I bambini e i libri. Come è cambiata la produzione di libri per bambini e ragazzi tra gli anni Ottanta e oggi Report di ricerca, 2008 a cura di: Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori Andamento della produzione di libri per bambini e ragazzi: 1987-2006 Valori in numero di titoli e in percentuale 2006/’98: +1,6% (media annua) 2.036 2.010 1.608 1.598 1.572 1.502 1.135 1.228 1.268 1.282 2.114 2.243 2.201 2.275 2.270 2.296 2.101 1.740 1.368 951 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 +141,4% 1997/’87: +8,2% (media annua) Andamento delle copie immesse nei canali di vendita: 1987-2006 Valori in numero di copie (.000) e in percentuale 2006 1990 Ristam pe, riedizioni; 28,5% Ristam pe, riedizioni; 43,1% Novità; 57,0% Novità; 71,5% 28.284 31.943 24.353 32.658 25.673 25.469 18.360 17.722 21.391 15.131 1990 1991 15.706 1992 15.360 1993 1994 +5,2% media annua 1995 1996 1997 Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Istat, Statistiche culturali 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 +84,3% 28.719 28.607 21.051 34.710 30.984 Produzione di libri per mille bambini: andamento 1980-2006* Valori in numero di titoli e per mille bambini (0-14) Scala: libri pubblicati per .000 bambini (0-14) 0,30 0,29 1980: 0,15 0,28 0,28 0,28 0,27 0,26 0,27 0,27 0,26 0,25 0,24 2002 2003 2004 libri per .000 bam bini in Italia Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber, Istat (GeoDemo) 2005 2006 Sintesi Secondo i dati Istat nel 2007 poco meno della metà dei bambini di 6-10 anni leggono almeno un libro non scolastico nei dodici mesi precedenti (46,8%). Il valore sale leggermente nella fascia di età successiva (11-14 anni), arrivando al 59,5%, per poi calare progressivamente al crescere dell’età, e dei processi scolari, di socializzazione, di multiconsumi tecnologici (media nazionale 43,1%; Fonte: Istat, Indagine Multiscopo, Aspetti della vita quotidiana, 2007). Circa la metà di bambini e ragazzi inseriti all’interno dei processi di scolarizzazione dell’obbligo e superiori, dichiara di non leggere alcun libro diverso da quelli di scuola: in proiezione li possiamo stimare in 3,1 milioni. Uno dei tratti principali che caratterizzerà la «qualità della lettura» in età adulta (il numero di libri letti) la ritroviamo – pur in fasce di età che presentano indici di lettura decisamente superiori a quelli medi della popolazione italiana – già in queste fasce di età. Non solo: più o meno della metà della popolazione infantile legge libri per svago e divertimento, ma di questi piccoli lettori la metà non arriva a leggerne più di tre all’anno (tra i 6-10 anni il 52,9% ne legge da 1 a 3; scende al 48,7% tra gli11-14enni; cala ulteriormente al 49,0% tra i 15-17enni; media nazionale 46,2%; Fonte: Istat 2007). In questo quadro la produzione di libri per l’infanzia è cresciuta in questi anni in modo significativo in termini di quantità: nel 1987 si pubblicavano 951 titoli, nel 1997 1740 (+8,2% in media annua), nel 2006 questo valore sfiora le 2.300 opere (2.296; (Fonte Liber, Biblioteca Gianni Rodari di Campi Bisenzio). Significa che bambini e ragazzi hanno oggi rispetto al passato una ben maggior possibilità di scegliere tra autori, generi, fasce di prezzo, formati di libri, storie raccontate, letterature, ecc. di quanto potevano avere nel passato. Nel 1980 l’editoria italiana pubblicava 0,15 nuovi titoli ogni mille bambini. Oggi questo valore è pressoché raddoppiato. Si vedono però due distinti periodi nel tempo, che coincidono più o meno con l’andamento della lettura infantile: una forte crescita (+8,2% in media) tra anni Ottanta e Novanta (recupero dei più gravi ritardi rispetto ai Paesi stranieri, ruolo svolto dalle biblioteche di pubblica lettura, avvio delle trasformazioni delle librerie), un drastico rallentamento tra ’98 e oggi (+1,6% di media). Il perimetro del mercato della lettura in Italia è bloccato a partire dalle fasce giovanili della popolazione. Editori / marchi di libri per bambini e ragazzi: 1987-2006 