LUNEDÌ 7 APRILE 2008 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5 R # SERIE A 32a GIORNATA «Un bel segnale a tutti» Mancini: «Vittoria meritata, ma ero ottimista già prima. Regolare il gol di Vieira» DAL NOSTRO INVIATO MIRKO GRAZIANO BERGAMO dChe giornata Manci- ni! Tre punti in trasferta (non succedeva da due mesi), la Roma rispedita a meno quattro... e tre cene da «scroccare» a Oriali e Mihajlovic. Cosa c’entrano forchette e coltelli? Tutto nasce pochi secondi prima del gol di Vieira. La palla va in calcio d’angolo, Mancini si gira verso Oriali è gli dice: «Ora facciamo gol, e tu mi paghi una cena». Lele ci sta, Sinisa rilancia: «Io te ne pago due». Si mangerà pollo alla diavola. Diavolo di un Mancio... Tre mosse Scacco matto in tre mosse a Del Neri: condizione fisica in netta crescita, Zanetti a marcare Doni, Balotelli dal primo minuto «perché avevamo fuori Ibra e Suazo — spiega Mancini —, perché ci serviva un po’ di freschezza, perché nonostante i 17 anni ha classe, personalità e la giusta spensie- ratezza che ti porta a fare cose difficili anche nei momenti più delicati. E’ stato bravo, anche se mi ha fatto arrabbiare quando ha preso l’ammonizione per un fallo inutile». Ma la vittoria di Bergamo «è nata in settimana. Abbiamo finalmente potuto lavorare bene. E ora possiamo solo crescere. Abbiamo dato un gran bel segnale a tutti». Gara preparata molto bene anche dal punto di vista tattico, con Zanetti quasi a uomo su Doni: «E’ il loro uomo più importan- te. Detta i tempi, fa assist e vede la porta. Zanetti è stato bravissimo, è fatto di ferro, dovrebbe riposare ma non può. Forse in futuro servirebbe qualche giovane in più». «Regolare il gol di Vieira» Se la gode il Mancio «perché questa era una gara difficilissima, abbiamo vinto con merito: l’Atalanta non ha mai tirato in porta. Sono sempre stato ottimista, conta solo vincere, anche arrivando alla pari con la Ro- ma. Non si vince lo scudetto sempre con 15 punti di vantaggio». Chiusura dedicata a Crespo e Vieira. L’argentino ha preso male alcuni rimproveri del tecnico. «Nessun problema. Hernan è stato bravo. Vieira? Quando sta bene è fondamentale per noi. E il suo gol è regolare: va per prendere la palla e Pellegrino cerca di ostacolarlo tenendolo anche per la maglia. Vieira parte dal limite dell’area e quando salta, gli va sopra. Ma non è fallo, corrono insieme». Roberto Mancini, 43 LE PAGELLE di ALBERTO CERRUTI ATALANTA f SE DONI USASSE I PIEDI COME LA LINGUA INTER f STANKOVIC, SOLO UN ASSIST 5,5 6,5 Attacca molto ma non punge in proporzione come contro il Milan a6 h 6,5 Del Neri Ferreira Pinto Pieno di infortunati, fa quello che può. Tradito da Doni, non da una squadra con un'identità precisa, frutto dei suoi insegnamenti E' il primo a provarci e l'ultimo ad arrendersi. Con il suo movimento, tra l'altro, impedisce a Maxwell di avanzare sulla fascia. L’ALLENATORE IL MIGLIORE Gioca con umiltà, sfrutta le occasioni come fa una grande R 6,5 h7 Mancini Balotelli Il serbatoio è in riserva e allora blinda la squadra. Prova di concretezza che gli fa onore. A parte l'ostinazione su Stankovic Il corner del primo gol, e il raddoppio con la freddezza del campioncino. Bravo a sacrificarsi sulla sinistra. Unico neo, l’ammonizione (Figo s.v.) L’ALLENATORE IL MIGLIORE 6 5,5 6,5 6 6 6,5 6 6 6,5 6 6 6 Coppola Belleri Pellegrino T. Manfredini Bellini Tissone Julio Cesar Maicon Rivas Materazzi Burdisso Maxwell Senza particolari colpe, è al limite del senza voto, perché l'Inter segna con due tiri nello specchio della porta Fa molta confusione, cercando invano di spingere a destra e quando si trova davanti Balotelli soffre Guida la difesa con sicurezza, mostrando grande personalità, ma sbaglia anche lui sul fuorigioco che libera Balotelli Si lascia guidare da Pellegrino e tutto sommato non sfigura al centro della difesa, almeno fino al gol del 2-0 Unico rimasto della difesa titolare, si proietta spesso sulla sinistra senza dimenticarsi di coprire le spalle a Langella Sempre in movimento, offre più quantità che qualità, ma non gli si può rimproverare molto. Cala alla distanza Stavolta non deve salvare l'Inter e questo è il miglior complimento alla squadra, perché lui non ne ha più bisogno A livello fisico è tra quelli che sta bene, anche se non incide come potrebbe e si merita un giallo per inutili scorrettezze Preferito a Materazzi conferma le sue qualità, giocando con tranquillità e correttezza al centro della difesa Rileva l'acciaccato Rivas, del quale rischia di diventare riserva, e non fa mancare la sua esperienza nel finale Fa muro al centro, soprattutto di testa, sbagliando qualcosa nei rilanci. Cerca inutilmente il gol Ferreira Pinto lo tiene basso e lui rimane ai blocchi di partenza, più difensore che incursore, senza mai pungere 6 6 6 6 6 4 6 6,5 5,5 7 6 6 De Ascentis Guarente Langella S. Inzaghi Doni Floccari J. Zanetti Stankovic Vieira Cambiasso Crespo Cruz Rileva Tissone a metà ripresa per rinfrescare un reparto in comprensibile difficoltà, senza riuscire a rendersi molto utile Scambia la posizione al centro con Tissone e come lui cerca di spingere avanti la squadra, ma Vieira è di un altro pianeta Si accende a intermittenza, senza lasciare tracce indelebili sulla sinistra, perché quando prova il tiro sbaglia la mira Rileva Langella nell'ultimo quarto d'ora, ma è sfortunato perché l'Inter raddoppia subito. Poi chiede invano un rigore Se usasse i piedi come la lingua, sarebbe ancora in Nazionale. Invece si fa notare solo per una meritata espulsione Tecnicamente bravissimo, gli manca il colpo del k.o. Se segnerà anche gol brutti e facili, diventerà grandissimo. (Paolucci s.v.) Schierato davanti alla difesa, conferma la sua preziosa duttilità tattica. Copre e riparte, come se avesse l'età di Balotelli Il tocco intelligente che libera Balotelli per il 2-0 non cancella un'altra prova insufficiente, in cui sbaglia quasi tutto Contende a Balotelli la medaglia di migliore in campo. Gol contestato a parte, si fa vedere e sentire per 90’ Dirige il gioco come un allenatore, ma stavolta più con i gesti che con le gambe. Anche se uno come lui serve pure al minimo Sembra un separato in casa, perché la squadra non lo assiste. Bravo a lottare da solo e ad accettare la sostituzione Rileva Crespo e gli tocca lo stesso amaro destino da isolato, anche se nell'ultimo quarto d'ora attorno a lui c'è un'altra Inter TERNA ARBITRALE: De Marco 4 Gravi errori ai danni di entrambe le squadre. Non vede il fallo di Vieira sul gol, né un rigore per parte. In compenso è molto fiscale nei dettagli. Carrer 5,5 - Carretta 5,5