Bibliografia Assessment e sviluppo del personale • Levati W., Saraò M. (2002). Psicologia e sviluppo delle risorse umane nelle organizzazioni. Milano: Franco Angeli. • Schmidt F. L., Hunter J. E. (1998). The Validity and Utility of Selection Methods in Personnel Psychology. Psychological Bullettin, 124, n° 2, 262-274. (3 crediti) aa 2006-2007 Prof. Stefano Castelli Ricevimento martedì ore 10.30 Stanza 464 (U6 / IV piano) • Modalità d’esame: orale 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 1 31/10/2006 Non è indispensabile lo psicologo per selezionare… • famoso, ad esempio, era il modo tramite il quale Camillo selezionava il personale: se qualcuno chiedeva di essere assunto, Camillo non rispondeva, mandandolo via, ma, poi, senza preavviso andava a trovarlo per vedere in quale clima familiare vivesse. Così, il campo della responsabilità morale era messo in primo piano rispetto a quello delle attitudini professionali. 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 2 Piano • • • • • • 3 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) Che cosa è un Assessment center Breve storia degli assessment centers Nozioni fondamentali Validità dei risultati Sviluppi recenti Lo sviluppo del personale 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 4 1 La selezione degli ufficiali tedeschi (dagli anni ’20 al 1942) La preistoria • I primi psicometrici (Galton, Binet, Cattell) tendevano ad utilizzare risposte abbastanza complesse nei loro test. I primi test di selezione erano di “performance” (test di destrezza manipolativa, o meccanica, test visivi/percettivi). • Primi “campioni di lavoro” • PRIMA GUERRA MONDIALE • Diventa critica l’efficienza nello screening/selezione • I test carta e matita di gruppo diventano dominanti La storia dei test inizia qui! 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 5 British War Office Selection Boards (1942 . . .) • Vi erano interviste in stile psichiatrico, molte simulazioni realistiche individuali e di gruppo • Nel team di assessment c’erano psicologi e psichiatri, ma il responsabile era un ufficiale superiore che prendeva le decisioni finali riguardo all’adeguatezza di un candidato • Molta ricerca – Validità stabilita rispetto a criteri condivisi – Validità incrementale rispetto ai metodi precedenti Con modifiche di minore entità, diffusi negli ambienti militari canadesi e australiani (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 6 • British Civil Service Commission - il primo utilizzo in campo non militare • Faceva parte di un processo di selezione a più stadi • Test ed interviste per un primo screening • 2-3giorni di assessment (CSSB) • Intervista e decisione ad opera di un Final Selection Board (FSB) • Dimostrazioni di validità rispetto ai criteri stabiliti • Per quanto riguarda gli aspetti di follow-up, si veda Anstey (1971) – Il livello della funzione – La coesione del gruppo – La stabilità 31/10/2006 31/10/2006 British Civil Service Assessment (1945. . .) • Sir Andrew Thorne aveva studiato i programmi tedeschi • I WOSB venivano a sostituire un sistema di selezione rozzo ed inefficace per gli ufficiali della Seconda Guerra mondiale • Venivano valutate concezioni chiare della leadership • • Enfatizzava misure naturalistiche e di Gestalt • Utilizzava, oltre ai test, complesse simulazioni di lavoro • Lo scopo era quello di misurare “la leadership”, non abilità o competenze separate • 2-3 giorni di durata • Il personale che svolgeva l’assessment (psicologi, medici, ufficiali) preparava il report per gli ufficiali superiori • Non vi erano risultati di ricerca • Si utilizzavano tecniche di misurazione multiple, molteplici osservatori, comportamenti complessi 7 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 8 2 Riassunto 1 Riassunto 2 • 2 accezioni del termine “assessment”: • Diversi modi di concepire l’organizzazione (già l’etimo della parola lo conferma) • Scuola classica / relazioni umane /risorse umane / azione organizzativa (ma il nucleo centrale rimane una macchina da proteggere) / sistemi più o meno caotici. – Valutazione del personale per gestire le sue dinamiche all’interno (o dall’esterno, o verso l’esterno dell’organizzazione) – Assessment centers • Problemi non banali che investono il rapporto individuo / organizzazione. • Dagli assunti antropologici e/o organizzativi di base segue la scelta delle tecniche. • Comportamentismo: Æ studio di componenti elementari (analisi) • Gestalt Æ ricerca di competenze complesse (sintesi) 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 9 31/10/2006 • • – Si cercava di comprendere la storia di vita, la persona “nella sua totalità” • • • Studio basato su 50 soggetti