LANDSCHAFTSPLANUNG PIANIFICAZIONE PAESAGGISTICA Amt für Landschaftsökologie – Ufficio ecologia del paesaggio Planverfasser / redattore del piano: Dr. Georg Praxmarer Tel: 0471/417738, Fax: 0471/417749, e-mail: [email protected] www.provinz.bz.it/natur www.provinz.bz.it/natur/landdaten Autonome Provinz Bozen - Südtirol Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige 2 Relazione illustrativa 1. Punto di partenza ed obiettivi 3 2. Descrizione del territorio 4 3. Misure di tutela 6 Zone di tutela paesaggistica: Zone di rispetto ................................................................. 6 Zona di tutela paesaggistica „Monzoccolo“...................................................................... 7 Zona agricola di interesse paesaggistico ......................................................................... 7 Paesaggio naturale........................................................................................................... 8 Biotopi ............................................................................................................................... 9 Monumenti naturali ......................................................................................................... 10 Tutela degli alberi ........................................................................................................... 11 Arbusti, muri a secco, vie lastricate ed altri percorsi di interesse storico-culturale ....... 12 Zone di tutela archeologica ............................................................................................ 12 4. Sviluppo e cura del paesaggio 13 I vincoli paesaggistici non bastano................................................................................. 13 Linee guida natura e paesaggio in Alto Adige ............................................................... 13 Progetto di sviluppo paesaggistico per il Comune ......................................................... 16 Partecipazione dei cittadini ed informazione.................................................................. 16 Misure di promozione ..................................................................................................... 16 AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio Autonome Provinz Bozen - Südtirol Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige 1. Punto di partenza ed obiettivi Con decreto del presidente della giunta provinciale del 9 settembre 1981, n. 99/V/LS è entrato in vigore il piano paesaggistico del “Monzoccolo”, ormai quasi 25 anni fa. Il piano copriva gran parte delle superfici comunali di San Genesio, Meltina e Verano e parti di Terlano e Avelengo. Inoltre nel lavoro di tutela della natura e del paesaggio a livello provinciale si sono avuti nuovi impulsi attraverso l’emanazione del piano di settore LEROP linee giuda natura e paesaggio in Alto Adige con il quale sono stati definiti nuovi contenuti per la pianificazione paesaggistica. 25 anni di piano paesaggistico del „Monzoccolo” L’obiettivo del piano paesaggistico sovracomunale è stato quello di conservare il tradizionale paesaggio contadino del Monzoccolo e soprattutto i prati alberati con larice sul Salto e sul Monte di Meltina. Inoltre con il piano paesaggistico sono stati individuati dei biotopi e monumenti naturali ed è stato previsto un regolamento restrittivo per la circolazione veicolare per paesaggi particolarmente sensibili nonché la tutela di costruzioni di interesse storico, tra i quali soprattutto fienili con i tetti tradizionali in paglia. Dopo 25 anni si può verificare il successo dello strumento piano paesaggistico, anche se non tutti gli obiettivi sono stati raggiunti. Proprio il numero dei fienile con tetto di paglia ha avuto un forte calo, nonostante l’apposita normativa di tutela, d’altronde è stato possibile di mantenere il meraviglioso paesaggio di montagna, senza danneggiamenti eccessivi, il che trova anche l’appoggio nella popolazione dei comuni interessati e limitrofi. Individuazioni Rispetto al piano paesaggistico sovracomunale del 1981, i vincoli paesaggistici vengono in parte modificati, sia per quanto riguarda i confini che per le norme di tutela. Cosi al posto della zona di rispetto del Monzoccolo viene individuato una zona di tutela paesaggistica dello stesso nome, mentre nel resto del territorio comunale è prevista soltanto la tutela di superfici piccole. Nelle zone di rispetto è previsto un divieto assoluto per la costruzione di edifici, d’altra parte per gli altri progetti situati in queste aree non è più previsto l’obbligo generale di autorizzazione da parte dell’autorità provinciale per la tutela del paesaggio. Piano paesaggistico comunale Nel frattempo si sono fortemente modificate le disposizioni generali, i criteri di pianificazione, il piano urbanistico comunale nonché le esigenze della tutela ambientale e del paesaggio, perciò è sembrato opportuno in accordo con il comune stesso la rielaborazione del piano. Per motivi amministrativi e su richiesta dei comuni il piano sovracomunale è stato sostituito con un proprio piano paesaggistico per ogni comune. AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft Al centro del presente piano si trova l’individuazione della zona di tutela paesaggistica „Monzoccolo“, che si estende nei comuni di San Genesio, Meltina, Verano e Val Sarentino integrando nella parte centrale i pascoli alberati a larice tra il Salto ed il Monte di Meltina. Verso est verranno integrati i prati del Dossonero e Putzen, mentre a nordovest si estende fino alla Malga Leadner ed al Giogo dei Prati. Come già stabilito in altri piani paesaggistici sono escluse dai vincoli paesaggistici le zone edilizie e quelle per infrastrutture e insediamenti produttivi. A causa di varie modifiche al piano urbanistico comunale queste zone sono sottoposte ad essenziali cambiamenti. Il presente piano paesaggistico dovrebbe tenere conto di questa situazione. UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio 3 Autonome Provinz Bozen - Südtirol Sviluppo e cura paesaggistica Completamente nuova è nella parte conclusiva della presente relazione il capitolo riguardante varie considerazioni in materia di sviluppo e cura del paesaggio. Oggi un atteggiamento sostenibile verso la natura ed il paesaggio non implica solo dei vincoli, ma anche la cura di paesaggi culturali preziosi e misure di rivitalizzazione di paesaggi impoveriti. È dunque di importanza fondamentale tenere conto delle tendenze di sviluppo paesaggistico a livello locale. Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Con l’ausilio di linee guida e progetti di sviluppo paesaggistico comunali si possono segnalare sviluppi negativi e definire contromisure. Ma è importante anche individuare e promuovere le tendenze positive. Le “Linee guida natura e paesaggio in Alto Adige”, con la loro attenta analisi della situazione paesaggistica dell’Alto Adige e le numerose proposte di misure atte a pilotare lo sviluppo paesaggistico, rappresentano una base importante per il lavoro di tutela paesaggistica nel Comune. 2. Descrizione del territorio Il comune di San Genesio si trova a nord di Bolzano sull’altopiano del Monzoccolo. Il territorio comunale si estende dai pendii a sud nei pressi di Cologna verso il capoluogo che è situato ad un’altitudine media di quasi 1100 m, e continua lungo il e la frazione di Valas fino al Giovo di San Genesio sopra il quale si raggiunge una quota di ca. 1800 m s.l.m.. Verso est il territorio comunale si estende fino nella gola della Val Sarentino integrando le aree della frazioni di Avigna. Lo sottofondo geologico viene formato dal porfido quarzifero che emerge in modo ripido dalla Val d’Adige formando i dossi di Montalto sopra Cologna ed il Dossonero sopra Avigna, nonché altre alture nella Al di sotto del maso Wieser le acque hanno eroso fossati profondi e scanalature ripide nel materiale morenico depositato; la zona di erosione rossa della „Wieser Lahn“ con i sui piramidi di terra è ben visibile anche da lontano. AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft zona interessata; in più si trovano tuffi vulcanici di porfidi e porfiriti a falda. A nord di San Genesio sono depositati su questo zoccolo in porfido falde di arenaria della Val Gardena e marne calcaree del trias Werfeniano che a nordovest del capoluogo si possono osservare nella zona erosiva della “Locher Leck” e che coprono il dosso piuttosto pianeggiante del Salto che prosegue a nord verso il Monte di Meltina. Durante l’epoca glaciale le valli laterali sono stati riempiti di depositi morenici, i resti di queste morene si possono osservare nella zona erosiva sotto il maso Wieser a Montoppio, anche in altre valli si trovano dispersi dei piramidi di terra che sono stati erosi dal conglomerato di origine glaciale. Le precipitazioni raggiungono a San Genesio una media annuale di 830 mm, dei quali ca. un terzo è invernale mentre la gran parte proviene dalla piogge estive. La temperatura media annuale nel capoluogo sta poco sopra gli 8°C, con massime estive oltre i 30°C e minime invernali che possono scendere anche sotto i -20°C. Per causa dell’esposizione orientata a sud i pendii che emergono sopra Bolzano nell’inverno hanno un clima dolce, mentre in estate tende verso il caldo e arido. Nelle zone superiori del Salto e del Dossonero le temperature naturalmente scendono con la quota e reciprocamente le precipitazioni aumentano. UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio 4 Autonome Provinz Bozen - Südtirol Viste le varie condizioni climatiche e geologiche sembra ovvio che anche la vegetazione della zona rappresenta un’alta variabilità. Nelle zone inferiori sui pendii sopra Bolzano e della Val d’Adige c’e la dominanza di una flora submediterranea con roverella, ornello e carpino nero, su terreni poco profondi e rocciosi si trovano anche prati aridi di mediocre estensione. Salendo nella quota la vegetazione termofila viene sostituita da boschi promiscui con aghifoglie e latifoglie ai quali s’associa anche il castagno, che nelle parti di Cologna e Avigna spesso viene coltivato formando in parte meravigliosi castagneti. Sui pendii esposti al sole si trovano comunque boschi con pino silvestre al quale s’associa anche il rovere, mentre nelle zone ombreggiate si possono trovare faggi ed abete rosso e bianco, nonché i rappresentanti dei boschi di forra. Con la quota aumenta il numero delle abeti rossi e naturalmente del larice, che può essere definito l’albero simbolo del Monzoccolo e che forma i meravigliosi prati e pascoli alberati sull’altopiano dello Salto e sui prati del Dossonero. Boschi promiscui e con faggio producono un clima assai piacevole che soprattutto durante i caldi periodi estivi invita alle escursioni. AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Gli insediamenti si trovano tutti nella fascia tra 800 e 1400 m s.l.m.; oltre al capoluogo di San Genesio che negli ultimi anni è cresciuto fortemente esistono i due villaggi di Avigna e Valas nonché i paesetti di Cologna di sotto e di sopra e Montoppio. Le altre superficie sono caratterizzate da masi sparsi con le superfici ad uso agricolo in adiacenza. Nelle parti inferiori dei pendii ripidi delle zone di Cologna di sotto e Avigna i tratti pianeggianti vengono coltivati solitamente con uva e frutta, accanto ai quali anche le castagne raggiungono un’importanza economica. Dove l’inclinazione aumenta e nelle forre si trovano i boschi, inoltre nelle ultime si possono scoprire anche delle cascate lungo i quali i torrenti superano i dislivelli del terreno. Le superfici di media ed alta quota si presentano sotto l’aspetto paesaggistico come vasta zona boschiva nei quali si inseriscono le zone insediative intorno a San Genesio, Valas, Montoppio e Cologna di sopra nonché masi singoli e raggruppati con le loro superficie ad uso agricolo. I prati ed i pascoli vengono sfruttati per l’allevamento di bestiame, da questa attività contadina