Risk Assessment Identificazione e valutazione dei rischi aziendali Corso di Revisione aziendale Seminario dell’11 dicembre 2006 Indice Sez. A Risk Assessment Rischio aziendale Sistema di Controllo Interno Quadro Normativo di Riferimento Sez. B Metodologia Approccio Teorico Approccio Operativo In Sintesi Q&A 2 RISK ASSESSMENT Definizione e Obiettivi 3 Definizione Il Risk Assessment è una metodologia strutturata di autovalutazione dei rischi di business da parte del management, che, attraverso interviste guidate ai responsabili dei processi aziendali, consente di: • identificare i rischi di business che limitano o ostacolano il raggiungimento degli obiettivi societari; • determinare il relativo livello di rischio; • sviluppare strategie di controllo idonee ad assicurare una maggiore copertura delle aree in cui sono presenti i rischi significativi. 4 Obiettivi • Definire il modello aziendale di riferimento in termini di processi principali e secondari; • Analizzare i processi aziendali ed individuare quelli maggiormente sensibili; • Identificare e valutare, per ogni processo, i rischi ed i relativi controlli; • Sviluppare e mantenere un approccio innovativo di gestione dei rischi aziendali. 5 COSA E’ IL RISCHIO AZIENDALE 6 Rischio E’ una componente presente in ogni attività imprenditoriale e rappresenta un evento potenziale che riduce la probabilità di raggiungere gli obiettivi di business aziendali. Il rischio d’impresa può essere classificato in: Interno Strategico (es. quote di mercato, immagine); Operativo (es. budget produttivi, qualità); Finanziario (es. frode, budget finanziario); Conformità (es. conformità alle leggi, codici di condotta). Esterno Leggi e regolamenti; Concorrenza; Trends economici. 7 Rischio - Universo 8 SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO 9 Sistema di Controllo Interno E’ costituito dall’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative che mirano ad assicurare il rispetto delle strategie aziendali con il conseguimento di efficacia ed efficienza dei processi aziendali e salvaguardia del valore delle attività a protezione delle perdite. 10 Sistema di Controllo Interno Il Sistema di Controllo Interno, la cui responsabilità è del C.d.A., incorpora tre livelli di azione: • • • Controlli di Ia linea Monitoraggio sistematico Revisione periodica resp. Gestione Operativa resp. Controllo di Gestione resp. Internal Auditing Revisori Esterni Ogni responsabile delle attività aziendali deve avere consapevolezza dei rischi connessi con la propria funzione e dei controlli in essere volti a mitigarli. 11 Sistema di Controllo Interno – Propedeuticità del Risk Assessment 1 2 3 4 5 Co-develop Expectations Risk Assessment Audit Plan Execution Communicate Results Fasi eseguite nel corso di un progetto di Risk Assessment 12 NORMATIVA DI RIFERIMENTO 13 Quadro normativo di riferimento In dettaglio, lo scenario di riferimento che si è manifestato in questi ultimi anni in Italia ha presentato le seguenti novità legislative: Quadro Normativo di Riferimento Banca d’Italia e Consob Valutano la predisposizione di un sistema di rilevazione, analisi, misurazione dei rischi che minacciano il corretto funzionamento ed il raggiungimento degli obiettivi aziendali al fine di rendere più efficienti ed efficaci i processi aziendali. Ha introdotto in Italia i principi della “Corporate Governance” ponendo, tra l’altro, enfasi sulla rilevanza del Sistema di Codice di autodisciplina Controllo Interno e sul ruolo dei soggetti (organo amministrativo e di controllo) che devono assicurare e vigilare sulla sua della Borsa adeguatezza, suggerendo l’istituzione di un comitato per il controllo interno composto da amministratori non esecutivi, (Preda) nonché la nomina del preposto al controllo interno. D.Lgs. 58/98 (Draghi) Attribuisce al Collegio Sindacale il compito di vigilare sul controllo interno, sull’osservanza della legge, sulla corretta amministrazione e di valutare l’adeguatezza della struttura organizzativa e del sistema amministrativo contabile. Disciplina inoltre i flussi informativi tra il CS ed i soggetti preposti al controllo. D.Lgs. 231/01 Ha introdotto la responsabilità amministrativa degli enti e la figura dell’Organismo di Vigilanza quale soggetto deputato al controllo sull’applicazione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo. Riforma Vietti del Diritto Societario Introduce modelli alternativi di governo societario, modifica le norme sugli organi di amministrazione e controllo allineandosi alla disciplina del TUF e del Codice Preda e pone l’accento sui requisiti soggettivi degli amministratori e su quelli di indipendenza degli organi di controllo. Legge sul Risparmio Interviene direttamente sulla “governance aziendale” introducendo tra l’altro la figura del “Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari” con responsabilità sulla veridicità dei documenti pubblicati, sulla redazione di apposite procedure e sull’applicazione delle stesse in ordine alle quali le Autorità di Vigilanza esercitano il proprio controllo. 