Regione Piemonte
Assessorato alle Politiche Sociali
Settore Programmazione e promozione Interventi a sostegno della
persona e della famiglia
Attuazione delle linee-guida per la segnalazione e la
presa in carico dei casi di abuso e maltrattamento ai
danni di minori
Programma regionale di sensibilizzazione, informazione
e formazione
I presenti Lucidi sono stati elaborati nell’ambito delle iniziative di informazione previste dal
programma regionale per la prevenzione e la presa in carico dei casi di abuso e maltrattamento ai
danni di minori. Tali lucidi possono essere riprodotti ed utilizzati dai servizi s.a. e sanitari del
territorio, nonché dai componenti delle équipes multidisciplinari, per le iniziative di rispettiva
competenza, previa comunicazione alla Regione Piemonte, purché ne sia citata la fonte.
Per abuso all'infanzia si intendono: "gli atti e le
carenze che turbano gravemente i bambini e le
bambine, attentano alla loro integrità corporea, al
loro sviluppo fisico, affettivo, intellettivo e morale,
le cui manifestazioni sono la trascuratezza e/o
lesioni di ordine fisico e/o psichico e/o sessuale da
parte di un familiare o di terzi" (IV Seminario
Criminologico-Consiglio d’Europa,
Strasburgo-1978).
Nel termine complessivo sono quindi compresi la
trascuratezza, il maltrattamento fisico, il
maltrattamento psicologico, l'abuso sessuale, la
violenza assistita, lo sfruttamento del minore in
generale.
Perché le linee-guida regionali
•
•
•
•
•
Perché ogni bambino vittima di abuso e maltrattamento ha DIRITTO DI AVERE
INTORNO UNA RETE DI ADULTI “PROTETTIVI”, CHE LO ASCOLTI, SIA IN
GRADO DI DECODIFICARE LE SUE RICHIESTE DI AIUTO E DI
SOSTENERLO IN UN PERCORSO SERENO DI CRESCITA;
Perché il panorama legislativo è cambiato (L.66/96 e L.269/98), rafforzando le
misure a tutela dei minori vittime di questi reati e ribandendo con maggiore
chiarezza il ruolo dei servizi;
Perché è necessario che le istituzioni (servizi s.a. e sanitari, scuola, autorità
giudiziarie, forze dell’ordine) si riconoscano in un percorso metodologico
comune, che sancisca ruoli e responsabilità, evitando sovrapposizioni e “vuoti”
d’intervento;
Perché nessun operatore si trovi più solo di fronte ad un caso di sospetto abuso
o maltrattamento, ma possa immediatamente confrontarsi ed operare all’interno
di una rete concreta d’intervento;
Perché nessun operatore pensi di poter affrontare un caso di sospetto abuso o
maltrattamento basandosi esclusivamente sulle proprie forze e competenze (“il
caso è mio”…)
In sintesi
Perché il fenomeno dei maltrattamenti ed abusi sui minori è complesso e
multisfaccettato e, quindi, l’unico strumento possibile ed idoneo per affrontarlo è
il LAVORO DI EQUIPE.
I contenuti fondamentali delle linee-guida regionali
Allegato A
(definizioni e quadro di riferimento):
•Le caratteristiche del fenomeno del
maltrattamento ed abuso ai danni di minori;
•Gli attori della “rete”;
•I riferimenti giuridico-legislativi;
•Gli strumenti.
I contenuti fondamentali delle linee-guida regionali
Allegato B
(dalla rilevazione del caso alle risposte di
tutela del minore):
•Il percorso metodologico
•L’équipe multidisciplinare
•Le proposte formative
• Un operatore sociale per ogni ente gestore delle
funzioni s.a. facente capo all’A.S.L. di riferimento;
• Un operatore dell’U.O.A. di N.P.I.;
• Un operatore del Servizio di psicologia, ove
esistente;
• Un operatore del Ser.T.,
• Un pediatra di comunità;
• Un operatore del Dipartimento Salute Mentale;
• Un ginecologo e/o medico legale;
• Un operatore dei servizi Minorili del Ministero della
Giustizia.
La composizione-tipo di un’équipe multidisciplinare
Coordinatore:
Primario N.P.I./Responsabile D.M.I./Pediatra
Neuropsichiatra/
Psicologo Servizio N.P.I.
Assistente Sociale /Educatore
Ser.T.
