•fascismo •nazismo •stalinismo STALIN HITLER FRANCO MUSSOLINI Alla fine della prima guerra mondiale Si rafforzano i nazionalismi per l’adesione di piccola borghesia ufficiali settori del mondo imprenditoriale e finanziario temevano il comunismo. stentavano a reinserirsi nella vita civile si sentiva minacciata dall’ascesa delle classi lavoratrici Il regime fascista In tutta Europa si erano formati partiti e movimenti che volevano sovvertire l’ordine liberal-democratico si servivano di organizzazioni paramilitari violente con gli avversari In Italia questi gruppi ebbero successo e trovarono la loro guida in Benito Mussolini Nel 1919 fondò il movimento dei Fasci di combattimento, divenuto nel 1921 il Partito nazionale fascista (Pnf), il Partito nazionale fascista si proponeva di abbattere lo stato liberale e di instaurare un nuovo regime politico: il fascismo le squadre armate del partito fascista compivano violente spedizioni contro le organizzazioni socialiste e sindacali e aggredivano i loro militanti questo avveniva con l’assenso del governo I liberali pensavano di utilizzare il fascismo per contrastare il socialismo e poi di metterlo da parte. Ma così non accadde In seguito alla marcia su Roma del 28 ottobre 1922 Mussolini ottenne la presidenza del Consiglio Mussolini prese il potere e realizzò la sua rivoluzione antidemocratica, instaurando un regime che sarebbe durato fino al 25 luglio 1943. Programma politico del movimento fascista: superamento del sistema parlamentare liberale instaurazione di un regime autoritario però il primo governo fascista comprendeva anche liberali, popolari e indipendenti in Parlamento i fascisti non erano numerosi ma … Mussolini accentrò pian piano il potere nelle sue mani: il Parlamento e le altre istituzioni dello stato furono privati delle loro prerogative furono sostituiti con nuovi organismi di tipo dittatoriale 1923 Gran consiglio del fascismo Milizia volontaria per la sicurezza nazionale Il Gran consiglio era composto dai maggiori esponenti del partito ereditò numerose funzioni prima attribuite al Parlamento la Milizia era composta dalle squadre d’assalto si occupava della difesa del nuovo regime reprimeva con la violenza gli oppositori del fascismo tra il 1923 e il 1924 proseguirono i pestaggi e le azioni punitive contro gli antifascisti il regime fascista sul piano economico sul piano politico e istituzionale riduceva le libertà di azione e di espressione concessione di prestiti di capitali alle imprese approfondimenti accordava ogni libertà d’iniziativa agli imprenditori Come? conseguenze? incentivazione della produzione e degli investimenti Eliminazione degli ostacoli burocratici all’attività economica Risultato? rilancio dell’economia la produzione crebbe negli anni 1923-1925 i salari persero potere d’acquisto chi ci aveva guadagnato? 1924: i fascisti vincono le elezioni grazie al sostegno di chi? brogli il voto si svolse tra Il 10 giugno 1924 il deputato socialista Giacomo Matteotti fu rapito e ucciso da mandanti fascisti violenze intimidazioni nonostante le proteste Mussolini ebbe ancora l’appoggio del re Il 18 giugno 1924 alcuni parlamentari antifascisti, per protesta, abbandonarono la camera dei deputati: fu la cosiddetta “secessione dell’Aventino” Mussolini accelerare la costruzione del nuovo stato fascista sapeva che l’opposizione parlamentare era debolissima quindi poteva cancellare lo stato liberale tra il 1925 e il 1926 vennero promulgate le leggi “fascistissime istituiscono la Magistratura del lavoro per controllare i conflitti tra lavoratori e datori di lavoro aboliscono il diritto di sciopero sciolgono i sindacati sostituiti da sindacati fascisti e corporazioni istituzioni che riunivano lavoratori e datori di lavoro e avevano il compito di eliminare ogni conflittualità. eliminati i sindacati dei lavoratori poterono ottenere I grandi gruppi di? agricoltura finanza cosa? eliminare cosa? Mussolini era sia capo del governo che capo del Partito fascista gran parte dei poteri furono concentrati nelle sue mani fu creato un tribunale speciale per industria politica a loro favorevole l’opposizione della classe operaia e dei contadini. Il parlamento fu privato della sua funzione legislativa sopprimere le attività di opposizione al regime i partiti politici furono dichiarati illegali gli antifascisti iniziarono furono perseguitati per legge divenne semplice organo di controllo i nuovi mezzi di comunicazione di massa, come la radio e il cinema, attraverso i quali venivano divulgati gli ideali del regime: l’amore di patria, il senso di disciplina e di obbedienza, lo spirito di sacrificio. Inoltre il fascismo veniva proposto non solo come un programma politico, ma soprattutto come un nuovo stile di vita. Centro della propaganda del regime era la figura del duce, che veniva presentato come modello del perfetto fascista, come l’uomo forte capace di scelte sicure, abile in ogni tipo di attività: sportive, lavorative, militari. Mezzi di propaganda: manifesti, arte e architettura cinema, stampa, educazione approfondimenti Approfondimenti: Economia: finalità economiche del regime : subordinare l’intera vita economica allo stato, pur garantendo la libera iniziativa e la proprietà privata. Lo stato diventava il supremo regolatore dell’economia Il totale controllo sull’economia si intrecciò con il più rigoroso protezionismo spinto fino all’autarchia, cioè al tentativo di rendere l’economia (e la cultura) italiana, totalmente autosufficiente, eliminando tutto ciò che proveniva dall’estero: prodotti, mode, linguaggi… Propaganda: il regime lanciò due grandi iniziative che vennero abilmente propagandate: la “battaglia del grano” (1926) e la “bonifica integrale” (1928). La cosiddetta “battaglia del grano” intendeva favorire la produzione agricola attraverso l’introduzione di nuovi macchinari che avrebbero migliorato in particolare i raccolti di cereali. La “bonifica integrale” era invece finalizzata ad aumentare la superficie coltivabile strappandola alle paludi e ai terreni incolti. Il regime fascista cercò di conquistare il consenso in molti modi: oltre alla propaganda, al massiccio intervento sull’educazione dei giovani ecc. cercò anche l’approvazione dei cattolici e nel 1929 lo stato fascista ed il Vaticano firmarono i Patti lateranensi approfondimenti Creazione del consenso: Mussolini comprendeva che il sostegno della Chiesa cattolica poteva offrire al regime fascista un eccezionale punto di forza. Con i Patti Lateranensi lo stato italiano riconobbe al pontefice la sovranità sui territori circostanti la basilica di San Pietro, noti come Città del Vaticano; venne pagata in’indennità a risarcimento dei beni espropriati con la presa di Roma del 1870; e infine si dichiarò la religione cattolica religione di stato. Sulla base del concordato del 1929 si sancirono inoltre gli effetti civili del matrimonio religioso e lo stato italiano si impegnò a far impartire nelle scuole pubbliche l’insegnamento della religione cattolica.