MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO COMPRENSIVO “A. SCRIATTOLI” DI VETRALLA (VT)
- con sezione a indirizzo musicale Sede centrale Via Cassia Sutrina n. 2 , 01019 Vetralla (VT) – C.F. 90049850564
Tel. O761 477015 / Fax 0761 461610 - E-mail [email protected]
Posta Elettronica Certificata (P.E.C.) [email protected]
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
( D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, Art. 3 )
A.S. 2013 / 2014
Elaborato ed approvato
dal Collegio dei Docenti
in data 05 /12 / 2013
Adottato
dal Consiglio d’Istituto
nella seduta del 17 / 12 / 2013
INDICE
GENERALE
INTRODUZIONE AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
p. 3
STORIA DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
p. 5
p. 8
IL TERRITORIO D’AZIONE DELL’ISTITUTO
RILEVAZIONE DEI BISOGNI
p. 12
ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO
p. 13
UFFICI E SERVIZI AMMINISTRATIVI
p. 14
SITO WEB D’ISTITUTO
p. 16
RISORSE UMANE IN ORGANICO
p. 16
ORGANI COLLEGIALI E COMMISSIONI
p. 18
POPOLAZIONE SCOLASTICA
p. 19
ASSETTO ORGANIZZATIVO E DIDATTICO DELL’ISTITUTO
p. 22
RAPPORTO SCUOLA - FAMIGLIA
p. 26
PIANO ANNUALE DEGLI IMPEGNI COLLEGIALI
p. 30
SCUOLA, COSTITUZIONE E EUROPA: FINALITA’ GENERALI
p. 33
L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO: A REGIME LE NUOVE INDICAZIONI
NAZIONALI
DIPARTIMENTI DISCIPLINARI E PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
INDIVIDUALE
NUOVE INDICAZIONE NAZIONALI PER IL CURRICOLO: TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE COMPETENZE
ATTIVITA’ DIDATTICA PER IL SUPPORTO ALL’AZIONE CURRICOLARE
p. 34
PROMOZIONE DELLA SALUTE E ATTIVITA’ SPORTIVE
p. 50
PEDAGOGIA INCLUSIVA E BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (B.E.S.)
p. 52
CITTADINANZA E COSTITUZIONE, EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ E
PREVENZIONE DEL DISAGIO
ORIENTAMENTO, CONTINUITA’, SERVIZI AGLI STUDENTI
p. 55
ACCORDI DI RETE
p. 61
ATTIVITA’ DI PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE
p. 62
CRITERI E PRIORITA’ PER LA SCELATA DEI PROGETTI
p. 63
PROMOZIONE DELLE VISITE GUIDATE
p. 64
SICUREZZA A SCUOLA
p. 65
SCUOLA DELL’INFANZIA – PLESSO DI BLERA
p. 66
SCUOLA DELL’INFANZIA – PLESSO DI VILLA SAN GIOVANNI IN TUSCIA
p. 68
SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA – PLESSO DI BARBARANO ROMANO
p. 70
SCUOLA PRIMARIA – PLESSO DI BLERA
p. 73
SCUOLA PRIMARIA – PLESSO DI VILLA SAN GIOVANNI IN TUSCIA
p. 75
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO – SEDE CENTRALE DI VETRALLA
p. 77
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO – SUCCURSALE DI CURA
p. 80
CHI SIAMO: AUTOVALUTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
p. 82
ALLEGATO 1 AL P.O.F. - “PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ (P. A. I.)”
p. 88
ALLEGATO 2 AL P.O.F. - “PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INCLUSIONE”
p. 94
ALLEGATO 3 AL P.O.F. - “ALLEGATO PROGETTI CON FINANZIAMENTO DA F.I.S.”
p. 103
2
p. 36
p. 39
p. 48
p. 60
INTRODUZIONE AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

CHE COS’E’ IL P.O.F. ?
E’ il documento fondamentale dell’identità culturale e progettuale di un’istituzione scolastica
incentrato sul rapporto tra scuola, territorio, studenti e famiglie.
Il Piano dell’Offerta Formativa è un documento pubblico, viene reso tale attraverso le procedure di rito, è
consultabile da parte dei docenti, degli alunni e delle famiglie presso l’ufficio di segreteria, oppure scaricare
in formato digitale dal sito d’istituto. Deriva dal disegno di riforma dello Stato che vede nei principi di
decentramento, trasparenza e responsabilità, una diversa e più dinamica impostazione nei rapporti tra la
società civile, i cittadini e la pubblica amministrazione
Utenza
Offerta
Territorio

Progettualità
COSA FA ?
Esplicita e raccorda la progettazione e l’offerta formativa curricolare, extracurricolare, educativa ed
organizzativa che una scuola adotta nell’ambito della sua autonomia. Per gli insegnanti è lo strumento per
definire le proprie attività e per rendere conto responsabilmente all’utenza dei risultati conseguiti in termini
di efficacia ed efficienza. Per gli studenti e i genitori è un’importante strumento che aiuta a conoscere cosa
la scuola intende fare e come. Il P.O.F. è il frutto di una attenta attività di progettazione ed ha un preciso
scopo: il successo formativo di ogni studente.

CHI LO PREDISPONE ?
L’istituzione scolastica con la partecipazione di tutte le sue componenti. Il Consiglio d’Istituto detta,
attraverso delle indicazioni preliminari, gli indirizzi generali per le attività della scuola e definisce le scelte
di gestione. Il Collegio dei Docenti, per mezzo di una sua Commissione coordinata dalla Funzione
Strumentale Area 1, provvede all’elaborazione del P.O.F. Questo fondamentale documento, infine, viene
approvato dal Consiglio d’Istituto e quindi adottato.
Il Dirigente Scolastico ed i docenti Funzione Strumentale attivano i necessari rapporti con gli EE.LL. e con
le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche del territorio per l’attuazione di quanto
previsto dal P.O.F.
3

