News-letter n. 3 del 14 marzo 2012
Dalla Sede Nazionale
15 marzo 2012 : scade il termine per il rinnovo delle iscrizioni 2012 all’Associazione.
14-15 aprile 2012: Convegno dei Presidenti - Frascati
14-22 aprile 2012: XIV Settimana della Cultura
13 maggio 2012: XVIII edizione Giornata nazionale “Chiese Aperte”
Dalle Sedi Locali
Sede di Copertino di Archeoclub d’Italia (LE)
Calendario delle attività
Aprile 2012
XIV Settimana della Cultura – attività culturali a partire dal giorno 16 fino al giorno 22 nelle sale
espositive del Castello ( mostra degli affreschi della cappellina della maddalena) visita al castello al
centro storico e ad alcune dimore gentilizie;
Maggio 2012
- manifestazione nazionale Chiese Aperte (con escursione mezzo proprio);
- presentazione del volume realizzato dal gruppo di lavoro di questa associazione (data e
luogo da definire);
- concorso di arti figurative;
- due convegni;
Agosto – Settembre 2012
androni e corti. Gli spazi aperti colorati di apparente silenzio (centro storico );
Dicembre 2012
manifestazione : ti aspetto prima di natale ( con fiera antica).
Presidente della Sede: Maria Greco – cell. 339.8986665
Sede di Mondolfo di Archeoclub d’Italia (PU)
“Mondolfo e Marotta nel Risorgimento –Il tramonto dello Stato Pontificio”
A conclusione delle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia sabato 24 marzo alle ore 17,00
presso il complesso monumentale S.Agostino Salone Aurora presentazione del libro “Mondolfo e
Marotta nel Risorgimento –Il tramonto dello Stato Pontificio” di Alessandro Berluti.
Interventi di: Vittoriano Solazzi, Presidente Assemblea Legilsativa delle Marche; Pietro Cavallo,
Sindaco di Mondolfo; Corrado Paolinelli, Assessore alla Cultura del Comune di Mondolfo;
Maurizio Minucci, Presidente Banca Suasa; Claudio Paolinelli, Presidente Sede Archeoclub di
Mondolfo. Sarà presente l’Autore.
Sarà inoltre possibile visitare il Museo Civico.
Presidente della Sede: Claudio Paolinelli cell. 335.5270395
Sede di Taranto di Archeoclub d’Italia
Calendario delle attività
- 18 marzo alle ore 10.30 è prevista per i soci una visita guidata nel centro storico di Taranto
e al Castello Aragonese.
- 23 marzo presentazione del libro " Serra Cicora fra VI e V millennio a.C. di Ida Tiberi.
Presidente della Sede: Roberta Ursi cell. 346.2431732
Sede di Morrovalle di Archeoclub d’Italia (MC)
Incontri di archeologia presso la Sala Convegni Palazzo Lazzarini
- venerdì 9 marzo : “Dalle indagini di superficie allo scavo stratigrafico. Il Fanum Voltumnae
di Orvieto: recenti sviluppi della ricerca archeologica in Italia”
- venerdì 16 marzo: “La romanizzazione nel maceratese: Cluana, Potentia, Pausulae
- venerdì 23 marzo : “La romanizzazione nel maceratese: la colonia di Urbs Salvia”.
Relatore: archeologo dott. Marco Cruciani.
Al termine degli incontri, in data da stabilire, visita guidata al Teatro Romano di Helvia Recina.
Presidente della Sede: Nazzarena Acquaroli Cerone tel. 0733.221762
Sede di Ragusa di Archeoclub d’Italia
Incontro di Studio “Abitati preistorici costieri e temporanei a Camarina”
Martedì 20 marzo 2012 alle ore 17,30 presso il Centro Servizi Culturali – Via A. Diaz n. 56 –
Ragusa
Relatori: P. Pelagatti, Accademia dei Lincei – “Introduzione”; M. Cultraro, Consiglio Nazionale
delle Ricerche “Branco Grande e i villaggi del bronzo antico”; G. Distefano, Parco di Kamarina,
Università di Calabria “Uomini e Pecore: la transumanza, i siti stagionali e i santuari rupestri
dell’antico bronzo”.
