AURELIO AMENDOLA
Mostra di fotografia
Michelangelo/sensualità e passione
Gli artisti/e lo spazio cronologico dell’azione
21 settembre/21 novembre 2013
Abbazia di Rosazzo (Manzano/UD)
Comunicato stampa
Abbazia di Rosazzo
Piazza Abbazia 5
I – 33044 Manzano /Udine
Vernissage: sabato 21 settembre ore 11,00
Orario: tutti i giorni 9/12-15/18
Free entrance
Info&Contatti:
www.abbaziadirosazzo.it
[email protected]
www.facebook.com/pages/Abbazia-diRosazzo/
Tel: +39 0432 759091
Sarà la millenaria Abbazia di Rosazzo a Manzano,
in provincia di Udine, a fare da cornice alla mostra
di fotografia di Aurelio Amendola che verrà
inaugurata sabato 21 settembre alle ore 11,00
nell’ambito della rassegna biennale ideata dalla
Fondazione Abbazia di Rosazzo. Fino al 21
novembre la chiesa e l’ex tribunale dell’Abbazia,
spazio recentemente ristrutturato ospiterà oltre
cento fotografie del maestro toscano.
La mostra, suddivisa in due sezioni, intende
presentare il lavoro e la poetica di Aurelio
Amendola, ripercorrendo tre fasi:1) l’amore per la
scultura è rappresentato nella chiesa abbaziale
dove saranno esposte fotografie rigorosamente in
bianco/nero, dedicate al lavoro di Michelangelo; il
fotografo coglie qui una inaspettata sensualità
dell’opera scultorea dell’artista rinascimentale; 2)
una selezione di ritratti dei più grandi artisti
contemporanei verrà esposta nella sala sottotetto
dell’ex tribunale del complesso abbaziale (fronte
chiesa); 3) al primo piano di questo edificio
troveranno collocazione gli ‘happenings’, la
naturale evoluzione dei Ritratti, dove gli stessi
artisti sono stati catturati dall’obiettivo del
fotografo nei propri studi di lavoro.
In ‘Michelangelo/sensualità e passione’ si
propone il concetto di ‘fotografia come arte’, la
Mob: + 39 334 6268296
Promossa e organizzata da: Fondazione
Abbazia di Rosazzo
Curatori: Giuliano Pavan/Aurelio Amendola
Contributi critici: Veronica Ferretti e Gianluigi
Colin
Allestimenti: Arch. Pietro Bravin
Catalogo: 3Arte
Ufficio stampa: Silvia Riosa/Denise
Trevisiol/Fondazione Abbazia di Rosazzo
fotografia ‘come mezzo ermeneutico, come
strumento di interpretazione non solo dei valori
universali di un’opera d’arte, ma anche di quanto
essa può contribuire a una espansione concettuale
per una estetica della sensibilità’ (Veronica
Ferretti), rendendo così possibile vedere ciò che è
celato. Con il lavoro su Michelangelo Aurelio
Amendola trasforma un mezzo di espressione
oggettivo quale è la fotografia in in qualcosa di
squisitamente soggettivo.
Nella sezione ‘Gli artisti / e lo spazio
cronologico dell’azione’ vengono presentati
ritratti dei più grandi artisti contemporanei, da De
Chirico a Andy Warhol, da Hermann Nitsch a
Marino Marini, da Mario Ceroli ad Alberto Burri, da
Mario Schifano a Emilio Vedova e molti altri. Molti
artisti sono stati ritratti all’interno dei propri
atelier, il loro spazio più intimo e privato, il luogo
in cui l’opera viene creata. Ciò che emerge è
come ‘Amendola ha saputo costruire un tessuto
narrativo su un duplice percorso: da una parte
quello che racconta la poetica , la tecnica,
l’identità di un artista, dall’altra quello che crea un
vero racconto della sua sensibilità nel mondo
dell’arte’ (Gianluigi Colin).
In occasione di questa mostra sarà esposto il
volume Michelangelo. La dotta mano di FMR
Grandi Libri edito da UTET con fotografie di
Aurelio Amendola.
La mostra viene realizzata grazie al sostegno di
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia
di Udine, Comuni di Manzano, Corno di Rosazzo,
Remanzacco e San Giovanni al Natisone.
Hanno inoltre contribuito Banca di Manzano,
Banca di Cividale, Banca di Vicenza, Ass.ni
Generali, Fondazione CRUP, e le aziende Calligaris
, Livio Felluga, Linea Fabbrica, Ilcam, Šuma,
Cantina Produttori Cormons, Colussa Galleria
d’Arte, Gurisan, Piussi, Pali, Palma, Doxee, In’s
Mercato, Arredamenti Livon, Metal World e
Daytona.