risultano anche i meravigliosi prati alberati con larice sullo Salto e sul Dossonero che oggigiorno sono simbolo del Monzoccolo. L’alberatura sparsa con il larice oltre al prelievo di legname rende possibile lo sfruttamento del terreno come prato oppure pascolo ed in più offre un splendido immagine paesaggistico che soprattutto nel periodo autunnale con le foglie colorate attrae un grande pubblico di escursionisti dalla vicina agglomerazione bolzanina. Vista la posizione sull’altopiano in mezzo alle bellissime montagne sudtirolesi San Genesio ed il Salto offrono oltre le meraviglie paesaggistiche anche una splendida visuale sulle alture circostanti, dalle Monti delle Dolomiti fino ai ghiacciai nelle zone settentrionale e occidentali della provincia. Rimane l’impressione di stare su un podio che offre una visuale in tutte le direzioni. UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio 5 Autonome Provinz Bozen - Südtirol Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige 3. Misure di tutela Zone di tutela Zone di rispetto paesaggistica: L’individuazione di zone di rispetto per superfici di un particolare pregio paesaggistico dovrebbe contribuire di proteggere alcune zone prescelte dall’edificazione e dalla disgregazione urbana; nel restante territorio comunale gli insediamenti urbani si possono comunque sviluppare. Le zone di rispetto si trovano nei dintorni di edifici preziosi da un punto di vista storicoculturale o di ampie contrade, che riguardano paesaggi inedificati di ampio respiro, la cui tipologia intatta ha valore sovracomunale. La coltivazione delle aree agricole (inclusi i cambi di coltura) in queste zone di tutela paesaggistica non è soggetta ad ulteriori limitazioni. Le zone protette proposte rivestono una notevole importanza per l’agricoltura, in quanto viene vietata l’edificazione di preziosi fondi coltivati. Attraverso l’individuazione dell’area come zona di tutela paesaggistica si sottolinea inoltre la priorità dell’utilizzo agricolo del territorio rispetto ad altre destinazioni d’uso. Vengono definite le seguenti zone: 1. Al di sotto del capoluogo si estendono prati inedificati fino alla strada provinciale ed in parte proseguono anche a sud di questa. Un’edificazione incontrollata di queste superfici comprometterebbe l’immagine del paese compatto e quindi è da evitare sotto l’aspetto paesaggistico. 2. I frutteti sotto la trattoria Messner a Cologna permettono la visuale libera sulla chiesetta S. Martino e di conseguenza danno a questo luogo un particolare pregio paesaggistico. 3. Le superfici agricole davanti al maso Noafer a Cologna di sotto si estendono quasi fino alla rovina di Greifenstein; le superfici sono situati in una conca sopra la quale si può contemplare uno dei più belli castagneti dei dintorni di Bolzano. 4. La chiesa di Avigna si trova leggermente a disparte dal villaggio su un dorso che si sporge verso la Val Sarentina. La stradina di collegamento è accompagnata da una fila di alberi, sotto la quale si estendono belli prati a sfalcio, strutturati da siepi che sottolineano l’immagine paesaggistico incoronato dalla chiesa. 5. Il pendio inedificato sotto la chiesa di Valas sotto l’aspetto paesaggistico è prezioso per la presenza di siepi boschetti; inoltre rende visibile l’integrazione del paese nel ambiente paesaggistico. 6. La località di Campitello si trova in mezzo a prati da sfalcio ad uso agricolo; la struttura compatta degli edifici con la cappella e la casa di villeggiatura è da conservare; per questo verrà evitata l’edificazione dei prati sottostanti. Con l’individuazione della zona di rispetto viene salvaguardato come paesaggio prezioso l’area libera attorno alla chiesa S. Nicolò a Avigna. AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio 6 Autonome Provinz Bozen - Südtirol Zona di tutela „Monzoccolo“ paesaggistica Le superfici di quota elevata dell’altopiano del Monzoccolo rappresentano un interesse sovracomunale come meta frequentata da un alto numero di escursionisti. Meravigliosi prati e pascoli alberati con larice, boschi e prati da sfalcio formano un paesaggio di alto pregio in tutte le stagioni che si offre per gite e passeggiate piacevoli. Il paesaggio dolce e pianeggiante con poche salite rappresenta la base per un’importante zona ricreativa per le agglomerazioni urbane della Val d’Adige e per il turismo locale. Con l’individuazione di una zona di tutela paesaggistica dovrebbe essere garantita la conservazione di queste superfici magnifici anche per le future generazioni. Per la sua caratteristica di albero leggero e luminoso con aghi morbidi e facilmente decomponibili il larice rappresenta l’albero tipico dei prati e pascoli alberati, in più favorisce con le sue radici profonde un’equilibrata circolazioni delle sostanze nutritive nonché del approvvigionamento idrico. Per questo motivo è stata riconfermata l’individuazione della già espressa nel piano paesaggistico del 1981 creando una zona di tutela paesaggistica a livello sovracomunale. Nel territorio di San Genesio questa zona si estende dal Salto verso nord, passando sopra Valas la strada per Meltina per continuare successivamente nelle zone settentrionali del Jenesiener Jöchl e del Dossonero. Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige 7 La tutela paesaggistica prevede delle restrizioni relative la costruzione e l’ampliamento di edifici, per evitare l’aumento nascosto delle case da villeggiatura; inoltre i miglioramenti fondiari e gli spianamenti sono eseguibili per superfici ridotte nel modo di rendere possibile la lavorazione meccanica delle superfici vietando però nello stesso momento spianamenti vasti ed eccessivi. L’utilizzazione forestale è consentita anche per il futuro con metodi naturali per favorire la coltivazione di alberi adattati alla zona. Per garantire il mantenimento dei prati a larice il prelievo di alberi nonché l’estirpazione di ceppaie sono legati alla presenza di sufficiente rinnovazione del larice stesso. Inoltre il piano prevede per la zona di tutela paesaggistica „Monzoccolo“ un regolamento della circolazione veicolare con un generale divieto di traffico nella zona, tranne sulla strada pubblica tra Valas e Meltina e la strada d’accesso Hauser-Saltner. Per i gestori di terreni agricoli ed i proprietari fondiari sono previste delle autorizzazioni in base alla L.P. del 8 maggio 1990. Zona agricola paesaggistico di interesse I terreni agricoli con i masi caratteristici, edificati secondo le tipiche tecniche di costruzione locali, sono una componente importante della tipologia paesaggistica esistente. Rappresentano un paesaggio modificato dall’attività umana nel corso del tempo e per questo sono un’espressione della tradizione storico-culturale della zona. L’individuazione come zona agricola di interesse paesaggistico persegue l’obiettivo di garantire – senza limitare l’attività agricola – un inserimento armonico delle costruzioni e dei interventi ammessi secondo la legge urbanistica ed un loro adattamento alla struttura paesaggistica ed insediativa esistente. L’autorizzazione di tutela paesaggistica viene generalmente concessa dal sindaco. Quando in autunno i larici cambiano il colore salta nell’occhio la bellezza e pregevolezza paesaggistica dei prati e pascoli alberati del Salto. AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio Autonome Provinz Bozen - Südtirol Paesaggio naturale Il bosco ed i castagneti, i prati e pascoli alberati, il verde alpino e pascoli, la zona rocciosa, le siepi ed arbusti nonché le zone paludose e le acque vengono classificati come paesaggio naturale. Sono di particolare importanza dal punto di vista della tutela paesaggistica ed ambientale, sia come fattore determinante per la protezione ed il microclima, sia perché formano un habitat ideale per tutta una serie di specie animali tipiche e sono parte integrante fondamentale della struttura della zona, del suo equilibrio ecologico e della sua funzione ricreativa. In generale, per garantire a queste superfici uno sviluppo sostenibile, sono sufficienti gli strumenti urbanistici, nonché la legislazione vigente in materia forestale. Sono stati individuati fra altro anche i belli castagneti che nonostante un’estensione su poche superfici danno un particolare valore al paesaggio e ospitano inoltre notevoli esemplari singolari. Una fauna caratteristica, in gran parte ritirati (picchi, uccelli che covano in caverne e altri) trova un habitat adeguato nei vecchi alberi. Oggi i castagneti sono spesso in uno stato di abbandono. Sono invasi da altre specie arboree che restringono lo spazio necessario ai castagni e rappresentano per questi ultimi una concorrenza inconsueta. Inoltre c’è una malattia causata da un fungo, il cosiddetto cancro del castagno, che mette in pericolo i castagni. In molti I castagneti vecchi non sono soltanto interessanti dall’aspetto ecologico ma hanno anche un alto valore paesaggistico per l’alberatura leggera che ombreggia i terreni sottostanti erbosi. AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige castagneti, quindi, sarebbero urgentemente necessarie opportune cure colturali, tra cui diradamenti, sostituzione delle piante morte con piante giovani e nel caso di esemplari particolarmente belli ed imponenti si potrebbero eseguire anche degli interventi dendrochirurgici. Per questi lavori di cura l’amministrazione provinciale concede contributi. Nel territorio comunale di San Genesio i castagni si trovano esclusivamente nelle zona inferiori, esposte verso sud tra le frazioni di Cologna e Avigna, dove ricevono un’importanza economica nell’ambito della tradizione del “Törggelen” con le castagne arrostite. In quelle zone crescono ai limiti dei boschi in adiacenza alle superfici agricole. Sono stati definiti castagneti però soltanto le superfici con alberatura leggera e di una certa età, le altre aree sono state integrate nel bosco. Anche le superfici definite a livello cartografico come prati e pascoli alberati rientrano nella categoria Paesaggio naturale. La rada presenza di alberi non comporta solo un arricchimento per il quadro paesaggistico, variandolo, ma protegge questi terreni anche dall’inaridimento: migliora il microclima riparandolo dai venti, impedisce la dispersione della neve, chiude con l’apparato radicale profondo degli alberi il ciclo delle sostanze nutritive e filtra un po’ i raggi del sole. Ne conseguono migliori condizioni di crescita per l’erba. Fondamentalmente l’utilizzazione forestale deve essere limitata alla crescita naturale e si deve provvedere alla rinnovazione degli alberi. Laddove si denota una certa preponderanza dell’ abete rosso, questo dovrebbe essere tagliato più degli altri alberi. Infatti, l’abete rosso può soppiantare le altre specie arboree e provocare oltre ad un’uniformazione del quadro paesaggistico anche danni considerevoli all’utilizzazione agricola. Come albero a radici superficiali influisce su un’area piuttosto estesa sulla crescita dell’erba, perde aghi più difficilmente decomponibili e produce più ombra. Si deve rinunciare ad asportare le ceppaie, in quanto il rilievo mosso del terreno è una caratteristica di queste superfici alberate e proprio i punti con i ceppi sono interessanti per la rinnovazione degli alberi. UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio 8 Autonome Provinz Bozen - Südtirol I corsi dei torrenti nelle zone agricole, dal punto di vista della tutela naturale, rivestono una particolare importanza come habitat acquatici. Rappresentano importanti corridoi naturali. Soprattutto nelle zone più fortemente antropizzate la loro funzione ecologica è comunque in gran parte danneggiata in modo rilevante (a causa dell’edificazione, del restringimento e raddrizzamento, dell’inquinamento idrico e le derivazioni d’acqua) e con ciò anche la flora e la fauna che sono legate a queste posizioni. Per gli anfibi, ma anche per altri animali in pericolo di estinzione, questi fossi rappresentano dei rifugi