Gli Egizi
La civiltà egizia si sviluppò grazie al Nilo, che rendeva fertile il
terreno grazie al Limo.
La storia egizia è divisa in 4 fasi:
- EPOCA ARCAICA PROTODINASTICA
- ANTICO REGNO
Periodo intermedio
- MEDIO REGNO
Periodo intermedio
- NUOVO REGNO
I periodi intermedi furono caratterizzati da crisi sociali e disordini.
Dopo il NUOVO REGNO ci fu un periodo di decadenza, alternato a
periodi di rinascita.
La storia egiziana terminò sotto il dominio dei Persiani, poi ci furono i
Greci e infine i Romani.
ORGANIZZAZIONE
SOCIALE E SISTEMA DI
GOVERNO
• Una volta sulle rive del Nilo sorsero diversi
villaggi. Nel corso del tempo si formarono
due regni, quello del Basso Egitto a Nord e
quello dell'Alto Egitto a Sud.
• L'organizzazione dello Stato egizio era
molto rigido, la popolazione era suddivisa
in classi sociali, che non potevano
comunicare tra di loro.
La mummificazione
• IL
CULTO
DEI
MORTI
Gli Egizi vedevano la morte come un passaggio a un'altra
esistenza. I medici egizi erano espertissimi, avevano
studiato il modo di conservare i cadaveri: tecnica
raffinatissima per la conservazione dei cadaveri era LA
MUMMIFICAZIONE.
• La mummificazione o imbalsamazione è il metodo con cui
gli antichi Egizi conservavano i corpi dei defunti. Questa
tradizione era molto importante perché, secondo le
credenze religiose, la conservazione del corpo avrebbe
garantito al defunto una vita eterna nell'aldilà.
IMBALSAMAZIONE
I morti venivano sepolti in fosse scavate nella
sabbia del deserto perché si conservavano grazie
all'estrema aridità del clima. Gli Egizi in seguito
iniziarono a seppellire i morti in tombe, quindi
iniziò il processo di imbalsamazione. C'erano
metodi di imbalsamazione diversi a seconda
delle possibilità economiche della famiglia. Il
metodo più tradizionale prevedeva le seguenti
operazioni: il corpo veniva disteso su un tavolo,
lavato e purificato.
Poi veniva estratto il cervello dal naso utilizzando degli
UNCINI di bronzo. In seguito si rimuovevano gli organi
interni con un’ incisione effettuata sul lato sinistro del
ventre dove venivano estratti intestino, stomaco, fegato e
polmoni che venivano messi in differenti vasi detti
CANOPI. L'unico organo che rimaneva nel corpo del
defunto era il cuore che rappresentava la sede
dell'intelletto, passioni e facoltà umane.
• Dopo essere stato nuovamente lavato, il corpo veniva
immerso in una vasca con del natron (un sale fortemente
disidratante) e veniva lasciato lì per circa 40 giorni fino al
suo completo disseccamento. Così gli imbalsamatori
riempivano il corpo con paglia, stoffa, imbottiture e
tamponi per ricreare la forma del corpo naturale. Alcune
parti come il naso venivano rimodellate mentre gli occhi
venivano sostituiti da pietre circolari.
• Adesso il corpo era pronto per essere bendato;
le bende erano di lino e venivano avvolte sul
corpo molto strette e tra gli strati i sacerdoti
inserivano gioielli e amuleti che pensavano
proteggessero la vita nell'aldilà. La testa della
mummia era spesso ricoperta da una
maschera funeraria (come quella di
Tutankhamon che era in oro e pasta di vetro
blu); questa operazioni durava 7 giorni, subito
dopo il defunto era pronto per essere sepolto.
LA SCRITTURA DEGLI
EGIZI
• I geroglifici erano intenzionalmente complicati,
così era necessario molto tempo per imparare a
leggerli e a scriverli. Per questo chi conosceva la
scrittura (lo scriba) assumeva una grandissima
importanza e poteva diventare funzionario
pubblico, medico o sacerdote. Gli Egizi
scrivevano usando dei segni chiamati geroglifici, i
quali potevano indicare una lettera (così come
avviene nel nostro alfabeto) o un'intera parola.
• L'inchiostro usato era simile al nostro colore a
tempera. Veniva confezionato in blocchetti solidi
mediante una colla perché liquido si sarebbe
seccato rapidamente a causa del clima egiziano. I
colori più comuni erano il rosso e il nero. La
penna assomigliava a un pennello sottile. Per
ottenerlo si masticava l'estremità di un rametto di
una canna finché le fibre diventavano come setole
di un pennello. La penna era prima intinta
nell'acqua e poi strofinata sull'inchiostro solido. La
carta si preparava con la pianta del papiro. Si
estraeva la parte interna delle canne, la più
morbida, si stendevano le fibre che poi venivano
intrecciate Una volta modellato, il foglio era steso
al sole a essiccare.
• Il papiro più lungo che si conosca raggiunge 125
metri. La parola "geroglifico" deriva dal greco e
significa "sacra incisione": i geroglifici erano
infatti incisi o dipinti soprattutto sulle pareti dei
templi e delle tombe. Col passare del tempo i
geroglifici assunsero il carattere di ideogrammi,
ossia di disegni che rappresentavano non più
soltanto un oggetto, ma l’idea che quell'oggetto
faceva venire in mente. Sia la scrittura
pittografica, sia quella ideografica avevano però
dei grossi limiti. Un grosso passo avanti si ebbe
quando gli scribi sumeri ed egizi incominciarono a
considerare i disegni delle loro scritture non per le
cose che rappresentavano, ma per i suoni dei nomi
di queste cose.
