Atti — 21087 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l SESSIONE a - DISCUSSIONI - Camera TORNATA DEL 13 dei Deputati SETTEMBRE 1919 , CCCLXXXVliI. TORNATA DI SABATO 13 SETTEMBRE 1919 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ALESSIO INDI DEL PRESIDENTE M A R C O R A. INDICE. • -:V f:V CONGEDI 21088 DI RISPOSTE SCI'ITTE AD INTERROGAZIONI E INDICE RELATIVO , ... . . . . R ; . 21088,21128 D i s e g n i di legge (Presentazione) : F I T T I . presidente del Consiglio . . . . . . VISOCCHI, MINISTRO ' del Consiglio . . . . . 'CÉLESIA. , . . . . TURATI . . 21088-89 .. . 2.1092 . . 21093^ . . . . . . . . . . . . . . . . 21096 COLAJANNI 21098 CHIESA PA LA. 21099 . . T , . , . . FBJDÈRZONI 21099" 21100 C o m u n i c a z i o n i del Governo (Seguito e fine DELLA DISCUSSIONE) \ . . . . . . . . . RELAZIONE DELLA COMMISSIONE D'INCHIESTA . 21101 ISTI- TUITA CON REGIO DECRETO 1 2 GENNAIO 1 9 1 8 . 21101 ORDINI DEL GIORNO : PALA. . ' . . . ABISSO 21101 21101 MERLONI 21103 PISTOJA. 21109 FITTI, presidente CAROTI del Consiglio . . . . . . . . . 21115 . . . . . . . . . . 21120 RITIRO DI ORDINI DEL GIORNO : PAIS-SERRA. 21120 BELTRAMI. 21121 VICINI 21121 - D E CAPITANI GRABAU. . 21121 . 21121 NEGROTTO. 21122 PRESIDENTE 21122 MARAMI . . . . . . . . . . . . . . . . Tutti gli ordini del giorno sono ritirati ad eccezione di quello del deputato Luciani. 21122 1588 . . . . . . . . . . . . . . . 21123 21124 V o t a z i o n e nominale (Bisultamcnto) : Sulla prima parto dell'ordine del giorno del „ deputato Luciani 21125 L a Gainera approva l a prima parte dell'ordine del giorno del deputato Luciani. L a seconda parie dell'ordine del giorno del deputato Luciani è approvata per alzata e seduta. 21108 MARANGONI . . BOSELLI. 21088 Interrogazioni : Fatti di Fiume : F I T T I , presidente TURATI . Pag. . . . ANNUNZIO Pag- D i c h i a r a z i o n i di voto : R e l a z i o n i (Presentazione) : MARCELLO : Aumento degli assegni di congrua AI PARROCI PER 21100 — NORME LA FRANCHIGIA — CONVERSIONE IN LOGGE DEL DECRETO LUOGOTE- GRAFICA . . . . . . . . POSTALE . . . . E . TELE. . . 21101 * nenzialè concernente l'assunzione temporanea di personale tecnico nell'ammini• strazione postale, telegrafica e telefonica^. 21101 FALLETTI : Conversione in legge del decreto luogotenenziale col quale si approva il piano regolatore della città di Torino nella zona in collina a destra del Po 21101 — Conversione in legge del decreto luogotenenziale portante variazioni nel ruolo organico del personale del Ministero delle colonie 21101 COTOGNO : Finanziamento dei consorzi di bonifica. . 21101 — Provvedimenti a favore dei danneggiati dai terremoti dal 1915 al 1917 . . . . . * 21101 — Credito agli enti agrari del Lazio . . . . 21101 — Modificazioni agli organici dell'amministrazione carceraria 21101 CAMERA : Conversione in legge del decreto luogotenenziale riguardante il trattamento daziario delle carni provenienti dall'estero anteriormente al 1° luglio 1918 . . . . . 21101 — Conversione in legge del-decreto luogotenenziale recante provvedimenti a favore dei ricevitori e dei commessi del lotto. . 21101 — Riordinamento dell'Amministrazione centrale dell'agricoltura 21101 Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIY - — l 8 Osservazioni e proposte : Pag. 21101 21101 21101 21101 21101 Lavori parlamentari : LIITTI, .presidente del Consiglio .... . . .' . 21127 La seduta comincia alle 14.5. L I B E R T I N I GESUALDO, segretario, legge il processo verbale della tornata precedente. (È approvato). Congedi. PRESIDENTE. Hanno chiesto congedi, per motivi di famiglia, gli onorevoli: Toscano di giorni 5; Cassato di 1; per motivi di salute gli onorevoli: Piccirilli di giorni 6; Gallenga di 1; e per ufficio pubblico gli onorevoli: Indri di giorni 4; Miari di 4; Curreno di 5; Bonino di 5; Sarrocchi di 5. (Sono conceduti). Annunzio di risposte scritte ad interrogazioni. PRESIDENTE. Gli onorevoli sottosegretari di Stato per la guerra, la marina e l'istruzione pubblica hanno trasmesso le risposte alle interrogazioni dei deputati Pavia, Turati, Soderini, Faranda, Pala, Congiu, Ciriani, Venino, Vinaj, YalvassoriPeroni, Bussi, Restivo, Facchinetti, Drago, Agnelli, Bonino. Saranno -inserite, a norma del regolamento, nel resoconto stenografico della seduta d'oggi (1); Presentazione di un disegno di legge. PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'onorevole presidente del Consiglio. NITTI, presidente del Consiglio dei ministri, ministro dell'interno. Mi onoro di presentare alla Camera il disegno di legge : Provvedimenti sullo stato economico e giuridico degli impiegati dello Stato. Chiedo che sia inviato alla Giunta generale del bilancio. (1) Vedi in fine. Camera dei — SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL Modificazioni ai ruoli organici del personale del Ministero delie finanze, delle intendenze di finanza, e di altri uffici provinciali dell'Amministrazione finanziaria . D E N T I C E : Preparazione, vendita e commercio dei vini. . . . . . . . . . — Sistemazione delle reti telefoniche . . . . — Estensione del servizio telefonico — Proroga del concorso governativo pel paréggio dei bilanci comunali del Mezzogiorno . . . . . . . . . . . . . . . . CAMERA: 21088 13 SETTEMBRE Deputati 1919'^" IJ V PRESIDENTE. Do atto all'onorevole presidente del Consiglio dejla presentazione di questo disegno di legge. . L'onorevole presidente del Consiglio ha chiesto che sia inviato alla Giunta generale del bilancio. Non essendovi osservazioni in contrario, così rimane stabilito. interrogazioni. PRESIDENTE. Ora l'ordine del giorno» reca le interrogazioni. NITTI, presidente del Consiglio dei minisiri, ministro dell'interno. Chiedo di parlare. PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'onorevole presidente del Consiglio. NITTI, presidente dei Consiglio dei ministri, ministro dell'interno. Ieri in fine di seduta, fu presentata sui fatti accaduti a Fiume un'interrogazione dall'onorevole Marangoni, e oggi ne sono state presentate altre dagli onorevoli Turati, Colajanni, Pala, Celesia, Chiesa e Federzoni. Poiché comune è il desiderio nella Camera di essere informata di quei dolorosi avvenimenti, risponderò subito, se l'onorevole Presidente lo consente, a tutte queste interrogazioni. (Approvazioni). PRESIDENTE. Si darà allora lettura delle interrogazioni presentate su questo argomento. L I B E R T I N I GESUALDO, segretario, legge : Marangoni, al presidente del Consiglio dei ministri, « per sapere che cosa c'è di vero nella notizia giornalistica di una marcia su Fiume di volontari italiani »; Celesia, al presidente del Consiglio, « sugli annunciati fatti di Fiume » ; Turati, al Governo, « sui fatti di Fiume » ; Colajanni, al presidente del Consiglio, « per avere notizie sull'impresa di D'Annunzio a Fiume e per sapere quali misure ha preso il Governo per impedire gravi e dolorosissime complicazioni»; Chiesa, al presidente del Consiglio, « per conoscere ilpensiero del Governo sugli avvenimenti di Fiume che sono protesta suprema per l'onore d'Italia »; Pala, al presidente del Consiglio, « per avere, se possibile, schiarimenti sulle u l t i m e notizie relative a Fiume»; Federzoni, al presidente del Consiglio, «sui fatti di Fiume». PRESIDENTE. L'onorevole presidente del Consiglio ha facoltà di rispondere. Atti — 21089 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l a SESSIONE- DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE M A R C O R A . iQTTI, presidente del Consiglio dei ministri, ministro dell'interno. (Segni di vivissima attenzione). Ieri, 12 settembre, in un telegramma, di cui chiaramente non si leggeva l'ora, ma che dovette essere spedito alle ore 13 circa, fu annunziata dal generale Pittaluga la partenza da Monfalcone di parte di un battaglione di granatieri, già a Fiume, con camions, e che 300 giovani del battaglione fiumano erano partiti per incontrarlo, rigenerale Pittaluga soggiungeva che andava loro incontro per fermarli, che nessun atto erasi fino allora compiuto contro gli alleati, che aveva proibito ogni manifestazióne o riunione e che avrebbe agito energicamente. Chiedeva rinforzi di carabinieri. Alle ore 13.15 il generale Pittaluga teleg r a f a v a che granatieri e arditi con mitragliatrici ed autoblindate, insieme a Gabriele D'Annunzio, alle ore 11 e tre quarti, riuscendo a rompere ogni resistenza, erano giunti a Fiume. Aggiungeva: « L'ordine si va ristabilendo e io continuo a tenere il comando ». (Commenti). Alle ore 14.30 un altro telegramma al Ministero della guerra del generale Di Robilant comunicava la notizia della partenza avvenuta durante la notte, su 40 autocarri, di granatieri condotti da D'Annunzio per Fiume e che il battaglióne fiumano volontario attendeva sulla linea di armistizio. Aggiungeva che il comando del XVI corpo d'armata aveva preso le misure per arrestarli; ma, essendo mancato un reparto e altre truppe della linea di armistizio, ciò non era avvenuto. Il generale. Di Robilant ordinava al Pittaluga il disarmo dei soldati e la riconsegna dei granatieri nelle truppe della linea di armistizio. Alle ore 15 il generale Di Robilant, confermando il movimento, lo dichiarava tale da compromettere la nostra situazione internazionale, e domandava al Governo ogni appoggio per agire con la massima energia. Alle ore 15.30 il generale Di Robilant telegrafava al ministro della guerra indicando le truppe con le quali si proponeva, oltrepassando la linea di armistizio, di agire contro le truppe che avevano defezionato. Qualora, egli diceva, non fosse valsa la persuasione, si disponeva anche ad agire con energia. Alle ore 18 il generale Di Robilant, in ista degli avvenimenti,sospendeva lo scambio di truppe lungo la linea di armistizio v Camera dei Deputati ed ordinava di approntare per la partenza alcune brigate. Alle ore 21.30 il Comando dell'ottavo corpo di armata comunicava un'informazione ricevuta dal Comando di Fiume, che presso a poco coincide con quello che ho letto. Alle ore 22.30 il generale di Robilant, accusando ricevuta di un telegramma che io ¿gli avevo inviato, informava di aver emanato severe disposizioni, e che stava procedendo al concentramento delle forze per una repressione energica. (Commenti). Soggiungeva che era in corso un' inchiesta per assodare le responsabilità e che oggi egli sarebbe stato a Fiume. Oggi 13 un fonogramma delle 4 del m a t tino del Comando dell'ottavo Corpo d'armata comunicava la partenza per Fiume del comandante della divisione di assalto,, del comandante deLraggruppamento d'assalto e del comandante la brigata granatieri per indurre le truppe che si "erano allontanate a desistere dal loro insano j>roposito. Con altro telegramma, che giunse alle ore 7.15, lo stesso Comando comunicava 'di avere avuto notizie dal generale Pittaluga che alle 3.50 la nave Dante Alighieri partiva, dopo aver fischiato lungamente, provocato suono di campane e il risvegliò della popolazione ; ma aggiungeva che era "rimasto a-, terra un certo numero di marinai e che ili fiduciario delle truppe inglesi aveva preannunciato l'assalto alle loro caserme, cheperò non si è verificato. (Commenti). Il tenente colonnello Roncagli, capo di stato maggiore del generale Pittaluga, ritornando d^ Udine, dichiarava di avere incontrato a circa 12 chilometri da Fiume reparti del sesto artiglieria ed il battaglione ciclisti, già del presidio di Fiume, che ivi ritornavano. Il generale Fcrreri, comandante le truppe di vigilanza lungo la linea di armistizio, era. in marcia per fermarli. D'Annunzio ha avvertito che intendeva insediarsi nella sede del Comando. (Commenti). L'ultimo telegramma giunto a mezzogiorno dice che la situazione, crepita m Fiume dal colpo di mano, si giudica p e r i i momento grave, perchè nella città si trovano circa 2,000 uomini che vi sono entrati senza avervi diritto. (Commenti). Il generale Pittaluga chiedeva istru-. zioni e aggiungeva di essere deciso ad agire in tale guisa da evitare conflitti gravi. Onorevoli colleghi, queste sono le notizie giunte fino ad ora, ed io ve le ho riferite r Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - — 21090 — I a SESSIONE - DISCUSSIONI - nella fredda forma dei telegrammi ufficiali. Non posso però nascondere un profondo senso di amarezza e di dolore. Quanto è avvenuto mi ha riempito di tristezza, ma anche di umiliazione, perchè per la prima volta è entrata nell'esercito italiano, sia pure per fini idealistici, la sedizione. {Commenti). L'esercito non ha che un solo dovere e una sola norma : obbedienza. ( Vive approzioni). Ogni altra parola, ogni altro consiglio, ogni altro suggerimento sono dannosi. (Benissimo! Bravo!) Si t r a t t a dunque di un tentativo, che dinanzi all'Italia e din a n z i ai nostri alleati, ai quali invio una parola sincera di saluto, devo dichiarare deplorevole. Altra cosa è un'azione di volontari, altra è la partecipazione di soldati dell'esercito regolare. Il soldato che rompe la disciplina, sia pure per alti fini, è contro la patria. Chi lo induce, con blandizie, sia pure per fini non volgari, sia pure per tendenze idealistiche, ad atti di sedizione, mette il soldato contro la patria. {Approvazioni). Dunque nessuna parola di indulgenza daparte mia. Se le nostre aspirazioni adriatiche sono così vivamente contrastate, è per molteplici ragioni, ma anche e soprattutto perchè si lascia credere allo spirito di violenza imperialistica del popolo italiano. (Commenti — Interruzioni). Ho dichiarato altra volta, anzi ripetutamente, come ciò sia ingiusto. Ma poiché in molti paesi si lasciano accreditare queste idee, ciò che accade non giova certo a smentire le prevenzioni. Nessun peggior servizio, dunque, si poteva rendere alla causa, che t u t t i difendiamo ed amiamo. -{Approvazioni). Signori, la virtù non sta nelle facili blandizie, nell'eccitate il popolo. Nelle ore del periglio e del dolore la virtù sta nel saper resistere alle blandizie ed alle debolezze. E non è concependo imprese simili come un raid, come qualche cosal!ra- il romantico ed il letterario, che si determina la fortuna del proprio paese. {Vive approvazioni — Commenti a destra). Una voce a destra. E Garibaldi? .... NITTI, presidente del Consiglio dei ministri, ministro 'dell'interno. Non confondiamo le grandi con le piccole cose. SANDRINI. Piume è una grande cosa! {Approvazioni— Commenti e rumori all'estrema sinistra). Camera dei üeputati TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1919 NITTI, presidente del Consiglio dei ministri, ministro dell'interno. Il Governo aveva preso (lo dico senza eufemismi) t u t t e le misure perchè questi f a t t i spiacevoli non si verificassero. {Commenti). Vedremo a suo tempo le responsabilità: perchè dai fatti di Pietralata a questo è t u t t a una serie di connessioni. {Vive approvazioni — Interruzioni — Commenti prolungati). E si dovrà sapere (ho già disposto una inchiesta) perchè ieri, prima ancora che al Governo d'Italia, siano giunte queste notizie ad uomini che non appartengono al Governo, ( rivi commenti): Il Governo, dunque, aveva preso le opportune misure, e queste all'interno del Regno sono state rispettate. Dolorosamente in zona di armistizio e nella zona prossima a questa vi sono stati alcuni militari, che hanno incoraggiato, sorretto, aiutato e tollerato questi dolorosi fatti. {Commenti). Questa è la verità, ed è bene che il paese la conosca. . . I fatti avvenuti mi hanno profondamente riempito di tristezza. Ieri il mio collega ministro della guerra, con un discorso veramente elevato, difendeva qui il nostro esercito, come io oggi lo difenderò chiudendo questa discussione su Caporetto, che, pure nella tristezza dei fatti enumerati, è stata per noi anche ragione di contentezza, quando abbiamo visto che una discussione, che pareva dovesse diventare così torbida, si è svolta con serenità, e l'esercito ha avuto da parte di tutti, anche degli avversàri, la meritata lode. Ieri, dunque, il ministro della guerra diceva che in Italia fenomeni di militarismo non erano mai avvenuti. Sono dolente di dovere constatare oggi che questi fenomeni sono avvenuti ora per la prima volta. {Approvazioni — Commenti). Non mi 'preoccupo del peso di nessuna responsabilità. Il Governo è al suo posto, ha preso, lo ripeto, t u t t e le misure, ed il fatto presto isolato. Ma mi preoccupo, onorevoli colleghi, della responsabilità nostra di fronte al mondo. Signori, la follìa. dilaga, soprattutto in coloro, che più dovrebbero sentire il peso della responsabilità. {Vive approvazioni — Commenti). Dopo la guerra combattuta e vinta contro la Germania e l'Austria, molti di coloro, che spinsero alla guerra, ora parlano con disinvoltura di fare altre guerre e con i Atti — 21091 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l a Camera dei Deputati SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9 Feci sentire tutto il profondo periglio loro atteggiamenti le preparano con spaventevole leggerezza. (Approvazioni — Com- della patria, feci sentire che questa-Italia, con i suoi 500 mila morti, non la dobbiamo menti). Mancare agli impegni verso gli alleati, perdere per le nostre follie, per i nostri non rispettarli, intervenire con atti di vio- rancori o per il nostro sport. (Vivi applausi). lenza, quando le sorti d'Italia sono in con- E mi offende la voce, diffusa e telegrafata testazione, tutto ciò è triste e non è senza all'estero, che.il Governo d'Italia abbia, se non incoraggiato, tollerato queste imprese. grave pericolo per l'Italia. Coloro, clie ancora ieri spingevano a pro- Il Governo d'Italia non le ha tollerate ! teste ed atti insani contro la Francia, con- (Bravo !) tro gli Stati Uniti d'America, senza il cui E un infortunio, è un doloroso evento, diretto aiuto l'Italia non potrebbe resistere che è caduto sul nostro capo, di cui noi in questa lotta nè rinnovarsi, ed eccitano gli non abbiamo alcuna colpa. animi in nome della patria, sono folli e Senza volere, infatti, anticipare alcuna tradiscono gli interessi della patria. (Benis- difesa, di cui non ho bisogno, devo avsimo! Bravo!) vertire che avevo già richiamato l'atL'Italia deve ricomporsi, e per la sua tenzione dell'autorità militare sull'argostessa grandezza, per il suo stesso avvenira mento, e mi era stato detto che di nessuna ha bisogno di serenità, di lavoro, di pace cosa dovevo preoccuparmi. Debbo perciò all'interno e deve dare all'estero affida- andare a fondo di %uesta affermazione; mento di meritare il efedito di cui ha bi- perchè non si ha il diritto, da parte di al-, sogno. cuno, di compromettere la tranquillità e Chiunque parla diverso linguaggio, chiun- l'avvenire del paese con tanta disinvoltura. que con fatuità, sia che parli alle folle opeOnorevoli colleghi, vi dicevo che tutte raie per provocare scioperi o impoverire le misure sono state prese. Stamane infatti ancora l'esile produzione, sia che spinga ad è stato disposto perchè il Comando sia oravventure perigliose, sia che ecciti l'Italia dinato in guisa che nessuna debolezza si contro i paesi amici, è un avvelenatore che verifichi, perchè sarebbe grave errore farsi inquina tutta la vita del paese. (Bravo!) vincere da falsi sentimentalismi, comproVi parlo, o signori e colleghi, con una mettendo l'avvenire del proprio paese. Solo profonda, sincera emozione. Non facile al gli epuloni della vita, gli uomini delle facile pianto, perchè l'occhio che piange avventure galanti, mi possono rimprovenon vede, non facile alla commozione, rare la preoccupazione delle cose matevi assicuro, onorevoli colleghi, che sono in riali ! Quale umile cosa pensare alla aliquesto momento profondamente turbato, mentazione del nostro popolo ! Supporre perchè vedo tutto il male che è stato fatto che si possa impedire un'avventura romanall'Italia, perchè sento tutta la profonda tica solo perchè questa non ci faccia arrivare umiliazione delle dichiarazioni sincere che il carbone, il grano o i grassi ! Come si soroggi debbo fare ai nostri alleati. (Appro- ride ! Ebbene chi sorride, se non è stolto, è folle; perchè, abbiatelo chiaro in mente, vazioni — Commenti). Voglio che essi sentano e sappiano e lo abbia chiaro il paese, l'Italia per la che le nostre democrazie devono combat- sua situazione non potrebbe resistere ad tere insieme nuove lotte per la civiltà e una politica di avventure, senza cadere per la giustizia, ma che niuna lotta fratri- nella miseria e nella più profonda anarchia. cida, sia pure di sentimenti, deve venire Coloro, dunque, che per sport o per esalfra noi. (Vive approvazioni). tazione, o sia pure per patriottismo, spinOggi dunque più che mai rivolgo una gono quelle povere anime dei nostri fratelli Paiola di simpatia e di fiducia ai nostri al- di Fiume, andando a recitare una parte leati, quale che sia il loro atteggiamento che non definirò, in questa traversa via, in alcune questioni che più ci interessano. spingono i nostri dolenti fratelli, non alla Io non sottoscrissi alcun patto che desse loro rovina soltanto, ma alla rovina d'Icittà italiane alla Croazia (Applausi— Com- talia. menti) ; non devo dunque difendere alcun Bisogna dunque reagire, bisogna dare al passato errore. popolo nostro la coscienza della sua responIo non eccitai mai le masse, spingendole a " sabilità. È finito il tempo delle avventure sogni che non potevo realizzare; ma parlai inconsiderate. (Approvazioni — Commenti). loro, nella umiltà della mia persona, parole E fin quando sarò a questo posto non le tollererò. Se un'avventura, che mi è caverità, come potei. Alti Parlamentari LEGISLATURA X X I V - — 21092 — SESSIONE - DISCUSSIONI - Camera TORNATA DEL 1 3 dei D-eyutan SETTEMBRE 1919 pitata oltre confine può avermi sorpreso, 1 P R E S I D E N T E . L'onorevole Marangoni ultre saranno represse. (Bene!). ha facoltà di dichiarare se sia sodisfatto. M A R A N G O N I . Onorevoli colleghi. QuanDa tre mesi sto assistendo ad una condo ieri sera presentai la mia interrogazione, nessione di fatti, che, cominciati coi tumulti appena a conoscenza di quanto avveniva, nelle strade e con eccitazioni insane, conio "ritenevo di interpretare l'animo vostro, tinuati attraverso spedizioni per prendere l'ansia che si diffuse generale in quest'Aula. pubblici edifìci e dominare la città di Roma Nè certo la mia mossa poteva essere de(come l'avventura di Pietralata), finiscono terminata da scarso sentimento di simpatia • con fatti, i quali, come questo, hanno moverso la città di F^ume. Anche noi ben posventi profondamente sentimentali, ma ansiamo dire di non avere non soltanto firmati che estremamente pericolosi. (A'ppr ovazioni). dei t r a t t a t i che consegnavano la veneziana . V a d a dunque dal Parlamento al popolo, città di Piume al suo sobborgo croato, ma SÌ tutto il popolo d'Italia una parola di afdi non aver nemmeno approvato quel tratfidamento, ed agli alleati una espressione di tato, allorquando se ne ebbe notizia in solidarietà, con la dichiarazione che questi quest'Aula. f a t t i da niuno di noi sono approvati. Personalmente io ricordo di avere il Una rapida inchiesta è stata disposta 1° maggio di quest'anno sopra una pubsulle responsabilità civili, ed una inchiesta blica piazza di Trieste rivendicato il dimilitare sulle responsabilità militari ; e ritto di autodecisione per la città di Fiume queste responsabilità speriamo di raggiuntra gli applausi di migliaia di operai sociagerle, perchè coloro, i quali hanno così inlisti della c i t t à di Trieste. consideratamente agito, non hanno ben Ma, onorevole Nitti, .non vi eravate acservito la patria. (Approvazioni). corto che la campagna giornalistica che da I soldati, molti di quei fanciulli, che parecchie settimane si andava facendo, lahanno così inconsideratamente agito, sono sciava prevedere quello che ieri è avvenuto ? stati ingannati. Si è fatto creder loro che Proprio gli organi di quegli uomini che edovevano tornare a P i u m e : la buona fede rano maggiormente responsabili del tentadi molti è stata sorpresa, e 'per questi tivo di croatizzazione di Fiume, oggi tensoldati dobbiamo applicare l'articolo 138 tavano di ridestare i sentimenti italiani-didel Codice penale per l'esercito, che li solidarietà per Fiume, la pretesa di otteconsidera come disertori se nei cinque nerne ad ogni costo la italianità, quando giorni non si presenteranno. (Commenti aniquegli uomini e quei giornali dovevano- esmati). sere i primi a conoscere i risultati della Vada dunque dal Parlamento l'invito Conferenza di Parigi, dovevano sapere clie a questi fanciulli nostri, che sono stati in sopra tutto per loro colpa l'italianità di t a n t a parte ingannati, di ritornare al loro Fiume era diventata un sogno irraggiungiposto e non fomentare una lotta che deve bile. (Commenti). considerarsi pericolosa e fratricida. ( V i v e Onorevole Nitti, voi vi siete affidato alle approvazioni). notizie che vi venivano da fonte militare, Né dopo ciò avrei altro da aggiungere, dai capi dell'esercito chiamati a comanse non sentissi di dovere in questo momento dare le nostre forze sulla linea dell'armirivolgermi ai lavoratori d'Italia, agli opestizio o poco più in qua. Io non voglio cerrai, ai contadini. E spero di avere t a n t a tamente rivolgere a quelle persone un'acvoce che essa giunga fino alla loro anima, cusa, che riterrei assolutamente i m m e r i t a t a , perchè mi aiutino.. di slealtà, ma la mentalità di quella gente, la loro acutezza intellettuale, balzano così In questi momenti l'Italia ha bisogno evidenti da tutte le pagine della C o m m i s di pace e di unione, e deve volere la pace sione d'inchiesta, che un uomo veramente ,con ogni sforzo, con ogni volontà. I l popolo acuto, e veramente intelligente come voi non vuole nuove guerre: il popolo col suo siete aveva il dovere di c o n t r o l l a r e contegno fermo e austero impedirà ogni po' più profondamente quelle notizie di perigliosa avventura. Io mi rivolgo dunque fonte militare. alle masse anonime, agli operai e ai contadini perchè la gran voce del popolo venga Ebbi già occasione, onorevole Nitti, di ammonitrice a tutti e tutti spinga sulla via deplorare come poco felice anche la s c e l t a della rinunzia e del dovere. (Vivissime apdella persona che avete destinato a r e g g e r e provazioni — Vivissimi e prolungati applausi il governatorato civile di Trieste. (Com-— Commenti prolungati). menti). Non avrei voluto essere buon P r 0 " Atti — 21093 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l 8 SESSIONE - DISCUSSIONI - feta, m a mi p a r e invece clie i f a t t i documentino p u r t r o p p o q u a n t o quelle mie previsioni fossero e s a t t e . A ogni m o d o , i sintomi vi e r a n o in t u t t a Italia; c ' e r a n o i giornali che c o n d u c e v a n o la c a m p a g n a , gli u o m i n i che la capeggiavano, c ' e r a n o dei r e p a r t i m i l i t a r i i f q u a l i a v e v a n o a s s u n t o in t u t t e le occasioni u n abito di r i v o l t a a p e r t o . E ieri a n c o r a , f d a l banco del G o v e r n o , si è f a t t a l'apologià' di questi r e p a r t i m i l i t a r i , che p r e p a r a v a n o l'insurrezione e la p r o p a g a n d a v a n o in mezzo alle a l t r e t r u p p e ! Onorevoli colleghi, a b b i a m o t r o p p i ricordi l e t t e r a r i nelle n o s t r e t r a d i z i o n i per poter insorgere, per impulso o per principio, c o n t r o questi a t t i di ribellione sdegnosi e generosi. Ma a n c h e queste g r a n d i gesta della storia h a n n o le loro epoche. Il m o v i m e n t o di A s p r o m o n t e , c o n d o t t o da Giuseppe G a r i b a l d i e n o n da Gabriele; D ' A n n u n z i o , {Commenti) si rivolgeva c o n t r o l'esercito borbonico... ( V i v a ilarità — Interruzioni). È f u o r i luogo t a n t o r u m o r e per un lapsus Unguae, che mi h a f a t t o dire A s p r o m o n t e invece di M e n t a n a . . . ('Vivissima ilarità — Rumori prolungati). Onorevoli colleghi! P e r la g r a v i t à dell ' o r a e d e l l ' a r g o m e n t o v o r r e i p r e g a r v i di non s o t t o l i n e a r e con u n a i l a r i t à così prol u n g a t a questi la-psus linguae (Commenti — •Interruzioni) che sono s o p r a t t u t t o c a u s a t i dai v o s t r i r u m o r i e dalle v o s t r e i n t e r r u zioni. V e n i a m o a l l ' a r g o m e n t o che è degno di t u t t a la n o s t r a a t t e n z i o n e e di t u t t a la nostra serietà. Il Governo n o n h a a b b a s t a n z a preveduto quello che s t a . a v v e n e n d o e quello che abbiamo ieri d e p l o r a t o , e mi a u g u r o che, dopo non a v e r s a p u t o p r e v e d e r e , n o n voglia ora r e p r i m e r e con t r o p p a asprezza, p e r non c o n v e r t i r e la p a r o d i a del gesto garibaldino in u n m a r t i r i o di q u a l u n q u e genere. • Noi n o n vogliamo più sangue, onorevole N i t t i , s o p r a t u t t o n o n v o g l i a m o v e d e r e spargerg s a n g u e di f r a t e l l i , quello che lascia le t r a c c i o più dolorose nella storia di un p a e s e ! ( A p p r o v a z i o n i ) . B e n e a v e t e i n v o c a t o q u e l l ' a r t i c o l o del codice m i l i t a r e , d i m o s t r a n d o p r o p o s i t i civili che ogni b u o n i t a l i a n o a p p r o v e r à . Ben dovete, f a r c o m p r e n d e r e a t u t t i i c i t t a d i n i che l ' I t a l i a già t r o p p i l u t t i , t r o p p i d a n n i ha d o v u t o subire per la g u e r r a . Q u e s t a è l'ora della p a c e , q u e s t a è l ' o r a della ricostruzione economica del paese, ed io che Camera TORNATA DEL 1 3 dei SETTEMBRE Deputati 1919 conosco F i u m e , o signori, ben vi posso dic h i a r a r e che i fiumani, v e r a m e n t e di sentim e n t i italiani, che i fiumani, i quali sono dei b u o n i italiani, s a r e b b e r o i p r i m i a d insorgere c o n t r o questi t e n t a t i v i , se la possibilità di r e a l i z z a r e oggi le loro a s p i r a z i o n i dovesse c o s t a r e n u o v i l u t t i e n u o v i d a n n i al n o s t r o paese. P R E S I D E N T E . L ' o n o r e v o l e Celesia h a f a c o l t à di d i c h i a r a r e se sia s o d i s f a t t o . C E L E S I A . Onorevoli colleghi ! Sento in q u e s t o m o m e n t o t u t t a la g r a v i t à e t u t t a la r e s p o n s a b i l i t à di qualsiasi p a r o l a pron u n z i a t a qui d e n t r o , a n c h e da u n u o m o m o d e s t o , q u a l e sono io, che p a r l a p e r proprio c o n t o . Ogni p a r o l a d e t t a qui dent r o , a n c h e dal più m o d e s t o di noi, può a v e r e più grave, più d u r a t u r a ripercussione di quella che n o n potesse a v e r e in ogni a l t r a c i r c o s t a n z a , a n c h e d u r a n t e la g u e r r a . Quindi assicuro la C a m e r a che p r o curerò, per q u a n t o posso, di essere b r e v e e preciso, anche a costo di f a r m i dire da t a l u n o che sarò s t a t o arido, soffocando gli slanci del s e n t i m e n t o . O n o r e v o l e p r e s i d e n t e del Consiglio, io c o m p r e n d o l ' a t t e g g i a m e n t o del Governo, m a n o n a p p r o v o però t u t t e le a f f e r m a z i o n i che ella h a f a t t o in questo m o m e n t o . {Interruzioni) Onorevoli colleghi, n o n è il caso di int e r r u z i o n i , n o n f a t e c r e d e r e Che il P a r l a m e n t o sia d i v e n t a t o u n dui) socialista.