ANNO 1 - N° 20 - 23 dicembre 2013 - € 1,00 Renault Megane 2014 Intervista a Francesco Fontana Giusti 8-11 0 20.3 E L L A I ERD N E V E I D MARTE SKY 5 1 8 E V LI SU BLU 2 406x283EcoincentiviTR.indd 1 ZERO CONSUMI* ZERO EMISSIONI* ZERO RUMORE* 05/12/13 10.36 4 n° 20 Editoriale Le tre notizie di fine anno di Filippo Gherardi [email protected] Si chiude un 2013 lungo, intenso e difficile, con speranze e tentativi che, in un modo o nell’altro, hanno lasciato il segno nel mondo delle due e quattro ruote. Si chiude il 2013 con un trittico di notizie destinate, per forza di cose, a proiettare attenzione e riflettori su un 2014 ormai alle porte. Si comincia dal mercato europeo, che anche nel mese di novembre, e per il terzo mese consecutivo, ha fatto segnare una chiusura positiva. Un rialzo minimo, pari allo 0,9%, che riassunto in termini strettamente numerici segna un incremento di 8.860 unità rispetto allo stesso mese di un anno fa, ma un rialzo, comunque vada, che contribuisce a mandare in archivio il trend positivo più lungo del mercato automobilistico continentale degli ultimi 4 anni. Il bilancio complessivo degli undici mesi del 2013 rimane al ribasso, con un calo rispetto all’anno passato pari al 2,8% e ad 11.360.874 unità, tuttavia il messaggio che arriva risulta incoraggiante: si torna a crescere, poco, ma si torna a crescere. Seconda notizia, a proposito di bilanci e valutazioni di fine anno, quella arrivata pochi giorni fa e riguardante l’elezione, che si terrà il prossimo marzo in occasione del Salone di Ginevra, dell’Auto dell’anno. Il Comitato Organizzatore del premio ha diramato la lista delle 7 finaliste: BMW i3, Citroen C4 Picasso, Mazda 3, Mercedes Benz Classe S, Peugeot 308, Skoda Octavia e Tesla Model S. Alcune conferme, qualche sorpresa e soprattutto anche due vetture elettriche (BMW i3 e Tesla Model S) tra loro, a dimostrazione che l’universo automobilistico sta davvero cambiando e chi si trova a giudicarlo se ne sta lentamente accorgendo. In ultima battuta, poi, c’è la Chevrolet, anche se a questo punto sarebbe meglio dire c’era la Chevrolet. Dal 2016 il marchio del cravattino lascerà il mercato europeo. General Motors ha deciso di non commercializzare più i modelli del- Reg.presso il Tribunale dell’Editoria di Roma n.38/2013 Amministrazione via Carlo Emery, 47 - 00188 Roma Tel/Fax 06.5000975 email: [email protected] Direttore responsabile Filippo Gherardi email: [email protected] Redazione Germana Condò Delfina Maria d’Ambrosio Maurizio Elviretti, Valerio Zuddas email: [email protected] la gamma Chevrolet in Europa lasciando, al contrario, solamente quelli firmati Opel/Vauxhall. Prepariamoci a dire addio, quindi, a vetture come Spark, Aveo, Cruze, Trax, Orlando e Captiva a causa di, come si legge nel comunicato ufficiale, “un competitivo modello di business e alla difficoltà della situazione economica in Europa”. Da gennaio comincerà un conto alla rovescia che si concluderà nel 2015 e che lascerà una scia di preoccupazione per chi lo vivrà in prima persona, oltre che una buona fetta di nostalgia per chi, diversamente, lo osserverà dall’esterno. Hanno collaborato Flavio Grisoli Leonardo Frenquelli [email protected] [email protected] Realizzazione Grafica Rocco Lotito - [email protected] High Tech 6 Non è un aereo. È meglio A Ginevra 2014 arriva XchangE della Rinspeed di Flavio Grisoli Ormai da diverso tempo questa pagina è monopolizzata dai sistemi di guida futuri(bili). Ho cercato di spostare lo sguardo nelle ultime due uscite sulle nuove (e discutibili) regole tecniche della Formula 1 stagione 2014, ma oggi torniamo a cavalcare il nostro cavallo di battaglia preferito. Con quella che sarà la grandissima novità del 2014. Non mancherà molto per vederla dal vivo, perché il 4 e 5 marzo prossimi il Salone di Ginevra aprirà i battenti alla stampa e noi saremo lì a guardare la Rinspeed XchangE Concept. Il concetto di partenza è sempre lo stesso, un’auto a guida autonoma. Ma qui saliamo ad un livello decisamente superiore. Il costruttore svizzero ha infatti totalmente reinventato la concezione degli spazi all’interno dell’abitacolo, ideato come un salottino per uomini d’affari. I sedili anteriori, infatti, possono ruotare a 360°, permettendo così ai passeggeri di intavolare una conversazione vis-à-vis. Questo grazie anche alla tecnologia Steer by wire, che permette allo sterzo di scorrere dalla classica posizione laterale fino al centro della plancia anteriore, consentendo così una gestione dello spazio interno davvero innovativa. È possibile così creare un vero e proprio salotto, stile limousine. Naturalmente non c’è solo questa particolare concezione di “condivisione” del viaggio: Rinspeed ha infatti messo a punto un nuovo sistema di infotainment in grado di rendere la vettura un vero e proprio ufficio itinerante, offrendo al “conducente” (non si potrà più chiamare così, effettivamente) la possibilità di intrattenersi con dei videogiochi, oltre a guardare film e operare sulla propria casella di posta elettronica, fino a organizzare delle videoconferenze. Il capo di Rinspeed Frank M. Rinderknecht ha dichiarato: “Finora nessun costruttore ha preso seriamente in considerazione la logica del conducente. Ora non sarà più necessario guardare la strada durante il viaggio, ma spendere quel tempo in modo più proficuo e significativo”. IN TUT TE LE EDICO LE DIVENTA UN VERO ALLENATO RE E CREA UNA SQUADRA IMBATT IB ILE! TROVA TUTTE LE cards SPECIALI: • MURO ipiùforti“numeri1” dellaSerieA! • NEWGENERATION icampionididomani! • IDOLOdellaCURVA ibeniaminidelletifoserie! 