insostituibili. Da non trascurare, infine, gli uccelli acquatici che soprattutto durante il periodo della nidificazione e della cova sono molto sensibili ai disturbi. È importante anche la presenza di una vegetazione ripariale intatta e spontanea che è parte integrante di qualsiasi corso d’acqua. Per questi motivi tutti i fossi di bonifica non possono essere interrati o incanalati. Anche le zone umida vengono generalmente individuate nel piano paesaggistico, perché queste oggigiorno sono state in gran parte eliminate oppure fortemente ridotte nella loro estensione. Le zone umide rivestono molteplici funzioni di ecologia paesaggistica. Esse arricchiscono il paesaggio, ma rappresentano soprattutto degli habitat di alto valore per molte specie vegetali ed animali minacciate. Va citata anche la loro importanza per l’equilibrio idrico grazie alla loro funzione di serbatoio che è fondamentale per una zona con carenze idriche come il Monzoccolo. Per questo motivo tutte le zone umide, anche se non sono appositamente vincolate, sono degne di essere conservate e non possono essere prosciugate. Biotopi Già nel piano paesaggistico del 1981 sono stati individuati 7 biotopi; si tratta soprattutto di zone umide di particolare interesse ecologico, che sono rimasti invariati in un ambiente coltivato e modificato dall’attività umana. AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Lo stagno Fahrer a nord di Lavenna non rappresenta solo un biotopo prezioso, ma offre anche un valore paesaggistico con la grande superficie d’acqua e la vegetazione del canneto. Allo stagno Fahrer sopra Valas si trova un laghetto di notevole superficie formato già secoli fa con una piccola diga, che viene accompagnato da un canneto con tife che passa nella parte posteriore in un prato umido. Tra la vegetazioni si trovano la mestolaccia comune, la giunchina comune, il gramignone ed il giunco alpino, mentre tra i rappresentanti della fauna si possono notare l' ululone variegato (posto per la fregola) e le chiocciole della melma a cono acuto. La palude Außerpirchermoos è situata al di sotto della strada tra San Genesio e Valas ed è circondata da bosco di pini. Nella parte occidentale della torbiera c' è una piccola superficie d' acqua nella quale troviamo il coltellaccio a fusto semplice, la brasca comune e la mestolaccia comune, adiacente a queste vi crescono la giunchina comune e la carice rigonfia. Nella parte centrale ci sono strati fitti di sfagni con cuscinetti e avallamenti, qui cresce anche la rosalina, mentre nella parte meridionale c' è una fascia con giunchi ed altre piante umide. Il biotopo Runermoos è una torbiera bassa sul pendio ad est del Rio d’Avigna con la liscia dei prati, la olmaria comune ed il cardo di palude. Dalla parte superiore un ruscello scorre nella zona pianeggiante inferiore, nella quale domina la canna e cresce sporadicamente la tifa a foglie larghe. Del resto crescono anche dei ceppi della carice fosca ed alcuni piccoli alberi UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio 9 Autonome Provinz Bozen - Südtirol Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige dell' ontano bianco e della betulla. La parte centrale è molto paludosa e ci sono anche dei piccoli pozzi che offrono un habitat ad anfibi ed insetti acquatici. Anche sul Dossonero si possono trovare due biotopi. Nella torbiera Samermoos si è sviluppata nella parte superiore una vegetazione di torbiere alte con sfagni, alcune piante di pino mugo e piccoli alberi di pino che scendendo si trasforma in una torbiera bassa con l' erioforo a foglie larghe e la gramigna liscia. Nella torbiera Zehnermoos si alternano pascoli alberati a striscie torbose, che hanno il carattere di torbiere sorgentifere coperte da tricoforo cespuglioso. Tra questi troviamo delle zone con cuscinetti di sfagni ed ericacee. Su una superficie pianeggiante, al piede del pendio si estende una torbiera bassa con tendenza a torbiera di transizione. A Cologna di spora si trovano altri due biotopi. Lo stagno Kreuzer presenta una superficie d' acqua con la ninfea bianca ed il trifoglio fibrino. Accanto ad essa si è formato un fitto canneto, ai margini del quale penetra sporadicamente la mazza d' oro. Verso Est si estende un cariceto ad alte dimensioni con la carice rigonfia, inoltre crescono l'erioforo e la carice cenerina, con la carice della fanghiglia carice negli avallamenti. A Sulla sponda meridionale dello stagno che sale leggermente crescono cuscinetti di sfagni con la rosalina. Poco sopra è situato lo stagno Steifler, nel centro del quale emerge un' isola con pini. Ben visibili i cuscinetti della torbiera Zehnermoos con il licopodio inundato nella parte anteriore e l' erioforo guainato nelle zone posteriori. Sulle rive crescono la carice rigonfia, l' equiseto fluviatile e la tifa a foglie larghe, nell' acqua fiorisce la ninfea bianca. Lo stagno è un habitat per la chiocciola della melma a cono acuto e l' ululone variegato. Infine si trova sul Montalto di Cologna anche la torbiera Hottermoos circondato da un bosco di pino silvestre ed abete rosso. Nella torbiera bassa prevalgono la carice rigonfia e la gramigna liscia. Nello strato dei muschi crescono diversi sfagni, inoltre qui si trovano anche la parnassia, la carice stellare, l' erioforo a foglie strette e sporadicamente la rosalina. Monumenti naturali Ai visitatori che passano allo Stagno Kreuzer questo si presenta pieno di ninfee bianche che coprono gran parte della superficie d’acqua. AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft Nel piano paesaggistico sovracomunale del 1981 sono stati individuati alcuni monumenti naturali, tutti quanti alberi. Con il presente piano paesaggistico comunale verrà riconfermato il vincolo paesaggistico per l’acero montano presso il maso Tomanegger come i due frassini al maso Winterle ed il larice sul Malgorer-Salten. UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio 10 Autonome Provinz Bozen - Südtirol Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Tutela degli alberi Come monumento arboreo colossale si presenta l’acero montano ai numerosi ospiti ed escursionisti che fanno sosta all’albergo Tomanegger. Il pino cembro al maso Waldner con diversi fusti è sottoposto alla tutela al posto di quello a Campitello. Oltre a questi vengono individuate anche tre cascate come monumenti naturali; si tratta delle cascate del Rio Fago al di sotto del Montalto, del Rio di San Genesionei pressi del Castello Fingeller e del Rio d’Avigna al di sopra di Moarhäusl. Al patrimonio arboreo ed in generale al verde delle zone abitate spettano funzioni molto importanti. Lo spazio occupato dagli insediamenti umani aumenta continuamente e di conseguenza si accresce la necessità di lasciare alla natura il suo spazio anche in tali aree. Le aree verdi rappresentano un habitat naturale per numerose specie vegetali e animali e contribuiscono quindi alla conservazione della biodiversità. Ogni macchia di verde urbano rappresenta anche terreno in filtrabile che contribuisce quindi a salvaguardare il livello della falda freatica ed a diminuire il deflusso superficiale delle acque piovane. Anche l’immagine del paese viene caratterizzato decisamente dal verde esistente e particolarmente gli alberi ad alto fusto saltano nell’occhio. Altre funzioni importanti sono la protezione dal vento e dai rumori, nonché il contenimento del livello di inquinamento (polvere e sostanze nocive). Generalmente il verde nelle zone abitate ha un effetto sostanziale sulla qualità della vita delle persone residenti, tra i cui bisogni c’è anche un buon contatto con la natura. Per questi motivi il verde è da trattare con la necessaria precauzione. Per il taglio degli alberi nelle zone abitate, nonché degli alberi da frutto ad alto fusto e quelli ornamentali nel verde agricolo non è previsto il previo nulla osta da parte dell’autorità forestale. In questi casi, d’ora in poi, deve essere richiesta l’autorizzazione paesaggistica da parte del sindaco se le piante hanno raggiunto uno sviluppo in diametro del fusto superiore a 30 cm (misurato all’altezza del petto d’uomo). Sui ripidi dirupi in porfido si sono spesso formati nelle valli belle cascate; quella del Rio Fago ai piedi del Montalto è una delle maggiori. AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft Si deve sottolineare in questa occasione il valore degli alberi da frutto sparsi. I vecchi peri e meli nell’ambito dei paesi o presso masi singoli rappresentano elementi pregevoli del paesaggio coltivato e rivestono una grande importanza paesaggistica. Sono testimonianza di un antico modo di praticare la frutticoltura e in molti casi vi sono fra loro magnifici esemplari, che non risaltano tanto per la loro grandezza, quanto per la loro UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio 11 Autonome Provinz Bozen - Südtirol età, per i tronchi nodosi e la fitta ramificazione. I fiori e frutti sugli alberi sottolineano la loro importanza per il paesaggio. Infine, non può essere dimenticata la produzione della frutta (trattandosi di una produzione biologica), che si può avere con cure colturali relativamente limitate. Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Arbusti, muri a secco, vie lastricate ed altri percorsi di interesse storicoculturale Tutte le vie lastricate (e i resti di esse), i muri a secco e gli argini in pietrame, le siepi e gli arbusti vengono tutelati, perché abbelliscono il paesaggio coltivato ed offrono un habitat ad un gran numero di specie animali e vegetali. Anche altri percorsi di interesse storico-culturale possono essere valorizzati insieme alle loro recinzioni tradizionali in legno e sono da conservare. Zone di tutela archeologica Siepi, cespugli ed alberi da frutta a sfruttamento estensivo contribuiscono alla variabilità ecologica ed aumentano il valore dell’immagine paesaggistico di una zona. AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft Le zone di tutela archeologica vengono inserite nella cartografia secondo le indicazione della Ripartizione Beni culturali, che è competente anche delle autorizzazioni di scavo. UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio 12 Autonome Provinz Bozen - Südtirol Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige 4. Sviluppo e cura del paesaggio I vincoli paesaggistici non bastano Il presente piano rappresenta quasi esclusivamente uno strumento di tutela per singole zone e per determinate specie animali e vegetali, per elementi naturali e culturali ecc. Ma la tutela da sola non basta. Il paesaggio è sottoposto ad un continuo sviluppo, che va pilotato. Soprattutto i settori della cura e della valorizzazione del paesaggio (eliminazione di deficit di ecologia del paesaggio, rinaturalizzazioni) hanno bisogno di ulteriori strumenti. Ciò riguarda sia il paesaggio coltivato che gli insediamenti. Si tratta di misure di tutela attiva del paesaggio per le quali è particolarmente richiesta l’iniziativa delle autorità locali o degli utilizzatori ed ha poco senso che esse vengano imposte dall’alto (come formalmente accade nel caso delle misure di tutela). Linee guida natura e paesaggio in Alto Adige Le linee guida natura e paesaggio in Alto Adige - il piano di settore LEROP per quanto attiene alle materie natura e paesaggio – contengono direttive generali e strategie di attuazione per la salvaguardia a lungo termine del paesaggio altoatesino quale spazio naturale, di vita ed economico. La sola autorità preposta alla tutela del paesaggio non riesce a raggiungere questo obiettivo. È necessario coinvolgere in questo compito tutti i settori che fruiscono del paesaggio (agricoltura, foreste, idrologia, turismo, tempo libero e attività ricreative, urbanistica). Il suddetto piano analizza ampiamente i punti di contatto fra i vari fruitori del paesaggio, i potenziali conflitti, come pure gli interessi comuni. Inoltre, nelle linee guida sono rappresentati gli strumenti e le strategie di tutela della