Atti
«aggi " •"'
— 20883
Parlamentari
aas—:
LEGISLATURA XXIV -
-
Camera
dei
Deputati
1» SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1 9 1 9
C C C L X X X L I i .
TORNATA DI SABATO 6 SETTEMBRE 1919
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
I N D I C E .
"Notizie sulla salute del deputato Cabrini.
Canepa. . '
Presidente. . . .
Pag.
20883
20888
Congedi
Annunzio di risposte scritte ad interrogazioni
e indice relativo .
20884,20914
P r o p o s t a di legge (Approvazione) :
Distacco della frazione di S. Maria di Arzacilena dal comune di Tempio e sua costituzione in comune autonomo
20884
Comunicazioni del Governo :
Relazione della Commissione d'inchiesta istituita con Regio" decreto 12 gennaio 1918, 20885
Witti, presidente del Consiglio '. . . . . . 20885
Albricci, ministro. . .
20886
Proposta di sospensiva del deputato Chiesa :
Presidente
Chiesa .
. . . . . .
Modigliani
MONTI-Guarnieri . .
Witti, presidente del Consiglio
La proposta sospensiva è ritirata.
De Felice-Gtiuffrida
Soderini
20887
20837-20899
20892
. 208%
. 20897
, . 20900
20909
Votazione segreta (Rislittamento) :
Estensione dei diritti all'elettorato politico e
amministrativo alle donne
. 20899
Distacco della frazione di Santa Maria di Arzachena dal comune di Tempio e sua costituzione in comune autonomo
20899
Disegni di legge (Presentasione) :
Mortai:a 5 ministro . .
. 20884
Witti, presidente del Consiglio . . . . . . 20908
Albricci, ministro
20908
delazioni
(Presentasione):
Libertini P a s q u a l e : Conversione in legge
del decreto luogotenenziale concernente la
costruzione e l'esercizio di frigoriferi. . . 20908
1571
ALESSIO
L i b e r t i n i P a s q u a l e : Conversione in legge
del decreto luogotenenziale .recante provvedimenti per la sistemazione idraulicoforestale di bacini montani e la sistemazione anche in pianura di torrenti ne]
comune di Messina nonché per la frazione
di Eilicudi nel comune di Lipari, danneggiata dal terremoto del 16 giugno 1916. .
— Conversione in legge del decreto luogotenenziale recante provvedimenti a favore
dei comuni della ^provincia di Messina
danneggiati dalle frane del febbraio 1919.
— Conversione in legge de) decreto luogotenenziale che autorizza la costruzione di
. tronchi ferroviari a sezione ridotta nella
Sicilia
— Provvedimenti per il personale dell'amministrazione delle antichità e belle arti . .
— Conversione in legge del Regio decreto relativo alla proroga delle operazioni a termine ed al corso medio della rendita . .
O s s e r v a z i o n i e proposte :
Lavori parlamentari:
Petrillo. . . . ' . . ,
Witti, presidente del Consiglio
P r o p o s t a di legge (Annunzio)
Pag
20908
20908
20908
20808
20908
v
20911
20911
20911
La seduta comincia alle ore 15.
M I A B I , segretario, legge il processo verbale della seduta precedente.
(È
approvato).
Per la salute dell'onorevole Cabrini.
C A Ì i E P A . Chiedo di parlare.
P B E S I D E N T E . Ne lia facoltà.
OAÌsTEPA. I l nostro collega Cabrini da
qualche tempo è assente perchè ammalato.
Atti Parlamentari
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Camera dei DevutaH
LEGISLATURA XXIV - iT SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1 9 1 9
Prego la Presidenza di assumere informazioni sulle sue condizioni di salute ed esprimergli l'augurio, clie certo è condiviso da
t u t t a la Camera, che presto si ristabilisca.
P R E S I D E N T E . Sarà premura della Presidenza di assumere notizie dell'onorevole
Cabrini.
Intanto, sicuro di interpretare il sentimento della Camera, mi associo all'augurio
formulato dall'onorevole Canepa. (Approvazioni). "
Congedi.
P R E S I D E S TE. Hanno chiesto congedi,
per motivi di salute, gli onorevoli : Pallastrelli, di giorni 10 ; Ciriani, di 7 ; 'Giovanelli Edoardo, di 30.
(Sono conceduti).
Annunzio di risposte scritte
ad interrogazioni.
P R E S I D E N T E . Gli onorevoli sottosegretari di Stato per i lavori pubblici, gli
affari esteri, l'assistenza militare e pensioni
di guerra, l'istruzione pubblica, le terre liberate, i trasporti marittimi e ferroviari, e
l'industria, commercio e lavoro, hanno trasmesso le risposte alle interrogazioni dei
deputati: Agnini, Rampoldi, Agnelli, "Toscano, Cabrini, Balsano, Giretti, Gortani,
Bovetti, Cassuto, Montemartini, De Capitani.
Saranno inserite, a norma del regolamento, nel resoconto stenografico della seduta di oggi (1).
Approvazione della propostaci legge: Distacco
della frazione di Santa Maria di Arzachena
dal comune di Tempio e sua costituzione
in comune autonomo.
P R E S I D E N T E : L'ordine del giorno recherebbe la votazione segreta del disegno
di legge: «Estensione dei diritti.all'elettorato politico ed amministrativo alle donne».
Ma io proporrei alla Camera di procedere
prima alla discussione della proposta di
legge: « Distacco della frazione di Santa Maria di Arzachena dal comune di Tempio e
sua costituzione in comune autonomo », per
passare poi alla votazione segreta dei due
disegni di legge.
Non essendovi osservazioni in contrario,
così rimane stabilito.
Si dia dunque lettura della proposta di
legge.
MIARI, segretario, legge-. (Vedi Stampato
n. 1243-A).
P R E S I D E N T E . È aperta la discussione
generale.
Non essendovi oratori iscritti e nessuno
chiedendo di parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.
Passiamo all'esame degli articoli :
Art. 1.
La frazione Arzachena è distaccata dal'
comune di Tèmpio e costituita in comune
autonomo'.
(È approvato).
Art. 2.
Il Governo del Re provvedere alla delimitazione dei confini coi comuni limitrofi?
ed a quanto altro sarà necessario per la
esecuzione della presente legge.
(È approvato).
Presentazione di un disegno di legge.
P R E S I D E N T E . Ha facoltà di parlare
l'onorevole ministro per la grazia e giustizia.
MORTARA, ministro di grazia e giustiVotazione segreta.
zia e dei culti. Mi onoro di presentare alla
Camera il disegno di legge « Conversione
P R E S I D E N T E . Procediamo dunque alla
in legge del Regio decreto 10 agosto 1919,
n. 1385, riguardante la riapertura del ca- ' votazione segreta di questa proposta di
sellario giudiziario del tribunale di Avez- legge e del disegno di legge approvato ieri
per alzata e seduta: «Estensione dei diritti
zano.
politico e amministrativo alle
P R E S I D E N T E . Do atto all'onorevole all'elettorato
donne
».
ministro per la grazia e giustizia della preSi faccia la chiama.
sentazione di questo disegno di legge.
Sarà inviato agli Uffici.
MIARI, segretario, fa la chiama.
P R E S I D E N T E . Lascieremo le urne
(1) Vedi in fine.
aperte.
Atti
Parlamentari
LEGISLATURA XXIY - l
2088«
a
Camera dei Deputati
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1919
Comunicazioni del Governo sulla relazione
della Commissione d'inchiesta istituita con
Regio decreto 12 gennaio 1918.
P R E S I D E N T E . L'ordine del giorno reca ; « Comunicazioni del Governo sulla relazione della Commissione d'inchiesta istituita con Regio decreto 12 gennaio 1918».
Ha facoltà di parlare l'onorevole presidente del Consiglio.
NITTI, presidente del Consiglio dei ministri, ministro dell'interno. (Segni di viva attenzione). Onorevoli colleglli, come la Camera ricorda, con Regio decreto 12 gennaio 1918 fu nominata uria Commissione di
inchiesta allo scopo di indagare e di riferire sulle cause e sulle eventuali responsabilità militari che hanno determinato il ripiegamento del nostro esercito sul Piave,
nonché sul modo come il ripiegamento stesso e avvenuto. La Commissione era composta del generale di esercito Canova presidente, del vice-ammiraglio Canevaro, del
tenente generale Ragni, dell'avvocato generale militare Tómmasi, del senatore Bensa
e dei deputati Stoppato e Raimondo.
Durante iì corso dei lavori, al vice ammiraglio Canevaro, dimissionario, fu, con
decreto dei 17 maggio-1918, • sostituito il
vice-ammiraglio Alberto De Orestis.
. Avendo di recente la Commissione completato i suoi lavori, il Governo, come i
colleghi ricordano, ha provveduto alla stampa della relazione in poche settimane ed ha
curato la distribuzione ai due rami del Parlamento del secondo volume, che è quello
che interessa agli effetti delle responsabilità.
Il Consiglio dei ministri, poi, ha creduto
suo dovere di occuparsi di questo argomento ed ha adottato alcuni provvedimenti che-sono stati pubblicati nel BoUettino Ufficiale dei Ministero della guerra dei
2 settembre. Per effetto di questi provvedimenti il tenente generale conte Luigi Cadorna è stato collocato a riposo per anzianità di servizio e iscritto nella riserva, e i
tenenti generali Porro di Santamaria, Capello cavaliere Luigi e C&vaciocchi cavaliere Alberto sono stati pure collocati a riPoso per anzianità di servizio ed inscritti
nella riserva dal 2 settembre 1919; il tenente generale Montuori, il tenente generale Bongiovanni ed il brigadiere generale
Boccacci sono stati collocati a disposizione.
Altri provvedimenti per vari ufficiali superiori sono stati presi e sono stati o saranno pubblicati.
La Commissione d'inchiesta, ritenendo
che in qualche caso si sia fatto uso della
pena capitale oltre i limiti del Codice penale, anzi oltre quelli sanciti dalle stesse norme del combattimento approvate con decreto 1° settembre 1913, e senza le garanzie*
dovute dalla legge, ha segnalato già i fatti
venuti a propria conoscenza, come ha raccomandato la raccolta dei casi analoghi,
che nella particolare competenza sua potrà
rintracciare, all'avvocato militare generale,
affinchè la giustizia abbia il suo corso.
Appena consegnata l'inchiesta, il "ministro della guerra ha rivolto analogo invito
all'avvocato generale militare, che del resto
faceva parte della Commissione d'inchiesta.
Il Governo non crede di dover prendere
altri provvediménti. Nel corso di questa discussione avrà occasione di dire nettamente
il suo pensiero. I provvedimenti adottati
rispondono, secondo il Governo, al suo dovere ed alle risultanze dell'inchiesta.
Onorevoli. colleghi, accettando di fare
questa discussione, vi ho invitato a discutere con quella nobiltà che l'altezza
dell'argomento richiede. Episodi come quelli
della ritirata dell'Isonzo al Piave vi sono
stati in tutti gli eserciti combattenti; nessun
paese però ha voluto più rapidamente vedere a fondo le cause del male e accertarne
le responsabilità. La verità fa soffrire: ma
i popoli forti nulla devono temere da essa.
( Vive approvazioni).
Ma tutti i fatti vanno considerati nel
complesso delle circostanze in cui si sono
svolti; la passione qualche volta accende
troppo i nostri animi perchè si possa dare
un giudizio sicuro; e su qualche punto solamente la storia potrà dare un giudizio
sereno. {Approvazioni).
Nessun paese ha fatto più grande sforzo
dell'Italia. (Benissimo !) JSToi e' noi soli (poiché le forze che gli alleati avevano presso
di noi erano inferiori a quelle che noi avevamo fuori dell'Italia) noi e noi'soli abbiamo avuto l'onore di abbattere il grande
Impero austro-ungarico che rappresentava
la reazione in Europa. (Vive approvazioni).
Noi e noi soli, inferiori per posizioni, per
mezzi, per artiglierie e per numero di. uomini^
abbiamo per primi determinato la vittoria
dell'Intesa, che, sia pure con tutti gli errori che sono necessari e inevitabili in questi grandi movimenti umani, ha salvato il
mondo dalla più grande oppressione. (Vivissimit generali applausi):
Atti
— 20886
Parlamentari
LEGISLATURA XXIY -
l
a
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
Camera
dei
TORNATA DEL 6 SETTEMBRE
Deputati
1919
peranze dànno t a n t o da fare, e qualche
ISToi siamo, in quest'ora, in grandi diffiv o l t a creano anche imbarazzi al Governo,
coltà e dobbiamo, come t u t t i i paesi che
come abbiano servito f e r v i d a m e n t e l ' I t a escono dalla guerra, vincitori e vinti, rilia. (Benissimo ! Bravo!)
f a r e la ricchezza p e r d u t a , rifare molta p a r t e
del nostro cammino.'Ma quando, onorevoli
D u n q u e noi abbiamo f a t t o il nostro docolleghi, g u a r d i a m o alla posizione dei vinti
vere, noi e il popolo.
(Approvazioni).
e consideriamo che i vincitori rappresenOnorevoli colleghi, come ieri dicevo,
t a n o il gruppo che non volle la guerra ed
siamo in u n a situazione difficile perchè
aveva ed ha maggior clemenza di sentil'Italia, è ingiustamente giudicata.
menti, allora soltanto ci possiamo rendere
L ' I t a l i a è il solo paese che, almeno da
conto dell'immensa g r a t i t u d i n e che la Naquindici secoli, non abbia mai aggredito 'alzione deve al nostro esercito, il quale ha
cuno, e sia stato sempre aggredito. E p p u r e
salvato non solo la integrità della p a t r i a ,
non si fa che p a r l a r e di un violento impema la dignità nostra nazionale.
(Vivissime
rialismo d e l l ' I t a l i a ! (Bravo!)
approvazioni — Vivissimi e generali applausi
Forse per la i n t e m p e r a n z a di linguaggio
— I ministri e gli onorevoli deputati sorgono
di alcuni italiani! Ma l'Italia, nobile, opein piedi —• Grida ripetute di: Viva l ' E s e r rosa, l'Italia, paese di civiltà, l ' I t a l i a ha più
cito !)
di t u t t i il rispetto del diritto altrui, perchè
E prima che la discussione si inizi, devuole il rispetto del suo diritto. (Vive apsidero anche proclamare qui le benemeprovazioni).
renze di quella t u r b a g r a n d e ed anonima,
Ora t u t t o il mondo g u a r d a a noi. Nesche, come contribuisce alla ricchezza, ha
sun paese ancora ha osato fare una vera
c o n t r i b u i t o alla salvezza d ' I t a l i a : i containchiesta sulla guerr'a ; perchè la guerra,
dini. (Benissimo ! Bravo!) Grande è il loro
come i grandi movimenti umani, determina
merito, perchè, come sono stati nella guerra
a t t i di violenza, a t t i di ' temerità,- qualche
disciplinati e silenziosi, sono nella loro
volta anche a t t i di perfìdia. E se da un
grande maggioranza ancora quelli che, dopo
piccolo episodio si dovesse giudicare un
la guerra, sono più facilmente r i t o r n a t i al
grande f a t t o ed i l sacrifizio di t a n t e vite,
lavoro (Vive approvazioni
—
Applausi)-,
si commetterebbe una grande ingiustizia.
sono ancora quelli che, dando lezione non
(Approvazioni).
solo alle c i t t à , ma specialmente a noi
Onorevoli colleghi! Vi parlo coll'animo,
della borghesia*, h a n n o ripreso più rapidacome può p a r l a r e una persona, che sa le termente il loro r u d e lavoro, sia pure con le
i n t e m p e r a n z e e con i conflitti che in alcune- ribili responsabilità di questo momento e le
difficoltà per l ' I t a l i a di riprendere il suo
c a m p a g n e d ' I t a l i a inevitabilmente si sono
cammino
nel mondo e di riconquistare raprodotti.
p
i
d
a
m
e
n
t
e
la sua ricchezza. Vi prego di
Ma, in principio di questa discussione,
dare quel giudizio che vorrete, nella vodebbo f a r e u n ' a l t r a dichiarazione. In nesstra serenità, nell'altezza dei vostri sentisun paese il numero degli ufficiali morti,
menti,
ma di non giudicare da piccoli epiufficiali generali, ufficiali superiori, ufficiali
sodi,
da
avvenimenti singoli od individuali,
subalterni, in nessun paese questo numero
e
di
vedere
in questo grande f a t t o t u t t o
è stato così grande come in Italia. (Vive
lo sforzo della Nazione.
approvazioni — Commenti). Il che vuol dire,
Per la prima volta, dopo quindici se- ,
onorevoli colleghi, .che, se questa grande
coli, gli italiani b a t t u t i , t o r m e n t a t i , angamassa u m a n a , ignota, che è il popolo dei
riati, soggetti a t u t t e le invasioni, hanno ficontadini, ha f a t t o il suo dovere, la born
a l m e n t e conquistato la loro grandezza moghesia, s o p r a t t u t t o la borghesia che lotta
rale nel mondo. (Benissimo! Bravo!)
e che lavora, quella che sì spesso, nell'ardore delle sue lotte, vilipende e denigra
Non sciupiamo, onorevoli colleghi, la nosè stessa, ha r a p p r e s e n t a t o un elemento di
stra grandezza! (Vivissime approvazioni —•
forza, di coraggio, di abnegazione. (•VivisVivi, •generali e prolungati
applausi).
sime
approvazioni).
P B E S I D E N T E . H a facoltà di parlare
l'onorevole ministro della guerra.
. Nel corso della discussione avrò forse
occasione (e l ' a v r à più ancora il ministro
A L B R I C C I , ministro della guerra. La Ca«della guerra) di dirvi delle cifre. E d allora
' mera non può immaginare l'eco profonda,
la Camera vedrà come questa borghesia di
che a v r à questo saluto nel cuore di t u t t i i
intellettuali, di studiosi, queste anime innostri ufficiali, di t u t t i i nostri soldati, di
quiete, che molte volte con le loro intemtutti i combattenti.
Atti
—
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
la
SESSIONE -
20887
—
DISCUSSIONI -
L ' e s e r c i t o a t t r a v e r s a ora u n o dei più
diffìcili m o m e n t i della sua e s i s t e n z a . A l momento del r i t o r n o , d o p o la g u e r r a , si v e d e
da m o l t e p a r t i c o n t e s o il v a n t o c o m p l e t o
della v i t t o r i a , v e d e i n t o r n o a sè dei t e n t a t i v i per s v a l o r i z z a r l a , è f a t t o segno a d u n a
insana p r o p a g a n d a . ( V i v e
approvazioni).
Ora, p o i c h é m o l t i sono in q u e s t a C a m e ra, dai g e n e r a l i , che h a n n o c o m a n d a t o g r a n di u n i t à , ai più m o d e s t i ufficiali, i q u a l i
hanno v i s t o da v i c i n o q u a n t o h a n n o f a t t o
i n o s t r i , s o l d a t i , la C a m e r a p u ò essere -sicura che essi sono d e g n i di t u t t o l ' a m o r e
e di t u t t a la r i c o n o s c e n z a del p a e s e . ( Vivissimi applausi
— Interruzioni
alVestrema
siniètraì.
Q u a n d o v e d e t e per. la v i a uno dei nostri s o l d a t i , d e c o r a t o o no, che a b b i a o no
la sua c r o c e di g u e r r a , p e n s a t e che quell'uomo ha s o f f e r t o m o l t o p i ù di q u a n t o
possiamo i m m a g i n a r e , e che con lui h a n n o
sofferto i n o s t r i ufficiali. ( Vive
approvazioni
— Interruzioni
dall'estrema
sinistra).
I n o s t r i u f f i c i a l i ed i n o s t r i s o l d a t i a d
un solo s e n t i m e n t o si sono t u t t i e s e m p r e
i n s p i r a t i : quello del d o v e r e v e r s o la P a tria. ( A p p r o v a z i o n i — Commenti alV estrema
sinistra).
Applauditeli e discutiamo serenamente!
[Vivi e onerali
applausi).
P R E S I D E N T E . C o m u n i c o alla C a m e r a
che l ' o n o r e v o l e Chiesa h a p r o p o s t o la sospensiva su q u e s t a discussione^ col seguente
ordine d e l ' g i o r n o :
• « La Camera,
a f f e r m a n d o s o l e n n e m e n t e che l ' I t a l i a
ha già s a p u t o r e d i m e r e C a p o r e t t o nel t r i o n f o
di V i t t o r i o V e n e t o ,
c o n v i n t a t u t t a v i a della n e c e s s i t à di
stabilire con s e v e r i c r i t e r i le eause e le responsabilità del r i p i e g a m e n t o d e l l ' e s e r c i t o
d a l l ' I s o n z o al P i a v e ,
r i t e n e n d o che t a l e i n d a g i n e non possa
farsi s o l t a n t o sulle r i s u l t a n z e di u n a inchiesta a m m i n i s t r a t i v a , della q u a l e la Camera c o n o s c e u n i c a m e n t e la r e l a z i o n e conclusiva, sènza a v e r e in e s a m e t u t t i gli a l t r i
elementi di g i u d i z i o ,
a v v i s a n d o , l ' o p p o r t u n i t à di u n a inchiesta che t r a g g a d a l P a r l a m e n t o la sua
a u t o r i t à , a n c h e per q u a n t o r i f l e t t e l ' a c c e r t a m e n t o delle r e s p o n s a b i l i t à p o l i t i c h e ,
i n v i t a il G o v e r n o a p r e s e n t a r e un disegno di legge per la n o m i n a di u n a Commissione p a r l a m e n t a r e d ' i n c h i e s t a , .
e d e l i b e r a f r a t t a n t o di s o s p e n d e r e la
discussione fino a q u a n d o si sia c o m u n q u e
Carrier:: dei
TORNATA DEL 6 SETTEMBRE
Deputati
1919
d i s p o s t o per la c o g n i z i o n e c o m p l e t a di t u t t o
il m a t e r i a l e r i g u a r d a n t e quel d o l o r o s o p e r i o d o di g u e r r a ».
L ' o n o r e v o l e Chiesa h a f a c o l t à di s v o l gere la sua p r o p o s t a s o s p e n s i v a .
C H I E S A . " O n o r e v o l i colleghi, la sospens i v a , che ho l ' o n o r e di p r o p o r r e sulla discussione che si a p r e sulle c o m u n i c a z i o n i
del G o v e r n o , le q u a l i h a n n o s u s c i t a t o ih noi
u n a e c o di c o m m o z i o n e , m u o v e n e l l ' a n i m o
n o s t r o da u n a specie di a n g o s c i a p r o f o n d a m e n t e s e n t i t a da m o l t i i t a l i a n i . Q u e s t a prop o s t a t r a e origine d a l pensiero che il d i b a t t i t o , che così t o r b i d a m e n t e si era venutos v o l g e n d o nei giorni scorsi su q u e s t o arg o m e n t o , c o n s i g l i a che n o n oltre si ' c o n senta lo s t r a z i o della n o s t r a carne, che
non oltre si o f f e n d a n o le nostr^ p i a g h e e
si s c o p r a n o in f a c c i a alle a l t r e N a z i o n i ,
e che il t u r b a m e n t o dei n o s t r i più m o d e s t i
c i t t a d i n i n o n si p r o l u n g h i u l t e r i o r m e n t e .
A v r a n n o d u n q u e le p a g i n e v e l e n o s e , astiose
della s t a m p a u n ' e c o nei r e s o c o n t i d o l o r a n t i
della C a m e r a ? I l p r i m o p e n s i e r o era questo. B i s o g n a che n o n sia. È s t a t a q u e s t a la
p r i m a s p i n t a alla p r o p o s t a di s o s p e n s i v a
da me p r e s e n t a t a .
Il G o v e r n o n o n è s t a t o di questo parere«,
I l G o v e r n o n o n ha m i s u r a t o nè ora nè mom e n t o ; ha c r e d u t o ch$ n o n si d o v e s s e att e n d e r e ed ha d i s t r i b u i t o il suo v o l u m e ,
a v v e n g a che p u ò .
E s s o ha p e n s a t o : d i s c u t i a m o ora r a p i d a m e n t e , e c h i u d i a m o per s e m p r e l ' e p i s o d i o
di C a p o r e t t o .
Invero, onorevoli colleghi, dilazionare
p u ò s e m b r a r e g i u o c o di interessi e, per quant o gli i n t e r e s s i n a z i o n a l i s i a n o l e g i t t i m i e
s u p e r i o r i a q u a l u n q u e a l t r o e n o b i l i p i ù che
t u t t i gli a l t r i (per chi li v o g l i a i n t e n d e r e )
si p o t r e b b e d a g l i a v v e r s a r i i n d u r r e che sia
la p a u r a della v e r i t à che v o g l i a f a r chiudere la b o c c a e t a p p a r e le o r e c c h i e .
N o n è così. O s s e r v i a m o che n o n si p u ò
dire d a v v e r o che a due a n n i di d i s t a n z a
d a g l i a v v e n i m e n t i v i fosse u r g e n z a di dib a t t e r e q u e s t o a r g o m e n t o . L a b a t t a g l i a di
N o v a r a f u discussa a q u a l c h e l u s t r o di dis t a n z a . O r a noi n o n d o m a n d i a m o di q u e s t i
oblìi. P e r ò , m e n t r e i n c a l z a n o quei p r o b l e m i
e c o n o m i c i , a cui a c c e n n a v a , a cui a c c e n n a
t r o p p o ogni g i o r n o il p r e s i d e n t e del Consiglio per dare e f o r z a e s p i n t a e v a l o r e e pot e n z i a l i t à al p a e s e per a f f r o n t a r n e la soluzione, i n d u g i a r e in q u e s t o m o m e n t o sulle
r e s p o n s a b i l i t à di a v v e n i m e n t i q r a m a i trapassati, poteva anche sembrare inoppor-
Atti
—
Par'amenia.i
LEGISLATURA XXIV -
I a SESSIONE -
20888
—
DISCUSSIONI -
t u n o , specie nel m o m e n t o deliberativo della
Conferenza di Parigi.