Valori in numero di editori / marchi e in percentuale +4,3% (media annua) +4,1% +25,8% (media annua) +40,9% +22,2% 90 Novità per editore 1987 10,6 112 125 122 119 127 124 125 129 124 155 158 166 167 180 183 195 103 106 110 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 11,0 11,6 11,5 11,4 10,9 12,3 13,5 12,6 12,7 13,9 15,8 16,2 13,5 14,1 13,2 12,5 12,5 12,3 11,8 Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber Editori / marchi con più di 20 novità pubblicate: 1987-2006 Valori in numero di editori / marchi e in percentuale 22 19 9 12 13 13 11,7% 12,3% 11,8% 14 18,0% 22 18,5% 19 21 24 24 24 19,2% 18,6% 19,4% 16,9% 15,2% 24 25 22 22 15,5% 15,8% 15,0% 24 23 13,3% 13,2% 13,3% 12,6% 12,5% 28 14,4% Editori che coprono il 50% delle novità pubblicate 10,0% 1987 10,6 1988 11,0 1989 11,6 1990 11,5 1991 11,4 1992 10,9 1993 12,3 Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber 1994 13,5 1995 12,6 1996 12,7 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 13,9 15,8 16,2 13,5 14,1 13,2 12,5 12,5 12,3 11,8 Editori/marchi con la maggiore produzione (2006) Valori in numero di editori / marchi e in percentuale A. Mondadori 261 Em m e edizioni 132 Fabbri 123 Giunti 116 Piem m e 115 76 De Agostini ragazzi 2006 69 EL 65 Dam i 61 Usborne La Coccinella 58 Salani 57 Larus Prim i 20 editori / m archi; 62,9% 50 W. Disney Italia 45 EdiBim bi IdeeAli 36 36 Einaudi ragazzi 35 Edicart 35 Ape 33 Mursia San Paolo 32 31 Nord Sud 29 Buena Vista 25 White star 25 F.C. Panini Editoriale Scienza 23 21 Crealibri 21 Hobby&Work 21 Lapis 20 Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber Altri; 37,1% Ripartizione della produzione tra «fiction» e «non fiction» Valori in numero di titoli e in percentuale Fiction: +33,2% Non Fiction: +33,6% Fiction: +63,1% Non Fiction: +78,1% Fiction: +9,3% Non Fiction: +6,5% 23,7% 22,1% 26,2% 23,8% 28,4% 27,3% 29,6% 28,1% 28,1% 26,9% 25,7% 24,2% 24,6% 25,4% 25,9% 22,9% 21,6% 24,1% 24,0% 25,0% 76,3% 77,9% 73,8% 76,2% 71,6% 72,7% 70,4% 71,9% 71,9% 73,1% 74,3% 75,8% 75,4% 74,6% 76,1% 77,1% 78,4% 75,9% 76,0% 75,0% 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 Fiction 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Non Fiction Fiction 725 884 906 966 918 994 1.057 1.157 1.149 1.149 1.293 1.543 1.515 1.576 1.663 1.697 1.647 1.726 1.725 1.723 Non fiction 226 251 322 302 364 374 445 451 449 423 447 493 495 538 580 504 454 549 545 573 Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber Sintesi In un mercato il cui perimetro complessivo non ha subito cambiamenti paragonabili a quelli che sono avvenuti in altri ambiti del consumo infantile e giovanile anche di tipo «culturale» (sono 3,638 milioni i lettori nel 2007 tra 6-17enni; nel 1995 erano 3,790 milioni. Fonte: Istat, indagine quinquennale su mass media letture e linguaggio), le case editrici hanno aumentato e articolato la loro offerta per rispondere a nuovi bisogni di lettura del bambino, per adeguarsi ai suoi linguaggi e ai modi in cui si relaziona con altri media e informazioni. È aumentato il numero di editori che hanno avviato collane, titoli, generi per esplorare fasce di età (tipicamente quelle pre-scolari e quelle dei «giovani adulti»), interessi, bisogni di lettura provenienti dal genitore ma sempre più spesso da parte di un bambino e un ragazzo che si rende autonomo nelle sue scelte di lettura/acquisto, con un suo budget di spesa, che entra in librerie che hanno adeguato il loro layout e la loro organizzazione degli spazi commerciali a una nuova tipologia di «cliente» (sedute, cuscini, aree di animazione, ecc.): da 90 editori/marchi presenti sul mercato (con una collana) nel 1987 si è passati a 110 nel 1990 a 155 nel 2000, a 195 nel 2006. Un processo che indica una forte propensione alla diversificazione dell’offerta dei cataloghi di editori grandi e piccoli magari nati come non «specializzati» in questo settore, di ricerca di nuovi autori, grafici, illustratori, disegnatori, ecc. «Fiction» per generi (2006) Valori in numero