QUALI SONO I SUOI PRINCIPI ISPIRATORI ?
La “filosofia” complessiva cui si ispira il P.O.F. dell’I.C. “Scriattoli” di Vetralla obbedisce ai seguenti
criteri:
- la scuola dell’autonomia deve garantire il successo formativo a tutti gli alunni (diritto all'educazione ed
all'istruzione);
- il successo formativo va inteso come pieno sviluppo della persona umana (formazione integrale), nel
rispetto delle identità personali, sociali e culturali dei singoli alunni (valorizzazione delle diversità);
- per assicurare il successo formativo degli alunni si garantisce un’organizzazione educativa e didattica
personalizzata negli obiettivi e nei percorsi formativi (personalizzazione educativa), prevedendo
opportune strategie tanto per le attività di recupero quanto per la valorizzazione delle eccellenze;
- la flessibilità va intesa come personalizzazione educativa, in riferimento alle esigenze dei singoli alunni
(centralità degli alunni che apprendono e si formano). Particolare attenzione viene prestata
all’accoglienza, all’inserimento e ai percorsi formativi degli allievi con situazioni particolari, come
alunni in disagio, alunni diversamente abili, alunni stranieri;
- accanto alla didattica curricolare, particolare attenzione viene data alla didattica extracurricolare, quella
dei progetti (ampliamento offerta formativa), come fondamentale opportunità di socializzazione e di
crescita culturale;
- il percorso educativo non deve essere frammentato, ma unitario (progetto integrato): occorre integrare
tutte le attività educativo-didattiche della scuola e tutte le iniziative formative extrascolastiche
(cooperazione dei docenti tra di loro e con l’extrascuola);
- la valutazione deve sempre assumere valenza formativa: occorre utilizzare la valutazione, non per
sanzionare, ma per individuare le strategie più adeguate ad assicurare il successo degli alunni nei
processi di apprendimento (valutare per educare);
- si assicura il rispetto della libertà d’insegnamento dei docenti e la promozione dell’aggiornamento e
della formazione per tutto il personale scolastico;
- si promuove il coinvolgimento dei genitori nel percorso educativo e didattico dei loro figli
- l’istituto si impegna a valutare ed apportare modifiche, ove necessario, al proprio intervento formativo al
fine di migliorare la qualità del servizio (autovalutazione).
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STORIA DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
L’Istituto Comprensivo “Andrea Scriattoli” nasce 1° settembre 2009, raccogliendo l’eredità storica della
Scuola Media Statale di Vetralla e delle sue sedi associate di Blera e Villa S. Giovanni in Tuscia.
L’istituto è intitolato al prof. Andrea Scriattoli che, come ricorda la targa posta nei pressi dell’ingresso della
sede centrale per celebrare il centenario della sua nascita, il 19 maggio 1856, fu “… archeologo e poeta,
matematico e storico, educatore amoroso … perché di esempio egli sia alle generazioni future ”.
Alla nuova istituzione, in seguito alla politica di “dimensionamento” attuata dal ministero nel 2009, sono
assegnate le scuole dell’infanzia e le scuole primarie di Blera e Barbarano Romano, tolte alla direzione di
Capranica, e di quelle di Villa S. Giovanni in Tuscia, fino all’anno scolastico 2008/2009 plessi della
Direzione Didattica di Vetralla.
I primi anni di vita della scuola hanno mostrato una realtà ricca e variegata, dove le progettualità precedenti
hanno continuato ad essere elemento qualificante e sono state ulteriormente arricchite dalle nuove
esperienze del corpo docente.
Il 31 agosto 2011, purtroppo, è stato l’ultimo giorno di vita della scuola secondaria di Villa S. Giovanni in
Tuscia, in quanto il numero di alunni non rispettava più i parametri imposti dal Ministero. Un nuovo
dimensionamento poi, in vigore dal 1° settembre 2012, ha privato l’I.C. “Scriattoli” dell’importante realtà
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della scuola secondaria di I grado di Blera, che con i plessi della Direzione Didattica di Vetralla ha
costituito il nuovo Istituto Comprensivo “Piazza Marconi”.
Il 2 settembre 2013, dopo tre lunghi anni di chiusura per lavori, è tornata a suonare la campanella nella
scuola secondaria di 1° grado di Cura, che aveva trovato sistemazione provvisoria presso gli edifici della
sede centrale di Vetralla. Gli interventi di ristrutturazione totale ed adeguamento alle norme di sicurezza,
antincendio e antisismiche hanno riconsegnato una scuola non soltanto sicura, ma anche con ambienti
funzionali ed esteticamente piacevoli.
1° settembre 2009
1° settembre 2009
DA D.D. Capranica
Scuola Secondaria di I
grado di Vetralla,
succursale di Cura e sedi
associate di Blera e Villa S.
Giovanni in T.
Scuole dell’infanzia e
primarie di Blera e
Barbarano Romano
1° settembre 2009
Da D.D. Vetralla
Scuola dell’infanzia e
primaria di Villa S.
Giovanni in Tuscia
ISTITUTO COMPRENSIVO
“SCRIATTOLI” DI
VETRALLA
Al nuovo I.C.”P.zza Marconi”
Soppressione della Scuola
secondaria di I grado di
Villa San Giovanni In Tuscia
Scuola Secondaria di I grado
di Blera
1° settembre 2011
1° settembre 2012
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LA SEZIONE A INDIRIZZO MUSICALE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
DI VETRALLA
Dall’anno scolastico 2010/2011 l’offerta formativa dell’istituto si è arricchita di uno strumento didattico
importantissimo, offrendo agli studenti della secondaria di Vetralla e di Cura la possibilità di frequentare un
corso ad indirizzo Musicale.
Vetralla è un paese dove tradizionalmente la musica è sempre stata parte integrante del tessuto sociale e
culturale. Si pensi al complesso bandistico “Ottavio Pastella”, nato nel lontano 1853, e alla sua scuola
musicale, ai concerti di musica classica del periodo di Pasqua, alle tante corali parrocchiali, ma anche agli
eventi di musica leggera degli ultimi anni.
In questa realtà la nostra scuola ha richiesto e ottenuto dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio e alla
sua sede di Viterbo l’attivazione di un indirizzo musicale. Il nuovo corso di studi ha avuto un grande
successo tra gli alunni e le loro famiglie, infatti alla segreteria dell’istituto, al momento dell’iscrizione,
giungono ogni anno numerose richieste.
La musica è un linguaggio affascinante che dialoga con tutte le arti e tutte le discipline scolastiche. Suonare
uno strumento musicale è un'attività che sviluppa facoltà espressive, razionali, educa all'ascolto, è un’ottima
occasione di socializzazione e rimane per sempre come patrimonio culturale personale, oltre a fornire le
competenze necessarie a chi intende continuare gli studi musicali.
I corsi sono aperti agli alunni che, entro i termini previsti per l’iscrizione, abbiano manifestato la volontà di
frequentarli e che abbiano superato l’apposita prova orientativo-attitudinale, funzionale al raggiungimento
delle finalità della sperimentazione, dinanzi ad una commissione.
Gli alunni iscritti all’indirizzo sono distribuiti sulle tradizionali sezioni di Vetralla e Cura e, dal lunedì al
venerdì dalle 8.00 alle 14.00, frequentano il normale orario curricolare nelle loro classi di appartenenza. La
sezione ad indirizzo musicale, quindi, è tale solo dal punto di vista organizzativo. Il corso si articola su
quattro strumenti: chitarra, clarinetto, pianoforte e violoncello. Gli alunni, rispetto agli altri compagni,
frequentano 2 ore supplementari (1 di teoria – solfeggio, musica d’insieme e 1 di strumento individuale con
rapporto 1:1) programmate il pomeriggio, dal martedì al venerdì, e il sabato mattina.
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IL TERRITORIO D’AZIONE DELL’ISTITUTO
L’Istituto Comprensivo “Scriattoli” svolge la sua attività in un territorio comprendente quattro comuni:
Vetralla, Blera e Villa San Giovanni in Tuscia e Barbarano Romano.
Questi centri, collocati nel cuore della provincia di Viterbo, prossimi al capoluogo ma a solo ad un’ora di
macchina da Roma, hanno una storia antichissima che ha visto succedersi la civiltà etrusca e quella romana,
l’epoca medievale e quella rinascimentale, consegnandoci in eredità tanti piccoli e grandi capolavori
disseminati nei borghi e nel territorio, attraversato dalle consolari Clodia, Cassia e Aurelia.
La via Francigena, che correndo dall'Inghilterra all'Italia portava i pellegrini a Roma attraverso la Tuscia
sovrapponendosi all'antica Cassia, ha favorito poi la sedimentazione delle tradizioni e dei fermenti culturali
anche dell’Umbria e della Toscana, oltre che di Roma, territori con cui confina la provincia di Viterbo.
Vetralla, circondata da fitti boschi che si arrampicano sulle falde di Monte Fogliano, è caratterizzata da un
centro storico di origine medievale, ampliatosi in epoca rinascimentale con eleganti edifici nobiliari. Nel
Settecento venne innestata sull’assetto urbanistico preesistente la suggestiva piazza su cui si affacciano il
Duomo, il Palazzo del Comune e quello delle Carceri.
Il comune ha sempre tratto benefici dalla sua posizione ed è fra i più grandi ed importanti della Tuscia. La
sua vocazione di “città”, dunque, non deriva solo dal fatto che il 4 aprile 1783 ottenne da papa Pio VI tale
titolo.
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Tarquinio Ligustri, 1587, Veduta di Vetralla
Veduta del centro storico di Vetralla
Il territorio comunale è piuttosto vasto e comprende le frazioni allineate lungo la via Cassia di Cura e La
Botte. Numerose anche le frazioni sviluppatesi nei centri rurali, tra le quale si segnalano Tre Croci e località
Cinelli.
Blera, nell’ambito della provincia di Viterbo, può essere considerato un comune di medie dimensioni,
mentre Villa S. Giovanni e Barbarano Romano sono tra i più piccoli paesi della Tuscia. Decentrati rispetto
alla via Cassia e sviluppatisi intorno a caratteristici borghi medievali, questi centri sono immersi in un
suggestivo contesto paesaggistico-ambientale dove tra macchie, spettacolari forre, colline e vallate adibite al
pascolo si trovano antiche testimonianze del passato tra cui emergono, quasi incastonate come preziosi
diamanti, le necropoli rupestri etrusche.
Alcune tombe etrusche a Blera
Le forre di Barbarano Romano
Il borgo di Villa S. Giovanni in T.
E’ proprio in questo territorio ricco di storia e strategico, tanto da consentire ai suoi residenti di accedere
comodamente tanto ai servizi offerti da Viterbo che dalla capitale, che sono dislocate le sedi dell’Istituto
Comprensivo “Scriattoli”.
Comune
Vetralla
Blera
Villa S. Giovanni
Barbarano Romano
Popolazione residente
13.508
3.402
1.364
1.110
Il contesto sociale, culturale ed economico del territorio d’azione dell’istituto è in continua evoluzione.
Nonostante una progressiva diminuzione delle attività tradizionali continuano ad essere presente un
importante numero di aziende agricole, spesso a carattere familiare, e piccole imprese artigianali. Ben
avviate sono alcune attività industriali e le numerose attività commerciali, che offrono a molte famiglie
un’importante opportunità di lavoro. Alcune aziende sono piuttosto note in Italia ed esportano i loro prodotti
anche all’estero.
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In decisa ascesa poi il settore turistico anche grazie a sagre, eventi culturali e manifestazioni gastronomiche.
I numerosissimi oliveti e i boschi del territorio forniscono prodotti come l’ottimo olio a denominazione di
origine protetta (d.o.p.), funghi porcini e tartufi; gli allevamenti di bovini e suini, uniti alla perizia dei
“norcini”, delle assolute prelibatezze.
Molto forte è stata la crescita negli ultimi decenni del settore terziario, con conseguente aumento del già
esistente pendolarismo impiegatizio verso Viterbo e Roma. Tutto questo ha comportato negli anni una
sovrapposizione del ceto medio borghese all’originale assetto socio-economico di tipo agricolo-operaio, con
un conseguente innalzamento del livello culturale medio della popolazione. Ciò nonostante, il livello
culturale riflesso nella scuola è molto vario, con picchi in alto e in basso. In particolare nei centri più piccoli,
a volte, si rilevano poche opportunità di confronto tra pari che permettano scambi relazionali e arricchimenti
reciproci.
Proprio la vicinanza alla capitale, poi, sta comportando altri fenomeni in costante aumento: l'insediamento
ogni anno di famiglie provenienti da Roma, ma anche da città del sud Italia, alla ricerca di una migliore
qualità della vita o della tranquillità della provincia, e l’arrivo di cittadini di origine straniera, in diversi casi
anche irregolari, che trovano lavoro nell’edilizia, nell’agricoltura o nel commercio ambulante, nel caso degli
uomini, e come badanti o collaboratrici domestiche nel caso delle donne. L'immigrazione è una condizione
strutturale della società italiana e in futuro lo sarà sempre di più. Purtroppo occorre registrare che, in molti
casi, immigrazione e integrazione sono due elementi che viaggiano a velocità diverse. Il numero più
consistente degli stranieri proviene dall’Europa dell’est, in particolar modo dalla Romania, altri dal Magreb
dal Sud-America e dall’Africa centrale, esiguo il gruppo degli asiatici.
Nel territorio sono presenti importanti realtà che in modo autonomo, ma anche in collaborazione con
l’istituzione scolastica, arricchiscono il percorso formativo degli alunni attraverso progetti comuni. Si
segnalano in particolare:
- amministrazione provinciale
- amministrazioni comunali
- Istituto Comprensivo “Piazza Marconi” di Vetralla
10
-
Istituto d’Istruzione Secondaria “Canonica”
biblioteche comunali
ludoteche
musei
comunità montana, parchi regionali
distretto A.S.L.
compagnie di teatro amatoriale
bande musicali
associazioni sportive
associazioni culturali
associazioni di volontariato
cooperative sociali
In questa ricca e complessa realtà ricordiamo il lavoro di sinergia da sempre condotto con gli psicologi e gli
specialisti della A.S.L – VT 4 per gli alunni diversamente abili o con disturbi dell’apprendimento, le
collaborazioni avviate con l’amministrazione comunale di Vetralla e quelle con le amministrazioni di Blera,
Villa San Giovanni in Tuscia, Barbarano Romano, con l’Arma dei Carabinieri e la Polizia Locale.
Di grande aiuto è stato il lavoro delle pro-loco, la collaborazione con il Parco Regionale Marturanum, con le
compagnie di teatro amatoriale “I dialettanti” di Vetralla e “Nuova Compagnia” di Blera, le locali bande
musicali, alcune sezioni della Croce Rossa e della Protezione Civile, la Cooperativa Sociale “L’Universale
2000”, presenza costante in alcuni importanti progetti della scuola, l’Associazione Sportiva “Fogliano 2000”
di Cura e l’associazione ludico-culturale “La Tana degli Orchi”.
Di grande rilevanza è poi l’attività che svolgono all’interno dell’istituto i volontari dell’Auser, associazione
che si avvale di insegnanti in pensione per i corsi di Italiano L2, e dei volontari madrelingua inglese, che
alcune ore al mese affiancano i docenti curricolari come lettori.
Non si può poi non ricordare la preziosa collaborazione offerta in tutti i plessi da molti genitori durante
l’attuazione di alcuni progetti.
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RILEVAZIONE DEI BISOGNI
La riflessione sulle dinamiche culturali, sociali ed economiche del territorio su cui agisce l’istituto, l’attività
di autovalutazione avviata dallo scorso anno scolastico, i costanti colloqui dei docenti con i genitori ed il
quotidiano rapporto con gli alunni, hanno consentito di acquisire elementi utili per desumere i bisogni
formativi dell’utenza.
La definizione degli obiettivi e dei percorsi del Piano dell’Offerta Formativa, pertanto, è organizzata per
rispondere a dei bisogni reali, che sono risultati i seguenti:
- impiego del tempo scuola come risorsa, con attenzione a situazioni di handicap, al recupero delle lacune,
al potenziamento e alla valorizzazione delle eccellenze;
- integrazione come condivisione di valori culturali;
- attenzione alla didattica dei progetti, in appoggio a quella curricolare, così da ampliare un’offerta che
contribuisca a consolidare e a potenziare i processi formativi del “sapere”, del “saper fare” e del “sape
essere”;
- successo formativo degli studenti, anche grazie al coinvolgimento delle famiglie, perseguendo il duplice
obiettivo:
a) di raggiungere i traguardi di sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni Nazionali,
anche col fine di preparare al meglio gli alunni per affondare il futuro iter scolastico che,
attraverso i vari gradi di scuola, li condurrà alla secondaria di 2° grado e all’università
b) di preparare gli alunni alla vita come “persone” e come “cittadini”, rendendoli una risorsa
preziosa per la società e per il loro stesso territorio
- esigenza di un’attiva collaborazione con gli enti pubblici, quelli locali, le associazioni e tutte le realtà
che operano nei comuni d’azione della scuola per l’attuazione di progetti condivisi.
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ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO
DIRIGENTE
SCOLASTICO
Dott.ssa
Elisa Maria Aquilani
DOCENTE CON DELEGA
FUNZIONE VICARIA E
REFERENTE SECONDARIA
VETRALLA
DOCENTE SECONDO
COLLABORATORE DEL
DIRIGENTE
Prof.ssa Anna Pelosi
Prof. ssa Angela Catalano
FUNZIONI STRUMENTALI DELL’ISTITUTO
AREA 1
AREA 1
AREA 2
AREA 3
AREE 2 e 3
VERIFICA E
AGGIORNAMENTO
DEL P.O.F.
D’ISTITUTO E
PROGETTI
VALUTAZIONE ,
AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO E
INVALSI
INTERVENTI E
SERVIZI PER I
DOCENTI
(B.E.S. – VIAGGI
D’ISTRUZIONE)
SERVIZI PER GLI
STUDENTI
(ORIENTAMENTO E
CONTINUITA’)
NUOVE
TECNOLOGIE E
REGISTRO
ON LINE
Prof. Stefano
Finocchi
Ins. Maria Grazia
Menegaldo
Prof.ssa Elena
Salvatori
Prof.sse
Domenica Maria
Sborchia e Rossella
Liberati
Prof. Sandro Mosè
Toso
REFERENTE D’ISTITUTO PER IL SOSTEGNO
Prof. Aldo Scorsi
REFERENTI
DI PLESSO
CURA
Scuola Secondaria di
Primo Grado
Prof.ssa
Ornella Fortuna
BLERA
Scuola dell’Infanzia
Ins. Laura Ricci
VILLA SAN
GIOVANNI IN T.
BARBARANO
ROMANO
Scuola dell’Infanzia
Scuola dell’infanzia
Scuola Primaria
Ins. Maria Assunta
Chichi
Scuola Primaria
Scuola Primaria
Ins. Simona Zeppa
Ins. Anna Bassetti
13
Ins. Maria Grazia
Menegaldo
(Referente unica)
UFFICI E SERVIZI AMMINISTRATIVI
Centralino 0761 - 477015
Fax
0761 - 461610
E-mail
I.C. “SCRIATTOLI”
SEDE LEGALE, AMMINISTRATIVA E
UFFICI DI SEGRETERIA
[email protected]
Via Cassia Sutrina, 2
01019 Vetralla (VT)
P.E.C. posta elettronica certificata:
[email protected]
ORGANIGRAMMA
DSGA
Rag. Paola De Sanctis
UFFICIO
CONTABILITA’
UFFICIO
DIDATTICA
UFFICIO
PERSONALE
Grassi Silvana
Salfa Anna
Canensi Massimo
Mantovani Anna
Area protocollo
Gestione contabile
Patrimonio
Area alunni
Archivio
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Area personale docente t.i.
Area personale docente t.d.
Area personale A.T.A.
Progetti e Archivio
I FATTORI DI QUALITA’
I Servizi Amministrativi vengono garantiti nel rispetto e nell'osservanza dei principi della qualità,
dell'efficienza, della celerità delle procedure e della trasparenza degli atti. Il personale amministrativo ed
ausiliario è impegnato a garantire agli utenti le informazioni possibili per una migliore fruizione del servizio.
Gli uffici di segreteria sono informatizzati, ciò consente una maggiore celerità dei servizi sia interni, sia di
quelli resi all’utenza esterna.
ORARI DI APERTURA AL PUBLICO DEGLI UFFICI DI SEGRETERIA
Dalle ore
Alle ore
Lunedì
8.30
10.30
Martedì
15.30
16.30
Mercoledì
10.30
12.30
Giovedì
15.30
16.30
Venerdì
8.30
10.30
Sabato
8.30
10.30
Durante l’orario di lezione della scuola secondaria di Vetralla l’accesso dei genitori alla segreteria è
consentito esclusivamente dall’ingresso secondario che si affaccia sulla Villa Comunale “Pietro Canonica”.
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SITO WEB D’ISTITUTO
Il sito internet, rinnovato nella veste grafica e nei contenuti, vuole essere un importante punto di riferimento
per docenti, famiglie ed alunni, con il fine di garantire un’offerta di qualità in linea con le esigenze della
società contemporanea, rappresentando un rapido strumento di comunicazione per gli operatori della scuola
e per l’utenza. Inoltre è possibile reperire materiale didattico, consultare alcuni lavori degli alunni, visionare
progetti, calendari degli impegni, orari di ricevimento degli insegnanti e soprattutto trovare in rete tutti i
documenti ufficiali dell’istituto e una sezione di modulistica per insegnanti e famiglie.
Dall’anno scolastico 2011/12 è attivo il registro on-line per la scuola secondaria di primo grado. Dal
corrente anno scolastico l’istituto si avvale del registro elettronico ARGO Scuolanext.
Riferimento agli obiettivi primari dei siti web delle P.A.
Tipologia del sito
Obiettivi primari
Contenuti caratterizzanti
Livello di
interazione
Istituzionale
www.icvetralla.it
Informare gli utenti
Chi siamo, dove siamo,
sulle attività dell'ente attività istituzionali, news,
comunicati,
organigramma,
normativa,documentazione.
Livello 2
Erogare servizi di
competenza
Livello 2
Servizi informativi,
modulistica
Registro elettronico per la scuola secondaria di 1° grado
Portale ARGO Scuolanext,
Sistema informatizzato con cui far interagire docenti,
studenti e famiglie
Obiettivi, contenuti, sicurezza informatica
Consente la piena digitalizzazione della scuola: gestione da parte del
personale docente dei registri elettronici di classe e personali.
Accesso da parte delle famiglie al portale tramite un link dal sito
d’istituto. Ingresso al sistema tramite un “nome utente” e una
“password” forniti dalla segreteria. Le famiglie potranno prendere
visione delle assenze, dei voti e delle note dei propri figli, oltre ai dati
riguardanti le lezioni.
Grazie al protocollo di sicurezza Secure Sockets Layer (SSL), analogo
a quello dei più noti istituti di credito, tutti i dati viaggiano sulla rete in
modo crittografato, garantendo il massimo livello di sicurezza e
confidenzialità.
Le diverse server farm, ovvero i luoghi fisici dove si trovano allocati i
dati, sono state selezionate, a livello nazionale ed europeo, dopo averne
comprovato la massima affidabilità ed esperienza in materia di
sicurezza informatica.
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RISORSE UMANE IN ORGANICO
Dirigente Scolastico: 1
N° totale docenti: 80
Insegnanti Scuola dell’Infanzia: 15
Insegnanti Scuola Primaria: 23
Insegnanti Scuola Secondaria di Primo Grado: 42
Di cui docenti con contratto T.I. 67 , docenti con contratto T.D. : 13
N° totale personale A.T.A.: 20
Direttore dei Servizi Generali Amministrativi: 1
Personale amministrativo di segreteria: 4
Collaboratori scolastici: 15 di cui 14 con contratto T.I. e 1 con contratto T.D.
Percentuale docenti / insegnanti precari nell’ambito dell’istituto
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ORGANIGRAMMA DEGLI ORGANI COLLEGIALI
Consigli di intersezione / interclasse / classe
Tutti i docenti della classe e rappresentanti dei genitori
Collegio dei Docenti
Tutti i docenti in servizio
Consiglio d’Istituto
Dirigente Scolastico (di diritto) : dott.ssa Elisa Maria Aquilani
8 docenti: ins. Bassetti Anna, prof. Finocchi Stefano, ins. Menegaldo M. Grazia, prof.ssa Pelosi Anna, prof.
Frateiacci Adelmo, ins. Gentile Katia, prof.ssa Raule Silvia, prof. Toso Sandro Mosè
8 genitori: lista n.3 Guglielmo Pasqualino, Auriemma Tiziana, Mucciante Aristeo ; lista n.1 Sasso Andrea,
Poleggioni Manuela ; lista n.4 Moscatelli Domenico, Lippi Moreno ; lista n.2 Stirparo Gianni
2 ATA: D.S.G.A. Paola De Sanctis, A.A Canensi Massimo
Giunta esecutiva
Dirigente Scolastico, Direttore dei Servizi Generali Amministrativi, 2 genitori e 1 docente a nomina del
Consiglio d’Istituto, 1 A.T.A.
COMMISSIONI
Commissione Orario
Cecchini Anna , Toso Sandro Mosè (secondaria 1° grado), referenti di plesso (primaria e infanzia)
Commissione P.O.F.
Catalano Angela, Cecchini Anna, Chichi Maria Assunta, Giulianelli Giovanna, Pelosi Anna, Raule Silvia,
Turchetti Alessandra
Commissione continuità e orientamento
Catalano Angela, Cerno L.M. Concetta, Chichi Maria Assunta, Frontoni Raniera, Gobbi Elena, Lanari
Simona, Olivieri Giuseppa, Orlandini Rita, Pelosi Anna, Proietti Cinzia, Riolfatti Anna Maria,
Sebastianelli Francesca, Torrioni Caterina
Commissione valutazione e autovalutazione d’istituto
Bassetti Anna, Gentile Katia, Giulianelli Giovanna, integrata dalla Commissione P.O.F.
Commissione viaggi d’istruzione
Catalano Angela, Olivieri Giuseppa, Pelosi Anna, Proietti Cinzia, Scorsi Aldo
Commissione Elettorale
Chichi Maria Assunta – Salvatori Elena – Gentile Katia – Toso Sandro Mosè (supplente)
Comitato di Valutazione
Membri effettivi: Gobbi Elena, Proietti Cinzia, Menegaldo M. Grazia, Raule Silvia - Membri supplenti:
Olivieri Giuseppa
18
POPOLAZIONE SCOLASTICA
SCUOLA DELL’INFANZIA
PLESSO DI BLERA *
SEZ.A ETEROGENEA
26
SEZIONI/CLASSI
SEZ.B ETEROGENEA
25
SEZ. C OMOGENEA
24
TOTALE
75
PLESSO DI VILLA S. GIOVANNI IN TUSCIA *
SEZ. A ETEROGENEA
26
SEZIONI/CLASSI
TOTALE
26
PLESSO DI BARBARANO ROMANO *
SEZ. A
18
SEZIONI/CLASSI
TOTALE
ETEROGENEA
18
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO DI BLERA *
SEZIONE A
SEZIONE B
Totali
CLASSE 1^
CLASSE 2^
CLASSE 3^
CLASSE 4^
23
16
14
28
13
12
31
15
14
32
30
CLASSE
5^
16
16
30
TOTALE
83
56
139
PLESSO DI VILLA S. GIOVANNI IN TUSCIA *
PLURICLASSE 1^- 2^
SEZIONE A
9+8
CLASSE 3^
16
PLURICLASSE 4^- 5^
TOTALE
8+7
48
PLESSO DI BARBARANO ROMANO *
SEZIONE A
PLURICLASSE 1^-2^-4^:
PLURICLASSE 3^-5^
5+6+5 =16
8 + 9 =17
TOTALE
33
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
SEDE CENTRALE DI VETRALLA *
SEZIONE A
SEZIONE B
SEZIONE C
Totali
CLASSE 1^
25
25
50
CLASSE 2^
21
21
20
62
CLASSE 3^
22
24
23
69
TOTALE
CLASSE 2^
27
27
78
CLASSE 3^
24
20
26
70
TOTALE
68
70
43
181
SUCCURSALE DI CURA *
SEZIONE D
SEZIONE E
SEZIONE F
Totali
CLASSE 1^
21
21
23
53
19
72
68
49
189
Numero totale degli alunni dell’istituto: 709 *
Numero totale alunni Infanzia: 119
Numero totale alunni Primaria: 220
Numero totale alunni Secondaria 1° grado: 370
400
350
300
250
200
150
100
50
0
370
220
119
Alunni infanzia Alunni primaria
Alunni
secondaria
* Il numero degli alunni è comunque soggetto a variazione, anche a causa di iscrizioni ad anno già iniziato
di studenti spesso stranieri.
Numero totale alunni stranieri dell’istituto: 108 *
Alunni stranieri Infanzia: 24
Alunni stranieri Primaria: 37
Alunni stranieri Secondaria 1° grado: 47
Percentuale di alunni stranieri in rapporto a quelli con cittadinanza italiana
La percentuale degli alunni stranieri presenti nell’Istituto negli scorsi anni superava il 15%. Si registra una
loro diminuzione e parallelamente un incremento di alunni di cultura mista con cittadinanza italiana.
20
Paesi di provenienza degli alunni stranieri presenti nell’Istituto
Nazione
N° alunni
Romania
60
55,5 %
Marocco
7
6,4 %
Algeria
5
4,6 %
Nigeria
5
4,6 %
Macedonia
4
3,7 %
Polonia
4
3,7 %
Albania
3
3,2 %
Bielorussia
3
2,8 %
Moldavia
3
2,8 %
Spagna
3
2,8 %
Brasile
2
1,8 %
Armenia
2
1,8 %
Cina
1
0,9 %
Colombia
1
0,9 %
Equador
1
0,9 %
Russia
1
0,9 %
Tunisia
1
0,9 %
Turchia
1
0,9 %
Ucraina
1
0,9 %
21
ASSETTO ORGANIZZATIVO E DIDATTICO DELL’ISTITUTO
Il D.P.R. 20 marzo 2009, n. 89, ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del D.L. 25 giugno 2008, n. 112,
convertito, con modificazioni, dalla L. 6 agosto 2008, n. 133, ha modificato alcuni aspetti dell’assetto
ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione.
Proprio la progressiva entrata a regime della riforma scolastica ha contribuito alla decisione dei competenti
organi d’Istituto di introdurre dall’a.s. 2010/2011 la settimana corta, con 5 giorni di lezione ed il sabato
libero.
SUDDIVISIONE DELL’ANNO SCOLASTICO
Come da tradizione consolidata, il Collegio dei Docenti ha scelto la suddivisione dell’anno scolastico in 2
quadrimestri al fine di:
- consentire ai docenti di acquisire adeguati elementi di valutazione;
- favorire gli alunni, soprattutto quelli che incontrano difficoltà, con una strutturazione delle verifiche più
adeguata ai loro ritmi di apprendimento.
CALENDARIO ANNO SCOLASTICO 2013 / 2014
Il Collegio dei Docenti ha approvato il calendario delle lezioni apportando alcune modifiche a quello
definito dalla Giunta della Regione Lazio.
Inizio Lezioni: 9 settembre 2013 (inizio delle lezioni anticipato di 2 giorni rispetto al calendario regionale)
Termine Lezioni: 7 giugno 2014
Note: La scuola dell'infanzia termina le attività educative il 28 giugno 2014
Lezioni su tutti i plessi: dal lunedì al venerdì
Sabato mattina previsto solo per l’indirizzo musicale attivato presso la scuola secondaria di 1° grado di Vetralla e
alcuni progetti extracurriculari su alcuni plessi
Festa dell’Immacolata Concezione: domenica 8 dicembre 2013
Ponte di Ognissanti : da venerdì 1° novembre a domenica 3 novembre 2013
Festività Natalizie: da domenica 22 dicembre 2013 a lunedì 6 gennaio 2014
Ponte Pasqua – Liberazione: da giovedì 17 aprile a domenica 27 aprile 2014
Festività Pasquali: da giovedì 17 aprile a martedì 22 aprile
Sospensione attività: da merc. 23 a giovedì 24 aprile (recupero inizio anticipato scuola rispetto al calend. region.)
Ponte festa della Liberazione: da venerdì 25 a domenica 27 aprile
Ponte Festa del lavoro: da giovedì 1° maggio a domenica 4 maggio 2014
Festa della Repubblica: lunedì 2 giugno 2014
Santo Patrono: Barbarano Romano, 4 dicembre 2013 – Blera, 11 dicembre 2013 – Vetralla, 13 agosto
2014 – Villa San Giovanni in Tuscia, terza domenica di agosto 2014
22
ORGANIZZAZIONE
DELL’INFANZIA
DIDATTICA
E
TEMPO
SCUOLA
NELLA
SCUOLA
La scuola dell'infanzia accoglie bambini di età compresa tra i tre e i cinque anni compiuti entro il 31
dicembre dell'anno scolastico di riferimento.
Su richiesta delle famiglie possono essere iscritti alla scuola dell'infanzia, le bambine e i bambini che
compiono tre anni di età entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento. Al fine di garantire qualità
pedagogica e specificità dell'offerta educativa in coerenza con la particolare fascia di età interessata,
l'inserimento dei bambini ammessi alla frequenza anticipata è disposto alle seguenti condizioni: disponibilità
di idonei locali, disponibilità dei posti, accertamento dell'avvenuto esaurimento di eventuali liste di attesa,
valutazione pedagogica e didattica dei tempi e delle modalità dell'accoglienza.
L'orario di funzionamento della scuola dell'infanzia e' stabilito in 40 ore settimanali. Tutti i plessi
dell’istituto effettuano tradizionalmente l’orario 8.00 – 16.00 con mensa. Permane la possibilità, prevista
dalle norme vigenti, di chiedere, da parte delle famiglie, un tempo scuola ridotto, limitato alla sola fascia del
mattino.
Tutti i plessi dell’Istituto, anche se con diverse peculiarità, da anni si distinguono per una particolare
attenzione rivolta all’accoglienze dei bambini che per la prima volta si affacciano alla scuola dell’infanzia,
garantendo un graduale inserimento affinché ogni bambino possa vivere serenamente e positivamente
l’esperienza della “separazione”.
ORARIO CURRICOLARE
40 ore settimanali per 8 ore al giorno dal lunedì al venerdì. Permane la possibilità di chiedere da parte
delle famiglie un tempo scuola ridotto, limitato alla sola fascia del mattino.
SCANSIONE DELLA GIORNATA
Accoglienza
Attività collettiva in sezione
Attività strutturate individuali o per gruppi
Preparazione alla mensa
Gioco (libero, organizzato, in sezione o all’aperto)
Attività strutturate
Preparazione all’uscita
23
ORGANIZZAZIONE E TEMPO SCUOLA NELLA SCUOLA PRIMARIA
Sono iscritti alla scuola primaria le bambine e i bambini che compiono sei anni di età entro il 31 dicembre
dell'anno scolastico di riferimento. Possono, altresì, essere iscritti alla scuola primaria, su richiesta delle
famiglie, le bambine e i bambini che compiono sei anni di età entro il 30 aprile dell'anno scolastico di
riferimento.
Il tempo scuola della primaria è, a partire dall’anno 2009/2010, svolto secondo il modello dell'insegnante
unico. In tutte le sedi è previsto un orario scolastico settimanale di 27 ore, anche se con diverse modalità: i
plessi di Blera e Villa San Giovanni in Tuscia con orario antimeridiano su 5 giorni, mentre il plesso di
Barbarano Romano è organizzato con una settimana corta che prevede 1 rientro pomeridiano con mensa il
martedì.
ORARIO CURRICOLARE, 27 ore settimanali
CLASSI PRIME
Italiano
Storia e Geografia
Inglese
Matematica e Scienze
Ed. immagine
Musica
Ed motoria
Insegnamento Religione Cattolica
(I.R.C.)
o in alternativa
CLASSI SECONDE
9 ore
4 ore
1 ora
7 ore
1 ora
1 ora
2 ore
Italiano
Storia e Geografia
Inglese
Matematica e Scienze
Ed. immagine
Musica
Ed motoria
8 ore
4 ore
2 ore
7 ore
1 ora
1 ora
2 ore
2 ore
Insegnamento Religione Cattolica
(I.R.C.)
o in alternativa
2 ore
Educazione alla convivenza civile
e alla mondialità
Educazione alla convivenza civile
e alla mondialità
CLASSI TERZE E QUARTE
CLASSI QUINTE
Italiano
Storia e Geografia
Inglese
Matematica e Scienze
Ed. immagine
Musica
Ed motoria
7 ore
4 ore
3 ore
7 ore
1 ora
1 ora
2 ore
Insegnamento Religione Cattolica
(I.R.C.)
o in alternativa
2 ore
Educazione alla convivenza civile
e alla mondialità
Italiano
Storia e Geografia
Inglese
Matematica e Scienze
Ed. immagine
Musica
Ed motoria
Tecnologia
6 ore
4 ore
3 ore
7 ore
1 ora
1 ora
2 ore
1 ora
Insegnamento Religione Cattolica
(I.R.C.)
o in alternativa
2 ore
Educazione alla convivenza civile
e alla mondialità
24
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E TEMPO
SECONDARIA DI 1° GRADO
SCUOLA
NELLA SCUOLA
Indirizzo tradizionale. L’orario settimanale obbligatorio, per legge, è organizzato in tutte le sedi in 29 ore +
1 ora da destinare ad attività di approfondimento riferita ad insegnamenti di materie letterarie. Dall’anno
scolastico 2009/2010 tutte le cattedre sono state ricondotte a 18 ore di lezione effettiva in classe, sono quindi
scomparse tutte le ore a disposizione dei docenti di lettere e tecnologia, che negli anni passati si erano
dimostrate assai preziose. Queste ore infatti erano utilizzate per progetti di recupero, potenziamento e
italiano L2 o, quando se ne presentasse la necessità, per sostituire insegnanti assenti. L’orario di lettere è
stato portato a 9 ore per classe + 1 ora settimanale di approfondimento, mentre quello di tecnologia prevede
2 ore settimanali per classe. Su richiesta del competente Dipartimento Disciplinare, il Collegio dei Docenti
ha deciso di aggiungere, al fine di garantire la specificità dell'offerta, l’ora di approfondimento letterario alle
5 di italiano, portando di fatto le ore a 6. Nelle classi terze, che dovranno svolgere l’esame di Stato, si è
scelto di privilegiare l’insegnante di lettere unico, mentre nelle classi prime e seconde si è optato per una
suddivisione per ambiti disciplinari (“Italiano” / “Storia e Geografia”). Il nuovo insegnamento di
«Cittadinanza e Costituzione» e' inserito nell'area disciplinare storico-geografica.
Tutte le sedi della scuola secondaria di primo grado effettuano la settimana breve, con un tempo scuola
articolato su 6 ore antimeridiane di 60 minuti ( 8.00 – 14.00) e con il sabato libero.
Indirizzo musicale. Gli alunni iscritti all’indirizzo musicale di Vetralla sono distribuiti su più sezioni e dal
lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 14.00, frequentano il normale orario curricolare nelle loro classi di
appartenenza. La sezione ad indirizzo musicale, quindi, è tale solo dal punto di vista organizzativo.
L’indirizzo musicale si articola su quattro strumenti: chitarra, clarinetto, pianoforte e violoncello. Gli alunni,
rispetto agli altri compagni, frequentano 2 ore supplementari, programmate tra il martedì, il venerdì
pomeriggio (15.00 - 19.00) e il sabato mattina (8.30 – 13.00).
ORARIO CURRICOLARE
30 ore settimanali da 60 minuti
CLASSI PRIME, SECONDE E TERZE
Storia
Geografia
Inglese
Francese
Matematica
Scienze
Arte e immagine
Tecnologia
Musica
Scienze motorie
5 ore
1 ora
2 ore
2 ore
3 ore
2 ore
4 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
Insegnamento Religione Cattolica
(I.R.C.)
o in alternativa
1 ora
Italiano
+ Approfondimento
Educazione alla convivenza civile
e alla mondialità
2 ore supplementari per l’indirizzo musicale (totale: 32 ore settimanali)
1 ora
1 ora
Teoria – solfeggio
Strumento – individuale
25
RAPPORTO SCUOLA - FAMIGLIA
L’interazione tra scuola e famiglia si attua attraverso occasioni di incontro messe a disposizione per un
dialogo costruttivo tra operatori della scuola, genitori e alunni e si realizza attraverso:
-
-
-
comunicazioni scuola – famiglia attraverso al modulistica predisposta dalla segreteria didattica;
comunicazioni scuola – famiglia per mezzo raccomandata a/r o fonogramma;
servizio news sul sito d’istituto www.icvetralla.it
incontri periodici con tutti gli insegnanti o docenti della classe;
opportunità di incontro con il singolo insegnante o docente;
comunicazioni ai genitori anche attraverso il diario dell’alunno;
partecipazione dei genitori rappresentanti al Consiglio d’Istituto e ai Consigli di Intersezione, Interclasse
o Classe;
condivisione del Patto Educativo di Corresponsabilità fra scuola e famiglia.
libretto personale dell’alunno. All’inizio dell’anno scolastico viene consegnato a tutti i genitori degli
alunni frequentanti la scuola secondaria di primo grado. Su di esso gli insegnanti annotano i giudizi delle
verifiche ed eventuali comunicazioni alle famiglie, al fine di stabilire un’informazione costante e
tempestiva sull’andamento degli alunni;
libretto elettronico on line. Ai genitori degli alunni della scuola secondaria viene consegnata la password
per accedere, tramite il sito d’istituto www.icvetralla.it , al portale ARGO dove è possibile consultare
on line il registro dell’alunno. Sarà possibile prendere visione di tutti i voti distinti per discipline, degli
argomenti delle lezioni, di tutte le assenze e di eventuali comunicazioni dei docenti o rapporti
disciplinari..
le famiglie sono coinvolte nell’autovalutazione d’istituto attraverso un questionario di gradimentO.
Tutte queste iniziative mirano a costruire una collaborazione scuola / famiglia che permetta di rilevare con
rapidità indicatori di agio/disagio relativi al servizio reso.
COLLOQUI POMERIDIANI INDIVIDUALI COI GENITORI
Scuola dell’infanzia, dalle 16.00 alle 19.00
I Quadrimestre: giovedì 12/12/2013, Villa S. Giovanni in T.
martedì 14/01/2014, Blera, Barbarano Romano
II Quadrimestre: martedì 08/04/2014, Blera, Barbarano Romano
venerdì 09/05/2014, Villa S. Giovanni in T.
Scuola primaria, dalle 15.00 alle 18.00
I Quadrimestre: giovedì 28/11/2013, tutti i plessi
II Quadrimestre: giovedì 20/03/2014, tutti i plessi
Scuola secondaria di primo grado, dalle 15.00 alle 18.00
I Quadrimestre: lunedì 16/12/2013, tutti i plessi
II Quadrimestre: martedì 08/04/2014, tutti i plessi
26
ALTRE RIUNIONI E IMPEGNI DEI RAPPRESENTANTI DEI GENITORI
Fare riferimento al piano annuale degli impegni riportato a pagina 30.
COLLOQUI SCUOLA PRIMARIA
In tutti i plessi da novembre a maggio, esclusivamente su appuntamento, il giovedì pomeriggio dopo la
programmazione oppure la mattina al di fuori dell’orario di servizio dell’insegnante.
COLLOQUI ANTIMERIDIANI SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Da novembre a maggio in orario antimeridiano secondo l’orario di ricevimento dei singoli docenti sotto
riportato. Negli scorsi anni ogni plesso metteva a disposizione per i ricevimenti 2 settimane al mese. Il
ricevimento dei genitori in orario antimeridiano rientra, come da Contratto, fra gli adempimenti dovuti dal
docente, ma tale adempimento si configura come un obbligo solo nel momento in cui il genitore manifesta la
volontà di ottenere un incontro.
Da quest’anno quindi il ricevimento avverrà esclusivamente su appuntamento e i docenti potranno regolare
