Atti
— 21087 —
Parlamentari
LEGISLATURA
XXIV
-
l
SESSIONE
a
-
DISCUSSIONI
-
Camera
TORNATA
DEL
13
dei
Deputati
SETTEMBRE
1919 ,
CCCLXXXVliI.
TORNATA DI SABATO 13 SETTEMBRE 1919
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
ALESSIO
INDI
DEL
PRESIDENTE M A R C O R A.
INDICE.
•
-:V f:V
CONGEDI
21088
DI RISPOSTE SCI'ITTE AD INTERROGAZIONI
E INDICE RELATIVO ,
...
. . . .
R
;
.
21088,21128
D i s e g n i di legge (Presentazione) :
F I T T I . presidente
del
Consiglio
. . .
.
.
.
VISOCCHI, MINISTRO
'
del
Consiglio
.
.
. . .
'CÉLESIA.
,
.
.
.
.
TURATI
.
.
21088-89
.. .
2.1092
.
.
21093^
.
.
. . . .
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
21096
COLAJANNI
21098
CHIESA
PA
LA.
21099
.
.
T
,
.
,
.
.
FBJDÈRZONI
21099"
21100
C o m u n i c a z i o n i del Governo (Seguito e fine
DELLA DISCUSSIONE) \
. . . . . . . . .
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE D'INCHIESTA
.
21101
ISTI-
TUITA CON REGIO DECRETO 1 2 GENNAIO 1 9 1 8 .
21101
ORDINI DEL GIORNO :
PALA.
.
' .
.
.
ABISSO
21101
21101
MERLONI
21103
PISTOJA.
21109
FITTI, presidente
CAROTI
del Consiglio
. . .
. . . . . . 21115
. . . . . . . . .
.
21120
RITIRO DI ORDINI DEL GIORNO :
PAIS-SERRA.
21120
BELTRAMI.
21121
VICINI
21121 -
D E CAPITANI
GRABAU.
.
21121
.
21121
NEGROTTO.
21122
PRESIDENTE
21122
MARAMI . . . . . . . . . . . . . . . .
Tutti gli ordini del giorno sono ritirati ad eccezione di quello del deputato Luciani.
21122
1588
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
21123
21124
V o t a z i o n e nominale (Bisultamcnto) :
Sulla prima parto dell'ordine del giorno del
„
deputato Luciani
21125
L a Gainera approva l a prima parte dell'ordine
del giorno del deputato Luciani.
L a seconda parie dell'ordine del giorno del deputato Luciani è approvata per alzata e seduta.
21108
MARANGONI .
.
BOSELLI.
21088
Interrogazioni :
Fatti di Fiume :
F I T T I , presidente
TURATI .
Pag.
. . .
ANNUNZIO
Pag-
D i c h i a r a z i o n i di voto :
R e l a z i o n i (Presentazione) :
MARCELLO : Aumento degli assegni di congrua
AI PARROCI
PER
21100
—
NORME
LA FRANCHIGIA
—
CONVERSIONE IN LOGGE DEL DECRETO LUOGOTE-
GRAFICA . . . .
.
.
.
.
POSTALE
.
.
.
.
E
.
TELE.
.
.
21101
*
nenzialè concernente l'assunzione temporanea di personale tecnico nell'ammini• strazione postale, telegrafica e telefonica^. 21101
FALLETTI : Conversione in legge del decreto
luogotenenziale col quale si approva il
piano regolatore della città di Torino nella
zona in collina a destra del Po
21101
— Conversione in legge del decreto luogotenenziale portante variazioni nel ruolo
organico del personale del Ministero delle
colonie
21101
COTOGNO : Finanziamento dei consorzi di bonifica. .
21101
— Provvedimenti a favore dei danneggiati
dai terremoti dal 1915 al 1917 . . . . . * 21101
— Credito agli enti agrari del Lazio . . . . 21101
— Modificazioni agli organici dell'amministrazione carceraria
21101
CAMERA : Conversione in legge del decreto
luogotenenziale riguardante il trattamento
daziario delle carni provenienti dall'estero
anteriormente al 1° luglio 1918 . . . . .
21101
— Conversione in legge del-decreto luogotenenziale recante provvedimenti a favore
dei ricevitori e dei commessi del lotto. . 21101
— Riordinamento dell'Amministrazione centrale dell'agricoltura
21101
Atti
Parlamentari
LEGISLATURA XXIY -
—
l
8
Osservazioni e proposte :
Pag.
21101
21101
21101
21101
21101
Lavori parlamentari :
LIITTI, .presidente del Consiglio .... . . .' . 21127
La seduta comincia alle 14.5.
L I B E R T I N I GESUALDO, segretario,
legge il processo verbale della tornata precedente.
(È approvato).
Congedi.
PRESIDENTE. Hanno chiesto congedi,
per motivi di famiglia, gli onorevoli: Toscano di giorni 5; Cassato di 1; per motivi
di salute gli onorevoli: Piccirilli di giorni 6;
Gallenga di 1; e per ufficio pubblico gli
onorevoli: Indri di giorni 4; Miari di 4;
Curreno di 5; Bonino di 5; Sarrocchi di 5.
(Sono conceduti).
Annunzio di risposte scritte
ad interrogazioni.
PRESIDENTE. Gli onorevoli sottosegretari di Stato per la guerra, la marina
e l'istruzione pubblica hanno trasmesso le
risposte alle interrogazioni dei deputati Pavia, Turati, Soderini, Faranda, Pala, Congiu, Ciriani, Venino, Vinaj, YalvassoriPeroni, Bussi, Restivo, Facchinetti, Drago,
Agnelli, Bonino.
Saranno -inserite, a norma del regolamento, nel resoconto stenografico della seduta d'oggi (1);
Presentazione di un disegno di legge.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare
l'onorevole presidente del Consiglio.
NITTI, presidente del Consiglio dei ministri, ministro dell'interno. Mi onoro di presentare alla Camera il disegno di legge :
Provvedimenti sullo stato economico e giuridico degli impiegati dello Stato.
Chiedo che sia inviato alla Giunta generale del bilancio.
(1) Vedi in fine.
Camera dei
—
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL
Modificazioni ai ruoli organici del
personale del Ministero delie finanze, delle
intendenze di finanza, e di altri uffici provinciali dell'Amministrazione finanziaria .
D E N T I C E : Preparazione, vendita e commercio
dei vini. . . . . . . . . .
— Sistemazione delle reti telefoniche . . . .
— Estensione del servizio telefonico
— Proroga del concorso governativo pel paréggio dei bilanci comunali del Mezzogiorno . . . . . . . . . . . . . . . .
CAMERA:
21088
13
SETTEMBRE
Deputati
1919'^" IJ
V
PRESIDENTE. Do atto all'onorevole
presidente del Consiglio dejla presentazione
di questo disegno di legge.
. L'onorevole presidente del Consiglio ha
chiesto che sia inviato alla Giunta generale del bilancio. Non essendovi osservazioni in contrario, così rimane stabilito.
interrogazioni.
PRESIDENTE. Ora l'ordine del giorno»
reca le interrogazioni.
NITTI, presidente del Consiglio dei minisiri, ministro dell'interno. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare
l'onorevole presidente del Consiglio.
NITTI, presidente dei Consiglio dei ministri, ministro dell'interno. Ieri in fine di
seduta, fu presentata sui fatti accaduti a
Fiume un'interrogazione dall'onorevole Marangoni, e oggi ne sono state presentate
altre dagli onorevoli Turati, Colajanni, Pala,
Celesia, Chiesa e Federzoni. Poiché comune
è il desiderio nella Camera di essere informata di quei dolorosi avvenimenti, risponderò subito, se l'onorevole Presidente lo
consente, a tutte queste interrogazioni. (Approvazioni).
PRESIDENTE. Si darà allora lettura
delle interrogazioni presentate su questo
argomento.
L I B E R T I N I GESUALDO, segretario,
legge :
Marangoni, al presidente del Consiglio
dei ministri, « per sapere che cosa c'è di
vero nella notizia giornalistica di una marcia su Fiume di volontari italiani »;
Celesia, al presidente del Consiglio,
« sugli annunciati fatti di Fiume » ; Turati, al Governo, « sui fatti di
Fiume » ;
Colajanni, al presidente del Consiglio,
« per avere notizie sull'impresa di D'Annunzio a Fiume e per sapere quali misure
ha preso il Governo per impedire gravi e
dolorosissime complicazioni»;
Chiesa, al presidente del Consiglio, « per
conoscere ilpensiero del Governo sugli avvenimenti di Fiume che sono protesta suprema per l'onore d'Italia »;
Pala, al presidente del Consiglio, « per
avere, se possibile, schiarimenti sulle u l t i m e
notizie relative a Fiume»;
Federzoni, al presidente del Consiglio, «sui fatti di Fiume».
PRESIDENTE. L'onorevole presidente
del Consiglio ha facoltà di rispondere.
Atti
— 21089 —
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV - l
a
SESSIONE- DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE M A R C O R A .
iQTTI, presidente del Consiglio dei ministri, ministro dell'interno. (Segni di vivissima
attenzione). Ieri, 12 settembre, in un telegramma, di cui chiaramente non si leggeva l'ora,
ma che dovette essere spedito alle ore 13
circa, fu annunziata dal generale Pittaluga
la partenza da Monfalcone di parte di un
battaglione di granatieri, già a Fiume, con
camions, e che 300 giovani del battaglione
fiumano erano partiti per incontrarlo, rigenerale Pittaluga soggiungeva che andava
loro incontro per fermarli, che nessun atto
erasi fino allora compiuto contro gli alleati,
che aveva proibito ogni manifestazióne o
riunione e che avrebbe agito energicamente.
Chiedeva rinforzi di carabinieri.
Alle ore 13.15 il generale Pittaluga teleg r a f a v a che granatieri e arditi con mitragliatrici ed autoblindate, insieme a Gabriele
D'Annunzio, alle ore 11 e tre quarti, riuscendo a rompere ogni resistenza, erano
giunti a Fiume.
Aggiungeva: « L'ordine si va ristabilendo
e io continuo a tenere il comando ». (Commenti).
Alle ore 14.30 un altro telegramma al
Ministero della guerra del generale Di Robilant comunicava la notizia della partenza
avvenuta durante la notte, su 40 autocarri,
di granatieri condotti da D'Annunzio per
Fiume e che il battaglióne fiumano volontario attendeva sulla linea di armistizio.
Aggiungeva che il comando del XVI corpo
d'armata aveva preso le misure per arrestarli; ma, essendo mancato un reparto e
altre truppe della linea di armistizio, ciò
non era avvenuto. Il generale. Di Robilant
ordinava al Pittaluga il disarmo dei soldati
e la riconsegna dei granatieri nelle truppe
della linea di armistizio.
Alle ore 15 il generale Di Robilant, confermando il movimento, lo dichiarava tale
da compromettere la nostra situazione internazionale, e domandava al Governo ogni
appoggio per agire con la massima energia.
Alle ore 15.30 il generale Di Robilant telegrafava al ministro della guerra indicando
le truppe con le quali si proponeva, oltrepassando la linea di armistizio, di agire
contro le truppe che avevano defezionato.
Qualora, egli diceva, non fosse valsa la
persuasione, si disponeva anche ad agire
con energia.
Alle ore 18 il generale Di Robilant, in
ista degli avvenimenti,sospendeva lo scambio di truppe lungo la linea di armistizio
v
Camera dei Deputati
ed ordinava di approntare per la partenza
alcune brigate.
Alle ore 21.30 il Comando dell'ottavo corpo di armata comunicava un'informazione
ricevuta dal Comando di Fiume, che presso
a poco coincide con quello che ho letto.
Alle ore 22.30 il generale di Robilant, accusando ricevuta di un telegramma che
io ¿gli avevo inviato, informava di aver
emanato severe disposizioni, e che stava
procedendo al concentramento delle forze
per una repressione energica. (Commenti).
Soggiungeva che era in corso un' inchiesta
per assodare le responsabilità e che oggi
egli sarebbe stato a Fiume.
Oggi 13 un fonogramma delle 4 del m a t tino del Comando dell'ottavo Corpo d'armata comunicava la partenza per Fiume
del comandante della divisione di assalto,,
del comandante deLraggruppamento d'assalto e del comandante la brigata granatieri per indurre le truppe che si "erano allontanate a desistere dal loro insano j>roposito.
Con altro telegramma, che giunse alle
ore 7.15, lo stesso Comando comunicava 'di
avere avuto notizie dal generale Pittaluga
che alle 3.50 la nave Dante Alighieri partiva,
dopo aver fischiato lungamente, provocato
suono di campane e il risvegliò della popolazione ; ma aggiungeva che era "rimasto a-,
terra un certo numero di marinai e che ili
fiduciario delle truppe inglesi aveva preannunciato l'assalto alle loro caserme, cheperò non si è verificato. (Commenti).
Il tenente colonnello Roncagli, capo di
stato maggiore del generale Pittaluga, ritornando d^ Udine, dichiarava di avere
incontrato a circa 12 chilometri da Fiume
reparti del sesto artiglieria ed il battaglione
ciclisti, già del presidio di Fiume, che ivi
ritornavano. Il generale Fcrreri, comandante le truppe di vigilanza lungo la linea
di armistizio, era. in marcia per fermarli.
D'Annunzio ha avvertito che intendeva
insediarsi nella sede del Comando. (Commenti).
L'ultimo telegramma giunto a mezzogiorno dice che la situazione, crepita m
Fiume dal colpo di mano, si giudica p e r i i
momento grave, perchè nella città si trovano circa 2,000 uomini che vi sono entrati
senza avervi diritto. (Commenti).
Il generale Pittaluga chiedeva istru-.
zioni e aggiungeva di essere deciso ad agire
in tale guisa da evitare conflitti gravi.
Onorevoli colleghi, queste sono le notizie
giunte fino ad ora, ed io ve le ho riferite
r
Atti Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
— 21090 —
I
a
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
nella fredda forma dei telegrammi ufficiali. Non posso però nascondere un profondo senso di amarezza e di dolore. Quanto è
avvenuto mi ha riempito di tristezza, ma
anche di umiliazione, perchè per la prima
volta è entrata nell'esercito italiano, sia
pure per fini idealistici, la sedizione. {Commenti).
L'esercito non ha che un solo dovere e
una sola norma : obbedienza. ( Vive approzioni). Ogni altra parola, ogni altro consiglio, ogni altro suggerimento sono dannosi. (Benissimo! Bravo!) Si t r a t t a dunque
di un tentativo, che dinanzi all'Italia e din a n z i ai nostri alleati, ai quali invio una
parola sincera di saluto, devo dichiarare
deplorevole.
Altra cosa è un'azione di volontari, altra
è la partecipazione di soldati dell'esercito
regolare.
Il soldato che rompe la disciplina, sia
pure per alti fini, è contro la patria. Chi
lo induce, con blandizie, sia pure per fini
non volgari, sia pure per tendenze idealistiche, ad atti di sedizione, mette il soldato
contro la patria. {Approvazioni).
Dunque nessuna parola di indulgenza daparte mia.
Se le nostre aspirazioni adriatiche sono
così vivamente contrastate, è per molteplici
ragioni, ma anche e soprattutto perchè si
lascia credere allo spirito di violenza imperialistica del popolo italiano. (Commenti —
Interruzioni).
Ho dichiarato altra volta,
anzi ripetutamente, come ciò sia ingiusto.
Ma poiché in molti paesi si lasciano accreditare queste idee, ciò che accade non giova
certo a smentire le prevenzioni.
Nessun peggior servizio, dunque, si poteva
rendere alla causa, che t u t t i difendiamo
ed amiamo. -{Approvazioni).
Signori, la virtù non sta nelle facili
blandizie, nell'eccitate il popolo. Nelle ore
del periglio e del dolore la virtù sta nel
saper resistere alle blandizie ed alle debolezze. E non è concependo imprese simili
come un raid, come qualche cosal!ra- il romantico ed il letterario, che si determina
la fortuna del proprio paese. {Vive approvazioni — Commenti a destra).
Una voce a destra. E Garibaldi? ....
NITTI, presidente del Consiglio dei ministri, ministro 'dell'interno. Non confondiamo le grandi con le piccole cose.
SANDRINI. Piume è una grande cosa!
{Approvazioni— Commenti e rumori all'estrema sinistra).
Camera dei üeputati
TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE
1919
NITTI, presidente del Consiglio dei ministri, ministro dell'interno. Il Governo aveva
preso (lo dico senza eufemismi) t u t t e le misure perchè questi f a t t i spiacevoli non si
verificassero. {Commenti). Vedremo a suo
tempo le responsabilità: perchè dai fatti
di Pietralata a questo è t u t t a una serie di
connessioni. {Vive approvazioni — Interruzioni — Commenti prolungati).
E si dovrà sapere (ho già disposto una
inchiesta) perchè ieri, prima ancora che al
Governo d'Italia, siano giunte queste notizie ad uomini che non appartengono al
Governo, ( rivi commenti):
Il Governo, dunque, aveva preso le opportune misure, e queste all'interno del
Regno sono state rispettate.
Dolorosamente in zona di armistizio e
nella zona prossima a questa vi sono stati
alcuni militari, che hanno incoraggiato, sorretto, aiutato e tollerato questi dolorosi
fatti. {Commenti).
Questa è la verità, ed è bene che il paese
la conosca.
.
.
I fatti avvenuti mi hanno profondamente
riempito di tristezza. Ieri il mio collega
ministro della guerra, con un discorso veramente elevato, difendeva qui il nostro
esercito, come io oggi lo difenderò chiudendo questa discussione su Caporetto, che,
pure nella tristezza dei fatti enumerati, è
stata per noi anche ragione di contentezza,
quando abbiamo visto che una discussione,
che pareva dovesse diventare così torbida,
si è svolta con serenità, e l'esercito ha avuto da parte di tutti, anche degli avversàri, la meritata lode.
Ieri, dunque, il ministro della guerra diceva che in Italia fenomeni di militarismo
non erano mai avvenuti. Sono dolente di
dovere constatare oggi che questi fenomeni
sono avvenuti ora per la prima volta. {Approvazioni — Commenti).
Non mi 'preoccupo del peso di nessuna
responsabilità. Il Governo è al suo posto,
ha preso, lo ripeto, t u t t e le misure, ed il
fatto
presto isolato.
Ma mi preoccupo, onorevoli colleghi,
della responsabilità nostra di fronte al
mondo.
Signori, la follìa. dilaga, soprattutto in
coloro, che più dovrebbero sentire il peso
della responsabilità. {Vive approvazioni —
Commenti).
Dopo la guerra combattuta e vinta contro la Germania e l'Austria, molti di coloro,
che spinsero alla guerra, ora parlano con
disinvoltura di fare altre guerre e con i
Atti
— 21091 —
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV - l
a
Camera dei Deputati
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9
Feci sentire tutto il profondo periglio
loro atteggiamenti le preparano con spaventevole leggerezza. (Approvazioni — Com- della patria, feci sentire che questa-Italia,
con i suoi 500 mila morti, non la dobbiamo
menti).
Mancare agli impegni verso gli alleati, perdere per le nostre follie, per i nostri
non rispettarli, intervenire con atti di vio- rancori o per il nostro sport. (Vivi applausi).
lenza, quando le sorti d'Italia sono in con- E mi offende la voce, diffusa e telegrafata
testazione, tutto ciò è triste e non è senza all'estero, che.il Governo d'Italia abbia, se
non incoraggiato, tollerato queste imprese.
grave pericolo per l'Italia.
Coloro, clie ancora ieri spingevano a pro- Il Governo d'Italia non le ha tollerate !
teste ed atti insani contro la Francia, con- (Bravo !)
tro gli Stati Uniti d'America, senza il cui
E un infortunio, è un doloroso evento,
diretto aiuto l'Italia non potrebbe resistere che è caduto sul nostro capo, di cui noi
in questa lotta nè rinnovarsi, ed eccitano gli non abbiamo alcuna colpa.
animi in nome della patria, sono folli e
Senza volere, infatti, anticipare alcuna
tradiscono gli interessi della patria. (Benis- difesa, di cui non ho bisogno, devo avsimo! Bravo!)
vertire che avevo già richiamato l'atL'Italia deve ricomporsi, e per la sua tenzione dell'autorità militare sull'argostessa grandezza, per il suo stesso avvenira mento, e mi era stato detto che di nessuna
ha bisogno di serenità, di lavoro, di pace cosa dovevo preoccuparmi. Debbo perciò
all'interno e deve dare all'estero affida- andare a fondo di %uesta affermazione;
mento di meritare il efedito di cui ha bi- perchè non si ha il diritto, da parte di al-,
sogno.
cuno, di compromettere la tranquillità e
Chiunque parla diverso linguaggio, chiun- l'avvenire del paese con tanta disinvoltura.
que con fatuità, sia che parli alle folle opeOnorevoli colleghi, vi dicevo che tutte
raie per provocare scioperi o impoverire le misure sono state prese. Stamane infatti
ancora l'esile produzione, sia che spinga ad è stato disposto perchè il Comando sia oravventure perigliose, sia che ecciti l'Italia dinato in guisa che nessuna debolezza si
contro i paesi amici, è un avvelenatore che verifichi, perchè sarebbe grave errore farsi
inquina tutta la vita del paese. (Bravo!)
vincere da falsi sentimentalismi, comproVi parlo, o signori e colleghi, con una mettendo l'avvenire del proprio paese. Solo
profonda, sincera emozione. Non facile al gli epuloni della vita, gli uomini delle
facile pianto, perchè l'occhio che piange avventure galanti, mi possono rimprovenon vede, non facile alla commozione, rare la preoccupazione delle cose matevi assicuro, onorevoli colleghi, che sono in riali ! Quale umile cosa pensare alla aliquesto momento profondamente turbato, mentazione del nostro popolo ! Supporre
perchè vedo tutto il male che è stato fatto che si possa impedire un'avventura romanall'Italia, perchè sento tutta la profonda tica solo perchè questa non ci faccia arrivare
umiliazione delle dichiarazioni sincere che il carbone, il grano o i grassi ! Come si soroggi debbo fare ai nostri alleati. (Appro- ride ! Ebbene chi sorride, se non è stolto,
è folle; perchè, abbiatelo chiaro in mente,
vazioni — Commenti).
Voglio che essi sentano e sappiano e lo abbia chiaro il paese, l'Italia per la
che le nostre democrazie devono combat- sua situazione non potrebbe resistere ad
tere insieme nuove lotte per la civiltà e una politica di avventure, senza cadere
per la giustizia, ma che niuna lotta fratri- nella miseria e nella più profonda anarchia.
cida, sia pure di sentimenti, deve venire
Coloro, dunque, che per sport o per esalfra noi. (Vive approvazioni).
tazione, o sia pure per patriottismo, spinOggi dunque più che mai rivolgo una gono quelle povere anime dei nostri fratelli
Paiola di simpatia e di fiducia ai nostri al- di Fiume, andando a recitare una parte
leati, quale che sia il loro atteggiamento che non definirò, in questa traversa via,
in alcune questioni che più ci interessano.
spingono i nostri dolenti fratelli, non alla
Io non sottoscrissi alcun patto che desse loro rovina soltanto, ma alla rovina d'Icittà italiane alla Croazia (Applausi— Com- talia.
menti) ; non devo dunque difendere alcun
Bisogna dunque reagire, bisogna dare al
passato errore.
popolo nostro la coscienza della sua responIo non eccitai mai le masse, spingendole a " sabilità. È finito il tempo delle avventure
sogni che non potevo realizzare; ma parlai inconsiderate. (Approvazioni — Commenti).
loro, nella umiltà della mia persona, parole E fin quando sarò a questo posto non le
tollererò. Se un'avventura, che mi è caverità, come potei.
Alti Parlamentari
LEGISLATURA X X I V -
— 21092 —
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
Camera
TORNATA DEL 1 3
dei D-eyutan
SETTEMBRE
1919
pitata oltre confine può avermi sorpreso, 1
P R E S I D E N T E . L'onorevole Marangoni
ultre saranno represse. (Bene!).
ha facoltà di dichiarare se sia sodisfatto.
M A R A N G O N I . Onorevoli colleghi. QuanDa tre mesi sto assistendo ad una condo ieri sera presentai la mia interrogazione,
nessione di fatti, che, cominciati coi tumulti
appena a conoscenza di quanto avveniva,
nelle strade e con eccitazioni insane, conio "ritenevo di interpretare l'animo vostro,
tinuati attraverso spedizioni per prendere
l'ansia che si diffuse generale in quest'Aula.
pubblici edifìci e dominare la città di Roma
Nè certo la mia mossa poteva essere de(come l'avventura di Pietralata), finiscono
terminata da scarso sentimento di simpatia
• con fatti, i quali, come questo, hanno moverso la città di F^ume. Anche noi ben posventi profondamente sentimentali, ma ansiamo dire di non avere non soltanto firmati
che estremamente pericolosi. (A'ppr ovazioni).
dei t r a t t a t i che consegnavano la veneziana
. V a d a dunque dal Parlamento al popolo,
città di Piume al suo sobborgo croato, ma
SÌ tutto il popolo d'Italia una parola di afdi non aver nemmeno approvato quel tratfidamento, ed agli alleati una espressione di
tato, allorquando se ne ebbe notizia in
solidarietà, con la dichiarazione che questi
quest'Aula.
f a t t i da niuno di noi sono approvati.
Personalmente io ricordo di avere il
Una rapida inchiesta è stata disposta
1° maggio di quest'anno sopra una pubsulle responsabilità civili, ed una inchiesta
blica piazza di Trieste rivendicato il dimilitare sulle responsabilità militari ; e
ritto di autodecisione per la città di Fiume
queste responsabilità speriamo di raggiuntra gli applausi di migliaia di operai sociagerle, perchè coloro, i quali hanno così inlisti della c i t t à di Trieste.
consideratamente agito, non hanno ben
Ma, onorevole Nitti, .non vi eravate acservito la patria. (Approvazioni).
corto che la campagna giornalistica che da
I soldati, molti di quei fanciulli, che
parecchie settimane si andava facendo, lahanno così inconsideratamente agito, sono
sciava prevedere quello che ieri è avvenuto ?
stati ingannati. Si è fatto creder loro che
Proprio gli organi di quegli uomini che edovevano tornare a P i u m e : la buona fede
rano maggiormente responsabili del tentadi molti è stata sorpresa, e 'per questi
tivo di croatizzazione di Fiume, oggi tensoldati dobbiamo applicare l'articolo 138
tavano di ridestare i sentimenti italiani-didel Codice penale per l'esercito, che li
solidarietà per Fiume, la pretesa di otteconsidera come disertori se nei cinque
nerne ad ogni costo la italianità, quando
giorni non si presenteranno. (Commenti aniquegli uomini e quei giornali dovevano- esmati).
sere i primi a conoscere i risultati della
Vada dunque dal Parlamento l'invito
Conferenza di Parigi, dovevano sapere clie
a questi fanciulli nostri, che sono stati in
sopra tutto per loro colpa l'italianità di
t a n t a parte ingannati, di ritornare al loro
Fiume era diventata un sogno irraggiungiposto e non fomentare una lotta che deve
bile.
(Commenti).
considerarsi pericolosa e fratricida. ( V i v e
Onorevole Nitti, voi vi siete affidato alle
approvazioni).
notizie che vi venivano da fonte militare,
Né dopo ciò avrei altro da aggiungere,
dai capi dell'esercito chiamati a comanse non sentissi di dovere in questo momento
dare le nostre forze sulla linea dell'armirivolgermi ai lavoratori d'Italia, agli opestizio o poco più in qua. Io non voglio cerrai, ai contadini. E spero di avere t a n t a
tamente rivolgere a quelle persone un'acvoce che essa giunga fino alla loro anima,
cusa, che riterrei assolutamente i m m e r i t a t a ,
perchè mi aiutino..
di slealtà, ma la mentalità di quella gente,
la loro acutezza intellettuale, balzano così
In questi momenti l'Italia ha bisogno
evidenti da tutte le pagine della C o m m i s di pace e di unione, e deve volere la pace
sione d'inchiesta, che un uomo veramente
,con ogni sforzo, con ogni volontà. I l popolo
acuto, e veramente intelligente come voi
non vuole nuove guerre: il popolo col suo
siete
aveva il dovere di c o n t r o l l a r e
contegno fermo e austero impedirà ogni
po' più profondamente quelle notizie di
perigliosa avventura. Io mi rivolgo dunque
fonte militare.
alle masse anonime, agli operai e ai contadini perchè la gran voce del popolo venga
Ebbi già occasione, onorevole Nitti, di
ammonitrice a tutti e tutti spinga sulla via
deplorare come poco felice anche la s c e l t a
della rinunzia e del dovere. (Vivissime
apdella persona che avete destinato a r e g g e r e
provazioni — Vivissimi e prolungati
applausi
il governatorato civile di Trieste. (Com-— Commenti
prolungati).
menti). Non avrei voluto essere buon P r 0 "
Atti
— 21093 —
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
l
8
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
feta, m a mi p a r e invece clie i f a t t i documentino p u r t r o p p o q u a n t o quelle mie previsioni fossero e s a t t e .
A ogni m o d o , i sintomi vi e r a n o in t u t t a
Italia; c ' e r a n o i giornali che c o n d u c e v a n o
la c a m p a g n a , gli u o m i n i che la capeggiavano, c ' e r a n o dei r e p a r t i m i l i t a r i i f q u a l i
a v e v a n o a s s u n t o in t u t t e le occasioni u n
abito di r i v o l t a a p e r t o . E ieri a n c o r a , f d a l
banco del G o v e r n o , si è f a t t a l'apologià'
di questi r e p a r t i m i l i t a r i , che p r e p a r a v a n o
l'insurrezione e la p r o p a g a n d a v a n o in mezzo alle a l t r e t r u p p e !
Onorevoli colleghi, a b b i a m o t r o p p i ricordi l e t t e r a r i nelle n o s t r e t r a d i z i o n i per
poter insorgere, per impulso o per principio, c o n t r o questi a t t i di ribellione sdegnosi e generosi. Ma a n c h e queste g r a n d i
gesta della storia h a n n o le loro epoche.
Il m o v i m e n t o di A s p r o m o n t e , c o n d o t t o da
Giuseppe G a r i b a l d i e n o n da Gabriele;
D ' A n n u n z i o , {Commenti) si rivolgeva c o n t r o
l'esercito borbonico... ( V i v a ilarità — Interruzioni).
È f u o r i luogo t a n t o r u m o r e per un lapsus
Unguae, che mi h a f a t t o dire A s p r o m o n t e
invece di M e n t a n a . . . ('Vivissima ilarità —
Rumori
prolungati).
Onorevoli colleghi! P e r la g r a v i t à dell ' o r a e d e l l ' a r g o m e n t o v o r r e i p r e g a r v i di
non s o t t o l i n e a r e con u n a i l a r i t à così prol u n g a t a questi la-psus linguae (Commenti —
•Interruzioni)
che sono s o p r a t t u t t o c a u s a t i
dai v o s t r i r u m o r i e dalle v o s t r e i n t e r r u zioni. V e n i a m o a l l ' a r g o m e n t o che è degno
di t u t t a la n o s t r a a t t e n z i o n e e di t u t t a la
nostra serietà.
Il Governo n o n h a a b b a s t a n z a preveduto quello che s t a . a v v e n e n d o e quello che
abbiamo ieri d e p l o r a t o , e mi a u g u r o che,
dopo non a v e r s a p u t o p r e v e d e r e , n o n voglia ora r e p r i m e r e con t r o p p a asprezza, p e r
non c o n v e r t i r e la p a r o d i a del gesto garibaldino in u n m a r t i r i o di q u a l u n q u e genere. •
Noi n o n vogliamo più sangue, onorevole N i t t i , s o p r a t u t t o n o n v o g l i a m o v e d e r e
spargerg s a n g u e di f r a t e l l i , quello che lascia le t r a c c i o più dolorose nella storia di
un p a e s e ! ( A p p r o v a z i o n i ) .
B e n e a v e t e i n v o c a t o q u e l l ' a r t i c o l o del
codice m i l i t a r e , d i m o s t r a n d o p r o p o s i t i civili che ogni b u o n i t a l i a n o a p p r o v e r à . Ben
dovete, f a r c o m p r e n d e r e a t u t t i i c i t t a d i n i
che l ' I t a l i a già t r o p p i l u t t i , t r o p p i d a n n i
ha d o v u t o subire per la g u e r r a . Q u e s t a è
l'ora della p a c e , q u e s t a è l ' o r a della ricostruzione economica del paese, ed io che
Camera
TORNATA DEL 1 3
dei
SETTEMBRE
Deputati
1919
conosco F i u m e , o signori, ben vi posso dic h i a r a r e che i fiumani, v e r a m e n t e di sentim e n t i italiani, che i fiumani, i quali sono
dei b u o n i italiani, s a r e b b e r o i p r i m i a d insorgere c o n t r o questi t e n t a t i v i , se la possibilità di r e a l i z z a r e oggi le loro a s p i r a z i o n i
dovesse c o s t a r e n u o v i l u t t i e n u o v i d a n n i
al n o s t r o paese.
P R E S I D E N T E . L ' o n o r e v o l e Celesia h a
f a c o l t à di d i c h i a r a r e se sia s o d i s f a t t o .
C E L E S I A . Onorevoli colleghi ! Sento in
q u e s t o m o m e n t o t u t t a la g r a v i t à e t u t t a
la r e s p o n s a b i l i t à di qualsiasi p a r o l a pron u n z i a t a qui d e n t r o , a n c h e da u n u o m o
m o d e s t o , q u a l e sono io, che p a r l a p e r proprio c o n t o . Ogni p a r o l a d e t t a qui dent r o , a n c h e dal più m o d e s t o di noi, può
a v e r e più grave, più d u r a t u r a ripercussione di quella che n o n potesse a v e r e in
ogni a l t r a c i r c o s t a n z a , a n c h e d u r a n t e la
g u e r r a . Quindi assicuro la C a m e r a che p r o curerò, per q u a n t o posso, di essere b r e v e
e preciso, anche a costo di f a r m i dire da
t a l u n o che sarò s t a t o arido, soffocando gli
slanci del s e n t i m e n t o .
O n o r e v o l e p r e s i d e n t e del Consiglio, io
c o m p r e n d o l ' a t t e g g i a m e n t o del Governo,
m a n o n a p p r o v o però t u t t e le a f f e r m a z i o n i
che ella h a f a t t o in questo m o m e n t o . {Interruzioni)
Onorevoli colleghi, n o n è il caso di int e r r u z i o n i , n o n f a t e c r e d e r e Che il P a r l a m e n t o sia d i v e n t a t o u n dui) socialista.[{Commenti air estrema sinistra — Rumori).
L a s c i a t e c i p a r l a r e , n o n c r e a t e delle presidenze a l l ' i n f u o r i di quella legale, e v e d r e t e
che saremo t e m p e r a t i nelle n o s t r e parole.
Se l ' o n o r e v o l e iTitti ha v o l u t o r i p e t e r e
oggi quello che un p r e s i d e n t e 'del Consiglio
diceva m o l t i decenni fa, nel P a r l a m e n t o
i t a l i a n o , cioè « se a l c u n o si a t t e n t e r à di
venir m e n o alla lealtà dei p a t t i e di violare le f r o n t i e r e da cui ci deve a l l o n t a n a r e
l ' o n o r e della n o s t r a p a r o l a , il Ministero
n o n lo p e r m e t t e r à in a l c u n m o d o », se questo ha v o l u t o dire l ' o n o r e v o l e N i t t i , ebb e n e io lo a p p r o v o .
