Position Paper L’innovazione dei sistemi di pagamento come strumento di sviluppo e di competitività per l’Africa Subsahariana South Africa – Italy Summit, Città del Capo, 1-2 ottobre 2015 Digitalizzazione, interconnessione finanziaria e produttiva globale e nuovi business model tra banche e attori non bancari (telco, aziende tecnologiche,..) spingono la crescita degli strumenti di pagamento alternativi al contante: al 2022 le transazioni cashless saranno 722 miliardi (+ 98,4%). I benefici associati a questi strumenti sono molteplici, a partire della riduzione dei costi del contante (in Africa Subsahariana pari all’1,5% del PIL ogni anno) e dell’economia sommersa (il 55% del PIL subsahariano), lo stimolo ai consumi e l’inclusione finanziaria di ampie fasce della popolazione (l’80% degli adulti dell’area Subsahariana oggi non ha un conto corrente bancario). Queste dinamiche sono accelerate nell’Africa Subsahariana grazie alla crescita economica, al consolidamento della classe media e allo sviluppo delle reti di comunicazione: su questi mercati i potenziali ricavi per l’industry dei pagamenti sono di oltre 10 miliardi di Dollari. Il Sudafrica, con una infrastruttura bancaria e finanziaria leader nel continente, è tra i Paesi con le maggiori opportunità: oggi solo il 43% dei pagamenti consumer (oltre 330 miliardi di Dollari) è cashless e ha la 2° base clienti dell’Africa Subsahariana per l’e-commerce. L’Italia ha consolidate competenze industriali nei sistemi per la sicurezza, nella realizzazione e gestione di infrastrutture e servizi tecnologici per istituzioni finanziarie, imprese e PA e nello sviluppo di terminali e sistemi di pagamento che, con strategie di internazionalizzazione verso i mercati Subsahariani e partnership con attori locali, possono creare opportunità di sviluppo. Perché è importante 1. Il denaro contante è lo strumento di pagamento utilizzato nell’85% delle transazioni nel mondo. Questo scenario sta però rapidamente mutando. Da un lato il continuo sviluppo di strumenti di pagamento innovativi, user-friendly e sicuri rende le alternative al contante sempre più competitive; dall’altro si moltiplicano le opzioni di acquisto per cui i metodi di pagamento cashless risultano la scelta migliore (e-commerce, mobile payment, modalità Near Field Communication, ecc.). 2. Questi cambiamenti sono strutturalmente collegati a quelli in atto nella società – digitalizzazione in primis – e nell’economia (globalizzazione finanziaria e produttiva) e rappresentano un processo irreversibile che si svilupperà in modo più completo nel medio periodo. 3. A livello globale le transazioni con strumenti di pagamento alternativi al contante sono in costante crescita: tra il 2008 e il 2013 il valore dei pagamenti cashless è passato da 314 miliardi di Dollari (per un totale di circa 270 miliardi di transazioni) a circa 380 miliardi di Dollari (366 miliardi di transazioni). Le previsioni indicano un ulteriore aumento al 2022 del 98,4%, con oltre 722 miliardi di transazioni per un controvalore di 712.000 miliardi di Dollari. 4. Le economie emergenti, grazie al miglioramento delle infrastrutture, all’aumento della classe media e al boom dell’e-commerce1, registrano i tassi di crescita più elevati: oltre il 20% rispetto a meno del 6% Al 2018, la crescita di chi acquista on-line sarà del 70% in Asia, dell’82% in Africa e Medio Oriente e del 64% in America Latina. Fonte: UNCTAD. 1 delle economie mature. La Cina, a questi ritmi, supererà entro 5 anni gli Stati Uniti e l’Eurozona come il più grande mercato per i pagamenti cashless. VOLUMI (mln di transazioni) VALORE ($ mln) 900.000 700.000.000 800.000 600.000.000 700.000 l’ampliamento della loro accettazione, anche per i micro-pagamenti (GDO, carburanti, trasporti, Pay-Tv, ecc.) sosterrà la crescita di tali strumenti. 