Dal 2001 l’Abbazia di Rosazzo accoglie ogni due
anni una mostra d’arte contemporanea. È questo
un impegno assunto e puntualmente attuato dalla
Fondazione che porta lo stesso nome. Il progetto
tende a indicare e valorizzare presenze di
indubbio valore, capaci di far emergere tratti
significativi del mondo attuale con aprticolare
attenzione rivolta alla terra di appartenenza
dell’Abbazia. Hanno partecipato alle mostre
biennali Safet Zec (2001), Pablo Atchugarry
(2003), Novello Finotti (2005), Yoshin Ogata
(2007) Giorgio Celiberti (2009), Carlo Ciussi
(2011).
BIOGRAFIA AURELIO AMENDOLA
Nato a Pistoia, nel corso della sua lunga carriera
di fotografo Aurelio Amendola ha sviluppato una
particolare sensibilità per il mondo della scultura,
documentando l'opera di Jacopo Della Quercia,
Michelangelo e Donatello, e illustrando singoli
capolavori e monumenti quali il pulpito pistoiese
di Giovanni Pisano, il fregio robbiano dell'Ospedale
del Ceppo, sempre a Pistoia, Santa Maria della
Spina e il Battistero a Pisa, San Pietro in Vaticano.
Quest'ultimo lavoro, primo di una serie dedicata ai
grandi temi dell'arte italiana visitati secondo
l'ottica personale del fotografo, presenta una
campagna iconografica completamente nuova,
calibrata sul "taglio" e sulle esigenze specifiche
del progetto: approfittando della rara occasione di
un contatto senza vincoli con i monumenti
berniniani e, più in generale, con i vari elementi
architettonici e scultorei caratterizzanti la
cattedrale, simbolo di tutta la cristianità,
Amendola riesce a riprenderne gli scorci e i
particolari più inaspettati.
Nel 1994 il suo volume Un occhio su Michelangelo
– dedicato alla cappella medicea in San Lorenzo a
Firenze, di recente restaurata – ha vinto il
“Premio Oscar Goldoni”. Nel 1995 una mostra su
questo stesso tema viene organizzata a Milano, a
Palazzo Reale, dall'Amministrazione Comunale.
Nel 1997 gli è stato conferito il premio “Cino da
Pistoia”, noto premio alla carriera.
L'arte contemporanea rappresenta l'altro polo di
grande interesse per Aurelio, che negli anni è
arrivato a raccogliere una vera e propria galleria
di ritratti, comprendente i più rinomati maestri del
XX secolo come De Chirico, Lichtenstein,
Pomodoro, Schifano, Kosuth, Warhol, per
ricordarne solo alcuni. Questa collezione, che
quotidianamente si rinnova con immutata
passione, aggiornandosi sui nomi e sulle tendenze
più all'avanguardia, acquista un particolare valore
culturale e umano grazie alla lunga
frequentazione personale del fotografo con gli
artisti. All'opera di Amendola si devono infatti
numerose monografie dedicate ai maggiori
scultori e pittori contemporanei, tra cui quelle su
Marino Marini, Burri, Manzù, Fabbri, Ceroli, Vangi,
Kounellis. Presso la Fondazione Arnaldo
Pomodoro,sono esposte alcune delle foto-ritratto
più emblematiche del maestro pistoiese.
Nel 2007 è stato il primo artista a esporre una
mostra fotografica al Museo dell'Hermitage di San
Pietroburgo.
L’ABBAZIA DI ROSAZZO
L’Abbazia di Rosazzo, complesso storico risalente
all’XI secolo situato nel cuore del Collio Orientale,
rappresenta un esempio di eccellenza del
patrimonio architettonico e paesaggistico della
regione Friuli Venezia Giulia.
Racchiude tra le millenarie mura la chiesa
dedicata a San Pietro Apostolo affrescata nel 1535
da Francesco Torbido, l'importante sala del
Capitolo e la meravigliosa sala affrescata dalla
quale si può ammirare un panorama senza eguali;
la cantina di invecchiamento più antica della
regione custodisce pregiatissimi vini e un sentiero
di rose antiche e moderne accompagna i visitatori
alla scoperta del sito.
Di recente ristrutturazione l’edificio fronte chiesa
che un tempo ospitava il tribunale, presenta ora
due sale per esposizioni e il ripristinato Portico dei
Pellegrini,
Sede di prestigiose mostre d’arte, concerti,
conferenze ed eventi tematici è oggi luogo di
spiritualità e di cultura, ove l’arte incontra la
storia dialogando con il paesaggio.
Possibilità di pernottamento.
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