Assistente Sociale
Consorzio Servizi Socio-assistenziali
Psicologo
Servizio di Psicologia
(ove esistente)
Pediatra di base/
Pediatra Ospedaliero
Assistente Sociale
Comune
(servizi socio-assistenziali)
Psicologo
Dipartimento Salute Mentale
Ginecologo/
Medico Legale
La collocazione delle caselle è stata stabilita solo in relazione alla dimensione della pagina, non
implica alcuna dipendenza funzionale di alcuni componenti rispetto ad altri.
Rientrano tra le funzioni delle équipes multidisciplinari:
•1. La presa in carico dei casi concreti, in stretto raccordo con gli operatori
distrettuali competenti;
•2. Il trasferimento di conoscenze specifiche inerenti:
-la segnalazione;
-la valutazione;
-la validazione;
-gli eventuali trattamenti specialistici.
3. Le attività di formazione ed aggiornamento degli operatori, in particolare
attraverso l’individuazione delle attività formative ulteriori da assicurare,
rispetto alla formazione a carattere generale a livello regionale;
4. La raccolta dei dati relativi alle attività (segnalazioni, rilevazioni, esiti,
procedimenti,…) da trasmettere alla Regione Piemonte.
Dalle Linee-guida regionali
al programma di sensibilizzazione,
informazione e formazione
-Linee-guida approvate con D.G.R.n. 42-29997 del
2.5.2000
-Confronto con esperienze significative in relazione
alle modalità di intervento realizzate, anche in
riferimento all’ambito della sensibilizzazione/
informazione ed ai modelli organizzativi implementati
-Ricognizione sull’attivazione delle équipes
multidisciplinari (ambito territoriale: A.S.L.).
Il Programma regionale di sensibilizzazione,
informazione e formazione
A. Sensibilizzazione
Iniziative volte:
• alla diffusione di una corretta visione del fenomeno dei
maltrattamenti ed abusi ai danni di minori,
• alla valutazione delle sue dimensioni reali;
• allo sviluppo di una maggiore attenzione ai diritti
dell’infanzia,
senza creare inutile allarme sociale.
Le iniziative di sensibilizzazione sono rivolte a tutta la
comunità locale, ed in particolare a bambini ed
adolescenti, alle famiglie ed a tutti gli operatori che
seguono e sostengono il processo di crescita del bambino.
Il Programma regionale di sensibilizzazione,
informazione e formazione
B. Informazione
Iniziative volte a:
• favorire l’acquisizione della capacità di cogliere ed interpretare i
segnali che giungono dai minori;
• assicurare l’attivazione tempestiva e corretta di percorsi di tutela
dei minori vittima di abusi e maltrattamenti;
• stabilire modalità condivise per una corretta informazione sui casi;
rafforzando una visione integrata nell’operare concreto
della rete dei servizi
Le iniziative di informazione sono rivolte agli operatori di base dei
servizi socio-assistenziali e sanitari, operatori delle 22 équipes
multidisciplinari, rappresentanti delle Forze dell’Ordine, Insegnanti.
B. Informazione
Strumenti/attività per gli operatori dei servizi s.a. e sanitari:
16 percorsi formativi su base provinciale, rivolti a gruppi ristretti,
della durata di 8 giornate ciascuno.
Argomenti previsti:
•Caratteristiche del fenomeno e del nucleo familiare problematico;
•Indicatori e fattori di rischio;
•Capacità di ascolto del bambino e riconoscimento dei segnali di disagio;
•Attivazione delle azioni protettive per il minore;
•Aspetti giuridici e procedurali del percorso di tutela del minore e rapporto tra
i servizi interessati;
•Sostegno agli operatori.
B. Informazione
Strumenti/attività per il Settore Scolastico:
1. Progetto Regionale del Ministero dell’Istruzione per l’informazione e la
formazione nel settore scolastico per la prevenzione e la lotta contro
l’abuso sui minori e la pedofilia, che prevede:
• -incontri rivolti agli insegnanti delle scuole elementari e medie sui seguenti temi
del riconoscimento dei segnali di disagio e sulle risorse della rete territoriale a
tutela dei minori vittime di abuso e maltrattamento;
-incontri per i genitori sul tema della protezione dei minori dai rischi connessi ad
una navigazione “non protetta” su Internet e sugli strumenti di tutela:
www.davide.it.
Viene scelto un Istituto Comprensivo per ogni provincia.
2. Sperimentazione di 10 Corsi di formazione per insegnanti delle scuole
materne, elementari e medie inferiori, della durata di 21 ore ciascuno, con
l’obiettivo di sviluppare le capacità di ascolto dei bambini e le conoscenze
necessarie a riconoscere i casi di abuso, approfondendo le caratteristiche dei
nuclei familiari abusanti.