14 METODOLOGIA Approccio teorico 15 Approccio teorico L’attività di Risk Assessment: • si focalizza sui rischi di impresa (strategici, operativi, finanziari e di conformità); • si basa sulle interviste con il management responsabile dei processi; • si incentra su un sistema strutturato di identificazione e valutazione dei rischi e della individuazione dei controlli associati. 16 Approccio teorico La metodologia di progetto prevede una analisi per: Processi Obiettivi Performance • I PROCESSI aziendali sono insiemi organizzati di attività svolte dalla Società al fine di produrre valore. • Gli OBIETTIVI di business sono i risultati specifici, raggiungibili e misurabili, che il Management si propone di realizzare. • Gli INDICATORI DI PERFORMANCE (Key Performance Indicators) evidenziano gli aspetti oggettivamente misurabili e permettono di verificare il raggiungimento degli obiettivi di business. 17 Approccio teorico Aree-Unità Organizzative Approccio per Organigramma Divisione Controllo Fatt. Produttivi Stabilimenti Attività 1 Pianificazione Tecnologia Attività 2 Approvvigionament i Qualità Attività 3 Attività 4 Processi Aziendali Approccio per Processo 18 Attività 5 Approccio teorico La metodologia di progetto prevede inoltre una analisi per: Rischi Cause Controlli • I RISCHI sono una componente presente in ogni attività imprenditoriale e rappresentano un evento potenziale che riduce la possibilità di raggiungere gli obiettivi di business. • Le CAUSE sono i fattori che possono determinare il verificarsi del rischio aziendale. • I CONTROLLI sono le attività in essere nell’azienda che permettono di ridurre la possibilità del manifestarsi dei rischi. 19 METODOLOGIA Approccio Operativo 20 Approccio Operativo Il lavoro si articola in tre distinte attività: 1. Preparazione del Risk Assessment 2. Condivisione con Top Management 3. Analisi dei processi 3.1 Valutazione Qualitativa 3.2 Valutazione Quantitativa 3.3 Action Plan 21 Approccio Operativo – Preparazione del Risk Assessment 1.1 Acquisizione delle informazioni aziendali Acquisizione documentazione – – – – Piano Strategico Organigramma – Funzionigramma Bilanci pubblicati Report circa la situazione di mercato e dei competitors 1.2 Definizione dell’ambito operativo – Individuazione delle Funzioni aziendali interessate dalle attività di Risk Assessment – Individuazione degli owner dei Mega/Major Process – Esplicitazione degli obiettivi strategici aziendali rispetto ai quali effettuare l’analisi 1.3 Elaborazione del modello di analisi Elaborazione in via preliminare dei seguenti documenti: – Service Charter – Mappa dei Processi Aziendali - Mega / Major Process – Matrice Processi Aziendali vs Funzioni Aziendali 22 Approccio Operativo – Condivisione con Top Management Attraverso l’effettuazione di interviste di condivisione con il management responsabile dei processi principali (Top management) si ottiene: 2.1 Validazione del Modello dei Processi: - Mega Process / Processi Principali - Major Process / Processi Secondari 2.2 Individuazione della missione e degli obiettivi strategici e di business dei singoli processi 2.3 Individuazione dei Process Owner dei Major Process 23 Service Charter Comprensione dei Rischi fondamentali Business drivers e opportunità Obiettivi •Realizzare xxxxx Azioni strategiche Rischi chiave di Processi chiave •Concentrazione sul Core Business •Acquisizioni, dismissioni, fusioni ecc. Business •Programmazione e monitoraggio rete. •Promozione e vendita. •Servizi post vendita. Supporto •Gestione degli aspetti amministrativi, finanziari e di controllo. risorse umane ed Strategia di servizio Value scorecard Il nostro intervento avrà come oggetto i processi chiave relativi ad xxxxx S.p.A.. I passaggi fondamentali della strategia di erogazione del servizio sono di seguito elencati: Comprensione del modello di business aziendale. •Conduzione di interviste strutturate process owner dei vari processi. Rilevazione della macro-gerarchia dei processi aziendali e dei principali fattori incidenti sull’organizzazione . •Condivisione delle informazioni osservazioni con gli intervistati. •Gestione dei sistemi informativi. •Gestione dei rapporti istituzionali relazioni esterne. Risultato con i •Rilevazione e autovalutazione preliminare dei rischi e controlli secondo la metodologia dell’analisi dei processi. •Gestione degli affari legali e societari. •Gestione delle organizzazione. Allineamento e delle •Sviluppo di azioni correttive in merito ai processi non adeguatamente controllati. e delle •Sviluppo di un piano di audit