301/ 355 • CAMPIONI 325/355 LIACCIO TA igiocatorisimbolodelle piùfortisquadreitaliane! SAMIR HA 77 80 INTER 79 NDANOV IC 236 97 93 241 MURO ATALAN IDOLO GIULIO MIG 51 • FUORICLASSE traipiùfortigiocatori almondo! • INTRAMONTABILI grandigiocatorisempre traimiglioriincampo! • PALLONEUFFICIALE lapreziosissimacard dedicataalpalloneufficiale! E PER LA PRIMA VOLTA: • I20LOGHI 235/355 dellesquadrediSERIEA! MIRALEM PJ ROMA ANIC 85 MadeandpublishedinItalyby PaniniS.p.A. VialeEmilioPo,380-41126Modena 82 246 79 www.paniniadrenalyn.com 8 Renault: tanti petali dello stesso fiore Nuova gamma Megane e Twingo Night&Day ma anche Dacia, il successo di Captur e la Zoe Francesco Fontana Giusti Direttore Immagine e Comunicazione Renault Italia (Foto Archivio) intervista di Filippo Gherardi trascrizione di Delfina Maria D’Ambrosio Il 2013 di Professione Motori si chiude con l’ennesima intervista in esclusiva: questa volta ai nostri microfoni è tornato Francesco Fontana Giusti, Direttore Immagine e Comunicazione Renault, che ci ha parlato nel dettaglio, tra le altre, della nuova gamma Megane, del successo di Captur, dell’offensiva nel segmento elettrico e delle tante novità, comprese quelle relative alla Formula 1, che il 2014 porterà in dote per il marchio francese. Dottor Fontana Giusti, cominciamo questa intervista parlando della nuova gamma Megane e delle novità che offre dal punto di vista stilistico? “Megane adotta il nuovo design di Renault totalmente rinnovato, con nuovi paraurti anteriori, con fari dalla forma ellittica e luci diurne. Sulla carrozzeria è impostato il logo ingrandito con lo sfondo nero e si caratterizza per la presenza di tanti elementi che migliorano il look sportivo di questa vettura” Ci sono novità anche per i propulsori? “Nuova Megane introduce il motore Energy TCe da 130 CV con la trasmissione automatica a doppia frizione chiamata EDC. Gli ingegneri hanno lavorato sulla messa a punto di questo motore privilegiando il brio e rendendo disponibile il turbo in modo più immediato, garantendo grandi prestazioni e mantenendo consumi ed emissioni bassi. A questo si aggiungono il comfort e la reattività della trasmissione dCi. Diciamo che la Megane è uno sport efficiency vehicle, per sottolineare da una parte la sua anima sportiva e dall’altra il lato efficiente ed i consumi molto bassi” Il nuovo design, in particolar modo quello della calandra anteriore, rappresenta un’innovazione stilistica per quelli che erano i canoni della vecchia versione. Quando la vedremo sul mercato e a che prezzi? “Megane sarà lanciata il 25 gennaio con prezzi che partono da 19.300 euro nella versione berlina 1.6 da 110 CV, per arrivare al top di gamma col GT Line che monta un 1.6 da 130 CV e un telaio sportivo. Ci vogliono 800 euro in più per accedere alla versione Sportour” Passando ad un altro argomento, come si inserisce il concept Initiale Paris nel concetto dei sei petali ideati da Laurens Van Den Acker? “L’idea che ha voluto trasmettere è quella di una margherita con sei petali, per raffigurare sei concept car, in cui ogni petalo rappresenta una fase della vita, dall’innamoramento fino alla saggezza. Dopo DeZir, Frendzy, Captur, Twin’Run, Twin’Z, arriva Initiale Paris che prefigura la nuova Espace e raccoglie il meglio di tre mondi. Il lato dinamico di una berlina, poi il look imponente da SUV grazie ai suoi cerchi da 22 pollici e le fiancate scolpite, infine lo spazio e la luminosità di una monovolume, ottenuta anche grazie alla superficie vetrata dell’abitacolo e l’inedito tetto che gioca con la luce. Le linee molto contemporanee ed eleganti vengono ispirate dall’aeronautica e dall’architettura. Initiale Paris è un omaggio all’eleganza parigina, di cui il tetto diventa l’omaggio più formale, realizzato in plexiglas e in alluminio, che attraverso una particolare fresatura rappresenta una mappa di Parigi, con varie forme piene e giochi di luce da cui si individuano la Senna, i quartieri, le strade. Un omaggio alla ville lumière che è Parigi” Initiale Paris è un preludio della nuova Espace. Quali caratteristiche della Initiale Paris verranno riproposte nella nuova Espace? “A Parigi abbiamo mostrato sei concept car insieme ai veicoli di serie. Penso a Dezir, Clio, Captur. La differenza, ad esempio, tra il concept di Captur e la versione sul mercato è davvero minima. Anche per Espace sarà lo stesso” Il prossimo anno ci saranno novità anche per quanto riguarda Twingo. Ci racconta le