del primo ciclo universitario • Metodologie dimostratesi utili per lo sviluppo successivo degli AC: – – – – – 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) Obiettivo: migliorare la selezione degli agenti di intelligence Compiti (e candidati) estremamente varii: si ricercavano potenziali sabotatori (per i quali si richiedevano particolari doti atletiche e strategiche), potenziali spie (per le quali si ricercava una particolare educazione) e potenziali propagandisti (che dovevano essere degli immigrati con particolari doti artistiche). Attori principali: Murray, McKinnon, Gardner Serviva un programma pratico, e in fretta! – – – – Procedure di misurazione multiple Fondati su comportamenti osservabili Osservazioni attraverso compiti e condizioni diverse Più osservatori (5 giudici) Discussioni per ridurre gli errori di rating dei singoli giudici • • • 11 10 Programma OSS: Seconda Guerra Mondiale Harvard Psychological Clinic Study (1938) • La teoria della personalità di Henry Murray (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) Grandi sforzi rivolti all’analisi dei “job requirements” Simulazioni sviluppate sotto forma di rozze riproduzioni di compiti lavorativi Non c’era tempo per un pre-test Mano a mano che si accumulava esperienza, venivano introdotte modifiche Il programma durava 3 giorni, e i candidati dovevano recitare sempre una parte Venivano usate interviste, test, esercizi situazionali, anche con notevole impegno fisico, discussioni di gruppo, interviste sotto stress Venivano valutate molte variabili comportamentali e di personalità, con l’impiego di staff professionale 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 12 3 AT&T Management Progress Study (1956 . . .) Programma OSS (2) • L’iter di valutazione: – I valutatori assegnavano punteggi a ciascun candidato dopo ogni esercizio – Vi erano revisioni e discussioni periodiche durante il processo di assessment – Gli intervistatori redigevano e presentavano un report preliminare – Il report veniva modificato attraverso discussioni – Venivano compiute valutazioni di adeguatezza e raccomandazioni per l’assegnazione delle persone a determinati impieghi • Rapida diffusione valutati più di 7.000 candidati • Lo staff di assessment dellOSS pubblica nel 1948 il testo Assessment of Men • Alcune deboli dimostrazioni di validità (analisi successive mostrarono un quadro più positivo) • Numerosi suggerimenti migliorativi 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 13 Competenze • Articolo di David McClelland (Harvard University) • “Testing For Competence Rather Than For Intelligence”. American Psychologist, January 1973, pp. 1-14. • “Terman’s studies may show only that the rich and the powerful have more opportunities, and therefore do better in life” (McClelland, 1973, p.5) 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 15 • Progettazione e direzione di Douglas Bray – Studio longitudinale dello sviluppo manageriale – Risultati non utilizzati nella pratica (!!!) • Campione composto da neo-dirigenti (tutti maschi) – 274 neolaureati – 148 non laureati che erano stati promossi da lavori non direzionali • Ai fini dello studio, furono identificate 25 caratteristiche dei manager di successo – Basato sulla letteratura di ricerca, non su una job analysis formale • Assessors professionali 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 14 The testing movement in the United States has been a success, if one judges success by the usual American criteria of size, influence, and profitability. Intelligence and aptitude tests are used nearly everywhere by schools, colleges, and employers. It is a sign of backwardness not to have test scores in the school records of children. The Educational Testing Service alone employs about 2,000 people, annually administers Scholastic Aptitude Tests to thousands of aspirants to college, and makes enough money to support a large basic research operation. Its tests have tremendous power over the lives of young people by stamping some of them "qualified" and others "less qualified" for college work. 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 16 4 • Let us grant al the outset that braindamaged or retarded people do less well on intelligence tests than other people. Wechsler (1958) initially used this criterion to validate his instrument, although it has an obvious weakness: brain-damaged people do less well on almost any test so that it is hard to argue that something unique called “lack of intelligence” is responsible for the deficiency in test scores. The multimethod, multitrait criterion has not been applied here. • The games people are required to play on aptitude tests are similar to the games teachers require in the classroom. In fact, many of Binet's original tests were taken from exercises that teachers used in French schools. So it is scarcely surprising that aptitude test scores are correlated highly with grades in school. 