MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO “A. SCRIATTOLI” DI VETRALLA (VT) - con sezione a indirizzo musicale Sede centrale Via Cassia Sutrina n. 2 , 01019 Vetralla (VT) – C.F. 90049850564 Tel. O761 477015 / Fax 0761 461610 - E-mail [email protected] Posta Elettronica Certificata (P.E.C.) [email protected] PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ( D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, Art. 3 ) A.S. 2013 / 2014 Elaborato ed approvato dal Collegio dei Docenti in data 05 /12 / 2013 Adottato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 17 / 12 / 2013 INDICE GENERALE INTRODUZIONE AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA p. 3 STORIA DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA p. 5 p. 8 IL TERRITORIO D’AZIONE DELL’ISTITUTO RILEVAZIONE DEI BISOGNI p. 12 ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO p. 13 UFFICI E SERVIZI AMMINISTRATIVI p. 14 SITO WEB D’ISTITUTO p. 16 RISORSE UMANE IN ORGANICO p. 16 ORGANI COLLEGIALI E COMMISSIONI p. 18 POPOLAZIONE SCOLASTICA p. 19 ASSETTO ORGANIZZATIVO E DIDATTICO DELL’ISTITUTO p. 22 RAPPORTO SCUOLA - FAMIGLIA p. 26 PIANO ANNUALE DEGLI IMPEGNI COLLEGIALI p. 30 SCUOLA, COSTITUZIONE E EUROPA: FINALITA’ GENERALI p. 33 L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO: A REGIME LE NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI E PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA INDIVIDUALE NUOVE INDICAZIONE NAZIONALI PER IL CURRICOLO: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ATTIVITA’ DIDATTICA PER IL SUPPORTO ALL’AZIONE CURRICOLARE p. 34 PROMOZIONE DELLA SALUTE E ATTIVITA’ SPORTIVE p. 50 PEDAGOGIA INCLUSIVA E BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (B.E.S.) p. 52 CITTADINANZA E COSTITUZIONE, EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ E PREVENZIONE DEL DISAGIO ORIENTAMENTO, CONTINUITA’, SERVIZI AGLI STUDENTI p. 55 ACCORDI DI RETE p. 61 ATTIVITA’ DI PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE p. 62 CRITERI E PRIORITA’ PER LA SCELATA DEI PROGETTI p. 63 PROMOZIONE DELLE VISITE GUIDATE p. 64 SICUREZZA A SCUOLA p. 65 SCUOLA DELL’INFANZIA – PLESSO DI BLERA p. 66 SCUOLA DELL’INFANZIA – PLESSO DI VILLA SAN GIOVANNI IN TUSCIA p. 68 SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA – PLESSO DI BARBARANO ROMANO p. 70 SCUOLA PRIMARIA – PLESSO DI BLERA p. 73 SCUOLA PRIMARIA – PLESSO DI VILLA SAN GIOVANNI IN TUSCIA p. 75 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO – SEDE CENTRALE DI VETRALLA p. 77 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO – SUCCURSALE DI CURA p. 80 CHI SIAMO: AUTOVALUTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA p. 82 ALLEGATO 1 AL P.O.F. - “PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ (P. A. I.)” p. 88 ALLEGATO 2 AL P.O.F. - “PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INCLUSIONE” p. 94 ALLEGATO 3 AL P.O.F. - “ALLEGATO PROGETTI CON FINANZIAMENTO DA F.I.S.” p. 103 2 p. 36 p. 39 p. 48 p. 60 INTRODUZIONE AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA CHE COS’E’ IL P.O.F. ? E’ il documento fondamentale dell’identità culturale e progettuale di un’istituzione scolastica incentrato sul rapporto tra scuola, territorio, studenti e famiglie. Il Piano dell’Offerta Formativa è un documento pubblico, viene reso tale attraverso le procedure di rito, è consultabile da parte dei docenti, degli alunni e delle famiglie presso l’ufficio di segreteria, oppure scaricare in formato digitale dal sito d’istituto. Deriva dal disegno di riforma dello Stato che vede nei principi di decentramento, trasparenza e responsabilità, una diversa e più dinamica impostazione nei rapporti tra la società civile, i cittadini e la pubblica amministrazione Utenza Offerta Territorio Progettualità COSA FA ? Esplicita e raccorda la progettazione e l’offerta formativa curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che una scuola adotta nell’ambito della sua autonomia. Per gli insegnanti è lo strumento per definire le proprie attività e per rendere conto responsabilmente all’utenza dei risultati conseguiti in termini di efficacia ed efficienza. Per gli studenti e i genitori è un’importante strumento che aiuta a conoscere cosa la scuola intende fare e come. Il P.O.F. è il frutto di una attenta attività di progettazione ed ha un preciso scopo: il successo formativo di ogni studente. CHI LO PREDISPONE ? L’istituzione scolastica con la partecipazione di tutte le sue componenti. Il Consiglio d’Istituto detta, attraverso delle indicazioni preliminari, gli indirizzi generali per le attività della scuola e definisce le scelte di gestione. Il Collegio dei Docenti, per mezzo di una sua Commissione coordinata dalla Funzione Strumentale Area 1, provvede all’elaborazione del P.O.F. Questo fondamentale documento, infine, viene approvato dal Consiglio d’Istituto e quindi adottato. Il Dirigente Scolastico ed i docenti Funzione Strumentale attivano i necessari rapporti con gli EE.LL. e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche del territorio per l’attuazione di quanto previsto dal P.O.F. 3 QUALI SONO I SUOI PRINCIPI ISPIRATORI ? La “filosofia” complessiva cui si ispira il P.O.F. dell’I.C. “Scriattoli” di Vetralla obbedisce ai seguenti criteri: - la scuola dell’autonomia deve garantire il successo formativo a tutti gli alunni (diritto all'educazione ed all'istruzione); - il successo formativo va inteso come pieno sviluppo della persona umana (formazione integrale), nel rispetto delle identità personali, sociali e culturali dei singoli alunni (valorizzazione delle diversità); - per assicurare il successo formativo degli alunni si garantisce un’organizzazione educativa e didattica personalizzata negli obiettivi e nei percorsi formativi (personalizzazione educativa), prevedendo opportune strategie tanto per le attività di recupero quanto per la valorizzazione delle eccellenze; - la flessibilità va intesa come personalizzazione educativa, in riferimento alle esigenze dei singoli alunni (centralità degli alunni che apprendono e si formano). Particolare attenzione viene prestata all’accoglienza, all’inserimento e ai percorsi formativi degli allievi con situazioni particolari, come alunni in disagio, alunni diversamente abili, alunni stranieri; - accanto alla didattica curricolare, particolare attenzione viene data alla didattica extracurricolare, quella dei progetti (ampliamento offerta formativa), come fondamentale opportunità di socializzazione e di crescita culturale; - il percorso educativo non deve essere frammentato, ma unitario (progetto integrato): occorre integrare tutte le attività educativo-didattiche della scuola e tutte le iniziative formative extrascolastiche (cooperazione dei docenti tra di loro e con l’extrascuola); - la valutazione deve sempre assumere valenza formativa: occorre utilizzare la valutazione, non per sanzionare, ma per individuare le strategie più adeguate ad assicurare il successo degli alunni nei processi di apprendimento (valutare per educare); - si assicura il rispetto della libertà d’insegnamento dei docenti e la promozione dell’aggiornamento e della formazione per tutto il personale scolastico; - si promuove il coinvolgimento dei genitori nel percorso educativo e didattico dei loro figli - l’istituto si impegna a valutare ed apportare modifiche, ove necessario, al proprio intervento formativo al fine di migliorare la qualità del servizio (autovalutazione). 4 STORIA DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA L’Istituto Comprensivo “Andrea Scriattoli” nasce 1° settembre 2009, raccogliendo l’eredità storica della Scuola Media Statale di Vetralla e delle sue sedi associate di Blera e Villa S. Giovanni in Tuscia. L’istituto è intitolato al prof. Andrea Scriattoli che, come ricorda la targa posta nei pressi dell’ingresso della sede centrale per celebrare il centenario della sua nascita, il 19 maggio 1856, fu “… archeologo e poeta, matematico e storico, educatore amoroso … perché di esempio egli sia alle generazioni future ”. Alla nuova istituzione, in seguito alla politica di “dimensionamento” attuata dal ministero nel 2009, sono assegnate le scuole dell’infanzia e le scuole primarie di Blera e Barbarano Romano, tolte alla direzione di Capranica, e di quelle di Villa S. Giovanni in Tuscia, fino all’anno scolastico 2008/2009 plessi della Direzione Didattica di Vetralla. I primi anni di vita della scuola hanno mostrato una realtà ricca e variegata, dove le progettualità precedenti hanno continuato ad essere elemento qualificante e sono state ulteriormente arricchite dalle nuove esperienze del corpo docente. Il 31 agosto 2011, purtroppo, è stato l’ultimo giorno di vita della scuola secondaria di Villa S. Giovanni in Tuscia, in quanto il numero di alunni non rispettava più i parametri imposti dal Ministero. Un nuovo dimensionamento poi, in vigore dal 1° settembre 2012, ha privato l’I.C. “Scriattoli” dell’importante realtà 5 della scuola secondaria di I grado di Blera, che con i plessi della Direzione Didattica di Vetralla ha costituito il nuovo Istituto Comprensivo “Piazza Marconi”. Il 2 settembre 2013, dopo tre lunghi anni di chiusura per lavori, è tornata a suonare la campanella nella scuola secondaria di 1° grado di Cura, che aveva trovato sistemazione provvisoria presso gli edifici della sede centrale di Vetralla. Gli interventi di ristrutturazione totale ed adeguamento alle norme di sicurezza, antincendio e antisismiche hanno riconsegnato una scuola non soltanto sicura, ma anche con ambienti funzionali ed esteticamente piacevoli. 1° settembre 2009 1° settembre 2009 DA D.D. Capranica Scuola Secondaria di I grado di Vetralla, succursale di Cura e sedi associate di Blera e Villa S. Giovanni in T. Scuole dell’infanzia e primarie di Blera e Barbarano Romano 1° settembre 2009 Da D.D. Vetralla Scuola dell’infanzia e primaria di Villa S. Giovanni in Tuscia ISTITUTO COMPRENSIVO “SCRIATTOLI” DI VETRALLA Al nuovo I.C.”P.zza Marconi” Soppressione della Scuola secondaria di I grado di Villa San Giovanni In Tuscia Scuola Secondaria di I grado di Blera 1° settembre 2011 1° settembre 2012 6 LA SEZIONE A INDIRIZZO MUSICALE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI VETRALLA Dall’anno scolastico 2010/2011 l’offerta formativa dell’istituto si è arricchita di uno strumento didattico importantissimo, offrendo agli studenti della secondaria di Vetralla e di Cura la possibilità di frequentare un corso ad indirizzo Musicale. Vetralla è un paese dove tradizionalmente la musica è sempre stata parte integrante del tessuto sociale e culturale. Si pensi al complesso bandistico “Ottavio Pastella”, nato nel lontano 1853, e alla sua scuola musicale, ai concerti di musica classica del periodo di Pasqua, alle tante corali parrocchiali, ma anche agli eventi di musica leggera degli ultimi anni. In questa realtà la nostra scuola ha richiesto e ottenuto dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio e alla sua sede di Viterbo l’attivazione di un indirizzo musicale. Il nuovo corso di studi ha avuto un grande successo tra gli alunni e le loro famiglie, infatti alla segreteria dell’istituto, al momento dell’iscrizione, giungono ogni anno numerose richieste. La musica è un linguaggio affascinante che dialoga con tutte le arti e tutte le discipline scolastiche. Suonare uno strumento musicale è un'attività che sviluppa facoltà espressive, razionali, educa all'ascolto, è un’ottima occasione di socializzazione e rimane per sempre come patrimonio culturale personale, oltre a fornire le competenze necessarie a chi intende continuare gli studi musicali. I corsi sono aperti agli alunni che, entro i termini previsti per l’iscrizione, abbiano manifestato la volontà di frequentarli e che abbiano superato l’apposita prova orientativo-attitudinale, funzionale al raggiungimento delle finalità della sperimentazione, dinanzi ad una commissione. Gli alunni iscritti all’indirizzo sono distribuiti sulle tradizionali sezioni di Vetralla e Cura e, dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 14.00, frequentano il normale orario curricolare nelle loro classi di appartenenza. La sezione ad indirizzo musicale, quindi, è tale solo dal punto di vista organizzativo. Il corso si articola su quattro strumenti: chitarra, clarinetto, pianoforte e violoncello. Gli alunni, rispetto agli altri compagni, frequentano 2 ore supplementari (1 di teoria – solfeggio, musica d’insieme e 1 di strumento individuale con rapporto 1:1) programmate il pomeriggio, dal martedì al venerdì, e il sabato mattina. 7 IL TERRITORIO D’AZIONE DELL’ISTITUTO L’Istituto Comprensivo “Scriattoli” svolge la sua attività in un territorio comprendente quattro comuni: Vetralla, Blera e Villa San Giovanni in Tuscia e Barbarano Romano. Questi centri, collocati nel cuore della provincia di Viterbo, prossimi al capoluogo ma a solo ad un’ora di macchina da Roma, hanno una storia antichissima che ha visto succedersi la civiltà etrusca e quella romana, l’epoca medievale e quella rinascimentale, consegnandoci in eredità tanti piccoli e grandi capolavori disseminati nei borghi e nel territorio, attraversato dalle consolari Clodia, Cassia e Aurelia. La via Francigena, che correndo dall'Inghilterra all'Italia portava i pellegrini a Roma attraverso la Tuscia sovrapponendosi all'antica Cassia, ha favorito poi la sedimentazione delle tradizioni e dei fermenti culturali anche dell’Umbria e della Toscana, oltre che di Roma, territori con cui confina la provincia di Viterbo. Vetralla, circondata da fitti boschi che si arrampicano sulle falde di Monte Fogliano, è caratterizzata da un centro storico di origine medievale, ampliatosi in epoca rinascimentale con eleganti edifici nobiliari. Nel Settecento venne innestata sull’assetto urbanistico preesistente la suggestiva piazza su cui si affacciano il Duomo, il Palazzo del Comune e quello delle Carceri. Il comune ha sempre tratto benefici dalla sua posizione ed è fra i più grandi ed importanti della Tuscia. La sua vocazione di “città”, dunque, non deriva solo dal fatto che il 4 aprile 1783 ottenne da papa Pio VI tale titolo. 8 Tarquinio Ligustri, 1587, Veduta di Vetralla Veduta del centro storico di Vetralla Il territorio comunale è piuttosto vasto e comprende le frazioni allineate lungo la via Cassia di Cura e La Botte. Numerose anche le frazioni sviluppatesi nei centri rurali, tra le quale si segnalano Tre Croci e località Cinelli. Blera, nell’ambito della provincia di Viterbo, può essere considerato un comune di medie dimensioni, mentre Villa S. Giovanni e Barbarano Romano sono tra i più piccoli paesi della Tuscia. Decentrati rispetto alla via Cassia e sviluppatisi intorno a caratteristici borghi medievali, questi centri sono immersi in un suggestivo contesto paesaggistico-ambientale dove tra macchie, spettacolari forre, colline e vallate adibite al pascolo si trovano antiche testimonianze del passato tra cui emergono, quasi incastonate come preziosi diamanti, le necropoli rupestri etrusche. Alcune tombe etrusche a Blera Le forre di Barbarano Romano Il borgo di Villa S. Giovanni in T. E’ proprio in questo territorio ricco di storia e strategico, tanto da consentire ai suoi residenti di accedere comodamente tanto ai servizi offerti da Viterbo che dalla capitale, che sono dislocate le sedi dell’Istituto Comprensivo “Scriattoli”. Comune Vetralla Blera Villa S. Giovanni Barbarano Romano Popolazione residente 13.508 3.402 1.364 1.110 Il contesto sociale, culturale ed economico del territorio d’azione dell’istituto è in continua evoluzione. Nonostante una progressiva diminuzione delle attività tradizionali continuano ad essere presente un importante numero di aziende agricole, spesso a carattere familiare, e piccole imprese artigianali. Ben avviate sono alcune attività industriali e le numerose attività commerciali, che offrono a molte famiglie un’importante opportunità di lavoro. Alcune aziende sono piuttosto note in Italia ed esportano i loro prodotti anche all’estero. 9 In decisa ascesa poi il settore turistico anche grazie a sagre, eventi culturali e manifestazioni gastronomiche. I numerosissimi oliveti e i boschi del territorio forniscono prodotti come l’ottimo olio a denominazione di origine protetta (d.o.p.), funghi porcini e tartufi; gli allevamenti di bovini e suini, uniti alla perizia dei “norcini”, delle assolute prelibatezze. Molto forte è stata la crescita negli ultimi decenni del settore terziario, con conseguente aumento del già esistente pendolarismo impiegatizio verso Viterbo e Roma. Tutto questo ha comportato negli anni una sovrapposizione del ceto medio borghese all’originale assetto socio-economico di tipo agricolo-operaio, con un conseguente innalzamento del livello culturale medio della popolazione. Ciò nonostante, il livello culturale riflesso nella scuola è molto vario, con picchi in alto e in basso. In particolare nei centri più piccoli, a volte, si rilevano poche opportunità di confronto tra pari che permettano scambi relazionali e arricchimenti reciproci. Proprio la vicinanza alla capitale, poi, sta comportando altri fenomeni in costante aumento: l'insediamento ogni anno di famiglie provenienti da Roma, ma anche da città del sud Italia, alla ricerca di una migliore qualità della vita o della tranquillità della provincia, e l’arrivo di cittadini di origine straniera, in diversi casi anche irregolari, che trovano lavoro nell’edilizia, nell’agricoltura o nel commercio ambulante, nel caso degli uomini, e come badanti o collaboratrici domestiche nel caso delle donne. L'immigrazione è una condizione strutturale della società italiana e in futuro lo sarà sempre di più. Purtroppo occorre registrare che, in molti casi, immigrazione e integrazione sono due elementi che viaggiano a velocità diverse. Il numero più consistente degli stranieri proviene dall’Europa dell’est, in particolar modo dalla Romania, altri dal Magreb dal Sud-America e dall’Africa centrale, esiguo il gruppo degli asiatici. Nel territorio sono presenti importanti realtà che in modo autonomo, ma anche in collaborazione con l’istituzione scolastica, arricchiscono il percorso formativo degli alunni attraverso progetti comuni. Si segnalano in particolare: - amministrazione provinciale - amministrazioni comunali - Istituto Comprensivo “Piazza Marconi” di Vetralla 10 - Istituto d’Istruzione Secondaria “Canonica” biblioteche comunali ludoteche musei comunità montana, parchi regionali distretto A.S.L. compagnie di teatro amatoriale bande musicali associazioni sportive associazioni culturali associazioni di volontariato cooperative sociali In questa ricca e complessa realtà ricordiamo il lavoro di sinergia da sempre condotto con gli psicologi e gli specialisti della A.S.L – VT 4 per gli alunni diversamente abili o con disturbi dell’apprendimento, le collaborazioni avviate con l’amministrazione comunale di Vetralla e quelle con le amministrazioni di Blera, Villa San Giovanni in Tuscia, Barbarano Romano, con l’Arma dei Carabinieri e la Polizia Locale. Di grande aiuto è stato il lavoro delle pro-loco, la collaborazione con il Parco Regionale Marturanum, con le compagnie di teatro amatoriale “I dialettanti” di Vetralla e “Nuova Compagnia” di Blera, le locali bande musicali, alcune sezioni della Croce Rossa e della Protezione Civile, la Cooperativa Sociale “L’Universale 2000”, presenza costante in alcuni importanti progetti della scuola, l’Associazione Sportiva “Fogliano 2000” di Cura e l’associazione ludico-culturale “La Tana degli Orchi”. Di grande rilevanza è poi l’attività che svolgono all’interno dell’istituto i volontari dell’Auser, associazione che si avvale di insegnanti in pensione per i corsi di Italiano L2, e dei volontari madrelingua inglese, che alcune ore al mese affiancano i docenti curricolari come lettori. Non si può poi non ricordare la preziosa collaborazione offerta in tutti i plessi da molti genitori durante l’attuazione di alcuni progetti. 11 RILEVAZIONE DEI BISOGNI La riflessione sulle dinamiche culturali, sociali ed economiche del territorio su cui agisce l’istituto, l’attività di autovalutazione avviata dallo scorso anno scolastico, i costanti colloqui dei docenti con i genitori ed il quotidiano rapporto con gli alunni, hanno consentito di acquisire elementi utili per desumere i bisogni formativi dell’utenza. La definizione degli obiettivi e dei percorsi del Piano dell’Offerta Formativa, pertanto, è organizzata per rispondere a dei bisogni reali, che sono risultati i seguenti: - impiego del tempo scuola come risorsa, con attenzione a situazioni di handicap, al recupero delle lacune, al potenziamento e alla valorizzazione delle eccellenze; - integrazione come condivisione di valori culturali; - attenzione alla didattica dei progetti, in appoggio a quella curricolare, così da ampliare un’offerta che contribuisca a consolidare e a potenziare i processi formativi del “sapere”, del “saper fare” e del “sape essere”; - successo formativo degli studenti, anche grazie al coinvolgimento delle famiglie, perseguendo il duplice obiettivo: a) di raggiungere i traguardi di sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni Nazionali, anche col fine di preparare al meglio gli alunni per affondare il futuro iter scolastico che, attraverso i vari gradi di scuola, li condurrà alla secondaria di 2° grado e all’università b) di preparare gli alunni alla vita come “persone” e come “cittadini”, rendendoli una risorsa preziosa per la società e per il loro stesso territorio - esigenza di un’attiva collaborazione con gli enti pubblici, quelli locali, le associazioni e tutte le realtà che operano nei comuni d’azione della scuola per l’attuazione di progetti condivisi. 