caratteristiche della versione Night&Day? “Si gioca sul bicromatismo bianco e nero, sia sulla carrozzeria che all’interno e su tanti dettagli, tra cui nuove sellerie, proponendo il bicromatismo più alla Renault Initiale Paris (Foto Archivio) moda al giorno d’oggi, il bianco e nero appunto. Ma oltre all’attenzione per il look c’è anche molta sostanza, come il sedile anteriore regolabile in altezza, i poggiatesta di nuova generazione, la console centrale dotata di MP3 e bluetooth le prese usb e AUX con comandi al volante” Da un punto di vista dei motori, qual è l’offerta? “Molto semplice come sempre per Twingo. È un solo motore, il 1.2 da 75 CV. La versione Night&Day prenderà il posto della Twingo 2 fino al lancio della Twingo 3, con questa offerta semplice e unica” Tra le caratteristiche di questa versione c’è il climatizzatore automatico, la radio con lettore Cd, il controllo di velocità di crociera e varie opzioni sulla tinta esterna. Quando la troveremo sul mercato? Renault Twingo Night&Day (Foto Archivio) “Sul mercato è già arrivata da poche settimane, offerta ad un prezzo molto competitivo per un’auto dal look modaiolo e con molta sostanza” Parlando di trionfi, è impossibile non parlare di Captur. I numeri parlano di un impatto eccezionale sul mercato “Captur in Italia ha avuto un successo incredibile, in poco più di cinque mesi abbiamo immatricolato novemila unità, un numero estremamente importante. Renault è leader incontrastato sul crossover di segmento B. L’altro grande successo è la personalizzazione: da una parte quella esterna, con un 50% di immatricolazioni con il bicolore il Bi-Style che si vede molto in giro, e dall’altra il 40% delle personalizzazioni interne, con le sellerie Zip Collection sfoderabili e lavabili in ogni momento per un uso pratico ma anche stylish della vettura” A che cosa è dovuto il grande successo di Captur e quali sono i suoi punti di forza? “Il primo punto di forza è un design da SUV molto emozionante, con il parabrezza inclinato, un’altezza dal suolo di venti centimetri a grandi ruote. L’altra caratteristica è la modularità dello spazio e la presenza di soluzioni intelligenti, come un cassetto “easy life” che si tira come quello di un mobile, molto spazioso. Altro punto riguarda la personalizzazione che funziona benissimo. L’abbiamo visto col bicolore per l’esterno e le Zip Collection per l’interno. Infine tanta tecnologia col sistema R-Link che permette di connettersi col mondo esterno tramite internet oppure di dialogare con la vettura, oltre ai motori Energy incredibilmente efficienti, come il dCi da 90 CV, il motore più venduto dell’alleanza che su questa 10 Renault Captur (Foto Archivio) vettura consuma solo 3,6 litri ogni cento chilometri. Tutto questo non è poco” La famiglia Renault non comprende solo le vetture del marchio ma anche quelle dei marchi satelliti associati al vostro, primo tra tutti Dacia, che si conferma l’emblema della qualità low cost italiano ed internazionale. Al Salone di Francoforte è stata presentata la nuova Dacia Duster. Ce ne parla? “La nuova Duster presenta un look esterno ancora più da SUV, con una nuova calandra, nuovi fari a doppia ottica, barre sul tetto personalizzate, nuovi cerchi chiamati “dark metal”. Anche l’interno è totalmente rinnovato, con una nuova plancia e nuove sellerie che migliorano la qualità percepita all’interno dell’abitacolo. Sulla Duster precedente mancava la tecnologia. Oggi è arrivato anche qui il Media Nav, sistema di navigazione con schermo a sette pollici, oltre al cruise control e assistenza al parcheggio. Tecnologie che la rendono ancora più ambita. Infine è arrivato un nuovo motore Energy TCe da 125 CV estremamente performante ma ridotto nei consumi e nelle emissioni” Resta da sottolineare l’aspetto del rapporto tra qualità e low-cost, in considerazione del fatto che, anche con l’aggiunta delle nuove tecnologie, i prezzi restano contenutissimi “Duster è un’ulteriore dimostrazione di questa formula vincente che offriamo, ovvero tanta qualità in più, chiedendo meno ai nostri clienti. Faccio un esempio, il prezzo d’entrata è di 11.900 euro, lo stesso della versione precedente. Se si vuole calcolare il valore comparato tra gli equipaggiamenti delle due versioni, risulta evidente che noi aggiungiamo degli equipaggiamenti in più a costo zero. Il vantaggio del cliente è di duecento euro. Così abbiamo un nuovo design, interni di qualità superiore e nuova tecnologia ad un prezzo, equiparato alla versione precedente, più vantaggioso di duecento euro. Tutto questo fa della nuova Duster un’offerta da non perdere” Nell’universo Renault rientrano anche i veicoli elettrici. Quali sono le novità per quanto riguarda la gamma Z.E.? “Siamo l’unica casa ad offrire una gamma completa di veicoli 100% elettrici Z.E. Partiamo dallo urban crosser Twizy, la piccola berlina nuova arrivata Zoe, la grande berlina Fluence Z.E. ed il nuovo veicolo commerciale Kangoo Z.E. Ma la novità del 2014 sarà una versione molto particolare di Twizy, la Cargo, che