di titoli e in percentuale 393 Albi illustrati 22,8% 381 Libri gioco 22,1% 704 Narrativa 40,9% 166 Fiabe, favole, leggende 9,6% 47 Filastrocche, teatro 2,7% 27 1,6% Fum etti 5 Libri gam es 0,3% Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber «Non fiction» per generi (2006) Valori in numero di titoli e in percentuale 83 14,5% Geografia e storia 150 26,2% Giochi, hobby, tem po libero Arte e spettacolo 39 6,8% 116 20,2% Natura 60 10,5% Scienza e tecnologia 49 Religione Pensiero e società Enciclopedie e linguaggio Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber 8,6% 61 10,6% 15 2,6% Materiali allegati ai libri per bambini e ragazzi: 1990-2006 Valori in numero di titoli e in percentuale 1990 Senza; 94,3% 8,3% Giochi e kit 45,6% 41,7% Audiocassette 9,7% 7,2% Opuscoli Cd rom 3,8% Manifesti 4,2% 2,5% Fustellati 1,4% Adesivi Vhs 7,6% Altro 2006 23,6% 8,9% Senza; 89,7% 2,8% Cd m usicali Cartam odelli Con allegati; 5,7% 17,7% 4,2% 2,5% 8,3% Con allegati; 10,3% +229,2% 1990 Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber 2006 Sintesi Il 75% dei titoli pubblicati sono racconti, fiabe, filastrocche, ecc. Con una sostanziale stabilità nella composizione complessiva dell’offerta tra 1987 e 2006. La produzione di «fiction» tra 2000 e 2006 è cresciuta del 9,3%, quella fatta di libri per imparare, albi illustrati di geografia, natura, storia, lingue straniere, ecc. del 6,5%. Anche in questo si scorge un effetto delle politiche di sviluppo e di sostegno alla lettura che non puntano a trasmettere accanto (e successivamente) al «piacere di leggere», anche la consapevolezza che il libro è uno strumento che contiene informazioni e contenuti: ciò che rappresenta una parte dei comportamenti della «lettura adulta». «Fiction» e «non fiction» per Paese d’origine Valori in numero di titoli e in percentuale Italia 53,5% Estero 46,5% Italia 47,5% Estero 52,5% 2.036 1.268 1.282 1.368 1.502 1.608 678 590 1990 640 1991 2.101 Estero 53,5% 2.275 2.270 2.296 1.740 822 680 642 2.201 46,5% 1.598 1.572 1.121 685 2.010 2.243 2.114 Italia 883 863 715 745 841 731 1.110 1.080 1.191 1.175 906 834 915 930 1.004 1.052 1.026 1.062 1.170 1.188 1.228 1.039 1.105 1.082 1.068 683 1992 1993 1994 1995 1996 Italia Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber 1997 1998 1999 2000 Estero (Traduzioni) 2001 Totale 2000/’90 2006/’00 Italia +48,1% +6,4% Estero +88,1% +10,6% Totale +66,7% +8,6% 2002 2003 2004 2005 2006 «Fiction» per Paese d’origine Valori in numero di titoli e in percentuale Italia 57,6% Estero 42,4% Italia 45,9% Italia 46,7% Estero 54,1% Estero 53,3% 859 834 852 904 930 873 911 899 815 826 686 653 556 410 1990 514 404 1991 673 646 638 528 684 607 466 1992 503 484 724 681 759 767 774 918 805 511 404 1993 1994 1995 1996 1997 Italia Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber 1998 1999 2000 Estero (Traduzioni) 2000/’90 2006/’00 Italia +30,2% +11,2% Estero +107,8% +7,7% 2001 2002 2003 2004 2005 2006 «Non fiction» per Paese d’origine Valori in numero di titoli e in percentuale Italia 40,4% Estero 59,6% 262 237 261 180 217 212 190 157 122 1990 52,0% Estero 48,0% 280 276 238 Italia 260 246 220 220 227 203 231 293 258 249 265 Italia 45,9% Estero 54,1% 290 289 310 263 287 259 256 244 189 169 126 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 Italia Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber 1998 1999 2000 Estero (Traduzioni) 2000/’90 2006/’00 Italia +129,5% -6,1% Estero +43,3% +20,2% 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Ripartizione della produzione per Paese Valori in numero di titoli e in percentuale 1990 2006 Italia; 46,5% Area di lingua inglese; 27,3% Italia; 53,4% Francia; 9,7% Germ ania; 3,2% Altri Paesi non UE; 2,2% Altri Paesi non UE; 2,6% Altri Paesi UE; 3,1% Altri Paesi UE; 4,2% Area di lingua inglese; 34,7% Germ ania; 4,3% 1990 2000 2006 Italia 678 1.004 1.068 Area di lingua inglese 346 705 796 Francia 123 166 201 Germania 40 94 98 Altri Paesi UE 53 79 71 Altri Paesi non UE 28 66 62 1.268 