IAOM - 35th International Meeting, “Renaissance in Orofacial Myology” –
Florence 12,13,14 July 2007
EFFICACIA, EFFICIENZA ED APPROPRIATEZZA NELLA TERAPIA LOGOPEDICA DELLE
ALTERAZIONI DELLE FUNZIONI ORALI. SOMMINISTRAZIONE DEL QUESTIONARIO DI
AUTOVALUTAZIONE DELLE ALTERAZIONI DELLE FUNZIONI ORALI
Dr.ssa Pasqualina Andretta*, Dr.ssa Elena Morselli**
*
Logopedista – ASL 3 Bassano del Grappa (Vi)- S.C. di O.R.L. - Servizio di Foniatria e
Logopedia
**Logopedista – ASL 3 Bassano del Grappa (Vi)- S.C.di O.R.L.- Servizio di Foniatria e
Logopedia
Gli scopi del nostro studio sono: verificare l’applicabilità e la validità del“Questionario di
autovalutazione delle alterazioni delle funzioni orali (ASO)”(Andretta P., Elia C, 2005) 3 al fine
di un inquadramento foniatrico logopedico più completo e di una terapia più efficace e misurare
la qualità dell’intervento logopedico in termini di efficacia, efficienza ed appropriatezza9,
stabilendo così il ruolo che l’autovalutazione ricopre all’interno di tale verifica.
La casistica considerata si compone di 15 pazienti adulti (età media 25 anni) affetti da
squilibrio muscolare orofacciale, di cui tredici femmine e due maschi. I pazienti sono stati
inviati al servizio di foniatria e logopedia da medici specialisti quali foniatri, otorinolaringoiatri
ed ortodontisti.
Materiali e metodi
La valutazione logopedica è avvenuta mediante l’uso del “Protocollo di valutazione delle
funzioni orali” (mod. Andretta P., 2001)1,2 l’uso di strumenti come il myoscanner ed il
dinamometro5,6 ha permesso la misurazione dell’entità dello squilibrio muscolare orofacciale. Al
termine della valutazione clinico-strumentale, i pazienti hanno eseguito l’autovalutazione
mediante la compilazione dell’ASO3.
Dei 15 pazienti considerati, 10 hanno attualmente concluso la terapia ed hanno quindi eseguito
l’autovalutazione prima e dopo la terapia logopedica, mentre 5 risultano tuttora in terapia e
pertanto hanno eseguito l’autovalutazione prima e durante la terapia (in itinere), in occasione
di una valutazione logopedica di controllo.
Risultati e discussione
L’analisi dei risultati si è concentrata su tre aspetti:
1. la modificazione delle risposte fra la prima e la seconda valutazione;
2. il monitoraggio del disagio nel tempo;
3. la soddisfazione del paziente, in termini di customer satisfaction 8.
L’analisi delle risposte fra la prima e la seconda valutazione ha evidenziato la necessità di
studiare l’entità del disagio ad esse associata.
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Ciascuna scala, infatti, componendosi di 10 domande, permette di rilevare un disagio massimo
di 30 punti. Sommando assieme i punteggi di disagio relativi a ciascuna scala,
è possibile
rilevare un disagio massimo di 90 punti.
Per
monitorare
adeguatamente
l’andamento
del
disagio
nel
tempo,
abbiamo
creato
arbitrariamente una tabella di punteggi indicativa. Il punteggio massimo di disagio (90) è stato
suddiviso in 5 intervalli di punteggio. Ciascun intervallo rappresenta un livello a cui corrisponde
un certo grado di disagio. (Tab. 1)
Intervallo di
Livello
Grado di disagio
punteggio
0 – 18
19 – 36
37 – 54
55 – 72
73 – 90
Tab. 1
1
2
3
4
5
corrispondente
Disagio non percepito
Disagio lieve
Disagio medio
Disagio grave
Disagio gravissimo
Nel corso del nostro studio abbiamo analizzato i dati ottenuti per vedere quale delle tre aree
rivelasse un maggior disagio e quali modificazioni esso ha subito nel tempo.