Gli insegnanti affronteranno anche il delicato tema della segnalazione dei casi di
sospetta violenza ai danni di un minore.
B. Informazione
Sperimentazione di 2 corsi di informazione e
formazione per le Scuole Medie Superiori del
Piemonte (Torino ed Alessandria). I corsi
prevedono degli incontri di informazione rivolti ad
insegnanti, genitori ed alunni, seguiti da:
lavori di gruppo per i ragazzi che, sotto la guida
di esperti, realizzeranno loro stessi materiali
informativi (sotto forma di fumetti, disegni,
storie…) sull’argomento, da proporre ai bambini
più piccoli, con contenuti e linguaggi più adatti
alla loro comprensione, in quanto elaborati da
“fratelli maggiori” e non da adulti.
Il Programma regionale di sensibilizzazione,
informazione e formazione
C. Formazione
Iniziative volte a:
• approfondire la conoscenza e favorire l’acquisizione di nuovi
strumenti operativi;
• sviluppare la capacità di lavorare nell’ambito di un gruppo di
lavoro;
• individuare percorsi d’intervento comuni a tutti i servizi coinvolti;
assicurando un’efficace collaborazione interistituzionale, ai fini di
ottenere risposte di tutela più tempestive e valide.
Le iniziative di formazione sono rivolte agli operatori delle 22 équipes
multidisciplinari costituite in attuazione della D.G.R.n.42-29997 del
2.5.2001 e del gruppo di lavoro dell’A.S.O. O.I.R.M.-S.Anna.
Azione A-Sensibilizzazione
Data/
periodo
Attività
Destinatari
Avvio da
agosto 2001
Campagna di comunicazione sul tema,
attraverso:
 Spot televisivo e radiofonico;
 Stampa materiale informativo rivolto a genitori
ed insegnanti, da distribuirsi presso medici e
pediatri, farmacie, scuole materne ed elementari;

Stampa e distribuzione a medici, pediatri,
comuni e parrocchie di manifesti e cartoline sul
tema;
 Realizzazione gadget per i bambini e ragazzi;
 Incontro con giornalisti con distribuzione
materiale informativo.
20/28
novembre
2001
8 Eventi-concerto, preceduti da
iniziative ricreative rivolte ai bambini
eventuali
 Opinione pubblica, ed in
particolare, famiglie, insegnanti,
bambini e ragazzi
•Comunità locali: famiglie,
scuole, operatori, bambini….
Sede
Viene raggiunto
tutto il territorio
regionale
Ciascun
capoluogo di
provincia
Azione B-Informazione/
formazione di base
Data/
periodo
Attività
Destinatari
2002/2003
Corsi-base sulle modalità di
riconoscimento
e
rilevazione,
segnalazione e presa in carico dei casi di
sospetto abuso e maltrattamento ai danni
di minori
Operatori servizi s.a. e sanitari
Equipes multidisciplinari delle
AA.SS.LL. e del gruppo di lavoro
A.S.O. OIRM-S.Anna
• Forze dell’Ordine
• (corso già realizzato su problematiche
minori extracomunitari; corso specifico su
abusi e maltrattamenti in fase di allestimento
con UNICRI)
Capoluoghi di
provincia e/o
altre città, in
base alle
adesioni
2002/2003
Incontri di informazione/formazione sul
tema del riconoscimento dei segnali dei
casi di sospetto abuso e maltrattamento e
dell’attivazione dei percorsi di protezione
dei minori.
•
Capoluoghi
prov.li + altre
sedi
Marzo/
giugno 2002
Percorsi di approfondimento sul tema
Insegnanti scuole obbligo
 Alunni Scuole Medie
Superiori, insegnanti e famiglie
Sede
In via
sperimentale, due
Scuole Medie
Superiori della
regione (Torino ed
Alessandria)
Azione C- Formazione specialistica
Data/
periodo
Attività
18 ottobre
2001
Presentazione programma formativo
Dal
secondo
semestre
2002 a
fine 2004
2003/2004
Destinatari
Corsi di approfondimento sui temi
della valutazione del caso e
dell’intervento sul minore vittima di
abuso o maltrattamento e sulla famiglia
Corsi
di
formazione
Magistrati/Avvocati/Equipes
Multidisciplinari
congiunta
Sede
 Equipes multidisciplinari delle
22 AA.SS.LL. e gruppo di lavoro
A.S.O. O.I.R.M.-S. Anna
Galleria Arte
Moderna
Torino
 Equipes multidisciplinari delle
22 AA.SS.LL. e gruppo di lavoro
A.S.O. O.I.R.M.-S. Anna
Capoluoghi di
provincia e/o
altre città sedi
delle ASL di
riferimento
·
Magistrati Distretto Corte
d’Appello Piemonte e Valle
d’Aosta, Equipes multidisciplinari
e Avvocati
Alcuni
capoluoghi di
Provincia
A fianco di tali attività, vengono organizzati periodicamente INCONTRI PROGRAMMATI,
con i Responsabili delle Equipes e le intere Equipes.