in merito ai processi adeguatamente controllati. •Internal Auditing and Security. •Comunicazione e condivisione dei risultati con l’Alta Direzione. Indicatori chiave di performance •Monitoraggio del Piano Industriale. •Monitoraggio dell’evoluzione dell’organico e della struttura aziendale. Prodotti finali •Service Charter. •RACM (Risk Assessment Criteria Matrix). •Mappa dei processi, dei rischi e dei controlli. Influenze esterne Fattori critici di successo •Report delle osservazioni e/o raccomandazioni sui punti di debolezza o di miglioramento individuati. •Normativa Italiana ed Europea di riferimento. •Action plan. •Condizioni politiche e socio-economiche. •Rapporti con Stato ed Enti Locali. •Competitors. . Capacità di intraprendere le azioni necessarie (es. razionalizzazione del personale, utilizzo efficiente della flotta, degli equipaggi e della tecnologia, ecc.) al fine di aumentare l’efficienza e l’efficacia. •Presenza e conoscenza dei principali mercati internazionali/aree obiettivo. •Fornitori. •Associazioni dei consumatori. •Condizioni climatiche •Altri Stakeholder istituzionali, ecc.) (banche, investitori •Acquisizione e implementazione di strumenti ad elevato contenuto tecnologico. 24 Coinvolgimento dei process owner nel processo valutativo e sensibilizzazione degli stessi in termini di “cultura del controllo”. Identificazione delle eventuali opportunità di miglioramento nel sistema dei controlli. Presentazione delle osservazioni significative e dei relativi piani di azione. Strategie di controllo / Risk management •ASK: Available Seats Kilometers Rilevazione e mappatura dei processi e dei relativi rischi e controlli. Modello dei processi PROCESSI DI GOVERNO PROCESSI DI BUSINESS Pianificazione, monitoraggio e controllo interno Definizione della strategia di business Sviluppo del prodotto Sviluppo del mercato Vendita Approvvigionamento Processi di supporto Gestione degli aspetti relativi all’amministrazione ed alla finanza LEGENDA Gestione degli Acquisti indiretti Processo 1 PROCESSO PRINCIPALE Gestione delle risorse umane ed organizzazione Gestione dei rapporti istituzionali e relazioni esterne Processo 1.1 PROCESSO SECONDARIO Gestione degli affari legali e societari Gestione dei sistemi informativi Processo 2.1 PROCESSO IN OUTSOURCING Gestione della sicurezza aziendale 25Gestione della safety e della certificazione aziendale Erogazione del servizio Servizi post vendita Matrice Processi Aziendali vs Funzioni Aziendali Ricercare e identificare nuovi prodotti del tabacco (sigarette/sigari) Sviluppare le specifiche tecniche dei nuovi prodotti 1.3 Sviluppare un prototipo del nuovo prodotto 1.4 Valutare le problematiche di produzione dei nuovi prodotti da realizzare 2.1 Selezionare la strategia di marketing 2.2 Definire e comunicare l'immagine della società e dei prodotti 2.3 Sviluppare e gestire la vendita dei prodotti 2.4 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 4.1 4.2 Consegnare i prodotti del tabacco 5.2 Fatturare (ACF) 6.1 Assistere il cliente post vendita 6.2 Monitorare la performance dei prodotti 6.3 Gestire gli incassi (ACF) Analisi Materie Prime Progetti Sviluppo Tecnologico (Ing. Barca) Ricerca (Dr. Nunziata) Acquisti Italia e Europa (Dott. Stramacci) Approvvigionamenti (Dott. Milano) Approvvigionamento Tabacchi (Dott. Totino) Controllo Fattori Produttivi (Ing. Napolitano) Tecnologie e Qualità (Dott. Matarazzo) Unità Sigari (Dott. Milano) Sicurezza (Ing. Tabbita) Qualità (Dott.ssa Cocciolo) Tecnologie (Ing. Santi) Impianti (Ing. Orlandi) Prototipazione (Ing. Rosati) Tecnologie e Qualità (Ing. Caroti) Direttori di Stabilimento Controllo Fattori Produttivi (Ing. Piagnarelli) Coordinamento manifatture in dismissione (Ing. Azzara) Pianificazione (Dott. Cetta) Operations (Ing. Iacobucci) Controllo Operativo (Dott. Silvi) Marketing (Dott. Quadrini) Servizio Gestione Clienti (Dott. Balzer) Vendite Italia (Dott. Rodriguez) X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X Supportare il controllo di gestione dell'intera impresa (Pianificazione e Controllo) Monitorare le performance aziendali a livello Supp. 1.3 direzionale e divisionale Supp. 1.2 Supp. 1.4 Pianificazione Finanziaria Amministrazione, bilancio di esercizio e consolidato (AFC) Supp. 2.1 Pianificare l'ambiente IT Supp. 2.2 X X Supp. 1.1 Implementare e gestire i sistemi di controllo Supp. 1.5 X X X Immagazzinare le materie prime ed alimentare il processo produttivo Predisporre il piano di produzione ottimizzando l'utilizzo delle risorse Assemblare ed imballare il prodotto X Ricerca X X Ricevere e controllare la fornitura di impianti 5.1 App. menti X Ottenere, accettare ed elaborare i fabbisogni dei depositi Elaborare i programmi di approvvigionamento di materie prime/suss. Elaborare i programmi di approvvigionamento impianti