31/10/2006 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 17 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) • What is interesting to observe is that intelligence test correlations with proficiency in higher status jobs are regularly higher than with proficiency in lower status jobs (Ghiselli, 1966, pp. 34, 78). Consider the fact that intelligence test scores correlate –.08 with proficiency as a canvasser or solicitor and .45 with proficiency as a stock and bond salesman. This should be a strong clue as to what intelligence tests are getting at, but most observers have overlooked it or simply assumed that it takes more general ability to be a stock and bond salesman than a canvasser. But these two jobs differ also in social status, in the language, accent, clothing, manner, and connections by education and family necessary for success in the job. The basic problem with many job proficiency measures for validating ability tests is that they depend heavily on the credentials the man brings to the job – the habits, values, accent, interests, etc. – that mean he is acceptable to management and to clients. Since we also know that social class background is related to getting higher ability test scores (Nuttall & Fozard, 1970), as well as to having the right personal credentials for success, the correlation between intelligence test scores and job success often may be an artifact, the product of their joint association with class status • We know that correlation does not equal causation, but we keep forgetting it. 31/10/2006 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 19 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 18 20 5 • It is stated widely that intelligence promotes general adjustment and results in lower neuroticism. […] Can we assume that intelligence promotes better adjustment to life as has been often claimed? It sounds reasonable until we reflect that the “intelligence” test is a test of ability to do well in school (to take academic type tests), that many of Anderson’s sample were still in school or getting started on careers, and that those who are not doing well in school or getting a good first job because of it are likely to be considered poorly adjusted by themselves and others. Here the test has become part of the criterion and has introduced the correlation artificially. In case this sounds like special reasoning, consider the fact, not commented on particularly by Anderson, that the same correlation between “intelligence” test scores and adjustment in girls was an insignificant .06. Are we to conclude that intelligence does not promote adjustment in girls? It would seem more reasonable to argue that the particular ability tested, here associated with scholastic success, is more important to success (and hence adjustment) for boys than for girls. 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 21 Definizioni 2 • Un assessment center è una valutazione del comportamento che si sforza di risultare standardizzata e che si basa sulla raccolta di dati di varia fonte, utilizzando più osservatori addestrati e molteplici tecniche. Nella maggior parte dei casi, i giudizi sul comportamento sono basati su simulazioni costruite ad hoc. Questi giudizi vengono poi riassunti in una valutazione complessiva costruita nel corso di riunioni o di aggregazioni statistiche. Adattato da: Guidelines and Ethical Considerations for Assessment Center Operations. Task Force on Assessment Center Guidelines; endorsed by the 17th International Congress on the Assessment Center 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 23 Definizioni 1 • Dare una definizione specifica ed univoca dell’Assessment Center è praticamente impossibile” (Bender, 1973). 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 22 • Il comun denominatore di tutte le applicazioni dell’Assessment Center è l’impiego della simulazione come strumento di previsione della performance. • Concetto di fondo: diamo ai candidati prove in cui sia possibile dimostrare le loro qualità, cercando di escogitare delle simulazioni che permettano di isolare le singole caratteristiche nella maniera più precisa e standardizzabile possibile, in modo che sia più facile fare dei confronti tra le singole performance. 