personalmente gli incontri collocandoli in qualsiasi settimana del mese. L’appuntamento andrà richiesto dai
genitori tramite il Libretto personale dell’alunno (sezione “Comunicazioni”). L’insegnante scriverà sotto la
richiesta la data dell’appuntamento, che andrà firmata dal genitore.
ORARIO RICEVIMENTO DOCENTI SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
RICEVIMENTO VETRALLA
Esclusivamente su appuntamento tramite Libretto personale dell’alunno, sez. “Comunicazioni”
n.
DOCENTE
GIORNO
ORA
ORARIO
1
BELLUCCI Carlo
MARTEDI’
IV
dalle ore 11.00 alle ore 12.00
2
CATALANO Angela
MERCOLEDI’
V
dalle ore 12.00 alle ore 13.00
3
CECCHINI Anna
MERCOLEDI’
III
dalle ore 10.00 alle ore 11.00
4
CERASI Daniela
LUNEDI’
I
dalle ore 8.00 alle ore 9.00
5
CRISTOFARI Ginevra
MARTEDI’
V
dalle ore 12.30 alle ore 13.00
6
DE DOMINICS Elisa
LUNEDI’
II
dalle ore 9.00 alle ore 10.00
7
GOBBI Elena
LUNEDI’
III
dalle ore 10.00 alle ore 11.00
8
LIBERATI Rossella
GIOVEDI’
IV
dalle ore 11.00 alle ore 12.00
9
MARZETTI Maria Grazia
MARTEDI’
II
dalle ore 9.00 alle ore 10.00
10
MILETO Giulia
MERCOLEDI’
VI
dalle ore 13.00 alle ore 14.00
11
OLIVIERI Giuseppa
MERCOLEDI’
IV
dalle ore 11.00 alle ore 12.00
12
PELOSI Anna
LUNEDI’
IV
dalle ore 11.00 alle ore 12.00
13
POLACCHI Irene
MERCOLEDI’
III
dalle ore 10.00 alle ore 11.00
14
PRINI Franca
LUNEDI’
IV
dalle ore 11.00 alle ore 12.00
15
RANUCCI Antonella
VENERDI’
IV
dalle ore 11.00 alle ore 12.00
16
RIOLFATTI Anna Maria
MARTEDI’
II
dalle ore 9.00 alle ore 10.00
17
RUNCI Costantina
MERCOLEDI’
III
dalle ore 10.00 alle ore 11.00
27
18
SALVATORI Elena
MERCOLEDI’
IV
dalle ore 11.00 alle ore 12.00
19
SBORCHIA Domenica
VENERDI’
V
dalle ore 12.20 alle ore 13.00
20
SCORSI Aldo
MARTEDI’
V
dalle ore 12.00 alle ore 13.00
21
SINA Monica
VENERDI’
III
dalle ore 10.00 alle ore 11.00
22
TALOTTA Alfonso
LUNEDI’
V
dalle ore 12.00 alle ore 13.00
RICEVIMENTO CURA
Esclusivamente su appuntamento tramite Libretto personale dell’alunno, sez. “Comunicazioni”
n.
DOCENTE
GIORNO
ORA
ORARIO
1
BARBINI Laura
MARTEDI’
IV
dalle ore 11.00 alle ore 12.00
2
BELLUCCI Carlo
MARTEDI’
IV
dalle ore 11.00 alle ore 12.00
3
CATALANO Angela
MERCOLEDI’
V
dalle ore 12.00 alle ore 12.30
4
DE DOMINICS Elisa
LUNEDI’
II
dalle ore 9.00 alle ore 10.00
5
FERRERA Sandro
MARTEDI’
III
dalle ore 10.30 alle ore 11.00
6
FINOCCHI Stefano
LUNEDI’
V
dalle ore 12.00 alle ore 13.00
7
FORTUNA Ornella
MERCOLEDI’
IV
dalle ore 11.00 alle ore 12.00
8
FRATEIACCI Adelmo
LUNEDI’
II
dalle ore 9.00 alle ore 10.00
9
LIBERATI Rossella
GIOVEDI’
IV
dalle ore 11.00 alle ore 12.00
10
PERUGI Stefania
MERCOLEDI’
IV
dalle ore 11.00 alle ore 12.00
11
PISANI Ermenegilda
MERCOLEDI’
II
dalle ore 9.00 alle ore 10.00
12
PRINI Franca
LUNEDI’
IV
dalle ore 11.00 alle ore 12.00
13
RANUCCI Antonella
VENERDI’
II
dalle ore 9.00 alle ore 10.00
14
RAULE Silvia
LUNEDI’
IV
dalle ore 11.00 alle ore 12.00
15
ROCCHI Letizia
LUNEDI’
III
dalle ore 10.00 alle ore 11.00
16
ROMANO Cristiana
MERCOLEDI’
III
dalle ore 10.00 alle ore 10.30
17
ROSSI Erika
LUNEDI’
III
dalle ore 10.30 alle ore 11.00
18
RUNCI Costantina
MERCOLEDI’
III
dalle ore 10.00 alle ore 11.00
19
SBORCHIA Domenica
LUNEDI’
III
dalle ore 10.00 alle ore 11.00
20
SCORSINO SILVANA
GIOVEDI’
III
dalle ore 10.00 alle ore 11.00
21
TALOTTA ALFONSO
LUNEDI’
V
dalle ore 12.00 alle ore 13.00
22
TOSO SANDRO
MARTEDI’
II
dalle ore 9.00 alle ore 10.00
23
LANARI SIMONA
VENERDI’
III
dalle ore 10.00 alle ore 11.00
24
TRONCARELLI Annalisa
MERCOLEDI’
II
dalle ore 9.30 alle ore 10.00
25
CORSI Mina
MERCOLEDI’
IV
dalle ore 11.00 alle ore 12.00
28
RICEVIMENTO SEZIONE MUSICALE presso sede centrale di Vetralla
Esclusivamente su appuntamento tramite Libretto personale dell’alunno, sez. “Comunicazioni”
n.
DOCENTE
GIORNO
ORA
ORARIO
1
BELLAVIA (pianoforte)
MERCOLEDI’
-
dalle ore 18.30 alle ore 19.00
2
DORMINO (chitarra)
MARTEDI’
-
dalle ore 18.00 alle ore 19.00
3
GIORDANI (clarinetto)
VENERDI’
-
dalle ore 18.00 alle ore 19.00
4
MANTRICI (pianoforte)
VENERDI’
-
dalle ore 16.15 alle ore 16.45
5
TRAPE’ (violoncello)
GIOVEDI’
-
dalle ore 15.45 alle ore 16.15
6
VITALI (violoncello)
SABATO
-
dalle ore 12.00 alle ore 12.30
29
PIANO ANNUALE DEGLI IMPEGNI COLLEGIALI DEI DOCENTI E
DELLE RIUNIONI INSEGNANTI – GENITORI
SETTEMBRE 2013
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Lunedì
Giovedì
02/09/13
03/09/13
04/09/13
05/09/13
06/09/13
16/09/13
19/09/13
Scuola/plesso
Istituto
Istituto
Istituto
Istituto
Istituto
Infanzia VGS
Infanzia tutte
Attività
Collegio dei Docenti
Dipartimenti
Consigli di Classe/Attività org. inizio anno
Consigli di Classe/Attività org. inizio anno
Collegio Docenti
Assemblea genitori
Programmazione di sezione
Inizio
ore 10.00
ore 9.00
ore 9.00
ore 9.00
ore 10.00
ore 15.00
ore 14.00
Durata
h. 2.00
h. 3.00
h. 2.30
h. 3.00
h. 2.00
h. 1.00
h. 2.00
Scuola/plesso
Primaria /Secondaria
Istituto
Infanzia tutte
Secondaria Vetralla
Secondaria Vetralla
Secondaria Cura
Secondaria Cura
Primaria /Secondaria
Primaria /Secondaria
Infanzia
Infanzia tutte
Primaria /Secondaria
Attività
Dipartimenti
Collegio dei Docenti
Programmazione di sezione
Consigli di Classe (2^C-1^A-2^A-3^A)
Consigli di Classe (3^C-1^B-2^B-3^B)
Consigli di Classe (3^E-3^D-2^D-1^D)
Consigli di Classe (1^E-2^E-1^F-3^F)
Dipartimenti Materie letterarie
Assemblea Elezioni Rappresentanti Genitori
Assemblea Elezioni Rappresentanti Genitori
Consigli Intersezione
Dipartimenti Matematica e Tecnologia
Inizio
ore 15.00
ore 16.15
ore 16.00
ore 15.00
ore 15.00
ore 15.00
ore 15.00
Ore 16.00
ore 15.00
ore 16.00
ore 16.00
ore 15.00
Durata
h. 1.00
h. 2.00
h. 2.00
h. 1.00*
h. 1.00*
h. 1.00*
h. 1.00*
h. 2.00
h. 1.00*
h. 1.00
h. 1.00
h. 2.00
Attività
Consigli di Classe (3^C-1^B-2^B-3^B)
Consigli di Classe (3^E-3^D-2^D-1^D)
Consigli di Classe (1^E-2^E-1^F-3^F)
Cons. Intercl./ Cons. di Classe (2^C-2^A-1^A3^A)
Consigli di Intersezione
Colloquio individuale genitori
Inizio
ore 15.00
ore 15.00
ore 15.00
ore 15.00
Durata
h. 1.00*
h. 1.00*
h. 1.00*
h. 1.00*
ore 16.00
ore 15.00
h. 1.00*
h. 3.00
OTTOBRE 2013
Giovedì
Giovedì
Lunedì
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Giovedì
Giovedì
Giovedì
Mercoledì
Mercoledì
03/10/13
03/10/13
14/10/13
14/10/13
15/10/13
16/10/13
17/10/13
24/10/13
24/10/13
24/10/13
30/10/13
30/10/13
* → Per Classe/Sezione
NOVEMBRE 2013
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
18/11/13
19/11/13
20/11/13
21/11/13
Scuola/plesso
Secondaria Vetralla
Secondaria Cura
Secondaria Cura
Primaria /Sec. Vetralla
Giovedì
Giovedi
21/11/13
28/11/13
Infanzia tutte
Primaria tutte
* → Per Classe/Sezione
30
DICEMBRE 2013
Lunedì
Giovedì
Giovedì
Giovedì
Giovedì
Giovedì
Giovedì
02/12/13
05/12/13
05/12/13
12/12/13
12/12/13
12/12/13
12/12/13
Scuola/plesso
Infanzia
Primaria/Secondaria
Istituto
Infanzia VGS
Infanzia Blera/Barb. R.
Infanzia Blera/Barb. R.
Primaria
Attività
Programmazione di sezione
Dipartimenti
Collegio dei Docenti
Colloquio individuale genitori
Assemblea genitori
Consigli di Intersezione
Consigli di Interclasse
Mercoledì
Mercoledì
18/12/13
18/12/13
Secondaria
Infanzia VSG
Colloquio individuale genitori
Consigli di Intersezione
Inizio
Ore 16.00
ore 15.00
ore 16.15
ore 16.00
ore 16.00
Ore 17.00
ore 15.45
B.R.
ore 16.00
VSG
ore 16.15
Blera
ore 15.00
Ore 16.00
Durata
h. 2.00
h. 1.00
h. 2.00
h. 3.00
h. 1.00
h. 1.00
h. 1.00
h. 3.00
h. 1.00
GENNAIO 2014
Martedì
Martedì
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Giovedì
Giovedì
07/01/14
14/01/14
20/01/14
21/01/14
22/01/14
23/01/14
23/01/14
23/01/14
Scuola/plesso
Infanzia tutte
Infanzia Blera/Barb. R.
Secondaria Cura
Secondaria Cura
Secondaria Vetralla
Secondaria Vetralla
Infanzia tutte
Primaria
Attività
Dipartimenti per plessi
Colloquio individuale genitori
Consigli di Classe (3^E-3^D-2^D-1^D)
Consigli di Classe (1^E-2^E-1^F-3^F)
Consigli di classe (2^C-2^A-1^A-3^A)
Consigli di classe (3^C-1^B-2^B-3^B)
Consigli di Intersezione
Consigli di Interclasse
Inizio
ore 16.00
ore 16.00
ore 15.00
ore 15.00
ore 15.00
ore 15.00
Ore 16.00
ore 15.45
B.R.
ore 16.00
VSG
ore 16.15
Blera
Durata
h. 1.00
h. 3.00
h. 1.00*
h. 1.00*
h. 1.00*
h. 1.00*
h. 1.00
h. 1.00
Scuola/plesso
Primaria-Sec. Vetralla
Infanzia
Primaria-Sec. Cura
Primaria tutte
Infanzia tutte
Attività
Scrutini (Tutte le classi)
Programmazione di sezione
Scrutini (Tutte le classi)
Consigli di Interclasse
Consigli di Intersezione
Inizio
ore 15.00
ore 16.00
ore 15.00
ore 15.00
ore 16.00
Durata
h. 0.30*
h. 1.00
h. 0.30*
h. 1.00*
h. 1.00*
Scuola/plesso
Primaria-Secondaria
Istituto
Secondaria Cura
Infanzia tutte
Infanzia tutte
Secondaria Vetralla
Secondaria Vetralla
Secondaria Cura
Primaria tutte
Primaria
Attività
Dipartimenti
Collegio dei Docenti
Consigli di Classe (1^E-2^E-1^F-3^F)
Assemblea genitori
Consigli di Intersezione
Consigli di classe (2^C-2^A-1^A-3^A)
Consigli di classe (3^C-1^B-2^B-3^B)
Consigli di Classe (3^E-3^D-2^D-1^D)
Colloquio individuale genitori
Consigli di Interclasse
Inizio
ore 15.00
ore 16.15
ore 15.00
ore 16.00
ore 17.00
ore 15.00
ore 15.00
ore 15.00
ore 15.00
ore 15.45
B.R.
ore 16.00
VSG
ore 16.15
Blera
Durata
h. 1.00
h. 2.00
h. 1.00*
h. 1.00
h. 1.00
h. 1.00*
h. 1.00*
h. 1.00*
h. 3.00
h. 1.00
* → Per Classe/Sezione
FEBBRAIO 2014
Mercoledì
Mercoledì
Giovedì
Giovedì
Giovedì
05/02/14
05/02/14
06/02/14
20/02/14
20/02/14
* → Per Classe/Sezione
MARZO 2014
Giovedì
Giovedì
Lunedì
Martedì
Martedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Giovedì
Giovedì
06/03/14
06/03/14
17/03/14
18/03/14
18/03/14
18/03/14
19/03/14
20/03/14
20/03/14
27/03/14
* → Per Classe/Sezione
31
APRILE 2014
Martedì
Martedì
Martedì
Giovedì
01/04/14
08/04/14
08/04/14
10/04/14
Scuola/plesso
Infanzia tutte
Infanzia Blera/Barb. R.
Secondaria
Primaria
Attività
Programmazione di sezione
Colloquio individuale genitori
Colloquio individuale genitori
Consigli di Interclasse
Durata
h. 1.00
h. 3.00
h. 3.00
h. 1.00
Consigli di Intersezione
Inizio
ore 16.00
ore 16.00
ore 15.00
ore 15.45
B.R.
ore 16.00
VSG
ore 16.15
Blera
ore 16.00
Mercoledì
16/04/14
Infanzia tutte
Scuola/plesso
Infanzia Bler./Barb. R.
Primaria tutte
Secondaria
Primaria/Secondaria
Istituto
Infanzia VSG
Infanzia tutte
Infanzia VSG
Secondaria Vetralla
Secondaria Vetralla
Secondaria Cura
Secondaria Cura
Attività
Consigli di Intersezione
Consigli di Interclasse
Assemblea genitori classi terze
Dipartimenti
Collegio docenti
Colloquio individuale genitori
Dipartimenti per plessi
Consigli di Intersezione
Consigli di classe (2^C-2^A-1^A-3^A)
Consigli di classe (3^C-1^B-2^B-3^B)
Consigli di classe (3^E-3^D-2^D-1^D)
Consigli di classe(1^E-2^E-1^F-3^F)
Inizio
Ore 16.00
ore 15.00
ore 15.30
ore 15.00
ore 16.15
ore 16.00
ore 16.00
ore 17.00
ore 15.00
ore 15.00
ore 15.00
ore 15.00
Durata
h. 1.00
h. 1.00*
h. 1.00
h. 1.00
h. 2.00
h. 3.00
h. 1.00
h. 1.00
h. 1.00*
h. 1.00*
h. 1.00*
h. 1.00*
Scuola/plesso
Primaria/Sec. Cura
Primaria/Sec. Vetralla
Primaria tutte
Primaria tutte
Istituto
Attività
Scrutini (Tutte le classi)
Scrutini (Tutte le classi)
Consegna schede
Consegna schede
Collegio docenti
Inizio
ore 9.00
ore 9.00
ore 9.00
ore 9.00
ore 15.00
Durata
h. 0.30*
h. 0.30*
h. 2.00
h. 3.00
h. 2.00
h. 1.00*
* → Per Classe/Sezione
MAGGIO 2014
Lunedì
Martedì
Martedì
Giovedì
Giovedì
Venerdì
Giovedì
Giovedì
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
05/05/14
06/05/14
06/05/14
08/05/14
08/05/14
09/05/14
15/05/14
15/05/14
26/05/14
27/05/14
28/05/14
29/05/14
* → Per Classe/Sezione
GIUGNO 2014
Lunedì
Lunedì
Giovedì
Giovedì
Venerdì
09/06/14
10/06/14
19/06/14
19/06/14
27/06/14
* → Per Classe/Sezione
32
SCUOLA, COSTITUZIONE E EUROPA: FINALITA’ GENERALI
La scuola italiana svolge l’insostituibile funzione pubblica assegnatale dalla Costituzione della Repubblica,
per la formazione di ogni persona e la crescita civile e sociale del Paese. Assicura a tutti i cittadini
l’istruzione obbligatoria di almeno otto anni (articolo 34), elevati ora a dieci. Contribuisce a rimuovere “gli
ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” (articolo 3). L’azione della scuola si esplica
attraverso la collaborazione con la famiglia (articolo 30), nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e ambiti
educativi nonché con le altre formazioni sociali ove si svolge la personalità di ciascuno (articolo 2).
La scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado costituiscono il primo
segmento del percorso scolastico e contribuiscono in modo determinante all’elevazione culturale, sociale ed
economica del Paese e ne rappresentano un fattore decisivo di sviluppo e di innovazione.
L’ordinamento scolastico tutela la libertà di insegnamento (articolo 33) ed è centrato sull’autonomia
funzionale delle scuole (articolo 117). Le scuole sono chiamate a elaborare il proprio curricolo esercitando
così una parte decisiva dell’autonomia che la Repubblica attribuisce loro. Per garantire a tutti i cittadini pari
condizioni di accesso all’istruzione ed un servizio di qualità, lo Stato stabilisce le norme generali cui devono
attenersi tutte le scuole. Tali norme comprendono: la fissazione degli obiettivi generali del processo
formativo e degli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli studenti; le discipline di
insegnamento e gli orari obbligatori; gli standard relativi alla qualità del servizio; i sistemi di valutazione e
controllo del servizio stesso.
Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle
competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio
dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006 ) che sono: 1) comunicazione nella
madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in
scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7)
spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale . Queste sono il punto di
arrivo odierno di un vasto confronto scientifico e culturale sulle competenze utili per la vita al quale l’Italia
ha attivamente partecipato.
33
L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO: A REGIME LE NUOVE
INDICAZIONI NAZIONALI
Costruire un curricolo nella scuola dell’Autonomia significa progettare un percorso, un itinerario culturale,
educativo didattico e di apprendimento verticalizzato e basato sulla centralità del soggetto che apprende,
l’alunno, oltre che sulle discipline da apprendere.
L’I.C. “Scriattoli” di Vetralla predispone il proprio Curricolo, all’interno del Piano dell’Offerta Formativa,
nel rispetto delle finalità, dei traguardi di competenza e degli obiettivi di apprendimento posti dalle Nuove
Indicazioni Nazionali per il Curricolo.
Con la pubblicazione del testo definitivo del D.M. 254/2012, sulla Gazzetta Ufficiale n. 30 del 5 febbraio
2013 le nuove Indicazioni Nazionali della scuola dell’infanzia e del primo ciclo dell’istruzione entrano nel
regime di piena validità, diventando il riferimento fondamentale per l’elaborazione del P.O.F d’Istituto,
superando una fase confusionale che aveva visto la contemporanea vigenza delle Indicazioni Nazionali
licenziate nel 2004 e di quelle per il curricolo del 2007 e riconducendo ad unità un importante strumento di
progettazione didattica e pedagogica.
Il ruolo delle scuole
Le scuole sono luogo di ricerca attiva per trasformare l’insegnamento da esecuzione di direttive centrali in
un progetto continuo per la messa in pratica di principi generali e per superare le criticità del contesto
particolare in cui ciascun insegnante opera.
Gli approcci metodologici possono essere diversi, ma le azioni intraprese in tale ambito avranno una
ricaduta nelle pratiche didattiche. In questa direzione si possono organizzare, oltre a momenti collegiali
interni alla scuola, attività di rete, esperienze di lavoro collaborativo e laboratori di ricerca e didattici.
Il ruolo delle reti
Requisito fondamentale per attivare i laboratori di ricerca sono le reti di scuole, che permettono lo scambio
delle esperienze ottimizzando l’investimento nella formazione dei docenti e nella ricerca. Si dovranno
raccordare nel lavoro culturale e didattico i tre ordini di scuola (infanzia, primaria e secondaria di primo
grado) per favorire la conoscenza reciproca e agevolare la costruzione di un curricolo verticale partendo
dall'analisi dei modelli progettuali attualmente utilizzati.
Il curricolo verticale
Il nuovo quadro è fondato su uno sviluppo del curricolo in verticale che prende avvio dalla scuola
dell’infanzia, cui si accede a tre anni, fino alla conclusione della scuola secondaria di primo grado, a 14.
Sogno ignorati però tutti i riferimenti al curricolo in continuità che l’innalzamento dell’obbligo di
istruzione, da otto a dieci anni, ha introdotto per un percorso tra i tre ed i sedici anni.
34
Il curricolo si articola in campi di esperienza nella scuola dell’infanzia e in aree disciplinari nella scuola del
primo ciclo.
Scuola dell’infanzia
Primo ciclo d’istruzione
Campi di esperienza
Scuola Primaria
Aree disciplinari
Scuola Secondaria di 1° grado
CAMPI DI ESPERIENZA
I campi di esperienza hanno il compito di aiutare i bambini a dare ordine alla molteplicità degli stimoli che il
contatto con la realtà fornisce.
Le insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e
creano occasioni di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo.
L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, permettono al bambino, opportunamente
guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti. Ogni campo di esperienza offre un insieme di
oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare,
stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri. Nella scuola dell’infanzia i traguardi
per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel
creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa
età va intesa in modo globale e unitario
Pur nell’approccio globale che caratterizza la scuola dell’infanzia, gli insegnanti individuano, dietro ai vari
campi di esperienza, il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti: Il sé e l’altro; Il corpo e il
movimento; Immagini, suoni, colori; I discorsi e le parole; La conoscenza del mondo.
AREE DISCIPLINARI
Nella scuola del primo ciclo gli apprendimenti vengono organizzati in maniera progressivamente orientata ai
saperi disciplinari. Si possono così individuare le aree linguistico-artistico-espressiva, storico-geograficosociale, matematico-scientifico-tecnologica. La progettazione didattica promuove la ricerca delle
connessioni tra i saperi disciplinari e la collaborazione tra i docenti.
ATTIVITA’ DI PROGETTAZIONE, DIPARTIMENTI
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
DISCIPLINARI
E
Nella scuola non si può fare a meno della programmazione intesa come attività volta a ricercare e definire le
gli obiettivi educativi e didattici da perseguire, i percorsi da seguire, i metodi e gli strumenti di lavoro, i
criteri e gli strumenti di verifica e valutazione.
Le progettazioni elaborate dai dipartimenti disciplinari e le programmazioni educative e didattiche
individuali dei docenti hanno come fondamentale riferimento le Nuove Indicazioni Nazionali per il
Curricolo. Tutte le programmazioni sono consultabili presso l’ufficio di segreteria da parte delle
famiglie, perché siano consapevoli delle scelte operate dalla scuola. A tutela della privacy non sono inseriti i
nomi degli alunni, ma riportate soltanto le “quantità”.
35
DIPARTIMENTI DISCIPLINARI E PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA
E DIDATTICA INDIVIDUALE
DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
Con il termine “Dipartimento Disciplinare” si indica l'organismo formato dai docenti di una medesima
disciplina o di un‘area disciplinare. I dipartimenti vengono organizzati per ordine scolastico e verticalmente
e sono dei gruppi di lavoro dove gli insegnanti trovano un’occasione costante di concordare scelte comuni
circa il valore formativo e le scelte didattico - metodologiche di un preciso sapere disciplinare.
I dipartimenti disciplinari sono un’ottima occasione per
- un continuo scambio di idee, pareri, decisioni da e per ogni punto della pianificazione didattica;
- la possibilità di confrontare il processo di insegnamento/ apprendimento;
- la partecipazione collettiva agli obiettivi, ai programmi e alle modalità realizzative del P.O.F.
Tra i compiti principali dei dipartimenti disciplinari possiamo individuare:
- la definizione del valore formativo della disciplina;
- la definizione degli standard minimi richiesti a livello di conoscenze e competenze;
- la definizione dei contenuti imprescindibili della materia e degli obiettivi, da scandire all'interno del
curriculo;
- eventuali riunioni di coordinamento per la definizione di criteri generali di verifica comuni;
- la definizione di una scala valutativa comune;
- progettazione di interventi di recupero
- riunione di coordinamento per l'eventuale adozione di libri di testo comuni
Le riunioni di dipartimento sono convocate generalmente lo stesso giorno del Collegio dei Docenti mensile.
Ogni Dipartimento dispone di un Responsabile eletto dai docenti che lo compongono.
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA INDIVIDUALE
Ogni insegnante elabora la propria programmazione personale per ogni disciplina e per ogni classe in cui
opera entro 2 mesi dall’inizio delle attività didattiche. Punto di riferimento fondamentale della
programmazione sono le Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo e le scelte operate in sede di
dipartimento disciplinare, articolate da docenti riferendosi ai seguenti contenuti:
1) risultati delle verifiche iniziali attestanti le condizioni di partenza della classe;
2) analisi particolareggiata ed approfondita della situazione della classe;
3) definizione degli obiettivi di apprendimento, degli obiettivi minimi e delle competenze necessarie
per il passaggio alla classe successiva, sia per la disciplina che per l’ambito educativocomportamentale;
4) precisazione della scansione temporale per il raggiungimento degli obiettivi prefissati;
36
5) elenco dei contenuti con i quali s'intende perseguire gli obiettivi indicati, in relazione al fatto che il
termine "programmazione" presuppone un'attività continua di adeguamento del programma
ministeriale alla situazione della classe;
6) definizione della scala valutativa adottata per la misurazione delle varie competenze acquisite e
dimostrate dagli alunni in relazione alla condizione di partenza, in itinere e finale;
7) modalità e tempi di somministrazione delle verifiche;
8) segnalazione di eventuali casi di alunni con difficoltà di apprendimento e/o del
comportamento specificando dettagliatamente il percorso didattico che s'intende seguire, il metodo,
la valutazione e quanto altro è ritenuto utile per ottenere risultati positivi;
9) per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali viene proposto un percorso individualizzato dove
vengono precisati gli obiettivi minimi, le verifiche e il criterio di valutazione delle competenze da
sviluppare, i sussidi didattici, eventuali misure dispensative e strumenti compensativi. Nel caso di
alunni diversamente abili la programmazione viene realizzata in accordo con l'insegnante di
sostegno;
10) indicazione delle metodologie d'insegnamento e dei sussidi utilizzati;
11) definizione del recupero didattico, delle attività delle eventuali attività di potenziamento, di quelle
integrative ed extracurricolari con indicazione dei modi e dei tempi di attuazione;
12) elenco, luoghi e date presunte, delle visite guidate e dei viaggi d'istruzione con le motivazioni
didattiche.
Le programmazioni individuali dei docenti sono consultabili presso l’ufficio di segreteria da parte delle
famiglie, perché siano consapevoli delle scelte operate dalla scuola. A tutela della privacy non sono inseriti i
nomi degli alunni.
CRITERI GENERALI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Un percorso programmato richiede sempre un’attività di verifica, utile sia al docente che all’alunno, in
quanto rappresenta un’efficace motivazione del percorso formativo. In una realtà complessa come quella di
un istituto comprensivo, è necessario evidenziare criteri comuni di verifica condivisi dai diversi ordini di
scuola. E’ inoltre determinante, per agevolare e favorire la consapevolezza del processo formativo, fissare
punti essenziali nella articolazione dell’attività didattica e dei criteri di verifica quali: comunicazione agli
alunni degli obiettivi, del metodo di misurazione e dei criteri di valutazione; adeguato rapporto tra
complessità dell’esercizio e disponibilità di tempo; effettuazione delle prove dopo accurato lavoro di
preparazione; prove graduate per alunni in difficoltà.
Gli interventi di verifica si possono articolare in:
37
VERIFICA DIAGNOSTICA
O INIZIALE
VERIFICA FORMATIVA
O IN ITINERE
VERIFICA SOMMATIVA
O FINALE
Accertamento della situazione di
partenza per l’identificazione delle
motivazioni, delle capacità e delle
competenze possedute e per la
delineazione della programmazione.
Le prove per l’analisi dei prerequisiti
d’ingresso non sono valutative bensì
diagnostiche:
Accertamento in itinere degli obiettivi
programmati:
Accertamento del livello globale di
abilità e di conoscenze raggiunto al
termine d'una sequenza formativa
piuttosto lunga (un capitolo, un mese o
un quadrimestre) :
- presa visione delle schede e delle
valutazioni provenienti dalla
classe precedente
- prove di ingresso;
- osservazioni sistematiche.
- colloqui individuali;
- prove strutturate;
- elaborati scritti;
- prove pratiche o grafiche;
- discussioni guidate;
- lavori di gruppo.
Analisi dei progressi ottenuti rispetto
ai precedenti livelli, in base alla
programmazione operata, per un
eventuale adattamento della stessa
nonché per l’attivazione di interventi
di recupero.
- colloqui individuali;
- prove strutturate;
- prove scritte
- prove pratiche o grafiche.
Le verifiche hanno lo scopo di
controllare:
- la quantità delle informazioni
assimilate;
- la qualità del metodo di lavoro
personale;
- l’impegno e la serietà mostrata
durante la prova;
- la validità della programmazione.
Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione degli alunni e la cura della documentazione
didattica.
La valutazione, tenendo conto anche dei disturbi evolutivi specifici, della disabilità e delle situazioni di
svantaggio, precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola
quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione
formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.
VALUTAZIONE DIAGNOSTICA
O INIZIALE
VALUTAZIONE FORMATIVA
O IN ITINERE
VALUTAZIONE SOMMATIVA
O FINALE
Con la valutazione iniziale il docente
verifica quali sono i livelli di partenza
degli alunni
Il cuore del lavoro di valutazione, si
realizza nel pieno del percorso
formativo. Si parla infatti, al proposito
anche di valutazione in itinere. È quel
tipo di valutazione, che deve essere
possibilmente frequente e mirata ad
una singola unità di apprendimento,
che non ha come scopo primario
quello di promuovere o di bocciare
l’alunno, ma quello di contribuire alla
sua crescita, umana e intellettuale.
Le prove preparate non sono mai fini a
se stesse, ma centrate sulle conoscenze
e
competenze
essenziali
e
irrinunciabili, per il raggiungimento di
un determinato profilo in uscita.
La valutazione sommativa non è una
resa dei conti, ma deve essere intesa
come una verifica non solo
dell’operato dell’alunno, ma anche
del docente, rispetto agli obiettivi
posti in sede di programmazione.
I dati raccolti attraverso le verifiche
concorreranno alla formulazione del
voto finale che dovrà tenere presenti i
seguenti fattori:
- situazione di partenza;
- potenzialità dell’alunno;
- impegno e serietà;
- livello di preparazione conseguito;
-risposte agli interventi compensativi;
- progressi realizzati rispetto ai livelli
di partenza.
38
NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
SCUOLA DELL’INFANZIA
CAMPI DI
ESPERIENZA
IL SE’ E
L’ALTRO
Le grandi domande,
il senso morale,
il vivere insieme
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Identità,
autonomia,
salute
IMMAGINI,
SUONI, COLORI
Gestualità,
arte,
musica,
multimedialità
I DISCORSI E
LE PAROLE
Comunicazione,
lingua,
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA AL
TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare,
confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.
Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri
sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato.
Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della
comunità e le mette a confronto con altre. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e
con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e
chi ascolta.
Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o
male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri,
delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato,
presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono
familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri
e con le regole condivise.
Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi
pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.
Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale
comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia
nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le
differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana
alimentazione.
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi
individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle
situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto.
Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di
movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il
proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.
Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il
linguaggio del corpo consente. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la
drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e
strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.
Segue con curiosità spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione);
sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte.
Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale
utilizzando voce, corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoromusicali.
Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale
per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende
parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni,
sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti
situazioni comunicative. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove
parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.
Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa
il linguaggio per progettare attività e per definirne regole.
Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la
pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.
39
Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione
attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
cultura
LA CONOSCENZA
DEL MONDO
Ordine,
spazio,
tempo,
natura
Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica
alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue
misurazioni usando strumenti alla sua portata.
Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.
Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un
futuro immediato e prossimo.
Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni
naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.
Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.
Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle
necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità.
Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come
avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base
di indicazioni verbali.
SCUOLA PRIMARIA
ITALIANO
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
SUDDIVISI PER DISCIPLINE
L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e
insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile
adeguato alla situazione. Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il
senso, le informazioni principali e lo scopo.
Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni
principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.
Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un
argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un
primo nucleo di terminologia specifica.
Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa
e autonoma e formula su di essi giudizi personali. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati
all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli,
completandoli, trasformandoli. Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di
alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.
Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce
che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.
È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti
(plurilinguismo).
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logicosintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.
INGLESE
I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del
Consiglio d’Europa.
L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed
elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi
di informazioni semplici e di routine.
Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente
spiegazioni.
Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.
40
STORIA
GEOGRAFIA
L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti
cardinali.
Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare
semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.
Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali,
fotografiche, artistico-letterarie).
Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari,
oceani, ecc.)
Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare
attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri
continenti.
Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio
naturale.
Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati
da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
SCIENZE
MATEMATICA
L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende
l’importanza del patrimonio artistico e culturale.
Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni,
contemporaneità, durate, periodizzazioni. Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.
Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.
Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.
Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.
Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità
dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.
Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano
d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità
di ricorrere a una calcolatrice.
Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che
sono state create dall’uomo.
Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e
costruisce modelli concreti di vario tipo. Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso,
squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...).
Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni
anche da dati rappresentati in tabelle e grafici. Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di
incertezza.
Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.
Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo
risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla
propria.
Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista
di altri. Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni,
percentuali, scale di riduzione, ...).
Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno
fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.
L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare
spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto
dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande,
anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.
Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni
spazio/temporali. Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e
schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli.
Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. Ha consapevolezza
della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il
funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. Ha atteggiamenti di cura verso
l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.
Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.
41
MUSICA
ARTE E IMMAGINE
L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi
visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con
molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e
multimediali).
È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti,
ecc.) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.)
Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da
culture diverse dalla propria.
Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per
la loro salvaguardia.
TECNOLOGIA
EDUCAZIONE FISICA
L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento
alla loro fonte.
Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad
ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.
Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il
corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.
Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e
silenzi.
Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti,
utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.
Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica.
Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.
L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli
schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti.
Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso
la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche.
Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco-sport anche come
orientamento alla futura pratica sportiva.
Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche.
Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi
e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico.
Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio
corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza.
Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di
rispettarle.
L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale.
È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto
ambientale.
Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione
principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.
Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o
altra documentazione tecnica e commerciale.
Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse
situazioni.
Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno
tecnico o strumenti multimediali.
Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.
42
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
ITALIANO
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO SDUDDIVISI PER DISCIPLINE
L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche
sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno
strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed
elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti,
nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e
sociali.
Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le
informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente.
Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti
specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).
Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali
e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di
quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.
Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione,