[{Commenti air estrema sinistra — Rumori). L a s c i a t e c i p a r l a r e , n o n c r e a t e delle presidenze a l l ' i n f u o r i di quella legale, e v e d r e t e che saremo t e m p e r a t i nelle n o s t r e parole. Se l ' o n o r e v o l e iTitti ha v o l u t o r i p e t e r e oggi quello che un p r e s i d e n t e 'del Consiglio diceva m o l t i decenni fa, nel P a r l a m e n t o i t a l i a n o , cioè « se a l c u n o si a t t e n t e r à di venir m e n o alla lealtà dei p a t t i e di violare le f r o n t i e r e da cui ci deve a l l o n t a n a r e l ' o n o r e della n o s t r a p a r o l a , il Ministero n o n lo p e r m e t t e r à in a l c u n m o d o », se questo ha v o l u t o dire l ' o n o r e v o l e N i t t i , ebb e n e io lo a p p r o v o . Vi sono e vi possono essere sacrifizi dolorosi che possono g i u s t a m e n t e f a r n a s c e r e la reazione nel popolo, m a che u n G o v e r n o onesto d e v e r i s p e t t a r e , se vi sono più imm e d i a t i interessi n a z i o n a l i da d i f e n d e r e . E b b e n e , signori che sedete al G o v e r n o d ' I t a l i a , f a t e r i s p e t t a r e questi p a t t i , f a t e r i s p e t t a r e questi interessi ; m a voi n o n dov e t e p r o n u n z i a r e n e s s u n a p a r o l a che colpisca ed abbassi u n sacro s e n t i m e n t o i t a liano, che p o c h i giorni fa a n c o r a ci f a c e v a Atti — 21094 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - 1 » SESSIONE - DISCUSSIONI - qui gridare col vostro plauso : « V i v a Fiume italiana ! » (Approvazioni — Commenti all'estrema sinistra). Hanno applaudito anche dai vostri banchi, signori dell'estrema socialista ! Voi, onorevole Nitti, a v e t e parlato del p a t t o di Londra. N'ori mi p a r e v a il memento di parlarne ! (Rumori a sinistra — Approvazioni — Commenti). Ma poiché qui ne a v e t e parlato, lasciate dire a me, che non ho la veste per difenderlo quanto merita di essere difeso, che se quel p a t t o fu f a t t o in tempi in cui condizioni internazionali diversissime (Eumori — Commenti) p o t e v a n o anche fare interpretare diversamente gli interessi d ' I t a l i a , (Rumori) non è questa una buona ragione, perchè oggi nel P a r l a m e n t o italiano si facciano rinunzie che nessun popolo può fare all'integrità sua nazionale. (Approvazioni — Commenti). Onorevoli colleghi, non vi è nessun p a t t o internazionale, nessuna parola di E e , nessun giuramento di ministro, che possano violare le leggi della natura ! (Bravo !) I diritti delle nazioni sono inalienabili, eterni. Quello che è italiano resterà italiano in eterno, se anche t u t t e le Conferenze di P a r i g i volessero negarlo. (Vive approvazioni — Applausi — Commenti). Orbene, onorevole presidente del Consiglio, mentre in massima, lasciando naturalmente al Governo la piena responsabilità delle sue decisioni, io a p p r o v o nella sostanza ciò che avete detto, doversi difendere i p a t t i e doversi tutelare i maggiori interessi, dal momento che vi sono immediati e più forti interessi materiali italiani da salvaguardare ; permettete però che io v i dica che non condivido e non a p p r o v o talune delle vostre affermazioni. L ' o n o r e v o l e ISTitti ha accennato, sia pure riferendola come opinione d'altri, al)a violenza imperialistica italiana... (Interruzioni). N I T T I , presidente del Consiglio dei ministri, ministro ' dell' interno. Non ho detto questo. C E L E S I A . E l l a , lo ha riferito come opinione d'altri. E d io non ho detto che sia opinione sua ; ho detto che l'onorevole Nitti ha ricordato, non come pensiero suo, ma come affermazione f a t t a da altri, fuori di Italia, il violento imperialismo italiano. Orbene sia permesso a me, che sono venuto a^questa parte della Camera nel mo- mento in cui ho creduto che bisognasse difendere maggiormente gli interessi della ormai p r o c l a m a t a e a v a n z a t a guerra ita- S Camera dei Deputati TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1919 liana, sia permesso a me di dire, in questo momento, che non ho mai un solo momento nutrito alcun sentimento imperialistico, ma solo la ferma fede che questa unità d'Italia che perseguiamo da 60 anni, dovevamo questa v o l t a raggiungerla. E se oggi non la raggiungeremo, piangeremo su questa ultima foglia dello storico carciofo che non abbiamo oggi p o t u t o digerire. (Rumori — • Commenti prolungati). P e r d o n a t e la similitudine, ma voi sapete che non è mia bensì di un grande personaggio i t a l i a n o : se non me, perdonate luit Orbene, anche se oggi, di fronte a maggiori e più alti interessi, noi dobbiamo fare questo sacrifìcio, lo faremo, ma salviamo le ragioni ideali della nazionalità italiana. Inscriviamo, sia pure con inchiostro rosso, sui registri della storia questa grande nostra riserva, che F i u m e è e deve essere ital i a n a . (Vive approvazioni—'Commenti)'. V o i a v e t e detto, onorevole presidente del Consiglio, che v e d e t e nel f a t t o del quale stiamo discutendo l'espressione di un fenomeno di militarismo. Consentite a me di esprimere una opinione affatto contraria. E d esprimendola lasciate che la mia memorià ritorni a quell'applauso unanime indirizzato ieri da t u t t i noi, col tacito consenso della opposta parte della Camera, al ministro della guerra, il quale, ripetendo anche „vostre espressioni, diceva : in Italia si può parlare di spirito militare ma non di spirito di militarismo. (Commenti all'estrema sinistra). Non v i è in questa gesta di Fiume, che può essere eccessiva nei suoi effetti immediati; ma che ha profonde radici in un alto sentimento nazionale, non vi è neppure il più lontano sospetto di spirito militarista. Così io penso, e se pensassi diversamente non esiterei a parlare in modo diverso. Ricordiamo, onorevoli colleghi, quel che noi abbiamo fino a pochi giorni fa detto qui dentro. Ricordiamo quel che anche un presidente del Consiglio, che di poco ha preceduto l'onorevole Nitti, diceva in una pubblica concione tenuta alla stazione di Termini. I l Governo, onorevole Nitti, ha una cont i n u i t i nello S t a t o , e certo alla memoria m un uomo come voi di alto ingegno e profondo cuore e patriottismo non può sfuggire quella affermazione, che noi t u t t i abbiamo applaudito e sentito. Se anche il c a d a v e r e d'Italia... (Commenti, proteste, rumori). Non sono parole mie, ripeto forse male un concetto splendi- Atti Parlamentari — 21095 — Camera dei Deputati LEGISLATURA XXIY - la SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA BEL 13 SETTEMBRE 1919 damente reso dall'onorevole Orlando quan- dei più grandi nostri filosofi, che noi oggi rido era presidente del Consiglio, e lo ricordo scontriamo profondamente vera : le cose ua spiegazione dei fatti avvenuti... (Rumori). mane, fuori del loro stato naturale, non vi si Se anche il cadavere d'Italia (Rumori) ap- adagiano, e se adagiate non vi durano. Se pestasse col suo puzzo il mondo, noi sa- Fiume oggi è una cosa umana fuori del remmo contenti, pur che fossero salve le ra~ suo stato naturale, si persuada tutta la sapienza internazionale che noi potremo e gioni nazionali d'Italia. Ora, onorevoli colleghi, quando queste- dovremo forse, per lealtà di patti, rinunaffermazioni si fanno dal Governo, quando ciarvi fin dove e quando potremo, ma che questi sentimenti dilagano e nobilmente nel registro della storia noi abbiamo una dilagano nell'intero paese, quando l'intera volta per sempre, se occorre col sangue, Camera si solleva e plaude al grido di Viva registrato la nostra protesta, la santità Fiume, come volete voi essere troppo severi della nostra causa nazional<Ò: (Approvazioni con quei giovani che si sono lasciati at- — Commenti — Interruzioni alVestrema sitrarre dal nobile miraggio di compiere fi- nistra). Onorevoli colleglli, datemi atto che ho nalmente l'unità della patria? (Vive approascoltato sempre con deferenza i vostri vazioni — Applausi). Onorevoli colleghi, non dobbiamo e non oratori, datemi atto che un Parlamento possiamo, in questo momento grave e diffì- come il nostro si onora di aver sempre lacile per noi, non ricordare quale sia stata sciata alle minoranze ampia e libera parola^ l'espressione del pensiero nazionale fino a e perdonate se ancora per pochi momenti voglio intrattenere la vostra attenzione. poco tempo fa. L'onorevole Nitti ha detto che il fatto Quando un sentimento è stato così profondamente sentito e radicato nel paese, di cui oggi stiamo discutendo è il primo e quando in antitesi a questo nobilissimo che si verifica nel nostro Paese e nel nostro sentimento, a questa propaganda, a que- esercito. Non è esatto. Ricordate che nelsto intendimento, a questo scopo nazionale, l'occasione di quell'Aspromonte che fu, onq,noi leggiamo, e non so se sia vero, che la revole Marangoni, non contro armi borboConferenza di Parigi non sólo ci preclude niche, ma contro armi italiane (Rumori alle vie della italianissima Fiume, ma, quasi l''estrema sinistra), in quell'occasione, in aggiungendo il danno alle beffe, ordina una città della Sicilia, marinari italiani si che sia disciolto il Consiglio nazionale di svestirono della divisa regia per indossare Fiume e affida agli annamiti e ai maltesi la camicia rossa. la polizia della città di Fiume (Vivi comIn una cosa son di accordo con l'onomenti), perdonate perdio ! a questo senti- revole Marangoni. La grandezza che gli mento italiano che si ribella nell'animo eventi della storia e la lontananza degli nostro, perdonate a quei soldati che s o q o anni hanno giustamente dato ai grandi eroi stati gli eroi del Carso e delle Alpi, e che e ai grandi uomini di quell'epoca, non deve,, di fronte alla pace melliflua dell'oggi sen- anche per riguardo a noi stessi, essere patono di essere non dei fantocci vestiti da ragonata agli uomini moderni che, se sasoldato, ma uomini che sentono e amano ranno stati grandi o piccoli, dirà la storia mtensamente la patria. (Commenti). futura. Io intanto considero sempre grande E se hanno ecceduto, il Governo li ri- colui che dimostra di essere pronto a sachiami come deve, ma non si domandino crificare la vita per una idea; dirà la storia se nè pene, nè Codice penale, come ha fatto saranno stati grandi i contemporanei come l'onorevole Marangoni, nè si pronuncino furono grandi gli antichi. E però, in questo Parole che sarebbero un'offesa per la ci- senso adoperando la frase si parva licei viltà e per l'anima italiana. (Commenti). componere magnìs, esprimo un mio pensiero: Do atto all'onorevole Nitti della nobiltà il sentimento è grande ugualmente quando della sua invocazione. L'onorevole' Nitti è uguale negli scopi, in tutti i tempi e in ha parlato dell'articolo del Codice penale tutti i momenti. Allora ad Aspromonte più accennando alla fiducia che quei soldati grande era la posta, forse minorejl pericolo ritornino in Italia, ma, in questa occasione, ma uguali erano e sono gli ardimenti delle di Codice penale non deve parlarsi. persone: oggi può essere più piccola la poDel resto, onorevoli colleghi, consentite sta, più grande il pericolo che noi corriamo. anche a me, che non sono filosofo, di in- - Ma il sentimento nazionale, l'anima, la fede vocare una volta tanto la massima di uno • di quei giovani che sono corsi a Fiume, sono ? — 21096 — AJ/i Parlamentari LEGISLATURA XXIV - 1® S E S S I O N E - DISCUSSIONI - in t u t t o e per t u t t o uguali a l l ' a m m a l a i sentimento, al sangue di coloro che sono caduti ad Aspromonte e a Mentana, E permettete, onorevole Nitti, che io concluda dicendo a v o i : , t u t e l a t e col vostro senno, sotto la vostra responsabilità, t u t t i i grandi interessi d'Italia, ma f a t e sì che non dobbiamo assistere al ripetersi di Aspromonte, o anche solo di M e n t a n a ! >{Approvazioni — Commenti). P R E S I D E N T E . L'onorevole Turati ha f a c o l t à di dichiarare se sia soddisfatto. T U R A T I . Non mi sembra questa l'ora dèi chiassi, delle aspre intolleranze, delle incomposte ilarità. Per conto mio, non dirò parole gravi. I f a t t i sono troppo g r a v i di per se, perchè giovi appesantirli con la asprezza delle parole. Quando nói vediamo M'ora delle grandi espiazioni calare e gravare sempre più sui partiti e sui Governi, sui partiti e sui G o v e r n i che di ciò che avvenne ed a v v i e n e sono i responsabili, nessuna partigianeria ci consente di esserne lieti, perchè, pur troppo, di questa preveduta e fatale espiazione, la v i t t i m a vera e maggiore non saranno i partiti ed il Governo, ma sarà il Paese. Le parole di amarezza e di dolore, che 10 credo sincero, et poiir cause, pronunciate testé dall'onorevole M t t i , non miravano soltanto a sceverare la responsabilità personale sua e del suo Governo da quelle più v a s t e precedenti : sono certo che esse m i r a v a n o molto più alto. Sgraziatamente rimane dubbio se la sua sincerità sarà ugualmente creduta all'estero. Non senza ragione siamo reputati i nipoti di Machiavelli, e non del vero Machiavelli, ma di quello artef a t t o e volgare della leggenda. E forse sarà n o t a t o che voi foste oggi applaudito in q u e s t ' A u l a da troppi c h e . n o n a v e v a n o il diritto di applaudirvi, e non lo foste proprio da coloro che più dovettero sentire il profondo consenso del loro spirito colle vostre parole. V o i avete parlato di t r a d i m e n t o della patria. E a noi veniva f a t t o di pensare se 11 tradimento è proprio cominciato soltanto oggi o se non ha troppi precedenti. Del resto, lo stesso-discorso dell'onorevole Celesia t r a d i v a la repugnanza della sua coscienza a separarsi, nell'ora della disapprovazione, nell'ora del pericolo, da uomini e d a metodi che egli e la parte sua a v e v a n o c o v a t i , fomentati, difesi, creati fino a ieri. C E L E S I A . Non è così ! T U R A T I . Comprendo come debba essere difficile lanciare oggi parole di oltraggio Camera dei TORNATA DEL 13 SETTÈMBRE Deputati 1919 e di rinnegamento su quel Gabriele D'Annunzio, che a v e t e così a lungo esaltato e di cui tanto vi serviste. V o i non potete dimenticare nè far dimenticare che egli fu la v o c e vostra e del Governo nei momenti terribili in cui la guerra si scatenò, e sempre di poi quando si t r a t t ò di assalire, di vilipendere chi si fece consigliere di prudenza, chi non volle essere il complice della vostra menzogna o della vostra follia. E r a ancora il vostro poeta quando-in R o m a , uscito appena dal Gabinetto dell'onorevole Orlando, allora presidente del Consiglio, pronunciava quel discorso contro Wilson nel quale dando saggio di quegli stessi delicati sentimenti verso la donna che gli a v e v a n o dett a t o JlFuoeo ed altri romanzi- f a c e v a quanto era i n ' s u o potere per mettere l'Italia in lotta contro il N o r d - A m e r i c a . Il fatto di Fiume non fa che proseguire le giornate radiose dell'infausto maggio che dischiuse la guerra. Di fronte a questi n u o v i atti di violenza, degni degli Stati balcanici e delle repubbliche dell'America meridionale, non possiamo non constatare ciò che d'altronde cons t a t a v a testé l'onorevole Nitti quando accennò ai f a t t i di Pietralata- e ad altri simili incidenti: una perfetta continuità di inspirazione e di metodi, che dura da ormai cinque anni. A b b i a m o visto un manipolo di agitatori, pretesi monopolisti dell'amor di patria, in nome di interessi, nazionalisti forse, non certo nazionali, tollerati, secondati, lusingati dal Governo, custoditi e difesi dalla censura, tenere in loro servaggio il paese come fossero essi soli investiti di una missione divina; e sono quei medesimi che oggi v i rendono questi delicati servizi. Questo è il peso che oggi g r a v a l'anima vostra, e la sconfessione è, per lo meno, tardiva. •• A R R I V A S E N E . Sono quei sistemi che ci hanno dato la v i t t o r i a ! T U R A T I . Ci hanno dato anche Caporetto e ci danno l'isolamento diplomatico e i trionfi di Parigi e la minaccia perpetua della guerra civile. Non c'è sostanziale differènza fra la p r o p a g a n d a di odio e di violenza che sboccò negli assassinii e negli assalti di Milano, dei quali, con gran dispetto di un giornale meridiano e serotino di Roma, mi occupai nelle interrogazioni di queste ultime tornate, e la propaganda di ribellione di cui stiamo discorrendo; fra l'impunita aggressione alla casa di un giornale e di un partito, e questi fatti, coi quali s'incendia, con uguale leggerezza, la casa della patria. Non mi indugerò sulle piccole imnie- e- " ~ Atti Parlamentari LEGISLATURA X X I V - - * — 21097 — la SESSIONE - DISCUSSIONI - diate responsabilità. Onorevole Nitti, quando leggevate quella filatessa di telegrammi delle ore 2, delle ore 6, delle ore 8, ecc., <ìke n a r r a v a n o di interi r e p a r t i militari, in piena zona di armistizio, a v v i s t a t i , inseguiti e non mai raggiunti, per un t r a t t o di oltre cento chilometri, io mi d o m a n d a v o se abbiamo un Governo, se abbiamo un'Autorità militare, se non siamo in pieno ambiente di operetta, se i carabinieri di Gffenbach hanno -preso possesso dei nostri Comandi, o se invece questa acquiescenza 0 questa i n e t t i t u d i n e non sia segno di complicità volontarie, che si vogliano dissimulare, da p a r t e non certo del Governo, ma di suoi dipendenti altolocati e responsabili. Ma, onorevoli colleghi, ho sentito parlare qui di motivi sentimentali che bisogna rispettare: si evocarono ricordi garibaldini, si parlò dei Mille di Marsala, di Mentana, di Aspromonte. Vorrei" essere n a t o in t e m p o per aver p a r t e c i p a t o a quelle imprese, onde poter sorgere a difesa del m o v i m e n t o garibaldino. {Commenti). Forse vi è qualche lieve differenza di t o n a l i t à politica e morale f r a la persona di Giuseppe Garibaldi e quella di Gabriele R a p a g n e t t a ! ( Vivi commenti — Rumori). A R R I V A S E N E . Lei non ci sarebbe andato con Garibaldi..Glie lo assicuro ! (Proteste alVestrema sinistra — Commenti). T U R A T I . I n f a t t i all'epoca di M e n t a n a avevo scarsi dieci anni. Ma, a p a r t e la mia persona, che non c ' e n t r a a f f a t t o , è lecito, dicevo, pensare che i tempi e le circostanze siano a l q u a n t o m u t a t i ; che, f r a lo S t a t o pontifìcio e la coalizione di t u t t a q u a n t a l'Intesa e dell'America del Nord corra qualche piccola differenza ; che, f r a quella, che fu la n o s t r a rivoluzione, e- quella, che è oggi la reazione militare, il confronto sia un tantino arrischiato; e che, infine, non sia proprio u n a cosa identica il compito, che 1 nostri eroi si erano dato, di f a r e l ' I t a l i a , e quello di disfarla ed incendiarla per cuocervi l'uovo della p r o p r i a passione o della propria v a n i t à . (Commenti). L'onorevole presidente del Consiglio si mostrò molto preoccupato dell'impressione che l'incidente di F i u m e p r o d u r r à negli Alleati. .Su questo p u n t o sono forse un p o ' m e n o pessimista. Tantoché mi d o m a n d a v o f r a me stesso se gli Alleati, che si m o s t r a r o n o così Pronti a lasciarci soli nell'impiccio, non potrebbero forse essere della p a r t i t a , o se almeno il f a t t o (che, se fosse preso sul tragico, p o t r e b b e ingenerare u n a guerra f r a -- - 1 Camera dei Deputati TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1919 gli Alleati e l'Italia!) non a v r à la loro tacita c o n n i v e n z a : nella quale sarebbe ind u b b i a m e n t e il pericolo più grave. N o n si era forse detto che un piano simile, colla supposta acquiescenza degli Alleati, fosse carezzato, a un certo m o m e n t o , dal precedente Ministero % Comunque, d a t a la cordiale amicizia che si è stabilita f r a l ' I t a l i a e i suoi Alleati col sacrificio della guerra comune, penso che essi hanno t u t t o da g u a d a g n a r e da azioni di questo genere: Se le pagassero, spenderebbero bene la loro m o n e t a . Noi soli abbiamo t u t t o da perdere, sia che, dopo essere e n t r a t i in Fiume, siamo costretti (come è i n t e n d i m e n t o del Governo) ad uscirne subito umiliati chiedendo mille scuse, sia che - e sarebbe mille Volte peggio tentassimo di rimanervi, e fossimo c o s t r e t t i ad a b b a n d o n a r l a più t a r d i , in omaggio alle esigenze di quel Vilissimo ventre, di cui è convenuto che noi socialisti siamo i soli r a p p r e s e n t a n t i autorizzati, ma che anche l'onorevole N i t t i ha onorato testé di qualche parola benevola, ricordandosi forse di Menenio Agrippa, e pensando che un popolo a f f a m a t o , isolato, b o i c o t t a t o dall' estero, nelle condizioni di a p p r o v v i g i o n a m e n t o in cui l ' I t a l i a si t r o v a , sarebbe c o n d a n n a t o a rinculare verso la barbarie. Certo è, e noi non lo a v v e r t i a m o solo da oggi, ma non è male che sia s t a t o detto dal banco del Governo, che non da ora, ma da gran tempo, noi ci avviamo a div e n t a r e uno S t a t o t r a sud-americano e balcanico ; siamo sulla via di una possibile d i t t a t u r a militare... N I T T I , presidente del Consiglio dei ministri, ministro delV interno. Non ho detto questo. Ho detto che questo non deve avvenire. T U R A T I . Mi p a r e v a che sorgesse dalle sue parole. Comunque, se ella non ha detto questo, consenta che sia detto e r i p e t u t o da noi. T a n t o meglio: sarà u n a ragione di più di distinzione f r a noi. Noi vediamo d u n q u e la sopraffazione militare che si p r e p a r a e t e n d e ad imporsi ogni giorno più. Forse, alla p a t r i o t t i c a impresa di Fiume, non sarà estranea, in t a l u n i di coloro che la vollero, la caldeggiarono, e ohe ora c a u t a m e n t e la difendono, qualche velleità di crisi ministeriale. Anche nelle cose che sembrano grandi, le cose miserabili s'intrecciano... (Rumori). Ma u n ' a l t r a cosa è più certa, onorevoli signori, ed è per questo che l'ho r i s e r v a t a per la fine del mio breve discorso. _ ' — >21098 — 'Atti Parlamentan LEGISLATURA XXIV - l a Camera dei Deputati SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9 Rispettosi sul serio, e non per burla, come a Versailles e-a Saint-Germain, di tutte le autodecisioni, di tutte le nazionalità noi pure avremmo vagheggiato che Fiume si riunisse all'Italia: pensiamo, ad ogni modo, se la unione nazionale non è possibile, che di Fiume debba garantirsi la italianità e la indipendenza, per la stessa ragione per cui crediamo che all'Italia non si debbano annettere i 172 Comuni del Tirolo tedesco. (Commenti). Sissignori, per le stesse identiche ragioni ! Forse l'incidente di Fiume non merita di* essere preso troppo sul tragico. La storia è un misto di tragedia e di commedia e di dramma, e mi sovviene a questo proposito un celebre motto del nostro Carlo Marx, secondo il quale è ben vero che talvolta la storia si ripete: soltanto, perchè mutano le condizioni e i petrarchisti non sono il Petrarca , avviene che, per lo più, la prima volta CSS8) CI dà il dramma e la seconda volta la farsa. Checché sia di ciò, una cosa, dicevo, è certa fra tutte: ed è che le nostre masse sono stanche di queste avventure, e che è tempo di imporvi un « basta » definitivo e categorico. Nel vostro discorso vi fu una gemma che voi, onorevole Niti, non avrete, spero, la debolezza di cancellare nelle pagine stenografiche. Yoi-avete detto : mi rivolgo per aiuto agli operai e ai contadini, perchè, in fondo, sono sempre contro di essi che tutte queste imprese si volgono. Sì, onorevole Nitti : noi lo avevamo proclamato già or sono cinque anni; voi non lo confessate che ora. Pigliamo atto del ravvedimento, per quanto tardivo. Certo è che il bolscevismo, che dilaga nelle masse, è . figlio sopratutto di questa politica insana; certo è che, se il Governo non si sente in grado ed in forza di mettere finalmente un freno alla, inondazione della violenza balcanica che minaccia l'Italia, meglio gli varrebbe l'andarsene, anziché conservare le apparenze di un potere che gli manca e perpetuare^ un equivoco che sarebbe, a breve andare, la rovina suprema del Paese! (Approvazioni all'estrema sinistra). PRESIDENTE. L'onorevole Chiesa ha facoltà di dichiarare se sia sodisfatto. * CHIESA. Cedo la mia iscrizione all'onorevole Colajanni; PRESIDENTE. Allora l'onorevole Colajanni ha facoltà di dichiarare se sia so- „ disfatto. COLAJANNI. Onorevoli colleghi, il momento è così grave che deve far dimenticare ogni risentimento personale e impone a tutti la massima serietà. * Ho ascoltato con grande attenzione le risposte del Governo, per quanto da quello, che era stato già pubblicato, si potessero prevedere. Mi permetta però il presidente del Consiglio di dire che, quantunque io sia perfettamente consenziente nello spirito delle sue parole, dissento da lui in due punti. Non mi è piaciuto, anzitutto, che egli abbia oggi nuovamente parlato dello jugulamento di cui è vittima l'Italia da parte dei nostri alleati. Di un'altra cosa non so rallegrarmi, ed è che egli abbia citato quell'articolo del Codice penale militare. Non me ne rallegro, perchè vorrei che l'Italia superasse questo grave momento, senza chesi ripetesse Aspromonte. E noi avremmo un altro Aspromonte, se le truppe italiane fossero costrette ad agire contro Gabriele D'Annunzio; così come avremmo un'altra Mentana se le truppe alleate dovessero reprimere il movimento italiano. Noi non possiamo e non dobbiamo incoraggiare Gabriele D'Annunzio, ma dobbiamo far sentire ai valorosi soldati italiani che quel sentimento di italianità, che li ha mossi a disubbidire alla legge in questo momento, è ben altra cosa chela diserzione di Caporetto. (Vive approvazioni). L'onorevole Turati giustamente ha detto che fu una minoranza quella che volle la guerra in Italia. L'ho detto anch'io fino dal 1915! Ma, onorevole Turati, ci fu mai qualche cosa di grande nella storia, che non sia stato il movimento di una piccola minoranza ? Certo in tutte le cose c'è una relatività di cui bisogna tener conto. Ben altra è oggi la condizione d'Italia,- e ben altro uomo fu Giuseppe Garibaldi, che non sia Gabriele D'Annunzio! Lasciate ad un vecchio, quale 10 sono, di ricordare un episodio. Ebbi la fortuna (dico fortuna ora, che sono passati 57 anni) di trovarmi ad Aspromonte nel battaglione di Menotti Garibaldi. Orbene, rivolgendosi a quel battaglione, Giuseppe Garibaldi pronunziò, il 29 agosto, 11 giorno stesso dell'attacco di A s p r o m o n t e , una allocuzione, in cui ci disse: « miei figli? (chè tali ci chiamava e, -come tali, ci considerava, ed anche, all'occorrenza, ci sapeva punire, come un console romano aveva punito suo figlio tanti anni prima), miei figli, oggi scriverete una nuova pagina di gloria e di eroismo nella storia; ma se sarete attaccati, non risponderete! »Ecco il grande consiglio, che poteva dare Giuseppe Garibaldi. Atti Parlamentari LEGISLATURA X X I V — - la 21099 Camera dei Deputati — SESSIONE i— DISCUSSIONI - TORNATA D E L 13 SETTEMBRE 1919 soltanto nei loro effetti, ma anche nelle loro Conchiudo ancora con un altro ricordo origini. di Giuseppe Garibaldi. Del resto, nell'ora, in cui parliamo, per 2sel 1866 a v e v a m o conquistato la valle quanto mi sappia, nulla è deciso riguardo delle Giudicane, e ci eravamo a v a n z a t i a F i u m e , e credo che il Governo possa afoltre Bezzecca. Venne a Garibaldi l'ordine fermarlo meglio di me. di ritirarsi, ed egli rispose con una sola paI l Governo ha esposto alla Camera gli rola: obbedisco. ( V i v e approvazioni — Apa v v e r t i m e n t i dati al Comando Supremo, e plausi). l'onorevole T u r a t i si domandava : ma c'è Obbedì allora Giuseppe Garibaldi in nome il Governo ? d'Italia. Oggi mentre le condizioni sono più Ora io domando: c'è il Comando Supremo? gravi, lia il dovere sacrosanto di obbedire Dove erano i generali Diaz e Badoglio, dove Gabriele D'Annunzio ! E , chiunque l'incoi sostituti del Comando Supremo t P e r c h è , raggi o lo consigli a~ disobbedire, è un nese i capi fossero stati al loro posto, essi mico d ' I t a l i a ! (Vivi applausi). avrebbero pututo moderare, arrestare, imP R E S I D E N T E , L'onorevole Chiesa ha pedire quello, che, ripeto, non è che un facoltà di dichiarare se sia sodisfatto. a t t o di protesta, a cui credo non magC H I E S A . Comprende la Camera perchè giore importanza di questa si debba dare. 10 abbia lasciato che parlasse prima di me I l Governo dice: provvedo. E sta bene. 11 reduce di Aspromonte. Ma mi sia consenMa l'onorevole Colajanni ha detto : non tito, di fronte ad una specie di amplificaMentana, non Aspromonte. E d io soggiunzione della gravità degli avvenimenti, di go : non F a n t i n a . richiamare piuttosto alla moderazione. Mi sembra che esageriamo la p o r t a t a degli Onorevoli colleghi, dica pure la Camera avvenimenti ; e non conviene farlo, t a n t o la parola dell'obbedienza che Napoleone più di fronte a coloro che ne giudicano ' Colajanni ha ricordato, ma la dica con fuori d ' I t a l i a . . , una serenità che non sia depressione. L a vita dell'Italia dipende intieramente, All'atto di colui, che potete chiamare col ha detto l'onorevole Nitti, dall'America., suo nome o col suo soprannome, ma che riMa l'America dipende intieramente dall'omane sempre quegli, che è stato per le vie pinione pubblica civile, e la civiltà sua non del cielo su Vienna e su P o l a , ( B e n i s s i m o ! ) saprà mai violare i nostri diritti. non si deve a t t r i b u i r e un significato di violenza o di inconsiderazione. ( C o m m e n t i — Ond'è, onorevoli colleghi, che concluInterruzioni).' dendo dico: l'onorevole presidente del ConA questo proposito ricordo che, non sono siglio, ha parlato di vento di follia. E b molte settimane, a Fiume, un altro poeta, bene provvediamo perchè il vento di follia Sem Benelli, osò dire ben altre cose. E nesnon dilaghi, ma ricordiamo noi l ' I t a l i a l'absuno di noi si commosse. (Rumori — Interbiamo f a t t a anche con le generose santisruzioni). sime follie. (Approvazioni — Commenti). Può anche darsi che la Camera apP R E S I D E N T E . L'onorevole P a l a ha prezzi i suoi stessi a t t i in quelli di coloro, f a c o l t à di dichiarare se sia sodisfatto. che sono fuori di qui ; e può darsi che in P A L A . Onorevoli colleghi, poche parole questa inconsiderata protesta abbia income si conviene in linea di interrogazione. fluito l'applauso unanime, col quale la CaDei t r a t t a t i di commercio e dei t r a t t a t i di mera t u t t a , in piedi, salutava sempre il nome pace avremo agio di parlare a lungo t r a breve. di Piume ogni volta che veniva pronunCertamente t u t t i si rendono conto dello ziato. stato d'animo del Governo in questo moPuò darsi ancora che questo grande mento. Chiunque fosse stato oggi a quel applauso, più che mai risonasse nelle loro posto non avrebbe parlato in tono diverso a *uine, allorché nei giorni scorsi, fino nei da quello che ha f a t t o l'onorevole Nitti. corridoi della Camera, uno dei nostri pleCerto il f a t t o che oggi préoccupa non si n i Potenziari p o r t a v a la notizia che oramai presenta molto gradevole dal punto di viP e r noi era perduto F i u m e , non solo, ma sta della disciplina e per altre considerazioa &che il nodo ferroviario testa di T r i e s t e ! ni di indole direi protocollare. Però io credo Queste notizie, che vengono da persoche f a t t i di questa n a t u r a , che sono domin a ggi ufficiali hanno grande importanza ed nati da un c o n c e t t o a l t a m e n t e politico e allorché vengono ripetute fuori di qui, prop a t r i o t t i c o , possono essere al loro giusto ducono quegli a t t i , che voi apprezzate così valore apprezzati ad una certa distanza di gravemente, mentre dovete guardarli non tempo. Non è possibile giudicare subito e — Alti Parlamentari LEGISLATURA 5 X I Y - la SESSIONE - 21100 — DISCUSSIONI - con a p p r e z z a m e n t i recisi e sbrigativi, almeno. da questi b a n c h i , i f a t t i odierni. A n c h e la spedizione dei Mille v e n n e giud i c a t a ai suoi t e m p i come un a t t o di filibustieri, ed a n c h e a l t r e spedizioni f u r o n o giudicate" alla stessa s t r e g u a ; e t u t t i sanno come quegli a r d i m e n t i , o n d e t r a s s e v i t a la f o r t u n a d ' I t a l i a , .siano invece giudicati oggi. Del resto, q u a l u n q u e cosa a v v e n g a , il Gov e r n o certo d o v r à m a n t e n e r e f e d e ai t r a t t a t i , siano essi v o l o n t a r i o siano imposti. Ma n o n s c o r d i a m o , Onorevoli colleghi, che i t r a t t a t i sono u n a cosa ed il progresso del d i r i t t o e della "civiltà u n ' a l t r a . Ric o r d i a m o che l ' I t a l i a , d a N o v a r a a d oggi, h a i n f r a n t i b e n altri t r a t t a t i , t u t t i ugualmente- sacri, t u t t i u g u a l m e n t e infrangibili. Ora il G o v e r n o sa che la civiltà h a i suoi d i r i t t i ed a n c h e il principio di n a z i o n a l i t à h a i suoi. I l G o v e r n o pensi p u r e a m a n t e nere fede ai t r a t t a t i , m a s.appiamo t u t t i che l ' I t a l i a non r i n u n z i a nè p o t r à m a i rinunziare ai suoi d i r i t t i , al r i s c a t t o dei suoi figli soggetti alla d o m i n a z i o n e s t r a n i e r a ; e t r a t t a t i o n o n t r a t t a t i , F i u m e i t a l i a n a d e v e essere u n i t a a l l ' I t a l i a . ( A p p r o v a z i o n i ) . P R E S I D E N T E . L ' o n o r e v o l e Federzoni h a f a c o l t à di d i c h i a r a r e se sia s o d i s f a t t o . F E D E R Z O N I . Ieri, l'insigne d e c a n o di q u e s t ' A s s e m b l e a , c h i u d e n d o il suo i n s p i r a t o discorso, a f f e r m a v a che, se al t r a m o n t o della sua lunga v i t a , egli n o n a v e v a p o t u t o vedere i n t e r a m e n t e a d e m p i u t i i destini d ' I t a lia, era certo che i suoi figli a v r e b b e r o a v u t o , in u n giorno non l o n t a n o , q u e s t a gioia s u p r e m a . T u t t a la C a m e r a consentì, in un impeto* i r r e f r e n a b i l e di e n t u s i a s m o , al v o t o del ven e r a n d o vegliardo; e a n c o r a u n a v o l t a dall ' a n i m a dell'Assemblea s c a t u r ì l'espressione u n a n i m e di u n s e n t i m e n t o solo, quello stesso s e n t i m e n t o per il quale, sia p u r e inconsid e r a t a m e n t e e t e m e r a r i a m e n t e , alcuni rep a r t i di soldati i t a l i a n i si mossero ieri su F i u m e per ricongiungerla alla m a d r e p a t r i a . La risoluzione e s t r e m a di quei soldati, c e r t a m e n t e c o n d a n n a b i l e per il m o d o com© è a v v e n u t a , non è forse a n c h ' e s s a , onorevole N i t t i , conseguenza, di u n a politica che, a t o r t o o a ragione, è s t a t a r i t e n u t a mort i f i c a t r i c e del s e n t i m e n t o i t a l i a n o e dello spirito m i l i t a r e r i n v i g o r i t o dalla v i t t o r i a ? I n t e r r o g h i il G o v e r n o la p r o p r i a coscienza! Del resto, qui il G o v e r n o (io glie ne do a t t o ) n o n p o t e v a che sconfessare q u a n t o è a v v e n u t o f u o r i dell'azione responsabile dello S t a t o , c o m u n q u e rispondesse p r o f o n d a m e n t e al s e n t i m e n t o del paese. Carnea dei Deputati TORNATA D E L 1 3 SETTEMBRE 1919 Ma ha ecceduto nelle deduzioni e nel t o n o : h a e c c e d u t o g r a v e m e n t e , allorché egli h a s e m b r a t o rivolgere u n appello ad alcune classi affinchè esse diano m a n f o r t e à u n ' a z i o n e repressiva del G o v e r n o contro la s u p p o s t a a t t i v i t à di a l t r e classi. (Commenti). • • ••/ " -. ~ , , \ ', I l p r e s i d e n t e del Consiglio h a più voltea f f e r m a t o la necessità di r a f f o r z a r e l'autor i t à e il prestigio dello S t a t o . Ora egli, se crede di p o t e r e e di dovere r i m a n e r e al suo posto, deve saper dimos t r a r e che lo S t a t o h a in se stesso la capacità di difendersi, senza f a r e appello al concorso di a l c u n a Classe. ( A p p r o v a z i o n i — Rumori all'estrema sinistra). P u r t u t e l a n d o le giuste, i n e l u t t a b i l i ragioni della propria sicurezza i n t e r n a ed e s t e r n a , e, se occorre,, a t t r a v e r s o i p r u d e n t i a c c o r g i m e n t i dei quali è i n f i n i t a m e n t e ricca la t r a d i z one politica di t u t t o il .nostro Risorgimento, attraverso,, sia p u r e , l e , p a z i e n t i a t t e s e e le savie prep a r a z i o n i , lo S t a t o deve s a p e r e incanalare le c o r r e n t i vigorose e * generose del sentim e n t o n a z i o n a l e per c o n d u r r e a compim e n t o le sue sacre aspirazioni. Onorevole N i t t i , invece di offrire agli alleati fin d ' o r a delle scuse che-ancora non r i s u l t a siano s t a t e richieste, f a t e loro presente il terribile significato dell'e v e n t o di ieri. D i t e loro che esso n o n è u n gesto lett e r a r i o o s p o r t i v o : è l'espressione disperata della v o l o n t à i n d o m a b i l e d e l l ' I t a l i a ; -è la p r o t e s t a t r a g i c a e solenne della p a t r i a cont r o l ' a v a r a i n i q u i t à delle P o t e n z e egemoniche coalizzate ai suoi d a n n i . ( Vivissimeapprovazióni e applausi a destra ed al centro — Rumori all'estrema sinistra — Commenti). P R E S I D E N T E . Sono così e s a u r i t e t u t t e queste i n t e r r o g a z i o n i . S o s p e n d e r e m o la s e d u t a per alcuni minuti. .