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 24 6 Assessment Center: caratteristiche fondamentali Assessment Center: caratteristiche fondamentali 2 • • • • Analisi dei comportamenti rilevanti Tecniche di misurazione scelte sulla base della job analysis Tecniche di misurazione multiple, fra cui simulazioni Osservazioni comportamentali dei valutatori classificate in categorie significative e rilevanti (dimensioni) • Molteplici osservazioni per ciascuna dimensione • Molteplici valutatori (assessors) utilizzati per ogni candidato • Assessors addestrati a valutare secondo uno standard • Metodi sistematici per registrare i comportamenti • I valutatori preparano report comportamentali in vista dell’integrazione • L’integrazione dei comportamenti avviene: 31/10/2006 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 25 26 • Analisi ≠ Valutazione • Oggetto di analisi Æ Strumenti di rilevazione Æ dati necessari all’analisi • Oggetto: “la competenza”: • Def.: La competenza è “una caratteristica intrinseca di un individuo causalmente collegata ad una performance eccellente in una mansione”, e “si compone di motivazioni, tratti, immagine di sé, ruoli sociali, conoscenze e abilità” (Spencer e Spencer, 1993) Interviste multiple (panel, o sequenziali) Batterie di test carta e matita (indipendentemente da come i punteggi vengano integrati) Assessment “clinici” individuali Test composti da un unico compito Molteplici tecniche di misurazione prive di un momento di integrazione dei dati NEPPURE LO E’ Chiamare dei locali di un edificio “Assessment Center” (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) Competenze (2) Questi NON sono Assessment Centers 31/10/2006 – Attraverso la messa in comune di informazioni provenienti dai diversi valutatori e dalle diverse tecniche, discussioni mirate alla ricerca di “consenso” – Processi di integrazione statistica 27 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 28 7 Competenze (4) Competenze (3) • 1. Competenza come “caratteristica intrinseca” • • • – Æ ripetibilità della performance – Æ mantenimento qualità Ma il nucleo centrale stabile del soggetto è la personalità Scoiattoli e tacchini: la competenza è innata? 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) • • • 29 • 2. Competenza come “causalmente collegata alla performance” • Ma “che cosa” è collegato a “che cosa”? • Comportamenti, competenza, performance, tratti di personalità (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 30 Competenze (6) Contraddizione 2: comportamento vs caratteristica intrinseca Molta confusione terminologica “Sotto” al comportamento (performance) c’è una dimensione psicologica, che è la competenza Competenze (5) 31/10/2006 Contraddizione 1: stabilità vs sviluppo possibile Competenza ≠ Capacità (dotazione personale che rende possibile fare qualcosa) Attitudine Æ capacità Capacità + conoscenze + esperienze (finalizzate) Æ Competenza Mastery: saper utilizzare abilità (skill) e conoscenze Æ sensazione di controllare la situazione Capacità: Æstabilità Conoscenze e esperienze: Æsviluppo possibile 31 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 32 8 Competenze (7) Specificità della nozione di competenza Se competenza Æ eccellenza, è inevitabile che si tratti di qualcosa di specifico Vi sono competenze universali? No. Ma che senso hanno gli elenchi? Se competenza = prestazione (di oggi) la pianificazione è impossibile Che rapporto c’è fra competenza e ambiente specifico? 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) Competenze (8) • Contraddizione 3: specificità vs non specificità • “contesto” è espressione generica. Meglio l’idea di “ruolo”, attività attese entro una certa cultura organizzativa. • Attività ≠ responsabilità (ruolo ≠ posizione gerarchica) • La specificità non sta nella mansione, ma nella cultura aziendale 33 31/10/2006 Competenze (9) Motivazione (innata???) Immagine di sé Ruoli sociali Conoscenze e abilità Creatività e abilità cognitive Ecc. ecc. ecc. 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 34 Nota • Componenti della competenza – – – – – – (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) • Gli esempi di esercitazioni, in basket e in tray, e le relative griglie di osservazione sono reperibili in: Cocco G.C., Gallo A. (1999) Fare Assessment. Dalla tradizione all’innovazione. Manuale operativo per applicare la metodologia di assessment e trarne profitto. Milano, Franco Angeli. 