Vi sono e vi possono essere sacrifizi dolorosi che possono g i u s t a m e n t e f a r n a s c e r e
la reazione nel popolo, m a che u n G o v e r n o
onesto d e v e r i s p e t t a r e , se vi sono più imm e d i a t i interessi n a z i o n a l i da d i f e n d e r e .
E b b e n e , signori che sedete al G o v e r n o
d ' I t a l i a , f a t e r i s p e t t a r e questi p a t t i , f a t e
r i s p e t t a r e questi interessi ; m a voi n o n dov e t e p r o n u n z i a r e n e s s u n a p a r o l a che colpisca ed abbassi u n sacro s e n t i m e n t o i t a liano, che p o c h i giorni fa a n c o r a ci f a c e v a
Atti
— 21094 —
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
1 » SESSIONE -
DISCUSSIONI -
qui gridare col vostro plauso : « V i v a Fiume
italiana ! » (Approvazioni — Commenti all'estrema
sinistra).
Hanno applaudito anche dai vostri banchi, signori dell'estrema socialista !
Voi, onorevole Nitti, a v e t e parlato del
p a t t o di Londra. N'ori mi p a r e v a il memento di parlarne ! (Rumori a sinistra —
Approvazioni — Commenti).
Ma poiché qui ne a v e t e parlato, lasciate
dire a me, che non ho la veste per difenderlo quanto merita di essere difeso, che se
quel p a t t o fu f a t t o in tempi in cui condizioni internazionali diversissime
(Eumori
— Commenti) p o t e v a n o anche fare interpretare diversamente gli interessi d ' I t a l i a ,
(Rumori) non è questa una buona ragione,
perchè oggi nel P a r l a m e n t o italiano si facciano rinunzie che nessun popolo può fare
all'integrità sua nazionale. (Approvazioni —
Commenti).
Onorevoli colleghi, non vi è nessun p a t t o
internazionale, nessuna parola di E e , nessun giuramento di ministro, che possano violare le leggi della natura ! (Bravo !)
I diritti delle nazioni sono inalienabili,
eterni. Quello che è italiano resterà italiano
in eterno, se anche t u t t e le Conferenze di
P a r i g i volessero negarlo. (Vive approvazioni
— Applausi — Commenti).
Orbene, onorevole presidente del Consiglio, mentre in massima, lasciando naturalmente al Governo la piena responsabilità delle sue decisioni, io a p p r o v o nella
sostanza ciò che avete detto, doversi difendere i p a t t i e doversi tutelare i maggiori
interessi, dal momento che vi sono immediati e più forti interessi materiali italiani
da salvaguardare ; permettete però che io
v i dica che non condivido e non a p p r o v o
talune delle vostre affermazioni.
L ' o n o r e v o l e ISTitti ha accennato, sia pure
riferendola come opinione d'altri, al)a violenza imperialistica italiana... (Interruzioni).
N I T T I , presidente del Consiglio dei ministri, ministro ' dell' interno. Non ho detto
questo. C E L E S I A . E l l a , lo ha riferito come opinione d'altri. E d io non ho detto che sia
opinione sua ; ho detto che l'onorevole Nitti
ha ricordato, non come pensiero suo, ma
come affermazione f a t t a da altri, fuori di
Italia, il violento imperialismo italiano.
Orbene sia permesso a me, che sono venuto a^questa parte della Camera nel mo- mento in cui ho creduto che bisognasse
difendere maggiormente gli interessi della
ormai p r o c l a m a t a e a v a n z a t a guerra ita-
S
Camera dei Deputati
TORNATA DEL 1 3
SETTEMBRE
1919
liana, sia permesso a me di dire, in questo
momento, che non ho mai un solo momento
nutrito alcun sentimento imperialistico, ma
solo la ferma fede che questa unità d'Italia
che perseguiamo da 60 anni, dovevamo
questa v o l t a raggiungerla. E se oggi non
la raggiungeremo, piangeremo su questa ultima foglia dello storico carciofo che non
abbiamo oggi p o t u t o digerire. (Rumori —
• Commenti
prolungati).
P e r d o n a t e la similitudine, ma voi sapete
che non è mia bensì di un grande personaggio i t a l i a n o : se non me, perdonate luit
Orbene, anche se oggi, di fronte a maggiori e più alti interessi, noi dobbiamo fare
questo sacrifìcio, lo faremo, ma salviamo
le ragioni ideali della nazionalità italiana.
Inscriviamo, sia pure con inchiostro rosso,
sui registri della storia questa grande nostra riserva, che F i u m e è e deve essere ital i a n a . (Vive
approvazioni—'Commenti)'.
V o i a v e t e detto, onorevole presidente
del Consiglio, che v e d e t e nel f a t t o del quale
stiamo discutendo l'espressione di un fenomeno di militarismo. Consentite a me di
esprimere una opinione affatto contraria.
E d esprimendola lasciate che la mia memorià ritorni a quell'applauso unanime indirizzato ieri da t u t t i noi, col tacito consenso della opposta parte della Camera, al
ministro della guerra, il quale, ripetendo
anche „vostre espressioni, diceva : in Italia
si può parlare di spirito militare ma non
di spirito di militarismo. (Commenti all'estrema sinistra).
Non v i è in questa gesta di Fiume, che
può essere eccessiva nei suoi effetti immediati; ma che ha profonde radici in un alto
sentimento nazionale, non vi è neppure il
più lontano sospetto di spirito militarista.
Così io penso, e se pensassi diversamente
non esiterei a parlare in modo diverso. Ricordiamo, onorevoli colleghi, quel che noi
abbiamo fino a pochi giorni fa detto qui
dentro. Ricordiamo quel che anche un presidente del Consiglio, che di poco ha preceduto l'onorevole Nitti, diceva in una pubblica concione tenuta alla stazione di Termini.
I l Governo, onorevole Nitti, ha una cont i n u i t i nello S t a t o , e certo alla memoria m
un uomo come voi di alto ingegno e profondo cuore e patriottismo non può sfuggire quella affermazione, che noi t u t t i abbiamo applaudito e sentito.
Se anche il c a d a v e r e d'Italia... (Commenti, proteste, rumori). Non sono parole
mie, ripeto forse male un concetto splendi-
Atti
Parlamentari
—
21095
—
Camera dei Deputati
LEGISLATURA XXIY - la SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA BEL 13 SETTEMBRE 1919
damente reso dall'onorevole Orlando quan- dei più grandi nostri filosofi, che noi oggi rido era presidente del Consiglio, e lo ricordo scontriamo profondamente vera : le cose ua spiegazione dei fatti avvenuti... (Rumori). mane, fuori del loro stato naturale, non vi si
Se anche il cadavere d'Italia (Rumori) ap- adagiano, e se adagiate non vi durano. Se
pestasse col suo puzzo il mondo, noi sa- Fiume oggi è una cosa umana fuori del
remmo contenti, pur che fossero salve le ra~ suo stato naturale, si persuada tutta la sapienza internazionale che noi potremo e
gioni nazionali d'Italia.
Ora, onorevoli colleghi, quando queste- dovremo forse, per lealtà di patti, rinunaffermazioni si fanno dal Governo, quando ciarvi fin dove e quando potremo, ma che
questi sentimenti dilagano e nobilmente nel registro della storia noi abbiamo una
dilagano nell'intero paese, quando l'intera volta per sempre, se occorre col sangue,
Camera si solleva e plaude al grido di Viva registrato la nostra protesta, la santità
Fiume, come volete voi essere troppo severi della nostra causa nazional<Ò: (Approvazioni
con quei giovani che si sono lasciati at- — Commenti — Interruzioni alVestrema sitrarre dal nobile miraggio di compiere fi- nistra).
Onorevoli colleglli, datemi atto che ho
nalmente l'unità della patria? (Vive approascoltato sempre con deferenza i vostri
vazioni — Applausi).
Onorevoli colleghi, non dobbiamo e non oratori, datemi atto che un Parlamento
possiamo, in questo momento grave e diffì- come il nostro si onora di aver sempre lacile per noi, non ricordare quale sia stata sciata alle minoranze ampia e libera parola^
l'espressione del pensiero nazionale fino a e perdonate se ancora per pochi momenti
voglio intrattenere la vostra attenzione.
poco tempo fa.
L'onorevole Nitti ha detto che il fatto
Quando un sentimento è stato così profondamente sentito e radicato nel paese, di cui oggi stiamo discutendo è il primo
e quando in antitesi a questo nobilissimo che si verifica nel nostro Paese e nel nostro
sentimento, a questa propaganda, a que- esercito. Non è esatto. Ricordate che nelsto intendimento, a questo scopo nazionale, l'occasione di quell'Aspromonte che fu, onq,noi leggiamo, e non so se sia vero, che la revole Marangoni, non contro armi borboConferenza di Parigi non sólo ci preclude niche, ma contro armi italiane (Rumori alle vie della italianissima Fiume, ma, quasi l''estrema sinistra), in quell'occasione, in
aggiungendo il danno alle beffe, ordina una città della Sicilia, marinari italiani si
che sia disciolto il Consiglio nazionale di svestirono della divisa regia per indossare
Fiume e affida agli annamiti e ai maltesi la camicia rossa.
la polizia della città di Fiume (Vivi comIn una cosa son di accordo con l'onomenti), perdonate perdio ! a questo senti- revole Marangoni. La grandezza che gli
mento italiano che si ribella nell'animo eventi della storia e la lontananza degli
nostro, perdonate a quei soldati che s o q o anni hanno giustamente dato ai grandi eroi
stati gli eroi del Carso e delle Alpi, e che e ai grandi uomini di quell'epoca, non deve,,
di fronte alla pace melliflua dell'oggi sen- anche per riguardo a noi stessi, essere patono di essere non dei fantocci vestiti da ragonata agli uomini moderni che, se sasoldato, ma uomini che sentono e amano ranno stati grandi o piccoli, dirà la storia
mtensamente la patria. (Commenti).
futura. Io intanto considero sempre grande
E se hanno ecceduto, il Governo li ri- colui che dimostra di essere pronto a sachiami come deve, ma non si domandino crificare la vita per una idea; dirà la storia se
nè pene, nè Codice penale, come ha fatto saranno stati grandi i contemporanei come
l'onorevole Marangoni, nè si pronuncino furono grandi gli antichi. E però, in questo
Parole che sarebbero un'offesa per la ci- senso adoperando la frase si parva licei
viltà e per l'anima italiana. (Commenti).
componere magnìs, esprimo un mio pensiero:
Do atto all'onorevole Nitti della nobiltà il sentimento è grande ugualmente quando
della sua invocazione. L'onorevole' Nitti è uguale negli scopi, in tutti i tempi e in
ha parlato dell'articolo del Codice penale tutti i momenti. Allora ad Aspromonte più
accennando alla fiducia che quei soldati grande era la posta, forse minorejl pericolo
ritornino in Italia, ma, in questa occasione, ma uguali erano e sono gli ardimenti delle
di Codice penale non deve parlarsi.
persone: oggi può essere più piccola la poDel resto, onorevoli colleghi, consentite sta, più grande il pericolo che noi corriamo.
anche a me, che non sono filosofo, di in- - Ma il sentimento nazionale, l'anima, la fede
vocare una volta tanto la massima di uno • di quei giovani che sono corsi a Fiume, sono
?
— 21096 —
AJ/i Parlamentari
LEGISLATURA
XXIV
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1® S E S S I O N E -
DISCUSSIONI -
in t u t t o e per t u t t o uguali a l l ' a m m a l a i
sentimento, al sangue di coloro che sono caduti ad Aspromonte e a Mentana,
E permettete, onorevole Nitti, che io
concluda dicendo a v o i : , t u t e l a t e col vostro senno, sotto la vostra responsabilità,
t u t t i i grandi interessi d'Italia, ma f a t e sì
che non dobbiamo assistere al ripetersi di
Aspromonte, o anche solo di M e n t a n a !
>{Approvazioni — Commenti).
P R E S I D E N T E . L'onorevole Turati ha
f a c o l t à di dichiarare se sia soddisfatto.
T U R A T I . Non mi sembra questa l'ora
dèi chiassi, delle aspre intolleranze, delle
incomposte ilarità. Per conto mio, non dirò
parole gravi. I f a t t i sono troppo g r a v i di
per se, perchè giovi appesantirli con la
asprezza delle parole. Quando nói vediamo
M'ora delle grandi espiazioni calare e gravare sempre più sui partiti e sui Governi,
sui partiti e sui G o v e r n i che di ciò che avvenne ed a v v i e n e sono i responsabili, nessuna partigianeria ci consente di esserne
lieti, perchè, pur troppo, di questa preveduta e fatale espiazione, la v i t t i m a vera e
maggiore non saranno i partiti ed il Governo, ma sarà il Paese.
Le parole di amarezza e di dolore, che
10 credo sincero, et poiir cause, pronunciate
testé dall'onorevole M t t i , non miravano
soltanto a sceverare la responsabilità personale sua e del suo Governo da quelle
più v a s t e precedenti : sono certo che esse
m i r a v a n o molto più alto. Sgraziatamente
rimane dubbio se la sua sincerità sarà ugualmente creduta all'estero. Non senza ragione
siamo reputati i nipoti di Machiavelli, e
non del vero Machiavelli, ma di quello artef a t t o e volgare della leggenda. E forse sarà
n o t a t o che voi foste oggi applaudito in
q u e s t ' A u l a da troppi c h e . n o n a v e v a n o il
diritto di applaudirvi, e non lo foste proprio
da coloro che più dovettero sentire il profondo consenso del loro spirito colle vostre
parole.
V o i avete parlato di t r a d i m e n t o della
patria. E a noi veniva f a t t o di pensare se
11 tradimento è proprio cominciato soltanto
oggi o se non ha troppi precedenti. Del
resto, lo stesso-discorso dell'onorevole Celesia t r a d i v a la repugnanza della sua coscienza a separarsi, nell'ora della disapprovazione, nell'ora del pericolo, da uomini e
d a metodi che egli e la parte sua a v e v a n o
c o v a t i , fomentati, difesi, creati fino a ieri.
C E L E S I A . Non è così !
T U R A T I . Comprendo come debba essere difficile lanciare oggi parole di oltraggio
Camera dei
TORNATA DEL
13
SETTÈMBRE
Deputati
1919
e di rinnegamento su quel Gabriele D'Annunzio, che a v e t e così a lungo esaltato e
di cui tanto vi serviste. V o i non potete dimenticare nè far dimenticare che egli fu la
v o c e vostra e del Governo nei momenti terribili in cui la guerra si scatenò, e sempre
di poi quando si t r a t t ò di assalire, di vilipendere chi si fece consigliere di prudenza,
chi non volle essere il complice della vostra
menzogna o della vostra follia. E r a ancora
il vostro poeta quando-in R o m a , uscito appena dal Gabinetto dell'onorevole Orlando,
allora presidente del Consiglio, pronunciava
quel discorso contro Wilson nel quale dando saggio di quegli stessi delicati sentimenti verso la donna che gli a v e v a n o dett a t o JlFuoeo ed altri romanzi- f a c e v a quanto
era i n ' s u o potere per mettere l'Italia in
lotta contro il N o r d - A m e r i c a . Il fatto di
Fiume non fa che proseguire le giornate
radiose dell'infausto maggio che dischiuse
la guerra.
Di fronte a questi n u o v i atti di violenza, degni degli Stati balcanici e delle repubbliche dell'America meridionale, non possiamo non constatare ciò che d'altronde cons t a t a v a testé l'onorevole Nitti quando accennò ai f a t t i di Pietralata- e ad altri simili incidenti: una perfetta continuità di inspirazione e di metodi, che dura da ormai cinque
anni. A b b i a m o visto un manipolo di agitatori, pretesi monopolisti dell'amor di patria, in nome di interessi, nazionalisti forse,
non certo nazionali, tollerati, secondati, lusingati dal Governo, custoditi e difesi dalla
censura, tenere in loro servaggio il paese
come fossero essi soli investiti di una missione divina; e sono quei medesimi che oggi
v i rendono questi delicati servizi. Questo
è il peso che oggi g r a v a l'anima vostra, e
la sconfessione è, per lo meno, tardiva.
•• A R R I V A S E N E . Sono quei sistemi che
ci hanno dato la v i t t o r i a !
T U R A T I . Ci hanno dato anche Caporetto e ci danno l'isolamento diplomatico
e i trionfi di Parigi e la minaccia perpetua
della guerra civile. Non c'è sostanziale differènza fra la p r o p a g a n d a di odio e di violenza che sboccò negli assassinii e negli assalti di Milano, dei quali, con gran dispetto
di un giornale meridiano e serotino di Roma,
mi occupai nelle interrogazioni di queste ultime tornate, e la propaganda di ribellione
di cui stiamo discorrendo; fra l'impunita
aggressione alla casa di un giornale e di
un partito, e questi fatti, coi quali s'incendia,
con uguale leggerezza, la casa della patria.
Non mi indugerò sulle piccole imnie-
e-
"
~
Atti Parlamentari
LEGISLATURA X X I V -
-
*
— 21097 —
la
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
diate responsabilità. Onorevole Nitti, quando leggevate quella filatessa di telegrammi
delle ore 2, delle ore 6, delle ore 8, ecc.,
<ìke n a r r a v a n o di interi r e p a r t i militari, in
piena zona di armistizio, a v v i s t a t i , inseguiti e non mai raggiunti, per un t r a t t o di
oltre cento chilometri, io mi d o m a n d a v o
se abbiamo un Governo, se abbiamo un'Autorità militare, se non siamo in pieno ambiente di operetta, se i carabinieri di Gffenbach hanno -preso possesso dei nostri
Comandi, o se invece questa acquiescenza
0 questa i n e t t i t u d i n e non sia segno di complicità volontarie, che si vogliano dissimulare, da p a r t e non certo del Governo, ma
di suoi dipendenti altolocati e responsabili.
Ma, onorevoli colleghi, ho sentito parlare qui di motivi sentimentali che bisogna
rispettare: si evocarono ricordi garibaldini,
si parlò dei Mille di Marsala, di Mentana,
di Aspromonte. Vorrei" essere n a t o in t e m p o
per aver p a r t e c i p a t o a quelle imprese, onde
poter sorgere a difesa del m o v i m e n t o garibaldino. {Commenti). Forse vi è qualche
lieve differenza di t o n a l i t à politica e morale f r a la persona di Giuseppe Garibaldi
e quella di Gabriele R a p a g n e t t a ! ( Vivi commenti — Rumori).
A R R I V A S E N E . Lei non ci sarebbe andato con Garibaldi..Glie lo assicuro ! (Proteste alVestrema sinistra — Commenti).
T U R A T I . I n f a t t i all'epoca di M e n t a n a
avevo scarsi dieci anni. Ma, a p a r t e la mia
persona, che non c ' e n t r a a f f a t t o , è lecito,
dicevo, pensare che i tempi e le circostanze
siano a l q u a n t o m u t a t i ; che, f r a lo S t a t o
pontifìcio e la coalizione di t u t t a q u a n t a
l'Intesa e dell'America del Nord corra qualche piccola differenza ; che, f r a quella, che
fu la n o s t r a rivoluzione, e- quella, che è
oggi la reazione militare, il confronto sia un
tantino arrischiato; e che, infine, non sia
proprio u n a cosa identica il compito, che
1 nostri eroi si erano dato, di f a r e l ' I t a l i a ,
e quello di disfarla ed incendiarla per cuocervi l'uovo della p r o p r i a passione o della
propria v a n i t à . (Commenti).
L'onorevole presidente del Consiglio si
mostrò molto preoccupato dell'impressione
che l'incidente di F i u m e p r o d u r r à negli
Alleati.
.Su questo p u n t o sono forse un p o ' m e n o
pessimista. Tantoché mi d o m a n d a v o f r a me
stesso se gli Alleati, che si m o s t r a r o n o così
Pronti a lasciarci soli nell'impiccio, non potrebbero forse essere della p a r t i t a , o se almeno il f a t t o (che, se fosse preso sul tragico, p o t r e b b e ingenerare u n a guerra f r a
--
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Camera dei Deputati
TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE
1919
gli Alleati e l'Italia!) non a v r à la loro tacita c o n n i v e n z a : nella quale sarebbe ind u b b i a m e n t e il pericolo più grave. N o n
si era forse detto che un piano simile, colla
supposta acquiescenza degli Alleati, fosse
carezzato, a un certo m o m e n t o , dal precedente Ministero %
Comunque, d a t a la cordiale amicizia che
si è stabilita f r a l ' I t a l i a e i suoi Alleati col
sacrificio della guerra comune, penso che
essi hanno t u t t o da g u a d a g n a r e da azioni
di questo genere: Se le pagassero, spenderebbero
bene la loro m o n e t a . Noi soli
abbiamo t u t t o da perdere, sia che, dopo
essere e n t r a t i in Fiume, siamo costretti
(come è i n t e n d i m e n t o del Governo) ad uscirne subito umiliati chiedendo mille scuse,
sia che - e sarebbe mille Volte peggio tentassimo di rimanervi, e fossimo c o s t r e t t i
ad a b b a n d o n a r l a più t a r d i , in omaggio alle
esigenze di quel Vilissimo ventre, di cui è
convenuto che noi socialisti siamo i soli
r a p p r e s e n t a n t i autorizzati, ma che anche
l'onorevole N i t t i ha onorato testé di qualche parola benevola, ricordandosi forse di
Menenio Agrippa, e pensando che un popolo
a f f a m a t o , isolato, b o i c o t t a t o dall' estero,
nelle condizioni di a p p r o v v i g i o n a m e n t o in
cui l ' I t a l i a si t r o v a , sarebbe c o n d a n n a t o a
rinculare verso la barbarie.
Certo è, e noi non lo a v v e r t i a m o solo
da oggi, ma non è male che sia s t a t o detto
dal banco del Governo, che non da ora,
ma da gran tempo, noi ci avviamo a div e n t a r e uno S t a t o t r a sud-americano e balcanico ; siamo sulla via di una possibile
d i t t a t u r a militare...
N I T T I , presidente del Consiglio dei ministri, ministro delV interno. Non ho detto
questo. Ho detto che questo non deve avvenire.
T U R A T I . Mi p a r e v a che sorgesse dalle
sue parole. Comunque, se ella non ha detto
questo, consenta che sia detto e r i p e t u t o
da noi. T a n t o meglio: sarà u n a ragione di
più di distinzione f r a noi.
Noi vediamo d u n q u e la sopraffazione
militare che si p r e p a r a e t e n d e ad imporsi
ogni giorno più. Forse, alla p a t r i o t t i c a impresa di Fiume, non sarà estranea, in t a l u n i
di coloro che la vollero, la caldeggiarono, e
ohe ora c a u t a m e n t e la difendono, qualche
velleità di crisi ministeriale. Anche nelle
cose che sembrano grandi, le cose miserabili s'intrecciano... (Rumori).
Ma u n ' a l t r a cosa è più certa, onorevoli
signori, ed è per questo che l'ho r i s e r v a t a
per la fine del mio breve discorso.
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'Atti Parlamentan
LEGISLATURA XXIV - l
a
Camera dei
Deputati
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9
Rispettosi sul serio, e non per burla, come
a Versailles e-a Saint-Germain, di tutte le
autodecisioni, di tutte le nazionalità noi
pure avremmo vagheggiato che Fiume si riunisse all'Italia: pensiamo, ad ogni modo,
se la unione nazionale non è possibile, che
di Fiume debba garantirsi la italianità e
la indipendenza, per la stessa ragione per
cui crediamo che all'Italia non si debbano
annettere i 172 Comuni del Tirolo tedesco.
(Commenti). Sissignori, per le stesse identiche ragioni ! Forse l'incidente di Fiume non
merita di* essere preso troppo sul tragico.
La storia è un misto di tragedia e di commedia e di dramma, e mi sovviene a questo
proposito un celebre motto del nostro Carlo
Marx, secondo il quale è ben vero che talvolta la storia si ripete: soltanto, perchè mutano le condizioni e i petrarchisti non sono
il Petrarca , avviene che, per lo più, la prima
volta CSS8) CI dà il dramma e la seconda
volta la farsa. Checché sia di ciò, una cosa,
dicevo, è certa fra tutte: ed è che le nostre
masse sono stanche di queste avventure, e
che è tempo di imporvi un « basta » definitivo e categorico.
Nel vostro discorso vi fu una gemma
che voi, onorevole Niti, non avrete, spero,
la debolezza di cancellare nelle pagine stenografiche. Yoi-avete detto : mi rivolgo per
aiuto agli operai e ai contadini, perchè, in
fondo, sono sempre contro di essi che tutte
queste imprese si volgono.
Sì, onorevole Nitti : noi lo avevamo proclamato già or sono cinque anni; voi non
lo confessate che ora. Pigliamo atto del
ravvedimento, per quanto tardivo. Certo è
che il bolscevismo, che dilaga nelle masse, è .
figlio sopratutto di questa politica insana;
certo è che, se il Governo non si sente in
grado ed in forza di mettere finalmente un
freno alla, inondazione della violenza balcanica che minaccia l'Italia, meglio gli varrebbe l'andarsene, anziché conservare le
apparenze di un potere che gli manca e perpetuare^ un equivoco che sarebbe, a breve
andare, la rovina suprema del Paese! (Approvazioni all'estrema sinistra).
PRESIDENTE. L'onorevole Chiesa ha
facoltà di dichiarare se sia sodisfatto.
* CHIESA. Cedo la mia iscrizione all'onorevole Colajanni;
PRESIDENTE. Allora l'onorevole Colajanni ha facoltà di dichiarare se sia so- „
disfatto.
COLAJANNI. Onorevoli colleghi, il momento è così grave che deve far dimenticare ogni risentimento personale e impone
a tutti la massima serietà. *
Ho ascoltato con grande attenzione
le risposte del Governo, per quanto da
quello, che era stato già pubblicato, si potessero prevedere. Mi permetta però il presidente del Consiglio di dire che, quantunque io sia perfettamente consenziente nello
spirito delle sue parole, dissento da lui in
due punti.
Non mi è piaciuto, anzitutto, che egli
abbia oggi nuovamente parlato dello jugulamento di cui è vittima l'Italia da parte
dei nostri alleati. Di un'altra cosa non so
rallegrarmi, ed è che egli abbia citato quell'articolo del Codice penale militare. Non
me ne rallegro, perchè vorrei che l'Italia
superasse questo grave momento, senza chesi ripetesse Aspromonte. E noi avremmo un
altro Aspromonte, se le truppe italiane fossero costrette ad agire contro Gabriele D'Annunzio; così come avremmo un'altra Mentana se le truppe alleate dovessero reprimere il movimento italiano.
Noi non possiamo e non dobbiamo incoraggiare Gabriele D'Annunzio, ma dobbiamo far sentire ai valorosi soldati italiani che quel sentimento di italianità, che
li ha mossi a disubbidire alla legge in questo
momento, è ben altra cosa chela diserzione
di Caporetto. (Vive approvazioni).
L'onorevole Turati giustamente ha detto
che fu una minoranza quella che volle la
guerra in Italia. L'ho detto anch'io fino
dal 1915!
Ma, onorevole Turati, ci fu mai qualche cosa di grande nella storia, che non
sia stato il movimento di una piccola minoranza ?
Certo in tutte le cose c'è una relatività
di cui bisogna tener conto. Ben altra è
oggi la condizione d'Italia,- e ben altro uomo
fu Giuseppe Garibaldi, che non sia Gabriele
D'Annunzio! Lasciate ad un vecchio, quale
10 sono, di ricordare un episodio.
Ebbi la fortuna (dico fortuna ora, che
sono passati 57 anni) di trovarmi ad Aspromonte nel battaglione di Menotti Garibaldi.
Orbene, rivolgendosi a quel battaglione,
Giuseppe Garibaldi pronunziò, il 29 agosto,
11 giorno stesso dell'attacco di A s p r o m o n t e ,
una allocuzione, in cui ci disse: « miei figli?
(chè tali ci chiamava e, -come tali, ci considerava, ed anche, all'occorrenza, ci sapeva punire, come un console romano aveva
punito suo figlio tanti anni prima), miei
figli, oggi scriverete una nuova pagina di
gloria e di eroismo nella storia; ma se sarete
attaccati, non risponderete! »Ecco il grande
consiglio, che poteva dare Giuseppe Garibaldi.
Atti Parlamentari
LEGISLATURA X X I V
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21099
Camera dei Deputati
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SESSIONE i— DISCUSSIONI
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TORNATA D E L
13
SETTEMBRE
1919
soltanto nei loro effetti, ma anche nelle loro
Conchiudo ancora con un altro ricordo
origini.
di Giuseppe Garibaldi.
Del resto, nell'ora, in cui parliamo, per
2sel 1866 a v e v a m o conquistato la valle
quanto
mi sappia, nulla è deciso riguardo
delle Giudicane, e ci eravamo a v a n z a t i
a F i u m e , e credo che il Governo possa afoltre Bezzecca. Venne a Garibaldi l'ordine
fermarlo meglio di me.
di ritirarsi, ed egli rispose con una sola paI l Governo ha esposto alla Camera gli
rola: obbedisco. ( V i v e approvazioni
— Apa v v e r t i m e n t i dati al Comando Supremo, e
plausi).
l'onorevole T u r a t i si domandava : ma c'è
Obbedì allora Giuseppe Garibaldi in nome
il Governo ?
d'Italia. Oggi mentre le condizioni sono più
Ora io domando: c'è il Comando Supremo?
gravi, lia il dovere sacrosanto di obbedire
Dove erano i generali Diaz e Badoglio, dove
Gabriele D'Annunzio ! E , chiunque l'incoi sostituti del Comando Supremo t P e r c h è ,
raggi o lo consigli a~ disobbedire, è un nese i capi fossero stati al loro posto, essi
mico d ' I t a l i a ! (Vivi
applausi).
avrebbero pututo moderare, arrestare, imP R E S I D E N T E , L'onorevole Chiesa ha
pedire quello, che, ripeto, non è che un
facoltà di dichiarare se sia sodisfatto.
a t t o di protesta, a cui credo non magC H I E S A . Comprende la Camera perchè
giore importanza di questa si debba dare.
10 abbia lasciato che parlasse prima di me
I l Governo dice: provvedo. E sta bene.
11 reduce di Aspromonte. Ma mi sia consenMa l'onorevole Colajanni ha detto : non
tito, di fronte ad una specie di amplificaMentana, non Aspromonte. E d io soggiunzione della gravità degli avvenimenti, di
go : non F a n t i n a .
richiamare piuttosto alla moderazione. Mi
sembra che esageriamo la p o r t a t a degli
Onorevoli colleghi, dica pure la Camera
avvenimenti ; e non conviene farlo, t a n t o
la parola dell'obbedienza che Napoleone
più di fronte a coloro che ne giudicano '
Colajanni ha ricordato, ma la dica con
fuori d ' I t a l i a .
. , una serenità che non sia depressione.
L a vita dell'Italia dipende intieramente,
All'atto di colui, che potete chiamare col
ha detto l'onorevole Nitti, dall'America.,
suo nome o col suo soprannome, ma che riMa l'America dipende intieramente dall'omane sempre quegli, che è stato per le vie
pinione pubblica civile, e la civiltà sua non
del cielo su Vienna e su P o l a , ( B e n i s s i m o ! )
saprà mai violare i nostri diritti.
non si deve a t t r i b u i r e un significato di violenza o di inconsiderazione. ( C o m m e n t i —
Ond'è, onorevoli colleghi, che concluInterruzioni).'
dendo dico: l'onorevole presidente del ConA questo proposito ricordo che, non sono
siglio, ha parlato di vento di follia. E b molte settimane, a Fiume, un altro poeta,
bene provvediamo perchè il vento di follia
Sem Benelli, osò dire ben altre cose. E nesnon dilaghi, ma ricordiamo noi l ' I t a l i a l'absuno di noi si commosse. (Rumori — Interbiamo f a t t a anche con le generose santisruzioni).
sime follie. (Approvazioni
—
Commenti).
Può anche darsi che la Camera apP R E S I D E N T E . L'onorevole P a l a ha
prezzi i suoi stessi a t t i in quelli di coloro,
f a c o l t à di dichiarare se sia sodisfatto.
che sono fuori di qui ; e può darsi che in
P A L A . Onorevoli colleghi, poche parole
questa inconsiderata protesta abbia income si conviene in linea di interrogazione.
fluito l'applauso unanime, col quale la CaDei t r a t t a t i di commercio e dei t r a t t a t i di
mera t u t t a , in piedi, salutava sempre il nome
pace avremo agio di parlare a lungo t r a breve.
di Piume ogni volta che veniva pronunCertamente t u t t i si rendono conto dello
ziato.
stato d'animo del Governo in questo moPuò darsi ancora che questo grande
mento. Chiunque fosse stato oggi a quel
applauso, più che mai risonasse nelle loro
posto non avrebbe parlato in tono diverso
a *uine, allorché
nei giorni scorsi, fino nei
da quello che ha f a t t o l'onorevole Nitti.
corridoi della Camera, uno dei nostri pleCerto il f a t t o che oggi préoccupa non si
n i Potenziari p o r t a v a la notizia che oramai
presenta molto gradevole dal punto di viP e r noi era perduto F i u m e , non solo, ma
sta della disciplina e per altre considerazioa &che il nodo ferroviario testa di T r i e s t e !
ni di indole direi protocollare. Però io credo
Queste notizie, che vengono da persoche f a t t i di questa n a t u r a , che sono domin a ggi ufficiali hanno grande importanza ed
nati da un c o n c e t t o a l t a m e n t e politico e
allorché vengono ripetute fuori di qui, prop a t r i o t t i c o , possono essere al loro giusto
ducono quegli a t t i , che voi apprezzate così
valore apprezzati ad una certa distanza di
gravemente, mentre dovete guardarli non
tempo. Non è possibile giudicare subito e
—
Alti Parlamentari
LEGISLATURA 5 X I Y -
la
SESSIONE -
21100 —
DISCUSSIONI -
con a p p r e z z a m e n t i recisi e sbrigativi, almeno. da questi b a n c h i , i f a t t i odierni.
A n c h e la spedizione dei Mille v e n n e giud i c a t a ai suoi t e m p i come un a t t o di filibustieri, ed a n c h e a l t r e spedizioni f u r o n o
giudicate" alla stessa s t r e g u a ; e t u t t i sanno
come quegli a r d i m e n t i , o n d e t r a s s e v i t a la
f o r t u n a d ' I t a l i a , .siano invece giudicati oggi.
Del resto, q u a l u n q u e cosa a v v e n g a , il Gov e r n o certo d o v r à m a n t e n e r e f e d e ai t r a t t a t i , siano essi v o l o n t a r i o siano imposti.
Ma n o n s c o r d i a m o , Onorevoli colleghi, che
i t r a t t a t i sono u n a cosa ed il progresso
del d i r i t t o e della "civiltà u n ' a l t r a . Ric o r d i a m o che l ' I t a l i a , d a N o v a r a a d oggi,
h a i n f r a n t i b e n altri t r a t t a t i , t u t t i ugualmente- sacri, t u t t i u g u a l m e n t e infrangibili.
Ora il G o v e r n o sa che la civiltà h a i suoi
d i r i t t i ed a n c h e il principio di n a z i o n a l i t à
h a i suoi. I l G o v e r n o pensi p u r e a m a n t e nere fede ai t r a t t a t i , m a s.appiamo t u t t i
che l ' I t a l i a non r i n u n z i a nè p o t r à m a i rinunziare ai suoi d i r i t t i , al r i s c a t t o dei suoi figli
soggetti alla d o m i n a z i o n e s t r a n i e r a ; e t r a t t a t i o n o n t r a t t a t i , F i u m e i t a l i a n a d e v e essere u n i t a a l l ' I t a l i a . ( A p p r o v a z i o n i ) .