•,,...-.•: (La seduta, sospesa alle ore 16.55, è ripresa alle 17.10). Presentazione di relazioni. P R E S I D E N T E . I n v i t o gli o n o r e v o l i Marcello, F a l l e t t i , Cotugno, Camera e D e n t i c e a recarsi alla t r i b u n a per p r e s e n t a r e alcune relazioni. M A R C E L L O . A n o m e della G i u n t a generale del bilancio, mi onoro di p r e s e n t a r e alla Camera le relazioni sui seguenti disegni di legge : A u m e n t o degli assegni di congrua ai p a r r o c i ; (1176-A) A iti Parlamentari LEGISLATURA XXIV ~ 1* SESSIONE - DISCUSSIONI - TOKNATA DEL 1 3 SETTE ME K E 1 9 1 9 Norme per la franchigia postale e telegrafica ; (1236-a) - • Conversione in legge del decreto luogotenenziale 25 maggio 1919, n. 872, concernente l'assunzione temporanea di personale tecnico nell'amministazione postale, telegrafica e telefonica. (1241) FALLÈTTI. A nome della Giunta generale del bilancio, mi onoro di presentare alla Camera le relazioni sni seguenti disegni di legge : Conversione in legge del decreto luogotenenziale 10 marzo 1918, n. 385, col quale si approva il piano regolatore della città di Torino nella zona in collina a destra del Po ; Conversione in legge del decreto luo• gotenenziale 25 maggio 1919, n. 876, portante variazioni nel ruolo organico del personale del Ministero delle colonie. COTUGNO. A nome della Giunta generale del bilancio mi onoro presentare alla Camera le relazioni sui seguenti disegni di legge : Finanziamento dei consorzi di bonifica ; (889-a) • Provvedimenti a favore dei danneggiati dai terremoti dal 1915 al-1917 ; (801-A) Credito agli enti agrari del Lazio ; (1022-a) . Modificazioni agli organici dell'amministrazione carceraria. (1278-A) CAMERA. A nome della Giunta gene- . rale del bilancio, mi onoro di presentare alla Camera le relazioni sui seguenti disegni di legge : Conversione in legge del decreto luogotenenziale 8 giugno 1919, n. 965, riguardante il trattamento daziario delle carni provenienti dall'estero,- anteriormente al 1° luglio 1918 ; Conversione in legge del decreto luogotenenziale 19 giugno 1919, n. 1180, recante provvedimenti a favore dei ricevitori e dei commessi del lotto ; Riordinamento dell' Amministrazione centrale dell'agricoltura ; (1272-A) Modificazioni ai ruoli organici del Personale del Ministero delle finanze, delle Intendenze di finanza, e di altri uffici prolinciali dell' Amministrazione finanziaria. 5 ; ; 9 * (1279-A). DENTICE. A nome della Giunta generale del bilancio, mi onoro di presentare alla Camera le relazioni sui seguenti disegni di legge :. Preparazione, vendita e commercio e i vini ; (831-A) d Camera dei Deputati 21101 — Sistemazione delle reti telefoniche (1069-A) Estensione del servizio telefonico ; (numero 1110-A) • Proroga del concorso governativo per il pareggio dei bilanci comunali del Mezzogiorno. (1134-A) P R E S I D E N T E . Tutte queste relazioni saranno stampate e distribuite. Seguito della discussione intorno alle comunicazioni del Governo stilla relazione della Commissione d'inchiesta istituita con regio decreto 12 gennaio 1918. P R E S I D E N T E . L'ordine del giorno reca il seguito della discussione intorno alle comunicazioni del Governo sulla relazione della, Commissione d'inchiesta istituita con regio decreto 12 gennaio 1918. Come la Camera ricorda, fu deliberata iersera la chiusura della discussione generale. " Si passerà ora allo svolgimento degli ordini del giorno. Il primo è dell'onorevole Pala. Ne do lettura : ' . \ ' . « La Camera dispone che ad appurare le càuse di ordine militare e politico che determinarono la rotta di Caporetto, una Commissione parlamentare composta di venti membri da eleggersi per metà dai due rami del Parlamento indaghi e riferisca entro il termine della imminente legislatura, coi più ampi poteri del giudice istruttore compreso quello di esonerare dal segreto di ufficio ». Quest'ordine del giorno è sottoscritto anfche dall'onorevole Gargiulo. Domando se sia appoggiato da trenta deputati. (È .¿.-¿i ài • a • • Ili - appoggiato). L'onorevole Pala ha facoltà di svolgerlo. PALA. Onorevoli colleghi, questa discussione, che volge ormai al suo termine, ha avuto delle fasi- abbastanza singolari. Si doveva parlare di Caporetto e si è finito, giustamente, con un inno di lode all'esercito, che nel disastro di Caporetto e nelle sue responsabilità non c'entrava affatto. Si temeva che la discussione avrebbe dilagato, che sarebbero stati tirati in campoargomenti scottanti, tantoché il presidente del Consiglio, che aveva in proposito qualche preoccupazione, ha cominciato col dire: discutiamo pure, ma badate che a un certo »4® Aiti LEGISLATURA XXIV - p u n t o io potrò a n c h e quos 1, i Sfp * 21102 Parlamentari l a Camera dei Deputati TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE SESSIONE - DISCUSSIONI - intervenire col mio ego. Or bene, la discussione è p r o c e d u t a t r a n n e qualche piccolo incidente, calmissima, e il presidente d e l Consiglio non ha a v u t o bisogno di ricorrere a nessuna sua minaccia. T u t t a v i a non può dissimularsi che in questa discussione p o t e v a n o sorgere questioni s c o t t a n t i r e l a t i v e a f a t t i e a responsabilità di ordine specialmente politico, e allargarsi in m o d o non t r o p p o grato, e certo disagevole, per i p a r t i t i e per i G o v e r n i . Però, e forse per questo, il G o v e r n o a questa discussione non era t r o p p o f a v o r e v o l e , e lo ha d i m o s t r a t o per t r o p p i segni. A n z i t u t t o , q u a n d o io feci la p r o p o s t a che, in occasione della discussione, dovessero pubblicarsi i resoconti delle sedute segrete, l ' o n o r e v o l e presidente del Consiglio cominciò col rispondere e v a s i v a m e n t e : V e d r e m o , disse, se ne sarà i l c a s o , quando si f a r à la discussione. L a v e r i t à è che in quei v e r b a l i , in una seduta che forse resterà storica negli annali p a r l a m e n t a r i italiani, si t o c c a r o n o cose e f a t t i la cui rievocazione sarebbe s t a t a al m o m e n t o a t t u a l e , a dir poco, i n o p p o r t u n a . L a relazione sulla inchiesta non fu pubblic a t a integralmente; fu p u b b l i c a t o il secondo v o l u m e soltanto, e non f u p u b b l i c a t o il resto, perchè, si disse, gli altri due v o l u m i non c o n t e n e v a n o elementi di grande importanza. T i è però chi pensa, non so se a ragione o a t o r t o , che in quei v o l u m i si contenessero f a t t i e d o c u m e n t a z i o n i che non erano in t u t t o concordi col giudizio agli apprezz a m e n t i datine dalla Commissione. C e r t a m e n t e il G o v e r n o , nel disporre che non si pubblicassero questi due v o l u m i era nel suo diritto, p e r c h è si t r a t t a v a , non bisogna dimenticarlo, di u n ' i n c h i e s t a ammin i s t r a t i v a , che il G o v e r n o p o t e v a present a r e o non presentare ; ma il f a t t o è che non li ha p u b b l i c a t i . Infine, q u a n d o per deferenza alla C a m e r a il-presidente del Consiglio, con molte riserve, aderì alla discussione, dalla quale avrebbe p o t u t o esimersi, t r a t t a n d o s i di un'inchiesta a m m i n i s t r a t i v a , disse che non a c c e t t a v a la sospensiva Chiesa, e i m p l i c i t a m e n t e neppure il mio ordine del giorno, cioè la proposta di un'inchiesta p a r l a m e n t a r e . E c c o in t a l modo circoscritto il c a m p o della discussione, chiusa in un amjbito che l a s c i a v a p r e v e d e r e come il risultato sarebbe stato p u r a m e n t e a c c a d e m i c o . 6 1919 Certo la dichiarazione dell' onorevole presidente del Consiglio era di una perfetta r e g o l a r i t à p a r l a m e n t a r e e costituzionale. E g l i disse in sostanza : « M i si chiede una discussione su un'inchiesta a m m i n i s t r a t i v a che il G o v e r n o ha disposto per aver lumi per sè : ma io v sulle risultanze di essa, ho preso p r o v v e d i m e n t i di mia competenza e non intendo di f a r e altro ». Questo semplice discorso significava, a chi ha v o l u t o intenderlo, che il Governo non v o l e v a e non p o t e v a allargare il dibatt i t o da p u r a m e n t e a m m i n i s t r a t i v o fino ad un'inchiesta sulle responsabilità politiche della r o t t a di C a p o r e t t o , che p o t e v a coinvolgere uno o p a r e c c h i membri dei governi passati. Questa è là v e r i t à . U n a siffatta i n i z i a t i v a d ' i n c h i e s t a parl a m e n t a r e in v e r i t à , non dal Governo, p o t e v a prendersi, ma dalla Camera. Il G o v e r n o , q u a n d o ne sia il caso, o fa plauso alle i n i z i a t i v e p a r l a m e n t a r i e le acc e t t a , o, se non le a c c e t t a , si ritira ; ma l ' i n i z i a t i v a dell'inchiesta p a r l a m e n t a r e è s t a t a costantemente della Camera, non del. G o v e r n o , e, nel caso speciale, il Governo p a r t i v a da considerazioni di ordine parlam e n t a r e che t u t t i intendono, ben g r a v i , per Qon aprire un d i b a t t i t o che sarebbe finito con poca sodisfazio.ne di molti partiti. Ma, in sostanza, una proposta d'inchiesta p a r ^ m e n t a r e non si è f a t t a . E allora la discussione sull'inchiesta amministrativa non p o t e v a finire, come ho già detto, che in una discussione a c c a d e m i c a . D e l resto, onorevoli colleghi, le risult a n z e della relazione della Commissione d ' i n c h i e s t a di poco si discostano dalle risultanze di una indagine p u r a m e n t e accademica. I f a t t i essenziali e sostanziali sui quali d o v e v a v e r t i r e l ' i n c h i e s t a erano e sono conosciuti dal P a r l a m e n t o . Se ne parlò a m p i a m e n t e nella prima seduta segreta, anzi si discusse e si disse qualche cosa di più. N o n solo si parlò di certi f a t t i e di responsabilità di ordine militare, ma si toccarono f a t t i anche di n a t u r a politica, di cui non c'è t r a c c i a nella relazione della Commissione d'inchiesta. In quelle sedute, e specialmente nella prima, non solo f u r o n o a c c e r t a t e responsabilità innegabili di ordine militare, ma si a c c e r t a r o n o anche responsabilità di ordine politico e costituzionale. N o n diment i c h i a m o , o n o r e v o l i colleghi, che la prima seduta segreta f u una terribile requisitoria contro la c o n d o t t a della guerra e contro il c o m a n d o a c c u s a t o e c o n v i n t o d'incertezze e \ ^ — 21103 itti l'ari amen tari LEGISLATURA XXIV - l a Camera ' dei Deputai SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9 d'incapacità, massime dopo la rotta del Trentino. Questo è un fatto innegabile. A mia memoria, non sorse che un solo deputato a difendere colui che dirigeva le operazioni di guerra, e ripeto che fu unanime il pensiero del Parlamento nell'attribuire alla debolezza del Governo del tempo, che non aveva provveduto, la maggior parte delle, responsabilità. Badate, si diceva, onorevole presidente del Consiglio, che se voi non provvedete, sarete responsabile di fronte al Paese, e pensate che allora non si t r a t t e r à semplicemente dei portafogli, che potranno cadere o essere strappati di mano, ma di qualche cosa di più alto. E quel presidente del Consiglio ebbe a dire e a consentire che queste-richieste erano più che legittime, che le preoccupazioni erano fondate. > . Però ciò che fu grave, come fu ricordato dall'onorevole Modigliani, e che -fu anche più strano, è che, alla clausura della discussione in Comitato segreto, chi presiedeva allora il Governo si alzò e pronunciò un inno di lode a chi comandava l'esercito, coinè se questo inno fosse la sintesi del pensiero della Camera! Ora questa, onorevolhcolleghi, è vera e propria responsabilità . politica, se mai altra ve ne sia o pòssa essere. Eppure la Commissione di inchiesta non ne fa cenno affatto, come se la cosa non ne valesse la pena; invece produsse Oaporetto ! Intendiamoci bene, onorevoli colleghi, non chiedo che il Governo o la Camera prendano dei provvedimenti a questo riguardo, anche perchè da noi, in Italia, come dissi nelle sedute segrete e come ripeto adesso, la responsabilità politica è un nome vano, è una lustra. La responsabilità politica nel caso più grave si riduce a far abbandonare dal colpevole il portafoglio ; ma la responsabilità, che ha arrecato al paese danni gravissimi, resta senza sanzione alcuna ; e il paese solamente ne soffre le conseguenze talora irreparabili. •Nella relazione d'inchiesta non si fa cenno di questa responsabilità ; forse perchè la Commissione stessa ha potuto ritenere che ad indagini di questa-natura essa non fosse stata autorizzata ; oppure perchè Pure avendo nel suo seno esimi giuristi, potè, credere applicabile al caso il ditte— *° giuridico : nemo tenetur edere contra se! E allora le cose andarono come dovevano andare.e come sono "finite. Quando si Propagò la voce del ripiegamento di Caporetto, già il fatto era troppo grave perchè presiedeva il Governo in quel momento r 1589 non proponesse qualche rimedio ; e il rimedio proposto lì per lì fu l'inchiesta. Molti chiesero allora l'inchiesta parlamentare, ma il presidente del Consiglio dell'epoca, onorevole Orlando, disse : per ora facciamo l'inchiesta amministrativa, vedremo poi se sarà il caso di fare un' inchiesta parlamentare. Ma l'eroismo dei nostri soldati cambiò in seguito l'angoscia in letizia e la relazione dell'inchiesta arrivò come un frutto fuori di stagione che non attrae più ; ed in politica quello che non attrae, disgusta. . Ecco la spiegazione del perchè, dopo anni dall'iniziata inchiesta, questa discussione è sembrata come una cosa sorpassata: e quindi a me non resta che imitare il mio collega, onorevole Chiesa, e ritirare il mio ordine del giorno, che presentai prima del suo, prima della discussione : lo ritiro perchè, se esso parevami da prima inspirato' a logica, la discussione lo dice inopportuno. Nelle sedute del 1916, in mezzo alla commozione ed all'amarezza, augurammo giorni di maggior letizia al nostro Paese; e se è destino che la gloria umana sgorghi troppo sovente dal dolore e dall'affanno, sia benedetto anche il nome di Caporetto, onde sorsero i nomi del Grappa, del Piave e di Vittorio Veneto. Ma non basta gridare una sol volta ed occasionalmente gloria all'esercito. La ricordanza delle opere sue e del suo sacrifizio devono durare perenni nei nostri cuori. Quando saran passate le acerbe lotte, spenta o attenuata l'ira di parte, gli italiani, memori, accorreranno in mesto pellegrinaggio ai sacri avelli per trarne soavi rimemr branze ed auspici per la grandezza della patria. Colà, le madri, le spose dolenti guideranno i giovinetti figli degli eroi caduti ; daranno fiori e lagrime alle venerate tombe, e non per semplice ricordanza annuale, ma sempre, sempre finché duri la memoria dèi sacrifizio e del trionfo. E. noi, onorevoli colleghi, noi cui tocca in sorte di assistere ai grandi eventi auspicati da generazioni di sofferenze e di martini, mostriamoci degni, con la nostra saggezza, con la concordia e con l'operosità, delle meritate fortune della Patria ! ( Vive approvazioni e congratulazioni). P R E S I D E N T E . Segue l'ordine del giorno dell'onorevole Abisso. . « La Camera rinnova 1' espressione del plauso e della gratitudine del Paese verso l'esercito vittorioso e passa all'ordine del giorno». . - . . v; Atti 21104 Parlamentari LEGISLATURA X X I V - 1* S E S S I O N E - DISCUSSIONI - A B I S S O . R i n u n z i o a svolgerlo. * P R E S I D E N T E . Segue a l l o r a l ' o r d i n e del giorno d e l l ' o n o r e v o l e M a r e h e s a n o : « L a C a m e r a , c o n v i n t a che il r o v e s c i o sub i t o a C a p o r e t t o r e n d e p i ù a m m i r e v o l e lo sforzo a t t r a v e r s o il q u a l e l ' I t a l i a r i c o n q u i stò la v i t t o r i a che segnò Ia l i n e della g u e r r a e u r o p e a e d e l l ' A u s t r i a , p a s s a a l l ' o r d i n e del giorno ». Ma l ' o n o r e v o l e M a r c l i e s a n o n o n è pres e n t e ; si i n t e n d e q u i n d i che a b b i a r i n u n z i a t o a svolgerlo. Segue l ' o r d i n e deL giorno d e l l ' o n o r e v o l e Merloni : « La Camera, ritenendo inadeguati i provvedimenti a d o t t a t i d a l .Governo in r e l a z i o n e ai risult a t i delle i n d a g i n i c o n d o t t e dalla Commissione n o m i n a t a con E é g i o d e c r e t o 12 genn a i o 1918, e i n s u f f i c i e n t i e l i m i t a t e le i n d à gini stesse ; c o n s i d e r a n d o che t a n t i e x - c o m b a t t e n t i , soldati, e ufficiali, h a n n o o f f e r t o s p o n t a n e a m e n t e n u o v o m a t e r i a l e di a c c u s a , d a l q u a l e e m e r g o n o a l t r e colpe e r e s p o n s a b i l i t à , ; c o n v i n t a della n e c e s s i t à e u t i l i t à che sia c o m p i u t a u n a i n c h i e s t a p a r l a m e n t a r e sui f a t t o r i , sui m e t o d i e sai p r o v v e d i m e n t i politici-diplomatici-militari-economici, che d e t e r m i n a r o n o o i n f o r m a r o n o l ' a z i o n e - sin qui i n c o n t r o l l a t a - dei G o v e r n i i t a l i a n i , d a l p r i n c i p i o della c o n f l a g r a z i o n e e u r o p e a alla fine del g a b i n e t t o O r l a n d o - S o n n i n o ; e che a f a r p a r t e della r e l a t i v a Commissione siano a l t r e s ì c h i a m a t i i r a p p r e s e n t a n t i dei comb a t t e n t i , delle o r g a n i z z a z i o n i o p e r a i e e delle m a d r i ,dei c a d u t i ; ]3 9J S S ci a l l ' o r d i n e del g i o r n o ». D o m a n d o "se q u e s t ' o r d i n e del giorno sia appoggiato. (È appoggiato). L ' o n o r e v o l e Merloni h a f a c o l t à di svolgerlo. ' M E R L O N I . O n o r e v o l i colleghi, mi r e n d o c o n t o d e l l ' o r a e d e l l ' i m p a z i e n z a della Camer a , n e l l ' i m m i n e r z a del v o t o , e c e r c h e r ò di essere b r e v e . - • S i a m o alla fine di q u e s t a discussione, e c r e d o sia necessario r i c a v a r e o r a m a i da essa q u a l c h e c o n c l u s i o n e p o l i t i c a . L ' i n c h i e s t a su C a p o r e t t o n o n f u d o m a n d a t a dalp a r t i t o socialista. E s s a f u c h i e s t a d a a l t r e p a r t i , e da a l t r i b a n c h i . Si r i t e n n e che dovèsse d i v e n i r e u n o s t r u m e n t o c o n t r o il p a r - • t i t o socialista, e si p o t e s s e , a d u n a certa. Camera dei TORNATA D E L 1 3 SETTEMBRE Deputati 1919 ora, s e r v i r s e n e come di u n a b o m b a c o n t r o di esso. O r a i r i s u l t a t i d e l l ' i n c h i e s t a , t u t t o ciò che è c o n s e g n a t o d o c u m e n t a r i a m e n t e nelle p a g i n e della relazione, s t a n n o a d i m o s t r a r e l ' i n a n i t à , il f a l l i m e n t o di q u e s t o c o n a t o . L ' i n c h i e s t a n o n è che u n a b o m b a s c o p p i a t a nelle m a n i - di coloro stessi che l ' a v e v a n o c o s t r u i t a . Si s p e r a v a di p o t e r a r r i v a r e alla d i m o s t r a z i o n e che la r o t t a di C a p o r e t t o fosse, o fosse p r e v a l e n t e m e n t e , la conseg u e n z a della p r o p a g a n d a « d i s f a t t i s t a » del p a r t i t o socialista. È r i s u l t a t o s o l t a n t o che e s i s t e v a impartito socialista, che esistevano g r a n d i c o r r e n t i c o n t r a r i e alla g u e r r a , che la m a g g i o r a n z a del p a e s e era a v v e r s a all ' i n t e r v e n t o , e Che la m i n o r a n z a , l'élite,, della q u a l e a n c h e oggi a p r o p o s i t o degli a v v e n i m e n t i di F i u m e si e s a l t a v a da q u a l c u n o la f u n z i o n e s t o r i c a , n o n volle t e n e r e a f f a t t o c o n t o dei s e n t i m e n t i e della v o l o n t à del popolo italiano, chiaramente manifestati d u r a n t e la n e u t r a l i t à . E r a q u e s t a , d u n q u e , u n a s i t u a z i o n e fat a l e che Conteneva in sè i germi di quel t a n t o di d i s f a t t i s m o , del q u a l e noi n o n res p i n g i a m o la r e s p o n s a b i l i t à , in q u a n t o si c o n n e t t e a t u t t a la n o s t r a d o t t r i n a , alla n o s t r a coerenza, alla f e d e l t à ai n o s t r i principi.." ,• • . ' C'" " N i e n t e a l t r o al di là di q u e s t o , che era f a t a l e e i n e v i t a b i l e . E la r o t t a di Capor e t t o è a p p a r s a s e m p l i c e m e n t e , luminosam e n t e , la c o n s e g u e n z a degli s p r o p o s i t i , degli errori,, delle colpe, e dirò a n c h e dei delitti del m i l i t a r i s m o . E p u r e n e l l a p a r t e in cui si p a r l a di f a t t o r i m o r a l i , q u e s t i f a t t o r i m o r a l i sono da a t t r i b u i r s i , sono in massima p a r t e a t t r i b u i t i d a l l a i n c h i e s t a allo stesso f a t t o militare. N o n f a r ò l ' a n a l i s i della r e l a z i o n e ; non dirò, s p e c i a l m e n t e in q u e s t ' o r a , di ciò che nella r e l a z i o n e è d i m o s t r a t o , degli e r r o r i e delle colpe dei g o v e r n i , a c o m i n c i a r e dal G o v e r n o che volle la g u e r r a e del C o m a n d o S u p r e m o che la a t t u ò : delle colpe dei gov e r n i , che n o n t e n n e r o c o n t o di quei f a t t o r i ed e l e m e n t i i n t e r n i ; del C o m a n d o S u p r e m o che n o n s e p p e c o m m i s u r a r e la p r e p a r a z i o n e m i l i t a r e alla g u e r r a come s a r e b b e s t a t a , n o n come si i m m a g i n ò f a n t a s t i c a m e n t e che d o v e s s e essere. Come i p a r t i t i interventisti,così i g o v e r n i e i d i r i g e n t i m i l i t a r i n o n comp r e s e r o che s a r e b b e s t a t a u n a g u e r r a lunga, diffìcile ed onerosissima, q u e s t a , la cui posta era il d o m i n i o del m o n d o , e nella quale t u t t i i" popoli, c o m e noi p r e v e d e m m o e dic e m m o , a v r e b b e r o p r o f u s o il meglio di se Atti — 21105 — Parlamentari Camera dei Deputati LEGISLATURA XXIV - l ^SESSIONE - DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9 a stessi fino all'esaurimento. Il generale Cadorna si ingannò quando ritenne che il nostro attacco sarebbe stato travolgente e il nostro intervento decisivo; e durante la neutralità egli ed il Comando ai resero colpevoli - come constata la Commissione del non avere studiato e del non avere raccolto alcuna informazione sulle difese accessorie del nemico e del non avere nemmeno pensato che si sarebbe avuto una guerra di trincea. E questo dopo quasi un anno di guerra europea ! Si era così ignari della guerra di trincea, si conoscevano così poco i reticolati nemici, di robustissimo tipo, tra i quali fu martoriata tanta forte gioventù italiana, che ci furono dei generali, i quali, come dice la relazione, stando molto lontano dalle prime linee, a coloro che dimostravano come le difese accessorie e i reticolati non si potessero vincere, e li mettevano sull'avviso sulle difficoltà enormi che si dovevano superare, rispondevano : « Ma i reticolati si rompono eoi petti dei soldati.; I reticolati rompeteli coi denti » ! (Commenti), Quante altre simili constatazioni potremmo raccogliere dalla relazione della Commissione d'inchiesta! Quante volte, per e. sempio, non si fecero attacchi sanguinosissimi e con risultati enormemente ' sproporzionati ai sacrifìci! Quante vittorie, che la stampa ha decantato—vittorie se così può chiamarsi la conquista di qualche chilometro quadrato - le quali costarono il miglior sangue d'Italia e le più gravi perdite in confronto dei limitati guadagni : fatti questi che, come affermala Commissione d'inchiesta, «sbancarono e depressero le truppe, * che videro riuscire presso che sterili le fulgide prove di eroismo ed il sacrifìcio dei migliori elementi ». Appunto per la ignoranza e bestialità dei capi si davano ordini, come quelli, ad esempio, per i quali il 18 giugno 1915, in ®nti minuti, un solo reggimento lasciava i suoi 12 capitani è 422 soldati uccisi, ed- attaccati ai reticolati austriaci. (Commenti). E l'episodio di quel colonnello, che, per la coscienza della sua responsabilità, avendo avvertito il suo generale sulla impossibilità di compiere un'azione ordinatagli, perchè . sarebbe andati incontro a un sicuro mallo, si sentì rispondere da costui che di carne da macello ne aveva a sua disposinone tanta quanta gliene poteva abbisognare r? Sapete come andò a finire ? Alla Plica del colonnello : « Io faccio il colonnello, e non il macellaio », si interruppe il v S1 ce re telefono ; e venne l'ordine scritto di compiere subito e senz'altro quella « onerosa » operazione ! In questo modo, che è bollato nelle pagine della relazione, furono adoperate le vite dei cittadini d'Italia. Quando, poi, questo è tutto il resto portarono a Caporetto, la colpa, naturalmente, fu del « disfattismo » .socialista. A proposito- del quale ricorderò solo le ammissioni di oratori non di parte nostra. Non faceva ieri l'onorevole Di Giorgio l'elogio della brigata Bologna, che re-, eluta i suoi soldati in una regione, dove l'idea, il pensiero, l'organizzazione socialista sono più diffusi e di più lunga data f Forse che i disertori erano più numerosi in Romagna che in Sicilia ? ABISSO. Non è vero. II ministro dell'interno ha detto che le statistiche dimostrano che le diserzioni erano minori tra i siciliani; i morti, invece, sono stati più numerosi. ' P R E S I D E N T E . Onorevole Abisso, ella ha rinunziato a parlare e ora interrompe!... MERLONI. Il discorso di ieri dell'onorevole Di Giorgio, che quasi attribuiva le diserzioni alla propaganda socialista, -ha suscitato le giuste proteste di questa parte •della Camera, la quale ha reagito affermando che, non le regioni d o v e j n ù forte e antico è il movimento socialista, hanno dato il maggior numero di disertori. Disertori ci sono stati in ogni regione d'Italia, ed anche, e molti, in Sicilia, e voi non potete dimostrare il contrario. ABISSO. La propaganda l'avete fatta anche in Sicilia ! (Rumori —• Scambio di apostrofi fra il deputato Abisso e i deputati Zibordi e Dugoni). P R E S I D E N T E . Onorevole Abisso, la invito novamènte à non interrompere. MERLONI. Il fenomeno è stato molto bene studiato nelle sue cause dalla stessa Commissione d'inchiesta. Non facciamo questioni regionali. Io non ne faccio ; altri non crei degli inutili diversivi di carattere regionalistico. L'inchiesta ha dimostrato che anche la diserzióne, non suscitata dalla propaganda socialista, (Interruzioni a destra) è il prodotto di fattori militari, è derivata dallo sgoverno dei soldati, (Rumori) dallo sciupìo inumano che si è fatto della loro vita, della loro salute, dei loro affetti famigliari, dalle fucilazioni, dalle decimazioni (Bene ! all' estrema sinistra). È la Commissione che dimostra lo strazio inumano della vita nelle trincee, a ca- Atti — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - IA SESSIONE - 21106 DISCUSSIONI gione dei lunghissimi turni, e clie afferma che, quando i soldati dalla trincea si mandavano nelle seconde linee, erano sottoposti a fatiche, a disagi, e a lavori ancora più lunghi e faticosi di quelli delle stesse trincee, e che ciò si faceva deliberatamente dai capi per persuadere i soldati che era preferibile stare nelle trincee che nelle seconde linee. (Commenti). L a r o t t a di Oaporetto, pertanto, è l'effetto della condotta della guerra per t r e n t a mesi, quale fu voluta dal Comando militare, e dall'azione che il Comando stesso esplic a v a presso i Comandi inferiori, e dalla inconsapevolezza sulle forze e i movimenti del nemico. Per tre volte noi oroviamo nella relazione della Commissione la -prova di questo f a t t o enorme, che avrebbe dovuto far aprire gli occhi ai Governi e farli agire di conseguenza. P r i m a della guerra il generale Cadorna non ha informazioni sulle forze del nemico, mentre queste informazioni erano appunto di spettanza del Comando Supremo. Egli obliava questa elementare precauzione, questa necessità fondamentale^ perchè credeva che. l ' a t t a c c o sarebbe stato « travolgente » e il nostro intervento «decisivo». P r i m a dei f a t t i del Trentino, il 2 maggio, egli si dimostrava assolutamente sicuro che non ci sarebbe s t a t a offensiva austriaca, anzi la dava come impossibile; il 14 maggio, alla vigilia dell'attacco, il Cadorna scrive ad un generale: « Quanto alla mia incredulità ad un a t t a c c o a fondo nel Trentino, essa esiste t u t t o r a ». All'indomani si aveva l ' a t t a c c o austriaco. (Commenti). Anche prima di Caporetto egli credeva che non ci sarebbe stato l ' a t t a c c o , e sosteneva che, se ci fosse stato, si sarebbe sferrato verso Monfalcone, non verso la conca di Plezzo; da questa parte non ci sarebbe stato che un a t t a c c o dimostrativo. E g l i a s p e t t a v a l ' a t t a c c o a Monfalcone; ed abbiamo avuto C a p o r e t t o ! È stato necessario che Cadorna sbagliasse tre volte, l'una. volta più tragicamente dell ' a l t r a , perchè fosse esonerato dal comando. L a stampa ha impedito che Cadorna fosse esonerato dal comando. I l Ministero Boselli non ha saputo sostituire Cadorna perchè, dice la relazione, c'era «una assai influente corrente della s t a m p a » che questo non voleva; e insieme con la stampa quanti deputati lo hanno difeso, combat- j tendo come nemico della patria chi osava ! criticare il « d i t t a t o r e » ! Del pari quando è nato il dissidio Zu- i Camera — - TORNATA DEL 13 dei SETTEMBkE Deputati 1919 pelli-Cadorna (Cadorna nominava lui i min i s t r i della guerra, non c'era la subordinazione del Comando Supremo al Ministero ma il viceversa, i ministri dovevano essere sue creature, altrimenti erano degli «idioti» c o m e si compiaceva di chiamarli, perchè t a r d a v a n o a nominarlo generale d'esercitò) quando sorse quel dissidio, si scatenò una a c c a n i t a campagna di stampa contro il ministro, il quale fu obbligato a dimettersi. E chi inspirava questa c a m p a g n a ! È scritto nelle pagine della Commissione d'inchiesta: il Comando Supremo. I l ministro ' della guerra doveva bene conoscere la reale situazione militare,, le imprese onerose alle quali .era stato sottoposto il nostro esercitò, non solo nel giugno 1915, m'a nel luglio e n e l l ' o t t o b r e - n o v e m b r e del 1915 stesso, come poi al K u k , al Y o d i c e e sull'Ortigara e poi a n c o r a alla Ba.insizza, che fu elogiata come un grande episodio dalla stampa, e che la Commissione giudica ben diversamente. Era la stampa,insomma, erano i Governi responsabili di t a n t a acquiescenza alla politica militare disastrosa del Comando Supremo. S t a m p a e Governi commettevano così un vero e proprio « d i s f a t t i s m o » , proni dinanzi a Cadorna insieme coi partiti interventisti, coi fasci, con le resistenze interne a n e l a n t i alla d i t t a t u r a militare per i loro interessi politici. Sì, i p a r t i t i dell'interv e n t o si sono serviti, all'interno, della guerra per farsene uno strumento di dominio e di egemonia. -Per anni abbiamo s o p p o r t a t o t u t t o il peso di questa loro azione, siamo stati attaccati, e calunniati in t u t t i i modi; ma abbiamo tenuto sempre fermo, abbiamo * difeso serenamente il nostro partito ed il proletariato in t u t t e le contingenze più aspre, abbiamo difeso i „nostri compagni c o n t r o t u t t i i sopraffattori. Io so tutto quello che abbiamo dovuto fare durante la. guerra per contendere i nostri c o m p a g n i alle angherie, alle infamie, alle torture che loro si volevano infliggere, per lottare contro t u t t o ciò che si t e n t a v a contro il partito socialista, che si presumeva di poter distruggere. (Interruzioni). Sicuro. I l Comando Supremo aveva chiesto lo scioglimento del partito socialista. Ci sono stati dei Governi che hanno resistito: hanno resistito perchè hanno fatto il calcolo delle conseguenze, e hanno v i s t o che le conseguenze sarebbero state forse assai più gravi che non i risultati positivi che si sarebbero ottenuti da tali misure.