6. I benefici connessi ai pagamenti senza contante, come anche riconosciuto dai Governi e dalle istituzioni internazionali, sono molteplici e con impatti strutturali di ampia portata. Riduzione dei costi del contante (stampa, sicurezza, distruzione) 500.000.000 600.000 500.000 400.000.000 400.000 300.000.000 300.000 200.000.000 200.000 Sicurezza, tracciabilità e economicità delle transazioni Inclusione finanziaria (e sociale) 100.000.000 100.000 2008 2010 2013 2012 2022 (s) Pagamenti cashless - Numero di transazioni senza contanti (mln.) Riduzione dell’economia sommersa Valore delle transazioni senza contanti ($ mln.) Innovazione dei servizi e indotto economico Figura 1 – Pagamenti cashless nel mondo (Fonte: The European House - Ambrosetti su dati World Payments Report 2014) Crescita dei consumi 5. Gli strumenti di pagamento alternativi al contante più diffusi rimangano le carte di debito e di credito, con oltre 140 miliardi di transazioni per le prime e oltre 60 per le seconde. I pagamenti elettronici (e-payment) e i pagamenti mobili (m-payment 2 ) registrano rispettivamente 35 miliardi di operazioni e 29 miliardi, con forti tassi di crescita: 15,9% annuo per i primi fino al 2015 e 60,8% per i secondi. Figura 3 – Benefici dei pagamenti senza contante (Fonte: The European House - Ambrosetti) 50 7 Canale bancario 40 35 29,2 30 3,8 25 18,0 20 15 11,1 1,1 10 7,0 5 0,6 6,4 10,0 2011 2012 0 47,0 Canale non bancario 45 39,9 2,2 25,4 15,8 2013 2014 (s) 2015 (s) Figura 2 – M-payment nel mondo. Numero di transazioni in miliardi (Fonte: The European House Ambrosetti su dati World Payments Report 2014) In prospettiva, la continua diffusione di smartphone e dispositivi mobili – in particolare nelle aree emergenti e in via di sviluppo – e la offerta di soluzioni innovative di pagamento in mobilità da parte di attori bancari e non (Telco, produttori di dispositivi mobili, ecc. 3 ) e 7. Per l’Africa Subsahariana (e Sudafrica) tali benefici sono particolarmente rilevanti: - La riduzione degli oneri legati alla cartamoneta (oggi tra lo 0,5% e l’1,5% del PIL Subsahariano; l’1% in Sudafrica) libera ingenti risorse per lo sviluppo. - Il miglioramento delle condizioni di money transfer (il canale mobile ha risparmi del 50% rispetto ai servizi tradizionali) agevola i trasferimenti di denaro verso l'Africa4, ad oggi tra i più problematici e costosi a causa degli alti tassi di informalità e del contesto normativo che favorisce i monopoli. - La riduzione dell’economia informale5 (55% del PIL dell’Africa Subsahariana e 20-30% in Sudafrica) irrobustisce lo sviluppo locale grazie all’ampliamento della base di tassazione, alle maggiori risorse per l’erogazione dei servizi, al miglioramento dei bilanci pubblici meno dipendenti dai donatori esteri, ecc.. - L’utilizzo di pagamenti cashless è associato ad acquisti più frequenti e a transazioni medie più elevate e stimola i consumi (nei mercati subsahariani la diffusione di carte di Le rimesse internazionali verso l’Africa Subsahariana sono state nel 2013 oltre US$20 miliardi (1,5 in Sudafrica), pari al 5% del PIL e al 27% dell’export. Fonte: IFAD. 5 Un aumento del 5% dei pagamenti elettronici produce una riduzione del 2-3% dell’economia sommersa. Fonte: Johannes Kepler University, 2013. 4 Transazioni con cellulare o altri dispositivi mobili. Sono noti i servizi di pagamento offerti da player come PayPal, Amazoon, Google, Facebook, Apple, Samsung, Vodafone, ecc. e da circuiti di criptovalute come Bitcoin. 