Atti «aggi " •"' — 20883 Parlamentari aas—: LEGISLATURA XXIV - - Camera dei Deputati 1» SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1 9 1 9 C C C L X X X L I i . TORNATA DI SABATO 6 SETTEMBRE 1919 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE I N D I C E . "Notizie sulla salute del deputato Cabrini. Canepa. . ' Presidente. . . . Pag. 20883 20888 Congedi Annunzio di risposte scritte ad interrogazioni e indice relativo . 20884,20914 P r o p o s t a di legge (Approvazione) : Distacco della frazione di S. Maria di Arzacilena dal comune di Tempio e sua costituzione in comune autonomo 20884 Comunicazioni del Governo : Relazione della Commissione d'inchiesta istituita con Regio" decreto 12 gennaio 1918, 20885 Witti, presidente del Consiglio '. . . . . . 20885 Albricci, ministro. . . 20886 Proposta di sospensiva del deputato Chiesa : Presidente Chiesa . . . . . . . Modigliani MONTI-Guarnieri . . Witti, presidente del Consiglio La proposta sospensiva è ritirata. De Felice-Gtiuffrida Soderini 20887 20837-20899 20892 . 208% . 20897 , . 20900 20909 Votazione segreta (Rislittamento) : Estensione dei diritti all'elettorato politico e amministrativo alle donne . 20899 Distacco della frazione di Santa Maria di Arzachena dal comune di Tempio e sua costituzione in comune autonomo 20899 Disegni di legge (Presentasione) : Mortai:a 5 ministro . . . 20884 Witti, presidente del Consiglio . . . . . . 20908 Albricci, ministro 20908 delazioni (Presentasione): Libertini P a s q u a l e : Conversione in legge del decreto luogotenenziale concernente la costruzione e l'esercizio di frigoriferi. . . 20908 1571 ALESSIO L i b e r t i n i P a s q u a l e : Conversione in legge del decreto luogotenenziale .recante provvedimenti per la sistemazione idraulicoforestale di bacini montani e la sistemazione anche in pianura di torrenti ne] comune di Messina nonché per la frazione di Eilicudi nel comune di Lipari, danneggiata dal terremoto del 16 giugno 1916. . — Conversione in legge del decreto luogotenenziale recante provvedimenti a favore dei comuni della ^provincia di Messina danneggiati dalle frane del febbraio 1919. — Conversione in legge de) decreto luogotenenziale che autorizza la costruzione di . tronchi ferroviari a sezione ridotta nella Sicilia — Provvedimenti per il personale dell'amministrazione delle antichità e belle arti . . — Conversione in legge del Regio decreto relativo alla proroga delle operazioni a termine ed al corso medio della rendita . . O s s e r v a z i o n i e proposte : Lavori parlamentari: Petrillo. . . . ' . . , Witti, presidente del Consiglio P r o p o s t a di legge (Annunzio) Pag 20908 20908 20908 20808 20908 v 20911 20911 20911 La seduta comincia alle ore 15. M I A B I , segretario, legge il processo verbale della seduta precedente. (È approvato). Per la salute dell'onorevole Cabrini. C A Ì i E P A . Chiedo di parlare. P B E S I D E N T E . Ne lia facoltà. OAÌsTEPA. I l nostro collega Cabrini da qualche tempo è assente perchè ammalato. Atti Parlamentari — 20884 — Camera dei DevutaH LEGISLATURA XXIV - iT SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1 9 1 9 Prego la Presidenza di assumere informazioni sulle sue condizioni di salute ed esprimergli l'augurio, clie certo è condiviso da t u t t a la Camera, che presto si ristabilisca. P R E S I D E N T E . Sarà premura della Presidenza di assumere notizie dell'onorevole Cabrini. Intanto, sicuro di interpretare il sentimento della Camera, mi associo all'augurio formulato dall'onorevole Canepa. (Approvazioni). " Congedi. P R E S I D E S TE. Hanno chiesto congedi, per motivi di salute, gli onorevoli : Pallastrelli, di giorni 10 ; Ciriani, di 7 ; 'Giovanelli Edoardo, di 30. (Sono conceduti). Annunzio di risposte scritte ad interrogazioni. P R E S I D E N T E . Gli onorevoli sottosegretari di Stato per i lavori pubblici, gli affari esteri, l'assistenza militare e pensioni di guerra, l'istruzione pubblica, le terre liberate, i trasporti marittimi e ferroviari, e l'industria, commercio e lavoro, hanno trasmesso le risposte alle interrogazioni dei deputati: Agnini, Rampoldi, Agnelli, "Toscano, Cabrini, Balsano, Giretti, Gortani, Bovetti, Cassuto, Montemartini, De Capitani. Saranno inserite, a norma del regolamento, nel resoconto stenografico della seduta di oggi (1). Approvazione della propostaci legge: Distacco della frazione di Santa Maria di Arzachena dal comune di Tempio e sua costituzione in comune autonomo. P R E S I D E N T E : L'ordine del giorno recherebbe la votazione segreta del disegno di legge: «Estensione dei diritti.all'elettorato politico ed amministrativo alle donne». Ma io proporrei alla Camera di procedere prima alla discussione della proposta di legge: « Distacco della frazione di Santa Maria di Arzachena dal comune di Tempio e sua costituzione in comune autonomo », per passare poi alla votazione segreta dei due disegni di legge. Non essendovi osservazioni in contrario, così rimane stabilito. Si dia dunque lettura della proposta di legge. MIARI, segretario, legge-. (Vedi Stampato n. 1243-A). P R E S I D E N T E . È aperta la discussione generale. Non essendovi oratori iscritti e nessuno chiedendo di parlare, dichiaro chiusa la discussione generale. Passiamo all'esame degli articoli : Art. 1. La frazione Arzachena è distaccata dal' comune di Tèmpio e costituita in comune autonomo'. (È approvato). Art. 2. Il Governo del Re provvedere alla delimitazione dei confini coi comuni limitrofi? ed a quanto altro sarà necessario per la esecuzione della presente legge. (È approvato). Presentazione di un disegno di legge. P R E S I D E N T E . Ha facoltà di parlare l'onorevole ministro per la grazia e giustizia. MORTARA, ministro di grazia e giustiVotazione segreta. zia e dei culti. Mi onoro di presentare alla Camera il disegno di legge « Conversione P R E S I D E N T E . Procediamo dunque alla in legge del Regio decreto 10 agosto 1919, n. 1385, riguardante la riapertura del ca- ' votazione segreta di questa proposta di sellario giudiziario del tribunale di Avez- legge e del disegno di legge approvato ieri per alzata e seduta: «Estensione dei diritti zano. politico e amministrativo alle P R E S I D E N T E . Do atto all'onorevole all'elettorato donne ». ministro per la grazia e giustizia della preSi faccia la chiama. sentazione di questo disegno di legge. Sarà inviato agli Uffici. MIARI, segretario, fa la chiama. P R E S I D E N T E . Lascieremo le urne (1) Vedi in fine. aperte. Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIY - l 2088« a Camera dei Deputati SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1919 Comunicazioni del Governo sulla relazione della Commissione d'inchiesta istituita con Regio decreto 12 gennaio 1918. P R E S I D E N T E . L'ordine del giorno reca ; « Comunicazioni del Governo sulla relazione della Commissione d'inchiesta istituita con Regio decreto 12 gennaio 1918». Ha facoltà di parlare l'onorevole presidente del Consiglio. NITTI, presidente del Consiglio dei ministri, ministro dell'interno. (Segni di viva attenzione). Onorevoli colleglli, come la Camera ricorda, con Regio decreto 12 gennaio 1918 fu nominata uria Commissione di inchiesta allo scopo di indagare e di riferire sulle cause e sulle eventuali responsabilità militari che hanno determinato il ripiegamento del nostro esercito sul Piave, nonché sul modo come il ripiegamento stesso e avvenuto. La Commissione era composta del generale di esercito Canova presidente, del vice-ammiraglio Canevaro, del tenente generale Ragni, dell'avvocato generale militare Tómmasi, del senatore Bensa e dei deputati Stoppato e Raimondo. Durante iì corso dei lavori, al vice ammiraglio Canevaro, dimissionario, fu, con decreto dei 17 maggio-1918, • sostituito il vice-ammiraglio Alberto De Orestis. . Avendo di recente la Commissione completato i suoi lavori, il Governo, come i colleghi ricordano, ha provveduto alla stampa della relazione in poche settimane ed ha curato la distribuzione ai due rami del Parlamento del secondo volume, che è quello che interessa agli effetti delle responsabilità. Il Consiglio dei ministri, poi, ha creduto suo dovere di occuparsi di questo argomento ed ha adottato alcuni provvedimenti che-sono stati pubblicati nel BoUettino Ufficiale dei Ministero della guerra dei 2 settembre. Per effetto di questi provvedimenti il tenente generale conte Luigi Cadorna è stato collocato a riposo per anzianità di servizio e iscritto nella riserva, e i tenenti generali Porro di Santamaria, Capello cavaliere Luigi e C&vaciocchi cavaliere Alberto sono stati pure collocati a riPoso per anzianità di servizio ed inscritti nella riserva dal 2 settembre 1919; il tenente generale Montuori, il tenente generale Bongiovanni ed il brigadiere generale Boccacci sono stati collocati a disposizione. Altri provvedimenti per vari ufficiali superiori sono stati presi e sono stati o saranno pubblicati. La Commissione d'inchiesta, ritenendo che in qualche caso si sia fatto uso della pena capitale oltre i limiti del Codice penale, anzi oltre quelli sanciti dalle stesse norme del combattimento approvate con decreto 1° settembre 1913, e senza le garanzie* dovute dalla legge, ha segnalato già i fatti venuti a propria conoscenza, come ha raccomandato la raccolta dei casi analoghi, che nella particolare competenza sua potrà rintracciare, all'avvocato militare generale, affinchè la giustizia abbia il suo corso. Appena consegnata l'inchiesta, il "ministro della guerra ha rivolto analogo invito all'avvocato generale militare, che del resto faceva parte della Commissione d'inchiesta. Il Governo non crede di dover prendere altri provvediménti. Nel corso di questa discussione avrà occasione di dire nettamente il suo pensiero. I provvedimenti adottati rispondono, secondo il Governo, al suo dovere ed alle risultanze dell'inchiesta. Onorevoli. colleghi, accettando di fare questa discussione, vi ho invitato a discutere con quella nobiltà che l'altezza dell'argomento richiede. Episodi come quelli della ritirata dell'Isonzo al Piave vi sono stati in tutti gli eserciti combattenti; nessun paese però ha voluto più rapidamente vedere a fondo le cause del male e accertarne le responsabilità. La verità fa soffrire: ma i popoli forti nulla devono temere da essa. ( Vive approvazioni). Ma tutti i fatti vanno considerati nel complesso delle circostanze in cui si sono svolti; la passione qualche volta accende troppo i nostri animi perchè si possa dare un giudizio sicuro; e su qualche punto solamente la storia potrà dare un giudizio sereno. {Approvazioni). Nessun paese ha fatto più grande sforzo dell'Italia. (Benissimo !) JSToi e' noi soli (poiché le forze che gli alleati avevano presso di noi erano inferiori a quelle che noi avevamo fuori dell'Italia) noi e noi'soli abbiamo avuto l'onore di abbattere il grande Impero austro-ungarico che rappresentava la reazione in Europa. (Vive approvazioni). Noi e noi soli, inferiori per posizioni, per mezzi, per artiglierie e per numero di. uomini^ abbiamo per primi determinato la vittoria dell'Intesa, che, sia pure con tutti gli errori che sono necessari e inevitabili in questi grandi movimenti umani, ha salvato il mondo dalla più grande oppressione. (Vivissimit generali applausi): Atti — 20886 Parlamentari LEGISLATURA XXIY - l a SESSIONE - DISCUSSIONI - Camera dei TORNATA DEL 6 SETTEMBRE Deputati 1919 peranze dànno t a n t o da fare, e qualche ISToi siamo, in quest'ora, in grandi diffiv o l t a creano anche imbarazzi al Governo, coltà e dobbiamo, come t u t t i i paesi che come abbiano servito f e r v i d a m e n t e l ' I t a escono dalla guerra, vincitori e vinti, rilia. (Benissimo ! Bravo!) f a r e la ricchezza p e r d u t a , rifare molta p a r t e del nostro cammino.'Ma quando, onorevoli D u n q u e noi abbiamo f a t t o il nostro docolleghi, g u a r d i a m o alla posizione dei vinti vere, noi e il popolo. (Approvazioni). e consideriamo che i vincitori rappresenOnorevoli colleghi, come ieri dicevo, t a n o il gruppo che non volle la guerra ed siamo in u n a situazione difficile perchè aveva ed ha maggior clemenza di sentil'Italia, è ingiustamente giudicata. menti, allora soltanto ci possiamo rendere L ' I t a l i a è il solo paese che, almeno da conto dell'immensa g r a t i t u d i n e che la Naquindici secoli, non abbia mai aggredito 'alzione deve al nostro esercito, il quale ha cuno, e sia stato sempre aggredito. E p p u r e salvato non solo la integrità della p a t r i a , non si fa che p a r l a r e di un violento impema la dignità nostra nazionale. (Vivissime rialismo d e l l ' I t a l i a ! (Bravo!) approvazioni — Vivissimi e generali applausi Forse per la i n t e m p e r a n z a di linguaggio — I ministri e gli onorevoli deputati sorgono di alcuni italiani! Ma l'Italia, nobile, opein piedi —• Grida ripetute di: Viva l ' E s e r rosa, l'Italia, paese di civiltà, l ' I t a l i a ha più cito !) di t u t t i il rispetto del diritto altrui, perchè E prima che la discussione si inizi, devuole il rispetto del suo diritto. (Vive apsidero anche proclamare qui le benemeprovazioni). renze di quella t u r b a g r a n d e ed anonima, Ora t u t t o il mondo g u a r d a a noi. Nesche, come contribuisce alla ricchezza, ha sun paese ancora ha osato fare una vera c o n t r i b u i t o alla salvezza d ' I t a l i a : i containchiesta sulla guerr'a ; perchè la guerra, dini. (Benissimo ! Bravo!) Grande è il loro come i grandi movimenti umani, determina merito, perchè, come sono stati nella guerra a t t i di violenza, a t t i di ' temerità,- qualche disciplinati e silenziosi, sono nella loro volta anche a t t i di perfìdia. E se da un grande maggioranza ancora quelli che, dopo piccolo episodio si dovesse giudicare un la guerra, sono più facilmente r i t o r n a t i al grande f a t t o ed i l sacrifizio di t a n t e vite, lavoro (Vive approvazioni — Applausi)-, si commetterebbe una grande ingiustizia. sono ancora quelli che, dando lezione non (Approvazioni). solo alle c i t t à , ma specialmente a noi Onorevoli colleghi! Vi parlo coll'animo, della borghesia*, h a n n o ripreso più rapidacome può p a r l a r e una persona, che sa le termente il loro r u d e lavoro, sia pure con le i n t e m p e r a n z e e con i conflitti che in alcune- ribili responsabilità di questo momento e le difficoltà per l ' I t a l i a di riprendere il suo c a m p a g n e d ' I t a l i a inevitabilmente si sono cammino nel mondo e di riconquistare raprodotti. p i d a m e n t e la sua ricchezza. Vi prego di Ma, in principio di questa discussione, dare quel giudizio che vorrete, nella vodebbo f a r e u n ' a l t r a dichiarazione. In nesstra serenità, nell'altezza dei vostri sentisun paese il numero degli ufficiali morti, menti, ma di non giudicare da piccoli epiufficiali generali, ufficiali superiori, ufficiali sodi, da avvenimenti singoli od individuali, subalterni, in nessun paese questo numero e di vedere in questo grande f a t t o t u t t o è stato così grande come in Italia. (Vive lo sforzo della Nazione. approvazioni — Commenti). Il che vuol dire, Per la prima volta, dopo quindici se- , onorevoli colleghi, .che, se questa grande coli, gli italiani b a t t u t i , t o r m e n t a t i , angamassa u m a n a , ignota, che è il popolo dei riati, soggetti a t u t t e le invasioni, hanno ficontadini, ha f a t t o il suo dovere, la born a l m e n t e conquistato la loro grandezza moghesia, s o p r a t t u t t o la borghesia che lotta rale nel mondo. (Benissimo! Bravo!) e che lavora, quella che sì spesso, nell'ardore delle sue lotte, vilipende e denigra Non sciupiamo, onorevoli colleghi, la nosè stessa, ha r a p p r e s e n t a t o un elemento di stra grandezza! (Vivissime approvazioni —• forza, di coraggio, di abnegazione. (•VivisVivi, •generali e prolungati applausi). sime approvazioni). P B E S I D E N T E . H a facoltà di parlare l'onorevole ministro della guerra. . Nel corso della discussione avrò forse occasione (e l ' a v r à più ancora il ministro A L B R I C C I , ministro della guerra. La Ca«della guerra) di dirvi delle cifre. E d allora ' mera non può immaginare l'eco profonda, la Camera vedrà come questa borghesia di che a v r à questo saluto nel cuore di t u t t i i intellettuali, di studiosi, queste anime innostri ufficiali, di t u t t i i nostri soldati, di quiete, che molte volte con le loro intemtutti i combattenti. Atti — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - la SESSIONE - 20887 — DISCUSSIONI - L ' e s e r c i t o a t t r a v e r s a ora u n o dei più diffìcili m o m e n t i della sua e s i s t e n z a . A l momento del r i t o r n o , d o p o la g u e r r a , si v e d e da m o l t e p a r t i c o n t e s o il v a n t o c o m p l e t o della v i t t o r i a , v e d e i n t o r n o a sè dei t e n t a t i v i per s v a l o r i z z a r l a , è f a t t o segno a d u n a insana p r o p a g a n d a . ( V i v e approvazioni). Ora, p o i c h é m o l t i sono in q u e s t a C a m e ra, dai g e n e r a l i , che h a n n o c o m a n d a t o g r a n di u n i t à , ai più m o d e s t i ufficiali, i q u a l i hanno v i s t o da v i c i n o q u a n t o h a n n o f a t t o i n o s t r i , s o l d a t i , la C a m e r a p u ò essere -sicura che essi sono d e g n i di t u t t o l ' a m o r e e di t u t t a la r i c o n o s c e n z a del p a e s e . ( Vivissimi applausi — Interruzioni alVestrema siniètraì. Q u a n d o v e d e t e per. la v i a uno dei nostri s o l d a t i , d e c o r a t o o no, che a b b i a o no la sua c r o c e di g u e r r a , p e n s a t e che quell'uomo ha s o f f e r t o m o l t o p i ù di q u a n t o possiamo i m m a g i n a r e , e che con lui h a n n o sofferto i n o s t r i ufficiali. ( Vive approvazioni — Interruzioni dall'estrema sinistra). I n o s t r i u f f i c i a l i ed i n o s t r i s o l d a t i a d un solo s e n t i m e n t o si sono t u t t i e s e m p r e i n s p i r a t i : quello del d o v e r e v e r s o la P a tria. ( A p p r o v a z i o n i — Commenti alV estrema sinistra). Applauditeli e discutiamo serenamente! [Vivi e onerali applausi). P R E S I D E N T E . C o m u n i c o alla C a m e r a che l ' o n o r e v o l e Chiesa h a p r o p o s t o la sospensiva su q u e s t a discussione^ col seguente ordine d e l ' g i o r n o : • « La Camera, a f f e r m a n d o s o l e n n e m e n t e che l ' I t a l i a ha già s a p u t o r e d i m e r e C a p o r e t t o nel t r i o n f o di V i t t o r i o V e n e t o , c o n v i n t a t u t t a v i a della n e c e s s i t à di stabilire con s e v e r i c r i t e r i le eause e le responsabilità del r i p i e g a m e n t o d e l l ' e s e r c i t o d a l l ' I s o n z o al P i a v e , r i t e n e n d o che t a l e i n d a g i n e non possa farsi s o l t a n t o sulle r i s u l t a n z e di u n a inchiesta a m m i n i s t r a t i v a , della q u a l e la Camera c o n o s c e u n i c a m e n t e la r e l a z i o n e conclusiva, sènza a v e r e in e s a m e t u t t i gli a l t r i elementi di g i u d i z i o , a v v i s a n d o , l ' o p p o r t u n i t à di u n a inchiesta che t r a g g a d a l P a r l a m e n t o la sua a u t o r i t à , a n c h e per q u a n t o r i f l e t t e l ' a c c e r t a m e n t o delle r e s p o n s a b i l i t à p o l i t i c h e , i n v i t a il G o v e r n o a p r e s e n t a r e un disegno di legge per la n o m i n a di u n a Commissione p a r l a m e n t a r e d ' i n c h i e s t a , . e d e l i b e r a f r a t t a n t o di s o s p e n d e r e la discussione fino a q u a n d o si sia c o m u n q u e Carrier:: dei TORNATA DEL 6 SETTEMBRE Deputati 1919 d i s p o s t o per la c o g n i z i o n e c o m p l e t a di t u t t o il m a t e r i a l e r i g u a r d a n t e quel d o l o r o s o p e r i o d o di g u e r r a ». L ' o n o r e v o l e Chiesa h a f a c o l t à di s v o l gere la sua p r o p o s t a s o s p e n s i v a . C H I E S A . " O n o r e v o l i colleghi, la sospens i v a , che ho l ' o n o r e di p r o p o r r e sulla discussione che si a p r e sulle c o m u n i c a z i o n i del G o v e r n o , le q u a l i h a n n o s u s c i t a t o ih noi u n a e c o di c o m m o z i o n e , m u o v e n e l l ' a n i m o n o s t r o da u n a specie di a n g o s c i a p r o f o n d a m e n t e s e n t i t a da m o l t i i t a l i a n i . Q u e s t a prop o s t a t r a e origine d a l pensiero che il d i b a t t i t o , che così t o r b i d a m e n t e si era venutos v o l g e n d o nei giorni scorsi su q u e s t o arg o m e n t o , c o n s i g l i a che n o n oltre si ' c o n senta lo s t r a z i o della n o s t r a carne, che non oltre si o f f e n d a n o le nostr^ p i a g h e e si s c o p r a n o in f a c c i a alle a l t r e N a z i o n i , e che il t u r b a m e n t o dei n o s t r i più m o d e s t i c i t t a d i n i n o n si p r o l u n g h i u l t e r i o r m e n t e . A v r a n n o d u n q u e le p a g i n e v e l e n o s e , astiose della s t a m p a u n ' e c o nei r e s o c o n t i d o l o r a n t i della C a m e r a ? I l p r i m o p e n s i e r o era questo. B i s o g n a che n o n sia. È s t a t a q u e s t a la p r i m a s p i n t a alla p r o p o s t a di s o s p e n s i v a da me p r e s e n t a t a . Il G o v e r n o n o n è s t a t o di questo parere«, I l G o v e r n o n o n ha m i s u r a t o nè ora nè mom e n t o ; ha c r e d u t o ch$ n o n si d o v e s s e att e n d e r e ed ha d i s t r i b u i t o il suo v o l u m e , a v v e n g a che p u ò . E s s o ha p e n s a t o : d i s c u t i a m o ora r a p i d a m e n t e , e c h i u d i a m o per s e m p r e l ' e p i s o d i o di C a p o r e t t o . Invero, onorevoli colleghi, dilazionare p u ò s e m b r a r e g i u o c o di interessi e, per quant o gli i n t e r e s s i n a z i o n a l i s i a n o l e g i t t i m i e s u p e r i o r i a q u a l u n q u e a l t r o e n o b i l i p i ù che t u t t i gli a l t r i (per chi li v o g l i a i n t e n d e r e ) si p o t r e b b e d a g l i a v v e r s a r i i n d u r r e che sia la p a u r a della v e r i t à che v o g l i a f a r chiudere la b o c c a e t a p p a r e le o r e c c h i e . N o n è così. O s s e r v i a m o che n o n si p u ò dire d a v v e r o che a due a n n i di d i s t a n z a d a g l i a v v e n i m e n t i v i fosse u r g e n z a di dib a t t e r e q u e s t o a r g o m e n t o . L a b a t t a g l i a di N o v a r a f u discussa a q u a l c h e l u s t r o di dis t a n z a . O r a noi n o n d o m a n d i a m o di q u e s t i oblìi. P e r ò , m e n t r e i n c a l z a n o quei p r o b l e m i e c o n o m i c i , a cui a c c e n n a v a , a cui a c c e n n a t r o p p o ogni g i o r n o il p r e s i d e n t e del Consiglio per dare e f o r z a e s p i n t a e v a l o r e e pot e n z i a l i t à al p a e s e per a f f r o n t a r n e la soluzione, i n d u g i a r e in q u e s t o m o m e n t o sulle r e