12 ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Elisa Maria Aquilani DOCENTE CON DELEGA FUNZIONE VICARIA E REFERENTE SECONDARIA VETRALLA DOCENTE SECONDO COLLABORATORE DEL DIRIGENTE Prof.ssa Anna Pelosi Prof. ssa Angela Catalano FUNZIONI STRUMENTALI DELL’ISTITUTO AREA 1 AREA 1 AREA 2 AREA 3 AREE 2 e 3 VERIFICA E AGGIORNAMENTO DEL P.O.F. D’ISTITUTO E PROGETTI VALUTAZIONE , AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO E INVALSI INTERVENTI E SERVIZI PER I DOCENTI (B.E.S. – VIAGGI D’ISTRUZIONE) SERVIZI PER GLI STUDENTI (ORIENTAMENTO E CONTINUITA’) NUOVE TECNOLOGIE E REGISTRO ON LINE Prof. Stefano Finocchi Ins. Maria Grazia Menegaldo Prof.ssa Elena Salvatori Prof.sse Domenica Maria Sborchia e Rossella Liberati Prof. Sandro Mosè Toso REFERENTE D’ISTITUTO PER IL SOSTEGNO Prof. Aldo Scorsi REFERENTI DI PLESSO CURA Scuola Secondaria di Primo Grado Prof.ssa Ornella Fortuna BLERA Scuola dell’Infanzia Ins. Laura Ricci VILLA SAN GIOVANNI IN T. BARBARANO ROMANO Scuola dell’Infanzia Scuola dell’infanzia Scuola Primaria Ins. Maria Assunta Chichi Scuola Primaria Scuola Primaria Ins. Simona Zeppa Ins. Anna Bassetti 13 Ins. Maria Grazia Menegaldo (Referente unica) UFFICI E SERVIZI AMMINISTRATIVI Centralino 0761 - 477015 Fax 0761 - 461610 E-mail I.C. “SCRIATTOLI” SEDE LEGALE, AMMINISTRATIVA E UFFICI DI SEGRETERIA [email protected] Via Cassia Sutrina, 2 01019 Vetralla (VT) P.E.C. posta elettronica certificata: [email protected] ORGANIGRAMMA DSGA Rag. Paola De Sanctis UFFICIO CONTABILITA’ UFFICIO DIDATTICA UFFICIO PERSONALE Grassi Silvana Salfa Anna Canensi Massimo Mantovani Anna Area protocollo Gestione contabile Patrimonio Area alunni Archivio 14 Area personale docente t.i. Area personale docente t.d. Area personale A.T.A. Progetti e Archivio I FATTORI DI QUALITA’ I Servizi Amministrativi vengono garantiti nel rispetto e nell'osservanza dei principi della qualità, dell'efficienza, della celerità delle procedure e della trasparenza degli atti. Il personale amministrativo ed ausiliario è impegnato a garantire agli utenti le informazioni possibili per una migliore fruizione del servizio. Gli uffici di segreteria sono informatizzati, ciò consente una maggiore celerità dei servizi sia interni, sia di quelli resi all’utenza esterna. ORARI DI APERTURA AL PUBLICO DEGLI UFFICI DI SEGRETERIA Dalle ore Alle ore Lunedì 8.30 10.30 Martedì 15.30 16.30 Mercoledì 10.30 12.30 Giovedì 15.30 16.30 Venerdì 8.30 10.30 Sabato 8.30 10.30 Durante l’orario di lezione della scuola secondaria di Vetralla l’accesso dei genitori alla segreteria è consentito esclusivamente dall’ingresso secondario che si affaccia sulla Villa Comunale “Pietro Canonica”. 15 SITO WEB D’ISTITUTO Il sito internet, rinnovato nella veste grafica e nei contenuti, vuole essere un importante punto di riferimento per docenti, famiglie ed alunni, con il fine di garantire un’offerta di qualità in linea con le esigenze della società contemporanea, rappresentando un rapido strumento di comunicazione per gli operatori della scuola e per l’utenza. Inoltre è possibile reperire materiale didattico, consultare alcuni lavori degli alunni, visionare progetti, calendari degli impegni, orari di ricevimento degli insegnanti e soprattutto trovare in rete tutti i documenti ufficiali dell’istituto e una sezione di modulistica per insegnanti e famiglie. Dall’anno scolastico 2011/12 è attivo il registro on-line per la scuola secondaria di primo grado. Dal corrente anno scolastico l’istituto si avvale del registro elettronico ARGO Scuolanext. Riferimento agli obiettivi primari dei siti web delle P.A. Tipologia del sito Obiettivi primari Contenuti caratterizzanti Livello di interazione Istituzionale www.icvetralla.it Informare gli utenti Chi siamo, dove siamo, sulle attività dell'ente attività istituzionali, news, comunicati, organigramma, normativa,documentazione. Livello 2 Erogare servizi di competenza Livello 2 Servizi informativi, modulistica Registro elettronico per la scuola secondaria di 1° grado Portale ARGO Scuolanext, Sistema informatizzato con cui far interagire docenti, studenti e famiglie Obiettivi, contenuti, sicurezza informatica Consente la piena digitalizzazione della scuola: gestione da parte del personale docente dei registri elettronici di classe e personali. Accesso da parte delle famiglie al portale tramite un link dal sito d’istituto. Ingresso al sistema tramite un “nome utente” e una “password” forniti dalla segreteria. Le famiglie potranno prendere visione delle assenze, dei voti e delle note dei propri figli, oltre ai dati riguardanti le lezioni. Grazie al protocollo di sicurezza Secure Sockets Layer (SSL), analogo a quello dei più noti istituti di credito, tutti i dati viaggiano sulla rete in modo crittografato, garantendo il massimo livello di sicurezza e confidenzialità. Le diverse server farm, ovvero i luoghi fisici dove si trovano allocati i dati, sono state selezionate, a livello nazionale ed europeo, dopo averne comprovato la massima affidabilità ed esperienza in materia di sicurezza informatica. 16 RISORSE UMANE IN ORGANICO Dirigente Scolastico: 1 N° totale docenti: 80 Insegnanti Scuola dell’Infanzia: 15 Insegnanti Scuola Primaria: 23 Insegnanti Scuola Secondaria di Primo Grado: 42 Di cui docenti con contratto T.I. 67 , docenti con contratto T.D. : 13 N° totale personale A.T.A.: 20 Direttore dei Servizi Generali Amministrativi: 1 Personale amministrativo di segreteria: 4 Collaboratori scolastici: 15 di cui 14 con contratto T.I. e 1 con contratto T.D. Percentuale docenti / insegnanti precari nell’ambito dell’istituto 17 ORGANIGRAMMA DEGLI ORGANI COLLEGIALI Consigli di intersezione / interclasse / classe Tutti i docenti della classe e rappresentanti dei genitori Collegio dei Docenti Tutti i docenti in servizio Consiglio d’Istituto Dirigente Scolastico (di diritto) : dott.ssa Elisa Maria Aquilani 8 docenti: ins. Bassetti Anna, prof. Finocchi Stefano, ins. Menegaldo M. Grazia, prof.ssa Pelosi Anna, prof. Frateiacci Adelmo, ins. Gentile Katia, prof.ssa Raule Silvia, prof. Toso Sandro Mosè 8 genitori: lista n.3 Guglielmo Pasqualino, Auriemma Tiziana, Mucciante Aristeo ; lista n.1 Sasso Andrea, Poleggioni Manuela ; lista n.4 Moscatelli Domenico, Lippi Moreno ; lista n.2 Stirparo Gianni 2 ATA: D.S.G.A. Paola De Sanctis, A.A Canensi Massimo Giunta esecutiva Dirigente Scolastico, Direttore dei Servizi Generali Amministrativi, 2 genitori e 1 docente a nomina del Consiglio d’Istituto, 1 A.T.A. COMMISSIONI Commissione Orario Cecchini Anna , Toso Sandro Mosè (secondaria 1° grado), referenti di plesso (primaria e infanzia) Commissione P.O.F. Catalano Angela, Cecchini Anna, Chichi Maria Assunta, Giulianelli Giovanna, Pelosi Anna, Raule Silvia, Turchetti Alessandra Commissione continuità e orientamento Catalano Angela, Cerno L.M. Concetta, Chichi Maria Assunta, Frontoni Raniera, Gobbi Elena, Lanari Simona, Olivieri Giuseppa, Orlandini Rita, Pelosi Anna, Proietti Cinzia, Riolfatti Anna Maria, Sebastianelli Francesca, Torrioni Caterina Commissione valutazione e autovalutazione d’istituto Bassetti Anna, Gentile Katia, Giulianelli Giovanna, integrata dalla Commissione P.O.F. Commissione viaggi d’istruzione Catalano Angela, Olivieri Giuseppa, Pelosi Anna, Proietti Cinzia, Scorsi Aldo Commissione Elettorale Chichi Maria Assunta – Salvatori Elena – Gentile Katia – Toso Sandro Mosè (supplente) Comitato di Valutazione Membri effettivi: Gobbi Elena, Proietti Cinzia, Menegaldo M. Grazia, Raule Silvia - Membri supplenti: Olivieri Giuseppa 18 POPOLAZIONE SCOLASTICA SCUOLA DELL’INFANZIA PLESSO DI BLERA * SEZ.A ETEROGENEA 26 SEZIONI/CLASSI SEZ.B ETEROGENEA 25 SEZ. C OMOGENEA 24 TOTALE 75 PLESSO DI VILLA S. GIOVANNI IN TUSCIA * SEZ. A ETEROGENEA 26 SEZIONI/CLASSI TOTALE 26 PLESSO DI BARBARANO ROMANO * SEZ. A 18 SEZIONI/CLASSI TOTALE ETEROGENEA 18 SCUOLA PRIMARIA PLESSO DI BLERA * SEZIONE A SEZIONE B Totali CLASSE 1^ CLASSE 2^ CLASSE 3^ CLASSE 4^ 23 16 14 28 13 12 31 15 14 32 30 CLASSE 5^ 16 16 30 TOTALE 83 56 139 PLESSO DI VILLA S. GIOVANNI IN TUSCIA * PLURICLASSE 1^- 2^ SEZIONE A 9+8 CLASSE 3^ 16 PLURICLASSE 4^- 5^ TOTALE 8+7 48 PLESSO DI BARBARANO ROMANO * SEZIONE A PLURICLASSE 1^-2^-4^: PLURICLASSE 3^-5^ 5+6+5 =16 8 + 9 =17 TOTALE 33 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SEDE CENTRALE DI VETRALLA * SEZIONE A SEZIONE B SEZIONE C Totali CLASSE 1^ 25 25 50 CLASSE 2^ 21 21 20 62 CLASSE 3^ 22 24 23 69 TOTALE CLASSE 2^ 27 27 78 CLASSE 3^ 24 20 26 70 TOTALE 68 70 43 181 SUCCURSALE DI CURA * SEZIONE D SEZIONE E SEZIONE F Totali CLASSE 1^ 21 21 23 53 19 72 68 49 189 Numero totale degli alunni dell’istituto: 709 * Numero totale alunni Infanzia: 119 Numero totale alunni Primaria: 220 Numero totale alunni Secondaria 1° grado: 370 400 350 300 250 200 150 100 50 0 370 220 119 Alunni infanzia Alunni primaria Alunni secondaria * Il numero degli alunni è comunque soggetto a variazione, anche a causa di iscrizioni ad anno già iniziato di studenti spesso stranieri. Numero totale alunni stranieri dell’istituto: 108 * Alunni stranieri Infanzia: 24 Alunni stranieri Primaria: 37 Alunni stranieri Secondaria 1° grado: 47 Percentuale di alunni stranieri in rapporto a quelli con cittadinanza italiana La percentuale degli alunni stranieri presenti nell’Istituto negli scorsi anni superava il 15%. Si registra una loro diminuzione e parallelamente un incremento di alunni di cultura mista con cittadinanza italiana. 20 Paesi di provenienza degli alunni stranieri presenti nell’Istituto Nazione N° alunni Romania 60 55,5 % Marocco 7 6,4 % Algeria 5 4,6 % Nigeria 5 4,6 % Macedonia 4 3,7 % Polonia 4 3,7 % Albania 3 3,2 % Bielorussia 3 2,8 % Moldavia 3 2,8 % Spagna 3 2,8 % Brasile 2 1,8 % Armenia 2 1,8 % Cina 1 0,9 % Colombia 1 0,9 % Equador 1 0,9 % Russia 1 0,9 % Tunisia 1 0,9 % Turchia 1 0,9 % Ucraina 1 0,9 % 21 ASSETTO ORGANIZZATIVO E DIDATTICO DELL’ISTITUTO Il D.P.R. 20 marzo 2009, n. 89, ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla L. 6 agosto 2008, n. 133, ha modificato alcuni aspetti dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione. Proprio la progressiva entrata a regime della riforma scolastica ha contribuito alla decisione dei competenti organi d’Istituto di introdurre dall’a.s. 2010/2011 la settimana corta, con 5 giorni di lezione ed il sabato libero. SUDDIVISIONE DELL’ANNO SCOLASTICO Come da tradizione consolidata, il Collegio dei Docenti ha scelto la suddivisione dell’anno scolastico in 2 quadrimestri al fine di: - consentire ai docenti di acquisire adeguati elementi di valutazione; - favorire gli alunni, soprattutto quelli che incontrano difficoltà, con una strutturazione delle verifiche più adeguata ai loro ritmi di apprendimento. CALENDARIO ANNO SCOLASTICO 2013 / 2014 Il Collegio dei Docenti ha approvato il calendario delle lezioni apportando alcune modifiche a quello definito dalla Giunta della Regione Lazio. Inizio Lezioni: 9 settembre 2013 (inizio delle lezioni anticipato di 2 giorni rispetto al calendario regionale) Termine Lezioni: 7 giugno 2014 Note: La scuola dell'infanzia termina le attività educative il 28 giugno 2014 Lezioni su tutti i plessi: dal lunedì al venerdì Sabato mattina previsto solo per l’indirizzo musicale attivato presso la scuola secondaria di 1° grado di Vetralla e alcuni progetti extracurriculari su alcuni plessi Festa dell’Immacolata Concezione: domenica 8 dicembre 2013 Ponte di Ognissanti : da venerdì 1° novembre a domenica 3 novembre 2013 Festività Natalizie: da domenica 22 dicembre 2013 a lunedì 6 gennaio 2014 Ponte Pasqua – Liberazione: da giovedì 17 aprile a domenica 27 aprile 2014 Festività Pasquali: da giovedì 17 aprile a martedì 22 aprile Sospensione attività: da merc. 23 a giovedì 24 aprile (recupero inizio anticipato scuola rispetto al calend. region.) Ponte festa della Liberazione: da venerdì 25 a domenica 27 aprile Ponte Festa del lavoro: da giovedì 1° maggio a domenica 4 maggio 2014 Festa della Repubblica: lunedì 2 giugno 2014 Santo Patrono: Barbarano Romano, 4 dicembre 2013 – Blera, 11 dicembre 2013 – Vetralla, 13 agosto 2014 – Villa San Giovanni in Tuscia, terza domenica di agosto 2014 22 ORGANIZZAZIONE DELL’INFANZIA DIDATTICA E TEMPO SCUOLA NELLA SCUOLA La scuola dell'infanzia accoglie bambini di età compresa tra i tre e i cinque anni compiuti entro il 31 dicembre dell'anno scolastico di riferimento. Su richiesta delle famiglie possono essere iscritti alla scuola dell'infanzia, le bambine e i bambini che compiono tre anni di età entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento. Al fine di garantire qualità pedagogica e specificità dell'offerta educativa in coerenza con la particolare fascia di età interessata, l'inserimento dei bambini ammessi alla frequenza anticipata è disposto alle seguenti condizioni: disponibilità di idonei locali, disponibilità dei posti, accertamento dell'avvenuto esaurimento di eventuali liste di attesa, valutazione pedagogica e didattica dei tempi e delle modalità dell'accoglienza. L'orario di funzionamento della scuola dell'infanzia e' stabilito in 40 ore settimanali. Tutti i plessi dell’istituto effettuano tradizionalmente l’orario 8.00 – 16.00 con mensa. Permane la possibilità, prevista dalle norme vigenti, di chiedere, da parte delle famiglie, un tempo scuola ridotto, limitato alla sola fascia del mattino. Tutti i plessi dell’Istituto, anche se con diverse peculiarità, da anni si distinguono per una particolare attenzione rivolta all’accoglienze dei bambini che per la prima volta si affacciano alla scuola dell’infanzia, garantendo un graduale inserimento affinché ogni bambino possa vivere serenamente e positivamente l’esperienza della “separazione”. ORARIO CURRICOLARE 40 ore settimanali per 8 ore al giorno dal lunedì al venerdì. Permane la possibilità di chiedere da parte delle famiglie un tempo scuola ridotto, limitato alla sola fascia del mattino. SCANSIONE DELLA GIORNATA Accoglienza Attività collettiva in sezione Attività strutturate individuali o per gruppi Preparazione alla mensa Gioco (libero, organizzato, in sezione o all’aperto) Attività strutturate Preparazione all’uscita 23 ORGANIZZAZIONE E TEMPO SCUOLA NELLA SCUOLA PRIMARIA Sono iscritti alla scuola primaria le bambine e i bambini che compiono sei anni di età entro il 31 dicembre dell'anno scolastico di riferimento. Possono, altresì, essere iscritti alla scuola primaria, su richiesta delle famiglie, le bambine e i bambini che compiono sei anni di età entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento. Il tempo scuola della primaria è, a partire dall’anno 2009/2010, svolto secondo il modello dell'insegnante unico. In tutte le sedi è previsto un orario scolastico settimanale di 27 ore, anche se con diverse modalità: i plessi di Blera e Villa San Giovanni in Tuscia con orario antimeridiano su 5 giorni, mentre il plesso di Barbarano Romano è organizzato con una settimana corta che prevede 1 rientro pomeridiano con mensa il martedì. ORARIO CURRICOLARE, 27 ore settimanali CLASSI PRIME Italiano Storia e Geografia Inglese Matematica e Scienze Ed. immagine Musica Ed motoria Insegnamento Religione Cattolica (I.R.C.) o in alternativa CLASSI SECONDE 9 ore 4 ore 1 ora 7 ore 1 ora 1 ora 2 ore Italiano Storia e Geografia Inglese Matematica e Scienze Ed. immagine Musica Ed motoria 8 ore 4 ore 2 ore 7 ore 1 ora 1 ora 2 ore 2 ore Insegnamento Religione Cattolica (I.R.C.) o in alternativa 2 ore Educazione alla convivenza civile e alla mondialità Educazione alla convivenza civile e alla mondialità CLASSI TERZE E QUARTE CLASSI QUINTE Italiano Storia e Geografia Inglese Matematica e Scienze Ed. immagine Musica Ed motoria 7 ore 4 ore 3 ore 7 ore 1 ora 1 ora 2 ore Insegnamento Religione Cattolica (I.R.C.) o in alternativa 2 ore Educazione alla convivenza civile e alla mondialità Italiano Storia e Geografia Inglese Matematica e Scienze Ed. immagine Musica Ed motoria Tecnologia 6 ore 4 ore 3 ore 7 ore 1 ora 1 ora 2 ore 1 ora Insegnamento Religione Cattolica (I.R.C.) o in alternativa 2 ore Educazione alla convivenza civile e alla mondialità 24 ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E TEMPO SECONDARIA DI 1° GRADO SCUOLA NELLA SCUOLA Indirizzo tradizionale. L’orario settimanale obbligatorio, per legge, è organizzato in tutte le sedi in 29 ore + 1 ora da destinare ad attività di approfondimento riferita ad insegnamenti di materie letterarie. Dall’anno scolastico 2009/2010 tutte le cattedre sono state ricondotte a 18 ore di lezione effettiva in classe, sono quindi scomparse tutte le ore a disposizione dei docenti di lettere e tecnologia, che negli anni passati si erano dimostrate assai preziose. Queste ore infatti erano utilizzate per progetti di recupero, potenziamento e italiano L2 o, quando se ne presentasse la necessità, per sostituire insegnanti assenti. L’orario di lettere è stato portato a 9 ore per classe + 1 ora settimanale di approfondimento, mentre quello di tecnologia prevede 2 ore settimanali per classe. Su richiesta del competente Dipartimento Disciplinare, il Collegio dei Docenti ha deciso di aggiungere, al fine di garantire la specificità dell'offerta, l’ora di approfondimento letterario alle 5 di italiano, portando di fatto le ore a 6. Nelle classi terze, che dovranno svolgere l’esame di Stato, si è scelto di privilegiare l’insegnante di lettere unico, mentre nelle classi prime e seconde si è optato per una suddivisione per ambiti disciplinari (“Italiano” / “Storia e Geografia”). Il nuovo insegnamento di «Cittadinanza e Costituzione» e' inserito nell'area disciplinare storico-geografica. Tutte le sedi della scuola secondaria di primo grado effettuano la settimana breve, con un tempo scuola articolato su 6 ore antimeridiane di 60 minuti ( 8.00 – 14.00) e con il sabato libero. Indirizzo musicale. Gli alunni iscritti all’indirizzo musicale di Vetralla sono distribuiti su più sezioni e dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 14.00, frequentano il normale orario curricolare nelle loro classi di appartenenza. La sezione ad indirizzo musicale, quindi, è tale solo dal punto di vista organizzativo. L’indirizzo musicale si articola su quattro strumenti: chitarra, clarinetto, pianoforte e violoncello. Gli alunni, rispetto agli altri compagni, frequentano 2 ore supplementari, programmate tra il martedì, il venerdì pomeriggio (15.00 - 19.00) e il sabato mattina (8.30 – 13.00). ORARIO CURRICOLARE 30 ore settimanali da 60 minuti CLASSI PRIME, SECONDE E TERZE Storia Geografia Inglese Francese Matematica Scienze Arte e immagine Tecnologia Musica Scienze motorie 5 ore 1 ora 2 ore 2 ore 3 ore 2 ore 4 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore Insegnamento Religione Cattolica (I.R.C.) o in alternativa 1 ora Italiano + Approfondimento Educazione alla convivenza civile e alla mondialità 2 ore supplementari per l’indirizzo musicale (totale: 32 ore settimanali) 1 ora 1 ora Teoria – solfeggio Strumento – individuale 25 RAPPORTO SCUOLA - FAMIGLIA L’interazione tra scuola e famiglia si attua attraverso occasioni di incontro messe a disposizione per un dialogo costruttivo tra operatori della scuola, genitori e alunni e si realizza attraverso: - - - comunicazioni scuola – famiglia attraverso al modulistica predisposta dalla segreteria didattica; comunicazioni scuola – famiglia per mezzo raccomandata a/r o fonogramma; servizio news sul sito d’istituto www.icvetralla.it incontri periodici con tutti gli insegnanti o docenti della classe; opportunità di incontro con il singolo insegnante o docente; comunicazioni ai genitori anche attraverso il diario dell’alunno; partecipazione dei genitori rappresentanti al Consiglio d’Istituto e ai Consigli di Intersezione, Interclasse o Classe; condivisione del Patto Educativo di Corresponsabilità fra scuola e famiglia. libretto personale dell’alunno. All’inizio dell’anno scolastico viene consegnato a tutti i genitori degli alunni frequentanti la scuola secondaria di primo grado. Su di esso gli insegnanti annotano i giudizi delle verifiche ed eventuali comunicazioni alle famiglie, al fine di stabilire un’informazione costante e tempestiva sull’andamento degli alunni; libretto elettronico on line. Ai genitori degli alunni della scuola secondaria viene consegnata la password per accedere, tramite il sito d’istituto www.icvetralla.it , al portale ARGO dove è possibile consultare on line il registro dell’alunno. Sarà possibile prendere visione di tutti i voti distinti per discipline, degli argomenti delle lezioni, di tutte le assenze e di eventuali comunicazioni dei docenti o rapporti disciplinari.. le famiglie sono coinvolte nell’autovalutazione d’istituto attraverso un questionario di gradimentO. Tutte queste iniziative mirano a costruire una collaborazione scuola / famiglia che permetta di rilevare con rapidità indicatori di agio/disagio relativi al servizio reso. COLLOQUI POMERIDIANI INDIVIDUALI COI GENITORI Scuola dell’infanzia, dalle 16.00 alle 19.00 I Quadrimestre: giovedì 12/12/2013, Villa S. Giovanni in T. martedì 14/01/2014, Blera, Barbarano Romano II Quadrimestre: martedì 08/04/2014, Blera, Barbarano Romano venerdì 09/05/2014, Villa S. Giovanni in T. Scuola primaria, dalle 15.00 alle 18.00 I Quadrimestre: giovedì 28/11/2013, tutti i plessi II Quadrimestre: giovedì 20/03/2014, tutti i plessi Scuola secondaria di primo grado, dalle 15.00 alle 18.00 I Quadrimestre: lunedì 16/12/2013, tutti i plessi II Quadrimestre: martedì 08/04/2014, tutti i plessi 26 ALTRE RIUNIONI E IMPEGNI DEI RAPPRESENTANTI DEI GENITORI Fare riferimento al piano annuale degli impegni riportato a pagina 30. COLLOQUI SCUOLA PRIMARIA In tutti i plessi da novembre a maggio, esclusivamente su appuntamento, il giovedì pomeriggio dopo la programmazione oppure la mattina al di fuori dell’orario di servizio dell’insegnante. COLLOQUI ANTIMERIDIANI SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Da novembre a maggio in orario antimeridiano secondo l’orario di ricevimento dei singoli docenti sotto riportato. Negli scorsi anni ogni plesso metteva a disposizione per i ricevimenti 2 settimane al mese. Il ricevimento dei genitori in orario antimeridiano rientra, come da Contratto, fra gli adempimenti dovuti dal docente, ma tale adempimento si configura come un obbligo solo nel momento in cui il genitore manifesta la volontà di ottenere un incontro. Da quest’anno quindi il ricevimento avverrà esclusivamente su appuntamento e i docenti potranno regolare personalmente gli incontri collocandoli in qualsiasi settimana del mese. L’appuntamento andrà richiesto dai genitori tramite il Libretto personale dell’alunno (sezione “Comunicazioni”). L’insegnante scriverà sotto la richiesta la data dell’appuntamento, che andrà firmata dal genitore. ORARIO RICEVIMENTO DOCENTI SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO RICEVIMENTO VETRALLA Esclusivamente su appuntamento tramite Libretto personale dell’alunno, sez. “Comunicazioni” n. DOCENTE GIORNO ORA ORARIO 1 BELLUCCI Carlo MARTEDI’ IV dalle ore 11.00 alle ore 12.00 2 CATALANO Angela MERCOLEDI’ V dalle ore 12.00 alle ore 13.00 3 CECCHINI Anna MERCOLEDI’ III dalle ore 10.00 alle ore 11.00 4 CERASI Daniela LUNEDI’ I dalle ore 8.00 alle ore 9.00 5 CRISTOFARI