Selezionare i fornitori, stipulare i contratti ed emettere gli ordini di acquisto di materie prime/suss. Selezionare i fornitori, stipulare i contratti ed emettere gli ordini di acquisto di impianti Ricevere e controllare la fornitura di materie prime/suss. 4.3 Unità Sigari Materie Sussidiarie (Dott. Violanti) 1.2 Operations Acquisti americhe e Africa (Dott. De Cicco) 1.1 PROCESSI SECONDARI Commerciale e Mkting (Dott. Balzer) PROCESSI PRINCIPALI Comm. e Mkting Sviluppare/acquisire e consegnare le soluzioni IT Supp. 2.3 Gestire l'operatività dell'ambiente IT Supp. 2.4 Organizzare e monitorare i processi IT 26 X X X X X Major Process • Identificare nuovi prodotti Mega Process • Sviluppare specifiche tecniche dei nuovi Es.: Ricerca e sviluppo di prodotti nuovi prodotti • Sviluppare campioni di nuovi prodotti • Valutare possibili sotto-prodotti Analisi del processo Struttura dei processi Mega-Major Process Major process Obiettivo e proprietario Descrizione Clienti, fornitori e interfacce Le informazioni che seguono sono sviluppate per ciascun major process identificato all’interno dei mega process. I processi esternalizzati sono oggetto di analisi ai soli fini della definizione delle interfacce e degli standard di qualità Descrive la finalità del processo e, quando rilevante, dei subprocessi. Gli obiettivi possono essere di business, operativi (inclusi quelli finanziari) e di conformità regolamentare. Identifica inoltre l’area reponsabile di assicurare che il processo consegua i suoi obiettivi. Ove necessario, si procede alla identificazione dei proprietari dei subprocesi Descrive le principali attività componenti il processo ed il relativo flusso. Se necessario, si descrivono le attività dei subprocessi. Identifica anche le principali operazioni di trasformazione della transazione (ad esempio: incasso sospeso, incasso abbinato). Ove necessario, descrive le esigenze di lavorazione (automatizzata) dei dati Definisce i confini del processo in termini di fonti dell’input e di destinazione dell’output. Ove necessario, qualifica gli standard qualitativi degli input ed output (tempi, accuratezza, livello di dettaglio, …) Questa metodologia è un approccio innovativo per la valutazione dei rischi di audit che si focalizza sui processi di business dell’azienda. Essa fornisce una migliore comprensione dei rischi di business (finanziari, operativi, strategici) e permette di allocare efficientemente le risorse di audit in funzione del grado di rischio presente nelle varie aree. Rischi principali Identifica i rischi principali (di business, operativi e regolamentari) inerenti allo svolgimento del processo. I rischi dipendono dagli obiettivi del processo e dalla valutazione di quanto l’inappropriata esecuzione del processo possa incidere sul loro conseguimento. È pertanto necessario comprendere la relazione del processo con i fattori critici di successo e l’influenza che possono esercitare gli stakeholder interni ed esterni ed i fattori ambientali non controllabili. I rischi sono condivisi con i process owner Controlli previsti Identifica i controlli chiave direzionali, operativi ed informatici per assicurare che il processo consegua i suoi obiettivi. Identifica inoltre i controlli comunque richiesti dal quadro regolamentare Indicatori di performance Identifica le misure che sono utilizzate per valutare il conseguimento degli obiettivi del processo 12 27 Approccio Operativo – Analisi dei processi 3.1 Valutazione Qualitativa 3.1.1 Interviste con i Process Owner dei processi Major Vengono effettuate interviste con i process owner utilizzando il metodo topdown al fine di acquisire: • La descrizione delle attività svolte • Gli obiettivi del processo, In-Output, Inizio-Fine, Indicatori di performance aziendale (KPI) Il documento bozza, Self Assessment, viene quindi condiviso con gli Owner dei rispettivi processi e viene elaborata la scheda “Rischi/Controlli”. 28 Approccio Operativo – Analisi dei processi Nel corso delle interviste con il management responsabile dei processi vengono: Individuati - i rischi associati ad ogni processo secondario; - i correlati controlli in essere; - le aree sovra/sotto cotrollate; - i KPI (Indicatori chiave di performance). Condivisi - le analisi dei Processi aziendali; - gli obiettivi strategici di business; - la valutazione dei rischi e dei controlli. 