s p o n s a b i l i t à di a v v e n i m e n t i q r a m a i trapassati, poteva anche sembrare inoppor- Atti — Par'amenia.i LEGISLATURA XXIV - I a SESSIONE - 20888 — DISCUSSIONI - t u n o , specie nel m o m e n t o deliberativo della Conferenza di Parigi. L'urgenza di tale discussione, d u n q u e , a mio avviso, oggi non esiste. E non che si voglia m e t t e r e la pietra del silenzio o dell'oblio sul passato: t u t t ' a l t r o ! Si d e v e - s a pere t u t t o e giudicare di t u t t o . Ma anche superando t u t t o ciò, crede la Camera di essere, col volume che le è s t a t o distribuito, in possesso di t u t t a la verità? . Io nego che essa abbia gli elementi per giudicare. Possediamo questo volume secondo, un a t l a n t e geografico ed una cronistoria di a v v e n i m e n t i a cui non h a n n o assistito i commissari, i quali l'hanno t r a t t a da altre persone. E contro questa abbiamo affermazioni parecchie, e delle maggiori personalità, le quali p r o t e s t a n o perchè non f u rono loro c o n t e s t a t e le più gravi accuse che a d esse sono f a t t e . Ora non teme la Camera, discutendo oggi senza gli elementi di giudizio, di potere essere a s t r e t t a ad un voto pel q u a l e non ha gli elementi di convinzione ? Il presidente del Consiglio ha rifiutato, e persiste, credo, nel suo rifiuto, che si stampassero i verbali della Commissione. Gli i n t e r r o g a t o r i assunti li ha almeno posti a disposizione della Camera? Ision lo credo. ]STon vi sono nella n o s t r a Segreteria, al primo p i a n 5 del palazzo, altro che, in due unici esemplari, un a t l a n t e e quell'unica cronistoria. E d allora, onorevoli colleglli, l'inchiesta procede da elementi che non sono scaturiti dai poteri del P a r l a m e n t o ; è lina/ relazione di origine a m m i n i s t r a t i v a p o r t a t a alla Camera u n i c a m e n t e nelle forme conclusive, e, ha dichiarato t a l u n o dei commissari, non e r a - d e s t i n a t a alla pubblicità. Questa volta, poi, se superassimo questa pregiudiziale, che non è di forma, come molte altre pregiudiziali, ma di sostanza, e volessimo, per amore di brevità, accett a r e il d i b a t t i t o su questo terreno, non ci t r o v e r e m m o in grado di poterlo fare, perchè ci m a n c a n o t u t t i gli allegati più interessanti delle conclusioni. Dove si t r o v a n o ? Come, q u a n d o p o t r a n n o i d e p u t a t i averne nozione? , E quali garanzie ha la Camera che l'inchiesta sia completa ? Come p o t e v a la Commissione a m m i n i s t r a t i v a accertare le responsabilità di Governo, essa, emanazione, organo di Governo? Il respingere l'inchiesta a m m i n i s t r a t i v a come mezzo di giudizio sugli avvenim e n t i del 1917 n o n si f o n d a t a n t o sul suo .Carneia dei b TORNATA DEL 6 SETTEMBRE inati 19Ì9 modesto nome e non ha soltanto questo motivo formale, che p o t r e b b e sembrare da p a r t e nostra un eccesso di poteri. La relazione ha c e r t a m e n t e pregi di valore, che nessuno vuol disconoscere : essa può, se mai, rimanere la. base dell'inchiesta parlam e n t a r e ; ma soltanto una inchiesta parlam e n t a r e può completarla, legittimarla,^ integrarla. Signori della Commissione di inchiesta, da chi f u pxesieduta l'inchiesta ? I poteri della Commissione, non giudiziari, non hanno mai subito restrizioni o limitazioni? L'onorevole presidente del Consiglio ha letto p a r t e del decreto 12 gennaio 1918. Gli onorevoli colleghi p e r m e t t e r a n n o che io ricordi che la Commissione, a termini di quel decreto, è m u n i t a di t u t t i i poteri all'uopo occorrenti ; bensì la richiesta di visione di a t t i e documenti militari e la citazione di testimoni che f a n n o p a r t e dell'esercito, dipende dal Ministero della guerra o dal Com a n d o Supremo secondo le rispettive competenze ! Visione di documenti, onorevoli colleghi, non disposizione. Può la Commissione collegialmente rispondere alla Camera ? Può dire se vi furono mai tergiversazioni, incertezze, reticenze in ciò e in chi la Commissione cred e t t e di c o n s u l t a r e ? La Camera non Iosa, nè può saperlo dagli s t a m p a t i p r o d o t t i . Chi ordinò llincliiesta ? L'onorevole Orlando. Può essere quel Ministero sindacato dalla sua Commissione? E v i d e n t e m e n t e no! E d i n f a t t i la Commissione d'inchiesta ha concluso nell'ordine politico in modo, direi, reticente, q u a n d o p a r l a ; del Ministero, q u a n d o parla dei p a r l a m e n t a r i . Evidentemente è una Commissione nella quale anche i nostri onorevoli colleglli sono divent a t i dei semplici funzionari. E chi ha presieduto, onorevoli colleghi, l'inchiesta? Il generale d'esercito Carlo Caneva. Ah ! il suo nome non è un ricordo felice per chi ha c o m b a t t u t o la guerra anti•austrlaca. Nel 1913 f u il generale Canev.a delegato a p o r t a r e ai piedi dell'imperatore Francesco Giuseppe la rinuncia alle aspira- zioni italiane. F u lui che, ricevendo l'ordine di S. Stefano, di3eva al bòia di Oberd a n : non vi sono più irredentisti in Italia. E r a l'antico allievo della scuola militare di W i e n e r - í í e u s t a d t , l'antico c a d e t t o che era passato all'esercito italiano soltanto nel 1866, e non per elezione, ma per il passaggio della sua provincia dall'Austria all'Italia. E d egli è stato il giudice supremo ! 4iti Parlamentari LEGISLTURA XXIV - — 20889 — l 8 SESSIONE - DISOUSS TONI - Ora, onorevoli colleghi, quando il generale Caneva fu interrogato intorno la guerra, egli ebbe parole amare. Sì, egli disse « Ne avremo per t u t t a la vita ! » Le fortune d'Italia hanno voluto altrimenti ; egli vi ha perduto un figlio. E gloria a lui ! Ma questo non impedisce il nostro preciso sindacato, poiché non possono non turbare i lettori della relazione d'inchiesta t u t t i gli elogi per l'arte militare austriaca, per la . genialità, per l'abilità insuperata del nemico. In verità, genialità, forza, vigore, bellezza d'ardimento ha avuto pure questo esercito italiano ! Ora la Camera vorrà dare sentenza sopra un giudizio che per la parte militare è stato affidato, a questa militare direzione? Ed io ho chiesto: vi è chi ha influenzato mai questa inchiesta amministrativa? La mia non è parola avventata. L'onorevole Raimondo diceva nell'estate scorsa a t u t t i noi: se non ci fanno sentire t u t t i coloro che abbiamo reiteratamente invano domandato e non possiamo finire l'inchiesta ad ottobre, io mi dimetto e me ne vado ! MODIGLIANI. Non si è dimesso; dunque!..: , ' CHIESA. E vi è.forse chi può aver detto, un certo giorno, ad alcuno della Commissione : non mi toccate quel generale, ne ho bisogno io. E le necessità della guerra potranno avere ben consigliato che non si toccasse. Ma quando noi" dobbiamo essere giudici, possiamo fare delle eccezioni, delle reticenze, delle parzialità, per chi che sia, fosse pure per taluno che si trova tra i più alti gradi dell'esercito ? Così, onorevoli colleghi, e onorevoli membri della Commissione, la forma a d o t t a t a della relazione di inchiesta è una forma episodica, come certe storie dell'unità italiana ad uso delle scuole, nelle quali manca viceversa la sintesi dello spirito della nostra rivoluzione per l'indipendenza. Ebbene, neppure questa form.. episodica, che fu quella per la quale si è potuto, dagli avversari della guerra, trarre modo d'inveire contro di essa, neppure questa forma episodica, a mio avviso, è riuscita, e non poteva, a toccare t u t t e le responsabilità. La Commissione ha limitato la sua indagine, convergendola specialmente verso le personalità più elevate e tralasciando (almeno nella relazione non appaiono) tutte le responsabilità intermedie, t u t t e quelle dello stato maggiore di molti Corpi di ar- Camera dei Deputati TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1919 mata, dello stato maggiore come casta, dei militari di professione, di cui molti diedero coraggiosamente e nobilmente la vita, nei primi mesi della nostra guerra, ma di cui molti altri non ugualmente fecero sacrificio di sè come i volontari della nostra guerra. Le responsabilità dei molti silurati furono esse vagliate, non per quanto riguardava il rimetterli in carriera, ma per quanto riflette lo spirito che si è riverberato sulle truppe ? O nel silenzio, che &u molti nomi la Commissione ha creduto gran pregio di conservare, non sorge il dubbio che siano ivi riversati molti piagnistei di molti silurati, di cui alcuni nobilissimi non meritavano la sorte avuta, ma che, per la stessa forma anonima, predispongono l'animo a male pensare? Può La Camera- indagare e vagliare la credibilità di queste deposizioni in ragione dei nomi di coloro che le hanno fatte? Lacune ! Ma se ne possono indicare di gravissime, per le quali appunto domandiamo che si addivenga alla nomina di una Commissione di inchiesta parlamentare, lacune gravi che desidero, se la Camera lo permette, di additare, perchè evidentemente vi sono punti che possono dar chiaro il responso più che la Commissione non lo abbia dato ne' suoi racconti episodici. Questione della giustizia militare. Que-' stione gravissima! L'avvocato militare che faceva parte della Commissione, è venuto dopo, nel 1917. Ora la questione della giustizia militare ha una grande importanza, poiché da essa dipende la disciplina o la indisciplina dell'esercito. Ebbene nell' esame del regime penale (così è intitolato il capitolo che comincia dal paragrafo 411) la Commissione pone in evidenza l'anacronismo del Codice penale militare del 1869, e le lacune t u t t e del diritto penale militare. Ma ha indagato la Commissione se nell'amministrazione della giustizia militare, specie nei criteri direttivi di essa, vi sieno state inspirazioni dall'alto in modo legittimo, in modo equo ? Fu verificato se vi furono invasioni di poteri e indebite ingerenze nelle procedure? Si è domandata la Commissione se il Reparto Disciplina, Avanzamento e Giustizia militare del Comando Supremo aveva e conservava le attribuzioni di legge, cioè attribuzioni puramente amministrative? Dov'è, invece, andato a finire il potere dell'avvocato generale militare, da cui doveva dipendere t u t t o Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - — 20890 — l a SESSIONE - DISCUSSIONI - l'ufficio m i l i t a r e del p u b b l i c o m i n i s t e r o anche in z o n a à i g u e r r a ? Il R e p a r t o Giustizia militare, staccato poi d a quello D i s c i p l i n a ed A v a n z a m e n t o , con cui p r i m a d o v e v a s t a r e u n i t o , a v e v a b e n s ì presso di sè il r a p p r e s e n t a n t e del p u b blico m i n i s t e r o , m a di q u e s t o ' d o v e v a rim a n e r e i n a l t e r a t a la i n d i p e n d e n z a p e r la f u n z i o n e c o n f e r i t a a l l ' a v v o c a t o g e n e r a l e militare. O r a esiste i n v e c e u n a c i r c o l a r e del Com a n d o S u p r e m o (e la C a m e r a mi p e r m e t t e r à che io mi a r r e s t i u n m o m e n t o su questo p u n t o per t r a r n e poi le c o n s e g u e n z e su quei g r a v i episodi _di giustizia di cui f u t o r m e n t o leggere nei giorni scorsi) la circol a r e del 14 s e t t e m b r e 1915, n. 1095, del Com a n d o S u p r e m o , la q u a l e f a p r e s e n t e che i t r i b u n a l i m i l i t a r i della z o n a d i c h i a r a t a in s t a t o di g u e r r a d i p e n d o n o d i r e t t a m e n t e ed e s c l u s i v a m e n t e d a l C o m a n d o S u p r e m o , Rep a r t o Giustizia m i l i t a r e . E d ecco la r a g i o n e del t u r b a m e n t o : le f u n z i o n i così d e l i c a t e della giustizia sono s t a t e i n v a s e , voglio a m m e t t e r e nella massima b u o n a fede, m a f u r o n o i n v a s e ed u s u r p a t e d a l c a p o del R e p a r t o G i u s t i z i a , Disciplina e A v a n z a m e n t o . E d ecco la r a g i o n e del t u r b a m e n t o ; le f u n zioni così d e l i c a t e della giustizia sono s t a t e i n v a s e , voglio a m m e t t e r e nella m a s s i m a b u o n a fede, m a sono s t a t e i n v a s e ed usurp a t e d a l c a p o del R e p a r t o Giustizia, Discip l i n a ed A v a n z a m e n t o , g e n e r a l e Della Noce. P e r f i n o le ispezioni n o n s p e t t a r o n o p i ù al r a p p r e s e n t a n t e della legge, m a a n d a r o n o al colonnello Civalleri, degnissimo ufficiale che. m o l t i di noi c o n o b b e r o ed a p p r e z z a r o n o , m a che n o n p o t e v a e n o n d o v e v a essere u n a c o m p e t e n z a in m a t e r i a g i u r i d i c a . E c c o p e r c h è a un certo p u n t o l ' a v v o c a t o g e n e r a l e m i l i t a r e Vico, a p p r e z z a t i s s i m o c u l t o r e di q u e s t a disciplina, sparisce e n o n si t r o v a p i ù nei r u o l i della giustizia militare ! O r a che fa in q u e s t a m a t e r i a la Commissione, di cui f a n n o p a r t e u o m i n i di d o t t r i n a g i u r i d i c a così c o m p e t e n t i ? E s s a s m i n u z z a in e p i s o d i d i a l o g a t i scene t e r r i f i c a n t i di giustizia s o m m a r i a m i l i t a r e , che i m p r e s s i o n a n o il cuore *del p o p o l o è f a n n o r i s a l i r e agli esec u t o r i *la r e s p o n s a b i l i t à dei loro eccessi, m a senza chefessa a b b i a i n d a g a t o se a t a l i mezzi * n o n si sia g i u n t i per m a n c a n z a d e l l ' a b i t u a l e esercizio delle p i ù rigide n o r m e c h e s a l v a g u a r d a n o j j l ' i s t i t u t o della giustizia. QuestiV|mezzi di t e r r i b i l e p u n i z i o n e n o n f u r o n o f o r s e o r i g i n a t i dalla s p r o p o r z i o n e Camera TORNATA DEL 6 dei SETTEMBRE Deputati 1919 stessa delle p e n e i n f l i t t e ? P e r c h è la i n v a sione di q u e s t i p o t e r i n o n giudiziari m a mil i t a r i a u n c e r t o p u n t o fa d i c h i a r a r e (circolare 24 n o v e m b r e 1915, n . 42-82) a u n gen e r a l e , il s e n a t o r e Della Noce, l ' i n t e r p r e t a z i o n e da d a r s i alle f r a s i « in f a c c i a al nemico » e in « p r e s e n z a del n e m i c o » p e r le quali egualmente poteva venire c o n d a n n a t o a l l ' e r g a s t o l o p e r essersi a s s e n t a t o dal p r o prio p o s t o chi si t r o v a v a in t r i n c e a e chi si t r o v a v a in u n a sezione l o n t a n a s o t t o il f u o c o del nemico, m a a riposo. B a s t a v a n o è v e r o le c i r c o s t a n z e a t t e n u a n t i p e r e s c l u d e r e la p e n a di m o r t e , m a l ' e r g a s t o l o v e n i v a d a t o a d e n t r a m b i ; e a l l o r a nel s o l d a t o n a s c e v a la c o n v i n z i o n e che la p e n a e n o r m e n o n pot e v a e n o n d o v e v a d u r a r e , n o n s a r e b b e dur a t a , e q u i n d i n o n vi era p i ù disciplina, m a i n d i f f e r e n z a per q u e s t e c o n d a n n e ; d o n d e nei m o m e n t i più g r a v i la n e c e s s i t à di ricorr e r e alle esecuzioni s o m m a r i e . • M O D I G L I A N I . L a n e c e s s i t à !... C H I E S A . O r a , c o n s t a ai c o m m i s s a r i dell ' i n c h i e s t a che la M a r i n a , p e r e s e m p i o , dissentì e r e s i s t e t t e alle i n f r a m m e t t e n z e del C o m a n d o S u p r e m o nella sua a m m i n i s t r a zione della g i u s t i z i a ? C o n s t a di u n a c o r r i s p o n d e n z a del sett e m b s e 1917, a q u e s t o r i g u a r d o , la q u a l e rivela un dissidio di p r i n c i p i nel q u a l e d o b b i a m o t r o v a r e la s p i e g a z i o n e di quelle cbe f u r o n o le incoscienze e gli eccessi di t a l u n o ? Lo stesso Consiglio di revisione, c h e v e n n e dopo le s e d u t e segrete della Cam e r a , p o r t ò , p e r la s o s p e n s i o n e delle p e n e e p e r la m i t e z z a di esse, a f a r r i t e n e r e che la giustizia n o n fosse a m m i n i s t r a t a in m o d o t r a n q u i l l a n t e a n c h e là d o v e si esigeva severità. L a c u n e che c i t i a m o a caso, o n o r e v o l i colleghi, m a che vi d i m o s t r a n o la necessità di g u a r d a r e c o m p l e t a m e n t e in f a c c i a la v e r i t à e di s c o p r i r l a , n o n in f a t t i singoli, m a nella g r a n d e s t r u t t u r a di t u t t a l ' a z i o n e . A d esempio, le o p e r a z i o n i di Gorizia e della B a i n s i z z a , che s o l l e v a r o n o t a n t o ent u s i a s m o nel p a e s e , e n t u s i a s m o l e g i t t i m o , p e r c h è d o b b i a m o p e r m e t t e r e che siano sval o r i z z a t e nella r e l a z i o n e della Commissione d^incbiesta? Ma la C o m m i s s i o n e d ' i n c h i e s t a conosce, e p e r c h è n o n h a s a p u t o o v o l u t o f a r l i c o n o s c e r e , i r a p p o r t i del n e m i c o su quelle operazioni? È n o t o r i o il r a p p o r t o del g e n e r a l e a u s t r i a c o von. Arz, il q u a l e h a dip i n t o a f o s c h i colori q u a l e fosse lo s t a t o delle sue t r u p p e n e l l ' a g o s t o - s e t t e m b r e 1917 sulla f r o n t e d e l l ' I s o n z o d o p o quelle offensive, e h a r a c c o n t a t o come in q u e l ilio- Atti ~ Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l a SESSIONE - 20891 — DISCUSSIONI - mento le sue linee a v r e b b e r o p o t u t o essere sfondate. P e r c h è nessuna cognizione di quelli che sono ì r a p p o r t i dei nostri nemici, p e r c h è nessuna cognizione del libro del L u d e n d o r f , perchè nessuna cognizione delle relazioni che sono c o m p a r s e sulla Ne-ue Freie Presse, di t u t t i i d o c u m e n t i che a b b i a m o p o t u t o avere, specie dalle missioni m i l i t a r i ? Perchè non dirlo t u t t o questo nella relazione d'inchiesta 1 S a r e b b e e m e r s a dalle p a r o l e stesse del nemico la glorificazione degli sforzi della nazione e del nostro esercito. (Vive approvazióni). La Commissione, nel p r i m o v o l u m e che non t u t t i i colleghi a v r a n n o e s a m i n a t o h a soltanto posto in c o n f r o n t o i b o l l e t t i n i del Comando S u p r e m o i t a l i a n o con quelli del Comando S u p r e m o a u s t r i a c o . <. É di t u t t a l'azione di corruzione esercit a t a dal nemico, dal d e n a r o del nemico, a cominciare dai milioni di E r z b e r g e r , a t u t t i quei m o l t i a l t r i che p a s s a r o n o t r a v e r s o banche losche, q u a l e d o c u m e n t a z i o n e h a raccolto? P r o b à b i l m e n t e i p o t e r i stessi della Commissione n o n i o h a n n o consentito. Ecco perchè io d o m a n d o che il G o v e r n o i n d a g h i • e che la Camera i n d a g a n d o possa stabilire quale f u la corruzione del nemico, che, n o n potendo vincere la f o r z a n o s t r a , h a c e r c a t o di c o m p r a r e le coscienze. E di t u t t a l'azione colpevole o manchevole dell'ufficio di spionaggio ? Q u a n t o si potrebbe dire e v e d e r e e f a r s a p e r e e f a r conoscere ! P e r c h è , l ' I t a l i a n o n h a u s a t o , e gloria sia a d essa!, nessuno di questi mezzi vili di corruzione. F O S C A E I . I B u l g a r i che p a r l a v a n o piemontese ! C H I E S A . E t r a le l a c u n e ve ne sono di colossali, o n o r e v o l i colleghi. P e r esempio, manca ogni i n d a g i n e sugli a v v e n i m e n t i del Trenti no del 1916. U n a Commissione p a r l a m e n t a r e n o n si sarebbe d a v v e r o accont e n t a t a delle semplici conclusioni che sono su questi a v v e n i m e n t i r i p o r t a t e a p a g i n a 55. (Interruzioni del deputato Stoppato). L'onorevole S t o p p a t o n o n se ne a b b i a a male poiché vedo che m o r m o r a ; e v i d e n t e m e n t e non era c o m p i t o della Commissione i n d a g a r e gli a v v e n i m e n t i del giugno 1916. Ma u n a Commissione p a r l a m e n t a r e avrebbe bene inteso il g r a v e nesso f r a gli avvenimenti del giugno 1916 e quelli d e l l ' a n n o successivo e a v r e b b e c o m p r e s a la necessità di ampie i n d a g i n i a n c h e su di essi. F u il Capo s u p r e m o . c h e a t a l i i n d a g i n i si oppose nel modo più assoluto, e forse allora, du- Camera dei TORNATA DEL 6 SETTEMBRE Deputati 1919 r a n t e la guerra, vi era q u a l c h e ragione di t r a s c u r a r l i . Ma oggi è necessario a n d a r e in f o n d o , p e r c h è a n c h e allora si sono a v u t i 56 mila u o m i n i f r a m o r t i e f e r i t i e si sono p e r d u t e posizioni, che p u r e , in Consiglio dei ministri, e r a n o s t a t e a s s i c u r a t e imprendibili. I o non ho c a n t a t o m a i gloria a C a d o r n a , m a debbo qui leggere alcune p a r o l e sue che s u o n a n o g r a v e colpa p e r voi, signori della Commissione d ' i n c h i e s t a . Egli dice : « Su questi a v v e n i m e n t i del T r e n t i n o la Commissione non h a a s c o l t a t o che u n a c a m p a n a e non mi ha mai i n t e r r o g a t o » .