Ginevra MARTEDI’ V dalle ore 12.30 alle ore 13.00 6 DE DOMINICS Elisa LUNEDI’ II dalle ore 9.00 alle ore 10.00 7 GOBBI Elena LUNEDI’ III dalle ore 10.00 alle ore 11.00 8 LIBERATI Rossella GIOVEDI’ IV dalle ore 11.00 alle ore 12.00 9 MARZETTI Maria Grazia MARTEDI’ II dalle ore 9.00 alle ore 10.00 10 MILETO Giulia MERCOLEDI’ VI dalle ore 13.00 alle ore 14.00 11 OLIVIERI Giuseppa MERCOLEDI’ IV dalle ore 11.00 alle ore 12.00 12 PELOSI Anna LUNEDI’ IV dalle ore 11.00 alle ore 12.00 13 POLACCHI Irene MERCOLEDI’ III dalle ore 10.00 alle ore 11.00 14 PRINI Franca LUNEDI’ IV dalle ore 11.00 alle ore 12.00 15 RANUCCI Antonella VENERDI’ IV dalle ore 11.00 alle ore 12.00 16 RIOLFATTI Anna Maria MARTEDI’ II dalle ore 9.00 alle ore 10.00 17 RUNCI Costantina MERCOLEDI’ III dalle ore 10.00 alle ore 11.00 27 18 SALVATORI Elena MERCOLEDI’ IV dalle ore 11.00 alle ore 12.00 19 SBORCHIA Domenica VENERDI’ V dalle ore 12.20 alle ore 13.00 20 SCORSI Aldo MARTEDI’ V dalle ore 12.00 alle ore 13.00 21 SINA Monica VENERDI’ III dalle ore 10.00 alle ore 11.00 22 TALOTTA Alfonso LUNEDI’ V dalle ore 12.00 alle ore 13.00 RICEVIMENTO CURA Esclusivamente su appuntamento tramite Libretto personale dell’alunno, sez. “Comunicazioni” n. DOCENTE GIORNO ORA ORARIO 1 BARBINI Laura MARTEDI’ IV dalle ore 11.00 alle ore 12.00 2 BELLUCCI Carlo MARTEDI’ IV dalle ore 11.00 alle ore 12.00 3 CATALANO Angela MERCOLEDI’ V dalle ore 12.00 alle ore 12.30 4 DE DOMINICS Elisa LUNEDI’ II dalle ore 9.00 alle ore 10.00 5 FERRERA Sandro MARTEDI’ III dalle ore 10.30 alle ore 11.00 6 FINOCCHI Stefano LUNEDI’ V dalle ore 12.00 alle ore 13.00 7 FORTUNA Ornella MERCOLEDI’ IV dalle ore 11.00 alle ore 12.00 8 FRATEIACCI Adelmo LUNEDI’ II dalle ore 9.00 alle ore 10.00 9 LIBERATI Rossella GIOVEDI’ IV dalle ore 11.00 alle ore 12.00 10 PERUGI Stefania MERCOLEDI’ IV dalle ore 11.00 alle ore 12.00 11 PISANI Ermenegilda MERCOLEDI’ II dalle ore 9.00 alle ore 10.00 12 PRINI Franca LUNEDI’ IV dalle ore 11.00 alle ore 12.00 13 RANUCCI Antonella VENERDI’ II dalle ore 9.00 alle ore 10.00 14 RAULE Silvia LUNEDI’ IV dalle ore 11.00 alle ore 12.00 15 ROCCHI Letizia LUNEDI’ III dalle ore 10.00 alle ore 11.00 16 ROMANO Cristiana MERCOLEDI’ III dalle ore 10.00 alle ore 10.30 17 ROSSI Erika LUNEDI’ III dalle ore 10.30 alle ore 11.00 18 RUNCI Costantina MERCOLEDI’ III dalle ore 10.00 alle ore 11.00 19 SBORCHIA Domenica LUNEDI’ III dalle ore 10.00 alle ore 11.00 20 SCORSINO SILVANA GIOVEDI’ III dalle ore 10.00 alle ore 11.00 21 TALOTTA ALFONSO LUNEDI’ V dalle ore 12.00 alle ore 13.00 22 TOSO SANDRO MARTEDI’ II dalle ore 9.00 alle ore 10.00 23 LANARI SIMONA VENERDI’ III dalle ore 10.00 alle ore 11.00 24 TRONCARELLI Annalisa MERCOLEDI’ II dalle ore 9.30 alle ore 10.00 25 CORSI Mina MERCOLEDI’ IV dalle ore 11.00 alle ore 12.00 28 RICEVIMENTO SEZIONE MUSICALE presso sede centrale di Vetralla Esclusivamente su appuntamento tramite Libretto personale dell’alunno, sez. “Comunicazioni” n. DOCENTE GIORNO ORA ORARIO 1 BELLAVIA (pianoforte) MERCOLEDI’ - dalle ore 18.30 alle ore 19.00 2 DORMINO (chitarra) MARTEDI’ - dalle ore 18.00 alle ore 19.00 3 GIORDANI (clarinetto) VENERDI’ - dalle ore 18.00 alle ore 19.00 4 MANTRICI (pianoforte) VENERDI’ - dalle ore 16.15 alle ore 16.45 5 TRAPE’ (violoncello) GIOVEDI’ - dalle ore 15.45 alle ore 16.15 6 VITALI (violoncello) SABATO - dalle ore 12.00 alle ore 12.30 29 PIANO ANNUALE DEGLI IMPEGNI COLLEGIALI DEI DOCENTI E DELLE RIUNIONI INSEGNANTI – GENITORI SETTEMBRE 2013 Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Lunedì Giovedì 02/09/13 03/09/13 04/09/13 05/09/13 06/09/13 16/09/13 19/09/13 Scuola/plesso Istituto Istituto Istituto Istituto Istituto Infanzia VGS Infanzia tutte Attività Collegio dei Docenti Dipartimenti Consigli di Classe/Attività org. inizio anno Consigli di Classe/Attività org. inizio anno Collegio Docenti Assemblea genitori Programmazione di sezione Inizio ore 10.00 ore 9.00 ore 9.00 ore 9.00 ore 10.00 ore 15.00 ore 14.00 Durata h. 2.00 h. 3.00 h. 2.30 h. 3.00 h. 2.00 h. 1.00 h. 2.00 Scuola/plesso Primaria /Secondaria Istituto Infanzia tutte Secondaria Vetralla Secondaria Vetralla Secondaria Cura Secondaria Cura Primaria /Secondaria Primaria /Secondaria Infanzia Infanzia tutte Primaria /Secondaria Attività Dipartimenti Collegio dei Docenti Programmazione di sezione Consigli di Classe (2^C-1^A-2^A-3^A) Consigli di Classe (3^C-1^B-2^B-3^B) Consigli di Classe (3^E-3^D-2^D-1^D) Consigli di Classe (1^E-2^E-1^F-3^F) Dipartimenti Materie letterarie Assemblea Elezioni Rappresentanti Genitori Assemblea Elezioni Rappresentanti Genitori Consigli Intersezione Dipartimenti Matematica e Tecnologia Inizio ore 15.00 ore 16.15 ore 16.00 ore 15.00 ore 15.00 ore 15.00 ore 15.00 Ore 16.00 ore 15.00 ore 16.00 ore 16.00 ore 15.00 Durata h. 1.00 h. 2.00 h. 2.00 h. 1.00* h. 1.00* h. 1.00* h. 1.00* h. 2.00 h. 1.00* h. 1.00 h. 1.00 h. 2.00 Attività Consigli di Classe (3^C-1^B-2^B-3^B) Consigli di Classe (3^E-3^D-2^D-1^D) Consigli di Classe (1^E-2^E-1^F-3^F) Cons. Intercl./ Cons. di Classe (2^C-2^A-1^A3^A) Consigli di Intersezione Colloquio individuale genitori Inizio ore 15.00 ore 15.00 ore 15.00 ore 15.00 Durata h. 1.00* h. 1.00* h. 1.00* h. 1.00* ore 16.00 ore 15.00 h. 1.00* h. 3.00 OTTOBRE 2013 Giovedì Giovedì Lunedì Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Giovedì Giovedì Giovedì Mercoledì Mercoledì 03/10/13 03/10/13 14/10/13 14/10/13 15/10/13 16/10/13 17/10/13 24/10/13 24/10/13 24/10/13 30/10/13 30/10/13 * → Per Classe/Sezione NOVEMBRE 2013 Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì 18/11/13 19/11/13 20/11/13 21/11/13 Scuola/plesso Secondaria Vetralla Secondaria Cura Secondaria Cura Primaria /Sec. Vetralla Giovedì Giovedi 21/11/13 28/11/13 Infanzia tutte Primaria tutte * → Per Classe/Sezione 30 DICEMBRE 2013 Lunedì Giovedì Giovedì Giovedì Giovedì Giovedì Giovedì 02/12/13 05/12/13 05/12/13 12/12/13 12/12/13 12/12/13 12/12/13 Scuola/plesso Infanzia Primaria/Secondaria Istituto Infanzia VGS Infanzia Blera/Barb. R. Infanzia Blera/Barb. R. Primaria Attività Programmazione di sezione Dipartimenti Collegio dei Docenti Colloquio individuale genitori Assemblea genitori Consigli di Intersezione Consigli di Interclasse Mercoledì Mercoledì 18/12/13 18/12/13 Secondaria Infanzia VSG Colloquio individuale genitori Consigli di Intersezione Inizio Ore 16.00 ore 15.00 ore 16.15 ore 16.00 ore 16.00 Ore 17.00 ore 15.45 B.R. ore 16.00 VSG ore 16.15 Blera ore 15.00 Ore 16.00 Durata h. 2.00 h. 1.00 h. 2.00 h. 3.00 h. 1.00 h. 1.00 h. 1.00 h. 3.00 h. 1.00 GENNAIO 2014 Martedì Martedì Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Giovedì Giovedì 07/01/14 14/01/14 20/01/14 21/01/14 22/01/14 23/01/14 23/01/14 23/01/14 Scuola/plesso Infanzia tutte Infanzia Blera/Barb. R. Secondaria Cura Secondaria Cura Secondaria Vetralla Secondaria Vetralla Infanzia tutte Primaria Attività Dipartimenti per plessi Colloquio individuale genitori Consigli di Classe (3^E-3^D-2^D-1^D) Consigli di Classe (1^E-2^E-1^F-3^F) Consigli di classe (2^C-2^A-1^A-3^A) Consigli di classe (3^C-1^B-2^B-3^B) Consigli di Intersezione Consigli di Interclasse Inizio ore 16.00 ore 16.00 ore 15.00 ore 15.00 ore 15.00 ore 15.00 Ore 16.00 ore 15.45 B.R. ore 16.00 VSG ore 16.15 Blera Durata h. 1.00 h. 3.00 h. 1.00* h. 1.00* h. 1.00* h. 1.00* h. 1.00 h. 1.00 Scuola/plesso Primaria-Sec. Vetralla Infanzia Primaria-Sec. Cura Primaria tutte Infanzia tutte Attività Scrutini (Tutte le classi) Programmazione di sezione Scrutini (Tutte le classi) Consigli di Interclasse Consigli di Intersezione Inizio ore 15.00 ore 16.00 ore 15.00 ore 15.00 ore 16.00 Durata h. 0.30* h. 1.00 h. 0.30* h. 1.00* h. 1.00* Scuola/plesso Primaria-Secondaria Istituto Secondaria Cura Infanzia tutte Infanzia tutte Secondaria Vetralla Secondaria Vetralla Secondaria Cura Primaria tutte Primaria Attività Dipartimenti Collegio dei Docenti Consigli di Classe (1^E-2^E-1^F-3^F) Assemblea genitori Consigli di Intersezione Consigli di classe (2^C-2^A-1^A-3^A) Consigli di classe (3^C-1^B-2^B-3^B) Consigli di Classe (3^E-3^D-2^D-1^D) Colloquio individuale genitori Consigli di Interclasse Inizio ore 15.00 ore 16.15 ore 15.00 ore 16.00 ore 17.00 ore 15.00 ore 15.00 ore 15.00 ore 15.00 ore 15.45 B.R. ore 16.00 VSG ore 16.15 Blera Durata h. 1.00 h. 2.00 h. 1.00* h. 1.00 h. 1.00 h. 1.00* h. 1.00* h. 1.00* h. 3.00 h. 1.00 * → Per Classe/Sezione FEBBRAIO 2014 Mercoledì Mercoledì Giovedì Giovedì Giovedì 05/02/14 05/02/14 06/02/14 20/02/14 20/02/14 * → Per Classe/Sezione MARZO 2014 Giovedì Giovedì Lunedì Martedì Martedì Martedì Mercoledì Giovedì Giovedì Giovedì 06/03/14 06/03/14 17/03/14 18/03/14 18/03/14 18/03/14 19/03/14 20/03/14 20/03/14 27/03/14 * → Per Classe/Sezione 31 APRILE 2014 Martedì Martedì Martedì Giovedì 01/04/14 08/04/14 08/04/14 10/04/14 Scuola/plesso Infanzia tutte Infanzia Blera/Barb. R. Secondaria Primaria Attività Programmazione di sezione Colloquio individuale genitori Colloquio individuale genitori Consigli di Interclasse Durata h. 1.00 h. 3.00 h. 3.00 h. 1.00 Consigli di Intersezione Inizio ore 16.00 ore 16.00 ore 15.00 ore 15.45 B.R. ore 16.00 VSG ore 16.15 Blera ore 16.00 Mercoledì 16/04/14 Infanzia tutte Scuola/plesso Infanzia Bler./Barb. R. Primaria tutte Secondaria Primaria/Secondaria Istituto Infanzia VSG Infanzia tutte Infanzia VSG Secondaria Vetralla Secondaria Vetralla Secondaria Cura Secondaria Cura Attività Consigli di Intersezione Consigli di Interclasse Assemblea genitori classi terze Dipartimenti Collegio docenti Colloquio individuale genitori Dipartimenti per plessi Consigli di Intersezione Consigli di classe (2^C-2^A-1^A-3^A) Consigli di classe (3^C-1^B-2^B-3^B) Consigli di classe (3^E-3^D-2^D-1^D) Consigli di classe(1^E-2^E-1^F-3^F) Inizio Ore 16.00 ore 15.00 ore 15.30 ore 15.00 ore 16.15 ore 16.00 ore 16.00 ore 17.00 ore 15.00 ore 15.00 ore 15.00 ore 15.00 Durata h. 1.00 h. 1.00* h. 1.00 h. 1.00 h. 2.00 h. 3.00 h. 1.00 h. 1.00 h. 1.00* h. 1.00* h. 1.00* h. 1.00* Scuola/plesso Primaria/Sec. Cura Primaria/Sec. Vetralla Primaria tutte Primaria tutte Istituto Attività Scrutini (Tutte le classi) Scrutini (Tutte le classi) Consegna schede Consegna schede Collegio docenti Inizio ore 9.00 ore 9.00 ore 9.00 ore 9.00 ore 15.00 Durata h. 0.30* h. 0.30* h. 2.00 h. 3.00 h. 2.00 h. 1.00* * → Per Classe/Sezione MAGGIO 2014 Lunedì Martedì Martedì Giovedì Giovedì Venerdì Giovedì Giovedì Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì 05/05/14 06/05/14 06/05/14 08/05/14 08/05/14 09/05/14 15/05/14 15/05/14 26/05/14 27/05/14 28/05/14 29/05/14 * → Per Classe/Sezione GIUGNO 2014 Lunedì Lunedì Giovedì Giovedì Venerdì 09/06/14 10/06/14 19/06/14 19/06/14 27/06/14 * → Per Classe/Sezione 32 SCUOLA, COSTITUZIONE E EUROPA: FINALITA’ GENERALI La scuola italiana svolge l’insostituibile funzione pubblica assegnatale dalla Costituzione della Repubblica, per la formazione di ogni persona e la crescita civile e sociale del Paese. Assicura a tutti i cittadini l’istruzione obbligatoria di almeno otto anni (articolo 34), elevati ora a dieci. Contribuisce a rimuovere “gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” (articolo 3). L’azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia (articolo 30), nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e ambiti educativi nonché con le altre formazioni sociali ove si svolge la personalità di ciascuno (articolo 2). La scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado costituiscono il primo segmento del percorso scolastico e contribuiscono in modo determinante all’elevazione culturale, sociale ed economica del Paese e ne rappresentano un fattore decisivo di sviluppo e di innovazione. L’ordinamento scolastico tutela la libertà di insegnamento (articolo 33) ed è centrato sull’autonomia funzionale delle scuole (articolo 117). Le scuole sono chiamate a elaborare il proprio curricolo esercitando così una parte decisiva dell’autonomia che la Repubblica attribuisce loro. Per garantire a tutti i cittadini pari condizioni di accesso all’istruzione ed un servizio di qualità, lo Stato stabilisce le norme generali cui devono attenersi tutte le scuole. Tali norme comprendono: la fissazione degli obiettivi generali del processo formativo e degli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli studenti; le discipline di insegnamento e gli orari obbligatori; gli standard relativi alla qualità del servizio; i sistemi di valutazione e controllo del servizio stesso. Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006 ) che sono: 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale . Queste sono il punto di arrivo odierno di un vasto confronto scientifico e culturale sulle competenze utili per la vita al quale l’Italia ha attivamente partecipato. 33 L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO: A REGIME LE NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI Costruire un curricolo nella scuola dell’Autonomia significa progettare un percorso, un itinerario culturale, educativo didattico e di apprendimento verticalizzato e basato sulla centralità del soggetto che apprende, l’alunno, oltre che sulle discipline da apprendere. L’I.C. “Scriattoli” di Vetralla predispone il proprio Curricolo, all’interno del Piano dell’Offerta Formativa, nel rispetto delle finalità, dei traguardi di competenza e degli obiettivi di apprendimento posti dalle Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo. Con la pubblicazione del testo definitivo del D.M. 254/2012, sulla Gazzetta Ufficiale n. 30 del 5 febbraio 2013 le nuove Indicazioni Nazionali della scuola dell’infanzia e del primo ciclo dell’istruzione entrano nel regime di piena validità, diventando il riferimento fondamentale per l’elaborazione del P.O.F d’Istituto, superando una fase confusionale che aveva visto la contemporanea vigenza delle Indicazioni Nazionali licenziate nel 2004 e di quelle per il curricolo del 2007 e riconducendo ad unità un importante strumento di progettazione didattica e pedagogica. Il ruolo delle scuole Le scuole sono luogo di ricerca attiva per trasformare l’insegnamento da esecuzione di direttive centrali in un progetto continuo per la messa in pratica di principi generali e per superare le criticità del contesto particolare in cui ciascun insegnante opera. Gli approcci metodologici possono essere diversi, ma le azioni intraprese in tale ambito avranno una ricaduta nelle pratiche didattiche. In questa direzione si possono organizzare, oltre a momenti collegiali interni alla scuola, attività di rete, esperienze di lavoro collaborativo e laboratori di ricerca e didattici. Il ruolo delle reti Requisito fondamentale per attivare i laboratori di ricerca sono le reti di scuole, che permettono lo scambio delle esperienze ottimizzando l’investimento nella formazione dei docenti e nella ricerca. Si dovranno raccordare nel lavoro culturale e didattico i tre ordini di scuola (infanzia, primaria e secondaria di primo grado) per favorire la conoscenza reciproca e agevolare la costruzione di un curricolo verticale partendo dall'analisi dei modelli progettuali attualmente utilizzati. Il curricolo verticale Il nuovo quadro è fondato su uno sviluppo del curricolo in verticale che prende avvio dalla scuola dell’infanzia, cui si accede a tre anni, fino alla conclusione della scuola secondaria di primo grado, a 14. Sogno ignorati però tutti i riferimenti al curricolo in continuità che l’innalzamento dell’obbligo di istruzione, da otto a dieci anni, ha introdotto per un percorso tra i tre ed i sedici anni. 34 Il curricolo si articola in campi di esperienza nella scuola dell’infanzia e in aree disciplinari nella scuola del primo ciclo. Scuola dell’infanzia Primo ciclo d’istruzione Campi di esperienza Scuola Primaria Aree disciplinari Scuola Secondaria di 1° grado CAMPI DI ESPERIENZA I campi di esperienza hanno il compito di aiutare i bambini a dare ordine alla molteplicità degli stimoli che il contatto con la realtà fornisce. Le insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo. L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti. Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri. Nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario Pur nell’approccio globale che caratterizza la scuola dell’infanzia, gli insegnanti individuano, dietro ai vari campi di esperienza, il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti: Il sé e l’altro; Il corpo e il movimento; Immagini, suoni, colori; I discorsi e le parole; La conoscenza del mondo. AREE DISCIPLINARI Nella scuola del primo ciclo gli apprendimenti vengono organizzati in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari. Si possono così individuare le aree linguistico-artistico-espressiva, storico-geograficosociale, matematico-scientifico-tecnologica. La progettazione didattica promuove la ricerca delle connessioni tra i saperi disciplinari e la collaborazione tra i docenti. ATTIVITA’ DI PROGETTAZIONE, DIPARTIMENTI PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA DISCIPLINARI E Nella scuola non si può fare a meno della programmazione intesa come attività volta a ricercare e definire le gli obiettivi educativi e didattici da perseguire, i percorsi da seguire, i metodi e gli strumenti di lavoro, i criteri e gli strumenti di verifica e valutazione. Le progettazioni elaborate dai dipartimenti disciplinari e le programmazioni educative e didattiche individuali dei docenti hanno come fondamentale riferimento le Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo. Tutte le programmazioni sono consultabili presso l’ufficio di segreteria da parte delle famiglie, perché siano consapevoli delle scelte operate dalla scuola. A tutela della privacy non sono inseriti i nomi degli alunni, ma riportate soltanto le “quantità”. 35 DIPARTIMENTI DISCIPLINARI E PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA INDIVIDUALE DIPARTIMENTI DISCIPLINARI Con il termine “Dipartimento Disciplinare” si indica l'organismo formato dai docenti di una medesima disciplina o di un‘area disciplinare. I dipartimenti vengono organizzati per ordine scolastico e verticalmente e sono dei gruppi di lavoro dove gli insegnanti trovano un’occasione costante di concordare scelte comuni circa il valore formativo e le scelte didattico - metodologiche di un preciso sapere disciplinare. I dipartimenti disciplinari sono un’ottima occasione per - un continuo scambio di idee, pareri, decisioni da e per ogni punto della pianificazione didattica; - la possibilità di confrontare il processo di insegnamento/ apprendimento; - la partecipazione collettiva agli obiettivi, ai programmi e alle modalità realizzative del P.O.F. Tra i compiti principali dei dipartimenti disciplinari possiamo individuare: - la definizione del valore formativo della disciplina; - la definizione degli standard minimi richiesti a livello di conoscenze e competenze; - la definizione dei contenuti imprescindibili della materia e degli obiettivi, da scandire all'interno del curriculo; - eventuali riunioni di coordinamento per la definizione di criteri generali di verifica comuni; - la definizione di una scala valutativa comune; - progettazione di interventi di recupero - riunione di coordinamento per l'eventuale adozione di libri di testo comuni Le riunioni di dipartimento sono convocate generalmente lo stesso giorno del Collegio dei Docenti mensile. Ogni Dipartimento dispone di un Responsabile eletto dai docenti che lo compongono. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA INDIVIDUALE Ogni insegnante elabora la propria programmazione personale per ogni disciplina e per ogni classe in cui opera entro 2 mesi dall’inizio delle attività didattiche. Punto di riferimento fondamentale della programmazione sono le Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo e le scelte operate in sede di dipartimento disciplinare, articolate da docenti riferendosi ai seguenti contenuti: 1) risultati delle verifiche iniziali attestanti le condizioni di partenza della classe; 2) analisi particolareggiata ed approfondita della situazione della classe; 3) definizione degli obiettivi di apprendimento, degli obiettivi minimi e delle competenze necessarie per il passaggio alla classe successiva, sia per la disciplina che per l’ambito educativocomportamentale; 4) precisazione della scansione temporale per il raggiungimento degli obiettivi prefissati; 36 5) elenco dei contenuti con i quali s'intende perseguire gli obiettivi indicati, in relazione al fatto che il termine "programmazione" presuppone un'attività continua di adeguamento del programma ministeriale alla situazione della classe; 6) definizione della scala valutativa adottata per la misurazione delle varie competenze acquisite e dimostrate dagli alunni in relazione alla condizione di partenza, in itinere e finale; 7) modalità e tempi di somministrazione delle verifiche; 8) segnalazione di eventuali casi di alunni con difficoltà di apprendimento e/o del comportamento specificando dettagliatamente il percorso didattico che s'intende seguire, il metodo, la valutazione e quanto altro è ritenuto utile per ottenere risultati positivi; 9) per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali viene proposto un percorso individualizzato dove vengono precisati gli obiettivi minimi, le verifiche e il criterio di valutazione delle competenze da sviluppare, i sussidi didattici, eventuali misure dispensative e strumenti compensativi. Nel caso di alunni diversamente abili la programmazione viene realizzata in accordo con l'insegnante di sostegno; 10) indicazione delle metodologie d'insegnamento e dei sussidi utilizzati; 11) definizione del recupero didattico, delle attività delle eventuali attività di potenziamento, di quelle integrative ed extracurricolari con indicazione dei modi e dei tempi di attuazione; 12) elenco, luoghi e date presunte, delle visite guidate e dei viaggi d'istruzione con le motivazioni didattiche. Le programmazioni individuali dei docenti sono consultabili presso l’ufficio di segreteria da parte delle famiglie, perché siano consapevoli delle scelte operate dalla scuola. A tutela della privacy non sono inseriti i nomi degli alunni. CRITERI GENERALI DI VERIFICA E VALUTAZIONE Un percorso programmato richiede sempre un’attività di verifica, utile sia al docente che all’alunno, in quanto rappresenta un’efficace motivazione del percorso formativo. In una realtà complessa come quella di un istituto comprensivo, è necessario evidenziare criteri comuni di verifica condivisi dai diversi ordini di scuola. E’ inoltre determinante, per agevolare e favorire la consapevolezza del processo formativo, fissare punti essenziali nella articolazione dell’attività didattica e dei criteri di verifica quali: comunicazione agli alunni degli obiettivi, del metodo di misurazione e dei criteri di valutazione; adeguato rapporto tra complessità dell’esercizio e disponibilità di tempo; effettuazione delle prove dopo accurato lavoro di preparazione; prove graduate per alunni in difficoltà. Gli interventi di verifica si possono articolare in: 37 VERIFICA DIAGNOSTICA O INIZIALE VERIFICA FORMATIVA O IN ITINERE VERIFICA SOMMATIVA O FINALE Accertamento della situazione di partenza per l’identificazione delle motivazioni, delle capacità e delle competenze possedute e per la delineazione della programmazione. Le prove per l’analisi dei prerequisiti d’ingresso non sono valutative bensì diagnostiche: Accertamento in itinere degli obiettivi programmati: Accertamento del livello globale di abilità e di conoscenze raggiunto al termine d'una sequenza formativa piuttosto lunga (un capitolo, un mese o un quadrimestre) : - presa visione delle schede e delle valutazioni provenienti dalla classe precedente - prove di ingresso; - osservazioni sistematiche. - colloqui individuali; - prove strutturate; - elaborati scritti; - prove pratiche o grafiche; - discussioni guidate; - lavori di gruppo. Analisi dei progressi ottenuti rispetto ai precedenti livelli, in base alla programmazione operata, per un eventuale adattamento della stessa nonché per l’attivazione di interventi di recupero. - colloqui individuali; - prove strutturate; - prove scritte - prove pratiche o grafiche. Le verifiche hanno lo scopo di controllare: - la quantità delle informazioni assimilate; - la qualità del metodo di lavoro personale; - l’impegno e la serietà mostrata durante la prova; - la validità della programmazione. Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione degli alunni e la cura della documentazione didattica. La valutazione, tenendo conto anche dei disturbi evolutivi specifici, della disabilità e delle situazioni di svantaggio, precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. VALUTAZIONE DIAGNOSTICA O INIZIALE VALUTAZIONE FORMATIVA O IN ITINERE VALUTAZIONE SOMMATIVA O FINALE Con la valutazione iniziale il docente verifica quali sono i livelli di partenza degli alunni Il cuore del lavoro di valutazione, si realizza nel pieno del percorso formativo. Si parla infatti, al proposito anche di valutazione in itinere. È quel tipo di valutazione, che deve essere possibilmente frequente e mirata ad una singola unità di apprendimento, che non ha come scopo primario quello di promuovere o di bocciare l’alunno, ma quello di contribuire alla sua crescita, umana e intellettuale. Le prove preparate non sono mai fini a se stesse, ma centrate sulle conoscenze e competenze essenziali e irrinunciabili, per il raggiungimento di un determinato profilo in uscita. La valutazione sommativa non è una resa dei conti, ma deve essere intesa come una verifica non solo dell’operato dell’alunno, ma anche del docente, rispetto agli obiettivi posti in sede di programmazione. I dati raccolti attraverso le verifiche concorreranno alla formulazione del voto finale che dovrà tenere presenti i seguenti fattori: - situazione di partenza; - potenzialità dell’alunno; - impegno e serietà; - livello di preparazione conseguito; -risposte agli interventi compensativi; - progressi realizzati rispetto ai livelli di partenza. 38 NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL’INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA IL SE’ E L’ALTRO Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme IL CORPO E IL MOVIMENTO Identità, autonomia, salute IMMAGINI, SUONI, COLORI Gestualità, arte, musica, multimedialità I DISCORSI E LE PAROLE Comunicazione, lingua, TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città. Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento. Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Segue con curiosità spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoromusicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. 39 Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media. cultura LA CONOSCENZA DEL MONDO Ordine, spazio, tempo, natura Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. SCUOLA PRIMARIA ITALIANO TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA SUDDIVISI PER DISCIPLINE L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica. Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo). Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logicosintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi. INGLESE I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa. L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni. Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera. 40 STORIA GEOGRAFIA L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.) Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti. Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza. SCIENZE MATEMATICA L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale. Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici. Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...). Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici. Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...). Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà. L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli. Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale. Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. 41 MUSICA ARTE E IMMAGINE L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc.) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.) Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia. TECNOLOGIA EDUCAZIONE FISICA L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica. Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti. Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica. Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere. L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco-sport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle. L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale. Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento. Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale. Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali. Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale. 42 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO ITALIANO TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SDUDDIVISI PER DISCIPLINE L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente. Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.). Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti. Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità). Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti. INGLESE I traguardi sono riconducibili al Livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa. L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio. Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo. Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto. Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti. Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere. 43 MATEMATICA GEOGRAFIA STORIA FRANCESE I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa. L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo. Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante. Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di studio. Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare. L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali. Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi. Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio, Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente. Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati. Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi. Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali. Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. 44 SCIENZE MUSICA L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica. Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti. Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica. Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere. EDUCAZIONE FISICA ARTE E IMMAGINE L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico. L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato. L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione. Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune. 45 TECNOLOGIA L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte. È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali. Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale. Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso. Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione. Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione. SECONDARIA 1° GRADO TEORIA E LETTURA SEZIONE A INDIRIZZO MUSICALE - Saper utilizzare in modo corretto la terminologia e la simbologia della notazione tradizionale. - Saper leggere e scrivere brani musicali. - Saper distinguere e descrivere in modo analitico la forma strutturale e le caratteristiche stilistiche dei brani musicali. STRUMENTO CLARINETTO, CHITARRA, PIANOFORTE, VIOLONCELLO - Saper assumere una impostazione corretta ed eseguire movimenti armoniosi e funzionali all’esecuzione. - Saper riprodurre brani musicali sia ad orecchio, sia decifrando la notazione, anche con il supporto della base musicale. - Saper eseguire (1) ed interpretare (2) composizioni strumentali di epoche diverse, stili e tradizioni differenti. (1) Esecuzione: riprodurre un brano musicale tecnicamente – (manualità, allenamento); (2) Interpretazione: implica le capacità critiche (astrarre e rielaborare a proprio gusto) attraverso l’analisi e il gusto estetico. 46 INTEGRAZIONE AI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE I. R. C. (Insegnamento religione cattolica) SCUOLA DELL’INFANZIA Il sé e l’altro Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose. Il corpo in movimento Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni. Immagini, suoni e colori Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. I discorsi e le parole Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. SECONDARIA 1°GRADO SCUOLA PRIMARIA La conoscenza del mondo Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza. L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale. Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza. Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani. L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo. Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini. Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole. Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale. Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda. Educazione alla convivenza civile e alla mondialità (attività alternativa all’ I. R. C. in applicazione della circolare ministeriale 316/87) - Rispettare sé stesso e gli altri. Accettare, rispettare, aiutare gli altri e i “diversi da sé” realizzando attività per favorire la conoscenza e l'incontro con culture ed esperienze diverse. -Mettere in atto atteggiamenti e comportamenti permanenti di non violenza e di rispetto delle diversità; sviluppare una coscienza civica rispetto a problemi collettivi ed individuali. - Potenziamento delle capacità collaborative e di problem solving. 47 ATTIVITA’ D’ISTITUTO PER IL SUPPORTO ALL’AZIONE DIDATTICA IN ORARIO CURRICOLARE ACCOGLIENZA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA L’ingresso all’età di tre anni nella scuola dell’infanzia costituisce una tappa fondamentale nel processo di crescita del bambino. Una buona accoglienza rappresenta una condizione essenziale per una positiva esperienza scolastica. L’accoglienza è un atto dovuto da parte di chi riceve ed è una aspettativa legittima per chi si inserisce nel nuovo ambiente, accogliere i piccoli nuovi iscritti vuol dire guidarli in un percorso di crescita verso nuovi traguardi, contribuendo a creare un clima rassicurante in grado di permettere un distacco sereno e senza traumi dalla famiglia. Questo momento, quindi, riveste un significato particolarissimo dove, in maniera flessibile, occorre adattare l’organizzazione e le attività ai bisogni e alle esigenze dei bambini, anche grazie alla collaborazione dei genitori. E’ dunque previsto, nel primo periodo di frequenza, un graduale inserimento, con attività mirate e anche con riduzione del tempo di permanenza a scuola nelle prime settimane, affinché ogni bambino possa vivere serenamente e positivamente l’esperienza della “separazione”. Per favorire l’ingresso del bambino nel gruppo classe, stimolare la comunicazione interpersonale e la costruzione relazioni verranno proposte attività manipolative, attività grafico-pittoriche, giochi motori, giochi liberi con materiali, girotondi, filastrocche, canti. Nelle sezioni verranno predisposti contesti rassicuranti e allo stesso tempo accattivanti( angolo della cucina, della lettura, delle costruzioni),alla portata dei bambini. “Le tre età della donna” di Gustav Klimt (particolare) Nei confronti del bambino le insegnanti si propongono di promuovere: - un ingresso piacevole a scuola; - un graduale distacco del bambino dalle figure parentali; - l’incoraggiamento del bambino a muoversi nello spazio sezione e nello spazio scuola con sicurezza; - l’esplorazione e la curiosità per i materiali didattici e di gioco; - la graduale accettazione di piccole regole di gruppo e di vita comunitaria. Nei confronti dei genitori le insegnanti si propongono di: - stimolarli a lasciare i figli con serenità; - far capire l’importanza di una frequenza regolare del bambino; - sollecitarli ad accompagnare il figlio nell’esplorazione del nuovo ambiente; - incoraggiarli a partecipare e a collaborare in prima persona alle attività proposte in ambito scolastico. 48 RECUPERO E CONSOLIDAMENTO L'attività di recupero e consolidamento risponde alla finalità della prevenzione al disagio e vuole offrire risposte ai bisogni degli alunni, per garantire loro pari opportunità formative, nel rispetto dei tempi e delle modalità diverse di apprendimento. Il primo intervento si svolge durante la normale attività didattica e trova la sua naturale collocazione nella programmazione annuale dell’insegnante. Esso si realizza attraverso la flessibilità didattica, la ripresa degli argomenti proposti, l’insistenza su esercizi di consolidamento, attività individualizzate assegnate dal docente e da svolgere a casa, gruppi di lavoro, coppie di aiuto (peer education) il dialogo con le famiglie, con gli alunni e con le classi, la possibilità di verifiche supplementari e di un assiduo controllo dell’apprendimento . L'attività in orario curricolare si caratterizza per: - recupero per gli alunni in difficoltà o consolidamento delle abilità di base, secondo quanto stabilito dai singoli insegnanti in sede di programmazione individuale; - possibilità di apertura a classi parallele e per gruppi di livello; - possibilità di “pausa didattica” A tali attività potranno essere affiancati corsi di recupero in orario extracurricolare con progetti attivati da Fondo d’Istituto, nel caso di disponibilità economiche, o tramite eventuali finanziamenti dati dal Ministero. VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE Gli interventi prevedono il ricorso ad attività di ampliamento dei contenuti trattati nel corso della normale lezione attraverso la sperimentazione di tecniche di apprendimento alternative, l’impiego di linguaggi e metodi innovativi e multimediali, la lettura attiva e critica di fonti e documenti, attività di ricerca e di rielaborazione personale, il perfezionamento del metodo di studio. Tali interventi riguarderanno argomenti del curricolo meritevoli di approfondimento e in orario curricolare si caratterizzeranno per: - attività di potenziamento secondo quanto stabilito dai singoli insegnanti in sede di programmazione individuale; - apertura a classi parallele e per gruppi di livello, in alcuni plessi. A tali attività potranno essere affiancati corsi extracurricolari con progetti attivati da Fondo d’Istituto, occasioni in cui i ragazzi sono chiamati a scoprire le proprie qualità e ad esprimere il meglio di sé. Nell’ambito del potenziamento delle eccellenze in alcune classi terze della scuola secondaria di primo grado si inserisce l’attività di avviamento alla lingua latina, prevista per quei ragazzi che proseguiranno il loro iter scolastico nei licei. Gli obiettivi prevedono l’acquisire familiarità con le strutture della lingua latina e con i suoi aspetti morfologici, sintattici e lessicali. Dallo scorso a.s. è stato poi attivato, sempre per la scuola secondaria di primo grado, il progetto “Lettore madrelingua inglese”, grazie alla collaborazione sotto forma di volontariato del prof. Peter Mc Donald. A tali attività potranno essere affiancati corsi extracurricolari con progetti attivati da Fondo d’Istituto. 49 PROMOZIONE DELLA SALUTE E ATTIVITA’ SPORTIVE PROGETTO C.O.N.I. DI ALFABETIZAZIONE MOTORIA NELLA SCUOLA PRIMARIA Scopo del progetto, fiore all'occhiello del C.O.N.I., è incentivare l’attività motoria, offrendo alle scuole primarie la possibilità di usufruire di un servizio di supporto alle ore curricolari. Il Comitato Olimpico Provinciale di Viterbo invia così degli istruttori, solitamente esperti laureati in Scienze Motorie o tecnici dei Centri di Avviamento allo Sport, che affiancano l’insegnante curricolare nel corso delle lezioni. PROGETTO “PIÙ SPORT A SCUOLA” NELLA SCUOLA PRIMARIA Scopo del progetto, attivato gratuitamente dall’Ass. Sportiva Dilettantistica “Fogliano 2000” in alcuni plessi della primaria, è incentivare l’attività motoria fornendo come supporto alle insegnanti curricolari esperti laureati in Scienze Motorie. ATTIVITA’ NATATORIA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI VETRALLA E CURA La presenza a pochi chilometri dalla scuola di un complesso di piscine ha consentito, da alcuni anni, un approccio degli alunni all'attività natatoria, grazie al contributo dei genitori e del Comune di Vetralla. La partecipazione ai diversi corsi di nuoto è quadrimestrale, in orario curricolare durante le ore di educazione fisica (1° quadrimestre classi prime di Vetralla e Cura, 2° quadrimestre classi seconde). 50 Il corso viene impartito da personale specializzato esterno (istruttori federali) e garantisce anche la frequentazione di alunni con disabilità. Durante le lezioni di nuoto gli insegnanti accompagnatori di scienze motorie garantiscono la loro presenza ed il loro supporto alla classe. Questa attività offre la possibilità di: superare la paura dell'acqua; potenziare diversi aspetti motori e psicomotori; migliorare e perfezionare i diversi stili di nuoto; sensibilizzare verso una più attenta igiene personale. CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO “A. SCRIATTOLI” Il nostro istituto, in riferimento alle “Linee guida per le attività di Educazione Fisica, motoria e sportiva” emanate dal MIUR – Direzione generale per lo studente, ha istituito per l’a.s. 2013/2014 il Centro Sportivo Scolastico “A. Scriattoli”, aperto in orario pomeridiano per la scuola secondaria della sede centrale di Vetralla. Finalità - Promuovere la partecipazione degli alunni alla pratica delle attività sportive con la convinzione che impegnarsi in uno sport può dare un contributo importante alla formazione della persona e del cittadino. - Stimolare la massima partecipazione alle gare scolastiche d’Istituto come momento di esperienza sportiva, di conoscenza di se stessi, di collaborazione e socializzazione, di interiorizzazione dei valori dello sport. Villa comunale di Vetralla, 12 giugno 2013 – 1° Memorial dedicato al prof. Alcide Lozzi 51 PEDAGOGIA INCLUSIVA E BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (B.E.S.) INTRODUZIONE La Direttiva del 27/12/2012 e la C.M. 8/2013 hanno introdotto la nozione di “ Bisogno Educativo Speciale” (B.E.S.) come categoria generale comprensiva di eventuali condizioni richiedenti l’impiego calibrato, in modo permanente o temporaneo, dei cinque pilastri dell’inclusività: - individualizzazione, percorsi differenziati per obiettivi comuni; personalizzazione, percorsi e/o obiettivi differenziati; strumenti compensativi; misure dispensative; impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali. Se il linguaggio è espressione degli avvenimenti storici cui si riferisce, certamente alcuni cambiamenti segnano una diversa sensibilità verso un fenomeno. A partire dalla metà degli anni Novanta il termine “integrazione scolastica“ ha cominciato assumere un significato riduttivo, di perdita di autenticità e di libertà. Sotto l’influsso anglosassone, più recentemente si è venuto affermando il termine “inclusione”, che comporta un allargamento semantico che comprende almeno due piani. Il primo è interno alla scuola. Questa diventa inclusiva quando sa accogliere tutte le diversità e riformulare al tal fine le proprie scelte organizzative, progettuali, metodologiche didattiche e logistiche. Il secondo piano riguarda ciò che è esterno alla scuola e richiede collaborazioni e alleanze tra scuola, famiglia, servizi, istituzioni di vario tipo e associazionismo, in una fitta rete di solidarietà garantita da politiche strutturate e da normative coerenti. IL PANORAMA DEI BISOGNI Il panorama dei bisogni molto ampio, non si riferisce solo a cause specifiche, la loro natura non è stabile nel tempo poiché possono venire meno o essere superati. Si può trattare di diverse abilità, di svantaggio sociale e culturale, di disturbi specifici di apprendimento e/o di disturbi evolutivi specifici, di difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana. Facendo seguito alla nota prot. 1551 del 27 giugno 2013, la nota 2563 del 22/11/2013 intende fornire ulteriori indicazioni e chiarimenti sull’applicazione della Direttiva del 27/12/2012. La nota pone l'attenzione sulla distinzione tra ordinarie difficoltà di apprendimento, gravi difficoltà e disturbi di apprendimento. Quando le difficoltà non sono meglio specificate, soltanto qualora nell'ambito del Consiglio di Classe (nella scuole secondaria) o del team docenti (nella scuola primaria) si concordi di valutare l'efficacia