Presidente della Sede: Vincenzo Piazzese cell. 348.2229891
Sede di Jesi di Archeoclub d’Italia (AN)
Conferenze dal titolo “Le Marche e il Mediterraneo nella pre-protostoria”
Con il patrocinio del Comune di Jesi in sinergia con la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle
Marche la Sede di Jesi presenta un ciclo di conferenze per celebrare il 40° anniversario di
Fondazione della Sede dal titolo “Le Marche e il Mediterraneo nella pre-protostoria”.
Le conferenze si terranno presso la Pinacoteca Civica di Palazzo Pianetti – Via XV Settembre 10 –
Jesi.
- Venerdì 9 marzo – ore 18: “Rituali funerari nell’eneolitico nelle Marche”.
Relatore dott.ssa Mara Silvestrini
- Venerdì 23 marzo – ore 18: “Ceramina Micenea e Italo-Micenea negli insediamenti dell’età
del bronzo nelle Marche”.
Relatore dott.ssa Gaia Pignocchi
- Venerdì 20 aprile ore 18: “Aristocrazie Picene e suggestioni Omeriche: presenze greche in
adriatico 2700 anni fa”.
Relatore dott. Tommaso Sabbatini
- Venerdì 4 maggio ore 18: “Jesi dalla Preistoria alla Protostoria”.
Relatore dott. Maurizio Landolfi
Presidente della Sede: Maria Cristina Locatelli tel. 0731.205519
Sede di Fermo di Archeoclub d’Italia (FM)
Calendario attività
Martedì 27 Marzo
Sede Archeoclub L.go Mora n°5, Fermo ore 21:15
Incontro con la Dott.ssa Fabiola ZURLINI
-PAGINE DI STORIA DELL''UNIVERSITA' FERMANA Studiare e “fare pratica” di medicina a Fermo e
nella Marca tra il XVII e XVIII secolo.
Martedì 17 Aprile
Sede Archeoclub L.go Mora n°5, Fermo ore 21:15
Incontro con lo speleologo Massimo SPAGNOLI
Il sistema ipogeo nella tenuta di Fontebella a Montegiorgio
Domenica 6 Maggio
Sede c.da “S. Martino” Vicolo Torto n°15, Fermo ore 17:30 (vicino al cinema “Sala degli Artisti”)
Incontro con il prof. Luigi ROSSI
(in collaborazione con la contrada S. Martino di Fermo)
I Frati Cappuccini della Marca, nel mondo
Domenica 20 Maggio
Area archeologica “CUMA” Monte Rinaldo (FM) ore 10:00
“DIONISO senza DIONISO”
Conferenza all'interno dell'Area Archeologica della “Cuma” a cura dello studioso e ricercatore Giovanni
GRAZIOSI
Seguirà visita guidata al locale Museo Archeologico
Possibilità di fermarsi a pranzo presso l’Agriturismo “Montorso” di Monte Rinaldo
Martedì 29 Maggio
Sede Archeoclub L.go Mora n°5, Fermo ore 21:15
Incontro con l’archeologo Cristiano Romanelli
I contesti funerari di età ellenistica di Ancona
Martedì 19 Giugno
Sede Archeoclub L.go Mora n°5, Fermo ore 21:15
Incontro con Gilda TRAINI
In occasione del centenerio della nascita di Joyce LUSSU (1912-1998), un ricordo con particolare
attenzione allo spessore culturale della sua figura, a tutt'oggi in grado di sollecitare dibattiti ed
approfondimenti.