^ I n I t a l i a , durante la guerra i p a r t i t i interventisti si sono veramente serviti della Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - —21107 la SESSIONE - — DISCUSSIONI guerra contro i loro avversari, o contro i sospettati di simpatie per il p a r t i t o e per il movimento socialista. Accenno a p p e n a ; non mancherà l'occasione di diffondersi e di v approfondire. Oh ! se si facesse la storia dei sussidi negati, degli i n t e r n a m e n t i f a t t i , delle sopraffazioni compiute da p a r t i t i che potremmo nominare, da i n d i v i d u i contro altri individui che p o t r e m m o u g u a l m e n t e nominare, allora sì^ì.'ine Mesta sarebbe veramente la grande inchiesta e il g r a n d e processo contro la guerra e i suoi più accesi f a u t o r i ! Questa è s t a t a non soltanto la cuccagna, come si dice, per i f o r n i t o r i ; ma si volle che fosse a n c h e ' p e r i p a r t i t i , i quali mirarono a sopprimere il p a r t i t o socialista, valendosi per questo di t u t t e le armi e di tutte le malafedi. E quei vostri carabinieri, onorevole Witti, ai quali rivolgete t r o p p o spesso così abbondanti elogi... MONTI-GUARNIEKI. E giustamente ! M E R L O N I . Giustamente ! È t r o p p o semplice. Ci sono stati carabinieri, che non a vevano perso il senso d e l l ' u m a n i t à e della equanimità, e che, in mezzo al dilagare dellè violenze e delle sopraffazioni, riuscirono a mantenere un certo equilibrio; ma molti altri, q u a n t i altri, non si sono f a t t i invece strumenti delle sopraffazioni, delle violenze e delle v e n d e t t e locali? (Approvazioni all'estrema sinistra). Voi a v e t e dato, d u r a n t e la guerra, al carabiniere u n a o n n i p o t e n z a di cui egli non ha f a t t o buon uso, di cui egli non p o t e v a valersi con senso di equilibrio e di armonia, perchè questo potere e p r e p o t e r e è stato d a t o a chi ha un grado di istruzione molto limitato, che è r e c l u t a t o nelle sfere più modeste della popolazione, e che può essere facile p r e d a alle suggestioni delle clientele locali. Q u a n t i esempi la nostra esperienza ci suggerirebbe, che a t t e s t a n o come i carabinieri fossero divenuti, ìd generale, dei tirannelli locali, che disponevano di t u t t a la v i t a , - d i t u t t a la libertà dei cittadini, e che misero spesso questo enorme potere - che in t a l u n i casi era di vita e di morte - al servizio di u n a bassa e vituperevole politica di p a r t i t i e di interessi di Piccole oligarchie speculanti voliosamente sulla guerra. Non parlo di t a n t e amministrazioni loc a l i ^ cui dirigenti fecero bellamente i propri affari, e a f f a m a r o n o la popolazione, mentre è nota l'opera svolta dalle amministrazioni socialiste, riconosciuta e l o d a t a Camera dei - TORNATA D E L 1 3 SETTEMBRE Deputati 1919 • dagli stessi avversari. Cosi l'assistenza e la resistènza i n t e r n a f u r o n o sofferenze e sacrifìci a g g r a v a t i oltre misura e sopraffazioni 0 t e n t a t i v i di sopraffazioni e di schiacciam e n t o contro un p a r t i t o , il nostro; questa, * in sintesi, la nostra politica d u r a n t e la guerra,- la politica dei p a r t i t i i n t e r v e n t i s t i . Ma la bomba che volevate .scoppiasse contro il p a r t i t o socialista, ha finito per scoppiare nelle vostre mani, t a n t o che è m a n cato qui il c o n t r a d i t t o r i o , e nessuno è ven u t o a ripetere le accuse di altri t e m p i ed 1 gesti ignobili che parecchie volte sono partiti d a l l ' a l t r a - p a r t e della Camera. Tu|}ti coloro che si erano iscritti a p a r lare si sono squagliati: essi non a v e v a n o più nulla da dire, e noi li consideriamo come dei r a v v e d u t i , se non come... dèi vinti... Senonchè la questione di Caporetto non si esaurisce qui dentro.. Ieri il ministro della guerra disse alla Camera che non si lasciava impressionare da casi eccezionali, quasi volesse f a r credere al paese che t u t t o ciò che abbiamo d e t t o noi, che è s t a t o s t a m p a t o , e che VAvanti! pubblica ogni giorno, e che è suff r a g a t o dalla inchiesta,, non sia che il riflesso di casi individuali. Dico invece che è risultato all'evidenza dalle pagine della Commissione che non si t r a t t a v a di casi particolari, bensì di un sistema di c a r a t t e r e generale, e che, se nella seconda A r m a t a i fenomeni furono più accentuati, essi erano quasi u n i f o r m e m e n t e generalizzati a t u t t o l'esercito, « esistevano più o meno pronunziati in t u t t o l'esercito » - dice la Commissione - il che vuol dire che ? dopo t r e n t a mesi di guerra, l'esercito era in uno stato morale di l a t e n t e c a p o r e t t i s m o che-prima o poi doveva scoppiare, come u n t u m o r e , producendo i suoi effetti disastrosi.^ • • • • •'• ., •• . • Ora l'inchiesta ha iniziato il l a v o r o ' c h e il p a r t i t o socialista proseguirà, non già per la rivendicazione n o s t r a , di cui non sentiamo il bisogno, ma p e r il popolo, che ha .trovato nelle pagine della relazione qualcosa come un principio di giustizia, e per cui esso a n d r à a ricercare quel volume, non con odio, ma per, farsene s t r u m e n t o a semp r e maggiore verità, a sempre, maggiore giustizia. (Bene! alV estrema sinistra). Noi ci p r o p o n i a m o di proseguire la nostra opera,, perchè non volevamo raggiungere soltanto il r i s u l t a t o di vederci assolti. Non a b b i a m o bisogno di discolpe e di assoluzioni ; nè a v e v a m o bisogno di a p p r e n d e r e le v e r i t à 11 dell'inchiesta che non son d e t t e per noi., Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV Camera dei Deputati 21108 - 1 » SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA D E L 13 SETTEMBRE 1919 ma per gli altri. Ma quei documenti hanno * ? Voi dite che siamo disfattisti, perchè un grandissimo valore per noi, ohe vogliatrafughiamo al popolo il sentimento della mo che nell'animo del popolo germini e vittoria; ma è l'Intesa, ma è il novello imfruttifichi L'odio alla guerra, che vogliamo perialismo di Versailles, che ha trafugato che il popolo si abitui all'avversione irriall'Italia, non che il sentimento della vitducibile a tutte le guerre. Come durante toria, la vittoria stessa. la guerra noi fummo contrari, oggi non Orbene, per evitare dolorose conseguendobbiamo che continuare l'opera nostra per ze, per preparare il popolo 7 a combattere l'immediato avvenire. Dobbiamo disintosin avvenire qualunque avventura, sentiasicare i cuori e i cervelli dai veleni nefasti mo il dovere di proseguire il nostro comche la guerra vi ha deposto in questi quatpito con più tenacia, con più ardore che tro anni di tragedia, non solo italiana, ma mai. mondiale; e sentiamo il dovere di farlo, non Ritorcendo interamente contro di voi per una rivendicazione nostra o per qualche l'accusa che contro di noi voleste elevare, risultato politico ; non per intenti semriaffermando la nostra fede e il nostro plicemente punitivi, o per retorica o accapassato, la incoercibile coerenza ai nostri demia, ma sopratutto per evitare al paese principi, vi ripetiamo che proseguiremo quenuovi disastri e nuove guerre. Noi vogliamo . st'opera. Parleremo presto e più a lungo preparare sempre più l'animo delle masse alle masse, alle folle operaie, alle moltituin modo che non debbano più essere le vitdini, per l'avvenire del nostro paese, e pertime tragiche delle sopraffazioni delle mi• chè l'Italia, nella futura Internazionale dei noranze. popoli, costituisca una unità del più alto valore economico, sociale e umano. ( VivisL a dottrina delle minoranze non apparsime approvazioni, e congratulazioni all'estretiene a noi, e non appartiene al popolo. L a ma sinistra). ' ' dottrina delle minoranze è una dottrina che può spiegare fatti del passato, i quali Voci. Ai voti! ai voti ! produssero effetti transitori, e superficiali; ma non può spiegarsi e non può ammetPresentazione di disegni di legge. tersi in un periodo, come il nostro, in cui P R E S I D E N T E . L'onorevole ministro di abbiamo concesso il suffragio universale agricoltura ha facoltà di parlare. ed il voto alle donne, in cui tutto il móndo V I S O C C H I , ministro d'agricoltura. Mi si ridesta verso una Coscienza rinnovatrice onoro di presentare alla Camera tre disegni e rivoluzionaria, in un periodo in cui il di legge per la conversione in. legge dei sepopolo si risveglia verso un avvenire miguenti decreti : gliore di quello che ha avuto finora, verso un avvenire di liberazione e di giustizia. Decreto luogotenenziale 6 luglio 1919, n. 1241, che autorizza il Ministero d'agriE siccome il pericolo c'è, è sempre incoltura a coprire, secondo norme speciali, combente, continueremo l'opera della Comi posti che sono o si renderanno vacanti, missione d'inchiesta per Caporetto,-faremo fino al 31 dicemtre 1819, nei ruoli del Real insieme col popolo la revisione critica della Corpo delle miniere ; guerra per impedire al popolo stesso d'acRegio decreto 17 agosto 1919, n. cedere ancora all'idea di nuove guerre. che autorizza la prosecuzione, fino al 30 giuDicevo che il pericolo c'è ; dico che il gno 1920, delle ricerche d'acque, e relative pericolo c'è! Ricordate che cosa ha detto spese, in Sardegna, "a norma della legge il generale Eoch ai suoi amici ed alleati, quando, di recente, fu ricevuto a Londra:^ | 16 luglio 1914, n. 665; «Prepariamoci per la prossima g u e r r a » ? ! j Regio decreto 2 settembre 1919, n. 1633, (Commenti). recante provvedimenti per l'incremento sulla produzione agraria. I germi di una nuova guerra già sono Chiedo che i p'rimi due sieno trasmessi nel mondo, perchè la vostra politica, i riall'esame della Giunta generale del bilansultati della vostra guerra hanno lasciato cio, il terzo a quello degli Uffici. in piedi una infinità di questioni che si P R E S I D E N T E . Do atto all'onorevole può temere possano suscitare altre guerre. ministro di agricoltura della presentazione La conferenza di Parigi, il t r a t t a t o di dei disegni di legge riflettenti i seguenti deVersailles hanno lasciato vivi e virulenti creti : i germi di guerra, con la sopraffazione dei Decreto luogotenenziale 6 luglio 1919, popoli vinti, dei popoli deboli, e anche di n. 1241, che autorizza il Ministero d'agri" quelli « vittoriosi » come l ' I t a l i a . I — 21109 — Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l a Camera dei Deputati SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9 coltura a coprire, secondo norme speciali, i posti che sono o si renderanno vacanti fino al 31 dicembre 1919, nei ruoli del Eeal Corpo delle miniere ; Regio decreto 17 agosto 1919, n. ..., che autorizza la prosecuzione, fino al 30 giugno 1920, delle ricerche d'acque, e relative spese, in Sardegna, a norma della legge 16 luglio 1914, n. 665 ; Regio decreto 2 settembre 1919, n. 1633, recante provvedimenti per l'incremento sulla produzione agraria. L'onorevole ministro chiede che i primi due disegni di legge siano trasmessi per l'esame alla Giunta generale del bilancio e il terzo agli Uffici. Se non sorgono osservazioni in contrario, così rimarrà stabilito. (Così rimane stabilito). ' .r Si riprende la discussione intorno alle comunicazioni del Governo stilla relazione della Commissione d'inchiesta istituita con regio decreto 12 gennaio 1918. P R E S I D E N T E . Riprendiamo la discussione intorno alle comunicazioni del Governo sulla relazione della Commissione d'inchiesta istituita con regio decreto 12 gennaio 1918. Segue ora l'ordine del giorno dell'onorevole Pistoja: , « La Camera, considerando che il doloroso episodio di Caporetto mette in più vivida luce la valorosa resistenza sul Grappa e sul Piave, e rende più fulgida la nostra vittoria, che ha dato il crollo a due Imperi secolari, manda un plauso all'esercito ». Domando se quest'ordine del giorno sia appoggiato da trenta deputati. (È appoggiato). L'onorevole Pistoja ha facoltà di svolgerlo. . PISTOJA. Dall'esame della relazione della Commissione d'inchiesta per Caporetto si rileva che il lavoro d'indagine è stato per gran parte svolto sulle quistioni tecnicomilitari. Ciò era da prevedersi. Per cui sarebbe stato utile che nella Commissione avessero predominio i competenti tecnici. Invece non ve n'erano che due soltanto. I due tecnici che facevano parte 'della Commissione erano il generale Caneva ed il generale Ragni. Per le condizioni in cui ebbero a trovarsi durante la guerra, non è escluso che potessero far sorgere dei dubbi sulla loro piena serenità nel Compito che era stato loro affidato. Il generale Caneva, presidente della Commissione d'inchiesta, come il più elevato in grado dell'esercito, aveva motivo di presumere che sarebbe stato a lui affidato il Comando Supremo. Quindi un senso di risentimento in lui non è da escludersi. È umano. Dico questo non per diminuire la stima che egli meritatamente gode. Ricorderà la Camera che dopo una lunga discussione in cui si fecero aspre critiche alla condotta della guerra in Libia, ho difeso l'opera sua, dimostrando alla Camera, che ne parve convinta, che egli molto opportunamente seguiva i criteri e le esigenze di una guerra coloniale, che presenta caratteri e situazioni tanto differenti dalla guerra che si svolge fra eserciti regolari. Per cui trovavo opportuno che egli si astenesse da operazioni di soverchia audacia. Dopo che fu sostituito, per non aver seguito questo principio, ebbero luogo i tristi eventi che ci obbligarono, con gravissimo danno del nostro prestigio presso gli Arabi, a ridurci a pochi punti verso la costà. L'altro tecnico della Commissione era il defunto generale Ragni, un esonerato dal comando di un Corpo di armata, in seguito a proposta del comandante la 4 armata. Altro elemento che poteva lasciare qualche dubbio sulla sua serenità. La Commissione d'inchiesta per Caporetto si è trovata a dovere esaminare avvenimenti di una guerra, che non ha l'eguale nella storia, e che ha presentato nel suo svolgimento caratteri affatto nuovi e non previsti. . Pare a me che, a mettere in piena luce i fatti esaminati in modo da offrire elementi per un criterio completo della loro essenza, sarebbe stato utile esporre i caratteri principali della mostruosa guerra, che, a differenza delle guerre di movimento, si .è impostata in una guerra a cordone, in una guerra di posizioni, in una guerra di trincea, con sviluppo di azioni tattiche, quasi esclusivamente proprie della guerra d'assedio, mentre in *essa rimane pressoché escluso ogni geniale concetto di strategia. a f- Atti 2H10 Parlamentari LEGISLATURA XXIV - la SESSIONE - DISCUSSIONI - L a l u n g a g u e r r a si t r a s c i n a v a senza previsione di r i s u l t a t i definitivi. G u e r r a di l o g o r a m e n t o , g u e r r a di resistenza, nella quale si diceva che non ci s a r e b b e r o s t a t i nè v i n t i nè v i n c i t o r i , e che si r i t e n e v a si s a r e b b e chiusa per s t a n c h e z z a reciproca dei belligeranti, con u n a p a c e di compromesso. G u e r r a t u t t a speciale, a n c h e per le masse colossali di c o m b a t t e n t i s c h i e r a t e su linee c o n t i g u e , di c e n t i n a i a di chilometri. Allo stesso m o d o in F r a n c i a , milioni di u o m i n i si sono f r o n t e g g i a t i p e r q u a t t r o lunghi anni, senza u n a fase decisiva, in uno scacchiere che n o n p r e s e n t a linee di spicc a t o v a l o r e difensivo.. P a r l a n d o u n giorno con u n m e m b r o della Commissione, n o s t r o collega alla Camera, del c o m p i t o di i n d a g i n i su C a p o r e t t o , io gli dissi-che la Commissione d o v e v a a v e r e p e r base di i n d a g i n e la q u e s t i o n e : se, d a t e le condizioni del t e r r e n o che offre c a r a t t e r i di alto v a l o r e difensivo, era s t a t o p r o v v e d u t o per u n sufficiente r a f f o r z a m e n t o . d e l t e r r e n o , e vi si t r o v a v a n o f o r z e sufficienti per u n a v a l i d a difesa. Questo essenzialmente è il f o n d a m e n t o t a n g i b i l e delle r e s p o n s a b i l i t à del C o m a n d o Supremo. Q u a n d o il C o m a n d o h a p r o v v e d u t o in modo soddisfacente, sotto questo riguardo, la sua r e s p o n s a b i l i t à , si p u ò dire, è al coperto. N o n gli r i m a n e che affidarsi alla f o r t u n a delle a r m i ed i n t e r r o g a r e gli à u g u r i come facevano antichi. P u r t r o p p o l a , f o r t u n a h a la sua p a r t e a n c h e negli e v e n t i di g u e r r a . L a Commissione, e s a m i n a n d o la situazione, n o n t r o v a in m a s s i m a d a eccepire Sui p r o v v e d i m e n t i presi dal' C o m a n d o Sup r e m o , per. u n a v a l i d a difesa, per poco che le t r u p p e avessero o p p o s t a r e s i s t e n z a . P e r spiegare allora il d i s a s t r o di Capor e t t o la Commissione volge le sue i n d a g i n i sulle cause che h a n n o p o t u t o d e p r i m e r e il m o r a l e ' e lo spirito c o m b a t t i v o delle t r u p pe. Cause però che n o n h a n n o u n valore c o n c r e t o m a solo di a p p r e z z a m e n t o , il di cui v a l o r e d i p e n d e dal coefficente che si erode di dover d a r e a d o g n u n a di quelle cause. < • F r a le p r i n c i p a l i p o n e quelle che r i g u a r d a n o il m a l g o v e r n o degli uomini, ed annov e r a f r a fe p r i n c i p a l i il rigore nelle fucilazioni e nelle decimazioni, che h a n n o t a n t o J m Camera dei TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE Deputati 1919 dolorosamente impressionato l'opinione pubblica. L ' o n o r e v o l e L u c i a n i espose l ' a l t r o giorno d a t i e cifre Che disse i n c o n f u t a b i l i , dalle q u a l i r i s u l t a che in F r a n c i a , t a n t o le fucilazioni che le decimazioni f u r o n o in numero più che doppio di quelle che ebbero luogo in I t a l i a . Questo dico n o n per a t t e n u a r e la grav i t à del f a t t o , ma per u n o p p o r t u n o conf r o n t o o n d e d i m o s t r a r e che il rigore non fu una nostra prerogativa. U n a l t r o g r a v e a p p u n t o su cui insiste la Commissione è nel r i t e n e r e che vi f u r o n o : uno s p e r p e r o inutile di forze; azioni assai d i s p e n d i o s e di sangue; i n f e c o n d i sacrifizi di Sangue t a l v o l t a con v e r i - m icelli delle eroiche t r u p p e ; (sono p a r o l e della relazione) dispendio i n u t i l e di vite; sterilità di sforzi, che s a r e b b e r o bas t a t i da soli a d e t e r m i n a r e quella crisi di a n i m i in cui sta il f a t t o più saliente degli avvenimenti.' Orbene, questi ed a l t r i errori f u r o n o imp u t a t i a J o f f r e q u a n d o ebbe luogo la prima crisi del C o m a n d o S u p r e m o in F r a n c i a . I p r i n c i p a l i capi d ' a c c u s a che si fecero a J o f f r e sono i seguenti : l ' e r r o r e f o n d a m e n t a l e del piano che escludeva la possibilità di un a t t a c c o t e d e s c o dal Belgio al nord della Mosa; l ' e r r o r e della d o t t r i n a « offensiva a d ogni costo » alla quale il piano stesso era i n s p i r a t o ; la m a n c a n z a di un esercito di m a n o v r a ; le diversioni in Lorena e in Alsazia; la m a n c a n z a di u n a organizzazione difensiva del p a e s e ; la « corsa al m a r e » che più u t i l m e n t e si s a r e b b e p o t u t a sostituire c o l ' c o n c e n t r a m e n t o , fin dall'inizio della guerra, nel n o r d - o v e s t della F r a n c i a , colle t r u p p e s c i u p a t e n e l l ' A l s a z i a - L o r e n a ; le offensive micidiali per il possesso di un bosco, di u n a q u o t a ; m a n c a n z a di u n a forza mobile o r i s e r v a c e n t r a l e ; imposizione da p a r t e del C o m a n d o S u p r e m o ai generali in s o t t ' o r d i n e delle o p e r a z i o n i da eseguire e sostituzione b r u s c a di coloro che f a c e v a n o obiezioni; s i l u r a m e n t i su vasca scala (ad esempio, dieci c o m a n d a n t i di Corpo d ' a r m a t a su v e n t i s i l u r a t i d a l 25 agosto al 31 ottobre 1914; q u a t t r o c o m a n d a n t i d ' a r m a t a , tra- i q u a l i u o m i n i di g r a n v a l o r e come Lanrezac, M a n d ' h u y , e Sarrail) ; quindi il d a n n o di i n s t a b i l i t à nei C o m a n d i , d ' i r r i t a z i o n e prod o t t a f r a le t r u p p e per la sostituzione di capi a m a t i o p o p o l a r i ; m a n c a n z a di artiglieria p e s a n t e , m u n i z i o n a m e n t o scarso, m LEGISLATURA XXIV - la SESSIONE - DISCUSSIONI - sufficienza di mezzi a v i a t o r i , di o r d e g n i da trincea, di m i t r a g l i a t r i c i , ecc. Sono in p a r t e gli stéssi a p p u n t i che fa la Commissione al n o s t r o C o m a n d o S u p r e m o . Dopo J o i f r e , Nivelle, l ' i d e a t o r e della grande offensiva 16-25 aprile 1917 : u n mi'lione e d u e c e n t o m i l a u o m i n i r a d u n a t i nell'ansa dell'Aisne per s f r u t t a r e la concezione ardita e chimerica di u n o s f o n d a m e n t o che avrebbe permesso di p r e n d e r e alle spalle le linee tedesche, di f a r crollare t u t t a la f r o n t e . La massa umayia n o n b a s t ò , essendo insufficiente la massa artiglieria, essendo m a n cata la s o r p r e s a . Si ebbero r i s u l t a t i di terreno mescliinissimi; p e r d i t e sanguinose : 33,000 m o r t i , 80,000 f e r i t i . Gravissima crisi p r o d u s s e q u e s t a f a l l i t a offensiva : m a l c o n t e n t o e p r o t e s t e di capi, veri a m m u t i n a m e n t i di b a t t a g l i o n i i n t e r i che, delusi, s t a n c h i , s c o r a t i per la m a n a a t a vittoria e l ' i n u t i l e sacrificio, per la ripercussione della rivoluzione russa è per la sorda p r o p a g a n d a d i s f a t t i s t a , r i f i u t a v a n o di a n d a r e in t r i n c e a . C o m p a r v e allora u n decreto presidenziale che a b o l i v a i ricorsi al t r i b u n a l e s u p r e m o e le d o m a n d e di grazia. • E q u a n t i a l t r i insuccessi ebbero luogo in questa lunga g u e r r a , con i m m a n i sacrifici di vite u m a n e , senza r i s u l t a t i . Cito f r a a l t r i la spedizione di Gallipoli che i f r a n c o - i n g l e s i d o v e t t e r o t r o n c a r e d o p o gravissime p e r d i t e . Dalla p a r t e dei t e d e s c h i v a n n o r i c o r d a t i i vani, sanguinosi t e n t a t i v i s p i e g a t i nelle F i a n d r e per r a g g i u n g e r e Calais ; ed i colossali o s t i n a t i sforzi per il possesso di Verdun, $ o v e le t r u p p e g e r m a n i c h e e r a n o com a n d a t e dal K r o n p r i n z , al quale certo n o n si sono lesinati nè uomini nè m a t e r i a l i , per potergli c r e a r e u n ' a u r e o l a di gloria. I n -una g u e r r a così lunga, è n a t u r a l e che t u t t o , n o n potesse svolgersi senza c o n t r a s t i . E si c o m p r e n d a come, da ogni p a r t e , abbia a v u t o luogo u n a a l t e r n a t i v a di successi e di sconfitte. In questa guerra immane è intervenuto il nostro esercito in condizione di n o t e v o l i deficienze; gli o r a t o r i che mi h a n n o preced u t o nella discussione h a n n o a c c e n n a t o ^ deficienze varie. Io a c c e n n e r ò a deficienze specialmente di o r d i n e morale, le quali sono da considerarsi assai più g r a v i di quelle che r i g u a r d a n o l ' a r m a m e n t o ed il materiale. La guerra si f a a n z i t u t t o cogli uomini, e ^egli uomini ciò che v a l e è il morale. TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1919 Il n o s t r o esercito n o n a v e v a p u r t r o p p o tradizioni. Le n o s t r e g u e r r e nazionali, dal '48 in poi, non ebbero fortuna. I l messaggio che l ' i m p e r a t o r e F r a n c e s c o Giuseppe rivolgeva alle sue t r u p p e , q u a n d o siamo e n t r a t i in g u e r r a , t e r m i n a v a con queste p a r o l e : I nostri n u o v i nemici noi li conosciamo. Li a b b i a m o conosciuti a N o v a r a , a Gustoza, a Lissa. D i c h i a r a n d o c i con ciò : degli imbelli. Con questi dolorosi precedenti, n o n era f u o r i luogo che si d u b i t a s s e del v a l o r e del n o s t r o esercito. L a p r o v a della Libia n o n era t a l e da d a r c i pieno a f f i d a m e n t o in u n a g u e r r a cont r o eserciti che erano c o n s i d e r a t i f r a i più potenti. D u r a n t e la n e u t r a l i t à , p e r s o n a l i t à politiche mi c o n f i d a v a n o che e r a n o c o n t r a r i a l l ' i n t e r v e n t o , p e r c h è t e m e v a n o che il nostro esercito n o n facesse b u o n a p r o v a . U n a n o t e v o l e essenziale deficienza della consistenza delle n o s t r e t r u p p e , s t a v a nel f a t t o che oltre due terzi dei c h i a m a t i alle a r m i n o n a v e v a n o m a i presp in m a n o u n fucile. E ciò p e r c h è n o n si seguiva il c o n c e t t o , a d o t t a t o del r e s t o i n - t u t t i gli S t a t i , conc e t t o da me p r o c l a m a t o fino da q u a n d o , v e n t ' a n n i or sono, e n t r a i in questa C a m e r a e che a n d a v o r i p e t e n d o ogni q u a l v o l t a mi si p r e s e n t a v a l'occasione, solo, r i p e t o solo nella C a m e r a in q u e s t a c a m p a g n a : e cioè che u n paese d e v e p r o v v e d e r e alla sua difesa a n z i t u t t o col p r e p a r a r e il massimo c o n t i n g e n t e che può d a r e la leva, poiché il n u m e r o è il p r i m o f a t t o r e di v i t t o r i a . D o m a n d a v o che si cambiasse la legge sul r e c l u t a m e n t o , che e s o n e r a v a m e t à degli inscritti, e si modificassero le tabelle delle inf e r m i t à che d a v a n o t i t o l o alla, i n i d o n e i t à ; le quali t a b e l l e poi si a p p l i c a v a n o con larghezza eccessiva.. P e r cui noi ogni a n n o n o n c h i a m a v a m o alle a r m i che u n a m e d i a di 70,000 u o m i n i , su 300,0^0 i n s c r i t t i , m e n t r e in F r a n c i a con u n a p o p o l a z i o n e pressoché u g u a l e alla nos t r a , se ne i n c o r p o r a v a n o a n n u a l m e n t e olt r e 200,000. Le nascite a n n u a l i in F r a n c i a , sono, da t e m p o , inferiori alle n o s t r e di olt r e 100,000 maschi. A l t r a deficienza l ' a v e r e d o v u t o i m p r o v visare con b r e v i p e r i o d i di istruzione circa 170,000 ufficiali per c o m p l e t a r e i q u a d r i ed i n q u a d r a r e le n u ò v e u n i t à , che si a n d a vano mano mano costituendo. .vas r ; ^ J li --ryyt. M ' Vi i' "vii Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - —21112— l a SESSIONE - DISCUSSIONI - Le v i r t ù insite nella n o s t r a stirpe, h a n n o c o m p e n s a t o le deficenze .rilevanti che ho a c c e n n a t o , e d . a b b i a m o conseguito u n a vitt o r i a finale che h a del miracolo. L a Commissione nel c o n s i d e r a r e le res p o n s a b i l i t à del C o m a n d o S u p r e m o , si rip o r t a p u r e allo scacco che a b b i a m o subito , sugli a l t i p i a n i di Asiago, n e l l ' u l t i m a dec a d e del maggio 1916, del q u a l e scacco ne a d d e b i t a la r e s p o n s a b i l i t à al C o m a n d o Supremo. I l m i n i s t r o della g u e r r a , ieri, h a dichiar a t o che quell'episodio n o n f u u n n o s t r o scacco. . Consenta la Camera che io aggiunga alle p a r o l e del m i n i s t r o q u a l c h e mio schiarimento. \ - ' D a q u a n t i sento p a r l a r e di quell'episodio, da n e s s u n o si considera che l'azione offensiva a u s t r i a c a sugli a l t i p i a n i , n o n è che u n a p a r t e della g r a n d e azione offensiva che f u svolta dal C o n r a d ; quella off e n s i v a che egli chiamò con senso del solito dispregio per noi « spedizione p u n i t i v a » ; a v e v a per scopo lo sbocco nella p i a n u r a v e n e t a , alle spalle della più g r a n p a r t e del n o s t r o esercito. L ' o f f e n s i v a si