29 Scheda mappatura processo Processo: : Individuazione e sviluppo nuovi prodotti Processo Secondari o Ricercare e identificare nuovi prodotti (1.1) Scopo § Ricercare e identificare nuovi prodotti § Sviluppare miglioramenti di packaging/rest yling per prodotti già esistenti al fine di soddisfare la clientela Obiettivi § Sviluppare nuovi prodotti ed aggiornare prodotti esistenti secondo il trend del mercato e le esigenze della clientela Owner e descrizione Responsabile Commerciale e Marketing Responsabile Marketing Condurre indagini del mercato allo scopo di identificare le esigenze della clientela, i trend della concorrenza e l’andamento delle vendite Aggiornare prodotti esistenti Definire nuovi prodotti del tabacco nel rispetto degli indirizzi strategici Responsabile Ricerca Verificare la compatibilità con la normativa in materia sanitaria delle materie prime da utilizzare e del prodotto finito Inizio e Fine Inizio: § Percezione del fabbisogno Fine: § Predisposizio ne del “Brief del prototipo” Input e Output Inputs: § La strategia dell’indagine del mercato sui fabbisogni della clientela, sui trend della concorrenza e sull’andamento delle vendite § Assessment del mercato (incluso il recepimento sul mercato dei nuovi prodotti e fedeltà alle marche dei concorrenti) § Prodotti esistenti § Infrastruttura esistente (ingegneria & macchinari) § Budget Indicatori chiave di performanc e § Rapporto fra domanda potenziale stimata e consuntivo delle vendite § Prima ipotesi di utili lordi dei nuovi prodotti § Confronto con i nuovi prodotti dei competitors (benchmark) di riferimento per categoria (segmentation) 12 30 Approccio Operativo – Analisi dei processi 3.1.2 Output L’attività mirata di intervista con i process owner permette di: • • • • valutare il profilo di rischio dei Processi (Alti, Medi, Bassi); valutare il profilo del controllo dei Processi (adeguato, parziale, assenza); individuare i processi più impattati dai rischi di business; impostare un Action Plan. I rischi individuati sono valutati sulla base dell’impatto che gli stessi hanno sugli obiettivi di business e della probabilità che si verifichino. La rappresentazione dell’importanza del rischio sarà realizzata utilizzando la Risk Assessment Criteria Matrix. 31 Rischio – Risk Assessment Criteria Matrix Risk Assessment Criteria Matrix CATEGORIA SOTTO CATEGORIA DI RISCHIO DI RISCHIO STRATEGICO Dinamiche di mercato (STRATEGIC) (Market dynamics) Iniziative significative IMPATTO GRAVE Rischi connessi al mercato non percepiti che comportano gravi inefficienze interne e perdita del cliente/mercato. Rischi connessi al mercato non percepiti che comportano aumento dei costi e allungamento dei tempi. Rischi connessi al mercato non percepiti che comportano lievi ritardi operativi. Inadeguata previsione degli scenari di riferimento in termini di competitors, tendenze di mercato, ed evoluzione della tecnologia che comporta la definizione di strategie non efficienti/efficaci. Inadeguata previsione degli scenari di riferimento in termini di competitors, tendenze di mercato, ed evoluzione della tecnologia che comporta la definizione di strategie non efficienti. Inadeguata previsione degli scenari di riferimento in termini di competitors, tendenze di mercato, ed evoluzione della tecnologia che comporta la perdita di opportunità. Rischi paese non percepiti che comportano gravi inefficienze interne e perdita del mercato. Rischi paese non percepiti che comportano aumento dei costi e dei ritardi. Rischi paese non percepiti che comportano lievi ritardi operativi. Decisioni che possono compromettere gravemente e permanentemente l’operatività aziendale. Decisioni che possono compromettere l’operatività aziendale. Decisioni che possono comportare lievi inefficienze interne. Acquisizioni, dismissioni, fusioni e/o altre operazioni straordinarie effettuate in contrasto con una sana e prudente gestione aziendale. Acquisizioni, dismissioni, fusioni e/o altre operazioni straordinarie non in linea con le direttive del Piano Strategico. Acquisizioni, dismissioni, fusioni e/o altre operazioni straordinarie effettuate a valori non in linea con quelli di mercato. initiatives) (Mergers, acquisitions and divestiture) INSIGNIFICANTE (Major Fusioni, acquisizioni e disinvestimenti MODERATO 32 Scheda Rischio - Controllo RISK/CONTROL EVALUATION Processo: : Individuazione e sviluppo nuovi prodotti Processo secondario: Ricercare e identificare nuovi prodotti Rischio Rilevanza Valutazione Probabil ità Impatto § Incapacità di riconoscere il trend di mercato, con conseguente perdita di opportunità di vendita Adeguatamente controllato Bassa Alto § Indagini del mercato mirate ad identificare le esigenze della clientela, i trend della concorrenza e l’andamento delle vendite (manuale; formalizzato) § Formalizzazione annuale sulle previsioni dell’andamento di mercato (manuale; formalizzato) § Brief del prodotto non allineato alle strategie della società Adeguatamente controllato Bassa Alto § Sottoporre l’analisi del mercato e il brief del prodotto al vaglio del management (preventivo vs. consuntivo) (manuale; formalizzato) § Competitors già presenti sul mercato Adeguatamente controllato Alta Medio § Indagini del mercato mirate ad identificare le esigenze della