non avrà il secondo sedile, quello del passeggero, eliminato per ricavarne una zona carico. Si offre così ai corrieri la possibilità di svolgere il loro lavoro nei centri delle città, con uno spazio disponibile di 156 litri. Diventa dunque il veicolo ideale per i corrieri express nelle città” Al momento possiamo dire, però, che l’immagine copertina dei vostri veicoli elettrici resta Zoe. Ce ne riassume le caratteristiche? “Da una parte Zoe presenta un design molto futuristico, con i fari a Led, linee fluide e moderne. Il suo colore azzurro ricorda l’universo elettrico e la calandra importante con il logo piazzato nel mezzo è il punto dal quale si ricarica la vettura. L’esperienza a bordo è particolare, grazie a dei materiali morbidi al tatto, una plancia a forma di pala eolica, ed inoltre nella versione Zen abbiamo un pacchetto che include lo ionizzatore, i sensori di tossicità e il diffusore di aromi attivi, per una vera esperienza zen a bordo in totale silenzio, come indica il nome dell’allestimento. Secondo punto: Zoe è dotata di tanta tecnologia con il Range OptimiZEr, che permette di ottimizzare l’autonomia fino al 25% in più grazie a tre accorgimenti: Il connettore Chameleon che permette alla vettura di connettersi a qualsiasi livello di potenza, il Z.E. Voice che permette di segnalare l’arrivo della vettura ai pedoni, perché è silenziosa, il sistema R-Link che gioca un ruolo molto importante sull’elettrico perché permette con il computer di connettersi con la vettura a distanza e di prenotare il pre condizionamento o la ricarica a distanza. Ultimo punto è l’accessibilità. Parliamo di una vettura che costa 21,650 euro, escluso il noleggio batteria di 79 euro al mese, discorso molto interessante per il cliente perché assicura tutta l’assistenza necessaria in ogni momento, attraverso tutta la nostra rete che è stata formata alla vendita e al post vendita di questa nuova tecnologia Renault” Ci può presentare infine le novità del 2014, anche in virtù di quanto mostrerete al prossimo Salone di Ginevra? “A parte le serie speciali che presente- Peugeot RCZ R (Foto Archivio) Renault Zoe (Foto Archivio) remo l’anno prossimo, tre sono le unità prodotte: a partire dalla Megane, poi il nuovo Traffic e per finire la nuova Twingo, che sarà la vera star del Salone di Ginevra. Twingo ripropone lo spirito innovativo della prima versione ma anche la concretezza della Twingo due, quindi è un successo preannunciato” In chiusura doverosa parentesi sul mondo dello sport, in quanto Renault si è confermata per il quarto anno di fila campione del mondo in Formula Uno nella categoria costruttori “È una grande soddisfazione perché per il quarto anno di seguito Infiniti Red Bull Racing e Renault Sport F1 vincono il Campionato del Mondo Costruttori F1, e questa oltre ad essere una grande soddisfazione è un bel modo di salutare il V8 che ci ha portato tanti bei risultati. Dopo tre anni di lavoro, usciamo con una novità rivoluzionaria nel mondo della Formula Uno a partire dal prossimo anno: un motore 1.6 Turbo V6 che funzionerà con il recupero di energia che viene dispersa in frenata. Un motore estremamente efficiente, più potente del V8 che economizzerà il 35% in più di carburante. Questo motore il prossimo anno giocherà un ruolo fondamentale per il successo della Formula Uno, noi lo chiamiamo Energy F1 per collegare sempre più fortemente il DNA che unisce i nostri motori nel mondo dello sport e quei motori Energy che troverete su strada” Negli ultimi anni voi avete stravolto il mondo della F1. Secondo lei anche il Power Unit che Renault introdurrà nel 2014 è destinato a stravolgere questo sport dal punto di vista tecnico? “Io lascio parlare i campioni. Prost ha detto che cambierà il mondo della F1 e che il motore avrà un ruolo preponderante per il successo di questo sport” Presentazione motore Energy Renault F1, presenti anche Chris Horner ed Alain Prost (Foto Archivio) 11 Lexus is hybrid (Foto Archivio) Toyota Prius Plug-in Maggiore autonomia con la batteria agli ioni di litio e si ricarica in solo un’ora e mezza di Valerio Zuddas Tutte le vetture ibride Toyota combinano, ormai, fonti di alimentazione a benzina ed elettriche. La novità di Prius Plug-in è rappresentata dalla potente batteria a ioni di litio, ricaricabile tramite una rete elettrica domestica in solo un’ora e mezza, senza aver bisogno di particolari punti di ricarica dedicati e capace di incrementare l’autonomia della modalità elettrica fino a 25 km. La vettura presenta tutte le caratteristiche di Prius ma con una maggiore autonomia in modalità solo elettrica. Prius Plug-in richiama la forma e lo stile aerodinamico di Prius originale. Inoltre, presenta un design dai dettagli cromati integrati nella parte posteriore, anteriore e sulle maniglie delle portiere. Prius Plug-in produce zero emissioni in modalità elettrica (EV) ed emissioni ultra ridotte in modalità ibrida (HV). L’alloggiamento del motore elettrico, del generatore e del dispositivo di ripartizione della po- tenza