P R E S I D E N T E . L ' o n o r e v o l e Federzoni
h a f a c o l t à di d i c h i a r a r e se sia s o d i s f a t t o .
F E D E R Z O N I . Ieri, l'insigne d e c a n o di
q u e s t ' A s s e m b l e a , c h i u d e n d o il suo i n s p i r a t o
discorso, a f f e r m a v a che, se al t r a m o n t o della
sua lunga v i t a , egli n o n a v e v a p o t u t o vedere i n t e r a m e n t e a d e m p i u t i i destini d ' I t a lia, era certo che i suoi figli a v r e b b e r o
a v u t o , in u n giorno non l o n t a n o , q u e s t a
gioia s u p r e m a .
T u t t a la C a m e r a consentì, in un impeto*
i r r e f r e n a b i l e di e n t u s i a s m o , al v o t o del ven e r a n d o vegliardo; e a n c o r a u n a v o l t a dall ' a n i m a dell'Assemblea s c a t u r ì l'espressione
u n a n i m e di u n s e n t i m e n t o solo, quello stesso
s e n t i m e n t o per il quale, sia p u r e inconsid e r a t a m e n t e e t e m e r a r i a m e n t e , alcuni rep a r t i di soldati i t a l i a n i si mossero ieri su
F i u m e per ricongiungerla alla m a d r e p a t r i a .
La risoluzione e s t r e m a di quei soldati,
c e r t a m e n t e c o n d a n n a b i l e per il m o d o com©
è a v v e n u t a , non è forse a n c h ' e s s a , onorevole N i t t i , conseguenza, di u n a politica che,
a t o r t o o a ragione, è s t a t a r i t e n u t a mort i f i c a t r i c e del s e n t i m e n t o i t a l i a n o e dello
spirito m i l i t a r e r i n v i g o r i t o dalla v i t t o r i a ?
I n t e r r o g h i il G o v e r n o la p r o p r i a coscienza!
Del resto, qui il G o v e r n o (io glie ne do
a t t o ) n o n p o t e v a che sconfessare q u a n t o è
a v v e n u t o f u o r i dell'azione responsabile dello
S t a t o , c o m u n q u e rispondesse p r o f o n d a m e n t e al s e n t i m e n t o del paese.
Carnea
dei
Deputati
TORNATA D E L 1 3 SETTEMBRE
1919
Ma ha ecceduto nelle deduzioni e nel
t o n o : h a e c c e d u t o g r a v e m e n t e , allorché
egli h a s e m b r a t o rivolgere u n appello ad
alcune classi affinchè esse diano m a n f o r t e
à u n ' a z i o n e repressiva del G o v e r n o contro
la s u p p o s t a a t t i v i t à di a l t r e classi. (Commenti).
• • ••/ "
-. ~
, , \ ',
I l p r e s i d e n t e del Consiglio h a più voltea f f e r m a t o la necessità di r a f f o r z a r e l'autor i t à e il prestigio dello S t a t o .
Ora egli, se crede di p o t e r e e di dovere
r i m a n e r e al suo posto, deve saper dimos t r a r e che lo S t a t o h a in se stesso la capacità di difendersi, senza f a r e appello al concorso di a l c u n a Classe. ( A p p r o v a z i o n i — Rumori all'estrema sinistra). P u r t u t e l a n d o le
giuste, i n e l u t t a b i l i ragioni della propria
sicurezza i n t e r n a ed e s t e r n a , e, se occorre,,
a t t r a v e r s o i p r u d e n t i a c c o r g i m e n t i dei quali
è i n f i n i t a m e n t e ricca la t r a d i z one politica di
t u t t o il .nostro Risorgimento, attraverso,,
sia p u r e , l e , p a z i e n t i a t t e s e e le savie prep a r a z i o n i , lo S t a t o deve s a p e r e incanalare
le c o r r e n t i vigorose e * generose del sentim e n t o n a z i o n a l e per c o n d u r r e a compim e n t o le sue sacre aspirazioni.
Onorevole N i t t i , invece di offrire agli
alleati fin d ' o r a delle scuse che-ancora non
r i s u l t a siano s t a t e richieste, f a t e loro presente il terribile significato dell'e v e n t o di
ieri. D i t e loro che esso n o n è u n gesto lett e r a r i o o s p o r t i v o : è l'espressione disperata
della v o l o n t à i n d o m a b i l e d e l l ' I t a l i a ; -è la
p r o t e s t a t r a g i c a e solenne della p a t r i a cont r o l ' a v a r a i n i q u i t à delle P o t e n z e egemoniche coalizzate ai suoi d a n n i . ( Vivissimeapprovazióni e applausi a destra ed al centro
— Rumori all'estrema sinistra — Commenti).
P R E S I D E N T E . Sono così e s a u r i t e t u t t e
queste i n t e r r o g a z i o n i .
S o s p e n d e r e m o la s e d u t a per alcuni minuti.
.•,,...-.•:
(La seduta, sospesa alle ore 16.55, è ripresa
alle 17.10).
Presentazione di relazioni.
P R E S I D E N T E . I n v i t o gli o n o r e v o l i Marcello, F a l l e t t i , Cotugno, Camera e D e n t i c e
a recarsi alla t r i b u n a per p r e s e n t a r e alcune relazioni.
M A R C E L L O . A n o m e della G i u n t a generale del bilancio, mi onoro di p r e s e n t a r e
alla Camera le relazioni sui seguenti disegni di legge :
A u m e n t o degli assegni di congrua ai
p a r r o c i ; (1176-A)
A iti Parlamentari
LEGISLATURA
XXIV ~ 1* SESSIONE - DISCUSSIONI - TOKNATA DEL 1 3 SETTE ME K E 1 9 1 9
Norme per la franchigia postale e telegrafica ; (1236-a) - •
Conversione in legge del decreto luogotenenziale 25 maggio 1919, n. 872, concernente l'assunzione temporanea di personale tecnico nell'amministazione postale, telegrafica e telefonica. (1241)
FALLÈTTI. A nome della Giunta generale del bilancio, mi onoro di presentare
alla Camera le relazioni sni seguenti disegni di legge :
Conversione in legge del decreto luogotenenziale 10 marzo 1918, n. 385, col quale
si approva il piano regolatore della città
di Torino nella zona in collina a destra
del Po ;
Conversione in legge del decreto luo• gotenenziale 25 maggio 1919, n. 876, portante variazioni nel ruolo organico del personale del Ministero delle colonie.
COTUGNO. A nome della Giunta generale del bilancio mi onoro presentare alla
Camera le relazioni sui seguenti disegni di
legge :
Finanziamento dei consorzi di bonifica ; (889-a)
•
Provvedimenti a favore dei danneggiati dai terremoti dal 1915 al-1917 ; (801-A)
Credito agli enti agrari del Lazio ;
(1022-a)
.
Modificazioni agli organici dell'amministrazione carceraria. (1278-A)
CAMERA. A nome della Giunta gene- .
rale del bilancio, mi onoro di presentare
alla Camera le relazioni sui seguenti disegni di legge :
Conversione in legge del decreto luogotenenziale 8 giugno 1919, n. 965, riguardante il trattamento daziario delle carni
provenienti dall'estero,- anteriormente al
1° luglio 1918 ;
Conversione in legge del decreto luogotenenziale 19 giugno 1919, n. 1180, recante
provvedimenti a favore dei ricevitori e dei
commessi del lotto ;
Riordinamento dell' Amministrazione
centrale dell'agricoltura ; (1272-A)
Modificazioni ai ruoli organici del
Personale del Ministero delle finanze, delle
Intendenze di finanza, e di altri uffici prolinciali dell' Amministrazione finanziaria.
5
; ;
9
* (1279-A).
DENTICE. A nome della Giunta generale del bilancio, mi onoro di presentare
alla Camera le relazioni sui seguenti disegni di legge :.
Preparazione, vendita e commercio
e i vini ; (831-A)
d
Camera dei Deputati
21101 —
Sistemazione delle reti telefoniche
(1069-A)
Estensione del servizio telefonico ; (numero 1110-A)
•
Proroga del concorso governativo per
il pareggio dei bilanci comunali del Mezzogiorno. (1134-A)
P R E S I D E N T E . Tutte queste relazioni
saranno stampate e distribuite.
Seguito della discussione intorno alle comunicazioni del Governo stilla relazione della
Commissione d'inchiesta istituita con regio decreto 12 gennaio 1918.
P R E S I D E N T E . L'ordine del giorno reca
il seguito della discussione intorno alle comunicazioni del Governo sulla relazione
della, Commissione d'inchiesta istituita con
regio decreto 12 gennaio 1918.
Come la Camera ricorda, fu deliberata
iersera la chiusura della discussione generale.
"
Si passerà ora allo svolgimento degli
ordini del giorno.
Il primo è dell'onorevole Pala. Ne do
lettura :
'
. \ '
. « La Camera dispone che ad appurare le
càuse di ordine militare e politico che determinarono la rotta di Caporetto, una
Commissione parlamentare composta di
venti membri da eleggersi per metà dai
due rami del Parlamento indaghi e riferisca entro il termine della imminente legislatura, coi più ampi poteri del giudice
istruttore compreso quello di esonerare dal
segreto di ufficio ».
Quest'ordine del giorno è sottoscritto
anfche dall'onorevole Gargiulo.
Domando se sia appoggiato da trenta
deputati.
(È
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•
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•
•
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-
appoggiato).
L'onorevole Pala ha facoltà di svolgerlo.
PALA. Onorevoli colleghi, questa discussione, che volge ormai al suo termine, ha
avuto delle fasi- abbastanza singolari. Si
doveva parlare di Caporetto e si è finito,
giustamente, con un inno di lode all'esercito, che nel disastro di Caporetto e nelle
sue responsabilità non c'entrava affatto.
Si temeva che la discussione avrebbe
dilagato, che sarebbero stati tirati in campoargomenti scottanti, tantoché il presidente
del Consiglio, che aveva in proposito qualche preoccupazione, ha cominciato col dire:
discutiamo pure, ma badate che a un certo
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Aiti
LEGISLATURA XXIV -
p u n t o io potrò a n c h e
quos
1, i
Sfp
*
21102
Parlamentari
l
a
Camera dei Deputati
TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE
SESSIONE - DISCUSSIONI -
intervenire
col mio
ego.
Or bene, la discussione è p r o c e d u t a
t r a n n e qualche piccolo incidente, calmissima, e il presidente d e l Consiglio non ha
a v u t o bisogno di ricorrere a nessuna sua
minaccia.
T u t t a v i a non può dissimularsi che in questa discussione p o t e v a n o sorgere questioni
s c o t t a n t i r e l a t i v e a f a t t i e a responsabilità di ordine specialmente politico, e allargarsi in m o d o non t r o p p o grato, e certo
disagevole, per i p a r t i t i e per i G o v e r n i .
Però, e forse per questo, il G o v e r n o a
questa discussione non era t r o p p o f a v o r e v o l e , e lo ha d i m o s t r a t o per t r o p p i segni.
A n z i t u t t o , q u a n d o io feci la p r o p o s t a che,
in occasione della discussione, dovessero
pubblicarsi i resoconti delle sedute segrete,
l ' o n o r e v o l e presidente del Consiglio cominciò col rispondere e v a s i v a m e n t e : V e d r e m o ,
disse, se ne sarà i l c a s o , quando si f a r à la
discussione.
L a v e r i t à è che in quei v e r b a l i , in una
seduta che forse resterà storica negli annali p a r l a m e n t a r i italiani, si t o c c a r o n o cose
e f a t t i la cui rievocazione sarebbe s t a t a al
m o m e n t o a t t u a l e , a dir poco, i n o p p o r t u n a .
L a relazione sulla inchiesta non fu pubblic a t a integralmente; fu p u b b l i c a t o il secondo
v o l u m e soltanto, e non f u p u b b l i c a t o il
resto, perchè, si disse, gli altri due v o l u m i
non c o n t e n e v a n o elementi di grande importanza.
T i è però chi pensa, non so se a ragione
o a t o r t o , che in quei v o l u m i si contenessero f a t t i e d o c u m e n t a z i o n i che non erano
in t u t t o concordi col giudizio agli apprezz a m e n t i datine dalla Commissione.
C e r t a m e n t e il G o v e r n o , nel disporre che
non si pubblicassero questi due v o l u m i era
nel suo diritto, p e r c h è si t r a t t a v a , non bisogna dimenticarlo, di u n ' i n c h i e s t a ammin i s t r a t i v a , che il G o v e r n o p o t e v a present a r e o non presentare ; ma il f a t t o è che
non li ha p u b b l i c a t i .
Infine, q u a n d o per deferenza alla C a m e r a
il-presidente del Consiglio, con molte riserve, aderì alla discussione, dalla quale avrebbe p o t u t o esimersi, t r a t t a n d o s i di un'inchiesta a m m i n i s t r a t i v a , disse che non a c c e t t a v a
la sospensiva Chiesa, e i m p l i c i t a m e n t e neppure il mio ordine del giorno, cioè la proposta di un'inchiesta p a r l a m e n t a r e .
E c c o in t a l modo circoscritto il c a m p o
della discussione, chiusa in un amjbito che
l a s c i a v a p r e v e d e r e come il risultato sarebbe
stato p u r a m e n t e a c c a d e m i c o .
6
1919
Certo la dichiarazione dell' onorevole
presidente del Consiglio era di una perfetta
r e g o l a r i t à p a r l a m e n t a r e e costituzionale.
E g l i disse in sostanza : « M i si chiede una
discussione su un'inchiesta a m m i n i s t r a t i v a
che il G o v e r n o ha disposto per aver lumi
per sè : ma io v sulle risultanze di essa, ho
preso p r o v v e d i m e n t i di mia competenza e
non intendo di f a r e altro ».
Questo semplice discorso significava, a
chi ha v o l u t o intenderlo, che il Governo
non v o l e v a e non p o t e v a allargare il dibatt i t o da p u r a m e n t e a m m i n i s t r a t i v o fino ad
un'inchiesta sulle responsabilità politiche
della r o t t a di C a p o r e t t o , che p o t e v a coinvolgere uno o p a r e c c h i membri dei governi
passati. Questa è là v e r i t à .
U n a siffatta i n i z i a t i v a d ' i n c h i e s t a parl a m e n t a r e in v e r i t à , non dal Governo,
p o t e v a prendersi, ma dalla Camera. Il
G o v e r n o , q u a n d o ne sia il caso, o fa
plauso alle i n i z i a t i v e p a r l a m e n t a r i e le acc e t t a , o, se non le a c c e t t a , si ritira ; ma
l ' i n i z i a t i v a dell'inchiesta p a r l a m e n t a r e è
s t a t a costantemente della Camera, non del.
G o v e r n o , e, nel caso speciale, il Governo
p a r t i v a da considerazioni di ordine parlam e n t a r e che t u t t i intendono, ben g r a v i , per
Qon aprire un d i b a t t i t o che sarebbe finito
con poca sodisfazio.ne di molti partiti.
Ma, in sostanza, una proposta d'inchiesta p a r ^ m e n t a r e non si è f a t t a . E allora
la discussione sull'inchiesta amministrativa
non p o t e v a finire, come ho già detto, che
in una discussione a c c a d e m i c a .
D e l resto, onorevoli colleghi, le risult a n z e della relazione della Commissione
d ' i n c h i e s t a di poco si discostano dalle risultanze di una indagine p u r a m e n t e accademica. I f a t t i essenziali e sostanziali sui
quali d o v e v a v e r t i r e l ' i n c h i e s t a erano e
sono conosciuti dal P a r l a m e n t o . Se ne parlò
a m p i a m e n t e nella prima seduta segreta,
anzi si discusse e si disse qualche cosa di
più. N o n solo si parlò di certi f a t t i e di
responsabilità di ordine militare, ma si toccarono f a t t i anche di n a t u r a politica, di
cui non c'è t r a c c i a nella relazione della
Commissione d'inchiesta.
In quelle sedute, e specialmente nella
prima, non solo f u r o n o a c c e r t a t e responsabilità innegabili di ordine militare, ma
si a c c e r t a r o n o anche responsabilità di ordine politico e costituzionale. N o n diment i c h i a m o , o n o r e v o l i colleghi, che la prima
seduta segreta f u una terribile requisitoria
contro la c o n d o t t a della guerra e contro il
c o m a n d o a c c u s a t o e c o n v i n t o d'incertezze e
\
^
— 21103
itti l'ari amen tari
LEGISLATURA XXIV - l
a
Camera
'
dei Deputai
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9
d'incapacità, massime dopo la rotta del
Trentino. Questo è un fatto innegabile.
A mia memoria, non sorse che un solo
deputato a difendere colui che dirigeva le
operazioni di guerra, e ripeto che fu unanime il pensiero del Parlamento nell'attribuire alla debolezza del Governo del tempo,
che non aveva provveduto, la maggior
parte delle, responsabilità.
Badate, si diceva, onorevole presidente
del Consiglio, che se voi non provvedete,
sarete responsabile di fronte al Paese, e
pensate che allora non si t r a t t e r à semplicemente dei portafogli, che potranno cadere o essere strappati di mano, ma di
qualche cosa di più alto. E quel presidente
del Consiglio ebbe a dire e a consentire
che queste-richieste erano più che legittime,
che le preoccupazioni erano fondate.
> . Però ciò che fu grave, come fu ricordato
dall'onorevole Modigliani, e che -fu anche
più strano, è che, alla clausura della discussione in Comitato segreto, chi presiedeva
allora il Governo si alzò e pronunciò un
inno di lode a chi comandava l'esercito,
coinè se questo inno fosse la sintesi del
pensiero della Camera! Ora questa, onorevolhcolleghi, è vera e propria responsabilità .
politica, se mai altra ve ne sia o pòssa essere. Eppure la Commissione di inchiesta
non ne fa cenno affatto, come se la cosa
non ne valesse la pena; invece produsse
Oaporetto !
Intendiamoci bene, onorevoli colleghi,
non chiedo che il Governo o la Camera
prendano dei provvedimenti a questo riguardo, anche perchè da noi, in Italia, come
dissi nelle sedute segrete e come ripeto
adesso, la responsabilità politica è un nome vano, è una lustra. La responsabilità
politica nel caso più grave si riduce a far
abbandonare dal colpevole il portafoglio ;
ma la responsabilità, che ha arrecato al
paese danni gravissimi, resta senza sanzione alcuna ; e il paese solamente ne soffre le conseguenze talora irreparabili.
•Nella relazione d'inchiesta non si fa
cenno di questa responsabilità ; forse perchè la Commissione stessa ha potuto ritenere che ad indagini di questa-natura essa
non fosse stata autorizzata ; oppure perchè
Pure avendo nel suo seno esimi giuristi,
potè, credere applicabile al caso il ditte—
*° giuridico : nemo tenetur edere contra se!
E allora le cose andarono come dovevano andare.e come sono "finite. Quando si
Propagò la voce del ripiegamento di Caporetto, già il fatto era troppo grave perchè
presiedeva il Governo in quel momento
r
1589
non proponesse qualche rimedio ; e il rimedio proposto lì per lì fu l'inchiesta.
Molti chiesero allora l'inchiesta parlamentare, ma il presidente del Consiglio dell'epoca, onorevole Orlando, disse : per ora
facciamo l'inchiesta amministrativa, vedremo poi se sarà il caso di fare un' inchiesta parlamentare.
Ma l'eroismo dei nostri soldati cambiò
in seguito l'angoscia in letizia e la relazione
dell'inchiesta arrivò come un frutto fuori
di stagione che non attrae più ; ed in politica quello che non attrae, disgusta.
. Ecco la spiegazione del perchè, dopo
anni dall'iniziata inchiesta, questa discussione è sembrata come una cosa sorpassata:
e quindi a me non resta che imitare il mio
collega, onorevole Chiesa, e ritirare il mio
ordine del giorno, che presentai prima del
suo, prima della discussione : lo ritiro perchè, se esso parevami da prima inspirato'
a logica, la discussione lo dice inopportuno.
Nelle sedute del 1916, in mezzo alla commozione ed all'amarezza, augurammo giorni di maggior letizia al nostro Paese;
e se è destino che la gloria umana sgorghi troppo sovente dal dolore e dall'affanno, sia benedetto anche il nome di Caporetto, onde sorsero i nomi del Grappa, del
Piave e di Vittorio Veneto.
Ma non basta gridare una sol volta ed
occasionalmente gloria all'esercito.
La ricordanza delle opere sue e del suo sacrifizio devono durare perenni nei nostri
cuori. Quando saran passate le acerbe lotte,
spenta o attenuata l'ira di parte, gli italiani,
memori, accorreranno in mesto pellegrinaggio ai sacri avelli per trarne soavi rimemr
branze ed auspici per la grandezza della
patria. Colà, le madri, le spose dolenti guideranno i giovinetti figli degli eroi caduti ;
daranno fiori e lagrime alle venerate tombe, e non per semplice ricordanza annuale,
ma sempre, sempre finché duri la memoria
dèi sacrifizio e del trionfo.
E. noi, onorevoli colleghi, noi cui tocca
in sorte di assistere ai grandi eventi auspicati da generazioni di sofferenze e di martini, mostriamoci degni, con la nostra saggezza, con la concordia e con l'operosità,
delle meritate fortune della Patria ! ( Vive
approvazioni e congratulazioni).
P R E S I D E N T E . Segue l'ordine del giorno
dell'onorevole Abisso. .
« La Camera rinnova 1' espressione del
plauso e della gratitudine del Paese verso
l'esercito vittorioso e passa all'ordine del
giorno».
. -
. . v;
Atti
21104
Parlamentari
LEGISLATURA X X I V -
1* S E S S I O N E -
DISCUSSIONI -
A B I S S O . R i n u n z i o a svolgerlo.
* P R E S I D E N T E . Segue a l l o r a l ' o r d i n e del
giorno d e l l ' o n o r e v o l e M a r e h e s a n o :
« L a C a m e r a , c o n v i n t a che il r o v e s c i o sub i t o a C a p o r e t t o r e n d e p i ù a m m i r e v o l e lo
sforzo a t t r a v e r s o il q u a l e l ' I t a l i a r i c o n q u i stò la v i t t o r i a che segnò Ia l i n e della g u e r r a
e u r o p e a e d e l l ' A u s t r i a , p a s s a a l l ' o r d i n e del
giorno ».
Ma l ' o n o r e v o l e M a r c l i e s a n o n o n è pres e n t e ; si i n t e n d e q u i n d i che a b b i a r i n u n z i a t o a svolgerlo.
Segue l ' o r d i n e deL giorno d e l l ' o n o r e v o l e
Merloni :
« La Camera,
ritenendo inadeguati i provvedimenti
a d o t t a t i d a l .Governo in r e l a z i o n e ai risult a t i delle i n d a g i n i c o n d o t t e dalla Commissione n o m i n a t a con E é g i o d e c r e t o 12 genn a i o 1918, e i n s u f f i c i e n t i e l i m i t a t e le i n d à gini stesse ;
c o n s i d e r a n d o che t a n t i e x - c o m b a t t e n t i ,
soldati, e ufficiali, h a n n o o f f e r t o s p o n t a n e a m e n t e n u o v o m a t e r i a l e di a c c u s a , d a l q u a l e
e m e r g o n o a l t r e colpe e r e s p o n s a b i l i t à , ;
c o n v i n t a della n e c e s s i t à e u t i l i t à che
sia c o m p i u t a u n a i n c h i e s t a p a r l a m e n t a r e
sui f a t t o r i , sui m e t o d i e sai p r o v v e d i m e n t i
politici-diplomatici-militari-economici, che
d e t e r m i n a r o n o o i n f o r m a r o n o l ' a z i o n e - sin
qui i n c o n t r o l l a t a - dei G o v e r n i i t a l i a n i , d a l
p r i n c i p i o della c o n f l a g r a z i o n e e u r o p e a alla
fine del g a b i n e t t o O r l a n d o - S o n n i n o ; e che
a f a r p a r t e della r e l a t i v a Commissione siano
a l t r e s ì c h i a m a t i i r a p p r e s e n t a n t i dei comb a t t e n t i , delle o r g a n i z z a z i o n i o p e r a i e e delle
m a d r i ,dei c a d u t i ;
]3 9J S S ci a l l ' o r d i n e del g i o r n o ».
D o m a n d o "se q u e s t ' o r d i n e del giorno sia
appoggiato.
(È
appoggiato).
L ' o n o r e v o l e Merloni h a f a c o l t à di svolgerlo. '
M E R L O N I . O n o r e v o l i colleghi, mi r e n d o
c o n t o d e l l ' o r a e d e l l ' i m p a z i e n z a della Camer a , n e l l ' i m m i n e r z a del v o t o , e c e r c h e r ò di
essere b r e v e .
- •
S i a m o alla fine di q u e s t a discussione, e
c r e d o sia necessario r i c a v a r e o r a m a i da
essa q u a l c h e c o n c l u s i o n e p o l i t i c a . L ' i n c h i e s t a su C a p o r e t t o n o n f u d o m a n d a t a dalp a r t i t o socialista. E s s a f u c h i e s t a d a a l t r e
p a r t i , e da a l t r i b a n c h i . Si r i t e n n e che dovèsse d i v e n i r e u n o s t r u m e n t o c o n t r o il p a r - •
t i t o socialista, e si p o t e s s e , a d u n a certa.
Camera
dei
TORNATA D E L 1 3 SETTEMBRE
Deputati
1919
ora, s e r v i r s e n e come di u n a b o m b a c o n t r o
di esso.
O r a i r i s u l t a t i d e l l ' i n c h i e s t a , t u t t o ciò
che è c o n s e g n a t o d o c u m e n t a r i a m e n t e nelle
p a g i n e della relazione, s t a n n o a d i m o s t r a r e
l ' i n a n i t à , il f a l l i m e n t o di q u e s t o c o n a t o .
L ' i n c h i e s t a n o n è che u n a b o m b a s c o p p i a t a
nelle m a n i - di coloro stessi che l ' a v e v a n o
c o s t r u i t a . Si s p e r a v a di p o t e r a r r i v a r e alla
d i m o s t r a z i o n e che la r o t t a di C a p o r e t t o
fosse, o fosse p r e v a l e n t e m e n t e , la conseg u e n z a della p r o p a g a n d a « d i s f a t t i s t a » del
p a r t i t o socialista. È r i s u l t a t o s o l t a n t o che
e s i s t e v a impartito socialista, che esistevano
g r a n d i c o r r e n t i c o n t r a r i e alla g u e r r a , che
la m a g g i o r a n z a del p a e s e era a v v e r s a all ' i n t e r v e n t o , e Che la m i n o r a n z a , l'élite,, della
q u a l e a n c h e oggi a p r o p o s i t o degli a v v e n i m e n t i di F i u m e si e s a l t a v a da q u a l c u n o la
f u n z i o n e s t o r i c a , n o n volle t e n e r e a f f a t t o
c o n t o dei s e n t i m e n t i e della v o l o n t à del
popolo italiano, chiaramente manifestati
d u r a n t e la n e u t r a l i t à .
E r a q u e s t a , d u n q u e , u n a s i t u a z i o n e fat a l e che Conteneva in sè i germi di quel
t a n t o di d i s f a t t i s m o , del q u a l e noi n o n res p i n g i a m o la r e s p o n s a b i l i t à , in q u a n t o si
c o n n e t t e a t u t t a la n o s t r a d o t t r i n a , alla
n o s t r a coerenza, alla f e d e l t à ai n o s t r i principi.."
,•
• . ' C'"
"
N i e n t e a l t r o al di là di q u e s t o , che era
f a t a l e e i n e v i t a b i l e . E la r o t t a di Capor e t t o è a p p a r s a s e m p l i c e m e n t e , luminosam e n t e , la c o n s e g u e n z a degli s p r o p o s i t i , degli errori,, delle colpe, e dirò a n c h e dei delitti
del m i l i t a r i s m o . E p u r e n e l l a p a r t e in cui
si p a r l a di f a t t o r i m o r a l i , q u e s t i f a t t o r i
m o r a l i sono da a t t r i b u i r s i , sono in massima
p a r t e a t t r i b u i t i d a l l a i n c h i e s t a allo stesso
f a t t o militare.
N o n f a r ò l ' a n a l i s i della r e l a z i o n e ; non
dirò, s p e c i a l m e n t e in q u e s t ' o r a , di ciò che
nella r e l a z i o n e è d i m o s t r a t o , degli e r r o r i e
delle colpe dei g o v e r n i , a c o m i n c i a r e dal
G o v e r n o che volle la g u e r r a e del C o m a n d o
S u p r e m o che la a t t u ò : delle colpe dei gov e r n i , che n o n t e n n e r o c o n t o di quei f a t t o r i
ed e l e m e n t i i n t e r n i ; del C o m a n d o S u p r e m o
che n o n s e p p e c o m m i s u r a r e la p r e p a r a z i o n e
m i l i t a r e alla g u e r r a come s a r e b b e s t a t a ,
n o n come si i m m a g i n ò f a n t a s t i c a m e n t e che
d o v e s s e essere. Come i p a r t i t i interventisti,così i g o v e r n i e i d i r i g e n t i m i l i t a r i n o n comp r e s e r o che s a r e b b e s t a t a u n a g u e r r a lunga,
diffìcile ed onerosissima, q u e s t a , la cui posta
era il d o m i n i o del m o n d o , e nella quale
t u t t i i" popoli, c o m e noi p r e v e d e m m o e dic e m m o , a v r e b b e r o p r o f u s o il meglio di se
Atti
— 21105 —
Parlamentari
Camera dei
Deputati
LEGISLATURA XXIV - l ^SESSIONE - DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9
a
stessi fino all'esaurimento. Il generale Cadorna si ingannò quando ritenne che il nostro attacco sarebbe stato travolgente e il
nostro intervento decisivo; e durante la
neutralità egli ed il Comando ai resero colpevoli - come constata la Commissione del non avere studiato e del non avere raccolto alcuna informazione sulle difese accessorie del nemico e del non avere nemmeno pensato che si sarebbe avuto una
guerra di trincea. E questo dopo quasi un
anno di guerra europea !
Si era così ignari della guerra di trincea,
si conoscevano così poco i reticolati nemici,
di robustissimo tipo, tra i quali fu martoriata tanta forte gioventù italiana, che ci
furono dei generali, i quali, come dice la
relazione, stando molto lontano dalle prime
linee, a coloro che dimostravano come le
difese accessorie e i reticolati non si potessero vincere, e li mettevano sull'avviso sulle
difficoltà enormi che si dovevano superare, rispondevano : « Ma i reticolati si rompono eoi petti dei soldati.; I reticolati rompeteli coi denti » ! (Commenti),
Quante altre simili constatazioni potremmo raccogliere dalla relazione della Commissione d'inchiesta! Quante volte, per e. sempio, non si fecero attacchi sanguinosissimi e con risultati enormemente ' sproporzionati ai sacrifìci! Quante vittorie, che la
stampa ha decantato—vittorie se così può
chiamarsi la conquista di qualche chilometro quadrato - le quali costarono il miglior
sangue d'Italia e le più gravi perdite in
confronto dei limitati guadagni : fatti questi che, come affermala Commissione d'inchiesta, «sbancarono e depressero le truppe, *
che videro riuscire presso che sterili le fulgide prove di eroismo ed il sacrifìcio dei
migliori elementi ».
Appunto per la ignoranza e bestialità
dei capi si davano ordini, come quelli, ad
esempio, per i quali il 18 giugno 1915, in
®nti minuti, un solo reggimento lasciava i
suoi 12 capitani è 422 soldati uccisi, ed- attaccati ai reticolati austriaci. (Commenti).
E l'episodio di quel colonnello, che, per
la coscienza della sua responsabilità, avendo
avvertito il suo generale sulla impossibilità
di compiere un'azione ordinatagli, perchè .
sarebbe andati incontro a un sicuro mallo, si sentì rispondere da costui che di
carne da macello ne aveva a sua disposinone tanta quanta gliene poteva abbisognare r? Sapete come andò a finire ? Alla
Plica del colonnello : « Io faccio il colonnello, e non il macellaio », si interruppe il
v
S1
ce
re
telefono ; e venne l'ordine scritto di compiere subito e senz'altro quella « onerosa »
operazione !
In questo modo, che è bollato nelle pagine della relazione, furono adoperate le vite
dei cittadini d'Italia. Quando, poi, questo
è tutto il resto portarono a Caporetto, la
colpa, naturalmente, fu del « disfattismo »
.socialista.
A proposito- del quale ricorderò solo le
ammissioni di oratori non di parte nostra. Non faceva ieri l'onorevole Di Giorgio l'elogio della brigata Bologna, che re-,
eluta i suoi soldati in una regione, dove
l'idea, il pensiero, l'organizzazione socialista sono più diffusi e di più lunga data f
Forse che i disertori erano più numerosi in
Romagna che in Sicilia ?
ABISSO. Non è vero. II ministro dell'interno ha detto che le statistiche dimostrano che le diserzioni erano minori tra i
siciliani; i morti, invece, sono stati più numerosi.
' P R E S I D E N T E . Onorevole Abisso, ella
ha rinunziato a parlare e ora interrompe!...
MERLONI. Il discorso di ieri dell'onorevole Di Giorgio, che quasi attribuiva le
diserzioni alla propaganda socialista, -ha
suscitato le giuste proteste di questa parte
•della Camera, la quale ha reagito affermando che, non le regioni d o v e j n ù forte e
antico è il movimento socialista, hanno
dato il maggior numero di disertori.
Disertori ci sono stati in ogni regione
d'Italia, ed anche, e molti, in Sicilia, e voi
non potete dimostrare il contrario.
ABISSO. La propaganda l'avete fatta
anche in Sicilia ! (Rumori —• Scambio di apostrofi fra il deputato Abisso e i deputati Zibordi e Dugoni).
P R E S I D E N T E . Onorevole Abisso, la
invito novamènte à non interrompere.
MERLONI. Il fenomeno è stato molto
bene studiato nelle sue cause dalla stessa
Commissione d'inchiesta. Non facciamo
questioni regionali. Io non ne faccio ; altri
non crei degli inutili diversivi di carattere
regionalistico. L'inchiesta ha dimostrato
che anche la diserzióne, non suscitata dalla
propaganda socialista, (Interruzioni a destra)
è il prodotto di fattori militari, è derivata dallo sgoverno dei soldati, (Rumori)
dallo sciupìo inumano che si è fatto della
loro vita, della loro salute, dei loro affetti
famigliari, dalle fucilazioni, dalle decimazioni (Bene ! all' estrema sinistra).
È la Commissione che dimostra lo strazio inumano della vita nelle trincee, a ca-
Atti
—
Parlamentari
LEGISLATURA
XXIV
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IA
SESSIONE
-
21106
DISCUSSIONI
gione dei lunghissimi turni, e clie afferma
che, quando i soldati dalla trincea si mandavano nelle seconde linee, erano sottoposti a fatiche, a disagi, e a lavori ancora
più lunghi e faticosi di quelli delle stesse
trincee, e che ciò si faceva deliberatamente
dai capi per persuadere i soldati che era
preferibile stare nelle trincee che nelle seconde linee.
(Commenti).
L a r o t t a di Oaporetto, pertanto, è l'effetto della condotta della guerra per t r e n t a
mesi, quale fu voluta dal Comando militare,
e dall'azione che il Comando stesso esplic a v a presso i Comandi inferiori, e dalla inconsapevolezza sulle forze e i movimenti del
nemico. Per tre volte noi oroviamo nella
relazione della Commissione la -prova di
questo f a t t o enorme, che avrebbe dovuto
far aprire gli occhi ai Governi e farli agire
di conseguenza.