è svolta con q u a t t o r d i c i divisioni, n o n sulla sola via dell'Astico, sugli a l t i p i a n i , m a su q u a t t r o linee, contemp o r a n e a m e n t e : Val L a g a r i n a , Y a l l a r s a , Val d'Astico e Valsugana. Le due l a t e r a l i e r a n o le più i m p o r t a n t i , p e r c h è percorse dalla f e r r o v i a . I m p o r t a n t i s s i m a quella della Val Lagar i n a , che c a d e n d o alle spalle di V e r o n a a v r e b b e p o r t a t o a u n successo s t r a t e g i c o colossale. Orbène, m e n t r e su t r e delle q u a t t r o linee, le n o s t r e t r u p p e i n f r a n s e r o l ' u r t o nemico, r e s i s t e n d o ai c o n t i n u i i n s i s t e n t i att a c c h i , nella V a l s u g a n a e s p e c i a l m e n t e al passo di Buole, t r a la Valle L a g a r i n a e la V a l l a r s a , d o v e gli a u s t r i a c i f e c e r o il massimo sforzo per .riprendere Ala, la graziosa c i t t a d i n a che o c c u p a v a m o da u n a n n o , ment r e , dico, le n o s t r e v a l o r o s e t r u p p e i n f r a n g e v a n o l ' u r t o nemico su quelle t r e linee di . operazione, sugli a l t i p i a n i , il t e r r é n o delle Dolomiti, aspro, i m p e r v i o , che. ha u n ' e n o r me v a l o r e difensivo, p r o p r i o .su quella dir e t t r i c e dell'offensiva a u s t r i a c a , in quel s e t t o r e nel quale n o n era ragionevole pensare a d u n o s f o n d a m e n t o , p e r poco che le n o s t r e t r u p p e avessero f a t t o r e s i s t e n z a ; lì f u l a s c i a t o a p e r t o il v a r c o . Gli a u s t r i a c i corsero r a p i d a m e n t e a d affacciarci al m a r g i n e m o n t a n o verso la p i a n u r a di Vicenza. Camera dei Deputati TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9 A v a n z a t i s i ed a l l o n t a n a t i s i t r o p p o rapid a m e n t e dagli s t a b i l i m e n t i a v a n z a t i predisposti, in q u e l t e r r e n o impervio, venne a m a n c a r e , per la d i s t a n z a , la possibilità di p r o v v e d e r e ai r i f o r n i m e n t i , epperò dovett e r o ripiegare. I l successo che possono v a n t a r e gli austriaci, è la c a t t u r a in pochi giorni di 42 mila prigionieri che si arresero senza far resistenza. L a falla f u p r e s t o s a l d a t a ; e due mesi d o p o a v e m m o Gorizia s u p e r a n d o quella poderosa t e s t a di p o n t e . m E s s e n d o riuscito solo lo sfondamento sugli A l t i p i a n i , m a n c a t o il concorso delle t r u p p e che o p e r a v a n o sulle a l t r e linee la spedizione p u n i t i v a d o v e t t e essere t r o n c a t a . L ' e p i s o d i o f u in definitiva un insuccesso pel borioso, maresciallo. H o d e t t o che per poco che le t r u p p e avessero resistito, non era da temersi .uno s f o n d a m e n t o in quella zona difficilissima. Lo d i m o s t r a il f a t t o che nella offensiva a u s t r i a c a del giugno 1918, a v v i a t a con bald a n z a e colla sicurezza di riuscita, su t u t t o il f r o n t e , il C o n r a d t e n t ò uno sforzo sugli stessi Altipiani, p a r t e n d o da posizioni più v a n t a g g i o s e di quelle che t e n e v a nel maggio del 1916, o n d e riuscire alle spalle del G r a p p a e del P i a v e . F u r e s p i n t o dal valore delle n o s t r e t r u p p e , il secondo giorno dell'offensiva ed i n c h i o d a t o sulle'posizioni da cui era p a r t i t o l ' u r t o . La r e s p o n s a b i l i t à dello s f o n d a m e n t o sugli Altipiani, v e n n e a d d e b i t a t a al comand a n t e supremo. B e s p o n s a b i l i t à che si fa c o n s i s t e r e nel n o n a v e r e egli c r e d u t o alla possibilità dell'offensiva a u s t r i a c a , e nell ' a v e r quindi n e g a t o al c o m a n d a n t e la l a a r m a t a c i rinforzi che egli d o m a n d a v a . Ciò n o n è e s a t t o . I l C o m a n d o S u p r e m o di sua iniziativa, t r a s p o r t ò fino dalla fine di marzo e principio di a p r i l e sul f r o n t e Trentino, t r e brig a t e di n u o v a formazione, la b r i g a t a Ancona, la 9 a e la 10a divisione,' u n gruppo alpini di 10 b a t t a g l i o n i e m o l t a artiglieria di medio c a l i b r o ; e t e n n e in r i s e r v a sul T a g l i a m e l o 6 divisioni p r o n t e a m u o v e r e , le quali il 21 maggio a v e v a n o u l t i m a t o il t r a s p o r t o . I n seguito a questi p r o v v e d i m e n t i i l com a n d a n t e la l a a r m a t a scriveva in d a t a 6 aprile : ' « I n seguito alle disposizioni prese dall'E.. V. io r i t e n g o che noi possiamo contemplare con t r a n q u i l l i t à q u a l u n q u e e v e n t u a l i t à , a n c h e la più s f a v o r e v o l e » . D e b b o r i t e n e r e che questa l e t t e r a del c o m a n d a n t e la l a a r m a t a , n o n sia c o n o s c i u t a LEGISLATURA XXIV - Ia SESSIONE - DISCUSSIONI - dalla Commissione, perchè altrimenti non avrebbe potuto dire che il Comando Supremo per non aver creduto ammissibile l'offensiva, non aveva preso le disposizioni necessarie, per parare a qualsiasi eventualità. Biguardo a Caporetto non ripeterò ciò che disse ieri il ministro della guerra per dimostrare che la piccola falla «aperta alla saldatura della sinistra del X X V I I corpo d'armata colla destra del IV presso Tolmino, in fondo alla valle, fra la 19a e 46a divisione sia stata la predominante che ha provocato il disastro. L'onorevole Gasparotto nel suo splendido discorso, che ho ascoltato con profonda commozione, per gli alti sensi di patriottismo, che lo hanno ispirato, ha descritto con piena conoscenza dei fatti, gli "eventi, che dopo quell'apertura della nostra linea, con fulminea rapidità, hanno fatto crollare mano mano, nella giornata del 24 ottobre le posizioni- fortissime per natura e sufficientemente presidiate, nel settore di Caporetto. È lo strumento che si era spezzato nelle mani di chi doveva servirsene. Si è detto che ciò doveva essere preveduto. « Tutto deve prevedere il condottiero ; ed operare sulla previsione più sfavorevole; ma un Caporetto non si può e non si deve prevedere, perchè si comprende che se in un problema militare si mette in equazione un Caporetto non c'è soluzione possibile-. Il Comando Supremo, in quei terribili primi giorni, seppe provvedere in modo da rallentare la corsa dell'avvérsario, onde dar luogo al ripiegamento sul Tagliamento; la quale linea però doveva considerarsi come linea di orientamento e non come linea di resistenza. . . Sono convinto che l'Esercito in quelle condizioni non vi avrebbe fatto resistenza, perchè gli sovrastava troppo vicina la pressione del nemico. In questi casi è canone di guerra, che un Spiegamento dopo uno scacco, deve mettere un cuscinetto di spazio sufficiente fra l'avversario e le t r u p p e che si ritirano, onde dar modo di assestare reparti disorganizzati e rialzarne il morale. Quando avviene una cancrena, bisogna tagliare inesorabilmente più in su della Parte infetta, se si vuol salvare la vita dell'infermo. Fu doloroso abbandonare n m a regione, a noi cara, all'invasione dei barbari ; ma TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1919 così fece pure Joffre dopo la sconfitta di Charleróy. • Egli fece un salto indietro fino alla Marna, abbandonando all'invasione undici delle più ricche provincie della Francia. Notate che l'Esercito francese si ritirò dai confini del Belgio in condizioni certo migliori di quelle in cui si trovava il nostro Esercito nella ritirata di Caporetto. La relazione dice che di mano in mano che le truppe si avvicinavano al Piave, e diminuiva la pressione dell'inseguimento, andavano rianimandosi; sentivano la vergogna di quanto era accaduto e preparavano l'animo alla resistenza. La ritirata dall'Isonzo al Piave condotta in circostanze terribili, con animo fermo e sereno e con lucidità di intenti, ha salvato l'esercito e l'Italia. Ed ora consentitemi un confronto. I confronti sono sempre odiosi tanto più poiché in quello che io faccio' si t r a t t a di personalità già scomparsa da un quarantennio, personalità alla di cui memoria ho conservato sempre grande venerazione. Confronti, del resto ne fa pure la Commissione, la . quale fa dei confronti fra il primo comandante supremo e quello che gli è succeduto. Il mattino della giornata di Custoza, il generale Lamarmora, dopo avere percorso il fronte, s'imbattè a Yaleggio coi fuggiaschi del carreggio ausiliario e di gruppi della divisione Cevale. Lo spettacolo impressionante lo scosse al punto "da fargli perdere la serenità. Scosso, coll'animo amareggiato raggiunse Goito, si chiuse in una stanza, con propositi di suicidio, nè più si mosse durante la giornata, abbandonando per tal modo il Comando, di cui ne rimase privo completamente l'esercito impegnato.^ Se egli non si fosse così fatalmente smarrito ed avesse esercitato il suo ufficio di comando, avrebbe sventato il proposito di inazione voluto dal comandante il IV Corpo d ' a r m a t a ; avrebbe aderito alle ripetute richieste del generale Govone, inviandogli una delle due divisioni : Bixio e Principe Umberto, che dal mattino stavano inerti presso Villafranca a pochi chilometri da Monte Torre e da Custoza. È noto che l'Arciduca Alberto alle 3 pomeridiane emanava il seguente ordine : il V I I Corpo d'armata faccia l'ultimo tentativo per riprendere Custoza. Il soccorso al Govone di una divisione sarebbe stato più che sufficiente, come di- Aiii Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l a — 21114 — Camera dei Deputati SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1919 chiararono gli stessi austriaci, a far volgere Egli ha portato il pensiero a che .ne sale sorti della giornata. rebbe divenuto dell'Italia se avessero vinto Per la impressionabilità, per lo smarri- gli Imperi Centrali, anche nel caso che fosse mento del condottiero per lo sconforto di rimasta neutrale. Come non sentire il vanto che proprio un momento del capo ba dipeso l'insuccesso di Custoza, cbe per lunghi anni ba pesato noi abbiamo dato • il crollo a due Imperi con grave danno del nostro prestigio e con secolari che minacciavano i sacri diritti gravi conseguenze nella politica dei rap- della libertà e della giustizia? Noi abbiamo questo vanto e questa gloporti internazionali. ria, poiché dopo disfatto l'esercito auCon tutto ciò la patria per le bemerenze dell'insigne personalità del nostro risorgi- striaco, la Germania, che si vide scoperta mento, gli innalzò un monumento a Torino; e minacciata alle spalle da una invasione e qui nei corridoi della Camera abbiamo per la Baviera, fu eustretta a capitolare. ^ Il suo esercito però era ancora in viun busto alla sua memoria. gore e ripiegò ordinato verso la frontiera. Il generale Cadorna, in una età supe- I reggimenti raggiunsero Berlino, pasriore di 12 anni di quella cbe aveva il ge- sando per la che Brandeburg Thor, sfilavano nerale Lamarmora, mantenne per una die- ordinati per l'Unter den Linden, salutati cina di giorni, davanti allo spettacolo im- dalla popolazione col canto dell'inno napressionante del disordine immane, salda zionale. la sua tempra d'acciaio in un lavoro inDavanti a noi scomparve l'esercito autenso d fficilissimo, dimostrando le sue doti striaco, e se sgraziatamente, da Parigi, non eccezionali di condottiero in una delle opefosse stato opposto un veto, potevamo ragrazioni più difficili della guerra. senza ostacoli, Vienna e Budapest. Di lui darà la storia un sereno giudizio, giungere, Il triste, episodio della nocome giudicherà il provvedimento preso a stra guerra, ilchedoloroso si va rimestando per svasuo carico, che io non posso approvare. lutare la vittoria, dovrebbe invece costiLe parole dette ieri dal ministro della tuire argomento per renderla più luminosa, guerra, elogiando la di lui opera nel più poiché Caporetto, per il contrasto delle grave momento della nostra guerra, nel tinte, rialza il valore della nostra vittoria. qqale erano in pericolo le sorti dell'esercito storia non registra un fatto in cui e dell'Italia, contrastano col provvedimen- « un La esercito, uno sfacelo come quello to, del quale colla sua firma ne ha assunta di Caporetto,dopo si sia rimesso in valore in la responsabilità. così breve tempo. Sarebbe stato pertanto necessario che Questo miracolo ha fatto m a g g i o r m e n t e ne avesse espressa alla Camera la motiva- rifulgere le insuperabili qualità latenti della zione. nostra stirpe. _ Ma ciò che ora più importa è l'esaltaI fatti non si cancellano. zione della nostra grande vittoria. Questo tentativo di svalutamento della Ed io mi associo al pensiero dell'onore-' nostra vittoria, questa breve burrasca, quevole Gasparotto, perchè ne sia perpetuata st'ora grigia, non rimarrà che un penoso la memoria, dove si demolisce il palazzo ricordo. Caffarelii e dove fu il tempio di Giove CaII sole fulgido della vittoria diraderà le pitolino, con un. monumento che ricordi il nebbie che si sono sollevate. comunicato del generale Diaz. Il tempo, maestro di verità, r e n d e r à Ora consentite a me, superstite di una sempre più grande questa gloriosa pagina generazione che fu testimone di un'Italia della nostra storia. in pillole, di un'Italia chiamata espressione Noi d e l l a generazione che s i s p e g n e , che geografica, chiamata la terra dei morti, con f e d e incrollabile, abbiamo a c c a r e z z a t o ritenuta un paese, imbelle, dileggiata, di- il sogno di un'Italia temuta e r i s p e t t a t a , spregiata da secoli, che esprima la mia che abbiamo aspirato a questa r i s u r r e z i o n e , amarezza nel vedere, che non si senta ora che f u raggiunta oltre l e p i ù r o s e e speda tutti quelli che parlano la nostra bella ranze, possiamo ben esclamare con animo ed armoniosa lingua, l'orgoglio della nostra sereno, rivòlgendoci alla Patria : et wunc grande vittoria. (Approvazioni). dimittis servum tuum. (Vive approvazioni L'onorevole presidente del Consiglio ha Applausi — G ongratulazioni). proclamato questo momento storico la terza P R E S I D E N T E . Ha facoltà'di parlare linascita dell'Italia. ' l'onorevole presidente del Consiglio. ; Atti — 21115 — Parlamentari LEGISLATURA XXIY - I a SESSIONE - Camera dei Deputati DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 Ì 9 N I T T I , presidente del Consiglio dei ministri ministro dell'interno. {Segni di viva attenzenzione). Onorevoli colleglli, v o r r e i p r e g a r v i di chiudere oggi stesso q u e s t a discussione. Se sarà necessario, r i m a r r e m o q u a l c h e t e m p o • di più; ma occorre che q u e s t a discussione sia esaurita. Niuno può dolersi che la l i b e r t à di parola non sia s t a t a c o n s e n t i t a a t u t t i ; n i u n o può dolersi che la discussione n o n sia s t a t a a m p i a ; t u t j e le tesi sono s t a t e discusse. Sono molto lieto che q u e s t a discussione sia a v v e n u t a . Essa si a n n u n z i a v a come u n a procella, di cui noi, che a b b i a m o s o s t e n u t o le ragioni della g u e r r a , a v e v a m o p r o f o n d a mente a t e m e r e . E la discussione serenamente finisce, perchè, p u r a v e n d o f a t t o ognuno le critiche, le legittime critiche che ciascuno, p a r l a n d o in n o m e del s^jp g r u p p o 0 del suo p a r t i t o o della sua t e n d e n z a , aveva diritto di f a r e , t u t t i h a n n o riconosciuto, dall'onorevole G a s p a r o t f o a l l ' o n o r e v o l e Bentini, che la g r a n d e m a s s a degli italiani, che la nostra gente, in q u e s t a terribile i m p r e s a , la quale ha deciso della n o s t r a salvezza e del nostro a v v e n i r e , è s t a t a p a r i al suo compito, e che il n o s t r o esercito h a c o m p i u t o grandiosamente le sue gesta. Ora, questo a noi b a s t a . Che errori di uomini, vi siano stati, che colpe vi siano s t a t e , oserei dire che è indifferente alla Nazione, A c c e r t e r e m o le responsabilità ; ma c o n s t a t i a m o che l ' i m p r e s a è riescita. Vi sono a n i m e in p e n a , che p o r t e ranno forse l u n g a m e n t e e a u s t e r a m e n t e il loro dolore; a n c h e nelle n o s t r e c o n t r o v e r s i e rispettiamo alcune situazioni della cui profondità d o b b i a m o r e n d e r e conto. Ma infine, onorevoli colleghi, t u t t i hannosentito che la n o s t r a gente da q u e s t a p r o v a è uscita più f o r t e , poiché dell'esercito (e l'esercito è t u t t a la nazione, l'esercito sono 1 nostri figli, l'esercito è la p a t r i a ) nessuno, e di questo possiamo t u t t i essere giustamente orgogliosi, ha p o t u t o dire a l c u n a Parola c o n t r a r i a a l c u n giudizio, a v v e r s o . [Approvazioni). Ora, questa, sola cosa era necessaria. I l resto ha poca i m p o r t a n z a . Vi sono s t a t i errori e vi sono r e s p o n s a b i l i t à , -Chi li può negare"? Sono f a t t i c o n t i n g e n t i . Ognuno di può a v e r e il süo diverso giudizio, la sua diversa concezione, può o b b e d i r e a preconcetti di t e o r i a , può obbedire a s e n t i m e n t i diversi; ma q u e s t o solo era necessario: che gente d ' I t a l i a , che l'esercito r a p p r e s e n t a , uscisse più p u r a , più degna, più g r a n d e d a questa discussione. % : Sonò lieto che q u e s t a discussione sia avv e n u t a ; ho resistito a t u t t i i suggerimenti c o n t r a r i l e v o l u t o che si discutesse liberam e n t e , l a r g a m e n t e . N i u n a cosa migliore dell ' a r i a libera. D o p o t u t t o , sì, con q u a l c h e intemper a n z a , con qualche esagerazione f o r m a l e , q u e s t a discussione h a p r o v a t o come il P a r l a m e n t o , a n c h e negli u l t i m i giorni della sua esistenza, s a p p i a d i s c u t e r e delle g r a n d i questioni c h e ' i n t e r e s s a n o la v i t a nazionale. O n o r e v o l i colleghi, t r a l a s c i o t u t t i i part i c o l a r i che n o n h a n n o nessuna i m p o r t a n z a . La v e r i t à è che t u t t a la discussione " si è c o n c e n t r a t a su di u n p u n t o : se il rovescio, che d e t e r m i n ò C a p o r e t t o , f u u n f a t t o essenz i a l m e n t e politico (intesa q u e s t a p a r o l a nel senso più largo), o se f u u n f a t t o p r e v a l e n t e m e n t e militare. A ciò la Commissione di inchiesta ha l a r g a m e n t e risposto. E la C a m e r a h a val u t a t o con s e r e n i t à q u a n t o la Commissione di inchiesta ha r i t e n u t o . B e n è v e r o che alcuno di noi, perchè h a p o r t a t o in q u e s t a l o t t a u n a p a r t e del suo p a s s a t o , dei suoi,giudizi, de' suoi pregiudizi, o g n u n o di noi n o n ha p o t u t o a v e r e che quel g r a d o di serenità r e l a t i v a che è possibile a v e r e in u n a Assemblea politica. N o n voglio d u n q u e rit o r n a r e su t u t t i i p a r t i c o l a r i della discussione. L ' o n o r e v o l e B e n t i n i ha d e t t o , da quel p e r f e t t o o r a t o r e che egli è, che il solo l a t o debole della discussione è che n o n avev a m o più m a t e r i a di discussione. I n f a t t i , egli h a soggiunto, c r e d e v a m o , noi socialisti, di venire e c o m p a r i r e qui come a c c u s a t i , e voi n o n ci a v e t e a c c u s a t o , e così la m a t e r i a della discussione è s c o m p a r s a . A n c h e noi pot r e m m o dire lo §tesso. Molti di noi c e d e v a n o di c o m p a r i r e comé accusati; voi n o n ci a v e t e a c c u s a t o ; e la discussione è p r o c e d u t a in t a l guisa che m o l t i pregiudizi sono c a d u t i per via. L a v e r i t à è che la v i t t o r i a ha t u t t o san a t o ! Nelle g r a n d i imprese c o l l e t t i v e vi è irrimediabilmente un numero straordinario di errori e n o n oso dire che a l t r i popoli a b b i a n o commesso m i n o r i errori di noi. L a v e r i t à è che a b b i a m o v i n t o , e la v i t t o r i a h a s a n a t o t u t t o ! Nelle imprese c o l l e t t i v e n o n vi è che u n a sola cosa: riuscire. L ' i n d i v i d u o p u ò sacrificarsi per u n ideale e n o n riuscire; u n a Nazione deve u n a sola c o s a : riuscire. Ora l ' i m p r e s a è r i u s c i t a . L ' I t a l i a , per la "prima v o l t a , l ' I t a l i a , sott o m e s s a per secoli al dominio di t a n t e genti, l ' I t a l i a p e r s e g u i t a t a da t u t t i i popoli d ' E u r o - Atti Parlar**«niari LEGISLATURA XXIV " - 1« S E S S I O N E - — 21116 — DISCUSSIONI - Camera TORNATA DEL 13 dei, Deputati SETTEMBRE 1919 p a , p e r la p r i m a v o l t a h a v i s t o b r i l l a r e sulla i! t e n s a ? Che cosa s a r e b b e s t a t o di noi se la sua f r o n t e r a d i o s a , la v i t t o r i a , la g r a n d e v i t t o r i a n o n ci a v e s s e a r r i s o ? v i t t o r i a , la p i ù g r a n d e v i t t o r i a c h e v i sia O r a d u n q u e , o n o r e v o l i c o l l e g h i , nel blans t a t a t r a gli eserciti d ' E u r o p a , e q u e s t a do g i u d i z i o che d i a m o dì t u t t i gli errori della vittoria, credetelo, non è rettorica, questa g u e r r a , degli e r r o r i nostri, degli errori dei nov i t t o r i a lia s a n a t o t u t t i gli errori dell' imstri a v v e r s a r i , c r e d e t e , b l a n d o giudizio, per- • m e n s a i m p r e s a : errori, d a p a r t e v o s t r a e chè errori g r a n d i t u t t i li a b b i a m o comn o s t r a , e r r o r i , d a p a r t e di t u t t i , ma e r r o r i messi, nella b l a n d i z i a del g i u d i z i o è questa in cui u n a cosa sola lia t r i o n f a t o , il p o t e r e s e r e n i t à s p i r i t u a l e che ci' v i e n e dalla condi r e s i s t e n z a della g e n t e i t a l i c a , che p e r la v i n z i o n e del r i s u l t a t o o t t e n u t o e dello sforzo p r i m a v o l t a messo i n s i e m e alla d u r a p r o v a compiuto. d o p o q u i n d i c i secoli, per la p r i m a v o l t a , la I n c o m p l e s s o , o n o r e v o l i colleglli, molti g e n t e i t a l i c a lia t r i o n f a t o nel m o n d o ! ( Vive f a t t i sono s t a t i d e t t i e la r e l a z i o n e conapprovazioni). tiene, che d a n n o spesso c o m e un senso di O r a n i u n a cosa p u ò a t t e n u a r e la g r a n t r i s t e z z a . Sì, f a t t i a n c h e , che n o n sono onod e z z a d e l l a n o s t r a v i t t o r i a . E d io di n u l l a r e v o l i , m a sono f a t t i episodici. E b b e n e , mi d e v o dolere che del c o n t e g n o , clie h a n n o che cosa i m p o r t a ? N o i p e r s e g u i r e m o i re-, spesso m o l t i dei p a r t i g i a n i della g u e r r a , sponsabili. q u a n d o - v e n g o n o , sia p u r e con un c r i t e r i o I l G o i ^ r n o h a già p r o v v e d u t o con aldi i d e a l i t à , a d i m i n u i r e la e s t e n s i o n e della c u n i d e c r e t i nelle linee g e n e r a l i ; il G o v e r n o vittoria. Perché è cattiva abitudine, anche p r o v v e d e r à p e r c h è , se v i sono responsabiqui d e n t r o , di r i p e t e r e spesso che, se a l c u n a l i t à di o r d i n e n o n p o l i t i c o , non generale p a r t e delle n o s t r e i d e a l i t à n o n è r a g g i u n t a , della g u e r r a , m a di a t r o c i t à e di durezze, v i la v i t t o r i a n o n è r a g g i u n t a . siàno le p u n i z i o n i . O n o r e v o l i colleghi, a coloro di v o i , che . M a , o n o r e v o l i colleghi, a n c h e qui non . v o l e v a n o , e a c o l o r o che n o n v o l e v a n o la b i s o g n a e s a g e r a r e . IsFoi a b b i a m o t a n t i meg u e r r a , c h i e d o di v o l e r dire se c r e d e v a n o r i t i , ' m a . a b b i a m o u n a p o p o l a z i o n e molto che noi a v r e m m o t e r r i t o r i a l m e n t e r a g g i u n t o diffìcile a g o v e r n a r e . L ' a r t e del g o v e r n a r e q u e l l a e s t e n s i o n e che a b b i a m o già ragin I t a l i a è f o r s e p i ù difficile che in t u t t i g i u n t a ! A n c h e c o l o r o , che sono e n t r a t i in gli a l t r i P a e s i d ' E u r o p a , p e r c h è da noi la g u e r r a con p i ù f i d u c i a , non c r e d e v a n o di v i t a i n d i v i d u a l i s t i c a a s s u m e , forse spesso, r e a l i z z a r e i n o s t r i confini, a n c h e coloro c h e u n a t r o p p o g r a n d e a s p r e z z a . N o i siamo un p i ù h a n n o a v u t o f e d e nella n o s t r a g u e r r a P a e s e che n o n h a s e m p r e il senso della din o n c r e d e v a n o che la v e t t a d ' I t a l i a ci asciplinai N o i p r e s e n t i a m o , a n c h e nella v i t a v r e b b e messo al s i c u r o c o n t r o le i n v a s i o n i del p o p o l o , u n a t r o p p o g r a n d e delinquenza. della r a z z a g e r m a n i c a ! A b b i a m o ogni a n n o più che cinquecenOra questo innegabile risultato della t o m i l a d e l i t t i e c i r c a c i n q u e c e n t o m i l a conguerra, questa meravigliosa conseguenza t r a v v e n z i o n i . O r a v i m e r a v i g l i a t e che con della g u e r r a , nessuno p o t r à a t t e n u a r e e se l ' a v e r e a v u t o s o t t o le a r m i un esercito noi u s c i a m o d a l l a g u e r r a , c o n i n e r v i stand a ' 5 a 6 milioni di u o m i n i , che r i u n i v a nechi, con d i v i s i o n i a l l ' i n t è r n o , con g r a n d i cessariamente anche tutti i violenti, tutti d i f f i c o l t à e c o n o m i c h e , c o n la n e c e s s i t à di i r i o t t o s i , t u t t i gli à n i m i d i s p o s t i alla un r u d e l a v o r o per r i t e m p r a r c i , u s c i a m o d i s o b b e d i e n z a , l ' a v e r f o r m a t o così rapidap i ù n u o v i , più f o r t i , p i ù g r a n d i , p e r c h è , m e n t e , così i m p r o v v i s a m e n t e un grande o n o r e v o l i c o l l e g h i , v a r i e sono le f o r m u l e e s e r c i t o , senza t r a d i z i o n i , c r e d e t e che sia d e l l a m o r a l e , m a la m o r a l e del m o n d o in s t a t a o p e r a a g e v o l e di c a p i ? C r e d e t e che la d e f i n i t i v a è u n a sola: chi v i n c e h a r a g i o n e ! d i s c i p l i n a sia s t a t a da noi così f a c i l e come m (.Approvazioni). G e r m a n i a , c o m e in I n g h i l t e r r a , come m G u a i a l p o p o l o che n o n v i n c e ! V i è un F r a n c i a , p a e s e che h a m o l t i secoli di lotte inp o p o l o che noi t u t t i a m m i r a m m o , che noi tense n a z i o n a l i , m o l t i secoli di v e r a unita t u t t i s t u d i o s i g u a r d a v a m o c o m e la g u i d a n a z i o n a l e , c r e d e t e che f u così f a c i l e , come s u p e r i o r e : la G e r m a n i a . n e l l a F r a n c i a i n v a s a che d o v e v a difendersi, Ohe cosa è d e i l a G e r m a n i a s c o n f ì t t a ? a noi che d o v e v a m o f o r m a r e così i m p r o v Ohe c o s a s a r e b b e s t a t o d e l l ' I t a l i a , d e l l ' I t a - ' v i s a m e n t e un e s e r c i t o ? la che ha u n a c o s t i t u z i o n e e c o n o m i e a m o l t o Sì, v i f u r o n o errori di c a p i , ma quanti m e n o a m p i a , m o l t o m e n o g r a n d e , che a v e v a errori in b a s s o , q u a n t e inutili, dolorose reu n a v i t a e c o n o m i c a e s t r e m a m e n t e m e n o insistenze n e l l a f o l l a dei s o l d a t i ! Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - — 21117 I a SESSIONE - — DISCUSSIONI - Dovete tener conto, quando parlate dei capi militari italiani, delle difficoltà infinitamente più grandi che hanno t r o v a t o in confronto degli altri paesi. E dovete riconoscere che se casi individuali vi furono, 'casi individuali biasimevoli c e r t a m e n t e , non turban l'opera complessiva. Ohe cosa sono questi casi isolati quando poniamo duramente il problema: in quali altri eserciti le fucilazioni, in complesso, sono s t a t e minori che da noi? Ebbene, quando pensate a quello' che era l'animo popolare da noi, l'anima del nostro esercito, la massa di criminalità del nostro esercito e la paragoniamo ai soldati inglesi, tedeschi e francesi (bisogna vedere- la propria superiorità, ma anche la p r o p r i a inferiorità quando esiste) quando pensate ai difetti-del nostro popolo, vedete che i capi dell'esercito italiano si sono t r o v a t i in difficoltà che sono state di- gran lunga piùgrandi di quelle in cui jsi sono t r o v a t i i capi militari di t u t t i gli altri paesi combattenti. Vi prego dunque di dare un- giudizio sereno ed umano. Caporetto è s t a t a senza dubbio . determinata da t u t t a una serie d'errori, m a ognuno di noi in parte diversa-lia partecipato a questi errori. Quando ho visto diversi partiti assalirsi fra di loro e ognuno rinfacciare all'altro qualche cosa, i n f o n d o del cuore mi chiedevo se nel giudizio di tutti non vi fosse qualche p a r t e di verità. Perchè ognuno di noi nella guerra spesso non ha f a t t o lo sforzo che era necessario ; la maggioranza degli italiani non ha concepito lo sforzo lungo, penoso, doloroso che era necessario. Se aprite le cronache dell'anno che precedette il disastro, dell'anno del disastro, del .1917 (io le ho scorse con una certa curiosità in questi giorni), se voi vedete le cronache dei giornali del tempo, quante feste, quante inaugurazioni, quanta poca coscienza del dolore e delle difficoltà ! Mancò in noi t u t t i spesso l'idea della guerra dolorosa, e noi t u t t i fummo responsabili di qualche cosa. Yi furono errori militari e vi furono errori spirituali. E r r o r i militari di cui i capi militari sono responsabili e di cui essi soffrono in quest'ora intensamente, errori spirituali che 1 0 spero non si rinnoveranno più nel nostro Popolo e che noi non dovremmo ripetere m avvenire. (Approvazioni). Ma Caporetto, onorevoli colleghi, non voglio fare un paradosso, Caporetto, fu anla salvezza del Paese, Il Paese a v e v a errato, a v e v a troppo Camera dei TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE Deputati 1919 lungamente errato nella violenza di odi e di passioni, cercandosi da t u t t i i partiti, non è colpa spesso più degli uni che degli altri, di affermare se stessi contro gli avversari. Ognuno di noi nell'ora difficile aveva creduto di rimproverare al suo avversario qualche cosa; ognuno di noi qualche v o l t a a v e v a visto non solo la patria, ma se stesso. Caporetto fu la salvezza per t u t t i . Ognuno di noi ha avuto la sua s v e n t u r a nella vita, ognuno di noi ha avuto la sua ora tragica e dolente, ognuno di noi h a nel fondo del cuore qualche avvenimento a cui ricollega t u t t a la sua esistenza ; nella v i t a di ognuno di noi vi è s t a t a la m o r t e di una persona diletta, vi è s t a t o un rovescio, vi è s t a t a una sventura, che ha, p o r t a t o n e l l ' a nimo nostro un profondo travolgimento, e spesso la nostra salvezza, la nostra rinnovazione, la nostra resurrezione è c o m i n c i a t a in quel momento. Orbene, nel disastro di Caporetto, l ' I t a l i a ha sentito che aveva troppo lungamente peccato, l ' I t a l i a del popolo, ma sopra t u t t o l ' I t a l i a dei ricchi, l ' I t a l i a della borghesia poco cosciente della necessità del patrio.ttismo ; ognuno di noi ha sentito in quel momento di dover fare lo sforzo ultimo e finale e dare con più serietà, con più abnegazione, con più coraggio i propri figli alla morte. Caporetto, sì,'è s t a t a una grande sventura, ma è s t a t a anche la nostra salvezza. L a guerra da noi non era stata, come in F r a n cia, un impulso di difesa, la guerra in I t a l i a era s t a t a , come ho detto, c o m b a t t u t a i n circostanze estremamente eccezionali. Ora, onorevoli colleghi, noi a b b i a m o dato dei giudizi sulla guerra, noi a b b i a m o dato dei giudizi sulle responsabilità ; io vi dichiaro che ho l'opinione di coloro (all'infuori di quei provvedimenti che emanano dalla necessità stessa delle cp.se), che ritengono che un onesto giudizio si potrà dare solamente dalla storia, t r a t t a n d o s i di un avvenimento che involge t u t t i noi e t u t t a la vita nazionale. Onorevoli colleghi, poiché volgiamo alla fine della discussione, poiché non desidero di prolungarla, poiché non desidero che la Camera più oltre s'indugi in questo episodio .della v i t a nazionale, io avrei finito. Ciascun