è situato all’interno di un’unica scatola dalle dimensioni simili a quelle di una scatola del cambio convenzionale. A differenza di una trasmissione CVT convenzionale, il sistema HSD garantisce i livelli di coppia tramite un dispositivo di ripartizione della potenza costituito da un cambio planetario; il generatore è quindi collegato direttamente all’ingranaggio planetario mentre il motore è collegato al pignone centrale. Infine, il motore elettrico è collegato alla corona dentata esterna, che a sua volta è connessa al differenziale: questo garantisce trazione alle ruote. Di conseguenza, con la potenza trasmessa dal motore termico da quello elettrico o mediante la combinazione di entrambi, il regime della corona dentata determina la velocità del veicolo. La potenza del sistema è fornita dal motore benzina VVT-i a ciclo Atkinson da 1.798 cc e 4 cilindri, capace di sviluppare 99 CV/73 kW a 5.200 rpm e 142 Nm di coppia a 4.000 rpm. A questo si aggiunge il motore sincrono a magnete permanente da 60 kW in grado di generare 207 Nm di coppia a partire da 0 rpm. Il motore termico e quello elettrico si uniscono per garantire al veicolo una potenza totale di 136 CV/100 kW. Il veicolo è silenzioso in modalità elettrica e offre un’esperienza di guida confortevole e rilassante. La tecnologia ibrida è studiata per adattarsi allo stile di vita e alle esigenze del guidatore, senza scendere a compromessi tra dinamicità e comfort. Prius Plug-in ha un’autonomia in modalità elettrica fino a 25 km con una velocità massima di 85 km/h. Secondo un sondaggio effettuato, coprirebbe addirittura il 70% degli spostamenti giornalieri. Per distanze superiori, l’utilizzo della modalità ibrida elimina ogni pensiero di autonomia limitata, estendendo la percorrenza oltre i 1.200 km. 13 Jeep Wrangler Polar Disponibili due versioni, entrambe con motore 2.8 turbodiesel e cambio automatico a cinque marce Jeep Wrangler Polar (Foto Archivio) C’è un motivo in più per fare il conto alla rovescia aspettando il 2014. Non la solita lista di buoni propositi e le tante speranze che l’inizio di un nuovo anno porta con sé, ma una vera e propria certezza: quella di poter trovare e comprare la Jeep Wrangler Polar, presentata e ammirata al Salone di Francoforte ed ora finalmente pronta ad arrivare nelle concessionarie italiane. Da metà gennaio tutti gli amanti della guida avventurosa potranno godere di una vettura capace di rispondere completamente alle loro esigenze. L’allestimento Polar sarà commercializzato in serie limitata e sarà disponibile nelle versioni due porte Wrangler e in quella quattro porte Wrangler Unlimited, entrambe dotate di motore turbodiesel da 2,8 litri e di cambio automatico a cinque marce, per una potenza totale di 200CV (147 kW) a 3.600 giri/min e una coppia di 460 Nm a 1.600 - 2.600 giri/min. Proprio il badge Polar, posizionato accanto ai parafanghi anteriori, è un chiaro riferimento all’esperienza che verrà offerta agli automobilisti inclini ad una guida 4x4 invernale, non a caso è accompagnato da delle coordinate ben di Delfina Maria D’Ambrosio precise 78° S e 106° E che corrispondono alla località di Vostok, in Antartide, che con i suoi -89,2° C ha segnato il record della località con la temperatura più fredda del mondo. Gli esterni di questo nuovissimo fuoristrada si ispirano alla versione Sahara, ma presentano dei dettagli che riescono a donare all’auto un look innovativo. Come non citare la griglia nero lucido a sette feritoie, il copriruota di scorta rigido in tinta carrozzeria, il cofano motore con rialzo centrale, l’hard top modulare Freedom TopTM in tinta con la carrozzeria, i vetri oscurati e i cerchi in lega da 18” Gloss Black. Ma non finisce qui, a rendere tutto ancora più accattivante ci pensano il logo Jeep nero lucido, lo sportello carburante nero firmato Mopar e la decalcomania con profilo a tre colori delle montagne. Anche il colore contribuisce a donare quel tocco di originalità che non può mancare in una serie limitata, la Jeep Wrangler Polar è infatti proposta nell’inedita tinta Hydro Blue, oltre che nelle già conosciute Billet Silver Metallic e Bright White. Entrando all’interno della macchina colpiscono immediatamente i sedili e il volan- te di pelle nera con impunture Pearl White, il logo Polar che troviamo sugli schienali, i tappetini Mopar impreziositi da motivo a rilievo che riproduce l’impronta dei pneumatici. Si inserisce in questo contesto anche il quadro strumenti, con sfondo blu e logo Polar che si sposa perfettamente con gli altri elementi donando un gran senso di equilibrio e armonia. Se tutto, sotto il lato estetico, richiama all’avventura, anche l’aspetto tecnico di certo non delude, troviamo infatti l’assale anteriore Dana 30 e il posterore Dana 44, insieme al sistema di trazione integrale Command-Trac abbinato al differenziale posteriore autobloccante Trac-Lok, si può dire che non manca davvero nulla per affrontare i percorsi più insidiosi. Un amore per l’avventura che viene però anche coniugato all’attenzione per il confort assicurato da: sedili anteriori riscaldabili, climatizzatore automatico, computer di bordo EVIC, cruise control e sistema multimediale di intrattenimento e navigazione satellitare UConnect™ GPS con schermo ‘touchscreen’ da 6,5”, hard disk da 40 gigabyte, porta USB, ingresso AUX e lettore DVD video. 