P r i m a della guerra il generale Cadorna non
ha informazioni sulle forze del nemico, mentre queste informazioni erano appunto di
spettanza del Comando Supremo. Egli obliava questa elementare precauzione, questa
necessità fondamentale^ perchè credeva che.
l ' a t t a c c o sarebbe stato « travolgente » e
il nostro intervento «decisivo». P r i m a dei
f a t t i del Trentino, il 2 maggio, egli si dimostrava assolutamente sicuro che non ci sarebbe s t a t a offensiva austriaca, anzi la dava
come impossibile; il 14 maggio, alla vigilia
dell'attacco, il Cadorna scrive ad un generale: « Quanto alla mia incredulità ad un
a t t a c c o a fondo nel Trentino, essa esiste
t u t t o r a ». All'indomani si aveva l ' a t t a c c o
austriaco.
(Commenti).
Anche prima di Caporetto egli credeva
che non ci sarebbe stato l ' a t t a c c o , e sosteneva che, se ci fosse stato, si sarebbe sferrato verso Monfalcone, non verso la conca
di Plezzo; da questa parte non ci sarebbe
stato che un a t t a c c o dimostrativo. E g l i
a s p e t t a v a l ' a t t a c c o a Monfalcone; ed abbiamo avuto C a p o r e t t o !
È stato necessario che Cadorna sbagliasse
tre volte, l'una. volta più tragicamente dell ' a l t r a , perchè fosse esonerato dal comando.
L a stampa ha impedito che Cadorna
fosse esonerato dal comando. I l Ministero
Boselli non ha saputo sostituire Cadorna
perchè, dice la relazione, c'era «una assai
influente corrente della s t a m p a » che questo non voleva; e insieme con la stampa
quanti deputati lo hanno difeso, combat- j
tendo come nemico della patria chi osava !
criticare il « d i t t a t o r e » !
Del pari quando è nato il dissidio Zu- i
Camera
—
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TORNATA
DEL
13
dei
SETTEMBkE
Deputati
1919
pelli-Cadorna (Cadorna nominava lui i min i s t r i della guerra, non c'era la subordinazione del Comando Supremo al Ministero
ma il viceversa, i ministri dovevano essere
sue creature, altrimenti erano degli «idioti»
c o m e si compiaceva di chiamarli, perchè
t a r d a v a n o a nominarlo generale d'esercitò)
quando sorse quel dissidio, si scatenò una
a c c a n i t a campagna di stampa contro il ministro, il quale fu obbligato a dimettersi.
E chi inspirava questa c a m p a g n a ! È
scritto nelle pagine della Commissione d'inchiesta: il Comando Supremo. I l ministro
' della guerra doveva bene conoscere la reale
situazione militare,, le imprese onerose alle
quali .era stato sottoposto il nostro esercitò,
non solo nel giugno 1915, m'a nel luglio e
n e l l ' o t t o b r e - n o v e m b r e del 1915 stesso, come
poi al K u k , al Y o d i c e e sull'Ortigara e poi
a n c o r a alla Ba.insizza, che fu elogiata come
un grande episodio dalla stampa, e che la
Commissione giudica ben diversamente. Era
la stampa,insomma, erano i Governi responsabili di t a n t a acquiescenza alla politica militare disastrosa del Comando Supremo.
S t a m p a e Governi commettevano così
un vero e proprio « d i s f a t t i s m o » , proni dinanzi a Cadorna insieme coi partiti interventisti, coi fasci, con le resistenze interne
a n e l a n t i alla d i t t a t u r a militare per i loro
interessi politici. Sì, i p a r t i t i dell'interv e n t o si sono serviti, all'interno, della guerra per farsene uno strumento di dominio e
di egemonia. -Per anni abbiamo s o p p o r t a t o
t u t t o il peso di questa loro azione, siamo
stati attaccati, e calunniati in t u t t i i modi;
ma abbiamo tenuto sempre fermo, abbiamo
* difeso serenamente il nostro partito ed il
proletariato in t u t t e le contingenze più
aspre, abbiamo difeso i „nostri compagni
c o n t r o t u t t i i sopraffattori. Io so tutto
quello che abbiamo dovuto fare durante la.
guerra per contendere i nostri c o m p a g n i
alle angherie, alle infamie, alle torture che
loro si volevano infliggere, per lottare contro t u t t o ciò che si t e n t a v a contro il partito socialista, che si presumeva di poter distruggere.
(Interruzioni).
Sicuro. I l Comando Supremo aveva chiesto lo scioglimento del partito socialista.
Ci sono stati dei Governi che hanno resistito: hanno resistito perchè hanno fatto il
calcolo delle conseguenze, e hanno v i s t o
che le conseguenze sarebbero state forse
assai più gravi che non i risultati positivi
che si sarebbero ottenuti da tali misure.^
I n I t a l i a , durante la guerra i p a r t i t i interventisti si sono veramente serviti della
Atti Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
—21107
la
SESSIONE -
—
DISCUSSIONI
guerra contro i loro avversari, o contro i
sospettati di simpatie per il p a r t i t o e per il
movimento socialista. Accenno a p p e n a ; non
mancherà l'occasione di diffondersi e di
v
approfondire.
Oh ! se si facesse la storia dei sussidi
negati, degli i n t e r n a m e n t i f a t t i , delle sopraffazioni compiute da p a r t i t i che potremmo nominare, da i n d i v i d u i contro altri individui che p o t r e m m o u g u a l m e n t e nominare, allora sì^ì.'ine Mesta sarebbe veramente
la grande inchiesta e il g r a n d e processo
contro la guerra e i suoi più accesi f a u t o r i !
Questa è s t a t a non soltanto la cuccagna,
come si dice, per i f o r n i t o r i ; ma si volle
che fosse a n c h e ' p e r i p a r t i t i , i quali mirarono a sopprimere il p a r t i t o socialista, valendosi per questo di t u t t e le armi e di
tutte le malafedi.
E quei vostri carabinieri, onorevole Witti,
ai quali rivolgete t r o p p o spesso così abbondanti elogi...
MONTI-GUARNIEKI. E giustamente !
M E R L O N I . Giustamente ! È t r o p p o semplice. Ci sono stati carabinieri, che non a vevano perso il senso d e l l ' u m a n i t à e della
equanimità, e che, in mezzo al dilagare dellè
violenze e delle sopraffazioni, riuscirono a
mantenere un certo equilibrio; ma molti
altri, q u a n t i altri, non si sono f a t t i invece
strumenti delle sopraffazioni, delle violenze
e delle v e n d e t t e locali? (Approvazioni
all'estrema sinistra).
Voi a v e t e dato, d u r a n t e la guerra, al carabiniere u n a o n n i p o t e n z a di cui egli non
ha f a t t o buon uso, di cui egli non p o t e v a
valersi con senso di equilibrio e di armonia, perchè questo potere e p r e p o t e r e è
stato d a t o a chi ha un grado di istruzione
molto limitato, che è r e c l u t a t o nelle sfere
più modeste della popolazione, e che può
essere facile p r e d a alle suggestioni delle
clientele locali. Q u a n t i esempi la nostra
esperienza ci suggerirebbe, che a t t e s t a n o
come i carabinieri fossero divenuti, ìd generale, dei tirannelli locali, che disponevano
di t u t t a la v i t a , - d i t u t t a la libertà dei cittadini, e che misero spesso questo enorme potere - che in t a l u n i casi era di vita e di
morte - al servizio di u n a bassa e vituperevole politica di p a r t i t i e di interessi di
Piccole oligarchie speculanti voliosamente
sulla guerra.
Non parlo di t a n t e amministrazioni loc a l i ^ cui dirigenti fecero bellamente i propri affari, e a f f a m a r o n o la popolazione,
mentre è nota l'opera svolta dalle amministrazioni socialiste, riconosciuta e l o d a t a
Camera dei
- TORNATA D E L 1 3
SETTEMBRE
Deputati
1919
• dagli stessi avversari. Cosi l'assistenza e la
resistènza i n t e r n a f u r o n o sofferenze e sacrifìci a g g r a v a t i oltre misura e sopraffazioni
0 t e n t a t i v i di sopraffazioni e di schiacciam e n t o contro un p a r t i t o , il nostro; questa,
* in sintesi, la nostra politica d u r a n t e la
guerra,- la politica dei p a r t i t i i n t e r v e n t i s t i .
Ma la bomba che volevate .scoppiasse
contro il p a r t i t o socialista, ha finito per scoppiare nelle vostre mani, t a n t o che è m a n cato qui il c o n t r a d i t t o r i o , e nessuno è ven u t o a ripetere le accuse di altri t e m p i ed
1 gesti ignobili che parecchie volte sono partiti d a l l ' a l t r a - p a r t e della Camera.
Tu|}ti coloro che si erano iscritti a p a r lare si sono squagliati: essi non a v e v a n o
più nulla da dire, e noi li consideriamo come dei r a v v e d u t i , se non come... dèi vinti...
Senonchè la questione di Caporetto non
si esaurisce qui dentro..
Ieri il ministro della guerra disse alla
Camera che non si lasciava impressionare
da casi eccezionali, quasi volesse f a r credere al paese che t u t t o ciò che abbiamo
d e t t o noi, che è s t a t o s t a m p a t o , e che
VAvanti! pubblica ogni giorno, e che è suff r a g a t o dalla inchiesta,, non sia che il riflesso
di casi individuali.
Dico invece che è risultato all'evidenza
dalle pagine della Commissione che non si
t r a t t a v a di casi particolari, bensì di un
sistema di c a r a t t e r e generale, e che, se nella
seconda A r m a t a i fenomeni furono più accentuati, essi erano quasi u n i f o r m e m e n t e
generalizzati a t u t t o l'esercito, « esistevano
più o meno pronunziati in t u t t o l'esercito »
- dice la Commissione - il che vuol dire che ?
dopo t r e n t a mesi di guerra, l'esercito era in
uno stato morale di l a t e n t e c a p o r e t t i s m o
che-prima o poi doveva scoppiare, come
u n t u m o r e , producendo i suoi effetti disastrosi.^ •
• • •
•'• ., •• .
•
Ora l'inchiesta ha iniziato il l a v o r o ' c h e
il p a r t i t o socialista proseguirà, non già per
la rivendicazione n o s t r a , di cui non sentiamo il bisogno, ma p e r il popolo, che ha
.trovato nelle pagine della relazione qualcosa come un principio di giustizia, e per
cui esso a n d r à a ricercare quel volume, non
con odio, ma per, farsene s t r u m e n t o a semp r e maggiore verità, a sempre, maggiore
giustizia. (Bene! alV estrema sinistra). Noi ci
p r o p o n i a m o di proseguire la nostra opera,,
perchè non volevamo raggiungere soltanto il
r i s u l t a t o di vederci assolti. Non a b b i a m o
bisogno di discolpe e di assoluzioni ; nè
a v e v a m o bisogno di a p p r e n d e r e le v e r i t à
11
dell'inchiesta che non son d e t t e per noi.,
Atti Parlamentari
LEGISLATURA
XXIV
Camera dei Deputati
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1 » SESSIONE -
DISCUSSIONI -
TORNATA D E L
13
SETTEMBRE
1919
ma per gli altri. Ma quei documenti hanno * ?
Voi dite che siamo disfattisti, perchè
un grandissimo valore per noi, ohe vogliatrafughiamo al popolo il sentimento della
mo che nell'animo del popolo germini e
vittoria; ma è l'Intesa, ma è il novello imfruttifichi L'odio alla guerra, che vogliamo
perialismo di Versailles, che ha trafugato
che il popolo si abitui all'avversione irriall'Italia, non che il sentimento della vitducibile a tutte le guerre. Come durante
toria, la vittoria stessa.
la guerra noi fummo contrari, oggi non
Orbene, per evitare dolorose conseguendobbiamo che continuare l'opera nostra per
ze, per preparare il popolo 7 a combattere
l'immediato avvenire. Dobbiamo disintosin avvenire qualunque avventura, sentiasicare i cuori e i cervelli dai veleni nefasti
mo il dovere di proseguire il nostro comche la guerra vi ha deposto in questi quatpito con più tenacia, con più ardore che
tro anni di tragedia, non solo italiana, ma
mai.
mondiale; e sentiamo il dovere di farlo, non
Ritorcendo interamente contro di voi
per una rivendicazione nostra o per qualche
l'accusa che contro di noi voleste elevare,
risultato politico ; non per intenti semriaffermando la nostra fede e il nostro
plicemente punitivi, o per retorica o accapassato, la incoercibile coerenza ai nostri
demia, ma sopratutto per evitare al paese
principi, vi ripetiamo che proseguiremo quenuovi disastri e nuove guerre. Noi vogliamo .
st'opera. Parleremo presto e più a lungo
preparare sempre più l'animo delle masse
alle masse, alle folle operaie, alle moltituin modo che non debbano più essere le vitdini, per l'avvenire del nostro paese, e pertime tragiche delle sopraffazioni delle mi• chè l'Italia, nella futura Internazionale dei
noranze.
popoli, costituisca una unità del più alto
valore economico, sociale e umano. ( VivisL a dottrina delle minoranze non apparsime approvazioni,
e congratulazioni
all'estretiene a noi, e non appartiene al popolo. L a
ma sinistra).
'
'
dottrina delle minoranze è una dottrina
che può spiegare fatti del passato, i quali
Voci. Ai voti! ai voti !
produssero effetti transitori, e superficiali;
ma non può spiegarsi e non può ammetPresentazione di disegni di legge.
tersi in un periodo, come il nostro, in cui
P R E S I D E N T E . L'onorevole ministro di
abbiamo concesso il suffragio universale
agricoltura ha facoltà di parlare.
ed il voto alle donne, in cui tutto il móndo
V I S O C C H I , ministro
d'agricoltura.
Mi
si ridesta verso una Coscienza rinnovatrice
onoro
di
presentare
alla
Camera
tre
disegni
e rivoluzionaria, in un periodo in cui il
di legge per la conversione in. legge dei sepopolo si risveglia verso un avvenire miguenti decreti :
gliore di quello che ha avuto finora, verso
un avvenire di liberazione e di giustizia.
Decreto luogotenenziale 6 luglio 1919,
n. 1241, che autorizza il Ministero d'agriE siccome il pericolo c'è, è sempre incoltura a coprire, secondo norme speciali,
combente, continueremo l'opera della Comi posti che sono o si renderanno vacanti,
missione d'inchiesta per Caporetto,-faremo
fino al 31 dicemtre 1819, nei ruoli del Real
insieme col popolo la revisione critica della
Corpo delle miniere ;
guerra per impedire al popolo stesso d'acRegio decreto 17 agosto 1919, n.
cedere ancora all'idea di nuove guerre.
che autorizza la prosecuzione, fino al 30 giuDicevo che il pericolo c'è ; dico che il
gno 1920, delle ricerche d'acque, e relative
pericolo c'è! Ricordate che cosa ha detto
spese, in Sardegna, "a norma della legge
il generale Eoch ai suoi amici ed alleati,
quando, di recente, fu ricevuto a Londra:^ | 16 luglio 1914, n. 665;
«Prepariamoci per la prossima g u e r r a » ? ! j
Regio decreto 2 settembre 1919, n. 1633,
(Commenti).
recante provvedimenti per l'incremento
sulla produzione agraria.
I germi di una nuova guerra già sono
Chiedo che i p'rimi due sieno trasmessi
nel mondo, perchè la vostra politica, i riall'esame della Giunta generale del bilansultati della vostra guerra hanno lasciato
cio, il terzo a quello degli Uffici.
in piedi una infinità di questioni che si
P R E S I D E N T E . Do atto all'onorevole
può temere possano suscitare altre guerre.
ministro di agricoltura della presentazione
La conferenza di Parigi, il t r a t t a t o di
dei disegni di legge riflettenti i seguenti deVersailles hanno lasciato vivi e virulenti
creti :
i germi di guerra, con la sopraffazione dei
Decreto luogotenenziale 6 luglio 1919,
popoli vinti, dei popoli deboli, e anche di
n. 1241, che autorizza il Ministero d'agri"
quelli « vittoriosi » come l ' I t a l i a .
I
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Atti Parlamentari
LEGISLATURA XXIV - l
a
Camera dei Deputati
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9
coltura a coprire, secondo norme speciali,
i posti che sono o si renderanno vacanti
fino al 31 dicembre 1919, nei ruoli del Eeal
Corpo delle miniere ;
Regio decreto 17 agosto 1919, n. ...,
che autorizza la prosecuzione, fino al 30 giugno 1920, delle ricerche d'acque, e relative
spese, in Sardegna, a norma della legge 16
luglio 1914, n. 665 ;
Regio decreto 2 settembre 1919, n. 1633,
recante provvedimenti per l'incremento
sulla produzione agraria.
L'onorevole ministro chiede che i primi
due disegni di legge siano trasmessi per
l'esame alla Giunta generale del bilancio e
il terzo agli Uffici.
Se non sorgono osservazioni in contrario,
così rimarrà stabilito.
(Così rimane stabilito).
' .r
Si riprende la discussione intorno alle comunicazioni del Governo stilla relazione della
Commissione d'inchiesta istituita con regio
decreto 12 gennaio 1918.
P R E S I D E N T E . Riprendiamo la discussione intorno alle comunicazioni del Governo sulla relazione della Commissione d'inchiesta istituita con regio decreto 12 gennaio 1918.
Segue ora l'ordine del giorno dell'onorevole Pistoja: ,
« La Camera, considerando che il doloroso episodio di Caporetto mette in più vivida luce la valorosa resistenza sul Grappa
e sul Piave, e rende più fulgida la nostra
vittoria, che ha dato il crollo a due Imperi
secolari, manda un plauso all'esercito ».
Domando se quest'ordine del giorno sia
appoggiato da trenta deputati.
(È appoggiato).
L'onorevole Pistoja ha facoltà di svolgerlo.
.
PISTOJA. Dall'esame della relazione della
Commissione d'inchiesta per Caporetto si rileva che il lavoro d'indagine è stato per
gran parte svolto sulle quistioni tecnicomilitari.
Ciò era da prevedersi. Per cui sarebbe
stato utile che nella Commissione avessero
predominio i competenti tecnici.
Invece non ve n'erano che due soltanto.
I due tecnici che facevano parte 'della
Commissione erano il generale Caneva ed
il generale Ragni. Per le condizioni in cui
ebbero a trovarsi durante la guerra, non
è escluso che potessero far sorgere dei
dubbi sulla loro piena serenità nel Compito
che era stato loro affidato.
Il generale Caneva, presidente della
Commissione d'inchiesta, come il più elevato in grado dell'esercito, aveva motivo
di presumere che sarebbe stato a lui affidato il Comando Supremo.
Quindi un senso di risentimento in lui
non è da escludersi.
È umano.
Dico questo non per diminuire la stima
che egli meritatamente gode.
Ricorderà la Camera che dopo una lunga
discussione in cui si fecero aspre critiche
alla condotta della guerra in Libia, ho
difeso l'opera sua, dimostrando alla Camera, che ne parve convinta, che egli molto
opportunamente seguiva i criteri e le esigenze di una guerra coloniale, che presenta
caratteri e situazioni tanto differenti dalla
guerra che si svolge fra eserciti regolari.
Per cui trovavo opportuno che egli si
astenesse da operazioni di soverchia audacia.
Dopo che fu sostituito, per non aver
seguito questo principio, ebbero luogo i
tristi eventi che ci obbligarono, con gravissimo danno del nostro prestigio presso gli
Arabi, a ridurci a pochi punti verso la
costà.
L'altro tecnico della Commissione era il
defunto generale Ragni, un esonerato dal
comando di un Corpo di armata, in seguito
a proposta del comandante la 4 armata. Altro elemento che poteva lasciare qualche dubbio sulla sua serenità.
La Commissione d'inchiesta per Caporetto si è trovata a dovere esaminare avvenimenti di una guerra, che non ha l'eguale
nella storia, e che ha presentato nel suo
svolgimento caratteri affatto nuovi e non
previsti.
. Pare a me che, a mettere in piena luce
i fatti esaminati in modo da offrire elementi
per un criterio completo della loro essenza,
sarebbe stato utile esporre i caratteri principali della mostruosa guerra, che, a differenza delle guerre di movimento, si .è impostata in una guerra a cordone, in una
guerra di posizioni, in una guerra di trincea, con sviluppo di azioni tattiche, quasi
esclusivamente proprie della guerra d'assedio, mentre in *essa rimane pressoché
escluso ogni geniale concetto di strategia.
a
f-
Atti
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Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
la
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
L a l u n g a g u e r r a si t r a s c i n a v a senza previsione di r i s u l t a t i definitivi.
G u e r r a di l o g o r a m e n t o , g u e r r a di resistenza, nella quale si diceva che non ci
s a r e b b e r o s t a t i nè v i n t i nè v i n c i t o r i , e che
si r i t e n e v a si s a r e b b e chiusa per s t a n c h e z z a
reciproca dei belligeranti, con u n a p a c e di
compromesso.
G u e r r a t u t t a speciale, a n c h e per le masse
colossali di c o m b a t t e n t i s c h i e r a t e su linee
c o n t i g u e , di c e n t i n a i a di chilometri.
Allo stesso m o d o in F r a n c i a , milioni di
u o m i n i si sono f r o n t e g g i a t i p e r q u a t t r o lunghi anni, senza u n a fase decisiva, in uno
scacchiere che n o n p r e s e n t a linee di spicc a t o v a l o r e difensivo..
P a r l a n d o u n giorno con u n m e m b r o della
Commissione, n o s t r o collega alla Camera,
del c o m p i t o di i n d a g i n i su C a p o r e t t o , io
gli dissi-che la Commissione d o v e v a a v e r e
p e r base di i n d a g i n e la q u e s t i o n e : se, d a t e
le condizioni del t e r r e n o che offre c a r a t t e r i di alto v a l o r e difensivo, era s t a t o p r o v v e d u t o per u n sufficiente r a f f o r z a m e n t o . d e l
t e r r e n o , e vi si t r o v a v a n o f o r z e sufficienti
per u n a v a l i d a difesa.
Questo essenzialmente è il f o n d a m e n t o
t a n g i b i l e delle r e s p o n s a b i l i t à del C o m a n d o
Supremo.
Q u a n d o il C o m a n d o h a p r o v v e d u t o in
modo soddisfacente, sotto questo riguardo,
la sua r e s p o n s a b i l i t à , si p u ò dire, è al coperto.
N o n gli r i m a n e che affidarsi alla f o r t u n a
delle a r m i ed i n t e r r o g a r e gli à u g u r i come facevano
antichi.
P u r t r o p p o l a , f o r t u n a h a la sua p a r t e
a n c h e negli e v e n t i di g u e r r a .
L a Commissione, e s a m i n a n d o la situazione, n o n t r o v a in m a s s i m a d a eccepire
Sui p r o v v e d i m e n t i presi dal' C o m a n d o Sup r e m o , per. u n a v a l i d a difesa, per poco che
le t r u p p e avessero o p p o s t a r e s i s t e n z a .
P e r spiegare allora il d i s a s t r o di Capor e t t o la Commissione volge le sue i n d a g i n i
sulle cause che h a n n o p o t u t o d e p r i m e r e il
m o r a l e ' e lo spirito c o m b a t t i v o delle t r u p pe. Cause però che n o n h a n n o u n valore
c o n c r e t o m a solo di a p p r e z z a m e n t o , il di
cui v a l o r e d i p e n d e dal coefficente che si
erode di dover d a r e a d o g n u n a di quelle
cause.
<
•
F r a le p r i n c i p a l i p o n e quelle che r i g u a r d a n o il m a l g o v e r n o degli uomini, ed annov e r a f r a fe p r i n c i p a l i il rigore nelle fucilazioni e nelle decimazioni, che h a n n o t a n t o
J
m
Camera dei
TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE
Deputati
1919
dolorosamente impressionato l'opinione
pubblica.
L ' o n o r e v o l e L u c i a n i espose l ' a l t r o giorno d a t i e cifre Che disse i n c o n f u t a b i l i , dalle
q u a l i r i s u l t a che in F r a n c i a , t a n t o le fucilazioni che le decimazioni f u r o n o in numero
più che doppio di quelle che ebbero luogo
in I t a l i a .
Questo dico n o n per a t t e n u a r e la grav i t à del f a t t o , ma per u n o p p o r t u n o conf r o n t o o n d e d i m o s t r a r e che il rigore non
fu una nostra prerogativa.
U n a l t r o g r a v e a p p u n t o su cui insiste
la Commissione è nel r i t e n e r e che vi f u r o n o :
uno s p e r p e r o inutile di forze;
azioni assai d i s p e n d i o s e di sangue;
i n f e c o n d i sacrifizi di Sangue t a l v o l t a
con v e r i - m icelli delle eroiche t r u p p e ; (sono p a r o l e della relazione)
dispendio i n u t i l e di vite;
sterilità di sforzi, che s a r e b b e r o bas t a t i da soli a d e t e r m i n a r e quella crisi di
a n i m i in cui sta il f a t t o più saliente degli
avvenimenti.'
Orbene, questi ed a l t r i errori f u r o n o imp u t a t i a J o f f r e q u a n d o ebbe luogo la prima
crisi del C o m a n d o S u p r e m o in F r a n c i a .
I p r i n c i p a l i capi d ' a c c u s a che si fecero
a J o f f r e sono i seguenti : l ' e r r o r e f o n d a m e n t a l e del piano che escludeva la possibilità
di un a t t a c c o t e d e s c o dal Belgio al nord
della Mosa; l ' e r r o r e della d o t t r i n a « offensiva a d ogni costo » alla quale il piano
stesso era i n s p i r a t o ; la m a n c a n z a di un esercito di m a n o v r a ; le diversioni in Lorena
e in Alsazia; la m a n c a n z a di u n a organizzazione difensiva del p a e s e ; la « corsa al
m a r e » che più u t i l m e n t e si s a r e b b e p o t u t a
sostituire c o l ' c o n c e n t r a m e n t o , fin dall'inizio
della guerra, nel n o r d - o v e s t della F r a n c i a ,
colle t r u p p e s c i u p a t e n e l l ' A l s a z i a - L o r e n a ;
le offensive micidiali per il possesso di un
bosco, di u n a q u o t a ; m a n c a n z a di u n a forza
mobile o r i s e r v a c e n t r a l e ; imposizione da
p a r t e del C o m a n d o S u p r e m o ai generali in
s o t t ' o r d i n e delle o p e r a z i o n i da eseguire e
sostituzione b r u s c a di coloro che f a c e v a n o
obiezioni; s i l u r a m e n t i su vasca scala (ad esempio, dieci c o m a n d a n t i di Corpo d ' a r m a t a
su v e n t i s i l u r a t i d a l 25 agosto al 31 ottobre
1914; q u a t t r o c o m a n d a n t i d ' a r m a t a , tra- i
q u a l i u o m i n i di g r a n v a l o r e come Lanrezac,
M a n d ' h u y , e Sarrail) ; quindi il d a n n o di
i n s t a b i l i t à nei C o m a n d i , d ' i r r i t a z i o n e prod o t t a f r a le t r u p p e per la sostituzione di
capi a m a t i o p o p o l a r i ; m a n c a n z a di artiglieria p e s a n t e , m u n i z i o n a m e n t o scarso, m
LEGISLATURA XXIV -
la
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
sufficienza di mezzi a v i a t o r i , di o r d e g n i da
trincea, di m i t r a g l i a t r i c i , ecc.
Sono in p a r t e gli stéssi a p p u n t i che fa la
Commissione al n o s t r o C o m a n d o S u p r e m o .
Dopo J o i f r e , Nivelle, l ' i d e a t o r e della
grande offensiva 16-25 aprile 1917 : u n mi'lione e d u e c e n t o m i l a u o m i n i r a d u n a t i nell'ansa dell'Aisne per s f r u t t a r e la concezione
ardita e chimerica di u n o s f o n d a m e n t o che
avrebbe permesso di p r e n d e r e alle spalle le
linee tedesche, di f a r crollare t u t t a la f r o n t e .
La massa umayia n o n b a s t ò , essendo insufficiente la massa artiglieria, essendo m a n cata la s o r p r e s a . Si ebbero r i s u l t a t i di terreno mescliinissimi; p e r d i t e sanguinose :
33,000 m o r t i , 80,000 f e r i t i .
Gravissima crisi p r o d u s s e q u e s t a f a l l i t a
offensiva : m a l c o n t e n t o e p r o t e s t e di capi,
veri a m m u t i n a m e n t i di b a t t a g l i o n i i n t e r i
che, delusi, s t a n c h i , s c o r a t i per la m a n a a t a
vittoria e l ' i n u t i l e sacrificio, per la ripercussione della rivoluzione russa è per la
sorda p r o p a g a n d a d i s f a t t i s t a , r i f i u t a v a n o
di a n d a r e in t r i n c e a . C o m p a r v e allora u n
decreto presidenziale che a b o l i v a i ricorsi
al t r i b u n a l e s u p r e m o e le d o m a n d e di
grazia.
• E q u a n t i a l t r i insuccessi ebbero luogo in
questa lunga g u e r r a , con i m m a n i sacrifici
di vite u m a n e , senza r i s u l t a t i .
Cito f r a a l t r i la spedizione di Gallipoli
che i f r a n c o - i n g l e s i d o v e t t e r o t r o n c a r e d o p o
gravissime p e r d i t e .
Dalla p a r t e dei t e d e s c h i v a n n o r i c o r d a t i
i vani, sanguinosi t e n t a t i v i s p i e g a t i nelle
F i a n d r e per r a g g i u n g e r e Calais ; ed i colossali o s t i n a t i sforzi per il possesso di Verdun, $ o v e le t r u p p e g e r m a n i c h e e r a n o com a n d a t e dal K r o n p r i n z , al quale certo n o n
si sono lesinati nè uomini nè m a t e r i a l i , per
potergli c r e a r e u n ' a u r e o l a di gloria.
I n -una g u e r r a così lunga, è n a t u r a l e che
t u t t o , n o n potesse svolgersi senza c o n t r a s t i .
E si c o m p r e n d a come, da ogni p a r t e ,
abbia a v u t o luogo u n a a l t e r n a t i v a di successi e di sconfitte.
In questa guerra immane è intervenuto
il nostro esercito in condizione di n o t e v o l i
deficienze; gli o r a t o r i che mi h a n n o preced u t o nella discussione h a n n o a c c e n n a t o
^ deficienze varie. Io a c c e n n e r ò a deficienze
specialmente di o r d i n e morale, le quali sono
da considerarsi assai più g r a v i di quelle
che r i g u a r d a n o l ' a r m a m e n t o ed il materiale.
La guerra si f a a n z i t u t t o cogli uomini, e
^egli uomini ciò che v a l e è il morale.
TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE
1919
Il n o s t r o esercito n o n a v e v a p u r t r o p p o
tradizioni.
Le n o s t r e g u e r r e nazionali, dal '48 in poi,
non ebbero fortuna.
I l messaggio che l ' i m p e r a t o r e F r a n c e s c o
Giuseppe rivolgeva alle sue t r u p p e , q u a n d o
siamo e n t r a t i in g u e r r a , t e r m i n a v a con queste p a r o l e :
I nostri n u o v i nemici noi li conosciamo.
Li a b b i a m o conosciuti a N o v a r a , a Gustoza,
a Lissa.
D i c h i a r a n d o c i con ciò : degli imbelli.
Con questi dolorosi precedenti, n o n era
f u o r i luogo che si d u b i t a s s e del v a l o r e del
n o s t r o esercito.
L a p r o v a della Libia n o n era t a l e da
d a r c i pieno a f f i d a m e n t o in u n a g u e r r a cont r o eserciti che erano c o n s i d e r a t i f r a i più
potenti.
D u r a n t e la n e u t r a l i t à , p e r s o n a l i t à politiche mi c o n f i d a v a n o che e r a n o c o n t r a r i
a l l ' i n t e r v e n t o , p e r c h è t e m e v a n o che il nostro esercito n o n facesse b u o n a p r o v a .
U n a n o t e v o l e essenziale deficienza della
consistenza delle n o s t r e t r u p p e , s t a v a nel
f a t t o che oltre due terzi dei c h i a m a t i alle
a r m i n o n a v e v a n o m a i presp in m a n o u n
fucile.
E ciò p e r c h è n o n si seguiva il c o n c e t t o ,
a d o t t a t o del r e s t o i n - t u t t i gli S t a t i , conc e t t o da me p r o c l a m a t o fino da q u a n d o ,
v e n t ' a n n i or sono, e n t r a i in questa C a m e r a
e che a n d a v o r i p e t e n d o ogni q u a l v o l t a mi
si p r e s e n t a v a l'occasione, solo, r i p e t o solo
nella C a m e r a in q u e s t a c a m p a g n a : e cioè
che u n paese d e v e p r o v v e d e r e alla sua difesa a n z i t u t t o col p r e p a r a r e il massimo
c o n t i n g e n t e che può d a r e la leva, poiché il
n u m e r o è il p r i m o f a t t o r e di v i t t o r i a .
D o m a n d a v o che si cambiasse la legge sul
r e c l u t a m e n t o , che e s o n e r a v a m e t à degli inscritti, e si modificassero le tabelle delle inf e r m i t à che d a v a n o t i t o l o alla, i n i d o n e i t à ;
le quali t a b e l l e poi si a p p l i c a v a n o con larghezza eccessiva..
P e r cui noi ogni a n n o n o n c h i a m a v a m o
alle a r m i che u n a m e d i a di 70,000 u o m i n i ,
su 300,0^0 i n s c r i t t i , m e n t r e in F r a n c i a con
u n a p o p o l a z i o n e pressoché u g u a l e alla nos t r a , se ne i n c o r p o r a v a n o a n n u a l m e n t e olt r e 200,000. Le nascite a n n u a l i in F r a n c i a ,
sono, da t e m p o , inferiori alle n o s t r e di olt r e 100,000 maschi.
A l t r a deficienza l ' a v e r e d o v u t o i m p r o v visare con b r e v i p e r i o d i di istruzione circa
170,000 ufficiali per c o m p l e t a r e i q u a d r i ed
i n q u a d r a r e le n u ò v e u n i t à , che si a n d a vano mano mano costituendo.
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Atti Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
—21112—
l
a
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
Le v i r t ù insite nella n o s t r a stirpe, h a n n o
c o m p e n s a t o le deficenze .rilevanti che ho
a c c e n n a t o , e d . a b b i a m o conseguito u n a vitt o r i a finale che h a del miracolo.
L a Commissione nel c o n s i d e r a r e le res p o n s a b i l i t à del C o m a n d o S u p r e m o , si rip o r t a p u r e allo scacco che a b b i a m o subito ,
sugli a l t i p i a n i di Asiago, n e l l ' u l t i m a dec a d e del maggio 1916, del q u a l e scacco ne
a d d e b i t a la r e s p o n s a b i l i t à al C o m a n d o Supremo.
I l m i n i s t r o della g u e r r a , ieri, h a dichiar a t o che quell'episodio n o n f u u n n o s t r o
scacco. .
Consenta la Camera che io aggiunga alle
p a r o l e del m i n i s t r o q u a l c h e mio schiarimento.
\ - '
D a q u a n t i sento p a r l a r e di quell'episodio, da n e s s u n o si considera che l'azione
offensiva a u s t r i a c a sugli a l t i p i a n i , n o n è
che u n a p a r t e della g r a n d e azione offensiva che f u svolta dal C o n r a d ; quella off e n s i v a che egli chiamò con senso del solito dispregio per noi « spedizione p u n i t i v a » ;
a v e v a per scopo lo sbocco nella p i a n u r a
v e n e t a , alle spalle della più g r a n p a r t e del
n o s t r o esercito.