di strumenti specifici questo potrà comportare l'adozione e quindi la compilazione di un Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.), con eventuali strumenti compensativi e/o misure dispensative. La nota ribadisce che non è compito della scuola certificare gli alunni, ma individuare quelli per i quali è opportuna e necessaria l'adozione di particolari strategie didattiche. La nota esplicita inoltre che anche in presenza di richieste dei genitori accompagnate da diagnosi (1) che però non danno diritto alla certificazione (2) di DISABILITA’ (L. 104/1992) o DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento, L. 170/2010), il Consiglio di Classe o team docenti è autonomo nel decidere se formulare o meno un P.D.P. La nota inoltre sottolinea come per gli alunni di cittadinanza non italiana solo in via eccezionale occorra procedere alla stesura di un P.D.I., viene consigliato quando si tratta di neo arrivati in Italia, ultratredicenni, provenienti da paesi di lingua non neolatina, ovvero quando siano chiamate in causa altre problematiche. (1) Giudizio clinico attestante la presenza di una patologia o di un disturbo (2) Documento con valore legale che attesta il diritto ad avvalersi di precise disposizioni di legge (104/1992 e 170/2010) 52 Il nostro Istituto ha provveduto ad attivare 2 figure di coordinamento: - un Referente d’Istituto per il Sostegno - una Funzione Strumentale Area 2 (Interventi e servizi per i docenti e B.E.S.) BISOGNI EDUCATIVI S P E C I A L I ( B. E. S. ) 1. Disabilità certificate (Legge 104/1992) - Minorati vista - Minorati udito - Psicofisici 2. Disturbi evolutivi specifici - D.S.A. (Disturbi Specifici dell’apprendimento, Legge 170/2010) N.A.S. (Disturbi Non Altrimenti Specificati) A.D.H.D. (Attention Deficit Hyperactivity Disorder), sindrome da deficit di attenzione e iperattività - D.O.P. (Disturbo Oppositivo Provocatorio), Disturbo della condotta in adolescenza - Borderline cognitivo - D.L. (Disturbo del Linguaggio) - Deficit delle abilità non verbali, Deficit della coordinazione motoria (Disprassia) 3. Svantaggio - Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale / relazionale IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ A conclusione di ogni anno scolastico il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione elabora una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (ALLEGATO 1 al P.O.F.) riferito a tutti gli alunni con B.E.S. procedendo ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno scolastico che si conclude. Il MIUR ha chiarito che lo scopo del Piano Annuale per l’Inclusività (P.A.I.) è fornire un elemento di riflessione nella predisposizione del P.O.F. , di cui il documento è parte integrante infatti “non deve essere inteso come un ulteriore adempimento burocratico, ma come strumento che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi”. IL PROTOCOLLO D’ACCOLGIENZA D’ISTITUTO Il nostro Istituto persegue la sua “politica dell’inclusione” impegnandosi a favorire il “il successo scolastico” di tutti gli alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione, anche attraverso un Protocollo di Accoglienza e Inclusione (ALLEGATO 2 al P.O.F.) che garantisce prassi condivise di carattere: Amministrative e burocratiche - acquisizione della documentazione necessaria e verifica della completezza del fascicolo personale 53 Comunicative e relazionali - prima conoscenza dell’alunno e sua accoglienza all’interno della scuola Educative – didattiche - individuare strategie e metodologie di intervento correlate alle esigenze educative speciali, nella prospettiva di una scuola sempre più inclusiva ed accogliente - garantire il diritto all’istruzione attraverso l'elaborazione a seconda dei casi del P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato) o del P.D.P. (Piano Didattico Personalizzato) - favorire il successo scolastico e monitorare l'efficacia degli interventi - ridurre i disagi formativi ed emozionali e prevenire blocchi nell’apprendimento - adottare forme di corretta formazione degli insegnanti Sociali - rapporti e collaborazione della scuola con la famiglia e il territorio In modo commisurato alle necessità individuali ed a livello di complessità verrà garantito l’utilizzo di strumenti compensativi, cioè tutti quegli strumenti che consentiranno di evitare l’insuccesso scolastico a causa delle difficoltà dovute al disturbo e l’applicazione di misure dispensative, ovvero quegli adattamenti delle prestazioni che permetteranno all’alunno una positiva partecipazione alla vita scolastica. SUPPORTO AGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità costituisce un punto di forza del nostro sistema educativo. La scuola italiana, infatti, vuole essere una comunità accogliente nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale. La piena inclusione degli alunni con disabilità è un obiettivo che la scuola dell’autonomia persegue attraverso una intensa e articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio. Nella nostra comunità scolastica sono presenti alunni diversamente abili. L’inserimento e la promozione del diritto allo studio di questi studenti è una realtà dove insegnanti specializzati e curriculari condividono la responsabilità dell’inclusione, predisponendo piani di attività e progetti specifici concordati con genitori e specialisti. Le iniziative di sostegno mirano prioritariamente a favorire l’autonomia della persona, a promuovere l’integrazione sociale e a rendere più fruibili gli apprendimenti anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie e l’adozione di una metodologia integrata a vari livelli, tra gli alunni diversamente abili e i compagni, tra docenti specializzati, docenti curriculari, specialisti della A.S.L. ed eventuali operatori esterni, come le assistenti comunali. Le Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità forniscono le indicazioni per l’applicazione della Legge da parte di tutte le figure interessate ai processi di insegnamento/apprendimento. Per gli alunni riconosciuti e certificati dalle competenti strutture sanitarie sono attivati percorsi individualizzati di insegnamento specifico, tesi a far acquisire loro il massimo sviluppo cognitivo possibile, attraverso il potenziamento delle competenze negli apprendimenti, nella comunicazione, nelle relazioni e 54 nella socializzazione. La scuola si adopera per favorire l’inserimento degli alunni diversamente abili in tutte le attività, con particolare riguardo per quelle laboratoriali ed extracurricolari. Coordina il lavoro dei docenti il Referente d’Istituto per il Sostegno. SUPPORTO AGLI ALUNNI D.S.A. (DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO) Nel nostro istituto sono presenti alunni con disturbi specifici di apprendimento. La promozione del diritto allo studio di questi studenti è garantita, come previsto dalle circolari ministeriali e dal decreto attuativo della Legge 170/2010, da tutti gli insegnati curriculari attraverso una programmazione specifica (P.D.P.) e l’adozione di misure dispensative e strategie compensative. Il decreto riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (D.S.A.) ed esplicita le indicazioni contenute nella Legge riguardo alle modalità di formazione dei docenti e dei dirigenti scolastici, alle misure educative e didattiche di supporto, nonché alle forme di verifica e di valutazione, per garantire il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con diagnosi di DSA, delle scuole di ogni ordine e grado del sistema nazionale di istruzione, a partire dalla Scuola dell’Infanzia sino alle Università. Fanno parte integrante del decreto le Linee Guida che forniscono ulteriori indicazioni per l’applicazione della Legge da parte di tutte le figure interessate ai processi di insegnamento/apprendimento. SUPPORTO AGLI ALUNNI STRANIERI La presenza di alunni stranieri è un dato ormai strutturale del nostro sistema scolastico. Dopo molti anni in cui in tutte le sedi del nostro istituto si registravano continui inserimenti di alunni stranieri sia all’inizio che durante l’anno scolastico, qualcosa sta lentamente cambiando. Diversi studenti sono figli di immigrati di seconda generazione e a volte parlano l’italiano con le sonore inflessioni locali, qualche alunno ha lasciato l’Italia per tornare nel paese con la famiglia nel paese d’origine. La percentuale di alunni non italofoni nelle nostre classi resta comunque alta, anche se quest’anno è scesa, di poco al di sotto della soglia del 15%. Le problematiche più frequenti che possono presentarsi sono: - in alcuni casi scarsa conoscenza della lingua italiana, raramente quasi nulla; - tempi di apprendimento dello spessore linguistico più lunghi, perché la lingua italiana non è usata in famiglia, di conseguenza il bambino acquista un bilinguismo imperfetto; - tempi d’apprendimento della lingua scritta più dilatati rispetto a quelli dei coetanei; - in alcuni casi, fenomeni d’indebolimento e di rifiuto dell’identità linguistico – culturale, dovuti alla difficoltà di mantenere vivo il rapporto con la cultura d’origine; - in alcuni casi, fenomeni di perdita di automotivazione dell’apprendimento, rifiuto delle attività, molteplici forme di disadattamento. Da anni collabora con diverse sedi del nostro istituto l’associazione di volontariato AUSER, che si avvale di insegnanti in pensione per i corsi di Italiano L2 tenuti in orario curriculare. 55 CITTADINANZA E COSTITUZIONE, EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ E PREVENZIONE DEL DISAGIO CITTADINANZA E COSTITUZIONE “Cittadinanza e Costituzione” è l’insegnamento introdotto nelle scuole di ogni ordine e grado con la legge n. 169 del 30.10.2008. Con il termine “Cittadinanza” si vuole indicare la capacità di sentirsi cittadini attivi, che esercitano diritti inviolabili e rispettano i doveri inderogabili della società di cui fanno parte. Lo studio della “Costituzione”, invece, permette non solo di conoscere il documento fondamentale della nostra democrazia ma anche di fornire una mappa di valori utile per esercitare la cittadinanza a tutti i livelli. L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione ha dunque l’obiettivo di insegnare alle giovani generazioni come esercitare la democrazia nei limiti e nel rispetto delle regole comuni. Le Nuove Indicazioni per il Curricolo considerano questo insegnamento quale collante tra tutte le discipline: in carico a tutti i docenti e a tutti gli insegnamenti. Va ampiamente valorizzato dalle scuole il ruolo delle competenze di cittadinanza ai fini dell’inclusione, dell’interculturalità, dei bisogni educativi speciali. I suoi contenuti sono trasversali a tutte le discipline e incrociano i temi della legalità e della coesione sociale, dell’appartenenza sociale ed europea nel quadro di una comunità internazionale, dei diritti umani, delle pari opportunità, del dialogo interculturale, della bioetica e della tutela del patrimonio artistico e culturale. Sono altresì significativi i temi che attengono alla sensibilità ambientale e allo sviluppo sostenibile, al fair play nello sport, alla sicurezza nelle varie dimensioni e stradale in particolare, alla solidarietà, al volontariato e alla cittadinanza attiva. Per tutte queste ragioni “Cittadinanza e Costituzione”, che non ha una valutazione autonoma, trova espressione nel complessivo voto delle singole discipline , di cui è parte integrante, e influisce come voto di consiglio sulla condotta. PREVENZIONE DEL BULLISMO E DELLE DIPENDENZE Rientrano nel percorso relativo alla “Cittadinanza e costituzione” anche gli interventi messi in atto dall’istituto per la prevenzione del bullismo e delle dipendenze, che intendono coinvolgere e stimolare la partecipazione degli alunni, degli insegnanti e dei genitori creando un contesto attento ai segnali del disagio, ma anche capace di promuovere risorse, capacità e competenze. Ne sono un esempio, oltre all’ordinaria attività curriculare, alcuni progetti specifici attivati nei plessi della scuola. 56 PROGRAMMA EUDAP – UNPLUGGED PER LA PREVENZIONE DELLE DIPENDENZE In alcune classi della scuola secondaria di primo grado è stato attivato il programma di prevenzione della dipendenza da fumo, alcool e droghe nato nel 2003 come programma sperimentale EU-DAP (European Drug Addiction Prevention) , destinato agli studenti tra i 12 e i 14 anni. Il nome della nuova versione sperimentata in Italia è “Unplugged”, gestito nella nostra regione dall’Agenzia di Sanità Pubblica in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio. Sul piano della prevenzione, la valutazione degli studi condotti negli scorsi anni ha dimostrato che, a tre mesi dalla fine del programma, gli alunni Unplugged avevano: - il 30% di meno di fumare sigarette (quotidianamente ) o di bere fino al punto di ubriacarsi; - il 23 % di meno di probabilità di fare uso di cannabis nell’ultimo mese; - sul piano generale è stato riconosciuto il contributo al miglioramento del clima all’interno della classe, con effetti benefici su altri comportamenti a rischio. EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ Le classi terze della scuola secondaria di Vetralla e di Cura partecipano da alcuni anni ad un progetto coordinato dalla dott.ssa Naldi Amastini, avvocato e magistrato onorario, finalizzato a sensibilizzare i ragazzi ai problemi inerenti la legalità nei rapporti tra coetanei ed in quelli con la società. Il corso si concluderà con la partecipazione degli alunni ad un processo penale minorile simulato, con l’intervento di avvocati e di magistrati del foro di Viterbo. 10 giugno 2013 – Partecipazione al processo simulato presso il Tribunale di Viterbo e consegna degli attestati del corso 57 SERVIZIO CENTRO D’ASCOLTO Il Servizio “Centro d’Ascolto” rientra nelle azioni di promozione dei rapporti tra le Amministrazioni Comunali del Distretto Socio-sanitario VT4, Assessorati alle Politiche Sociali e gli istituti di istruzione secondaria di 1° e 2° grado presenti nel Distretto VT4 per la comune finalità della prevenzione del disagio sociale secondo le competenze dei suddetti soggetti. Tale servizio, finanziato con i fondi del Piano di zona VII° annualità – L.328/2000, è nato dalla considerazione del ruolo sempre più determinante della scuola nel processo di costruzione dell’identità degli studenti, anche alla luce dei profondi mutamenti sociali e culturali che hanno assegnato alla scuola un’importante delega educativa, trasformandola da spazio di istruzione ad “agenzia formativa”. Il Centro d’Ascolto ha la finalità è di favorire la promozione della personalità dell’adolescente che rappresenta una fascia della popolazione particolarmente a rischio per l’insorgenza di condizioni di disagio psicologico, nonché il miglioramento della qualità delle relazioni interpersonali; si propone quindi come percorso efficace di Prevenzione Primaria del Disagio e Promozione del benessere psicologico in età Giovanile. Le attività del Centro d’Ascolto possono essere così sintetizzate. Incontri individuali con gli alunni. Si intende offrire agli studenti uno spazio di ascolto riservato ed individuale, all’interno del quale i ragazzi hanno l’opportunità di confrontarsi, di riflettere, di sfogarsi rispetto a varie tematiche con un operatore qualificato; possono accedere al servizio tutti gli alunni della scuola, con autorizzazione dei genitori se minori. Il servizio è completamente gratuito e ha luogo nei locali della scuola durante l’orario scolastico. L’accesso al servizio avviene su richiesta libera e spontanea dell’alunno stesso. Ogni alunno potrà accedere al servizio in forma riservata: né docenti né genitori pertanto saranno informati sulle loro richieste o sui contenuti del colloquio; solo nel caso in cui l’alunno richiedesse espressamente al professionista di informare o coinvolgere i genitori o/e i docenti sui contenuti del colloquio, questi saranno informati e/o convocati dal professionista del servizio. Il Centro di Ascolto è pensato per gli studenti , ma in senso ampio, il servizio si propone di fornire un punto di riferimento psicoeducativo per la scuola nel suo insieme ed è pertanto aperto anche a tutti gli adulti che sentano l’esigenza di confrontarsi sulle problematiche vissute a scuola nel rapporto con l’adolescente. Previo appuntamento, lo psicologo/pedagogista è quindi disponibile al confronto anche con insegnanti e genitori che siano in difficoltà nel rapporto con gli adolescenti presenti a scuola, al fine di considerare e sperimentare modalità di relazioni più funzionali al benessere dei giovani. Incontri con il gruppo classe. Potranno essere annualmente proposti su alcune classi campione, oppure su classi concordate con la scuola in base all’interesse e alla richiesta presentati dagli alunni e/o dai docenti. Essi saranno concordati con le singole scuole nel rispetto delle esigenze del calendario scolastico e verteranno su tematiche proposte dall’equipe in base alle emergenze attuali ed alle direttive del ministero della sanità oppure concordate con i docenti e/o con gli alunni in base alle loro richieste. 58 PROGETTO DI SENSIBILIZZAZIONE “AFFIDO FAMILIARE” Il servizio, promosso dall’assessorato alle politiche sociali del Comune di Vetralla, è rivolto alle classi quarte di alcuni plessi delle scuole primarie e si pone l’obiettivo della diffusione dell’istituto dell’affido familiare in tutti i comuni del distretto VT4. Nel corso degli anni sono stati raggiunti importanti traguardi che riguardano i bambini, i loro diritti e la valorizzazione della famiglia come risorsa sociale e affettiva all’interno della comunità. Referente del progetto è la dott.ssa Maria Grazia Fontana, sociologa e responsabile del servizio “Sportello Famiglia”. 59 ORIENTAMENTO, CONTINUITA’, SERVIZI AGLI STUDENTI La continuità educativa verticale, affermata negli orientamenti della scuola dell’infanzia, nei programmi della scuola primaria e in quelli della scuola secondaria di primo grado, investe l’intero sistema formativo di base. La continuità sottolinea il diritto di ogni bambino e di ogni ragazzo ad un percorso scolastico unitario, organico e completo, si pone l’obiettivo di attenuare le difficoltà che possono presentarsi nel passaggio tra i diversi ordini di scuola e di orientare verso la scelta degli studi superiori. Per fare questo richiede un percorso coerente, che valorizzi le competenze già acquisite dai bambini e dai ragazzi e riconosca la specificità e la pari dignità educativa di ogni scuola. Un progetto di continuità prevede quindi che siano avviate forme di comunicazione continua tra scuole, fra loro e con i servizi formativi del territorio e che siano progettate iniziative didattiche comuni tra i diversi ordini. Il nostro istituto, attraverso le Funzioni Strumentali Area 3 (“Servizi per gli studenti” e “Orientamento e continuità”), le altre figure di sistema, le apposite commissioni, la collaborazione di tutto il corpo docente e, in taluni casi, progetti specifici, mette in atto nel corso dell’intero anno scolastico strategie di sostegno alle attività di orientamento, continuità e servizi agli studenti, con il fine di ridurre i loro disagi e il rischio di insuccesso nel passaggio da un ordine di scuola all’altro. Le attività di continuità e orientamento si articolano, nel corso dell’anno scolastico, in vari momenti: - coordinamento e gestione delle attività di continuità scolastica: scuola infanzia - primaria - secondaria di primo grado; - guida all’approccio e alla conoscenza della futura realtà scolastica; - attività di accoglienza dei nuovi alunni all’inizio dell’anno; - attività di tutoraggio, al fine di prevenire fenomeni di dispersione ed insuccesso scolastico; - supporto all’orientamento degli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado per la scelta della scuola superiore. Al fine di ampliare e migliorare la gamma dei servizi offerti dall’istituto, sono previste attività di: - coordinamento rapporti scuola - famiglia - territorio; coordinamento attività viaggi d’istruzione e visite guidate; prevenzione del disagio; prevenzione del bullismo protocollo di accoglienza e inclusione (ALLEGATO 2 al P.O.F.) coordinamento sostegno al successo scolastico coordinamento promozione della salute e attività sportive 60 ACCORDI DI RETE Le istituzioni scolastiche, in base all’art. 7 del D.P.R. 275/99 e D.I. 44/01, possono promuovere Accordi di Rete con altre scuole o aderire ad essi per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali. L' Offerta Formativa viene in questo modo ulteriormente arricchita, offendo una utile chiave di lettura per cogliere il vero senso dell’Autonomia, che è ben lungi dall’essere sinonimo di autarchia. Proprio in questa ottica si muovono anche gli accordi di rete che il nostro istituto comprensivo ha stipulato. INNOVAZIONE E T.I.C. NELLA SCUOLA - “Rete di scuole per acquisto L.I.M. ”, istituto capofila Circolo Didattico “Minervini” di Rieti FORMAZIONE DOCENTI E SERVIZI AGLI STUDENTI - “ Didattica dell’emotività per la gestione degli alunni “scuola capofila Istituto Comprensivo “M. Virgili” di Ronciglione - “ Differenze individuali, didattiche plurali ”, scuola capofila Istituto Comprensivo “p.zza Marconi” di Vetralla. Corso di formazione sulla gestione degli alunni con D.S.A. - “ Programmazione alunni diversamente abili – I.C.F. “ , scuola capofila Istituto Comprensivo di Capranica - “ Azioni di vita “ , un modello di comunità di caring nella lotta alla dispersione, ITT “Leonardo da Vinci” FORMAZIONE DOCENTI E PERSONALE A.T.A. PER LA SICUREZZA - “ Corso per la sicurezza sul lavoro nella scuola”, piattaforma e-learning www.euservice.it CONSULENZA PER DOCENTI, GENITORI E OPERATORI PER IL SUPPORTO AGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI - Centro Territoriale Nuove Tecnologie per la Disabilità “Alceo Selvi” presso Ambito Territoriale per la provincia di VT - Ufficio XIV (Provveditorato agli studi). Gli operatori del centro, proff. Longo e Zappi, ricevono il lunedì dalle ore 9.00 alle 11.00 e il martedì dalle ore 15.00 alle 17.00 61 ATTIVITA’ DI PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE L'istituto, nella sua attività di ampliamento dell’offerta formativa, organizza ed attua attività extracurricolari cercando di offrire agli alunni, nonostante i minori fondi stanziati dal Ministero, un'ampia scelta di attività, presentate sotto forma di progetti, che possono essere svolte in orario scolastico o più spesso extrascolastico allo scopo di integrare i contenuti disciplinari che si acquisiscono quotidianamente durante l'anno. La scelta delle attività da attivare avviene sulla base delle proposte della scuola, valorizzando al meglio le risorse professionali e tenendo conto, dove possibile, delle preferenze manifestate dagli alunni e dalle loro famiglie. Questi progetti rappresentano un significativo momento di crescita e di approfondimento grazie anche alla consulenza di esperti del settore, che in alcuni casi affiancano i docenti nelle attività. La partecipazione a tali iniziative è facoltativa. Le competenze certificate dai docenti integrano quelle raggiunte durante l'anno. I progetti variano annualmente sulla base dell'analisi dei bisogni e sono soggetti all'approvazione degli organi collegiali. Per i dettagli si rimanda al documento integrativo con la presentazione della sintesi di tutte le proposte di progetto approvate dal Collegio dei Docenti. Seguono le immagini di alcuni progetti attivati negli scorsi anni scolastici … 62 CRITERI E PRIORITA’ PER LA SCELTA DEI PROGETTI CRITERI E PRIORITA’ PER LA SCELTA DEI PROGETTI INTERNI (PRESENTATI DAL PERSONALE DELLA SCUOLA) 1 La ripartizione delle risorse da F.I.S. da destinarsi ai progetti, pur non in maniera rigida, tiene conto delle consistenze organiche del personale sui plessi 2 I progetti non devono essere presentati da membri della commissione che li approva 3 I progetti devono essere coerenti con il POF e avere il massimo numero di fruitori possibili, devono poi essere misurabili e verificabili. 