collaborando con compagni e insegnanti.
Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo)
adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.
Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici
e sonori.
Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta
disponibilità).
Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.
Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori,
realizzando scelte lessicali adeguate.
Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio
geografico, sociale e comunicativo
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia,
all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le
conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i
propri scritti.
INGLESE
I traguardi sono riconducibili al Livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del
Consiglio d’Europa.
L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti
familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.
Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio.
Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti.
Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo.
Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline.
Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari.
Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli
veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.
Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti
anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e
progetti.
Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.
43
MATEMATICA
GEOGRAFIA
STORIA
FRANCESE
I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del
Consiglio d’Europa.
L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su
argomenti familiari e abituali.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.
Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo.
Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante.
Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di studio.
Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.
L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali.
Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi.
Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio,
Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e
argomentando le proprie riflessioni.
Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture
diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.
Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di
potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità
di aperture e confronti con il mondo antico.
Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con
possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.
Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione
industriale, alla globalizzazione.
Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente.
Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni
storici studiati.
Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate
geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi.
Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento,
elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente
informazioni spaziali.
Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici
significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da
tutelare e valorizzare.
Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di
azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse
rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.
Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli
elementi.
Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni.
Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza.
Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia
sui risultati.
Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema
specifico a una classe di problemi.
Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di
proprietà caratterizzante e di definizione).
Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di
affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione
corretta.
Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il rapporto
col linguaggio naturale.
Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità.
Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito
come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.
44
SCIENZE
MUSICA
L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento
alla loro fonte.
Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad
ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.
Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il
corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.
Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e
silenzi.
Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti,
utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.
Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica.
Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.
EDUCAZIONE
FISICA
ARTE E IMMAGINE
L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina
e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.
Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure
appropriate e a semplici formalizzazioni.
Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è
consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.
Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro
diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali.
È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché
dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili.
Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.
Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo
scientifico e tecnologico.
L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale,
applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali
differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.
Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche
e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.
Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole
collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di
opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.
Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è
sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.
Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.
L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti.
Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione.
Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri,
praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione quotidiana e di
rispetto delle regole.
Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a un sano
stile di vita e alla prevenzione.
Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri.
È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune.
45
TECNOLOGIA
L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che
essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.
Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme
di energia coinvolte.
È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico,
riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.
Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la
funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.
Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di
semplici prodotti, anche di tipo digitale.
Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in
modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.
Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso
efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione.
Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale,
compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni.
Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di
sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di
programmazione.
SECONDARIA 1° GRADO
TEORIA E
LETTURA
SEZIONE A INDIRIZZO MUSICALE
- Saper utilizzare in modo corretto la terminologia e la simbologia della notazione tradizionale.
- Saper leggere e scrivere brani musicali.
- Saper distinguere e descrivere in modo analitico la forma strutturale e le caratteristiche stilistiche dei brani
musicali.
STRUMENTO
CLARINETTO, CHITARRA, PIANOFORTE, VIOLONCELLO
- Saper assumere una impostazione corretta ed eseguire movimenti armoniosi e funzionali all’esecuzione.
- Saper riprodurre brani musicali sia ad orecchio, sia decifrando la notazione, anche con il supporto della base
musicale.
- Saper eseguire (1) ed interpretare (2) composizioni strumentali di epoche diverse, stili e tradizioni differenti.
(1) Esecuzione: riprodurre un brano musicale tecnicamente – (manualità, allenamento);
(2) Interpretazione: implica le capacità critiche (astrarre e rielaborare a proprio gusto) attraverso l’analisi e il
gusto estetico.
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INTEGRAZIONE AI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
I. R. C. (Insegnamento religione cattolica)
SCUOLA
DELL’INFANZIA
Il sé e l’altro
Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che
la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare
relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.
Il corpo in movimento
Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo
modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.
Immagini, suoni e colori
Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste,
preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.
I discorsi e le parole
Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti
riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.
SECONDARIA
1°GRADO
SCUOLA
PRIMARIA
La conoscenza del mondo
Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come
dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e
speranza.
L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti
principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale
e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e
sociale.
Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura,
sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali
di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria
esperienza.
Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo;
identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo
insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.
L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso,
cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con
persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.
Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e
dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini.
Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile
passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole.
Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito
locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.
Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali
e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri
comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.
Educazione alla convivenza civile e alla mondialità
(attività alternativa all’ I. R. C. in applicazione della circolare ministeriale 316/87)
- Rispettare sé stesso e gli altri. Accettare, rispettare, aiutare gli altri e i “diversi da sé” realizzando attività
per favorire la conoscenza e l'incontro con culture ed esperienze diverse.
-Mettere in atto atteggiamenti e comportamenti permanenti di non violenza e di rispetto delle diversità;
sviluppare una coscienza civica rispetto a problemi collettivi ed individuali.
- Potenziamento delle capacità collaborative e di problem solving.
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ATTIVITA’ D’ISTITUTO PER IL SUPPORTO ALL’AZIONE
DIDATTICA IN ORARIO CURRICOLARE
ACCOGLIENZA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
L’ingresso all’età di tre anni nella scuola dell’infanzia costituisce una tappa fondamentale nel processo di
crescita del bambino. Una buona accoglienza rappresenta una condizione essenziale per una positiva
esperienza scolastica. L’accoglienza è un atto dovuto da parte di chi riceve ed è una aspettativa legittima per
chi si inserisce nel nuovo ambiente, accogliere i piccoli nuovi iscritti vuol dire guidarli in un percorso di
crescita verso nuovi traguardi, contribuendo a creare un clima rassicurante in grado di permettere un
distacco sereno e senza traumi dalla famiglia. Questo momento, quindi, riveste un significato
particolarissimo dove, in maniera flessibile, occorre adattare l’organizzazione e le attività ai bisogni e alle
esigenze dei bambini, anche grazie alla collaborazione dei genitori. E’ dunque previsto, nel primo periodo di
frequenza, un graduale inserimento, con attività mirate e anche con riduzione del tempo di permanenza a
scuola nelle prime settimane, affinché ogni bambino possa vivere serenamente e positivamente l’esperienza
della “separazione”.
Per favorire l’ingresso del bambino nel gruppo classe, stimolare la comunicazione interpersonale e la
costruzione relazioni verranno proposte attività manipolative, attività grafico-pittoriche, giochi motori,
giochi liberi con materiali, girotondi, filastrocche, canti.
Nelle sezioni verranno predisposti contesti rassicuranti e allo stesso tempo accattivanti( angolo della cucina,
della lettura, delle costruzioni),alla portata dei bambini.
“Le tre età della donna” di Gustav Klimt (particolare)
Nei confronti del bambino le insegnanti si propongono di promuovere:
- un ingresso piacevole a scuola;
- un graduale distacco del bambino dalle figure parentali;
- l’incoraggiamento del bambino a muoversi nello spazio sezione e nello spazio scuola con sicurezza;
- l’esplorazione e la curiosità per i materiali didattici e di gioco;
- la graduale accettazione di piccole regole di gruppo e di vita comunitaria.
Nei confronti dei genitori le insegnanti si propongono di:
- stimolarli a lasciare i figli con serenità;
- far capire l’importanza di una frequenza regolare del bambino;
- sollecitarli ad accompagnare il figlio nell’esplorazione del nuovo ambiente;
- incoraggiarli a partecipare e a collaborare in prima persona alle attività proposte in ambito scolastico.
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RECUPERO E CONSOLIDAMENTO
L'attività di recupero e consolidamento risponde alla finalità della prevenzione al disagio e vuole offrire
risposte ai bisogni degli alunni, per garantire loro pari opportunità formative, nel rispetto dei tempi e delle
modalità diverse di apprendimento.
Il primo intervento si svolge durante la normale attività didattica e trova la sua naturale collocazione nella
programmazione annuale dell’insegnante. Esso si realizza attraverso la flessibilità didattica, la ripresa degli
argomenti proposti, l’insistenza su esercizi di consolidamento, attività individualizzate assegnate dal docente
e da svolgere a casa, gruppi di lavoro, coppie di aiuto (peer education) il dialogo con le famiglie, con gli
alunni e con le classi, la possibilità di verifiche supplementari e di un assiduo controllo dell’apprendimento .
L'attività in orario curricolare si caratterizza per:
- recupero per gli alunni in difficoltà o consolidamento delle abilità di base, secondo quanto stabilito dai
singoli insegnanti in sede di programmazione individuale;
- possibilità di apertura a classi parallele e per gruppi di livello;
- possibilità di “pausa didattica”
A tali attività potranno essere affiancati corsi di recupero in orario extracurricolare con progetti attivati da
Fondo d’Istituto, nel caso di disponibilità economiche, o tramite eventuali finanziamenti dati dal Ministero.
VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE
Gli interventi prevedono il ricorso ad attività di ampliamento dei contenuti trattati nel corso della normale
lezione attraverso la sperimentazione di tecniche di apprendimento alternative, l’impiego di linguaggi e
metodi innovativi e multimediali, la lettura attiva e critica di fonti e documenti, attività di ricerca e di
rielaborazione personale, il perfezionamento del metodo di studio. Tali interventi riguarderanno argomenti del
curricolo meritevoli di approfondimento e in orario curricolare si caratterizzeranno per:
- attività di potenziamento secondo quanto stabilito dai singoli insegnanti in sede di programmazione
individuale;
- apertura a classi parallele e per gruppi di livello, in alcuni plessi.
A tali attività potranno essere affiancati corsi extracurricolari con progetti attivati da Fondo d’Istituto,
occasioni in cui i ragazzi sono chiamati a scoprire le proprie qualità e ad esprimere il meglio di sé.
Nell’ambito del potenziamento delle eccellenze in alcune classi terze della scuola secondaria di primo grado
si inserisce l’attività di avviamento alla lingua latina, prevista per quei ragazzi che proseguiranno il loro iter
scolastico nei licei. Gli obiettivi prevedono l’acquisire familiarità con le strutture della lingua latina e con i
suoi aspetti morfologici, sintattici e lessicali.
Dallo scorso a.s. è stato poi attivato, sempre per la scuola secondaria di primo grado, il progetto “Lettore
madrelingua inglese”, grazie alla collaborazione sotto forma di volontariato del prof. Peter Mc Donald.
A tali attività potranno essere affiancati corsi extracurricolari con progetti attivati da Fondo d’Istituto.
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PROMOZIONE DELLA SALUTE E ATTIVITA’ SPORTIVE
PROGETTO C.O.N.I. DI ALFABETIZAZIONE MOTORIA NELLA SCUOLA PRIMARIA
Scopo del progetto, fiore all'occhiello del C.O.N.I., è incentivare l’attività motoria, offrendo alle scuole
primarie la possibilità di usufruire di un servizio di supporto alle ore curricolari.
Il Comitato Olimpico Provinciale di Viterbo invia così degli istruttori, solitamente esperti laureati in Scienze
Motorie o tecnici dei Centri di Avviamento allo Sport, che affiancano l’insegnante curricolare nel corso
delle lezioni.
PROGETTO “PIÙ SPORT A SCUOLA” NELLA SCUOLA PRIMARIA
Scopo del progetto, attivato gratuitamente dall’Ass. Sportiva Dilettantistica “Fogliano 2000” in alcuni plessi
della primaria, è incentivare l’attività motoria fornendo come supporto alle insegnanti curricolari esperti
laureati in Scienze Motorie.
ATTIVITA’ NATATORIA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI VETRALLA E CURA
La presenza a pochi chilometri dalla scuola di un complesso di piscine ha consentito, da alcuni anni, un
approccio degli alunni all'attività natatoria, grazie al contributo dei genitori e del Comune di Vetralla. La
partecipazione ai diversi corsi di nuoto è quadrimestrale, in orario curricolare durante le ore di educazione
fisica (1° quadrimestre classi prime di Vetralla e Cura, 2° quadrimestre classi seconde).
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Il corso viene impartito da personale specializzato esterno (istruttori federali) e garantisce anche la
frequentazione di alunni con disabilità. Durante le lezioni di nuoto gli insegnanti accompagnatori di scienze
motorie garantiscono la loro presenza ed il loro supporto alla classe.
Questa attività offre la possibilità di:
 superare la paura dell'acqua;
 potenziare diversi aspetti motori e psicomotori;
 migliorare e perfezionare i diversi stili di nuoto;
 sensibilizzare verso una più attenta igiene personale.
CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO “A. SCRIATTOLI”
Il nostro istituto, in riferimento alle “Linee guida per le attività di Educazione Fisica, motoria e
sportiva” emanate dal MIUR – Direzione generale per lo studente, ha istituito per l’a.s. 2013/2014 il
Centro Sportivo Scolastico “A. Scriattoli”, aperto in orario pomeridiano per la scuola secondaria della
sede centrale di Vetralla.
Finalità
- Promuovere la partecipazione degli alunni alla pratica delle attività sportive con la convinzione che
impegnarsi in uno sport può dare un contributo importante alla formazione della persona e del
cittadino.
- Stimolare la massima partecipazione alle gare scolastiche d’Istituto come momento di esperienza
sportiva, di conoscenza di se stessi, di collaborazione e socializzazione, di interiorizzazione dei valori
dello sport.
Villa comunale di Vetralla, 12 giugno 2013 – 1° Memorial dedicato al prof. Alcide Lozzi
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PEDAGOGIA INCLUSIVA E BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (B.E.S.)
INTRODUZIONE
La Direttiva del 27/12/2012 e la C.M. 8/2013 hanno introdotto la nozione di “ Bisogno Educativo Speciale”
(B.E.S.) come categoria generale comprensiva di eventuali condizioni richiedenti l’impiego calibrato, in
modo permanente o temporaneo, dei cinque pilastri dell’inclusività:
-
individualizzazione, percorsi differenziati per obiettivi comuni;
personalizzazione, percorsi e/o obiettivi differenziati;
strumenti compensativi;
misure dispensative;
impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali.
Se il linguaggio è espressione degli avvenimenti storici cui si riferisce, certamente alcuni cambiamenti
segnano una diversa sensibilità verso un fenomeno. A partire dalla metà degli anni Novanta il termine
“integrazione scolastica“ ha cominciato assumere un significato riduttivo, di perdita di autenticità e di
libertà. Sotto l’influsso anglosassone, più recentemente si è venuto affermando il termine “inclusione”, che
comporta un allargamento semantico che comprende almeno due piani. Il primo è interno alla scuola. Questa
diventa inclusiva quando sa accogliere tutte le diversità e riformulare al tal fine le proprie scelte
organizzative, progettuali, metodologiche didattiche e logistiche. Il secondo piano riguarda ciò che è esterno
alla scuola e richiede collaborazioni e alleanze tra scuola, famiglia, servizi, istituzioni di vario tipo e
associazionismo, in una fitta rete di solidarietà garantita da politiche strutturate e da normative coerenti.
IL PANORAMA DEI BISOGNI
Il panorama dei bisogni molto ampio, non si riferisce solo a cause specifiche, la loro natura non è stabile
nel tempo poiché possono venire meno o essere superati. Si può trattare di diverse abilità, di svantaggio
sociale e culturale, di disturbi specifici di apprendimento e/o di disturbi evolutivi specifici, di difficoltà
derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana.
Facendo seguito alla nota prot. 1551 del 27 giugno 2013, la nota 2563 del 22/11/2013 intende fornire
ulteriori indicazioni e chiarimenti sull’applicazione della Direttiva del 27/12/2012. La nota pone l'attenzione
sulla distinzione tra ordinarie difficoltà di apprendimento, gravi difficoltà e disturbi di apprendimento.
Quando le difficoltà non sono meglio specificate, soltanto qualora nell'ambito del Consiglio di Classe (nella
scuole secondaria) o del team docenti (nella scuola primaria) si concordi di valutare l'efficacia di strumenti
specifici questo potrà comportare l'adozione e quindi la compilazione di un Piano Didattico Personalizzato
(P.D.P.), con eventuali strumenti compensativi e/o misure dispensative. La nota ribadisce che non è compito
della scuola certificare gli alunni, ma individuare quelli per i quali è opportuna e necessaria l'adozione di
particolari strategie didattiche. La nota esplicita inoltre che anche in presenza di richieste dei genitori
accompagnate da diagnosi (1) che però non danno diritto alla certificazione (2) di DISABILITA’ (L.
104/1992) o DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento, L. 170/2010), il Consiglio di Classe o team
docenti è autonomo nel decidere se formulare o meno un P.D.P.
La nota inoltre sottolinea come per gli alunni di cittadinanza non italiana solo in via eccezionale occorra
procedere alla stesura di un P.D.I., viene consigliato quando si tratta di neo arrivati in Italia, ultratredicenni,
provenienti da paesi di lingua non neolatina, ovvero quando siano chiamate in causa altre problematiche.
(1) Giudizio clinico attestante la presenza di una patologia o di un disturbo
(2) Documento con valore legale che attesta il diritto ad avvalersi di precise disposizioni di legge (104/1992 e 170/2010)
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Il nostro Istituto ha provveduto ad attivare 2 figure di coordinamento:
- un Referente d’Istituto per il Sostegno
- una Funzione Strumentale Area 2 (Interventi e servizi per i docenti e B.E.S.)
BISOGNI
EDUCATIVI
S P E C I A L I ( B. E. S. )
1. Disabilità certificate (Legge 104/1992)
- Minorati vista
- Minorati udito
- Psicofisici
2. Disturbi evolutivi specifici
-
D.S.A. (Disturbi Specifici dell’apprendimento, Legge 170/2010)
N.A.S. (Disturbi Non Altrimenti Specificati)
A.D.H.D. (Attention Deficit Hyperactivity Disorder), sindrome da
deficit di attenzione e iperattività
- D.O.P. (Disturbo Oppositivo Provocatorio), Disturbo della
condotta in adolescenza
- Borderline cognitivo
- D.L. (Disturbo del Linguaggio)
- Deficit delle abilità non verbali, Deficit della coordinazione
motoria (Disprassia)
3. Svantaggio
-
Socio-economico
Linguistico-culturale
Disagio comportamentale / relazionale
IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’
A conclusione di ogni anno scolastico il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione elabora una proposta di Piano
Annuale per l’Inclusività (ALLEGATO 1 al P.O.F.) riferito a tutti gli alunni con B.E.S. procedendo ad
un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno
scolastico che si conclude. Il MIUR ha chiarito che lo scopo del Piano Annuale per l’Inclusività (P.A.I.) è
fornire un elemento di riflessione nella predisposizione del P.O.F. , di cui il documento è parte integrante
infatti “non deve essere inteso come un ulteriore adempimento burocratico, ma come strumento che possa
contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità
dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi”.
IL PROTOCOLLO D’ACCOLGIENZA D’ISTITUTO
Il nostro Istituto persegue la sua “politica dell’inclusione” impegnandosi a favorire il “il successo
scolastico” di tutti gli alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione, anche attraverso un
Protocollo di Accoglienza e Inclusione (ALLEGATO 2 al P.O.F.) che garantisce prassi condivise di
carattere:
Amministrative e burocratiche
- acquisizione della documentazione necessaria e verifica della completezza del fascicolo personale
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Comunicative e relazionali
- prima conoscenza dell’alunno e sua accoglienza all’interno della scuola
Educative – didattiche
- individuare strategie e metodologie di intervento correlate alle esigenze educative speciali, nella
prospettiva di una scuola sempre più inclusiva ed accogliente
- garantire il diritto all’istruzione attraverso l'elaborazione a seconda dei casi del P.E.I. (Piano Educativo
Individualizzato) o del P.D.P. (Piano Didattico Personalizzato)
- favorire il successo scolastico e monitorare l'efficacia degli interventi
- ridurre i disagi formativi ed emozionali e prevenire blocchi nell’apprendimento
- adottare forme di corretta formazione degli insegnanti
Sociali
- rapporti e collaborazione della scuola con la famiglia e il territorio
In modo commisurato alle necessità individuali ed a livello di complessità verrà garantito l’utilizzo di
strumenti compensativi, cioè tutti quegli strumenti che consentiranno di evitare l’insuccesso scolastico a
causa delle difficoltà dovute al disturbo e l’applicazione di misure dispensative, ovvero quegli adattamenti
delle prestazioni che permetteranno all’alunno una positiva partecipazione alla vita scolastica.
SUPPORTO AGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità costituisce un punto di forza del nostro sistema educativo.
La scuola italiana, infatti, vuole essere una comunità accogliente nella quale tutti gli alunni, a prescindere
dalle loro diversità funzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale. La piena
inclusione degli alunni con disabilità è un obiettivo che la scuola dell’autonomia persegue attraverso una
intensa e articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio.
Nella nostra comunità scolastica sono presenti alunni diversamente abili. L’inserimento e la promozione del
diritto allo studio di questi studenti è una realtà dove insegnanti specializzati e curriculari condividono la
responsabilità dell’inclusione, predisponendo piani di attività e progetti specifici concordati con genitori e
specialisti.
Le iniziative di sostegno mirano prioritariamente a favorire l’autonomia della persona, a promuovere
l’integrazione sociale e a rendere più fruibili gli apprendimenti anche attraverso l’utilizzo delle nuove
tecnologie e l’adozione di una metodologia integrata a vari livelli, tra gli alunni diversamente abili e i
compagni, tra docenti specializzati, docenti curriculari, specialisti della A.S.L. ed eventuali operatori esterni,
come le assistenti comunali.
Le Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità forniscono le indicazioni per
l’applicazione della Legge da parte di tutte le figure interessate ai processi di insegnamento/apprendimento.
Per gli alunni riconosciuti e certificati dalle competenti strutture sanitarie sono attivati percorsi
individualizzati di insegnamento specifico, tesi a far acquisire loro il massimo sviluppo cognitivo possibile,
attraverso il potenziamento delle competenze negli apprendimenti, nella comunicazione, nelle relazioni e
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nella socializzazione. La scuola si adopera per favorire l’inserimento degli alunni diversamente abili in tutte
le attività, con particolare riguardo per quelle laboratoriali ed extracurricolari. Coordina il lavoro dei docenti
il Referente d’Istituto per il Sostegno.
SUPPORTO AGLI ALUNNI D.S.A. (DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO)
Nel nostro istituto sono presenti alunni con disturbi specifici di apprendimento. La promozione del diritto allo
studio di questi studenti è garantita, come previsto dalle circolari ministeriali e dal decreto attuativo della Legge
170/2010, da tutti gli insegnati curriculari attraverso una programmazione specifica (P.D.P.) e l’adozione di
misure dispensative e strategie compensative.
Il decreto riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di
Apprendimento (D.S.A.) ed esplicita le indicazioni contenute nella Legge riguardo alle modalità di formazione
dei docenti e dei dirigenti scolastici, alle misure educative e didattiche di supporto, nonché alle forme di verifica
e di valutazione, per garantire il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con diagnosi di DSA, delle scuole
di ogni ordine e grado del sistema nazionale di istruzione, a partire dalla Scuola dell’Infanzia sino alle Università.
Fanno parte integrante del decreto le Linee Guida che forniscono ulteriori indicazioni per l’applicazione della
Legge da parte di tutte le figure interessate ai processi di insegnamento/apprendimento.
SUPPORTO AGLI ALUNNI STRANIERI
La presenza di alunni stranieri è un dato ormai strutturale del nostro sistema scolastico. Dopo molti anni in
cui in tutte le sedi del nostro istituto si registravano continui inserimenti di alunni stranieri sia all’inizio che
durante l’anno scolastico, qualcosa sta lentamente cambiando. Diversi studenti sono figli di immigrati di
seconda generazione e a volte parlano l’italiano con le sonore inflessioni locali, qualche alunno ha lasciato
l’Italia per tornare nel paese con la famiglia nel paese d’origine.
La percentuale di alunni non italofoni nelle nostre classi resta comunque alta, anche se quest’anno è scesa, di
poco al di sotto della soglia del 15%.
Le problematiche più frequenti che possono presentarsi sono:
- in alcuni casi scarsa conoscenza della lingua italiana, raramente quasi nulla;
- tempi di apprendimento dello spessore linguistico più lunghi, perché la lingua italiana non è usata in
famiglia, di conseguenza il bambino acquista un bilinguismo imperfetto;
- tempi d’apprendimento della lingua scritta più dilatati rispetto a quelli dei coetanei;
- in alcuni casi, fenomeni d’indebolimento e di rifiuto dell’identità linguistico – culturale, dovuti alla
difficoltà di mantenere vivo il rapporto con la cultura d’origine;
- in alcuni casi, fenomeni di perdita di automotivazione dell’apprendimento, rifiuto delle attività,
molteplici forme di disadattamento.
Da anni collabora con diverse sedi del nostro istituto l’associazione di volontariato AUSER, che si avvale di
insegnanti in pensione per i corsi di Italiano L2 tenuti in orario curriculare.
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CITTADINANZA E COSTITUZIONE, EDUCAZIONE ALLA
LEGALITA’ E PREVENZIONE DEL DISAGIO
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
“Cittadinanza e Costituzione” è l’insegnamento introdotto nelle scuole di ogni ordine e grado con la legge n.
169 del 30.10.2008.
Con il termine “Cittadinanza” si vuole indicare la capacità di sentirsi cittadini attivi, che esercitano diritti
inviolabili e rispettano i doveri inderogabili della società di cui fanno parte.
Lo studio della “Costituzione”, invece, permette non solo di conoscere il documento fondamentale della
nostra democrazia ma anche di fornire una mappa di valori utile per esercitare la cittadinanza a tutti i livelli.
L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione ha dunque l’obiettivo di insegnare alle giovani generazioni
come esercitare la democrazia nei limiti e nel rispetto delle regole comuni. Le Nuove Indicazioni per il
Curricolo considerano questo insegnamento quale collante tra tutte le discipline: in carico a tutti i docenti e
a tutti gli insegnamenti. Va ampiamente valorizzato dalle scuole il ruolo delle competenze di cittadinanza ai
fini dell’inclusione, dell’interculturalità, dei bisogni educativi speciali.
I suoi contenuti sono trasversali a tutte le discipline e incrociano i temi della legalità e della coesione sociale,
dell’appartenenza sociale ed europea nel quadro di una comunità internazionale, dei diritti umani, delle pari
opportunità, del dialogo interculturale, della bioetica e della tutela del patrimonio artistico e culturale. Sono
altresì significativi i temi che attengono alla sensibilità ambientale e allo sviluppo sostenibile, al fair play
nello sport, alla sicurezza nelle varie dimensioni e stradale in particolare, alla solidarietà, al volontariato e
alla cittadinanza attiva.
Per tutte queste ragioni “Cittadinanza e Costituzione”, che non ha una valutazione autonoma, trova
espressione nel complessivo voto delle singole discipline , di cui è parte integrante, e influisce come voto di
consiglio sulla condotta.
PREVENZIONE DEL BULLISMO E DELLE DIPENDENZE
Rientrano nel percorso relativo alla “Cittadinanza e costituzione” anche gli interventi messi in atto
dall’istituto per la prevenzione del bullismo e delle dipendenze, che intendono coinvolgere e stimolare la
partecipazione degli alunni, degli insegnanti e dei genitori creando un contesto attento ai segnali del disagio,
ma anche capace di promuovere risorse, capacità e competenze.
Ne sono un esempio, oltre all’ordinaria attività curriculare, alcuni progetti specifici attivati nei plessi della
scuola.
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PROGRAMMA EUDAP – UNPLUGGED PER LA PREVENZIONE DELLE DIPENDENZE
In alcune classi della scuola secondaria di primo grado è stato attivato il programma di prevenzione della
dipendenza da fumo, alcool e droghe nato nel 2003 come programma sperimentale EU-DAP (European
Drug Addiction Prevention) , destinato agli studenti tra i 12 e i 14 anni. Il nome della nuova versione
sperimentata in Italia è “Unplugged”, gestito nella nostra regione dall’Agenzia di Sanità Pubblica in
collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio.
Sul piano della prevenzione, la valutazione degli studi condotti negli scorsi anni ha dimostrato che, a tre
mesi dalla fine del programma, gli alunni Unplugged avevano:
- il 30% di meno di fumare sigarette (quotidianamente ) o di bere fino al punto di ubriacarsi;
- il 23 % di meno di probabilità di fare uso di cannabis nell’ultimo mese;
- sul piano generale è stato riconosciuto il contributo al miglioramento del clima all’interno della classe,
con effetti benefici su altri comportamenti a rischio.
EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’
Le classi terze della scuola secondaria di Vetralla e di Cura partecipano da alcuni anni ad un progetto
coordinato dalla dott.ssa Naldi Amastini, avvocato e magistrato onorario, finalizzato a sensibilizzare i
ragazzi ai problemi inerenti la legalità nei rapporti tra coetanei ed in quelli con la società.
Il corso si concluderà con la partecipazione degli alunni ad un processo penale minorile simulato, con
l’intervento di avvocati e di magistrati del foro di Viterbo.
10 giugno 2013 – Partecipazione al processo simulato presso il Tribunale di Viterbo
e consegna degli attestati del corso
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SERVIZIO CENTRO D’ASCOLTO
Il Servizio “Centro d’Ascolto” rientra nelle azioni di promozione dei rapporti tra le Amministrazioni
Comunali del Distretto Socio-sanitario VT4, Assessorati alle Politiche Sociali e gli istituti di istruzione
secondaria di 1° e 2° grado presenti nel Distretto VT4 per la comune finalità della prevenzione del disagio
sociale secondo le competenze dei suddetti soggetti.
Tale servizio, finanziato con i fondi del Piano di zona VII° annualità – L.328/2000, è nato dalla
considerazione del ruolo sempre più determinante della scuola nel processo di costruzione dell’identità
degli studenti, anche alla luce dei profondi mutamenti sociali e culturali che hanno assegnato alla scuola
un’importante delega educativa, trasformandola da spazio di istruzione ad “agenzia formativa”.
Il Centro d’Ascolto ha la finalità è di favorire la promozione della personalità dell’adolescente che
rappresenta una fascia della popolazione particolarmente a rischio per l’insorgenza di condizioni di disagio
psicologico, nonché il miglioramento della qualità delle relazioni interpersonali; si propone quindi come
percorso efficace di Prevenzione Primaria del Disagio e Promozione del benessere psicologico in età
Giovanile.
Le attività del Centro d’Ascolto possono essere così sintetizzate.
Incontri individuali con gli alunni. Si intende offrire agli studenti uno spazio di ascolto riservato ed
individuale, all’interno del quale i ragazzi hanno l’opportunità di confrontarsi, di riflettere, di sfogarsi
rispetto a varie tematiche con un operatore qualificato; possono accedere al servizio tutti gli alunni della
scuola, con autorizzazione dei genitori se minori.
Il servizio è completamente gratuito e ha luogo nei locali della scuola durante l’orario scolastico.
L’accesso al servizio avviene su richiesta libera e spontanea dell’alunno stesso.
Ogni alunno potrà accedere al servizio in forma riservata: né docenti né genitori pertanto saranno informati
sulle loro richieste o sui contenuti del colloquio; solo nel caso in cui l’alunno richiedesse espressamente al
professionista di informare o coinvolgere i genitori o/e i docenti sui contenuti del colloquio, questi saranno
informati e/o convocati dal professionista del servizio.
Il Centro di Ascolto è pensato per gli studenti , ma in senso ampio, il servizio si propone di fornire un punto
di riferimento psicoeducativo per la scuola nel suo insieme ed è pertanto aperto anche a tutti gli adulti che
sentano l’esigenza di confrontarsi sulle problematiche vissute a scuola nel rapporto con l’adolescente.
Previo appuntamento, lo psicologo/pedagogista è quindi disponibile al confronto anche con insegnanti e
genitori che siano in difficoltà nel rapporto con gli adolescenti presenti a scuola, al fine di considerare e
sperimentare modalità di relazioni più funzionali al benessere dei giovani.