L ' o f f e n s i v a si è svolta con q u a t t o r d i c i
divisioni, n o n sulla sola via dell'Astico, sugli a l t i p i a n i , m a su q u a t t r o linee, contemp o r a n e a m e n t e : Val L a g a r i n a , Y a l l a r s a , Val
d'Astico e Valsugana.
Le due l a t e r a l i e r a n o le più i m p o r t a n t i ,
p e r c h è percorse dalla f e r r o v i a .
I m p o r t a n t i s s i m a quella della Val Lagar i n a , che c a d e n d o alle spalle di V e r o n a
a v r e b b e p o r t a t o a u n successo s t r a t e g i c o
colossale.
Orbène, m e n t r e su t r e delle q u a t t r o linee, le n o s t r e t r u p p e i n f r a n s e r o l ' u r t o nemico, r e s i s t e n d o ai c o n t i n u i i n s i s t e n t i att a c c h i , nella V a l s u g a n a e s p e c i a l m e n t e al
passo di Buole, t r a la Valle L a g a r i n a e la
V a l l a r s a , d o v e gli a u s t r i a c i f e c e r o il massimo sforzo per .riprendere Ala, la graziosa
c i t t a d i n a che o c c u p a v a m o da u n a n n o , ment r e , dico, le n o s t r e v a l o r o s e t r u p p e i n f r a n g e v a n o l ' u r t o nemico su quelle t r e linee di .
operazione, sugli a l t i p i a n i , il t e r r é n o delle
Dolomiti, aspro, i m p e r v i o , che. ha u n ' e n o r me v a l o r e difensivo, p r o p r i o .su quella dir e t t r i c e dell'offensiva a u s t r i a c a , in quel
s e t t o r e nel quale n o n era ragionevole pensare a d u n o s f o n d a m e n t o , p e r poco che le
n o s t r e t r u p p e avessero f a t t o r e s i s t e n z a ; lì
f u l a s c i a t o a p e r t o il v a r c o .
Gli a u s t r i a c i corsero r a p i d a m e n t e a d
affacciarci al m a r g i n e m o n t a n o verso la
p i a n u r a di Vicenza.
Camera dei
Deputati
TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9
A v a n z a t i s i ed a l l o n t a n a t i s i t r o p p o rapid a m e n t e dagli s t a b i l i m e n t i a v a n z a t i predisposti, in q u e l t e r r e n o impervio, venne a
m a n c a r e , per la d i s t a n z a , la possibilità di
p r o v v e d e r e ai r i f o r n i m e n t i , epperò dovett e r o ripiegare.
I l successo che possono v a n t a r e gli austriaci, è la c a t t u r a in pochi giorni di 42
mila prigionieri che si arresero senza far
resistenza.
L a falla f u p r e s t o s a l d a t a ; e due mesi
d o p o a v e m m o Gorizia s u p e r a n d o quella poderosa t e s t a di p o n t e .
m
E s s e n d o riuscito solo lo sfondamento
sugli A l t i p i a n i , m a n c a t o il concorso delle
t r u p p e che o p e r a v a n o sulle a l t r e linee la
spedizione p u n i t i v a d o v e t t e essere t r o n c a t a .
L ' e p i s o d i o f u in definitiva un insuccesso
pel borioso, maresciallo.
H o d e t t o che per poco che le t r u p p e
avessero resistito, non era da temersi .uno
s f o n d a m e n t o in quella zona difficilissima.
Lo d i m o s t r a il f a t t o che nella offensiva
a u s t r i a c a del giugno 1918, a v v i a t a con bald a n z a e colla sicurezza di riuscita, su t u t t o
il f r o n t e , il C o n r a d t e n t ò uno sforzo sugli
stessi Altipiani, p a r t e n d o da posizioni più
v a n t a g g i o s e di quelle che t e n e v a nel maggio del 1916, o n d e riuscire alle spalle del
G r a p p a e del P i a v e . F u r e s p i n t o dal valore
delle n o s t r e t r u p p e , il secondo giorno dell'offensiva ed i n c h i o d a t o sulle'posizioni da
cui era p a r t i t o l ' u r t o .
La r e s p o n s a b i l i t à dello s f o n d a m e n t o sugli Altipiani, v e n n e a d d e b i t a t a al comand a n t e supremo. B e s p o n s a b i l i t à che si fa
c o n s i s t e r e nel n o n a v e r e egli c r e d u t o alla
possibilità dell'offensiva a u s t r i a c a , e nell ' a v e r quindi n e g a t o al c o m a n d a n t e la
l a a r m a t a c i rinforzi che egli d o m a n d a v a .
Ciò n o n è e s a t t o .
I l C o m a n d o S u p r e m o di sua iniziativa,
t r a s p o r t ò fino dalla fine di marzo e principio di a p r i l e sul f r o n t e Trentino, t r e brig a t e di n u o v a formazione, la b r i g a t a Ancona,
la 9 a e la 10a divisione,' u n gruppo alpini
di 10 b a t t a g l i o n i e m o l t a artiglieria di medio
c a l i b r o ; e t e n n e in r i s e r v a sul T a g l i a m e l o
6 divisioni p r o n t e a m u o v e r e , le quali il
21 maggio a v e v a n o u l t i m a t o il t r a s p o r t o .
I n seguito a questi p r o v v e d i m e n t i i l com a n d a n t e la l a a r m a t a scriveva in d a t a 6
aprile :
'
« I n seguito alle disposizioni prese dall'E..
V. io r i t e n g o che noi possiamo contemplare
con t r a n q u i l l i t à q u a l u n q u e e v e n t u a l i t à ,
a n c h e la più s f a v o r e v o l e » .
D e b b o r i t e n e r e che questa l e t t e r a del
c o m a n d a n t e la l a a r m a t a , n o n sia c o n o s c i u t a
LEGISLATURA XXIV -
Ia
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
dalla Commissione, perchè altrimenti non
avrebbe potuto dire che il Comando Supremo per non aver creduto ammissibile l'offensiva, non aveva preso le disposizioni necessarie, per parare a qualsiasi eventualità.
Biguardo a Caporetto non ripeterò ciò
che disse ieri il ministro della guerra per
dimostrare che la piccola falla «aperta alla
saldatura della sinistra del X X V I I corpo
d'armata colla destra del IV presso Tolmino, in fondo alla valle, fra la 19a e 46a divisione sia stata la predominante che ha
provocato il disastro.
L'onorevole Gasparotto nel suo splendido
discorso, che ho ascoltato con profonda
commozione, per gli alti sensi di patriottismo, che lo hanno ispirato, ha descritto
con piena conoscenza dei fatti, gli "eventi,
che dopo quell'apertura della nostra linea,
con fulminea rapidità, hanno fatto crollare
mano mano, nella giornata del 24 ottobre
le posizioni- fortissime per natura e sufficientemente presidiate, nel settore di Caporetto.
È lo strumento che si era spezzato nelle
mani di chi doveva servirsene.
Si è detto che ciò doveva essere preveduto.
«
Tutto deve prevedere il condottiero ;
ed operare sulla previsione più sfavorevole;
ma un Caporetto non si può e non si deve
prevedere, perchè si comprende che se in
un problema militare si mette in equazione
un Caporetto non c'è soluzione possibile-.
Il Comando Supremo, in quei terribili
primi giorni, seppe provvedere in modo da
rallentare la corsa dell'avvérsario, onde
dar luogo al ripiegamento sul Tagliamento;
la quale linea però doveva considerarsi
come linea di orientamento e non come
linea di resistenza. . .
Sono convinto che l'Esercito in quelle
condizioni non vi avrebbe fatto resistenza,
perchè gli sovrastava troppo vicina la pressione del nemico.
In questi casi è canone di guerra, che un
Spiegamento dopo uno scacco, deve mettere
un cuscinetto di spazio sufficiente fra l'avversario e le t r u p p e che si ritirano, onde
dar modo di assestare reparti disorganizzati e rialzarne il morale.
Quando avviene una cancrena, bisogna
tagliare inesorabilmente più in su della
Parte infetta, se si vuol salvare la vita dell'infermo. Fu doloroso abbandonare n m a regione,
a
noi cara, all'invasione dei barbari ; ma
TORNATA DEL 1 3
SETTEMBRE
1919
così fece pure Joffre dopo la sconfitta di
Charleróy.
•
Egli fece un salto indietro fino alla
Marna, abbandonando all'invasione undici
delle più ricche provincie della Francia.
Notate che l'Esercito francese si ritirò dai
confini del Belgio in condizioni certo migliori di quelle in cui si trovava il nostro
Esercito nella ritirata di Caporetto.
La relazione dice che di mano in mano
che le truppe si avvicinavano al Piave, e
diminuiva la pressione dell'inseguimento,
andavano rianimandosi; sentivano la vergogna di quanto era accaduto e preparavano l'animo alla resistenza.
La ritirata dall'Isonzo al Piave condotta in circostanze terribili, con animo
fermo e sereno e con lucidità di intenti,
ha salvato l'esercito e l'Italia.
Ed ora consentitemi un confronto. I confronti sono sempre odiosi tanto più poiché
in quello che io faccio' si t r a t t a di personalità già scomparsa da un quarantennio,
personalità alla di cui memoria ho conservato sempre grande venerazione.
Confronti, del resto ne fa pure la Commissione, la . quale fa dei confronti fra il
primo comandante supremo e quello che gli
è succeduto.
Il mattino della giornata di Custoza, il
generale Lamarmora, dopo avere percorso
il fronte, s'imbattè a Yaleggio coi fuggiaschi
del carreggio ausiliario e di gruppi della
divisione Cevale.
Lo spettacolo impressionante lo scosse
al punto "da fargli perdere la serenità.
Scosso, coll'animo amareggiato raggiunse
Goito, si chiuse in una stanza, con propositi di suicidio, nè più si mosse durante la
giornata, abbandonando per tal modo il
Comando, di cui ne rimase privo completamente l'esercito impegnato.^
Se egli non si fosse così fatalmente smarrito ed avesse esercitato il suo ufficio di
comando, avrebbe sventato il proposito di
inazione voluto dal comandante il IV Corpo
d ' a r m a t a ; avrebbe aderito alle ripetute richieste del generale Govone, inviandogli una
delle due divisioni : Bixio e Principe Umberto, che dal mattino stavano inerti presso
Villafranca a pochi chilometri da Monte
Torre e da Custoza.
È noto che l'Arciduca Alberto alle 3 pomeridiane emanava il seguente ordine : il
V I I Corpo d'armata faccia l'ultimo tentativo per riprendere Custoza.
Il soccorso al Govone di una divisione
sarebbe stato più che sufficiente, come di-
Aiii Parlamentari
LEGISLATURA XXIV - l
a
— 21114 —
Camera dei Deputati
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1919
chiararono gli stessi austriaci, a far volgere
Egli ha portato il pensiero a che .ne sale sorti della giornata.
rebbe divenuto dell'Italia se avessero vinto
Per la impressionabilità, per lo smarri- gli Imperi Centrali, anche nel caso che fosse
mento del condottiero per lo sconforto di rimasta neutrale.
Come non sentire il vanto che proprio
un momento del capo ba dipeso l'insuccesso
di Custoza, cbe per lunghi anni ba pesato noi abbiamo dato • il crollo a due Imperi
con grave danno del nostro prestigio e con secolari che minacciavano i sacri diritti
gravi conseguenze nella politica dei rap- della libertà e della giustizia?
Noi abbiamo questo vanto e questa gloporti internazionali.
ria,
poiché dopo disfatto l'esercito auCon tutto ciò la patria per le bemerenze
dell'insigne personalità del nostro risorgi- striaco, la Germania, che si vide scoperta
mento, gli innalzò un monumento a Torino; e minacciata alle spalle da una invasione
e qui nei corridoi della Camera abbiamo per la Baviera, fu eustretta a capitolare. ^
Il suo esercito però era ancora in viun busto alla sua memoria.
gore
e ripiegò ordinato verso la frontiera.
Il generale Cadorna, in una età supe- I reggimenti
raggiunsero Berlino, pasriore di 12 anni di quella cbe aveva il ge- sando per la che
Brandeburg
Thor, sfilavano
nerale Lamarmora, mantenne per una die- ordinati per l'Unter den Linden,
salutati
cina di giorni, davanti allo spettacolo im- dalla popolazione col canto dell'inno
napressionante del disordine immane, salda zionale.
la sua tempra d'acciaio in un lavoro inDavanti a noi scomparve l'esercito autenso d fficilissimo, dimostrando le sue doti
striaco,
e se sgraziatamente, da Parigi, non
eccezionali di condottiero in una delle opefosse stato opposto un veto, potevamo ragrazioni più difficili della guerra.
senza ostacoli, Vienna e Budapest.
Di lui darà la storia un sereno giudizio, giungere,
Il
triste,
episodio della nocome giudicherà il provvedimento preso a stra guerra, ilchedoloroso
si
va
rimestando
per svasuo carico, che io non posso approvare.
lutare
la
vittoria,
dovrebbe
invece
costiLe parole dette ieri dal ministro della tuire argomento per renderla più luminosa,
guerra, elogiando la di lui opera nel più poiché Caporetto, per il contrasto delle
grave momento della nostra guerra, nel tinte, rialza il valore della nostra vittoria.
qqale erano in pericolo le sorti dell'esercito
storia non registra un fatto in cui
e dell'Italia, contrastano col provvedimen- « un La
esercito,
uno sfacelo come quello
to, del quale colla sua firma ne ha assunta di Caporetto,dopo
si
sia
rimesso in valore in
la responsabilità.
così breve tempo.
Sarebbe stato pertanto necessario che
Questo miracolo ha fatto m a g g i o r m e n t e
ne avesse espressa alla Camera la motiva- rifulgere le insuperabili qualità latenti della
zione.
nostra stirpe.
_
Ma ciò che ora più importa è l'esaltaI fatti non si cancellano.
zione della nostra grande vittoria.
Questo tentativo di svalutamento della
Ed io mi associo al pensiero dell'onore-' nostra vittoria, questa breve burrasca, quevole Gasparotto, perchè ne sia perpetuata st'ora grigia, non rimarrà che un penoso
la memoria, dove si demolisce il palazzo ricordo.
Caffarelii e dove fu il tempio di Giove CaII sole fulgido della vittoria diraderà le
pitolino, con un. monumento che ricordi il nebbie che si sono sollevate.
comunicato del generale Diaz.
Il tempo, maestro di verità, r e n d e r à
Ora consentite a me, superstite di una sempre più grande questa gloriosa pagina
generazione che fu testimone di un'Italia della nostra storia.
in pillole, di un'Italia chiamata espressione
Noi d e l l a generazione che s i s p e g n e , che
geografica, chiamata la terra dei morti, con f e d e incrollabile, abbiamo a c c a r e z z a t o
ritenuta un paese, imbelle, dileggiata, di- il sogno di un'Italia temuta e r i s p e t t a t a ,
spregiata da secoli, che esprima la mia che abbiamo aspirato a questa r i s u r r e z i o n e ,
amarezza nel vedere, che non si senta ora che f u raggiunta oltre l e p i ù r o s e e speda tutti quelli che parlano la nostra bella ranze, possiamo ben esclamare con animo
ed armoniosa lingua, l'orgoglio della nostra sereno, rivòlgendoci alla Patria : et wunc
grande vittoria. (Approvazioni).
dimittis servum tuum. (Vive approvazioni
L'onorevole presidente del Consiglio ha Applausi — G ongratulazioni).
proclamato questo momento storico la terza
P R E S I D E N T E . Ha facoltà'di parlare
linascita dell'Italia.
' l'onorevole presidente del Consiglio.
;
Atti
— 21115 —
Parlamentari
LEGISLATURA XXIY -
I a SESSIONE -
Camera
dei
Deputati
DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 Ì 9
N I T T I , presidente del Consiglio dei ministri ministro dell'interno. {Segni di viva attenzenzione). Onorevoli colleglli, v o r r e i p r e g a r v i
di chiudere oggi stesso q u e s t a discussione.
Se sarà necessario, r i m a r r e m o q u a l c h e t e m p o
• di più; ma occorre che q u e s t a discussione
sia esaurita.
Niuno può dolersi che la l i b e r t à di parola non sia s t a t a c o n s e n t i t a a t u t t i ; n i u n o
può dolersi che la discussione n o n sia s t a t a
a m p i a ; t u t j e le tesi sono s t a t e discusse.
Sono molto lieto che q u e s t a discussione
sia a v v e n u t a . Essa si a n n u n z i a v a come u n a
procella, di cui noi, che a b b i a m o s o s t e n u t o
le ragioni della g u e r r a , a v e v a m o p r o f o n d a mente a t e m e r e . E la discussione serenamente finisce, perchè, p u r a v e n d o f a t t o ognuno le critiche, le legittime critiche che
ciascuno, p a r l a n d o in n o m e del s^jp g r u p p o
0 del suo p a r t i t o o della sua t e n d e n z a , aveva diritto di f a r e , t u t t i h a n n o riconosciuto,
dall'onorevole G a s p a r o t f o a l l ' o n o r e v o l e Bentini, che la g r a n d e m a s s a degli italiani, che
la nostra gente, in q u e s t a terribile i m p r e s a ,
la quale ha deciso della n o s t r a salvezza e del
nostro a v v e n i r e , è s t a t a p a r i al suo compito, e che il n o s t r o esercito h a c o m p i u t o
grandiosamente le sue gesta.
Ora, questo a noi b a s t a .
Che errori di uomini, vi siano stati, che
colpe vi siano s t a t e , oserei dire che è indifferente alla Nazione, A c c e r t e r e m o le responsabilità ; ma c o n s t a t i a m o che l ' i m p r e s a è
riescita. Vi sono a n i m e in p e n a , che p o r t e ranno forse l u n g a m e n t e e a u s t e r a m e n t e il
loro dolore; a n c h e nelle n o s t r e c o n t r o v e r s i e
rispettiamo alcune situazioni della cui profondità d o b b i a m o r e n d e r e conto.
Ma infine, onorevoli colleghi, t u t t i hannosentito che la n o s t r a gente da q u e s t a p r o v a
è uscita più f o r t e , poiché dell'esercito (e
l'esercito è t u t t a la nazione, l'esercito sono
1 nostri figli, l'esercito è la p a t r i a ) nessuno, e di questo possiamo t u t t i essere giustamente orgogliosi, ha p o t u t o dire a l c u n a
Parola c o n t r a r i a a l c u n giudizio, a v v e r s o .
[Approvazioni).
Ora, questa, sola cosa era necessaria. I l
resto ha poca i m p o r t a n z a . Vi sono s t a t i errori e vi sono r e s p o n s a b i l i t à , -Chi li può
negare"? Sono f a t t i c o n t i n g e n t i . Ognuno di
può a v e r e il süo diverso giudizio, la
sua diversa concezione, può o b b e d i r e a preconcetti di t e o r i a , può obbedire a s e n t i m e n t i
diversi; ma q u e s t o solo era necessario: che
gente d ' I t a l i a , che l'esercito r a p p r e s e n t a ,
uscisse più p u r a , più degna, più g r a n d e d a
questa discussione.
%
:
Sonò lieto che q u e s t a discussione sia avv e n u t a ; ho resistito a t u t t i i suggerimenti
c o n t r a r i l e v o l u t o che si discutesse liberam e n t e , l a r g a m e n t e . N i u n a cosa migliore dell ' a r i a libera.
D o p o t u t t o , sì, con q u a l c h e intemper a n z a , con qualche esagerazione f o r m a l e ,
q u e s t a discussione h a p r o v a t o come il P a r l a m e n t o , a n c h e negli u l t i m i giorni della sua
esistenza, s a p p i a d i s c u t e r e delle g r a n d i questioni c h e ' i n t e r e s s a n o la v i t a nazionale.
O n o r e v o l i colleghi, t r a l a s c i o t u t t i i part i c o l a r i che n o n h a n n o nessuna i m p o r t a n z a .
La v e r i t à è che t u t t a la discussione " si è
c o n c e n t r a t a su di u n p u n t o : se il rovescio,
che d e t e r m i n ò C a p o r e t t o , f u u n f a t t o essenz i a l m e n t e politico (intesa q u e s t a p a r o l a nel
senso più largo), o se f u u n f a t t o p r e v a l e n t e m e n t e militare.
A ciò la Commissione di inchiesta ha
l a r g a m e n t e risposto. E la C a m e r a h a val u t a t o con s e r e n i t à q u a n t o la Commissione di inchiesta ha r i t e n u t o . B e n è v e r o
che alcuno di noi, perchè h a p o r t a t o in
q u e s t a l o t t a u n a p a r t e del suo p a s s a t o , dei
suoi,giudizi, de' suoi pregiudizi, o g n u n o di
noi n o n ha p o t u t o a v e r e che quel g r a d o di
serenità r e l a t i v a che è possibile a v e r e in u n a
Assemblea politica. N o n voglio d u n q u e rit o r n a r e su t u t t i i p a r t i c o l a r i della discussione.
L ' o n o r e v o l e B e n t i n i ha d e t t o , da quel
p e r f e t t o o r a t o r e che egli è, che il solo l a t o
debole della discussione è che n o n avev a m o più m a t e r i a di discussione. I n f a t t i ,
egli h a soggiunto, c r e d e v a m o , noi socialisti,
di venire e c o m p a r i r e qui come a c c u s a t i , e
voi n o n ci a v e t e a c c u s a t o , e così la m a t e r i a
della discussione è s c o m p a r s a . A n c h e noi pot r e m m o dire lo §tesso. Molti di noi c e d e v a n o
di c o m p a r i r e comé accusati; voi n o n ci a v e t e
a c c u s a t o ; e la discussione è p r o c e d u t a in
t a l guisa che m o l t i pregiudizi sono c a d u t i
per via.
L a v e r i t à è che la v i t t o r i a ha t u t t o san a t o ! Nelle g r a n d i imprese c o l l e t t i v e vi è
irrimediabilmente un numero straordinario
di errori e n o n oso dire che a l t r i popoli
a b b i a n o commesso m i n o r i errori di noi. L a
v e r i t à è che a b b i a m o v i n t o , e la v i t t o r i a h a
s a n a t o t u t t o ! Nelle imprese c o l l e t t i v e n o n
vi è che u n a sola cosa: riuscire. L ' i n d i v i d u o
p u ò sacrificarsi per u n ideale e n o n riuscire;
u n a Nazione deve u n a sola c o s a : riuscire.
Ora l ' i m p r e s a è r i u s c i t a .
L ' I t a l i a , per la "prima v o l t a , l ' I t a l i a , sott o m e s s a per secoli al dominio di t a n t e genti,
l ' I t a l i a p e r s e g u i t a t a da t u t t i i popoli d ' E u r o -
Atti Parlar**«niari
LEGISLATURA XXIV
"
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1« S E S S I O N E -
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21116 —
DISCUSSIONI -
Camera
TORNATA
DEL
13
dei, Deputati
SETTEMBRE
1919
p a , p e r la p r i m a v o l t a h a v i s t o b r i l l a r e sulla i! t e n s a ? Che cosa s a r e b b e s t a t o di noi se la
sua f r o n t e r a d i o s a , la v i t t o r i a , la g r a n d e
v i t t o r i a n o n ci a v e s s e a r r i s o ?
v i t t o r i a , la p i ù g r a n d e v i t t o r i a c h e v i sia
O r a d u n q u e , o n o r e v o l i c o l l e g h i , nel blans t a t a t r a gli eserciti d ' E u r o p a , e q u e s t a
do g i u d i z i o che d i a m o dì t u t t i gli errori della
vittoria, credetelo, non è rettorica, questa
g u e r r a , degli e r r o r i nostri, degli errori dei nov i t t o r i a lia s a n a t o t u t t i gli errori dell' imstri a v v e r s a r i , c r e d e t e , b l a n d o giudizio, per- •
m e n s a i m p r e s a : errori, d a p a r t e v o s t r a e
chè errori g r a n d i t u t t i li a b b i a m o comn o s t r a , e r r o r i , d a p a r t e di t u t t i , ma e r r o r i
messi, nella b l a n d i z i a del g i u d i z i o è questa
in cui u n a cosa sola lia t r i o n f a t o , il p o t e r e
s e r e n i t à s p i r i t u a l e che ci' v i e n e dalla condi r e s i s t e n z a della g e n t e i t a l i c a , che p e r la
v i n z i o n e del r i s u l t a t o o t t e n u t o e dello sforzo
p r i m a v o l t a messo i n s i e m e alla d u r a p r o v a
compiuto.
d o p o q u i n d i c i secoli, per la p r i m a v o l t a , la
I n c o m p l e s s o , o n o r e v o l i colleglli, molti
g e n t e i t a l i c a lia t r i o n f a t o nel m o n d o ! ( Vive
f a t t i sono s t a t i d e t t i e la r e l a z i o n e conapprovazioni).
tiene, che d a n n o spesso c o m e un senso di
O r a n i u n a cosa p u ò a t t e n u a r e la g r a n t r i s t e z z a . Sì, f a t t i a n c h e , che n o n sono onod e z z a d e l l a n o s t r a v i t t o r i a . E d io di n u l l a
r e v o l i , m a sono f a t t i episodici. E b b e n e ,
mi d e v o dolere che del c o n t e g n o , clie h a n n o
che cosa i m p o r t a ? N o i p e r s e g u i r e m o i re-,
spesso m o l t i dei p a r t i g i a n i della g u e r r a ,
sponsabili.
q u a n d o - v e n g o n o , sia p u r e con un c r i t e r i o
I l G o i ^ r n o h a già p r o v v e d u t o con aldi i d e a l i t à , a d i m i n u i r e la e s t e n s i o n e della
c u n i d e c r e t i nelle linee g e n e r a l i ; il G o v e r n o
vittoria. Perché è cattiva abitudine, anche
p r o v v e d e r à p e r c h è , se v i sono responsabiqui d e n t r o , di r i p e t e r e spesso che, se a l c u n a
l i t à di o r d i n e n o n p o l i t i c o , non generale
p a r t e delle n o s t r e i d e a l i t à n o n è r a g g i u n t a ,
della g u e r r a , m a di a t r o c i t à e di durezze, v i
la v i t t o r i a n o n è r a g g i u n t a .
siàno le p u n i z i o n i .
O n o r e v o l i colleghi, a coloro di v o i , che
. M a , o n o r e v o l i colleghi, a n c h e qui non
. v o l e v a n o , e a c o l o r o che n o n v o l e v a n o la
b i s o g n a e s a g e r a r e . IsFoi a b b i a m o t a n t i meg u e r r a , c h i e d o di v o l e r dire se c r e d e v a n o
r i t i , ' m a . a b b i a m o u n a p o p o l a z i o n e molto
che noi a v r e m m o t e r r i t o r i a l m e n t e r a g g i u n t o
diffìcile a g o v e r n a r e . L ' a r t e del g o v e r n a r e
q u e l l a e s t e n s i o n e che a b b i a m o già ragin I t a l i a è f o r s e p i ù difficile che in t u t t i
g i u n t a ! A n c h e c o l o r o , che sono e n t r a t i in
gli a l t r i P a e s i d ' E u r o p a , p e r c h è da noi la
g u e r r a con p i ù f i d u c i a , non c r e d e v a n o di
v i t a i n d i v i d u a l i s t i c a a s s u m e , forse spesso,
r e a l i z z a r e i n o s t r i confini, a n c h e coloro c h e
u n a t r o p p o g r a n d e a s p r e z z a . N o i siamo un
p i ù h a n n o a v u t o f e d e nella n o s t r a g u e r r a
P a e s e che n o n h a s e m p r e il senso della din o n c r e d e v a n o che la v e t t a d ' I t a l i a ci asciplinai N o i p r e s e n t i a m o , a n c h e nella v i t a
v r e b b e messo al s i c u r o c o n t r o le i n v a s i o n i
del p o p o l o , u n a t r o p p o g r a n d e delinquenza.
della r a z z a g e r m a n i c a !
A b b i a m o ogni a n n o più che cinquecenOra questo innegabile risultato
della
t o m i l a d e l i t t i e c i r c a c i n q u e c e n t o m i l a conguerra, questa meravigliosa conseguenza
t r a v v e n z i o n i . O r a v i m e r a v i g l i a t e che con
della g u e r r a , nessuno p o t r à a t t e n u a r e e se
l ' a v e r e a v u t o s o t t o le a r m i un esercito
noi u s c i a m o d a l l a g u e r r a , c o n i n e r v i stand a ' 5 a 6 milioni di u o m i n i , che r i u n i v a nechi, con d i v i s i o n i a l l ' i n t è r n o , con g r a n d i
cessariamente anche tutti i violenti, tutti
d i f f i c o l t à e c o n o m i c h e , c o n la n e c e s s i t à di
i r i o t t o s i , t u t t i gli à n i m i d i s p o s t i alla
un r u d e l a v o r o per r i t e m p r a r c i , u s c i a m o
d i s o b b e d i e n z a , l ' a v e r f o r m a t o così rapidap i ù n u o v i , più f o r t i , p i ù g r a n d i , p e r c h è ,
m e n t e , così i m p r o v v i s a m e n t e un grande
o n o r e v o l i c o l l e g h i , v a r i e sono le f o r m u l e
e s e r c i t o , senza t r a d i z i o n i , c r e d e t e che sia
d e l l a m o r a l e , m a la m o r a l e del m o n d o in
s t a t a o p e r a a g e v o l e di c a p i ? C r e d e t e che la
d e f i n i t i v a è u n a sola: chi v i n c e h a r a g i o n e !
d i s c i p l i n a sia s t a t a da noi così f a c i l e come m
(.Approvazioni).
G e r m a n i a , c o m e in I n g h i l t e r r a , come m
G u a i a l p o p o l o che n o n v i n c e ! V i è un
F r a n c i a , p a e s e che h a m o l t i secoli di lotte inp o p o l o che noi t u t t i a m m i r a m m o , che noi
tense n a z i o n a l i , m o l t i secoli di v e r a unita
t u t t i s t u d i o s i g u a r d a v a m o c o m e la g u i d a
n a z i o n a l e , c r e d e t e che f u così f a c i l e , come
s u p e r i o r e : la G e r m a n i a .
n e l l a F r a n c i a i n v a s a che d o v e v a difendersi,
Ohe cosa è d e i l a G e r m a n i a s c o n f ì t t a ?
a noi che d o v e v a m o f o r m a r e così i m p r o v Ohe c o s a s a r e b b e s t a t o d e l l ' I t a l i a , d e l l ' I t a - '
v i s a m e n t e un e s e r c i t o ?
la che ha u n a c o s t i t u z i o n e e c o n o m i e a m o l t o
Sì, v i f u r o n o errori di c a p i , ma quanti
m e n o a m p i a , m o l t o m e n o g r a n d e , che a v e v a
errori in b a s s o , q u a n t e inutili, dolorose reu n a v i t a e c o n o m i c a e s t r e m a m e n t e m e n o insistenze n e l l a f o l l a dei s o l d a t i !
Atti Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
— 21117
I a SESSIONE -
—
DISCUSSIONI -
Dovete tener conto, quando parlate dei
capi militari italiani, delle difficoltà infinitamente più grandi che hanno t r o v a t o
in confronto degli altri paesi. E dovete riconoscere che se casi individuali vi furono,
'casi individuali biasimevoli c e r t a m e n t e , non
turban l'opera complessiva. Ohe cosa sono
questi casi isolati quando poniamo duramente il problema: in quali altri eserciti
le fucilazioni, in complesso, sono s t a t e minori che da noi?
Ebbene, quando pensate a quello' che era
l'animo popolare da noi, l'anima del nostro
esercito, la massa di criminalità del nostro
esercito e la paragoniamo ai soldati inglesi,
tedeschi e francesi (bisogna vedere- la propria superiorità, ma anche la p r o p r i a inferiorità quando esiste) quando pensate ai
difetti-del nostro popolo, vedete che i capi
dell'esercito italiano si sono t r o v a t i in difficoltà che sono state di- gran lunga piùgrandi di quelle in cui jsi sono t r o v a t i i
capi militari di t u t t i gli altri paesi combattenti. Vi prego dunque di dare un- giudizio sereno ed umano.
Caporetto è s t a t a senza dubbio . determinata da t u t t a una serie d'errori, m a
ognuno di noi in parte diversa-lia partecipato a questi errori. Quando ho visto diversi partiti assalirsi fra di loro e ognuno
rinfacciare all'altro qualche cosa, i n f o n d o
del cuore mi chiedevo se nel giudizio di
tutti non vi fosse qualche p a r t e di verità.
Perchè ognuno di noi nella guerra spesso
non ha f a t t o lo sforzo che era necessario ;
la maggioranza degli italiani non ha concepito lo sforzo lungo, penoso, doloroso
che era necessario. Se aprite le cronache dell'anno che precedette il disastro,
dell'anno del disastro, del .1917 (io le ho
scorse con una certa curiosità in questi
giorni), se voi vedete le cronache dei giornali del tempo, quante feste, quante inaugurazioni, quanta poca coscienza del dolore
e delle difficoltà ! Mancò in noi t u t t i spesso
l'idea della guerra dolorosa, e noi t u t t i
fummo responsabili di qualche cosa. Yi furono errori militari e vi furono errori spirituali. E r r o r i militari di cui i capi militari
sono responsabili e di cui essi soffrono in
quest'ora intensamente, errori spirituali che
1 0 spero non si rinnoveranno più nel nostro
Popolo e che noi non dovremmo ripetere
m avvenire.
(Approvazioni).
Ma Caporetto, onorevoli colleghi, non
voglio fare un paradosso, Caporetto, fu anla salvezza del Paese,
Il Paese a v e v a errato, a v e v a troppo
Camera
dei
TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE
Deputati
1919
lungamente errato nella violenza di odi e
di passioni, cercandosi da t u t t i i partiti,
non è colpa spesso più degli uni che degli
altri, di affermare se stessi contro gli avversari.
Ognuno di noi nell'ora difficile aveva
creduto di rimproverare al suo avversario
qualche cosa; ognuno di noi qualche v o l t a
a v e v a visto non solo la patria, ma se stesso.
Caporetto fu la salvezza per t u t t i .
Ognuno di noi ha avuto la sua s v e n t u r a
nella vita, ognuno di noi ha avuto la sua
ora tragica e dolente, ognuno di noi h a nel
fondo del cuore qualche avvenimento a cui
ricollega t u t t a la sua esistenza ; nella v i t a
di ognuno di noi vi è s t a t a la m o r t e di una
persona diletta, vi è s t a t o un rovescio, vi
è s t a t a una sventura, che ha, p o r t a t o n e l l ' a nimo nostro un profondo travolgimento, e
spesso la nostra salvezza, la nostra rinnovazione, la nostra resurrezione è c o m i n c i a t a in quel momento.
Orbene, nel disastro di Caporetto, l ' I t a l i a
ha sentito che aveva troppo lungamente
peccato, l ' I t a l i a del popolo, ma sopra t u t t o
l ' I t a l i a dei ricchi, l ' I t a l i a della borghesia
poco cosciente della necessità del patrio.ttismo ; ognuno di noi ha sentito in quel
momento di dover fare lo sforzo ultimo e
finale e dare con più serietà, con più abnegazione, con più coraggio i propri figli alla
morte.
Caporetto, sì,'è s t a t a una grande sventura, ma è s t a t a anche la nostra salvezza. L a
guerra da noi non era stata, come in F r a n cia, un impulso di difesa, la guerra in I t a l i a
era s t a t a , come ho detto, c o m b a t t u t a i n
circostanze estremamente eccezionali.