natura e del paesaggio. AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft Nel piano di settore LEROP vengono definite le direttive per la pianificazione paesaggistica Il piano di settore fornisce anche una rappresentazione del paesaggio altoatesino in varie fasce paesaggistiche; per ciascuna di esse vengono descritti l’importanza della tutela della natura, i rispettivi problemi e conflitti, le finalità di utilizzo, le finalità di tutela o di sistemazione e le misure necessarie per realizzare tali obiettivi. Perciò, per il lavoro quotidiano di tutela della natura e del paesaggio all’interno dei Comuni, proprio questa parte del piano di settore può rappresentare un ausilio interessante. Secondo le linee guida natura e paesaggio in Alto Adige il territorio comunale di San Genesio è suddiviso in 7 fasce paesaggistiche. Qui di seguito sono elencate le suddette sette fasce insieme alle misure di gestione previste dal piano di settore per un’attiva tutela del paesaggio: UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio 13 Autonome Provinz Bozen - Südtirol a) Fascia paesaggistica – Insediamenti Provvedimenti: • • • • • • • • • evitare la dispersione degli insediamenti realizzazione a regola d’arte di case (integrazione nel paesaggio e nelle costruzioni esistenti, scelta del materiale, riutilizzo delle acque piovane, evitare di sigillare il terreno, infiltrazione delle acque piovane ecc.) mantenimento e creazione di aree verdi (fra cui anche rinverdimenti di tetti e facciate) e cura del verde secondo criteri di naturalità mantenimento degli elementi ecologici degli insediamenti e loro collegamento con il territorio circostante attraverso siepi, viali ecc. piani ecologici di attuazione e di recupero predisposizione di piani di gestione del verde elaborazione di un regolamento del verde urbano sviluppo delle reti pedonali e ciclabili creazione di zone ricreative attraenti b) Fascia paesaggistica – Fondivalle e pendii bassi a specializzazione frutticola Provvedimenti: • • • • • • • • tutela di tutti i valori naturalistici (siti umidi e secchi, arbusti e cespugli), cura e mantenimento dei fossi d’acqua reintroduzione di elementi paesaggistici (gruppi di piante arboree e arbustive, ristrutturazione di torrenti e ruscelli, realizzazione di bacini acquatici come habitat per anfibi e riassesto ecologico di aree umide artificiali tipo laghetti scavati) creazione di idonee zone tampone nei pressi delle acque al fine di ridurre la diffusa introduzione di fitofarmaci e sostanze nutritive sistemazione seminaturalistica dei corsi d’acqua, allargamento dei corsi d’acqua nelle sezioni limitazione del pascolo nei boschi riparali con esclusione assoluta in alcuni tratti definiti mantenimento degli impianti tradizionali di irrigazione “Waale” rielaborazione degli incentivi agricoli nel senso di un’agricoltura biologica risp. estensiva (realizzazione di corridoi naturali, cura degli elementi paesaggistici all’interno dei frutteti, messa a dimora di cespugli, siepi e posa di muri a secco) definizione della capacità ricettiva compatibile al paesaggio in regioni turistiche AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige c) Fascia paesaggistica – Fondivalle e pendii bassi a specializzazione viticola Provvedimenti: • • • • • • • rielaborazione degli incentivi agricoli nel senso di un’agricoltura biologica risp. estensiva (realizzazione di corridoi naturali, cura degli elementi paesaggistici all’interno dei frutteti, messa a dimora di cespugli, siepi e posa di muri a secco) in settori ben visibili (sentieri escursionistici) dovrebbero essere incentivati in modo speciale le pergole tipiche in legno tutela di tutti i valori naturalistici (siti umidi e secchi, arbusti e cespugli), cura e mantenimento dei fossi d’acqua creazione di idonee zone tampone, nei pressi delle acque al fine di ridurre l’immissione di fitofarmaci e sostanze nutritive sistemazione seminaturalistica dei corsi d’acqua, allargamento dei corsi d’acqua nelle sezioni mantenimento degli impianti tradizionali di irrigazione “Waale” definizione della capacità ricettiva compatibile al paesaggio in regioni turistiche d) Fascia paesaggistica – Versanti delle valli a vegetazione submediterranea Provvedimenti: • • • • • • • • • mantenimento dell’attuale struttura di utilizzo attraverso la precisa applicazione della legge forestale al fine di evitare un ampliamento strisciante di superfici coltivate nelle foreste fitte rielaborazione del sistema di incentivi agricoli per favorire una gestione estensiva e mantenimento della struttura a piccole superfici del sfruttamento agricolo cura mirata del bosco al fine di respingere la robinia e di altri alberi estranei consentire il pascolo boschivo come strumento per diradare i boschi (ad es. limitari di boschi radi di roverella) mantenimento dei prati ardii liberi attraverso il pascolo divieto di ampliamento dell’area edificabile nelle aree insediative disperse incentivi alla coltivazione di frutteti tradizionali ad alto fusto nell’ambito dell’ordinamento forestale va conservato l’utilizzo del bosco ceduo quale forma di utilizzo ecologicamente favorevole va portato avanti il sostegno ai castagneti soprattutto la cura del sottobosco e della rinnovazione UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio 14 Autonome Provinz Bozen - Südtirol Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige e) Fascia paesaggistica – Zone agricole di montagna g) Fascia paesaggistica – Ambiente alpino ed alte quote Provvedimenti: Provvedimenti: • • • • • • • • • mantenimento delle forme tradizionali della coltivazione e adattamento graduale della concentrazione del bestiame riduzione del grado di intensità tramite incentivi con premi per il mantenimento e la cura del paesaggio sovvenzioni per il mantenimento e la cura di elementi paesaggistici (siepi, muri a secco, argini in pietrame, siepi, ecc.) eliminazione degli incentivi per modifiche del terreno, eliminazione di elementi strutturali