2 3 80% 70% 60% 50% 40% 876 67% Le prospettive di sviluppo per il Sudafrica e l’Africa Subsahariana 8. L’Africa Subsahariana è una delle aree in cui l’evoluzione dei sistemi di pagamento, a partire da quelli in mobilità, sarà più veloce e di ampia portata. Le carenze delle infrastrutture di pagamento tradizionali e l’ampio bacino di utenti potenziali (al 2019 oltre 460 milioni) sta spingendo l’offerta di servizi di pagamento secondo nuovi modelli di business e “salti” tecnologici, come dimostra il successo di M-Pesa7 in Kenya e la sua recente entrata nei mercati europei. Inoltre, la diffusione dei dispositivi mobili e l’ampliamento delle reti di comunicazione sosterrà la diffusione dei pagamenti cashless, a partire da quelli in mobilità, nel prossimo futuro; entro il 2020 l’Africa Subsahariana: - avrà 525 milioni di smartphone; - vedrà il traffico dati crescere di 20 volte (il doppio della media globale); - sarà la 2° area globale per connessioni 3G (dietro solo l’Asia-Pacifico). Fonte: stime Moody’s. Servizio via cellulare lanciato nel 2007 da Safaricom (Gruppo Vodafone) e utilizzato da 8 milioni di abbonati, senza bisogno di un conto bancario. 2017 2018 2019 2020 Figura 5 – Penetrazione di smartphone (Fonte: The European House - Ambrosetti su dati GSMA 2014 9. Anche lo sviluppo dell’e-commerce spingerà verso l’utilizzo diffuso di pagamenti diversi dal contante. Nel 2013 il valore globale dell’e-commerce B2C ha superato i 1.400 miliardi di Dollari8, con una crescita del +20% rispetto al 2012. Per l’area Subsahariana è atteso un valore di 50 miliardi nel 2018, in crescita del 525% rispetto ai valori 2013. 10. Le opportunità per banche, telco, aziende tecnologiche e operatori specializzati, si aprono lungo tutta la catena del valore: recenti studi indicano che, considerando il potenziale dei pagamenti cashless (tra persone, con la PA e con le aziende), il mercato subsahariano può valere oltre 10 miliardi di Dollari di ricavi, in ipotesi di allineamento dei vari Paesi al livello dei pagamenti digitali del Kenya, con un incremento di quasi il 60% rispetto ai valori correnti. Oggi Crescita potenziale 1.881 1.296 1.466 601 567 409 460 313 467 295 415 282 584 229 304 207 Zimbabwe 49% 2016 Etiopia 65% Stati Arabi 2015 Angola 80% America Asia Latina Centrale 136 2014 Uganda 58% 192 Africa Sub. 2013 Camerun Africa Sub. 250 Ghana Asia del Sud Asia-Pacifico 10% Figura 4 – Popolazione che non usa servizi finanziari; milioni di persone e % sul totale (Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Banca Mondiale 2014) 6 Medio Oriente Nigeria 325 59% America Latina 20% 611 Asia dell'Est UE 30% Sudafrica - pagamento ha generato un PIL aggiuntivo dello 0,9%6 tra il 2009 e il 2013). La maggiore finanziarizzazione (in Africa Subsahariana l’80% degli adulti non ha un conto bancario; in Sudafrica il 20-30%) ottimizza il ciclo lavoro-risparmioinvestimento e l’inclusione sociale. 28% 129% 47% 47% 58% 47% 155% 47% Figura 6 – Ricavi incrementali (US$ milioni e %) dalla diffusione dei pagamenti elettronici in ipotesi dello stesso livello di digitalizzazione del Kenya (Fonte: The European House – Ambrosetti su dati MGI e Gates Foundation 2014) 11. Lo sviluppo dei servizi di pagamento stimola anche le filiere collegate e di supporto (infrastrutture, tecnologie, app, ecc.) 7 8 US$16 trilioni includendo i pagamenti B2B e verso la PA . e, più in generale, l’intera economia (ad esempio molte start-up incorporano pagamenti cashless nei loro modelli di business). Una stima generale indica che nel 2014, l’”economia mobile”, inclusi i servizi di pagamento, ha generato il 5,4% del PIL subsahariano9. 