COMUNICATO STAMPA
ASSOCIAZIONE CULTURALE ART-ART
EVENTO: Mostra di Arti visive con opere di fotografia, pittura e scultura
TITOLO:
“IL CINQUECENTO” Arte contemporanea al Castello
ARTISTI: Franco Berretti, Myriam Cappelletti, Paola Falciani, Luca Federici, Alda Giunti, Fabio
Inverni, Luca Mommarelli, Fiorella Noci, Patrizia Sabella, Luca Vallecchi.
Ospite d’Onore SILVANO PORCINAI.
LOCATION: Castello di Montauto Via di Montauto 124 Impruneta - Firenze
INAUGURAZIONE: Sabato26 maggio 2012 ore 18,00
PRESENTAZIONE a cura di GIAMPAOLO TROTTA
PERIODO EVENTO: domenica 27 maggio, sabato 2 giugno e domenica 3 giugno 2012
ORARIO APERTURA: 11.00-19.00 con INGRESSO LIBERO
PATROCINIO: Comune di Impruneta
ORGANIZZAZIONE: ASS. CULTURALE ART-ART: Direzione artistica a cura di Fiorella Noci
Allestimento a cura di Patrizia Sabella
Associazione ART-ART: Renato Piazzini 339-7854375 [email protected]
Segreteria Loredana Rizzetto 3337405522 [email protected]
www.artartimpruneta.it
www.castellomontauto.it
UFFICIO STAMPA: :
Nell’ambito delle manifestazioni di “Arte, Storia e Musica nel territorio di
Impruneta”, al Castello di Montauto, Impruneta, elegante maniero colmo di fascino
che ha nella memoria 1000 anni di storia, circondato e protetto dal bosco, culla di arte
medievale, rinascimentale e barocca, dal 26 maggio al 3 giugno 2012, approda
“Il Cinquecento”, mostra di arti visive contemporanee, organizzata dall’Associazione
Art-Art in collaborazione con l’ Assessore del Comune di Impruneta Marco Pistolesi.
Undici gli espositori che invaderanno le sale, i loggiati e il giardino del castello:
gli scultori Franco Berretti e Luca Mommarelli; i pittori Myriam Cappelletti,
Paola Falciani, Alda Giunti, Fabio Inverni, Fiorella Noci, Patrizia Sabella, Luca
Vallecchi; Luca Federici con la fotografia. Ospite d’Onore della manifestazione lo
scultore Silvano Porcinai
Dopo la presentazione della mostra a cura di Giampaolo Trotta, “Cenni storici
sul Castello” a cura di Fabio Sottili seguirà alle ore 21,00 "LE PIETRE CANTANO LA
STORIA" Conferenza: CENNI STORICI SULL'ARTISTA-ARCHITETTO IMPRUNETINO
DEL ‘500 ALESSANDRO PIERONI, relatrice Dott.ssa A. Bernacchioni e “LEGNAIUOLI
E FORNACIAI IMPRUNETINI al AL TEMPO DEL PIERONI”, a cura di V. Vestri; la serata
si concluderà con il Concerto di Musica Barocca tra ‘500 e ‘600.
Domenica 3 giugno ore 9,00 “Passeggiata nella storia” Itinerario storicoartistico nel bosco da Villa Corsini di Mezzomonte al Castello di Montauto, visita alla
mostra, al Castello e alla Chiesa Romanica, ritorno (km 5 circa con m 100 dislivello),
visita alla Villa Corsini (quest’ultima con numero 30 persone con prenotazione).
Questi gli artisti presenti:
Franco Berretti: inizia giovanissimo a lavorare la creta ed il legno, poi il sasso d’Arno e a
forgiare il ferro.
Dopo anni d’impegno nella grafica, esegue in fonderia le prime opere in bronzo, senza lasciare ad
altri ultimare con il cesello i suoi lavori.
Nel ’79, nei laboratori di Carrara, si accosta con rispetto al marmo, ne scopre le qualità e la
policromia. All’iniziale spartana produzione, sceglie oggi e definisce con il suo linguaggio semplice
e raffinato soggetti veri.
Le sculture di Franco Berretti, cercano con uno zoom, di guardare in una porzione di ambiente,
dove sia l’uomo, sia l’albero, vivono, e dall’ambiente sono condizionati.
Sono loro i “personaggi”che vivono la nostra condizione cercata di uomini moderni.