4 Sono privilegiati i progetti per il recupero del disagio (integrazione alunni diversamente abili, alfabetizzazione alunni stranieri, recupero) o per il potenziamento delle eccellenze 5 Sono privilegiati i progetti che si autofinanziano o che prevedano sovvenzioni da enti esterni. CRITERI E PRIORITA’ PER LA SCELTA DEI PROGETTI ESTERNI (PRESENTATI DA ENTI E/O ESTERTI ESTERNI ALL’ISTITUZIONE SCOLASTICA) 1 Devono essere giudicati didatticamente validi da parte dei Docenti e coerenti rispetto alla loro attività e / o rispetto al P.O.F. 2 Non devono avere costi a carico delle famiglie degli alunni, a meno che non siano le famiglie stesse a proporli avendone consideratogli eventuali costi accessori. 3 Devono risultare migliorativi delle risorse finanziarie alla scuola. 63 PROMOZIONE DI VISITE DIDATTICHE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Attività particolarmente significative sono i viaggi d'istruzione e le visite didattiche, intese come esperienze didattiche, creative e socializzanti, in un ambienti diversi da quello scolastico e quindi tali da permettere all’alunno di ampliare i propri orizzonti culturali e mettere in luce aspetti della propria personalità, che a volte durante la normale attività didattica non riescono ad emergere. Queste attività rappresentano, infatti, nell'articolato progetto dell'offerta formativa della scuola, una opportunità fondamentale per la promozione dello sviluppo relazionale e formativo di ciascun alunno e per l'attuazione dei un reale processo di integrazione scolastica di tutti gli studenti, specie di quelli diversamente abili e quelli stranieri, nel pieno esercizio del diritto allo studio (cfr. il Regolamento visite guidate e viaggi d’istruzione allegato al Regolamento d’Istituto). Seguono le immagini di alcune visite didattiche realizzate negli scorsi anni scolastici … Abbazia di Montecassino (FR) Perugia Firenze Oasi di Ninfa (LT) 64 SICUREZZA A SCUOLA Dal 16 maggio 2010 è pienamente in vigore, anche per le istituzioni scolastiche, il D. Lgs. 81/08, con le correzioni apportate dal D. Lgs. 106/09. Il nostro istituto nel rispetto della legge educa alunni, insegnanti e lavoratori alla Sicurezza, in ogni suo aspetto. L’educazione alla Sicurezza si pone come una vera e propria azione finalizzata a una scuola sicura e alla formazione di cittadini in grado di reagire in modo corretto al pericolo. Collabora con la nostra scuola, come con molti alti istituti della provincia di Roma e Viterbo, la Euservice, specializzata nel fornire servizi di consulenza sui sistemi di gestione della sicurezza nelle pubbliche amministrazioni. Un professionista qualificato della Euservice svolge la funzione di RSPP (Responsabile dei Servizi di Prevenzione e Protezione), coordinando le attività e redigendo il DVR (Documento di Valutazione dei Rischi), il Piano di Emergenza e tutta la Modulistica. In ogni edificio è presente un insegnante ASPP (Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione) e sono in servizio dei collaboratori scolastici Addetti Antincendio e Addetti Primo Soccorso. E’ poi presente un RLS d’istituto (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza). Il personale è stato formato secondo i corsi previsti dalla normativa vigente ed è sufficientemente esperto. Ogni anno si procede a: - valutazione dei rischi; programmazione della prevenzione; riduzione dei rischi alla fonte; eliminazione dei rischi in relazione alle conoscenze acquisite; organizzazione delle misure di emergenza primo soccorso, antincendio; attuazione delle misure igienico - sanitarie; 2 prove di evacuazione per ogni edificio. I corsi obbligatori di sicurezza sul lavoro per tutti i dipendenti, dall’anno scolastico 2012/13, non avvengono più in presenza ma in modalità e-learning sulla piattaforma www.euservice.it . 65 SCUOLA DELL’INFANZIA – PLESSO DI BLERA Indirizzo sede: Viale Etruria s.n.c. – 01010 Blera (VT) Telefono e fax: 0761 / 479041 Referente di Plesso: ins. Laura Ricci Insegnanti in servizio: 8 (di cui 1 completa il proprio orario di servizio in altri plessi del nostro istituto e 1 in altra istituzione scolastica) Collaboratori scolastici in servizio: 2 Assistenti comunali: 2 Totale alunni: 75, di cui Alunni stranieri: 15 (10 Romania, 2 Marocco, 1 Russia, 1 Colombia, 1 Brasile). Alunni cultura mista: 3 Sezioni / classi scuola 3: sez. A eterogenea (26 alunni) , sez. B eterogenea (25 alunni), sez. C omogenea (24 alunni) Orario settimanale INFANZIA Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato ENTRATA 8.00 – 9.00 8.00 – 9.00 8.00 – 9.00 8.00 – 9.00 8.00 – 9.00 USCITA Mensa 12.00 12.00 12.00 12.00 12.00 15.45 15.45 15.45 15.45 15.45 – 16.00 – 16.00 – 16.00 – 16.00 – 16.00 Strutture della sede Un edificio piano terra Spazi interni: ingresso, salone polifunzionale, 3 aule, stanza personale ausiliario, deposito, sala refezione, cucina, bagno bambini, bagno insegnanti Spazi esterni: giardino con giochi Attrezzature Oltre a quelle tradizionali, 1 fotocopiatrice, telefono e fax, 1 televisore, 1 videoproiettore, 4 impianti stereofonici, un mixer, un televisore, un lettore dvd, 1 plastificatrice Progettazione curricolare Si rimanda: a) alle programmazioni individuali degli insegnanti; b) alle sezioni “L’organizzazione del curricolo” e “Attività d’istituto per il supporto all’azione didattica” del presente documento. Da anni il plesso si distingue per una particolare attenzione rivolta all’accoglienza dei bambini di 3 anni. Obiettivo principale è quello di garantire un graduale inserimento affinché ogni bambino possa vivere serenamente e positivamente l’esperienza della “separazione”. Nel primo mese di frequenza, quando il clima è ancora mite, è prevista la fruizione degli spazi all’aperto, favorendo situazioni di gioco (giochi imitativi, drammatizzazioni, giochi simbolici, di attenzione e di costruzione collettiva). L’organizzazione dell’accoglienza tende a diminuire il tempo di permanenza a scuola con un orario antimeridiano ridotto e prevede la riduzione del gruppo classe, passando gradualmente dall’accoglienza per piccoli gruppi all’accoglienza al grande gruppo. Si prevede inoltre la collaborazione dei genitori, laddove l’inserimento dei bambini presenti difficoltà. 66 La progettazione curricolare è organizzata per campi di esperienza, all’interno dei quali vengono individualizzati degli obiettivi generali, specifici e formativi di apprendimento con le relative competenze attese. La programmazione rimanda alle finalità della scuola dell’infanzia, che sono quelle di - consolidare l’identità ovvero imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica ed irripetibile; - sviluppare l’autonomia , perciò acquisire fiducia nelle proprie capacità comunicative espressive e logiche; - vivere le prime esperienze di cittadinanza nella relazione con l’altro attraverso regole condivise; - acquisire competenze nei diversi campi di esperienza attraverso l’esplorazione, la ricerca, l’osservazione, l’ascolto. Queste finalità sono perseguite attraverso la predisposizione di un ambiente di vita, di relazione e di apprendimento dove spazi, tempi, vengono organizzati al fine di creare un ambiente accogliente, rassicurante , disteso ma anche stimolante. L’osservazione del bambino nei diversi contesti relazionali è uno strumento fondamentale nella progettazione per conoscerlo e accompagnarlo in tutte le sue dimensioni di sviluppo attraverso un atteggiamento di ascolto e di rassicurazione. La valutazione perciò risponde ad una funzione di carattere formativo che riconosce accompagna e descrive i processi di crescita evitando di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini . Grande attenzione è rivolta dalle insegnanti del plesso all’integrazione e all’apertura al territorio, attraverso collaborazioni con associazioni ed enti locali. Ampliamento dell’offerta formativa Le attività di rinforzo per bambini che presentano difficoltà vengono stabilite in sede di programmazione di sezione ed effettuate durante le ore di compresenza. Per una più ampia documentazione si rimanda a) alle sezioni relative ai progetti d’istituto del presente documento e b) al documento integrativo ALLEGATO 3 al P.O.F. contenente la presentazione dei progetti con finanziamento da Fondo d’Istituto (F.I.S.) approvati dal Collegio dei Docenti. Rapporti col territorio Rapporti di collaborazione con l’amministrazione comunale, la Pro-Loco e le associazioni di volontariato di Blera. Negli scorsi anni il Comune ha finanziato alcuni progetti e mette a disposizione la Biblioteca, mentre la Pro-loco, l’Associazione Amici del Cavallo Maremmano, la Banda Musicale, la Nuova Compagnia Teatrale e il circolo culturale Etruscatto in diverse occasioni hanno avuto modo di offrire la loro collaborazione. Proficua anche la collaborazione con il vicino Parco Naturale Regionale di Barbarano Romano. 67 SCUOLA DELL’INFANZIA – PLESSO DI VILLA SAN GIOVANNI IN T. Indirizzo: Piazzale Mons. S. Medichini s.n.c. – 01010 Villa San Giovanni in Tuscia (VT) Telefono: 0761 / 476078 – fax 0761 / 476414 (in comune con la scuola primaria) Referente unico di Plesso: ins. Maria Assunta Chichi Insegnanti in servizio: 4 infanzia (di cui 1 completa il proprio orario di servizio presso un’altra sede dell’I.C. Scriattoli) Collaboratori scolastici in servizio: 2 Assistenti comunali: 1 Totale alunni: 26, di cui Alunni stranieri: 8 (3 Algeria, 3 Romania, 1 Moldavia, 1 Nigeria) Alunni cultura mista: 4 Sezioni / classi scuola: 1 eterogenea Orario settimanale ENTRATA Mensa USCITA Lunedì 8.00 – 9.00 12.00 – 13.00 16.00 Martedì 8.00 – 9.00 12.00 – 13.00 16.00 Mercoledì 8.00 – 9.00 12.00 – 13.00 16.00 Giovedì 8.00 – 9.00 12.00 – 13.00 16.00 Venerdì 8.00 – 9.00 12.00 – 13.00 16.00 Sabato Strutture della attuale sede Edificio “Fr. Claudio di Gregorio” Spazi interni: 2 aule, sala ,mensa, cucina – dispensa Spazi esterni: giardino con giochi (2 altalene, 1 castello, 1 casetta, 1 dondolo) Attrezzature Oltre a quelle tradizionali, fotocopiatrice (presso scuola primaria), 1 tv color 28”, 1 lettore dvd, 1 lettore vhs, 1 fotocamera digitale, 1 computer con stampante, 1 lettore cd e cassette 68 Progettazione curricolare Si rimanda: a) alle programmazioni individuali degli insegnanti; b) alle sezioni “L’organizzazione del curricolo” e “Attività d’istituto per il supporto all’azione didattica” del presente documento. La monosezione presenta un numero considerevole di alunni stranieri e di cultura mista. Questo la rende assai particolare rispetto agli altri plessi dell’istituto, che in generale registra una percentuale di stranieri del 15 %. Il plesso si distingue per l’attenzione rivolta, all’interno della classe eterogenea, ad attività per piccoli gruppi omogenei per età e interessi, al fine di favorire la piena attuazione delle singole potenzialità. Per i bambini anticipatari sono previste attività strutturate compatibili con l’età anagrafica, inoltre sono previsti interventi specifici per far fronte a quegli alunni della monosezione che presentano particolari situazioni di disagio. La progettazione curricolare, nel rispetto delle Nuove Indicazioni Nazionali, persegue i traguardi di sviluppo previsti nei singoli campi di esperienza attraverso un’azione mirata di sviluppo della sensorialità, affinché le conoscenze della realtà esperite quotidianamente consentano al bambino una consapevolezza fisica e cognitiva strettamente radicata alla sua esistenza e alle sue capacità rielaborative. Viene valorizzata la collaborazione con le famiglie e con la comunità locale. Ampliamento dell’offerta formativa Su richiesta delle famiglie rappresentazioni di compagnie di drammatizzazione e attività musicali. Per una più ampia documentazione si rimanda a) alle sezioni relative ai progetti d’istituto del presente documento e b) al documento integrativo ALLEGATO 3 al P.O.F. contenente la presentazione dei progetti con finanziamento da Fondo d’Istituto (F.I.S.) approvati dal Collegio dei Docenti. Rapporti col territorio Negli anni passati sono state attuate collaborazioni con il Comune di Villa S. Giovanni in Tuscia, con l’Associazione Juppiter di Capranica, per l’integrazione dei bambini stranieri grazie a un finanziamento della Provincia di Viterbo, e con il Comune di Vetralla, per un progetto di sensibilizzazione all’ affido familiare. Proficui i rapporti col servizio A.S.L. per le problematiche relative alle diverse abilità. Soddisfacente la collaborazione delle famiglie, soprattutto in concomitanza con la realizzazione di eventi particolari. 69 SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA – PLESSO DI BARBARANO ROMANO Indirizzo: Viale IV Novembre – 01010 Barbarano Romano (VT) Telefono e fax: 0761 / 414004 Referente unico di Plesso: ins. Maria Grazia Menegaldo Insegnanti in servizio: 3 infanzia (religione completa in altre scuole) 4 primaria (1 completa a Blera; religione completa altre scuole ) Collaboratori scolastici in servizio: 2 in entrambi gli ordini di scuola Assistenti comunali: 0 Totale alunni infanzia: 18 Totale alunni primaria: 33 Alunni stranieri infanzia: 1 (Polonia) Alunni stranieri primaria: 4 (2 Albania, 1 Romania, 1 Polonia,) Sezioni / classi scuola dell’infanzia: 1 eterogenea Sezioni scuola primaria: 1 Classi scuola primaria: 2 ( pluriclasse 1^ - 2^ - 4^ , pluriclasse 3^ - 5^) Orario settimanale INFANZIA Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato ENTRATA 8.00 – 9.00 8.00 – 9.00 8.00 – 9.00 8.00 – 9.00 8.00 – 9.00 Mensa 12.30 – 13.30 13.15 – 14 .15 12.30 – 13.30 12.30 – 13.30 12.30 – 13.30 USCITA 15.45 - 16.00 15.45 - 16.00 15.45 - 16.00 15.45 - 16.00 15.45 - 16.00 70 PRIMARIA Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato ENTRATA 8.15 8.15 8.15 8.15 8.15 Mensa 13.15 – 14.15 USCITA 13.15 16.15 13.15 13.15 12.15 Strutture della sede Edificio di 2 piani: 1(aule) + 1 (mensa) Spazi interni: 6 aule + salone polifunzionale + 1 laboratorio informatico Mensa (con appalto a ditta esterna) Spazi esterni: giardino con giochi (scivolo) Attrezzature a disposizione delle 2 scuole Oltre a quelle tradizionali, come ad esempio lavagne, libri, carte geografiche, vocabolari, atlanti e mappamondi, si segnalano: 4 computer, 3 stampanti, 2 scanner, 2 fotocopiatrici, 1 fax, 2 televisori, 1 videoregistratore, 1 giradischi con piatto 33giri, 2 lettori dvd, 1 lettore cd/audiocassette, 2 lavagne luminose, Progettazione curricolare Si rimanda: a) alle programmazioni individuali degli insegnanti; b) alle sezioni “L’organizzazione del curricolo” e “Attività d’istituto per il supporto all’azione didattica” del presente documento. Primaria Si sottolinea che da anni il plesso della primaria, viste le sue peculiarità e la costante presenza di pluriclassi, si distingue per la flessibilità dell’attività didattica. La progettazione delle attività viene redatta collegialmente da tutte le docenti in servizio nel plesso perché tra di esse vi è intercambiabilità ed interdipendenza; sono previsti momenti di didattica per gruppi di livello e per gruppi pari età, oltre alla normale didattica applicata a contesto di pluriclasse. Ampliamento dell’offerta formativa Infanzia Per una più ampia documentazione si rimanda a) alle sezioni relative ai progetti d’istituto del presente documento e b) al documento integrativo ALLEGATO 3 al P.O.F. contenente la presentazione dei progetti con finanziamento da Fondo d’Istituto (F.I.S.) approvati dal Collegio dei Docenti. Primaria Per una più ampia documentazione si rimanda a) alle sezioni relative ai progetti d’istituto del presente documento e b) al documento integrativo ALLEGATO 3 al P.O.F. contenente la presentazione dei progetti con finanziamento da Fondo d’Istituto (F.I.S.) approvati dal Collegio dei Docenti. 71 Rapporti col territorio Ottimi i rapporti con il Comune di Barbarano Romano. L’ente è molto presente ed attento, per quello che le risorse di un piccolo paese possono consentire, ai bisogni tanto della scuola dell’infanzia che di quella primaria. Proficua anche la collaborazione con il Parco Naturale Regionale “Marturanum” e la biblioteca privata di Barbarano Romano. 72 SCUOLA PRIMARIA – PLESSO DI BLERA Indirizzo: Viale Etruria – 01010 Blera (VT) Telefono e fax: 0761 / 479008 Referente di Plesso: ins. Simona Zeppa Insegnanti in servizio: 14 (di cui 2 completano il proprio orario in altri plessi dell’istituto) Collaboratori scolastici in servizio: 2 Totale alunni: 151 Alunni stranieri: 15 (9 Romania, 2 Marocco, 2 Nigeria, 1 Brasile, 1 Bielorussia) Sezioni: 2 Totale classi: 9 Orario settimanale Dal lunedì al sabato ENTRATA USCITA 8.00 13.24 Strutture della sede Piani dell’edificio: 2 con ascensore Spazi interni: 10 aule + 5 laboratori (informatico, lingua inglese, arte e immagine, scientifico, sala video) Palestra in sede Spazi esterni: cortile Attrezzature Oltre a quelle tradizionali, come ad esempio lavagne, libri, carte geografiche, vocabolari, atlanti e mappamondi, si segnalano: computer, 1 stampante, 1 scanner, 1 fotocopiatrice, 1 fax, 1 televisore, 1 lettore dvd, 1 lettore cd/audiocassette Progettazione curricolare Si rimanda: a) alle programmazioni individuali degli insegnanti; b) alle sezioni “L’organizzazione del curricolo” e “Attività d’istituto per il supporto all’azione didattica” del presente documento. 73 Ampliamento dell’offerta formativa - Da ottobre a dicembre, progetto “Più sport a scuola”, in collaborazione con l’A.S.D. “Fogliano 2000” di Cura di Vetralla, con scuola mini-rugby, tennis e calcetto - da gennaio a maggio progetto di scienze motorie del C.O.N.I. Per una più ampia documentazione si rimanda a) alle sezioni relative ai progetti d’istituto del presente documento e b) al documento integrativo ALLEGATO 3 al P.O.F. contenente la presentazione dei progetti con finanziamento da Fondo d’Istituto (F.I.S.) approvati dal Collegio dei Docenti. Rapporti col territorio Collaborativi i rapporti con l’Amministrazione Comunale, la Pro-Loco, l’Università Agraria di Blera, la Biblioteca Comunale e l’Associazione Amici del Cavallo Maremmano. 74 SCUOLA PRIMARIA – PLESSO DI VILLA SAN GIOVANNI IN TUSCIA Indirizzo della sede ufficiale: Via Dante Alighieri – 01010 Villa San Giovanni in Tuscia (VT) Telefono e fax: 0761 / 476414 Referente di Plesso: ins. Anna Bassetti Insegnanti in servizio: 7 Collaboratori scolastici in servizio: 1 Assistenti comunali: 0 Totale alunni: 48, di cui Alunni stranieri: 18 (10 Romania, 3 Marocco, 2 Algeria, 2 Nigeria, 1 Equador ) Sezioni: 1 Totale classi: 3 ( di cui due pluriclassi 1^- 2^ e 4^ - 5^) Orario settimanale Dal lunedì al venerdì ENTRATA USCITA 8.00 13.24 Strutture della sede Edificio: la scuola primaria è rientrata nella sede ufficiale da gennaio 2011, ma i lavori di ristrutturazione non sono ancora completati, per questo un’ala dell’edificio è ancora chiusa. Spazi interni: 3 aule. Essendosi ridotto negli anni il numero delle classi da 4 a 3, un locale può essere adibito ad aula multifunzionale permettendo il lavoro, quando possibile, per gruppi-classe distinti. Spazi esterni: giardino con recinzione Utilizzo della Palestra Comunale, sita accanto all’edificio. 75 Attrezzature Oltre a quelle tradizionali, come ad esempio lavagne, libri, carte geografiche, vocabolari, atlanti e mappamondi, si segnalano: 1 fotocopiatrice, 1 computer, 1 stampante, 1 fax, 1 televisore, 1 lettore dvd, 3 lettori cd/audiocassette Progettazione curricolare Si rimanda: a) alle programmazioni individuali degli insegnanti; b) alle sezioni “L’organizzazione del curricolo” e “Attività d’istituto per il supporto all’azione didattica” del presente documento. Si prevede la possibilità di lavorare a classi aperte per attività in gruppi di interesse, di compito o di livello finalizzate ad un utilizzo ottimale delle competenze delle insegnanti e a favorire l’integrazione scolastica degli alunni stranieri (40%), degli alunni diversamente abili o con disturbi di apprendimento. In particolare, tali attività avranno come scopo la realizzazione di una recita natalizia e degli oggetti per l’allestimento di una mostra-mercato. Le insegnanti prevedono, anche in base alla disponibilità dello scuolabus comunale, varie uscite didattiche e visite guidate; ritengono infatti queste esperienze particolarmente socializzanti e culturalmente motivanti poiché vissute in contesti diversi dall’ambiente-scuola. Ampliamento dell’offerta formativa Come ormai da vari anni, viene proposto alla classe 4^ dai servizi sociali del territorio il “Progetto Affido”. Per tutte le classi del plesso verranno attivati 2 progetti di educazione alla salute: - Programma europeo “Frutta nelle scuole”, introdotto dal regolamento (CE) n.1234 del Consiglio del 22 ottobre 2007 e dal regolamento (CE) n. 288 della Commissione del 7 aprile 2009, finalizzato ad aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini e ad attuare iniziative che supportino più corrette abitudini alimentari e una nutrizione maggiormente equilibrata, nella fase in cui si formano le loro abitudini alimentari. - Progetto “Più sport a scuola”, in collaborazione con l’A.S.D. “Fogliano 2000” di Cura di Vetralla Per una più ampia documentazione si rimanda a) alle sezioni relative ai progetti d’istituto del presente documento e b) al documento integrativo ALLEGATO 3 al P.O.F. contenente la presentazione dei progetti con finanziamento da Fondo d’Istituto (F.I.S.) approvati dal Collegio dei Docenti. Rapporti col territorio Negli anni scorsi sono stati allacciati rapporti di collaborazione con l’Amministrazione Comunale, importanti anche per la disponibilità dello scuolabus per le uscite sul territorio. Sono stati attuati progetti di ampliamento dell’offerta formativa in collaborazione con la Pro-loco del paese e soprattutto con la Cooperativa Sociale “L’Universale 2000” di Vetralla. Proficuo rapporto di collaborazione con la ludoteca anche per attività teatrali e, da quest’anno, con l’A.S.D. “Fogliano 2000” per la pratica sportiva. 