12. In questo quadro il Sudafrica è uno dei Paesi più interessanti: - il 90% dei sudafricani ha uno smartphone e il 21% utilizza servizi di mobile banking; - il 43% del totale dei pagamenti consumer (oltre 330 miliardi di Dollari) è cashless con ampi margini di crescita; - è, insieme alla Nigeria, il mercato con il maggiore potenziale per l’e-commerce considerato che tale canale attualmente è pari solo all’1% delle vendite retail totali e che con il 70% di utenti Internet che fa acquisti on-line (o che è intenzionato a farli) ha la 2° più grande base clienti dell’Africa Subsahariana. - ha uno dei migliori sistemi bancari al mondo ed è tra gli “ecosistemi” che più rapidamente stanno traguardando la transizione cashless. Cosa fare 13. I fattori abilitanti per valorizzare le opportunità dell’innovazione dei sistemi di pagamento sui mercati Subsahariani sono: - L’evoluzione della regolazione verso nuovi modelli che favoriscano l’apertura dei mercati, la competizione e l’innovazione. - Il miglioramento delle infrastrutture (reti di comunicazione, POS di nuova generazione, ecc.). - Lo sviluppo della tecnologia, a partire dai sistemi di sicurezza, contactless, ecc. - Lo stimolo della domanda e dell’accettazione dei sistemi cashless. Si tratta di una transizione di sistema che richiede investimenti pubblici e privati e coinvolge molteplici attori, dai regolatori pubblici all’industry, dalle banche ai commercianti, dalle PA alle imprese e ai consumatori. 14. L’Italia, in tema di pagamenti senza contanti, ha alcuni punti di forza distintivi. A dispetto di un utilizzo ancora diffuso del contante, l’Italia è infatti è il 4° Paese europeo per transato attraverso i pagamenti elettronici, con un volume che nel 2014 ha raggiunto i 146 miliardi di Euro e con i 9 Fonte: GSMA. pagamenti in mobilità in crescita del 55% 10 , anche grazie ad un tasso di penetrazione degli smartphone tra i più alti al mondo (77%). Inoltre il Governo nazionale, anche all’interno della recente “Strategia per la crescita digitale 2014-2020”, è impegnato da anni nella promozione dei pagamenti elettronici11 e nel tempo è stato sviluppato un quadro integrato normativo, regolamentare e di governance (oltre che tecnologico) in grado di essere un utile riferimento per lo scambio di esperienze e know-how. Infine l’industry italiana dei pagamenti elettronici ha expertise di riferimento, con campioni nazionali su specifici segmenti (es. carte pre-pagate e e-commerce), primari gruppi bancari con avanzate soluzioni di monetica e aziende leader internazionali sulle infrastrutture, tecnologie e servizi di pagamento. 15. L’Italia, sulla base di queste competenze, può collaborare con il Sudafrica (a livello di istituzioni e aziende) in logica win-win – su base locale e regionale – a più livelli: - Migliorare le policy e le normative in tema di pagamenti elettronici e contribuire allo sviluppo di standard (anche per l’interoperabilità). - Sviluppare progetti e iniziative di sistema volte ad incentivare l’utilizzo di strumenti di pagamento cashless e la loro accettazione (PA, commercianti, ecc.)12. - Costruire partnership per sviluppare soluzioni e servizi innovativi da vendere in Sudafrica e negli altri mercati Subsahariani: dalle infrastrutture per servizi condivisi, alle soluzioni per la sicurezza 13 , alla progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture e servizi tecnologici per le istituzioni finanziarie e centrali, le imprese e la PA, fino alla progettazione e sviluppo di terminali e sistemi di pagamento elettronici. Fonte: Politecnico di Milano. Tra i recenti interventi: fatturazione elettronica, scontrino digitale, incentivi fiscali, tassa sul contante, ecc.. 12 Ad es. in Italia è stata recentemente lanciata (maggio 2015) l’iniziativa Cashless City, un progetto a livello nazionale che, con la cooperazione tra PA e attori del mercato dei pagamenti, ha l’obiettivo di ridurre a zero l’uso del contante in un’intera area urbana, per sostituirlo con la moneta elettronica. La sperimentazione è stata avviata nella città di Bergamo. 13 La tecnologia italiana ha sviluppato standard di alta qualità. Ad esempio il tasso di incidenza delle frodi sulle carte di pagamento è lo 0,019%, significativamente meno di Regno Unito, Francia e Australia. 10 11