[(Commenti). E n o n è solo il generale C a d o r n a a dire che le accuse n o n gli sono s t a t e c o n t e s t a t e . Vi sono d o c u m e n t i che la Commissione n o n h a v e d u t o m a i o n o n ha v o l u t o o n o n hap o t u t o vedere. Ad esempio, sul t r a g i c o episodio di Oslavia, a p r o p o s i t o del quale f u f a t t a a n c h e allora a d un generale la f a m a di sanguinario, esistono r a p p o r t i del c o m a n d a n t e del Corpo d ' a r m a t a del n o v e m b r e e dicembre 1915, r a p p o r t i che io ebbi fin d'allora-ed ho rintracciato. E b b e n e in questi r a p p o r t i vi è t a l e gelosa difesa del n o s t r o soldato c o n t r o c h i u n que cercasse di p o r t a r l o all'azione q u a n d o n o n t u t t o era p r o n t o per il suo svolgimento, che b a s t e r e b b e a e s a l t a r e quell'ufficiale generale. , E c c o q u a n t o egli scrive circa l ' a t t i t u dine a r i p r e n d e r e i m m e d i a t a m e n t e l'azione offensiva : « A n c o r a il mio b a t t a g l i o n e n o n a v e v a c o m i n c i a t o a sfìlarè la sera preced e n t e dallo sbocco del p,aese per recarsi ad Oslavia ed ho visto non 'degli uomini, ma dei pezzi di f a n g o a m b u l a n t i . Il f a n g o , il f r e d d o , la m a n c a n z a di a d e g u a t o s o s t e n t a m e n t o a mio m o d o di v e d e r e giustificano gli a p p r e z z a m e n t i degli ufficiali di sanitàche i n c i t a v a n o a s o s p e n d e r e l'azione ». Voci all'estrema sinistra. Chi è questo generale ì C H I E S A . I l generale Capello. Ora la Commissione la quale n o n ignora che cosa significasse, di f r o n t e al C o m a n d o S u p r e m o , osar di c o n t r a s t a r e la v o l o n t à di un ufficiale generale, a v e v a il dovere, p a r l a n d o di quel g r a v e incidente, di contes t a r e l ' a c c u s a , e di r i n t r a c c i a r e , come l'ho t r o v a t o io, quel r a p p o r t o . (Commenti). Un esempio a n c o r a . Il generale Caviglia, il vero v i n c i t o r e di V i t t o r i o Veneto, che a p p a r t e n n e alla s e c o n d a a r m a t a , n o n f u n e m m e n o lui i n t e r r o g a t o . Onorevoli colleghi, poiché in uria mozione sospensiva non mi è d a t o di svolgere — 20892 — Atti Par lamentali LEGISLATURA X X I Y - la SESSIONE - DISCUSSIONI - argomentazioni di merito, io ho voluto soltanto darvi gli spunti di una documentazione, che ritengo la Camera abbia il dovere di raccogliere con una inchiesta parlamentare nell'interesse dell'onore del nostro esercito. Non troveremo di peggio, troveremo di meglio, ma le responsabilità saranno decisamente bollate. Il popolo italiano non può accontentarsi di sentire che alcuni generali sono messi a riposo ed in pensione per anzianità di servizio. È necessario che almeno tutti i materiali raccolti dalla Commissione siano messi a disposizione della Camera con le necessarie illustrazioni, con tutti gli interrogatori assunti. L'onorevole Nitti ha detto ieri : una volta che certe questioni sono poste, è meglio risolverle subito. D'accordo ; ma quando si ha davanti una materia esplodente bisogna t r a t t a r l a (il collega della guerra lo insegna) non sommariamente, ma con tutte le precauzioni imposte dalla scienza. Considerate la stessa circospezione del gruppo socialista. Ieri la proposta di discutere l'inchiesta è stata presentata da un socialista irregolare !.., P R E S I D E N T E . Onorevole Chiesa, non entri nel merito ! Si limiti alla sospensiva. C H I E S A . Il concetto del Governo è questo: discutere per chiudere e finirla. Ebbene, noi sentiamo profondamente che davanti a un disastro che ci è costato molti miliardi; nel quale abbiamo perduto quattromila cannoni e bombarde e 50 mila dei nostri uomini, non è possibile passar sopra a precipizio a tutte le responsabilità. Per finire ogni gazzarra bisogna fare la luce completa, bisogna poterne discutere- in giorni di calma e di serenità. Voi credete di chiudere la porta oggi, e domani l'apriranno i comizi elettorali.Invece, se andiamo . a fondo di questa verità, passerà ancora qualche tempo (sono già del resto passati due anni) ma i rappresentanti del paese che verranno al nostro posto saranno messi in grado di prospettarsi il passato in t u t t a la sua grandezza storica. Saranno giudicate le colpe degli uomini e saranno date le sanzioni con cognizione di causa, senza che l'idea delle rivendicazioni del nostro diritto possa essere toccata. I l Governo crede oggi di poter costringere il dibattito in un breve numero di sedute. A che prò, onorevole Nitti, t a n t a ('arnera dei TORNATA DEL 6 SETTEMBRE Dovutati 1919 premura ? Ormai conosciamo il sommario ed è il fondo della cosa che dobbiamo vedere e mostrare al paese. Vogliamo sanzionare una forma sicura di indagine, che dica alla nazione : sii tranquilla; la luce sar a fatta, la verità non deformata sarà conosciuta e tu saprai tutte le tue sventure, ma anche t u t t a la tua gloria. P R E S I D E N T E . A termine dell'articolo 93 del regolamento, sulla proposta di sospensiva hanno diritto di parlare due deputati a favore e due contro. Ha chiesto di parlare contro la sospensiva l'onorevole Modigliani. Ne ha facoltà. M O D I G L I A N I . Desidero dire prima di tutto che i colleghi del gruppo parlamentare socialista mi hanno incaricato di parlare contro la sospensiva non perchè sia nostro desiderio (già lo dichiarai ieri) di valerci di questa discussione a scopo, per dirla in sin-, tesi e rapidamente, di scandalo, Non crediamo che questo gioverebbe alla educazione politica del paese, non crediamo che servirebbe come premessa logica a nessuna delle conclusioni, a cui questa discussione dovrebbe pure condurre. Parlo contro la sospensiva perchè, se si son potuti avere da molti, ed anche da qualcuno di n o i , dei dubbi sulla opportunità di questa discussióne, oggi che essa è posta, rinviarla vorrebbe dire suscitare nel paese una impressione che più penosa non potrebbe immaginarsi. Il paese potrebbe aver capito questo ragionamento : « Vi è un documento, non sufficientemente ragionato e documentato perchè ,si possa stabilirne il valore e la portata probatoria; tocca al corpo elettorale dare, anche attraverso questo documento, il proprio giudizio sulla guerra ». I l paese potrebbe anche aver calcito il convincimento di questa Camera di non essere il giudice più autorizzato per sentenziare sulle vicende di cui oggi si discute. Questa Assemblea è composta di persone delle quali molte, tutti quei fatti sapevano e pur li hanno taciuti fino a che i fatti stessi non hanno prodotto le più dolorose conseguenze. E b b e n e : forse il paese avrebbe campito che questa Assemblea, dai complici silenzi non si fosse ritenuta la più autorizzata a elevarsi giudice contro alcuni dei responsabili di quei fatti. Questa Assemblea ha cercato troppo spesso nel nome del generale Cadorna^ pronunziato da oratori di t u t t e le parti della Camera, occasione propizia a manifestazioni coreografiche e non Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIY - -— 20893 — la SESSIONE - DISCUSSIONI - Camera tìei TORNATA DEL 6 SETTEMBRE Deputati 1919 può oggi erigersi a e o n d a n n a t r i c e t r o p p o » d i m o s t r a n o che la s o s p e n s i v a gli è g r a d i t a s p e c i a l m e n t e p e r c h è i m p e d i r e b b e q u e l l a dil e v e r à di questo f u n z i o n a r i o . scussione, che. o r a m a i è i n e v i t a b i l e . Io la I n d e f i n i t i v a s p e t t a v a p r o p r i o al P a r l a p r e g o , signor P r e s i d e n t e , di c o n v i n c e r s i che mento richiamarlo a tempo all'adempimento n o n sono f u o r i dei l i m i t i r e g o l a m e n t a r i . delle sue f u n z i o n i , c o s t r i n g e r l o a r e s t a r e nei Si era f o r m a t a u n ' o p i n i o n e a r t i f i c i o s a l i m i t i delle sue a t t r i b u z i o n i , e, d o v è la inche i d i s f a t t i s t i f o s s e r o t u t t i da una c e r t a c a p a c i t à o il t e n t a t i v o di s u p e r a r e quei p a r t e , e i p a t r i o t i ed i f a u t o r i d e l l a v i t t o l i m i t i fossero r i s u l t a t i , i n v i t a r l o a c e d e r e ria t u t t i d a l l ' a l t r a . L e r e s p o n s a b i l i t à della il posto a d a l t r i , eli e meglio di lui a v e s s e s c o n f i t t a e r a n o t u t t e del c a r i s s i m o c o l l e g a p o t u t o p r o v v e d e r e alle f o r t u n e m i l i t a r i T r e v e s , e nessun a l t r o ci e n t r a v a per n u l l a . d ' I t a l i a . I l P a e s e q u e s t o a v r e b b e p o t u t o caMa ecco a r r i v a r e u n a C o m m i s s i o n e (della pire; e a v r e b b e p o t u t o q u i n d i ritenere, c o m e q u a l e noi s o c i a l i s t i n o n f u m m o né p a r t e noi r i t e n i a m o , che il g i u d i z i o su C a p o r e t t o nè t e s t i m o n i ) la q u a l e r i p e t e p i ù d e t t a g l i a spetta in u l t i m a analisi al c o r p o e l e t t o r a l e . t a m e n t e q u e l l o che a v e v a i n t u i t o la o n e s t a Ma o r a m a i la q u e s t i o n e è p o s t a , e non è p a r o l a del m i n i s t r o A l f i e r i nella sua esposip o s t a da noi. zione in C o m i t a t o segreto e c o n c l u d e c h e l e È p o s t a , si p u ò dire, dallo stesso Gor e s p o n s a b i l i t à vere sono da r i c e r c a r s i alverno. E d a l l o r a n o n è p i ù p o s s i b i l e dire t r o v e , per q u a n t o la C o m m i s s i o n e stessa al P a e s e : t u n o n s e n t i r a i d i s c u t e r e . I l P a e s e n o n neghi l ' e s i s t e n z a di f a t t i d ' i n d o l e psic o m p r e n d e r e b b e s o l t a n t o che si è v o l u t o c o l o g i c a c o l l e t t i v a , che s a r e b b e g e s u i t i c o tenergli n a s c o s t o q u a l c h e cosa. P e r c h è , per n o n c o n s i d e r a r e , e n o n n e g h i che v i f u r o n o g r a n d e che sia s t a t a la p o l e m i c a giorr i p e r c u s s i o n i di a v v e n i m e n t i p o l i t i c i , di nalistica s u l l ' i n c h i e s t a , t u t t i siete p e r s u a s i , cui s a r e b b e f o l l e n o n r i t e n e r e che a b b i a n o e l ' o n o r e v o l e Chiesa stesso è c o n v i n t o q u a n t o a v u t o u n a c e r t a efficienza nel d e t e r m i n a r e me, che la discussione di questi giorni rilo s t a t o delle t r u p p e . c h i a m e r à u n a più v a s t a z o n a della o p i n i o n e pubblica italiana a considerare l'inchiesta. N o i stessi, che s i a m o gli a u t o r i l e g i t t i m i Q u i n d i se il P a r l a m e n t o t a c e s s e , c o n c o r r e di quelle m a n i f e s t a z i o n i , d e r i v a n t i d a l direbbe a s o t t r a r r e a l a r g h e c o r r e n t i d e l l ' o p i r i t t o i n c o e r c i b i l e e d a l d o v e r e a n z i di maninione p u b b l i c a i t a l i a n a i r i s u l t a t i dell'inf e s t a r e il p r o p r i o pensiero, mentiremmo- se chiesta. n e g a s s i m o di a v e r e a v u t o la s e n s a z i o n e preMa f o r s e q u e s t o a p p u n t o n o n è d i s c a r o cisa che dai discorsi n o s t r i u n a r i p e r c u s s i o n e a chi ha p r o p o s t o la s o s p e n s i v a , p e r c h è d o v e v a v e n i r e . M a per noi è sufficiente per questa i n c h i e s t a è p u r s t a t a pejc m o l t i u n a a s s o l v e r c i d a v a n t i alla n o s t r a c o s c i e n z a , la s g r a d i t a s o r p r e s a . Si era d a t o a d i n t e n d e r e sicura c o n v i n z i o n e che d a l l a n o s t r a conper q u a t t r o a n n i che t gli a u t o r i della did o t t a d e r i v ò u n a p i ù p r e c i s a c o s c i e n z a nel sfatta... p r o l e t a r i a t o , e così e fin d ' o r a u n a m a g g i o r e e m i g l i o r e sua. i n f l u e n z a n e l l a v i t a del P a e s e : * P R E S I D E N T E . * Onorevole Modigliani senza dire che i f r u t t i della n o s t r a r o n d o t t a non entri nel m e r i t o . E l l a d e v e l i m i t a r s i a d meglio m a t u r e r a n n o e più a p p a r i r a n n o nelesporre le r a g i o n i per le q u a l i n o n crede di l ' i m m e d i a t o f u t u r o p o l i t i c o e s o c i a l e del a c c e t t a r e la s o s p e n s i v a . n o s t r o P a e s e e del suo p r o l e t a r i a t o : o n d e M O D I G L I A N I . E i l a mi c o n s e n t i r à che il ci c o n f e r m i a m o s e m p r e p i ù n e l l a c o n v i n ' mio d i r i t t o a r r i v i per lo m e n o fino a c o n f u ' zione che in o g n i caso la l i b e r t à c o n c e s s a tare gli a r g o m e n t i d e l l ' o n o r e v o l e Chiesa. alla m a n i f e s t a z i o n e d ' o g n i p e n s i e r o sinceraE l l a lo h a l a s c i a t o , ed ha f a t t o b e n e , sconm e n t e p r o f e s s a t o , sia da p r e f e r i r s i s e m p r e finare... n o n o s t a n t e i suoi s v a n t a g g i . P R E S I D E N T E . Non ha sconfinato ! • M a la C o m m i s s i o n e , d o p o a v e r d a t o a t t o M O D I G L I A N I . P r e n d o a t t o che s e c o n d o di queste v e r i t à , s c o p r e che la p r e p a r a z i o l e i , l ' o n o r e v o l e C h i e s a n o n ha s c o n f i n a t o . ne m i l i t a r e f u i n s u f f i c i e n t e ; c h e il s o l d a t o Q u i n d i n o n sconfinerò io, se c o n s i d e r a n d o è s t a t o s f r u t t a t o a t r o c e m e n t e ; che gli enorquegli a r g o m e n t i , li c o n f u t e r ò . . . mi sacrifizi di s a n g u e sono s t a t i s p r o p o r P R E S I D E N T E . M a ella e n t r a in a l t r i ' z i o n a t i ai r i s u l t a t i o t t e n u t i ; che «il goargomenti ! v e r n o delle t r u p p e » è il p i ù s e v e r a m e n t e - M O D I G L I A N I . N o , signor P r e s i d e n t e . c o n d a n n a b i l e f r a t u t t i gli a t t i c o n t e s t a t i E v i d e n t e m e n t e ella n o n mi h a c o m p r e s o o a C a d o r n a e suoi d i p e n d e n t i . E q u e s t i acio mi sono s p i e g a t o m a l e . certamenti colpiscono, onorevole Chiesa, H o v o l u t o dire ed a f f e r m o che le cona n c h e q u e i d e p u t a t i , che n e l l ' e s e r c i z i o del siderazioni esposte dall'onorevole Chièsa, Aiti — 20894 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - Ia SESSIONE - DISCUSSIONI - loro .ufficio, e degli speciali incarichi, essendo a più diretto c o n t a t t o con gli alti comandi, f u r o n o c e r t a m e n t e più i n f o r m a t i di noi, per esempio, .del fiume di sangue, che colle decimazioni si spargeva, nella illusione di irrobustire lo spirito del soldato italiano. Ma t u t t i t a c q u e r o . Toccò a noi cimentarci, ancora u n a volta, colla taccia di disfattisti e di t r a d i t o r i q u a n d o p o r t a m m o qui dentro la rivelazione di quei f a t t i , che t u t t i s a p e v a t e e che t u t t i a v e t e taciuto. Oggi questi f a t t i rivelati, non da interviste giornalistiche o da chiacchiericci dei commissari, ma dal testo della relazione, rivoltano la coscienza italiana, e sarebbe comodo di rinviare t u t t o . E b b e n e n o ! Non è possibile! E d io voglio anche c o n f u t a r e un altro degli argomenti che l'onorevole Chiesa ha p o t u t o svolgere, senza che il Presidente io tacciasse di sconfinamento. Alludo al t e n t a t i v o f a t t o dall'onorevole Chiesa, in occasione della sospensiva, di -svalutare a n t i c i p a t a m e n t e il responso della .Commissione di inchiesta. Onorevole Chiesa, ella ha o n e s t a m e n t e > 1 confessato il nome del generale che voleva elogiare come buono in base ad u n a circolare del 1915. E, per combinazione, proprio quel generale Capello, che la Commissione d ' i n c h i e s t a più fieramente colpisce anche dal p u n t o di vista del governo delle t r u p p e . Mi lasci dire, onorevole Chiesa, senza intenzione di speciale severità, che evident e m e n t e i c o n t a t t i con alcuni, degli accusati dispongono più f a v o r e v o l m e n t e verso questi e meno f a v o r e v o l m e n t e verso gli altri. Ma ciò rende anche meno ammissibile il suo t e n t a t i v o di s v a l u t a r e il responso della Commissione. Sono il primo a riconoscere che la Commissione non ha detto t u t t o quello che a n d a v a detto. 1 poteri le m a n c a v a n o ; forse le indagini h a n n o fallito in qualche p u n t o , ma' io che vorrò criticare le conclusioni della Commissione d'inchiesta, io deside- 1 roso di sanzioni e di giudizi molto più radicali, ho il dovere di riconoscere che lo. sforzo di raggiungere la verità e di enunciarla nella f o r m a più corta e più scrupolosa, è manifesto nella Commissione*d'inchiesta. È t r o p p o comodo s v a l u t a r e il presidente perchè il Governo lo m a n d ò a p o r t a r e non so quale ambasceria alcuni anni or sono a Vienna. È t r o p p o comodo s v a l u t a r e uno dei commissari, nostro collega, mentre per il solo f a t t o che non si è dimesso, a p p a r e ! v Camera dei TORNATA DEL. :,6 SETTEMBRE Deputati 1919 evidente aver egli o t t e n u t o i mezzi istrutt o r i che secondo l'Onorevole Chiesa quel commissario erigeva, minacciando le proprie dimissioni. È t r o p p o comodo t e n t a r e di s v a l u t a r e la Commissione d'inchiesta aff e r m a n d o , senza p r o v a r l o (non posso credere che ciò sia vero e la l e t t u r a sia pure sommaria dell'inchiesta mi autorizza a non associarmi a tale accusa), che i colpevoli non f u r o n o interrogati. Questo non risulta e c e r t a m e n t e i più fieramente colpiti f u r o no sentiti. Io sono d'accordo nel chiedere che siano r i c h i a m a t i t u t t i gli a t t i istruttori e messi a disposizione dei d e p u t a t i per lo meno nella segreteria; p o t r e m o così vedere se le indagini f u r o n o sufficienti, ma non posso consentire che si svaluti a priori quel responso della Commissione con quelle accuse che, voglio dirlo con t u t t a sincerità, hanno un c a r a t t e r e n e t t a m e n t e defensionale a f a v o r e di qualcuno dei colpevoli. E l'onorevole Chiesa in sede di sospensiva è a r r i v a t o nientemeno che ad a t t a c c a r e a priori i r i s u l t a t i della Commissione d'inchiesta, anche laddove il suo responso trova maggiore consenso, laddove c o n d a n n a l'uso b a r b a r o , incivile, inutile e d i s f a t t i s t a delle decimazioni, di quelle orribili fucilazioni senza giudizio, « di colpevoli o non », come dicono le circolari che f u r o n o lette in quest'Aula proprio 'da chi ha l'onore di parlarvi. P u r di s v a l u t a r e anche questa p a r t e delle conclusioni dell'inchiesta, l'onorevole Chiesa ci ha f a t t o un lungo ragionamento per sostenere che quei sistemi semplicemente criminosi d i v e n t a v a n o quasi una necessità sono sue p a r o l e - i n c o n s e g u e n z a dell'inefficace funzionamento della giustizia militare in zona di operazioni ! E b b e n e il Governo ha già risposto, q u a n d o ha f a t t a sua la cond a n n a della Commissione d'inchiesta e ha denunciato alla giustizia militare le fucilazioni criminosamente a r b i t r a r i e . E all'onorevole Chiesa io voglio far rilevare che quel generale Capello che, secondo la circolare ora letta, si impietosiva nel .1915per il t r o p p o fango di certi r e p a r t i , ha poi dato il proprio nome a quei cimiteri di orrenda memoria, di cui parla anche la Commissione d'inchiesta. Sempre per s v a l u t a r e l'inchiesta, l'onorevole Chiesa ha detto che non si è t e n u t o conto della conquista di Gorizia. È invece vero che se ne è t e n u t o conto. Bicordo f r a l'altro precisamente che proprio la vittoria di Gorizia viene f a t t a valere (e secondo me a torto) come scusante della> IAtti — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l a SESSIONE - 20895 — DISCUSSIONI - m a n c a t a r e m o z i o n e del C a d o r n a d o p o i f a t t i del T r e n t i n o . I n s o m m a n o n n n a delle ragioni a d d o t t e per s v a l u t a r e a priori {nei limiti in cui f u o r d i n a t a , e negli i n t e n t i con cui f u effett u a t a ) l'inchiesta, p u ò essere a c c e t t a t a . Ed allora n o n r e s t a da e s a m i n a r e che u n p u n t o : la p r e o c c u p a z i o n e politica p e r q u e s t a discussione alla vigilia delle elezioni. Signori, se vogliapao meritare, il v a n t o (che la Camera a p p l a u d i v a t e s t é , q u a n d o il v a n t o era nelle p a r o l e del p r e s i d e n t e del Consiglio) il v a n t o di essere la d e m o c r a z i a più vera e che più s o l l e c i t a m e n t e a c c e r t a la verità, d o b b i a m o a v e r e il coraggio del dolore e della visione degli a v v e n i m e n t i del nostro paese. L a v a n t e r i a a p p a r i r à invece demagogica e v a n a , se a p p e n a viene l'ora del dolore, del m-ea culpa, del confiteor, con un cavillo p r o c e d u r a l e q u a l u n q u e , si r i m a n d a •un esame di questo genere affinchè gli elettori possano d a r e il v o t o p r i m a che lo scandalo a b b i a d i l a g a t o . N o n si può e n o n si deve r i n v i a r e , a p p u n t o perchè, siamo alla vigilia delle elezioni. Il paese ha d i r i t t o di r i c e v e r e da questa discussione t u t t i i c h i a r i m e n t i su t u t t e le conclusioni della Commissione d'inchiesta. Vi sono errori? Ve ne sono c e r t a m e n t e . E c h i u n q u e a b b i a cognizione di d a t i da cui derivino correzioni, v e n g a qui alla tribuna, e li esponga c h i a r a m e n t e c o n t r o chiunque e su q u a l u n q u e p u n t o si d e b b a ' fare la correzione. I l paese h a d i r i t t o di assistere o r m a i a q u e s t o secondo giudizio "sulla d i s f a t t a di C a p o r e t t o . R i c o r d a t e che cosa h a v o l u t o dire p e r il nostro paese l ' a v e r seguito u n diverso metodo dopo la d i s f a t t a del T r e n t i n o , Ne parlo p e r c h è a n c h e di questo l ' o r a t o r e che mi h a p r e c e d u t o ha t e n u t o p a r o l a per aff e r m a r e che la Commissione a v r e b b e t r a s c u r a t o ogni a c c e r t a m e n t o al r i g u a r d o . I o non ho a n c o r a d e d i c a t o a t u t t e le p a g i n e del v o l u m e l ' a t t e n z i o n e precisa che occorre per dire con sicurezza se l ' a d d e b i t o è ogg e t t i v a m e n t e f o n d a t o ; m a in ogni m o d o la Camera pensi che se d o p o la d i s f a t t a del T r e n t i n o essa avesse p o t u t o f a r e in pubblico le discussioni che fece in segreto, se avesse p o t u t o in p u b b l i c o dire le cose c o n t r o le quali i n v a n o il p r e s i d e n t e del Consiglio •ài allora si levò, in s e d u t a p u b b l i c a , alter a n d o i r i s u l t a t i della s e d u t a s e g r e t a e inneggiando a C a d o r n a che nella s e d u t a seg r e t a era s t a t o c r i t i c a t o e c o n d a n n a t o . . . . Voci all'estrema sinistra. E vero, è vero! Camera dei TORNATA DEL 6 SETTEMBRE Deputati 1919 M O D I G L I A N I . ...se quella discussione fosse a v v e n u t a in pubblico, forse n o n si s a r e b b e r o a v u t i a d e p l o r a r e m o l t i degli avv e n i m e n t i ulteriori. (Approvazioni all'estrema sinistra). P e r esempio, il paese avrebbe^ s a p u t o fino da allora, che il generale C a d o r n a n o n era alle sue p r i m e a r m i in quel suo comun i c a t o del 28 o t t o b r e 1917 (colleghi, legg e t e quel p r i m o v o l u m e dell'inchiesta che v n o n è i n u t i l e per le n o s t r e discussioni, che è i n d i s p e n s a b i l e anzi, ed è forse più necessario del secondo, nel quale sono discusse delle r e s p o n s a b i l i t à di indole generica, ment r e i f a t t i precisi sono t u t t i nel p r i m o volume) il paese - dicevo - a v r e b b e s a p u t o che il generale C a d o r n a n o n era alle p r i m e a r m i q u a n d o il 28 o t t o b r e 1917 a l t e r a n d o i f a t t i t e n t ò rovesciare sui s o l d a t i l ' o n t a della sconfìtta, che era u n a conseguenza dei suoi errori. (Interruzione del deputato Arrivabene). Si p o t e v a , onorevole A r r i v a b e n e , sorridere di queste cose un anno* fa. N o n è più c o n s e n t i t o ora, dopo il responso della Coni- " missione d ' i n c h i e s t a . N o n è più c o n s e n t i t o ! So a n c h ' i o che le debolezze collettive del T r e n t i n o e di C a p o r e t t o sono vere (ebbero del resto infiniti p r e c e d e n t i in t u t t i gli eserciti e in t u t t e le battaglie), ma è m e n d a c e chi f o n d i nel t r a d i m e n t o e nella v i l t à dei s o l d a t i le ragioni della s c o n f ì t t a . E p p u r e q u e s t o era d e t t o nel b o l l e t t i n o Cad o r n a del 2.8 o t t o b r e 1917... P R E S I D E N T E . Onorevole Modigliani, t o r n o a r i p e t e r l e di n o n e n t r a r e nel m e r i t o . Si occupi della p r o p o s t a sospensiva !... M O D I G L I A N I . D i s c u t o in linea di conf u t