Domenica 24 Giugno
inizio conferenza: ore 9:30
Incontro con il geom. Giovanni CIARROCCHI
“Architettura navale romana: ricostruzione di una nave oneraria”
presso il Museo Archeologico di Cupra Marittima sito a
Cupra Marittima (AP), palazzo “Cipolletti”, Marano (Paese Vecchio)
A seguire:
Pranzo conviviale con i soci e simpatizzanti dell’Archeoclub presso il Ristorante “PEPENERO” sito a
Cupra Marittima (AP) – via Castello, Paese Vecchio –
Per info e prenotazioni: Segretario Enrico Lambertucci 347-7872806 entro e non oltre il 20 giugno 2012
Presidente della Sede: Andrea Mircoli cell. 347.9926623
Sedi locali di Roma e Aricino Nemorense di Archeoclub d’Italia
Festival CEREALIA – LA FESTA DEI CEREALI – CERERE E IL MEDITERRANEO
Lo scorso anno Paola Sarcina (Music Theatre International) e Letizia Staccioli (Archeoclub d’Italia
sede di Roma) hanno ideato il Festival CEREALIA – LA FESTA DEI CEREALI – CERERE E IL
MEDITERRANEO, al quale la sede di Ariccia ha aderito sin da subito, divenendo uno dei
promotori: la prima edizione ha visto la partecipazione di numerosi e prestigiosi partners con
convegni, rievocazioni sceniche, mostre, visite guidate e degustazioni.
Incentrata su tutti i cereali sacri a Cerere, Cerealia coinvolge Roma, il mondo romano e tutto il
bacino del Mediterraneo. È una Festa a cadenza annuale, a carattere nazionale/internazionale e si
svolge in 4/5 giorni nel mese di giugno (includendo sempre il 9 giugno, data dei riti di Vesta presi
a simbolo della manifestazione). Alcune attività potranno anticipare o seguire la festa,
concentrandosi ad es. nelle date dei Ludi di Cerere (dal 12 al 19 aprile).
Le tematiche cardine della manifestazione - cultura, ambiente, territorio, società, economia,
alimentazione - sono affrontate attraverso convegni e workshop, incontri e conversazioni a tema,
spettacoli e rievocazioni, tour gastronomici, degustazioni e menù a tema, visite guidate, mostre,
istallazioni, laboratori didattici.
Cerealia si avvale di un Comitato Scientifico composto da personalità del mondo della cultura,
ricerca, comunicazione, economia, alimentazione.
La struttura operativa si avvale di un network di organizzazioni (pubbliche e private) operanti in
sinergia collaborativa per la gestione dei contenuti e delle attività, coordinate dalle organizzazioni
promotrici. La produzione esecutiva è affidata all’associazione M.Th.I., mentre il coordinamento
delle attività a livello nazionale è delegato a TourGourmet.
Fanno parte dello Staff Organizzativo Letizia Staccioli, Paolo Cermelj, Alessandra Pignotti (sede
di Roma) e Maria Cristina Vincenti (sede di Ariccia).
Vi invito quindi ad aderire alla manifestazione organizzando presso le vostre sedi Archeoclub
d’Italia, dal 6 al 10 giugno 2012, incontri culturali legati a questa tematica affascinante e
coinvolgente come il culto della dea Cerere. Per ulteriori informazioni sui promotori, i partners e lo
staff organizzativo potete consultare il sito www.cerealialudi.org.
Coordinatore sedi Archeoclub d’Italia ‘Cerealia’: Maria Cristina Vincenti - 3883636502 –
[email protected]
Sede locale Aricino Nemorense di Archeoclub d’Italia (RM)
I° Campagna archeologica di recupero e valorizzazione della Via Appia antica nella Valle di
Ariccia
Il programma consiste nel recupero e nella valorizzazione del tratto aricino della via Appia Antica
che scorre ai piedi dell’acropoli dell’antica città latina di Aricia le cui vestigia sono ancora oggi
osservabili all’interno del centro storico e in tutta la valle sottostante. Questa prima campagna
prevede la ripulitura e il recupero di sepolcri laterizi, di mausolei, della Sostruzione della Via
Appia, grandioso viadotto che insiste alle pendici di Colle Pardo. Il recupero delle emergenze
permetterà l’effettuazione di un percorso di visite durante il quale i visitatori potranno osservare le
antiche vestigia e la loro monumentalità. La partecipazione è riservata ai soci dell’Archeoclub
d’Italia. Le attività si svolgeranno in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica per il
Lazio, il Comune di Ariccia e l’Ekoclub.
