Gli alunni della classe IV della
Scuola Elementare
San Giovanni Bosco
Di Cà Sabbioni
In collaborazione con gli
Itinerari educativi del comune
Di Venezia
AHAYUTE E IL MANGIANUVOLE
Storia di un piccolo indiano che
volava crescere
Nella parte più arida e
assolata del paese degli
indiani si innalzava una
grande montagna che gli
indiani chiamavano:
Montagna di
granoturco
Sulla cima della
montagna
abitavano Ahayute
e sua nonna.
Ahayute era un ragazzo
vivace di corporatura minuta
e di statura non molto alta
che faceva la vita di tutti i
ragazzi della sua età:
mangiava, dormiva, giocava,
cacciava piccoli animali…
…In più sognava…
Sognava di diventare grande e
di essere finalmente apprezzato
dagli altri per la sensibilità, il
coraggio e tutte le qualità che
sentiva di possadere.
Ci riuscirò!
Sono veloce come l’antilope, forte
come il bisonte, agile come la trota.
Un giorno crescerò e tutti parleranno
di me con ammirazione e simpatia!
Il Mangianuvole è un mostro alto
come tutte le montagne e la sua
bocca spalancata si estende da un
capo all’altro dell’orizzonte. Divora
tutte le nuvole e per questo abbiamo
così poca acqua che a volte uomini e
animali muoiono.
La nonna diede quattro piume: la rossa
per raggiungere il regno del
Mangianuvole; quella azzurra per capire
la lingua degli animali; la gialla per
diventare piccolo come un topo; quella
nera per avere la forza e la saggezza per
parlare al Mangianuvole.
ANDRO’
IO
Viaggiò verso est
fino a che non ebbe
raggiunto il regno del
Mangianuvole.Qui la
terra era arida, l’erba
secca e gli alberi
pure: non esisteva un
solo segno di vita.
Ahayute stava
chiedendosi che fare
quando vide una
piccola talpa.
Dove posso
trovare il
Mangianuvole
Ma aggiunse, Quando l’avrai
visto morrai!
Solo io posso
avvicinarmi
perché vivo
sotto terra.
A una notte di
cammino da
qui.
-Ora posso usare le tue
gallerie- disse Ahayute,
dopo aver messo tra i
capelli la piuma gialla.
Sei
astuto!
Camminarono a lungo
ogni tanto dei sassi
rotolavano mossi dal
respiro del
Mangianuvole.
Siamo sotto
la sua
dimora.
Ahayute si infilò la piuma nera e
subito si sentì invadere da una
forza straordinaria. Sapeva di
essere vicino all’orecchio del
mostro e gli parlò con calma e
disinvoltura. Gli raccontò della
aridità della terra. Della
scomparsa dei fiori e delle piante
della sete del suo popolo. Le
parole di Ahayute entrarono nel
sogno di Mangianuvole e lui le
ascoltò dal profondo…
Poco dopo si svegliò e, come era
venuto, scomparve all’orizzonte.
Uscito dalla tana della
talpa Ahayute guardò il
cielo. Nuvole cariche di
pioggia si addensavano
portando il verde della
vita nel paese arido e
portavano anche la
notizia che Ahayute era
diventato grande.
F
I
N
E
!
Elia
Francesca
Giulia
Omar
Rachele
Roberto
Serena
Simona
Thaura
e il maestro glSpano
RINGRAZIANO
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