In mostra quattro sculture in legno appena ultimate:
...si cinsero i molli precordi di scorza sottile, fronde divenner le chiome, le braccia si fecero rami,
ed alle pigre radici aderirono i piè tanto svelti;vetta divenne la faccia e rimasele solo il nitore.
Ovidio- Le Metamorfosi- I, 540-559
Myriam Cappelletti è nata in Umbria, ma da molti anni vive e lavora in Toscana nella
città di Prato. Si è diplomata al liceo artistico di Lucca, poi successivamente ha conseguito il
diploma di “pittura” all’Accademia di Belle Arti di Firenze e il diploma di grafica pubblicitaria
all’Accademia Cappiello di Firenze.Ha anche frequentato un corso di specializzazione nella tecnica
dell’affresco
(dal 1996 al 1998), tecnica che le si è rivelata particolarmente congeniale e che le ha permesso di
elaborare originali assemblaggi di materiali diversi (stoffe, carta etc..) su supporti intonacati e
precedentemente incisi. Da una prima fase di figurazione approda alla libertà dell’astrazione,
senza rinunciare ai segni di valore simbolico, lettere, alberi, pesci, uccelli, frecce, delicati,
emergenti dal colore stratificato, in mezzo a ricami raffinati, figure di simbolismo arcaico.
Ha esposto in molte città d’Italia (Palazzo Ducale di Revere - Mantova, Palagio Fiorentino di Stia –
Arezzo - Palazzo Pretorio Buggiano Castello – Pistoia, Chiesa SS. Annunziata – Imola, Fortezza
Vecchia Livorno, Pinacoteca di Gaeta, etc..). Negli ultimi anni le sue opere sono state esposte in
diversi paesi all’estero, in fiere importanti Shangay Art Fair, Fiera di Miami, Singapore, Seoul, New
York.
Paola Falciani vive e lavora a Impruneta, Firenze. Si dedica alla pittura e alla scultura da
diversi anni, molte le mostre a cui ha partecipato e le tecniche che ha sperimentato. I suoi lavori
sono essenzialmente legati all'informale e all'astratto, attraverso l'utilizzo di vari materiali, grande
però l'amore per la grafica.
Ultima sua esperienza l'ossidazione dell'ottone con materiali naturali, senza l'uso di acidi.
Questa tecnica utilizza l'uso del "fegato di zolfo" polvere verdastra a scaglie giallastre che vengono
diluite nell'acqua, ma gli effetti si ottengono nel trovare l'equilibro e lo squilibrio tra l'azione della
sostanza e l'esposizione più o meno forte all'ossigeno dell'aria.
Luca Federici nasce a Firenze: fin da giovane si è dedicato a livello amatoriale alla
fotografia. Lavorando nel mondo finanziario ha comunque sviluppato la sua passione, prima nel
bianco e nero su pellicola ed oggi sfruttando le nuove potenzialità del digitale, anche in altre
direzioni, raggiungendo ragguardevoli risultati. Ampi spazi connotano la sua opera, viaggiatore
instancabile e acuto osservatore della realtà. Nei suoi scatti si evidenzia una chiara predilezione
per il bianco e nero con un interesse marcato per i segni grafici, ottenuti forzando all’estremo il
gioco dei contrasti tra chiari e scuri.
Talvolta i suoi paesaggi sono resi con sofisticati squarci di colore, dimostrando la sua abilità nel
cogliere attimo e atmosfera. Da sottolineare la particolare cura con cui il fotografo segue la
realizzazione delle sue stampe, scegliendo carte pregiate che possano evidenziare al massimo la
gamma dei grigi, dei bianchi e dei neri, con un’attenzione anche ai grandi formati, in piena armonia
con gli spazi espositivi che lo ospitano.
Fabio Inverni nato a Firenze, vive e lavora a Poggio a Caiano, Prato.
Figlio di Francesco Inverni, pittore e insegnante di Ornato e Figura presso il Liceo Artistico di
Firenze, decide di avvicinarsi alla pittura dopo la morte del padre.
Nel 1992 realizza la sua prima personale alla saletta “Ambra” di Poggio a Caiano.
Nel 1994 espone in vari Stati americani: Texas, Louisiana, Arkansas, Virginia e California. Nel
2003 viene invitato ad esporre al “ Grace Museum” ad Abilene (Texas).
Partecipa alla fiera di New York ed è presente in collettive d’arte in Florida e nel Vermount, in Cile
e in Europa ( Spagna Belgio, Olanda e Svizzera). Realizza una personale al Museo d’Arte
Contemporanea di Monreale e nel 2009 collabora con L.U.C.C.A. Museo d’Arte Contemporanea.