paese ha avuto Caporetto, ma noi siamo il solo Paese" che ha osato di discutere' C a p o r e t t o ; ma siamo il solo P a e s e che, pur nel nostro dolore, abbiano sentito itti Parlamentari LEGISLATURA XXIY — - Ia SESSIONE - 21118 DISCUSSIONI - la forza di discutere il nostro dolore e la nostra sventura. Questa è p r o v a di serenità, è p r o v a di v o l o n t à , è prova di fiducia in noi stessi. Questa nostra solenne affermazione di vol o n t à , questo f a t t o per cui noi, unico forse t r a i paesi di E u r o p a , non a b b i a m o non dirò m a n t e n u t o a posto, m e n t r e in qualche paese di E u r o p a fu messo ai supremi onori, chi a v e v a a v u t o un rovescio militare, questa fermezza e fierezza è p r o v a della sicurezza che a b b i a m o in noi stèssi. I n I t a l i a è uno strano f a t t o clie noi siamo pieni di errori e di difficoltà, eppure esiste nell'animo degli i t a l i a n i u n a i f e d e c o s t a n t e e sicura che l ' I t a l i a uscirà più f o r t e e più grande. E vi sono dei f a t t i p a r t i c o l a r i s t i c i , f a t t i umili e f a t t i grandi che sono la p r o v a di questa fiducia. Mentre nei paesi più r i c c h i di E u r o p a dopo la guerra il prezzo della t e r r a è dim i n u i t o dovunque o quasi dovunque, l ' I t a lia è il solo paese di E u r o p a dove il prezzo della t e r r a è cresciuto in inverosimili proporzioni, {Commenti). Non è la diminuzione del v a l o r e della m o n e t a , poiché il r a p p o r t o è ben diverso. E il sentimento che t u t t i hanno che questa t e r r a i t a l i c a che sempre si r i n n o v a , resisterà a n c o r a a t u t t o ; e noi siamo il solo paese che ha osato discutere delle nostre diffic o l t à e del nostro dolore, e chiudere questo episodio della v i t a n o s t r a con una solenne discussione d a v a n t i al P a r l a m e n t o . Non voglio e n t r a r e in alcuni p a r t i c o l a r i il che sarebbe v e r a m e n t e diffìcile. D e b b o però rispondere a u n a . d o m a n d a precisa che da p a r e c c h i e p a r t i mi è s t a t a f a t t a , e per q u a n t o la domanda possa sembrare i m b a r a z z a n t e , desidero rispondere subito. V i sono s t a t i in I t a l i a 180 generali eson e r a t i , 250 colonnelli, 100 maggiori e pochi c a p i t a n i . Mi si è d e t t o : che cosa intendete f a r e o r a ! E b b e n e , onorevoli colleghi, voi sapete che fu n o m i n a t a una Commissione con decreto 17 gennaio 1918 e che questa Commissione fece una revisione. I l soldato è f a t t o per la guerra, e il gen e r a l e è f a t t o solo per la guerra. Ora la Commissione d o v e v a vedere se gli ufficiali, come si dice silurati, o, per meglio dire, esonerati, a v e v a n o a t t i t u d i n i per essere richiamati. L a Commissione, per la più gran p a r t e , non ha creduto che questLufficiali superiori e generali avessero a t t i t u d i n i per essere r i c h i a m a t i . Degli a l t r i è s t a t o chiesto il giudizio al Comando Supremo e questo, che Camera dei Deputati — TORNATA D E L 13 SETTEMBRE 1919 h a a capo un uomo della temperanza e della s e r e n i t à del generale Diaz, meno per 13 generali, ha r i t e n u t o che per t u t t i gli altri non era il caso di richiamarli, e che l'esonero era s t a t o c o n v e n i e n t e m e n t e dato, 0 almeno egli non ha creduto- che nell'in-. teresse dell'esercito sia il caso di richiav marli. Non i n t e n d i a m o modificare nulla a quanto è s t a t o f a t t o . Noi ci t r o v i a m o nella necessitar di ridurre i quadri, mandando via 1 generali, di cui nessuno ha dato giudizio meno che rispettoso. Ora non vi è nessuna ragione, in queste difficoltà, di richiamare dei generali, per cui il generale in capo di un t e m p o e il generale in capo di adesso, non han creduto di dare un giudizio tale che valesse la pena di r i c h i a m a r l i . Io non credo dunque che noi dobbiamo fare nulla e non credo che o c c o r r a f a r e alcuna nuòva revisione per nessun m o t i v o . Onorevoli colleghi, dopo queste brevi dichiarazioni avrei finito, ma debbo rivolgere ii mia v o l t a a n c h e una d o m a n d a all'onorevole B e n t i n i . E g l i ha rivolto a noi una dom a n d a , e ha detto : saremo giudicati fuori, quale sar a il vostro a t t e g g i a m e n t o ? I n fondo,, nel suo c o n c e t t o , noi ci dovremo p r e s e n t a r e agli e l e t t o r i su questa t e s i : fummo per la guerra o fummo contro la guerra; questo è il suo c o n c e t t o . (Commenti). E b b e n e io non posso accogliere, onorevole B e n t i n i , questo invito, perchè prima di t u t t o non credo che la questione v a d a messa in questo modo. L a guerra, " onorevole B e n t i n i , è un f a t t o superiore alla v o l o n t à degli uomini. Posso essere creduto da lei nella mia b u o n a fede, perchè non. da ora sostengo questa tesi. I o ho detto e sostengo sempre, che io non credevo che ì a n o s t r a guerra potesse essere il f a t t o di una volontà o di un p a r t i t o . Non discuto se a b b i a m o fatto bene in un d e t e r m i n a t o m o m e n t o , o se abbiamo f a t t o male; non voglio dire se siamo e n t r a t i t e m p e s t i v a m e n t e o non tempestiv a m e n t e , non voglio discutere se errori sono s t a t i commessi. Si p o t r à d i s c u t e r e t e ognuno dirà le sue ragioni. U n a sola cosa voglio affermare, ed è s t a t a sempre la mia convinzione, che nessun uomo politico in Italia a v r e b b e p o t u t o impedire all' I t a l i a di e n t r a r e in guerra, perchè questo era fatale e necessario, (Approvazioni — Commenti all'estrema sinistra) perchè non vi è nessuna c o l l e t t i v i t à di 38 milioni di a b i t a n t i con 120 a b i t a n t i per chilometro q u a d r a t o , priva di m a t e r i e prime, che si sia potuto mettere Atti Parlamentari ni — — 21119 — Camera dei Deputati LEGISLATURA XXIV - 1* SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 13 SETTEMBRE 1919 fuori del grande conflitto mondiale. Non vollero la guerra, più grati ancora debbono esiste nessun paese al mondo che, con que- essere coloro che non vollero la guerra, sta popolazione e in queste condizioni, si perchè fra coloro che non vollero la guerra sia potuto mettere fuori dèlia guerra. Ora vi sono due categorie di persone : coloro dunque io non credo che dovremo davanti che sono come voi, irriducibilmente contro ai nostri elettori dire se fummo o non fummo la guerra, e coloro, in grandissimo numeper la guerra. Riconosco i vostri fini ideali, 'ro, che' credevano di uscire distrutti dalla guerra, che l'Italia dovesse uscire disfatta. onorevoli colleglli. (Commenti). Noi ci insultiamo inutilmente fra di noi Più grande dunque è il merito di quee la contumelia spesso è una forma cattiva sto esercito, che ha superato tutte le nodi ragionamento. Ma la verità è questa: stre previsioni, e la gratitudine più grande clie ogni partito e ogni gruppo ha la sua per esso deve essere di coloro che non volfunzione nel mondo. Yoi, onorevoli colle- lero la guerra. glli socialisti, voi avete la vostra funzione Così dunque noi non crediamo che il e noi la nostra. Governo debba prendere altri provvedimenMONTI-GUARNIERI. Noi siamo la ti dopo l'inchiesta e per noi la questione martinicca ! (Si ride). è chiusa. Abbiamo denunziato all'avvocato NITTI, presidente del Consiglio ..dei mi- fiscale militare che indaghi sulle responsanistri, ministro dell'interno. Voi socialisti bilità penali che vi possono essere : nessiete coerenti nelle affermazioni contro la sun'altra cosa il Governo crede di dover guerra, ma permettete che vi faccia ancora fare. unà domanda: non 'vi sono dei fatti che Il Governo non deve presentarvi nessono superiori alla vostra e alla nostra vo- sun provvedimento, e si rimette esclusivalontà? Ebbene' i vostri amici-e colleghi di mente a quanto ha dichiara-to: Dicevo poGermania non erano essi teoricamente con- c'anzi in altra discussione* più difficile e trari alla guerra ? Non furono essi travolti dolorosa per me, che tutta l'Italia è indalla necessità della guerra? E se pure oggi quieta, tutta l'Europa è inquieta : la guerra sono ridiventati contrari alla guerra, non ha scosso profondamente i nostri nervi. fu una necessità di ordine superiore che Sono nato, come molti di noi dell'Italia li travolse? Ma, onore-voli colleghi, ciò non meridionale, in zona di terremoto, e coloro importa. Non possiamo discutere del pas- che sono nati in tale zona sanno che niente sato. Il passato non importa niente, in un è più caratteristico del fatto che dopo un paese progressivo e pieno di avvenire. Noi grande terremoto avviene un grande tur-. dovremo presentarci davanti agli elettori, bamento negli spiriti, un desiderio intenso sia pure che ognuno di noi portril suo ba- di godimento, un'atonia nel lavoro. Mario gaglio, voi il vostro e noi il nostro - ognuno Pagano, uno dei -nostri più profondi penporti la sua responsabilità - ma noi dovre- satori, ha scritto un saggio sugli effetti del mo presentarci davanti agli elettori, con un terremoto : il travolgimento degli spiriti, programma di avvenire. l'indifferenza al lavoro, il desiderio della Un paese non può vivere del suo pas- vita materiale sato..La speranza, il desiderio che ho è che Coloro che sono andati, dopo i grandi questa legislatura prolunghi tutti i suoi la- cataclismi, a Reggio,"a Messina, ad Avezvori fino a chiudere tutte le questioni che zano, sono stati sorpresi della popolazione, riguardano la guerra, grande impresa che che, pure fra le rovine, cercava il godiha. onorato il popolo d'Italia, ma che ora mento; che, dopo il terremoto, pure essendo deve finire, perchè ora dobbiamo ricostruire popolazione così buona -e laboriosa, non la vita nazionale. aveva^ nessuna voglia di lavorare. Ci presenteremo agli elettori presentando Tutta l'Eùropa ha avtfto il terremoto, o | il vostro programma, noi il nostro. la guerra ha scosso profondamente i nostri Non siamo un paese che possa vivere spiriti, è stata un cataclisma che ha distursolamente del passato ma deve vivere del- bato tutti. Ora esiste in molti il desiderio l'avvenirè; e in una affermazione sicura di del piacere materiale, lo spirito d'avvenavvenire le nostre classi di Governo deb- tura e la svogliatezza al lavoro. È questo bono sentire la" necessità di' un programma che do.bbiamo combattere. °he risponda alle grandi tendenze della deColoro di noi che sono rimasti sereni, mocrazia moderna e che sia veramente pari e l'assemblee legislative che devono conal compito che dobbiamo assolvere. Ora, se servare, per l'opera che compiono, le grandi all'esercito debbono essere grati coloro che tradizioni, coloro chè hanno il pregio della v v Atti * Parlamentan —....ii. LEGISLATURA ii XXIV - — .•••• „..ni... l a SESSIONE , Camera dei 2.L120 i r i - DISCUSSIONI - g r a n d e serietà d e v o n o dire al p u b b l i c o . c h e l ' e f f e t t o di questo t e r r e m o t o deve finire. D o b b i a m o riprendere il l a v o r o e rimetterci al f a t i c o s o compito della ricostruzione. A b b i a m o discusso i r i s u l t a t i dell'inchiesta, a b b i a m o discusso il nostro dolore e i e nòstre responsabilità. U s c i a m o con un senso di sollievo, perchè d o p o questa discussionó è v e n u t o fuori chiaro e l a m p a n t e che, pure nei nostri c o n t r a s t i , l'esercito, cioè la grande massa della nazione, h a c o m p i u t o il suo • d o v e r e con v i r t ù ed a b n e g a z i o n e . Quindi, onorevoli colleghi, v i prego di affermare il v o s t r o sentimento nella v o t a zione su un ordine d e l , g i o r n o che non dia luogo a nessun dubbio e possa essere vot a t o anche da coloro che hanno d i v e r s a opinione p o l i t i c a . N o n m'illudo che i colleghi socialisti lo v o t i n o ; ina ho speranza che le loro stesse dichiarazioni, le quali, "se sono state una crit i c a ai capi dell'esercito, sono state anche un riconoscimento dei- g r a n d i meriti dell'esercito nella sua c o l l e t t i v i t à , li i n d u c a n o , pur non v o t a n d o quest'ordine del giorno, a non p r o v a r e nessun sentimento di anim a d v e r s i o n e verso di esso. I l G o v e r n o a c c e t t a dunque l'ordine del giorno d e l l ' o n o r e v o l e L u c i a n i concepito nella f o r m a più semplice : • « L a C a m e r a , a p p r o v a le dichiarazioni del G o v e r n o e a f f e r m a la sua" g r a t i t u d i n e a l l ' E s e r c i t o nazionale, che ha bene meritato della P a t r i a ». M O D I G L I A N I , ed altri. E la Commissione? (Commenti). L U C I A N I . ... all'esercito ed a l l ' a r m a t a ! N I T T I , presidente del Consiglio dei ministri, ministro dell'interno. L ' a r m a t a non è stata i n contestazione. V i prego, onorevoli colleglli, di votare, quest'ordine del giorno. Ho risposto n e t t a m e n t e alla d o m a n d a che mi viene r i v o l t a . Quali sono gli effetti dell'opera della C o m m i s s i o n e ? I p r o v v e d i menti del G o v e r n o dicono come q u e s t ' o p e r a sia s t a t a da esso a c c o l t a nelle linee generali. - 1 p r o v v e d i m e n t i presi per mezzo della giustizia militare i n d i c a n o che il' G o v e r n o v u o l colpire le responsabilità che e v e n t u a l m e n t e saranno a c c e r t a t e . P r e g o p e r t a n t o la Camera di affermarsi su quest'ordine del giorno che credo possa essere v o t a t o senza alcun appello n o m i n a l i . ( Vivissimi approvazioni — :Applausi—Congratulazioni). *" TORNATA DEL 1 3 Deputali -''."" SETTEMBRE 5 B r 1919 P R E S I D E N T E . S p e t t e r e b b e ora di parlare a l l ' o n o r e v o l e Pais-Serra, il quale ha presentato il seguente ordine del giorno ; << L a , Camera riafferma la sua fiducia nell'esercito e passa all' ordine del giorno». Voci. A i v o t i ! ai v o t i ! P A I S - S E R R A . L o ritiro. P R E S I D E N T E . Segue l'ordine del giorno dell'onorevole C a r o t i : « La Camera, ' « considerato come il rovescio di Caporetto a b b i a c a u s a t o una inchiesta rivelatrice di sofferenze dell'esercito e di errori e colpe dei dirigenti, sofferenze, errori e colpe che hanno spiegato il perchè del rovescio stesso ; « considerato che le p o p o l a z i o n i italiane son passate a t t r a v e r s o indebite dure prove m a t e r i a l i e morali e che l ' I t a l i a ha subito g r a v i r o v e s c i economici e d i p l o m a t i c i ; « c o n v i n t a che questi e quelle non sono da i m p u t a r s i all'opera delle p o p o l a z i o n i ; « r i l e v a t o che la Camera, per le peculiari condizioni in cui si t r o v ò durante la guerra non potè esercitaré il controllo su l'opera del G o v e r n o ; « delibera la nomina di una Commissione inquirente l ' o p e r a t o dei Vari G a b i n e t t i che si succedettero al Go'verno, dall'epoca della neutralità alla c a d u t a del Gabinetto Orlando, in relazione alle sofferenze materiali e morali delle p o p o l a z i o n i ed ai rovesci economici e d i p l o m a t i c i » . Chiedo se quest'ordine appoggiato. (È del giorno sia appoggiato). L ' o n o r e v o l e Caroti ha f a c o l t à di svolgerlo. Voci. A i v o t i ! C A R O T I . Onorevoli c o l l e g h i , convinto che è impossibile svolgere l'ordine del giorno q u a n d o la Camera grida ai v o t i , sono disposto a r i n u n z i a r v k I l discorso del presidente del Consiglio m e t t e v a in obbligo un oratore socialista di rispondere alle a r g o m e n t a z i o n i da lui port a t e su l'inchiesta, circa al fenomeno della guerra, circa alle conseguenze della guerra, per stabilire n e t t a m e n t e la nostra posizione di f r o n t e a questo fenomeno. P e r ò , poiché il nostro gruppo ha desig n a t o l ' o n o r e v o l e T u r a t i a f a r e una dichiarazione per conto del g r u p p o , fedele alla disciplina dei g r u p p o , non ambizioso ài Atti 21121 PaHamentari LEGISLATURA X X I V - l a SESSIONE - — DISCUSSIONI - parlare per il p u r o g u s t o di p a r l a r e , fiducioso che l ' o r a t o r e del g r u p p o s a p r à esprimere la n o s t r a a v v e r s i o n e c o n t i n u a alla guerra e alle cause della .guerra, rinunzio alla p a r o l a . (Commenti). P R E S I D E N T E . Segue l ' o r d i n e del giorno dell'onorevole S a r r o c c h i , così concepito: « Là Camera, d e p l o r a n d o le speculazioni di p a r t i t o sul doloroso episodio di Ca-poretto, r i a f f e r m a le b e n e m e r e n z e dell'esercito v i t t o r i o s o e passa, a l l ' o r d i n e del giorno ». L ' o n o r e v o l e Sarrocchi, n o n essendo presente, si i n t e n d e che lo abbia^ r i t i r a t o . Segue l ' o r d i n e del giorno dell'onorevole Bel t r a m i : . « L a Camera delibera che, in caso d'inchiesta p a r l a m e n t a r e , la Commissione a b b i a ad i n d a g a r e e riferire sul r a p p o r t o , da causa ad effetto, f r a il c o n t e g n o d e l l ' a r m a dei Reali c a r a b i n i e r i d u r a n t e e quello d o p o guerra ». B E L T R A M E R i n u n z i o a svolgerlo. P R E S I D E N T E . Viene ora l ' o r d i n e del giorno dell'onorevole S t o r o n i , così concepito : c •'' ' _ « La Camera, c o n s i d e r a n d o che le condizioni di t e m p o e di animo, nelle quali," la Commissione di revisione dei p r o v v e d i m e n t i del C o m a h d o S u p r e m o a carico di ufficiali superiori; d o v e t t e a d e m p i e r e ì l suo m a n d a t o , non c o n s e n t i r o n o la a m p i e z z a d4 i n d a g i n e e la serenità di giudizio, necessarie a d a r e la sicurezza della b o n t à delle decisioni adottate; confida che il G o v e r n o d i s p o r r à un n u o v o giudizio che offra al p a e s e ed ai colpiti t u t t e le g a r a n z i e di p i e n a e c o m p l e t a giustizia ». L'onorevole Storoni è presente? (Non è -presente). Si i n t e n d e allora che lo a b b i a r i t i r a t o . Segue l ' o r d i n e del giorno dell'onorevole Vicini, così concepito: « L a C a m e r a , a p p r o v a n d o le d i c h i a r a z i o n i del Governo, sente di i n t e r p r e t a r e il pensiero del popolo i t a l i a n o che, conseguita la v i t t o r i a per l'eroismo dei c o m b a t t e n t i , raggiunta u n a pace che non r i s p o n d e i n t e r a mente a n c o r a ai sacrifici c o m p i u t i e al diritto, n o n d i m e n t i c a gli errori e l'ingiusto danno, m a , fiero della sua gloria e sicuro del suo a v v e n i r e , si a v v i a verso i destini di u m a n i t à n u o v a e migliore ». Camera TORNATA DEL dei 1 3 SETTEMBRE Deputati 1919 V I C I N I . R i n u n z i o a svolgerlo. P R E S I D E N T E . Viene poi l ' o r d i n e del giorno dell'onorevole De C a p i t a n i , s o t t o scritto a n c h e dagli onorevoli Venino, Eederzoni e Cavina. Ne do l e t t u r a : « L a C a m e r a , r i t e n e n d o che alla inchiesta a m m i n i s t r a t i v a c o m p i u t a dalla Commissione i s t i t u i t a col d e c r e t o 12 gennaio 1918 n o n possa nè d e b b a a t t r i b u i r s i a l t r o v a l o r e che n o n sia quello d ' u n a i s t r u t t o r i a - n o n palesatasi p e r a n c o e s a u r i e n t e - e che s p e t t i al G o v e r n o di designare il giudice del cont r a d d i t o r i o p e r l ' e s a m e degli a d d e b i t i f a t t i , c o n s t a t a che i p r o v v e d i m e n t i presi dal Gov e r n o n o n possono esaurire la d i b a t t u t a . m a t e r i a nè a v e r e c a r a t t e r e di definitivo giudizio,- t a n t o più che essi a s t r a g g o n o d a l i a v a l u t a z i o n e di quei f a t t o r i politici e m o r a l i che ebbero p a r t e notevolissima nella determ i n a z i o n e del doloroso episodio di Capo» r e t t o , e a d d i t a n d o nella felice riscossa dello spirito m i l i t a r e e p a t r i o t t i c o - depresso d a i n s a n e p r o p a g a n d e - la ragione p r i m a della saldezza nazionale, p r o c l a m a i c o m b a t t e n t i d ' I t a l i a b e n e m e r i t i della P a t r i a e p a s s a all ' o r d i n e del giorno », D E C A P I T A N I . R i n u n z i o a svolgerlo, r i a f f e r m a n d o i c o n c e t t i espressi nel mio ordine del giorno. , ' P R E S I D E N T E . Segue l'ordine del giorno dell'onorévole G r a b a u , così c o n c e p i t o : « L a Càmera c o n v i n t a che nel n o s t r o a p p a r e c c h i o m i l i t a r e vi f u r o n o g r a v i deficenze sia nel p e r i o d o della pace, sia in quello della n e u t r a l i t à , p e r s u a s a che t a l i deficenze n o n sono d.a i m p u t a r s i alla m i s u r a degli s t a n z i a m e n t i di bilancio, m a bensì al poco o c u l a t o uso dei m e d e s i m i e alla t r a s c u r a n z a di quelle p r o v v i d e n z e , che n o n i m p l i c a n o oneri di finanza, f a v o t i che n e l l ' a s s e t t o di p a c e del n o s t r o a p p a r e c c h i o .militare si ricordi — t r a e n d o a m m a e s t r a m e n t i dagli errori del p a s s a t o - che è necessario che alla n o s t r a organizzazione difensiva -presieda u n ' i d e a o r g a n i c a c o m p l e t a , che t u t t o quell ' a p p a r e c c h i o a r m o n i c a m e n t e a b b r a c c i , e si ricprdi altresì che la difesa di u n a N a z i o n e deve r i p o s a r e su predisposizioni a t t e a valorizzarne t u t t e le energie sociali e a discip l i n a r n e t u t t a la p r o d u z i o n e i n d u s t r i a l e ». GRABAU. Rinunzio. P R E S I D E N T E . Viene per ultimo, l'ordine del giorno dell'onorevole N e g r o t t o : « L a Camera, r i c o n o s c e n t e ai soldati di t e r r a e di m a r e che, p r i m a con lunghi ed Atti Parlamentari LEGISLATURA X X I V - — la SESSIONE - 21122 DISCUSSIONI - eroici sacrifìci, e .poi con le magnificile vittorie, determinarono il crollo della più ant i c a monarchia militare e decisero del conflitto mondiale ; benché non ritenga11 esauriente là relazione della Commissione d'inchiesta (regio decreto 12 gennaio, n. 36), e non approvi gli atteggiamenti ed i provvedimenti del Governo che, fra l ' a l t r o , v a l u t a scarsamente l'opera pertinacemente disfattista-di uomini e di giornali, coefficiente i m p o r t a n t e del doloroso episodio ; pure,"giudicando che ogni quistione rel a t i v a alla r i t i r a t a di Caporatto è da considerarsi ormai sorpassata dal trionfo delle nostre a r m i , proclama i -soldati d ' I t a l i a , gregari e duci, benemeriti della P a t r i a ». N E G R O T T O . Rinunziò. P R E S I D E N T E . Come la Camera ha udito, l'onorevole presidente del Consiglio ha dichiarato di a c c e t t a r e l'ordine del^giorno dell'onorevole Luciani. "Ora interrogherò i proponenti i v a r i ordini del giorno per sapere se li mantengono. L'onorevole P a l a mantiene il suo ordine del giorno ? P A L A . Lo ritiro. P R E S I D E N T E . L'onorevole 'Cottafavi? C O T T A F A Y I . Lo ritiro. P R E S I D E N T E . L'onorevole Marazzi ? M A R A Z Z I . Mi associo all'ordine del giorno dell'onorevole Luciani, ritenendo che nel medesimo sia implicita l'approvazione dell'operato della Commissione. P R E S I D E N T E . L'onorevole B e n t i n i ? B E N T I N I . Lo ritiro. PRESIDENTE. L'onorevole Marchesano ? . . * (Non è presente). S'intende che lo ritira. L ' o n o r e v o l e D i Giorgio ? (Non è presente). S ' i n t e n d e che lo ritira. L ' o n o r e v o l e S a l v a t o r e Orlando ? O R L A N D O S A L V A T O R E . Lo ritiro. P R E S I D E N T E . L'onorevole Gasparotto? G A S P A R O T T O . Lo ritiro, e mi associo all'ordine del giorno dell'onorevole Jjuciani. P R E S I D E N T E . L'onorevole Merloni? M E R L O N I . L o ritiro P R E S I D E N T E . L'onorevole Pistoja? {Non è presente). I l suo ordine del giorno si intende ritirato. Camera dei Deputati — TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1919 L'onorevole Pais-Serra ? P A I S - S E R R A . Lo ritiro. P R E S I D E N T E . " L'onorevole Caroti ? C A R O T I . L o ritiro. P R E S I D E N T E . L'onorevole Beltrami? B E L T R A M E Lo ritiro. P R E S I D E N T E . L'onorevole Vicini? V I C I N I . Lo ritiro. P R E S I D E N T E . L'onorevole De Capitani? (Non è presente). : . ' I l suo ordine del giorno s'intende ritirato. L'onorevole Grabau ? (Non è presente). I l suo ordine del giorno s'intende ritirato. L ' o n o r e v o l e Negrotto ? .(Non è presente). I l suo ordine del giorno s'intende ritirato. L ' o n o r e v o l e Luciani ? L U C I A N I . Lo "mantengo. P R E S I D E N T E . È dunque mantenuto il solo órdine del giorno dell'onorevole Luciani, a c c e t t a t o dal Governo, del quale do lettura : • i « L a Camera, approva le dichiarazioni del Governo e afferma la sua gratitudine a l l ' E s e r c i t o nazionale, che ha bene meritato dalla P a t r i a ». * % M O N T I - G U A R N I E R I . Propongo, che dopo le parole «all'esercito nazionale» si aggiunga «e a l l ' a r m a t a » . . N I T T I , presidente del Consiglio dei ministri, ministro dell'interno. Chiedo di parlare. P R E S I D E N T E . Ha facoltà di parlare l'onorevole presidente del Consiglio. N I T T I , presidente del Consiglio dei ministri, ministro dell' interno. Vorrei fare osservare all'onorevole. Monti-Guarnieri che apprezzo molto la sua proposta, ma che discutiamo l'inchiesta di Caporetto. Dell'arm a t a nessuno ha discusso, e non esiste' nessuna inchiesta sull'opera dell'armata, poiché, f o r t u n a t a m e n t e , non vi è stato alcun rovescio. Ora, se dobbiamo vedere qualche cosa è nella discussione. Quale è stata l a discussione ? È s t a t a la inchiesta sulla r i t i r a t a d a l l ' I s o n z o al Piave. Dobbiamo affermare la fiducia nell'esercito. B e n e inteso che è compresa la fiducia per l'armata. M O N T I - G U A R N I E R I . Dopo le dichiarazioni dell'onorevole presidente del Consiglio non insisto. Atti Parlamentari — 21123 s LEGISLATURA XXIV - l a SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9 . PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'onorevole Turati per una dichiarazione di voto. TURATI. Brevissime parole, per semplice dovere di obbedienza al Gruppo, che me le comanda. Le dichiarazioni già fatté dai compagni Modigliani, Bentini, Merloni mi esimono ¿all'illustrare ampiamente le ragioni del nostro voto. Del resto, lo stesso onorevole Nitti ha. parlato in qualche modo per noi, , quando ha detto che evidentemente i socialisti non. potrebbero votare l'ordine del giqrno Luciani, accettato dal Governo. Poche cose restano da aggiungere., Noi intendiamo che, alla fine di questa discussione, il Ministero abbia tirato un enorme respiro, e un respirone anche più grosso (lo hanno confessato testé)-abbia tirato la maggioranza della Camera. Si temevano grandi procelle, conflitti feroci, e il buon senso, l'interesse, il civismo di tutti li hanno a bello studio evitati. Noi stessi abbiamo dato l'esempio. Il demagogismo, da una parte e dall'altra, ha ringuainato se stesso. ' Ma non conviene-esagerare neanche nel bene. Ed ora, evidentèmente, si esagera. Ecco infatti un ordine del giorno, che significa la concordia universale, la perdonanza d'ogni colpa, l'oblìo e il colpo di spugna su tutto il passato. Onorevoli signori, questo è un po' troppo ! Lungi da noi l'intendimento di rinfocolare rancori incivili'; ma il perdono, ma la dimenticanza, ma l'assoluzione universale di tutto e di tutti, ma il dire che nulla i è più da indagare, nulla da correggere, ^ulla da rifare, questo è veramente eccessivo ! Questa sarebbe abdicazione e sarebbe cecità. No, onorevole Nitti ! Voi avete detto che oggi è da pensare unicamente alla ricostruzione, dimenticando il passato, gli errori del passato^; che è questo il programma con cui dovremmo tutti affacciarci Ue urne. Ma dimenticare gli errori significa poterli ripetere. Ma non vi è programma di avvenire, non vi è ricostruzione Possibile, se gli errori del passato non siano tenuti presenti. LUCIANI. Lo svolgimento che ho dato l mio • ordine del giorno non dimentica questo. TURATI. Certo è che, fra i ventuno orciai del giorno presentati, la maggioranza quali si limita a seppellire la discussone sotto un generico plauso all'esercito, v a a Camera dei Deputati e qualcuno vi aggiunge un encomio al Governo e un discreto appello alla forca, ve n'éta uno solo che si ricordava esservi stata una relazione d'inchiesta, ed era quello dell'onorevole Marazzi, che almeno ne approvava le conclusioni. Ebbene, anche l'onorevole Marazzi si è ora associato all'ordine del giorno-Luciani! Ben vero che egli dichiarò di ritenervi im plicita l'approvazione dell' inchiesta. Ma l'onorevole Mafazzi, parlamentare provetto, non può certo ignorare che gli órdini dèi giorno ricevono significato e dal loro testo preciso (e, in questo, dell'inchiesta non si fa motto) e dall'intenzione dei proponenti, e da quella di coloro che li approvano. La sua dichiarazione resta quindi, affatto personale. Anche per questa ragione noi daremo dunque voto contrario. Perchè crediamo che dalla guerra, e dall' inchiesta sulla guerra, emersero risultati e responsabilità di cui deve tenersi gran conto. La partita n^n è chiusa affatto, per quanto ad altri convenga ritenerla tale. Yi sono colpe che non possono lasciarsi impunite, vi sono ri-, parazioni dover'ose che nessuno ha il diritto di dimenticare. Quegli operai" e quei contadini « contro cui sono sempre rivolte tutte queste imprese», come onestamente proclamò oggi il presidente del Consiglio,, non sono, io credo, disposti a scrivere,, sotto il conto, la parola «saldato ». E, fra coteste riparazioni sacre per tutti, una sola ne rammento, alla quale già accennò il collega Bentini: la riparazione da darsi ai fucilati e ai decimati senza processo,.chexdebbono essere equiparati, a tutti gli effetti, ai morti in combattimento-, agli uccisi in «guerra guerreggiata. Questo invocano le famiglie desolate, e questo noi dobbiamo affermare, perchè infatti essi furono assassinati dai peggiori nemici dell'Italia. Nessuno supporrà, che il nostro voto contrario significhi che noi non ci associamo al sentimento di affetto verso l'esercito,, verso i nostri fratelli che hanno combattuto e che hanno sofferto. Ma cotesta frase generica di « evviva l'esercito! » troppe insidie accoglie e nasconde. Noi non ci associamo a<Ì essa, perchè non intendiamo nè assolvere i generali che ci condussero al rovescio militare, nè i generali fucilatori e colpevoli, nè tutta la politica di guerra della borghesia contro cui protestiamo da cinque •anni. Salutando i soldati d'Italia, la futura» nazione armata del-proletariato, noi pensiamo ad un esercito nuovo, che sarà contro la r Atti — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - 21124 — 1» SESSIONE — DISCUSSIONI - guerra, che sarà contro t u t t e le ignominie del regime borghese; che l'esercito sacro del socialismo ! (Rumori vivissimi). Questa la ragione suprema del nostro voto c o n t r a r i o ! (Applausi all'estrema sinistra — Rumori vivissimi sugli altri~ bacchi). P R E S I D E N T E . H a facoltà di parlare l'onorevole Boselli. BORSELLI. Chiedo la divisione nella votazione dell'ordine del giorno ; e dichiaro in nome mio e dei colleghi che con me fecero p a r t e del Governo, che ci asterremo dal v o t a r e la prima parte, cioè quella che r i g u a r d a le dichiarazioni del Governo, app r o v a n d o invece quell'altra che m a n d a il plauso all'esercito. (Commenti). P R E S I D E N T E . L' onorevole Boselli, come di diritto, chiede la divisione. Procediamo d u n q u e ai voti sulla prima p a r t e dell'ordine del giorno dell'onorevole L u c i a n i : « La Camera a p p r o v a le dichiarazioni del Governo ». Su questa p a r t e dell'ordine del giorno Luciani è s t a t a chiesta la votazione nominale dagli onorevoli: Musatti, Zibordi, Dugoni, Bocconi, Bentini, Cavallera, Beltrami, Modigliani, Turati, Caroti, Sichel, Treves, * Masini, Bussi, Merloni, Todeschini, Casalini e Marangoni. Coloro i quali l ' a p p r o v a n o , risponderanno Sì ; quelli che non l ' a p p r o v a n o risponderanno No. Estraggo a sorte il nome del d e p u t a t o dal quale comincerà la chiama. (Fa il sorteggio). La chiama comincerà dal nome dell'onorevole Vittorio E m a n u e