Incontri con il gruppo classe. Potranno essere annualmente proposti su alcune classi campione, oppure su
classi concordate con la scuola in base all’interesse e alla richiesta presentati dagli alunni e/o dai docenti.
Essi saranno concordati con le singole scuole nel rispetto delle esigenze del calendario scolastico e
verteranno su tematiche proposte dall’equipe in base alle emergenze attuali ed alle direttive del ministero
della sanità oppure concordate con i docenti e/o con gli alunni in base alle loro richieste.
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PROGETTO DI SENSIBILIZZAZIONE “AFFIDO FAMILIARE”
Il servizio, promosso dall’assessorato alle politiche sociali del Comune di Vetralla, è rivolto alle classi
quarte di alcuni plessi delle scuole primarie e si pone l’obiettivo della diffusione dell’istituto dell’affido
familiare in tutti i comuni del distretto VT4. Nel corso degli anni sono stati raggiunti importanti traguardi
che riguardano i bambini, i loro diritti e la valorizzazione della famiglia come risorsa sociale e affettiva
all’interno della comunità. Referente del progetto è la dott.ssa Maria Grazia Fontana, sociologa e
responsabile del servizio “Sportello Famiglia”.
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ORIENTAMENTO, CONTINUITA’, SERVIZI AGLI STUDENTI
La continuità educativa verticale, affermata negli orientamenti della scuola dell’infanzia, nei programmi
della scuola primaria e in quelli della scuola secondaria di primo grado, investe l’intero sistema formativo di
base. La continuità sottolinea il diritto di ogni bambino e di ogni ragazzo ad un percorso scolastico unitario,
organico e completo, si pone l’obiettivo di attenuare le difficoltà che possono presentarsi nel passaggio tra i
diversi ordini di scuola e di orientare verso la scelta degli studi superiori. Per fare questo richiede un
percorso coerente, che valorizzi le competenze già acquisite dai bambini e dai ragazzi e riconosca la
specificità e la pari dignità educativa di ogni scuola. Un progetto di continuità prevede quindi che siano
avviate forme di comunicazione continua tra scuole, fra loro e con i servizi formativi del territorio e che
siano progettate iniziative didattiche comuni tra i diversi ordini.
Il nostro istituto, attraverso le Funzioni Strumentali Area 3 (“Servizi per gli studenti” e “Orientamento e
continuità”), le altre figure di sistema, le apposite commissioni, la collaborazione di tutto il corpo docente e,
in taluni casi, progetti specifici, mette in atto nel corso dell’intero anno scolastico strategie di sostegno alle
attività di orientamento, continuità e servizi agli studenti, con il fine di ridurre i loro disagi e il rischio di
insuccesso nel passaggio da un ordine di scuola all’altro.
Le attività di continuità e orientamento si articolano, nel corso dell’anno scolastico, in vari momenti:
- coordinamento e gestione delle attività di continuità scolastica: scuola infanzia - primaria - secondaria di
primo grado;
- guida all’approccio e alla conoscenza della futura realtà scolastica;
- attività di accoglienza dei nuovi alunni all’inizio dell’anno;
- attività di tutoraggio, al fine di prevenire fenomeni di dispersione ed insuccesso scolastico;
- supporto all’orientamento degli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado per la
scelta della scuola superiore.
Al fine di ampliare e migliorare la gamma dei servizi offerti dall’istituto, sono previste attività di:
-
coordinamento rapporti scuola - famiglia - territorio;
coordinamento attività viaggi d’istruzione e visite guidate;
prevenzione del disagio;
prevenzione del bullismo
protocollo di accoglienza e inclusione (ALLEGATO 2 al P.O.F.)
coordinamento sostegno al successo scolastico
coordinamento promozione della salute e attività sportive
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ACCORDI DI RETE
Le istituzioni scolastiche, in base all’art. 7 del D.P.R. 275/99 e D.I. 44/01, possono promuovere Accordi di
Rete con altre scuole o aderire ad essi per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali. L' Offerta
Formativa viene in questo modo ulteriormente arricchita, offendo una utile chiave di lettura per cogliere il
vero senso dell’Autonomia, che è ben lungi dall’essere sinonimo di autarchia. Proprio in questa ottica si
muovono anche gli accordi di rete che il nostro istituto comprensivo ha stipulato.
INNOVAZIONE E T.I.C. NELLA SCUOLA
- “Rete di scuole per acquisto L.I.M. ”, istituto capofila Circolo Didattico “Minervini” di Rieti
FORMAZIONE DOCENTI E SERVIZI AGLI STUDENTI
- “ Didattica dell’emotività per la gestione degli alunni “scuola capofila Istituto Comprensivo “M.
Virgili” di Ronciglione
- “ Differenze individuali, didattiche plurali ”, scuola capofila Istituto Comprensivo “p.zza Marconi” di
Vetralla. Corso di formazione sulla gestione degli alunni con D.S.A.
- “ Programmazione alunni diversamente abili – I.C.F. “ , scuola capofila Istituto Comprensivo di
Capranica
- “ Azioni di vita “ , un modello di comunità di caring nella lotta alla dispersione, ITT “Leonardo da
Vinci”
FORMAZIONE DOCENTI E PERSONALE A.T.A. PER LA SICUREZZA
- “ Corso per la sicurezza sul lavoro nella scuola”, piattaforma e-learning www.euservice.it
CONSULENZA PER DOCENTI, GENITORI E OPERATORI PER IL SUPPORTO AGLI ALUNNI
DIVERSAMENTE ABILI
- Centro Territoriale Nuove Tecnologie per la Disabilità “Alceo Selvi” presso Ambito Territoriale per
la provincia di VT - Ufficio XIV (Provveditorato agli studi). Gli operatori del centro, proff. Longo e
Zappi, ricevono il lunedì dalle ore 9.00 alle 11.00 e il martedì dalle ore 15.00 alle 17.00
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ATTIVITA’ DI PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE
L'istituto, nella sua attività di ampliamento dell’offerta formativa, organizza ed attua attività
extracurricolari cercando di offrire agli alunni, nonostante i minori fondi stanziati dal Ministero, un'ampia
scelta di attività, presentate sotto forma di progetti, che possono essere svolte in orario scolastico o più
spesso extrascolastico allo scopo di integrare i contenuti disciplinari che si acquisiscono quotidianamente
durante l'anno. La scelta delle attività da attivare avviene sulla base delle proposte della scuola, valorizzando
al meglio le risorse professionali e tenendo conto, dove possibile, delle preferenze manifestate dagli alunni e
dalle loro famiglie. Questi progetti rappresentano un significativo momento di crescita e di
approfondimento grazie anche alla consulenza di esperti del settore, che in alcuni casi affiancano i docenti
nelle attività. La partecipazione a tali iniziative è facoltativa. Le competenze certificate dai docenti
integrano quelle raggiunte durante l'anno.
I progetti variano annualmente sulla base dell'analisi dei bisogni e sono soggetti all'approvazione degli
organi collegiali.
Per i dettagli si rimanda al documento integrativo con la presentazione della sintesi di tutte le proposte di
progetto approvate dal Collegio dei Docenti.
Seguono le immagini di alcuni progetti attivati negli scorsi anni scolastici …
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CRITERI E PRIORITA’ PER LA SCELTA DEI PROGETTI
CRITERI E PRIORITA’ PER LA SCELTA DEI PROGETTI INTERNI (PRESENTATI DAL
PERSONALE DELLA SCUOLA)
1
La ripartizione delle risorse da F.I.S. da destinarsi ai progetti, pur non in maniera rigida,
tiene conto delle consistenze organiche del personale sui plessi
2
I progetti non devono essere presentati da membri della commissione che li approva
3
I progetti devono essere coerenti con il POF e avere il massimo numero di fruitori
possibili, devono poi essere misurabili e verificabili.
4
Sono privilegiati i progetti per il recupero del disagio (integrazione alunni diversamente
abili, alfabetizzazione alunni stranieri, recupero) o per il potenziamento delle eccellenze
5
Sono privilegiati i progetti che si autofinanziano o che prevedano sovvenzioni da enti
esterni.
CRITERI E PRIORITA’ PER LA SCELTA DEI PROGETTI ESTERNI (PRESENTATI DA ENTI
E/O ESTERTI ESTERNI ALL’ISTITUZIONE SCOLASTICA)
1
Devono essere giudicati didatticamente validi da parte dei Docenti e coerenti rispetto alla
loro attività e / o rispetto al P.O.F.
2
Non devono avere costi a carico delle famiglie degli alunni, a meno che non siano le
famiglie stesse a proporli avendone consideratogli eventuali costi accessori.
3
Devono risultare migliorativi delle risorse finanziarie alla scuola.
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PROMOZIONE DI VISITE DIDATTICHE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Attività particolarmente significative sono i viaggi d'istruzione e le visite didattiche, intese come esperienze
didattiche, creative e socializzanti, in un ambienti diversi da quello scolastico e quindi tali da permettere
all’alunno di ampliare i propri orizzonti culturali e mettere in luce aspetti della propria personalità, che a
volte durante la normale attività didattica non riescono ad emergere.
Queste attività rappresentano, infatti, nell'articolato progetto dell'offerta formativa della scuola, una
opportunità fondamentale per la promozione dello sviluppo relazionale e formativo di ciascun alunno e per
l'attuazione dei un reale processo di integrazione scolastica di tutti gli studenti, specie di quelli diversamente
abili e quelli stranieri, nel pieno esercizio del diritto allo studio (cfr. il Regolamento visite guidate e viaggi
d’istruzione allegato al Regolamento d’Istituto).
Seguono le immagini di alcune visite didattiche realizzate negli scorsi anni scolastici …
Abbazia di Montecassino (FR)
Perugia
Firenze
Oasi di Ninfa (LT)
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SICUREZZA A SCUOLA
Dal 16 maggio 2010 è pienamente in vigore, anche per le istituzioni scolastiche, il D. Lgs. 81/08, con le
correzioni apportate dal D. Lgs. 106/09. Il nostro istituto nel rispetto della legge educa alunni, insegnanti e
lavoratori alla Sicurezza, in ogni suo aspetto. L’educazione alla Sicurezza si pone come una vera e propria
azione finalizzata a una scuola sicura e alla formazione di cittadini in grado di reagire in modo corretto al
pericolo.
Collabora con la nostra scuola, come con molti alti istituti della provincia di Roma e Viterbo, la Euservice,
specializzata nel fornire servizi di consulenza sui sistemi di gestione della sicurezza nelle pubbliche
amministrazioni. Un professionista qualificato della Euservice svolge la funzione di RSPP (Responsabile dei
Servizi di Prevenzione e Protezione), coordinando le attività e redigendo il DVR (Documento di Valutazione
dei Rischi), il Piano di Emergenza e tutta la Modulistica. In ogni edificio è presente un insegnante ASPP
(Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione) e sono in servizio dei collaboratori scolastici Addetti
Antincendio e Addetti Primo Soccorso. E’ poi presente un RLS d’istituto (Rappresentante dei Lavoratori per
la Sicurezza). Il personale è stato formato secondo i corsi previsti dalla normativa vigente ed è
sufficientemente esperto.
Ogni anno si procede a:
-
valutazione dei rischi;
programmazione della prevenzione;
riduzione dei rischi alla fonte;
eliminazione dei rischi in relazione alle conoscenze acquisite;
organizzazione delle misure di emergenza primo soccorso, antincendio;
attuazione delle misure igienico - sanitarie;
2 prove di evacuazione per ogni edificio.
I corsi obbligatori di sicurezza sul lavoro per tutti i dipendenti, dall’anno scolastico 2012/13, non avvengono
più in presenza ma in modalità e-learning sulla piattaforma www.euservice.it .
65
SCUOLA DELL’INFANZIA – PLESSO DI BLERA
Indirizzo sede: Viale Etruria s.n.c. – 01010 Blera (VT)
Telefono e fax: 0761 / 479041
Referente di Plesso: ins. Laura Ricci
Insegnanti in servizio: 8 (di cui 1 completa il proprio orario di servizio in altri plessi del nostro istituto e 1
in altra istituzione scolastica)
Collaboratori scolastici in servizio: 2
Assistenti comunali: 2
Totale alunni: 75, di cui
Alunni stranieri: 15 (10 Romania, 2 Marocco, 1 Russia, 1 Colombia, 1 Brasile). Alunni cultura mista: 3
Sezioni / classi scuola 3: sez. A eterogenea (26 alunni) , sez. B eterogenea (25 alunni), sez. C omogenea
(24 alunni)
Orario settimanale
INFANZIA
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
ENTRATA
8.00 – 9.00
8.00 – 9.00
8.00 – 9.00
8.00 – 9.00
8.00 – 9.00
USCITA
Mensa
12.00
12.00
12.00
12.00
12.00
15.45
15.45
15.45
15.45
15.45
– 16.00
– 16.00
– 16.00
– 16.00
– 16.00
Strutture della sede
Un edificio piano terra
Spazi interni: ingresso, salone polifunzionale, 3 aule, stanza personale ausiliario, deposito, sala refezione,
cucina, bagno bambini, bagno insegnanti
Spazi esterni: giardino con giochi
Attrezzature
Oltre a quelle tradizionali, 1 fotocopiatrice, telefono e fax, 1 televisore, 1 videoproiettore, 4 impianti
stereofonici, un mixer, un televisore, un lettore dvd, 1 plastificatrice
Progettazione curricolare
Si rimanda: a) alle programmazioni individuali degli insegnanti; b) alle sezioni “L’organizzazione del
curricolo” e “Attività d’istituto per il supporto all’azione didattica” del presente documento.
Da anni il plesso si distingue per una particolare attenzione rivolta all’accoglienza dei bambini di 3 anni.
Obiettivo principale è quello di garantire un graduale inserimento affinché ogni bambino possa vivere
serenamente e positivamente l’esperienza della “separazione”. Nel primo mese di frequenza, quando il clima
è ancora mite, è prevista la fruizione degli spazi all’aperto, favorendo situazioni di gioco (giochi imitativi,
drammatizzazioni, giochi simbolici, di attenzione e di costruzione collettiva). L’organizzazione
dell’accoglienza tende a diminuire il tempo di permanenza a scuola con un orario antimeridiano ridotto e
prevede la riduzione del gruppo classe, passando gradualmente dall’accoglienza per piccoli gruppi
all’accoglienza al grande gruppo. Si prevede inoltre la collaborazione dei genitori, laddove l’inserimento dei
bambini presenti difficoltà.
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La progettazione curricolare è organizzata per campi di esperienza, all’interno dei quali vengono
individualizzati degli obiettivi generali, specifici e formativi di apprendimento con le relative competenze
attese. La programmazione rimanda alle finalità della scuola dell’infanzia, che sono quelle di
- consolidare l’identità ovvero imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica ed
irripetibile;
- sviluppare l’autonomia , perciò acquisire fiducia nelle proprie capacità comunicative espressive e
logiche;
- vivere le prime esperienze di cittadinanza nella relazione con l’altro attraverso regole condivise;
- acquisire competenze nei diversi campi di esperienza
attraverso l’esplorazione, la ricerca,
l’osservazione, l’ascolto.
Queste finalità sono perseguite attraverso la predisposizione di un ambiente di vita, di relazione e di
apprendimento dove spazi, tempi, vengono organizzati al fine di creare un ambiente accogliente,
rassicurante , disteso ma anche stimolante. L’osservazione del bambino nei diversi contesti relazionali è uno
strumento fondamentale nella progettazione per conoscerlo e accompagnarlo in tutte le sue dimensioni di
sviluppo attraverso un atteggiamento di ascolto e di rassicurazione. La valutazione perciò risponde ad una
funzione di carattere formativo che riconosce accompagna e descrive i processi di crescita evitando di
classificare e giudicare le prestazioni dei bambini .
Grande attenzione è rivolta dalle insegnanti del plesso all’integrazione e all’apertura al territorio, attraverso
collaborazioni con associazioni ed enti locali.
Ampliamento dell’offerta formativa
Le attività di rinforzo per bambini che presentano difficoltà vengono stabilite in sede di programmazione di
sezione ed effettuate durante le ore di compresenza.
Per una più ampia documentazione si rimanda a) alle sezioni relative ai progetti d’istituto del presente
documento e b) al documento integrativo ALLEGATO 3 al P.O.F. contenente la presentazione dei progetti
con finanziamento da Fondo d’Istituto (F.I.S.) approvati dal Collegio dei Docenti.
Rapporti col territorio
Rapporti di collaborazione con l’amministrazione comunale, la Pro-Loco e le associazioni di volontariato di
Blera. Negli scorsi anni il Comune ha finanziato alcuni progetti e mette a disposizione la Biblioteca, mentre
la Pro-loco, l’Associazione Amici del Cavallo Maremmano, la Banda Musicale, la Nuova Compagnia
Teatrale e il circolo culturale Etruscatto in diverse occasioni hanno avuto modo di offrire la loro
collaborazione. Proficua anche la collaborazione con il vicino Parco Naturale Regionale di Barbarano
Romano.
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SCUOLA DELL’INFANZIA – PLESSO DI VILLA SAN GIOVANNI IN T.
Indirizzo: Piazzale Mons. S. Medichini s.n.c. – 01010 Villa San Giovanni in Tuscia (VT)
Telefono: 0761 / 476078 – fax 0761 / 476414 (in comune con la scuola primaria)
Referente unico di Plesso: ins. Maria Assunta Chichi
Insegnanti in servizio: 4 infanzia (di cui 1 completa il proprio orario di servizio presso un’altra sede
dell’I.C. Scriattoli)
Collaboratori scolastici in servizio: 2
Assistenti comunali: 1
Totale alunni: 26, di cui
Alunni stranieri: 8 (3 Algeria, 3 Romania, 1 Moldavia, 1 Nigeria)
Alunni cultura mista: 4
Sezioni / classi scuola: 1 eterogenea
Orario settimanale
ENTRATA
Mensa
USCITA
Lunedì
8.00 – 9.00
12.00 – 13.00
16.00
Martedì
8.00 – 9.00
12.00 – 13.00
16.00
Mercoledì
8.00 – 9.00
12.00 – 13.00
16.00
Giovedì
8.00 – 9.00
12.00 – 13.00
16.00
Venerdì
8.00 – 9.00
12.00 – 13.00
16.00
Sabato
Strutture della attuale sede
Edificio “Fr. Claudio di Gregorio”
Spazi interni: 2 aule, sala ,mensa, cucina – dispensa
Spazi esterni: giardino con giochi (2 altalene, 1 castello, 1 casetta, 1 dondolo)
Attrezzature
Oltre a quelle tradizionali, fotocopiatrice (presso scuola primaria), 1 tv color 28”, 1 lettore dvd, 1 lettore vhs,
1 fotocamera digitale, 1 computer con stampante, 1 lettore cd e cassette
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Progettazione curricolare
Si rimanda: a) alle programmazioni individuali degli insegnanti; b) alle sezioni “L’organizzazione del
curricolo” e “Attività d’istituto per il supporto all’azione didattica” del presente documento.
La monosezione presenta un numero considerevole di alunni stranieri e di cultura mista. Questo la rende
assai particolare rispetto agli altri plessi dell’istituto, che in generale registra una percentuale di stranieri del
15 %. Il plesso si distingue per l’attenzione rivolta, all’interno della classe eterogenea, ad attività per piccoli
gruppi omogenei per età e interessi, al fine di favorire la piena attuazione delle singole potenzialità. Per i
bambini anticipatari sono previste attività strutturate compatibili con l’età anagrafica, inoltre sono previsti
interventi specifici per far fronte a quegli alunni della monosezione che presentano particolari situazioni di
disagio.
La progettazione curricolare, nel rispetto delle Nuove Indicazioni Nazionali, persegue i traguardi di sviluppo
previsti nei singoli campi di esperienza attraverso un’azione mirata di sviluppo della sensorialità, affinché le
conoscenze della realtà esperite quotidianamente consentano al bambino una consapevolezza fisica e
cognitiva strettamente radicata alla sua esistenza e alle sue capacità rielaborative.
Viene valorizzata la collaborazione con le famiglie e con la comunità locale.
Ampliamento dell’offerta formativa
Su richiesta delle famiglie rappresentazioni di compagnie di drammatizzazione e attività musicali.
Per una più ampia documentazione si rimanda a) alle sezioni relative ai progetti d’istituto del presente
documento e b) al documento integrativo ALLEGATO 3 al P.O.F. contenente la presentazione dei progetti
con finanziamento da Fondo d’Istituto (F.I.S.) approvati dal Collegio dei Docenti.
Rapporti col territorio
Negli anni passati sono state attuate collaborazioni con il Comune di Villa S. Giovanni in Tuscia, con
l’Associazione Juppiter di Capranica, per l’integrazione dei bambini stranieri grazie a un finanziamento
della Provincia di Viterbo, e con il Comune di Vetralla, per un progetto di sensibilizzazione all’ affido
familiare.
Proficui i rapporti col servizio A.S.L. per le problematiche relative alle diverse abilità. Soddisfacente la
collaborazione delle famiglie, soprattutto in concomitanza con la realizzazione di eventi particolari.
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SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA – PLESSO DI BARBARANO
ROMANO
Indirizzo: Viale IV Novembre – 01010 Barbarano Romano (VT)
Telefono e fax: 0761 / 414004
Referente unico di Plesso: ins. Maria Grazia Menegaldo
Insegnanti in servizio:
3 infanzia (religione completa in altre scuole)
4 primaria (1 completa a Blera; religione completa altre scuole )
Collaboratori scolastici in servizio: 2 in entrambi gli ordini di scuola
Assistenti comunali: 0
Totale alunni infanzia: 18
Totale alunni primaria: 33
Alunni stranieri infanzia: 1 (Polonia)
Alunni stranieri primaria: 4 (2 Albania, 1 Romania, 1 Polonia,)
Sezioni / classi scuola dell’infanzia: 1 eterogenea
Sezioni scuola primaria: 1
Classi scuola primaria: 2 ( pluriclasse 1^ - 2^ - 4^ , pluriclasse 3^ - 5^)
Orario settimanale
INFANZIA
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
ENTRATA
8.00 – 9.00
8.00 – 9.00
8.00 – 9.00
8.00 – 9.00
8.00 – 9.00
Mensa
12.30 – 13.30
13.15 – 14 .15
12.30 – 13.30
12.30 – 13.30
12.30 – 13.30
USCITA
15.45 - 16.00
15.45 - 16.00
15.45 - 16.00
15.45 - 16.00
15.45 - 16.00
70
PRIMARIA
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
ENTRATA
8.15
8.15
8.15
8.15
8.15
Mensa
13.15 – 14.15
USCITA
13.15
16.15
13.15
13.15
12.15
Strutture della sede
Edificio di 2 piani: 1(aule) + 1 (mensa)
Spazi interni: 6 aule + salone polifunzionale + 1 laboratorio informatico
Mensa (con appalto a ditta esterna)
Spazi esterni: giardino con giochi (scivolo)
Attrezzature a disposizione delle 2 scuole
Oltre a quelle tradizionali, come ad esempio lavagne, libri, carte geografiche, vocabolari, atlanti e
mappamondi, si segnalano:
4 computer, 3 stampanti, 2 scanner, 2 fotocopiatrici, 1 fax, 2 televisori, 1 videoregistratore, 1 giradischi con
piatto 33giri, 2 lettori dvd, 1 lettore cd/audiocassette, 2 lavagne luminose,
Progettazione curricolare
Si rimanda: a) alle programmazioni individuali degli insegnanti; b) alle sezioni “L’organizzazione del
curricolo” e “Attività d’istituto per il supporto all’azione didattica” del presente documento.
Primaria
Si sottolinea che da anni il plesso della primaria, viste le sue peculiarità e la costante presenza di pluriclassi,
si distingue per la flessibilità dell’attività didattica.
La progettazione delle attività viene redatta collegialmente da tutte le docenti in servizio nel plesso
perché tra di esse vi è intercambiabilità ed interdipendenza; sono previsti momenti di didattica per
gruppi di livello e per gruppi pari età, oltre alla normale didattica applicata a contesto di pluriclasse.
Ampliamento dell’offerta formativa
Infanzia
Per una più ampia documentazione si rimanda a) alle sezioni relative ai progetti d’istituto del presente
documento e b) al documento integrativo ALLEGATO 3 al P.O.F. contenente la presentazione dei progetti
con finanziamento da Fondo d’Istituto (F.I.S.) approvati dal Collegio dei Docenti.
Primaria
Per una più ampia documentazione si rimanda a) alle sezioni relative ai progetti d’istituto del presente
documento e b) al documento integrativo ALLEGATO 3 al P.O.F. contenente la presentazione dei progetti
con finanziamento da Fondo d’Istituto (F.I.S.) approvati dal Collegio dei Docenti.
71
Rapporti col territorio
Ottimi i rapporti con il Comune di Barbarano Romano. L’ente è molto presente ed attento, per quello che le
risorse di un piccolo paese possono consentire, ai bisogni tanto della scuola dell’infanzia che di quella
primaria. Proficua anche la collaborazione con il Parco Naturale Regionale “Marturanum” e la biblioteca
privata di Barbarano Romano.
72
SCUOLA PRIMARIA – PLESSO DI BLERA
Indirizzo: Viale Etruria – 01010 Blera (VT)
Telefono e fax: 0761 / 479008
Referente di Plesso: ins. Simona Zeppa
Insegnanti in servizio: 14 (di cui 2 completano il proprio orario in altri plessi dell’istituto)
Collaboratori scolastici in servizio: 2
Totale alunni: 151
Alunni stranieri: 15 (9 Romania, 2 Marocco, 2 Nigeria, 1 Brasile, 1 Bielorussia)
Sezioni: 2
Totale classi: 9
Orario settimanale
Dal lunedì al
sabato
ENTRATA
USCITA
8.00
13.24
Strutture della sede
Piani dell’edificio: 2 con ascensore
Spazi interni: 10 aule + 5 laboratori (informatico, lingua inglese, arte e immagine, scientifico, sala video)
Palestra in sede
Spazi esterni: cortile
Attrezzature
Oltre a quelle tradizionali, come ad esempio lavagne, libri, carte geografiche, vocabolari, atlanti e
mappamondi, si segnalano:
computer, 1 stampante, 1 scanner, 1 fotocopiatrice, 1 fax, 1 televisore, 1 lettore dvd, 1 lettore
cd/audiocassette
Progettazione curricolare
Si rimanda: a) alle programmazioni individuali degli insegnanti; b) alle sezioni “L’organizzazione del
curricolo” e “Attività d’istituto per il supporto all’azione didattica” del presente documento.
73
Ampliamento dell’offerta formativa
- Da ottobre a dicembre, progetto “Più sport a scuola”, in collaborazione con l’A.S.D. “Fogliano 2000” di
Cura di Vetralla, con scuola mini-rugby, tennis e calcetto
- da gennaio a maggio progetto di scienze motorie del C.O.N.I.
Per una più ampia documentazione si rimanda a) alle sezioni relative ai progetti d’istituto del presente
documento e b) al documento integrativo ALLEGATO 3 al P.O.F. contenente la presentazione dei progetti
con finanziamento da Fondo d’Istituto (F.I.S.) approvati dal Collegio dei Docenti.
Rapporti col territorio
Collaborativi i rapporti con l’Amministrazione Comunale, la Pro-Loco, l’Università Agraria di Blera, la
Biblioteca Comunale e l’Associazione Amici del Cavallo Maremmano.
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SCUOLA PRIMARIA – PLESSO DI VILLA SAN GIOVANNI IN TUSCIA
Indirizzo della sede ufficiale: Via Dante Alighieri – 01010 Villa San Giovanni in Tuscia (VT)
Telefono e fax: 0761 / 476414
Referente di Plesso: ins. Anna Bassetti
Insegnanti in servizio: 7
Collaboratori scolastici in servizio: 1
Assistenti comunali: 0
Totale alunni: 48, di cui
Alunni stranieri: 18 (10 Romania, 3 Marocco, 2 Algeria, 2 Nigeria, 1 Equador )
Sezioni: 1
Totale classi: 3 ( di cui due pluriclassi 1^- 2^ e 4^ - 5^)
Orario settimanale
Dal lunedì al
venerdì
ENTRATA
USCITA
8.00
13.24
Strutture della sede
Edificio: la scuola primaria è rientrata nella sede ufficiale da gennaio 2011, ma i lavori di ristrutturazione
non sono ancora completati, per questo un’ala dell’edificio è ancora chiusa.
Spazi interni: 3 aule. Essendosi ridotto negli anni il numero delle classi da 4 a 3, un locale può essere adibito
ad aula multifunzionale permettendo il lavoro, quando possibile, per gruppi-classe distinti.
Spazi esterni: giardino con recinzione
Utilizzo della Palestra Comunale, sita accanto all’edificio.
75
Attrezzature
Oltre a quelle tradizionali, come ad esempio lavagne, libri, carte geografiche, vocabolari, atlanti e
mappamondi, si segnalano:
1 fotocopiatrice, 1 computer, 1 stampante, 1 fax, 1 televisore, 1 lettore dvd, 3 lettori cd/audiocassette
Progettazione curricolare
Si rimanda: a) alle programmazioni individuali degli insegnanti; b) alle sezioni “L’organizzazione del
curricolo” e “Attività d’istituto per il supporto all’azione didattica” del presente documento.
Si prevede la possibilità di lavorare a classi aperte per attività in gruppi di interesse, di compito o di livello
finalizzate ad un utilizzo ottimale delle competenze delle insegnanti e a favorire l’integrazione scolastica
degli alunni stranieri (40%), degli alunni diversamente abili o con disturbi di apprendimento. In particolare,
tali attività avranno come scopo la realizzazione di una recita natalizia e degli oggetti per l’allestimento di
una mostra-mercato.
Le insegnanti prevedono, anche in base alla disponibilità dello scuolabus comunale, varie uscite didattiche e
visite guidate; ritengono infatti queste esperienze particolarmente socializzanti e culturalmente motivanti
poiché vissute in contesti diversi dall’ambiente-scuola.
Ampliamento dell’offerta formativa
Come ormai da vari anni, viene proposto alla classe 4^ dai servizi sociali del territorio il “Progetto Affido”.
Per tutte le classi del plesso verranno attivati 2 progetti di educazione alla salute:
- Programma europeo “Frutta nelle scuole”, introdotto dal regolamento (CE) n.1234 del Consiglio del 22
ottobre 2007 e dal regolamento (CE) n. 288 della Commissione del 7 aprile 2009, finalizzato ad
aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini e ad attuare iniziative che supportino più
corrette abitudini alimentari e una nutrizione maggiormente equilibrata, nella fase in cui si formano le
loro abitudini alimentari.
- Progetto “Più sport a scuola”, in collaborazione con l’A.S.D. “Fogliano 2000” di Cura di Vetralla
Per una più ampia documentazione si rimanda a) alle sezioni relative ai progetti d’istituto del presente
documento e b) al documento integrativo ALLEGATO 3 al P.O.F. contenente la presentazione dei progetti
con finanziamento da Fondo d’Istituto (F.I.S.) approvati dal Collegio dei Docenti.
Rapporti col territorio
Negli anni scorsi sono stati allacciati rapporti di collaborazione con l’Amministrazione Comunale,
importanti anche per la disponibilità dello scuolabus per le uscite sul territorio. Sono stati attuati progetti di
ampliamento dell’offerta formativa in collaborazione con la Pro-loco del paese e soprattutto con la
Cooperativa Sociale “L’Universale 2000” di Vetralla. Proficuo rapporto di collaborazione con la ludoteca
anche per attività teatrali e, da quest’anno, con l’A.S.D. “Fogliano 2000” per la pratica sportiva.
76
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO – SEDE CENTRALE DI VETRALLA
Indirizzo della sede centrale: via Cassia Sutrina n° 2 – 01019 Vetralla (VT)
Telefono: 0761 / 477015 Fax 0761 / 461610
Dopo tre anni di convivenza con la succursale di Cura, che era stata trasferita temporaneamente nel 2010
presso gli edifici della sede centrale per la ristrutturazione del proprio edificio, dall’anno scolastico 2013/14
il plesso torna ad ospitare soltanto gli alunni di Vetralla e delle frazioni di Tre Croci e Cinelli.
Docente con delega funzione vicaria e referente di plesso: prof.ssa Anna Pelosi
Docente secondo collaboratore: prof.ssa Angela Catalano
Numero totale insegnanti in servizio: 22 + 6 di strumento nella sezione musicale (di cui 10 completano il
proprio orario presso la succursale di Cura, 5 + 3 di strumento completano il loro orario presso altra
istituzione scolastica, 1 docente con contratto part-time)
Collaboratori scolastici in servizio: 4
Assistenti comunali: 2
Sezioni: 3
Totale classi: 8
Totale alunni: 181
Alunni stranieri: 24 (11 Romania, 3 Spagna, 2 Armenia, 2 Bielorussia, 2 Macedonia, 1 Albania, 1 Cina, 1
Tunisia, 1 Ucraina)
Orario settimanale
Dal lunedì al
venerdì
ENTRATA
USCITA
8.00
14.00
77
Ore supplementari indirizzo musicale (2 ore per allievo)
DAL MARTEDI’ AL VENERDI’ dalle ore 15.00 alle ore 19.00
SABATO dalle ore 8.30 alle ore 13.00
Indicare le strutture della sede attuale:
Edificio/i
Spazi interni
Spazi esterni
EDIFICIO A
EDIFICIO B1
EDIFICIO B2
EDIFICIO B3
EDIFICIO A: 2 aule – 3 bagni – 1 sala professori – 2 aule musica – 1
presidenza – 3 segreterie
EDIFICIO B1: 3 aule – 1 bagno
EDIFICIO B2: atrio – 4 aule – 1 bagno
EDIFICIO B3: palestra – spogliatoi – 3 bagni – laboratorio di
informatica – 1 aula LIM – 3 aule per l’inclusione 2 cortili
accesso alla Villa Comunale “Pietro Canonica”
Attrezzature
Oltre a quelle tradizionali, come ad esempio lavagne, libri, carte geografiche, vocabolari, atlanti e
mappamondi, si segnalano:
Laboratorio di informatica con computer e stampanti, rete Wi-Fi, LIM, 2 fotocopiatrici, fax , 2 televisori, 1
lettore cd/audiocassette, 1 lettore dvd, 1 videoproiettore, 1 pianoforte, 1 clarinetto, 1 chitarra, 1 violoncello.
Progettazione curricolare
Si rimanda: a) alle programmazioni individuali degli insegnanti; b) alle sezioni “L’organizzazione del
curricolo” e “Attività d’istituto per il supporto all’azione didattica” del presente documento.
Ampliamento dell’offerta formativa
- Corsi di Italiano L2 e Recupero lingua italiana dei docenti in pensione volontari dell’AUSER coordinati
dalla prof.ssa Paola Ovidi
- Progetto “Attività natatoria”, classi 1e (I quadrimestre) - classi 2e (II quadrimestre)
- Lettore madrelingua inglese, prof. Peter Mc Donald
- Programma EUDAP – UNPLUGGED, lotta alle dipendenze
- Corso di “Educazione alla legalità” proposto dall’avv. Naldi Amastini (classi 3e)
- Centro d’Ascolto per la prevenzione primaria del disagio e la promozione del benessere psicologico in
età giovanile – in collaborazione con i Servizi Sociali del Comune di Vetralla
- Attività di orientamento (classi 3e)
- Gruppo sportivo
Per una più ampia documentazione si rimanda a) alle sezioni relative ai progetti d’istituto del presente
documento e b) al documento integrativo ALLEGATO 3 al P.O.F. contenente la presentazione dei progetti
con finanziamento da Fondo d’Istituto (F.I.S.) approvati dal Collegio dei Docenti.
Rapporti col territorio
Negli anni passati sono state avviate alcune collaborazioni con il comune di Vetralla e la Provincia di
Viterbo, destinate a continuare e ad intensificarsi. Attivo il rapporto con molte realtà e associazioni del
78
territorio come la cooperativa sociale “L’Universale 2000” di Vetralla, la Pro-Loco, la compagnia teatrale
“I Dilettanti”, la banda musicale “Ottavio Pistella”, l’Associazione Arma Aeronautica sez. di Vetralla,
l’Arma dei Carabinieri e la Polizia Locale. Contatti con Museo della Città e del Territorio, con alcune testate
giornalistiche (Corriere di Viterbo, Tuscia web), rapporti con agenzie di viaggi del territorio e con la COOP
di Vetralla.
79
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO – SUCCURSALE DI CURA
Indirizzo: Piazza Santa Maria del Soccorso – 01019 Cura di Vetralla (VT)
Telefono: 0761 / 481700
Dopo tre lunghi anni di chiusura per lavori con conseguente trasferimento presso gli edifici della sede
centrale di Vetralla, il 9 settembre 2013 è tornata a suonare la campanella nella scuola secondaria di 1°
grado di Cura. Gli interventi di ristrutturazione totale ed adeguamento alle norme di sicurezza, antincendio e
antisismiche hanno riconsegnato all’istituto un plesso non soltanto sicuro, ma anche con ambienti funzionali
ed esteticamente piacevoli.
Numero totale insegnanti in servizio: 25 (di cui 2 docenti part-time e 14 docenti che completano il loro
orario di servizio presso la sede centrale di Vetralla o presso altra istituzione scolastica)
Collaboratori scolastici in servizio: 3 (di cui 1 completa in altra sede)
Assistenti comunali: 1
Sezioni: 3
Totale classi: 8
Totale alunni: 189
Alunni stranieri: 23 (16 Romania, 2 Moldavia, 2 Macedonia, 2 Polonia, 1 Turchia)
Orario settimanale
Dal lunedì al
venerdì
ENTRATA
USCITA
8.00
14.00
Ore supplementari indirizzo musicale presso la sede centrale di Vetralla (2 ore per allievo)
DAL MARTEDI’ AL VENERD’I dalle ore 15.00 alle ore 19.00
SABATO dalle ore 8.30 alle ore 13.00
80
Strutture della sede
Edifici: 1
Piani dell’edificio: 3 con ascensore e scala esterna antincendio
Spazi interni
Piano terra: 2 aule per ricevimento genitori, aula informatica, ripostiglio
Primo piano: 8 aule, aula attività inclusive, sala professori, sala servizi vari, servizi igienici (4 alunni, 4
alunne, 1 docenti, 1 diversamente abili), ripostiglio
Secondo piano, locali in allestimento: aula teoria motoria, aula attività alternative, aula scienze, aula arte e
immagine, aula musica, archivio, servizi igienici (1 alunni, 1 alunne, 1 docenti), 2 ripostigli
Spazi esterni: cortile anteriore, cortile posteriore, campo da basket esterno
Attrezzature
Oltre a quelle tradizionali, come ad esempio lavagne, libri, carte geografiche, vocabolari, atlanti, si
segnalano: alcuni computer con stampante, rete Wi-Fi, fotocopiatrice, 2 lettori dvd, 1 videoproiettore, 1
LIM
Progettazione curricolare
Si rimanda: a) alle programmazioni individuali degli insegnanti; b) alle sezioni “L’organizzazione del
curricolo” e “Attività d’istituto per il supporto all’azione didattica” del presente documento.
Ampliamento dell’offerta formativa
- Corsi di Italiano L2 e Recupero lingua italiana dei docenti in pensione volontari dell’AUSER coordinati
dalla prof.ssa Paola Ovidi
- Progetto “Attività natatoria”, classi 1e (I quadrimestre) - classi 2e (II quadrimestre)
- Programma EUDAP – UNPLUGGED, lotta alle dipendenze
- Corso di “Educazione alla legalità” proposto dall’avv. Naldi Amastini (classi 3e)
- Centro d’Ascolto per la prevenzione primaria del disagio e la promozione del benessere psicologico in
età giovanile – in collaborazione con i Servizi Sociali del Comune di Vetralla
- Attività di orientamento (classi 3e)
Per una più ampia documentazione si rimanda a) alle sezioni relative ai progetti d’istituto del presente
documento e b) al documento integrativo ALLEGATO 3 al P.O.F. contenente la presentazione dei progetti
con finanziamento da Fondo d’Istituto (F.I.S.) approvati dal Collegio dei Docenti.
Rapporti col territorio
Negli anni passati sono state avviate alcune collaborazioni con il comune di Vetralla e la Provincia di
Viterbo, destinate a continuare e ad intensificarsi. Attivo il rapporto con molte realtà e associazioni del
territorio come la cooperativa sociale “L’Universale 2000” di Vetralla, la Pro-Loco, la compagnia teatrale
“I Dilettanti”, la banda musicale “Ottavio Pistella”, l’Associazione Arma Aeronautica sez. di Vetralla,
l’Arma dei Carabinieri e la Polizia Locale. Contatti con testate giornalistiche (Corriere di Viterbo, Tuscia
web), rapporti con agenzie di viaggi del territorio.
81
CHI SIAMO: AUTOVALUTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Ogni scuola è chiamata ad analizzare se stessa, a riflettere sulla qualità della propria offerta e a misurare
l'efficacia e l'efficienza dei processi educativi, didattici e formativi attivati.
Qualsiasi realtà da analizzare è il risultato delle azioni di coloro che ne fanno parte. Per comprendere,
spiegare ed eventualmente modificare tale realtà occorre cogliere il senso soggettivo che ciascun “attore”
attribuisce alla propria azione.
Nell’ambito dell’attività di Autovalutazione d’istituto sono stati proposti 4 questionari con domande
suddivise per aree tematiche, con il fine di rilevare il gradimento dell’utenza e del personale.
I questionari, rigorosamente anonimi, dopo alcuni anni di somministrazione a campione con materiale
cartaceo sono stati proposti nel mese di maggio 2013 per la prima volta on-line sul sito d’istituto.
In modo diretto o indiretto la scuola cerca di raccogliere e far propri i suggerimenti e le proposte di tutte le
componenti per valorizzare i propri punti di forza e ridurre i punti di debolezza per il prossimo anno
scolastico.
Le aree di rilevazione sono state le seguenti
ALUNNI
GENITORI
1. Accoglienza
1. Area rapporti scuola famiglia
2. Area formativa
2. Docenti
3. Struttura
4. Diritto allo studio e successo formativo
DOCENTI
1. Area aggiornamento
2. Area documentazione
3. Area programmazione e valutazione dei
processi formativi
4. Area Piano dell’offerta formativa
5. Attività funzionali all’insegnamento
6. Organizzazione dell’attività scolastica
7. Rapporti con il personale interno ed esterno
ATA
1.
2.
3.
4.
Area organizzativa
Area relazionale
Area struttura ed igiene
Area diritto alla formazione
82
QUESTIONARIO ALUNNI
DOMANDE
1. ACCOGLIENZA
MOLTO
POCO
PER NIENTE