L'urgenza di tale discussione, d u n q u e ,
a mio avviso, oggi non esiste. E non che si
voglia m e t t e r e la pietra del silenzio o dell'oblio sul passato: t u t t ' a l t r o ! Si d e v e - s a pere t u t t o e giudicare di t u t t o .
Ma anche superando t u t t o ciò, crede la
Camera di essere, col volume che le è s t a t o
distribuito, in possesso di t u t t a la verità?
. Io nego che essa abbia gli elementi per
giudicare.
Possediamo questo volume secondo, un
a t l a n t e geografico ed una cronistoria di
a v v e n i m e n t i a cui non h a n n o assistito i
commissari, i quali l'hanno t r a t t a da altre
persone. E contro questa abbiamo affermazioni parecchie, e delle maggiori personalità, le quali p r o t e s t a n o perchè non f u rono loro c o n t e s t a t e le più gravi accuse
che a d esse sono f a t t e . Ora non teme la Camera, discutendo oggi senza gli elementi di
giudizio, di potere essere a s t r e t t a ad un
voto pel q u a l e non ha gli elementi di convinzione ?
Il presidente del Consiglio ha rifiutato,
e persiste, credo, nel suo rifiuto, che si stampassero i verbali della Commissione. Gli
i n t e r r o g a t o r i assunti li ha almeno posti a disposizione della Camera? Ision lo credo. ]STon vi
sono nella n o s t r a Segreteria, al primo p i a n 5
del palazzo, altro che, in due unici esemplari,
un a t l a n t e e quell'unica cronistoria.
E d allora, onorevoli colleglli, l'inchiesta
procede da elementi che non sono scaturiti
dai poteri del P a r l a m e n t o ; è lina/ relazione
di origine a m m i n i s t r a t i v a p o r t a t a alla Camera u n i c a m e n t e nelle forme conclusive,
e, ha dichiarato t a l u n o dei commissari, non
e r a - d e s t i n a t a alla pubblicità.
Questa volta, poi, se superassimo questa pregiudiziale, che non è di forma, come
molte altre pregiudiziali, ma di sostanza,
e volessimo, per amore di brevità, accett a r e il d i b a t t i t o su questo terreno, non
ci t r o v e r e m m o in grado di poterlo fare, perchè ci m a n c a n o t u t t i gli allegati più interessanti delle conclusioni. Dove si t r o v a n o ?
Come, q u a n d o p o t r a n n o i d e p u t a t i averne
nozione?
,
E quali garanzie ha la Camera che l'inchiesta sia completa ? Come p o t e v a la Commissione a m m i n i s t r a t i v a accertare le responsabilità di Governo, essa, emanazione,
organo di Governo?
Il respingere l'inchiesta a m m i n i s t r a t i v a come mezzo di giudizio sugli avvenim e n t i del 1917 n o n si f o n d a t a n t o sul suo
.Carneia
dei b
TORNATA DEL 6 SETTEMBRE
inati
19Ì9
modesto nome e non ha soltanto questo
motivo formale, che p o t r e b b e sembrare da
p a r t e nostra un eccesso di poteri. La relazione ha c e r t a m e n t e pregi di valore, che
nessuno vuol disconoscere : essa può, se
mai, rimanere la. base dell'inchiesta parlam e n t a r e ; ma soltanto una inchiesta parlam e n t a r e può completarla, legittimarla,^ integrarla.
Signori della Commissione di inchiesta,
da chi f u pxesieduta l'inchiesta ? I poteri
della Commissione, non giudiziari, non hanno mai subito restrizioni o limitazioni?
L'onorevole presidente del Consiglio ha
letto p a r t e del decreto 12 gennaio 1918. Gli
onorevoli colleghi p e r m e t t e r a n n o che io ricordi che la Commissione, a termini di quel
decreto, è m u n i t a di t u t t i i poteri all'uopo
occorrenti ; bensì la richiesta di visione di
a t t i e documenti militari e la citazione di
testimoni che f a n n o p a r t e dell'esercito, dipende dal Ministero della guerra o dal Com a n d o Supremo secondo le rispettive competenze !
Visione di documenti, onorevoli colleghi,
non disposizione.
Può la Commissione collegialmente rispondere alla Camera ? Può dire se vi furono mai tergiversazioni, incertezze, reticenze in ciò e in chi la Commissione cred e t t e di c o n s u l t a r e ? La Camera non Iosa,
nè può saperlo dagli s t a m p a t i p r o d o t t i .
Chi ordinò llincliiesta ? L'onorevole Orlando. Può essere quel Ministero sindacato
dalla sua Commissione? E v i d e n t e m e n t e no!
E d i n f a t t i la Commissione d'inchiesta ha
concluso nell'ordine politico in modo, direi,
reticente, q u a n d o p a r l a ; del Ministero,
q u a n d o parla dei p a r l a m e n t a r i . Evidentemente è una Commissione nella quale anche i nostri onorevoli colleglli sono divent a t i dei semplici funzionari.
E chi ha presieduto, onorevoli colleghi,
l'inchiesta? Il generale d'esercito Carlo Caneva. Ah ! il suo nome non è un ricordo
felice per chi ha c o m b a t t u t o la guerra anti•austrlaca. Nel 1913 f u il generale Canev.a
delegato a p o r t a r e ai piedi dell'imperatore
Francesco Giuseppe la rinuncia alle aspira- zioni italiane. F u lui che, ricevendo l'ordine di S. Stefano, di3eva al bòia di Oberd a n : non vi sono più irredentisti in Italia.
E r a l'antico allievo della scuola militare di
W i e n e r - í í e u s t a d t , l'antico c a d e t t o che era
passato all'esercito italiano soltanto nel
1866, e non per elezione, ma per il passaggio
della sua provincia dall'Austria all'Italia.
E d egli è stato il giudice supremo !
4iti Parlamentari
LEGISLTURA XXIV -
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l 8 SESSIONE -
DISOUSS TONI -
Ora, onorevoli colleghi, quando il generale Caneva fu interrogato intorno la
guerra, egli ebbe parole amare. Sì, egli disse
« Ne avremo per t u t t a la vita ! » Le fortune d'Italia hanno voluto altrimenti ; egli
vi ha perduto un figlio. E gloria a lui ! Ma
questo non impedisce il nostro preciso sindacato, poiché non possono non turbare i
lettori della relazione d'inchiesta t u t t i gli
elogi per l'arte militare austriaca, per la .
genialità, per l'abilità insuperata del nemico.
In verità, genialità, forza, vigore, bellezza d'ardimento ha avuto pure questo
esercito italiano !
Ora la Camera vorrà dare sentenza
sopra un giudizio che per la parte militare
è stato affidato, a questa militare direzione?
Ed io ho chiesto: vi è chi ha influenzato
mai questa inchiesta amministrativa? La
mia non è parola avventata. L'onorevole
Raimondo diceva nell'estate scorsa a t u t t i
noi: se non ci fanno sentire t u t t i coloro
che abbiamo reiteratamente invano domandato e non possiamo finire l'inchiesta ad
ottobre, io mi dimetto e me ne vado !
MODIGLIANI. Non si è dimesso; dunque!..:
,
'
CHIESA. E vi è.forse chi può aver detto,
un certo giorno, ad alcuno della Commissione : non mi toccate quel generale, ne ho
bisogno io. E le necessità della guerra potranno avere ben consigliato che non si
toccasse. Ma quando noi" dobbiamo essere
giudici, possiamo fare delle eccezioni, delle
reticenze, delle parzialità, per chi che sia,
fosse pure per taluno che si trova tra i più
alti gradi dell'esercito ?
Così, onorevoli colleghi, e onorevoli membri della Commissione, la forma a d o t t a t a
della relazione di inchiesta è una forma
episodica, come certe storie dell'unità italiana ad uso delle scuole, nelle quali manca
viceversa la sintesi dello spirito della nostra rivoluzione per l'indipendenza.
Ebbene, neppure questa form.. episodica,
che fu quella per la quale si è potuto, dagli
avversari della guerra, trarre modo d'inveire contro di essa, neppure questa forma
episodica, a mio avviso, è riuscita, e non
poteva, a toccare t u t t e le responsabilità.
La Commissione ha limitato la sua indagine, convergendola specialmente verso le
personalità più elevate e tralasciando (almeno nella relazione non appaiono) tutte
le responsabilità intermedie, t u t t e quelle
dello stato maggiore di molti Corpi di ar-
Camera dei Deputati
TORNATA DEL 6
SETTEMBRE
1919
mata, dello stato maggiore come casta, dei
militari di professione, di cui molti diedero
coraggiosamente e nobilmente la vita, nei
primi mesi della nostra guerra, ma di cui
molti altri non ugualmente fecero sacrificio
di sè come i volontari della nostra guerra.
Le responsabilità dei molti silurati furono esse vagliate, non per quanto riguardava il rimetterli in carriera, ma per quanto
riflette lo spirito che si è riverberato sulle
truppe ? O nel silenzio, che &u molti nomi
la Commissione ha creduto gran pregio di
conservare, non sorge il dubbio che siano
ivi riversati molti piagnistei di molti silurati, di cui alcuni nobilissimi non meritavano la sorte avuta, ma che, per la stessa
forma anonima, predispongono l'animo a
male pensare? Può La Camera- indagare e
vagliare la credibilità di queste deposizioni
in ragione dei nomi di coloro che le hanno
fatte?
Lacune ! Ma se ne possono indicare di
gravissime, per le quali appunto domandiamo che si addivenga alla nomina di una
Commissione di inchiesta parlamentare, lacune gravi che desidero, se la Camera lo
permette, di additare, perchè evidentemente
vi sono punti che possono dar chiaro il
responso più che la Commissione non lo
abbia dato ne' suoi racconti episodici.
Questione della giustizia militare. Que-'
stione gravissima! L'avvocato militare che
faceva parte della Commissione, è venuto
dopo, nel 1917.
Ora la questione della giustizia militare
ha una grande importanza, poiché da essa
dipende la disciplina o la indisciplina dell'esercito. Ebbene nell' esame del regime
penale (così è intitolato il capitolo che comincia dal paragrafo 411) la Commissione
pone in evidenza l'anacronismo del Codice
penale militare del 1869, e le lacune t u t t e
del diritto penale militare.
Ma ha indagato la Commissione se nell'amministrazione della giustizia militare,
specie nei criteri direttivi di essa, vi sieno
state inspirazioni dall'alto in modo legittimo, in modo equo ? Fu verificato se vi
furono invasioni di poteri e indebite ingerenze nelle procedure? Si è domandata
la Commissione se il Reparto Disciplina,
Avanzamento e Giustizia militare del Comando Supremo aveva e conservava le attribuzioni di legge, cioè attribuzioni puramente amministrative? Dov'è, invece, andato a finire il potere dell'avvocato generale militare, da cui doveva dipendere t u t t o
Atti Parlamentari
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SESSIONE -
DISCUSSIONI -
l'ufficio m i l i t a r e del p u b b l i c o m i n i s t e r o anche in z o n a à i g u e r r a ?
Il R e p a r t o Giustizia militare, staccato
poi d a quello D i s c i p l i n a ed A v a n z a m e n t o ,
con cui p r i m a d o v e v a s t a r e u n i t o , a v e v a
b e n s ì presso di sè il r a p p r e s e n t a n t e del p u b blico m i n i s t e r o , m a di q u e s t o ' d o v e v a rim a n e r e i n a l t e r a t a la i n d i p e n d e n z a p e r la
f u n z i o n e c o n f e r i t a a l l ' a v v o c a t o g e n e r a l e militare.
O r a esiste i n v e c e u n a c i r c o l a r e del Com a n d o S u p r e m o (e la C a m e r a mi p e r m e t t e r à che io mi a r r e s t i u n m o m e n t o su questo p u n t o per t r a r n e poi le c o n s e g u e n z e su
quei g r a v i episodi _di giustizia di cui f u
t o r m e n t o leggere nei giorni scorsi) la circol a r e del 14 s e t t e m b r e 1915, n. 1095, del Com a n d o S u p r e m o , la q u a l e f a p r e s e n t e che i
t r i b u n a l i m i l i t a r i della z o n a d i c h i a r a t a in
s t a t o di g u e r r a d i p e n d o n o d i r e t t a m e n t e ed
e s c l u s i v a m e n t e d a l C o m a n d o S u p r e m o , Rep a r t o Giustizia m i l i t a r e .
E d ecco la r a g i o n e del t u r b a m e n t o : le
f u n z i o n i così d e l i c a t e della giustizia sono
s t a t e i n v a s e , voglio a m m e t t e r e nella massima b u o n a fede, m a f u r o n o i n v a s e ed u s u r p a t e d a l c a p o del R e p a r t o G i u s t i z i a , Disciplina e A v a n z a m e n t o .
E d ecco la r a g i o n e del t u r b a m e n t o ; le f u n zioni così d e l i c a t e della giustizia sono s t a t e
i n v a s e , voglio a m m e t t e r e nella m a s s i m a
b u o n a fede, m a sono s t a t e i n v a s e ed usurp a t e d a l c a p o del R e p a r t o Giustizia, Discip l i n a ed A v a n z a m e n t o , g e n e r a l e Della Noce.
P e r f i n o le ispezioni n o n s p e t t a r o n o p i ù
al r a p p r e s e n t a n t e della legge, m a a n d a r o n o
al colonnello Civalleri, degnissimo ufficiale
che. m o l t i di noi c o n o b b e r o ed a p p r e z z a r o n o ,
m a che n o n p o t e v a e n o n d o v e v a essere u n a
c o m p e t e n z a in m a t e r i a g i u r i d i c a .
E c c o p e r c h è a un certo p u n t o l ' a v v o c a t o g e n e r a l e m i l i t a r e Vico, a p p r e z z a t i s s i m o
c u l t o r e di q u e s t a disciplina, sparisce e n o n
si t r o v a p i ù nei r u o l i della giustizia militare !
O r a che fa in q u e s t a m a t e r i a la Commissione, di cui f a n n o p a r t e u o m i n i di d o t t r i n a
g i u r i d i c a così c o m p e t e n t i ? E s s a s m i n u z z a
in e p i s o d i d i a l o g a t i scene t e r r i f i c a n t i di giustizia s o m m a r i a m i l i t a r e , che i m p r e s s i o n a n o
il cuore *del p o p o l o è f a n n o r i s a l i r e agli esec u t o r i *la r e s p o n s a b i l i t à dei loro eccessi, m a
senza chefessa a b b i a i n d a g a t o se a t a l i mezzi
* n o n si sia g i u n t i per m a n c a n z a d e l l ' a b i t u a l e
esercizio delle p i ù rigide n o r m e c h e s a l v a g u a r d a n o j j l ' i s t i t u t o della giustizia.
QuestiV|mezzi di t e r r i b i l e p u n i z i o n e n o n
f u r o n o f o r s e o r i g i n a t i dalla s p r o p o r z i o n e
Camera
TORNATA DEL 6
dei
SETTEMBRE
Deputati
1919
stessa delle p e n e i n f l i t t e ? P e r c h è la i n v a sione di q u e s t i p o t e r i n o n giudiziari m a mil i t a r i a u n c e r t o p u n t o fa d i c h i a r a r e (circolare 24 n o v e m b r e 1915, n . 42-82) a u n gen e r a l e , il s e n a t o r e Della Noce, l ' i n t e r p r e t a z i o n e da d a r s i alle f r a s i « in f a c c i a al nemico » e in « p r e s e n z a del n e m i c o » p e r le
quali egualmente poteva venire c o n d a n n a t o
a l l ' e r g a s t o l o p e r essersi a s s e n t a t o dal p r o prio p o s t o chi si t r o v a v a in t r i n c e a e chi
si t r o v a v a in u n a sezione l o n t a n a s o t t o il
f u o c o del nemico, m a a riposo. B a s t a v a n o è
v e r o le c i r c o s t a n z e a t t e n u a n t i p e r e s c l u d e r e
la p e n a di m o r t e , m a l ' e r g a s t o l o v e n i v a d a t o
a d e n t r a m b i ; e a l l o r a nel s o l d a t o n a s c e v a
la c o n v i n z i o n e che la p e n a e n o r m e n o n pot e v a e n o n d o v e v a d u r a r e , n o n s a r e b b e dur a t a , e q u i n d i n o n vi era p i ù disciplina, m a
i n d i f f e r e n z a per q u e s t e c o n d a n n e ; d o n d e
nei m o m e n t i più g r a v i la n e c e s s i t à di ricorr e r e alle esecuzioni s o m m a r i e .
• M O D I G L I A N I . L a n e c e s s i t à !...
C H I E S A . O r a , c o n s t a ai c o m m i s s a r i dell ' i n c h i e s t a che la M a r i n a , p e r e s e m p i o , dissentì e r e s i s t e t t e alle i n f r a m m e t t e n z e del
C o m a n d o S u p r e m o nella sua a m m i n i s t r a zione della g i u s t i z i a ?
C o n s t a di u n a c o r r i s p o n d e n z a del sett e m b s e 1917, a q u e s t o r i g u a r d o , la q u a l e
rivela un dissidio di p r i n c i p i nel q u a l e
d o b b i a m o t r o v a r e la s p i e g a z i o n e di quelle
cbe f u r o n o le incoscienze e gli eccessi di
t a l u n o ? Lo stesso Consiglio di revisione,
c h e v e n n e dopo le s e d u t e segrete della Cam e r a , p o r t ò , p e r la s o s p e n s i o n e delle p e n e
e p e r la m i t e z z a di esse, a f a r r i t e n e r e che
la giustizia n o n fosse a m m i n i s t r a t a in m o d o
t r a n q u i l l a n t e a n c h e là d o v e si esigeva severità.
L a c u n e che c i t i a m o a caso, o n o r e v o l i
colleghi, m a che vi d i m o s t r a n o la necessità
di g u a r d a r e c o m p l e t a m e n t e in f a c c i a la
v e r i t à e di s c o p r i r l a , n o n in f a t t i singoli,
m a nella g r a n d e s t r u t t u r a di t u t t a l ' a z i o n e .
A d esempio, le o p e r a z i o n i di Gorizia e
della B a i n s i z z a , che s o l l e v a r o n o t a n t o ent u s i a s m o nel p a e s e , e n t u s i a s m o l e g i t t i m o ,
p e r c h è d o b b i a m o p e r m e t t e r e che siano sval o r i z z a t e nella r e l a z i o n e della Commissione
d^incbiesta? Ma la C o m m i s s i o n e d ' i n c h i e s t a
conosce, e p e r c h è n o n h a s a p u t o o v o l u t o
f a r l i c o n o s c e r e , i r a p p o r t i del n e m i c o su
quelle operazioni? È n o t o r i o il r a p p o r t o del
g e n e r a l e a u s t r i a c o von. Arz, il q u a l e h a dip i n t o a f o s c h i colori q u a l e fosse lo s t a t o
delle sue t r u p p e n e l l ' a g o s t o - s e t t e m b r e 1917
sulla f r o n t e d e l l ' I s o n z o d o p o quelle offensive, e h a r a c c o n t a t o come in q u e l ilio-
Atti
~
Parlamentari
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DISCUSSIONI -
mento le sue linee a v r e b b e r o p o t u t o essere
sfondate.
P e r c h è nessuna cognizione di quelli che
sono ì r a p p o r t i dei nostri nemici, p e r c h è
nessuna cognizione del libro del L u d e n d o r f ,
perchè nessuna cognizione delle relazioni
che sono c o m p a r s e sulla Ne-ue Freie Presse,
di t u t t i i d o c u m e n t i che a b b i a m o p o t u t o
avere, specie dalle missioni m i l i t a r i ? Perchè non dirlo t u t t o questo nella relazione
d'inchiesta 1 S a r e b b e e m e r s a dalle p a r o l e
stesse del nemico la glorificazione degli
sforzi della nazione e del nostro esercito.
(Vive
approvazióni).
La Commissione, nel p r i m o v o l u m e che
non t u t t i i colleghi a v r a n n o e s a m i n a t o h a
soltanto posto in c o n f r o n t o i b o l l e t t i n i del
Comando S u p r e m o i t a l i a n o con quelli del
Comando S u p r e m o a u s t r i a c o .
<. É di t u t t a l'azione di corruzione esercit a t a dal nemico, dal d e n a r o del nemico, a
cominciare dai milioni di E r z b e r g e r , a t u t t i
quei m o l t i a l t r i che p a s s a r o n o t r a v e r s o
banche losche, q u a l e d o c u m e n t a z i o n e h a
raccolto? P r o b à b i l m e n t e i p o t e r i stessi della
Commissione n o n i o h a n n o consentito. Ecco
perchè io d o m a n d o che il G o v e r n o i n d a g h i
• e che la Camera i n d a g a n d o possa stabilire
quale f u la corruzione del nemico, che, n o n
potendo vincere la f o r z a n o s t r a , h a c e r c a t o
di c o m p r a r e le coscienze.
E di t u t t a l'azione colpevole o manchevole dell'ufficio di spionaggio ? Q u a n t o si
potrebbe dire e v e d e r e e f a r s a p e r e e f a r
conoscere ! P e r c h è , l ' I t a l i a n o n h a u s a t o ,
e gloria sia a d essa!, nessuno di questi
mezzi vili di corruzione.
F O S C A E I . I B u l g a r i che p a r l a v a n o piemontese !
C H I E S A . E t r a le l a c u n e ve ne sono di
colossali, o n o r e v o l i colleghi. P e r esempio,
manca ogni i n d a g i n e sugli a v v e n i m e n t i del
Trenti no del 1916. U n a Commissione p a r l a m e n t a r e n o n si sarebbe d a v v e r o accont e n t a t a delle semplici conclusioni che sono
su questi a v v e n i m e n t i r i p o r t a t e a p a g i n a 55.
(Interruzioni
del deputato Stoppato). L'onorevole S t o p p a t o n o n se ne a b b i a a male
poiché vedo che m o r m o r a ; e v i d e n t e m e n t e
non era c o m p i t o della Commissione i n d a g a r e
gli a v v e n i m e n t i del giugno 1916.
Ma u n a Commissione p a r l a m e n t a r e avrebbe bene inteso il g r a v e nesso f r a gli avvenimenti del giugno 1916 e quelli d e l l ' a n n o
successivo e a v r e b b e c o m p r e s a la necessità
di ampie i n d a g i n i a n c h e su di essi. F u il
Capo s u p r e m o . c h e a t a l i i n d a g i n i si oppose
nel modo più assoluto, e forse allora, du-
Camera dei
TORNATA DEL
6 SETTEMBRE
Deputati
1919
r a n t e la guerra, vi era q u a l c h e ragione di
t r a s c u r a r l i . Ma oggi è necessario a n d a r e
in f o n d o , p e r c h è a n c h e allora si sono a v u t i
56 mila u o m i n i f r a m o r t i e f e r i t i e si sono
p e r d u t e posizioni, che p u r e , in Consiglio dei
ministri, e r a n o s t a t e a s s i c u r a t e imprendibili.
I o non ho c a n t a t o m a i gloria a C a d o r n a ,
m a debbo qui leggere alcune p a r o l e sue che
s u o n a n o g r a v e colpa p e r voi, signori della
Commissione d ' i n c h i e s t a . Egli dice : « Su
questi a v v e n i m e n t i del T r e n t i n o la Commissione non h a a s c o l t a t o che u n a c a m p a n a
e non mi ha mai i n t e r r o g a t o » .[(Commenti).
E n o n è solo il generale C a d o r n a a dire che
le accuse n o n gli sono s t a t e c o n t e s t a t e .
Vi sono d o c u m e n t i che la Commissione n o n
h a v e d u t o m a i o n o n ha v o l u t o o n o n hap o t u t o vedere.
Ad esempio, sul t r a g i c o episodio di Oslavia, a p r o p o s i t o del quale f u f a t t a a n c h e
allora a d un generale la f a m a di sanguinario, esistono r a p p o r t i del c o m a n d a n t e del
Corpo d ' a r m a t a del n o v e m b r e e dicembre
1915, r a p p o r t i che io ebbi fin d'allora-ed ho
rintracciato.
E b b e n e in questi r a p p o r t i vi è t a l e gelosa difesa del n o s t r o soldato c o n t r o c h i u n que cercasse di p o r t a r l o all'azione q u a n d o
n o n t u t t o era p r o n t o per il suo svolgimento,
che b a s t e r e b b e a e s a l t a r e quell'ufficiale generale.
,
E c c o q u a n t o egli scrive circa l ' a t t i t u dine a r i p r e n d e r e i m m e d i a t a m e n t e l'azione
offensiva : « A n c o r a il mio b a t t a g l i o n e n o n
a v e v a c o m i n c i a t o a sfìlarè la sera preced e n t e dallo sbocco del p,aese per recarsi ad
Oslavia ed ho visto non 'degli uomini, ma
dei pezzi di f a n g o a m b u l a n t i . Il f a n g o , il
f r e d d o , la m a n c a n z a di a d e g u a t o s o s t e n t a m e n t o a mio m o d o di v e d e r e giustificano
gli a p p r e z z a m e n t i degli ufficiali di sanitàche i n c i t a v a n o a s o s p e n d e r e l'azione ».