clientela, i trend della concorrenza e l’andamento delle vendite (manuale; formalizzato) § Sistema informativo che informi sui lanci della concorrenza § Controllo sulla Gazzetta Ufficiale (manuale; non formalizzato) § Competitors raggiungono il mercato con un prodotto migliore Inadeguatament e controllato Alta Medio § I nuovi prodotti cannibalizzano la richiesta per i prodotti esistenti Adeguatamente controllato Medio Medio § Valutare l’impatto dell’ingresso dei nuovi prodotti rispetto alle previsioni di vendita dei prodotti attuali (manuale; non formalizzato) § Brief del prototipo non dettagliato e poco esaustivo Adeguatamente controllato Bassa Medio § Standard del Brief § Approvazione del brief 33 Controllo Matrice per la valutazione del Rischio I M P A T T O A: Alto M: Medio B: Basso 1 grave M A A B M A B B M 2 moderata 3 insignificante 1 2 improbabile moderata FREQUENZA 34 3 comune Modello dei processi – Rischi rilevati Sviluppo del Business 0 4 0 0 33 61 2 Individuare le attività di Business 1 1 11 31 31 0 0 2 2 3 2 7 2 Sviluppare le strategie di Comunicazione 2 Logistica In Gestione Contratti 2 01 3 4 5 1 2 Logistica Out 3 2 1 Individuare il Catalogo Prodotti e Produttori dei beni da commercializzare 3 2 2 0 11 3 Definire i volumi – prezzi – modalità e margini di contribuzione (Accordi commerciali di fornitura) 4 Immettere i nuovi prodotti 6 32 21 1 21 3 Mega Process Totale Rischi: n°52 30 31 Gestire il Customer Service, il Customer Care ed il Call Centre 2 Gestire i rapporti contrattuali con i Produttori/ Fornitori di servizi 5 Amministrazione Finanza e Controllo Legenda Ricevere gli ordini di vendita e Consegnare la merce 9 0 2 2 31 31 2 Gestire lo stock presso i magazzini (riordino) 7 8 Gestire dal lato cliente i sistemi informativi e Presidiare il sistema di Front End / Portale Web 8 2 0 0 2 2 31 21 10 11 Amministrazione 1 1 2 12 Controllo 1 0 1 Major Process 9 di cui 35 16 27 Modello dei processi – Controlli rilevati Sviluppo del Business 6 1 10 4 4 4 2 2 31 41 2 2 0 01 3 Logistica In Gestione Contratti Individuare le attività di Business 1 30 01 2 2 Sviluppare le strategie di Comunicazione 0 01 3 2 4 2 0 11 3 0 1 6 Mega Process Totale Rischi: n°52 0 8 2 Individuare il Catalogo Prodotti e Produttori dei beni da commercializzare 3 3 2 0 01 3 Definire i volumi – prezzi – modalità e margini di contribuzione (Accordi commerciali di fornitura) 4 30 31 6 30 01 2 30 11 3 Gestire il Customer Service, il Customer Care ed il Call Centre 2 Gestire i rapporti contrattuali con i Produttori/ Fornitori di servizi 5 4 Ricevere gli ordini di vendita e Consegnare la merce 9 2 Gestire lo stock presso i magazzini (riordino) 7 0 Gestire dal lato cliente i sistemi informativi e Presidiare il sistema di Front End / Portale Web 8 2 Immettere i nuovi prodotti 4 2 30 01 Amministrazione Finanza e Controllo Legenda 0 Logistica Out 10 11 Amministrazione 3 0 1 12 Controllo 2 0 0 Major Process di cui Rischi Adeguatamente Controllati: 36 37 Rischi Parzialmente Controllati: 4 Rischi Non Controllati: 11 Approccio Operativo – Analisi dei processi 3.2 Valutazione Quantitativa 3.2.1 Implementazione del modello numerico Nel tentativo di fornire un’analisi dettagliata delle informazioni è stato implementato un modello di analisi che sulla base delle valutazioni fornite dal management intervistato consente una rappresentazione numerica e grafica della curve di rischio aziendale relativamente a: • • • • • • Obiettivi Strategici (OS) Rischi Aziendali (R) Controlli in essere (C) Area di rischio controllato (ARC) Area di rischio residuo (ARR) Scostamento obiettivi vs controlli (SOC) 37 Valutazione Quantitativa – Output grafico Rappresentazione Grafica dei risultati - grafico di tipo A rappresenta il grado di rilevanza, degli obiettivi strategici/aziendali, attribuito dal Top Management ad ogni processo ovvero l’importanza dei singoli processi aziendali ai fini del raggiungimento degli Obiettivi strategici dell’Azienda. - grafico di tipo B evidenzia la rischiosità di ogni processo percepita dal Management operativo ed i relativi controlli posti a presidio dell’area compresa tra le curve che indica il rischio residuo. Il grafico ha anche la funzione di cruscotto per rilevare l’andamento delle attività poste in essere a presidio dei rischi. - grafico di tipo C consente di confrontare la rilevanza degli Obiettivi Strategici attribuita ai processi, rispetto ai rischi ed ai controlli aziendali. 