1.1
Vieni a scuola con piacere?
57.14 %
34.29 %
8.57 %
1.2
Trovi interessante il lavoro scolastico?
64.29 %
32.86 %
2.86%
1.3
Ti senti partecipe in classe?
74.29 %
18.57 %
7.14 %
1.4
Ritieni che impari e fai progressi?
78.57 %
18.57 %
2.86 %



DOMANDE
2. DOCENTI
2.1
I compiti assegnati per casa sono facili?
31.15 %
57.38 %
11.48 %
2.2
I compiti assegnati per casa sono nella giusta quantità?
39.34 %
36.07 %
24.59 %
2.3
Ti senti apprezzato dai tuoi insegnanti?
67.21 %
31.15 %
1.64 %
2.4
Le valutazioni date dai tuoi insegnanti sono giuste?
67.21 %
29.51 %
3.28 %
2.5
Gli insegnanti trattano in modo giusto tutti gli alunni?
45.90 %
39.34 %
14.75 %
2.6
Gli argomenti trattati a scuola ti sono piaciuti?
68.85 %
26.23 %
4.92 %
2.7
Hai avuto un buon rapporto con i compagni?
81.97 %
14.75 %
3.28 %
2.8
Hai avuto un buon rapporto con tutti gli insegnanti?
65.57 %
31.15 %
3.28 %
2. STRUTTURA