Voci all'estrema sinistra.
Chi è questo
generale ì
C H I E S A . I l generale Capello.
Ora la Commissione la quale n o n ignora
che cosa significasse, di f r o n t e al C o m a n d o
S u p r e m o , osar di c o n t r a s t a r e la v o l o n t à
di un ufficiale generale, a v e v a il dovere,
p a r l a n d o di quel g r a v e incidente, di contes t a r e l ' a c c u s a , e di r i n t r a c c i a r e , come l'ho
t r o v a t o io, quel r a p p o r t o .
(Commenti).
Un esempio a n c o r a . Il generale Caviglia,
il vero v i n c i t o r e di V i t t o r i o Veneto, che
a p p a r t e n n e alla s e c o n d a a r m a t a , n o n f u
n e m m e n o lui i n t e r r o g a t o .
Onorevoli colleghi, poiché in uria mozione sospensiva non mi è d a t o di svolgere
— 20892 —
Atti Par lamentali
LEGISLATURA X X I Y -
la
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
argomentazioni di merito, io ho voluto soltanto darvi gli spunti di una documentazione, che ritengo la Camera abbia il dovere di raccogliere con una inchiesta parlamentare nell'interesse dell'onore del nostro esercito.
Non troveremo di peggio, troveremo di
meglio, ma le responsabilità saranno decisamente bollate. Il popolo italiano non
può accontentarsi di sentire che alcuni generali sono messi a riposo ed in pensione
per anzianità di servizio.
È necessario che almeno tutti i materiali raccolti dalla Commissione siano messi
a disposizione della Camera con le necessarie illustrazioni, con tutti gli interrogatori assunti.
L'onorevole Nitti ha detto ieri : una
volta che certe questioni sono poste, è meglio
risolverle subito. D'accordo ; ma quando si
ha davanti una materia esplodente bisogna
t r a t t a r l a (il collega della guerra lo insegna)
non sommariamente, ma con tutte le precauzioni imposte dalla scienza.
Considerate la stessa circospezione del
gruppo socialista. Ieri la proposta di discutere l'inchiesta è stata presentata da un
socialista irregolare !..,
P R E S I D E N T E . Onorevole Chiesa, non
entri nel merito ! Si limiti alla sospensiva.
C H I E S A . Il concetto del Governo è
questo: discutere per chiudere e finirla.
Ebbene, noi sentiamo profondamente che
davanti a un disastro che ci è costato
molti miliardi; nel quale abbiamo perduto
quattromila cannoni e bombarde e 50 mila
dei nostri uomini, non è possibile passar sopra
a precipizio a tutte le responsabilità. Per
finire ogni gazzarra bisogna fare la luce
completa, bisogna poterne discutere- in
giorni di calma e di serenità. Voi credete
di chiudere la porta oggi, e domani l'apriranno i comizi elettorali.Invece, se andiamo . a fondo di questa
verità, passerà ancora qualche tempo (sono
già del resto passati due anni) ma i rappresentanti del paese che verranno al nostro posto saranno messi in grado di prospettarsi il passato in t u t t a la sua grandezza storica. Saranno giudicate le colpe
degli uomini e saranno date le sanzioni con
cognizione di causa, senza che l'idea delle
rivendicazioni del nostro diritto possa essere toccata.
I l Governo crede oggi di poter costringere il dibattito in un breve numero di sedute. A che prò, onorevole Nitti, t a n t a
('arnera
dei
TORNATA DEL 6 SETTEMBRE
Dovutati
1919
premura ? Ormai conosciamo il sommario
ed è il fondo della cosa che dobbiamo vedere
e mostrare al paese. Vogliamo sanzionare
una forma sicura di indagine, che dica alla
nazione : sii tranquilla; la luce sar a fatta,
la verità non deformata sarà conosciuta e
tu saprai tutte le tue sventure, ma anche
t u t t a la tua gloria.
P R E S I D E N T E . A termine dell'articolo 93 del regolamento, sulla proposta di sospensiva hanno diritto di parlare due deputati a favore e due contro.
Ha chiesto di parlare contro la sospensiva l'onorevole Modigliani.
Ne ha facoltà.
M O D I G L I A N I . Desidero dire prima di
tutto che i colleghi del gruppo parlamentare
socialista mi hanno incaricato di parlare
contro la sospensiva non perchè sia nostro
desiderio (già lo dichiarai ieri) di valerci di
questa discussione a scopo, per dirla in sin-,
tesi e rapidamente, di scandalo, Non crediamo che questo gioverebbe alla educazione politica del paese, non crediamo che
servirebbe come premessa logica a nessuna
delle conclusioni, a cui questa discussione
dovrebbe pure condurre.
Parlo contro la sospensiva perchè, se
si son potuti avere da molti, ed anche
da qualcuno di n o i , dei dubbi sulla
opportunità di questa discussióne, oggi
che essa è posta, rinviarla vorrebbe dire
suscitare nel paese una impressione che
più penosa non potrebbe immaginarsi. Il
paese potrebbe aver capito questo ragionamento : « Vi è un documento, non
sufficientemente ragionato e documentato
perchè ,si possa stabilirne il valore e la
portata probatoria; tocca al corpo elettorale dare, anche attraverso questo documento, il proprio giudizio sulla guerra ».
I l paese potrebbe anche aver calcito il
convincimento di questa Camera di non essere il giudice più autorizzato per sentenziare sulle vicende di cui oggi si discute.
Questa Assemblea è composta di persone
delle quali molte, tutti quei fatti sapevano
e pur li hanno taciuti fino a che i fatti stessi
non hanno prodotto le più dolorose conseguenze. E b b e n e : forse il paese avrebbe campito che questa Assemblea, dai complici
silenzi non si fosse ritenuta la più autorizzata a elevarsi giudice contro alcuni dei
responsabili di quei fatti. Questa Assemblea
ha cercato troppo spesso nel nome del generale Cadorna^ pronunziato da oratori di
t u t t e le parti della Camera, occasione propizia a manifestazioni coreografiche e non
Atti Parlamentari
LEGISLATURA XXIY -
-— 20893 —
la
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
Camera
tìei
TORNATA DEL 6 SETTEMBRE
Deputati
1919
può oggi erigersi a e o n d a n n a t r i c e t r o p p o » d i m o s t r a n o che la s o s p e n s i v a gli è g r a d i t a
s p e c i a l m e n t e p e r c h è i m p e d i r e b b e q u e l l a dil e v e r à di questo f u n z i o n a r i o .
scussione, che. o r a m a i è i n e v i t a b i l e . Io la
I n d e f i n i t i v a s p e t t a v a p r o p r i o al P a r l a p r e g o , signor P r e s i d e n t e , di c o n v i n c e r s i che
mento richiamarlo a tempo all'adempimento
n o n sono f u o r i dei l i m i t i r e g o l a m e n t a r i .
delle sue f u n z i o n i , c o s t r i n g e r l o a r e s t a r e nei
Si era f o r m a t a u n ' o p i n i o n e a r t i f i c i o s a
l i m i t i delle sue a t t r i b u z i o n i , e, d o v è la inche i d i s f a t t i s t i f o s s e r o t u t t i da una c e r t a
c a p a c i t à o il t e n t a t i v o di s u p e r a r e quei
p a r t e , e i p a t r i o t i ed i f a u t o r i d e l l a v i t t o l i m i t i fossero r i s u l t a t i , i n v i t a r l o a c e d e r e
ria t u t t i d a l l ' a l t r a . L e r e s p o n s a b i l i t à della
il posto a d a l t r i , eli e meglio di lui a v e s s e
s c o n f i t t a e r a n o t u t t e del c a r i s s i m o c o l l e g a
p o t u t o p r o v v e d e r e alle f o r t u n e m i l i t a r i
T r e v e s , e nessun a l t r o ci e n t r a v a per n u l l a .
d ' I t a l i a . I l P a e s e q u e s t o a v r e b b e p o t u t o caMa ecco a r r i v a r e u n a C o m m i s s i o n e (della
pire; e a v r e b b e p o t u t o q u i n d i ritenere, c o m e
q u a l e noi s o c i a l i s t i n o n f u m m o né p a r t e
noi r i t e n i a m o , che il g i u d i z i o su C a p o r e t t o
nè t e s t i m o n i ) la q u a l e r i p e t e p i ù d e t t a g l i a spetta in u l t i m a analisi al c o r p o e l e t t o r a l e .
t a m e n t e q u e l l o che a v e v a i n t u i t o la o n e s t a
Ma o r a m a i la q u e s t i o n e è p o s t a , e non è
p a r o l a del m i n i s t r o A l f i e r i nella sua esposip o s t a da noi.
zione in C o m i t a t o segreto e c o n c l u d e c h e l e
È p o s t a , si p u ò dire, dallo stesso Gor e s p o n s a b i l i t à vere sono da r i c e r c a r s i alverno. E d a l l o r a n o n è p i ù p o s s i b i l e dire
t r o v e , per q u a n t o la C o m m i s s i o n e stessa
al P a e s e : t u n o n s e n t i r a i d i s c u t e r e . I l P a e s e
n o n neghi l ' e s i s t e n z a di f a t t i d ' i n d o l e psic o m p r e n d e r e b b e s o l t a n t o che si è v o l u t o
c o l o g i c a c o l l e t t i v a , che s a r e b b e g e s u i t i c o
tenergli n a s c o s t o q u a l c h e cosa. P e r c h è , per
n o n c o n s i d e r a r e , e n o n n e g h i che v i f u r o n o
g r a n d e che sia s t a t a la p o l e m i c a giorr i p e r c u s s i o n i di a v v e n i m e n t i p o l i t i c i , di
nalistica s u l l ' i n c h i e s t a , t u t t i siete p e r s u a s i ,
cui s a r e b b e f o l l e n o n r i t e n e r e che a b b i a n o
e l ' o n o r e v o l e Chiesa stesso è c o n v i n t o q u a n t o
a v u t o u n a c e r t a efficienza nel d e t e r m i n a r e
me, che la discussione di questi giorni rilo s t a t o delle t r u p p e .
c h i a m e r à u n a più v a s t a z o n a della o p i n i o n e
pubblica italiana a considerare l'inchiesta.
N o i stessi, che s i a m o gli a u t o r i l e g i t t i m i
Q u i n d i se il P a r l a m e n t o t a c e s s e , c o n c o r r e di quelle m a n i f e s t a z i o n i , d e r i v a n t i d a l direbbe a s o t t r a r r e a l a r g h e c o r r e n t i d e l l ' o p i r i t t o i n c o e r c i b i l e e d a l d o v e r e a n z i di maninione p u b b l i c a i t a l i a n a i r i s u l t a t i dell'inf e s t a r e il p r o p r i o pensiero, mentiremmo- se
chiesta.
n e g a s s i m o di a v e r e a v u t o la s e n s a z i o n e preMa f o r s e q u e s t o a p p u n t o n o n è d i s c a r o
cisa che dai discorsi n o s t r i u n a r i p e r c u s s i o n e
a chi ha p r o p o s t o la s o s p e n s i v a , p e r c h è
d o v e v a v e n i r e . M a per noi è sufficiente per
questa i n c h i e s t a è p u r s t a t a pejc m o l t i u n a
a s s o l v e r c i d a v a n t i alla n o s t r a c o s c i e n z a , la
s g r a d i t a s o r p r e s a . Si era d a t o a d i n t e n d e r e
sicura c o n v i n z i o n e che d a l l a n o s t r a conper q u a t t r o a n n i che t gli a u t o r i della did o t t a d e r i v ò u n a p i ù p r e c i s a c o s c i e n z a nel
sfatta...
p r o l e t a r i a t o , e così e fin d ' o r a u n a m a g g i o r e
e m i g l i o r e sua. i n f l u e n z a n e l l a v i t a del P a e s e : *
P R E S I D E N T E . * Onorevole Modigliani
senza dire che i f r u t t i della n o s t r a r o n d o t t a
non entri nel m e r i t o . E l l a d e v e l i m i t a r s i a d
meglio m a t u r e r a n n o e più a p p a r i r a n n o nelesporre le r a g i o n i per le q u a l i n o n crede di
l ' i m m e d i a t o f u t u r o p o l i t i c o e s o c i a l e del
a c c e t t a r e la s o s p e n s i v a .
n o s t r o P a e s e e del suo p r o l e t a r i a t o : o n d e
M O D I G L I A N I . E i l a mi c o n s e n t i r à che il
ci c o n f e r m i a m o s e m p r e p i ù n e l l a c o n v i n '
mio d i r i t t o a r r i v i per lo m e n o fino a c o n f u ' zione che in o g n i caso la l i b e r t à c o n c e s s a
tare gli a r g o m e n t i d e l l ' o n o r e v o l e Chiesa.
alla m a n i f e s t a z i o n e d ' o g n i p e n s i e r o sinceraE l l a lo h a l a s c i a t o , ed ha f a t t o b e n e , sconm e n t e p r o f e s s a t o , sia da p r e f e r i r s i s e m p r e
finare...
n o n o s t a n t e i suoi s v a n t a g g i .
P R E S I D E N T E . Non ha sconfinato !
• M a la C o m m i s s i o n e , d o p o a v e r d a t o a t t o
M O D I G L I A N I . P r e n d o a t t o che s e c o n d o
di queste v e r i t à , s c o p r e che la p r e p a r a z i o l e i , l ' o n o r e v o l e C h i e s a n o n ha s c o n f i n a t o .
ne m i l i t a r e f u i n s u f f i c i e n t e ; c h e il s o l d a t o
Q u i n d i n o n sconfinerò io, se c o n s i d e r a n d o
è s t a t o s f r u t t a t o a t r o c e m e n t e ; che gli enorquegli a r g o m e n t i , li c o n f u t e r ò . . .
mi sacrifizi di s a n g u e sono s t a t i s p r o p o r P R E S I D E N T E . M a ella e n t r a in a l t r i '
z i o n a t i ai r i s u l t a t i o t t e n u t i ; che «il goargomenti !
v e r n o delle t r u p p e » è il p i ù s e v e r a m e n t e
- M O D I G L I A N I . N o , signor P r e s i d e n t e .
c o n d a n n a b i l e f r a t u t t i gli a t t i c o n t e s t a t i
E v i d e n t e m e n t e ella n o n mi h a c o m p r e s o o
a C a d o r n a e suoi d i p e n d e n t i . E q u e s t i acio mi sono s p i e g a t o m a l e .
certamenti colpiscono, onorevole Chiesa,
H o v o l u t o dire ed a f f e r m o che le cona n c h e q u e i d e p u t a t i , che n e l l ' e s e r c i z i o del
siderazioni esposte dall'onorevole Chièsa,
Aiti
— 20894 —
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
Ia
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
loro .ufficio, e degli speciali incarichi, essendo a più diretto c o n t a t t o con gli alti
comandi, f u r o n o c e r t a m e n t e più i n f o r m a t i
di noi, per esempio, .del fiume di sangue,
che colle decimazioni si spargeva, nella illusione di irrobustire lo spirito del soldato
italiano.
Ma t u t t i t a c q u e r o . Toccò a noi cimentarci, ancora u n a volta, colla taccia di disfattisti e di t r a d i t o r i q u a n d o p o r t a m m o
qui dentro la rivelazione di quei f a t t i , che
t u t t i s a p e v a t e e che t u t t i a v e t e taciuto.
Oggi questi f a t t i rivelati, non da interviste giornalistiche o da chiacchiericci dei
commissari, ma dal testo della relazione,
rivoltano la coscienza italiana, e sarebbe
comodo di rinviare t u t t o .
E b b e n e n o ! Non è possibile! E d io voglio anche c o n f u t a r e un altro degli argomenti che l'onorevole Chiesa ha p o t u t o
svolgere, senza che il Presidente io tacciasse
di sconfinamento. Alludo al t e n t a t i v o f a t t o
dall'onorevole Chiesa, in occasione della sospensiva, di -svalutare a n t i c i p a t a m e n t e il
responso della .Commissione di inchiesta.
Onorevole Chiesa, ella ha o n e s t a m e n t e
>
1
confessato il nome del generale che voleva
elogiare come buono in base ad u n a circolare del 1915. E, per combinazione, proprio
quel generale Capello, che la Commissione
d ' i n c h i e s t a più fieramente colpisce anche
dal p u n t o di vista del governo delle t r u p p e .
Mi lasci dire, onorevole Chiesa, senza
intenzione di speciale severità, che evident e m e n t e i c o n t a t t i con alcuni, degli accusati dispongono più f a v o r e v o l m e n t e verso
questi e meno f a v o r e v o l m e n t e verso gli altri.
Ma ciò rende anche meno ammissibile il
suo t e n t a t i v o di s v a l u t a r e il responso della
Commissione.
Sono il primo a riconoscere che la Commissione non ha detto t u t t o quello che
a n d a v a detto. 1 poteri le m a n c a v a n o ; forse
le indagini h a n n o fallito in qualche p u n t o ,
ma' io che vorrò criticare le conclusioni
della Commissione d'inchiesta, io deside- 1
roso di sanzioni e di giudizi molto più
radicali, ho il dovere di riconoscere che lo.
sforzo di raggiungere la verità e di enunciarla nella f o r m a più corta e più scrupolosa, è manifesto nella Commissione*d'inchiesta.
È t r o p p o comodo s v a l u t a r e il presidente
perchè il Governo lo m a n d ò a p o r t a r e non
so quale ambasceria alcuni anni or sono a
Vienna. È t r o p p o comodo s v a l u t a r e uno
dei commissari, nostro collega, mentre per
il solo f a t t o che non si è dimesso, a p p a r e
!
v
Camera
dei
TORNATA DEL. :,6 SETTEMBRE
Deputati
1919
evidente aver egli o t t e n u t o i mezzi istrutt o r i che secondo l'Onorevole Chiesa quel
commissario erigeva, minacciando le proprie dimissioni. È t r o p p o comodo t e n t a r e
di s v a l u t a r e la Commissione d'inchiesta aff e r m a n d o , senza p r o v a r l o (non posso credere che ciò sia vero e la l e t t u r a sia pure
sommaria dell'inchiesta mi autorizza a non
associarmi a tale accusa), che i colpevoli
non f u r o n o interrogati. Questo non risulta
e c e r t a m e n t e i più fieramente colpiti f u r o no sentiti. Io sono d'accordo nel chiedere
che siano r i c h i a m a t i t u t t i gli a t t i istruttori e messi a disposizione dei d e p u t a t i per
lo meno nella segreteria; p o t r e m o così vedere se le indagini f u r o n o sufficienti, ma
non posso consentire che si svaluti a priori
quel responso della Commissione con quelle
accuse che, voglio dirlo con t u t t a sincerità,
hanno un c a r a t t e r e n e t t a m e n t e defensionale a f a v o r e di qualcuno dei colpevoli.
E l'onorevole Chiesa in sede di sospensiva è a r r i v a t o nientemeno che ad a t t a c c a r e
a priori i r i s u l t a t i della Commissione d'inchiesta, anche laddove il suo responso trova
maggiore consenso, laddove c o n d a n n a l'uso
b a r b a r o , incivile, inutile e d i s f a t t i s t a delle
decimazioni, di quelle orribili fucilazioni
senza giudizio, « di colpevoli o non », come
dicono le circolari che f u r o n o lette in quest'Aula proprio 'da chi ha l'onore di parlarvi.
P u r di s v a l u t a r e anche questa p a r t e delle
conclusioni dell'inchiesta, l'onorevole Chiesa
ci ha f a t t o un lungo ragionamento per sostenere che quei sistemi semplicemente criminosi d i v e n t a v a n o quasi una necessità sono sue p a r o l e - i n c o n s e g u e n z a dell'inefficace funzionamento della giustizia militare in
zona di operazioni ! E b b e n e il Governo ha
già risposto, q u a n d o ha f a t t a sua la cond a n n a della Commissione d'inchiesta e ha
denunciato alla giustizia militare le fucilazioni criminosamente a r b i t r a r i e . E all'onorevole Chiesa io voglio far rilevare che
quel generale Capello che, secondo la circolare ora letta, si impietosiva nel .1915per il t r o p p o fango di certi r e p a r t i , ha poi
dato il proprio nome a quei cimiteri di orrenda memoria, di cui parla anche la Commissione d'inchiesta.
Sempre per s v a l u t a r e l'inchiesta, l'onorevole Chiesa ha detto che non si è t e n u t o
conto della conquista di Gorizia. È invece vero che se ne è t e n u t o conto. Bicordo f r a l'altro precisamente che proprio
la vittoria di Gorizia viene f a t t a valere (e
secondo me a torto) come scusante della>
IAtti
—
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
l
a
SESSIONE -
20895
—
DISCUSSIONI -
m a n c a t a r e m o z i o n e del C a d o r n a d o p o i
f a t t i del T r e n t i n o .
I n s o m m a n o n n n a delle ragioni a d d o t t e
per s v a l u t a r e a priori {nei limiti in cui f u
o r d i n a t a , e negli i n t e n t i con cui f u effett u a t a ) l'inchiesta, p u ò essere a c c e t t a t a .
Ed allora n o n r e s t a da e s a m i n a r e che u n
p u n t o : la p r e o c c u p a z i o n e politica p e r q u e s t a
discussione alla vigilia delle elezioni.
Signori, se vogliapao meritare, il v a n t o
(che la Camera a p p l a u d i v a t e s t é , q u a n d o
il v a n t o era nelle p a r o l e del p r e s i d e n t e del
Consiglio) il v a n t o di essere la d e m o c r a z i a
più vera e che più s o l l e c i t a m e n t e a c c e r t a la
verità, d o b b i a m o a v e r e il coraggio del dolore e della visione degli a v v e n i m e n t i del
nostro paese. L a v a n t e r i a a p p a r i r à invece
demagogica e v a n a , se a p p e n a viene l'ora del
dolore, del m-ea culpa, del confiteor, con un
cavillo p r o c e d u r a l e q u a l u n q u e , si r i m a n d a
•un esame di questo genere affinchè gli elettori possano d a r e il v o t o p r i m a che lo scandalo a b b i a d i l a g a t o . N o n si può e n o n si
deve r i n v i a r e , a p p u n t o perchè, siamo alla
vigilia delle elezioni.
Il paese ha d i r i t t o di r i c e v e r e da questa discussione t u t t i i c h i a r i m e n t i su t u t t e
le conclusioni della Commissione d'inchiesta. Vi sono errori? Ve ne sono c e r t a m e n t e .
E c h i u n q u e a b b i a cognizione di d a t i da
cui derivino correzioni, v e n g a qui alla tribuna, e li esponga c h i a r a m e n t e c o n t r o
chiunque e su q u a l u n q u e p u n t o si d e b b a '
fare la correzione. I l paese h a d i r i t t o di
assistere o r m a i a q u e s t o secondo giudizio
"sulla d i s f a t t a di C a p o r e t t o .
R i c o r d a t e che cosa h a v o l u t o dire p e r il
nostro paese l ' a v e r seguito u n diverso metodo dopo la d i s f a t t a del T r e n t i n o , Ne
parlo p e r c h è a n c h e di questo l ' o r a t o r e che
mi h a p r e c e d u t o ha t e n u t o p a r o l a per aff e r m a r e che la Commissione a v r e b b e t r a s c u r a t o ogni a c c e r t a m e n t o al r i g u a r d o . I o
non ho a n c o r a d e d i c a t o a t u t t e le p a g i n e
del v o l u m e l ' a t t e n z i o n e precisa che occorre
per dire con sicurezza se l ' a d d e b i t o è ogg e t t i v a m e n t e f o n d a t o ; m a in ogni m o d o la
Camera pensi che se d o p o la d i s f a t t a del
T r e n t i n o essa avesse p o t u t o f a r e in pubblico le discussioni che fece in segreto, se
avesse p o t u t o in p u b b l i c o dire le cose c o n t r o
le quali i n v a n o il p r e s i d e n t e del Consiglio
•ài allora si levò, in s e d u t a p u b b l i c a , alter a n d o i r i s u l t a t i della s e d u t a s e g r e t a e inneggiando a C a d o r n a che nella s e d u t a seg r e t a era s t a t o c r i t i c a t o e c o n d a n n a t o . . . .
Voci all'estrema sinistra. E vero, è vero!
Camera dei
TORNATA DEL 6 SETTEMBRE
Deputati
1919
M O D I G L I A N I . ...se quella discussione
fosse a v v e n u t a in pubblico, forse n o n si
s a r e b b e r o a v u t i a d e p l o r a r e m o l t i degli avv e n i m e n t i ulteriori. (Approvazioni
all'estrema
sinistra).
P e r esempio, il paese avrebbe^ s a p u t o
fino da allora, che il generale C a d o r n a n o n
era alle sue p r i m e a r m i in quel suo comun i c a t o del 28 o t t o b r e 1917 (colleghi, legg e t e quel p r i m o v o l u m e dell'inchiesta che v
n o n è i n u t i l e per le n o s t r e discussioni, che
è i n d i s p e n s a b i l e anzi, ed è forse più necessario del secondo, nel quale sono discusse
delle r e s p o n s a b i l i t à di indole generica, ment r e i f a t t i precisi sono t u t t i nel p r i m o volume) il paese - dicevo - a v r e b b e s a p u t o
che il generale C a d o r n a n o n era alle p r i m e
a r m i q u a n d o il 28 o t t o b r e 1917 a l t e r a n d o i
f a t t i t e n t ò rovesciare sui s o l d a t i l ' o n t a della
sconfìtta, che era u n a conseguenza dei
suoi errori. (Interruzione del deputato
Arrivabene).