Ora, onorevoli colleghi, noi a b b i a m o
dato dei giudizi sulla guerra, noi a b b i a m o
dato dei giudizi sulle responsabilità ; io vi
dichiaro che ho l'opinione di coloro (all'infuori di quei provvedimenti che emanano
dalla necessità stessa delle cp.se), che ritengono che un onesto giudizio si potrà dare
solamente dalla storia, t r a t t a n d o s i di un
avvenimento che involge t u t t i noi e t u t t a
la vita nazionale.
Onorevoli colleghi, poiché volgiamo alla
fine della discussione, poiché non desidero
di prolungarla, poiché non desidero che la
Camera più oltre s'indugi in questo episodio .della v i t a nazionale, io avrei
finito.
Ciascun paese ha avuto Caporetto, ma noi
siamo il solo Paese" che ha osato di discutere' C a p o r e t t o ; ma siamo il solo P a e s e
che, pur nel nostro dolore, abbiano sentito
itti
Parlamentari
LEGISLATURA
XXIY
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Ia
SESSIONE
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21118
DISCUSSIONI -
la forza di discutere il nostro dolore e la
nostra sventura.
Questa è p r o v a di serenità, è p r o v a di
v o l o n t à , è prova di fiducia in noi stessi.
Questa nostra solenne affermazione di vol o n t à , questo f a t t o per cui noi, unico forse
t r a i paesi di E u r o p a , non a b b i a m o non
dirò m a n t e n u t o a posto, m e n t r e in qualche
paese di E u r o p a fu messo ai supremi onori, chi a v e v a a v u t o un rovescio militare,
questa fermezza e fierezza è p r o v a della
sicurezza che a b b i a m o in noi stèssi. I n
I t a l i a è uno strano f a t t o clie noi siamo
pieni di errori e di difficoltà, eppure esiste
nell'animo degli i t a l i a n i u n a i f e d e c o s t a n t e
e sicura che l ' I t a l i a uscirà più f o r t e e più
grande. E vi sono dei f a t t i p a r t i c o l a r i s t i c i ,
f a t t i umili e f a t t i grandi che sono la p r o v a
di questa fiducia.
Mentre nei paesi più r i c c h i di E u r o p a
dopo la guerra il prezzo della t e r r a è dim i n u i t o dovunque o quasi dovunque, l ' I t a lia è il solo paese di E u r o p a dove il prezzo
della t e r r a è cresciuto in inverosimili proporzioni,
{Commenti).
Non è la diminuzione del v a l o r e della
m o n e t a , poiché il r a p p o r t o è ben diverso.
E il sentimento che t u t t i hanno che questa
t e r r a i t a l i c a che sempre si r i n n o v a , resisterà
a n c o r a a t u t t o ; e noi siamo il solo paese
che ha osato discutere delle nostre diffic o l t à e del nostro dolore, e chiudere questo
episodio della v i t a n o s t r a con una solenne
discussione d a v a n t i al P a r l a m e n t o .
Non voglio e n t r a r e in alcuni p a r t i c o l a r i
il che sarebbe v e r a m e n t e diffìcile. D e b b o
però rispondere a u n a . d o m a n d a precisa
che da p a r e c c h i e p a r t i mi è s t a t a f a t t a , e
per q u a n t o la domanda possa sembrare
i m b a r a z z a n t e , desidero rispondere subito.
V i sono s t a t i in I t a l i a 180 generali eson e r a t i , 250 colonnelli, 100 maggiori e pochi
c a p i t a n i . Mi si è d e t t o : che cosa intendete
f a r e o r a ! E b b e n e , onorevoli colleghi, voi
sapete che fu n o m i n a t a una Commissione
con decreto 17 gennaio 1918 e che questa
Commissione fece una revisione.
I l soldato è f a t t o per la guerra, e il gen e r a l e è f a t t o solo per la guerra. Ora la
Commissione d o v e v a vedere se gli ufficiali,
come si dice silurati, o, per meglio dire,
esonerati, a v e v a n o a t t i t u d i n i per essere richiamati.
L a Commissione, per la più gran p a r t e ,
non ha creduto che questLufficiali superiori
e generali avessero a t t i t u d i n i per essere
r i c h i a m a t i . Degli a l t r i è s t a t o chiesto il giudizio al Comando Supremo e questo, che
Camera dei Deputati
—
TORNATA D E L
13
SETTEMBRE
1919
h a a capo un uomo della temperanza e
della s e r e n i t à del generale Diaz, meno per
13 generali, ha r i t e n u t o che per t u t t i gli
altri non era il caso di richiamarli, e che
l'esonero era s t a t o c o n v e n i e n t e m e n t e dato,
0 almeno egli non ha creduto- che nell'in-.
teresse dell'esercito sia il caso di richiav
marli.
Non i n t e n d i a m o modificare nulla a quanto è s t a t o f a t t o . Noi ci t r o v i a m o nella necessitar di ridurre i quadri, mandando via
1 generali, di cui nessuno ha dato giudizio
meno che rispettoso. Ora non vi è nessuna
ragione, in queste difficoltà, di richiamare
dei generali, per cui il generale in capo di
un t e m p o e il generale in capo di adesso,
non han creduto di dare un giudizio tale
che valesse la pena di r i c h i a m a r l i . Io non
credo dunque che noi dobbiamo fare nulla
e non credo che o c c o r r a f a r e alcuna nuòva
revisione per nessun m o t i v o .
Onorevoli colleghi, dopo queste brevi dichiarazioni avrei finito, ma debbo rivolgere
ii mia v o l t a a n c h e una d o m a n d a all'onorevole B e n t i n i . E g l i ha rivolto a noi una dom a n d a , e ha detto : saremo giudicati fuori,
quale sar a il vostro a t t e g g i a m e n t o ?
I n fondo,, nel suo c o n c e t t o , noi ci dovremo p r e s e n t a r e agli e l e t t o r i su questa
t e s i : fummo per la guerra o fummo contro
la guerra; questo è il suo c o n c e t t o . (Commenti).
E b b e n e io non posso accogliere,
onorevole B e n t i n i , questo invito, perchè
prima di t u t t o non credo che la questione
v a d a messa in questo modo. L a guerra,
" onorevole B e n t i n i , è un f a t t o superiore alla
v o l o n t à degli uomini.
Posso essere creduto da lei nella mia
b u o n a fede, perchè non. da ora sostengo
questa tesi. I o ho detto e sostengo sempre,
che io non credevo che ì a n o s t r a guerra
potesse essere il f a t t o di una volontà o di
un p a r t i t o . Non discuto se a b b i a m o fatto
bene in un d e t e r m i n a t o m o m e n t o , o se abbiamo f a t t o male; non voglio dire se siamo
e n t r a t i t e m p e s t i v a m e n t e o non tempestiv a m e n t e , non voglio discutere se errori sono
s t a t i commessi. Si p o t r à d i s c u t e r e t e ognuno
dirà le sue ragioni. U n a sola cosa voglio
affermare, ed è s t a t a sempre la mia convinzione, che nessun uomo politico in Italia a v r e b b e p o t u t o impedire all' I t a l i a di
e n t r a r e in guerra, perchè questo era fatale
e necessario, (Approvazioni
— Commenti all'estrema
sinistra)
perchè non vi è nessuna
c o l l e t t i v i t à di 38 milioni di a b i t a n t i con
120 a b i t a n t i per chilometro q u a d r a t o , priva
di m a t e r i e prime, che si sia potuto mettere
Atti Parlamentari
ni —
—
21119
—
Camera dei Deputati
LEGISLATURA XXIV - 1* SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 13 SETTEMBRE 1919
fuori del grande conflitto mondiale. Non vollero la guerra, più grati ancora debbono
esiste nessun paese al mondo che, con que- essere coloro che non vollero la guerra,
sta popolazione e in queste condizioni, si perchè fra coloro che non vollero la guerra
sia potuto mettere fuori dèlia guerra. Ora vi sono due categorie di persone : coloro
dunque io non credo che dovremo davanti che sono come voi, irriducibilmente contro
ai nostri elettori dire se fummo o non fummo la guerra, e coloro, in grandissimo numeper la guerra. Riconosco i vostri fini ideali, 'ro, che' credevano di uscire distrutti dalla
guerra, che l'Italia dovesse uscire disfatta.
onorevoli colleglli. (Commenti).
Noi ci insultiamo inutilmente fra di noi
Più grande dunque è il merito di quee la contumelia spesso è una forma cattiva sto esercito, che ha superato tutte le nodi ragionamento. Ma la verità è questa: stre previsioni, e la gratitudine più grande
clie ogni partito e ogni gruppo ha la sua per esso deve essere di coloro che non volfunzione nel mondo. Yoi, onorevoli colle- lero la guerra.
glli socialisti, voi avete la vostra funzione
Così dunque noi non crediamo che il
e noi la nostra.
Governo debba prendere altri provvedimenMONTI-GUARNIERI. Noi siamo la ti dopo l'inchiesta e per noi la questione
martinicca ! (Si ride).
è chiusa. Abbiamo denunziato all'avvocato
NITTI, presidente del Consiglio ..dei mi- fiscale militare che indaghi sulle responsanistri, ministro dell'interno. Voi socialisti bilità penali che vi possono essere : nessiete coerenti nelle affermazioni contro la sun'altra cosa il Governo crede di dover
guerra, ma permettete che vi faccia ancora fare.
unà domanda: non 'vi sono dei fatti che
Il Governo non deve presentarvi nessono superiori alla vostra e alla nostra vo- sun provvedimento, e si rimette esclusivalontà? Ebbene' i vostri amici-e colleghi di mente a quanto ha dichiara-to: Dicevo poGermania non erano essi teoricamente con- c'anzi in altra discussione* più difficile e
trari alla guerra ? Non furono essi travolti dolorosa per me, che tutta l'Italia è indalla necessità della guerra? E se pure oggi quieta, tutta l'Europa è inquieta : la guerra
sono ridiventati contrari alla guerra, non ha scosso profondamente i nostri nervi.
fu una necessità di ordine superiore che
Sono nato, come molti di noi dell'Italia
li travolse? Ma, onore-voli colleghi, ciò non meridionale, in zona di terremoto, e coloro
importa. Non possiamo discutere del pas- che sono nati in tale zona sanno che niente
sato. Il passato non importa niente, in un è più caratteristico del fatto che dopo un
paese progressivo e pieno di avvenire. Noi grande terremoto avviene un grande tur-.
dovremo presentarci davanti agli elettori, bamento negli spiriti, un desiderio intenso
sia pure che ognuno di noi portril suo ba- di godimento, un'atonia nel lavoro. Mario
gaglio, voi il vostro e noi il nostro - ognuno Pagano, uno dei -nostri più profondi penporti la sua responsabilità - ma noi dovre- satori, ha scritto un saggio sugli effetti del
mo presentarci davanti agli elettori, con un terremoto : il travolgimento degli spiriti,
programma di avvenire. l'indifferenza al lavoro, il desiderio della
Un paese non può vivere del suo pas- vita materiale
sato..La speranza, il desiderio che ho è che
Coloro che sono andati, dopo i grandi
questa legislatura prolunghi tutti i suoi la- cataclismi, a Reggio,"a Messina, ad Avezvori fino a chiudere tutte le questioni che zano, sono stati sorpresi della popolazione,
riguardano la guerra, grande impresa che che, pure fra le rovine, cercava il godiha. onorato il popolo d'Italia, ma che ora mento; che, dopo il terremoto, pure essendo
deve finire, perchè ora dobbiamo ricostruire popolazione così buona -e laboriosa, non
la vita nazionale.
aveva^ nessuna voglia di lavorare.
Ci presenteremo agli elettori presentando
Tutta l'Eùropa ha avtfto il terremoto,
o | il vostro programma, noi il nostro.
la guerra ha scosso profondamente i nostri
Non siamo un paese che possa vivere spiriti, è stata un cataclisma che ha distursolamente del passato ma deve vivere del- bato tutti. Ora esiste in molti il desiderio
l'avvenirè; e in una affermazione sicura di del piacere materiale, lo spirito d'avvenavvenire le nostre classi di Governo deb- tura e la svogliatezza al lavoro. È questo
bono sentire la" necessità di' un programma che do.bbiamo combattere.
°he risponda alle grandi tendenze della deColoro di noi che sono rimasti sereni,
mocrazia moderna e che sia veramente pari e l'assemblee legislative che devono conal compito che dobbiamo assolvere. Ora, se servare, per l'opera che compiono, le grandi
all'esercito debbono essere grati coloro che tradizioni, coloro chè hanno il pregio della
v
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Atti
*
Parlamentan
—....ii.
LEGISLATURA
ii
XXIV -
—
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l a SESSIONE
, Camera dei
2.L120
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i
-
DISCUSSIONI -
g r a n d e serietà d e v o n o dire al p u b b l i c o . c h e
l ' e f f e t t o di questo t e r r e m o t o deve finire.
D o b b i a m o riprendere il l a v o r o e rimetterci
al f a t i c o s o compito della ricostruzione.
A b b i a m o discusso i r i s u l t a t i dell'inchiesta, a b b i a m o discusso il nostro dolore e i e
nòstre responsabilità. U s c i a m o con un senso
di sollievo, perchè d o p o questa discussionó
è v e n u t o fuori chiaro e l a m p a n t e che, pure
nei nostri c o n t r a s t i , l'esercito, cioè la grande massa della nazione, h a c o m p i u t o il suo •
d o v e r e con v i r t ù ed a b n e g a z i o n e .
Quindi, onorevoli colleghi, v i prego di
affermare il v o s t r o sentimento nella v o t a zione su un ordine d e l , g i o r n o che non dia
luogo a nessun dubbio e possa essere vot a t o anche da coloro che hanno d i v e r s a
opinione p o l i t i c a .
N o n m'illudo che i colleghi socialisti lo
v o t i n o ; ina ho speranza che le loro stesse dichiarazioni, le quali, "se sono state una crit i c a ai capi dell'esercito, sono state anche
un riconoscimento dei- g r a n d i meriti dell'esercito nella sua c o l l e t t i v i t à , li i n d u c a n o ,
pur non v o t a n d o quest'ordine del giorno,
a non p r o v a r e nessun sentimento di anim a d v e r s i o n e verso di esso.
I l G o v e r n o a c c e t t a dunque l'ordine del
giorno d e l l ' o n o r e v o l e L u c i a n i concepito
nella f o r m a più semplice :
• « L a C a m e r a , a p p r o v a le dichiarazioni
del G o v e r n o e a f f e r m a la sua" g r a t i t u d i n e
a l l ' E s e r c i t o nazionale, che ha bene meritato
della
P a t r i a ».
M O D I G L I A N I , ed altri. E la Commissione? (Commenti).
L U C I A N I . ... all'esercito ed a l l ' a r m a t a !
N I T T I , presidente del Consiglio dei ministri, ministro dell'interno.
L ' a r m a t a non
è stata i n contestazione.
V i prego, onorevoli colleglli, di votare,
quest'ordine del giorno.
Ho risposto n e t t a m e n t e alla d o m a n d a
che mi viene r i v o l t a . Quali sono gli effetti
dell'opera della C o m m i s s i o n e ? I p r o v v e d i menti del G o v e r n o dicono come q u e s t ' o p e r a
sia s t a t a da esso a c c o l t a nelle linee generali.
- 1 p r o v v e d i m e n t i presi per mezzo della giustizia militare i n d i c a n o che il' G o v e r n o v u o l
colpire le responsabilità che e v e n t u a l m e n t e
saranno a c c e r t a t e .
P r e g o p e r t a n t o la Camera di affermarsi
su quest'ordine del giorno che credo possa
essere v o t a t o senza alcun appello n o m i n a l i .
( Vivissimi
approvazioni —
:Applausi—Congratulazioni).
*"
TORNATA
DEL 1 3
Deputali
-''.""
SETTEMBRE
5 B r
1919
P R E S I D E N T E . S p e t t e r e b b e ora di parlare a l l ' o n o r e v o l e Pais-Serra, il quale ha presentato il seguente ordine del giorno ;
<< L a , Camera riafferma la sua fiducia nell'esercito e passa all' ordine del giorno».
Voci. A i v o t i ! ai v o t i !
P A I S - S E R R A . L o ritiro.
P R E S I D E N T E . Segue l'ordine del giorno
dell'onorevole C a r o t i :
« La Camera,
'
« considerato come il rovescio di Caporetto a b b i a c a u s a t o una inchiesta rivelatrice di sofferenze dell'esercito e di errori
e colpe dei dirigenti, sofferenze, errori e
colpe che hanno spiegato il perchè del rovescio stesso ;
« considerato che le p o p o l a z i o n i italiane
son passate a t t r a v e r s o indebite dure prove
m a t e r i a l i e morali e che l ' I t a l i a ha subito
g r a v i r o v e s c i economici e d i p l o m a t i c i ;
« c o n v i n t a che questi e quelle non sono
da i m p u t a r s i all'opera delle p o p o l a z i o n i ;
« r i l e v a t o che la Camera, per le peculiari condizioni in cui si t r o v ò durante la
guerra non potè esercitaré il controllo su
l'opera del G o v e r n o ;
« delibera la nomina di una Commissione
inquirente l ' o p e r a t o dei Vari G a b i n e t t i che
si succedettero al Go'verno, dall'epoca della
neutralità alla c a d u t a del Gabinetto Orlando, in relazione alle sofferenze materiali
e morali delle p o p o l a z i o n i ed ai rovesci economici e d i p l o m a t i c i » .
Chiedo se quest'ordine
appoggiato.
(È
del giorno
sia
appoggiato).
L ' o n o r e v o l e Caroti ha f a c o l t à di svolgerlo.
Voci. A i v o t i !
C A R O T I . Onorevoli c o l l e g h i , convinto
che è impossibile svolgere l'ordine del giorno
q u a n d o la Camera grida ai v o t i , sono disposto a r i n u n z i a r v k
I l discorso del presidente del Consiglio
m e t t e v a in obbligo un oratore socialista di
rispondere alle a r g o m e n t a z i o n i da lui port a t e su l'inchiesta, circa al fenomeno della
guerra, circa alle conseguenze della guerra,
per stabilire n e t t a m e n t e la nostra posizione
di f r o n t e a questo fenomeno.
P e r ò , poiché il nostro gruppo ha desig n a t o l ' o n o r e v o l e T u r a t i a f a r e una dichiarazione per conto del g r u p p o , fedele alla
disciplina dei g r u p p o , non ambizioso ài
Atti
21121
PaHamentari
LEGISLATURA X X I V -
l a SESSIONE -
—
DISCUSSIONI -
parlare per il p u r o g u s t o di p a r l a r e , fiducioso che l ' o r a t o r e del g r u p p o s a p r à esprimere la n o s t r a a v v e r s i o n e c o n t i n u a alla
guerra e alle cause della .guerra, rinunzio
alla p a r o l a .
(Commenti).
P R E S I D E N T E . Segue l ' o r d i n e del giorno dell'onorevole S a r r o c c h i , così concepito:
« Là Camera, d e p l o r a n d o le speculazioni
di p a r t i t o sul doloroso episodio di Ca-poretto, r i a f f e r m a le b e n e m e r e n z e dell'esercito v i t t o r i o s o e passa, a l l ' o r d i n e del giorno ».
L ' o n o r e v o l e Sarrocchi, n o n essendo presente, si i n t e n d e che lo abbia^ r i t i r a t o .
Segue l ' o r d i n e del giorno dell'onorevole
Bel t r a m i :
.
« L a Camera delibera che, in caso d'inchiesta p a r l a m e n t a r e , la Commissione a b b i a
ad i n d a g a r e e riferire sul r a p p o r t o , da
causa ad effetto, f r a il c o n t e g n o d e l l ' a r m a
dei Reali c a r a b i n i e r i d u r a n t e e quello d o p o
guerra ».
B E L T R A M E R i n u n z i o a svolgerlo.
P R E S I D E N T E . Viene ora l ' o r d i n e del
giorno dell'onorevole S t o r o n i , così concepito :
c
•'' '
_ « La Camera, c o n s i d e r a n d o che le condizioni di t e m p o e di animo, nelle quali," la
Commissione di revisione dei p r o v v e d i m e n t i
del C o m a h d o S u p r e m o a carico di ufficiali
superiori; d o v e t t e a d e m p i e r e ì l suo m a n d a t o ,
non c o n s e n t i r o n o la a m p i e z z a d4 i n d a g i n e
e la serenità di giudizio, necessarie a d a r e
la sicurezza della b o n t à delle decisioni
adottate;
confida che il G o v e r n o d i s p o r r à un
n u o v o giudizio che offra al p a e s e ed ai colpiti t u t t e le g a r a n z i e di p i e n a e c o m p l e t a
giustizia ».
L'onorevole Storoni è presente?
(Non è
-presente).
Si i n t e n d e allora che lo a b b i a r i t i r a t o .
Segue l ' o r d i n e del giorno dell'onorevole
Vicini, così concepito:
« L a C a m e r a , a p p r o v a n d o le d i c h i a r a z i o n i
del Governo, sente di i n t e r p r e t a r e il pensiero del popolo i t a l i a n o che, conseguita la
v i t t o r i a per l'eroismo dei c o m b a t t e n t i , raggiunta u n a pace che non r i s p o n d e i n t e r a mente a n c o r a ai sacrifici c o m p i u t i e al diritto, n o n d i m e n t i c a gli errori e l'ingiusto
danno, m a , fiero della sua gloria e sicuro
del suo a v v e n i r e , si a v v i a verso i destini
di u m a n i t à n u o v a e migliore ».
Camera
TORNATA DEL
dei
1 3 SETTEMBRE
Deputati
1919
V I C I N I . R i n u n z i o a svolgerlo.
P R E S I D E N T E . Viene poi l ' o r d i n e del
giorno dell'onorevole De C a p i t a n i , s o t t o scritto a n c h e dagli onorevoli Venino, Eederzoni e Cavina. Ne do l e t t u r a :
« L a C a m e r a , r i t e n e n d o che alla inchiesta
a m m i n i s t r a t i v a c o m p i u t a dalla Commissione i s t i t u i t a col d e c r e t o 12 gennaio 1918 n o n
possa nè d e b b a a t t r i b u i r s i a l t r o v a l o r e che
n o n sia quello d ' u n a i s t r u t t o r i a - n o n palesatasi p e r a n c o e s a u r i e n t e - e che s p e t t i
al G o v e r n o di designare il giudice del cont r a d d i t o r i o p e r l ' e s a m e degli a d d e b i t i f a t t i ,
c o n s t a t a che i p r o v v e d i m e n t i presi dal Gov e r n o n o n possono esaurire la d i b a t t u t a . m a t e r i a nè a v e r e c a r a t t e r e di definitivo giudizio,- t a n t o più che essi a s t r a g g o n o d a l i a
v a l u t a z i o n e di quei f a t t o r i politici e m o r a l i
che ebbero p a r t e notevolissima nella determ i n a z i o n e del doloroso episodio di Capo»
r e t t o , e a d d i t a n d o nella felice riscossa dello
spirito m i l i t a r e e p a t r i o t t i c o - depresso d a
i n s a n e p r o p a g a n d e - la ragione p r i m a della
saldezza nazionale, p r o c l a m a i c o m b a t t e n t i
d ' I t a l i a b e n e m e r i t i della P a t r i a e p a s s a all ' o r d i n e del giorno »,
D E C A P I T A N I . R i n u n z i o a svolgerlo,
r i a f f e r m a n d o i c o n c e t t i espressi nel mio
ordine del giorno.
, '
P R E S I D E N T E . Segue l'ordine del giorno
dell'onorévole G r a b a u , così c o n c e p i t o :
« L a Càmera c o n v i n t a che nel n o s t r o a p p a r e c c h i o m i l i t a r e vi f u r o n o g r a v i deficenze
sia nel p e r i o d o della pace, sia in quello
della n e u t r a l i t à , p e r s u a s a che t a l i deficenze
n o n sono d.a i m p u t a r s i alla m i s u r a degli
s t a n z i a m e n t i di bilancio, m a bensì al poco
o c u l a t o uso dei m e d e s i m i e alla t r a s c u r a n z a
di quelle p r o v v i d e n z e , che n o n i m p l i c a n o
oneri di finanza, f a v o t i che n e l l ' a s s e t t o di
p a c e del n o s t r o a p p a r e c c h i o .militare si ricordi — t r a e n d o a m m a e s t r a m e n t i dagli errori del p a s s a t o - che è necessario che alla
n o s t r a organizzazione difensiva -presieda
u n ' i d e a o r g a n i c a c o m p l e t a , che t u t t o quell ' a p p a r e c c h i o a r m o n i c a m e n t e a b b r a c c i , e si
ricprdi altresì che la difesa di u n a N a z i o n e
deve r i p o s a r e su predisposizioni a t t e a valorizzarne t u t t e le energie sociali e a discip l i n a r n e t u t t a la p r o d u z i o n e i n d u s t r i a l e ».
GRABAU. Rinunzio.
P R E S I D E N T E . Viene per ultimo, l'ordine del giorno dell'onorevole N e g r o t t o :
« L a Camera, r i c o n o s c e n t e ai soldati di
t e r r a e di m a r e che, p r i m a con lunghi ed
Atti
Parlamentari
LEGISLATURA X X I V -
—
la
SESSIONE -
21122
DISCUSSIONI -
eroici sacrifìci, e .poi con le magnificile vittorie, determinarono il crollo della più ant i c a monarchia militare e decisero del conflitto mondiale ;
benché non ritenga11 esauriente là relazione della Commissione d'inchiesta (regio
decreto 12 gennaio, n. 36), e non approvi
gli atteggiamenti ed i provvedimenti del
Governo che, fra l ' a l t r o , v a l u t a scarsamente
l'opera pertinacemente disfattista-di uomini
e di giornali, coefficiente i m p o r t a n t e del
doloroso episodio ;
pure,"giudicando che ogni quistione rel a t i v a alla r i t i r a t a di Caporatto è da considerarsi ormai sorpassata dal trionfo delle
nostre a r m i ,
proclama i -soldati d ' I t a l i a , gregari e
duci, benemeriti della P a t r i a ».
N E G R O T T O . Rinunziò.
P R E S I D E N T E . Come la Camera ha udito,
l'onorevole presidente del Consiglio ha dichiarato di a c c e t t a r e l'ordine del^giorno
dell'onorevole Luciani.
"Ora interrogherò i proponenti i v a r i
ordini del giorno per sapere se li mantengono.
L'onorevole P a l a mantiene il suo ordine
del giorno ?
P A L A . Lo ritiro.
P R E S I D E N T E . L'onorevole 'Cottafavi?
C O T T A F A Y I . Lo ritiro.
P R E S I D E N T E . L'onorevole Marazzi ?
M A R A Z Z I . Mi associo all'ordine del
giorno dell'onorevole Luciani, ritenendo che
nel medesimo sia implicita l'approvazione
dell'operato della Commissione.
P R E S I D E N T E . L'onorevole B e n t i n i ?
B E N T I N I . Lo ritiro.
PRESIDENTE.
L'onorevole
Marchesano ?
. . *
(Non
è
presente).
S'intende che lo ritira.
L ' o n o r e v o l e D i Giorgio ?
(Non
è
presente).
S ' i n t e n d e che lo ritira.
L ' o n o r e v o l e S a l v a t o r e Orlando ?
O R L A N D O S A L V A T O R E . Lo ritiro.
P R E S I D E N T E . L'onorevole Gasparotto?
G A S P A R O T T O . Lo ritiro, e mi associo
all'ordine del giorno dell'onorevole Jjuciani.
P R E S I D E N T E . L'onorevole Merloni?
M E R L O N I . L o ritiro
P R E S I D E N T E . L'onorevole Pistoja?
{Non
è
presente).
I l suo ordine del giorno si intende ritirato.
Camera dei Deputati
—
TORNATA DEL 1 3
SETTEMBRE
1919
L'onorevole Pais-Serra ? P A I S - S E R R A . Lo ritiro.
P R E S I D E N T E . " L'onorevole Caroti ?
C A R O T I . L o ritiro.
P R E S I D E N T E . L'onorevole Beltrami?
B E L T R A M E Lo ritiro.
P R E S I D E N T E . L'onorevole Vicini?
V I C I N I . Lo ritiro.
P R E S I D E N T E . L'onorevole De Capitani?
(Non
è presente).
:
. ' I l suo ordine del giorno s'intende ritirato.
L'onorevole Grabau ?
(Non
è
presente).
I l suo ordine del giorno s'intende ritirato.
L ' o n o r e v o l e Negrotto ?
.(Non
è
presente).
I l suo ordine del giorno s'intende ritirato.
L ' o n o r e v o l e Luciani ?
L U C I A N I . Lo "mantengo.
P R E S I D E N T E . È dunque mantenuto il
solo órdine del giorno dell'onorevole Luciani, a c c e t t a t o dal Governo, del quale do
lettura :
• i
« L a Camera, approva le dichiarazioni
del Governo e afferma la sua gratitudine
a l l ' E s e r c i t o nazionale, che ha bene meritato
dalla P a t r i a ».
*
%
M O N T I - G U A R N I E R I . Propongo, che
dopo le parole «all'esercito nazionale» si
aggiunga «e a l l ' a r m a t a » .
. N I T T I , presidente del Consiglio dei ministri, ministro dell'interno.
Chiedo di parlare.
P R E S I D E N T E . Ha facoltà di parlare
l'onorevole presidente del Consiglio.
N I T T I , presidente del Consiglio
dei ministri, ministro dell' interno. Vorrei fare osservare all'onorevole. Monti-Guarnieri che apprezzo molto la sua proposta, ma che discutiamo l'inchiesta di Caporetto. Dell'arm a t a nessuno ha discusso, e non esiste'
nessuna inchiesta sull'opera dell'armata,
poiché, f o r t u n a t a m e n t e , non vi è stato alcun rovescio. Ora, se dobbiamo vedere qualche cosa è nella discussione. Quale è stata
l a discussione ? È s t a t a la inchiesta sulla
r i t i r a t a d a l l ' I s o n z o al Piave. Dobbiamo
affermare la fiducia nell'esercito. B e n e inteso che è compresa la fiducia per l'armata.
M O N T I - G U A R N I E R I . Dopo le dichiarazioni dell'onorevole presidente del Consiglio non insisto.
Atti Parlamentari
— 21123
s
LEGISLATURA XXIV - l
a
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9 .
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare
l'onorevole Turati per una dichiarazione
di voto.
TURATI. Brevissime parole, per semplice dovere di obbedienza al Gruppo, che
me le comanda.
Le dichiarazioni già fatté dai compagni
Modigliani, Bentini, Merloni mi esimono
¿all'illustrare ampiamente le ragioni del
nostro voto. Del resto, lo stesso onorevole
Nitti ha. parlato in qualche modo per noi, ,
quando ha detto che evidentemente i socialisti non. potrebbero votare l'ordine del
giqrno Luciani, accettato dal Governo. Poche cose restano da aggiungere.,
Noi intendiamo che, alla fine di questa
discussione, il Ministero abbia tirato un
enorme respiro, e un respirone anche più
grosso (lo hanno confessato testé)-abbia tirato la maggioranza della Camera. Si temevano grandi procelle, conflitti feroci, e il
buon senso, l'interesse, il civismo di tutti li
hanno a bello studio evitati. Noi stessi abbiamo dato l'esempio. Il demagogismo, da
una parte e dall'altra, ha ringuainato se
stesso. '
Ma non conviene-esagerare neanche nel
bene. Ed ora, evidentèmente, si esagera.
Ecco infatti un ordine del giorno, che significa la concordia universale, la perdonanza
d'ogni colpa, l'oblìo e il colpo di spugna su
tutto il passato.
Onorevoli signori, questo è un po' troppo ! Lungi da noi l'intendimento di rinfocolare rancori incivili'; ma il perdono, ma
la dimenticanza, ma l'assoluzione universale di tutto e di tutti, ma il dire che nulla
i è più da indagare, nulla da correggere,
^ulla da rifare, questo è veramente eccessivo ! Questa sarebbe abdicazione e sarebbe cecità.
No, onorevole Nitti ! Voi avete detto
che oggi è da pensare unicamente alla ricostruzione, dimenticando il passato, gli
errori del passato^; che è questo il programma con cui dovremmo tutti affacciarci
Ue urne. Ma dimenticare gli errori significa poterli ripetere. Ma non vi è programma di avvenire, non vi è ricostruzione
Possibile, se gli errori del passato non siano
tenuti presenti.
LUCIANI. Lo svolgimento che ho dato
l mio • ordine del giorno non dimentica
questo.
TURATI. Certo è che, fra i ventuno orciai del giorno presentati, la maggioranza
quali si limita a seppellire la discussone sotto un generico plauso all'esercito,
v
a
a
Camera dei Deputati
e qualcuno vi aggiunge un encomio al Governo e un discreto appello alla forca, ve
n'éta uno solo che si ricordava esservi
stata una relazione d'inchiesta, ed era quello
dell'onorevole Marazzi, che almeno ne approvava le conclusioni.
Ebbene, anche l'onorevole Marazzi si è
ora associato all'ordine del giorno-Luciani!
Ben vero che egli dichiarò di ritenervi im
plicita l'approvazione dell' inchiesta. Ma
l'onorevole Mafazzi, parlamentare provetto, non può certo ignorare che gli órdini
dèi giorno ricevono significato e dal loro
testo preciso (e, in questo, dell'inchiesta
non si fa motto) e dall'intenzione dei proponenti, e da quella di coloro che li approvano. La sua dichiarazione resta quindi,
affatto personale.
Anche per questa ragione noi daremo
dunque voto contrario. Perchè crediamo
che dalla guerra, e dall' inchiesta sulla
guerra, emersero risultati e responsabilità
di cui deve tenersi gran conto. La partita
n^n è chiusa affatto, per quanto ad altri
convenga ritenerla tale. Yi sono colpe che
non possono lasciarsi impunite, vi sono ri-,
parazioni dover'ose che nessuno ha il diritto di dimenticare. Quegli operai" e quei
contadini « contro cui sono sempre rivolte
tutte queste imprese», come onestamente
proclamò oggi il presidente del Consiglio,,
non sono, io credo, disposti a scrivere,,
sotto il conto, la parola «saldato ». E, fra
coteste riparazioni sacre per tutti, una sola
ne rammento, alla quale già accennò il collega Bentini: la riparazione da darsi ai fucilati e ai decimati senza processo,.chexdebbono essere equiparati, a tutti gli effetti,
ai morti in combattimento-, agli uccisi in
«guerra guerreggiata. Questo invocano le
famiglie desolate, e questo noi dobbiamo
affermare, perchè infatti essi furono assassinati dai peggiori nemici dell'Italia.
Nessuno supporrà, che il nostro voto
contrario significhi che noi non ci associamo al sentimento di affetto verso l'esercito,,
verso i nostri fratelli che hanno combattuto e che hanno sofferto. Ma cotesta frase
generica di « evviva l'esercito! » troppe insidie accoglie e nasconde. Noi non ci associamo a<Ì essa, perchè non intendiamo nè
assolvere i generali che ci condussero al rovescio militare, nè i generali fucilatori e colpevoli, nè tutta la politica di guerra della
borghesia contro cui protestiamo da cinque
•anni. Salutando i soldati d'Italia, la futura»
nazione armata del-proletariato, noi pensiamo ad un esercito nuovo, che sarà contro la
r
Atti
—
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
21124
—
1» SESSIONE — DISCUSSIONI -
guerra, che sarà contro t u t t e le ignominie
del regime borghese; che
l'esercito sacro del socialismo ! (Rumori vivissimi).