a z i o n e di un a r g o m e n t o che ella, onorevole P r e s i d e n t e , ha l a s c i a t o t r a t t a r e dall ' o n o r e v o l e Chiesa. Sono d u n q u e nel mio d i r i t t o . E b b e n e il c o m u n i c a t o C a d o r n a dell ' o t t o b r e 1917 non era il p r i m o del genere. E se d o p o il T r e n t i n o la C a m e r a avesse discusso in pubblico, il paese a v r e b b e s a p u t o .che a n c h e dopo la d i s f a t t a del T r e n t i n o (io lessi qui in s e d u t a segreta..., spero di a v e r l o f r a le mie c a r t e se q u a l c u n o lo desiderasse... l ' o r d i n e di servizio, e m a n a t o allora dal generale C a d o r n a ) a n c h e allora la colpa f u d a t a alle t r u p p e , e c h e allora si fecero fucilazioni di soldati, in seguito alle colpe dei generali ! Ah ! se la Camera avesse a c c e r t a t o allora quello che oggi u n p r o v v e d i m e n t o di G o v e r n o a t t e s t a essere s t a t a u n a c a l u n n i a (la c a l u n n i a che d a l l ' A l t o C o m a n d o si rove- Atti Parlamentari g""--™»—1 — 20836 — i LEGISLATURA XXIV - I a SESSIONE - DISCUSSIONI - sciò sul generale B r a s a t i , che f u indicato come responsabile della d i s f a t t a e che un p r o v v e d i m e n t o di Governo oggi restituisce all'onore della carriera) se la Camera avesse a c c e r t a t o in pubblico questo ed altro, forse molte cose successe poi non sarebbero successe ! E oggi, o signori, volete ricominciare il giuoco? B i m a n d a r e ancora una volta a discussione? No, signori! Ormai ogni occasione deve essere colta perchè si discuta ! A chi dice che la discussione non è o p p o r t u n a noi rispondiamo che la discussione è s t a t a voluta dal Governo che è certo il migliore giudice della o p p o r t u n i t à . Non so se la discussione si chiuderà con decisioni precise. So che deve farsi ! Non è possibile rinunziarvi, onorevo e Chiesa, nemmeno per l'unica ragione notevole che ella ha a d d o t t o in f a v o r e della sospensiva : la necessità cioè di una p u vasta inchiesta." Onorevole Chiesa, ella • ha in anticipazione t u t t e le nostre fiVme per una proposta di inchiesta p a r l a m e n t a r e , purché non la limiti come l'ha l i m i t a t a nel suo ordine del giorno. Oh ! Non vale la pena di scomodare 14 o 15 f r a d e p u t a t i e senatori per ricominciare ad indagare sulle mosse delle brigate e delle divisioni f r a il 23 di o t t o b r e e il 6 o 7 di novembre. O r a m a i di quello ne sappiamo t u t t o quanto occorre. Inchiesta ha da essere, ma su t u t t a la guerra, onorevole Chiesa, su t u t t i i f a t t o r i della sconfìtta ! (Rumori — Interruzioni a destra). Voci a destra. Della v i t t o r i a ! (Rumori). M O D I G L I A N I . Signori, non tollererò che voi fìngiate di avere capito che secondo me il risultato militare della guerra sia stato la sconfìtta. Voi vi riscaldate a f r e d d o ! (Rumori). Forse t u t t a la discussione (già se ne sono a v u t i accenni) si risolverà in un tent a t i v o di c o n t r a p p o r r e manifestazioni a f r e d d o alla r e a l t à dolorósa delle pagine s t a m p a t e . Ma questo non ci f a r à tacere. Io ho detto che Caporetto f u una sconfìtta; e su questo non possiamo non essere d'accordo ! Ho detto che una più vasta inchiesta occorre, ma su t u t t a la guerra: sulle origini, sui risultati complessivi, sulla sconfitta, su t u t t i gli svolgimenti. Ecco perchè io chiedevo ieri che si mettesse all'ordine del giorno anche la discussione di t u t t e le altre indagini già compiute. Camera --•-•-... dei Deputati TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1 9 1 9 Ecco perchè si deve indagare, onorevole Chiesa, anche sul danaro tedesco, per vedere se esso abbia corrotto coscienze e resa più facile la sconfìtta, ma anche sull'oro degli alleati, per vedere se altri vendè la coscienza agli alleati per a i u t a r e chi volle l'Italia in guerra, e volle condurre la politica di guerra, p i u t t o s t o a servizio d'interessi stranieri, che non a servizio di quelli del nostro paese. I n d a g h i a m o fin che volete: su tutti, i milioni, su t u t t o l'oro, su t u t t i i cascami della guerra ! Ma allora, onorevole Chiesa, ella ha d o p p i a m e n t e t o r t o di proporre la sospensiva, perchè questa- discussione non nuoce alla più v a s t a inchiesta, ma ne è la dolorosa e necessaria prefazione. Questa discussione non può i n f a t t i essere r i d o t t a , come taluno forse pensa, ad una inutile e incompetente discussione militaresca f a t t a da a v v o c a t i e negozianti. Sarebbe t r o p p o misera cosa ! Nella prima occasione che ci si presenta di dire t u t t a la verità, dobbiamo dirla t u t t a , con animo dolorante, non con animo di gente che si rallegra delie disgrazie di casa propria, dobbiamo dirla con nobiltà, senza veli, s^enza reticenze, colla convinzione p r o f o n d a che la verità soltanto, la verità intera, può servire iii questo momento al .nostro paese. (Vivissimi applausi all' estrema — Commenti sugli altri banchi). ' P B E B I D E N T E . H a chiesto di parlare contro la sospensiva, l'onorevole MontiGuarnieri. Ne ha facoltà. M O N T I - G U A B N I E B I . Dico subito che parlerò brevemente. Io sono contrario alla p r o p o s t a sospensiva dell'onorevole Chiesa per alcune delle ragioni esposte dal collega Modigliani, ma anche per altre. Il collega Chiesa l a m e n t a v a che il presidente del Consiglio abbia voluto questa pubblica discussione. Io t r o v o invece che il presidente del Consiglio ha f a t t o bene. Se una colpa egli ha, è quella di aver provocato questa discussione qui d e n t r o t r o p p o t a r d i , e di aver permesso invece che essa -avesse luogo prima sulla pubblica stampa ai danni del nostro esercito e del nostro paese. D a l m o m e n t o però che l'ouorevole N i t t i è t o r n a t o , per q u a n t o t a r d i , sulla viadi Damasco, io non posso n a t u r a l m e n t e rimproverarlo. L'onorevole Chiesa ha t e n t a t o di. scred i t a r e l'inchiesta e lo ha f a t t o , ma lo ha f a t t o , absit iniuria verbis, con un piccolo, piccolissimo argomento, r i c o r d a n d o cioè che Atti LEGISLATURA XXIV - Camera dei Deputali 20897 Parlamentari Ia SESSIONE - DISCUSSIONI - il presidente della Commissione generale Caneva era andato a portare, in non so quale anno, qualche cosa all'imperatore d'Austria. L'onorevole Chiesa evidentement e quando ciò diceva, dimenticava quali grandi servizi abbia reso all'esercito e al paese il generale Caneva, di cui è doveroso pur ricordare l'opera prestata in Africa, con vantaggio grande del nostro paese. (Approvazioni). L'onorevole Chiesa ha avuto parole agrodolci anche per i nostri colleghi Raimondo e Stoppato che appartennero alla Commissione. Ora se l'onorevole Chiesa avesse con grande sincerità giudicato l'opera della Commissione d'inchiesta, si sarebbe certamente risparmiato quelle parole all'indirizzo dei nostri colleghi, i quali hanno compiuto tutto il loro dovere, in un momento diffìcile, con animo e metodo nobilissimo. La Camera e il paese devono esser loro grati, come gratitudine devono a t u t t i i componenti della Commissione per l'opera prestata, opera non inspirata ad altro sentimento che a quello della verità e del dovere. L'onorevole Modigliani diceva un momento fa che è necessario sapere la verità. Certamente, tutti noi vogliamo saperla la verità ! Ma la parola tradiva il pensiero dell'onorevole Modigliani e, mi si consenta, dei suoi amici politici, quando aggiungeva che la Camera e il paese devono sapere la verità su tutti i fattori della sconfìtta ! No, onorevole Modigliani, noi non vogliamo limitare la discussione al fatto doloroso di Caporetto ! Vogliamo che la verità si sappia t u t t a i n t e r a ! Vogliamo.che se ci sono responsabilità, di qualsiasi genere, siano deplorate e punite ; ma vogliamo anche uscir fuori una buona volta da questa morta gora ! I l paese ha diritto una buona volta di sapere anche quanto di bello, di buono, di nobile, di eroico, di glorioso il nostro esercito abbia compiuto dal primo giorno sino all'ultimo della guerra. ( V i v i s s i m e approvazioni). Abbiamo assistito in questi giorni, in questi mesi, dopo la grande vittoria di Vittorio Veneto, ad un'opera continua, abominevole di discreditamento del nostro esercito (Vivissime approvazioni — Rumori all'estrema sinistra) quasi che i soldati non avessero risposto all'appello, quasi che non , avessero inteso la voce della P a t r i a cheli chiamava al compimento di un sacro doyere ! ( Vivissime approvazioni — Rumori ed interruzioni air estrema sinistra). TORNATA D E L 6 SETTEMBRE 1919 P R E S I D E N T E . Onorevoli colleghi, non interrompano ! M O N T I - G U A R N I E R I . Noi vogliamo che si sappia t u t t o ! Non vogliamo limitare la discussione a fatti singoli e dolorosi. (Interruzioni all' estrema sinistra). P R E S I D E N T E . La finiscano di interrompere ! Rispettino la libertà di parola ! M O N T I - G U A R N I E R I . Noi vogliamo che il paese sappia t u t t a la purezza e la grandezza della guerra italiana ; sappia quanta gratitudine esso deve all'esercito ed all'armata ( Vive approvazioni — Rumori e interruzioni aiV estrema sinistra) per modo chei nostri soldati ed i nostri marinai non possano aver mai il diritto di dire che la Camera italiana ha troppo presto dimenticato la grandezza dell'opera loro spesa t u t t a quanta per la libertà, l'unità e l'indipendenza della P a t r i a ! ( Vivissime approvazioni — Vivi applausi — Rumori all' estrema sinistra). : N I T T I , presidente del Consiglio, dei minisiri, ministro dell'interno. Chiedo di parlare. • P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà. N I T T I ^presidente del Consiglio-dei ministri, ministro dell'interno. Dirò brevemente le ragioni, per cui il Governo si oppone in forma recisa alla domanda di sospensiva dell'onorevole Chiesa. L'onorevole Chiesa ha detto che la discussione non può farsi soltanto sulle, risultanze di una inchiesta amministrativa, di cui la Camera conosce unicamente la relazione conclusiva, senza avere in esame tutti gli altri elementi di giudizio. E d ha accennato ad. altre ragioni, per le quali, a suo avviso, è opportuno sospendere la discussione e nominare una Commissione parlamentare di inchiesta. Mi consenta di dirlo l'onorevole Chiesa, di cui riconosco il sincero sentimento di patriottismo, che la proposta non ha nulla che possa attrarre la nostra simpatia ed è anche estremamente pericolosa. Non solo i nervi degli individui, ma. anche i nervi delia Nazione hanno un limite di resistenza. Non si può lasciare il paese sotto la tensione d'animo di una continua lotta e di una continua violenza. • Orbene stiamo discutendo oggi, 6 settembre,. i risultati di una Commissione amministrativa di inchiesta, la quale, nominata il 12 gennaio 1918, ha impiegato diciotto mesi per compiere i suoi lavori,, mentre, per la sua semplicità, per essere composta di sette membri e in prevalenza di funzionari, poteva rapidamente assolvere il suo compito, o almeno assai più. Atti Parlamentari — 20898 — Camera dei Deputati LEGISLATURA XXIV - 1* SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1919 rapidamente di una Commissione parlamentare. , , RAIMONDO. I risultati sono noti da tre mesi! WITTI, presidente del Consiglio dei ministri, ministro delVinterno. Onorevole Baimondo, non faccio una ricerca delle cause del ritardo. Constato il fatto che, per ragioni che possono essere indipendenti dalla nostra volontà, solo dopo venti mesi riusciamo a discutere la relazione. In tali condizioni volete nominare una Commissione d'inchiesta parlamentare, perchè probabilmente fra tre o quattro anni porti davanti al Parlamento nuove cause di ira, di perturbamento della vita nazionale? E'perchè, e con quali risultati? L'onorevole Modigliani è andato più in la e ha detto che, se si dovesse nominare una Commissione d'inchiesta parlamentare, essa dovrebbe esaminare non solo le responsabilità della condotta della guerra, ma tutti i fatti che riguardano la guerra. LUCCI. Compresa la dichiarazione! NITTI, presidente del Consiglio dei ministri, ministro delVinterno. E facile comprendere quali violenti perturbamenti tutto ciò porterebbe. E con quale vantaggio! Perchè, onorevoli colleghi, possiamo obbedire a due sentimenti, a un sentimento di giustizia astratta o a un sentimento di utilità pratica. Se ad un sentimento di giustizia astratta, credete voi che dalla violenza delle passioni, dall'agitazione degli animi e dal turbamento, che ne verrebbe, la giustizia avrebbe proprio molto da guadagnare? Se poi volessimo obbedire ad un sentimento di convenienza pratica, vi pare che valga la pena, proprio e soltanto nel nostro paese, che deve pensare a ricostituire la sua vita nazionale, creare questo stato d'animo? Sia dal punto di vista della giustizia, sia da quello dell'utilità pratica, il Governo deve dunque opporsi alla sospensiva. Mi è stato domandato quale sia l'obietto di questua discussione. Si discutono e si giudicarlo, onorevoli signori, i provvedimenti del Governo ia seguito alle risultanze dell'inchiesta. Il Governo è convinto di avere agito con tutta obiettività e serenità e di aver compiuto il suo preciso dovere ; ma deve opporsi ad ogni proposta, che prolunghi questo episodio, facendo perdurare una violenta lotta interna nel paese. Si è anche accennato all'imminenza delle elezioni. L'onorevole Modigliani lo ha detto quasi come una minaccia per tutti noi. Sì, ognuno di noi deve presentarsi agli elettori e deve esporre la sua condotta e il suo sentimento e la sua responsabilità. Ma se discuteremo lealmente, dovremo dire tutte le difficoltà vinte e gli sforzi compiuti, dovremo dire che, se anche in qualche cosa abbiamo errato (ed è spiegabile in un movimento umano di questa grandiosità, con sei milioni di uomini sotto le armi, in un paese che non aveva mai avuto tradizioni di guerra, che era stato dominato per secoli) abbiamo però anche saputo compiere grandi cose! (Approvazioni vivissime). Non abbiamo alcuna difficoltà di fare il lungo elenco dei nostri errori, e non ho difficoltà di dirvi che la lunghezza non mi spaventa; ma vi è una lista ben più grandiosa, quella delle nobili cose che abbiamo conquistate nel mondo, della salvezza che abbiamo avuto, del confine riconquistato, della libertà sicuramente difesa. Ora non potremmo noi fare un più lungo elenco di vostri errori ? Noi ci presenteremo agli elettori, voi ci accuserete, noi ci difenderemo» : ognuno deve restare al suo posto, ognuno di noi deve compiere la sua funzione nel mondo. (Commenti all'estrema sinistra). D'altra parte credo che la grandiosità del nostro sforzo e la bellezza della nostra opera meglio rifulgeranno dalla presente discussione. Onorevoli colleghi socialisti, voglio parlare anche verso di voi con giustizia. Ognuno di noi. compie la sua funzione nel mondo, e benché voi siate avversari della nostra società borghese,' la vostra funzione critica, la funzione critica anche di quelli, che fuori di qui ci rendono la vita amara e insidiosa (poiché qui dentro, sfa pure attraverso l'intolleranza formale, una certa scambievole tolleranza si impone) la vostra funzione di richiamarci alla realtà ci rende un servizio. Ognuno di noi compie il suo destino nel mondo. Yoi compirete la vostra funzione combattendoci, ma io credo, lasciatemelo dire alla vigilia delle elezioni generali, che noi ci sapremo e ci potremo splendidamente difendere. Noi sappiamo di difendere i grandi interessi della patria e sappiamo di difendere un'opera magnifica ed alta. Ecco perchè ho desideratola discussione di questa inchiesta. Una sola cosa profondamente mi avrebbe addolorato, quella di sentir dire che il Governo e la grande maggioranza della Camera, e le 20899 f.H Parlamentari l LEGISLATURA XXIV - l a Camera dei Deputati SESSIÓNE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1 9 1 9 «lassi, che il Governo rappresenta fossero preoccupati di una discussione sugli avvenimenti e sulle responsabilità della guerra. La proposta sospensiva, ove venisse accolta, ci metterebbe in una terribile difficoltà, perchè, il pubblico crederebbe che qualche cosa si sia voluto evitare. Accogliendo la sospensiva e con essa la proposta di inchiesta parlamentare ne verrebbero due danni : il primo che, presentandoci al pubblico ora, si direbbe che la questione è aperta, e chi sa quali conseguenze ne scaturirebbero ; la seconda che per due, tre o quattro anni ancora trascineremmo il Paese in una lotta violenta di odii e di passioni, che determinerebbe forse per lungo tempo una divisione di animi profonda e insanabile. Questo occorre assolutamente evitare. E perciò il Governo si dichiara nettamente contrario a ogni proposta sospensiva. ( Vivissimi applausi). PRESIDENTE. Onorevole Chiesa, ella insiste nella sua proposta sospensiva? CHIESA. Poiché alla mia proposta si dà un significato che essa non potrebbe avere, dichiaro di ritirarla. PRESIDENTE. Dunque la sospensiva è ritirata. Risultamento della votazione segreta. PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la votazione segreta e invito gli onorevoli segretari a procedere alla numerazione dei voti. (Gli onorevoli segretari numerano i voti). Comunico alla Camera il risultamento della votazione segreta dei seguenti disegni di legge : * Per l'estensione dei diritti all'elettorato politico e amministrativo alle donne: (1242) Presenti e votanti. . . 229 Maggioranza 115 Voti favorevoli . . 174 Voti contrari . . . 55 (La Camera approva). Distacco della frazione di S. Maria di Arzachena dal comune' di Tempio e sua costituzione in comune autonomo: (1243). Presenti e votanti . . . . 229 Maggioranza 115 , Voti favorevoli . . 185 Voti contrari . . . 44 {La Camera approva). 1572 Manno preso parte alla votazione : Abbruzzese — Abisso — Abozzi — Adinolfì — Agnelli — Agnesi — Albanese — Amici Giovanni — Angiolini — Arlotta — Arrigoni — Arrivabene —Astengo — AuteriBerretta. Baccelli — Badaloni — Barzilai — Basile — Baslini — BelLati — Bélotti — Beltrami — Benaglio —JBerenini — Bertarelli — Berti — Bettoni — Bevione — Bianchi Vincenzo — Bissolati — Bocconi — Bonicelli — Boselli — Bouvier — Brizzolesi — Bucceìli. Calisse — Callaini — Camera — Camerini — Canepa — Canevari —• Cannavina — Capece-Minutolo — Capitanio — Caporali —* Caputi — Caroti — Cartià — Casalini Giulio — Casolini Antonio — Castellino — Cavallera — Gavazza — Cavilla — Celesia — Celli — Cermenati — Chiaraviglio — Chiesa — Chimienti — Ciappi Anselmo — Cicarelli — Ciccarone — Ciccotti — Cimorelli — Cioffrese — Cirmeni —•. Comandini — Congiu — Cottafavi — Cotugno. Da Como — Daneo — De Amicis — De Bellis — De Capitani — De EeliceGiuffrida — Della Pietra — Dello Sbarba — De Nava Giuseppe — Dentice — De Viti de Marco — Di Francia —*Di Mirafiori — Di Robilant — Di Saluzzo — Di Sant'Onofrio. Facchinetti — Faelli — Faustini — Federzoni — Fiamberti — Finocchiaro-Aprile — Foscari — Frugoni — Fumarola. Gallenga — Galìini — Gargiulo — Gaudenzi — Gìacobone — Ginori-Conti — Giovanelli Alberto — Giretti — Giuliani — Grassi — Guglielmi. Landucci — La Pegna — Larizza —• Larussa — Leone — Libertini Gesualdo — Libertini Pasquale — Luciani — Luzzatti. Macchi — Manfredi — Marangoni — Marcello — Marchesano — Marciano — Martini — Marzotto — Maury — Mazzarella — Merloni — Miari — Micheli — Miglioli — Milano — Miliani — Mirabelli — Modigliani — Molina — Montemartini — Monti-Guarnieri — Montresor — MorelliGualtierotti — Morisani — Mosca Gaetano — Mosca Tommaso — Musatti. . Nava Cesare — Nava Ottorino — Nitti — Nunziante — Nuvoloni. Orlando Salvatore. Pacetti — Pala — Pansini — Pasqualino-Vassallo — Patrizi — Pavia — Pellegrino — Pennisi — Perrone — Pescetti — Petrillo — Pietravalle — Pietriboni Porzio. — 20900 — Atti Parlamentari Camera dei Deputati LEGISLATURA XXIY - 1 SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA BEL 6 SETTEMBRE 1919 B DE F E L I C E - G I U F F R I D A . Onorevoli Quarta. Raimondo — Rava — Reggio — Renda colleghi, dopo il prologo sulla sospensiva, — Riccio Vincenzo — Rizza — Rizzone — ' mi sono più che mai convinto che questa Roi — Romanin-Jacur — Rondani — Ro- sia proprio l'ora di parlare. Soltanto la sadi — Rossi Eugenio — Rossi Gaetano — Camera attuale non mi sembra l'ambiente più adatto ad una discussione serena... Non Rossi Luigi — Rubilli — Ruini. Sacchi — Salomone — Salterio — San- perchè i moribondi non riescano a trovare drini — Sanjust — Sarrocchi — Saudino in sè stessi la forza e la coscienza di pen— Savio — Scalori — Schanzer — Sciacca-^ sare e di giudicare. Anzi forse soltanto Giardina — Scialo^ — Sciorati — Serra dinanzi alla morte si dicono certe verità e — Sichel — Sioli-Legnani. — Sitta — So- si confessano segreti lungamente taciuti..derini — Soleri — Solidati-Tiburzi —Spe- Ma perchè questa Camera, che avrebbe dovuto essere sempre presente, durante la trino — Stoppato — Storoni. Tasca — Tassara — Tedesco —• Teodori guerra, è stata la maggiore responsabile, per — Teso — Theodoli — Todeschini — Tor- volontaria assenza. Essa non volle controllare, nè conoscere : lonia — Toscanelli — Tovini — Treves — volle soltanto, e volontariamente, ignorare. Turati. Quando, infatti, nella tornata del 7 diValenzani — Valvassori-Peroni — Vecembre 1916, io dissi : « Con una Camera roni — Vicini — Visocchi. costretta a tacere, per dovere di autosugZibordi. gestione patriottica; con una stampa incatenata dalle blandizie del Comando e dalla Sono in congedo : censura ministeriale ; e le libertà costituCabrini - Cameroni — Cassuto. zionali quasi interamente sospese dallo Hierschel. stato di guerra ; il controllo, esercitato con Loero. prudenza e con riservatezza, diventa un Materi. bisogno superiore della difesa ed un doPeano. vere imprescindibile della storia»; ebbene,, Vigna. quando parlai cosìmisuratamente delle eccesSono ammalati : sive facoltà accordate al generale Cadorna, la Camera mi urlò rumorosamente, la stamBattaglieri — Bignami — Bovetti. pa mi aggredì selvaggiamente e un vecchio Ciriani. avanzo della violenta anima Crispina scrisse Giovanetti Edoardo. furibondo, rivolgendosi a Cadorna : FucilaJoele. telo ! Morando. Fu. gran ventura se, in quel momento e Pallastrelli. in quell'ambiente, il generale Cadorna non Rellini — Roth. venne elevato agli onori della dittatura,, Sonnino. per opera ed influenza, confessiamolo, dei Varzi. più caldi, più stimati e più sinceri patrioti d'Italia. Assenti per ufficio pubblico : Fu così che il Comandante Supremo potè Ciuffelli — Oodacci-Pisanelli — Gredaro agire a suo solo talento, senza altro impulso — Grespi. che quello della sua volontà, senza altra Tosti. inibizione che il suo sconfinato orgoglio, t senza intervento di consiglieri, senza conSi riprende la discussione sulle comunica- siglio di generali. zioni del Governo relative