• La scrittura divenne qualcosa di simile ai rebus
che noi risolviamo per passatempo. Per esprimere
la parola «amore», potremmo per esempio
disegnare un amo e un re. Questa scrittura
sillabica, in cui ogni disegno indica il suono di una
sillaba, fu la prima forma di scrittura fonetica. Era
ancora una forma complicata di scrittura , riservata
ai sacerdoti e agli scribi.
• La mummia era sottoposta al rito
dell'apertura della bocca in cui i sacerdoti
riattivavano le funzioni vitali del defunto,
questo processo veniva applicato anche agli
animali sia domestici che sacri alle divinità.
LE PIRAMIDI
• La piramide più grande, quella del
faraone CHEOPE, è alta 146 metri:
all'incirca come un moderno grattacielo
di 45 piani; soltanto 4000 anni più tardi
gli uomini riusciranno nuovamente a
costruire edifici di quell'altezza. Essa è
composta da blocchi di pietra, del peso
medio di circa di 2 tonnellate e mezzo,
ma il blocco più grande raggiunge le 15
tonnellate.
• Spesso le cave di pietra si trovavano a
grande distanza dal luogo di costruzione e i
massi dovevano essere trascinati su slitte e
trasportati sul Nilo mediante zattere. Per
staccare dalla roccia i blocchi gli Egizi
utilizzavano
un
metodo
ingegnoso:
inserivano nella pietra dei cunei di legno
che, bagnati, si gonfiavano e spaccavano la
roccia secondo la linea desiderata. Un altro
metodo curioso era adoperato per elevare i
blocchi in modo da sovrapporli ai precedenti,
a mano a mano che la costruzione della
piramide progrediva.
• La parte già costruita veniva insabbiata,
in modo da preparare una parete
inclinata di sabbia sulla quale i massi
potevano essere trascinati.Un fango
viscido consentiva di fare scorrere i
massi su quelli sottostanti e permetteva
un loro perfetto allineamento.
LE IMBARCAZIONI
• Gli Egizi incominciarono a costruire
barche con fasci di canne di papiro.
Queste
leggere
imbarcazioni
consentivano di scendere rapidamente
il lungo corso del Nilo. Per risalirlo gli
Egizi pesarono di sfruttare il vento
proveniente dal Nord e inventarono la
prima vela quadrata.
• Per la mancanza di lunghe travi le loro
navi erano prive di chiglia, cioè di quello
scheletro di legno che serve a garantire
la solidità dello scafo nel senso della
lunghezza, eppure con queste fragili
imbarcazioni gli Egizi riuscirono a
navigare anche il Mar Rosso, che essi
collegarono al Nilo con un lungo canale
che consentiva di evitare i faticosi
percorsi terrestri.
LA FAMIGLIA
• Un figlio è accolto con gioia, ma se il neonato è
deforme, viene abbandonato: si pensa che sia colpito
dalla maledizione degli Dei. La madre si prende cura
dell’educazione dei figli piccoli, ma molto presto essi
devono aiutare nel lavoro dei campi e dell’officina.
Nelle famiglie ricche, i figli vanno al palazzo o al
tempio all’età di 5 o 6 anni. I
• Imparano a scrivere, leggere e contare. Nel giro di
qualche anno saranno scribi, architetti o giudici
• La famiglia non si limita ai genitori e ai figli. Spesso, si
accolgono anche i parenti prossimi: celibi ,vedove o
malati . Ognuno a modo suo sa rendersi utile in casa.
LE ABITAZIONI
• Nelle case ,a terra , i mobili sono rari :
sgabelli, tavoli , letti ,cassettoni. Le abitazioni
hanno un tetto piatto che serve da terrazzo.
E’ il posto preferito quando viene la sera ,tutti
vi si ritrovano per godere il fresco e ammirare
la bellezza del cielo stellato. Gli Egizi più
ricchi hanno un giardino e le mura delle loro
abitazioni sono ornate di pitture che
rappresentano spesso dei fiori.
LA RELIGIONE
• Gli Egizi sono i più religiosi di tutti i popoli; la vita
religiosa ha avuto un ruolo molto importante nella
loro civiltà.
• In origine la loro religione era fondata sul culto di
divinità
zoomorfe,
cioè
consisteva
nel
rappresentare figure con sembianze di animali.
• Gli archeologici hanno trovato cimiteri di tori,
sciacalli e montoni sepolti ordinatamente e avvolti
da bende di lino, segno di onoranze funebri perché
gli Egizi consideravano alcuni animali sacri.
DIVINITA’ ZOOMORFE
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I principali animali che adoravano erano:
Lo sciacallo (ANUBI)
Il toro (API)
Il gatto (ANIMALE INTOCCABILE)
Falco
Ippopotamo
Coccodrillo
• Famiglia divina: OSIRIDE,ISIDE e HORUS
IL NUOVO REGNO
• Religione monoteista (solo un dio) culto di
Aton
• Akhen-aton soppresse il culto di Amon,
fondò una nuova capitale, AKHENATON.
Il suo successore fu TUTANKAMON che
riportò la capitale a Tebe e ristabilì il culto
di Amon. Avanzarono gli Hittiti che si
scontrarono con Ramses II a Quadesh
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