Questa la ragione suprema del nostro
voto c o n t r a r i o ! (Applausi
all'estrema
sinistra — Rumori vivissimi sugli altri~ bacchi).
P R E S I D E N T E . H a facoltà di parlare
l'onorevole Boselli.
BORSELLI. Chiedo la divisione nella votazione dell'ordine del giorno ; e dichiaro
in nome mio e dei colleghi che con me fecero p a r t e del Governo, che ci asterremo
dal v o t a r e la prima parte, cioè quella che
r i g u a r d a le dichiarazioni del Governo, app r o v a n d o invece quell'altra che m a n d a il
plauso all'esercito. (Commenti).
P R E S I D E N T E . L' onorevole Boselli,
come di diritto, chiede la divisione.
Procediamo d u n q u e ai voti sulla prima
p a r t e dell'ordine del giorno dell'onorevole
L u c i a n i : « La Camera a p p r o v a le dichiarazioni del Governo ».
Su questa p a r t e dell'ordine del giorno
Luciani è s t a t a chiesta la votazione nominale dagli onorevoli: Musatti, Zibordi, Dugoni, Bocconi, Bentini, Cavallera, Beltrami, Modigliani, Turati, Caroti, Sichel, Treves, * Masini, Bussi, Merloni, Todeschini,
Casalini e Marangoni.
Coloro i quali l ' a p p r o v a n o , risponderanno Sì ; quelli che non l ' a p p r o v a n o risponderanno No.
Estraggo a sorte il nome del d e p u t a t o
dal quale comincerà la chiama.
(Fa il sorteggio).
La chiama comincerà dal nome dell'onorevole Vittorio E m a n u e l e Orlando.
Si faccia la chiama.
L I B E R T I N I G E S U A L D O , segretario, fa
la chiama.
Rispondono Sì :
Abbruzze.se — Abisso — Abozzi— Agnesi
— Aguglia — Albanese — Alessio — Amato
•— Amici Giovanni — Amici Venceslao —
Ancona — Angiolini — A r r i v a b e n e —
Arfeo m — Astengo.
Baccelli — Balsano — Barzilai — Baslini
— Battaglieri — Bellati — Belotti — Berenini — Bertarelli — B e t t o n i — Bevione
-— Bignami — Borromeo — Bouvier —,
Brezzi — Brizzolesi — B r u n o — Buonvino.
Qaccialanza — Calisse — Camera — Camerini — Cameroni —,Canevari — Cannav i n a — Capece-Minutolo — Caputi — Carboni — Cartia — Casolini Antonio — Ca-
Camera
dei
ORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE
Deputati
1919
vazza — Ceci — Celesia — Celli — Cermenati
— Chimienti — Ciacci Gaspero —Cicarelli
. — Ciccarone — Cimorelli — Ciofìrese —
Cocco-Ortu — Codacci-Pisanelli — Colaj a n n i — Colonna di Cesarò — Colosimo —
Congiu — Cotta fa vi — Cotugno — Cucca.
D a Corno — Daneo — De Amicis — De
Bellis — Dentice — De Ruggieri — De
Vargas — Dello S b a r b a — De Vito — Di
Bagno — Di C a m p o l a t t a r o — Di Caporiacco
— Di F r a n c i a — Di Mirafìori — Di Robilànt — Di Saluzzo — Di S a n t ' O n o f r i o —
Drago.
F a c c h i n e t t i — Faelli — F a l c i o n i — F a l lenti — F a r a n d a — F a u s t i n i —^ Fiamberti
— Finocchiaro-Aprile — F r a d e l e t t p — Frugoni.
Galli — Gallini — G a s p a r o t t o — Gerini
— Giampietro — Ginori-Conti —- Giretti —
Giuliani — Grassi.
Hierèchel.
L a Lumia — L a n d u c c i — La Pegna —
Larjzza — L e o n e — Libertini Gesualdo —
Loero — L o m b a r d i — Longinotti —Lo Piano
— Luciani — Lucifero — Luzzatti.
Malcangi — Mancini — Manfredi —
Manna — Manzoni — Marazzi — Marcello
— Masciantonio — Materi — Mazzarella —
Mendaia — Micheli — Miliani — Mirabelli
— Molina — Mondello — M o n t a u t i — MontiGuarnieri — Montresor — Morelli-Gualtier o t t i — Morisani — Mosca Gaetano — Mosca Tommaso — Murialdi.
Nava' Cesare — N a v a Ottorino — Nitti
— N o f r i — N u n z i a n t e — Nuvoloni. .
Orlando Salvatore.
Padulli — P a i s - S e r r a — P a l a — Pansini
— P a n t a n o — P a p a r o — P a r a t o r e — Pastore — P a t r i z i — Peano — Pennisi — Terrone — Petrillo — Pizzini — Porzio.
Quarta.
R a m p o l d i — R a v a — Rellini — Renda
— Restivo — Rizza — Rizzone — Romanin-Jacur — Romeo — Rosadi — Rossi
Luigi — Rubilli — Ruini — Pispoli.
Salandra — Salomone — Salterio — Saivagnini — Sandrini — Sanjust — Saudino
— Schanzer — Scialoja — Sighieri — SioliLegnani — Sipari — S i t t a — Soderini —
Soleri — Soìidati-Tiburzi — Speranza —
Spetrino — Storoni.
Tasca — Taverna — Tedesco — Teodori
— Téso Tinozzi — Torlonia — Toscanelli
— Tosti.
Valvassori-Peroni — Veroni — Vicini —
V i n a j — Visocchi.
•Zaccagnino — Zegretti.
Atti
21125 —
Parlamentari
LEGISLATURA XXIY -
. Rispondono
la
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
No:
Badaloni — B a r b e r a — B e l t r a m i — Ben4'ini — Bocconi — Bussi.
Caroti — Casalini Giulio — Cavallera.
I) ugo ni.
Ferri Enrico.
,
Graziadei.
Lucci.
Masini — Mazzolarli —
Marangoni
Modigliani — MuMazzoni — Merloni
.satti.
Pescetti.
Sandulli — Sic liei.
Todeschini — Treves — Turati.
Vigna.
Zibordi.
Si sono
astenuti
Bissolati — Bonicplli — Bonomi I v a noe — Boselli.
Canepa — Chiesa.'
De Nava- Giuseppe.
Fera.
Meda.
Orlando Vittorio E m a n u e l e . .
Pacettì — Pasqualino-Vassallo — Pi:Stoja.
'
Raimondo — Raineri.
Sacelli — Sonnino.
Sono in congedo : „
Cabrini — Cassuto — Curreno.
De Viti de Marco.
Lembo.
Raineri — Roi -«- R o t a .
Toscano.
' .
Camera
dei
Deputati
TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE
1919
P R E S I D E N T E . Dichiaro chiusa la votazione nominale, e invito gli onorevoli segretari a f a r e il c o m p u t o dei voti.
(Gli onorevoli segretari fanno il computo
dei voti).
Comunico alla Camera il risultamento
della votazione nominale sulla prima p a r t e
dell'ordine del giorno dell'onorevole_ Luciani :
-v
Presenti . . . .
Votanti . . .
• Astenuti. . . ' .
H a n n o risposto
H a n n o risposto
(La Camera
.
.
si.
no
257
240
17
212
28
approva).
Ora si procederà alla votazione per alzata e seduta della seconda p a r t e dello
stesso ondine del giorno dell'onorevole Luciani, fa quale suona così: « L a Camera aff e r m a la sua g r a t i t u d i n e all'Esercito nazionale, che ha bene m e r i t a t o della P a t r i a >>.
(Tutti i deputati, meno i socialisti
ufficiali,
i ministri è la Presidenza sorgono in piedi e
prorompono in vivissimi e prolungati
applausi
al grido di: Viva l'Esercito!)
Interrogazioni.
P R E S I D E N T E . Si dia l e t t u r a delle interrogazioni.
L I B E R T I N I GESUALDO,
segretario,
•legge :
« Il sottoscritto chiede d ' 4 n t e r r o g a r e i
ministri dell'interno e della guerra, per sapere q u a n t o costi all'erario dello S t a t o il
servizio di informazione della legione fioSono ammalati :
r e n t i n a dei Reali carabinieri la quale - certo
Arrigoni.
non b a d a n d o a spese - è riuscita a scoprire
Berti — Bovetti.
l'esistenza, in Italia, di un p a r t i t o socialiCiriani.
•
sta-rivoluzionario-anarchico che viceversa
Gallenga — Giovanetti E d o a r d o .
è p u r a m e n t e e semplicemente il p a r t i t o soJoele.
cialista italiano; e per sapere inoltre se ap• La Via.
provino che la legione fiorentina dei Reali
Morando.
carabinieri inventi una certa- p r o p a g a n d a
Ollandini.
socialista a comodo di persecuzione iniqua
Pallastrelli — Piccirilli.
e .pericolosa, e raggiunga la farsa nel far
R a t t o n e — Rolli.
risorgere dalla t o m b a dei d e p u t a t i m o r t i
Scano.
per f a r n e dei mariti di signore che non fuVarzi.
rono mai le loro mogli; e questo sol perchè il nome del d e p u t a t o d e f u n t o è uguale
Assenti per ufficio pubblico.
a quello di u n a o t t i m a organizzatrice socialista, o forse anche perchè il nome di
Bonino.
quel d e p u t a t o m o r t o ricorda f o n e t i c a m e n t e
Callaini — Ciuffelli — Credaro — Crespi.
quello di un d e p u t a t o socialista f o r t u n a t a Indri.
mente
vivo.
Miari.
!
«Modigliani».
Sarrocchi.
!
Atti
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV À
—
SESSIONE -
21126.
—
DISCUSSIONI -
« I l sottoscritto chiede d ' i n t e r r o g a r e il
ministro » dei t r a s p o r t i m a r i t t i m i e ferroviari, che, pur ringraziando della cortese risposta a v u t a in ordine al risultato
delle prime indagini sul disastro ferroviario avvenuto sul ponte I r m i n i o , presso
E a g u s a Inferiore, chiede di c o n o s c e r e se e
quali provvedimenti si sono a d o t t a t i per
la tutela della v i t a dei c i t t a d i n i e del personale viaggiante, non potendosi r e v o c a r e
in dubbio che essendo avvenuto il recente
disastro nel medesimo p u n t o del ponte
dove avvenne ànni a d d i e t r o , esso devesi
attribuire non soltanto alla velocità del
treno, ma principalmente all'errato tracciato della linea in quella località, dove
ad una strettissima curva fa immediatamente seguito una forte salita, per superare la quale i macchinisti sono costretti
di aumentare la velocità dei, treni. (L'interrogante chiede la risposta scritta). %
f
« Cartia ».
'
« I sottoscritti chiedono d'interrogare il
ministro della pubblica istruzione, sulle ragioni per le quali il Governo mantiene da
oltre un anno un commissario Regio al
Convitto 1 Nazionale di R o m a , in persona
di un ispettore centrale del Ministero,
quando il Consiglio d'amministrazione di
quel Convitto è in regolare funzione, e si
viene in t a l modo a ledere i diritti del personale dei Convitti nazionali. (Gì' interroganti chiedono la risposta
scritta).
,
« Materi, Mazzarella ».
« I l sottoscritto chiede d'interrogare il
ministro dell'industria, commercio e lavoro,
per sapere la ragione onde si negano ai
professori delle scuole da lui dipendènti gli
aumenti e le indennità di guerra concesse
ai professori dipendenti dal Dicastero della
pubblica istruzione. (L'interrogante chiede la
risposta
scrìtta).
«Marangoni».
Camera dèi
TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE
Deputati
1919
pur sempre necessaria - arma di cavalleria
sarebbe per essere così radicalmente modificata che le sue grandi tradizioni militari
e morali ne andrebbero distrutte e pregiudicato lo spirito, il c a r a t t e r e , l'efficienza...
(L'interrogante
chiede la risposta
scritta).
vv
« Venino ».
« I l sottoscritto chiede d'interrogare il
ministro della guerra, per sapere qual fondamento abbia la voce , corrente secondo
cui, in relazione a sostanziali e deprecabili
modificazioni dell'ordinamento della Cavalleria, anche le scuole di Pinerolo e Tor
di Quinto, v a n t o invidiato dell'Esercito
italiano, sarebbero per essere trasformate
in guisa da potersi dire virtualmente soppresse. "(L'interrogante
chiede
la
risposta
scritta).
« Yenino ».
« I l sottoscritto chiede d'interrogare p
ministro dei t r a s p o r t i m a r i t t i m i e ferroviari, per sapere quando saranno iniziati
i l a v o r i per la trazione elettrica nella linea
B o l o g n a - P o r r e t t a - E i r e n z e , come una legge
aveva ordinato. (L'interrogante
chiede la rir
sposta scritta).
« Ita va ».
« I l sottoscritto chiede d'interrogare i
ministri dell'assistenza militare e delle pensióni di guerra e della guerra, per conoscere come credano provvedere a'ila insufficienza della circolare ministeriale 20, luglio
1919, n. 58384, relativa ai malarici, ai quali
è urgente e doveroso assicurare ben altri
benefici e garanzie di cui t u t t i possano efficacemente
profittare e non quelli solo residenti nei centri di cura.
(L'interrogante
- chiede la risposta
scritta).
« Mancini ».
« I l s o t t o s c r i t t o chiede d'interrogare il
ministro della guerra", per conoscere se,
in vista dell'annunziato congedamento dei
« I l sottoscritto chiede d'interrogare il
ministro.dell'istruzione pubblica, per sapere ' militari di 2 a e 3 a categoria, non ritenga
se non voglia aumentare, • in consonanza #equo e doveroso i n v i t a r e le competenti
a u t o r i t à a deliberare rapidamente in mecon l'aumentato prezzo della vita, lo scarso
rito alle domande di passaggio di catemensile di cui godono i pensionati artistici
dello S t a t o . E per sapere se non voglia . goria a quanti, arruolati in l a categoria,
hanno successivamente conseguito il diritto
anche concedere loro locali di studio e ài
a tali passaggi. (L'interrogante
chiede la riabitazione più igienici e decorosi degli atesposta
scritta).
tuali. (L'interrogante
chiede la risposta
scritta).
"
« Mancini » .
«Marangoni».
« I l sottoscritto chiede d'interrogare il
ministro della guerra, per sapere se sia vero
che l'ordinamento della Gloriosissima - e
« I l s o t t o s c r i t t o chiede d'interrogare il
ministro della guerra per conoscere quali
provvedimenti siano stati presi per aceer-
Atti
— «21127 —
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
l
a
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
Camera dei Deputati
TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE
1919
tare la sorte "dei nostri prigionieri di cui
mancano notizie. (L'interrogante chiede la
risposta scritta).
\ .
;
« Mancini ».
gruppi di prestazione in previsione dell'ultima requisizione che poi non ebbe effetto.
(L'interrogante chiede la risposta scritta).
"
«Vigna».
«Il sottoscritto chiede d ' i n t e r r o g a r e il
dell'istruzione pubblica, per conoscerete e quali provvedimenti intenda
adottare di f r o n t e al ripetuto rifiuto del
ministro del tesoro ad applicare le provvidenze dell'articolo 11 del decreto 14 settembre 1918, n. 1314, in favore- delle maestre elementari delle scuole del collegio di
Maria di Ragusa (Siracusa) m a n t e n u t e a
parziale sgravio degli obblighi di quel comune. (L' interrogante
chiede la risposta
scritta).
•
« Oartia ».
« Il sottosciitto chiede d'interrogare il
ministro del tesoro, per sapere se non crederebbe opportuno emanare un qualche
a t t o inteso a f a r conoscere ai nostri soldati
esser falso quanto, a defraudarli, si va disonestamente spargendo, come cioè le polizze a loro assegnate non abbiado più alcun
valore. (L'interrogante chiede la risposta
scritta).
«Soderini».
t ministro
« Il sottoscritto chiede d'interrogare i
ministri dell'interno e dei lavori, pubblici,
per sapere se sia vero che ai comuni non
venga concesso mutuo di favore per la fornitura e c o n d u t t u r a di acqua potabile,
quando essa non p r o v v e d a al bisogno dell'intero abitato, sicché non sia possibile a
un comune fruire, del mutuo di favore per
provvedere d# acqua potabile una sua, sia
pur importante, frazione. (L' interrogante
chiede la risposta scritta).
« Colonna di Cesarò ».
« Il sottoscritto chiede d'interrogare il
ministro della guerra, per sapere se, dopo
avere provveduto con larghe amnistie all'oblìo dei reati comuni e militari non creda
opportuno e giusto usare, quanto meno, parità di t r a t t a m e n t o ai caèi di errori o colpe
disciplinari. (L'interrogante chiede la risposta
scritta).
« Gasparotto ».
« Il sottoscritto chiede d ' i n t e r r o g a r e il
ministro'della guerra, per sapere se non
creda doveroso applicare senza indugio le
disposizioni delle Leggi sul reclutamento,
dettate da fondamentali interessi famigliari,
specialmente per l'esenzione dal. servizio di
prima categoria, per i cambiamenti di categoria, per i congedamenti dei volontari
di un anno e per l'assegnazione alla milìzia
territoriale. (L'interrogante- chiede la risposta
scritta).
t
« Yigna ».
« Il sottoscritto chiede d'interrogare il
ministro della guerra, per sapere se non _
ereda doveroso intervenire per ottenere
c
he siano restituite le somme versate dai
Proprietari di bovini per la formazione dei
. P R E S I D E N T E . Le interrogazioni testé
lette saranno inscritte nell'ordine del giorno, trasmettendosi ai ministri competenti
quelle per le quali si chiede la risposta
scritta.
Sui lavori parlamentari.
N I T T I , presidente del Consiglio dei ministri, ministro'dell'interno.
Chiedo di parlare. ...
/• • . •
P R E S I D E N T E . Ne lui facoltà.
N I T T I , presidente del Consiglio dei ministri,, ministro dell'interno. Vorrei pregare
la Camera di non tenére seduta domani e
lunedì e di rimettere i lavori a martedì con lo
stesso ordine del giorno. Solamente dopo
la relazione della Commissione che ha ¿esaminata la relazióne del ministro delle finanze"
Meda sulle esportazioni dal 1914 al 31 dicembre 1917, e dopo l'approvazione del t r a t t a t o di pace, chiedo sia inserito nell'ordine
del giorno il disegno di legge n. 1273: «Norme per il passaggio dallo stato di guerra
allo stato di pace ».
Una voce. E le modificazioni alla legge
elettorale.
N I T T I , presidente del Consiglio dei ministri, ministro dell'interno. Non è ancora in
relazione. Vedremo poi.
LANDUCCI. Chiedo di parlare.
P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.
LANDUCCI. Prego la Camera e l'onorevole presidente del Consiglio di permettermi
martedì, in principio di seduta, lo svolgimento di una proposta di legge, ammessa
alla lettura, sulla costituzione del comune
di Santa Maria Tiberina.
P R E S I D È N T E . Consente l ' o n o r e v o l e
presidente del Consiglio %
^
N I T T I , presidente 'del Consiglio dei ministri, ministro dell'interno, Non vi ho difficoltà.
(Bimane così stabilito).
La seduta termina alle 20.15.
Atti
LEGISLATURA X X I V -
Ordine
21128
Parlamentari
del giorno
la
SESSIONE -
per la seduta di
DISCUSSIONI -
martedì.
Alle ore 15.
1. Interrogazioni.
2. -Svolgimento della proposta del deput a t o L a n d u c c i per la divisione del comune
di Monte S a n t a Maria Tiberina (Arezzo) nei
due cumuni Monte S a n t a Maria Tiberina e
di Lippiano.
3. Relazione della Commissione che lia
esaminata la relazione del ministro delle
finanze Meda sulle esportazioni dal 1914 a]
31 dicembre 1917. (Doc. L V I )
4. Discussione
del disegno 'di legge :
Norme per il passaggio dallo stato di
/guerra allo stato di pace. (1272)
5. Approvazione del T r a t t a t o di pace fra
le potenze alleate e associate e la Germani'à
e del Protocollo firmato a Versailles il 28.
giugno 1919.
R i s p o s t e scritte ad interrogazioni.
INDICE.
Pag.
: Congedamento delle terze categorie ; 2 1 1 2 8
.BONINO : Riammissione degli aspiranti medici . 2 1 1 2 8
Bussi": Indennità ai riformati per tubercolosi . 21129
C I R I A N I : Liquidazione delle indennità'per infortunio agl'i operai dipendenti dal Genio militare. . .
21129
CONGIU : Affondamento del « Tripoli »
21130
D E CAPITANI : Deficiente nettezza delle vetture
AGNELLI
dei piaggiatori..
. 21130
DRAGO : Promozione dai sottotenenti dei. carabinieri . \
FACCHINETTI: Rimini sede di reggimento. . .
PARANDA: Provvedimenti a favore delle maestre .orfane per il terremoto- del 1908 . . .
GALLENGA : Limitazione (Ioli" uso delle vetture
salone e degli scompartimenti riservati . .
G I R E T T I : Elettrificazione dei tronchi ferroviari
Pinerolo-Torre Pellice e Briclierasio-Barge. .
LOMBARDI: Deviamenti dei treni sulla Marcellinara-Peroleto Antico . .. . . . . . . • . ' . *
P A L A : Costruzioni militari a Golfo Aranci. . .
PAVIA: Provvedimenti per i maestri pensionati.
R E S T I V O : Smobilitazione degli ufficiali laureati
in chimica
—- Congedamento di militari inabili. . . . . .
R O S S I GAETANO : Elettrificazione della linea Bologna-Firenze . . . . . . . . . . . . . . .
S O D E R I N I : Laureati in chimica-farmaceutica e
concorsi per cattedre di scienze naturali . .
T U R A T I : Sgombero dei locali delie scuole in Milano . .; . .,
VALVASSORI-PERONI: Licenza illimitata ai figli
unici
VENINO : Sistemazione di strade militari. . . .
Y I N A J : Indennità caro-viveri ai sottufficiali della
classe del 1891 inviati in licenza illimitata.
21131
21131
,
21132
21132
21133
21133
21133
21134
21134
21134
21135
21135
21135
21136
21136
21137
Camera dei Deputati
TORNATA D E L 1 3
SETTEMBRE
1919
Agnelli. — Al ministro
della guerra. —
« Per conoscere le ragioni che ancora, impediscono il congedamento delle terze categorie ».
R I S P O S T A . — « A prescindere dal fatto che
t u t t e le operazioni della nostra smobilitazione sono s t a t e e .sono t u t t o r a informate
al concetto di congedare con precedenza
gli elementi più anziani che sono quelli a
cui, per la maggior p a r t e dei casi, è connessa la più v a s t a cerchia di interessi famigliari e sociali, questo Ministero non disconosce l'opportunità di addivenire a speciali provvedimenti per le terze categorie
delle classi più giovani, e se possibile vedrà
di tradurli in a t t o non appena sia ultimato
il licenziamento delle classi di leva non
vincolate da obblighi di ferma.
« I n t a n t o sono in corso presso questo Ministero gli studi relativi, anche per quanto
riguarda il riconoscimento dei diritti di
quei militari che, pur appartenendo alla
categoria, sono venuti durante la guerra
a t r o v a r s i in condizione di essere trasferiti
alla 3 a categoria.- Così dicasi, ad esempio,
dei figli unici che durante la guerra hanno
perduto il padre e dei figli di madre vedova che hanno perduto t u t t i i loro fratelli.
« U n a circolare e m a n a t a da questo Ministero fin dal gennaio deT corrente anno
( c i r c o l a r e n . 1 8 d e l <7.
M.
V.)
ammette
la
presentazione delle domande di cui si t r a t t a
ed è conferma dell'interessamento che il Ministero prende alla" questione prospettata
dall'onorevole interrogante e che sarà favorevolmente risolta non appena le condizioni del paese e le esigenze della forza
alle armi lo consentano.
« Il sottosegretario
di Stato
« F I - N O C C H I A » O-A P E I L E »
Bonino. — Al ministro della
guerra.
« Per sapere se gli aspiranti medici, invjati
in licenza di sei mesi, potevano essere riassunti in servizio anche se appartenenti a .
classi anteriori il 1890, onde poter godere
t u t t i i benefìzi stabiliti per gli altri ufficiali
studenti di altre a r m i » .
R I S P O S T A . — « Gli aspiranti medici inviati in licenza straordinaria di mesi sei dovevano essere t u t t i rinviati di autorità
presso i propri Centri di mobilitazione appena avessero ultimati gli esami dell'anno
in corso, o conseguito la laurea, indipendentemente dal numero dei mesi già tra-
itti Parlamentari
21129 —
Camera dei Deputati
LEGISLATURA XXIV - 1* SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9
scorsi nella posizione di licenza, perchè an- decreto a favore di tutti i militari che non
che ad essi, per uniformità di trattamento godano pensione, riformati anteriormente
economico, venne applicata la Circolare di - al 30 novembre 1918 per malattie tubercoquesto Ministero (D. G. P. U.) n. 870 del 20 lari, anche se sia stata, a norma delle preirflrzo ultimo scorso, riguardante i militari cedenti disposizioni, negata la causa di ser'¿{ufficiali di truppa) studenti universitari, i vizio, purché non risulti già accertato il
quali vennero lasciati di fatto liberi dal dolo o la colpa grave, ed i militari abbiano
servizio ma trattenuti alle armi con gli as- prestato servizio durante la guerra o siano
segni.
,
stati chiamati e trattenuti alle armi per
« Tale disposizione venne dunque estesa mobilitazione.
agjì studenti di medicina con Circolare di
« La stessa circolare, che reca la data
questo Ministero (D. G. S. M) 600/37 del 26 del 1° agosto, comunica anche alle autorità
marzo, lasciando* però al loro gradimento dipendenti le norme esecutive per l'appliod interesse -di farsi o non richiamare in cazione dell'articolo 1° anzidetto.
servizio per percepire gli assegni del grado.
« La dizione premessa alle norme in diE pertanto, mentre i militari studenti delle scorso lascierebbe credere a una successiva
varie armi e di altri corpi delle altri classi disposizione di norme esecutive per l'artianteriori a quella del 1890 non hanno po- colo 3; finora invece non consta che il Giortuto godere degli speciali benefici concessi, nale Militare Ufficiale contenga tali norme.
agli studenti di classi posteriori, per tassa- Onde lo scrivente interrogali ministro della
tiva disposizione della citata Circolare mi- guerra per sapere se non veda parimenti
nisteriale 870 del 20 marzo (articolo 1°— com- urgente (avendo il decreto carattere d'urma e), gli studenti di medicina apparte- genza) dare alle autorità dipendenti immenenti al Corpo sanitario hanno tutti avuto diate e chiare istruzioni per l'applicazione
concessa la possibilità non solo di frequen- di tale articolo ai casi previsti, alfine di
tare i corsi, universitari, ma, se lo avessero esaudire in fatto il diritto riconosciuto dal
preferito, di restarsene in licenza straordi- decreto agli interessati i quali si rivolgono
naria fino al -completamento degli esami invano ai comandi dei distretti locali che
dell'anno, e ciò a qualunque classe di leva si vedono obbligati a rinviare senza fissaappartenessero (Circolare ministeriale D. zione di data il -ritorno dei richiedenti e
G, M. 600/37 .del 26 marzo).
a ricevere per contro, da questi, sollecita«È però ovvio che tutti gli studenti in zioni giustificate ma che costituiscono inumedicina, di qualsiasi classe, dovevano rien- tile perditempo».
trare in servizio appena ultimati i corsi scoRISPOSTA. — « Le norme per l'applicalastici, e quindi non dovevano e non potevano essere esclusi specialmente quelli zione dell'articolo 3 del decreto luogotenenziale 30 giugno 1919, n. 1193, sono state
delle classi anteriori al 189.0".
pubblicate nella dispensa n. 51 del Gior« Il sottosegretario di Stato
naie Militare Ufficiale in data 29 agosto u. s.
« F I N O C C H I A R O - A P R I L E ».
Con esso si dispone che i distretti compiBussi. — Al ministro della guerra. — « Se- lino gli elenchi nominativi di tutti i riforcondo la circolare n. 400 del Giornale Mili- mati per forme tubercolari di qualsiasi ge-'
tare Ufficiale 1919, che riferisce a pagina 508 nere e provvedano senz'altro al pagamento
il decreto luogotenenziale, n. 119.3, del 30 degli assegni stabiliti dal predetto- artigiugno 1919, pubblicato nel n. 174 della colò 3 e che soltanto nei casi dubbi siano
Gazzetta Ufficiale del 22 luglio scorso, all'ar- chieste istruzioni alle autorità sanitarie.
« Si è altresì disposto perchè le visite
ticolo 3 il decreto statuisce che a cura dei
per
l'accertamento del grado di invalidità
distretti i quali, in difetto di documenti
e
l'assegnazione
della categoria di pensione
giustificativi, devono farne richiesta d'urgenza ai depositi, venga provveduto alla siano fatte nel più breve tempo possibile.
« Il sottosegretario di Stato
concessione, con decorrenza dal 1° luglio
« P I N O C C H I A R O - A P R I L E ».
1919, dell'indennità giornaliera e del soprassoldo di soggiorno e dello stipendio, a
seconda che si tratti di militari di truppa
Cifiani. — Al ministro della guerra. — « Per
dell'esercito e della marina o di ufficiale sapere se, dopo tanta attesa inutile, non
ed eventualmente, nel caso di tubercolosi ravvisi necessario disporre il sollecito diPolmonare, anche alla concessione dell'au- sbrigo delle pratiche di liquidazioni di inmento disposto dall'articolo 1° dello stesso fortunio spettanti agli operai che lavora-
Atti
— 21130 —
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV - l
8
Camera dei Deputali
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9
vano alle dipendenze del Genio militare,
risultando in istruttoria anclie quelle per infortuni verificatisi dallo inizio della guerra».
R I S P O S T A , — « La liquidazione delle indennità d'infortunio spettanti ad operai
che lavoravano alle dipendenze del Genio
militare è esclusivamente affidata 'alla Cassa •
nazionale infortuni che vi provvede sulla
base di apposita convenzione stipulata fra
detta Cassa e l'Amministrazione militare il
30 maggio ultimo scorso ed approvata con
decreto ministeriale del 14 giugno corrente
anno, registratà alla Corte dei conti il 24
successivo.
« Nessuna ingerenza ha quindi l'Amministrazione militare nella liquidazione delle
indennità di cui sopra e nel disbrigo delle
pratiche relative, tanto più che con la predetta convenzione - che sostituisce altra
precedente in data 16 aprile 1917 - sono
state devolute alla Cassa nazionale infor• tuni anche le attribuzioni e le facoltà che
prima erano di spettanza di apposita Commissione del cessato Ministero armi e munizioni in materia di vertenze riguardanti
gli infortuni in oggetto.
« Il sottosegretario di, Stato
scalo postale Tripoli, costituisce un atto
dell'Amministrazione promosso ai suoi fini
e diretto a raccogliere gli elementi per i
provvedimenti da prendersi in confronto
degli eventuali responsabili, ma non destinato alla pubblicazione.
« Orbene, per quanto riguarda il comandante della Regia nave Mafalda, destinata
al servizio di scorta, esso fu tosto deferito
all'autorità giudiziaria militare per reato
di mancato soccorso a nave in combatti* mento ; ma il Tribunale marittinó di Spezia
con sentenza 30 novembre 1918 lo assolveva
per inesistenza di reato. Contro questa sentenza l'avvocato fiscale militare ricorreva
al Tribunale Supremo di guerra e marina,
che, accogliendo il . ricorso, annullava 'la
sentenza del Tribunale di Spezia e rinviava il processo ai* Tribunale militare di
Napoli.
« Questo però pronunziava anch'esso
sentenza di assolutoria per inesistenza di
reato in confronto del detto comandante
del Mafalda.
« Anche contro questa seconda sentenza,
che del resto ebbe nella stampa un'eco favorevole, l'avvocato fiscale militare ha interposto nuovamente ricorso al Tribunale
« F I N O C 0 H Ì A R O - A P R I L E ».
Supremo.
Congiw. — Al presidente del Consiglio dei
« Ove rimanga ferma la sentenza del
ministri e al" ministro della marina, j— «De- Tribunale di. Napoli come pure nel caso di
plorando che dal cessato Ministero non si possibile applicazione della^ recente amnisia risposto ad apposita interrogazione pre- ' stia, questo "Ministero si riserva di provvesentata dallo scrivente, si insiste nel chie- dere nei confronti del comandante della
dere che sia pubblicata la relazione sul- Regia nave Mafalda in via amministrativa
l'aiìondamento del Tripoli nella rotta Golfo in conformità di legge.
Aranci-Civitavecchia; e per sapere quali
« Per ogni altro eventuale provvedi-,
provvedimenti si sono presi o si intenda mento, non essendo il piroscafo Tripoli ne
prendere in seguito ai risultati dell'inchie- una Regia nave ne un piroscafo militarizsta, e se dopo Tassoluzione pronunziata zato, ed essendo col decreto luogotenendal tribunale marittimo in ordine alla re- ziale 21 febbraio 1919, n. 160, cessata la
sponsabilità penale del comandante del pi- giurisdizione militare per i reati ad essa
roscafo Mafalda che era destinato in soc- soggetti in- virtù di disposizioni emanate
corso ai postali adibiti alla linea Golfo durante la guerra, è venuta meno ogni comAranci-Civitavecchia, l'avvocato fiscale mi- petenza di questo Ministero, che ha perciò
litare, che concluse per la condanna, abbia provveduto a trasmettere copia della relaricorso per violazione di legge al Tribunale zione della Commissione di inchiesta al MiSupremo marittimo od almeno abbia fatto nistero dei trasporti.
serio e coscienzioso studio per convincersi
« Il sottosegretario di Stato per la marina ^
dell'impossibilità legale del ricorso ; ad « anche
da parte del presidente del Consiglio
ogni modo, se e quali provvedimenti d'in« S O L E R I ».
dole disciplinare abbiano adottato od intendano adottare contro lo stesso comanDe Capitani d'Arzago. — Al ministro dei
dante ».
,
trasporti marittimi e ferroviari. — « R ~
t
R I S P O S T A . — « Come fu già avvertito,
pere se non intenda, nella doverosa? tutela
rispondendo ad altra analoga interroga- dell'igiene e della pulizia, far cessare al più
gazione relativa all'affondamento del piro- presto il lamentatissimo inconveniente d i
;
er
sa
elie
21131
Alti Parlamentan
LEGISLATURA XXIV - l
a
?
a
« S A N J U S T ».
^r&go. — Al ministro della guerra. — « Per
papere se intenda promuovere effettivi tutti
°ttotenentj; dei carabinieri nella milizia
1 s
""pittati
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9
vetture viaggianti in istato di deficiente
nettezza ».
RISPOSTA. — « Delle condizioni in cui si
trovano le carrozze in Composizione ai treni
viaggiatori 1' Amministrazione ferroviaria
continua a preoccuparsi e per rimediare allo
, stato non soddisfacente di molte di esse
procura di-fare tutto il possibile, curando
l'aumento del personale addetto alla pulizia
e rinnovando assai 'ispesso le istruzioni e
raccomandazioni agli uffici direttamente
interessati, perchè sorveglino in modo efficace questo importante ramo di servizio.