l e Orlando. Si faccia la chiama. L I B E R T I N I G E S U A L D O , segretario, fa la chiama. Rispondono Sì : Abbruzze.se — Abisso — Abozzi— Agnesi — Aguglia — Albanese — Alessio — Amato •— Amici Giovanni — Amici Venceslao — Ancona — Angiolini — A r r i v a b e n e — Arfeo m — Astengo. Baccelli — Balsano — Barzilai — Baslini — Battaglieri — Bellati — Belotti — Berenini — Bertarelli — B e t t o n i — Bevione -— Bignami — Borromeo — Bouvier —, Brezzi — Brizzolesi — B r u n o — Buonvino. Qaccialanza — Calisse — Camera — Camerini — Cameroni —,Canevari — Cannav i n a — Capece-Minutolo — Caputi — Carboni — Cartia — Casolini Antonio — Ca- Camera dei ORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE Deputati 1919 vazza — Ceci — Celesia — Celli — Cermenati — Chimienti — Ciacci Gaspero —Cicarelli . — Ciccarone — Cimorelli — Ciofìrese — Cocco-Ortu — Codacci-Pisanelli — Colaj a n n i — Colonna di Cesarò — Colosimo — Congiu — Cotta fa vi — Cotugno — Cucca. D a Corno — Daneo — De Amicis — De Bellis — Dentice — De Ruggieri — De Vargas — Dello S b a r b a — De Vito — Di Bagno — Di C a m p o l a t t a r o — Di Caporiacco — Di F r a n c i a — Di Mirafìori — Di Robilànt — Di Saluzzo — Di S a n t ' O n o f r i o — Drago. F a c c h i n e t t i — Faelli — F a l c i o n i — F a l lenti — F a r a n d a — F a u s t i n i —^ Fiamberti — Finocchiaro-Aprile — F r a d e l e t t p — Frugoni. Galli — Gallini — G a s p a r o t t o — Gerini — Giampietro — Ginori-Conti —- Giretti — Giuliani — Grassi. Hierèchel. L a Lumia — L a n d u c c i — La Pegna — Larjzza — L e o n e — Libertini Gesualdo — Loero — L o m b a r d i — Longinotti —Lo Piano — Luciani — Lucifero — Luzzatti. Malcangi — Mancini — Manfredi — Manna — Manzoni — Marazzi — Marcello — Masciantonio — Materi — Mazzarella — Mendaia — Micheli — Miliani — Mirabelli — Molina — Mondello — M o n t a u t i — MontiGuarnieri — Montresor — Morelli-Gualtier o t t i — Morisani — Mosca Gaetano — Mosca Tommaso — Murialdi. Nava' Cesare — N a v a Ottorino — Nitti — N o f r i — N u n z i a n t e — Nuvoloni. . Orlando Salvatore. Padulli — P a i s - S e r r a — P a l a — Pansini — P a n t a n o — P a p a r o — P a r a t o r e — Pastore — P a t r i z i — Peano — Pennisi — Terrone — Petrillo — Pizzini — Porzio. Quarta. R a m p o l d i — R a v a — Rellini — Renda — Restivo — Rizza — Rizzone — Romanin-Jacur — Romeo — Rosadi — Rossi Luigi — Rubilli — Ruini — Pispoli. Salandra — Salomone — Salterio — Saivagnini — Sandrini — Sanjust — Saudino — Schanzer — Scialoja — Sighieri — SioliLegnani — Sipari — S i t t a — Soderini — Soleri — Soìidati-Tiburzi — Speranza — Spetrino — Storoni. Tasca — Taverna — Tedesco — Teodori — Téso Tinozzi — Torlonia — Toscanelli — Tosti. Valvassori-Peroni — Veroni — Vicini — V i n a j — Visocchi. •Zaccagnino — Zegretti. Atti 21125 — Parlamentari LEGISLATURA XXIY - . Rispondono la SESSIONE - DISCUSSIONI - No: Badaloni — B a r b e r a — B e l t r a m i — Ben4'ini — Bocconi — Bussi. Caroti — Casalini Giulio — Cavallera. I) ugo ni. Ferri Enrico. , Graziadei. Lucci. Masini — Mazzolarli — Marangoni Modigliani — MuMazzoni — Merloni .satti. Pescetti. Sandulli — Sic liei. Todeschini — Treves — Turati. Vigna. Zibordi. Si sono astenuti Bissolati — Bonicplli — Bonomi I v a noe — Boselli. Canepa — Chiesa.' De Nava- Giuseppe. Fera. Meda. Orlando Vittorio E m a n u e l e . . Pacettì — Pasqualino-Vassallo — Pi:Stoja. ' Raimondo — Raineri. Sacelli — Sonnino. Sono in congedo : „ Cabrini — Cassuto — Curreno. De Viti de Marco. Lembo. Raineri — Roi -«- R o t a . Toscano. ' . Camera dei Deputati TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1919 P R E S I D E N T E . Dichiaro chiusa la votazione nominale, e invito gli onorevoli segretari a f a r e il c o m p u t o dei voti. (Gli onorevoli segretari fanno il computo dei voti). Comunico alla Camera il risultamento della votazione nominale sulla prima p a r t e dell'ordine del giorno dell'onorevole_ Luciani : -v Presenti . . . . Votanti . . . • Astenuti. . . ' . H a n n o risposto H a n n o risposto (La Camera . . si. no 257 240 17 212 28 approva). Ora si procederà alla votazione per alzata e seduta della seconda p a r t e dello stesso ondine del giorno dell'onorevole Luciani, fa quale suona così: « L a Camera aff e r m a la sua g r a t i t u d i n e all'Esercito nazionale, che ha bene m e r i t a t o della P a t r i a >>. (Tutti i deputati, meno i socialisti ufficiali, i ministri è la Presidenza sorgono in piedi e prorompono in vivissimi e prolungati applausi al grido di: Viva l'Esercito!) Interrogazioni. P R E S I D E N T E . Si dia l e t t u r a delle interrogazioni. L I B E R T I N I GESUALDO, segretario, •legge : « Il sottoscritto chiede d ' 4 n t e r r o g a r e i ministri dell'interno e della guerra, per sapere q u a n t o costi all'erario dello S t a t o il servizio di informazione della legione fioSono ammalati : r e n t i n a dei Reali carabinieri la quale - certo Arrigoni. non b a d a n d o a spese - è riuscita a scoprire Berti — Bovetti. l'esistenza, in Italia, di un p a r t i t o socialiCiriani. • sta-rivoluzionario-anarchico che viceversa Gallenga — Giovanetti E d o a r d o . è p u r a m e n t e e semplicemente il p a r t i t o soJoele. cialista italiano; e per sapere inoltre se ap• La Via. provino che la legione fiorentina dei Reali Morando. carabinieri inventi una certa- p r o p a g a n d a Ollandini. socialista a comodo di persecuzione iniqua Pallastrelli — Piccirilli. e .pericolosa, e raggiunga la farsa nel far R a t t o n e — Rolli. risorgere dalla t o m b a dei d e p u t a t i m o r t i Scano. per f a r n e dei mariti di signore che non fuVarzi. rono mai le loro mogli; e questo sol perchè il nome del d e p u t a t o d e f u n t o è uguale Assenti per ufficio pubblico. a quello di u n a o t t i m a organizzatrice socialista, o forse anche perchè il nome di Bonino. quel d e p u t a t o m o r t o ricorda f o n e t i c a m e n t e Callaini — Ciuffelli — Credaro — Crespi. quello di un d e p u t a t o socialista f o r t u n a t a Indri. mente vivo. Miari. ! «Modigliani». Sarrocchi. ! Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV À — SESSIONE - 21126. — DISCUSSIONI - « I l sottoscritto chiede d ' i n t e r r o g a r e il ministro » dei t r a s p o r t i m a r i t t i m i e ferroviari, che, pur ringraziando della cortese risposta a v u t a in ordine al risultato delle prime indagini sul disastro ferroviario avvenuto sul ponte I r m i n i o , presso E a g u s a Inferiore, chiede di c o n o s c e r e se e quali provvedimenti si sono a d o t t a t i per la tutela della v i t a dei c i t t a d i n i e del personale viaggiante, non potendosi r e v o c a r e in dubbio che essendo avvenuto il recente disastro nel medesimo p u n t o del ponte dove avvenne ànni a d d i e t r o , esso devesi attribuire non soltanto alla velocità del treno, ma principalmente all'errato tracciato della linea in quella località, dove ad una strettissima curva fa immediatamente seguito una forte salita, per superare la quale i macchinisti sono costretti di aumentare la velocità dei, treni. (L'interrogante chiede la risposta scritta). % f « Cartia ». ' « I sottoscritti chiedono d'interrogare il ministro della pubblica istruzione, sulle ragioni per le quali il Governo mantiene da oltre un anno un commissario Regio al Convitto 1 Nazionale di R o m a , in persona di un ispettore centrale del Ministero, quando il Consiglio d'amministrazione di quel Convitto è in regolare funzione, e si viene in t a l modo a ledere i diritti del personale dei Convitti nazionali. (Gì' interroganti chiedono la risposta scritta). , « Materi, Mazzarella ». « I l sottoscritto chiede d'interrogare il ministro dell'industria, commercio e lavoro, per sapere la ragione onde si negano ai professori delle scuole da lui dipendènti gli aumenti e le indennità di guerra concesse ai professori dipendenti dal Dicastero della pubblica istruzione. (L'interrogante chiede la risposta scrìtta). «Marangoni». Camera dèi TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE Deputati 1919 pur sempre necessaria - arma di cavalleria sarebbe per essere così radicalmente modificata che le sue grandi tradizioni militari e morali ne andrebbero distrutte e pregiudicato lo spirito, il c a r a t t e r e , l'efficienza... (L'interrogante chiede la risposta scritta). vv « Venino ». « I l sottoscritto chiede d'interrogare il ministro della guerra, per sapere qual fondamento abbia la voce , corrente secondo cui, in relazione a sostanziali e deprecabili modificazioni dell'ordinamento della Cavalleria, anche le scuole di Pinerolo e Tor di Quinto, v a n t o invidiato dell'Esercito italiano, sarebbero per essere trasformate in guisa da potersi dire virtualmente soppresse. "(L'interrogante chiede la risposta scritta). « Yenino ». « I l sottoscritto chiede d'interrogare p ministro dei t r a s p o r t i m a r i t t i m i e ferroviari, per sapere quando saranno iniziati i l a v o r i per la trazione elettrica nella linea B o l o g n a - P o r r e t t a - E i r e n z e , come una legge aveva ordinato. (L'interrogante chiede la rir sposta scritta). « Ita va ». « I l sottoscritto chiede d'interrogare i ministri dell'assistenza militare e delle pensióni di guerra e della guerra, per conoscere come credano provvedere a'ila insufficienza della circolare ministeriale 20, luglio 1919, n. 58384, relativa ai malarici, ai quali è urgente e doveroso assicurare ben altri benefici e garanzie di cui t u t t i possano efficacemente profittare e non quelli solo residenti nei centri di cura. (L'interrogante - chiede la risposta scritta). « Mancini ». « I l s o t t o s c r i t t o chiede d'interrogare il ministro della guerra", per conoscere se, in vista dell'annunziato congedamento dei « I l sottoscritto chiede d'interrogare il ministro.dell'istruzione pubblica, per sapere ' militari di 2 a e 3 a categoria, non ritenga se non voglia aumentare, • in consonanza #equo e doveroso i n v i t a r e le competenti a u t o r i t à a deliberare rapidamente in mecon l'aumentato prezzo della vita, lo scarso rito alle domande di passaggio di catemensile di cui godono i pensionati artistici dello S t a t o . E per sapere se non voglia . goria a quanti, arruolati in l a categoria, hanno successivamente conseguito il diritto anche concedere loro locali di studio e ài a tali passaggi. (L'interrogante chiede la riabitazione più igienici e decorosi degli atesposta scritta). tuali. (L'interrogante chiede la risposta scritta). " « Mancini » . «Marangoni». « I l sottoscritto chiede d'interrogare il ministro della guerra, per sapere se sia vero che l'ordinamento della Gloriosissima - e « I l s o t t o s c r i t t o chiede d'interrogare il ministro della guerra per conoscere quali provvedimenti siano stati presi per aceer- Atti — «21127 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l a SESSIONE - DISCUSSIONI - Camera dei Deputati TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1919 tare la sorte "dei nostri prigionieri di cui mancano notizie. (L'interrogante chiede la risposta scritta). \ . ; « Mancini ». gruppi di prestazione in previsione dell'ultima requisizione che poi non ebbe effetto. (L'interrogante chiede la risposta scritta). " «Vigna». «Il sottoscritto chiede d ' i n t e r r o g a r e il dell'istruzione pubblica, per conoscerete e quali provvedimenti intenda adottare di f r o n t e al ripetuto rifiuto del ministro del tesoro ad applicare le provvidenze dell'articolo 11 del decreto 14 settembre 1918, n. 1314, in favore- delle maestre elementari delle scuole del collegio di Maria di Ragusa (Siracusa) m a n t e n u t e a parziale sgravio degli obblighi di quel comune. (L' interrogante chiede la risposta scritta). • « Oartia ». « Il sottosciitto chiede d'interrogare il ministro del tesoro, per sapere se non crederebbe opportuno emanare un qualche a t t o inteso a f a r conoscere ai nostri soldati esser falso quanto, a defraudarli, si va disonestamente spargendo, come cioè le polizze a loro assegnate non abbiado più alcun valore. (L'interrogante chiede la risposta scritta). «Soderini». t ministro « Il sottoscritto chiede d'interrogare i ministri dell'interno e dei lavori, pubblici, per sapere se sia vero che ai comuni non venga concesso mutuo di favore per la fornitura e c o n d u t t u r a di acqua potabile, quando essa non p r o v v e d a al bisogno dell'intero abitato, sicché non sia possibile a un comune fruire, del mutuo di favore per provvedere d# acqua potabile una sua, sia pur importante, frazione. (L' interrogante chiede la risposta scritta). « Colonna di Cesarò ». « Il sottoscritto chiede d'interrogare il ministro della guerra, per sapere se, dopo avere provveduto con larghe amnistie all'oblìo dei reati comuni e militari non creda opportuno e giusto usare, quanto meno, parità di t r a t t a m e n t o ai caèi di errori o colpe disciplinari. (L'interrogante chiede la risposta scritta). « Gasparotto ». « Il sottoscritto chiede d ' i n t e r r o g a r e il ministro'della guerra, per sapere se non creda doveroso applicare senza indugio le disposizioni delle Leggi sul reclutamento, dettate da fondamentali interessi famigliari, specialmente per l'esenzione dal. servizio di prima categoria, per i cambiamenti di categoria, per i congedamenti dei volontari di un anno e per l'assegnazione alla milìzia territoriale. (L'interrogante- chiede la risposta scritta). t « Yigna ». « Il sottoscritto chiede d'interrogare il ministro della guerra, per sapere se non _ ereda doveroso intervenire per ottenere c he siano restituite le somme versate dai Proprietari di bovini per la formazione dei . P R E S I D E N T E . Le interrogazioni testé lette saranno inscritte nell'ordine del giorno, trasmettendosi ai ministri competenti quelle per le quali si chiede la risposta scritta. Sui lavori parlamentari. N I T T I , presidente del Consiglio dei ministri, ministro'dell'interno. Chiedo di parlare. ... /• • . • P R E S I D E N T E . Ne lui facoltà. N I T T I , presidente del Consiglio dei ministri,, ministro dell'interno. Vorrei pregare la Camera di non tenére seduta domani e lunedì e di rimettere i lavori a martedì con lo stesso ordine del giorno. Solamente dopo la relazione della Commissione che ha ¿esaminata la relazióne del ministro delle finanze" Meda sulle esportazioni dal 1914 al 31 dicembre 1917, e dopo l'approvazione del t r a t t a t o di pace, chiedo sia inserito nell'ordine del giorno il disegno di legge n. 1273: «Norme per il passaggio dallo stato di guerra allo stato di pace ». Una voce. E le modificazioni alla legge elettorale. N I T T I , presidente del Consiglio dei ministri, ministro dell'interno. Non è ancora in relazione. Vedremo poi. LANDUCCI. Chiedo di parlare. P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà. LANDUCCI. Prego la Camera e l'onorevole presidente del Consiglio di permettermi martedì, in principio di seduta, lo svolgimento di una proposta di legge, ammessa alla lettura, sulla costituzione del comune di Santa Maria Tiberina. P R E S I D È N T E . Consente l ' o n o r e v o l e presidente del Consiglio % ^ N I T T I , presidente 'del Consiglio dei ministri, ministro dell'interno, Non vi ho difficoltà. (Bimane così stabilito). La seduta termina alle 20.15. Atti LEGISLATURA X X I V - Ordine 21128 Parlamentari del giorno la SESSIONE - per la seduta di DISCUSSIONI - martedì. Alle ore 15. 1. Interrogazioni. 2. -Svolgimento della proposta del deput a t o L a n d u c c i per la divisione del comune di Monte S a n t a Maria Tiberina (Arezzo) nei due cumuni Monte S a n t a Maria Tiberina e di Lippiano. 3. Relazione della Commissione che lia esaminata la relazione del ministro delle finanze Meda sulle esportazioni dal 1914 a] 31 dicembre 1917. (Doc. L V I ) 4. Discussione del disegno 'di legge : Norme per il passaggio dallo stato di /guerra allo stato di pace. (1272) 5. Approvazione del T r a t t a t o di pace fra le potenze alleate e associate e la Germani'à e del Protocollo firmato a Versailles il 28. giugno 1919. R i s p o s t e scritte ad interrogazioni. INDICE. Pag. : Congedamento delle terze categorie ; 2 1 1 2 8 .BONINO : Riammissione degli aspiranti medici . 2 1 1 2 8 Bussi": Indennità ai riformati per tubercolosi . 21129 C I R I A N I : Liquidazione delle indennità'per infortunio agl'i operai dipendenti dal Genio militare. . . 21129 CONGIU : Affondamento del « Tripoli » 21130 D E CAPITANI : Deficiente nettezza delle vetture AGNELLI dei piaggiatori.. . 21130 DRAGO : Promozione dai sottotenenti dei. carabinieri . \ FACCHINETTI: Rimini sede di reggimento. . . PARANDA: Provvedimenti a favore delle maestre .orfane per il terremoto- del 1908 . . . GALLENGA : Limitazione (Ioli" uso delle vetture salone e degli scompartimenti riservati . . G I R E T T I : Elettrificazione dei tronchi ferroviari Pinerolo-Torre Pellice e Briclierasio-Barge. . LOMBARDI: Deviamenti dei treni sulla Marcellinara-Peroleto Antico . .. . . . . . . • . ' . * P A L A : Costruzioni militari a Golfo Aranci. . . PAVIA: Provvedimenti per i maestri pensionati. R E S T I V O : Smobilitazione degli ufficiali laureati in chimica —- Congedamento di militari inabili. . . . . . R O S S I GAETANO : Elettrificazione della linea Bologna-Firenze . . . . . . . . . . . . . . . S O D E R I N I : Laureati in chimica-farmaceutica e concorsi per cattedre di scienze naturali . . T U R A T I : Sgombero dei locali delie scuole in Milano . .; . ., VALVASSORI-PERONI: Licenza illimitata ai figli unici VENINO : Sistemazione di strade militari. . . . Y I N A J : Indennità caro-viveri ai sottufficiali della classe del 1891 inviati in licenza illimitata. 21131 21131 , 21132 21132 21133 21133 21133 21134 21134 21134 21135 21135 21135 21136 21136 21137 Camera dei Deputati TORNATA D E L 1 3 SETTEMBRE 1919 Agnelli. — Al ministro della guerra. — « Per conoscere le ragioni che ancora, impediscono il congedamento delle terze categorie ». R I S P O S T A . — « A prescindere dal fatto che t u t t e le operazioni della nostra smobilitazione sono s t a t e e .sono t u t t o r a informate al concetto di congedare con precedenza gli elementi più anziani che sono quelli a cui, per la maggior p a r t e dei casi, è connessa la più v a s t a cerchia di interessi famigliari e sociali, questo Ministero non disconosce l'opportunità di addivenire a speciali provvedimenti per le terze categorie delle classi più giovani, e se possibile vedrà di tradurli in a t t o non appena sia ultimato il licenziamento delle classi di leva non vincolate da obblighi di ferma. « I n t a n t o sono in corso presso questo Ministero gli studi relativi, anche per quanto riguarda il riconoscimento dei diritti di quei militari che, pur appartenendo alla categoria, sono venuti durante la guerra a t r o v a r s i in condizione di essere trasferiti alla 3 a categoria.- Così dicasi, ad esempio, dei figli unici che durante la guerra hanno perduto il padre e dei figli di madre vedova che hanno perduto t u t t i i loro fratelli. « U n a circolare e m a n a t a da questo Ministero fin dal gennaio deT corrente anno ( c i r c o l a r e n . 1 8 d e l <7. M. V.) ammette la presentazione delle domande di cui si t r a t t a ed è conferma dell'interessamento che il Ministero prende alla" questione prospettata dall'onorevole interrogante e che sarà favorevolmente risolta non appena le condizioni del paese e le esigenze della forza alle armi lo consentano. « Il sottosegretario di Stato « F I - N O C C H I A » O-A P E I L E » Bonino. — Al ministro della guerra. « Per sapere se gli aspiranti medici, invjati in licenza di sei mesi, potevano essere riassunti in servizio anche se appartenenti a . classi anteriori il 1890, onde poter godere t u t t i i benefìzi stabiliti per gli altri ufficiali studenti di altre a r m i » . R I S P O S T A . — « Gli aspiranti medici inviati in licenza straordinaria di mesi sei dovevano essere t u t t i rinviati di autorità presso i propri Centri di mobilitazione appena avessero ultimati gli esami dell'anno in corso, o conseguito la laurea, indipendentemente dal numero dei mesi già tra- itti Parlamentari 21129 — Camera dei Deputati LEGISLATURA XXIV - 1* SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9 scorsi nella posizione di licenza, perchè an- decreto a favore di tutti i militari che non che ad essi, per uniformità di trattamento godano pensione, riformati anteriormente economico, venne applicata la Circolare di - al 30 novembre 1918 per malattie tubercoquesto Ministero (D. G. P. U.) n. 870 del 20 lari, anche se sia stata, a norma delle preirflrzo ultimo scorso, riguardante i militari cedenti disposizioni, negata la causa di ser'¿{ufficiali di truppa) studenti universitari, i vizio, purché non risulti già accertato il quali vennero lasciati di fatto liberi dal dolo o la colpa grave, ed i militari abbiano servizio ma trattenuti alle armi con gli as- prestato servizio durante la guerra o siano segni. , stati chiamati e trattenuti alle armi per « Tale disposizione venne dunque estesa mobilitazione. agjì studenti di medicina con Circolare di « La stessa circolare, che reca la data questo Ministero (D. G. S. M) 600/37 del 26 del 1° agosto, comunica anche alle autorità marzo, lasciando* però al loro gradimento dipendenti le norme esecutive per l'appliod interesse -di farsi o non richiamare in cazione dell'articolo 1° anzidetto. servizio per percepire gli assegni del grado. « La dizione premessa alle norme in diE pertanto, mentre i militari studenti delle scorso lascierebbe credere a una successiva varie armi e di altri corpi delle altri classi disposizione di norme esecutive per l'artianteriori a quella del 1890 non hanno po- colo 3; finora invece non consta che il Giortuto godere degli speciali benefici concessi, nale Militare Ufficiale contenga tali norme. agli studenti di classi posteriori, per tassa- Onde lo scrivente interrogali ministro della tiva disposizione della citata Circolare mi- guerra per sapere se non veda parimenti nisteriale 870 del 20 marzo (articolo 1°— com- urgente (avendo il decreto carattere d'urma e), gli studenti di medicina apparte- genza) dare alle autorità dipendenti immenenti al Corpo sanitario hanno tutti avuto diate e chiare istruzioni per l'applicazione concessa la possibilità non solo di frequen- di tale articolo ai casi previsti, alfine di tare i corsi, universitari, ma, se lo avessero esaudire in fatto il diritto riconosciuto dal preferito, di restarsene in licenza straordi- decreto agli interessati i quali si rivolgono naria fino al -completamento degli esami invano ai comandi dei distretti locali che dell'anno, e ciò a qualunque classe di leva si vedono obbligati a rinviare senza fissaappartenessero (Circolare ministeriale D. zione di data il -ritorno dei richiedenti e G, M. 600/37 .del 26 marzo). a ricevere per contro, da questi, sollecita«È però ovvio che tutti gli studenti in zioni giustificate ma che costituiscono inumedicina, di qualsiasi classe, dovevano rien- tile perditempo». trare in servizio appena ultimati i corsi scoRISPOSTA. — « Le norme per l'applicalastici, e quindi non dovevano e non potevano essere esclusi specialmente quelli zione dell'articolo 3 del decreto luogotenenziale 30 giugno 1919, n. 1193, sono state delle classi anteriori al 189.0". pubblicate nella dispensa n. 51 del Gior« Il sottosegretario di Stato naie Militare Ufficiale in data 29 agosto u. s. « F I N O C C H I A R O - A P R I L E ». Con esso si dispone che i distretti compiBussi. — Al ministro della guerra. — « Se- lino gli elenchi nominativi di tutti i riforcondo la circolare n. 400 del Giornale Mili- mati per forme tubercolari di qualsiasi ge-' tare Ufficiale 1919, che riferisce a pagina 508 nere e provvedano senz'altro al pagamento il decreto luogotenenziale, n. 119.3, del 30 degli assegni stabiliti dal predetto- artigiugno 1919, pubblicato nel n. 174 della colò 3 e che soltanto nei casi dubbi siano Gazzetta Ufficiale del 22 luglio scorso, all'ar- chieste istruzioni alle autorità sanitarie. « Si è altresì disposto perchè le visite ticolo 3 il decreto statuisce che a cura dei per l'accertamento del grado di invalidità distretti i quali, in difetto di documenti e l'assegnazione della categoria di pensione giustificativi, devono farne richiesta d'urgenza ai depositi, venga provveduto alla siano fatte nel più breve tempo possibile. « Il sottosegretario di Stato concessione, con decorrenza dal 1° luglio « P I N O C C H I A R O - A P R I L E ». 1919, dell'indennità giornaliera e del soprassoldo di soggiorno e dello stipendio, a seconda che si tratti di militari di truppa Cifiani. — Al ministro della guerra. — « Per dell'esercito e della marina o di ufficiale sapere se, dopo tanta attesa inutile, non ed eventualmente, nel caso di tubercolosi ravvisi necessario disporre il sollecito diPolmonare, anche alla concessione dell'au- sbrigo delle pratiche di liquidazioni di inmento disposto dall'articolo 1° dello stesso fortunio spettanti agli operai che lavora- Atti — 21130 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l 8 Camera dei Deputali SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9 vano alle dipendenze del Genio militare, risultando in istruttoria anclie quelle per infortuni verificatisi dallo inizio della guerra». R I S P O S T A , — « La liquidazione delle indennità d'infortunio spettanti ad operai che lavoravano alle dipendenze del Genio militare è esclusivamente affidata 'alla Cassa • nazionale infortuni che vi provvede sulla base di apposita convenzione stipulata fra detta Cassa e l'Amministrazione militare il 30 maggio ultimo scorso ed approvata con decreto ministeriale del 14 giugno corrente anno, registratà alla Corte dei conti il 24 successivo. « Nessuna ingerenza ha quindi l'Amministrazione militare nella liquidazione delle indennità di cui sopra e nel disbrigo delle pratiche relative, tanto più che con la predetta convenzione - che sostituisce altra precedente in data 16 aprile 1917 - sono state devolute alla Cassa nazionale infor• tuni anche le attribuzioni e le facoltà che prima erano di spettanza di apposita Commissione del cessato Ministero armi e munizioni in materia di vertenze riguardanti gli infortuni in oggetto. « Il sottosegretario di, Stato scalo postale Tripoli, costituisce un atto dell'Amministrazione promosso ai suoi fini e diretto a raccogliere gli elementi per i provvedimenti da prendersi in confronto degli eventuali responsabili, ma non destinato alla pubblicazione. « Orbene, per quanto riguarda il comandante della Regia nave Mafalda, destinata al servizio di scorta, esso fu tosto deferito all'autorità giudiziaria militare per reato di mancato soccorso a nave in combatti* mento ; ma il Tribunale marittinó di Spezia con sentenza 30 novembre 1918 lo assolveva per inesistenza di reato. Contro questa sentenza l'avvocato fiscale militare ricorreva al Tribunale Supremo di guerra e marina, che, accogliendo il . ricorso, annullava 'la sentenza del Tribunale di Spezia e rinviava il processo ai* Tribunale militare di Napoli. « Questo però pronunziava anch'esso sentenza di assolutoria per inesistenza di reato in confronto del detto comandante del Mafalda. « Anche contro questa seconda sentenza, che del resto ebbe nella stampa un'eco favorevole, l'avvocato fiscale militare ha interposto nuovamente ricorso al Tribunale « F I N O C 0 H Ì A R O - A P R I L E ». Supremo. Congiw. — Al presidente del Consiglio dei « Ove rimanga ferma la sentenza del ministri e al" ministro della marina, j— «De- Tribunale di. Napoli come pure nel caso di plorando che dal cessato Ministero non si possibile applicazione della^ recente amnisia risposto ad apposita interrogazione pre- ' stia, questo "Ministero si riserva di provvesentata dallo scrivente, si insiste nel chie- dere nei confronti del comandante della dere che sia pubblicata la relazione sul- Regia nave Mafalda in via amministrativa l'aiìondamento del Tripoli nella rotta Golfo in conformità di legge. Aranci-Civitavecchia; e per sapere quali « Per ogni altro eventuale provvedi-, provvedimenti si sono presi o si intenda mento, non essendo il piroscafo Tripoli ne prendere in seguito ai risultati dell'inchie- una Regia nave ne un piroscafo militarizsta, e se dopo Tassoluzione pronunziata zato, ed essendo col decreto luogotenendal tribunale marittimo in ordine alla re- ziale 21 febbraio 1919, n. 160, cessata la sponsabilità penale del comandante del pi- giurisdizione militare per i reati ad essa roscafo Mafalda che era destinato in soc- soggetti in- virtù di disposizioni emanate corso ai postali adibiti alla linea Golfo durante la guerra, è venuta meno ogni comAranci-Civitavecchia, l'avvocato fiscale mi- petenza di questo Ministero, che ha perciò litare, che concluse per la condanna, abbia provveduto a trasmettere copia della relaricorso per violazione di legge al Tribunale zione della Commissione di inchiesta al MiSupremo marittimo od almeno abbia fatto nistero dei trasporti. serio e coscienzioso studio per convincersi « Il sottosegretario di Stato per la marina ^ dell'impossibilità legale del ricorso ; ad « anche da parte del presidente del Consiglio ogni modo, se e quali provvedimenti d'in« S O L E R I ». dole disciplinare abbiano adottato od intendano adottare contro lo stesso comanDe Capitani d'Arzago. — Al ministro dei dante ». , trasporti marittimi e ferroviari. — « R ~ t R I S P O S T A . — « Come fu già avvertito, pere se non intenda, nella doverosa? tutela rispondendo ad altra analoga interroga- dell'igiene e della pulizia, far cessare al più gazione relativa all'affondamento del piro- presto il lamentatissimo inconveniente d i ; er sa elie 21131 Alti Parlamentan LEGISLATURA XXIV - l a ? a « S A N J U S T ». ^r&go. — Al ministro della guerra. — « Per papere se intenda promuovere effettivi tutti °ttotenentj; dei carabinieri nella milizia 1 s ""pittati SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9 vetture viaggianti in istato di deficiente nettezza ». RISPOSTA. — « Delle condizioni in cui si trovano le carrozze in Composizione ai treni viaggiatori 1' Amministrazione ferroviaria continua a preoccuparsi e per rimediare allo , stato non soddisfacente di molte di esse procura di-fare tutto il possibile, curando l'aumento del personale addetto alla pulizia e rinnovando assai 'ispesso le istruzioni e raccomandazioni agli uffici direttamente interessati, perchè sorveglino in modo efficace questo importante ramo di servizio. « Non ci si può però dissimulare,' che per ottenere a questo riguardo buoni risultati s'incontrano forti difficoltà, dovute da un lato alle condizioni di molte carrozze, le quali per il diuturno lavoro a cui furono sottoposte durante la guerra e per la necessità, verificatasi in quel periodo, di dar la precedenza alle riparazioni dei carri, abbisognano ora di radicali riparazioni che, naturalmente, per quanto s'intensifichi il lavoro, possono aver corso solo gradatamente,'dovute dall'altro lato al soverchio affollamento chè, in causa delle indispensabili limitazioni del numero dei treni, si nota in una gran parte, di questi e che porta, dopo un breve percorso, ad un forte insudiciamento delle carrozze, specie nelle ritirate, anche se esse alla partenza erano completamente pulite. Conseguenza di tale affollamento, unito alla promiscuità di - viaggiatori delle varie classi e di soldati, è poi, purtroppo, la non rara presenza di insetti negli addobbi d'elle carrozze di 2 classe. Anche però quest'inconveniente viene dall' Amministrazione combattuto come meglio è possibile, avvalendosi dell'unico mezzo che ripetute esperienze pratiche hanno dimostrato idoneo allo scopo, c cioè di. apparecchi per la produzione dell'anidride solforosa, di cui i posti di pu^ lizia sono stati largamente dotati. « Posso pertanto assicurare che, a mano a mano il movimento ferroviario riprenderà il suo normale e regolare andamento, col diminuire dei viaggi dei militari, sarà curata la più attiva pulizia delle vetture dei viaggiatori in modo di eliminare per 1 avvenire gli inconvenienti ora denunziati dall'onorevole interrogante. .