76 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO – SEDE CENTRALE DI VETRALLA Indirizzo della sede centrale: via Cassia Sutrina n° 2 – 01019 Vetralla (VT) Telefono: 0761 / 477015 Fax 0761 / 461610 Dopo tre anni di convivenza con la succursale di Cura, che era stata trasferita temporaneamente nel 2010 presso gli edifici della sede centrale per la ristrutturazione del proprio edificio, dall’anno scolastico 2013/14 il plesso torna ad ospitare soltanto gli alunni di Vetralla e delle frazioni di Tre Croci e Cinelli. Docente con delega funzione vicaria e referente di plesso: prof.ssa Anna Pelosi Docente secondo collaboratore: prof.ssa Angela Catalano Numero totale insegnanti in servizio: 22 + 6 di strumento nella sezione musicale (di cui 10 completano il proprio orario presso la succursale di Cura, 5 + 3 di strumento completano il loro orario presso altra istituzione scolastica, 1 docente con contratto part-time) Collaboratori scolastici in servizio: 4 Assistenti comunali: 2 Sezioni: 3 Totale classi: 8 Totale alunni: 181 Alunni stranieri: 24 (11 Romania, 3 Spagna, 2 Armenia, 2 Bielorussia, 2 Macedonia, 1 Albania, 1 Cina, 1 Tunisia, 1 Ucraina) Orario settimanale Dal lunedì al venerdì ENTRATA USCITA 8.00 14.00 77 Ore supplementari indirizzo musicale (2 ore per allievo) DAL MARTEDI’ AL VENERDI’ dalle ore 15.00 alle ore 19.00 SABATO dalle ore 8.30 alle ore 13.00 Indicare le strutture della sede attuale: Edificio/i Spazi interni Spazi esterni EDIFICIO A EDIFICIO B1 EDIFICIO B2 EDIFICIO B3 EDIFICIO A: 2 aule – 3 bagni – 1 sala professori – 2 aule musica – 1 presidenza – 3 segreterie EDIFICIO B1: 3 aule – 1 bagno EDIFICIO B2: atrio – 4 aule – 1 bagno EDIFICIO B3: palestra – spogliatoi – 3 bagni – laboratorio di informatica – 1 aula LIM – 3 aule per l’inclusione 2 cortili accesso alla Villa Comunale “Pietro Canonica” Attrezzature Oltre a quelle tradizionali, come ad esempio lavagne, libri, carte geografiche, vocabolari, atlanti e mappamondi, si segnalano: Laboratorio di informatica con computer e stampanti, rete Wi-Fi, LIM, 2 fotocopiatrici, fax , 2 televisori, 1 lettore cd/audiocassette, 1 lettore dvd, 1 videoproiettore, 1 pianoforte, 1 clarinetto, 1 chitarra, 1 violoncello. Progettazione curricolare Si rimanda: a) alle programmazioni individuali degli insegnanti; b) alle sezioni “L’organizzazione del curricolo” e “Attività d’istituto per il supporto all’azione didattica” del presente documento. Ampliamento dell’offerta formativa - Corsi di Italiano L2 e Recupero lingua italiana dei docenti in pensione volontari dell’AUSER coordinati dalla prof.ssa Paola Ovidi - Progetto “Attività natatoria”, classi 1e (I quadrimestre) - classi 2e (II quadrimestre) - Lettore madrelingua inglese, prof. Peter Mc Donald - Programma EUDAP – UNPLUGGED, lotta alle dipendenze - Corso di “Educazione alla legalità” proposto dall’avv. Naldi Amastini (classi 3e) - Centro d’Ascolto per la prevenzione primaria del disagio e la promozione del benessere psicologico in età giovanile – in collaborazione con i Servizi Sociali del Comune di Vetralla - Attività di orientamento (classi 3e) - Gruppo sportivo Per una più ampia documentazione si rimanda a) alle sezioni relative ai progetti d’istituto del presente documento e b) al documento integrativo ALLEGATO 3 al P.O.F. contenente la presentazione dei progetti con finanziamento da Fondo d’Istituto (F.I.S.) approvati dal Collegio dei Docenti. Rapporti col territorio Negli anni passati sono state avviate alcune collaborazioni con il comune di Vetralla e la Provincia di Viterbo, destinate a continuare e ad intensificarsi. Attivo il rapporto con molte realtà e associazioni del 78 territorio come la cooperativa sociale “L’Universale 2000” di Vetralla, la Pro-Loco, la compagnia teatrale “I Dilettanti”, la banda musicale “Ottavio Pistella”, l’Associazione Arma Aeronautica sez. di Vetralla, l’Arma dei Carabinieri e la Polizia Locale. Contatti con Museo della Città e del Territorio, con alcune testate giornalistiche (Corriere di Viterbo, Tuscia web), rapporti con agenzie di viaggi del territorio e con la COOP di Vetralla. 79 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO – SUCCURSALE DI CURA Indirizzo: Piazza Santa Maria del Soccorso – 01019 Cura di Vetralla (VT) Telefono: 0761 / 481700 Dopo tre lunghi anni di chiusura per lavori con conseguente trasferimento presso gli edifici della sede centrale di Vetralla, il 9 settembre 2013 è tornata a suonare la campanella nella scuola secondaria di 1° grado di Cura. Gli interventi di ristrutturazione totale ed adeguamento alle norme di sicurezza, antincendio e antisismiche hanno riconsegnato all’istituto un plesso non soltanto sicuro, ma anche con ambienti funzionali ed esteticamente piacevoli. Numero totale insegnanti in servizio: 25 (di cui 2 docenti part-time e 14 docenti che completano il loro orario di servizio presso la sede centrale di Vetralla o presso altra istituzione scolastica) Collaboratori scolastici in servizio: 3 (di cui 1 completa in altra sede) Assistenti comunali: 1 Sezioni: 3 Totale classi: 8 Totale alunni: 189 Alunni stranieri: 23 (16 Romania, 2 Moldavia, 2 Macedonia, 2 Polonia, 1 Turchia) Orario settimanale Dal lunedì al venerdì ENTRATA USCITA 8.00 14.00 Ore supplementari indirizzo musicale presso la sede centrale di Vetralla (2 ore per allievo) DAL MARTEDI’ AL VENERD’I dalle ore 15.00 alle ore 19.00 SABATO dalle ore 8.30 alle ore 13.00 80 Strutture della sede Edifici: 1 Piani dell’edificio: 3 con ascensore e scala esterna antincendio Spazi interni Piano terra: 2 aule per ricevimento genitori, aula informatica, ripostiglio Primo piano: 8 aule, aula attività inclusive, sala professori, sala servizi vari, servizi igienici (4 alunni, 4 alunne, 1 docenti, 1 diversamente abili), ripostiglio Secondo piano, locali in allestimento: aula teoria motoria, aula attività alternative, aula scienze, aula arte e immagine, aula musica, archivio, servizi igienici (1 alunni, 1 alunne, 1 docenti), 2 ripostigli Spazi esterni: cortile anteriore, cortile posteriore, campo da basket esterno Attrezzature Oltre a quelle tradizionali, come ad esempio lavagne, libri, carte geografiche, vocabolari, atlanti, si segnalano: alcuni computer con stampante, rete Wi-Fi, fotocopiatrice, 2 lettori dvd, 1 videoproiettore, 1 LIM Progettazione curricolare Si rimanda: a) alle programmazioni individuali degli insegnanti; b) alle sezioni “L’organizzazione del curricolo” e “Attività d’istituto per il supporto all’azione didattica” del presente documento. Ampliamento dell’offerta formativa - Corsi di Italiano L2 e Recupero lingua italiana dei docenti in pensione volontari dell’AUSER coordinati dalla prof.ssa Paola Ovidi - Progetto “Attività natatoria”, classi 1e (I quadrimestre) - classi 2e (II quadrimestre) - Programma EUDAP – UNPLUGGED, lotta alle dipendenze - Corso di “Educazione alla legalità” proposto dall’avv. Naldi Amastini (classi 3e) - Centro d’Ascolto per la prevenzione primaria del disagio e la promozione del benessere psicologico in età giovanile – in collaborazione con i Servizi Sociali del Comune di Vetralla - Attività di orientamento (classi 3e) Per una più ampia documentazione si rimanda a) alle sezioni relative ai progetti d’istituto del presente documento e b) al documento integrativo ALLEGATO 3 al P.O.F. contenente la presentazione dei progetti con finanziamento da Fondo d’Istituto (F.I.S.) approvati dal Collegio dei Docenti. Rapporti col territorio Negli anni passati sono state avviate alcune collaborazioni con il comune di Vetralla e la Provincia di Viterbo, destinate a continuare e ad intensificarsi. Attivo il rapporto con molte realtà e associazioni del territorio come la cooperativa sociale “L’Universale 2000” di Vetralla, la Pro-Loco, la compagnia teatrale “I Dilettanti”, la banda musicale “Ottavio Pistella”, l’Associazione Arma Aeronautica sez. di Vetralla, l’Arma dei Carabinieri e la Polizia Locale. Contatti con testate giornalistiche (Corriere di Viterbo, Tuscia web), rapporti con agenzie di viaggi del territorio. 81 CHI SIAMO: AUTOVALUTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA Ogni scuola è chiamata ad analizzare se stessa, a riflettere sulla qualità della propria offerta e a misurare l'efficacia e l'efficienza dei processi educativi, didattici e formativi attivati. Qualsiasi realtà da analizzare è il risultato delle azioni di coloro che ne fanno parte. Per comprendere, spiegare ed eventualmente modificare tale realtà occorre cogliere il senso soggettivo che ciascun “attore” attribuisce alla propria azione. Nell’ambito dell’attività di Autovalutazione d’istituto sono stati proposti 4 questionari con domande suddivise per aree tematiche, con il fine di rilevare il gradimento dell’utenza e del personale. I questionari, rigorosamente anonimi, dopo alcuni anni di somministrazione a campione con materiale cartaceo sono stati proposti nel mese di maggio 2013 per la prima volta on-line sul sito d’istituto. In modo diretto o indiretto la scuola cerca di raccogliere e far propri i suggerimenti e le proposte di tutte le componenti per valorizzare i propri punti di forza e ridurre i punti di debolezza per il prossimo anno scolastico. Le aree di rilevazione sono state le seguenti ALUNNI GENITORI 1. Accoglienza 1. Area rapporti scuola famiglia 2. Area formativa 2. Docenti 3. Struttura 4. Diritto allo studio e successo formativo DOCENTI 1. Area aggiornamento 2. Area documentazione 3. Area programmazione e valutazione dei processi formativi 4. Area Piano dell’offerta formativa 5. Attività funzionali all’insegnamento 6. Organizzazione dell’attività scolastica 7. Rapporti con il personale interno ed esterno ATA 1. 2. 3. 4. Area organizzativa Area relazionale Area struttura ed igiene Area diritto alla formazione 82 QUESTIONARIO ALUNNI DOMANDE 1. ACCOGLIENZA MOLTO POCO PER NIENTE 1.1 Vieni a scuola con piacere? 57.14 % 34.29 % 8.57 % 1.2 Trovi interessante il lavoro scolastico? 64.29 % 32.86 % 2.86% 1.3 Ti senti partecipe in classe? 74.29 % 18.57 % 7.14 % 1.4 Ritieni che impari e fai progressi? 78.57 % 18.57 % 2.86 % DOMANDE 2. DOCENTI 2.1 I compiti assegnati per casa sono facili? 31.15 % 57.38 % 11.48 % 2.2 I compiti assegnati per casa sono nella giusta quantità? 39.34 % 36.07 % 24.59 % 2.3 Ti senti apprezzato dai tuoi insegnanti? 67.21 % 31.15 % 1.64 % 2.4 Le valutazioni date dai tuoi insegnanti sono giuste? 67.21 % 29.51 % 3.28 % 2.5 Gli insegnanti trattano in modo giusto tutti gli alunni? 45.90 % 39.34 % 14.75 % 2.6 Gli argomenti trattati a scuola ti sono piaciuti? 68.85 % 26.23 % 4.92 % 2.7 Hai avuto un buon rapporto con i compagni? 81.97 % 14.75 % 3.28 % 2.8 Hai avuto un buon rapporto con tutti gli insegnanti? 65.57 % 31.15 % 3.28 % 2. STRUTTURA 3.1 I laboratori (informatica, linguistico, tecnico-scientifico) sono funzionali ? 12.28 % 47.37 % 40.35 % 3.2 Utilizzi la palestra e gli attrezzi sportivi ? 47.37 % 31.58 % 21.05 % 3.3 Ritieni puliti i servizi igienici ? 31.58 % 38.60 % 29.82 % 3.4 Pensi che la scuola sia pulita ? 22.81 % 54.39 % 22.81 % 3.5 Ritieni adeguate le aule negli spazi e negli arredi ? Pensi di contribuire con il tuo comportamento a mantenere la scuola pulita ? 31.58 % 45.61 % 22.81 % 77.19 15.79 7.02 DOMANDE 3.6 DOMANDE 4. DIRITTO ALLO STUDIO E SUCCESSO FORMATIVO 4.1 La scuola aiuta gli alunni svantaggiati e con handicap ? 89.58 % 8.33 % 2.08 % 4.2 Pensi di rispettare le regole a scuola ? 81.25 % 14.58 % 4.17 % 4.3 Ti impegni adeguatamente nel lavoro scolastico ? Ritieni utile l’attività di orientamento per la scelta della scuola secondaria di II grado ? (Solo classi terze della secondaria) Il passaggio dalla scuola primaria a quella secondaria di primo grado è facilitato da una buona accoglienza da parte degli insegnanti ? ( Solo secondaria) 81.25 % 16.67 % 2.08 % 70.83 % 12.50 % 16.67 % 72.29 % 16.67 % 10.42 % 4.4 4.5 83 QUESTIONARIO GENITORI DOMANDE 1.1 1. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA SI’ NO QUALCHE VOLTA 57.95 % 9.09 % 32.95 % 87.50 % 3.41 % 9.09 % 90.91 % 3.41 % 5.68 % 63.64 % 25.00 % 11.36 % 71.59 % 9.09 % 1.5 Partecipa attivamente alle iniziative proposte dall’Istituto? Partecipa alle riunioni, assemblee, colloqui individuali scuolafamiglia? Ritiene utile il coinvolgimento dei genitori alla vita della scuola? Ritiene che le occasioni di incontro con i singoli insegnanti siano sufficienti? Ritiene che le informazioni riguardo l’andamento scolastico di suo/a figlio/a siano tempestive, esaurienti e coerenti? 1.6 Si sente a suo agio a discutere con i docenti dei problemi di apprendimento di suo figlio/a? 72.73 % 4.55 % 19.32 % NON SEMPRE 22.73 % 1.7 Ritiene di essere soddisfatto dei progressi di suo/a figlio/a? 89.77 % 4.55 % 5.68 % 1.8 Ritiene che la scuola ricerchi la collaborazione delle famiglie? Il Dirigente Scolastico è disponibile al colloquio con le famiglie? Considera migliorabile l’organizzazione dei ricevimenti con gli insegnanti? Ritiene che i rappresentanti dei genitori svolgano al meglio la loro funzione di informare le famiglie e comunicare ai docenti bisogni comuni? Complessivamente si ritiene soddisfatto della collaborazione scuola-famiglia? 56.82 $ 6.82 % 36.36 % 62.50 % 17.05 % 20.45 % 59.09 % 18.18 % 22.73 % 61.36 % 12.50 % 73.86 % 4.55 % 26.14 % IN PARTE 21.59 % Conosce il Piano dell’Offerta Formativa? Ritiene che l’Offerta Formativa proposta risponda alle reali esigenze di formazione? Ritiene di rispettare regolamenti e regole della scuola frequentata da suo figlio/a? Gli orari di apertura degli uffici di segreteria rispondono alle reali esigenze delle famiglie? 38.64 % 46.59 % 35.23 % 22.73 % 14.77 % IN PARTE 42.05 % 97.73 % 2.27 % 0% 60.23 % 10.23 % 29.55 % Conosce il sito della scuola? Sa che è possibile visionare il Piano dell’Offerta Formativa, il Regolamento d’Istituto ecc. tramite il sito? 82.95 % 11.36 % 5.68 % 63.64 % 28.41 % 7.95 % NO QUALCHE VOLTA 1.2 1.3 1.4 1.9 1.10 1.11 1.12 1.13 1.14 1.15 1.16 1.17 1.18 DOMANDE 2. AREA FORMATIVA SI’ 2.1 Ritiene che l’ingresso a scuola di suo/a figlio/a sia stato facilitato da una buona accoglienza e da un buon inserimento nel gruppo classe o nella sezione? 77.59 % 3.45 % 18.97 % 2.2 Suo figlio/a viene volentieri a scuola? 84.48 % 1.72 % 13.79 % 2.3 Suo figlio/a trova interessante il lavoro scolastico? 72.41% 3.45 % 24.14 % 2.4 60.34 % 10.34 % 29.31 % 2.5 Riceve una quantità adeguata di compiti per casa? Ritiene che suo/a figlio/a sia incoraggiato/a a lavorare al meglio delle sue capacità? 67.24 % 6.90 % 25.86 % 2.6 Ritiene che suo/a figlio/a rispetti i suoi insegnanti? 91.38 % 1.72 % 6.90 % 2.7 Ritiene che suo/a figlio/a sia rispettato dai suoi insegnanti? 81.03 % 0% 18.97 % 84 IN PARTE QUESTIONARIO DOCENTI DOMANDE 1. AGGIORNAMENTO SI’ NO IN PARTE 76.00 % 4.00 % 20.00 % 1.2 Ritiene utile che vengano organizzati corsi di aggiornamento nell’Istituto? I corsi di aggiornamento organizzati e/o proposti rispondono alle aspettative e alle esigenze dei docenti? 10.00 % 16.00 % 74.00 % 1.3 Secondo lei, hanno una ricaduta positiva sul lavoro svolto in classe? 30.00 % 12.00 % 58.00 % SI’ NO IN PARTE 65.91 % 9.09 % 25.00 % 86.36 % 4.55 % 9.09 % QUALCHE VOLTA 65.91 % 4.55 % 29.55 % SI’ NO IN PARTE 71.11 % 4.44 % 24.44 % 64.44 % 4.44 % 31.11 % 1.1 DOMANDE 2. DOCUMENTAZIONE 2.2 Gli strumenti di documentazione in uso (registro di classe, giornale dell’insegnante …) sono funzionali? I documenti dell’Istituto (POF, Carta dei Servizi, Regolamento …) sono facilmente reperibili? 2.3 Lei documenta sistematicamente gli interventi formativi attuati? 2.1 DOMANDE 3.1 3.2 DOMANDE 3. PROGRAMMAZIONE E VALUTAZIONE DEI PROCESSI FORMATIVI Gli obiettivi formativi sono condivisi dai docenti che operano nelle sezioni/classi dove insegna? I criteri di verifica e di valutazione delle diverse discipline sono condivisi dai docenti che operano nelle sue sezioni/classi? 4. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA SI’ NO IN PARTE 4.1 Ritiene che il POF riveli l’identità culturale e progettuale del nostro Istituto? 80.00 % 0% 20.00 % 4.2 Ritiene che risponda ai bisogni formativi dei nostri alunni? 64.44 % 2.22 % 33.33 % 4.3 Lo ritiene uno strumento utile per la sua attività di programmazione? 44.44 % 11.11 % 44.44 % DOMANDE 5. ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO SI’ NO IN PARTE 50.00 % 6.52 % 43.48 % 5.2 Gli incontri collegiali tra docenti (intersezione/interclasse/classe) sono momenti di confronto, di proposta e di verifica dei percorsi progettuali comuni e delle attività educativo-didattiche? Negli incontri collegiali si affrontano problematiche educative, didattiche e organizzative che permettono la ricerca di soluzioni? 54.35 % 4.35 % 41.30 % 5.3 Secondo lei, sono espressioni di vera collegialità? 32.61 % 6.52 % 60.87 % 5.4 Secondo lei, appesantiscono inutilmente l’impegno professionale? 15.22 % 45.65 % 39.13 % 5.5 60.87 % 6.52 % 32.61 % 63.04 % 4.35 % 32.61 % 65.22 % 6.52 % 28.26 % 65.22 % 4.35 % 30.43 % 5.9 Il Collegio dei docenti è un momento di dialogo e di confronto? Il Collegio dei docenti è un momento di partecipazione autentica alle decisioni dell’Istituto? Le Commissioni e i Gruppi di lavoro dell’Istituto consentono il dialogo, il confronto e la formulazione di proposte? Il Consiglio d’Istituto è un momento di partecipazione autentica alle decisioni dell’Istituto? I responsabili di plesso facilitano il passaggio di informazioni e di documenti? 93.48 % 0% 6.52 % 5.10 Le Funzioni Strumentali coordinano quanto di loro competenza? 67.39 % 2.17 % 30.43 % 5.11 I Coordinatori di commissioni promuovono la collegialità? 54.35 % 4.35 % 41.30 % SI’ NO QUALCHE VOLTA 5.1 5.6 5.7 5.8 DOMANDE 6. ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ SCOLASTICA 85 6.1 Lei pianifica con i colleghi i compiti assegnati agli alunni a casa? 34.04 % 38.30 % 27.66 % 6.2 Le regole di comportamento sono discusse con i colleghi? 87.23 % 0% 12.77 % 6.3 Le regole di comportamento sono discusse/negoziate con gli alunni? La programmazione didattica mira in primo luogo al lavoro autonomo degli alunni? Gli alunni sono incoraggiati a discutere insieme a lei dei loro problemi e delle loro eventuali difficoltà in campo didattico? 72.34 % 8.51 % 19.15 % 93.62 % 0% 6.38 % 89.36 % 0% 10.64 % SI’ NO 68.75 % 4.17 % 6.4 6.5 DOMANDE 6.1 6.2 7. RAPPORTI CON IL PERSONALE INTERNO ED ESTERNO Con i colleghi di sezione/classe/disciplina condivide linee educative e metodologiche? Si confronta sull’andamento educativo e didattico degli alunni ricercando soluzioni per le eventuali problematiche? NON SEMPRE QUALCHE VOLTA 27.08 % QUALCHE VOLTA 89.58 % 0% 10.42 % Coordina le relazioni con i genitori? Il Dirigente Scolastico favorisce la tempestiva diffusione dei documenti d’Istituto e delle comunicazioni (circolari, verbali …)? Il Dirigente Scolastico promuove la collegialità per la soluzione dei problemi educativo-didattici? 79.17 % 8.33 % 12.50 % 84.42 % 2.08 % 12.50 % 75.00 % 2.08 % 22.92 % Il Dirigente Scolastico è disponibile all’ascolto e al dialogo? Il personale di segreteria comunica tempestivamente le norme e le procedure relative all’attività scolastica? Il personale di segreteria emette con correttezza e puntualità atti amministrativi relativi al personale docente? Il personale di segreteria collabora con il personale docente per la soluzione dei diversi problemi presenti nella scuola? 85.42 % 0% 14.58 % 47.92 % 8.33 % 43.75 % 56.25 % 4.17 % 39.58 % 50.00 % 2.08 % 47.92 % 47.92 % 8.33 % 43.75 % 41.67 % 10.42 % 47.92 % 50.00 % 6.25 % 43.75 % 6.13 I collaboratori scolastici agevolano il lavoro dei docenti? I collaboratori scolastici svolgono le funzioni a loro attribuite con sollecitudine? I collaboratori scolastici collaborano con il personale docente per la soluzione dei diversi problemi presenti nella scuola? I rapporti con i genitori consentono la ricerca di soluzioni per eventuali problemi connessi alla vita scolastica? 29.17 % 2.08 % 68.75 % 6.14 Ritiene che il fondo d’Istituto sia ripartito in modo equo? 64.58 % 12.50 % 22.92 % 6.3 6.4 6.5 6.6 6.7 6.8 6.9 6.10 6.11 6.12 86 QUESTIONARIO PERSONALE A.T.A. SI’ NO IN PARTE 55.56 % 0% 44.44 % 1.2 Giudica efficiente l’Istituto dal punto di vista organizzativo? La diffusione delle informazioni e delle comunicazioni (avvisi di riunione, convocazioni del collegio dei docenti, circolari …) avviene in modo puntuale ed efficace? 55.56 % 0% 44.44 % 1.3 Valuta efficiente l’operato del personale ATA del settore amministrativo? 77.78 % 0% 22.22 % 1.4 Valuta efficiente l’operato dei collaboratori scolastici? 22.22 % 11.1 %1 66.67 % 1.5 44.44 % 22.22 % 33.33 % 1.6 Giudica trasparente ed efficiente la gestione delle risorse economiche? Ritiene che la ripartizione dei compiti e il carico di lavoro siano stati distribuiti in modo equo tra il personale ATA? 55.56 % 22.22 % 22.22 % 1.7 Sono definite in modo adeguato le varie funzioni e le relative responsabilità? 55.56 % 22.22 % 22.22 % SI’ NO IN PARTE DOMANDE 1.1 DOMANDE 1. ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONE SERVIZI GENERALI 2. ASPETTI RELAZIONALI 2.1 Si sente motivato nel suo lavoro? 75 % 0% 25 % 2.2 Ritiene di lavorare in un clima di fiducia e di incoraggiamento? 50 % 0% 50 % 2.3 Giudica positivi i rapporti con i colleghi? 25 % 25 % 50 % 2.4 Esiste uno spirito di gruppo fra i colleghi? 25 % 50 % 25 % 2.5 75 % 0% 25 % 2.6 Considera positivi i suoi rapporti con il Dirigente Scolastico? Considera positivi i suoi rapporti con i docenti collaboratori del Dirigente Scolastico? 