rilevanti per il paesaggio, prosciugamento di siti umidi, irrigazione di siti aridi verifica degli incentivi alla costruzione di allacciamenti viari disciplina del pascolo boschivo in base alle caratteristiche dei siti tutela delle acque (sistemazione ecologica dei ruscelli, rivitalizzazione, regolamento sull’utilizzo del liquame, zone di tutela idrica ecc.) definizione della capacità ricettiva compatibile al paesaggio in regioni turistiche predisposizione di inventari paesaggistici e di piani per la valorizzazione del paesaggio rurale f) Fascia paesaggistica – Bosco • • • • • • • • mantenimento dell’alpeggio tradizionale con un adattamento graduale delle intensità d’utilizzo (adeguamento della densità dei capi di bestiame) gestione dell’utilizzo tramite un sistema di incentivi all’agricoltura orientato all’aspetto ecologico eliminazione degli incentivi alle modifiche paesaggistiche ed alle opere di prosciugamento predisposizione di inventari paesaggistici e di piani per la valorizzazione del paesaggio rurale mantenimento e rigenerazione di ampie torbiere, tutela di tutte le torbiere esistenti e delle loro associazioni vegetali generatrici di materiale torboso limitazione dell’ampliamento di zone sciistiche e dell’impiego di cannoni da neve utilizzo del bene idrico pubblico risp. regolazione idrica secondo criteri ecologici (ad es. interventi di sicurezza di ingegneria biologica) regolazione mirata del flusso dei visitatori (costruzione di sentieri su tronchi d’albero attraverso le torbiere, recinzione di settori critici, individuazione di idonei percorsi equestri, individuazione di zone di rispetto per la fauna selvatica) Provvedimenti: • • • • • • • • mantenimento delle associazioni di bosco come obiettivo generale e individuazione di zone di tutela per boschi rappresentativi estromissione di zone sensibili per la tutela di specie minacciate (ad es. rapaci) gestione boschiva seminaturalistica determinazione dei provvedimenti per la cura dei margini boschivi (incentivi) mantenimento delle forme tradizionali di utilizzo molteplice del bosco (ad es. pascolo boschivo) determinazione del corretto fabbisogno di strade forestali con rispettiva salvaguardia dell’ambiente determinazione ed attuazione dei piani di abbattimento degli ungulati e abbandono della pratica di foraggiamento degli ungulati limitazione dell’ampliamento di zone sciistiche e limitato impiego di cannoni da neve AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio 15 Autonome Provinz Bozen - Südtirol Progetto di sviluppo paesaggistico per il Comune L’elaborazione delle linee guida natura e paesaggio o del progetto di sviluppo paesaggistico rende possibile la partecipazione attiva del Comune allo sviluppo paesaggistico. Anche l’inventario paesaggistico, il regolamento del verde urbano, il piano di gestione del verde per le aree insediative e il programma per la gestione del paesaggio culturale contribuiscono ad un miglioramento del tutela naturale e del paesaggio all’interno del Comune. Infine, essendo state ampliate le competenze decisore del Comune, nelle amministrazioni locali è richiesta una maggiore competenza tecnica. Per la tutela della natura e del paesaggio il Comune rappresenta un ambito di attività molto interessante: da una parte vi si formano importanti decisioni definitive e preliminari su tutti i progetti, dall’altra lo stretto contatto con la popolazione facilita l’accettazione dei progetti da parte della popolazione stessa. Partecipazione informazione dei cittadini ed Importanti punti di incontro fra gli utilizzi e la tutela paesaggistica (fonte: linee guida natura e paesaggio in Alto Adige) Per la realizzazione di misure di tutela del paesaggio è essenziale la partecipazione dei cittadini. Uno sviluppo sostenibile del paesaggio può riuscire solo se le misure previste vengono sostenute dalla popolazione. Perciò è importante che, sia nella predisposizione che nella realizzazione di un piano paesaggistico, vengano coinvolti tutti i fruitori del territorio, al fine di eliminare possibili conflitti di utilizzo. Nell’ambito della AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige tutela della natura è fondamentale anche l’informazione generale e l’educazione dei cittadini, dato che l’uomo rispetta e tutela solo ciò che conosce! Misure di promozione Un ulteriore strumento per la cura del paesaggio è rappresentato dalle misure di promozione. La Provincia autonoma di Bolzano, tramite il regolamento CE n. 1257/99, elargisce premi per la cura del paesaggio a favore di una agricoltura ecocompatibile. Esistono ad esempio premi incentivanti per la coltivazione e la cura di prati di montagna ricchi di specie, di prati magri, che nel nostro paesaggio sono stati spesso decimati e i cui resti contribuiscono ad arricchire il nostro ambiente. Viene incentivata anche la cura di prati umidi, paludi e prati in biotopi di bosco ripariale e vengono erogati premi per la rinuncia al pascolo nelle torbiere. Altri premi riguardano la conservazione e la cura di prati e pascoli alberati con larici, nonché l’impianto ed il mantenimento di siepi e cespugli in zone coltivate. In collaborazione con l’autorità forestale, il Comune può intervenire per favorire il ricorso a tali incentivi. Inoltre sono previsti anche contributi per la conservazione e la cura di elementi paesaggistici quali i tetti in scandole e in paglia, i recinti tradizionali, i muri a secco, nonché di altre testimonianze di architettura rurale e di forme di coltivazione tradizionali. Altre misure di tutela del paesaggio per cui sono previsti incentivi sono, ad esempio, l’eliminazione di recinzioni metalliche, la posa sotterranea delle condutture a cielo aperto, la creazione di stagni per anfibi, la rinaturalizzazione dei corsi d’acqua precedentemente regimentati ecc., nonché vari progetti di didattica ecologica. UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio 16 PG G:\georg\Landschaftsplan\Jenesien\BerichtIT_Jenesien.doc