«' IV sottosegretario di Stato , e Camera dei territoriale già comandanti di sezione e in atto trattenuti in servizio, i quali, a suo tempo, per ragioni di età, non poterono godere dei benefìci concessi a semplici niarescialli, adesso già tenenti » . R I S P O S T A . — « Per provvedere alle vacanze di ufficiali in servizio ausiliario permanente dell' arma dei carabinieri Reali sono ora sufficienti i mezzi normali di reclutamento, per cui non si ritiene opportuno ricorrere a d ammissioni eccezionali che, se furono giustificate in tempo di guerra, non lo sono più nell'attuale momento. « Tuttavia se il disegno di riordinamento dell'arma verrà approvato, il Ministero, a completare gli organici degli ufficiali, che aumenteranno in relazione al cresciuto numero delle legioni e delle unità dipendenti, non trascurerà di esaminare se alle nuove ammissioni possono concórrere coloro che abbiano titoli speciali; a condizione però sempre che non abbiano superato il prescritto limite di età, perchè la pienezza attuale e. duratura dell'idoneità fìsica è requisito imprescindibile per l'operoso servizio dell'arma. « Il sottosegretario di Stato T « F I N O C C H I A R O - A P R I L E ». Facchinetti. — Al ministro della guerra, —r « Per sapere se veramente si minacci di togliere a Rimini' la sede del reggimento, aggiungendo questo, che arrecherebbe non lieve pregiudizio, ai molti- altri danni onde la detta città venne così duramente colpita per la guerra». R I S P O S T A . — « Il prolungarsi della situazione di armistizio e la conseguente necessità di mantehere una parte dell'esèrcito sul piede di mobilitazione non hanno finora consentita una stabile sistemazione della circoscrizione militare .territoriale del Regno. « Solo a pace firmata, potrà infatti in modo definitivo essere determinata l'organizzazione di pace da assegnarsi al nostro esercito e là conseguènte distribuzione d'ellé unità corrispondenti nel territorio della Nazione. « Per-ora, ci si attiene al criterio -di re-r stituire di massima alle primitive sedi i reggimenti che man mano vengono ritirati dalla. zona di armistizio, né esiste alcun provvedimento che' abolisca per la città di Rimini la sede del comando di reggimento ivi di stanza. rj Atti Parlamentari ._.,_'„,,„,.„„,-. \ „, LEGISLATURA XXIV - ' i — 21132 — i. i i l a SESSIONE - . • * - — DISCUSSIONI - « Nella sistemazione f u t u r a , pur salvag u a r d a n d o la n e c e s s a r i a p r e c e d e n z a delle e s i g e n z e d e l servizio-, e della s u a c c e n n a t a c i r c o s c r i z i o n e m i l i t a r e , il M i n i s t e r o d e l l a g u e r r a f a r à il p o s s i b i l e p e r a s s e c o n d a r e le a s p i r a z i o n i delle p o p o l a z i o n i , e fin d ' o r a si c o m p i a c e delle a t t e s t a z i o n i di a t t a c c a m e n t o , e di s i m p a t i a c h ' e s s e m a n i f e s t a n o p e r i c o r p i d e l l ' e s e r c i t o d i s l o c a t i nelle r i s p e t t i v e sedi. « I I sottosegretario di Stato « F I N O C C H I A R O - A P R I L E ». Faranda. Al ministro dell'istruzione puì>blica. — « P e r s a p e r e se n o n c r e d a o p p o r t u n o , agli e f f e t t i dei c o n c o r s i s c o l a s t i c i , e m a n a r e a f a v o r e delle, o r f a n e d e l t e r r e m o t o d e l 28 d i c e m b r e 1908, s o t t o p o s t e al « P a t r o n a t o R e g i n a E l e n a » , e m u n i t e di diploma per l'abilitazione all'insegnamento e l e m e n t a r e , delle d i s p o s i z i o n i di f a v o r e a t t e a f a r l e a s s u m e r e i m m e d i a t a m e n t e ili servizio». RISPOSTA. — « L e d i s p o s i z i o n i del d e c r e t o l u o g o t e n e n z i a l e 15 m a g g i o 1919, n r 882, c o n le q u a l i , in Sfavore di a l c u n e c a t e g o r i e di m a e s t r i e l e m e n t a r i , si è d e r o g a t o alle n o r m e g e n e r a l i di legge, c h e p r e s c r i v o n o il p u b b l i c o c o n c o r s o p e r la n o m i n a a p o s t i m a g i s t r a l i v a c a n t i , f u r o n o i s p i r a t e al g i u s t o crit e r i o di o f f r i r e u n t a n g i b i l e s e g n o di r i c o n o s c e n z a a coloro" c h e a v e v a n o r e s o p o s s i b i l e il f u n z i o n a m e n t o delle s c u o l e . « Poiché, queste ragioni e v i d e n t e m e n t e n o n c o n c o r r o n o n e l caso delle o r f a n e del t e r r e m o t o del 28 d i c e m b r e 1908, s o t t o p o s t e a l « P a t r o n a t o R e g i n a E l e n a », il M i n i s t e r o n o n r i t i e n e o p p o r t u n a u n a n u o v a d e r o g a in loro f a v o r e alle n o r m e generali vigenti, anc h e p e r c h è , n e l c a s o , n o n si p o t r e b b e s e n z a i n g i u s t i z i a n o n e s t e n d e r e la p r o r o g a a d a l t r i m o l t i i n s e g n a n t i c h e si t r o v a n o in c o n d i zioni u g u a l m e n t e p i e t o s e . « Ciò, c o m e è f a c i l e c o m p r e n d e r e , n o n s a r e b b e c o m p a t i b i l e con u n o r d i n a t o e reg o l a r e a n d a m e n t o del s e r v i z i o s c o l a s t i c o . « Il sottosegretario di Stato « CELLLY». Gallenga. — Al ministro del trasporti marittimi e ferroviari. — « P e r s a p e r e se, i n v i s t a delle d i f f i c o l t à di t r a z i o n e , n o n c r e d a opportuno sopprimere temporaneamente p e r c h i c c h e s s i a l ' u s o dei « v a g o n i s a l o n e » n o n c h é di l i m i t a r e la c o n c e s s i o n e di s c o m p a r t i m e n t i r i s e r v a t i e s c l u s i v a m e n t e agli a l t i d i g n i t a r i dello S t a t o . C h i e d e i n o l t r e se Camera dei Deputati j r o n ^ M . j i . - i i i . j ^ i M M j TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1919 il m i n i s t r o n o n s t i m i c o n v e n i e n t e i m p e d i r e l ' u s o t a n t o f r e q u e n t e di s c o m p a r t i m e n t i ris e r v a t i d a p a r t e dei f u n z i o n a r i d e l l ' A m m i n i s t r a z i o n e delle f e r r o v i e , a n c h e q u e s t o per d i m i n u i r e il d i s a g i o d e l p u b b l i c o , c h e viaggia, a p a g a m e n t o , s o p p o r t a n d o per giunta l ' o n e r e c o n s i d e r e v o l e delle i n a s p r i t e 'tariffe », • ' " RISPOSTA. — « Con d e c r e t o l u o g o t e n e n ziale 11 g e n n a i o 1917, n. 53, è s t a t o f r a l'alt r o d i s p o s t o c h e in ogni t r e n o n o n possa essere r i s e r v a t o c h e u n solo c o m p a r t i m e n t o , sia a p a g a m e n t o , sia p e r c o n c e s s i o n e grat u i t a , e ciò allo s c o p o di l a s c i a r e a disposiz i o n e del p u b b l i c o u n m a g g i o r n u m e r o di posti. « E c c e z i o n a l m e n t e p o s s o n o e s s e r e accordati compartimenti riservati (anche quando in u n t r e n o v e ne sia già u n o ) ai s e g u e n t i personaggi : a) P r i n c i p i e P r i n c i p e s s e R e a l i d ' I t a l i a ; 6) P r e s i d e n t i d e l S e n a t o e della Camera dei d e p u t a t i ; e) P r e s i d e n t e del Consiglio dei m i n i s t r i ; d) M i n i s t r i e s o t t o s e g r e t a r i di S t a t o in carica ; e) C a p i e s o t t o c a p i di s t a t o maggiore dell'esercito; 7) C o m a n d a n t i in c a p o delle f o r z e navali mobilitate; g) C o m a n d a n t i d ' a r m a t a . « P e r ò , a n c h e p e r gli i n d i c a t i personaggi r e s t a f e r m a il d i s p o s t o del r e g o l a m e n t o app r o v a t o col R e g i o d e c r e t o 27 d i c e m b r e 1908, n. 819, s e c o n d o il q-uale il n u m e r o dei comp a r t i m e n t i r i s e r v a t i n o n p u ò s u p e r a r e il q u i n t o di q u e l l i della . r i s p e t t i v a classe delle c a r r o z z e o r d i n a r i e c h e e n t r a n o n e l l a comp o s i z i o n e di c i a s c u n t r e n o , n'è e c c e d e r e il n u m e r o di t r e p e r ogni t r e n o . « L ' a b o l i z i o n e a s s o l u t a dei c o m p a r t i m e n t i r i s e r v a t i p e r o g n i c a t e g o r i a di viagg i a t o r i , a d e c c e z i o n e di q u e l l e s o p r a indicate, non sarebbe p r a t i c a m e n t e attuabile, d o v e n d o s i a m m e t t e r e la p o s s i b i l i t à , sia p u r e i n m i s u r a l i m i t a t i s s i m a , di f a r viaggiare c o n y e n i e n t e m e n t e gli a m m a l a t i ed i feriti, e n o n p o t e n d o s i r i f i u t a r e , c o m e n o n viene r i f i u t a t o a l l ' e s t e r o , l ' u s o dei c o m p a r t i m e n t i r i s e r v a t i a d a l c u n e s p e c i a l i a u t o r i t à od anc h e ai c o r r i e r i d ' A m b a s c i a t a e m i l i t a r i , lat o r i di c o r r i s p o n d e n z a d i p l o m a t i c a o d'interesse militare, riservatissimo. • « P e r q u a n t o r i g u a r d a le c o n c e s s i o n i ad a l c u n i f u n z i o n a r i f e r r o v i a r i dei p i ù alti g r a d i , l ' u s o ne è a t t u a l m e n t e l i m i t a t o a Atti 21133 — Parlamentan LEGISLATURA XXIV - I a Camera 'lei Deputati SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9 casi assolutamente eccezionali, giustificati da ragioni di servizio. « Già-si procura e si continuerà a procurare di limitare le. concessioni a soli mezzi compartimenti, ogni qualvolta si abbiano in composizione ai treni-carrozze che ne « offrano la possibilità, ovvero quando due personaggi viaggianti collo stesso treno possano prendere posto in un medesimo compartimento ordinario. « Anche per quanto concerne l'uso di carrozze riservate non si è mancato di applicare delle restrizioni. Col decreto luogotenenziale 11 gennaio 1917, n. 53, venne disposta la sospensione dell'uso gratuito delle carrozze-salone, .salvo facoltà al presidente del Consiglio dei ministri di auì'orizìzare, quando ricorrano speciali circostanze, l'uso delle carrozze stesse per singoli' viaggi, in quanto previste dal regolamento a p p r o v a t o col Regio decreto 27 dicembre 1918, n. 819. « II sottosegretario di Stato « S A N J U S T ». Giretti. — Al ministro dei trasporti marittimi e ferroviari. — « Per sapere, in conformità dei nuovi criteri seguiti dal Governo in fatto di elettrificazione di linee ferroviarie, quale precedenza debbono avere nel vasto p r o g r a m m a di lavori, che si sta ora studiando dall'Amministrazione delle ferrovie dello Stato, i brevi tronchi PineroloTorre Pellice e Bricherasio-Barge, che sono il-compleménto logico e naturale della già elettrificata linea Torino-Pinerolo. R I S P O S T A . — « Il p r o g r a m m a generale per la elettrificazione di ¿una parte della rete ferroviaria esercitata dallo Stato è in corso di formazione e nel presente momento non si potrebbe f o n d a t a m e n t e precisare il grado di precedenza che verrà assegnato ajle singole linee in rapporto alla rispettiva loro importanza. D'altra parte, anche l'esecuzione pratica del programma è subordinata ai provvedimenti da prendere per la produzione dell'energia e alla possibilità di avere i materiali che occorreranno per i relativi impianti e successivamente Per gli equipaggiamenti delle linee e per gli adatti mezzi di trazione. «Deve intanto essere istituito presso il Ministero dei trasporti uno speciale ufficio Per la elettrificazione : non appena tale uffì, °io funzioni sarà formato il programma dei l'elativi lavori. Sarà allora il caso di stabilire l'ordine di precedenza delle diverse linee. * « Il sottosegretario di Stato « S A N J U S T ». Lombardi. — Al ministro dei trasporti marittimi e ferroviari. — « Per sapere se.non siano a sua conoscenza i frequenti deviamenti di treni sul t r a t t o Marcellinara-Feroleto Antico, dovuti specialmente alle non buone condizioni della linea^ ed al materiale di màcchina e a quello ^rotabile di scarto, e chiede di sapere quali provvedimenti intenda di urgenza a d o t t a r e perchè non si ripetano gravi infortuni». R I S P O S T A . — «Nel periodo di circa un anno, sul tronco Marcellinara-Feroleto Antico, si ebbero due sviamenti di treni: uno del treno 1937 il 9 settembre 1918; l'altro del treno 8223 l ' i l agosto 1919. « Lo sviamento del settembre 1918 formò oggetto della interrogazione dell'onorevole deputato Lombardi* alla quale il mio predecessore rispondeva nella tornata del 26 novembre 1918. « Sullo sviamento dell'll agosto 1919 si h a n n o le seguenti notizie: Il treno 8223, partito da Fero lei o alle 16:8 in doppia trazione,. composto di un serbatoio in testa, nove'carri intermedi e il bagagliaio in coda* giunto al km. 20.065 in una curva di 350 metri di raggio fra le gallerie di Montecavaliere e Cancello, sviava quasi completamente non essendo rimasti in rotaia che il serbatoio e le due locomotive, della prima delle quali però sviava il tender. Sensibili danni ebbe il materiale e lievemente feriti e contusi rimasero quattro-agenti ferroviari. Venne subito ordinata una inchiesta, che nei suoi particolari è t u t t o r a in corso; ma dalle prime indagini esperite sarebbe risultato imputabile l'accidente ad un eccesso di velocità congiunto a d una azione frenante delle due locomotive, non assecondata da contemporanea azione dei freni a mano. Si attende però di conoscere a questo riguardo le conclusioni dell'inchiesta e'del successivo esame della medesima in sede amministrativa. « Ciò premesso in ordine ai due fatti verificatisi, nel corso di un anno, sullo stesso t r a t t o di linea, si assicura che è stata richiamata in proposito l'attenzione dei singoli servizi per le necessarie disposizioni al personale, sia di macchina sia del treno, come pure per i provvedimenti che occorresse prendere nei riguardi del materiale e dell'a linea. « Il sottosegretario di Sfatti « S A N J U S T », Pala. — A l ministro della guerra. — « Per 'sapere se siano vere ed esatte le voci che corrono sui propositi del Ministero della 21134 Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l a C liner a dsi Deputati SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1919 . guerra di iniziare lavori e costruzioni a Golfo Aranci con grave pregiudizio degli interessi economici della Sardegna che impongono gli approdi dei piroscafi postali a Terranova, come per legge è disposto, e con grave danno della stessa Amministrazione, militare che, a Golfo Aranci, non trova nè terì reni, nè acqua potabile, nè alcuno di*quei sussidi che rendono l'acquartieramento delle truppe utile e plausibile ». RISPOSTA.; — « Il Ministero della guerra fece iniziare sino dal 191? a Gol|o Aranci la costruzione di baraccamenti della capacità di circa 2,000 uomini (con relativi servizi di cucina, infermeria, cisterna per l'acqua, scuderia allo scopo di poter alloggiare "lè truppe di passaggio a quello importante scalo durante la guerra). « Tali opere sono tuttora in corso di esecuzione, ma il programma è stato ridotto al minimo indispensabile per dare uri' assetto conveniente e poter rendere utilizzabili le opere gi'à iniziate. « II sottosegretario di Stato « E I N O• C C H I A R O - A P R I L E ». Pavia. — Al ministro dell'istruzione pubblica. « Per sapere se e quando, dopo le dichiarazioni fatte agli interessati di migliorare-le loro posizioni alla stregua di ciò che fecesi per altri,, intendano provvedere a qualche aumento a favore dei maestri pensionati prima del 1911». tRISPOSTA. — « In seguito a vive e ripetute insistenze di questo Ministero, che si è sempre occupato della questione con particolare interesse, il Tesoro ha consentito che l'assegno mensile in aggiunta alla pensione sia esteso anche ai maestri pensionati prima del 1911, coifte l'onorevole interrogante desidera. Il rélativo decreto, redatto nella forma più Comprensiva, è stato firmato il 7 corrente. «Si risponde anche per il Ministero del tesoro. « Il sottosegretario di Stato « C E L L I ». Restivo. — Al ministro della guerra. — « Per sapere se non creda opportuno disporre una più rapida smobilitazione degli ufficiali laureati in chimica, attualmente compresi nel ruolo del Corpo sanitario, i quali potrebbero essere molto utili alla ripresa ed. all'incremento del lavoro industriale ». \ RISPOSTA. — « Il Ministero ha finora largamente provveduto, mediante congedamenti, esoneri o licenze illimitate a seconda dei casi, al disimpegno degli ufficiali laureati in chitiiica compresi nel ruolo del Corpo sanitario, in seguito a richieste inoltrate per soddisfare af bisogni delle varie industrie, tanto che ora quelli rimasti alle armi costituiscono un numero esiguo e appartengono ^ poche classi che sono le più giovani di quel ruolo. Sebbene pel momento le esigenze del servizio sanitario non Consentono un congedamento più rapido di detti ufficiali, non si mancherà tuttavia, appena sia possibile, di dare sollecito esito a nuove eventuali richieste che risultassero giustificate da sentite necessità di lavoro industriale. « Il sottosegretario di Stato « E I N O C C H I A R O - A P R I L E ». Restivo. — Al ministro della guerra. — » Per sapere se non ritenga opportuno estendere le disposizioni emanate per il congedamento dei militari inabili per malattie elencate nell'allegato B anche a tutti i militari giudicati idonei ai soli servizi sedentari dall'Ispettorato di sanità militare per malattie non contemplate nell'elenco infermità ; e ciò in considerazione che detto elenco non può avere carattere semplificativo ». RISPOSTA. — «L'allegato B, annesso all'Elenco infermità, fu compilato per mitigare i criteri di maggiore restrittività imposti dalle necessità della guerra. Esso comprese molte forme morbose che prima del luglio 1917 costituivano motivo di inabilità assoluta al servizio militare, e che durante la guerra diedero solo diritto all'assegnazione ai servizi sedentari in modo permanente. • « La circolare n. 109 del Giornale Militare corrente anno, nel disporre l'invio in licenza illimitata dei militari affetti da forme morbose previste dal ripetuto allegato B, si è ispirata al concetto che, essendo cessate le eccezionali esigenze belliche, si rendeva opportuno il ritorno a quei criteri che presiedevano l'arruolamento prima deliaguerra e però nei licenziamenti dalle armi era giusto dar la precedenza a quei militari che erano stati arruolati esclusivamente per effetto degli eccezionali criteri imposti dallo stato di guerra. « Uguale ragionamento non può applicarsi ai militari idonei ai soli servizi se- Atti — 21135 — Parlamentari LEGISLATURA X X I V - LA SESSIONE - DISCUSSIONI - dentari per m a l a t t i e non comprese nell'allegato B, poiché essi sarebbero s t a t i sempre arruolati anche in t e m p o di pace e pertanto il loro licenziamento a n t i c i p a t o costituirebbe una ingiustificata preferenza di fronte agli altri militari idonei incondizionati i quali, pur a v e n d o dato maggior .contributo d u r a n t e la guerra, sono t u t t o r a trattenuti in servizio». « II sottosegretario 'di Stato « F I N O C C H I A R O - A P R I L E ». Rossi Gaetano. — Al ministro dei trasporti marittimi e ferroviari. — « Per conoscere, dato il favore con cui è s t a t o accolto il programma di elettrificazione de^le nostre principali ferrovie, i motivi per cui non possono essere iniziati e in pochi mesi compiuti i lavori sulla linea B o l o g n a - P o r r e t t a - F i renze ». R I S P O S T A . —. « E f f e t t i v a m e n t e anche la ferrovia P o r r e t t a n a è compresa nel programma delle linee da elettrificare della rete esercitata dallo Stato, e per essa è già in corso lo studio, specialmente per q u a n t o attiene alla f o r n i t u r a dell'energia. « Però lo svolgimento di questo studio e la esecuzione dei successivi lavori richiederanno un periodo di t e m p o non breve, all'uopo occorrendo compiere gli i m p i a n t i idro-elettrici o t e r m o - e l e t t r i c i per la produzione dell'energia e per p r o v v e d e r e all'equipaggiamento elettrico della linea. Ma per questi lavori e impianti, e successivaihente per i mezzi di trazione, si d o v r à impiegare una q u a n t i t à ingente di materiali la cui f o r n i t u r a , nelle a t t u a l i condizioni dei mercati, oltre che f ò r t e m e n t e dispendiosa, riesce diffìcile e lenta. « Ad ogni modo si assicura che l'Amministrazione f e r r o v i a r i a , essendo la p r i m a e maggiormente i n t e r e s s a t a alla sollecita attuazione delle t r a s f o r m a z i o n i di cui si t r a t t a , procurerà da p a r t e sua di f a r e il possibile Perchè gli studi e gli i m p i a n t i relativi si vizino è si eseguano con la maggiore ala crità. • -"V . « Il sottosegretàrio di Stato « S A N J U S T ». . Soderini ed altri. — ÀI ministro del\ istruzione pubblica. — « Per sapere se non Cr eda equo e giuridico, dopo esame ponderato, a m m e t t e r e i laureati in chimica* a r maceutica al concorso aperto f r a i supplenti per le c a t t e d r e di scienze n a t u r a l i ftólle Begie scuòle tecniche ». ' ' 0 ' ' "1591 Camera dei TORNATA P E L 1 3 SETTEMBRE Deputati 1919 R I S P O S T A . — « L A questione se i l a u r e a t i in c h i m i c a - f a r m a c e u t i c a abbiano titolo per coprire c a t t e d r e di scienze n a t u r a l i nelle scuole tecniche f u già s o t t o p o s t a al p a r e r e del Consiglio di Stato. E d il Consiglio stesso, in base alla dispcsione dell'articolo 2 della legge 8 aprile >1906, n. 141, il. quale stabilisce c h e ' a i concorsi a c a t t e d r e di scuole medie possono essere ammessi soltanto coloro i quali presentino la laurea o il diploma richiesto dalla c a t t e d r a messa a concorso, è s t a t o d ' a v v i s o che il titolo richiesto per quell'insegnamento sia esclusivamente la laurea in scienze n a t u r a l i , e che p e r t a n t o i l a u r e a t i in c h i m i c a - f a r m a c e u t i c a non possono essere ammessi ai concorsi per quelle cattedre. « Ciò n o n o s t a n t e S. E. il Ministro ha disposto che la questione sia n u o v a m e n t e esam i n a t a , e sia richiesto in proposito il parere della G i u n t a del Consiglio superiore della pubblica istruzione. « Il sottosegretario di Stato «CELLI». Turati. — Ai ministri della guerra e del- . l'istruzione pubblica. — « P e r sapere se non credano indispensabile p r o v v e d e r e nel più breve t e r m i n e allo sgombero di t u t t e le scuole secondarie e s o p r a t u t t o elementari di Milano (circa 400 aule) t u t t o r a o c c u p a t e da ospedali militari dì g u e r r a ormai quasi deserti, o da uffici o magazzini militari o d i v e n u t i inutili o facilmente concentrabili altrove, affinchè non a v v e n g a che anche nell'anno scolastico o r a m a i i m m i n e n t e , dopo un a n n o dalla fine della guerra, u n a popolazione di circa 70 mila alunni debba vedersi o s t a c o l a t a e dimezzata l'istruzione, con. grave d a n n o della loro educazione e con crescente esasperazione delle r i s p e t t i v e famiglie». • j - ^E I S P O S T A . — « 3sFel procedere a l l ' o p e r a di derequisizione, iniziata subito dopo l'armistizio, degli immobili requisiti dall'Amministrazione militare il Ministero si preoccupò s o p r a t t u t t o di dare la preferenza a quelli la cui p r i m i t i v a n o r m a l e funzione avesse maggiore interesse per la vita civile, in ispecial modo scuole ed istituti di educazione. E tale d i r e t t i v a fu costantem e n t e seguita. « P e r q u a n t o riguarda gli edifici scolastici di Milano adibiti ad uso di ospedale di riserva per a m m a l a t i comuni, essi h a n n o t u t t i cessato dalla loro funzione ospedaliera t r a n n e il Regio I s t i t u t o tee- 21136 Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - 1* SESSIONE - DISCUSSIONI - ili co (di cui però furono già ceduti alcuni locali) le scuole di via Morosini e quelle di via Sondrio, le quali ultime verranno presto sgomberate, dovendosi trasferire il reparto per malarici, ivi impiantato, nell'Ospedale militare principale. « Circa poi le scuole in cui si istituirono ospedali per servizi specializzati, essendosi ordinato lo sgombero di quelle di via Ariberto e del Viale Brianza, restano occupate soltanto quelle di Via.Comasina e di via Arena,- le quali saranno derequisite, appena le esigenze delle speciali e delicate loro funzioni lo consentiranno. « Per quanto infine concerne le scuole di via Pisacane, via Poerio, via Quadronno e via Bezzecca, impiegate per l'accantonamento di truppe, anche per esse sono in corso provvedimenti per lo sgombero. « I n tale situazione si è vivamente interessato il Comando del Corpo d' armata di Milano ad adottare, nei limiti del possibile, per gli stabilimenti sanitari che sono aperti, il criterio di concentrare gl'infermi in quelle Sezioni ospedaliere che presentino ancora una sufficiente disponibilità; a sollecitare lo sgombero dei locali adibiti a ricovero di truppe; ed infine a dare opera alacre perchè, superando ogni difficoltà, vengano al più presto restituiti gli immobili già adibiti ad ospedale ed attualmente occupati da solo materiale. « Confido pertanto che per il prossimo anno scolastico gran parte degli edifici in parola potranno riprendere il l'oro normale funzionamento. « II sottosegretario di Stato per la guerra « FLNOCCHIARO-APRILE ». Valvassori-Peroni» — Al ministro della guerra.•— « P e r sapere se non ritenga urgente ed opportuno che tutti i figli unici di madri vedove siano inviati in licenza illimitata, od in congedo, per rendere meno aspre e gravi le condizioni delle medesime nelle presenti e disagiate condizioni di vita ». BISPOSTA. — « A prescindere dalla considerazione che le operazioni della smobilitazione sono state fin dal loro inizio e sono t u t t o r a informate al criterio generale di congedare prima gli elementi più anziani, i quali, nella massima parte dei casi, hanno maggiori interessi famigliari e sociali da tutelare, questo Ministero si rende giusto conto dell'opportunità di adottare speciali provvedimenti per i militari delle classi più Camera dei Deputati TORNATA B E L 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9 giovani, ascritti alla 3 a categoria e anche, nei limiti della possibilità, a quelli della 2». « Giova però considerare che in tali provvedimenti debbono, per ovvie ragioni di giustizia', essere anche compresi tutti coloro, che, sebbene ascritti alla l a categoria, hanno, durante la guerra, acquistato il diritto al passaggio alle altre due categorie* così dicasi, ad esempio, dei figli unici che durante gli anni di guerra hanno perduto il padre e dei figli di madre vedova che in guerra hanno perduto tutto i loro fratelli. . « A consentire a tale passaggio provvede, appunto un decreto in corso, mentre già la circolare n. 18 del G. M. corrente anno ha autorizzato fin dal gennaio ultimo scorso la presentazione delle domande per gli accennati passaggi dalia prima alla terza od alla seconda categoria. . ' « Concludendo, la questione prospettata dall'onorevole interrogante è da tempo oggetto del maggiore interessamento da parte di questo Ministero, che ha allo studio i provvedimenti più acconci per risolverla e procurerà di attuarli non appena lo consentiranno le condizioni del Paese e le esigenze inerenti alle operazioni di smobilitazione in corso. « Il sottosegretario di Stato « F I N O C C H I A R O - A P R I L E ». — Ai ministri della guerra e det lavori pubblici. — « Per sapere se e come intendano di provvedere perchè quelle strade che furono costruite con obiettivi militari in territori non appartenenti alla antica zona di operazioni (e pertanto non contemplate dai disposti del decreto luogotenenziale 8 giugno 1919) e che ora non dimos t r a m i più a tali scopi necessarie, siano salvate dalla inevitabile rovina che le minaccia per l'assoluto difetto di manutenzione e per il completo ab.bandono in cui sono t e n u t e : segnatamente lo scrivente interroga gli onorevoli ministri, a proposito delle magnifiche strade militari costruite durante la guerra nella provincia di Como ». BISPOSTA. — «Agli effetti dell'articolo 5 del decreto luogotenenziale n. 925, dell'8 giugno corrente anno, tutti i territori in cui furono costruite durante la guerra opere preventive di difesa, per ordine e sotto la direzione del Comando Supremo dell'esercito debbono intendersi come facenti parte dell'antica zona di operazioni, anche se non contemplate specificatamente in alcuno dei ' Atti - ' - 1 - V- ' 21137 Parlamentari LEGISLATURA XXIV - 'r * Ia SESSIONE - DISCUSSIONI - decreti successivamente emanati in proposito. • «Perciò, a norma del capoverso e del citato articolo, per la manutenzione delle strade anche della provincia di Como costruite con obiettivi militari (zona di occupazione a v a n z a t a , frontiera nord) e non più r i t e n u t e necessarie a tali scopi, dovrà provvedere, fino alla loro classificazione ed eventuale attribuzione ad altri enti, il Ministero dei lavori pubblici. « Stabilire però quali siano le strade che conservano importanza militare spetta al Comando Supremo, che a tale questione di non lieve entità già da) tempo, dietro invito di questo Ministero, ha rivolta la sua attenzione e quella dei dipendenti organi tecnici; ma solo dopo uno studio organico e completo p o t r à fornire elementi decisivi. «Se nel f r a t t e m p o , e nell'attesa del trapasso al Ministero dei lavori pubblici, non è possibile curare, come'si vorrebbe, la manutenzione anche di s t r a d e di cui non può essere dubbia l'importanza f u t u r a sia Civile che militare, ciò deve attribuirsi alla necessità di non sperperare o distrarre mezzi che era assolutamente doveroso consacrare alla rinascita delle tèrre liberate e redente. « A d ogni modo, come sopra è detto, la questione segnalata dall'onorevole interrogante forma già oggetto dell'interessamento di questo Ministero. «II sottosegretario di Stato per la guerra « FINOCCHIARO-APRILE Camera dei ORNATA D E L 1 3 SETTEMBRE *<-"-"!'" Deputati 1919 1912, citato nella circolare n, 225 del Giornale Militare del 1919, i sottufficiali della classe del 1891 e seguenti, inviati in licenza illimitata, e se non creda conforme ad equità di t r a t t a m e n t o e ad esigenze di giustizia riconoscere che anche per essi milit a n o i motivi che hanno consigliato le concessioni di caro viveri e di indennità ai loro colleghi delle classi dal 1874 al 1890». R I S P O S T A . — « I sottufficiali delle classi dal 1891 in poi che vengono smobilitati trovansi esclusi dal benefìcio di godere la continuazione dell'assegno per i primi sessanta giorni dopo il licenziamento, perchè essi non vengono inviati in licenza, ma in congedo, ed in tale posizione nessun militare, qualunque sia il suo grado può fruire degli assegni. « I sottufficiali delle classi anteriori a quella del 1891 - i quali, per esigenze di c a r a t t e r e militare e politico, furono provvisoriamente inviati in licenza illimitata anziché in congedo per non lasciarli comp l e t a m e n t e liberi a l l ' a t t o della smobilitazione - poterono godere del suaccennato benefìcio colla continuazione degli assegni di congedo in "base ad apposita disposizione regolamentare che concede a p p u n t o ai sottufficiali in licenza la continuazione dell'assegno per i primi 60 giorni. « Il sottosegretario di Stato « F I N O C C H I A R O - A P R I L E ». ». Vinaj. — Al ministro della guerra. — « Per sapere quali siano le ragioni per cui vennero esclusi dal benefìcio di cui alla circolare n. 304 del Giornale Militare del Il Capo dell'Ufficio di Revisione e Stenografia PROF. T. TRINCHERI. Roma, 1919. — Tip. della Camera dei Deputati. J :• . i • :,/^ , ' •• - 1 " - . _• ' . , - ".'•'<.•':• V ". i1. •,..-..••'•.•• -, • - • • , 'V., * r -L'j V îW •>) ,. fj Û;y V.ï. ' , .-i' .-V..:;- .. ' . lifî''»-- • ; . . 1 i "il.'. •'•• ihi&Cï •) J . - ,' , ~,U!ilLi j f'>*-i ¿M3 ; -- . ^ i c i j ù M . • ' • • . r p ; ,5' • î.vi Í ö:? ;. .•í.Í.'ÍO.ÍSDX. . ' . " ' . ¡ipy;'; : '».ÍT : ; • n < . •' > ^ ß -:••'.-. - .• > .0<î:î: i'yil . -, l o v v ^ i ' i h '¿.i y!? iff ï M I« ; ."• • ; 1)7 ; ,0 • H'ISJi- i)î'ui:'-i<L"': •') , ?>' 'M i '».n,; L ; '"-.V inuJif't L'sn»;îioqtp.i i n j - í ^ ü i i n i m - • "• •>: i ^ ù n ' ï r t f i fi '¡'?íjj> ôi'i .fj'jtr:iìij/i5 ^íít> , • I ! '/ ! if.í h O <»T i l 'P't n o n if) (»JÍí-rtMÍ V.. .ir M/Iyfií Cjlfi'.ïiru . . 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