35 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 36 9 Il colloquio – intervista è una modalità di ricerca Interviste / colloqui • La selezione (e in genere la valutazione) è un problema che nasce “sul campo” e di solito si presenta con alcune caratteristiche peculiari: • urgenza; • bassa formalizzazione, confusione; • presenza di committenti esterni (non esperti delle tecniche di ricerca); • orientamento pragmatico. • Per poter essere affrontato, il problema deve essere “ripensato”, “ri-elaborato”, “ri-costruito”. • Ciò deve essere fatto dal ricercatore INSIEME al committente. • Tenere presente le fasi della ricerca in psicologia • Osservazioni 31/10/2006 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 37 – Specificate (non si va a curiosare nel privato…) – Replicabili – “Oggettive” Essenziale: • Principio di QUANTITA’: il contributo deve contenere la quantità di informazione necessaria, né più, né meno • Principio di QUALITA’: non dire qualcosa che si sa essere falso, e che non può essere sensatamente dimostrato • Principio di RILEVANZA: non dire cose che non c’entrano • Principio di MODALITA’ (MANNER): evitare oscurità, ambiguità, disordine nell’esposizione – I nostri scambi verbali non sono di solito una successione di osservazioni prive di rapporti reciproci, né sarebbe razionale che lo fossero”. – Principio generale di cooperazione: il contributo del parlante dovrebbe sostenere lo scopo della conversazione in atto (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 38 GRICE 2 • I candidati non sono venuti, li hanno mandati • GRICE: 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 39 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 40 10 • Identificazione necessità dell’organizzazione Æ • Piano di ricerca del personale Æ • Eventuale somministrazione di test Æ colloquio individuale Æ • eventuale colloquio di gruppo • eventuale assunzione e verifica inserimento 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) • Il luogo • I tempi • L’ascolto 41 The Validity and Utility of Selection Methods in Personnel Psychology: Practical and Theoretical Implications of 85 Years of Research Findings (Frank L. Schmidt, University of Iowa John E. Hunter, Michigan State University) Psychological Bulletin, 1998, Vol. 124, No. 2 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 43 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 42 Una semplice formula U/hire/year = Δ rxy SDyZ x (when performance is measured in dollar value) U/hire/year = Δ rxySDpZx (when performance is measured in % of average output) 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 44 11 4 Ragioni per scegliere una misura di General Mental Ability (GMA) First, of all procedures that can be used for all jobs, whether entry level or advanced, it has the highest validity and lowest application cost. (Work sample measures are slightly more valid but are much more costly and can be used only with applicants who already know the job or have been trained for the occupation or job).Structured employment interviews are more costly and, in some forms, contain job knowledge components and therefore are not suitable for inexperienced, entry level applicants. The assessment center and job tryout are both much more expensive and have less validity. 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 45 • Third, GMA has been shown to be the best available predictor of job-related learning. It is the best predictor of acquisition of job knowledge on the job and of performance in job training programs. 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 47 • Second, the research evidence for the validity of GMA measures for predicting job performance is stronger than that for any other method. Literally thousands of studies have been conducted over the last nine decades. By contrast, only 89 validity studies of the structured interview have been conducted. 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 46 • Fourth, the theoretical foundation for GMA is stronger than for any other personnel measure. Theories of intelligence have been developed and tested by psychologists for over 90 years. As a result of this massive related research literature, the meaning of the construct of intelligence is much clearer than, for example, the meaning of what is measured by interviews or assessment centers. 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 48 12 • Viene negata la teoria della Specificità situazionale (Situational Specificity) • Per la Tabella 1, si veda il testo originale di Scmidt & Hunter 1998 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 49 MA: • il lavoro di Schmidt e Hunter ha a che vedere con la validità predittiva (definito in termini di “utilità”) di metodi di selezione del personale “in generale” e di “livello medio”; valutazioni basate sulla prestazione (performance) • gli Assessment Center si applicano alla valutazione del potenziale manageriale… 31/10/2006 (Assessment e sviluppo del personale; Stefano Castelli) 50 13