mezzo avvicinarsi, subito scappa dentro casa. Non riesco a capire perché certe persone siano cosi cattive, tanto da fare del male a semplici animali. Ti confesso che la mattina non riuscirei più a svegliarmi senza il suo buongiorno: se ne sta lì, appollaiato ai piedi del mio letto, e rimane immobile fino a quando non spengo la sveglia. Se non la spengo, subito salta sul letto e incomincia a miagolare e a tirarmi le coperte. Ogni volta che mi vede uscire, piange, ma appena rientro mi dà il bentornato. E quando non gli do il suo cibo preferito, ah, come si arrabbia! Però poi mi porta il broncio solo per pochissimo tempo. Ho voluto raccontarti tutto questo sperando di far passare, anche attraverso di te, il mio “Basta agli animali investiti”, in particolar modo ai gatti, perché sono sempre più convinta che chi compie crudeltà verso gli animali sia capace di farlo anche con gli esseri umani. Chi investe un animale deliberatamente è lo stesso che scappa se investe un essere umano. Basta poco, basta non fare i pazzi per le strade, basta stare attenti a ciò che si ha davanti, basta limitare la velocità soprattutto nei centri abitati, perché come sbuca un gatto, può sbucare anche un bambino. Gli animali sono portatori di allegria e quando ne abbiamo bisogno sono i primi a dimostrarci il calore del loro affetto. Ti allego foto del mio Matisse. Mi farebbe piacere se ne pubblicassi almeno una. Gli animali vanno curati, amati e aiutati! Un abbraccio, Kety Cara Kety, la sua storia è una bellissima storia d’amore, però è anche la dimostrazione di quanta cattiveria e insensibilità possano albergare nel cuore di un essere umano. Quando si arriva a fare del male a un animale, che non chiede nulla e dà soltanto, si può arrivare a commettere qualsiasi malvagità anche nei confronti dei propri simili. Buone feste con il suo Matisse! SCRIVETE AL DIRETTORE Lettere: Alfonso Signorini via privata Mondadori 1 20090 Segrate E-mail: [email protected] Twitter: @alfosignorini Facebook: www.facebook.com/chimagazine La nuova pagina Facebook della rivista dove potrete trovare tutte le novità e dialogare con la redazione. LE TUE OPINIONI SONO PREZIOSE PER NOI Fax: 02-75423534 Vai all’indirizzo http://mondadorilab.it e iscriviti al nostro panel rispondendo ad alcune domande. Ci aiuterai a rendere “Chi” ancora più interessante e vicino alle tue aspettative e, accumulando punti, potrai richiedere bellissimi premi 34 18 o i r a m Som Akalin&Calvo / 40 Ancora insieme per la figlia Editoriale / 5 Mark Zuckerberg / 48 Cosa desidero per Natale? Un po’ di freddo e di neve L’uomo che cambia il mondo Lettere / 6 Alessia Marcuzzi / 10 Claudia Galanti / 54 La tengono viva solo i suoi figli Bacall&Bogart / 59 Il primo anno d’amore con Paolo Un amore senza fine D’Amico&Buffon / 18 Gianfranco Ravasi / 72 Shopping “prénatal” Questo Giubileo è di tutti Alena Seredova / 22 Massimo Doris / 79 La sua amica del cuore Vi spiega come cambiano le banche Ambra Angiolini / 26 Society / 83 Due ragazzi per lei Chicche di gossip / 32 Alberto Di Monaco / 34 Salvando la natura salviamo noi stessi “The Cal” cambia pelle 10 Eva Grimaldi / 86 Quante ferite sotto le sue ciglia finte Rubriche / 95 Trentatré pagine al servizio dei lettori La posta del cuore / 130 Di Carlo Rossella SPECIALE NATALE5 83 96 Duecento idee regalo per quattordici diverse personalità Richard Elizabeth # b e m o r e ALESSIA MARCUZZI Il nostro PRIMO ANNO D’AMORE 10