15 16 Seat Leon TGI (Foto Archivio) Seat Leon 1.4 TGI Disponibile anche nella versione a metano sarà presentata ad inizio 2014 di Maurizio Elviretti Nel primo trimestre del 2014 sarà presentata la nuova berlina di casa Seat, ora disponibile anche a metano. Esternamente la Seat Leon 1.4 TGI non si differenzia dalle altre versioni della gamma, mentre all’interno si distingue solo per l’indicatore della quantità di metano nelle bombole, nel riquadro sinistro del cruscotto, che sostituisce il termometro del liquido di raffreddamento e si affianca all’indicatore della benzina. Il 1.4 turbo a iniezione diretta di benzina della Seat Leon 1.4 TGI è abbastanza brillante anche a metano, e si dimostra sempre fluido alla spinta dell’acceleratore. Con 110 CV e una coppia massima di 200 Nm, disponibile già a 1.500 giri, questo quadri ci- lindrico è stato studiato per funzionare a gas, ricevendo modifiche alla testata, alla sovralimentazione del turbo, all’impianto d’iniezione e di raffreddamento ed al catalizzatore. Una volta girata la chiave d’avviamento la macchina parte a benzina per poi passare subito a gas. Durante la guida non è possibile variare il tipo di carburante da utilizzare: finché i serbatoi del metano non sono vuoti, la macchina lo usa; una volta esaurito, il passaggio a benzina è automatico. I 400 km d’autonomia a gas, grazie ad una capienza nei serbatoi di quindici chili, e 900 km a benzina con capienza fino a cinquanta litri, permettono alla Leon di percorrere fino a milletrecento chilometri. Per- de un po’ di capacità, invece, il bagagliaio che rispetto al vano delle Seat Leon a benzina e a gasolio offre 105 litri in meno, da 380 a 275. Le bombole sotto il piano di carico, infatti, gli tolgono circa 10 cm d’altezza. Su strada la Seat Leon 1.4 TGI è piacevole e sicura. Il motore è elastico, oltre che poco rumoroso. Sui percorsi tortuosi è facile disegnare le curve, grazie allo sterzo preciso e all’assetto ben tarato. La Leon TGI è in grado di passare da 0 a 100 km/h in 10.9 secondi, e di toccare la punta massima di 194 km/h. Passando ai consumi, la casa parla di 3,5 kg/100 km di metano (e di 94 g/km di CO2), che equivalgono ad una spesa di poco superiore a 3 euro. Ford Mustang (Foto Archivio) Ford Mustang: ecco la sesta edizione Per la prima volta disponibile anche in Europa monta un 5.0 V8 da 426 CV e un 2.3 Turbo da 309 CV di Leonardo Frenquelli Lo scorso 5 dicembre, dopo tanta attesa, è stata presentata la sesta generazione della Ford Mustang, storica vettura made in USA. Dal 1964, anno della prima uscita, la capostipite delle “muscle” americane ha segnato il mercato automobilistico e non solo: spesso protagonista di film e videogiochi, è diventata nel tempo il centro di un vero culto, negli Stati Uniti come nel mondo. Per la nascita del suo nuovo gioiello la Ford ha organizzato il “GoFurther live show”, una presentazione in sei città sparse per il pianeta tra le quali, per la prima volta, è presente anche Barcellona. Per la prima volta, infatti, la classica sportiva USA è ufficialmente disponibile anche in Euro- pa. Per questa nuova Pony car si prospettano tante novità, a partire dai propulsori: si potrà scegliere tra un 5.0 V8 aspirato ad iniezione diretta, con la spinta di 426 cavalli per 529 Nm, ed un nuovo 2.3 Turbo quattro cilindri da 309 cavalli e 407 Nm di potenza con la collaudatissima tecnologia EcoBoost. Per le classiche varianti Coupe e Convertible oltre al cambio manuale è stato inserito anche un manuale Select Shift, a sei rapporti, così da favorire comodità e fluidità di guida. Nonostante le prime cinque generazioni abbiano riscosso un enorme successo, le stime di Ford continuano a viaggiare ancora sulle 150.000 unità. Per questo motivo la casa americana ha de- ciso di apportare numerose modifiche ed aggiornamenti anche a particolari di rilievo: le sospensioni posteriori, ad esempio, sono sempre state a ponte rigido, mentre in questa ultima versione si inaugurerà un sistema di multilink. Come ogni Ford, anche la nuova Mustang sarà al passo con le tecnologie in funzione del comfort con il sistema SYNC Touch, uno schermo da 8” e tante altre comodità. La Ford Mustang 2014 sarà disponibile sul mercato internazionale dalla metà del prossimo anno e vedremo se la sesta generazione saprà rispettare le aspettative che, dal 1964 ad oggi, crescono sempre di più per una macchina che ha fatto la storia delle quattro ruote. 