Iniziative rivolte ai minori
Attivazione, per tutte le Scuole Medie Inferiori del Piemonte, del
servizio di navigazione protetta su Internet www.davide.it. Il
Servizio assicura, tramite un filtro costantemente aggiornato, che i
bambini e ragazzi, navigando su Internet non accedano a siti inadatti,
per i loro contenuti di violenza o pornografia.
Iniziative rivolte ai minori
Distribuzione a tutte le Scuole Medie Inferiori del kit video
“Lezioni di fiducia”.
Il kit, proposto da “Telefono Azzurro”, si compone di una
videocassetta e di un manuale, destinati alla proiezione e discussione in
classe, rivolti agli alunni delle Scuole Medie Inferiori. Il video mostra
le diverse situazioni in cui si può verificare un abuso, suggerendo ai
ragazzi il comportamento da tenere, al fine di svilupparne la
consapevolezza, senza alimentare timori generalizzati quanto infondati
nei confronti del mondo degli adulti.
Iniziative rivolte ai minori
Cd-rom “Le fiabe di Davide”: i bambini da 3 a 8 anni, accompagnati
dal trenino Tommaso e da una piccola stella , sono accompagnati, con
un linguaggio adatto, a riflettere sul senso di responsabilità, sulla
fiducia e l’ottimismo nell’affrontare le situazioni della vita, sulle
proprie possibilità e capacità, sugli atteggiamenti positivi da assumere
nei confronti dei “diversi” o dei “mostri”, temi che a pieno titolo
possono ricondursi alla campagna informativa regionale.
I cd-rom sono stati distribuiti a tutte le Scuole Materne ed
Elementari del Piemonte.
Programma europeo “Daphne” 2001/2003
Partecipazione al progetto europeo “Studio e
condivisione delle buone pratiche per prevenire il
ripetersi della violenza nei confronti dei minori
alla fine delle misure di protezione”
Obiettivo specifico: analisi delle pratiche e delle ricerche
relative ai fattori determinanti della violenza sui minori e
gli adolescenti oggetto di misure di protezione.
La Regione Piemonte ha coinvolto nel progetto
anche l’Equipe dell’A.S.L.11 (Vercelli), che ha avviato
un proprio sistema di monitoraggio dei casi seguiti
nel tempo.
Le prospettive di sviluppo 2004
• Consolidamento ed informatizzazione del flusso
informativo inerente i casi di abuso e maltrattamento ai
danni di minori, avviato in via sperimentale, nell’ambito
delle attività dell’Osservatorio Regionale Infanzia e
Adolescenza (L.451/97), in collaborazione con il CSI
Piemonte e le 23 équipes multidisciplinari;
• Attività di formazione per i volontari delle Associazioni
(progetto “AD ALTEZZA DI BAMBINO”)
• Conclusione corsi di formazione congiunta
Magistrati/Avvocati/Equipes multidisciplinari,
organizzati in collaborazione con il Ministero della
Giustizia, Ufficio Formazione Decentrata Distr. Corte
d’Appello di Torino
Regione Piemonte
Gli attori
Regione Piemonte
Province
Comitati Provinciali P.A.
Enti Gestori Servizi S.A.
AA.SS.LL. ed A.S.O.
Equipes Multidisciplinari per la presa in carico dei casi di abuso e
maltrattamento ai danni di minori
Enti Partner nella realizzazione del programma info/formativo regionale:
Centro Studi Hansel e Gretel, Coop.Paradigma, Davide.it, FIDAPA, Direzione
Regionale MIUR, Telefono Azzurro, Uni.T.S.
Principi ispiratori dell’operato di tutti gli attori:
integrazione e raccordo interistituzionale ed interdisciplinare
A questo scopo, a livello regionale un apposito gruppo di coordinamento
assicura la verifica ed il monitoraggio dell’attuazione del programma
regionale.
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Selezione lucidi iniziative realizzate