38 Valutazione Quantitativa - Obiettivi Strategici RILEVANZA DEL PROCESSO vs OBIETTIVI STRATEGICI 500 450 400 Rilevanza 350 300 250 200 150 100 50 0 RILEVANZA DEL PROCESSO INDIVIDUAZIONE E SVILUPPO NUOVI SVILUPPO DEL MERCATO APPROVVIGIONA MENTI PRODUZIONE CONSEGNA DEL PRODOTTO SUPPORTO POST VENDITA 210 384 150 463 122 172 Processi 39 Valutazione Quantitativa – Rischi e Controlii CONTROLLI & RISCHI 155 135 115 95 75 55 35 15 -5 INDIVIDUAZION SVILUPPO DEL APPROVVIGION E E SVILUPPO AMENTI MERCATO NUOVI PRODUZIONE SUPPORTO CONSEGNA DEL PRODOTTO POST VENDITA RISCHIOSITA' DEL PROCESSO 50 63 103 84 44 8 CONTROLLO SUL PROCESSO 39,5 50,5 73 72 19,5 5,5 Processi 40 Valutazione Quantitativa - Obiettivi Strategici vs Rischi e Controlli Obiettivi Strategici & Rischi & Controlli SIGARETTE 50 45 Rilevanza Percentuale 40 35 30 25 20 15 10 5 0 INDIVIDUAZIONE SVILUPPO DEL APPROVVIGION E SVILUPPO MERCATO AMENTI NUOVI PRODUZIONE CONSEGNA DEL SUPPORTO PRODOTTO POST VENDITA Obiettivi Strategici 22 2 23 47 5 1 Rischi 14 23 33 22 6 2 Controlli 8 13 20 16 4 1 Processi 41 Approccio Operativo – Analisi dei processi 3.2.2 Analisi dei risultati Vengono valutati i rapporti percentuali espressi dai grafici ed individuati i processi aziendali sensibili. 3.2.3 Proposta delle attività da implementare Area di rischio residuo (ARR) Area di rischio controllato (ARC) Scostamento obiettivi (SOC) Action Plan Aziendale Audit Plan Internal Auditing Sensibilizzazione del Management 42 Approccio Operativo – Analisi dei processi 3.3 Action Plan Le informazioni raccolte e strutturate nei modelli di Risk Assessment permettono di: • codificare e formalizzare nuove Procedure Aziendali; • adottare adeguamenti Organizzativi; • implementare Indicatori Chiave di Performance (KPI). 43 Action Plan – scheda di Action Plan proposta PROCESSO PRINCIPALE Manutenere il Servizio PROCESSO SECONDARIO Pianificare i programmi di manutenzione e predisporre i progetti per il miglioramento della sicurezza TIPOLOGIA DI EVENTI Miglioramento dell’operatività ARGOMENTO Raccolta delle informazioni sulle problematiche PIANO DEGLI INTERVENTI RISCHI OSSERVAZIONE N.5 delle raccolta la per prassi L’attuale problematiche alle relative informazioni, riscontrate da parte del personale ABC addetto al monitoraggio (esempio: Ausiliari della viabilità, Responsabili dei posti di manutenzione, ecc.), è di tipo informale e non strutturata. Difficoltà nell’identificazione delle priorità e della tipologia degli interventi da inserire nel piano. Scarsa responsabilizzazione del personale addetto al monitoraggio. Segnalazioni non tempestive. Difficoltà nel costruire una banca dati e/o informazioni di tipo statistico. Prevedere la possibilità di introdurre una procedura di comunicazione specifica delle problematiche riscontrate che preveda, ad esempio, la predisposizione di appositi “form” riportanti l’esistenza o meno di anomalie, da compilare e da consegnare quotidianamente al Responsabile manutenzioni. CONSIDERAZIONI DEL MANAGEMENT Il Responsabile manutenzioni concorda con il suggerimento proposto. Priorità Alta. Tempistica: Da effettuare entro settembre 2004. Stima impegno per piano di intervento Responsabile: 400 h/uomo. Responsabile manutenzioni. Utilizzo di risorse interne Necessità di Advisor esterno FOLLOW UP Tempistica: Responsabile: Da effettuare entro Dicembre 2004. 44 Responsabile Internal Audit. Action Plan – scheda di KPI proposto PROCESSO PRINCIPALE PROCESSO SECONDARIO ARGOMENTO SVILUPPO DEL BUSINESS Individuare le attività del business KPI OBIETTIVO PIANO DI AZIONE BREVE PERIODO A) Individuare le attività di business, strategicamente ed economicamente vantaggiose Implementare il KPI: A) Scostamento attività di business selezionate nel trimestre di riferimento vs attività di business implementate 45 MEDIO PERIODO Action Plan – scheda di Action Plan riassuntiva TIPOLOGIA DI RISCHIO OSSERVAZIONI Finanziario/ Reportistica (RIF. 55) • (OSS.33) In caso di contenzioso / precontenzioso, la Direzione Affari Legali richiede informazioni alle strutture del gruppo coinvolte. Tali informazioni spesso non sono tempestive / complete con conseguenti ritardi nella gestione delle pratiche di contenzioso / precontenzioso. • (OSS.33) Le informazioni gestite dalla Direzione Affari Legali non vengono raccolte in un database unico / integrato. Lo stato di avanzamento delle pratiche di contenzioso, infatti, viene monitorato su database diversi per ciascuna area di contenzioso. PIANI DI INTERVENTO TIPOLOGIA DI INTERVENTO PRIORI TA’ • Strutturare un flusso informativo, in termini di modalità e tempistiche, tale da consentire la tempestiva e completa raccolta delle informazioni da parte delle strutture del Gruppo coinvolte per le pratiche aperte (es. contenziosi in essere) e/o da aprire (es. segnalazioni relative a possibili Flussi informativi contenziosi). Inoltre, istituzionalizzare incontri periodici con le strutture interni coinvolte al fine di condividere l’avanzamento delle pratiche di contenzioso mediante memorandum sull’attività svolta e dei report specifici da parte delle strutture coinvolte. 