Si p o t e v a , onorevole A r r i v a b e n e , sorridere di queste cose un anno* fa. N o n è più
c o n s e n t i t o ora, dopo il responso della Coni- "
missione d ' i n c h i e s t a . N o n è più c o n s e n t i t o !
So a n c h ' i o che le debolezze collettive
del T r e n t i n o e di C a p o r e t t o sono vere (ebbero del resto infiniti p r e c e d e n t i in t u t t i
gli eserciti e in t u t t e le battaglie), ma è
m e n d a c e chi f o n d i nel t r a d i m e n t o e nella
v i l t à dei s o l d a t i le ragioni della s c o n f ì t t a .
E p p u r e q u e s t o era d e t t o nel b o l l e t t i n o Cad o r n a del 2.8 o t t o b r e 1917...
P R E S I D E N T E . Onorevole Modigliani,
t o r n o a r i p e t e r l e di n o n e n t r a r e nel m e r i t o .
Si occupi della p r o p o s t a sospensiva !...
M O D I G L I A N I . D i s c u t o in linea di conf u t a z i o n e di un a r g o m e n t o che ella, onorevole P r e s i d e n t e , ha l a s c i a t o t r a t t a r e dall ' o n o r e v o l e Chiesa. Sono d u n q u e nel mio
d i r i t t o . E b b e n e il c o m u n i c a t o C a d o r n a dell ' o t t o b r e 1917 non era il p r i m o del genere.
E se d o p o il T r e n t i n o la C a m e r a avesse discusso in pubblico, il paese a v r e b b e s a p u t o
.che a n c h e dopo la d i s f a t t a del T r e n t i n o (io
lessi qui in s e d u t a segreta..., spero di a v e r l o
f r a le mie c a r t e se q u a l c u n o lo desiderasse...
l ' o r d i n e di servizio, e m a n a t o allora dal generale C a d o r n a ) a n c h e allora la colpa f u
d a t a alle t r u p p e , e c h e allora si fecero fucilazioni di soldati, in seguito alle colpe dei
generali !
Ah ! se la Camera avesse a c c e r t a t o allora quello che oggi u n p r o v v e d i m e n t o di
G o v e r n o a t t e s t a essere s t a t a u n a c a l u n n i a
(la c a l u n n i a che d a l l ' A l t o C o m a n d o si rove-
Atti Parlamentari
g""--™»—1
— 20836 —
i
LEGISLATURA XXIV -
I a SESSIONE -
DISCUSSIONI -
sciò sul generale B r a s a t i , che f u indicato
come responsabile della d i s f a t t a e che un
p r o v v e d i m e n t o di Governo oggi restituisce all'onore della carriera) se la Camera
avesse a c c e r t a t o in pubblico questo ed altro,
forse molte cose successe poi non sarebbero
successe !
E oggi, o signori, volete ricominciare il
giuoco? B i m a n d a r e ancora una volta a discussione?
No, signori! Ormai ogni occasione deve
essere colta perchè si discuta ! A chi dice
che la discussione non è o p p o r t u n a noi rispondiamo che la discussione è s t a t a voluta dal Governo che è certo il migliore giudice della o p p o r t u n i t à .
Non so se la discussione si chiuderà con
decisioni precise. So che deve farsi !
Non è possibile rinunziarvi, onorevo e
Chiesa, nemmeno per l'unica ragione notevole che ella ha a d d o t t o in f a v o r e della
sospensiva : la necessità cioè di una p u vasta inchiesta."
Onorevole Chiesa, ella • ha in anticipazione t u t t e le nostre fiVme per una proposta di inchiesta p a r l a m e n t a r e , purché non
la limiti come l'ha l i m i t a t a nel suo ordine
del giorno.
Oh ! Non vale la pena di scomodare 14
o 15 f r a d e p u t a t i e senatori per ricominciare ad indagare sulle mosse delle brigate
e delle divisioni f r a il 23 di o t t o b r e e il 6
o 7 di novembre. O r a m a i di quello ne sappiamo t u t t o quanto occorre. Inchiesta ha
da essere, ma su t u t t a la guerra, onorevole
Chiesa, su t u t t i i f a t t o r i della sconfìtta ! (Rumori — Interruzioni
a destra).
Voci a destra. Della v i t t o r i a !
(Rumori).
M O D I G L I A N I . Signori, non tollererò
che voi fìngiate di avere capito che secondo me il risultato militare della guerra sia
stato la sconfìtta. Voi vi riscaldate a f r e d d o !
(Rumori).
Forse t u t t a la discussione (già se ne
sono a v u t i accenni) si risolverà in un tent a t i v o di c o n t r a p p o r r e manifestazioni a
f r e d d o alla r e a l t à dolorósa delle pagine
s t a m p a t e . Ma questo non ci f a r à tacere. Io
ho detto che Caporetto f u una sconfìtta; e
su questo non possiamo non essere d'accordo !
Ho detto che una più vasta inchiesta
occorre, ma su t u t t a la guerra: sulle origini, sui risultati complessivi, sulla sconfitta, su t u t t i gli svolgimenti.
Ecco perchè io chiedevo ieri che si mettesse all'ordine del giorno anche la discussione di t u t t e le altre indagini già compiute.
Camera
--•-•-...
dei
Deputati
TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1 9 1 9
Ecco perchè si deve indagare, onorevole
Chiesa, anche sul danaro tedesco, per vedere
se esso abbia corrotto coscienze e resa più
facile la sconfìtta, ma anche sull'oro degli
alleati, per vedere se altri vendè la coscienza agli alleati per a i u t a r e chi volle l'Italia
in guerra, e volle condurre la politica di
guerra, p i u t t o s t o a servizio d'interessi stranieri, che non a servizio di quelli del nostro paese.
I n d a g h i a m o fin che volete: su tutti, i
milioni, su t u t t o l'oro, su t u t t i i cascami
della guerra ! Ma allora, onorevole Chiesa,
ella ha d o p p i a m e n t e t o r t o di proporre
la sospensiva, perchè questa- discussione
non nuoce alla più v a s t a inchiesta, ma ne
è la dolorosa e necessaria prefazione.
Questa discussione non può i n f a t t i essere r i d o t t a , come taluno forse pensa, ad
una inutile e incompetente discussione militaresca f a t t a da a v v o c a t i e negozianti.
Sarebbe t r o p p o misera cosa ! Nella prima
occasione che ci si presenta di dire t u t t a la
verità, dobbiamo dirla t u t t a , con animo dolorante, non con animo di gente che si rallegra delie disgrazie di casa propria, dobbiamo dirla con nobiltà, senza veli, s^enza reticenze, colla convinzione p r o f o n d a che la
verità soltanto, la verità intera, può servire iii questo momento al .nostro paese.
(Vivissimi applausi all' estrema — Commenti
sugli altri banchi).
' P B E B I D E N T E . H a chiesto di parlare
contro la sospensiva, l'onorevole MontiGuarnieri.
Ne ha facoltà.
M O N T I - G U A B N I E B I . Dico subito che
parlerò brevemente. Io sono contrario alla
p r o p o s t a sospensiva dell'onorevole Chiesa
per alcune delle ragioni esposte dal collega
Modigliani, ma anche per altre.
Il collega Chiesa l a m e n t a v a che il presidente del Consiglio abbia voluto questa
pubblica discussione. Io t r o v o invece che
il presidente del Consiglio ha f a t t o bene.
Se una colpa egli ha, è quella di aver provocato questa discussione qui d e n t r o t r o p p o
t a r d i , e di aver permesso invece che essa
-avesse luogo prima sulla pubblica stampa
ai danni del nostro esercito e del nostro
paese. D a l m o m e n t o però che l'ouorevole
N i t t i è t o r n a t o , per q u a n t o t a r d i , sulla viadi Damasco, io non posso n a t u r a l m e n t e rimproverarlo.
L'onorevole Chiesa ha t e n t a t o di. scred i t a r e l'inchiesta e lo ha f a t t o , ma lo ha
f a t t o , absit iniuria verbis, con un piccolo, piccolissimo argomento, r i c o r d a n d o cioè che
Atti
LEGISLATURA
XXIV -
Camera dei Deputali
20897
Parlamentari
Ia
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
il presidente della Commissione generale
Caneva era andato a portare, in non so
quale anno, qualche cosa all'imperatore
d'Austria. L'onorevole Chiesa evidentement e quando ciò diceva, dimenticava quali
grandi servizi abbia reso all'esercito e al
paese il generale Caneva, di cui è doveroso
pur ricordare l'opera prestata in Africa,
con vantaggio grande del nostro paese.
(Approvazioni).
L'onorevole Chiesa ha avuto parole agrodolci anche per i nostri colleghi Raimondo
e Stoppato che appartennero alla Commissione. Ora se l'onorevole Chiesa avesse con
grande sincerità giudicato l'opera della
Commissione d'inchiesta, si sarebbe certamente risparmiato quelle parole all'indirizzo dei nostri colleghi, i quali hanno compiuto tutto il loro dovere, in un momento
diffìcile, con animo e metodo nobilissimo.
La Camera e il paese devono esser loro
grati, come gratitudine devono a t u t t i i
componenti della Commissione per l'opera
prestata, opera non inspirata ad altro sentimento che a quello della verità e del dovere.
L'onorevole Modigliani diceva un momento fa che è necessario sapere la verità.
Certamente, tutti noi vogliamo saperla la
verità ! Ma la parola tradiva il pensiero
dell'onorevole Modigliani e, mi si consenta,
dei suoi amici politici, quando aggiungeva
che la Camera e il paese devono sapere la
verità su tutti i fattori della sconfìtta !
No, onorevole Modigliani, noi non vogliamo limitare la discussione al fatto doloroso di Caporetto ! Vogliamo che la verità si sappia t u t t a i n t e r a ! Vogliamo.che
se ci sono responsabilità, di qualsiasi genere, siano deplorate e punite ; ma vogliamo anche uscir fuori una buona volta
da questa morta gora ! I l paese ha diritto
una buona volta di sapere anche quanto
di bello, di buono, di nobile, di eroico, di
glorioso il nostro esercito abbia compiuto
dal primo giorno sino all'ultimo della
guerra. ( V i v i s s i m e
approvazioni).
Abbiamo assistito in questi giorni, in
questi mesi, dopo la grande vittoria di Vittorio Veneto, ad un'opera continua, abominevole di discreditamento del nostro esercito (Vivissime
approvazioni
— Rumori all'estrema sinistra)
quasi che i soldati non
avessero risposto all'appello, quasi che non
, avessero inteso la voce della P a t r i a cheli
chiamava al compimento di un sacro doyere ! ( Vivissime approvazioni
— Rumori ed
interruzioni air estrema
sinistra).
TORNATA D E L
6 SETTEMBRE
1919
P R E S I D E N T E . Onorevoli colleghi, non
interrompano !
M O N T I - G U A R N I E R I . Noi vogliamo che
si sappia t u t t o ! Non vogliamo limitare la
discussione a fatti singoli e dolorosi. (Interruzioni all' estrema
sinistra).
P R E S I D E N T E . La finiscano di interrompere ! Rispettino la libertà di parola !
M O N T I - G U A R N I E R I . Noi vogliamo che
il paese sappia t u t t a la purezza e la grandezza della guerra italiana ; sappia quanta
gratitudine esso deve all'esercito ed all'armata ( Vive approvazioni — Rumori e interruzioni aiV estrema sinistra) per modo chei nostri
soldati ed i nostri marinai non possano
aver mai il diritto di dire che la Camera italiana ha troppo presto dimenticato la grandezza dell'opera loro spesa t u t t a quanta
per la libertà, l'unità e l'indipendenza della
P a t r i a ! ( Vivissime approvazioni
— Vivi applausi — Rumori all' estrema sinistra). :
N I T T I , presidente del Consiglio, dei minisiri, ministro dell'interno. Chiedo di parlare.
• P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.
N I T T I ^presidente
del Consiglio-dei
ministri, ministro dell'interno.
Dirò brevemente
le ragioni, per cui il Governo si oppone in
forma recisa alla domanda di sospensiva
dell'onorevole Chiesa.
L'onorevole Chiesa ha detto che la discussione non può farsi soltanto sulle, risultanze di una inchiesta amministrativa,
di cui la Camera conosce unicamente la
relazione conclusiva, senza avere in esame
tutti gli altri elementi di giudizio.
E d ha accennato ad. altre ragioni, per le
quali, a suo avviso, è opportuno sospendere
la discussione e nominare una Commissione
parlamentare di inchiesta.
Mi consenta di dirlo l'onorevole Chiesa,
di cui riconosco il sincero sentimento di
patriottismo, che la proposta non ha nulla
che possa attrarre la nostra simpatia ed è
anche estremamente pericolosa.
Non solo i nervi degli individui, ma. anche i nervi delia Nazione hanno un limite
di resistenza. Non si può lasciare il paese
sotto la tensione d'animo di una continua
lotta e di una continua violenza. •
Orbene stiamo discutendo oggi, 6 settembre,. i risultati di una Commissione
amministrativa di inchiesta, la quale, nominata il 12 gennaio 1918, ha impiegato
diciotto mesi per compiere i suoi lavori,,
mentre, per la sua semplicità, per essere
composta di sette membri e in prevalenza
di funzionari, poteva rapidamente assolvere il suo compito, o almeno assai più.
Atti
Parlamentari
—
20898
—
Camera dei Deputati
LEGISLATURA XXIV - 1* SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1919
rapidamente di una Commissione parlamentare.
,
,
RAIMONDO. I risultati sono noti da
tre mesi!
WITTI, presidente del Consiglio dei ministri, ministro delVinterno. Onorevole Baimondo, non faccio una ricerca delle cause
del ritardo. Constato il fatto che, per ragioni che possono essere indipendenti dalla
nostra volontà, solo dopo venti mesi riusciamo a discutere la relazione. In tali
condizioni volete nominare una Commissione d'inchiesta parlamentare, perchè probabilmente fra tre o quattro anni porti davanti al Parlamento nuove cause di ira, di
perturbamento della vita nazionale? E'perchè, e con quali risultati? L'onorevole Modigliani è andato più in la e ha detto che,
se si dovesse nominare una Commissione
d'inchiesta parlamentare, essa dovrebbe esaminare non solo le responsabilità della condotta della guerra, ma tutti i fatti che riguardano la guerra.
LUCCI. Compresa la dichiarazione!
NITTI, presidente del Consiglio dei ministri, ministro delVinterno. E facile comprendere quali violenti perturbamenti tutto ciò
porterebbe. E con quale vantaggio! Perchè,
onorevoli colleghi, possiamo obbedire a
due sentimenti, a un sentimento di giustizia astratta o a un sentimento di utilità
pratica. Se ad un sentimento di giustizia
astratta, credete voi che dalla violenza
delle passioni, dall'agitazione degli animi
e dal turbamento, che ne verrebbe, la giustizia avrebbe proprio molto da guadagnare?
Se poi volessimo obbedire ad un sentimento di convenienza pratica, vi pare che
valga la pena, proprio e soltanto nel nostro
paese, che deve pensare a ricostituire la sua
vita nazionale, creare questo stato d'animo? Sia dal punto di vista della giustizia,
sia da quello dell'utilità pratica, il Governo
deve dunque opporsi alla sospensiva.
Mi è stato domandato quale sia l'obietto
di questua discussione. Si discutono e si giudicarlo, onorevoli signori, i provvedimenti
del Governo ia seguito alle risultanze dell'inchiesta.
Il Governo è convinto di avere agito con
tutta obiettività e serenità e di aver compiuto il suo preciso dovere ; ma deve opporsi ad ogni proposta, che prolunghi questo episodio, facendo perdurare una violenta lotta interna nel paese.
Si è anche accennato all'imminenza delle elezioni. L'onorevole Modigliani lo ha
detto quasi come una minaccia per tutti
noi. Sì, ognuno di noi deve presentarsi agli
elettori e deve esporre la sua condotta e il
suo sentimento e la sua responsabilità. Ma
se discuteremo lealmente, dovremo dire
tutte le difficoltà vinte e gli sforzi compiuti, dovremo dire che, se anche in qualche cosa abbiamo errato (ed è spiegabile
in un movimento umano di questa grandiosità, con sei milioni di uomini sotto le
armi, in un paese che non aveva mai avuto
tradizioni di guerra, che era stato dominato
per secoli) abbiamo però anche saputo
compiere grandi cose! (Approvazioni vivissime).
Non abbiamo alcuna difficoltà di fare
il lungo elenco dei nostri errori, e non ho
difficoltà di dirvi che la lunghezza non mi
spaventa; ma vi è una lista ben più grandiosa, quella delle nobili cose che abbiamo
conquistate nel mondo, della salvezza che
abbiamo avuto, del confine riconquistato,
della libertà sicuramente difesa. Ora non
potremmo noi fare un più lungo elenco di
vostri errori ?
Noi ci presenteremo agli elettori, voi ci
accuserete, noi ci difenderemo» : ognuno deve
restare al suo posto, ognuno di noi deve
compiere la sua funzione nel mondo. (Commenti all'estrema sinistra).
D'altra parte credo che la grandiosità
del nostro sforzo e la bellezza della nostra opera meglio rifulgeranno dalla presente discussione.
Onorevoli colleghi socialisti, voglio parlare anche verso di voi con giustizia.
Ognuno di noi. compie la sua funzione
nel mondo, e benché voi siate avversari
della nostra società borghese,' la vostra
funzione critica, la funzione critica anche
di quelli, che fuori di qui ci rendono la vita
amara e insidiosa (poiché qui dentro, sfa
pure attraverso l'intolleranza formale, una
certa scambievole tolleranza si impone)
la vostra funzione di richiamarci alla realtà
ci rende un servizio. Ognuno di noi compie
il suo destino nel mondo. Yoi compirete la
vostra funzione combattendoci, ma io credo,
lasciatemelo dire alla vigilia delle elezioni
generali, che noi ci sapremo e ci potremo
splendidamente difendere. Noi sappiamo di
difendere i grandi interessi della patria e
sappiamo di difendere un'opera magnifica
ed alta. Ecco perchè ho desideratola discussione di questa inchiesta. Una sola
cosa profondamente mi avrebbe addolorato, quella di sentir dire che il Governo
e la grande maggioranza della Camera, e le
20899
f.H Parlamentari
l
LEGISLATURA XXIV - l
a
Camera dei Deputati
SESSIÓNE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1 9 1 9
«lassi, che il Governo rappresenta fossero
preoccupati di una discussione sugli avvenimenti e sulle responsabilità della guerra.
La proposta sospensiva, ove venisse accolta, ci metterebbe in una terribile difficoltà, perchè, il pubblico crederebbe che
qualche cosa si sia voluto evitare. Accogliendo la sospensiva e con essa la proposta
di inchiesta parlamentare ne verrebbero
due danni : il primo che, presentandoci al
pubblico ora, si direbbe che la questione è
aperta, e chi sa quali conseguenze ne scaturirebbero ; la seconda che per due, tre
o quattro anni ancora trascineremmo il
Paese in una lotta violenta di odii e di
passioni, che determinerebbe forse per lungo
tempo una divisione di animi profonda e
insanabile. Questo occorre assolutamente
evitare. E perciò il Governo si dichiara
nettamente contrario a ogni proposta sospensiva. ( Vivissimi applausi).
PRESIDENTE. Onorevole Chiesa, ella
insiste nella sua proposta sospensiva?
CHIESA. Poiché alla mia proposta si
dà un significato che essa non potrebbe
avere, dichiaro di ritirarla.
PRESIDENTE. Dunque la sospensiva
è ritirata.
Risultamento della votazione segreta.
PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la votazione segreta e invito gli onorevoli segretari a procedere alla numerazione dei
voti.
(Gli onorevoli segretari numerano i voti).
Comunico alla Camera il risultamento
della votazione segreta dei seguenti disegni
di legge : *
Per l'estensione dei diritti all'elettorato
politico e amministrativo alle donne: (1242)
Presenti e votanti. . . 229
Maggioranza
115
Voti favorevoli . . 174
Voti contrari . . . 55
(La Camera approva).
Distacco della frazione di S. Maria di
Arzachena dal comune' di Tempio e sua
costituzione in comune autonomo: (1243).
Presenti e votanti . . . . 229
Maggioranza
115
, Voti favorevoli . . 185
Voti contrari . . . 44
{La Camera approva).
1572
Manno preso parte alla votazione :
Abbruzzese — Abisso — Abozzi — Adinolfì — Agnelli — Agnesi — Albanese —
Amici Giovanni — Angiolini — Arlotta —
Arrigoni — Arrivabene —Astengo — AuteriBerretta.
Baccelli — Badaloni — Barzilai — Basile — Baslini — BelLati — Bélotti — Beltrami — Benaglio —JBerenini — Bertarelli
— Berti — Bettoni — Bevione — Bianchi
Vincenzo — Bissolati — Bocconi — Bonicelli — Boselli — Bouvier — Brizzolesi —
Bucceìli.
Calisse — Callaini — Camera — Camerini — Canepa — Canevari —• Cannavina
— Capece-Minutolo — Capitanio — Caporali —* Caputi — Caroti — Cartià — Casalini Giulio — Casolini Antonio — Castellino
— Cavallera — Gavazza — Cavilla — Celesia — Celli — Cermenati — Chiaraviglio —
Chiesa — Chimienti — Ciappi Anselmo —
Cicarelli — Ciccarone — Ciccotti — Cimorelli — Cioffrese — Cirmeni —•. Comandini
— Congiu — Cottafavi — Cotugno.
Da Como — Daneo — De Amicis —
De Bellis — De Capitani — De EeliceGiuffrida — Della Pietra — Dello Sbarba
— De Nava Giuseppe — Dentice — De Viti
de Marco — Di Francia —*Di Mirafiori —
Di Robilant — Di Saluzzo — Di Sant'Onofrio.
Facchinetti — Faelli — Faustini — Federzoni — Fiamberti — Finocchiaro-Aprile
— Foscari — Frugoni — Fumarola.
Gallenga — Galìini — Gargiulo — Gaudenzi — Gìacobone — Ginori-Conti — Giovanelli Alberto — Giretti — Giuliani —
Grassi — Guglielmi.
Landucci — La Pegna — Larizza —•
Larussa — Leone — Libertini Gesualdo —
Libertini Pasquale — Luciani — Luzzatti.
Macchi — Manfredi — Marangoni —
Marcello — Marchesano — Marciano —
Martini — Marzotto — Maury — Mazzarella — Merloni — Miari — Micheli — Miglioli — Milano — Miliani — Mirabelli —
Modigliani — Molina — Montemartini —
Monti-Guarnieri — Montresor — MorelliGualtierotti — Morisani — Mosca Gaetano
— Mosca Tommaso — Musatti. .
Nava Cesare — Nava Ottorino — Nitti
— Nunziante — Nuvoloni.
Orlando Salvatore.
Pacetti — Pala — Pansini — Pasqualino-Vassallo — Patrizi — Pavia — Pellegrino — Pennisi — Perrone — Pescetti —
Petrillo — Pietravalle — Pietriboni
Porzio.
— 20900 —
Atti Parlamentari
Camera dei Deputati
LEGISLATURA XXIY - 1 SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA BEL 6 SETTEMBRE 1919
B
DE F E L I C E - G I U F F R I D A . Onorevoli
Quarta.
Raimondo — Rava — Reggio — Renda colleghi, dopo il prologo sulla sospensiva,
— Riccio Vincenzo — Rizza — Rizzone — ' mi sono più che mai convinto che questa
Roi — Romanin-Jacur — Rondani — Ro- sia proprio l'ora di parlare. Soltanto la
sadi — Rossi Eugenio — Rossi Gaetano — Camera attuale non mi sembra l'ambiente
più adatto ad una discussione serena... Non
Rossi Luigi — Rubilli — Ruini.
Sacchi — Salomone — Salterio — San- perchè i moribondi non riescano a trovare
drini — Sanjust — Sarrocchi — Saudino in sè stessi la forza e la coscienza di pen— Savio — Scalori — Schanzer — Sciacca-^ sare e di giudicare. Anzi forse soltanto
Giardina — Scialo^ — Sciorati — Serra dinanzi alla morte si dicono certe verità e
— Sichel — Sioli-Legnani. — Sitta — So- si confessano segreti lungamente taciuti..derini — Soleri — Solidati-Tiburzi —Spe- Ma perchè questa Camera, che avrebbe dovuto essere sempre presente, durante la
trino — Stoppato — Storoni.
Tasca — Tassara — Tedesco —• Teodori guerra, è stata la maggiore responsabile, per
— Teso — Theodoli — Todeschini — Tor- volontaria assenza.
Essa non volle controllare, nè conoscere :
lonia — Toscanelli — Tovini — Treves —
volle soltanto, e volontariamente, ignorare.
Turati.
Quando, infatti, nella tornata del 7 diValenzani — Valvassori-Peroni — Vecembre 1916, io dissi : « Con una Camera
roni — Vicini — Visocchi.
costretta a tacere, per dovere di autosugZibordi.
gestione patriottica; con una stampa incatenata dalle blandizie del Comando e dalla
Sono in congedo :
censura ministeriale ; e le libertà costituCabrini - Cameroni — Cassuto.
zionali quasi interamente sospese dallo
Hierschel.
stato di guerra ; il controllo, esercitato con
Loero.
prudenza e con riservatezza, diventa un
Materi.
bisogno
superiore della difesa ed un doPeano.
vere
imprescindibile
della storia»; ebbene,,
Vigna.
quando parlai cosìmisuratamente delle eccesSono ammalati :
sive facoltà accordate al generale Cadorna,
la Camera mi urlò rumorosamente, la stamBattaglieri — Bignami — Bovetti.
pa mi aggredì selvaggiamente e un vecchio
Ciriani.
avanzo della violenta anima Crispina scrisse
Giovanetti Edoardo.
furibondo, rivolgendosi a Cadorna : FucilaJoele.
telo !
