Comunicare Fisica Laboratori Nazionali di Frascati INFN, Roma 24 - 27 Ottobre 2005 Educare alla diffusione della conoscenza: dal Festival della Scienza alla Scuola Europea per gli Animatori Manuela Arata CNR - Sviluppo Collaborazioni e Festival della Scienza Perché c'è bisogno di comunicare la Scienza? drammatica diminuzione del numero di studenti e lavoratori in campo scientifico nei Paesi tecnologicamente avanzati mancanza di fiducia da parte dei cittadini nei confronti della scienza e delle nuove tecnologie scarso sostegno finanziario alla ricerca da parte dei Governi L’atteggiamento riservato della comunità scientifica non ha avuto successo: non ha motivato l’utilizzo del denaro pubblico è stato considerato altezzoso come se i “non addetti ai lavori” non fossero in grado di capire… La Realtà e la Visione del futuro Trasferimento tecnologico = fondi alla ricerca Trasferimento di conoscenza = crescita sociale e culturale studenti e nuove idee accettazione delle nuove tecnologie pressione sociale per il sostegno alla ricerca Gli Scienziati: cosa fanno I ricercatori senior sono molto impegnati in corsi, esami, Consigli di Facoltà, Comitati, ecc. = non possono dedicarsi ad attività “marginali”, ma non hanno preconcetti e pregiudizi se sono sostenuti da: a) proposte, metodi e strumenti culturali innovativi b) supporto organizzativo e professionale. perché “No public awareness, no money!” Un’esperienza positiva: Il Festival della Scienza (Genova, 27 Ottobre-8 Novembre 2005) Non comunicatori VIP (generalisti), ma TOP Experts che devono essere “comprensibili”. Molti di loro sono rimasti entusiasti per il successo di pubblico ottenuto ed oggi sono diventati “frequent flyers” del Festival! Gli Scienziati del futuro Divulgazione & Education devono diventare un’attività "normale"dei Ricercatori, cui vanno forniti gli strumenti di base per poter comunicare direttamente i loro latest advancements Questo richiede: 1) D&E all’interno del proprio corso di studi (es.: parte del PhD) =“sono ben preparato” 2) D&E all'interno del curriculum scientifico (= pubblicazioni, brevetti, grant) = “sono capace” 3) premi e incentivi per coloro che lo fanno meglio = “divento famoso e magari anche un po' ricco” Come possiamo aiutarli? Nuovo approccio culturale = Forte supporto Resistenza da parte dell’“Old boys network” per il tempo “sprecato” da parte dei giovani ricercatori Suggerimento: stabilire che ogni giovane a cui viene finanziata una borsa di studio su un progetto di ricerca deve dedicare una parte predeterminata ad attività di D&E che vengono valutate Che tipo di Formazione per i Ricercatori? Il mercato offre numerosi corsi di formazione sulla “Comunicazione scientifica” soprattutto a coloro che vogliono diventare giornalisti. Non c’e’ offerta strutturata di formazione su “Edutainment” o sull’Animazione scientifica che forniscano ai Ricercatori metodi e strumenti per una buona interazione con gli studenti, le famiglie e il pubblico in generale. Formazione degli Animatori al Festival della Scienza di Genova (2003 - 2004) 1. Oltre 900 Animatori 2. Bando diffuso a livello locale e nazionale, anche su giornali e su web 3. Selezione basata sulle competenze e attitudini personali 4. Formazione generale su Comunicazione Scientifica, Organizzazione, Pubbliche Relazioni, Tecniche di Comunicazione e Presentazione 5. Formazione specialistica all’interno dei gruppi di ricerca che organizzano mostre ed eventi Una squadra internazionale di Animatori Scientifici “Esciential – European Science Festival” finanziato dall’UE: studenti e ricercatori di Francia, Slovenia, Gran Bretagna, e Spagna hanno presentato mostre e laboratori al pubblico Aesotope (ASEF-INFM) 20 studenti selezionati con concorsi nazionali (in Austria, Brunei, Vietnam e Germania...) hanno realizzato progetti scientifici originali: i vincitori sono venuti a Genova con i loro insegnanti dove, per una settimana, li hanno presentati al pubblico Alcuni risultati Animatori = Ambasciatori del Festival, promoters Apprezzamento da parte del pubblico (giovani animatori = confidenza) Squadra Internazionale di persone che “parlano la stessa lingua” Entusiasmo verso l’istruzione e la divulgazione scientifica: teen-agers e giovani studenti di materie non-scientifiche sono stati attirati verso la scienza studenti di discipline scientifiche sono stati attirati verso la carriera del ricercatore Una proposta: EASE® - European Academy for Scientific Explainers • Multitarget: corsi integrativi all’interno del PhD, master post-laurea, corsi brevi e scuole estive per studenti delle scuole superiori, stages e scambi tra science centers e musei, Università, Festival, manifestazioni, ecc... • Istruzione interdisciplinare che superi le rigide barriere esistenti oggi nelle discipline tradizionali e si proietti verso le nuove frontiere della scienza: nanoscienza, bio-informatica, genomica, scienze ambientali, ecc... • Tecniche di comunicazione, teatrali, di intrattenimento, di organizzazione, di progettazione e realizzazione di exhibit, strumenti di divulgazione e prodotti multimediali. • Esperienze pratiche sul campo atte ad assecondare il talento dei singoli e ad orientare ciascuno studente verso lo sviluppo professionale più appropriato. • Stages e scambi per ampliare e differenziare le tecniche di insegnamento e gli approcci e per creare un environment comune sull’utilità e l’importanza della divulgazione educativa della scienza. Risultati attesi • Nuova sensibilità nelle prossime generazioni verso la scienza • Mobilità Internazionale • Interesse dei ricercatori verso il mondo della scuola • Consapevolezza della necessità di “rendere conto” della propria attività di ricerca • Nuovi gruppi di persone che parlano un linguaggio comune nel “mercato della ricerca” Cosa possono fare le Istituzioni? Rapporti stabili e continuativi tra Laboratori e Scuole, con il reciproco beneficio di preparare gli insegnanti e gli studenti per l’ambiente scientifico locale ed avere nuove capacità professionali per il sistema produttivo. Collaborazioni: conferenze, workshops, lezioni, edutainment, ecc. Investimenti congiunti per strutture tecniche (workshop e laboratori) che possano essere utilizzate alternativamente dai gruppi di ricerca o dalle scuole per sperimentazioni e realizzazioni. Le Istituzioni dovrebbero: 1) prevedere un supporto pluriennale 2) considerare che la Divulgazione Scientifica è un beneficio per la propria immagine di fronte a cittadini e Governi Voglio diventare uno Scienziato Perché tanti studenti a giurisprudenza, economia, scienze della comunicazione? Vogliono diventare “ricchi e famosi”? Le prospettive di carriera per un economista rispetto ad un fisico, un matematico o un biologo dimostrano facilmente perché gli studenti non ambiscano a diventare Ricercatori. L’immagine del Ricercatore è oggi “marginale” e percepita come lontana dal “vero” mercato del lavoro. In Europa il Ricercatore è un civil servant (un po’ “grigio” e sfruttatore) che per vocazione svolge una “mission impossible e top secret” e non deve sperare di raggiungere la ricchezza... gli resta solo il Nobel ma e' uno all'anno… statisticamente improbabile... Il “Cult” Pubblica Amministrazione = burocrazia e rigidità = killer della creatività e del talento dei Ricercatori Dobbiamo aiutarli a uscire fuori dalle loro “torri d’avorio” e farne oggetti “cult”. E’ accaduto 100 anni fa... Let’s do it again!