2.114 2.296 Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber Francia; 8,8% Andamento dell’import ed export di diritti di libri per bambini e ragazzi Valori in numero di titoli e in percentuale % +2,7 1.218 1.252 1.102 % +0,8 1.170 1.228 1.082 % +22,9 % +51,9 680 738 799 907 892 486 2001 2002 2003 Im port 2004 2005 2006 Export (vendita) Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Doixa-Ice per il periodo 2001-2003; Liber per le stime relative agli anni 2004, 2005 e 2006. Sintesi La crescita dell’offerta, l’ampliamento e l’articolazione dei cataloghi per generi, linguaggi, fasce di età e di prezzo, ecc. è avvenuta (e continua ad avvenire) attraverso un significativo ricorso all’acquisto di diritti da editori stranieri. Una tendenza che contraddistingue tutta l’editoria italiana, anche se negli ultimi anni si iniziano ad avvertire segnali in controtendenza. Nel 1990 il 53,5% dei titoli pubblicati (1.268) erano di autori e illustratori italiani, nel 2006 il rapporto si è sostanzialmente capovolto. Da un lato questa tendenza testimonia la curiosità delle case editrici – soprattutto quelle piccole e medie – di alcune collane di cercare e proporre ai loro lettori il meglio di quanto si viene a pubblicare a livello mondiale: nuovi linguaggi figurativi, storie, personaggi linguaggi appartenenti ad altre culture (magari di cui il bambino sente parlare o si pone in relazione nel mondo della scuola o delle sue relazioni sociali). Dall’altra – soprattutto per le piccole dimensioni che caratterizza il tessuto produttivo di gran parte delle case editrici che operano nel settore del libro per ragazzi – lascia intravedere le opportunità non sfruttate di proporre su mercati stranieri titoli di autori e illustratori italiani. Si continuano ad acquistare diritti di edizione da editori stranieri (soprattutto dall’area di lingua inglese che tra 1990 e 2006 passa dal 27,3% al 34,7%), ma la vendita all’estero di diritti di libri per bambini cresce più di quanto compriamo. Tra 2001 e 2006 (stima Aie su dati Doxa-Ice): l’acquisto di diritti passa da 1.252 titoli a 1.228 (-2%) la vendita di titoli italiani a editori stranieri, cresce dell’87%: erano 486 titoli nel 2001 salgono a 738 nel 2003 e stimiamo che nel 2006 sfiorino i mille titoli. Ripartizione della produzione per fasce di età Valori in numero di titoli e in percentuale 0-7 >8 0-7 52,6% 0-7 50,7% >8 47,4% >8 55,7% 44,0% 56,0% 1.502 1.368 1.268 1.282 1.135 1.228 951 551 533 584 418 1987 1988 644 584 1989 667 652 601 630 1990 1991 635 1992 592 1993 956 652 1994 904 694 1995 0-7 anni 1.031 1.071 812 760 1996 925 815 1997 925 1998 > 8 anni 979 1999 1.203 1.107 1.132 1.043 2000 2001 Totale 1990/’87 2000/’90 2006/’00 0-7 anni +59,7% +60,6% +19,4% Oltre 8 anni +12,8% +73,5% -2,5% Totale +33,3% +66,7% +8,6% Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber >8 44,3% 1.608 1.598 1.572 1.111 910 733 55,7% 2.275 2.270 2.243 2.201 2.296 2.101 2.114 2.010 1.740 2.036 0-7 1.040 1.094 969 2002 2003 1.244 1.279 1.267 1.031 2004 2005 1.017 1.003 2006 «Fiction» per fascia di età Valori in numero di titoli e in percentuale 0-7 51,7% >8 48,3% 0-7 58,5% 0-7 57,2% 0-7 59,7% >8 41,5% >8 42,8% >8 40,3% 959 901 897 997 1.005 1.031 1.028 925 930 799 524 500 565 535 525 593 375 350 1987 600 557 360 1988 406 1989 469 401 1990 464 578 772 621 571 584 528 618 675 666 717 721 694 695 494 383 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 0-7 anni 1998 1999 2000 2001 > 8 anni 1990/’87 2000/’90 2006/’00 0-7 anni +50,6% +59,5% +14,1% Oltre 8 anni +14,6% +68,3% +3,0% Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber 2002 2003 2004 2005 2006 «Non fiction» per fascia di età Valori in numero di titoli e in percentuale 0-7 19,1% >8 81,0% 0-7 33,8% 0-7 31,6% 0-7 43,8% >8 66,2% >8 68,4% >8 56,2% 356 341 321 317 333 264 361 374 368 284 322 247 238 251 183 239 206 170 1987 322 252 200 191 43 309 310 60 1988 84 1989 102 1990 117 1991 110 1992 128 1993 116 95 1994 1995 139 1996 126 1997 0-7 anni 0-7 