Morando.
Fu. gran ventura se, in quel momento e
Pallastrelli.
in
quell'ambiente,
il generale Cadorna non
Rellini — Roth.
venne elevato agli onori della dittatura,,
Sonnino.
per opera ed influenza, confessiamolo, dei
Varzi.
più caldi, più stimati e più sinceri patrioti
d'Italia.
Assenti per ufficio pubblico :
Fu così che il Comandante Supremo potè
Ciuffelli — Oodacci-Pisanelli — Gredaro agire
a suo solo talento, senza altro impulso
— Grespi.
che
quello
della sua volontà, senza altra
Tosti.
inibizione che il suo sconfinato orgoglio,
t
senza intervento di consiglieri, senza conSi riprende la discussione sulle comunica- siglio
di generali.
zioni del Governo relative alla relazione
Napoleone
convocò spesso i suoi genedella Commissione d'inchiesta istituita con rali. Moltke disse
che senza i lumi dei geRegio decreto 12 gennaio 1918
nerali non si può comandare un esercito.
P R E S I D E N T E . Poiché l'onorevole Chie- Cadorna solo non volle convocarli mai,
sa ha ritirato la sua proposta di sospensiva, nemmeno quando, in uno dei momenti più
dichiaro aperta la discussione sulle comu- tragici della guerra, il Consiglio dei mininicazioni del Governo relative alla relazione stri gliene rivolse speciale, sebbene timida
della Commissione d'inchiesta istituita con e sottomessa, preghiera.
Regio decreto 12 gennaio 1918.
Adesso,, poi, parlare di Caporetto, ma
Primo iscritto è l'onorevole De Felice. italianamente, e dimostrare che il Paese,,
Ha facoltà di "parlare.
tradito, è esente di ogni responsabilità, non
Camera
Atti Parlamentai•
LEGISLATURA X X I V -
Ia
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
vuol dire, no, s a b o t a r e la v i t t o r i a , può voler dire, t u t t ' a l più, denudare meglio la
colpa dei responsabili e consegnarne i e, . mi
alla storia, cancellando la oscura pagina di
un comunicato del Comando Supremo, che
tentò tristamente di disonorare 1' I t a l i a .
Caporetto non fu infatti una sconfìtta
nazionale, che possa offendere l'onore e la
dignità d ' I t a l i a . Caporetto fu il fallimento
di un uomo e di un Governo, che credettero di poter vivere ed agire fuori della logica dei tempi e senza limitazione e benefìcio di controllo, preparando così la disorganizzazione d e l l ' E s e r c i t o e del Paese.
È ciò che mi propongo di dimostrare,
esaminando succintame*j.te le varie t a p p e
di una via crucis nazionale, per la quale la
superba irresponsabilità d^l Comando e la
supina condiscendenza del Governo s t a v a n o
per condurre l ' I t a l i a alla rovina.
Comincio dalla prima t a p p a , le esitanze
iniziali, con qualche f r e t t a sorpassata dall'inchiesta.
E noto che sul Carso il generale Cadorna,
inaccessibile a qualunque consiglio, sostò
più di due anni, logorò il fior fiore dell'esercito, spense il nostro migliore entusiasmo e stancò il Paese.
Ma b a s t a essere stati una sola volta sull'Isonzo per sapere che non vi fu friulano
che non avesse riferito, sin dal primo giorno,
che t u t t a la linea di difesa austriaca, da Indria a Ternova, al Narros, a Trieste, era
completamente sguarnita di difesa.
Molti diedero preziosi particolari e si
offrirono di guidare personalmente le truppe. Ma il generale Cadorna non a v e v a bisogno di alcuna informazione e di nessuna
guida, e non prese in considerazione nè le
notizie nè le offerte.
Anzi, giunto a Villesse, fece fucilare il
segretario comunale, d o t t o r Portelli, e il di
lui figliuolo, che i n c i t a v a n o l'esercito a
marciare; e a B o m a n s , per lo stesso motivo, fece internare le p a t r i o t t i c h e famiglie
Gandolfi e Pasiani.
A Cervignano, ad Aiello, a Portese, a
Terzo, i n t a r t o , non rimanevano che pochi
austriaci in f u g a ; e la popolazione i t a l i a n a ,
che a gran voce gridava ai soldati : « Andate! andate avanti ! gli austriaci fuggono ! »
Ma.il Comando Supremo non credette e
non osò ! Dispose bensì un i m p o r t a n t e servizio d'informazioni. Ma non volle osare
nemmeno quando il colonnello Tarnaio, comandante del reggimento cavalleria Roma,
dei
TORNATA DEL 6 SETTEMBRE
Deputati
1919
i n c a r i c a t o di quel servizio, diede le seguenti
notizie:
,
.
Con nota 458, E . S.:
« a) A Monte S a n t o , a Podsabotin, a M o n t e
F o r t i n e a Merna : semplici spianamenti.
b) Artiglierie : Appena otto cannoni d a
campagna in t u t t o - di cui sei a Gorizia e
due a Sagrado.
c) Sulle alture di R o n c h i : semplici studi
e predisposizioni.
N
d) Sul Carso Monfalconese :
1. Ad un chilometro "da Monfalcone
verso Trieste : semplice spianamento.
2. A tre chilometri da Monfalcone verso
Trieste : piccolo fortino.
e) Al Bosco dell'Obelisco, sopra Trieste :
semplice spianamento.
/) Versante Carso Triestino : F i n o ai primi del mese nessun a p p r e s t a m e n t o a difesa;
giunte a Sesana quattro b a t t e r i e di artiglieria, ma non fermatesi.
g) Al P o n t e di Pieris :
Semplice a c c a t a s t a m e n t o di materiale *
predisposto per ostruzione (pali e materiale
di diroccamento) ».
E con a l t r a nota :
« a) Doversi escludere ancora e completamente la presenza di truppe germaniche
nelle confinanti regioni.
b) I n t u t t a la regione I s o n z o - V i p p a c c o C a r s o - F r i u l i austriaco essere raccolti una
cinquantina di mila uomini, di scadente
qualità fisica.'
Di questi, in t u t t o il Friuli austriaco, trovarsi soltanto un nucleo di 4500-5000 uomini.
c) Essere completamente menzognera la
voce, f a t t a spargere ad arte dall'autorità
militare di Gorizia, di un preteso concentramento di 5000 cavalieri nel Friuli Orientale,
ove non poteva trovarsi che una piccola
massa mista di 500 cavalieri compresi nella
cifra suindicata.
d) Avere il battaglione di artiglieri da
fortezza - già da tempo segnalato in arrivo
da Pola a Vippacco - accompagnato cannoni
da 120, obici da 15 e da 18 al Monte Nanos,
la qual cosa eloquentemente c o n f e r m a v a
l'intenzione di non apporre una seria resistenza sul Carso ; ma di ridursi a farla sul
Nanos.
e) A Gorizia (come dotazione di medio
calibro) esistere solo due obici da 18 (che
talun informatore avrebbe preteso far credere essere invece mortai da 210).
/) Essere questi due unici pezzi (che
o s t e n t a t a m e n t e venivano adoperati a fare
comparsa, a l t e r n a t i v a , or sull'uno or sull'altro dei rilievi orografici dell'Illirico, per
20902
B
—
Camera dei
Deputali
LEGISLATURA XXXV - 1 SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1919
far credere che tutta la regione fosse munita."
*
g) Sul Calvario essere piazzati soltanto
pezzi da campagna.
h) I tre pezzi del forte Santa Maria sull'Isonzo, che dalla voce pubblica venivano
classificati da 305, essere più vèrosimilmente
da 210 ».
Furono, in seguito, eseguiti diversi tasteggiamenti, da bersaglieri ciclisti e da
pattuglie di esploratòri e di zappatori, e
tutti risposero con la medesima augurale
segnalazione : « via libera ».
Ma l'ordine di attraversare l'Isonzo, con
tanta ansia atteso da tutto il Paese, non
venne nemmeno allora. Anzi « l'ordine di
operazione n. 2», del 25 maggio, consacra
la rinunzia momentanea all'Isonzo, assegnando alla l divisione, già pronta ad attraversarlo, il compito di «esplorare» in
direzione di Gradisca e di Sagrado, « mail
' più lontano possibile ».
•
Qualche tempo dopo, scrivevo dai luoghi, ad un membro del Governo, dopo di
avere indagato a fondo :
« Se non fosse delitto fare arrivare sino
all'orecchio del Governo la dimostrazione
positiva di alcune verità, ti farei parlare
con ufficiali insospettabili e leggere documenti decisivi, che ti farebbero rizzare i
pochi capelli che ti restano sul venerabile
e stimato capo. Ti potrei far conferire an«ehe, per citare qualcuno, con un alto funzionario civile dello Stato, il quale, in circostanze che è inutile esporre, ebbe la confidenza delle vanterie fatte dal generale
Boroevic a Lubiana, durante un banchetto
offerto ai propri ufficiali.
« Non avevamo preparato nel Friuli che
una scarsissima difesa - egli disse - ed avevamo anzi fatto ritirare da Trieste le banche e gli uffici pubblici, organizzando la
difesa'verso il Nanos... Lo stato maggiore
italiano non seppe approfittare e perdette
quella bella occasione per vedere Trieste...».
E inorgoglito di quel risultato aggiunse
stoltamente: « Adesso no, non la vedrà più...
Di qua non si passa! »
E di recente, il generale Adolfo vonBorg, comandante, nei primi tempi, delle
truppe austriache dell'Isonzo, ha scritto
un importante articolo, nel quale, confermato che tutta la linea dell'Isonzo era
presso che scoverta, ha soggiunto :
« Io mi attendevo un travolgente attacco
italiano. Non voglio far critiche, ma ria
tengo che nessun generale avversario potesse beneficiare di condizioni più favorevo-ì. Per noi vi era assoluta impossibilità
di resistere : « se il generale Cadorna avesse
lanciato un attacco risoluto, il nostro fronte
sarebbe stato fatalmente spezzato ». Ignoro
le cause che determinarono Cadorna a non
approfittare di una « situazione tanto favorevole, che lo avrebbe condotto in pochi
giorni a Trieste ». Il generale Cadorna doveva e poteva conoscere le nostre condizioni
militari: centinaia di italiani passarono fino
agli ultimi giorni le nostre frontiere per
recarsi in Italia. Non posso quindi ammettere ch'egli ignorasse la nostra situazione.
Per sette giorni io rimasi sull'Isonzo col
debole velo di truppe e solo al primo giugno
cominciarono a giungere i primi trasporti
del quindicesimo e sedicesimo corpo d'armata trasferiti dal fronte serbo all'Isonzo. ».
No, no, il generale Cadorna non ignorava davvero. Non osò, evidentemente, per
quella naturale tendenza a temporeggiare,
per quella spossatezza morale, propria degli
uomini mediocri e superbi, che temono le
audacie e sprezzano i consigli.
Questo errore iniziale costò intanto all'Italia centinaia di migliaia di uomini, seppelliti in quell'enorme cimitero che è il Carso!
(Mormorio — Approvazioni).
Seconda tappa. - Il Trentino.
Non invitato a rendere conto del primo
costosissimo errore, il generale Cadorna
pose la sua persona e la sua autorità al di
fuori e al di sopra del Governo e del Paese.
E, in quelle condizioni di spirito, come egli
stesso ha riconfermato di recente, si convinse della impossibilità di un'offensiva
dal Trentino. Nè, convinto di ciò, alcun
fatto nuovo, o alcuna notizia di apprestamenti militari del nemico, o alcun giudizio
di persone competenti ed informate, potè
mai persuaderlo dell'opposto.
Il genio può errare. Errò Cesare, errò
Napoleone, errarono i più grandi conduttori di popoli e di eserciti. Cadorna solo
non poteva errare.
E guai a chiunque, generale, deputato
o ministro, avesse osato esprimere il più
lontano dubbio sulle sue conceziani militari.
A Bissolati, anche se ministro, n o n v i e t ò
di recarsi al fronte ? E non lo minacciò di
fucilazione ?
Voci : È vero ! È vero !
DE F E L I C E - G I U F F R I D A . Che che ne
dica adesso, nelle infelici interviste concesse
a vari giornali, è certo che non lo convin-
— 20903 —
Atti Parlamentari
Camera dei Deputati
LEGISLATURA XXIV - I SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1 9 1 9
a
sere affatto le notizie raccolte al fronte
austriaco : di quattordici strade militari
©ostruite in gran fretta dagli austriaci, a.
scopo evidente d'invasione; di numerosi
magazzini e depositi, largamente forniti di
viveri e di munizioni, sufficienti ad alimentare un numeroso esercito invasore ; di impianti affrettati di teleferiche e ferrovie
atte a rafforzare .la potenzialità strategica
e logistica dei luoghi.
Non lo convinse il generale Lequio, che
dalla Oarnia sorvegliava sapientemente il
nemico, quando lo avvertì chele forze nemiche del Trentino da*30 battaglioni erano
state portate a circa 200 battaglioni.
Non lo convinsero tutti gli informatori,
i quali unanimi gli riferirono di aver notato
una intensa concentrazione di artiglieria
tra Folgaria e Cima Vezzena.
Molti disertori austriaci confermarono
tali notizie. Un ufficiale rumeno disegnò lo
schizzo particolareggiato della preparazione della strafe expedition. Un altro consegnò
il piano d'assalto. Ma per la morbosa convinzione della propria superiorità, il generale Cadorna credette che si trattasse di un
bluff, tendente a distrarre la sua alta attenzione dall'offensiva, che il nemico, invece,
secondo lui, il solo che vedesse diritto, preparava sul Carso.
Tutti temevano un successo nemico dal •
Trentino, che avrebbe potuto tagliare fuori
metà dell'esercito, rendere insostenibile la
intera linea del Carso e condurre il nemico
alle porte di Milano. Solo Cadorna rimase
incrollabile nella sua convinzione. (Commenti), Tra marzo e aprile, è vero, per non
sentirsi più seccare, mandò tre brigate, tra
le più logore e le più stanche. Ma poscia
scrisse una lettera risentita all'aiutante di
campo del Re, generale Brusati, invitandolo
a richiamare suo fratello Roberto, che lo
seccava"con la sua « fantastica ossessione
di un'offensiva dal Trentino ». E siccome
questi non si ricredette, l'8 maggio lo esonerò dal comando "della prima armata. *
Ciò è poco, onorevoli colleghi.
L ' i ! maggio, cioè tre giorni prima dell'irruzione, assicurava, in un rapporto ufficiale, che « l'offensiva dal Trentino non
a possibile, nè verosimile». E, peggio, il
J-4, cioè mentre il nemico si muoveva, il suo
sfrenato orgoglio gli faceva scrivere ad
generale, come risulta dall'inchiesta :
* quanto alla mia incredulità ad un attacco a fondo dal Trentino, essa esiste tuttora ! »
e r
U n
" Intanto, libero da ogni controllo e interamente acciecato dalla sua superba convinzione, per quanto adesso dica di aver disposto, non credendo, come se credesse, lasciò
la linea del Trentino, quasi interamente
sguarnita.
Può negare forse che una sola armata
fu da lui posta a guardia di tutto il vasto
fronte, dall'Adige a Val Sugana? Può negare l'assenza di un'Armata di riserva, meno quella racimolata il 21 maggio (7 giorni
dopo l'irruzione), la quale, ai primi di giugno, non aveva più che due dei suoi cinque Corpi d'armata iniziali ? Può negare di
avere disarmato le fortezze dell'Alto 'Vicentino, costruite a custodia delle porte
d'Italia?
E l'artiglieria, posta nelle più spaventevoli condizioni d'inferiorità: un pezzo contro quattro pezzi austriaci, un colpo contro
dieci colpi nemici?
Nessuna trincea che si potesse dire veramente tale e nessuna opera di difesa razionalmente organizzata/! Sì che i nostri
valorosi soldati, durante l'offensiva, dovettero coprire gli errori colpevoli del Comando, scavando trincee improvvisate e battendosi disperatamente su di esse.
Così fu salva l'Italia, non p-er opera del
Comando !
La disorganizzazione difensiva apparve
così evidente che nasce spontanea la seguente osservazione: numerosi e intelligenti
corrispondenti dei maggiori giornali erano
rimasti permanentemente al fronte, i ministri andavano e venivano, il Re e la sua
Casa militare vi si stabilirono sin dal primo
giorno.. .Non videro costoro il rischio che Cadorna faceva correre all'Italia? O videro e
non osarono contraddire?...
Soltanto il 12° Corpo d'armata, dalla
Carnia, ebbe il coraggio di vedere e di avvertire. In cambio, fu distrutto, dal Comando Supremo, s'intende, non dal nemico: Lequio silurato, Douhet condannato^
gli altri dispersi fra diversi Corpi, come
elemento infido.
E ciò che riuscì più inverosimile e più
esasperante fu il confronto tra il generale
Sarrail e il generale Cadorna : quegli esonerato dall'armata delle Argonne, per aver
tardato a costruire, a Vèrdun, trincee di 4
e 5 linea; questi rimasto al Comando Supremo dell'Esercito, anche dopo di aver
consegnate le porte d'Italia al nemico I
{Bene /) Per volontà, o per colpa di chi !
a
a
Atti
Parlamentari
.
LEGISLATURA XXIV -
..
la
SESSIONE -
—
20904
DISCUSSIONI
T e r z i t a p p a . - Disorganizzazione
dell'Esercito.
I n a s p r i t o dalle i n a t t e s e disillusioni ; peggio, c o l p i t o n e l l a s u p e r b a c o n v i n z i o n e d e l l a
p r o p r i a s u p e r i o r i t à e f o r s e della p r o p r i a
i n f a l l i b i l i t à , m a o r m a i sicuro di ogni immun i t à , il g e n e r a l e C a d o r n a c e r c ò le c a u s e dell ' i n s u c c e s s o , n a t u r a l m e n t e , f u o r i di sè e,
q u e l eli-'è p e g g i o , f u o r i della r e a l t à .
E , d i m e n t i c o che l ' e s e r c i t o da lui com a n d a t o era un esercito n a z i o n a l e e n o n
m e r c e n a r i o , e q u i n d i c o s t i t u i t o , per n o v e
d e c i m i , di r i c h i a m a t i , t u t t i più o m e n o imbev u t i delle n u o v e idee p o l i t i c h e e sociali,
e q u a s i t u t t i m i l i t a n t i nei p a r t i t i n a z i o n a l i
ed a n c h e i n t e r n a z i o n a l i , e p e r c i ò p i ù v i c i n i
a l l a p s i c o l o g i a delle f o l l e che allo s p i r i t o
a r r e t r a t o del m i l i t a r e di p r o f e s s i o n e , f e c e
s t o l t a m e n t e p e s a r e s u l l ' E s e r c i t o , da lui cred u t o r e s p o n s a b i l e del p r o p r i o f a l l i m e n t o ,
l e g g i di f e r r o e di t e r r o r e . A b o l ì la disciplina di persuasione e i m p o s e , con a p p o s i t a
c i r c o l a r e , la disciplina di repressione : q u i n d i
condanne senza scrupoli, fucilazioni senza
processi, d e c i m a z i o n i s e n z a p i e t à .
N o n contento, diramò un'altra circolare,
con la q u a l e d e p l o r ò c h e i t r i b u n a l i s t r a o r d i n a r i di g u e r r a e r a n o eccessivamente
miti,
p e r c h è e v i t a v a n o s o v e n t e l ' o b b l i g o delle
p e n e di m o r t e e scrisse ai c o m a n d i di arm a t a - lo c r e d a , o n o r e v o l e M o r t a r a - inv i t a n d o l i a richiamare i giudici straordin a r i - i m m a g i n a t e ! - c o m e c o l p e v o l i di sov e r c h i a m i t e z z a ! (Commenti).
L'onorevole
N i t t i , or ora, h a d o v u t o r i c o n o s c e r e che
f e c e uso della p e n a c a p i t a l e oltre i l i m i t i
del C o d i c e p e n a l e m i l i t a r e .
A l G o v e r n o p o i d o m a n d ò , c o n t r o il
P a e s e : s o p p r e s s i o n e di u n a p a r t e
della
s t a m p a , s c i o g l i m e n t o e i n c r i m i n a z i o n e dei
p a r t i t i n o n i n t e r v e n t i s t i , s o s p e n s i o n e assol u t a del d i r i t t o di r i u n i o n e e di a s s o c i a z i o n e ,
l ' a z i o n e p e n a l e i n i z i a t a a c a r i c o dei disert o r i estesa alle loro f a m i g l i e , i r e a t i p o l i t i c i
e di s t a m p a a s s e g n a t i a l l a c o m p e t e n z a dei
t r i b u n a l i m i l i t a r i , ecc.
L o stesso M i n i s t e r o B o s e l l i - O r l a n d o , il
q u a l e n o n a v e v a a v u t o la f o r z a di f a r cap i r e che la d i s c i p l i n a r e p r e s s i v a a v r e b b e
condotto l'esercito a Caporetto, comprese
però che la s o f f o c a z i o n e di t u t t e le g a r a n z i e
s t a t u t a r i e a v r e b b e t r a s c i n a t o il P a e s e a l l a
r i v o l u z i o n e , a n c h e d u r a n t e la g u e r r a . E res i s t e t t e . Inde irae.
E q u a n d o il p r e s i d e n t e del C o n s i g l i o , a
n o m e del Consiglio dei ministri, p r e g ò il gen e r a l e C a d o r n a di p a s s a r e d a R o m a , p r i m a
Camera
—
- TORNATA DEL
dei
6 SETTEMBRE
Deputati
1919
di r e c a r s i a l c o n v e g n o i n t e r a l l e a t o di S a i n t
Michel, C a d o r n a rispose c o n lo s d e g n o s o tel e g r a m m a di cui i n d i c a i il senso alla Cam e r a , in C o m i t a t o s e g r e t o : « N o n ho. nulla
d a dire nè a lei nè ai suoi colleghi. Nell'it i n e r a r i o del mio v i a g g i o , t r a U d i n e e S a i n t
M i c h e l n o n è c o m p r e s a R o m a »...
B O S E L L I . Nonesistequestotelegramma.
D E F E L I C E - G I U F F R I D A . E l l a , in Com i t a t o segreto, disse che n o n era q u e s t o il
t e s t o . R i c o r d e r à però che io le risposi che
ero d ' a c c o r d o c o n lei che quello n o n era
il t e s t o , m a a g g i u n s i c h e lei d o v e v a essere
d ' a c c o r d o con me che quello era il contenuto.
C O T T A F A V I . E allora perche r i p e t e !
D E F E L I C E - G I U F F R I D A . R i p e t o perchè quello era il c o n t e n u t o !
D e l l e s t o , n o n è q u e s t o il solo caso di
r i b e l l i o n e del C o m a n d o S u p r e m o al G o v e r no. P e r c i t a r e un a l t r o caso, dirò che non
v o l l e r e n d e r e c o n t o dei s i l u r a m e n t i al Gov e r n o , n e m m e n o di quelli dei c o m a n d a n t i
di a r m a t a e di c o r p o di a r m a t a , t e n e n d o
così gli ufficiali s u p e r i o r i in c o n t i n u a app r e n s i o n e , t o r m e n t o s a per essi, pericolosa
per la difesa n a z i o n a l e ; e m e t t e n d o i c a p i
d i r e t t i delle t r u p p e nella i m p o s s i b i l i t à di
g u a d a g n a r e lo s p i r i t o e l ' a n i m a dei p r o p r i
d i p e n d e n t i . Q u i n d i d i s c i p l i n a di t e r r o r e in
a l t o , d i s c i p l i n a di f u o c o in basso. E s o n e r a zioni, f u c i l a z i o n i , d e c i m a z i o n i . U n o r r o r e !
D i n a n z i a q u e s t o t e r r i b i l e s t a t o di animi,
che cosa è il caso G r a z i a n i ?
L a f u c i l a z i o n e di un s o l d a t o , in un mom e n t o di p a n i c o ! E le c e n t i n a i a e le migliaia di f u c i l a z i o n i di :,ui n o n si c o n o s c o n o
nè i p a r t i c o l a r i delle e s e c u z i o n i , nè i nomi
delle v i t t i m e ?
Che cosa è la stessa p r o p a g a n d a d i s f a t t i s t a , d i n a n z i a q u e s t e t e r r i b i l i v e r i t à f Che
cosa sono l ' a r t i c o l o di un g i o r n a l e , la f r a s e
d e l l ' o n o r e v o l e T r e v e s , l ' e n c i c l i c a del papa?
L a r e a l t à è più a t r o c e e p i ù s u g g e s t i v a di
qualunque parola. (Benissimo !
all'estrema
sinistra).