La suddivisione in 5 livelli di disagio ci ha permesso di monitorare le modificazioni nel tempo
del disagio percepito dall’utenza e quindi di capire se l’intervento messo in atto ha prodotto dei
benefici per i pazienti considerati. (Grafico 1)
MODIFICAZIONE DEL DISAGIO
PRIMA VALUTAZIONE
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
5= DISAGIO
GRAVISSIM O
4= DISAGIO
GRAVE
3= DISAGIO
M EDIO
2= DISAGIO
LIEVE
SECONDA VALUTAZIONE
1= DISAGIO
NON
PERCEPITO
N S
R O
G
G
E
T
T
I
Grafico 1
Lo studio ci consente di affermare che l’intervento logopedico si è dimostrato appropriato, in
quanto ha risposto ai bisogni di salute dei singoli pazienti; efficace in quanto ha permesso di
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risolvere i problemi di salute degli utenti e di ridurre il loro disagio ed
efficiente perché i
risultati sono stati raggiunti in breve tempo, limitando i costi a carico dei clienti e del servizio.
L’A.S.O3 si è dimostrato uno strumento applicabile a soggetti adulti affetti da squilibrio
muscolare orofacciale, uno strumento valido ai fini di un inquadramento foniatrico-logopedico
più completo e di una terapia più efficace. I dati provenienti dall’autovalutazione consentono di
avere un quadro globale della situazione e, se associati ai dati ottenuti con la valutazione
clinico-strumentale, aiutano a comprendere le necessità del paziente.
Rileggere assieme al paziente le risposte che egli stesso ha fornito consente di stimolare e
rafforzare la sua motivazione di fronte a cambiamenti chiaramente osservabili. A questo scopo,
riteniamo importante mostrare al paziente anche la documentazione clinica e fotografica
relativa ai periodi precedenti e successivi alla terapia logopedica. Si ricorda, a questo
proposito, come la motivazione, chiave del successo della terapia, sia un processo continuo
(Garliner D., 1979; 1981). 5,6
Rilevare la customer satisfaction risulta importante non solo per la conferma che il logopedista
riceve in merito all’appropriatezza del suo intervento, ma anche in considerazione degli aspetti
medico - legali connessi ad una eventuale insoddisfazione dell’utenza8,9.
In futuro, si auspica, con una casistica maggiore, di poter creare un indicatore di processo in
grado di rendere evidenti gli outcomes, ovvero gli esiti dell’intervento sul paziente, nelle sue
dimensioni fisiche, funzionali, emotive e sociali4.
BIBLIOGRAFIA
1. ANDRETTA
P.
“La
riabilitazione
logopedica
della
deglutizione
deviata.
Aspetti
metodologici”. In La Deglutizione (pp. 134-143), Ed. Carocci, Roma, 2003.
2. ANDRETTA P. “La terapia logopedica delle alterazioni delle funzioni orali: squilibrio
muscolare orofacciale in età evolutiva, adolescenziale ed adulta”.In Logopedia e
comunicazione, vol.1, n.1 (pp. 59-74), Ed. Erickson, Trento, 2005
3. ANDRETTA P., ELIA C. “Questionario di autovalutazione delle alterazioni delle funzioni
orali (squilibrio muscolare orofacciale)”. In Logopedia e comunicazione vol.1, n.2 (pp
171-179), Ed. Erickson, Trento, 2005
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4. FORSMAN F., JHONSON M., UGOLINI V., BRUZZI D, RABONI D. “Basic self-esteem
Scale” Edizioni Erickson, Trento, 2003
5. GARLINER D. “Swallow right or else!”, St. Louis, Missouri, U.S.A., Warren H. Green Inc.,
1979
6. GARLINER D. et al. “Myofunctional Therapy” Philadelphia, U.S.A., W.B. Saunders
Company, 1981
7. MONDELAERS BEN J.E. “Efficienza, efficacia e rilevamento dei risultati nella terapia
logopedica”. In L. Borgo (a cura di) “La Specificità logopedica: valutazione e bilancio”,
Atti Convegno Nazionale FLI, Ed. Del Cerro, Pisa, 1999
8. SCHINDLER A., UTARI C. “Il ruolo dell’autovalutazione”. Acta Phoniatrica Latina vol. 23o
(pp. 140-149), Ed. La Garangola, Padova, 2001
9. SCHINDLER O., RUOPPOLO G., SCHINDLER A. “Deglutologia”. Edizioni Omega, Torino,
2001
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