C
O M U N E
D I
T
E R L I Z Z I
PIANO URBANISTICO ESECUTIVO DEL SUB COMPARTO C5CDI PRG
Elaborato Paesaggistico 4
a.p. grafico
GRUPPO DI LAVORO
Ing. DANIELE dE NICOLO (COLLABORATORE)
Arch. FRANCESCO GIANFERRINI
Elaborato Paesaggistico 4
1. ORIENTAMENTO DEGLI EDIFICI
In riferimento ai fattori bioclimatici ed ambientali che caratterizzano il sito, sia privilegiata
l’esposizione dei corpi di fabbrica lungo l’asse nord est, preferibilmente inclinato di 17.5° allo
scopo di permettere la migliore fruizione di apporto solare e recupero solare calorico.
Le odierne problematiche energetiche e gli studi legati ad esse hanno confutato questa teoria, in
quanto nell’orientamento eliotermico la radiazione solare, pur risultando equamente distribuita nelle
due facciate principali, viene captata solo nei periodi in cui essa è meno utile per il comfort termico.
Nella stagione invernale, infatti, tale radiazione raggiunge soltanto di striscio i fronti est e ovest,
regalando un modesto contributo al guadagno termico proprio quando ce n’è più bisogno, mentre
d’estate, sia al mattino che nel pomeriggio, il sole colpisce in maniera molto più diretta le stesse
facciate, entrando nel fabbricato attraverso le aperture e surriscaldando eccessivamente l’edificio
nella maggior parte della giornata, causando eccessivo discomfort per gli occupanti. [Fonte:
Giuliano Cammarata, Climatologia dell’ambiente costruito, Siracusa 2006]
Dal punto di vista bioclimatico appare oggi di maggiore interesse, in generale per quanto riguarda
il clima temperato italiano, l’orientamento dell’asse principale degli edifici secondo la direzione estovest, ovvero con la disposizione delle facciate principali a sud e a nord, preoccupandosi di
schermare adeguatamente le componenti trasparenti a sud di modo che la radiazione solare possa
penetrare in inverno ed essere ostacolata in estate, come buona prassi per l’ottimizzazione dei
guadagni termici solari.
Gli alberi possono giocare un ruolo importante per l’architettura. Essi infatti, con la loro chioma,
sono in grado di riparare dal sole in estate e dal vento in inverno riducendo il carico termico
dell’edificio. E’ tuttavia preferibile che gli alberi che circondano l’edificio siano a foglie caduche.
In tal modo, essi creeranno ombra sulle facciate dell’edificio d’estate con la loro folta chioma,
mentre d’inverno, perdendo le foglie, lasceranno che il sole irraggi le tamponature.
2. SPECIE ARBOREE CONSIDERATE AUTOCTONE
Corbezzolo
Alloro
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Asparago
Calicotome
Biancospino
Ciclamino
Cappero
Carrubo
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Cipresso comune
Clematide
Cisto
Dafne
Coccifera
Euvonimo
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Filiera
Gelso
Ginepro
Ginestra
Lentisco
Mirto
5/12
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Leccio
Lonicera
Mandorlo
Noce
Olivo
Olivastro
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Osiride
Prugnolo
Pero selvatico
Roverella
Pino d’Aleppo
Prunus mahaleb
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Pungitopo
Rosa
Smilace
Terebinto
Cedro Atlantico
Limoni
8/12
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Timbo
Viburno
Oleandro
Aranci
Fico d’India
Pyracanta
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3. SCHEMA DI RECINZIONE
Fronti pubblici e privati: muretto a secco sormontato da profilato metallico color bianco.
4. ESEMPI DI PAVIMENTAZIONI PERMEABILI GALLEGGIANTI (es. aree di parcheggio)
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La pavimentazione carrabile in alto è formata da blocchetti in massello autobloccanti di alcestruzzo
messi in opera prevedendo la preparazione del fondo come sotto indicato:
a) terreno livellato e costipato;
b) ghiaia spessore 20-60 cm;
c) sabbia da 4 a 6 cm;
d) terra di coltura;
e) massello tipo RB6 o massello tipo garden;
Valide alternative sono inoltre gli esempi posti in basso relativi a pavimentazioni in cotto, le prime
due, e l’ultimo in laterizio ammattonato da comporre secondo gli strati in successione:
a) vegetazione erbacea;
b) sigillatura;
c) magrone;
d) ghiaia;
e) terreno livellato e costipato;
f) sabbia;
5. ESEMPI DI PAVIMENTAZIONI PERMEABILI PERENNI (materiali naturali quali pietra
calcarea locale, mattoni in cotto e tufo).
Materiali:
a) sabbia;
b) ghiaia e brecciame;
c) terreno;
d) porfido;
e) erba;
f) pietra calcarea;
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g) terra di coltura;
h) legno.
Terlizzi 13/02/2014
Ing. Daniele de Nicolo (collaboratore)
Arch. Francesco Gianferrini
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