« Non ci si può però dissimulare,' che
per ottenere a questo riguardo buoni risultati s'incontrano forti difficoltà, dovute da
un lato alle condizioni di molte carrozze,
le quali per il diuturno lavoro a cui furono
sottoposte durante la guerra e per la necessità, verificatasi in quel periodo, di dar
la precedenza alle riparazioni dei carri, abbisognano ora di radicali riparazioni che,
naturalmente, per quanto s'intensifichi il
lavoro, possono aver corso solo gradatamente,'dovute dall'altro lato al soverchio
affollamento chè, in causa delle indispensabili limitazioni del numero dei treni, si
nota in una gran parte, di questi e che
porta, dopo un breve percorso, ad un forte
insudiciamento delle carrozze, specie nelle
ritirate, anche se esse alla partenza erano
completamente pulite. Conseguenza di tale
affollamento, unito alla promiscuità di
- viaggiatori delle varie classi e di soldati,
è poi, purtroppo, la non rara presenza di
insetti negli addobbi d'elle carrozze di
2 classe. Anche però quest'inconveniente
viene dall' Amministrazione combattuto
come meglio è possibile, avvalendosi dell'unico mezzo che ripetute esperienze pratiche hanno dimostrato idoneo allo scopo,
c cioè di. apparecchi per la produzione dell'anidride solforosa, di cui i posti di pu^
lizia sono stati largamente dotati.
« Posso pertanto assicurare che, a mano
a mano il movimento ferroviario riprenderà il suo normale e regolare andamento,
col diminuire dei viaggi dei militari, sarà
curata la più attiva pulizia delle vetture
dei viaggiatori in modo di eliminare per
1 avvenire gli inconvenienti ora denunziati
dall'onorevole interrogante.
.«' IV sottosegretario di Stato ,
e
Camera dei
territoriale già comandanti di sezione e in
atto trattenuti in servizio, i quali, a suo
tempo, per ragioni di età, non poterono godere dei benefìci concessi a semplici niarescialli, adesso già tenenti » .
R I S P O S T A . — « Per provvedere alle vacanze di ufficiali in servizio ausiliario permanente dell' arma dei carabinieri Reali
sono ora sufficienti i mezzi normali di reclutamento, per cui non si ritiene opportuno ricorrere a d ammissioni eccezionali
che, se furono giustificate in tempo di guerra, non lo sono più nell'attuale momento.
« Tuttavia se il disegno di riordinamento
dell'arma verrà approvato, il Ministero, a
completare gli organici degli ufficiali, che
aumenteranno in relazione al cresciuto numero delle legioni e delle unità dipendenti,
non trascurerà di esaminare se alle nuove
ammissioni possono concórrere coloro che
abbiano titoli speciali; a condizione però
sempre che non abbiano superato il prescritto limite di età, perchè la pienezza attuale e. duratura dell'idoneità fìsica è requisito imprescindibile per l'operoso servizio dell'arma.
« Il sottosegretario di Stato
T
« F I N O C C H I A R O - A P R I L E ».
Facchinetti. — Al ministro della guerra,
—r « Per sapere se veramente si minacci di
togliere a Rimini' la sede del reggimento,
aggiungendo questo, che arrecherebbe non
lieve pregiudizio, ai molti- altri danni onde
la detta città venne così duramente colpita per la guerra».
R I S P O S T A . — « Il prolungarsi della situazione di armistizio e la conseguente necessità di mantehere una parte dell'esèrcito
sul piede di mobilitazione non hanno finora
consentita una stabile sistemazione della
circoscrizione militare .territoriale del
Regno.
« Solo a pace firmata, potrà infatti in
modo definitivo essere determinata l'organizzazione di pace da assegnarsi al nostro
esercito e là conseguènte distribuzione d'ellé
unità corrispondenti nel territorio della
Nazione.
« Per-ora, ci si attiene al criterio -di re-r
stituire di massima alle primitive sedi i
reggimenti che man mano vengono ritirati
dalla. zona di armistizio, né esiste alcun
provvedimento che' abolisca per la città di
Rimini la sede del comando di reggimento
ivi di stanza.
rj
Atti Parlamentari
._.,_'„,,„,.„„,-.
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LEGISLATURA XXIV -
'
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— 21132 —
i.
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l a SESSIONE -
. •
*
-
—
DISCUSSIONI -
« Nella sistemazione f u t u r a , pur salvag u a r d a n d o la n e c e s s a r i a p r e c e d e n z a delle
e s i g e n z e d e l servizio-, e della s u a c c e n n a t a
c i r c o s c r i z i o n e m i l i t a r e , il M i n i s t e r o d e l l a
g u e r r a f a r à il p o s s i b i l e p e r a s s e c o n d a r e le
a s p i r a z i o n i delle p o p o l a z i o n i , e fin d ' o r a si
c o m p i a c e delle a t t e s t a z i o n i di a t t a c c a m e n t o ,
e di s i m p a t i a c h ' e s s e m a n i f e s t a n o p e r i
c o r p i d e l l ' e s e r c i t o d i s l o c a t i nelle r i s p e t t i v e
sedi.
« I I sottosegretario
di
Stato
« F I N O C C H I A R O - A P R I L E ».
Faranda.
Al ministro dell'istruzione
puì>blica. — « P e r s a p e r e se n o n c r e d a o p p o r t u n o , agli e f f e t t i dei c o n c o r s i s c o l a s t i c i ,
e m a n a r e a f a v o r e delle, o r f a n e d e l t e r r e m o t o d e l 28 d i c e m b r e 1908, s o t t o p o s t e al
« P a t r o n a t o R e g i n a E l e n a » , e m u n i t e di
diploma per l'abilitazione all'insegnamento
e l e m e n t a r e , delle d i s p o s i z i o n i di f a v o r e a t t e
a f a r l e a s s u m e r e i m m e d i a t a m e n t e ili servizio».
RISPOSTA. — « L e d i s p o s i z i o n i del d e c r e t o
l u o g o t e n e n z i a l e 15 m a g g i o 1919, n r 882, c o n
le q u a l i , in Sfavore di a l c u n e c a t e g o r i e di
m a e s t r i e l e m e n t a r i , si è d e r o g a t o alle n o r m e g e n e r a l i di legge, c h e p r e s c r i v o n o il p u b b l i c o c o n c o r s o p e r la n o m i n a a p o s t i m a g i s t r a l i v a c a n t i , f u r o n o i s p i r a t e al g i u s t o crit e r i o di o f f r i r e u n t a n g i b i l e s e g n o di r i c o n o s c e n z a a coloro" c h e a v e v a n o r e s o p o s s i b i l e
il f u n z i o n a m e n t o delle s c u o l e .
« Poiché, queste ragioni e v i d e n t e m e n t e
n o n c o n c o r r o n o n e l caso delle o r f a n e del
t e r r e m o t o del 28 d i c e m b r e 1908, s o t t o p o s t e
a l « P a t r o n a t o R e g i n a E l e n a », il M i n i s t e r o
n o n r i t i e n e o p p o r t u n a u n a n u o v a d e r o g a in
loro f a v o r e alle n o r m e generali vigenti, anc h e p e r c h è , n e l c a s o , n o n si p o t r e b b e s e n z a
i n g i u s t i z i a n o n e s t e n d e r e la p r o r o g a a d a l t r i
m o l t i i n s e g n a n t i c h e si t r o v a n o in c o n d i zioni u g u a l m e n t e p i e t o s e .
« Ciò, c o m e è f a c i l e c o m p r e n d e r e , n o n
s a r e b b e c o m p a t i b i l e con u n o r d i n a t o e reg o l a r e a n d a m e n t o del s e r v i z i o s c o l a s t i c o .
« Il sottosegretario
di Stato
« CELLLY».
Gallenga. — Al ministro del trasporti
marittimi
e ferroviari.
— « P e r s a p e r e se, i n
v i s t a delle d i f f i c o l t à di t r a z i o n e , n o n c r e d a
opportuno sopprimere
temporaneamente
p e r c h i c c h e s s i a l ' u s o dei « v a g o n i s a l o n e »
n o n c h é di l i m i t a r e la c o n c e s s i o n e di s c o m p a r t i m e n t i r i s e r v a t i e s c l u s i v a m e n t e agli
a l t i d i g n i t a r i dello S t a t o . C h i e d e i n o l t r e se
Camera
dei
Deputati
j r o n ^ M . j i . - i i i . j ^ i M M j
TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE
1919
il m i n i s t r o n o n s t i m i c o n v e n i e n t e i m p e d i r e
l ' u s o t a n t o f r e q u e n t e di s c o m p a r t i m e n t i ris e r v a t i d a p a r t e dei f u n z i o n a r i d e l l ' A m m i n i s t r a z i o n e delle f e r r o v i e , a n c h e q u e s t o per
d i m i n u i r e il d i s a g i o d e l p u b b l i c o , c h e viaggia, a p a g a m e n t o , s o p p o r t a n d o per giunta
l ' o n e r e c o n s i d e r e v o l e delle i n a s p r i t e 'tariffe »,
•
' "
RISPOSTA. — « Con d e c r e t o l u o g o t e n e n ziale 11 g e n n a i o 1917, n. 53, è s t a t o f r a l'alt r o d i s p o s t o c h e in ogni t r e n o n o n possa
essere r i s e r v a t o c h e u n solo c o m p a r t i m e n t o ,
sia a p a g a m e n t o , sia p e r c o n c e s s i o n e grat u i t a , e ciò allo s c o p o di l a s c i a r e a disposiz i o n e del p u b b l i c o u n m a g g i o r n u m e r o di
posti.
« E c c e z i o n a l m e n t e p o s s o n o e s s e r e accordati compartimenti riservati (anche quando
in u n t r e n o v e ne sia già u n o ) ai s e g u e n t i personaggi :
a) P r i n c i p i e P r i n c i p e s s e R e a l i d ' I t a l i a ;
6) P r e s i d e n t i d e l S e n a t o e della Camera
dei d e p u t a t i ;
e) P r e s i d e n t e del Consiglio dei m i n i s t r i ;
d) M i n i s t r i e s o t t o s e g r e t a r i di S t a t o in
carica ;
e) C a p i e s o t t o c a p i di s t a t o maggiore
dell'esercito;
7) C o m a n d a n t i in c a p o delle f o r z e navali mobilitate;
g) C o m a n d a n t i d ' a r m a t a .
« P e r ò , a n c h e p e r gli i n d i c a t i personaggi
r e s t a f e r m a il d i s p o s t o del r e g o l a m e n t o app r o v a t o col R e g i o d e c r e t o 27 d i c e m b r e 1908,
n. 819, s e c o n d o il q-uale il n u m e r o dei comp a r t i m e n t i r i s e r v a t i n o n p u ò s u p e r a r e il
q u i n t o di q u e l l i della . r i s p e t t i v a classe delle
c a r r o z z e o r d i n a r i e c h e e n t r a n o n e l l a comp o s i z i o n e di c i a s c u n t r e n o , n'è e c c e d e r e il
n u m e r o di t r e p e r ogni t r e n o .
« L ' a b o l i z i o n e a s s o l u t a dei c o m p a r t i m e n t i r i s e r v a t i p e r o g n i c a t e g o r i a di viagg i a t o r i , a d e c c e z i o n e di q u e l l e s o p r a indicate, non sarebbe p r a t i c a m e n t e attuabile,
d o v e n d o s i a m m e t t e r e la p o s s i b i l i t à , sia p u r e
i n m i s u r a l i m i t a t i s s i m a , di f a r viaggiare
c o n y e n i e n t e m e n t e gli a m m a l a t i ed i feriti,
e n o n p o t e n d o s i r i f i u t a r e , c o m e n o n viene
r i f i u t a t o a l l ' e s t e r o , l ' u s o dei c o m p a r t i m e n t i
r i s e r v a t i a d a l c u n e s p e c i a l i a u t o r i t à od anc h e ai c o r r i e r i d ' A m b a s c i a t a e m i l i t a r i , lat o r i di c o r r i s p o n d e n z a d i p l o m a t i c a o d'interesse militare, riservatissimo. •
« P e r q u a n t o r i g u a r d a le c o n c e s s i o n i ad
a l c u n i f u n z i o n a r i f e r r o v i a r i dei p i ù alti
g r a d i , l ' u s o ne è a t t u a l m e n t e l i m i t a t o a
Atti
21133 —
Parlamentan
LEGISLATURA XXIV - I
a
Camera 'lei
Deputati
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9
casi assolutamente eccezionali, giustificati
da ragioni di servizio.
« Già-si procura e si continuerà a procurare di limitare le. concessioni a soli mezzi
compartimenti, ogni qualvolta si abbiano
in composizione ai treni-carrozze che ne
« offrano la possibilità, ovvero quando due
personaggi viaggianti collo stesso treno possano prendere posto in un medesimo compartimento ordinario.
« Anche per quanto concerne l'uso di
carrozze riservate non si è mancato di applicare delle restrizioni. Col decreto luogotenenziale 11 gennaio 1917, n. 53, venne disposta la sospensione dell'uso gratuito delle
carrozze-salone, .salvo facoltà al presidente
del Consiglio dei ministri di auì'orizìzare,
quando ricorrano speciali circostanze, l'uso
delle carrozze stesse per singoli' viaggi, in
quanto previste dal regolamento a p p r o v a t o
col Regio decreto 27 dicembre 1918, n. 819.
« II sottosegretario di Stato
« S A N J U S T ».
Giretti. — Al ministro dei trasporti marittimi e ferroviari. — « Per sapere, in conformità dei nuovi criteri seguiti dal Governo
in fatto di elettrificazione di linee ferroviarie, quale precedenza debbono avere nel
vasto p r o g r a m m a di lavori, che si sta ora
studiando dall'Amministrazione delle ferrovie dello Stato, i brevi tronchi PineroloTorre Pellice e Bricherasio-Barge, che sono
il-compleménto logico e naturale della già
elettrificata linea Torino-Pinerolo.
R I S P O S T A . — « Il p r o g r a m m a generale
per la elettrificazione di ¿una parte della
rete ferroviaria esercitata dallo Stato è in
corso di formazione e nel presente momento non si potrebbe f o n d a t a m e n t e precisare
il grado di precedenza che verrà assegnato
ajle singole linee in rapporto alla rispettiva loro importanza. D'altra parte, anche
l'esecuzione pratica del programma è subordinata ai provvedimenti da prendere
per la produzione dell'energia e alla possibilità di avere i materiali che occorreranno
per i relativi impianti e successivamente
Per gli equipaggiamenti delle linee e per gli
adatti mezzi di trazione.
«Deve intanto essere istituito presso il
Ministero dei trasporti uno speciale ufficio
Per la elettrificazione : non appena tale uffì, °io funzioni sarà formato il programma dei
l'elativi lavori. Sarà allora il caso di stabilire l'ordine di precedenza delle diverse
linee.
*
« Il sottosegretario di Stato
« S A N J U S T ».
Lombardi. — Al ministro dei trasporti
marittimi e ferroviari. — « Per sapere se.non
siano a sua conoscenza i frequenti deviamenti di treni sul t r a t t o Marcellinara-Feroleto Antico, dovuti specialmente alle non
buone condizioni della linea^ ed al materiale di màcchina e a quello ^rotabile di
scarto, e chiede di sapere quali provvedimenti intenda di urgenza a d o t t a r e perchè
non si ripetano gravi infortuni».
R I S P O S T A . — «Nel periodo di circa un
anno, sul tronco Marcellinara-Feroleto Antico, si ebbero due sviamenti di treni: uno
del treno 1937 il 9 settembre 1918; l'altro
del treno 8223 l ' i l agosto 1919.
« Lo sviamento del settembre 1918 formò oggetto della interrogazione dell'onorevole deputato Lombardi* alla quale il
mio predecessore rispondeva nella tornata
del 26 novembre 1918.
« Sullo sviamento dell'll agosto 1919 si
h a n n o le seguenti notizie: Il treno 8223,
partito da Fero lei o alle 16:8 in doppia trazione,. composto di un serbatoio in testa,
nove'carri intermedi e il bagagliaio in coda* giunto al km. 20.065 in una curva di
350 metri di raggio fra le gallerie di Montecavaliere e Cancello, sviava quasi completamente non essendo rimasti in rotaia
che il serbatoio e le due locomotive, della
prima delle quali però sviava il tender.
Sensibili danni ebbe il materiale e lievemente feriti e contusi rimasero quattro-agenti ferroviari. Venne subito ordinata una
inchiesta, che nei suoi particolari è t u t t o r a
in corso; ma dalle prime indagini esperite
sarebbe risultato imputabile l'accidente ad
un eccesso di velocità congiunto a d una
azione frenante delle due locomotive, non
assecondata da contemporanea azione dei
freni a mano. Si attende però di conoscere
a questo riguardo le conclusioni dell'inchiesta e'del successivo esame della medesima in sede amministrativa.
« Ciò premesso in ordine ai due fatti
verificatisi, nel corso di un anno, sullo
stesso t r a t t o di linea, si assicura che è
stata richiamata in proposito l'attenzione
dei singoli servizi per le necessarie disposizioni al personale, sia di macchina sia
del treno, come pure per i provvedimenti
che occorresse prendere nei riguardi del
materiale e dell'a linea.
« Il sottosegretario di Sfatti
« S A N J U S T »,
Pala. — A l ministro della guerra. — « Per
'sapere se siano vere ed esatte le voci che
corrono sui propositi del Ministero della
21134
Atti Parlamentari
LEGISLATURA XXIV - l
a
C liner a dsi Deputati
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 1 3 SETTEMBRE 1919
. guerra di iniziare lavori e costruzioni a Golfo
Aranci con grave pregiudizio degli interessi
economici della Sardegna che impongono
gli approdi dei piroscafi postali a Terranova,
come per legge è disposto, e con grave
danno della stessa Amministrazione, militare che, a Golfo Aranci, non trova nè terì
reni, nè acqua potabile, nè alcuno di*quei
sussidi che rendono l'acquartieramento
delle truppe utile e plausibile ».
RISPOSTA.; — « Il Ministero della guerra
fece iniziare sino dal 191? a Gol|o Aranci
la costruzione di baraccamenti della capacità di circa 2,000 uomini (con relativi servizi di cucina, infermeria, cisterna per l'acqua, scuderia allo scopo di poter alloggiare
"lè truppe di passaggio a quello importante
scalo durante la guerra).
« Tali opere sono tuttora in corso di
esecuzione, ma il programma è stato ridotto al minimo indispensabile per dare
uri' assetto conveniente e poter rendere utilizzabili le opere gi'à iniziate.
« II sottosegretario di Stato
« E I N O• C C H I A R O - A P R I L E ».
Pavia. — Al ministro dell'istruzione pubblica. « Per sapere se e quando, dopo le
dichiarazioni fatte agli interessati di migliorare-le loro posizioni alla stregua di ciò
che fecesi per altri,, intendano provvedere
a qualche aumento a favore dei maestri
pensionati prima del 1911».
tRISPOSTA. — « In seguito a vive e ripetute insistenze di questo Ministero, che si
è sempre occupato della questione con particolare interesse, il Tesoro ha consentito
che l'assegno mensile in aggiunta alla pensione sia esteso anche ai maestri pensionati prima del 1911, coifte l'onorevole interrogante desidera. Il rélativo decreto,
redatto nella forma più Comprensiva, è
stato firmato il 7 corrente.
«Si risponde anche per il Ministero del
tesoro.
« Il sottosegretario di Stato
« C E L L I ».
Restivo. — Al ministro della guerra. —
« Per sapere se non creda opportuno disporre una più rapida smobilitazione degli
ufficiali laureati in chimica, attualmente
compresi nel ruolo del Corpo sanitario, i
quali potrebbero essere molto utili alla ripresa ed. all'incremento del lavoro industriale ». \
RISPOSTA. — « Il Ministero ha finora
largamente provveduto, mediante congedamenti, esoneri o licenze illimitate a seconda
dei casi, al disimpegno degli ufficiali laureati in chitiiica compresi nel ruolo del
Corpo sanitario, in seguito a richieste inoltrate per soddisfare af bisogni delle varie
industrie, tanto che ora quelli rimasti alle
armi costituiscono un numero esiguo e
appartengono ^ poche classi che sono le
più giovani di quel ruolo. Sebbene pel momento le esigenze del servizio sanitario non
Consentono un congedamento più rapido di
detti ufficiali, non si mancherà tuttavia,
appena sia possibile, di dare sollecito esito
a nuove eventuali richieste che risultassero
giustificate da sentite necessità di lavoro
industriale.
« Il sottosegretario di Stato
« E I N O C C H I A R O - A P R I L E ».
Restivo. — Al ministro della guerra. —
» Per sapere se non ritenga opportuno estendere le disposizioni emanate per il congedamento dei militari inabili per malattie
elencate nell'allegato B anche a tutti i militari giudicati idonei ai soli servizi sedentari dall'Ispettorato di sanità militare per
malattie non contemplate nell'elenco infermità ; e ciò in considerazione che detto
elenco non può avere carattere semplificativo ».
RISPOSTA. — «L'allegato B, annesso all'Elenco infermità, fu compilato per mitigare i criteri di maggiore restrittività imposti dalle necessità della guerra. Esso comprese molte forme morbose che prima del
luglio 1917 costituivano motivo di inabilità
assoluta al servizio militare, e che durante
la guerra diedero solo diritto all'assegnazione ai servizi sedentari in modo permanente.
• « La circolare n. 109 del Giornale Militare
corrente anno, nel disporre l'invio in licenza illimitata dei militari affetti da forme
morbose previste dal ripetuto allegato B,
si è ispirata al concetto che, essendo cessate le eccezionali esigenze belliche, si rendeva opportuno il ritorno a quei criteri che
presiedevano l'arruolamento prima deliaguerra e però nei licenziamenti dalle armi
era giusto dar la precedenza a quei militari che erano stati arruolati esclusivamente per effetto degli eccezionali criteri
imposti dallo stato di guerra.
« Uguale ragionamento non può applicarsi ai militari idonei ai soli servizi se-
Atti
— 21135 —
Parlamentari
LEGISLATURA X X I V - LA SESSIONE -
DISCUSSIONI -
dentari per m a l a t t i e non comprese nell'allegato B, poiché essi sarebbero s t a t i sempre arruolati anche in t e m p o di pace e
pertanto il loro licenziamento a n t i c i p a t o
costituirebbe una ingiustificata preferenza
di fronte agli altri militari idonei incondizionati i quali, pur a v e n d o dato maggior
.contributo d u r a n t e la guerra, sono t u t t o r a
trattenuti in servizio».
« II sottosegretario 'di Stato
« F I N O C C H I A R O - A P R I L E ».
Rossi Gaetano. — Al ministro dei trasporti
marittimi e ferroviari. — « Per conoscere,
dato il favore con cui è s t a t o accolto il programma di elettrificazione de^le nostre principali ferrovie, i motivi per cui non possono
essere iniziati e in pochi mesi compiuti i
lavori sulla linea B o l o g n a - P o r r e t t a - F i renze ».
R I S P O S T A . —. « E f f e t t i v a m e n t e anche la
ferrovia P o r r e t t a n a è compresa nel programma delle linee da elettrificare della
rete esercitata dallo Stato, e per essa è già
in corso lo studio, specialmente per q u a n t o
attiene alla f o r n i t u r a dell'energia.
« Però lo svolgimento di questo studio
e la esecuzione dei successivi lavori richiederanno un periodo di t e m p o non breve,
all'uopo occorrendo compiere gli i m p i a n t i
idro-elettrici o t e r m o - e l e t t r i c i per la produzione dell'energia e per p r o v v e d e r e all'equipaggiamento elettrico della linea. Ma
per questi lavori e impianti, e successivaihente per i mezzi di trazione, si d o v r à impiegare una q u a n t i t à ingente di materiali
la cui f o r n i t u r a , nelle a t t u a l i condizioni dei
mercati, oltre che f ò r t e m e n t e dispendiosa,
riesce diffìcile e lenta.
« Ad ogni modo si assicura che l'Amministrazione f e r r o v i a r i a , essendo la p r i m a e
maggiormente i n t e r e s s a t a alla sollecita attuazione delle t r a s f o r m a z i o n i di cui si t r a t t a ,
procurerà da p a r t e sua di f a r e il possibile
Perchè gli studi e gli i m p i a n t i relativi si
vizino è si eseguano con la maggiore ala crità.
• -"V .
« Il sottosegretàrio di Stato
« S A N J U S T ».
. Soderini ed altri. — ÀI ministro
del\ istruzione pubblica. — « Per sapere se non
Cr
eda equo e giuridico, dopo esame ponderato, a m m e t t e r e i laureati in chimica* a r maceutica al concorso aperto f r a i supplenti per le c a t t e d r e di scienze n a t u r a l i
ftólle Begie scuòle tecniche ».
'
' 0 ' '
"1591
Camera dei
TORNATA P E L 1 3 SETTEMBRE
Deputati
1919
R I S P O S T A . — « L A questione se i l a u r e a t i
in c h i m i c a - f a r m a c e u t i c a abbiano titolo per
coprire c a t t e d r e di scienze n a t u r a l i nelle
scuole tecniche f u già s o t t o p o s t a al p a r e r e
del Consiglio di Stato. E d il Consiglio stesso,
in base alla dispcsione dell'articolo 2 della
legge 8 aprile >1906, n. 141, il. quale stabilisce
c h e ' a i concorsi a c a t t e d r e di scuole medie
possono essere ammessi soltanto coloro i
quali presentino la laurea o il diploma richiesto dalla c a t t e d r a messa a concorso, è
s t a t o d ' a v v i s o che il titolo richiesto per
quell'insegnamento sia esclusivamente la
laurea in scienze n a t u r a l i , e che p e r t a n t o
i l a u r e a t i in c h i m i c a - f a r m a c e u t i c a non possono essere ammessi ai concorsi per quelle
cattedre.
« Ciò n o n o s t a n t e S. E. il Ministro ha disposto che la questione sia n u o v a m e n t e esam i n a t a , e sia richiesto in proposito il parere della G i u n t a del Consiglio superiore
della pubblica istruzione.
« Il sottosegretario di Stato
«CELLI».
Turati. — Ai ministri della guerra e del- .
l'istruzione pubblica. — « P e r sapere se non
credano indispensabile p r o v v e d e r e nel più
breve t e r m i n e allo sgombero di t u t t e le
scuole secondarie e s o p r a t u t t o elementari
di Milano (circa 400 aule) t u t t o r a o c c u p a t e
da ospedali militari dì g u e r r a ormai quasi
deserti, o da uffici o magazzini militari o
d i v e n u t i inutili o facilmente concentrabili
altrove, affinchè non a v v e n g a che anche
nell'anno scolastico o r a m a i i m m i n e n t e , dopo un a n n o dalla fine della guerra, u n a
popolazione di circa 70 mila alunni debba
vedersi o s t a c o l a t a e dimezzata l'istruzione,
con. grave d a n n o della loro educazione e
con crescente esasperazione delle r i s p e t t i v e
famiglie».
• j
- ^E I S P O S T A . — « 3sFel procedere a l l ' o p e r a
di derequisizione, iniziata subito dopo l'armistizio, degli immobili requisiti dall'Amministrazione militare il Ministero si preoccupò s o p r a t t u t t o di dare la preferenza a
quelli la cui p r i m i t i v a n o r m a l e funzione
avesse maggiore interesse per la vita civile, in ispecial modo scuole ed istituti di
educazione. E tale d i r e t t i v a fu costantem e n t e seguita.
« P e r q u a n t o riguarda gli edifici scolastici di Milano adibiti ad uso di ospedale di riserva per a m m a l a t i comuni, essi
h a n n o t u t t i cessato dalla loro funzione
ospedaliera t r a n n e il Regio I s t i t u t o tee-
21136
Atti Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
1* SESSIONE -
DISCUSSIONI -
ili co (di cui però furono già ceduti alcuni
locali) le scuole di via Morosini e quelle di
via Sondrio, le quali ultime verranno presto sgomberate, dovendosi trasferire il reparto per malarici, ivi impiantato, nell'Ospedale militare principale.
« Circa poi le scuole in cui si istituirono
ospedali per servizi specializzati, essendosi
ordinato lo sgombero di quelle di via Ariberto e del Viale Brianza, restano occupate
soltanto quelle di Via.Comasina e di via
Arena,- le quali saranno derequisite, appena le esigenze delle speciali e delicate
loro funzioni lo consentiranno.
« Per quanto infine concerne le scuole
di via Pisacane, via Poerio, via Quadronno
e via Bezzecca, impiegate per l'accantonamento di truppe, anche per esse sono in
corso provvedimenti per lo sgombero.
« I n tale situazione si è vivamente interessato il Comando del Corpo d' armata di Milano ad adottare, nei limiti
del possibile, per gli stabilimenti sanitari
che sono aperti, il criterio di concentrare
gl'infermi in quelle Sezioni ospedaliere che
presentino ancora una sufficiente disponibilità; a sollecitare lo sgombero dei locali
adibiti a ricovero di truppe; ed infine a
dare opera alacre perchè, superando ogni
difficoltà, vengano al più presto restituiti
gli immobili già adibiti ad ospedale ed attualmente occupati da solo materiale.
« Confido pertanto che per il prossimo
anno scolastico gran parte degli edifici in
parola potranno riprendere il l'oro normale
funzionamento.
« II sottosegretario di Stato per la guerra
« FLNOCCHIARO-APRILE
».
Valvassori-Peroni» — Al ministro
della
guerra.•— « P e r sapere se non ritenga urgente ed opportuno che tutti i figli unici
di madri vedove siano inviati in licenza illimitata, od in congedo, per rendere meno
aspre e gravi le condizioni delle medesime
nelle presenti e disagiate condizioni di
vita ».
BISPOSTA. — « A prescindere dalla considerazione che le operazioni della smobilitazione sono state fin dal loro inizio e sono
t u t t o r a informate al criterio generale di
congedare prima gli elementi più anziani,
i quali, nella massima parte dei casi, hanno
maggiori interessi famigliari e sociali da
tutelare, questo Ministero si rende giusto
conto dell'opportunità di adottare speciali
provvedimenti per i militari delle classi più
Camera dei Deputati
TORNATA B E L 1 3 SETTEMBRE 1 9 1 9
giovani, ascritti alla 3 a categoria e anche,
nei limiti della possibilità, a quelli della 2».
« Giova però considerare che in tali provvedimenti debbono, per ovvie ragioni di
giustizia', essere anche compresi tutti coloro, che, sebbene ascritti alla l a categoria,
hanno, durante la guerra, acquistato il diritto al passaggio alle altre due categorie*
così dicasi, ad esempio, dei figli unici che
durante gli anni di guerra hanno perduto
il padre e dei figli di madre vedova che in
guerra hanno perduto tutto i loro fratelli.
. « A consentire a tale passaggio provvede,
appunto un decreto in corso, mentre già la
circolare n. 18 del G. M. corrente anno ha
autorizzato fin dal gennaio ultimo scorso
la presentazione delle domande per gli accennati passaggi dalia prima alla terza od
alla seconda categoria. . '
« Concludendo, la questione prospettata
dall'onorevole interrogante è da tempo oggetto del maggiore interessamento da parte
di questo Ministero, che ha allo studio i
provvedimenti più acconci per risolverla e
procurerà di attuarli non appena lo consentiranno le condizioni del Paese e le esigenze inerenti alle operazioni di smobilitazione in corso.
« Il sottosegretario
di Stato
« F I N O C C H I A R O - A P R I L E ».
— Ai ministri della guerra e det
lavori pubblici. — « Per sapere se e come intendano di provvedere perchè quelle strade
che furono costruite con obiettivi militari
in territori non appartenenti alla antica
zona di operazioni (e pertanto non contemplate dai disposti del decreto luogotenenziale 8 giugno 1919) e che ora non dimos t r a m i più a tali scopi necessarie, siano
salvate dalla inevitabile rovina che le minaccia per l'assoluto difetto di manutenzione e per il completo ab.bandono in cui
sono t e n u t e : segnatamente lo scrivente
interroga gli onorevoli ministri, a proposito
delle magnifiche strade militari costruite
durante la guerra nella provincia di Como ».
BISPOSTA. — «Agli effetti dell'articolo 5
del decreto luogotenenziale n. 925, dell'8 giugno corrente anno, tutti i territori in cui
furono costruite durante la guerra opere
preventive di difesa, per ordine e sotto la
direzione del Comando Supremo dell'esercito debbono intendersi come facenti parte
dell'antica zona di operazioni, anche se non
contemplate specificatamente in alcuno dei
' Atti
- ' -
1 -
V- '
21137
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
'r *
Ia
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
decreti successivamente emanati in proposito.
•
«Perciò, a norma del capoverso e del citato articolo, per la manutenzione delle
strade anche della provincia di Como costruite con obiettivi militari (zona di occupazione a v a n z a t a , frontiera nord) e non
più r i t e n u t e necessarie a tali scopi, dovrà
provvedere, fino alla loro classificazione ed
eventuale attribuzione ad altri enti, il Ministero dei lavori pubblici.
« Stabilire però quali siano le strade che
conservano importanza militare spetta al
Comando Supremo, che a tale questione di
non lieve entità già da) tempo, dietro invito
di questo Ministero, ha rivolta la sua attenzione e quella dei dipendenti organi
tecnici; ma solo dopo uno studio organico
e completo p o t r à fornire elementi decisivi.
«Se nel f r a t t e m p o , e nell'attesa del trapasso al Ministero dei lavori pubblici, non
è possibile curare, come'si vorrebbe, la manutenzione anche di s t r a d e di cui non può
essere dubbia l'importanza f u t u r a sia Civile
che militare, ciò deve attribuirsi alla necessità di non sperperare o distrarre mezzi
che era assolutamente doveroso consacrare
alla rinascita delle tèrre liberate e redente.
« A d ogni modo, come sopra è detto, la
questione segnalata dall'onorevole interrogante forma già oggetto dell'interessamento
di questo Ministero.
«II sottosegretario di Stato per la guerra
« FINOCCHIARO-APRILE
Camera dei
ORNATA D E L 1 3 SETTEMBRE
*<-"-"!'"
Deputati
1919
1912, citato nella circolare n, 225 del Giornale Militare
del 1919, i sottufficiali della
classe del 1891 e seguenti, inviati in licenza
illimitata, e se non creda conforme ad
equità di t r a t t a m e n t o e ad esigenze di giustizia riconoscere che anche per essi milit a n o i motivi che hanno consigliato le concessioni di caro viveri e di indennità ai loro
colleghi delle classi dal 1874 al 1890».
R I S P O S T A . — « I sottufficiali delle classi
dal 1891 in poi che vengono smobilitati
trovansi esclusi dal benefìcio di godere la
continuazione dell'assegno per i primi sessanta giorni dopo il licenziamento, perchè
essi non vengono inviati in licenza, ma in
congedo, ed in tale posizione nessun militare, qualunque sia il suo grado può fruire
degli assegni.
« I sottufficiali delle classi anteriori a
quella del 1891 - i quali, per esigenze di
c a r a t t e r e militare e politico, furono provvisoriamente inviati in licenza illimitata
anziché in congedo per non lasciarli comp l e t a m e n t e liberi a l l ' a t t o della smobilitazione - poterono godere del suaccennato
benefìcio colla continuazione degli assegni
di congedo in "base ad apposita disposizione regolamentare che concede a p p u n t o
ai sottufficiali in licenza la continuazione
dell'assegno per i primi 60 giorni.
« Il sottosegretario di Stato
« F I N O C C H I A R O - A P R I L E ».
».
Vinaj. — Al ministro della guerra. —
« Per sapere quali siano le ragioni per cui
vennero esclusi dal benefìcio di cui alla
circolare n. 304 del Giornale Militare del
Il Capo dell'Ufficio di Revisione e Stenografia
PROF.
T.
TRINCHERI.
Roma, 1919. — Tip. della Camera dei Deputati.
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TORNATA DI SABATO 13 SETTEMBRE 1919