Con la Galleria “ Famiglia Margini” nel 2010/2011 è presente fra gli artisti del “Terzo Rinascimento”
con varie collettive al Palazzo Ducale di Urbino ed ad Aci Castello Galleria Civica d’Arte
Contemporanea.
Nel 2011 partecipa alla 54° Biennale di Venezia curata da Vittorio Sgarbi.
Inverni nel suo ermetismo eloquente parla alle emozioni del singolo spettatore, che dentro il
silenzio di questi quadri ritrova un significato intimistico. La “ non parola” che dalla “precarietà” di
questi fogli ci viene trasmessa, ha in sé la precarietà dell’uomo, della società che si chiude a volte
in un mondo infantile per ritrovare nel disordine un po’ di quell’ingenuità persa, fino ad arrivare
all’esorcizzazione di carte a noi comuni usate o semplicemente abbandonate, corrose e indurite
simbolo forse dell’uomo abbandonato a sé stesso.
Alda Giunti nasce a Reggello Firenze, segue regolari studi linguistici. La necessità di
scoprire e confrontarsi con realtà diverse la porta a lasciare l'Italia appena ventenne. Frequenta la
scuola d'Arte City Lit a Londra, studia le tecniche del passato, i colori puri, le civiltà primitive. Si
trasferisce a Roma dove frequenta l'Istituto d'Arte e Restauro. Da lì, il desiderio di scoprire ancora
di più. Entrare dentro i colori, studiarli, assorbirli e ritrasmetterli attraverso la propria energia e
pittura. Si è spogliata delle proprie certezze ed ha ricominciato dai tratti semplici, quasi primitivi,
concentrandosi sul colore ed abbandonando le forme. Ha sperimentato e capovolto tutto, ha
riscritto il suo linguaggio in cui la semplicità è filosofia, è chiarezza, è amore per la vita. Un
percorso di esperienze dove l'arte, i viaggi, il bisogno di capire, la sensibilità e l'intelligenza si sono
amalgamati per farne scaturire un ciclo di opere pittoriche che comunicano con metaforica
dolcezza i valori essenziali della vita.
Attualmente Alda Giunti è tornata alle sue forme, cercando di amalgamare quel passato con il
presente, quei due mondi cosi diversi ma che entrambi la rappresentano. Prende spunto
dall'immaginario per andare oltre e scoprire quel mondo interiore che appartiene ad ognuno di noi
e che gelosamente nascondiamo.Ha esposto sia in Italia che all'estero. Firenze, Bologna, Roma,
Shanghai, Parigi, Montecarlo.
Luca Mommarelli, vive e lavora nel Mugello, nei cui boschi ricerca la materia lignea per
le sue sculture. Scultore itinerante, raccoglie schegge di legno, deteriorate dal tempo e di ognuna
di esse sa discernere la natura, individuare le venature legnose e accorparle senza forzature,
passo dopo passo, all’interno del progetto creativo tra il reale e il sogno. Dal 1997 consegue
esperienze presso botteghe artistiche fiorentine, che costituiscono, in seguito, un bagaglio
fondamentale per il proprio percorso creativo."Alla mostra del castello di Montauto, presenterò per
la prima volta una serie di castelli dalle forme contorte, schegge di legno logorate dal tempo, che
trasmettono un senso di fragilità e precarietà, con echi di fascinazione medievale, in una sorta di
atmosfera affabulatoria e alcuni personaggi dal fisioniomico grottesco medievale, al
contemporaneo aspetto più vero, presenti intorno a noi come apparizioni, ma nel loro silenzio pare
interroghino chi li guarda su quello che è stato, che è, o che sarà. Sculture che con la loro tensione
tra finito e non finito ci raccontano la perenne metamorfosi di ogni cosa esistente."
Partecipa a concorsi e mostre collettive e personali in Italia e all’estero, con ampi riconoscimenti di
critica e di pubblico.
Fiorella Noci vive e lavora a Impruneta, Firenze.
Dopo una lunga di esperienza di insegnamento, inizia un percorso pittorico sperimentale che la
porta da un figurativo, dove ha prediletto soggetti floreali composti in una sua personale
costruzione evidenziatasi su fondi neri o dorati, ad una astrazione geometrica classica, dove la
materia e la bidimensionalità assumono un ruolo di primo piano.