17 Bandiera a scacchi 18 Formula 1 2014: che numeri! Punteggi raddoppiati nell’ultima gara Numeri nominali per ciascun pilota di Leonardo Frenquelli Dal 6 dicembre la Formula 1 è entrata nel secondo mandato Todt, rieletto presidente FIA con un consenso unanime dell’assemblea. Il francese di 67 anni è presidente dal 2009, successore di Mosley dopo lo scandalo che lo aveva coinvolto. Sin dal termine della scorsa stagione, uno dei problemi principali del Circus era quello di rendere più appassionante ed entusiasmante la competizione, perché c’è stato un innegabile calo di interesse nei confronti di questo sport, non tanto a livello mediatico quanto a livello di pubblico. Per questo motivo, nella riunione che si è tenuta a Parigi il 10 dicembre, Jean Todt ha preso i suoi primi provvedimenti da neo re-eletto, all’insegna dello spettacolo. La novità che più di tutte fa vedere gli obiettivi del Circus è quella che sancisce che per l’ultima gara del prossimo mondiale i punti messi in palio saranno il doppio: al primo classificato andranno 50 punti, al secondo 36 e così via. Questa decisione, che sta lasciando perplessi molti anche tra gli addetti ai lavori, è un provvedimento che, stando alle dichiarazioni dello stesso Todt, è atto ad aumentare l’interesse nei confronti di tutte le gare del campionato, in particolare delle ultime. Quindi per il Gran Premio di Abu Dhabi, previsto per il 23 novembre 2014, i punteggi saranno raddoppiati, sia per quel che riguarda il mondiale piloti che quello costruttori. Bernie Ecclestone, owner dei diritti FIA, aveva suggerito di applicare questa norma per i circuiti più blasonati e difficili tra quelli in calendario ovvero, Montecarlo, Silverstone, Spa e Monza ma dalla riunione è emersa una decisione differente. Ovviamente è già stato stilato il calendario per il mondiale 2014, che vedrà svolgersi la sua prima tappa a Melbourne dal 14 al 16 marzo, per concludersi appunto ad Abu Dhabi. Rispetto allo scorso anno, sono scomparsi i GP di Corea ed India e sarà inaugurato quello di Russia in programma al 12 ottobre a Sochi, prossima casa dei Giochi Olimpici Invernali. Sfuma ancora invece, il Gran Premio del Messico. Se si va a vedere il calendario provvisorio che era stato stilato a settembre, era prevista una tappa nel circuito “Fratelli Gutierrez” ma lo stesso Bernie Ecclestone aveva bocciato il tracciato e rimandato il ritorno del Circus in terra messicana al mondiale 2015. Sempre dopo la riunione di Parigi, per favorire l’interesse del pubblico e dell’audience televisivo, è stato deciso che ogni pilota potrà scegliere il proprio numero, in stile Moto GP. Eccezion fatta per il numero 1, obbligatoriamente del campione del mondo in carica, potremo vedere sulle vetture numeri dal 2 al 99. Questa mossa favorirà il merchandising, si prenda d’esempio il 46 di Valentino Rossi o il simbolo “Lorenzo’s Land” in MotoGP, dando il via ad Bandiera a scacchi Fernando Alonso (Foto Archivio) un business al quale la Formula 1 non ha mai potuto attingere, per la felicità dei tifosi e di Jean Todt che ha anche suggerito che siano stampati a caratteri più grandi ed anche sui caschi. Ancora una volta, dunque, buona parte delle decisioni del F1 Strategy Group sono dettate dalla “regina televisione” o, più in generale, dalle richieste dei media. Nella riunione parigina si è pensato anche a lati più importanti di quello promozionale. Per l’ennesima volta, anche quest’anno i piani alti provano ad inserire un progetto che sta quasi diventando una chimera: il tetto spese globali. Questo massimo di spese per ogni team dovrebbe essere stilato ed approvato entro giugno 2014, per entrare in vigore nel mondiale 2015. Sin dalle ultime battute della stagione 2013 si pensava anche ad inserire delle “ammonizioni” per i piloti nel corso delle gare. Dal 10 dicembre le supposizioni sono state confermate e le commissioni hanno approvato una penalità di cinque secondi per qualsiasi partecipante infranga una regola, senza compiere qualcosa di abbastanza grave da meritare la squalifica. 19 Bandiera a scacchi Il Dicembre delle Moto Piccoli interventi chirurgici per Marquez e Lorenzo arriva la Points Card ed il tetto spese in Moto 3 di Leonardo Frenquelli Il mese che sta per concludersi per il Motomondiale è stato un continuo evolversi di news e decisioni importanti. È passato già più di un mese dall’inizio della pausa invernale, da quando è terminata la sessione di test svoltasi a Valencia nei giorni successivi all’ultima gara del mondiale 2013, con la solita certezza: Marc Marquez è il più veloce. E proprio il neo Campione del Mondo il 2 dicembre, presso l’ospedale Quiron Dexeus, struttura universitaria di Barcellona, si è sottoposto ad un’operazione di otorinolaringoiatria. Quest’intervento di routine, perfettamente riuscito, sarà utile a migliorare la respirazione del fenomenino che fino al momento dell’operazione aveva qualche problema a causa di una lieve deviazione del setto nasale. Il campione del mondo, più recentemente, ha rilasciato anche delle dichiarazioni che hanno fatto sibilare numerose voci di mercato per quanto riguarda Jorge Lorenzo, lo sfortunato sconfitto dell’ultima stagione. Il numero 99 di Palma di Maiorca è contrattualmente legato alla Yamaha ufficiale ma si è vociferato che ci possano