I l c a p o di s t a t o m a g g i o r e del C o r p o di
a r m a t a , che si d i v e r t e t u t t i i g i o r n i con là
bolognese e c o n le s l a v e n u d e , f o t o g r a f a t e
q u a s i in p u b b l i c o a C a p o r e t t o , e la f u c i l a zione di chi t o r n a c o n un g i o r n o di r i t a r d o
d a l l a l i c e n z a , f o r s e per a v e r e a s s i s t i t o il
p a d r e o la m a d r e a m m a l a t i , o di c h i si all o n t a n a per q u a l c h e ora d a l l e r e t r o v i e , per
v i s i t a r e un f r a t e l l o o un a m i c o a l v i c i n o
o s p e d a l e d a c a m p o , e lo s c i a l a c q u o ed il
d i s o r d i n e di U d i n e , per ciò d e t t a « la n u o v a
B a b i l o n i a », e r a n o e s e m p i che a v v e l e n a v a n o
Atti Parlamentari
20905 —
Camera dei Deputati
LEGISLATURA XXIV - 1» SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1 9 1 9
quotidianamente il sangue e lo spirito dell'esercito, e valevano più di cento e mille
articoli e conferenze di propaganda disfattista. (Bravo ! air estrema sinistra).
Quando fui a Saga, presso la Conca di
Plezzo, diversi militari no,y tra i più valorosi, e tra essi alcuni insigniti di varie
medaglie al valore, con mia grande meraviglia, passarono al nemico, altri disertarono, al ritorno dalla licenza. Chiesta la
spiegazione di un fenomeno così doloroso,
seppi che i primi, commesse lievi infrazioni
disciplinari, erano fuggiti per evitare le
asprezze estreme della nuova disciplina; i
secondi perchè, arrivati con un giorno di
ritardo, e appreso che altri, per essere
giunti un giorno dopo, erano stati fucilati,
preferirono, piangendo, l'onta involontaria
della diserzione a quella più tremenda della
•fucilazione. Così si spiegano molte diserzioni di siciliani. Ne avvertii il Comando
ed il Governo, ma nessuno capì 1'importanza morale del mio avvertimento..
Anzi, poco dopo, ri soldati che si lagnavano della lunga permanenza in trincea
e chiedevano un po' di riposo, certi comandanti risposero imponendo, quando passavano in seconda linea, tante istruzioni,
esercitazioni,fatiche, conferente,lavori, ecc.
da far desiderare il ritorno in trincea. Il
generale Pennella, poi, giunse a scrivere
che nessun soldato aveva il diritto di essere mai stanco !
Non se ne poteva più. Era una polveriera che poteva scoppiare da un momento
all'altro. Bastava una semplice scintilla.
Il malcontento era tale chè un bravo
soldato, Giuseppe Ungaretti, coni e egli stesso
afferma sul Popolo d'Italia., scrisse un articolo di fuoco, in collaborazione con Giovanni Papini, ma l'articolo fu censuralo.
Corse dal suo amico Mai io Puccini, allora
ufficiale di ordinanza del generale Diaz, e si
mise a gridare così forte, contro tali sistemi conducenti al disastro, che Puccini,
spaventato, lo condusse lontano. «Col mio
atto disperato - esclama adesso l'Ungaretti - volevo scongiurare Caporetto vicino ».
Fu allora che futono sparse le voci più
ambigue; e persino impresse sui muri, accanto alle trincee, ovunque, iscrizioni rivelatrici dello stato d'animo delle truppe. Si
disse che i soldati, tenuti lungamente in
trincea, avevano finito per conoscere i militari delle trincee nemiche, per parlare con
si, deplorare insieme la lunga durata della
guerra, intendersi sulla necessità di farla
(
es
finita. Lo hanno detto a me personalmente
soldati che andai ad interrogare durante
la ritirata; Cercai d'indagare però per averne la prova, ma tutti lo ripetevano per
inteso dire, nessuno per coscienza propria.
Sì che mi persuasi che si trattasse di uno
di quei fenomeni di psicologia collettiva
che creano una convinzione - vox populi fondata sulla credibilità di un momento.
Anche adesso il tenente Enrico Galletti di
Milano, ha scritto al Popolo d'Italia:
« Posso test'moniare che come soldato di
fanteria mi trovavo in trincea nell'agosto
del 1917...
« Circolavano notizie fantastiche di pace
a data fissa e molto diffusa era la voce che il
20 settembre sarebbe scoppiato lo sciopero
generale, la rivoluzione, quindi la pace ».
Ma nessuno ha visto, nessuno ha saputo
direttamente, o può dare una prova. E i
siciliani a me, privatamente, avrebbero
fatto qualunque confidenza !
C'è stato chi ha affermato anche, e la
voce è stata raccolta dal Times, che nelle
nostre trincee, ad un dato segnale, s'infiltravano soldati e ufficiali austriaci, che
parlavano perfettamente l'italiano, i quali
portavano la lieta novella dell'accordo delle
truppe dell'una e dell'altra parte. Conrad
e Cadorna dovevano comandare fino alla
fine di ottobre, poscia i soldati delle opposte trincee dovevano gettare le armi, abbracciarsi, imporre la pace.
Chi abbia sparso tali notizie non si sa.
Certe voci sono come portate dal vento.
Molti però le ripetevano ridendo, altri le
sussurravano con convinzione. Certo è che
la voce funesta era confermata da alcuni
cartellini attaccati a diverse trincee, con
la "scritta : Appigionasi dal 1° novembre.
E il tenente Paolo Carcano giunge a
dichiarare, sul suo onore, che in .quei giorni
la pace militare si dava come fissata per
il 25 ottobre !
Una delle maggiori colpe del generale
Cadorna, dunque, fu quella di non avere
tenuto conto dello stato d'animo dell'esercito, alla vigilia dell'attacco (Bene /) ; di
non averlo mai apprezzato quanto si conveniva ; e quindi di non averlo studiato,
nè lasciato studiare. Bicordo che rimproverava ad un illustre generale di tenersi
in contatto troppo famigliare coi suoi dipendenti. Agiva insomma come se fosse il
comandante di un esercito di mercenari,
non di un esercito di cittadini.
Ciò fu la causa della sua rovina e po-
Atti
Parlamentari
— 20906 —
Camera dei Deputati
LEGISLATURA XXIV - I a SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1919
t e v a essere la causa della completa rovina
d'Italia.
Quarta ed ultima t a p p a della via crucis:
Gap or etto.
L a convinzione della pace imminente
era generale e profonda, alla vigilia di Caporetto. Sì che quando, la m a t t i n a del 24
ottobre, si verificarono alcuni f a t t i straordinari e persino inspiegabili, che diedero
considerazione di verosimiglianza alle voci
sino a quel momento credute inverosimili,
i più vi credettero, rimanendo come storditi, anzi come colpiti da una f a t a l i t à avversa.
E c c o i principali f a t t i che diedero corpo
alle ombre :
1° Apparizione, verso le 8 del mattino^
di una colonna-nemica, sulla strada di Volzana, che m a r c i a v a ordinata e per quattro,
senza neppure le prescritte misure di sicurezza. Cento binocoli si fissarono su di essa,
m a nessun tiro la molestò, nessuno la
fermò, nessuno chiese spiegazioni : ' non un
indizio di c o m b a t t i m e n t o , nel fondo valle.
Si disse, in seguito, che i Comandi la credettero una colonna italiana.
2° Apparizione di alcune automobili
bianche, dalle quali soldati sconosciuti gridavano : P a c e ! p a c e ! p a c e !
3° Ordini folli di pronta r i t i r a t a , ricevuti ila alcuni Comandi; ed ordini invano
attesi da altri, data la rottura quasi immediata dei telefoni.
4° Abbandono di posizioni incrollabili,
non a t t a c c a t e dal 'nemico, ia mezzo alla
meraviglia di tiitti, spiegata adesso c o n i a
minaccia di accerchiamento.
5° Silenzio impressionante delle, numerose batterie di grosso e medio calibro, esistenti nella zona Plezzo-Monte
NeroEzliak : giustificato poscia con la constat a t a esistenza di un fitto velario di nebbia,
che impedì tiri utili sui punti di irruzione.
6° Ordine dato ad alcuni reparti di
ritirare gli o t t u r a t o r i dei fucili, spiegato in
seguito con la preoccupazione idiota di non
lasciare armi utilizzabili al nemico.
7° Ufficiali austriaci travestiti, o, più
probabilmente, Ufficiali italiani ignoranti,
preoccupati di una possibile rivolta, che
ordinarono di g e t t a r e le armi.
8° Aeroplani nemici, che bombardarono
poco i n t e n s a m e n t e , 0 non bombardarono
affatto, le nostre truppe in ritirata.
9° R a c c o l t i gli sbandati dietro il Tagliamento in piena ed ivi disposta la resistenza^ dovettero abbandonarne l'idea,
perchè t u t t e le fortezze ivi costruite erano
state già disarmate. Chiunque sarebbe stato indotto in errore.
Anzi bisogna onestamente convenire che i
soldati, in quell'impressionante momento
psicologico, non potevano non credere ciò
che vedevano coi propri occhi. Le spiegazioni sono venute dopo.
Del resto, non c'è da maravigliarsi. F u
con tale arte sopraffina di sottili insidie che
la Germania riuscì a dissolvere il formidabile esercito russo e s t a v a per portare lo
scompiglio nello stesso esercito francese.
. F u nella tristezza di tale momento che
il valoroso generale Giovanni Villani, già
mio colonnello nel 4° fanteria, vinto dal
dubbio dell'ora e forse dall'angoscia del sospetto, dopo di aver dato conto serenamente
del suo operato, il 25, romànamente, si diede
la morte, strappando alla Commissione d'inchiesta le seguenti nobilissime parole: « LaCommissione rileva ed ammira la serena
nobiltà dell'animo suo e al suo v a l o r e sfort u n a t o rispettosamente s'inchina ! » {Approvazioni
generali).
L a convinzione dell'avvenuta pace militare era t a n t o profonda, che quando
i primi 3,000 prigionieri di Cap o retto, destinati a Mathàusen, si videro accogliere
a fischi, ad urli,, a sputi dagli altri prigionieri italiani ivi precedentemente raccolti,
tentarono discolparsi, dicendo di aver gett a t o le armi, italiani ed austriaci d'accordo^
per" far cessare la guerra. E d aggiunsero,
c o n v i n t i : « M a se vi abbiamo portato la
p a c e ! » Quando poi si accorsero di essère
stàti ingannati, e seppero che il 23 ottobre
i Comandi nemici, più intelligenti o più avveduti dei nostri, avevano cambiato i rep a r t i allora, pentiti ed umiliati, chiamarono « campo del rimorso » il campo di concentramento. ungherese al quale erano stati
trasferiti.
(Commenti).
Caporetto appare alla mia mente come
una gravissima colpa del Comando, come
un funesto equivoco delle truppe.
Non vi fu viltà, nò tradimento : v i fu
la convinzione di Uno sciopero militare generale, suscitata dallo stato d'animo e
a v v a l o r a t a dagli strani e balordi ordini del
momento.
Colpa del generale Cadorna, assente; e
conseguenza dell'assenza di ogni comando.
L a responsabilità del generale Cadorna
appare t a n t o più grave, in quel momento,
quanto più a c c e r t a t a , anzi più document a t a , risulta la notizia che egli conosceva
già minutamente il piano dei nemico ed
Aiti
— 2090? —
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
Ia
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
era s t a t o i n f o r m a t o del giorno e dell'ora
d e l l ' a t t a c c o e persino delle disposizioni dell'ultima ora.
Da oltre un mese, i n f a t t i , si a v e v a n o
notizie concrete della p r e p a r a z i o n e dell'offensiva. D a cinque o sei giorni i disertori
riferivano p a r t i c o l a r i preziosi e t r e giorni
prima un ufficiale a u s t r i a c o a v e v a consegnato il seguente ordine di o p e r a z i o n i :
« Dalle 2 alle 6 del m a t t i n o b o m b a r d a m e n t o delle r e t r o v i e , delle seconde linee,
e contro le b a t t e r i e .
« Dalle 6 alle 8 b o m b a r d a m e n t o delle
trincee di p r i m a linea, specie con le bombarde, e a t t a c c o di f a n t e r i a .
« Conquista delle posizioni f o r t i f i c a t e
del Merzli, poi delle linee P l a c a - U r s n o - K o vacio Z a g r a d a n .
«Le b r i g a t e o p e r a n t i sull'Heine Merzli
si c o n g ' u n g a n o a d e s t r a , sul Pleca, con le
brigate che o p e r a n o dal Monte Rosso e dal
Rudesirot ; e a sinistra, sul Selisce, con
quelle che o p e r a n o da Tolmino, per proseguire poi l'azione c o n t r o le s t r e t t e di Caporetto e di R o b i c » .
Persino Lloyd George, r i s p o n d e n d o a d
una i n t e r r o g a z i o n e di A s q u i t h , alla C a m e r a
dei Comuni, dichiarò di a v e r e a v v e r t i t o
Cadorna, per mezzo del generale R o b e r t s o n .
Del resto, i c o m u n i c a t i del C o m a n d o Supremo n o n p a r l a v a n o , da t e m p o , di u n a
offensiva, cbt¿ a v r e m m o f a c i l m e n t e r e s p i n t o !
E, in questa stessa Camera, m e n t r e il nemico o l t r e p a s s a v a le linee di C a p o r e t t o , il
ministro della guerra, generale G i a r d i n o ,
appresa finalmente la notizia della presenza dei tedeschi, per il f a m o s o c a d a v e r e
del prussiano p e s c a t o nell'Isonzo, n o n disse
che e r a v a m o f o r t e m e n t e p r e p a r a t i ? Alcuni telefonisti, infine, mi h a n n o personalmente d i c h i a r a t o che, i n t e r c e t t a n d o i
fonogrammi nemici, a v e v a n o r i c e v u t o , 'e comunicato ai n o s t r i c o m a n d i , le u l t i m e disposizioni di a t t a c c o .
In tali condizioni, il generale Capello si
diede a m m a l a t o ed a b b a n d o n ò il c o m a n d o
d e l l ' a r m a t a . T a n t o conosceva a f o n d o , egli
ehe v a n t a v a di essere u n psicologo, l'animo dei suoi s o l d a t i ! E il generale C a d o r n a
se ne s t e t t e t r a n q u i l l o a d Udine, a b b a n d o nando la zona m i n a c c i a t a alla difesa di alcuni corpi, senza rincalzi, senza riserve,
senza t r u p p e di c o p e r t u r a e, quel c h ' è più,
senza m o s t r a r e la più piccola p r e o c c u p a t o n e sullo spirito e sul m o r a l e delle t r u p p e .
Nella difesa del c a n a l e della Resia, poi,
dal quale, per la valle di Uccea, gli a u s t r o bulgaro-turco-tedeschi p o t e r o n o a r r i v a r e ra-
Camera dei
—•
TORNATA DEL 6 SETTEMBRE
Deputati
i «a
1919
p i d a m e n t e a R e s i u t t a e a Moggio Udinese r
m i n a c c i a n d o c o n t e m p o r a n e a m e n t e l'esercito
del Carso alle spalle e il Corpo della Carnia, al cuore, n o n era s t a t o disposto nemmeno il v s l a r i o di f a n t e r i a s q u a r c i a t o a Cap o r e t t o . L a difesa di quella posizione imp o r t a n t i s s i m a , come dissi già alla C a m e r a
in C o m i t a t o segreto, era s t a t a a f f i d a t a a
poche c o m p a g n i e di disciplina, le quali, con o s c i u t a la notizia della r o t t a , g e t t a r o n o
le a r m i e fuggirono, p r o v o c a n d o il p à n i c o
nelle n o s t r e file.
C a p o r e t t o d u n q u e p r e s e n t a una diversa
responsabilità.
P e i c o m a n d i è un delitto e, dal p u n t o
di v i s t a militare, f o r s ' a n c h e u n t r a d i m e n t o .
La Commissione d ' i n c h i e s t a n o n fa r i m o n t a r e al c a r a t t e r e e a d alcune disposizioni
dei generali P o r r o e C a d o r n a la m a n c a t a
v a l u t a z i o n e delio spirito dei c o m b a t t e n t i f
E per le t r u p p e , escluso a s s o l u t a m e n t e
l ' a c c o r d o col nemico, di cui n o n mi è riuscito di t r o v a r e a l c u n a p r o v a , è s t a t o l'eff e t t o di u n f u n e s t o equivoco, al quale f u r o n o t r a s c i n a t e dalla psicologia del mom e n t o e dall' i n g a n n o che si t r a t t a s s e di
scioperp generale militare. '
I n q u a l u n q u e caso, n o n f u però u n a
s c o n f i t t a nazionale. (Benissimo !)
Concludendo, credo che, in q u e s t ' o r a
difficile della storia, bisogna a v e r e il coraggio della v e r i t à e della giustizia.
I l soldato n o n t e m e la v e r i t à . L a v e r i t à
anzi lo libera d a l l ' i m p r e s s i o n e e d a l l ' o n t a
di u n a colpa di cui non è. responsabile e di
u n a d i s f a t t a a s s o l u t a m e n t e inesistente. (Approvazioni).
se a n c h e lo fa c a d e r e sotto
il g r a v e peso di u n errore, che p o t e v a riuscire esiziale alla P a t r i a , la colpa è s e m p r e
e t u t t a del C o m a n d ò S u p r e m o , il quale n o n
comprese, ciò che p u r e era s t a t o i n s e g n a t o ,
m o l t i a n n i fa, dal generale Scotti, che le
guerre m o d e r n e sono essenzialmente l o t t e
di animi, in a r m o n i a con lo spirito dei t e m p i , e che certe costrizioni e certe f o r m e
di disciplina, n o n all'unisono col c a r a t t e r e
d e l l ' i n d i v i d u o e della c o l l e t t i v i t à , falliscono
m i s e r a m e n t e alla p r o v a dei f a t t i .
(Approvazioni).
L'esercito però c o m p ì subito, e da se, la
sua r i v e n d i c a z i o n e e la sua giustizia, sul
P i a v e , sul G r a p p a , a V i t t o r i o Veneto, app e n a f u u n . p o ' più u m a n a m e n t e t r a t t a t o ,
e intese i suoi n u o v i c o m a n d a n t i c h i a m a r l o
con voce amichevole e sentì p a r l a r e u n ' a l t r a
v o l t a di quella disciplina che n o n fallisce :
la disciplina del dovere e della P a t r i a . Vitt o r i o Veneto non f u d u n q u e u n a p u g n a l a t a
— 20908 —
!Atti Parlamentari
LEGISLATURA XXIY - I
a
Camera dei Deputati
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1 9 1 9
PRESIDENTE. Do atto all'onorevole
presidente del Consiglio della presentazione
di questo disegno di legge che sarà stampato e distribuito e, se non si fanno opposizioni, trasmesso alla Giunta- generale del
bilancio.
Ha facoltà di parlare l'onorevole ministro della guerra.
ALBRICCI, ministro della guerra. Di
concerto coi ministri dell'interno, del tesoro
e della marina, mi onoro di presentare alla
Camera un disegno di legge concernente la
sistemazione dell'arma dei carabinieri reali.
Chiedo che sia inviato all'esame della Giunta
generale del bilancio.
PRESIDENTE. Do atto all'onorevole
ministro della guerra della presentazione
di questo disegno di legge che sarà stampato e distribuito e, se non sorgono opposizioni, trasmesso alla Giunta generale del
bilancio.
Invito l'onorevole Libertini Pasquale a
recarsi alla tribuna per presentare delle
relazioni.
L I B E R T I N I PASQUALE. Mi onoro di
presentare alla Camera le relazioni ai u>
segni di legge:
Conversione in legge del decreto luogotenenziale 21 novembre 1918, n. 1747, concernente la. c ostruzione e l'esercizio di frigoriferi ;
Conversione in legge del decreto luogotenenziale 22 dicembre 1918, n. 2081, recante provvedimenti per la sistemazione
idraulico-forestale di bacini montani e la
sistemazione anche in pianura di torrenti
nel comune di Messina nonché per la fra-zione Filicudi nel comune di Lipari, danneggiato dal terremoto del 16 giugno 1916 ;
Conversione in legge del decreto luogotenenziale 13 marzo 1919, n. 501, recante
provvedimenti a favore dei comuni della
provincia di Messina danneggiati dalle frane
del febbraio 1919;
Conversione in legge del decreto luogotenenziale 13 aprile 1919, n. 567, che auPresentazione di disegni di legge
torizza la costruzione di tronchi ferroviari
e di relazioni.
a sezione ridotta nella Sicilia ;
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare'
Provvedimenti per il personale dell'Amministrazione delle antichità e belle
l'onorevole presidente del Consiglio.
NITTI, presidente del Consiglio dei mini- arti ;
stri, ministro dell'interno. Mi onoro di preConversione in legge del Regio decreto
sentare alla Camera il disegno di legge con- 24 novembre 1914, n. 1283, relativo alla procernente la istituzione del corpo della Regia roga delle operazioni a termine ed al corso
Guardia per la pubblica sicurezza.
medio della rendita.
Chiedo che sia rimesso all'esame della
PRESIDENTE. Queste relazioni saranno
'Giunta del bilancio.
stampate e distribuite.
alla schiena, come lo definì un giornale socialista. (Bene !)
Il Piave, il Grappa, Vittorio "Veneto,
infine, dimostrano, a luce meridiana, clie
non fu l'esercito che non si volle battere
a Caporetto, furono i suoi capi che non lo
seppero né comprendere, nè usare. E vinse
poscia, non perchè fosse sufficientemente
provveduto di armi e di munizioni, non
perchè protetto da fortezze inespugnabili,
o perchè potentemente organizzato; vinse
per la consapevolezza della situazione e
dell'ora, per la vergogna delle illusioni patite, per la coscienza e la necessità di salvare l'integrità e l'onore d'Italia. (Approvazioni). Vinse insomma per gli elevati fattori morali del cittadino-soldato, precedentemente.soffocati dalla disciplina di odio
del generale Cadorna. (Beno! all'estrema sinistra).
Del resto, se errò, pagò nobilmente, con
l'eroismo posteriore, da sè e subito, il suo
errore.
Ma il Comando Supremo errò all'inizio
della guerra; e pagarono centinaia di migliaia di caduti sul Carso.
Errò nel Trentino ; e pagarono oltre 4,200
ufficiali e 180 mila soldati.
Errò nella disciplina; e le condanne, le
decimazioni, le fucilazioni in massa non si
contano.
Errò a Caporetto; e l'onta e l'integrità
della Patria stavano per pagare quest'ultimo errore del Comando.
Adesso si levano i nostri 500,000 morti,
si levano gli eroici mutilati, i feriti e gli
orfani e le vedove e tutte le famiglie offese, e gridano, con voce di mille tuoni :
Giustizia ! Giustizia! Giustizia perle famiglie offese ! Giustizia per l'onore d'Italia !
Non nuove fucilazioni domandano, ma la
condanna della Storia! (Vive approvazioni
all' estrema sinistra).
20909 —
'Atti Parlamentari
LEGISLATURA
XXIV -
1» SESSIONE -
DISCUSSIONI
Si riprende la discussione
sulle comunicazioni del Governo.
P B E S I D E N T E . » a facoltà di parlare
l'onorevole Soderini.
S O D E R I N I . Onorevoli colleglli, molti
tra voi hanno certamente letto quell'interessante ed imparziale complemento della
storia della campagna del 1866 che fu pubblicato per cura della sezione dell'Ufficio
storico del Corpo di stato maggiore. La diversità dei criteri t r a i due comandanti,
le ambizioni di alcuni generali, il non
avere ascoltato il consiglio del Re Vittorio
Emanuele, il quale, in quella occasione, f u
il solo che vedesse giusto, fecero sì che le
conseguenze di quella campagna fossero
dolorosissime. E p p u r e il paese non si commosse. Il paese non credette che fosse necessario accusare, non credette che fosse
necessario perdersi d'animo e chiedere inchieste su inchieste. Oggi, purtroppo, la
•cosa è stata molto diversa. Per un episodio
penoso, ma che certo non può neile sue
conseguenze paragonarsi a quello che avvenne nel 1866, gli animi si sono commossi
oltre misura, t a n t o che sorge naturale il
sospetto che, in quella commozione, ci sic,
una parte artificiale.
Non nego che ci siano state cose spiacevolissime, cose che ogni animo civile non
può approvare, ma non credo che se ne
abbiano a t r a r r e t u t t e le conseguenze che
alcuni hanno voluto trarne.
Devo riconoscere che la Commissione ha
adempiuto al suo ufficio con una amorosa
ricerca della verità e che questa verità ha
esposto, per quanto le era possibile, obiettivamente.
Forse la Commissione non ha voluto accentuare t r o p p o alcune cose, per esempio,
quella che mi pare trasparisca t r a le righe,
di una non perfetta concordanza t r a il Governo e il Comando Supremo.
Penso che, da quanto la Commissione
nella sua inchiesta riferisce, si possa facilmente dedurre che ci siano state persone
le quali, per ambizione o per altro fine, abbiano cercato di creare disaccordi fra le
due parti. Quindi ne sono venuti spesso
dissensi, non apparenti, ma che certamente
hanno prodotto delle conseguenze penose
nell'andamento della prima p a r t e della nostra guerra.
La Commissione ha osservato che meglio sarebbe stato se, dopo gli avvenimenti
del Trentino, si fosse addivenuto al congedamento del generale Cadorna, ed in un
Camera ehi Deputati
- TORNATA DEL 6 SETTEMBRE
1919
; certo senso rimprovera il Governo di non
| averlo f a t t o .
Devo però osservare che, proprio in quel
momento, il prestigio del generale Cadorna,
specialmente all'estero, negli ambienti militari, era grandissimo, sicché posso spiegarmi p e r f e t t a m e n t e per quali motivi il
Governo rimanesse incerto se effettuare
| quel congedo, che da alcuni era chiesto.