Nelle ultime opere presentate al castello, Fiorella ritrova i fiori, le erbe, la natura mai dimenticata, in
nuove forme contemporanee: lavori materici, composizioni dai cromatismi raffinati per l’uso di
foglia d’oro e d’argento, con inserimenti di un erbario ricco e variegato, fatto appunto di piante
precedentemente disseccate, che ritrovano nuova vita e ancora soddisfano la vista e il cuore.
E’ una dei cinque esponenti del Movimento Artistico Culturale NE 5: i pittori del
Neoesistenzialismo, nato a Firenze nell’anno 2006, fondato da Giampaolo Trotta. Collabora a “La
Rivista Art-Art”, promuove ed organizza mostre ed eventi presso la Galleria IAC Impruneta Arte
Contemporanea, è Presidente dell’Associazione Art-Art.
Silvano Porcinai è nato a Grassina (Firenze) nel 1950, dove tuttora vive e lavora.
Diplomato all’Istituto Statale d’Arte di Firenze, sezione di Oreficeria, ha svolto la sua attività di
docente di scultura e modellato presso diversi istituti e licei artistici della Toscana (Firenze, Pistoia,
Grosseto e Siena). Socio del Gruppo Donatello, dell’Antica Compagnia del Paiolo e
dell’Associazione Art-Art di Impruneta è Accademico delle Arti del Disegno, classe scultura.
Nella sue opere segue la tradizione figurativa che dal Rinascimento arriva al presente
seguendo le orme dei suoi maestri elettivi verso una figurazione dinamica, nervosa, veloce, in
composizioni ispirate ad atmosfere arcaiche, pre-classiche e manieriste con un’attenzione
particolare alla terra di Spagna, meta preferita dei suoi frequenti viaggi. Porcinai segue
personalmente tutte le fasi della sua scultura, dal bozzetto alla realizzazione di grandi formati,
dalla formatura in gesso alla fusione, fino alla finitura su una materia che nelle sue mani diventa
viva e vibrante.
Patrizia Sabella, romana di nascita, dopo gli studi classici arriva a Firenze dove completa
gli studi universitari sociali. Nel 1993 incontra Josianne Grandin e frequenta fino alla fine degli anni
'90, il suo laboratorio di pittura, arrivando ad un linguaggio pittorico informale. Entra nel gruppo dei
"Pittori e scultori imprunetini" ed espone con loro e con altri in collettive a Firenze ed Impruneta;
nel 1997 partecipa a Art Roma Expo '97.
Nel 2008 è socia di Art-Art Impruneta con una mostra personale presso la Galleria IAC: espone a
Pietrasanta presso lo Studio Riotto. Dall'inizio del 2011 cura l'allestimento delle mostre di pittura,
scultura e fotografia che si tengono nello spazio espositivo dell’Associazione Art-Art.
I "miei" "CASTELLI IN ARIA"....
Li guardo da lontanissimo o talmente da vicino che mi sembra di entrarci dentro.
Sono la rappresentazione colorata di questo mio momento di vita e mi rallegrano con le loro
impossibilità fantastiche.
Luca Vallecchi, collezionista e artista lui stesso, fiorentino di nascita ma residente a
Pistoia, lavora nel campo dell’arredamento e del restauro. Amante delle Avanguardie e di tutte le
correnti del '900 dalle quali ha assorbito lo spirito e le forti innovazioni di pensiero. La pittura, ma
specialmente le tecniche miste, le sculture e l'assemblaggio di materiale vario, sono per lui il
veicolo per esternare le sue pulsioni interiori, un’espressività dilagante e sostanziale: nelle sue
scatole racchiude oggetti, ricordi, emozioni, cose della sua vita, che non usciranno più, custodite
come segreti in cui l’anima trova quiete. Nell’immaginario collettivo “Il castello” racchiude sempre
un “segreto”, e così Vallecchi, autore di queste composizioni geometriche tridimensionali, affida a
contenitori di carta o alla grande valigia, i propri segreti, sensazioni e pensieri nascosti, che
saranno custoditi gelosamente, immaginati dallo spettatore curioso e partecipe, dato che in fondo
all’anima ognuno di noi nasconde parte del proprio mondo interiore.La mostra più recente a cui ha
partecipato con un’opera realizzata appositamente è stata “La Marguttiana” a Montecatini Terme
nel mese di luglio 2010.
Un sentito ringraziamento alle famiglie Corsini e Vallecchi per la cortese ospitalità
Info e prenotazioni: 3396697617 3356648818
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