3.1
I laboratori (informatica, linguistico, tecnico-scientifico) sono
funzionali ?
12.28 %
47.37 %
40.35 %
3.2
Utilizzi la palestra e gli attrezzi sportivi ?
47.37 %
31.58 %
21.05 %
3.3
Ritieni puliti i servizi igienici ?
31.58 %
38.60 %
29.82 %
3.4
Pensi che la scuola sia pulita ?
22.81 %
54.39 %
22.81 %
3.5
Ritieni adeguate le aule negli spazi e negli arredi ?
Pensi di contribuire con il tuo comportamento a mantenere la
scuola pulita ?
31.58 %
45.61 %
22.81 %
77.19
15.79
7.02



DOMANDE
3.6
DOMANDE
4. DIRITTO ALLO STUDIO E SUCCESSO FORMATIVO
4.1
La scuola aiuta gli alunni svantaggiati e con handicap ?
89.58 %
8.33 %
2.08 %
4.2
Pensi di rispettare le regole a scuola ?
81.25 %
14.58 %
4.17 %
4.3
Ti impegni adeguatamente nel lavoro scolastico ?
Ritieni utile l’attività di orientamento per la scelta della scuola
secondaria di II grado ? (Solo classi terze della secondaria)
Il passaggio dalla scuola primaria a quella secondaria di primo
grado è facilitato da una buona accoglienza da parte degli
insegnanti ? ( Solo secondaria)
81.25 %
16.67 %
2.08 %
70.83 %
12.50 %
16.67 %
72.29 %
16.67 %
10.42 %
4.4
4.5
83
QUESTIONARIO GENITORI
DOMANDE
1.1
1. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
SI’
NO
QUALCHE
VOLTA
57.95 %
9.09 %
32.95 %
87.50 %
3.41 %
9.09 %
90.91 %
3.41 %
5.68 %
63.64 %
25.00 %
11.36 %
71.59 %
9.09 %
1.5
Partecipa attivamente alle iniziative proposte dall’Istituto?
Partecipa alle riunioni, assemblee, colloqui individuali scuolafamiglia?
Ritiene utile il coinvolgimento dei genitori alla vita della
scuola?
Ritiene che le occasioni di incontro con i singoli insegnanti
siano sufficienti?
Ritiene che le informazioni riguardo l’andamento scolastico di
suo/a figlio/a siano tempestive, esaurienti e coerenti?
1.6
Si sente a suo agio a discutere con i docenti dei problemi di
apprendimento di suo figlio/a?
72.73 %
4.55 %
19.32 %
NON
SEMPRE
22.73 %
1.7
Ritiene di essere soddisfatto dei progressi di suo/a figlio/a?
89.77 %
4.55 %
5.68 %
1.8
Ritiene che la scuola ricerchi la collaborazione delle famiglie?
Il Dirigente Scolastico è disponibile al colloquio con le
famiglie?
Considera migliorabile l’organizzazione dei ricevimenti con gli
insegnanti?
Ritiene che i rappresentanti dei genitori svolgano al meglio la
loro funzione di informare le famiglie e comunicare ai docenti
bisogni comuni?
Complessivamente si ritiene soddisfatto della collaborazione
scuola-famiglia?
56.82 $
6.82 %
36.36 %
62.50 %
17.05 %
20.45 %
59.09 %
18.18 %
22.73 %
61.36 %
12.50 %
73.86 %
4.55 %
26.14 %
IN PARTE
21.59 %
Conosce il Piano dell’Offerta Formativa?
Ritiene che l’Offerta Formativa proposta risponda alle reali
esigenze di formazione?
Ritiene di rispettare regolamenti e regole della scuola
frequentata da suo figlio/a?
Gli orari di apertura degli uffici di segreteria rispondono alle
reali esigenze delle famiglie?
38.64 %
46.59 %
35.23 %
22.73 %
14.77 %
IN PARTE
42.05 %
97.73 %
2.27 %
0%
60.23 %
10.23 %
29.55 %
Conosce il sito della scuola?
Sa che è possibile visionare il Piano dell’Offerta Formativa, il
Regolamento d’Istituto ecc. tramite il sito?
82.95 %
11.36 %
5.68 %
63.64 %
28.41 %
7.95 %
NO
QUALCHE
VOLTA
1.2
1.3
1.4
1.9
1.10
1.11
1.12
1.13
1.14
1.15
1.16
1.17
1.18
DOMANDE
2. AREA FORMATIVA
SI’
2.1
Ritiene che l’ingresso a scuola di suo/a figlio/a sia stato
facilitato da una buona accoglienza e da un buon inserimento
nel gruppo classe o nella sezione?
77.59 %
3.45 %
18.97 %
2.2
Suo figlio/a viene volentieri a scuola?
84.48 %
1.72 %
13.79 %
2.3
Suo figlio/a trova interessante il lavoro scolastico?
72.41%
3.45 %
24.14 %
2.4
60.34 %
10.34 %
29.31 %
2.5
Riceve una quantità adeguata di compiti per casa?
Ritiene che suo/a figlio/a sia incoraggiato/a a lavorare al meglio
delle sue capacità?
67.24 %
6.90 %
25.86 %
2.6
Ritiene che suo/a figlio/a rispetti i suoi insegnanti?
91.38 %
1.72 %
6.90 %
2.7
Ritiene che suo/a figlio/a sia rispettato dai suoi insegnanti?
81.03 %
0%
18.97 %
84
IN PARTE
QUESTIONARIO DOCENTI
DOMANDE
1. AGGIORNAMENTO
SI’
NO
IN PARTE
76.00 %
4.00 %
20.00 %
1.2
Ritiene utile che vengano organizzati corsi di aggiornamento nell’Istituto?
I corsi di aggiornamento organizzati e/o proposti rispondono alle
aspettative e alle esigenze dei docenti?
10.00 %
16.00 %
74.00 %
1.3
Secondo lei, hanno una ricaduta positiva sul lavoro svolto in classe?
30.00 %
12.00 %
58.00 %
SI’
NO
IN PARTE
65.91 %
9.09 %
25.00 %
86.36 %
4.55 %
9.09 %
QUALCHE
VOLTA
65.91 %
4.55 %
29.55 %
SI’
NO
IN PARTE
71.11 %
4.44 %
24.44 %
64.44 %
4.44 %
31.11 %
1.1
DOMANDE
2. DOCUMENTAZIONE
2.2
Gli strumenti di documentazione in uso (registro di classe, giornale
dell’insegnante …) sono funzionali?
I documenti dell’Istituto (POF, Carta dei Servizi, Regolamento …) sono
facilmente reperibili?
2.3
Lei documenta sistematicamente gli interventi formativi attuati?
2.1
DOMANDE
3.1
3.2
DOMANDE
3. PROGRAMMAZIONE E VALUTAZIONE DEI PROCESSI
FORMATIVI
Gli obiettivi formativi sono condivisi dai docenti che operano nelle
sezioni/classi dove insegna?
I criteri di verifica e di valutazione delle diverse discipline sono condivisi
dai docenti che operano nelle sue sezioni/classi?
4. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
SI’
NO
IN PARTE
4.1
Ritiene che il POF riveli l’identità culturale e progettuale del nostro
Istituto?
80.00 %
0%
20.00 %
4.2
Ritiene che risponda ai bisogni formativi dei nostri alunni?
64.44 %
2.22 %
33.33 %
4.3
Lo ritiene uno strumento utile per la sua attività di programmazione?
44.44 %
11.11 %
44.44 %
DOMANDE
5. ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO
SI’
NO
IN PARTE
50.00 %
6.52 %
43.48 %
5.2
Gli incontri collegiali tra docenti (intersezione/interclasse/classe) sono
momenti di confronto, di proposta e di verifica dei percorsi progettuali
comuni e delle attività educativo-didattiche?
Negli incontri collegiali si affrontano problematiche educative, didattiche
e organizzative che permettono la ricerca di soluzioni?
54.35 %
4.35 %
41.30 %
5.3
Secondo lei, sono espressioni di vera collegialità?
32.61 %
6.52 %
60.87 %
5.4
Secondo lei, appesantiscono inutilmente l’impegno professionale?
15.22 %
45.65 %
39.13 %
5.5
60.87 %
6.52 %
32.61 %
63.04 %
4.35 %
32.61 %
65.22 %
6.52 %
28.26 %
65.22 %
4.35 %
30.43 %
5.9
Il Collegio dei docenti è un momento di dialogo e di confronto?
Il Collegio dei docenti è un momento di partecipazione autentica alle
decisioni dell’Istituto?
Le Commissioni e i Gruppi di lavoro dell’Istituto consentono il dialogo, il
confronto e la formulazione di proposte?
Il Consiglio d’Istituto è un momento di partecipazione autentica alle
decisioni dell’Istituto?
I responsabili di plesso facilitano il passaggio di informazioni e di
documenti?
93.48 %
0%
6.52 %
5.10
Le Funzioni Strumentali coordinano quanto di loro competenza?
67.39 %
2.17 %
30.43 %
5.11
I Coordinatori di commissioni promuovono la collegialità?
54.35 %
4.35 %
41.30 %
SI’
NO
QUALCHE
VOLTA
5.1
5.6
5.7
5.8
DOMANDE
6. ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ SCOLASTICA
85
6.1
Lei pianifica con i colleghi i compiti assegnati agli alunni a casa?
34.04 %
38.30 %
27.66 %
6.2
Le regole di comportamento sono discusse con i colleghi?
87.23 %
0%
12.77 %
6.3
Le regole di comportamento sono discusse/negoziate con gli alunni?
La programmazione didattica mira in primo luogo al lavoro autonomo
degli alunni?
Gli alunni sono incoraggiati a discutere insieme a lei dei loro problemi e
delle loro eventuali difficoltà in campo didattico?
72.34 %
8.51 %
19.15 %
93.62 %
0%
6.38 %
89.36 %
0%
10.64 %
SI’
NO
68.75 %
4.17 %
6.4
6.5
DOMANDE
6.1
6.2
7. RAPPORTI CON IL PERSONALE INTERNO ED ESTERNO
Con i colleghi di sezione/classe/disciplina condivide linee educative e
metodologiche?
Si confronta sull’andamento educativo e didattico degli alunni ricercando
soluzioni per le eventuali problematiche?
NON
SEMPRE
QUALCHE
VOLTA
27.08 %
QUALCHE
VOLTA
89.58 %
0%
10.42 %
Coordina le relazioni con i genitori?
Il Dirigente Scolastico favorisce la tempestiva diffusione dei documenti
d’Istituto e delle comunicazioni (circolari, verbali …)?
Il Dirigente Scolastico promuove la collegialità per la soluzione dei
problemi educativo-didattici?
79.17 %
8.33 %
12.50 %
84.42 %
2.08 %
12.50 %
75.00 %
2.08 %
22.92 %
Il Dirigente Scolastico è disponibile all’ascolto e al dialogo?
Il personale di segreteria comunica tempestivamente le norme e le
procedure relative all’attività scolastica?
Il personale di segreteria emette con correttezza e puntualità atti
amministrativi relativi al personale docente?
Il personale di segreteria collabora con il personale docente per la
soluzione dei diversi problemi presenti nella scuola?
85.42 %
0%
14.58 %
47.92 %
8.33 %
43.75 %
56.25 %
4.17 %
39.58 %
50.00 %
2.08 %
47.92 %
47.92 %
8.33 %
43.75 %
41.67 %
10.42 %
47.92 %
50.00 %
6.25 %
43.75 %
6.13
I collaboratori scolastici agevolano il lavoro dei docenti?
I collaboratori scolastici svolgono le funzioni a loro attribuite con
sollecitudine?
I collaboratori scolastici collaborano con il personale docente per la
soluzione dei diversi problemi presenti nella scuola?
I rapporti con i genitori consentono la ricerca di soluzioni per eventuali
problemi connessi alla vita scolastica?
29.17 %
2.08 %
68.75 %
6.14
Ritiene che il fondo d’Istituto sia ripartito in modo equo?
64.58 %
12.50 %
22.92 %
6.3
6.4
6.5
6.6
6.7
6.8
6.9
6.10
6.11
6.12
86
QUESTIONARIO PERSONALE A.T.A.
SI’
NO
IN
PARTE
55.56 %
0%
44.44 %
1.2
Giudica efficiente l’Istituto dal punto di vista organizzativo?
La diffusione delle informazioni e delle comunicazioni (avvisi di riunione,
convocazioni del collegio dei docenti, circolari …) avviene in modo puntuale
ed efficace?
55.56 %
0%
44.44 %
1.3
Valuta efficiente l’operato del personale ATA del settore amministrativo?
77.78 %
0%
22.22 %
1.4
Valuta efficiente l’operato dei collaboratori scolastici?
22.22 %
11.1 %1
66.67 %
1.5
44.44 %
22.22 %
33.33 %
1.6
Giudica trasparente ed efficiente la gestione delle risorse economiche?
Ritiene che la ripartizione dei compiti e il carico di lavoro siano stati distribuiti
in modo equo tra il personale ATA?
55.56 %
22.22 %
22.22 %
1.7
Sono definite in modo adeguato le varie funzioni e le relative responsabilità?
55.56 %
22.22 %
22.22 %
SI’
NO
IN
PARTE
DOMANDE
1.1
DOMANDE
1. ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONE SERVIZI GENERALI
2. ASPETTI RELAZIONALI
2.1
Si sente motivato nel suo lavoro?
75 %
0%
25 %
2.2
Ritiene di lavorare in un clima di fiducia e di incoraggiamento?
50 %
0%
50 %
2.3
Giudica positivi i rapporti con i colleghi?
25 %
25 %
50 %
2.4
Esiste uno spirito di gruppo fra i colleghi?
25 %
50 %
25 %
2.5
75 %
0%
25 %
2.6
Considera positivi i suoi rapporti con il Dirigente Scolastico?
Considera positivi i suoi rapporti con i docenti collaboratori del Dirigente
Scolastico?
100 %
0%
0%
2.7
Ritiene che il Dirigente Scolastico dia al personale direttive chiare e precise?
100 %
0%
0%
2.8
Il personale docente è cortese e collaborativi?
100 %
0%
0%
2.9
È disposto a rivedere le sue posizioni in caso di conflitto?
Ritiene che il DSGA, avviando le opportune decisioni, faciliti il lavoro del
personale?
Ritiene che il DSGA traduca in soluzioni operative le decisioni prese in sede di
riunione?
Ritiene che il DSGA promuova un clima di collaborazione tra il personale dei
diversi profili?
100 %
0%
0%
75 %
0%
25 %
50 %
0%
50 %
50 %
0%
50 %
SI’
NO
IN
PARTE
2.10
2.11
2.12
DOMANDE
3. STRUTTURA, IGIENE
3.1
Giudica adeguato il livello di pulizia degli uffici e delle aule?
28.57 %
14.29 %
57.14
3.2
Giudica soddisfacente l’attenzione alla sicurezza?
71.43 %
0%
28.57
3.3
Ritiene che le attrezzature e le strumentazioni siano adeguate al suo lavoro?
14.29 %
28.5 %7
57.14
SI’
NO
IN
PARTE
100 %
0%
0%
100 %
0%
0%
4.3
La scuola organizza corsi di formazione per il personale della segreteria?
Giudica adeguate per lo svolgimento del suo lavoro le iniziative formative cui
ha partecipato?
Il personale che partecipa alla formazione viene utilizzato in compiti coerenti
con la formazione?
100 %
0%
0%
4.4
La scuola forma il personale per l’utilizzo delle nuove tecnologie?
100 %
0%
0%
DOMANDE
4.1
4.2
4. DIRITTO ALLA FORMAZIONE
87
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO COMPRENSIVO “A. SCRIATTOLI” DI VETRALLA (VT)
- con sezione a indirizzo musicale Sede centrale Via Cassia Sutrina n. 2 ,01019 Vetralla (VT) - C.F. 90049850564
Tel. 0761 477015 / Fax 0761 461610 / e-mail [email protected]
Posta Elettronica Certificata (P.E.C.) [email protected]
ALLEGATO 1
AL P.O.F.
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ (P. A. I.)
Direttiva M. 27/12/2012 e C.M. n° 8 del 6/3/2013
PRINCIPI GENERALI DELLA PEDAGOGIA INCLUSIVA
Se il linguaggio è espressione degli avvenimenti storici cui si riferisce, certamente alcuni cambiamenti
segnano una diversa sensibilità verso un fenomeno. A partire dalla metà degli anni Novanta si cominciò a
dire che il termine “integrazione scolastica“ ricordava troppo quello dell’integrazione di sistema, che aveva
certamente un valore negativo, svuotando tale termine della valenza positiva che aveva avuto ai suoi esordi
negli anni Settanta ed anzi facendogli assumere un significato riduttivo, di perdita di autenticità e di libertà.
Sotto l’influsso della letteratura sociale e culturale di origine anglosassone, più recentemente si è venuto
affermando il termine “inclusione”, che comporta un allargamento semantico che comprende almeno due
piani. Il primo è interno alla scuola. Questa diventa inclusiva quando sa accogliere tutte le diversità e
riformulare al tal fine le proprie scelte organizzative, progettuali, metodologiche didattiche e logistiche. Il
secondo piano riguarda ciò che è esterno alla scuola e richiede collaborazioni e alleanze tra scuola, famiglia,
servizi, istituzioni di vario tipo e associazionismo, in una fitta rete di solidarietà garantita da politiche
strutturate e da normative coerenti. Così intesa, l’inclusione diventa un paradigma pedagogico, secondo il
quale l’accoglienza non è condizionata dalla disponibilità della “maggioranza” a integrare una “minoranza”,
ma scaturisce dal riconoscimento del comune diritto alla diversità, una diversità che non si identifica
solamente con la disabilità, ma comprende la molteplicità delle situazioni personali, così che è l’eterogeneità
a divenire normalità. L’inclusività, quindi, si configura non come un aiuto per scalare la normalità, ma una
condizione connaturata e intrinseca della normalità. L’inclusione deve intervenire sul contesto non meno che
sul soggetto.
I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (Special Educational Needs)
La direttiva del 27/12/2012 e la C.M. 8/2013 hanno introdotto la nozione di “ Bisogno Educativo Speciale ”
(B.E.S.) come categoria generale comprensiva di condizioni richiedenti l’impiego calibrato, in modo
permanente o temporaneo, dei cinque pilastri dell’inclusività:
88
-
individualizzazione, percorsi differenziati per obiettivi comuni;
personalizzazione, percorsi e obiettivi differenziati;
strumenti compensativi;
misure dispensative;
impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali.
Nel variegato panorama delle nostre scuole la complessità delle classi diviene sempre più evidente. A titolo
di esempio si riportano alcune delle tipologie di B.E.S. maggiormente ricorrenti in situazione scolastica. Vi
sono comprese 3 grandi categorie:
BISOGNI
EDUCATIVI
S P E C IA L I ( B. E. S. )
1. Disabilità certificate (Legge 104/1992)
-
Minorati vista
-
Minorati udito
-
Psicofisici
2. Disturbi evolutivi specifici
-
D.S.A. (Disturbi Specifici dell’Apprendimento - Legge 170/2010)
-
N.A.S. (Disturbi Non Altrimenti Specificati)
-
A.D.H.D. (Attention Deficit Hyperactivity Disorder), sindrome da
deficit di attenzione e iperattività
-
D.O.P. (Disturbo Oppositivo Provocatorio), Disturbo della
condotta in adolescenza
-
Borderline cognitivo
-
D.L. (Disturbo del Linguaggio)
-
Deficit delle abilità non verbali, Deficit della coordinazione
motoria (Disprassia)
3. Svantaggio
-
Socio-economico
-
Linguistico-culturale
-
Disagio comportamentale / relazionale
89
PIU’ STRUMENTI AI CONSIGLI DI CLASSE E INTERCLASSE TECNICO
Il riconoscimento formale, con verbalizzazione motivata, da parte del consiglio di classe (scuola secondaria
1° grado) o di interclasse tecnico (scuola primaria) è il primo momento della storia inclusiva degli alunni
con B.E.S., diversi quindi dalle disabilità certificate o dai disturbi specifici dell’apprendimento, in quanto
per questi la formalizzazione consegue a disposizione di legge (L. 104/1992 art. 3, commi 1 e 3 oppure L.
170/2010 come integrata ai punti 1.2 e 1.3 della Direttiva Ministeriale del 27/12/2012).
Le scuole, se sussistono le condizioni e con determinazioni assunte all’unanimità dal team docenti (scuola
primaria) o dai consigli di classe (scuola secondaria di 1° grado), possono avvalersi anche per questi alunni
degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della legge
170/2010 (DM 5669/2011). Strumento privilegiato, anche in questo caso, è il percorso individualizzato e
personalizzato redatto in un Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.), che ha lo scopo di definire, monitorare
e documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata – le strategie di
intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.
La Direttiva, a tale proposito, ricorda che “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può
manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi
psicologici o sociali”. Si avrà quindi cura di monitorare l’efficacia degli interventi affinché siano messi in
atto per il tempo strettamente necessario. Pertanto, a differenza delle situazioni di disturbo documentate da
diagnosi, le misure dispensative, nei casi sopra richiamati, avranno carattere transitorio e attinente aspetti
didattici.
In ogni caso, non si potrà accedere alla dispensa dalle prove scritte di lingua straniera se non in presenza di
uno specifico disturbo clinicamente diagnosticato, secondo quanto previsto dall’art. 6 del DM n. 5669 del 12
luglio 2011.
Si rammenta, comunque, che, ai sensi dell’articolo 5 del DPR n. 89/2009, le 2 ore di insegnamento della
seconda lingua comunitaria nella scuola secondaria di primo grado possono essere utilizzate anche per
potenziare l'insegnamento della lingua italiana per gli alunni stranieri non in possesso delle necessarie
conoscenze e competenze nella medesima lingua italiana, nel rispetto dell'autonomia dell’istituzione
scolastica.
AZIONI A LIVELLO D’ISTITUTO (G.L.I.)
I compiti del G.L.H. d’Istituto si estendono alle problematiche relative a tutti i B.E.S. I suoi componenti
sono integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola, come i referenti di
plesso o di progetti d’istituto e le funzioni strumentali.
Tale gruppo di lavoro assume la denominazione di Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (G.L.I.) , è
coordinato dal Dirigente Scolastico o da un suo Delegato e svolge le seguenti funzioni:
1.
2.
3.
4.
5.
all’inizio di ogni anno scolastico rilevazione dei B.E.S. presenti nella scuola;
proposta al Collegio dei Docenti degli obiettivi da perseguire e delle attività da porre in essere;
rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi
elaborazione della proposta del Piano Annuale per l’Inclusività (P.A.I.) riferito agli alunni con
B.E.S., da redigere al termine di ogni anno scolastico, entro il mese di giugno. A tale scopo, il G.L.I.
formula un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse per incrementare il livello di inclusività
generale della scuola nell’anno successivo.
90
Il Piano viene quindi discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e inviato al competente Ufficio Scolastico
Regionale, nonché ai G.L.I.P. e al G.L.I.R., per la richiesta di organico di sostegno. A seguito di ciò, l’ U. S.
R. assegna alle singole scuole globalmente le risorse di sostegno. Nel mese di settembre, in relazione alle
risorse effettivamente assegnate alla scuola il Gruppo provvederà ad un adattamento del Piano, sulla base del
quale il Dirigente Scolastico procederà all’assegnazione definitiva.
Il gruppo svolgerà la propria attività riunendosi con una cadenza trimestrale, per la quale potrà essere
previsto un compenso in contrattazione integrativa di istituto.
Scuola - I.C. “A. Scriattoli” – Vetralla - a.s. 2012/2013
Scheda tecnica - Piano Annuale per l’ Inclusione
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti:
4. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
 minorati vista
 minorati udito
 Psicofisici
5. disturbi evolutivi specifici
 DSA
 ADHD/DOP
 Borderline cognitivo
 Altro
6. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
 Socio-economico
 Linguistico-culturale
 Disagio comportamentale/relazionale
 Altro
Totali
% su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria
B. Risorse professionali specifiche
Insegnanti di sostegno
AEC
Assistenti alla comunicazione
Prevalentemente utilizzate in…
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti)
Funzioni strumentali / coordinamento
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)
Psicopedagogisti e affini esterni/interni
Docenti tutor/mentor
Altro:
Altro:
n°
16
18
4
5
1
11
10
4
69
16
18
Sì / No
sì
sì
sì
sì
no
no
sì
sì
sì
no
no
no
91
C. Coinvolgimento docenti curricolari
Coordinatori di classe e simili
Docenti con specifica formazione
Altri docenti
Attraverso…
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
D. Coinvolgimento personale Assistenza alunni disabili
Progetti di inclusione / laboratori integrati
ATA
Altro:
E. Coinvolgimento famiglie
F. Rapporti con servizi
sociosanitari territoriali e
istituzioni deputate alla
sicurezza. Rapporti con
CTS / CTI
G. Rapporti con privato
sociale e volontariato
H. Formazione docenti
Informazione /formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva
Coinvolgimento in progetti di inclusione
Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante
Altro:
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola scuola
Rapporti con CTS / CTI
Altro:
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola scuola
Progetti a livello di reti di scuole
Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe
Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva
Didattica interculturale / italiano L2
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali…)
Sì / No
sì
sì
no
sì
no
sì
sì
no
sì
no
sì
sì
no
sì
no
sì
no
no
sì
no
no
no
sì
sì
sì
sì
no
sì
sì
no
sì
sì
sì
sì
no
sì
no
sì
no
Altro:
92
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,
in rapporto ai diversi servizi esistenti;
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare
alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi;
Valorizzazione delle risorse esistenti
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo.
Altro: Collaborazione offerta dai servizi sociosanitari territoriali
Altro:
0
1
2
3
4
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il
prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di
responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