Periodo di svolgimento: primavera-estate
Informazioni generali
Abbigliamento e attrezzatura personale da possedere: pantaloni lunghi e camicia a maniche
lunghe, scarponcini, guanti da lavoro a norma CEE, borraccia, cappello, zaino.
Documentazione da presentare: documento di riconoscimento, tessera di iscrizione
all’Archeoclub d’Italia al fine di garantire l’indispensabile copertura assicurativa.
Archeoclub d’Italia Aricino-Nemorense: Piazzale Aldo Moro s.n.c. 00040 Ariccia (Roma);
[email protected]; www.archeoclubariccia.it. Cell. 3883636502 (dott.ssa Maria Cristina
Sede locale di Castel Sant’Angelo di Archeoclub d’Italia (RI)
I percorsi nel restauro della Chiesa di Santa Maria della Misericordia a Borbona
di Flavia Festuccia
La Chiesa di Santa Maria della Misericordia è un monumento posto a culmine
dell'antico abitato di Borbona, unico nel suo genere per alcune peculiarità che esso
presenta. Ma quali sono i criteri a cui attenersi nel restauro di un immobile vincolato?
Il Regio Decreto 2537/1925 all'art. 52 prevede che gli architetti hanno competenze
esclusive per quanto riguarda gli interventi da eseguire negli immobili gravati da
vincoli di tutela di interesse artistico (anche non tutelati) e che gli ingegneri possono
essere incaricati per lo stesso tipo di opera solo nella progettazione della parte relativa
a strutture ed impianti. Ciò vale anche nella Direzione lavori, come ribadito dalla
recente Sentenza del TAR Lazio n. 7997del 17/10/2011 trasmessa per loro conoscenza
dall'Ordine degli Architetti di Roma a tutte le Soprintendenze del Lazio.
L'unicità di S. Maria della Misericordia, nonostante la semplicità dell'edificio, è dovuta
alla sua facies muraria cinquecentesca e alla particolarità del tetto realizzato secondo la
tecnica aquilana sviluppatasi dopo il terremoto del 1703, che utilizza il sistema di
"capriata inchiavardata". Tale capriata assolve ad una funzione di contenimento, una
specie di cordolo sommitale ante litteram che rende l'intero edificio più resistente
all'azione orizzontale del sisma impedendo il ribaltamento delle pareti.
Infatti l'edificio di S. Maria dal '500 in poi ha resistito a diversi movimenti tellurici e
non ha riportato danni notevoli se non alcune lesioni longitudinali che sono state
recentemente consolidate con imperniature in fibra aramidica. Ma il sistema più
interessante, noto già precedentemente e riscoperto durante il terremoto dell'Aquila,
resta quello della capriata inchiavardata . La capriata inchiavardata è stata presentata
come sistema antisismico per eccellenza al corso di aggiornamento tenutosi
recentemente all'Aquila "Il terremoto abruzzese del 6 aprile 2009:dalla diagnosi dei
dissesti
alla
progettazione
degli
interventi
sull'edilizia
storica".
In tale corso, come in altri, si è raccomandata la conservazione di questa particolare
tipologia per ora riscontrata solo in Abruzzo. Ricordiamo uno dei principi che Cesare
Brandi afferma nei suoi scritti: «È necessario che il restauro venga condotto da persone
esperte, che abbiano l'habitus mentale del ricercatore e dello storico ed al tempo stesso
capacità creative; ci si riferisce quindi ad architetti-restauratori, che è come dire
architetti-storici, specializzati e messi nelle condizioni di operare con la dovuta
disponibilità
di
tempo».
Le direttive del Ministero per i Beni e le Attività Culturali in merito alla conservazione
delle capriate inchiavardate a S. Maria della Misericordia a Borbona sono precise, ossia
conservare la struttura del tetto così com'è, senza apposizione di tirantature o altro,
resta possibile la sostituzione di quegli elementi che siano ammalorati. Il presupposto
della conservazione si basa sulla constatazione che queste capriate, così come sono
state ideate, hanno resistito per tre secoli e più a terremoti ed eventi naturali, tenendo
insieme anche la cassa muraria della chiesa. La chiesa non ha riportato danni neanche
dopo
il
sisma
della
vicina
città
dell'Aquila
del
2009.