essere stati contatti proprio con la Honda. A questo proposito, Marquez si è mostrato quasi indifferente a chi debba essere il pilota con il quale dividere il box Repsol, semplicemente un avversario come gli altri. Recentemente, proprio la prima guida del team Yamaha, sconfitto nel mondiale non certo per soli meriti dell’avversario ma anche per tanta sfortuna, ha posto fine ai residui problemi del 2013 con una doppia operazione. In occasione degli incidenti di Assen e Sachsering c’aveva rimesso la clavicola sinistra ed il pollice destro continuava a dargli problemi dal 2010, ma dopo essere andato sotto i ferri il due volte iridato sarà pronto per il prossimo anno, sia mentalmente che fisicamente, una volta per tutte. I cambiamenti di Dicembre non hanno riguardato soltanto la classe Regina, si è lavorato tanto anche in Moto3. A Madrid si è infatti svolta una riunione atta ad approvare delle nuove normative sotto il profilo economico per far tornare la categoria ai suoi obiettivi iniziali: favorire i giova- ni e le piccole case costruttrici. Alla presenza dei tre costruttori principali, Honda, Ktm e Mahindra, si è infatti decisa una riduzione dei costi da applicare entro due stagioni. Secondo il CEO della Dorna, Carmelo Ezpeleta, si tratta di una normativa necessaria ed importante che in un periodo economicamente difficile come questo aiuterà la Moto3 a fare della necessità di risparmiare una vera e propria virtù. I team, la FIM guidata da Ignacio Verneda e la stessa Dorna, hanno imposto limiti di spesa per quanto riguarda carene, motori e ciclistica che, come detto, entreranno in vigore nella stagione 2015. Infine, in ambito generale, sono stati ridisegnati dei regolamenti per quanto riguarda le penalizzazioni inflitte ai piloti nel corso della stagione. “Points Card”, questo il sistema per il quale la validità delle decisioni prese per punire eventuali scorrettezze dei componenti dei team avranno dalla prossima stagione una validità di un anno solare, non terminando dunque all’ultima gara del campionato in cui avvengono i fatti. 21 Italia: il parcheggio si paga In dieci anni sono aumentate del 66% le strisce blu Politica mirata a scoraggiare il traffico di veicoli privati di Germana Condò Una realtà incredibile è venuta alla luce grazie ad un’indagine condotta dal Centro Studi Continental sulla base di dati Istat, le cui ripercussioni sugli automobilisti sono già evidenti. Nei comuni italiani i parcheggi a pagamento sono aumentati in media del 66% nel corso di dieci anni. La ricerca ha preso in considerazione dati riguardanti il 2011 che, se paragonati al 2000, anno in cui nei comuni capoluogo di provincia le aree destinate alla sosta contrassegnate dalle note strisce blu rispettavano un numero di 30,7 posti ogni mille vetture, rivelano come gli stalli blu siano arrivati a contare 51,1 unità su ogni mille vetture. La crescita dei parcheggi a pagamento, in base a quanto emerge dallo studio del Centro Studi Continental, nascerebbe dall’esigenza delle pubbliche amministrazioni di attuare una politica volta a scoraggiare il traffico dei veicoli privati. L’idea rappresenterebbe un valido deterrente, se fosse supportata da una politica migliorativa del trasporto pubblico, che invece sembra in progressivo deterioramento, in tal caso gioverebbe alle persone e all’ambiente. Sulla base di questi presupposti non appare prevedibile una riduzione delle automobili da parte dei privati, almeno non come diretta conseguenza delle politiche attuate dalle amministrazioni locali. Allo stesso tempo hanno iniziato a proliferare anno dopo anno le ZTL e le aree pedonali, aumentate dell’1,7% e del 2% dal 2010 al 2011. Ciò che rende questi dati impressionanti è che l’aumento dei parcheggi a pagamento non deriverebbe dalla realizzazione di nuove aree destinate a tale scopo oltre a quelle già esistenti, quanto alla trasformazione di quelle gratuite, ormai sempre poche e quasi mai disponibili. Viene da chiedersi se nella scelta delle aree le amministrazioni tengano sempre conto del criterio indicato dall’art. 7 del Codice della Strada in cui è stabilito che ogni qual- volta venga realizzata una nuova area a pagamento, “su parte della stessa area o nelle immediate vicinanze, deve riservare un’adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo della durata della sosta”. Su ogni regione il Centro Studi Continental ha stilato una classifica dettagliata, mentre a livello nazionale i comuni che rivelano la percentuale più elevata dall’anno 2000 al 2011 di stalli blu per ogni mille automobili sono: Fermo al primo posto con 260,6, La Spezia con 214,7, Pavia con 176,7, Bologna con 150,3, Pisa con 148,5, Firenze con 142,4, Cosenza con 138, Ancona con 133,6, Avellino con 122,5, Cuneo con 133,3. Fanalini di coda sono i comuni di Trapani con 14,7, Matera con 13,8, Catanzaro con 13,5, Sassari con 13,2, Teramo con 13, Vibo Valentia con 12,5, Monza con 12,2, Andria con 11, Ascoli Piceno con 8,8 ed infine Agrigento con 8,5 posti per ogni mille auto. 23