Prevedere metodologie d’insegnamento e materiale didattico calibrato alle effettive potenzialità
(punti di forza) dell’alunno in modo da favorire la sua inclusività e contemporaneamente quella della
classe. Promuovere l’apprendimento per piccoli gruppi per favorire la cooperazione tra pari.

Maggiori incontri scuola ASL
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
 Sono opportuni corsi che diano agli insegnati veri spunti e strumenti da utilizzare nelle attività
scolastiche quotidiane

Usufruire di corsi di aggiornamento vicini al posto di lavoro

Strutturare progetti di formazione sufficientemente incentivati
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
 Verificare e valutare gli obiettivi raggiunti dal singolo alunno considerando le abilità in ingresso e le
conquiste ottenute in itinere e finali

Adottare sistemi di valutazione programmati e condivisi in modo verticale ed orizzontale
93
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Anche per il prossimo anno si prevede di lavorare: a classi aperte, per piccoli gruppi(omogenei ed
eterogenei), per progetti. Finalità inclusione, recupero difficoltà, valorizzazione eccellenze

Maggiore raccordo attraverso incontri programmati

Maggiore raccordo con la figura strumentale
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai
diversi servizi esistenti

Collaborazione con associazioni onlus attività di inclusione
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative
 Il ruolo delle famiglie è di partecipazione e di condivisione del percorso di inclusione previsto
insieme con al scuola

E’ importante il coinvolgimento delle strutture presenti nella comunità e di cui gli alunni
usufruiscono

Possibilità di strutturare percorsi formativi con enti territoriali

Sistematizzare le comunicazioni con le famiglie in vista anche delle diversità socio linguistiche
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
 Confermare i punti già presenti del curricolo inerenti l’inclusione

Ampliare tale curricolo con esperienze legate al territorio
Valorizzazione delle risorse esistenti

Valorizzare la risorsa “alunni” attraverso l’apprendimento cooperativo per piccoli gruppi, per mezzo
del tutoraggio tra pari

Valorizzare gli spazi, le strutture, i materiali e la presenza vicina di un altro ordine di scuola per
lavorare sulla continuità, sull’inclusione.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di
inclusione

Si può acquisire materiale didattico accedendo ad internet quando gratuito

Non si dispone di risorse umane da utilizzare per progetti di inclusione

Acquisizione di materiale specifico per l’inclusione
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la
continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

Incremento degli incontri tra insegnati di tutti gli ambiti disciplinari per promuovere una vera
continuità tra i diversi ordini di scuola

Sviluppo di un percorso di continuità con valutazione e attività programmate

Individuazione figura strumentale di continuità
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 25/06/2013
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 28/06/2013
94
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO COMPRENSIVO “A. SCRIATTOLI” DI VETRALLA (VT)
- con sezione a indirizzo musicale Sede centrale Via Cassia Sutrina n. 2 ,01019 Vetralla (VT) - C.F. 90049850564
Tel. 0761 477015 / Fax 0761 461610 / e-mail [email protected]
Posta Elettronica Certificata (P.E.C.) [email protected]
ALLEGATO 2
AL P.O.F.
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INCLUSIONE
Il nostro istituto persegue la sua “politica dell’inclusione” impegnandosi a favorire il “il successo scolastico”
degli alunni che presentano Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.), anche attraverso il presente Protocollo di
Accoglienza e Inclusione, parte integrante del P.O.F. , che garantisce prassi condivise di carattere:
Amministrative e burocratiche
- acquisizione della documentazione necessaria e verifica della completezza del fascicolo personale
Comunicative e relazionali
- prima conoscenza dell’alunno e sua accoglienza all’interno della scuola
- definire pratiche condivise tra tutto il personale dell’Istituto
Educative – didattiche
- individuare strategie e metodologie di intervento correlate alle esigenze educative speciali, nella
prospettiva di una scuola sempre più inclusiva ed accogliente
- favorire l’accoglienza e l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali attraverso percorsi
comuni, individualizzati o personalizzati che fanno coesistere socializzazione ed apprendimento
- elaborare tre aspetti determinanti del processo di formazione: accoglienza, inclusione, orientamento
- garantire il diritto all’istruzione anche attraverso l'elaborazione, quando previsto e a seconda dei casi, del
P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato) o del P.D.P. (Piano Didattico Personalizzato)
- favorire il successo scolastico e monitorare l'efficacia degli interventi
- favorire la diagnosi precoce e i percorsi didattici riabilitativi
- ridurre i disagi formativi ed emozionali e prevenire blocchi nell’apprendimento
- adottare forme di corretta formazione degli insegnanti
Sociali
- incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari, durante il
percorso di istruzione e di formazione
In modo commisurato alle necessità individuali ed a livello di complessità del bisogno educativo speciale
potrà essere previsto, con delibera all’unanimità del Consiglio di Classe o del Team docenti, l’utilizzo di
strumenti compensativi e l’applicazione di misure dispensative, ovvero quegli adattamenti delle prestazioni
che permetteranno all’alunno una positiva partecipazione alla vita scolastica.
Il “Protocollo di accoglienza e inclusione” costituisce uno strumento di lavoro e pertanto viene integrato e
rivisto periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate.
95
T I P O L O G I E D E I B I S O G N I E D U C A T I VI
S P E C I A L I E D O C U M E N T A Z IO N E
a. DISABILITA’
Certificazione (1) minorati vista, minorati udito, minorati psicofisici (L. 104/1992)
1. Il Verbale di Accertamento della situazione di disabilità rilasciato dal Servizio di
Neuropsichiatria Infantile della A.U.S.L. L’accertamento è effettuato dal un Collegio composto da: 1
neuropsichiatra, 1 psicologo, 1 assistente sociale.
2. La Diagnosi Funzionale, è redatta dalla A.U.S.L. o medico specialista convenzionato con opportuna
vidimazione A.U.S.L. Definisce la patologia specifica di cui il diversamente abile è riconosciuto. Il
suo aggiornamento è strettamente legato all’evoluzione della patologia. E’ compito della scuola,
all’inizio di ogni anno, accertarsi che non si siano verificati cambiamenti. Deve contenere:
- i dati anamnestici, clinico-medici, familiari e sociali;
- il livello di funzionalità e di sviluppo dell’alunno in diverse aree di base;
- i livelli di competenza raggiunti rispetto agli obiettivi e ai percorsi didattici della classe;
- gli aspetti psicologici, affettivo-emotivo, comportamentali che devono determinare la qualità del
rapporto educativo con l’alunno.
3. Il Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.), è un documento conseguente alla “Diagnosi Funzionale”
e preliminare alla formulazione del P.E.I. Con esso viene definita la situazione di partenza e le tappe
di sviluppo conseguite o da conseguire. Mette in evidenza difficoltà e potenzialità dell'alunno. Viene
redatto con cadenza biennale (legge 24.02.1994 art. 4), è aggiornato, come disposto dall'art. 12 della
legge n. 104 del 1992, a conclusione della scuola materna, della scuola primaria, della scuola media e
durante il corso di istruzione secondaria superiore. Viene redatto da operatori socio-sanitari, docenti
curricolari, docente di sostegno, genitori dell’alunno (art. 12 commi 5 e 6 della L. 104/92).
4. Il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.), Atto successivo al P.D.F, è redatto all'inizio (entro
novembre) di ogni anno scolastico dal GLH operativo (team/consiglio di classe, A.U.S.L., genitori)
ed è sottoposto a verifiche ed aggiornamenti periodici. Il P.E.I. non coincide con il solo progetto
didattico, ma consiste in un vero e proprio “Progetto di vita” in cui vengono definiti gli interventi
finalizzati alla piena realizzazione del diritto all'inclusione scolastica.
(1) Certificazione: documento con valore legale che attesta il diritto ad avvalersi di precise disposizioni di legge(104/1992)
b. DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
Certificazione (1) D.S.A. (Disturbi Specifici dell’Apprendimento - L. 170/2010)
Diagnosi (2) N.A.S., A.D.H.D., D.O.P., Borderline cognitivo, D.L., Deficit delle
abilità non verbali, Deficit della coordinazione motoria (disprassia), Disturbo della
condotta in adolescenza
1. Relazione clinica che includa la codifica diagnostica. La diagnosi può essere effettuata da strutture
pubbliche e private accreditate ed è necessaria la presenza di un’equipe con competenze specifiche
che includa il neuropsichiatra infantile, lo psicologo e operatore sanitario della riabilitazione.
2. Per i D.S.A affinché la certificazione possa essere considerata per i benefici di legge, deve
evidenziare chiaramente, la diagnosi, il profilo degli apprendimenti e le indicazioni delle misure
dispensative e compensative consigliate, come da norme di legge.
3. Facendo seguito alla nota prot. 1551 del 27 giugno 2013, la nota 2563 del 22/11/2013 intende fornire
ulteriori indicazioni e chiarimenti sull’applicazione della Direttiva del 27/12/2012 (Strumenti di
intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali). La nota pone l'attenzione sulla distinzione tra
96
ordinarie difficoltà di apprendimento, gravi difficoltà e disturbi di apprendimento. Quando si ha a
che fare con difficoltà di apprendimento, soltanto qualora nell'ambito del Consiglio di Classe (nella
scuole secondaria) o del team docenti (nella scuola primaria) si concordi di valutare l'efficacia di
strumenti specifici questo potrà comportare l'adozione e quindi la compilazione di un Piano Didattico
Personalizzato (P.D.P.), con eventuali strumenti compensativi e/o misure dispensative. La nota
ribadisce che non è compito della scuola certificare gli alunni, ma individuare quelli per i quali è
opportuna e necessaria l'adozione di particolari strategie didattiche.
4. La nota esplicita inoltre che, anche in presenza di richieste dei genitori accompagnate da diagnosi che
però non danno diritto alla certificazione di DISABILITA’ (L. 104/1992) o D.S.A. (Disturbi
Specifici dell’Apprendimento, L. 170/2010), il Consiglio di Classe o team docenti è autonomo nel
decidere se formulare o meno un P.D.P.
5. Alunni certificazione D.S.A. , Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.)
6. Altre diagnosi, eventuale Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) , redatto all’unanimità dal team
docenti / consiglio di classe.
(1) Certificazione: documento con valore legale che attesta il diritto ad avvalersi di precise disposizioni di legge (170/2010)
(2) Diagnosi: giudizio clinico attestante la presenza di una patologia o di un disturbo.
c. SITUAZIONI DI SVANTAGGIO
Socio-economico, linguistico culturale, disagio comportamentale/relazionale
 Svantaggio socio-economico : alunni seguiti dai servizi sociali, situazioni segnalate dalla famiglia,
rilevazioni del team docenti /consiglio di classe attraverso osservazione diretta. Le situazioni di
svantaggio socio-economico vengono considerate nella misura in cui costituiscono un ostacolo per lo
sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale, sociale dell’alunno e generano scarso funzionamento
adattivo, con conseguente peggioramento della sua immagine sociale.
1. Eventuale segnalazione dei servizi sociali
2. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Team docenti / Consiglio di Classe con
decisione presa all’unanimità.
3. Eventuale Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) , redatto all’unanimità dal team docenti /
consiglio di classe e condiviso dalla famiglia. La mancata adesione della famiglia alla stesura del P.D.P.
, non solleva gli insegnanti dall’attuazione del diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, in
quanto, la Direttiva Ministeriale, richiama espressamente i principi di personalizzazione dei percorsi di
studio enunciati nella legge 53/2003.
 Svantaggio linguistico e culturale: alunni stranieri neo-arrivati in Italia o che non hanno ancora
acquisito le adeguate competenze linguistiche. Le situazioni di svantaggio linguistico e culturale
vengono considerate nella misura in cui costituiscono un ostacolo per lo sviluppo cognitivo,
affettivo, relazionale, sociale dell’alunno e generano scarso funzionamento adattivo, con conseguente
peggioramento della sua immagine sociale.
1. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Team docenti / Consiglio di Classe con
decisione presa all’unanimità.
2. Eventuale Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) , redatto all’unanimità dal team docenti /
consiglio di classe e condiviso dalla famiglia. In generale vengono privilegiati interventi didattici
relativi all’apprendimento della lingua e solo in via eccezionale formalizzazioni tramite un PDP. La
nota ministeriale ne suggerisce l’utilizzo nel caso di alunni neo arrivati in Italia, ultratredicenni,
provenienti da Paesi di lingua non neolatina, ma lascia anche un margine di discrezionalità in quanto
fa anche genericamente riferimento a ulteriori problematiche. La mancata adesione della famiglia
97
alla stesura del P.D.P. non solleva gli insegnanti dall’attuazione del diritto alla personalizzazione
dell’apprendimento, in quanto, la Direttiva Ministeriale, richiama espressamente i principi di
personalizzazione dei percorsi di studio enunciati nella legge 53/2003.
 Disagio comportamentale / relazionale: alunni con funzionamento problematico, definito in base al
danno vissuto effettivamente dall’alunno, prodotto su altri e sull’ambiente (senza certificazione
sanitaria).
1. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Team docenti / Consiglio di Classe con
decisione presa all’unanimità
2. Eventuale Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) , redatto all’unanimità dal team docenti /
consiglio di classe e condiviso dalla famiglia. La mancata adesione della famiglia alla stesura del
P.D.P. non solleva gli insegnanti dall’attuazione del diritto alla personalizzazione
dell’apprendimento, in quanto, la Direttiva Ministeriale, richiama espressamente i principi di
personalizzazione dei percorsi di studio enunciati nella legge 53/2003.
PROTOCOLLO
AZIONE
CONVOCAZIONE
G.L.I.*
ACCOGLIENZA
CONSIGLIO DI
CLASSE
INFORMATIVO
TEST DI
RILEVAMENTO DEI
PREREQUISITI
OPERATIVO
FIGURE
PROFESSIONALI
COINVOLTE
DESCRIZIONE
 Valuta la corrispondenza
tra richiesta effettuata di
figure professionali e
l’organico di fatto
 Organizza il lavoro
consegnando il quadro
generale di Istituto
rispetto all’assegnazione
delle ore di docenza alle
classi e alle ore di
assistenza agli alunni
 Gestisce il tempo scuola
dei primi giorni favorendo
l’incontro, la conoscenza
e la socializzazione
 Dirigente Scolastico
 Collaboratori del Dirigente
Scolastico
 Referenti di Plesso
 Insegnanti di Sostegno
 Struttura sanitaria - AUSL
 Servizi sociali dei Comuni
interessati
 F.S. coinvolte
 Assistenti sociali
 F.S. area 3 - Servizi per gli
studenti – Orientamento e
continuità
 Referente d’Istituto per il
sostegno
 F.S. area 2 – Servizi per i
docenti e B.E.S.
 Docenti curriculari
 Esamina le informazioni
raccolte, presenta la classe
e valuta i singoli studenti
nelle diverse situazioni
 Team docenti (primaria)
 Coordinatore del C.d.C.
(Secondaria 1° grado)
 Valuta le conoscenze,
 F.S. area 3 - Servizi per gli
98
TEMPI
 Prima dell’inizio
delle lezioni
 Primi giorni di
scuola per gli
alunni in
ingresso
 Entro settembre
competenze e abilità in
ingresso
 Valuta le competenze
linguistiche per gli alunni
stranieri
studenti
 F.S. area 2 – Servizi per i
docenti e B.E.S.
 Docenti curriculari
Somministrazione test MT
e ACMT


TEST MT e ACMT
F.S. area 2 – Servizi per i
docenti e B.E.S.
Docenti curriculari
F.S. area 2 – Servizi per i  Ottobre novembre
docenti e B.E.S.
Analisi dei risultati

INDIVIDUAZIONE
SITUAZIONI DI
SVANTAGGIO
 Socio-economico
 Linguistico-culturale
 Comportam.-relazionale
 Team docenti (primaria)
 Docenti della classe
(Secondaria 1° grado)
INDIVIDUAZIONE
SITUAZIONI DI
RICHIESTA DI
ATTENZIONE
 Sospetta disabilità o
sospetti disturbi evolutivi
specifici
COLLOQUIO
CONOSCITIVO CON
LE FAMIGLIE
CONVOCAZIONE
G.L.H.O. *
ADATTAMENTO DEL
PIANO ANNUALE PER
L’INCLUSIVITA’
(P.A.I.)
CONSIGLIO DI
CLASSE,


Team docenti (primaria)
Docenti della classe
(Secondaria 1° grado)
 E’ finalizzato alla
conoscenza del contesto
familiare, della situazione
socio-culturale, ecc.
 E’ finalizzata allo
scambio di informazioni
fra le componenti
 Formula le linee guida
per la stesura del P.E.I.
 Si adatta il P.A.I. alle
esigenze del nuovo anno
scolastico anche sulla
base delle linee guida del
G.L.H.O.

Presenta ogni singolo
studente, redige la
99

Ottobre novembre

Entro due
 Consiglio di classe / team
docenti o almeno
l’insegnante di Sostegno e
il Coordinatore della classe
 Specialista - ASL
 Eventuale terapista
 Eventuale assistente
 Dirigente Scolastico
 Collaboratori del Dirigente
Scolastico
 Referenti di Plesso
 Insegnanti di Sostegno
 F.S. coinvolte

Team docenti (Primaria)
PROGRAMMAZIONI
PIANO EDUCATIVO
INDIVIDUALIZZATO
(P.E.I.)
PIANO DIDATTICO
PERSONALIZZATO
(P.D.P.)
CORSI DI ITALIANO
L2
ORIENTAMENTO
SCOLASTICO IN
INGRESSO
ISCRIZIONI
MONITORAGGIO
programmazione della
classe e l’eventuale
predisposizione dei
percorsi didattici ed
educativi personalizzati

 Redazione e
presentazione P.E.I. ai
genitori
 Docente Sostegno
 Team docenti (Primaria)
 Coordinatore e docenti del
C.d.C. (Secondaria 1°
grado)
 Redazione e
presentazione P.D.P. ai
genitori e allo specialista
di riferimento
 Team docenti (Primaria)
 Coordinatore e docenti del
C.d.C. (Secondaria 1°
grado)
 Realizzazione di Corsi di
Italiano L2 in orario
curriculare
 Associazione Volontariato
Docenti in Congedo
(AUSER)
 Associazione culturale
(JUPPITER)
 La scuola si impegna a
far conoscere l’offerta
formativa in tutte le sue
articolazioni e possibilità
agli alunni che
entreranno a scuola dal
Settembre successivo
 Si riceve la
documentazione
standard, la
documentazione
specifica degli alunni
diversamente abili, con
disturbi specifici e
situazioni di svantaggio
che entreranno a scuola
dal Settembre successivo
 Valuta i progressi

Entro
novembre

Entro due mesi
dall’inizio delle
lezioni
se la
certificazione è
già acquisita,
entro un mese se
in corso d’anno

Da novembre
a maggio
 F.S. area 3 – Servizi agli
studenti – Orientamento e
continuità
 Commissione
orientamento e continuità

Gennaio e
febbraio
 Segreteria
 Ufficio didattica – Area
alunni

Febbraio
 Team docenti (Primaria)
Coordinatore del C.D.C.

100
mesi
dall’inizio
delle lezioni
(novembre)
Consiglio di classe
(Secondaria 1° grado)
(Secondaria 1° grado)
CONSULENZA
 Incontri di consulenza
con operatori esterni
socio-sanitari
 Verifica del lavoro svolto
CONVOCAZIONE
G.L.H.O.
CONVOCAZIONE
G.L.I.
TRASMISSIONE
FASCICOLI ALUNNI
FORMAZIONE DELLE
CLASSI
 Analizza le criticità e i
punti di forza degli
interventi di inclusione
scolastica operati
nell’anno scolastico
 Verifica e valuta il lavoro
svolto
 Avvia i lavori per il
nuovo anno: rilevamento
BES, richiesta personale
docente e non con
deroghe per i casi
certificati, di particolare
gravità (L. 104/92, art. 3,
comma 3 – Sentenza del
TAR)

 Docenti
 Genitori
 Operatori socio-sanitari
 Consiglio di
classe/interclasse o almeno
l’insegnante di Sostegno e 
il Coordinatore della classe
(Primaria e Secondaria)
 Specialista AUSL
 Eventuale terapista
 Eventuale assistente
 Dirigente Scolastico
 Collaboratori del Dirigente
Scolastico
 Referenti di Plesso
 Insegnanti di Sostegno
 Struttura sanitaria - ASL
 Servizi sociali dei Comuni
interessati
 F.S. coinvolte
 Assistenti sociali

 Vengono inviati i
fascicoli degli alunni
BES che passano ad altri  Referente insegnanti di
Istituti
Sostegno
 Si dà la disponibilità per
 F.S. area 3 – Servizi per gli 
eventuali incontri di
studenti
consulenza tra i docenti
 F.S. area 2 – Servizi per i
delle classi-ponte delle
docenti e B.E.S.
due scuola di passaggio
 Si acquisiscono i fascicoli
degli alunni in ingresso
 La formazione delle
classi terrà conto dei
 Dirigente Scolastico
 F.S. area 3 – Servizi per gli
101
Tutto l’anno
scolastico
Entro maggio
Al termine
delle lezioni,
entro giugno
Entro giugno
fattori di equieterogeneità
e di quanto appreso per la
formazione di gruppi
classe equilibrati.
studenti – Orientamento e
continuità
 Referenti di plesso
 Collaboratori del Dirigente
Scolastico

Entro luglio
* Sia il G.L.I. che il G.L.H.O. possono essere convocati nel corso dell’anno su richiesta dei rispettivi
componenti.
102
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Scuola Media Statale “Andrea Scriattoli” Vetralla