! Tutto quanto la Commissione ha potuto pre| sentare a noi, ci fa dedurre che veramente
da parte del Comando Supremo siavi stato
un accentramento, forse t r o p p o eccessivo,
da cui poi è derivato che alle volte i rapporti t r a il ministro della guerra e il Comando Supremo non fossero i più giovevoli
alla causa della guerra.
Però non dobbiamo dimenticare che, forse
I per grande parte, dobbiamo attribuire l'impreparazione degli uomini ed anche il dit fetto delle cose,7 al f a t t o che nessuno aveva
i
j potuto prevedere la guerra e quindi nessuno aveva potuto p r e p a r a r e quanto* era
necessario ad una buona condotta della
guerra.
y Quindi credo che occorra tener molto
conto anche di questo, perchè, se non se
ne tiene conto, si possono esprimere giudizi
t r o p p o severi per f a t t i che certamente non
I erano per noi gradevoli, ma che t r o v a n o la
loro spiegazione in uno stato di cose che
non dipendeva da noi.
Si è detto che un'azione è s t a t a esercit a t a sopra i soldati, specialmente da p a r t e
! dei socialisti, e che da loro sia dipeso Capovetto.
Veramente credo che,1 anche ammet•j
j tendo questo, bisognerebbe ammettere in!
nanzi t u t t o che ci fosse stato un insieme
! di f a t t i che avessero reso possibile all'azione loro d'influire t a n t o fortemente sopra
i gli animi, per cui, in questa ipotesi, le cause
i prime sarebbero state diverse.
F r a esse non stenterei a mettere,panche,
I e specialmente, quei dissensi [che, al momento in cui si doveva decidere la nostra
! partecipazione alla guerra, nacquero t r a
j quelli che vennero detti neutralisti e^coloV
i che si chiamarono interventisti.
Noi abbiamo f a t t o in quel momento, pur
senza volerlo, sorgere nell'animo del popolo
un dubbio gravissimo, e quel dubbio ha
| p r o d o t t o le sue funeste conseguenze.
Credo p e r t a n t o che, quale potesse essere
l'azione dei socialisti, nell'animo dei soldati
si sia venuto ingenerando il dubbio sulla
| necessità del nostro intervento, dubbio na;
to, come dicevo, dal dissenso gravissimo
Atti
— 20910 —
Parlamentari
LCTISLATURÂ XXIV -
la
SESSION -
DISCUSSIONI -
Camera dei
TORNATA D E L 6 SETTEMBRE
Deputati
1919
r e g n a r e - ed ha f o r t u n a t a m e n t e r e g n a t o in
sorto nel paese, che f u diviso in due p a r t i
m o l t a p a r t e - f r a i n o s t r i soldati e ufficiali.
che mai si pacificarono f r a loro, p r o v o c a n N o n penso perciò che C a p o r e t t o sia s t a t o
do c o n t r a s t i q u a n t o m a i deleteri alla coml'effetto di u n ' a z i o n e specifica, u n i l a t e r a l e .
p a g i n e dell'esercito.
Credo invece che C a p o r e t t o sia s t a t o
U n ' a l t r a ragione si deve t r o v a r e a n c h e
l ' e f f e t t o di t u t t o u n insieme di f a t t i che, nel
nella m a n c a n z a di a f f i a t a m e n t o f r a ufficiali
loro complesso, h a n n o p r o d o t t o la c a t a s t r o f e
e soldati, m a n c a n z a di a f f i a t a m e n t o n o n
che a b b i a m o a v u t a .
p r o d o t t a per colpa degli ufficiali, m a piuts
t o s t o p e r c h è , . come p u r t r o p p o è r i s a p u t o ,
Ma io credo p u r e che noi a v r e m m o t o r t o
in uìia p a r t e dell'esercito vi f u r o n o , per
se n o n r i c o r d a s s i m o che dalla s v e n t u r a di
ragioni che s a r e b b e t r o p p o lungo investiC a p o r e t t o è n a t o un g r a n bene, p e r c h è quel
gare, dei m u t a m e n t i s o v e r c h i a m e n t e fregiorno si è v e r a m e n t e c r e a t a u n a coscienza
quenti, m u t a m e n t i che condussero a u n a
nazionale, ( A p p r o v a z i o n i ) coscienza che n o n
specie di c i n e m a t o g r a f ì a , per cui ogni giorno
esisteva a n c o r a , e che in quel m o m e n t o apv e n i v a c a m b i a t o il p e r s o n a l e che c o m a n p u n t o n a c q u e , p e r c h è t u t t i noi, di q u a l u n q u e
d a v a , e, n a t u r a l m e n t e , il s o l d a t o non poparte,, di q u a l u n q u e sentire, a b b i a m o inteso
t e v a concepire un a f f e t t o per colui che oggi
allo.ra q u a n t o i m p o r t a v a d i f e n d e r e il prov e n i v a e d o m a n i era t r a m u t a t o .
prio paese, q u a n t o i m p o r t a v a o p p o r s i alla
invasione n e m i c a . (Bene !)
Ne a b b i a m o u n a p r o v a nel f a t t o che,
Sicché, se C a p o r e t t o è s t a t a u n episodio
n e l l ' a r m a t a al c o m a n d o del D u c a d ' A o s t a ,
per sè doloroso, nelle sue conseguenze è
siccome questi m u t a m e n t i n o n a v v e n n e r o
s t a t a un f a t t o benefico, p e r c h è ci ha messo
quasi mai, l ' a f f e t t o f r a i soldati e i loro ufi n condizioni tali da p o t e r a r r i v a r e al t r i o n f o
iìciali è s t a t o ' s e m p r e grandissimo ed ha
di V i t t o r i o V e n e t o . (Benissimo !)
d a t o liiog > ad episodi v e r a m e n t e commov e n t i da p a r t e così -degli uni, come degli
Quindi, n o n so c o m p r e n d e r e p e r c h è dobaltri.
biamo starcene quasi piangenti, e denigrare
noi stessi con il p a r l a r e sempre di CapoCe lo c o n f e r m a n o del resto t u t t e le inferretto.
miere della Croce E o s s a che h a n n o t a n t o
C a p o r e t t o , sì, f u u n a s v e n t u r a , m a svenbene servito negli o s p e d a l i ; esse h a n n o not u r a cho ha p r o d o t t o effetti s a l u t a r i . E c c o
t a t o che i feriti a p p a r t e n e n t i a l l ' a r m a t a
p e r c h è v o r r e i che n o n si c o n t i n u a s s e su
del D u c a d ' A o s t a , p a r l a v a n o con a f f e t t o
q u e s t a via, nè dessimo b u o n giuoco al nedei loro ufficiali, m e n t r e ì soldati della semico, il quale v e r a m e n t e deve-ridere d e n t r o
c o n d a a r m a t a , si l a g n a v a n o sempre di n o n
a v e r a v u t o quasi m a i nessun c o n t a t t o con
di sè nel v e d e r e che noi, i quali a b b i a m o
i loro ufficiali.
r i p o r t a t o u n a magnifica v i t t o r i a con i più
Credo che al d i f e t t o -di a f f i a t a m e n t o abg r a n d i r i s u l t a t i che si possano i m m a g i n a r e ,
bia p o t u t o c o n t r i b u i r e a n c h e u n ' a l t r a cosa,
p e r s e v e r i a m o nel p e n s a r e di a v e r p e r d u t o
cioè a dire la soverchia giovinezza di alcuni
tutto !
ufficiali.
Noi d o b b i a m o riflettere che l ' I t a l i a è
oggi il solo paese che a b b i a i suoi confini
L a necessità di a v e r e molti - ufficiali h a
n a t u r a l i , quei confini che Dio le assegnò, e
f a t t o sì che. se ne dovessero p r e n d e r e p u r e
che oggi noi siamo i soli in grado di difendei giovanissimi, i quali, con le migliori
derci p o t e n t e m e n t e , efficacemente c o n t r o
i n t e n z i o n i del m o n d o , m a n c a v a n o di quella
q u a l u n q u e assalto nemico, a differenza di
esperienza che nasce a p p u n t o da u n a l u n g a ,
t u t t i gli a l t r i paesi. Q u a n d o noi dimentichiapratica.
mo questo, e invece gemiamo, da m a t t i n a &
Quindi à n c h e questo ha p o t u t o contrisera, p e r c h è a b b i a m o a v u t o u n a sconfitta;
b u i r e a creare il m a l e ; uè vi ha c o n t r i b u i t o
che t u t t i , e in p r o p o r z i o n i di .gran lunga
meno quel disgraziato sistema di s i l u r a m e n t i
maggiori, h a n n o a v u t a , bisogna dire che
per cui, m e n t r e l'ufficiale si t r o v a v a r i d o t t o
a n o n a v e r e in sè la l i b e r t à e la fiducia di ' s i a m o u n popolo a n c o r a m o l t o fanciullo,
che n o n sa m i s u r a r e . o v e stia il b e n e ed ove
f a r e qualsiasi m o v i m e n t o , p e r c h è t e m e v a di
il m a l e !
•
,
venire p u n i t o , a c c a d e v a che il s o l d a t o , il
quale v e d e v a silurati i p r o p r i ufficiali, fiCredo d u n q u e che, p u r c o n t i n u a n d o , la
nisse per non a v e r e più nessuna fiducia in
discussione sopra C a p o r e t t o , p u r deploloro; d u b i t a s s e delia loro a t t i t u d i n e , e q u i n d i : r a n d o l ' a c c a d u t o , d o b b i a m o r i c o r d a r e che
venisse scosso, n o n dirò t a n t o il s e n t i m e n t o j d a questo, che p a r e e certo f u u n gran
della disciplina, q u a n t o p i u t t o s t o quel sen- j male, è ' v e n u t o f u o r i un bene immenso, di
t i m e n t o di a f f e t t o , di s i m p a t i a , che d o v e v a
cui già s e n t i a m o le p r i m e benefiche con
•BHBmBMHHnKRHHBBg
Atti
HiH^HBHHEHHi^HHIHlHHEIHHBHBHBHiilSBHBBIBBHHB
20911
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
l a SESSIONE -
DISCUSSIONI -
seguenze, ma di cui le vere, le massime
conseguenze saranno intese dai figli nostri,
da quei figli clic, senza rimpianti, hanno
dato volentieri il sangue per la loro grande
madre, l ' I t a l i a . (Vivissime approvazioni —
Congratulazioì, o).
Sui lavori parlamentari.
P E T R I L L O . Chiedo di parlare. '
P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.
P E T R I L L O . Prego la Camera e l'onorevole Presidente di voler consentire che
il seguito di questa discussione così import a n t e sia rimesso a m a r t e d ì (Approvazioni
— Interruzioni), per poter consentire a molti
di noi di assentarci e t r o v a r c i qui di nuovo
martedì per p a r t e c i p a r e alla discussione.
{Approvazioni).
N I T T I , presidente del Consiglio dei ministri, ministro dell'interno. Chiedo di parlare.
P R E S I D E N T E . Ne ha f a c o l t à .
N I T T I , presidente del Consiglio dei ministri, ministro dell'interno. Avevo d e t t o ieri
che desideravo che la discussione procedesse r a p i d a m e n t e ; ma dinanzi al desiderio
della Camera, che mi p a r e u n a n i m e o quasi,
non mi oppongo a che la discussione continui martedì.
(Approvazioni).
I n questo caso prego anche la Camera,
se vuole rimettere a m a r t e d ì il seguito di
questa discussione - , di non t e n e r e seduta
lunedì. E ne dirò b r e v e m e n t e la ragione.
Ho convocato per domani la Commissione che studia le modificazioni alle circoscrizioni elettorali.
Vorrei destinare i giorni di domani domenica e di lunedì a questo lavoro, che è
pure un lavoro p a r l a m e n t a r e i m p o r t a n t e .
(Approvazioni).
P R E S I D E N T E . Se non vi sono osservazioni in contrario, così r i m a r r à stabilito.
(Così rimane
stabilito).
Annunzio di una proposta di legge.
P R E S I D E N T E . Comunico che il deput a t o Pala ha p r e s e n t a t o u n a p r o p o s t a di
legge.
Sarà i n v i a t a agli Uffici per l'ammissione
alla lettura.
Interrogazioni e interpellanze.
P R E S I D E N T E . Si dia l e t t u r a delle interrogazioni e delle interpellanze presentate oggi.
M l A R I , segretario, legge :
« Il sottoscritto chiede d ' i n t e r r o g a r e il
Presidente del Consiglio dei ministri, per
Camera dei Deputati
TORNATA D S L 6 SETTEMBRE
1919
sapere e s a t t a m e n t e q u a n t o costa la diffusione negli S t a t i Uniti del libro di Guglielmo F e r r e r ò i Problems of the peace. From
the Holy Alliance to the League of
Nations,
in cui f r a le aspirazioni degli italiani nell'Adriatico non è f a t t a menzione di P i u m e
e sono messi in dubbio il desiderio e il diritto degli italiani di avere la Dalmazia.
«Colajanni».
« I sottoscritti chiedono d ' i n t e r r o g a r e il
ministro dell'industria, commercio e lavoro,
circa la necessità di urgenti p r o v v e d i m e n t i
perchè possano di f a t t o e n t r a r e in I t a l i a
le merci che si a d d e n s a n o in enorme quant i t à alla f r o n t i e r a dì Chiasso, che sono
state oggetto di legittima c o n t r a t t a z i o n e e
p o t r e b b e r o mitigare la crisi dei prezzi, con
vantaggio della produzione e del consumo.
« Agnelli, De Capitani d'Arzago,
Salterio ».
« Il sottoscritto chiede d ' i n t e r r o g a r e il
ministro dell'istruzione pubblica, per conop^ere, per quali ragioni siasi b a n d i t o un
concorso per cinque posti di sordo-muti
calabresi n e l l ' I s t i t u t o di Genova q u a n d o
a Catanzaro esiste l ' I s t i t u t o provinciale
dei sordo-muti che ha nobili tradizioni e che
merita maggior riguardo da p a r t e del Governo; se non stimi a t t o di riparazione verso
la regione calabrese, di oltre un milione
e mezzo d ' a b i t a n t i , quello di d o t a r l a anche
di un I s t i t u t o regifìcato, dove possa pure
impartirsi l ' i n s e g n a m e n t o alle donne e
a d e g u a t a m e n t e rispondere alle esigenze d ' u n
numero straordinario di deficienti della
favella e dell'udito.
« Antonio Casolini ».
« Il sottoscritto chiede d ' i n t e r r o g a r e il
ministro dell'istruzione pubblica, per conoscere quali p r o v v e d i m e n t i i n t e n d a di
adottare, per la riforma degli istituti dei
s o r d o - m u t i e per assicurare agli stessi v i t a
più prospera e meno s t e n t a t a per le gravi
deficienze di bilancio. Per quali ragioni codeste riforme si farebbero in f a v o r e degli
istituti che si t r o v a n o regificati, t r a s c u r a n d o
gli altri, che p u r e m e r i t a n o t u t t a la considerazione del Governo. Quale posizione
giuridica i n t e n d a creare ai benemeriti insegnanti nelle scuole dei s o r d o - m u t i il numero dei quali si va in maniera preoccup a n t e assottigliando q u a n d o nelle presenti
circostanze gli insegnanti elementari che
sono stati assai considerati, non t r o v a n o
la convenienza di f a r e il tirocinio per l'in-
Atti Parlamentari
— 20912 —
Camera dei Deputati
LEGISLATURA XXIV - 1» SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1 9 1 9
segnamento ai sordo-muti, che apporta loro
un trattamento inadeguato ai maggiori titoli che si pretendono.
«Antonio Casolini».
« Il sottoscritto chiede d'interrogare i
ministri della guerra e dell'assistenza militare e delle pensioni di guerra, per sapere
se, di fronte a quanto venne accertato dalla
Commissione di inchiesta istituita con Regio decreto 12 gennaio 1918 in riguardo alle
fucilazioni per decimazione, alle fucilazioni
sommarie ed alle condanne a fucilaziore,
non credano di dovere considerare le famiglie dei fucilati alla stessa stregua dì
quelle dei morti in guerra e per la guerra,
ed estendere anche ad esse i provvedimenti previsti nelle disposizioni legislative
sulle pensioni di guerra.
« Montemartini ».
« I sottoscritti chiedono d'interrogare il
ministro dell'istruzione pubblica, per conoscere se non creda equo e giuridico, dopo
esame ponderato, ammettere i laureati in
ehimica-farmaceutica al concorso aperte fra
i supplenti per le cattedre di scienze naturali nelle Regie scuole tecniche. (Gl'interroganti chiedono la risposta scritta).
« Soderini, Montresor».
« Il sottoscritto chiede d'interrogare il
ministro della guerra, per sapere se nelle
riparazioni di cui alla circolare 7 luglio
1919, n. 17953, non creda, con opportuni
provvedimenti, da emanarsi caso per caso,
comprendervi il diritto ad una « promozione per merito di guerra » a quei militari che abbiano conseguito un certo numero di ricompense al valore con motivazioni dimostranti specialissime virtù tecniche, di-iniziativa e di comando in combattimento.
Tale provvedimento, oltre che meritato
premio alle persone (che non ebbero proposte di « promozione per merito di guerra »
per quelle disgraziate circostanze di tempo
e di luogo, estranee alla volontà dei comandanti - come nella citata circolare
n. 17953) - gioverebbe all'esercito stesso facendo progredire più rapidamente nella
carriera preziosi elementi di azione ed intelligenza. (L'interrogante chiede la risposta
scritta).
«Yignolo».
« Il sottoscritto chiede d'interrogare il
ministro della guerra, per sapere se non
creda di riconoscere come definitivo il grado
raggiunto da quegli ufficiali che vennero
reintegrati per il periodo della guerra in
forza del decreto n. 1083 del giugno 1915,
quando essi con le prove di valore date e
le ferite riportate si siano dimostrati degni
del provvedimento. (L'interrogante chiede
la risposta scritta).
« Bevione ».
« Il sottoscritto chiede d'interrogare il
ministro della guerra, per sapere se non
creda giusto modificare il decreto n. 677
del 23 maggio 1915, perchè gli ufficiali possano realizzare l'indennizzo per perdite di
bagaglio, nel caso di forza maggior^ per
evento di guerra, senza le limitazioni, che
hanno danneggiato specialmente gli ufficiali dei gradi più modesti, che dovettero
riacquistare a prezzi altissimi gli indumenti
perduti a causa delle operazioni guerresche.
(.L'interrogante chiede la risposta scritta).
«Giulio Casalini».
«Il sottoscritto chiede d'interrogare il
ministro dei trasporti marittimi e ferroviari, per sapere se non intenda, nella doverosa tutela dell'igiene e della pulizia, far
cessare al più presto il lamentatissimo inconveniente delle vetture viaggianti in
istato di deficiente nettezza. (L'interrogante
chisde la risposta scritta).
« De Capitani d'Arzago ».
« Il sottoscritto chiede d'interrogare il
ministro ai grazia e giustizia e dei culti, per
sapere quando verranno riaperti i concorsi
alle numerose piazze notarili vacanti, e se,
in omaggio alle benemerenze acquistate dai
notai reduci dalla guerra, non si creda doveroso aderire alla proposta avanzata da
molti Consigli notarili col favorire nei prossimi concorsi i notai reduci dalle armi calcolando ad essi come doppi all'effetto dell'anzianità gli anni delle rispettive campagne militari. Ciò, anche per ovviare al
loro grave disagio economico dovuto alla
concorrenza dei colleghi viciniori durante
la loro assenza. Se infine, ove venisse disposto che nei distretti in cui il numero
dei notai esercenti supera quello stabilito
dalla tabella, i concorsi per i posti vacanti
debbano essere speciali tra i notai del distretto, venga stabilito «che i notai che prestarono servizio militare durante la guerra,
possano concorrere per posti vacanti anche
nel distretto in cui essi compirono la pratica notarile». Tale provvedimento ripare-
Atti Parlamentari
— 20913 —
Camera dei Deputa ir
LEGISLATURA XXIV - 1* SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1 9 1 9
rebbe al danno sofferto dai notai che per
l'avvenuta soppressione di piazze notarili
per effetto della vigente legge snl notariato
16 febbraio 1913, n. 89, si trovano tuttora
esclusi dal loro distretto naturale, quello
cioè dove compirono gli studi e la pratica
notarile, dove hanno la sede della famiglia
e la somma degli interessi. (L' interrogante
cMede la risposta scritta).
« Bevione ».
« Il sottoscritto chiede d'interrogare il
ministro dei lavori pubblici, per sapere
quali provvedimenti intenda adottare affinchè, prima che lo Stato assuma l'esercizio delle ferrovie reali sarde, possano essere definite le questioni relative alla sistemazione del personale ed alla regolarizzazione dei gradi e degli stipendi. (L'interrogante chiede la risposta scritta).
«Abozzi».
« Il sottoscritto chiede d'interrogare il
ministro d'agricoltura, per conoscere quale
sia l'intendimento del Governo circa la
quantità di terra incolta e suscettibile di
miglioramento che possa attribuirsi a ciascun contadino, per ovviare all'inconveniente che si va manifestando in alcune
località della.provincia romana, nelle quali
si domanda da ciascun interessato una
estensione di terreno molto maggiore di
quella che può logicamente coltivare. (L'interrogante chiede la risposta scritta).
« Guglielmi».
« Il sottoscritto chiede d'interrogare il
ministro della guerra, per conoscere se non
creda ormai equo concedere ai figli primogeniti di madre vedova il congedo illimitato, posto che prima della guerra erano
iscritti per diritto nella terza categoria, e
servivano solo sei mesi in condizioni ordinarie, come semplici soldati, o ufficiali di
complemento. (L'interrogante chiede la risposta scritta).
« Montresor».
« Il sottoscritto, chiede d'interrogare il
Ministro dell'istruzione pubblica, per sapere se non creda ormai doveroso, per la
serietà degli studi e per l'equità che deve
accertarne il profitto, visto che i promessi
Programmi delle scuole medie sono ben lontani dalla loro pratica attuazione, promulgare fin dall'inizio dell'anno le tesi di esa> o gli schemi di materia, o norme ben
chiare e definite, in modo che tutti gli alille
lievi pubblici e privati conoscano, fin dal
primo giorno di scuola, entro quali limiti
si svolgeranno i loro esperimenti scritti e
orali. (L' interrogante chiede la risposta
scritta).
« Montresor ».
:
« Il sottoscritto chiede d'interrogare il
ministro dell'istruzione pubblica, per conoscere se non creda equo modificare le norme
per le licenze d'onore e per la gara di lettere italiane, lodevolmente ripristinate, in
modo che anche gli alunni privati - come
già altre volte - vi siano ammessi, essendo
questa opportuna occasione per misurare
il valore degli uni e degli altri, e per eccitare tra le due categorie di studenti una
benefica gara di emulazione. (L'interrogante
chiede la risposta scritta).
«Montresor».
« Il sottoscritto chiede d'interrogare il
ministro della pubblica istruzione, per conoscere se intenda veramente trar profitto
dall'opera di tutte le energie nella lodevole
lotta contro l'analfabetismo, specificando
- a chiarimento dell'articolo 5 del recente
decreto e a scanso di equivoci e di arbitrarie interpretazioni - quali persone saranno chiamate all'insegnamento, dopo i
maestri pubblici, posto che di scuola privata, di privati insegnanti, di cittadini
volenterosi mai si fa cenno nè nei consigli
del nuovo ente, nè in tutto il suddetto
decreto. (L'interrogante chiede la risposta,
scritta).
« Montresor ».
« I sottoscritti chiedono d'interpellare i
ministri degli approvvigionamenti e consumi e dell'agricoltura, per conoscere se e
quali provvedimenti intendano adottare
per ovviare alle gravi conseguenze derivate
agli agricoltori della Campania, specialmente a quelli della provincia di Salerno,
dall'applicazione dell'ultimo decreto subministeriale 5 luglio 1919, in virtù del quale
è stata costituita una federazione coatta
tra esportatori e fabbricanti di conserve
di frutta ed ortaglie che ha tolto agli agricoltori, ora in seria agitazione, ogni %bertà
di usare dei prodotti della terra; ha allontanata sempre più la speranza della libertà
di commercio e di esportazione, còsi largamente promessa dalla circolare 25 bigi'i 1919 del presidente del Consiglio ai
preitoiti, ed ha ingigantito il dubbio che
ogni altra produzione agricola diverrà man-
Ufi i'anananaan
— 20914 —
LEGISLATURA XXIV -
1» SESSIONE - DISCUSSIONI
eipio di pochi organizzati ai danni della
collettività, col conseguente non trascurabile pericolo di un f o r t e r a l l e n t a m e n t o della
c o l t u r a i n t e n s i v a delle nostre plaghe, la
quale a v e v a p r o c u r a t o finora benefìci tangibili all'incremento della ricchezza nazionale.
« Dentice, Petrillo ».
P R E S I D E N T E . Le interrogazioni t t ^ t è
lette saranno inscritte nell'ordine del giorno, t r a s m e t t e n d o s i ai ministri competenti
quelle per le quali si chiede la risposta
scritta.
Così pure le interpellanze saranno ins c r i t t e n e l l ' o r d i n e del giorno, qualora i min i s t r i cui sono rivolte non vi si oppongano
nel termine regolamentare.
La s e d u t a t e r m i n a alle 18.50.
Ordine del giorno per la seduta di
martedì.
Alle ore 15:
1. Interrogazioni.
2. Seguito della discussione intorno alle
Comunicazioni del Governo sulla relazione
della Commissione d'inchiesta istituita con
Regio decreto 12 gennaio 1918.