Perciò il restauro, una volta indagato lo stato di conservazione, è l'unica operazione
possibile. Siamo lontani ormai dalle vecchie scelte operate decenni or sono, ossia dalla
sostituzione delle capriate con capriate nuove, che snaturano completamente la facies
naturale delle piccole chiese di montagna. In quel caso il monumento diventa un
monumento "mutilo" in quanto privo di una sua componente storica ma anche estetica
fondamentale.
Anche l'apposizione di tirantature metalliche precedentemente proposta contraddice il
principio estetico che, insieme a quello storico, costituisce la "duplice polarità" del
monumento. Il tetto non è opera a sé stante di minore importanza bensì fa parte
dell'unità figurativa dell'opera d'arte che il restauro deve recuperare e, secondo la
definizione di restauro di Cesare Brandi, «il restauro costituisce il momento
metodologico del riconoscimento dell'opera d'arte nella sua consistenza fisica e nella
sua duplice polarità estetica e storica, in vista della sua trasmissione al futuro».
La carta del restauro del 1972, principale documento guida per il restauro così enuncia:
«Esigenza fondamentale del restauro è quella di rispettare e salvaguardare l'autenticità
degli elementi costitutivi. Questo principio deve sempre guidare e condizionare le
scelte operative. Per esempio, nel caso di murature fuori piombo, anche se perentorie
necessità ne suggeriscano la demolizione e la ricostruzione, va preliminarmente
esaminata e tentata la possibilità di raddrizzamento senza sostituire le murature
originarie...».
Aggiungiamo che alla base di un restauro consapevole è l'analisi dello stato di degrado
e sono necessarie le indagini dello stato di conservazione dei materiali. Entrambi gli
obblighi sono stati assolti nel caso di S. Maria. Infatti indagini diagnostiche accurate e
all'avanguardia con penetrometro resistograph ed endoscopio sono state compiute: lo
stato di conservazione è risultato buono. È stata esaminata con endoscopio nello
specifico la parte della catena che penetra la muratura, uscendo da questo per essere
poi
inchiavardata,
nel
muro.
La scelta operata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali è pienamente
confermata: le capriate della piccola chiesina della Misericordia sono da conservare.
Abbiamo già detto che siamo di fronte ad uno dei pochissimi esempi di capriata
inchiavardata, in quanto all'Aquila purtroppo molte capriate furono sostituite con grave
danno all'incolumità dei monumenti e della popolazione, come ha dimostrato il recente
terremoto. A maggior ragione, visti gli eventi storici, la conservazione, così come detta
il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è d'obbligo.
Le direttive Ministeriale del 2010 riguardo le capriate al § 6.3.5 così enunciano: «Nel
caso delle capriate, deve essere presente un buon collegamento dei nodi, necessario ad
evitare scorrimenti e distacchi in presenza di azioni orizzontali. Questo può essere
migliorato con piastre e barre metalliche o con altri materiali (ad esempio
fibrorinforzati). Nell'esempio che abbiamo riportato il progetto di consolidamento dei
nodi è stato realizzato con ferramenta e chiodature nel nodo monaco-puntone, con
barre in vetroresina nei nodi catena-puntone. La testata è stata ricostituita laddove
necessario
con
resina
epossidica
aggiunta
a
segatura».
Concludiamo citando ancora il Brandi: «...il restauro è azione critica e creativa al
tempo stesso, è complesso atto di cultura, assai facilmente compromettente,
estremamente raffinato e impegnativo e perciò lo stesso, quasi per definizione, se atto
di sensibilità architettonica, non certo atto meramente professionale o, peggio,
professionalistico; tantomeno atto che possa risolversi nella freddezza di un impegno
burocratico».
Presidente
della
Sede:
Flavia
Festuccia
cell.
338.4793029
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NEWS LETTER n. 3-2012