1 • Implementare e utilizzare un Database comune contenente informazioni gestite dalla Direzione Affari Legali e lo stato di avanzamento di tutte le pratiche di contenzioso (es. stato contenzioso, situazione claim, ecc.). Informatico 1 Procedurale /processo 1 Operativo (RIF. 57) • (OSS.36) L’archiviazione della documentazione cartacea relativa alle pratiche di contenzioso non segue modalità strutturate. Questo potrebbe causare perdita della documentazione e/o difficoltà nella rintracciabilità dei documenti. • Definire modalità operative di archiviazione e di gestione successiva dell’archivio. In particolare, definire modalità di classificazione della documentazione rilevante, responsabilità dell’archiviazione, tracciabilità in caso di prelievo dei documenti, ecc. Operativo (RIF. 8) • (OSS.35) La gestione del contenzioso potrebbe essere inefficiente e/o intempestiva a causa della mancanza di personale / sottodimensionamento della Direzione Affari Legali. • Verificare l’adeguatezza del dimensionamento della Direzione Affari Legali al fine di valutare l’opportunità di dedicare un maggior numero di risorse alla gestione del pre-contenzioso (es. verifica della rigorosità amministrativa degli atti prodotti dalle linee) e del contenzioso. Organizzativo Operativo (RIF. 56) • (OSS.34) La formazione del personale interno alla Direzione Affari Legali è erogata esclusivamente “on the job”. Inoltre non sono previsti interventi formativi strutturati su contenuti giuridico – legali. • Prevedere un piano strutturato che stabilisca specifiche sessioni di formazione in materia giuridico – legale rivolte al personale (quadri e impiegati) della Direzione. Organizzativo Operativo (RIF. 7) • (OSS.32) La posta in entrata viene interamente accettata senza un’adeguata distinzione (l’Ufficio Protocollo potrebbe rifiutare alcuni atti non notificati correttamente, ad esempio nel caso in cui la denominazione sociale non sia espressa correttamente). • La posta in entrata non viene sempre tempestivamente smistata alle U.O. interessate. Tale circostanza può rivelarsi una criticità rilevante per la Direzione Affari Legali nel caso di documentazione d’interesse giuridico-legale. • Formalizzare delle modalità di comportamento che il personale deve osservare nella gestione dei protocolli. In particolare, le modalità per la posta in entrata dovrebbero fare riferimento alla ricezione posta ed accettazione sulla base di criteri standard, proposta di smistamento (protocollo riservato / standard), timbratura e indicazione dei destinatari, registrazione, fotocopiatura originale e consegna alle Direzioni interessate, smistamento intra Direzione e inter U.O. interessate, archiviazione originali. • Verificare le tempistiche delle varie fasi di gestione della posta in entrata (dall’arrivo al destinatario finale). 46 Procedurale /processo Organizzativo 2 2 2 IN SINTESI 47 Front Fasi del progetto Risk Assessment Analisi di alto livello del modello dei processi Condivisione del piano di interviste Interviste con i Referenti dei processi principali e, ove previsto, di processi secondari Identificazione delle criticità ed aree di rischio non adeguata mente controllate Approfondimento della analisi sui processi / rischi critici Criticità e rischi non adeguata mente controllati / proposte di intervento Condividere gli ambiti di intervento Back Allineamento del “modello dei processi” al modello organizzativo Popolamento di alto livello del “modello dei processi” Acquisizione limitata di evidenze sui processi di controllo 48 Popolamento di dettaglio del “modello dei processi” Vantaggi Ottenuti Con tale approccio si sposta l’obiettivo dell’analisi dai controlli sulle singole transazioni ai controlli sui processi consentendo di: analizzare i più significativi processi aziendali (in relazione a obiettivi e strategie aziendali); valutare il profilo di rischio (in termini di possibile scostamento rispetto a quello prescelto da parte dell’Alta Direzione); concludere sull’efficacia ed efficienza dei controlli di processo (capacità di ridurre / contenere il profilo di rischio, ottimale allocazione delle attività di controllo); impostare un Audit Plan coerente con gli obiettivi della funzione di I.A., in base ad una “mappa delle aree di rischio aziendale”, determinati in maniera oggettiva e sistematica. 49 Fattore Critico di Successo - Coinvolgimento del Management Il progetto richiede la forte sponsorship da parte del Top Management Validare il Modello dei Processi • Individuare i rischi chiave per il raggiungimento degli obiettivi di business Responsabili di primo livello Determinare gli owner di processo Condividere le risultanze del Risk Assessment • Mappare i processi aziendali (Governo, Business e Supporto) Owner di processo (ed eventuali collaboratori) Identificare e valutare i rischi ed i relativi controlli 50 Domande & Risposte 51