3. Relazione della Commissione che ha
e s a m i n a t a la relazione del ministro delle
finanze Meda sulle esportazioni dal 1914 al
31 dicembre 1917. (Doc. LVI)
Risposte scritte a d interrogazioni.
INDICE.
AGNELLI :
Condizione giuridica dei militavi dichiarati dispersi
•. . .
AGNINI : Cantonieri delle strade nazionali . . .
BALSANO : Maestri elementari combattenti . . .
BOVETTI : Commissione annonaria in provincia
di Palermo
CABRINI : Cooperative di lavoro.'
CASSUTO : Elettrificazione della linea Pisa-Firenze.
D E CAPITANI D'ARZAGO : Comunicazioni tra Milano e Roma
GIRETTI: Maestri elementari combattenti
CTORTANI : Sussidio ai profughi
— Italiani internati in Austria-Ungheria. . . .
MONTEMARTINI : Comunicazioni ferroviarie di
Broni e Stradella con Pavia e Milano, . .
B AMPOLDI : Trasporto in patria delle salme dei
soldati italiani caduti in Francia
TOSCANO : Personale provvisorio del Genio civile. . . . " . . ;
20914
20914
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20915
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20916
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20917
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-
Agnelli. — Al ministro della guerra. —
« I n t o r n o alla condizione giuridica (stato
civile) dei militari dichiarati dispersi, e per
conoscere se e quali p r o v v e d i m e n t i siano
stati a d o t t a t i o s'intenda di a d o t t a r e ».
RISPOSTA. — «A stabilire la condizione
giuridica in r a p p o r t o allo stato civile dei
militari dichiarati dispersi d u r a n t e la guerr a , ha p r o v v e d u t o il decreto Reale lo agosto 1919, n. 1467, emesso su proposta del
ministro di grazia e giustizia, di concerto
e per iniziativa del ministro per l'assistenza
militare e le pensioni di guerra.
« D e t t o decreto ha stabilito in quali casi
e con quali norme può essere dichiarata la
presunzione di morte ed ha d e t e r m i n a t o altresì da quali persone possa essere richiesta
la dichiarazione medesima, a t t r i b u e n d o n e
la competenza al t r i b u n a l e civile del luogo
d o v e lo scomparso ebbe l'ultimo domicilio
civile o, in difetto di questo, dove ebbe l'ultima dimora.
« Il sottosegretario di Stato
« per l'assistenza militare e le pensioni
« di guerra
, « D i SALUZZO »
Agnini. — Al ministro dei lavori pubblici.
— Per sapere: 1° se sia a sua conoscenza
che m e n t r e alla maggior p a r t e dei cantonieri
e c a p i cantonieri delle s t r a d e nazionali non
v e n i v a f a t t a a l c u n a t r a t t e n u t a per ricchezza
mobile sul salario che a m m o n t a in media
a , l i r e 86 mensili; adesso gli agenti delle
imposte applicano su tale salario la percentuale del 7. 50 e inoltre t r a t t e n g o n o
gli a r r e t r a t i dal febbraio 1918; e se non
si creda doveroso di i n t e r v e n i r e subito
presso il m i n i s t r o delle finanze acciò provveda ad e v i t a r e che sia per t a l modo dec i m a t a l ' a n z i d e t t a r e t r i b u z i o n e ; 2° se int e n d a di a c c o r d a r e ai cantonieri e capi cantonieri delle s t r a d e nazionali, i miglioram e n t i chiesti col memoriale del 5 marzo
1919».
RISPOSTA. — «Il salario dei capi cantonieri e c a n t o n i e r i di strade nazionali amm o n t a n t e , r i s p e t t i v a m e n t e , a lire 960 e a
lire 800, non è s t a t o mai g r a v a t o della tassa
di ricchezza mobile. Solo in seguito all'aum e n t o del 30 per cento concesso col decreto
luogotenenziale 7 aprile 1918, n. 444, al suindicato salario è s t a t a a p p l i c a t a la detta
tassa; ma tale applicazione non p a r e sia avv e n u t a per t u t t i i cantonieri, poiché pochi
u ffici del Genio civile h a n n o f a t t o pervenire
Atti Parlamenti
LEGISLATURA
— 20915 —
XXIV -
1® SESSIONE -
DISCUSSIONI -
a questo Ministero i reclami dei colpiti dalla
tassa in parola.
« Questa Amministrazione con nota 29 luglio ultimo scorso, n. 389, ha fatto presenti,
al Ministero delle finanze i reclami pervenuti e le critiche condizioni economiche in
cui trovansi gli agenti in parola, per trovar
modo di adottare un equo provvedimento
in loro favore esonerandoli dal pagamento
di detta tassa di ricchezza mobile o per
avere una, riduzione della medesima.
« K,on essendo finora pervenuta alcuna
risposta al riguardo, sono state rivolte ora
premure al Ministero, del tesoro perchè faccia conoscere le sue determinazioni su tale
argomento.
« I n quanto poi ai miglioramenti chiesti
dal detto personale cantonieri non si è mancato di interessare il ministro del tesoro
perchè ^aderisca alle proposte concr tate all'uopo dal Ministero dei lavori pubblici e
piacemi dichiarare che Sua Eccellenza stesso
ha di buon grado convenuto nella opportunità di accordare i miglioramenti in questione, soltanto si è riservato di esaminare
fino-a qual punto potrà consentirsi che ascenda l'onere finanziario relativo avuto
anche riguardo alle presenti difficoltà di
bilancio.
« Il sottosegretario di Stato
R
« CLAPPI » .
Balsano. — Al ministro deW istruzione
pubblica. — « Per .conoscere se non creda
opportuno e conforme a giustizia disporre
cue le Amministrazioni scolastiche nei prossimi trasferimenti ai posti vuoti di maestro
elementare riconoscano come titolo prevalente l'avere combattuto per la patria ».
R I S P O S T A . — « Ai maestri, che han servito nell'esercito durante la presente guerra,
sono già state fatte notevoli concessioni, a
testimonianza di gratitudine della nazione.
•Una disposizione come quella che l'onorevole interrogante propone - oltre che intempestiva, essendo ormai scaduti i termini
normali per i trasferimenti - lederebbe gravemente l'interesse di altre categorie di insegnanti, che, per il lungo servizio prestato
o per gravi ragioni di famiglia e di salute,
sono ugualmente meritevoli di particolare
considerazione.
« Il sottosegretario di Stato
« C E L L I ».
Bovetti. — A l ministro dell'industria,
commercio e lavoro e al Commissario generale dei
consumi. — « Sulla formazione illegale ed
arbitraria della Commissione annonaria
1573
Camera
dei
TORNATA D E L 6 S E T T E M B R E
Deputati
1919
della provincia di Palermo da cui si escluse
la rappresentanza dell'Ufficio del lavoro
forte di quattromila operai, che essendo riconosciuta dall'Ufficio centrale del lavoro,
trovavasi, invece, nelle condizioni previste
dal Commissario generale dei consumi per
intervenire coi suoi rappresentanti nella gestione della pubblica annona».
R I S P O S T A . — « Ai termini dell'articolo 4
del decreto luogotenenziale 21 novembre
1918, n. 1745, le Commissioni provinciali annonarie sono composte- di cinque membri :
di un magistrato del pubblico ministero presidente, di un consigliere o consigliere aggiunto di prefettura, vice-presidente ; del presidente o di un consigliere
della Camera di commercio e di due cittadini esperti nominati dal Ministero approvvigionamenti e consumi su proposta della
presidenza del comitato permanente del lavoro scelti entro le organizzazioni operaie
della provincia.
« A far parte della Commissione provinciale annonaria di Palermo il Comitato permanente del lavoro propose, nella qualità
di cittadini esperti, i signori Orlando Antonino, operaio indoratore, e Grillo Giuseppe segretario del Consorzio, ed il Ministero accogliendo la proposta, con decreto21 dicembre 1918, nominò la Commissione
annonaria per la provincia di Palermo che
risultò così costituita :
'
1" • signor Wancello cav. avv. Fiorimondo, presidente;
2' signor Nicolao cav. dott. Enrico,
consigliere aggiunto di prefettura;
" 3**signor Dagnino Angelo, rappresentante la Camera di commercio;
4° signor Orlando Antonino, cittadino
esperto;
5° signor Grillo Giuseppe, cittadino
esperto.
« La Commissione provinciale annonaria
suddetta è stata pertanto legalmente costituita.
« Il sottosegretario di Stato •
per gli
approvvigionamenti
e i consumi
alimentari
« M U K I A L D I . ».
Cabriti!.— Ai ministri dei lavori
pubblici.
e dell'istruzione pubblica. — « 1° Per sapere e per far s a p e r e - q u a l i resistenze abbiano
resa impossibile l'assunzione dei lavori per
costruzione del nuovo edificio del Ministero
dell'istruzione pubblica da parte di una organizzazione cooperativa decisa a dare sperimentalmente la dimostrazione della possibilità di accogliere le richieste dell'organizzazione sindacale edilizia integrate dalle
Atti Parlamentan
LEGISLATURA XXIV - l
— 20916
a
Cimera dsi Deputai:
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1 9 1 9
norme della previdenza in perfetta armonia
con gli interessi dello Stato ; 2° per sapere
- e per far sapere - se le direttive cooperativistiche, solamente annunziate dal "Governo, possano venire impunemente eluse e
irrise da funzionari avversi al principio cooperativo »
R I S P O S T A . — « L'onorevole interrogante
si riferisce ad una richiesta della Federazione laziale delle cooperative diretta al
Ministero, dell'istruzione per ottenere che
le venga affidato a trattativa privata l'appalto della mano d'opera per l'esecuzione
di un primo lotto di lavoro dell'edifìcio destinato a sede del detto Ministero.
« In seguito a lettera del Ministero dell'istruzione in data 17 febbraio 1919 nella
quale si esprimeva, in massima, il parere
favorevole alla domanda del Consorzio,
l'ufficio del Genio civile rispose di nulla
avere in contrario, salvo alcune riserve riguardanti le condizioni dell'affidamento, e
facendo osservare che però l'ufficio avrebbe
preferito risolvere in altro modo la questione dei suoi rapporti con la mano d'opera.
« Il .Ministero, in seguito a' questa lettera, disponeva che fossero iniziate trattative
col Consorzio, allora in formazione; trattative che portarono alla preparazione di
un atto regolare per l'affidamento della
mano d'opera.
« Senonchè in questo tempo si accentuarono le agitazioni operaie per la riduzione
dell'orario ed aumento delle mercedi, e l'ufficio ritenne opportuno sospendere ogni
trattativa, anche per vedere quale effetto
economico avrebbe effettivamente avuto la
riduzione dell'orario sul costo di f a t t u r a
delle opere.
. « Alle premure del Ministero per l'invio
dell'atto, l'ufficio rispose esponendo le ragioni del ritardo e confermando che riteneva più conveniente t r a t t a r e direttamente
e collettivamente con gli. operai senza l'inutile intermediario del Consorzio*?
« Nel fatto i lavori murari vennero affidati direttamente a contratto agli operai
pagando, come acconto, la mercede giornaliera concordata ed il premio a seconda
l'importo del lavoro fatto ed apprezzato a'
prezzi convenuti.
« Con questo sistema che fino ad ora ha
dato, tanto nei lavori del Ministero dell'istruzione, quanto in quelli della marina,
risultati sodisfacenti, si sono ottenuti dei
prezzi di costruzione più convenienti di
quelli che fino ad ora si è potuto realizzare
con i contratti di mano d'opera, e cioè
senza impegnare un lavoro di quésta entità
a Ditte ed Enti non perfettamente conosciuti, ciò che non è di piccola importanza,
tanto più che in Roma, cooperative e consorzi di cooperative, hanno fino ad oggi
dato risultati in màssima poco buoni sia
tecnicamente che economicamente.
« Il sottosegretario di Stato
« per i lavori pubblici
« C i A P P I ».
Cassuto. — Ai ministri 'dei trasporti marittimi e ferroviari e dei lavori pubblici. —
« Per sapere se sussista la notizia che sia
stata disposta la elettrificazione nella linea
ferroviaria Pisa-Firenze con esclusione di
Livorno ; e in caso affermativo se si intenda provvedere, come chiede, alla inclusione di Livorno capolinea per evidenti
necessità- di trasporto e di traffico ».
R I S P O S T A . — « Il programma generale
definitivo di elettrificazione delle diverse
linee è ancora in corso di studio. In questo
studio, non si mancherà di tenere presente
i desiderata esposti dall'onorevole Cassuto
circa l'elettrificazione delle linee Pisa-Firenze e Pisa-Livorno.
« Il sottosegretario di Stato
per i trasporti marittimi e ferroviari
« SAN J U S T ». '
De Capitani d'Arzago. — Al ministro dei
trasporti marittimi e ferroviari. — « Per sapere ee finalmente intenda provvedere all'urgente, indispensabile miglioramento delle comunicazioni fra Milano e Roma, più
non essendo possibile ancora esistano quelle
difficoltà che nel primo periodo dopo l'armistizio erano compatibili; come d'altronde
dimostra il fatto che si è lodevolmente provveduto a stabilire nuovi orari più c o n f a c e n t i
alle esigenze dei viaggiatori e dei commerci
su talune linee, per le q u a l i a d esempio fra
Roma e Napoli ».
R I S P O S T A . — « Man mano che si è p o t u t o
e cioè in relazione alle disponibilità di locomotive e di materiali da v i a g g i a t o r i , si è
migliorato sensibilmente l'orario dei treni
fra Roma e Milano, sia con l'acceleramento
di marcia di alcuni treni, come per il dir e t t o 22, sia con l'istituzione di una c o p p i a
di diretto (25 e 28).
« L'iniziato miglioramento delle comunicazioni è stato sospeso per la crisi del car-
Atti
— 20817 —
Parlamentan
LEGISLATURA XXIY -
Ia
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
bone e si è dovuto anzi sopprimere qualcuna delle migliorie concesse; ed è da augurarsi che tali provvedimenti abbiano breve
durata.
« Il sottosegretario
di Stato
«SAN JUST».
•
Giretti. — Al ministro dell'istruzione
pubblica. — « Per sapere se egli intenda riparare le ingiustizie delle quali sarebbe . cagione l'applicazione del decreto luogotenenziale del 15 maggio 1919, n. 882, in confronto a maestri che hanno compiuto il
loro dovere militare verso la Patria, mediante un nuovo provvedimento, per il
quale siano ammessi ai concorsi magistrali
tutti coloro che, forniti dei titoli richiesti,
al momento della chiamata alle armi prestavano servizio in qualità di provvisori,
indipendentemente dalla durata del servizio militare prestato ».
• RISPOSTA. — « Con Regio decreto di imminente pubblicazione la richiesta dell'onorevole interrogante è integralmente accolta.
« Il sottosegretario
di Stato
« C E L L I ».
Gortani. — Al ministro delle terre liberate.
— « Sulla- convenienza di estendere la concessione del . sussidio statale di novanta
giorni ai profughi che erano stati esclusi
dal sussidio giornaliero perchè occupati
come operai, salariati, avventizi ecc. e che
al pari degli altri esuli rimpatrianti ritornano senza lavoro assicurato alle loro case
devastate o distrutte ».
RISPOSTA. — <11 sussidio straordinario
pari a tre mesate dell'ordinario sussidio
elle viene corrisposto ai profughi all'atto
del rimpatrio, in considerazione appunto
delle diffìcili condizioni in cui essi si vengono a trovare nei primi tempi del ritorno
in patria, non può essere concesso a quelli
che, per non essere stati riconosciuti bisognosi di .aiuto, furono esclusi dal diritto di
Percepire il sussidio ordinario.
« Agli operai salariati ed avventizi- non
era stato concesso il sussidio ordinario
solo quando la loro " condizione risultava
agiata, ma quando si accertava che i loro
proventi erano insufficienti ai bisogni della
famiglia il sussidio negato al capo di essa
veniva invece accordato singolarmente alle
Persone che egli aveva a carico : ed a queste si concede all'atto del rimpatrio l'anticipazione delle tre mesate, come a qualunque altro profugo sussidiato.
Camera dei Deputali
TORNATA DEL 6 SETTEMBRE
1919
« Gli operai salariati od avventizi rimpatriati anche se precedentemente non sussidiati, non rimangono t u t t a v i a senza assistenza quando non trovino in patria pronta e rimunerativa occupazione : essi possono essere e sono infatti sussidiati sul
fondo per la disoccupazione, o aiutati dai
prefetti con sussidio giornaliero disposto
da questo Ministero con decreto del 3 maggio ultimo scorso, e quando manchi altro
mezzo e le condizioni di bisogno meritino particolare considerazione, con straordinarie elargizioni, sui fondi dell'assistenza
ai profughi messi a disposizione dei signori
prefetti.
« I l sottosegretario
di Stato
« P l E T R I B O N I ».
Gortani. •— Al ministro delle terre liberate.
— Per sapere se ed in qual modo intenda
venire incontro alle più urgenti necessità
dei cittadini delle terre liberate e redente
che l'Austria internò per timore della loro
attività patriottica, e che ci restituì indeboliti nel corpo e rovinati negli averi ».
RISPOSI 1 .. — « Q u e s t o Ministero da
tempo si è interessato della assistenza dovuta agli infelici cittadini delle terre ora
liberate e redente già internati dall'Austria,
ed insieme al Ministero dell'interno ha procurato di venire in soccorso dei reduci dall'internamento e delle loro famiglie ; ma ha
pur considerato che non a questi soli aiuti,
limitati alle contingenze di condizioni pietose, doveva restringersi l'opera del Governo.
.
« Certamente un provvedimento efficace
non può essere ideato se non sotto forma
di risarcimento di danni di guerra; e questo Ministero sta appunto esaminando,
d'accordo con gli altri Ministeri competenti, come estendere le disposizioni concernenti il risarcimento dei danni alle persone di cui all'articolo 4 del testo unico
27 marzo 1919, n. 426, anche ad altri casi
ivi non indicati, quello in esame compreso.
Così sarà rimediato ad una lacuna, che si
è manifestata con la conoscenza di nuove
condizioni e che ha consentito una più
perfetta valutazione delle varie forme dei
danni di guerra e del modo di risarcirli, e
sarà assolto il dovere dello Stato verso chi
ha sofferto e patito per devozione alla
Patria.
« Il sottosegretario
di Stato
« P l E T R I B O N I ».
Atti
Parlamentari
—
LEGISLATURA XXIV -
1» SESSIONE -
20918
Camera dei
—
Deputati
DISCUSSIONI - TORNATA DEL 6 SETTEMBRE 1 9 1 9
Montemartini. — Al ministro dei trasporti
marittimi e ferroviari. — « P e r sapere se n o n
sia v e n u t o il m o m e n t o di migliorare le com u n i c a z i o n i f e r r o v i a r i e t r a i centri di B r o n i
e S t r a d e l l a con P a v i a e Milano, le quali
c o m u n i c a z i o n i sono oggi tali da n o n perm e t t e r e ai c o m m e r c i a n t i di Milano e P a v i a
di giungere sui m e r c a t i di B r o n i e S t r a d e l l a
p r i m a delle ore 11 e a quelli di B r o n i e Stradella di a r r i v a r e s o p r a il m e r c a t o di Milano p r i m a delle 11.30 e cioè q u a n d o t a n t o
su q u e s t a che su quelle piazze gli a f f a r i
sono finiti, e 'ciò m a l g r a d o che la d i s t a n z a
sia piccola e c o l l ' a v v i c i n a r s i della v e n d e m mia le necessità dei c o n t a t t i aumentino,
ogni giorno; e per sapere se n o n creda possibile c o m b i n a r e gli o r a r i in m o d o che almeno alla sera siano f a c i l i t a t e le comunicazioni coi t r e n i che p a s s a n o per V o g h e r a ».
—• « I n m e r i t o alla i n t e r r o g a zione dell'onorevole M o n t e m a r t i n i osservasi che già era p r o n t o un p r o g e t t o di un
n u o v o orario c o m p r e n d e n t e n o t e v o l i miglior a m e n t i nelle c o m u n i c a z i o n i stesse, nel senso di s o s t i t u i r e gli a t t u a l i t r e n i merci con
v i a g g i a t o r i f r a P a v i a e S t r a d e l l a con dei
t r e n i o m n i b u s e di a r r i v a r e il m a t t i n o a
S t r a d e l l a in u n senso, a Milano n e l l ' a l t r o
n o n più t a r d i delle 9 e mezza, m e d i a n t e la
i s t i t u z i o n e di u n a n u o v a c o p p i a di t r e n i f r a
P a v i a e Milano.
« Senonchè, a causa della n u o v a crisi del
c a r b o n e , non solo n o n si è p o t u t o dar corso
ai idrogetti ¿i m i g l i o r a m e n t i che c o m p r e n d e v a n o a u m e n t i di t r e n i , m a si è d o v u t o ,
come è n o t ò , p r o c e d e r e a f o r t i soppressioni
di t r e n i già^ esistenti, f r a cui a n c h e di quelli
della M i l a n o - P a v i a .
«Ciò ha, p r o v o c a t o u n a p o s t i c i p a z i o n e
della c o m u n i c a z i o n e serale S t r a d e l l a - P a v i a - M i l a n o la quale può c o r r i s p o n d e r e almeno a- p a r t e dei desideri m a n i f e s t a t i senza
bisogno di r i c o r r e r e alla più l u n g a via di
V o g h e r a , e s p e d i e n t e del r e s t o ben difficile
a t r o v a r s i , d a t o il l i m i t a t o n u m e r o di t r e n i
a disposizione a n c h e per quella via.
« Si assicura l'onorevole i n t e r r o g a n t e che
s a r a n n o a d o t t a t i m i g l i o f a m e n t i , sensibili in
ispecie per le comunicazioni del m a t t i n o ,
non a p p e n a le condizioni a t t u a l i dei car-^.
boni lo c o n s e n t a n o .
« Il soUósegretario di Stato
f e r m a t i v a , se u g u a l e concessione egli intenda chiedere per il t r a s p o r t o in I t a l i a di
quelle salme dei n o s t r i soldati, che i p a r e n t i
fossero per r e c l a m a r e , s o t t o s t a n d o alle necessarie spese». .
•
R I S P O S T A . — « Il G o v e r n o f r a n c e s e non
ha a n c o r a significato la p r o p r i a autorizzazione all'invio agli S t a t i U n i t i di s a l m e di
soldati a m e r i c a n i m o r t i in F r a n c i a . Q u a n d o
t a l e a u t o r i z z a z i o n e sia d a t a ed ove famiglie
i t a l i a n e chiedano di r i a v e r e con loro in I t a l i a
le salme di soldati i t a l i a n i c a d u t i in t e r r a
f r a n c e s e , il Ministero degli a f f a r i esteri si
f a r à u n d o v e r e di i n t e r v e n i r e presso il Gov è r n o della R e p u b b l i c a ed o t t e n e r e quel
m e s t o c o n f o r t o alle famiglie che lo desiderino ».
« Il sottosegretario di Stato
«SFORZA».
RISPOSTA.
Toscano. -- Al ministro dei lavori pubblici.
— Per conoscere se n o n r i t e n g a o p p o r t u n o
e s t e n d e r e i m i g l i o r a m e n t i economici conf e r i t i al solo personale di ruolo, a decorrere
dal mese di maggio, a n c h e al personale
provvisorio del Genio civile al quale è s t a t a
p r o m e s s a e n t r o l ' a n n o la sistemazione del
d e c r e t o 4 maggio ultimo, e che si è reso
b e n e m e r i t o per i -complicati servizi resi
p r i m a e . d u r a n t e la g u e r r a ».
R I S P O S T A . — « I n base alle n u o v e disposizioni del d e c r e t o luogotenenziale. 4 maggio
scorso, n. 667, d o v r à p r o v v e d e r s i , e n t r o il
30 giugno 1920, alla r i f o r m a o r g a n i c a del
Corpo Reale del Genio civile, i s t i t u e n d o nei
ruoli o r d i n a r i le n u o v e categorie dei diseg n a t o r i e degli assistenti. E d in t a l e occasione s a r a n n o , f r a gli altri, s i s t e m a t i con
n o r m e da stabilirsi gli i m p i e g a t i provvisori del Genio civile.
« F r a t t a n t o , a migliorare le condizioni
economiche del d e t t o personale— nonché
di quello s t r a o r d i n a r i o , a v v e n t i z i o ed assim i l a t o in servizio di ciascuna a m m i n i s t r a zione dello S t a t o - con Regio decreto 20
luglio 1919, n. 1232, e a d e c o r r e r e dal 1° maggio scorso, è s t a t a concessa u n a seconda
i n d e n u i t à mensile di c a r o v i v e r i n e l l a misura
di lire 65 per i celibi ed i v e d o v i che non
a b b i a n o persone di f a m i g l i a c o n v i v e n t i ed
a carico, e di lire 10 p e r gli altri.
«•Il sottosegretario di Stato
« SAN J U S T ».
Rampoldi.— Al ministro degli affari esteri.
— « P e r sapere se consti che il Governo
f r a n c e s e abbia concesso il t r a s p o r t o in pat r i a delle salme dei soldati a m e r i c a n i cad u t i in F r a n c i a e, in caso di risposta af-
« C I A P P I ».
Il capo deli,'Ufficio
PROF.
di Revisione
T.
e
Stenografia
TRINCHERI.
Roma, 1919 — Tip. della Camera dei Deputati
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TORNATA DI SABATO 6 SETTEMBRE 1919