anni Oltre 8 anni Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber 152 1998 182 236 202 134 1999 2000 2001 > 8 anni 1990/’87 2000/’90 2006/’00 +137,2% +66,7% +47,6% +9,3% +84,0\% -12,5% 2002 2003 2004 2005 2006 Sintesi La crescita dell’offerta è avvenuta in questi ultimi anni più in direzione delle fasce pre-scolari o della prima infanzia (0-7 anni) con un +19,4% tra 2000 e 2006, che verso quelle più grandicelle dove addirittura riscontriamo un segno negativo (2,5%). Un segno negativo dovuto soprattutto alla forte riduzione dell’offerta nell’area della «non fiction» (-12,5%). Le ragioni vanno individuate in due ordini di fattori: 1. La crescente consapevolezza delle case editrici che l’abitudine alla lettura, il rapporto con il libro, si forma nella primissima infanzia, e che questo segmento (soprattutto quello 3-5 anni) rispetto ad altre grandi editorie europee era quello più sguarnito di un’offerta ampia, di qualità, ricca, articolata per generi, prodotti, linguaggi, ecc. 2. La primissima infanzia presenta ancora minori fattori concorrenziali – in assenza soprattutto di incisive politiche e iniziative coordinate di promozione della lettura che non siano demandate a soggetti locali o al libero volontariato di editori, biblioteche, insegnanti, scuole e librerie – rispetto ad altri modi in cui il bambino e il ragazzo (la Net-generation) si trova oggi a organizzare la sua socializzazione del tempo e delle relazioni, oppure usare tecnologie (telefonia mobile, Internet, motori di ricerca, videogiochi, «le nuove televisioni», ecc.) per accedere con un approccio multi-tasking a contenuti informativi e di svago. Conclusioni Conclusioni Come i loro genitori i bambini italiani leggono meno rispetto ai loro coetanei europei. Anche se non c’è un’uniformità statistica sulla lettura (fasce di età, definizione di lettura, ecc.) in Italia legge il 46,8% dei bambini di 6-10 anni (Fonte: Istat, 2007); in Spagna tra «lector frequente» (41,2%) e «lector ocasional» (16,8%) si arriva già oggi al 58,0% (Fonte: Féderacion de Gremios de editores de España, 2007). Questo si traduce in almeno tre aspetti che riguardano la filiera editoriale nel suo complesso: 1. La minor lettura, la minor disponibilità di libri in casa sono fattori direttamente collegati con i risultati scolastici e quindi con la capacità del sistema Paese di competere – attraverso il suo capitale umano - a livello internazionale con le altre economie: l’Indagine Pisa mostra come i ragazzi italiani che possono usufruire in casa di una sia pur piccola biblioteca (>50 libri) registrano una performance di circa 15 punti superiore a quella dei loro coetanei che hanno la sfortuna di abitare in una casa del tutto priva di libri. 2. Il mercato domestico della lettura infantile («trade ragazzi»: 128,8 milioni di euro) fa sì che quello italiano sia la metà di quello spagnolo (oltre 250 milioni di euro), quasi un terzo di quello tedesco (435 milioni di euro) e di quello francese (circa 500 milioni di euro), ecc. 3. I bambini e i ragazzi italiani hanno a loro disposizione un’offerta che in questi anni è certamente cresciuta e si è articolata per generi, linguaggi, formati, fasce di prezzo, fasce di età, ecc. ma che comunque è meno della metà di quella spagnola (che ha però un mercato extradomestico) e poco meno di un quinto di quella francese (Fonte: Ministerio de cultura, per Spagna, Syndicat national de l’Edition per Francia). Senza il riconoscimento del ruolo che la promozione della lettura deve avere essenzialmente verso le fasce della popolazione giovanile (in termini di risorse economiche per lo sviluppo delle collezioni nelle biblioteche di pubblica lettura, di apertura di biblioteche in comuni che ne sono prive, di sviluppo di un moderno sistema di biblioteche scolastiche, ecc.) questi fattori di criticità per la filiera editoriale e per la crescita del Paese (Stati generali dell’editoria, Investire per crescere, Roma, settembre 2006, pp. 13-27) difficilmente potranno venire rimossi.