alla relazione Napoleone convocò spesso i suoi genedella Commissione d'inchiesta istituita con rali. Moltke disse che senza i lumi dei geRegio decreto 12 gennaio 1918 nerali non si può comandare un esercito. P R E S I D E N T E . Poiché l'onorevole Chie- Cadorna solo non volle convocarli mai, sa ha ritirato la sua proposta di sospensiva, nemmeno quando, in uno dei momenti più dichiaro aperta la discussione sulle comu- tragici della guerra, il Consiglio dei mininicazioni del Governo relative alla relazione stri gliene rivolse speciale, sebbene timida della Commissione d'inchiesta istituita con e sottomessa, preghiera. Regio decreto 12 gennaio 1918. Adesso,, poi, parlare di Caporetto, ma Primo iscritto è l'onorevole De Felice. italianamente, e dimostrare che il Paese,, Ha facoltà di "parlare. tradito, è esente di ogni responsabilità, non Camera Atti Parlamentai• LEGISLATURA X X I V - Ia SESSIONE - DISCUSSIONI - vuol dire, no, s a b o t a r e la v i t t o r i a , può voler dire, t u t t ' a l più, denudare meglio la colpa dei responsabili e consegnarne i e, . mi alla storia, cancellando la oscura pagina di un comunicato del Comando Supremo, che tentò tristamente di disonorare 1' I t a l i a . Caporetto non fu infatti una sconfìtta nazionale, che possa offendere l'onore e la dignità d ' I t a l i a . Caporetto fu il fallimento di un uomo e di un Governo, che credettero di poter vivere ed agire fuori della logica dei tempi e senza limitazione e benefìcio di controllo, preparando così la disorganizzazione d e l l ' E s e r c i t o e del Paese. È ciò che mi propongo di dimostrare, esaminando succintame*j.te le varie t a p p e di una via crucis nazionale, per la quale la superba irresponsabilità d^l Comando e la supina condiscendenza del Governo s t a v a n o per condurre l ' I t a l i a alla rovina. Comincio dalla prima t a p p a , le esitanze iniziali, con qualche f r e t t a sorpassata dall'inchiesta. E noto che sul Carso il generale Cadorna, inaccessibile a qualunque consiglio, sostò più di due anni, logorò il fior fiore dell'esercito, spense il nostro migliore entusiasmo e stancò il Paese. Ma b a s t a essere stati una sola volta sull'Isonzo per sapere che non vi fu friulano che non avesse riferito, sin dal primo giorno, che t u t t a la linea di difesa austriaca, da Indria a Ternova, al Narros, a Trieste, era completamente sguarnita di difesa. Molti diedero preziosi particolari e si offrirono di guidare personalmente le truppe. Ma il generale Cadorna non a v e v a bisogno di alcuna informazione e di nessuna guida, e non prese in considerazione nè le notizie nè le offerte. Anzi, giunto a Villesse, fece fucilare il segretario comunale, d o t t o r Portelli, e il di lui figliuolo, che i n c i t a v a n o l'esercito a marciare; e a B o m a n s , per lo stesso motivo, fece internare le p a t r i o t t i c h e famiglie Gandolfi e Pasiani. A Cervignano, ad Aiello, a Portese, a Terzo, i n t a r t o , non rimanevano che pochi austriaci in f u g a ; e la popolazione i t a l i a n a , che a gran voce gridava ai soldati : « Andate! andate avanti ! gli austriaci fuggono ! » Ma.il Comando Supremo non credette e non osò ! Dispose bensì un i m p o r t a n t e servizio d'informazioni. Ma non volle osare nemmeno quando il colonnello Tarnaio, comandante del reggimento cavalleria Roma, dei TORNATA DEL 6 SETTEMBRE Deputati 1919 i n c a r i c a t o di quel servizio, diede le seguenti notizie: , . Con nota 458, E . S.: « a) A Monte S a n t o , a Podsabotin, a M o n t e F o r t i n e a Merna : semplici spianamenti. b) Artiglierie : Appena otto cannoni d a campagna in t u t t o - di cui sei a Gorizia e due a Sagrado. c) Sulle alture di R o n c h i : semplici studi e predisposizioni. N d) Sul Carso Monfalconese : 1. Ad un chilometro "da Monfalcone verso Trieste : semplice spianamento. 2. A tre chilometri da Monfalcone verso Trieste : piccolo fortino. e) Al Bosco dell'Obelisco, sopra Trieste : semplice spianamento. /) Versante Carso Triestino : F i n o ai primi del mese nessun a p p r e s t a m e n t o a difesa; giunte a Sesana quattro b a t t e r i e di artiglieria, ma non fermatesi. g) Al P o n t e di Pieris : Semplice a c c a t a s t a m e n t o di materiale * predisposto per ostruzione (pali e materiale di diroccamento) ». E con a l t r a nota : « a) Doversi escludere ancora e completamente la presenza di truppe germaniche nelle confinanti regioni. b) I n t u t t a la regione I s o n z o - V i p p a c c o C a r s o - F r i u l i austriaco essere raccolti una cinquantina di mila uomini, di scadente qualità fisica.' Di questi, in t u t t o il Friuli austriaco, trovarsi soltanto un nucleo di 4500-5000 uomini. c) Essere completamente menzognera la voce, f a t t a spargere ad arte dall'autorità militare di Gorizia, di un preteso concentramento di 5000 cavalieri nel Friuli Orientale, ove non poteva trovarsi che una piccola massa mista di 500 cavalieri compresi nella cifra suindicata. d) Avere il battaglione di artiglieri da fortezza - già da tempo segnalato in arrivo da Pola a Vippacco - accompagnato cannoni da 120, obici da 15 e da 18 al Monte Nanos, la qual cosa eloquentemente c o n f e r m a v a l'intenzione di non apporre una seria resistenza sul Carso ; ma di ridursi a farla sul Nanos. e) A Gorizia (come dotazione di medio calibro) esistere solo due obici da 18 (che talun informatore avrebbe preteso far credere essere invece mortai da 210). /) Essere questi due unici pezzi (che o s t e n t a t a m e n t e venivano adoperati a fare comparsa, a l t e r n a t i v a , or sull'uno or sull'altro dei rilievi orografici dell'Illirico, per 20902 B — Camera dei Deputali LEGISLATURA XXXV - 1 SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1919 far credere che tutta la regione fosse munita." * g) Sul Calvario essere piazzati soltanto pezzi da campagna. h) I tre pezzi del forte Santa Maria sull'Isonzo, che dalla voce pubblica venivano classificati da 305, essere più vèrosimilmente da 210 ». Furono, in seguito, eseguiti diversi tasteggiamenti, da bersaglieri ciclisti e da pattuglie di esploratòri e di zappatori, e tutti risposero con la medesima augurale segnalazione : « via libera ». Ma l'ordine di attraversare l'Isonzo, con tanta ansia atteso da tutto il Paese, non venne nemmeno allora. Anzi « l'ordine di operazione n. 2», del 25 maggio, consacra la rinunzia momentanea all'Isonzo, assegnando alla l divisione, già pronta ad attraversarlo, il compito di «esplorare» in direzione di Gradisca e di Sagrado, « mail ' più lontano possibile ». • Qualche tempo dopo, scrivevo dai luoghi, ad un membro del Governo, dopo di avere indagato a fondo : « Se non fosse delitto fare arrivare sino all'orecchio del Governo la dimostrazione positiva di alcune verità, ti farei parlare con ufficiali insospettabili e leggere documenti decisivi, che ti farebbero rizzare i pochi capelli che ti restano sul venerabile e stimato capo. Ti potrei far conferire an«ehe, per citare qualcuno, con un alto funzionario civile dello Stato, il quale, in circostanze che è inutile esporre, ebbe la confidenza delle vanterie fatte dal generale Boroevic a Lubiana, durante un banchetto offerto ai propri ufficiali. « Non avevamo preparato nel Friuli che una scarsissima difesa - egli disse - ed avevamo anzi fatto ritirare da Trieste le banche e gli uffici pubblici, organizzando la difesa'verso il Nanos... Lo stato maggiore italiano non seppe approfittare e perdette quella bella occasione per vedere Trieste...». E inorgoglito di quel risultato aggiunse stoltamente: « Adesso no, non la vedrà più... Di qua non si passa! » E di recente, il generale Adolfo vonBorg, comandante, nei primi tempi, delle truppe austriache dell'Isonzo, ha scritto un importante articolo, nel quale, confermato che tutta la linea dell'Isonzo era presso che scoverta, ha soggiunto : « Io mi attendevo un travolgente attacco italiano. Non voglio far critiche, ma ria tengo che nessun generale avversario potesse beneficiare di condizioni più favorevo-ì. Per noi vi era assoluta impossibilità di resistere : « se il generale Cadorna avesse lanciato un attacco risoluto, il nostro fronte sarebbe stato fatalmente spezzato ». Ignoro le cause che determinarono Cadorna a non approfittare di una « situazione tanto favorevole, che lo avrebbe condotto in pochi giorni a Trieste ». Il generale Cadorna doveva e poteva conoscere le nostre condizioni militari: centinaia di italiani passarono fino agli ultimi giorni le nostre frontiere per recarsi in Italia. Non posso quindi ammettere ch'egli ignorasse la nostra situazione. Per sette giorni io rimasi sull'Isonzo col debole velo di truppe e solo al primo giugno cominciarono a giungere i primi trasporti del quindicesimo e sedicesimo corpo d'armata trasferiti dal fronte serbo all'Isonzo. ». No, no, il generale Cadorna non ignorava davvero. Non osò, evidentemente, per quella naturale tendenza a temporeggiare, per quella spossatezza morale, propria degli uomini mediocri e superbi, che temono le audacie e sprezzano i consigli. Questo errore iniziale costò intanto all'Italia centinaia di migliaia di uomini, seppelliti in quell'enorme cimitero che è il Carso! (Mormorio — Approvazioni). Seconda tappa. - Il Trentino. Non invitato a rendere conto del primo costosissimo errore, il generale Cadorna pose la sua persona e la sua autorità al di fuori e al di sopra del Governo e del Paese. E, in quelle condizioni di spirito, come egli stesso ha riconfermato di recente, si convinse della impossibilità di un'offensiva dal Trentino. Nè, convinto di ciò, alcun fatto nuovo, o alcuna notizia di apprestamenti militari del nemico, o alcun giudizio di persone competenti ed informate, potè mai persuaderlo dell'opposto. Il genio può errare. Errò Cesare, errò Napoleone, errarono i più grandi conduttori di popoli e di eserciti. Cadorna solo non poteva errare. E guai a chiunque, generale, deputato o ministro, avesse osato esprimere il più lontano dubbio sulle sue conceziani militari. A Bissolati, anche se ministro, n o n v i e t ò di recarsi al fronte ? E non lo minacciò di fucilazione ? Voci : È vero ! È vero ! DE F E L I C E - G I U F F R I D A . Che che ne dica adesso, nelle infelici interviste concesse a vari giornali, è certo che non lo convin- — 20903 — Atti Parlamentari Camera dei Deputati LEGISLATURA XXIV - I SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1 9 1 9 a sere affatto le notizie raccolte al fronte austriaco : di quattordici strade militari ©ostruite in gran fretta dagli austriaci, a. scopo evidente d'invasione; di numerosi magazzini e depositi, largamente forniti di viveri e di munizioni, sufficienti ad alimentare un numeroso esercito invasore ; di impianti affrettati di teleferiche e ferrovie atte a rafforzare .la potenzialità strategica e logistica dei luoghi. Non lo convinse il generale Lequio, che dalla Oarnia sorvegliava sapientemente il nemico, quando lo avvertì chele forze nemiche del Trentino da*30 battaglioni erano state portate a circa 200 battaglioni. Non lo convinsero tutti gli informatori, i quali unanimi gli riferirono di aver notato una intensa concentrazione di artiglieria tra Folgaria e Cima Vezzena. Molti disertori austriaci confermarono tali notizie. Un ufficiale rumeno disegnò lo schizzo particolareggiato della preparazione della strafe expedition. Un altro consegnò il piano d'assalto. Ma per la morbosa convinzione della propria superiorità, il generale Cadorna credette che si trattasse di un bluff, tendente a distrarre la sua alta attenzione dall'offensiva, che il nemico, invece, secondo lui, il solo che vedesse diritto, preparava sul Carso. Tutti temevano un successo nemico dal • Trentino, che avrebbe potuto tagliare fuori metà dell'esercito, rendere insostenibile la intera linea del Carso e condurre il nemico alle porte di Milano. Solo Cadorna rimase incrollabile nella sua convinzione. (Commenti), Tra marzo e aprile, è vero, per non sentirsi più seccare, mandò tre brigate, tra le più logore e le più stanche. Ma poscia scrisse una lettera risentita all'aiutante di campo del Re, generale Brusati, invitandolo a richiamare suo fratello Roberto, che lo seccava"con la sua « fantastica ossessione di un'offensiva dal Trentino ». E siccome questi non si ricredette, l'8 maggio lo esonerò dal comando "della prima armata. * Ciò è poco, onorevoli colleghi. L ' i ! maggio, cioè tre giorni prima dell'irruzione, assicurava, in un rapporto ufficiale, che « l'offensiva dal Trentino non a possibile, nè verosimile». E, peggio, il J-4, cioè mentre il nemico si muoveva, il suo sfrenato orgoglio gli faceva scrivere ad generale, come risulta dall'inchiesta : * quanto alla mia incredulità ad un attacco a fondo dal Trentino, essa esiste tuttora ! » e r U n " Intanto, libero da ogni controllo e interamente acciecato dalla sua superba convinzione, per quanto adesso dica di aver disposto, non credendo, come se credesse, lasciò la linea del Trentino, quasi interamente sguarnita. Può negare forse che una sola armata fu da lui posta a guardia di tutto il vasto fronte, dall'Adige a Val Sugana? Può negare l'assenza di un'Armata di riserva, meno quella racimolata il 21 maggio (7 giorni dopo l'irruzione), la quale, ai primi di giugno, non aveva più che due dei suoi cinque Corpi d'armata iniziali ? Può negare di avere disarmato le fortezze dell'Alto 'Vicentino, costruite a custodia delle porte d'Italia? E l'artiglieria, posta nelle più spaventevoli condizioni d'inferiorità: un pezzo contro quattro pezzi austriaci, un colpo contro dieci colpi nemici? Nessuna trincea che si potesse dire veramente tale e nessuna opera di difesa razionalmente organizzata/! Sì che i nostri valorosi soldati, durante l'offensiva, dovettero coprire gli errori colpevoli del Comando, scavando trincee improvvisate e battendosi disperatamente su di esse. Così fu salva l'Italia, non p-er opera del Comando ! La disorganizzazione difensiva apparve così evidente che nasce spontanea la seguente osservazione: numerosi e intelligenti corrispondenti dei maggiori giornali erano rimasti permanentemente al fronte, i ministri andavano e venivano, il Re e la sua Casa militare vi si stabilirono sin dal primo giorno.. .Non videro costoro il rischio che Cadorna faceva correre all'Italia? O videro e non osarono contraddire?... Soltanto il 12° Corpo d'armata, dalla Carnia, ebbe il coraggio di vedere e di avvertire. In cambio, fu distrutto, dal Comando Supremo, s'intende, non dal nemico: Lequio silurato, Douhet condannato^ gli altri dispersi fra diversi Corpi, come elemento infido. E ciò che riuscì più inverosimile e più esasperante fu il confronto tra il generale Sarrail e il generale Cadorna : quegli esonerato dall'armata delle Argonne, per aver tardato a costruire, a Vèrdun, trincee di 4 e 5 linea; questi rimasto al Comando Supremo dell'Esercito, anche dopo di aver consegnate le porte d'Italia al nemico I {Bene /) Per volontà, o per colpa di chi ! a a Atti Parlamentari . LEGISLATURA XXIV - .. la SESSIONE - — 20904 DISCUSSIONI T e r z i t a p p a . - Disorganizzazione dell'Esercito. I n a s p r i t o dalle i n a t t e s e disillusioni ; peggio, c o l p i t o n e l l a s u p e r b a c o n v i n z i o n e d e l l a p r o p r i a s u p e r i o r i t à e f o r s e della p r o p r i a i n f a l l i b i l i t à , m a o r m a i sicuro di ogni immun i t à , il g e n e r a l e C a d o r n a c e r c ò le c a u s e dell ' i n s u c c e s s o , n a t u r a l m e n t e , f u o r i di sè e, q u e l eli-'è p e g g i o , f u o r i della r e a l t à . E , d i m e n t i c o che l ' e s e r c i t o da lui com a n d a t o era un esercito n a z i o n a l e e n o n m e r c e n a r i o , e q u i n d i c o s t i t u i t o , per n o v e d e c i m i , di r i c h i a m a t i , t u t t i più o m e n o imbev u t i delle n u o v e idee p o l i t i c h e e sociali, e q u a s i t u t t i m i l i t a n t i nei p a r t i t i n a z i o n a l i ed a n c h e i n t e r n a z i o n a l i , e p e r c i ò p i ù v i c i n i a l l a p s i c o l o g i a delle f o l l e che allo s p i r i t o a r r e t r a t o del m i l i t a r e di p r o f e s s i o n e , f e c e s t o l t a m e n t e p e s a r e s u l l ' E s e r c i t o , da lui cred u t o r e s p o n s a b i l e del p r o p r i o f a l l i m e n t o , l e g g i di f e r r o e di t e r r o r e . A b o l ì la disciplina di persuasione e i m p o s e , con a p p o s i t a c i r c o l a r e , la disciplina di repressione : q u i n d i condanne senza scrupoli, fucilazioni senza processi, d e c i m a z i o n i s e n z a p i e t à . N o n contento, diramò un'altra circolare, con la q u a l e d e p l o r ò c h e i t r i b u n a l i s t r a o r d i n a r i di g u e r r a e r a n o eccessivamente miti, p e r c h è e v i t a v a n o s o v e n t e l ' o b b l i g o delle p e n e di m o r t e e scrisse ai c o m a n d i di arm a t a - lo c r e d a , o n o r e v o l e M o r t a r a - inv i t a n d o l i a richiamare i giudici straordin a r i - i m m a g i n a t e ! - c o m e c o l p e v o l i di sov e r c h i a m i t e z z a ! (Commenti). L'onorevole N i t t i , or ora, h a d o v u t o r i c o n o s c e r e che f e c e uso della p e n a c a p i t a l e oltre i l i m i t i del C o d i c e p e n a l e m i l i t a r e . A l G o v e r n o p o i d o m a n d ò , c o n t r o il P a e s e : s o p p r e s s i o n e di u n a p a r t e della s t a m p a , s c i o g l i m e n t o e i n c r i m i n a z i o n e dei p a r t i t i n o n i n t e r v e n t i s t i , s o s p e n s i o n e assol u t a del d i r i t t o di r i u n i o n e e di a s s o c i a z i o n e , l ' a z i o n e p e n a l e i n i z i a t a a c a r i c o dei disert o r i estesa alle loro f a m i g l i e , i r e a t i p o l i t i c i e di s t a m p a a s s e g n a t i a l l a c o m p e t e n z a dei t r i b u n a l i m i l i t a r i , ecc. L o stesso M i n i s t e r o B o s e l l i - O r l a n d o , il q u a l e n o n a v e v a a v u t o la f o r z a di f a r cap i r e che la d i s c i p l i n a r e p r e s s i v a a v r e b b e condotto l'esercito a Caporetto, comprese però che la s o f f o c a z i o n e di t u t t e le g a r a n z i e s t a t u t a r i e a v r e b b e t r a s c i n a t o il P a e s e a l l a r i v o l u z i o n e , a n c h e d u r a n t e la g u e r r a . E res i s t e t t e . Inde irae. E q u a n d o il p r e s i d e n t e del C o n s i g l i o , a n o m e del Consiglio dei ministri, p r e g ò il gen e r a l e C a d o r n a di p a s s a r e d a R o m a , p r i m a Camera — - TORNATA DEL dei 6 SETTEMBRE Deputati 1919 di r e c a r s i a l c o n v e g n o i n t e r a l l e a t o di S a i n t Michel, C a d o r n a rispose c o n lo s d e g n o s o tel e g r a m m a di cui i n d i c a i il senso alla Cam e r a , in C o m i t a t o s e g r e t o : « N o n ho. nulla d a dire nè a lei nè ai suoi colleghi. Nell'it i n e r a r i o del mio v i a g g i o , t r a U d i n e e S a i n t M i c h e l n o n è c o m p r e s a R o m a »... B O S E L L I . Nonesistequestotelegramma. D E F E L I C E - G I U F F R I D A . E l l a , in Com i t a t o segreto, disse che n o n era q u e s t o il t e s t o . R i c o r d e r à però che io le risposi che ero d ' a c c o r d o c o n lei che quello n o n era il t e s t o , m a a g g i u n s i c h e lei d o v e v a essere d ' a c c o r d o con me che quello era il contenuto. C O T T A F A V I . E allora perche r i p e t e ! D E F E L I C E - G I U F F R I D A . R i p e t o perchè quello era il c o n t e n u t o ! D e l l e s t o , n o n è q u e s t o il solo caso di r i b e l l i o n e del C o m a n d o S u p r e m o al G o v e r no. P e r c i t a r e un a l t r o caso, dirò che non v o l l e r e n d e r e c o n t o dei s i l u r a m e n t i al Gov e r n o , n e m m e n o di quelli dei c o m a n d a n t i di a r m a t a e di c o r p o di a r m a t a , t e n e n d o così gli ufficiali s u p e r i o r i in c o n t i n u a app r e n s i o n e , t o r m e n t o s a per essi, pericolosa per la difesa n a z i o n a l e ; e m e t t e n d o i c a p i d i r e t t i delle t r u p p e nella i m p o s s i b i l i t à di g u a d a g n a r e lo s p i r i t o e l ' a n i m a dei p r o p r i d i p e n d e n t i . Q u i n d i d i s c i p l i n a di t e r r o r e in a l t o , d i s c i p l i n a di f u o c o in basso. E s o n e r a zioni, f u c i l a z i o n i , d e c i m a z i o n i . U n o r r o r e ! D i n a n z i a q u e s t o t e r r i b i l e s t a t o di animi, che cosa è il caso G r a z i a n i ? L a f u c i l a z i o n e di un s o l d a t o , in un mom e n t o di p a n i c o ! E le c e n t i n a i a e le migliaia di f u c i l a z i o n i di :,ui n o n si c o n o s c o n o nè i p a r t i c o l a r i delle e s e c u z i o n i , nè i nomi delle v i t t i m e ? Che cosa è la stessa p r o p a g a n d a d i s f a t t i s t a , d i n a n z i a q u e s t e t e r r i b i l i v e r i t à f Che cosa sono l ' a r t i c o l o di un g i o r n a l e , la f r a s e d e l l ' o n o r e v o l e T r e v e s , l ' e n c i c l i c a del papa? L a r e a l t à è più a t r o c e e p i ù s u g g e s t i v a di qualunque parola. (Benissimo ! all'estrema sinistra). I l c a p o di s t a t o m a g g i o r e del C o r p o di a r m a t a , che si d i v e r t e t u t t i i g i o r n i con là bolognese e c o n le s l a v e n u d e , f o t o g r a f a t e q u a s i in p u b b l i c o a C a p o r e t t o , e la f u c i l a zione di chi t o r n a c o n un g i o r n o di r i t a r d o d a l l a l i c e n z a , f o r s e per a v e r e a s s i s t i t o il p a d r e o la m a d r e a m m a l a t i , o di c h i si all o n t a n a per q u a l c h e ora d a l l e r e t r o v i e , per v i s i t a r e un f r a t e l l o o un a m i c o a l v i c i n o o s p e d a l e d a c a m p o , e lo s c i a l a c q u o ed il d i s o r d i n e di U d i n e , per ciò d e t t a « la n u o v a B a b i l o n i a », e r a n o e s e m p i che a v v e l e n a v a n o Atti Parlamentari 20905 — Camera dei Deputati LEGISLATURA XXIV - 1» SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1 9 1 9 quotidianamente il sangue e lo spirito dell'esercito, e valevano più di cento e mille articoli e conferenze di propaganda disfattista. (Bravo ! air estrema sinistra). Quando fui a Saga, presso la Conca di Plezzo, diversi militari no,y tra i più valorosi, e tra essi alcuni insigniti di varie medaglie al valore, con mia grande meraviglia, passarono al nemico, altri disertarono, al ritorno dalla licenza. Chiesta la spiegazione di un fenomeno così doloroso, seppi che i primi, commesse lievi infrazioni disciplinari, erano fuggiti per evitare le asprezze estreme della nuova disciplina; i secondi perchè, arrivati con un giorno di ritardo, e appreso che altri, per essere giunti un giorno dopo, erano stati fucilati, preferirono, piangendo, l'onta involontaria della diserzione a quella più tremenda della •fucilazione. Così si spiegano molte diserzioni di siciliani. Ne avvertii il Comando ed il Governo, ma nessuno capì 1'importanza morale del mio avvertimento.. Anzi, poco dopo, ri soldati che si lagnavano della lunga permanenza in trincea e chiedevano un po' di riposo, certi comandanti risposero imponendo, quando passavano in seconda linea, tante istruzioni, esercitazioni,fatiche, conferente,lavori, ecc. da far desiderare il ritorno in trincea. Il generale Pennella, poi, giunse a scrivere che nessun soldato aveva il diritto di essere mai stanco ! Non se ne poteva più. Era una polveriera che poteva scoppiare da un momento all'altro. Bastava una semplice scintilla. Il malcontento era tale chè un bravo soldato, Giuseppe Ungaretti, coni e egli stesso afferma sul Popolo d'Italia., scrisse un articolo di fuoco, in collaborazione con Giovanni Papini, ma l'articolo fu censuralo. Corse dal suo amico Mai io Puccini, allora ufficiale di ordinanza del generale Diaz, e si mise a gridare così forte, contro tali sistemi conducenti al disastro, che Puccini, spaventato, lo condusse lontano. «Col mio atto disperato - esclama adesso l'Ungaretti - volevo scongiurare Caporetto vicino ». Fu allora che futono sparse le voci più ambigue; e persino impresse sui muri, accanto alle trincee, ovunque, iscrizioni rivelatrici dello stato d'animo delle truppe. Si disse che i soldati, tenuti lungamente in trincea, avevano finito per conoscere i militari delle trincee nemiche, per parlare con si, deplorare insieme la lunga durata della guerra, intendersi sulla necessità di farla ( es finita. Lo hanno detto a me personalmente soldati che andai ad interrogare durante la ritirata; Cercai d'indagare però per averne la prova, ma tutti lo ripetevano per inteso dire, nessuno per coscienza propria. Sì che mi persuasi che si trattasse di uno di quei fenomeni di psicologia collettiva che creano una convinzione - vox populi fondata sulla credibilità di un momento. Anche adesso il tenente Enrico Galletti di Milano, ha scritto al Popolo d'Italia: « Posso test'moniare che come soldato di fanteria mi trovavo in trincea nell'agosto del 1917... « Circolavano notizie fantastiche di pace a data fissa e molto diffusa era la voce che il 20 settembre sarebbe scoppiato lo sciopero generale, la rivoluzione, quindi la pace ». Ma nessuno ha visto, nessuno ha saputo direttamente, o può dare una prova. E i siciliani a me, privatamente, avrebbero fatto qualunque confidenza ! C'è stato chi ha affermato anche, e la voce è stata raccolta dal Times, che nelle nostre trincee, ad un dato segnale, s'infiltravano soldati e ufficiali austriaci, che parlavano perfettamente l'italiano, i quali portavano la lieta novella dell'accordo delle truppe dell'una e dell'altra parte. Conrad e Cadorna dovevano comandare fino alla fine di ottobre, poscia i soldati delle opposte trincee dovevano gettare le armi, abbracciarsi, imporre la pace. Chi abbia sparso tali notizie non si sa. Certe voci sono come portate dal vento. Molti però le ripetevano ridendo, altri le sussurravano con convinzione. Certo è che la voce funesta era confermata da alcuni cartellini attaccati a diverse trincee, con la "scritta : Appigionasi dal 1° novembre. E il tenente Paolo Carcano giunge a dichiarare, sul suo onore, che in .quei giorni la pace militare si dava come fissata per il 25 ottobre ! Una delle maggiori colpe del generale Cadorna, dunque, fu quella di non avere tenuto conto dello stato d'animo dell'esercito, alla vigilia dell'attacco (Bene /) ; di non averlo mai apprezzato quanto si conveniva ; e quindi di non averlo studiato, nè lasciato studiare. Bicordo che rimproverava ad un illustre generale di tenersi in contatto troppo famigliare coi suoi dipendenti. Agiva insomma come se fosse il comandante di un esercito di mercenari, non di un esercito di cittadini. Ciò fu la causa della sua rovina e po- Atti Parlamentari — 20906 — Camera dei Deputati LEGISLATURA XXIV - I a SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1919 t e v a essere la causa della completa rovina d'Italia. Quarta ed ultima t a p p a della via crucis: Gap or etto. L a convinzione della pace imminente era generale e profonda, alla vigilia di Caporetto. Sì che quando, la m a t t i n a del 24 ottobre, si verificarono alcuni f a t t i straordinari e persino inspiegabili, che diedero considerazione di verosimiglianza alle voci sino a quel momento credute inverosimili, i più vi credettero, rimanendo come storditi, anzi come colpiti da una f a t a l i t à avversa. E c c o i principali f a t t i che diedero corpo alle ombre : 1° Apparizione, verso le 8 del mattino^ di una colonna-nemica, sulla strada di Volzana, che m a r c i a v a ordinata e per quattro, senza neppure le prescritte misure di sicurezza. Cento binocoli si fissarono su di essa, m a nessun tiro la molestò, nessuno la fermò, nessuno chiese spiegazioni : ' non un indizio di c o m b a t t i m e n t o , nel fondo valle. Si disse, in seguito, che i Comandi la credettero una colonna italiana. 2° Apparizione di alcune automobili bianche, dalle quali soldati sconosciuti gridavano : P a c e ! p a c e ! p a c e ! 3° Ordini folli di pronta r i t i r a t a , ricevuti ila alcuni Comandi; ed ordini invano attesi da altri, data la rottura quasi immediata dei telefoni. 4° Abbandono di posizioni incrollabili, non a t t a c c a t e dal 'nemico, ia mezzo alla meraviglia di tiitti, spiegata adesso c o n i a minaccia di accerchiamento. 5° Silenzio impressionante delle, numerose batterie di grosso e medio calibro, esistenti nella zona Plezzo-Monte NeroEzliak : giustificato poscia con la constat a t a esistenza di un fitto velario di nebbia, che impedì tiri utili sui punti di irruzione. 6° Ordine dato ad alcuni reparti di ritirare gli o t t u r a t o r i dei fucili, spiegato in seguito con la preoccupazione idiota di non lasciare armi utilizzabili al nemico. 7° Ufficiali austriaci travestiti, o, più probabilmente, Ufficiali italiani ignoranti, preoccupati di una possibile rivolta, che ordinarono di g e t t a r e le armi. 8° Aeroplani nemici, che bombardarono poco i n t e n s a m e n t e , 0 non bombardarono affatto, le nostre truppe in ritirata. 9° R a c c o l t i gli sbandati dietro il Tagliamento in piena ed ivi disposta la resistenza^ dovettero abbandonarne l'idea, perchè t u t t e le fortezze ivi costruite erano state già disarmate. Chiunque sarebbe stato indotto in errore. Anzi bisogna onestamente convenire che i soldati, in quell'impressionante momento psicologico, non potevano non credere ciò che vedevano coi propri occhi. Le spiegazioni sono venute dopo. Del resto, non c'è da maravigliarsi. F u con tale arte sopraffina di sottili insidie che la Germania riuscì a dissolvere il formidabile esercito russo e s t a v a per portare lo scompiglio nello stesso esercito francese. . F u nella tristezza di tale momento che il valoroso generale Giovanni Villani, già mio colonnello nel 4° fanteria, vinto dal dubbio dell'ora e forse dall'angoscia del sospetto, dopo di aver dato conto serenamente del suo operato, il 25, romànamente, si diede la morte, strappando alla Commissione d'inchiesta le seguenti nobilissime parole: « LaCommissione rileva ed ammira la serena nobiltà dell'animo suo e al suo v a l o r e sfort u n a t o rispettosamente s'inchina ! » {Approvazioni generali). L a convinzione dell'avvenuta pace militare era t a n t o profonda, che quando i primi 3,000 prigionieri di Cap o retto, destinati a Mathàusen, si videro accogliere a fischi, ad urli,, a sputi dagli altri prigionieri italiani ivi precedentemente raccolti, tentarono discolparsi, dicendo di aver gett a t o le armi, italiani ed austriaci d'accordo^ per" far cessare la guerra. E d aggiunsero, c o n v i n t i : « M a se vi abbiamo portato la p a c e ! » Quando poi si accorsero di essère stàti ingannati, e seppero che il 23 ottobre i Comandi nemici, più intelligenti o più avveduti dei nostri, avevano cambiato i rep a r t i allora, pentiti ed umiliati, chiamarono « campo del rimorso » il campo di concentramento. ungherese al quale erano stati trasferiti. (Commenti). Caporetto appare alla mia mente come una gravissima colpa del Comando, come un funesto equivoco delle truppe. Non vi fu viltà, nò tradimento : v i fu la convinzione di Uno sciopero militare generale, suscitata dallo stato d'animo e a v v a l o r a t a dagli strani e balordi ordini del momento. Colpa del generale Cadorna, assente; e conseguenza dell'assenza di ogni comando. L a responsabilità del generale Cadorna appare t a n t o più grave, in quel momento, quanto più a c c e r t a t a , anzi più document a t a , risulta la notizia che egli conosceva già minutamente il piano dei nemico ed Aiti — 2090? — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - Ia SESSIONE - DISCUSSIONI - era s t a t o i n f o r m a t o del giorno e dell'ora d e l l ' a t t a c c o e persino delle disposizioni dell'ultima ora. Da oltre un mese, i n f a t t i , si a v e v a n o notizie concrete della p r e p a r a z i o n e dell'offensiva. D a cinque o sei giorni i disertori riferivano p a r t i c o l a r i preziosi e t r e giorni prima un ufficiale a u s t r i a c o a v e v a consegnato il seguente ordine di o p e r a z i o n i : « Dalle 2 alle 6 del m a t t i n o b o m b a r d a m e n t o delle r e t r o v i e , delle seconde linee, e contro le b a t t e r i e . « Dalle 6 alle 8 b o m b a r d a m e n t o delle trincee di p r i m a linea, specie con le bombarde, e a t t a c c o di f a n t e r i a . « Conquista delle posizioni f o r t i f i c a t e del Merzli, poi delle linee P l a c a - U r s n o - K o vacio Z a g r a d a n . «Le b r i g a t e o p e r a n t i sull'Heine Merzli si c o n g ' u n g a n o a d e s t r a , sul Pleca, con le brigate che o p e r a n o dal Monte Rosso e dal Rudesirot ; e a sinistra, sul Selisce, con quelle che o p e r a n o da Tolmino, per proseguire poi l'azione c o n t r o le s t r e t t e di Caporetto e di R o b i c » . Persino Lloyd George, r i s p o n d e n d o a d una i n t e r r o g a z i o n e di A s q u i t h , alla C a m e r a dei Comuni, dichiarò di a v e r e a v v e r t i t o Cadorna, per mezzo del generale R o b e r t s o n . Del resto, i c o m u n i c a t i del C o m a n d o Supremo n o n p a r l a v a n o , da t e m p o , di u n a offensiva, cbt¿ a v r e m m o f a c i l m e n t e r e s p i n t o ! E, in questa stessa Camera, m e n t r e il nemico o l t r e p a s s a v a le linee di C a p o r e t t o , il ministro della guerra, generale G i a r d i n o , appresa finalmente la notizia della presenza dei tedeschi, per il f a m o s o c a d a v e r e del prussiano p e s c a t o nell'Isonzo, n o n disse che e r a v a m o f o r t e m e n t e p r e p a r a t i ? Alcuni telefonisti, infine, mi h a n n o personalmente d i c h i a r a t o che, i n t e r c e t t a n d o i fonogrammi nemici, a v e v a n o r i c e v u t o , 'e comunicato ai n o s t r i c o m a n d i , le u l t i m e disposizioni di a t t a c c o . In tali condizioni, il generale Capello si diede a m m a l a t o ed a b b a n d o n ò il c o m a n d o d e l l ' a r m a t a . T a n t o conosceva a f o n d o , egli ehe v a n t a v a di essere u n psicologo, l'animo dei suoi s o l d a t i ! E il generale C a d o r n a se ne s t e t t e t r a n q u i l l o a d Udine, a b b a n d o nando la zona m i n a c c i a t a alla difesa di alcuni corpi, senza rincalzi, senza riserve, senza t r u p p e di c o p e r t u r a e, quel c h ' è più, senza m o s t r a r e la più piccola p r e o c c u p a t o n e sullo spirito e sul m o r a l e delle t r u p p e . Nella difesa del c a n a l e della Resia, poi, dal quale, per la valle di Uccea, gli a u s t r o bulgaro-turco-tedeschi p o t e r o n o a r r i v a r e ra- Camera dei —• TORNATA DEL 6 SETTEMBRE Deputati i «a 1919 p i d a m e n t e a R e s i u t t a e a Moggio Udinese r m i n a c c i a n d o c o n t e m p o r a n e a m e n t e l'esercito del Carso alle spalle e il Corpo della Carnia, al cuore, n o n era s t a t o disposto nemmeno il v s l a r i o di f a n t e r i a s q u a r c i a t o a Cap o r e t t o . L a difesa di quella posizione imp o r t a n t i s s i m a , come dissi già alla C a m e r a in C o m i t a t o segreto, era s t a t a a f f i d a t a a poche c o m p a g n i e di disciplina, le quali, con o s c i u t a la notizia della r o t t a , g e t t a r o n o le a r m i e fuggirono, p r o v o c a n d o il p à n i c o nelle n o s t r e file. C a p o r e t t o d u n q u e p r e s e n t a una diversa responsabilità. P e i c o m a n d i è un delitto e, dal p u n t o di v i s t a militare, f o r s ' a n c h e u n t r a d i m e n t o . La Commissione d ' i n c h i e s t a n o n fa r i m o n t a r e al c a r a t t e r e e a d alcune disposizioni dei generali P o r r o e C a d o r n a la m a n c a t a v a l u t a z i o n e delio spirito dei c o m b a t t e n t i f E per le t r u p p e , escluso a s s o l u t a m e n t e l ' a c c o r d o col nemico, di cui n o n mi è riuscito di t r o v a r e a l c u n a p r o v a , è s t a t o l'eff e t t o di u n f u n e s t o equivoco, al quale f u r o n o t r a s c i n a t e dalla psicologia del mom e n t o e dall' i n g a n n o che si t r a t t a s s e di scioperp generale militare. ' I n q u a l u n q u e caso, n o n f u però u n a s c o n f i t t a nazionale. (Benissimo !) Concludendo, credo che, in q u e s t ' o r a difficile della storia, bisogna a v e r e il coraggio della v e r i t à e della giustizia. I l soldato n o n t e m e la v e r i t à . L a v e r i t à anzi lo libera d a l l ' i m p r e s s i o n e e d a l l ' o n t a di u n a colpa di cui non è. responsabile e di u n a d i s f a t t a a s s o l u t a m e n t e inesistente. (Approvazioni). se a n c h e lo fa c a d e r e sotto il g r a v e peso di u n errore, che p o t e v a riuscire esiziale alla P a t r i a , la colpa è s e m p r e e t u t t a del C o m a n d ò S u p r e m o , il quale n o n comprese, ciò che p u r e era s t a t o i n s e g n a t o , m o l t i a n n i fa, dal generale Scotti, che le guerre m o d e r n e sono essenzialmente l o t t e di animi, in a r m o n i a con lo spirito dei t e m p i , e che certe costrizioni e certe f o r m e di disciplina, n o n all'unisono col c a r a t t e r e d e l l ' i n d i v i d u o e della c o l l e t t i v i t à , falliscono m i s e r a m e n t e alla p r o v a dei f a t t i . (Approvazioni). L'esercito però c o m p ì subito, e da se, la sua r i v e n d i c a z i o n e e la sua giustizia, sul P i a v e , sul G r a p p a , a V i t t o r i o Veneto, app e n a f u u n . p o ' più u m a n a m e n t e t r a t t a t o , e intese i suoi n u o v i c o m a n d a n t i c h i a m a r l o con voce amichevole e sentì p a r l a r e u n ' a l t r a v o l t a di quella disciplina che n o n fallisce : la disciplina del dovere e della P a t r i a . Vitt o r i o Veneto non f u d u n q u e u n a p u g n a l a t a — 20908 — !Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIY - I a Camera dei Deputati SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1 9 1 9 PRESIDENTE. Do atto all'onorevole presidente del Consiglio della presentazione di questo disegno di legge che sarà stampato e distribuito e, se non si fanno opposizioni, trasmesso alla Giunta- generale del bilancio. Ha facoltà di parlare l'onorevole ministro della guerra. ALBRICCI, ministro della guerra. Di concerto coi ministri dell'interno, del tesoro e della marina, mi onoro di presentare alla Camera un disegno di legge concernente la sistemazione dell'arma dei carabinieri reali. Chiedo che sia inviato all'esame della Giunta generale del bilancio. PRESIDENTE. Do atto all'onorevole ministro della guerra della presentazione di questo disegno di legge che sarà stampato e distribuito e, se non sorgono opposizioni, trasmesso alla Giunta generale del bilancio. Invito l'onorevole Libertini Pasquale a recarsi alla tribuna per presentare delle relazioni. L I B E R T I N I PASQUALE. Mi onoro di presentare alla Camera le relazioni ai u> segni di legge: Conversione in legge del decreto luogotenenziale 21 novembre 1918, n. 1747, concernente la. c ostruzione e l'esercizio di frigoriferi ; Conversione in legge del decreto luogotenenziale 22 dicembre 1918, n. 2081, recante provvedimenti per la sistemazione idraulico-forestale di bacini montani e la sistemazione anche in pianura di torrenti nel comune di Messina nonché per la fra-zione Filicudi nel comune di Lipari, danneggiato dal terremoto del 16 giugno 1916 ; Conversione in legge del decreto luogotenenziale 13 marzo 1919, n. 501, recante provvedimenti a favore dei comuni della provincia di Messina danneggiati dalle frane del febbraio 1919; Conversione in legge del decreto luogotenenziale 13 aprile 1919, n. 567, che auPresentazione di disegni di legge torizza la costruzione di tronchi ferroviari e di relazioni. a sezione ridotta nella Sicilia ; PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare' Provvedimenti per il personale dell'Amministrazione delle antichità e belle l'onorevole presidente del Consiglio. NITTI, presidente del Consiglio dei mini- arti ; stri, ministro dell'interno. Mi onoro di preConversione in legge del Regio decreto sentare alla Camera il disegno di legge con- 24 novembre 1914, n. 1283, relativo alla procernente la istituzione del corpo della Regia roga delle operazioni a termine ed al corso Guardia per la pubblica sicurezza. medio della rendita. Chiedo che sia rimesso all'esame della PRESIDENTE. Queste relazioni saranno 'Giunta del bilancio. stampate e distribuite. alla schiena, come lo definì un giornale socialista. (Bene !) Il Piave, il Grappa, Vittorio "Veneto, infine, dimostrano, a luce meridiana, clie non fu l'esercito che non si volle battere a Caporetto, furono i suoi capi che non lo seppero né comprendere, nè usare. E vinse poscia, non perchè fosse sufficientemente provveduto di armi e di munizioni, non perchè protetto da fortezze inespugnabili, o perchè potentemente organizzato; vinse per la consapevolezza della situazione e dell'ora, per la vergogna delle illusioni patite, per la coscienza e la necessità di salvare l'integrità e l'onore d'Italia. (Approvazioni). Vinse insomma per gli elevati fattori morali del cittadino-soldato, precedentemente.soffocati dalla disciplina di odio del generale Cadorna. (Beno! all'estrema sinistra). Del resto, se errò, pagò nobilmente, con l'eroismo posteriore, da sè e subito, il suo errore. Ma il Comando Supremo errò all'inizio della guerra; e pagarono centinaia di migliaia di caduti sul Carso. Errò nel Trentino ; e pagarono oltre 4,200 ufficiali e 180 mila soldati. Errò nella disciplina; e le condanne, le decimazioni, le fucilazioni in massa non si contano. Errò a Caporetto; e l'onta e l'integrità della Patria stavano per pagare quest'ultimo errore del Comando. Adesso si levano i nostri 500,000 morti, si levano gli eroici mutilati, i feriti e gli orfani e le vedove e tutte le famiglie offese, e gridano, con voce di mille tuoni : Giustizia ! Giustizia! Giustizia perle famiglie offese ! Giustizia per l'onore d'Italia ! Non nuove fucilazioni domandano, ma la condanna della Storia! (Vive approvazioni all' estrema sinistra). 20909 — 'Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - 1» SESSIONE - DISCUSSIONI Si riprende la discussione sulle comunicazioni del Governo. P B E S I D E N T E . » a facoltà di parlare l'onorevole Soderini. S O D E R I N I . Onorevoli colleglli, molti tra voi hanno certamente letto quell'interessante ed imparziale complemento della storia della campagna del 1866 che fu pubblicato per cura della sezione dell'Ufficio storico del Corpo di stato maggiore. La diversità dei criteri t r a i due comandanti, le ambizioni di alcuni generali, il non avere ascoltato il consiglio del Re Vittorio Emanuele, il quale, in quella occasione, f u il solo che vedesse giusto, fecero sì che le conseguenze di quella campagna fossero dolorosissime. E p p u r e il paese non si commosse. Il paese non credette che fosse necessario accusare, non credette che fosse necessario perdersi d'animo e chiedere inchieste su inchieste. Oggi, purtroppo, la •cosa è stata molto diversa. Per un episodio penoso, ma che certo non può neile sue conseguenze paragonarsi a quello che avvenne nel 1866, gli animi si sono commossi oltre misura, t a n t o che sorge naturale il sospetto che, in quella commozione, ci sic, una parte artificiale. Non nego che ci siano state cose spiacevolissime, cose che ogni animo civile non può approvare, ma non credo che se ne abbiano a t r a r r e t u t t e le conseguenze che alcuni hanno voluto trarne. Devo riconoscere che la Commissione ha adempiuto al suo ufficio con una amorosa ricerca della verità e che questa verità ha esposto, per quanto le era possibile, obiettivamente. Forse la Commissione non ha voluto accentuare t r o p p o alcune cose, per esempio, quella che mi pare trasparisca t r a le righe, di una non perfetta concordanza t r a il Governo e il Comando Supremo. Penso che, da quanto la Commissione nella sua inchiesta riferisce, si possa facilmente dedurre che ci siano state persone le quali, per ambizione o per altro fine, abbiano cercato di creare disaccordi fra le due parti. Quindi ne sono venuti spesso dissensi, non apparenti, ma che certamente hanno prodotto delle conseguenze penose nell'andamento della prima p a r t e della nostra guerra. La Commissione ha osservato che meglio sarebbe stato se, dopo gli avvenimenti del Trentino, si fosse addivenuto al congedamento del generale Cadorna, ed in un Camera ehi Deputati - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1919 ; certo senso rimprovera il Governo di non | averlo f a t t o . Devo però osservare che, proprio in quel momento, il prestigio del generale Cadorna, specialmente all'estero, negli ambienti militari, era grandissimo, sicché posso spiegarmi p e r f e t t a m e n t e per quali motivi il Governo rimanesse incerto se effettuare | quel congedo, che da alcuni era chiesto. ! Tutto quanto la Commissione ha potuto pre| sentare a noi, ci fa dedurre che veramente da parte del Comando Supremo siavi stato un accentramento, forse t r o p p o eccessivo, da cui poi è derivato che alle volte i rapporti t r a il ministro della guerra e il Comando Supremo non fossero i più giovevoli alla causa della guerra. Però non dobbiamo dimenticare che, forse I per grande parte, dobbiamo attribuire l'impreparazione degli uomini ed anche il dit fetto delle cose,7 al f a t t o che nessuno aveva i j potuto prevedere la guerra e quindi nessuno aveva potuto p r e p a r a r e quanto* era necessario ad una buona condotta della guerra. y Quindi credo che occorra tener molto conto anche di questo, perchè, se non se ne tiene conto, si possono esprimere giudizi t r o p p o severi per f a t t i che certamente non I erano per noi gradevoli, ma che t r o v a n o la loro spiegazione in uno stato di cose che non dipendeva da noi. Si è detto che un'azione è s t a t a esercit a t a sopra i soldati, specialmente da p a r t e ! dei socialisti, e che da loro sia dipeso Capovetto. Veramente credo che,1 anche ammet•j j tendo questo, bisognerebbe ammettere in! nanzi t u t t o che ci fosse stato un insieme ! di f a t t i che avessero reso possibile all'azione loro d'influire t a n t o fortemente sopra i gli animi, per cui, in questa ipotesi, le cause i prime sarebbero state diverse. F r a esse non stenterei a mettere,panche, I e specialmente, quei dissensi [che, al momento in cui si doveva decidere la nostra ! partecipazione alla guerra, nacquero t r a j quelli che vennero detti neutralisti e^coloV i che si chiamarono interventisti. Noi abbiamo f a t t o in quel momento, pur senza volerlo, sorgere nell'animo del popolo un dubbio gravissimo, e quel dubbio ha | p r o d o t t o le sue funeste conseguenze. Credo p e r t a n t o che, quale potesse essere l'azione dei socialisti, nell'animo dei soldati si sia venuto ingenerando il dubbio sulla | necessità del nostro intervento, dubbio na; to, come dicevo, dal dissenso gravissimo Atti — 20910 — Parlamentari LCTISLATURÂ XXIV - la SESSION - DISCUSSIONI - Camera dei TORNATA D E L 6 SETTEMBRE Deputati 1919 r e g n a r e - ed ha f o r t u n a t a m e n t e r e g n a t o in sorto nel paese, che f u diviso in due p a r t i m o l t a p a r t e - f r a i n o s t r i soldati e ufficiali. che mai si pacificarono f r a loro, p r o v o c a n N o n penso perciò che C a p o r e t t o sia s t a t o do c o n t r a s t i q u a n t o m a i deleteri alla coml'effetto di u n ' a z i o n e specifica, u n i l a t e r a l e . p a g i n e dell'esercito. Credo invece che C a p o r e t t o sia s t a t o U n ' a l t r a ragione si deve t r o v a r e a n c h e l ' e f f e t t o di t u t t o u n insieme di f a t t i che, nel nella m a n c a n z a di a f f i a t a m e n t o f r a ufficiali loro complesso, h a n n o p r o d o t t o la c a t a s t r o f e e soldati, m a n c a n z a di a f f i a t a m e n t o n o n che a b b i a m o a v u t a . p r o d o t t a per colpa degli ufficiali, m a piuts t o s t o p e r c h è , . come p u r t r o p p o è r i s a p u t o , Ma io credo p u r e che noi a v r e m m o t o r t o in uìia p a r t e dell'esercito vi f u r o n o , per se n o n r i c o r d a s s i m o che dalla s v e n t u r a di ragioni che s a r e b b e t r o p p o lungo investiC a p o r e t t o è n a t o un g r a n bene, p e r c h è quel gare, dei m u t a m e n t i s o v e r c h i a m e n t e fregiorno si è v e r a m e n t e c r e a t a u n a coscienza quenti, m u t a m e n t i che condussero a u n a nazionale, ( A p p r o v a z i o n i ) coscienza che n o n specie di c i n e m a t o g r a f ì a , per cui ogni giorno esisteva a n c o r a , e che in quel m o m e n t o apv e n i v a c a m b i a t o il p e r s o n a l e che c o m a n p u n t o n a c q u e , p e r c h è t u t t i noi, di q u a l u n q u e d a v a , e, n a t u r a l m e n t e , il s o l d a t o non poparte,, di q u a l u n q u e sentire, a b b i a m o inteso t e v a concepire un a f f e t t o per colui che oggi allo.ra q u a n t o i m p o r t a v a d i f e n d e r e il prov e n i v a e d o m a n i era t r a m u t a t o . prio paese, q u a n t o i m p o r t a v a o p p o r s i alla invasione n e m i c a . (Bene !) Ne a b b i a m o u n a p r o v a nel f a t t o che, Sicché, se C a p o r e t t o è s t a t a u n episodio n e l l ' a r m a t a al c o m a n d o del D u c a d ' A o s t a , per sè doloroso, nelle sue conseguenze è siccome questi m u t a m e n t i n o n a v v e n n e r o s t a t a un f a t t o benefico, p e r c h è ci ha messo quasi mai, l ' a f f e t t o f r a i soldati e i loro ufi n condizioni tali da p o t e r a r r i v a r e al t r i o n f o iìciali è s t a t o ' s e m p r e grandissimo ed ha di V i t t o r i o V e n e t o . (Benissimo !) d a t o liiog > ad episodi v e r a m e n t e commov e n t i da p a r t e così -degli uni, come degli Quindi, n o n so c o m p r e n d e r e p e r c h è dobaltri. biamo starcene quasi piangenti, e denigrare noi stessi con il p a r l a r e sempre di CapoCe lo c o n f e r m a n o del resto t u t t e le inferretto. miere della Croce E o s s a che h a n n o t a n t o C a p o r e t t o , sì, f u u n a s v e n t u r a , m a svenbene servito negli o s p e d a l i ; esse h a n n o not u r a cho ha p r o d o t t o effetti s a l u t a r i . E c c o t a t o che i feriti a p p a r t e n e n t i a l l ' a r m a t a p e r c h è v o r r e i che n o n si c o n t i n u a s s e su del D u c a d ' A o s t a , p a r l a v a n o con a f f e t t o q u e s t a via, nè dessimo b u o n giuoco al nedei loro ufficiali, m e n t r e ì soldati della semico, il quale v e r a m e n t e deve-ridere d e n t r o c o n d a a r m a t a , si l a g n a v a n o sempre di n o n a v e r a v u t o quasi m a i nessun c o n t a t t o con di sè nel v e d e r e che noi, i quali a b b i a m o i loro ufficiali. r i p o r t a t o u n a magnifica v i t t o r i a con i più Credo che al d i f e t t o -di a f f i a t a m e n t o abg r a n d i r i s u l t a t i che si possano i m m a g i n a r e , bia p o t u t o c o n t r i b u i r e a n c h e u n ' a l t r a cosa, p e r s e v e r i a m o nel p e n s a r e di a v e r p e r d u t o cioè a dire la soverchia giovinezza di alcuni tutto ! ufficiali. Noi d o b b i a m o riflettere che l ' I t a l i a è oggi il solo paese che a b b i a i suoi confini L a necessità di a v e r e molti - ufficiali h a n a t u r a l i , quei confini che Dio le assegnò, e f a t t o sì che. se ne dovessero p r e n d e r e p u r e che oggi noi siamo i soli in grado di difendei giovanissimi, i quali, con le migliori derci p o t e n t e m e n t e , efficacemente c o n t r o i n t e n z i o n i del m o n d o , m a n c a v a n o di quella q u a l u n q u e assalto nemico, a differenza di esperienza che nasce a p p u n t o da u n a l u n g a , t u t t i gli a l t r i paesi. Q u a n d o noi dimentichiapratica. mo questo, e invece gemiamo, da m a t t i n a & Quindi à n c h e questo ha p o t u t o contrisera, p e r c h è a b b i a m o a v u t o u n a sconfitta; b u i r e a creare il m a l e ; uè vi ha c o n t r i b u i t o che t u t t i , e in p r o p o r z i o n i di .gran lunga meno quel disgraziato sistema di s i l u r a m e n t i maggiori, h a n n o a v u t a , bisogna dire che per cui, m e n t r e l'ufficiale si t r o v a v a r i d o t t o a n o n a v e r e in sè la l i b e r t à e la fiducia di ' s i a m o u n popolo a n c o r a m o l t o fanciullo, che n o n sa m i s u r a r e . o v e stia il b e n e ed ove f a r e qualsiasi m o v i m e n t o , p e r c h è t e m e v a di il m a l e ! • , venire p u n i t o , a c c a d e v a che il s o l d a t o , il quale v e d e v a silurati i p r o p r i ufficiali, fiCredo d u n q u e che, p u r c o n t i n u a n d o , la nisse per non a v e r e più nessuna fiducia in discussione sopra C a p o r e t t o , p u r deploloro; d u b i t a s s e delia loro a t t i t u d i n e , e q u i n d i : r a n d o l ' a c c a d u t o , d o b b i a m o r i c o r d a r e che venisse scosso, n o n dirò t a n t o il s e n t i m e n t o j d a questo, che p a r e e certo f u u n gran della disciplina, q u a n t o p i u t t o s t o quel sen- j male, è ' v e n u t o f u o r i un bene immenso, di t i m e n t o di a f f e t t o , di s i m p a t i a , che d o v e v a cui già s e n t i a m o le p r i m e benefiche con •BHBmBMHHnKRHHBBg Atti HiH^HBHHEHHi^HHIHlHHEIHHBHBHBHiilSBHBBIBBHHB 20911 Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l a SESSIONE - DISCUSSIONI - seguenze, ma di cui le vere, le massime conseguenze saranno intese dai figli nostri, da quei figli clic, senza rimpianti, hanno dato volentieri il sangue per la loro grande madre, l ' I t a l i a . (Vivissime approvazioni — Congratulazioì, o). Sui lavori parlamentari. P E T R I L L O . Chiedo di parlare. ' P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà. P E T R I L L O . Prego la Camera e l'onorevole Presidente di voler consentire che il seguito di questa discussione così import a n t e sia rimesso a m a r t e d ì (Approvazioni — Interruzioni), per poter consentire a molti di noi di assentarci e t r o v a r c i qui di nuovo martedì per p a r t e c i p a r e alla discussione. {Approvazioni). N I T T I , presidente del Consiglio dei ministri, ministro dell'interno. Chiedo di parlare. P R E S I D E N T E . Ne ha f a c o l t à . N I T T I , presidente del Consiglio dei ministri, ministro dell'interno. Avevo d e t t o ieri che desideravo che la discussione procedesse r a p i d a m e n t e ; ma dinanzi al desiderio della Camera, che mi p a r e u n a n i m e o quasi, non mi oppongo a che la discussione continui martedì. (Approvazioni). I n questo caso prego anche la Camera, se vuole rimettere a m a r t e d ì il seguito di questa discussione - , di non t e n e r e seduta lunedì. E ne dirò b r e v e m e n t e la ragione. Ho convocato per domani la Commissione che studia le modificazioni alle circoscrizioni elettorali. Vorrei destinare i giorni di domani domenica e di lunedì a questo lavoro, che è pure un lavoro p a r l a m e n t a r e i m p o r t a n t e . (Approvazioni). P R E S I D E N T E . Se non vi sono osservazioni in contrario, così r i m a r r à stabilito. (Così rimane stabilito). Annunzio di una proposta di legge. P R E S I D E N T E . Comunico che il deput a t o Pala ha p r e s e n t a t o u n a p r o p o s t a di legge. Sarà i n v i a t a agli Uffici per l'ammissione alla lettura. Interrogazioni e interpellanze. P R E S I D E N T E . Si dia l e t t u r a delle interrogazioni e delle interpellanze presentate oggi. M l A R I , segretario, legge : « Il sottoscritto chiede d ' i n t e r r o g a r e il Presidente del Consiglio dei ministri, per Camera dei Deputati TORNATA D S L 6 SETTEMBRE 1919 sapere e s a t t a m e n t e q u a n t o costa la diffusione negli S t a t i Uniti del libro di Guglielmo F e r r e r ò i Problems of the peace. From the Holy Alliance to the League of Nations, in cui f r a le aspirazioni degli italiani nell'Adriatico non è f a t t a menzione di P i u m e e sono messi in dubbio il desiderio e il diritto degli italiani di avere la Dalmazia. «Colajanni». « I sottoscritti chiedono d ' i n t e r r o g a r e il ministro dell'industria, commercio e lavoro, circa la necessità di urgenti p r o v v e d i m e n t i perchè possano di f a t t o e n t r a r e in I t a l i a le merci che si a d d e n s a n o in enorme quant i t à alla f r o n t i e r a dì Chiasso, che sono state oggetto di legittima c o n t r a t t a z i o n e e p o t r e b b e r o mitigare la crisi dei prezzi, con vantaggio della produzione e del consumo. « Agnelli, De Capitani d'Arzago, Salterio ». « Il sottoscritto chiede d ' i n t e r r o g a r e il ministro dell'istruzione pubblica, per conop^ere, per quali ragioni siasi b a n d i t o un concorso per cinque posti di sordo-muti calabresi n e l l ' I s t i t u t o di Genova q u a n d o a Catanzaro esiste l ' I s t i t u t o provinciale dei sordo-muti che ha nobili tradizioni e che merita maggior riguardo da p a r t e del Governo; se non stimi a t t o di riparazione verso la regione calabrese, di oltre un milione e mezzo d ' a b i t a n t i , quello di d o t a r l a anche di un I s t i t u t o regifìcato, dove possa pure impartirsi l ' i n s e g n a m e n t o alle donne e a d e g u a t a m e n t e rispondere alle esigenze d ' u n numero straordinario di deficienti della favella e dell'udito. « Antonio Casolini ». « Il sottoscritto chiede d ' i n t e r r o g a r e il ministro dell'istruzione pubblica, per conoscere quali p r o v v e d i m e n t i i n t e n d a di adottare, per la riforma degli istituti dei s o r d o - m u t i e per assicurare agli stessi v i t a più prospera e meno s t e n t a t a per le gravi deficienze di bilancio. Per quali ragioni codeste riforme si farebbero in f a v o r e degli istituti che si t r o v a n o regificati, t r a s c u r a n d o gli altri, che p u r e m e r i t a n o t u t t a la considerazione del Governo. Quale posizione giuridica i n t e n d a creare ai benemeriti insegnanti nelle scuole dei s o r d o - m u t i il numero dei quali si va in maniera preoccup a n t e assottigliando q u a n d o nelle presenti circostanze gli insegnanti elementari che sono stati assai considerati, non t r o v a n o la convenienza di f a r e il tirocinio per l'in- Atti Parlamentari — 20912 — Camera dei Deputati LEGISLATURA XXIV - 1» SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1 9 1 9 segnamento ai sordo-muti, che apporta loro un trattamento inadeguato ai maggiori titoli che si pretendono. «Antonio Casolini». « Il sottoscritto chiede d'interrogare i ministri della guerra e dell'assistenza militare e delle pensioni di guerra, per sapere se, di fronte a quanto venne accertato dalla Commissione di inchiesta istituita con Regio decreto 12 gennaio 1918 in riguardo alle fucilazioni per decimazione, alle fucilazioni sommarie ed alle condanne a fucilaziore, non credano di dovere considerare le famiglie dei fucilati alla stessa stregua dì quelle dei morti in guerra e per la guerra, ed estendere anche ad esse i provvedimenti previsti nelle disposizioni legislative sulle pensioni di guerra. « Montemartini ». « I sottoscritti chiedono d'interrogare il ministro dell'istruzione pubblica, per conoscere se non creda equo e giuridico, dopo esame ponderato, ammettere i laureati in ehimica-farmaceutica al concorso aperte fra i supplenti per le cattedre di scienze naturali nelle Regie scuole tecniche. (Gl'interroganti chiedono la risposta scritta). « Soderini, Montresor». « Il sottoscritto chiede d'interrogare il ministro della guerra, per sapere se nelle riparazioni di cui alla circolare 7 luglio 1919, n. 17953, non creda, con opportuni provvedimenti, da emanarsi caso per caso, comprendervi il diritto ad una « promozione per merito di guerra » a quei militari che abbiano conseguito un certo numero di ricompense al valore con motivazioni dimostranti specialissime virtù tecniche, di-iniziativa e di comando in combattimento. Tale provvedimento, oltre che meritato premio alle persone (che non ebbero proposte di « promozione per merito di guerra » per quelle disgraziate circostanze di tempo e di luogo, estranee alla volontà dei comandanti - come nella citata circolare n. 17953) - gioverebbe all'esercito stesso facendo progredire più rapidamente nella carriera preziosi elementi di azione ed intelligenza. (L'interrogante chiede la risposta scritta). «Yignolo». « Il sottoscritto chiede d'interrogare il ministro della guerra, per sapere se non creda di riconoscere come definitivo il grado raggiunto da quegli ufficiali che vennero reintegrati per il periodo della guerra in forza del decreto n. 1083 del giugno 1915, quando essi con le prove di valore date e le ferite riportate si siano dimostrati degni del provvedimento. (L'interrogante chiede la risposta scritta). « Bevione ». « Il sottoscritto chiede d'interrogare il ministro della guerra, per sapere se non creda giusto modificare il decreto n. 677 del 23 maggio 1915, perchè gli ufficiali possano realizzare l'indennizzo per perdite di bagaglio, nel caso di forza maggior^ per evento di guerra, senza le limitazioni, che hanno danneggiato specialmente gli ufficiali dei gradi più modesti, che dovettero riacquistare a prezzi altissimi gli indumenti perduti a causa delle operazioni guerresche. (.L'interrogante chiede la risposta scritta). «Giulio Casalini». «Il sottoscritto chiede d'interrogare il ministro dei trasporti marittimi e ferroviari, per sapere se non intenda, nella doverosa tutela dell'igiene e della pulizia, far cessare al più presto il lamentatissimo inconveniente delle vetture viaggianti in istato di deficiente nettezza. (L'interrogante chisde la risposta scritta). « De Capitani d'Arzago ». « Il sottoscritto chiede d'interrogare il ministro ai grazia e giustizia e dei culti, per sapere quando verranno riaperti i concorsi alle numerose piazze notarili vacanti, e se, in omaggio alle benemerenze acquistate dai notai reduci dalla guerra, non si creda doveroso aderire alla proposta avanzata da molti Consigli notarili col favorire nei prossimi concorsi i notai reduci dalle armi calcolando ad essi come doppi all'effetto dell'anzianità gli anni delle rispettive campagne militari. Ciò, anche per ovviare al loro grave disagio economico dovuto alla concorrenza dei colleghi viciniori durante la loro assenza. Se infine, ove venisse disposto che nei distretti in cui il numero dei notai esercenti supera quello stabilito dalla tabella, i concorsi per i posti vacanti debbano essere speciali tra i notai del distretto, venga stabilito «che i notai che prestarono servizio militare durante la guerra, possano concorrere per posti vacanti anche nel distretto in cui essi compirono la pratica notarile». Tale provvedimento ripare- Atti Parlamentari — 20913 — Camera dei Deputa ir LEGISLATURA XXIV - 1* SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1 9 1 9 rebbe al danno sofferto dai notai che per l'avvenuta soppressione di piazze notarili per effetto della vigente legge snl notariato 16 febbraio 1913, n. 89, si trovano tuttora esclusi dal loro distretto naturale, quello cioè dove compirono gli studi e la pratica notarile, dove hanno la sede della famiglia e la somma degli interessi. (L' interrogante cMede la risposta scritta). « Bevione ». « Il sottoscritto chiede d'interrogare il ministro dei lavori pubblici, per sapere quali provvedimenti intenda adottare affinchè, prima che lo Stato assuma l'esercizio delle ferrovie reali sarde, possano essere definite le questioni relative alla sistemazione del personale ed alla regolarizzazione dei gradi e degli stipendi. (L'interrogante chiede la risposta scritta). «Abozzi». « Il sottoscritto chiede d'interrogare il ministro d'agricoltura, per conoscere quale sia l'intendimento del Governo circa la quantità di terra incolta e suscettibile di miglioramento che possa attribuirsi a ciascun contadino, per ovviare all'inconveniente che si va manifestando in alcune località della.provincia romana, nelle quali si domanda da ciascun interessato una estensione di terreno molto maggiore di quella che può logicamente coltivare. (L'interrogante chiede la risposta scritta). « Guglielmi». « Il sottoscritto chiede d'interrogare il ministro della guerra, per conoscere se non creda ormai equo concedere ai figli primogeniti di madre vedova il congedo illimitato, posto che prima della guerra erano iscritti per diritto nella terza categoria, e servivano solo sei mesi in condizioni ordinarie, come semplici soldati, o ufficiali di complemento. (L'interrogante chiede la risposta scritta). « Montresor». « Il sottoscritto, chiede d'interrogare il Ministro dell'istruzione pubblica, per sapere se non creda ormai doveroso, per la serietà degli studi e per l'equità che deve accertarne il profitto, visto che i promessi Programmi delle scuole medie sono ben lontani dalla loro pratica attuazione, promulgare fin dall'inizio dell'anno le tesi di esa> o gli schemi di materia, o norme ben chiare e definite, in modo che tutti gli alille lievi pubblici e privati conoscano, fin dal primo giorno di scuola, entro quali limiti si svolgeranno i loro esperimenti scritti e orali. (L' interrogante chiede la risposta scritta). « Montresor ». : « Il sottoscritto chiede d'interrogare il ministro dell'istruzione pubblica, per conoscere se non creda equo modificare le norme per le licenze d'onore e per la gara di lettere italiane, lodevolmente ripristinate, in modo che anche gli alunni privati - come già altre volte - vi siano ammessi, essendo questa opportuna occasione per misurare il valore degli uni e degli altri, e per eccitare tra le due categorie di studenti una benefica gara di emulazione. (L'interrogante chiede la risposta scritta). «Montresor». « Il sottoscritto chiede d'interrogare il ministro della pubblica istruzione, per conoscere se intenda veramente trar profitto dall'opera di tutte le energie nella lodevole lotta contro l'analfabetismo, specificando - a chiarimento dell'articolo 5 del recente decreto e a scanso di equivoci e di arbitrarie interpretazioni - quali persone saranno chiamate all'insegnamento, dopo i maestri pubblici, posto che di scuola privata, di privati insegnanti, di cittadini volenterosi mai si fa cenno nè nei consigli del nuovo ente, nè in tutto il suddetto decreto. (L'interrogante chiede la risposta, scritta). « Montresor ». « I sottoscritti chiedono d'interpellare i ministri degli approvvigionamenti e consumi e dell'agricoltura, per conoscere se e quali provvedimenti intendano adottare per ovviare alle gravi conseguenze derivate agli agricoltori della Campania, specialmente a quelli della provincia di Salerno, dall'applicazione dell'ultimo decreto subministeriale 5 luglio 1919, in virtù del quale è stata costituita una federazione coatta tra esportatori e fabbricanti di conserve di frutta ed ortaglie che ha tolto agli agricoltori, ora in seria agitazione, ogni %bertà di usare dei prodotti della terra; ha allontanata sempre più la speranza della libertà di commercio e di esportazione, còsi largamente promessa dalla circolare 25 bigi'i 1919 del presidente del Consiglio ai preitoiti, ed ha ingigantito il dubbio che ogni altra produzione agricola diverrà man- Ufi i'anananaan — 20914 — LEGISLATURA XXIV - 1» SESSIONE - DISCUSSIONI eipio di pochi organizzati ai danni della collettività, col conseguente non trascurabile pericolo di un f o r t e r a l l e n t a m e n t o della c o l t u r a i n t e n s i v a delle nostre plaghe, la quale a v e v a p r o c u r a t o finora benefìci tangibili all'incremento della ricchezza nazionale. « Dentice, Petrillo ». P R E S I D E N T E . Le interrogazioni t t ^ t è lette saranno inscritte nell'ordine del giorno, t r a s m e t t e n d o s i ai ministri competenti quelle per le quali si chiede la risposta scritta. Così pure le interpellanze saranno ins c r i t t e n e l l ' o r d i n e del giorno, qualora i min i s t r i cui sono rivolte non vi si oppongano nel termine regolamentare. La s e d u t a t e r m i n a alle 18.50. Ordine del giorno per la seduta di martedì. Alle ore 15: 1. Interrogazioni. 2. Seguito della discussione intorno alle Comunicazioni del Governo sulla relazione della Commissione d'inchiesta istituita con Regio decreto 12 gennaio 1918. 3. Relazione della Commissione che ha e s a m i n a t a la relazione del ministro delle finanze Meda sulle esportazioni dal 1914 al 31 dicembre 1917. (Doc. LVI) Risposte scritte a d interrogazioni. INDICE. AGNELLI : Condizione giuridica dei militavi dichiarati dispersi •. . . AGNINI : Cantonieri delle strade nazionali . . . BALSANO : Maestri elementari combattenti . . . BOVETTI : Commissione annonaria in provincia di Palermo CABRINI : Cooperative di lavoro.' CASSUTO : Elettrificazione della linea Pisa-Firenze. D E CAPITANI D'ARZAGO : Comunicazioni tra Milano e Roma GIRETTI: Maestri elementari combattenti CTORTANI : Sussidio ai profughi — Italiani internati in Austria-Ungheria. . . . MONTEMARTINI : Comunicazioni ferroviarie di Broni e Stradella con Pavia e Milano, . . B AMPOLDI : Trasporto in patria delle salme dei soldati italiani caduti in Francia TOSCANO : Personale provvisorio del Genio civile. . . . " . . ; 20914 20914 20915 20915 20915 20916 20916' 20917 20917 20917 20918 20918 20918 - Agnelli. — Al ministro della guerra. — « I n t o r n o alla condizione giuridica (stato civile) dei militari dichiarati dispersi, e per conoscere se e quali p r o v v e d i m e n t i siano stati a d o t t a t i o s'intenda di a d o t t a r e ». RISPOSTA. — «A stabilire la condizione giuridica in r a p p o r t o allo stato civile dei militari dichiarati dispersi d u r a n t e la guerr a , ha p r o v v e d u t o il decreto Reale lo agosto 1919, n. 1467, emesso su proposta del ministro di grazia e giustizia, di concerto e per iniziativa del ministro per l'assistenza militare e le pensioni di guerra. « D e t t o decreto ha stabilito in quali casi e con quali norme può essere dichiarata la presunzione di morte ed ha d e t e r m i n a t o altresì da quali persone possa essere richiesta la dichiarazione medesima, a t t r i b u e n d o n e la competenza al t r i b u n a l e civile del luogo d o v e lo scomparso ebbe l'ultimo domicilio civile o, in difetto di questo, dove ebbe l'ultima dimora. « Il sottosegretario di Stato « per l'assistenza militare e le pensioni « di guerra , « D i SALUZZO » Agnini. — Al ministro dei lavori pubblici. — Per sapere: 1° se sia a sua conoscenza che m e n t r e alla maggior p a r t e dei cantonieri e c a p i cantonieri delle s t r a d e nazionali non v e n i v a f a t t a a l c u n a t r a t t e n u t a per ricchezza mobile sul salario che a m m o n t a in media a , l i r e 86 mensili; adesso gli agenti delle imposte applicano su tale salario la percentuale del 7. 50 e inoltre t r a t t e n g o n o gli a r r e t r a t i dal febbraio 1918; e se non si creda doveroso di i n t e r v e n i r e subito presso il m i n i s t r o delle finanze acciò provveda ad e v i t a r e che sia per t a l modo dec i m a t a l ' a n z i d e t t a r e t r i b u z i o n e ; 2° se int e n d a di a c c o r d a r e ai cantonieri e capi cantonieri delle s t r a d e nazionali, i miglioram e n t i chiesti col memoriale del 5 marzo 1919». RISPOSTA. — «Il salario dei capi cantonieri e c a n t o n i e r i di strade nazionali amm o n t a n t e , r i s p e t t i v a m e n t e , a lire 960 e a lire 800, non è s t a t o mai g r a v a t o della tassa di ricchezza mobile. Solo in seguito all'aum e n t o del 30 per cento concesso col decreto luogotenenziale 7 aprile 1918, n. 444, al suindicato salario è s t a t a a p p l i c a t a la detta tassa; ma tale applicazione non p a r e sia avv e n u t a per t u t t i i cantonieri, poiché pochi u ffici del Genio civile h a n n o f a t t o pervenire Atti Parlamenti LEGISLATURA — 20915 — XXIV - 1® SESSIONE - DISCUSSIONI - a questo Ministero i reclami dei colpiti dalla tassa in parola. « Questa Amministrazione con nota 29 luglio ultimo scorso, n. 389, ha fatto presenti, al Ministero delle finanze i reclami pervenuti e le critiche condizioni economiche in cui trovansi gli agenti in parola, per trovar modo di adottare un equo provvedimento in loro favore esonerandoli dal pagamento di detta tassa di ricchezza mobile o per avere una, riduzione della medesima. « K,on essendo finora pervenuta alcuna risposta al riguardo, sono state rivolte ora premure al Ministero, del tesoro perchè faccia conoscere le sue determinazioni su tale argomento. « I n quanto poi ai miglioramenti chiesti dal detto personale cantonieri non si è mancato di interessare il ministro del tesoro perchè ^aderisca alle proposte concr tate all'uopo dal Ministero dei lavori pubblici e piacemi dichiarare che Sua Eccellenza stesso ha di buon grado convenuto nella opportunità di accordare i miglioramenti in questione, soltanto si è riservato di esaminare fino-a qual punto potrà consentirsi che ascenda l'onere finanziario relativo avuto anche riguardo alle presenti difficoltà di bilancio. « Il sottosegretario di Stato R « CLAPPI » . Balsano. — Al ministro deW istruzione pubblica. — « Per .conoscere se non creda opportuno e conforme a giustizia disporre cue le Amministrazioni scolastiche nei prossimi trasferimenti ai posti vuoti di maestro elementare riconoscano come titolo prevalente l'avere combattuto per la patria ». R I S P O S T A . — « Ai maestri, che han servito nell'esercito durante la presente guerra, sono già state fatte notevoli concessioni, a testimonianza di gratitudine della nazione. •Una disposizione come quella che l'onorevole interrogante propone - oltre che intempestiva, essendo ormai scaduti i termini normali per i trasferimenti - lederebbe gravemente l'interesse di altre categorie di insegnanti, che, per il lungo servizio prestato o per gravi ragioni di famiglia e di salute, sono ugualmente meritevoli di particolare considerazione. « Il sottosegretario di Stato « C E L L I ». Bovetti. — A l ministro dell'industria, commercio e lavoro e al Commissario generale dei consumi. — « Sulla formazione illegale ed arbitraria della Commissione annonaria 1573 Camera dei TORNATA D E L 6 S E T T E M B R E Deputati 1919 della provincia di Palermo da cui si escluse la rappresentanza dell'Ufficio del lavoro forte di quattromila operai, che essendo riconosciuta dall'Ufficio centrale del lavoro, trovavasi, invece, nelle condizioni previste dal Commissario generale dei consumi per intervenire coi suoi rappresentanti nella gestione della pubblica annona». R I S P O S T A . — « Ai termini dell'articolo 4 del decreto luogotenenziale 21 novembre 1918, n. 1745, le Commissioni provinciali annonarie sono composte- di cinque membri : di un magistrato del pubblico ministero presidente, di un consigliere o consigliere aggiunto di prefettura, vice-presidente ; del presidente o di un consigliere della Camera di commercio e di due cittadini esperti nominati dal Ministero approvvigionamenti e consumi su proposta della presidenza del comitato permanente del lavoro scelti entro le organizzazioni operaie della provincia. « A far parte della Commissione provinciale annonaria di Palermo il Comitato permanente del lavoro propose, nella qualità di cittadini esperti, i signori Orlando Antonino, operaio indoratore, e Grillo Giuseppe segretario del Consorzio, ed il Ministero accogliendo la proposta, con decreto21 dicembre 1918, nominò la Commissione annonaria per la provincia di Palermo che risultò così costituita : ' 1" • signor Wancello cav. avv. Fiorimondo, presidente; 2' signor Nicolao cav. dott. Enrico, consigliere aggiunto di prefettura; " 3**signor Dagnino Angelo, rappresentante la Camera di commercio; 4° signor Orlando Antonino, cittadino esperto; 5° signor Grillo Giuseppe, cittadino esperto. « La Commissione provinciale annonaria suddetta è stata pertanto legalmente costituita. « Il sottosegretario di Stato • per gli approvvigionamenti e i consumi alimentari « M U K I A L D I . ». Cabriti!.— Ai ministri dei lavori pubblici. e dell'istruzione pubblica. — « 1° Per sapere e per far s a p e r e - q u a l i resistenze abbiano resa impossibile l'assunzione dei lavori per costruzione del nuovo edificio del Ministero dell'istruzione pubblica da parte di una organizzazione cooperativa decisa a dare sperimentalmente la dimostrazione della possibilità di accogliere le richieste dell'organizzazione sindacale edilizia integrate dalle Atti Parlamentan LEGISLATURA XXIV - l — 20916 a Cimera dsi Deputai: SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1 9 1 9 norme della previdenza in perfetta armonia con gli interessi dello Stato ; 2° per sapere - e per far sapere - se le direttive cooperativistiche, solamente annunziate dal "Governo, possano venire impunemente eluse e irrise da funzionari avversi al principio cooperativo » R I S P O S T A . — « L'onorevole interrogante si riferisce ad una richiesta della Federazione laziale delle cooperative diretta al Ministero, dell'istruzione per ottenere che le venga affidato a trattativa privata l'appalto della mano d'opera per l'esecuzione di un primo lotto di lavoro dell'edifìcio destinato a sede del detto Ministero. « In seguito a lettera del Ministero dell'istruzione in data 17 febbraio 1919 nella quale si esprimeva, in massima, il parere favorevole alla domanda del Consorzio, l'ufficio del Genio civile rispose di nulla avere in contrario, salvo alcune riserve riguardanti le condizioni dell'affidamento, e facendo osservare che però l'ufficio avrebbe preferito risolvere in altro modo la questione dei suoi rapporti con la mano d'opera. « Il .Ministero, in seguito a' questa lettera, disponeva che fossero iniziate trattative col Consorzio, allora in formazione; trattative che portarono alla preparazione di un atto regolare per l'affidamento della mano d'opera. « Senonchè in questo tempo si accentuarono le agitazioni operaie per la riduzione dell'orario ed aumento delle mercedi, e l'ufficio ritenne opportuno sospendere ogni trattativa, anche per vedere quale effetto economico avrebbe effettivamente avuto la riduzione dell'orario sul costo di f a t t u r a delle opere. . « Alle premure del Ministero per l'invio dell'atto, l'ufficio rispose esponendo le ragioni del ritardo e confermando che riteneva più conveniente t r a t t a r e direttamente e collettivamente con gli. operai senza l'inutile intermediario del Consorzio*? « Nel fatto i lavori murari vennero affidati direttamente a contratto agli operai pagando, come acconto, la mercede giornaliera concordata ed il premio a seconda l'importo del lavoro fatto ed apprezzato a' prezzi convenuti. « Con questo sistema che fino ad ora ha dato, tanto nei lavori del Ministero dell'istruzione, quanto in quelli della marina, risultati sodisfacenti, si sono ottenuti dei prezzi di costruzione più convenienti di quelli che fino ad ora si è potuto realizzare con i contratti di mano d'opera, e cioè senza impegnare un lavoro di quésta entità a Ditte ed Enti non perfettamente conosciuti, ciò che non è di piccola importanza, tanto più che in Roma, cooperative e consorzi di cooperative, hanno fino ad oggi dato risultati in màssima poco buoni sia tecnicamente che economicamente. « Il sottosegretario di Stato « per i lavori pubblici « C i A P P I ». Cassuto. — Ai ministri 'dei trasporti marittimi e ferroviari e dei lavori pubblici. — « Per sapere se sussista la notizia che sia stata disposta la elettrificazione nella linea ferroviaria Pisa-Firenze con esclusione di Livorno ; e in caso affermativo se si intenda provvedere, come chiede, alla inclusione di Livorno capolinea per evidenti necessità- di trasporto e di traffico ». R I S P O S T A . — « Il programma generale definitivo di elettrificazione delle diverse linee è ancora in corso di studio. In questo studio, non si mancherà di tenere presente i desiderata esposti dall'onorevole Cassuto circa l'elettrificazione delle linee Pisa-Firenze e Pisa-Livorno. « Il sottosegretario di Stato per i trasporti marittimi e ferroviari « SAN J U S T ». ' De Capitani d'Arzago. — Al ministro dei trasporti marittimi e ferroviari. — « Per sapere ee finalmente intenda provvedere all'urgente, indispensabile miglioramento delle comunicazioni fra Milano e Roma, più non essendo possibile ancora esistano quelle difficoltà che nel primo periodo dopo l'armistizio erano compatibili; come d'altronde dimostra il fatto che si è lodevolmente provveduto a stabilire nuovi orari più c o n f a c e n t i alle esigenze dei viaggiatori e dei commerci su talune linee, per le q u a l i a d esempio fra Roma e Napoli ». R I S P O S T A . — « Man mano che si è p o t u t o e cioè in relazione alle disponibilità di locomotive e di materiali da v i a g g i a t o r i , si è migliorato sensibilmente l'orario dei treni fra Roma e Milano, sia con l'acceleramento di marcia di alcuni treni, come per il dir e t t o 22, sia con l'istituzione di una c o p p i a di diretto (25 e 28). « L'iniziato miglioramento delle comunicazioni è stato sospeso per la crisi del car- Atti — 20817 — Parlamentan LEGISLATURA XXIY - Ia SESSIONE - DISCUSSIONI - bone e si è dovuto anzi sopprimere qualcuna delle migliorie concesse; ed è da augurarsi che tali provvedimenti abbiano breve durata. « Il sottosegretario di Stato «SAN JUST». • Giretti. — Al ministro dell'istruzione pubblica. — « Per sapere se egli intenda riparare le ingiustizie delle quali sarebbe . cagione l'applicazione del decreto luogotenenziale del 15 maggio 1919, n. 882, in confronto a maestri che hanno compiuto il loro dovere militare verso la Patria, mediante un nuovo provvedimento, per il quale siano ammessi ai concorsi magistrali tutti coloro che, forniti dei titoli richiesti, al momento della chiamata alle armi prestavano servizio in qualità di provvisori, indipendentemente dalla durata del servizio militare prestato ». • RISPOSTA. — « Con Regio decreto di imminente pubblicazione la richiesta dell'onorevole interrogante è integralmente accolta. « Il sottosegretario di Stato « C E L L I ». Gortani. — Al ministro delle terre liberate. — « Sulla- convenienza di estendere la concessione del . sussidio statale di novanta giorni ai profughi che erano stati esclusi dal sussidio giornaliero perchè occupati come operai, salariati, avventizi ecc. e che al pari degli altri esuli rimpatrianti ritornano senza lavoro assicurato alle loro case devastate o distrutte ». RISPOSTA. — <11 sussidio straordinario pari a tre mesate dell'ordinario sussidio elle viene corrisposto ai profughi all'atto del rimpatrio, in considerazione appunto delle diffìcili condizioni in cui essi si vengono a trovare nei primi tempi del ritorno in patria, non può essere concesso a quelli che, per non essere stati riconosciuti bisognosi di .aiuto, furono esclusi dal diritto di Percepire il sussidio ordinario. « Agli operai salariati ed avventizi- non era stato concesso il sussidio ordinario solo quando la loro " condizione risultava agiata, ma quando si accertava che i loro proventi erano insufficienti ai bisogni della famiglia il sussidio negato al capo di essa veniva invece accordato singolarmente alle Persone che egli aveva a carico : ed a queste si concede all'atto del rimpatrio l'anticipazione delle tre mesate, come a qualunque altro profugo sussidiato. Camera dei Deputali TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1919 « Gli operai salariati od avventizi rimpatriati anche se precedentemente non sussidiati, non rimangono t u t t a v i a senza assistenza quando non trovino in patria pronta e rimunerativa occupazione : essi possono essere e sono infatti sussidiati sul fondo per la disoccupazione, o aiutati dai prefetti con sussidio giornaliero disposto da questo Ministero con decreto del 3 maggio ultimo scorso, e quando manchi altro mezzo e le condizioni di bisogno meritino particolare considerazione, con straordinarie elargizioni, sui fondi dell'assistenza ai profughi messi a disposizione dei signori prefetti. « I l sottosegretario di Stato « P l E T R I B O N I ». Gortani. •— Al ministro delle terre liberate. — Per sapere se ed in qual modo intenda venire incontro alle più urgenti necessità dei cittadini delle terre liberate e redente che l'Austria internò per timore della loro attività patriottica, e che ci restituì indeboliti nel corpo e rovinati negli averi ». RISPOSI 1 .. — « Q u e s t o Ministero da tempo si è interessato della assistenza dovuta agli infelici cittadini delle terre ora liberate e redente già internati dall'Austria, ed insieme al Ministero dell'interno ha procurato di venire in soccorso dei reduci dall'internamento e delle loro famiglie ; ma ha pur considerato che non a questi soli aiuti, limitati alle contingenze di condizioni pietose, doveva restringersi l'opera del Governo. . « Certamente un provvedimento efficace non può essere ideato se non sotto forma di risarcimento di danni di guerra; e questo Ministero sta appunto esaminando, d'accordo con gli altri Ministeri competenti, come estendere le disposizioni concernenti il risarcimento dei danni alle persone di cui all'articolo 4 del testo unico 27 marzo 1919, n. 426, anche ad altri casi ivi non indicati, quello in esame compreso. Così sarà rimediato ad una lacuna, che si è manifestata con la conoscenza di nuove condizioni e che ha consentito una più perfetta valutazione delle varie forme dei danni di guerra e del modo di risarcirli, e sarà assolto il dovere dello Stato verso chi ha sofferto e patito per devozione alla Patria. « Il sottosegretario di Stato « P l E T R I B O N I ». Atti Parlamentari — LEGISLATURA XXIV - 1» SESSIONE - 20918 Camera dei — Deputati DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1 9 1 9 Montemartini. — Al ministro dei trasporti marittimi e ferroviari. — « P e r sapere se n o n sia v e n u t o il m o m e n t o di migliorare le com u n i c a z i o n i f e r r o v i a r i e t r a i centri di B r o n i e S t r a d e l l a con P a v i a e Milano, le quali c o m u n i c a z i o n i sono oggi tali da n o n perm e t t e r e ai c o m m e r c i a n t i di Milano e P a v i a di giungere sui m e r c a t i di B r o n i e S t r a d e l l a p r i m a delle ore 11 e a quelli di B r o n i e Stradella di a r r i v a r e s o p r a il m e r c a t o di Milano p r i m a delle 11.30 e cioè q u a n d o t a n t o su q u e s t a che su quelle piazze gli a f f a r i sono finiti, e 'ciò m a l g r a d o che la d i s t a n z a sia piccola e c o l l ' a v v i c i n a r s i della v e n d e m mia le necessità dei c o n t a t t i aumentino, ogni giorno; e per sapere se n o n creda possibile c o m b i n a r e gli o r a r i in m o d o che almeno alla sera siano f a c i l i t a t e le comunicazioni coi t r e n i che p a s s a n o per V o g h e r a ». —• « I n m e r i t o alla i n t e r r o g a zione dell'onorevole M o n t e m a r t i n i osservasi che già era p r o n t o un p r o g e t t o di un n u o v o orario c o m p r e n d e n t e n o t e v o l i miglior a m e n t i nelle c o m u n i c a z i o n i stesse, nel senso di s o s t i t u i r e gli a t t u a l i t r e n i merci con v i a g g i a t o r i f r a P a v i a e S t r a d e l l a con dei t r e n i o m n i b u s e di a r r i v a r e il m a t t i n o a S t r a d e l l a in u n senso, a Milano n e l l ' a l t r o n o n più t a r d i delle 9 e mezza, m e d i a n t e la i s t i t u z i o n e di u n a n u o v a c o p p i a di t r e n i f r a P a v i a e Milano. « Senonchè, a causa della n u o v a crisi del c a r b o n e , non solo n o n si è p o t u t o dar corso ai idrogetti ¿i m i g l i o r a m e n t i che c o m p r e n d e v a n o a u m e n t i di t r e n i , m a si è d o v u t o , come è n o t ò , p r o c e d e r e a f o r t i soppressioni di t r e n i già^ esistenti, f r a cui a n c h e di quelli della M i l a n o - P a v i a . «Ciò ha, p r o v o c a t o u n a p o s t i c i p a z i o n e della c o m u n i c a z i o n e serale S t r a d e l l a - P a v i a - M i l a n o la quale può c o r r i s p o n d e r e almeno a- p a r t e dei desideri m a n i f e s t a t i senza bisogno di r i c o r r e r e alla più l u n g a via di V o g h e r a , e s p e d i e n t e del r e s t o ben difficile a t r o v a r s i , d a t o il l i m i t a t o n u m e r o di t r e n i a disposizione a n c h e per quella via. « Si assicura l'onorevole i n t e r r o g a n t e che s a r a n n o a d o t t a t i m i g l i o f a m e n t i , sensibili in ispecie per le comunicazioni del m a t t i n o , non a p p e n a le condizioni a t t u a l i dei car-^. boni lo c o n s e n t a n o . « Il soUósegretario di Stato f e r m a t i v a , se u g u a l e concessione egli intenda chiedere per il t r a s p o r t o in I t a l i a di quelle salme dei n o s t r i soldati, che i p a r e n t i fossero per r e c l a m a r e , s o t t o s t a n d o alle necessarie spese». . • R I S P O S T A . — « Il G o v e r n o f r a n c e s e non ha a n c o r a significato la p r o p r i a autorizzazione all'invio agli S t a t i U n i t i di s a l m e di soldati a m e r i c a n i m o r t i in F r a n c i a . Q u a n d o t a l e a u t o r i z z a z i o n e sia d a t a ed ove famiglie i t a l i a n e chiedano di r i a v e r e con loro in I t a l i a le salme di soldati i t a l i a n i c a d u t i in t e r r a f r a n c e s e , il Ministero degli a f f a r i esteri si f a r à u n d o v e r e di i n t e r v e n i r e presso il Gov è r n o della R e p u b b l i c a ed o t t e n e r e quel m e s t o c o n f o r t o alle famiglie che lo desiderino ». « Il sottosegretario di Stato «SFORZA». RISPOSTA. Toscano. -- Al ministro dei lavori pubblici. — Per conoscere se n o n r i t e n g a o p p o r t u n o e s t e n d e r e i m i g l i o r a m e n t i economici conf e r i t i al solo personale di ruolo, a decorrere dal mese di maggio, a n c h e al personale provvisorio del Genio civile al quale è s t a t a p r o m e s s a e n t r o l ' a n n o la sistemazione del d e c r e t o 4 maggio ultimo, e che si è reso b e n e m e r i t o per i -complicati servizi resi p r i m a e . d u r a n t e la g u e r r a ». R I S P O S T A . — « I n base alle n u o v e disposizioni del d e c r e t o luogotenenziale. 4 maggio scorso, n. 667, d o v r à p r o v v e d e r s i , e n t r o il 30 giugno 1920, alla r i f o r m a o r g a n i c a del Corpo Reale del Genio civile, i s t i t u e n d o nei ruoli o r d i n a r i le n u o v e categorie dei diseg n a t o r i e degli assistenti. E d in t a l e occasione s a r a n n o , f r a gli altri, s i s t e m a t i con n o r m e da stabilirsi gli i m p i e g a t i provvisori del Genio civile. « F r a t t a n t o , a migliorare le condizioni economiche del d e t t o personale— nonché di quello s t r a o r d i n a r i o , a v v e n t i z i o ed assim i l a t o in servizio di ciascuna a m m i n i s t r a zione dello S t a t o - con Regio decreto 20 luglio 1919, n. 1232, e a d e c o r r e r e dal 1° maggio scorso, è s t a t a concessa u n a seconda i n d e n u i t à mensile di c a r o v i v e r i n e l l a misura di lire 65 per i celibi ed i v e d o v i che non a b b i a n o persone di f a m i g l i a c o n v i v e n t i ed a carico, e di lire 10 p e r gli altri. «•Il sottosegretario di Stato « SAN J U S T ». Rampoldi.— Al ministro degli affari esteri. — « P e r sapere se consti che il Governo f r a n c e s e abbia concesso il t r a s p o r t o in pat r i a delle salme dei soldati a m e r i c a n i cad u t i in F r a n c i a e, in caso di risposta af- « C I A P P I ». Il capo deli,'Ufficio PROF. di Revisione T. e Stenografia TRINCHERI. Roma, 1919 — Tip. della Camera dei Deputati