100 % 0% 0% 2.7 Ritiene che il Dirigente Scolastico dia al personale direttive chiare e precise? 100 % 0% 0% 2.8 Il personale docente è cortese e collaborativi? 100 % 0% 0% 2.9 È disposto a rivedere le sue posizioni in caso di conflitto? Ritiene che il DSGA, avviando le opportune decisioni, faciliti il lavoro del personale? Ritiene che il DSGA traduca in soluzioni operative le decisioni prese in sede di riunione? Ritiene che il DSGA promuova un clima di collaborazione tra il personale dei diversi profili? 100 % 0% 0% 75 % 0% 25 % 50 % 0% 50 % 50 % 0% 50 % SI’ NO IN PARTE 2.10 2.11 2.12 DOMANDE 3. STRUTTURA, IGIENE 3.1 Giudica adeguato il livello di pulizia degli uffici e delle aule? 28.57 % 14.29 % 57.14 3.2 Giudica soddisfacente l’attenzione alla sicurezza? 71.43 % 0% 28.57 3.3 Ritiene che le attrezzature e le strumentazioni siano adeguate al suo lavoro? 14.29 % 28.5 %7 57.14 SI’ NO IN PARTE 100 % 0% 0% 100 % 0% 0% 4.3 La scuola organizza corsi di formazione per il personale della segreteria? Giudica adeguate per lo svolgimento del suo lavoro le iniziative formative cui ha partecipato? Il personale che partecipa alla formazione viene utilizzato in compiti coerenti con la formazione? 100 % 0% 0% 4.4 La scuola forma il personale per l’utilizzo delle nuove tecnologie? 100 % 0% 0% DOMANDE 4.1 4.2 4. DIRITTO ALLA FORMAZIONE 87 MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO “A. SCRIATTOLI” DI VETRALLA (VT) - con sezione a indirizzo musicale Sede centrale Via Cassia Sutrina n. 2 ,01019 Vetralla (VT) - C.F. 90049850564 Tel. 0761 477015 / Fax 0761 461610 / e-mail [email protected] Posta Elettronica Certificata (P.E.C.) [email protected] ALLEGATO 1 AL P.O.F. PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ (P. A. I.) Direttiva M. 27/12/2012 e C.M. n° 8 del 6/3/2013 PRINCIPI GENERALI DELLA PEDAGOGIA INCLUSIVA Se il linguaggio è espressione degli avvenimenti storici cui si riferisce, certamente alcuni cambiamenti segnano una diversa sensibilità verso un fenomeno. A partire dalla metà degli anni Novanta si cominciò a dire che il termine “integrazione scolastica“ ricordava troppo quello dell’integrazione di sistema, che aveva certamente un valore negativo, svuotando tale termine della valenza positiva che aveva avuto ai suoi esordi negli anni Settanta ed anzi facendogli assumere un significato riduttivo, di perdita di autenticità e di libertà. Sotto l’influsso della letteratura sociale e culturale di origine anglosassone, più recentemente si è venuto affermando il termine “inclusione”, che comporta un allargamento semantico che comprende almeno due piani. Il primo è interno alla scuola. Questa diventa inclusiva quando sa accogliere tutte le diversità e riformulare al tal fine le proprie scelte organizzative, progettuali, metodologiche didattiche e logistiche. Il secondo piano riguarda ciò che è esterno alla scuola e richiede collaborazioni e alleanze tra scuola, famiglia, servizi, istituzioni di vario tipo e associazionismo, in una fitta rete di solidarietà garantita da politiche strutturate e da normative coerenti. Così intesa, l’inclusione diventa un paradigma pedagogico, secondo il quale l’accoglienza non è condizionata dalla disponibilità della “maggioranza” a integrare una “minoranza”, ma scaturisce dal riconoscimento del comune diritto alla diversità, una diversità che non si identifica solamente con la disabilità, ma comprende la molteplicità delle situazioni personali, così che è l’eterogeneità a divenire normalità. L’inclusività, quindi, si configura non come un aiuto per scalare la normalità, ma una condizione connaturata e intrinseca della normalità. L’inclusione deve intervenire sul contesto non meno che sul soggetto. I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (Special Educational Needs) La direttiva del 27/12/2012 e la C.M. 8/2013 hanno introdotto la nozione di “ Bisogno Educativo Speciale ” (B.E.S.) come categoria generale comprensiva di condizioni richiedenti l’impiego calibrato, in modo permanente o temporaneo, dei cinque pilastri dell’inclusività: 88 - individualizzazione, percorsi differenziati per obiettivi comuni; personalizzazione, percorsi e obiettivi differenziati; strumenti compensativi; misure dispensative; impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali. Nel variegato panorama delle nostre scuole la complessità delle classi diviene sempre più evidente. A titolo di esempio si riportano alcune delle tipologie di B.E.S. maggiormente ricorrenti in situazione scolastica. Vi sono comprese 3 grandi categorie: BISOGNI EDUCATIVI S P E C IA L I ( B. E. S. ) 1. Disabilità certificate (Legge 104/1992) - Minorati vista - Minorati udito - Psicofisici 2. Disturbi evolutivi specifici - D.S.A. (Disturbi Specifici dell’Apprendimento - Legge 170/2010) - N.A.S. (Disturbi Non Altrimenti Specificati) - A.D.H.D. (Attention Deficit Hyperactivity Disorder), sindrome da deficit di attenzione e iperattività - D.O.P. (Disturbo Oppositivo Provocatorio), Disturbo della condotta in adolescenza - Borderline cognitivo - D.L. (Disturbo del Linguaggio) - Deficit delle abilità non verbali, Deficit della coordinazione motoria (Disprassia) 3. Svantaggio - Socio-economico - Linguistico-culturale - Disagio comportamentale / relazionale 89 PIU’ STRUMENTI AI CONSIGLI DI CLASSE E INTERCLASSE TECNICO Il riconoscimento formale, con verbalizzazione motivata, da parte del consiglio di classe (scuola secondaria 1° grado) o di interclasse tecnico (scuola primaria) è il primo momento della storia inclusiva degli alunni con B.E.S., diversi quindi dalle disabilità certificate o dai disturbi specifici dell’apprendimento, in quanto per questi la formalizzazione consegue a disposizione di legge (L. 104/1992 art. 3, commi 1 e 3 oppure L. 170/2010 come integrata ai punti 1.2 e 1.3 della Direttiva Ministeriale del 27/12/2012). Le scuole, se sussistono le condizioni e con determinazioni assunte all’unanimità dal team docenti (scuola primaria) o dai consigli di classe (scuola secondaria di 1° grado), possono avvalersi anche per questi alunni degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della legge 170/2010 (DM 5669/2011). Strumento privilegiato, anche in questo caso, è il percorso individualizzato e personalizzato redatto in un Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata – le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti. La Direttiva, a tale proposito, ricorda che “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici o sociali”. Si avrà quindi cura di monitorare l’efficacia degli interventi affinché siano messi in atto per il tempo strettamente necessario. Pertanto, a differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, le misure dispensative, nei casi sopra richiamati, avranno carattere transitorio e attinente aspetti didattici. In ogni caso, non si potrà accedere alla dispensa dalle prove scritte di lingua straniera se non in presenza di uno specifico disturbo clinicamente diagnosticato, secondo quanto previsto dall’art. 6 del DM n. 5669 del 12 luglio 2011. Si rammenta, comunque, che, ai sensi dell’articolo 5 del DPR n. 89/2009, le 2 ore di insegnamento della seconda lingua comunitaria nella scuola secondaria di primo grado possono essere utilizzate anche per potenziare l'insegnamento della lingua italiana per gli alunni stranieri non in possesso delle necessarie conoscenze e competenze nella medesima lingua italiana, nel rispetto dell'autonomia dell’istituzione scolastica. AZIONI A LIVELLO D’ISTITUTO (G.L.I.) I compiti del G.L.H. d’Istituto si estendono alle problematiche relative a tutti i B.E.S. I suoi componenti sono integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola, come i referenti di plesso o di progetti d’istituto e le funzioni strumentali. Tale gruppo di lavoro assume la denominazione di Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (G.L.I.) , è coordinato dal Dirigente Scolastico o da un suo Delegato e svolge le seguenti funzioni: 1. 2. 3. 4. 5. all’inizio di ogni anno scolastico rilevazione dei B.E.S. presenti nella scuola; proposta al Collegio dei Docenti degli obiettivi da perseguire e delle attività da porre in essere; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi elaborazione della proposta del Piano Annuale per l’Inclusività (P.A.I.) riferito agli alunni con B.E.S., da redigere al termine di ogni anno scolastico, entro il mese di giugno. A tale scopo, il G.L.I. formula un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse per incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell’anno successivo. 90 Il Piano viene quindi discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e inviato al competente Ufficio Scolastico Regionale, nonché ai G.L.I.P. e al G.L.I.R., per la richiesta di organico di sostegno. A seguito di ciò, l’ U. S. R. assegna alle singole scuole globalmente le risorse di sostegno. Nel mese di settembre, in relazione alle risorse effettivamente assegnate alla scuola il Gruppo provvederà ad un adattamento del Piano, sulla base del quale il Dirigente Scolastico procederà all’assegnazione definitiva. Il gruppo svolgerà la propria attività riunendosi con una cadenza trimestrale, per la quale potrà essere previsto un compenso in contrattazione integrativa di istituto. Scuola - I.C. “A. Scriattoli” – Vetralla - a.s. 2012/2013 Scheda tecnica - Piano Annuale per l’ Inclusione Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: 4. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorati vista minorati udito Psicofisici 5. disturbi evolutivi specifici DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro 6. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro Totali % su popolazione scolastica N° PEI redatti dai GLHO N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria B. Risorse professionali specifiche Insegnanti di sostegno AEC Assistenti alla comunicazione Prevalentemente utilizzate in… Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti) Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Psicopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor Altro: Altro: n° 16 18 4 5 1 11 10 4 69 16 18 Sì / No sì sì sì sì no no sì sì sì no no no 91 C. Coinvolgimento docenti curricolari Coordinatori di classe e simili Docenti con specifica formazione Altri docenti Attraverso… Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: D. Coinvolgimento personale Assistenza alunni disabili Progetti di inclusione / laboratori integrati ATA Altro: E. Coinvolgimento famiglie F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI G. Rapporti con privato sociale e volontariato H. Formazione docenti Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Altro: Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e simili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI Altro: Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) Sì / No sì sì no sì no sì sì no sì no sì sì no sì no sì no no sì no no no sì sì sì sì no sì sì no sì sì sì sì no sì no sì no Altro: 92 Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Altro: Collaborazione offerta dai servizi sociosanitari territoriali Altro: 0 1 2 3 4 x x x x x x x x x x x * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Prevedere metodologie d’insegnamento e materiale didattico calibrato alle effettive potenzialità (punti di forza) dell’alunno in modo da favorire la sua inclusività e contemporaneamente quella della classe. Promuovere l’apprendimento per piccoli gruppi per favorire la cooperazione tra pari. Maggiori incontri scuola ASL Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Sono opportuni corsi che diano agli insegnati veri spunti e strumenti da utilizzare nelle attività scolastiche quotidiane Usufruire di corsi di aggiornamento vicini al posto di lavoro Strutturare progetti di formazione sufficientemente incentivati Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Verificare e valutare gli obiettivi raggiunti dal singolo alunno considerando le abilità in ingresso e le conquiste ottenute in itinere e finali Adottare sistemi di valutazione programmati e condivisi in modo verticale ed orizzontale 93 Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Anche per il prossimo anno si prevede di lavorare: a classi aperte, per piccoli gruppi(omogenei ed eterogenei), per progetti. Finalità inclusione, recupero difficoltà, valorizzazione eccellenze Maggiore raccordo attraverso incontri programmati Maggiore raccordo con la figura strumentale Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Collaborazione con associazioni onlus attività di inclusione Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Il ruolo delle famiglie è di partecipazione e di condivisione del percorso di inclusione previsto insieme con al scuola E’ importante il coinvolgimento delle strutture presenti nella comunità e di cui gli alunni usufruiscono Possibilità di strutturare percorsi formativi con enti territoriali Sistematizzare le comunicazioni con le famiglie in vista anche delle diversità socio linguistiche Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Confermare i punti già presenti del curricolo inerenti l’inclusione Ampliare tale curricolo con esperienze legate al territorio Valorizzazione delle risorse esistenti Valorizzare la risorsa “alunni” attraverso l’apprendimento cooperativo per piccoli gruppi, per mezzo del tutoraggio tra pari Valorizzare gli spazi, le strutture, i materiali e la presenza vicina di un altro ordine di scuola per lavorare sulla continuità, sull’inclusione. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Si può acquisire materiale didattico accedendo ad internet quando gratuito Non si dispone di risorse umane da utilizzare per progetti di inclusione Acquisizione di materiale specifico per l’inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Incremento degli incontri tra insegnati di tutti gli ambiti disciplinari per promuovere una vera continuità tra i diversi ordini di scuola Sviluppo di un percorso di continuità con valutazione e attività programmate Individuazione figura strumentale di continuità Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 25/06/2013 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 28/06/2013 94 MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO “A. SCRIATTOLI” DI VETRALLA (VT) - con sezione a indirizzo musicale Sede centrale Via Cassia Sutrina n. 2 ,01019 Vetralla (VT) - C.F. 90049850564 Tel. 0761 477015 / Fax 0761 461610 / e-mail [email protected] Posta Elettronica Certificata (P.E.C.) [email protected] ALLEGATO 2 AL P.O.F. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INCLUSIONE Il nostro istituto persegue la sua “politica dell’inclusione” impegnandosi a favorire il “il successo scolastico” degli alunni che presentano Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.), anche attraverso il presente Protocollo di Accoglienza e Inclusione, parte integrante del P.O.F. , che garantisce prassi condivise di carattere: Amministrative e burocratiche - acquisizione della documentazione necessaria e verifica della completezza del fascicolo personale Comunicative e relazionali - prima conoscenza dell’alunno e sua accoglienza all’interno della scuola - definire pratiche condivise tra tutto il personale dell’Istituto Educative – didattiche - individuare strategie e metodologie di intervento correlate alle esigenze educative speciali, nella prospettiva di una scuola sempre più inclusiva ed accogliente - favorire l’accoglienza e l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali attraverso percorsi comuni, individualizzati o personalizzati che fanno coesistere socializzazione ed apprendimento - elaborare tre aspetti determinanti del processo di formazione: accoglienza, inclusione, orientamento - garantire il diritto all’istruzione anche attraverso l'elaborazione, quando previsto e a seconda dei casi, del P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato) o del P.D.P. (Piano Didattico Personalizzato) - favorire il successo scolastico e monitorare l'efficacia degli interventi - favorire la diagnosi precoce e i percorsi didattici riabilitativi - ridurre i disagi formativi ed emozionali e prevenire blocchi nell’apprendimento - adottare forme di corretta formazione degli insegnanti Sociali - incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari, durante il percorso di istruzione e di formazione In modo commisurato alle necessità individuali ed a livello di complessità del bisogno educativo speciale potrà essere previsto, con delibera all’unanimità del Consiglio di Classe o del Team docenti, l’utilizzo di strumenti compensativi e l’applicazione di misure dispensative, ovvero quegli adattamenti delle prestazioni che permetteranno all’alunno una positiva partecipazione alla vita scolastica. Il “Protocollo di accoglienza e inclusione” costituisce uno strumento di lavoro e pertanto viene integrato e rivisto periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate. 95 T I P O L O G I E D E I B I S O G N I E D U C A T I VI S P E C I A L I E D O C U M E N T A Z IO N E a. DISABILITA’ Certificazione (1) minorati vista, minorati udito, minorati psicofisici (L. 104/1992) 1. Il Verbale di Accertamento della situazione di disabilità rilasciato dal Servizio di Neuropsichiatria Infantile della A.U.S.L. L’accertamento è effettuato dal un Collegio composto da: 1 neuropsichiatra, 1 psicologo, 1 assistente sociale. 2. La Diagnosi Funzionale, è redatta dalla A.U.S.L. o medico specialista convenzionato con opportuna vidimazione A.U.S.L. Definisce la patologia specifica di cui il diversamente abile è riconosciuto. Il suo aggiornamento è strettamente legato all’evoluzione della patologia. E’ compito della scuola, all’inizio di ogni anno, accertarsi che non si siano verificati cambiamenti. Deve contenere: - i dati anamnestici, clinico-medici, familiari e sociali; - il livello di funzionalità e di sviluppo dell’alunno in diverse aree di base; - i livelli di competenza raggiunti rispetto agli obiettivi e ai percorsi didattici della classe; - gli aspetti psicologici, affettivo-emotivo, comportamentali che devono determinare la qualità del rapporto educativo con l’alunno. 3. Il Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.), è un documento conseguente alla “Diagnosi Funzionale” e preliminare alla formulazione del P.E.I. Con esso viene definita la situazione di partenza e le tappe di sviluppo conseguite o da conseguire. Mette in evidenza difficoltà e potenzialità dell'alunno. Viene redatto con cadenza biennale (legge 24.02.1994 art. 4), è aggiornato, come disposto dall'art. 12 della legge n. 104 del 1992, a conclusione della scuola materna, della scuola primaria, della scuola media e durante il corso di istruzione secondaria superiore. Viene redatto da operatori socio-sanitari, docenti curricolari, docente di sostegno, genitori dell’alunno (art. 12 commi 5 e 6 della L. 104/92). 4. Il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.), Atto successivo al P.D.F, è redatto all'inizio (entro novembre) di ogni anno scolastico dal GLH operativo (team/consiglio di classe, A.U.S.L., genitori) ed è sottoposto a verifiche ed aggiornamenti periodici. Il P.E.I. non coincide con il solo progetto didattico, ma consiste in un vero e proprio “Progetto di vita” in cui vengono definiti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all'inclusione scolastica. (1) Certificazione: documento con valore legale che attesta il diritto ad avvalersi di precise disposizioni di legge(104/1992) b. DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI Certificazione (1) D.S.A. (Disturbi Specifici dell’Apprendimento - L. 170/2010) Diagnosi (2) N.A.S., A.D.H.D., D.O.P., Borderline cognitivo, D.L., Deficit delle abilità non verbali, Deficit della coordinazione motoria (disprassia), Disturbo della condotta in adolescenza 1. Relazione clinica che includa la codifica diagnostica. La diagnosi può essere effettuata da strutture pubbliche e private accreditate ed è necessaria la presenza di un’equipe con competenze specifiche che includa il neuropsichiatra infantile, lo psicologo e operatore sanitario della riabilitazione. 2. Per i D.S.A affinché la certificazione possa essere considerata per i benefici di legge, deve evidenziare chiaramente, la diagnosi, il profilo degli apprendimenti e le indicazioni delle misure dispensative e compensative consigliate, come da norme di legge. 3. Facendo seguito alla nota prot. 1551 del 27 giugno 2013, la nota 2563 del 22/11/2013 intende fornire ulteriori indicazioni e chiarimenti sull’applicazione della Direttiva del 27/12/2012 (Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali). La nota pone l'attenzione sulla distinzione tra 96 ordinarie difficoltà di apprendimento, gravi difficoltà e disturbi di apprendimento. Quando si ha a che fare con difficoltà di apprendimento, soltanto qualora nell'ambito del Consiglio di Classe (nella scuole secondaria) o del team docenti (nella scuola primaria) si concordi di valutare l'efficacia di strumenti specifici questo potrà comportare l'adozione e quindi la compilazione di un Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.), con eventuali strumenti compensativi e/o misure dispensative. La nota ribadisce che non è compito della scuola certificare gli alunni, ma individuare quelli per i quali è opportuna e necessaria l'adozione di particolari strategie didattiche. 4. La nota esplicita inoltre che, anche in presenza di richieste dei genitori accompagnate da diagnosi che però non danno diritto alla certificazione di DISABILITA’ (L. 104/1992) o D.S.A. (Disturbi Specifici dell’Apprendimento, L. 170/2010), il Consiglio di Classe o team docenti è autonomo nel decidere se formulare o meno un P.D.P. 5. Alunni certificazione D.S.A. , Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) 6. Altre diagnosi, eventuale Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) , redatto all’unanimità dal team docenti / consiglio di classe. (1) Certificazione: documento con valore legale che attesta il diritto ad avvalersi di precise disposizioni di legge (170/2010) (2) Diagnosi: giudizio clinico attestante la presenza di una patologia o di un disturbo. c. SITUAZIONI DI SVANTAGGIO Socio-economico, linguistico culturale, disagio comportamentale/relazionale Svantaggio socio-economico : alunni seguiti dai servizi sociali, situazioni segnalate dalla famiglia, rilevazioni del team docenti /consiglio di classe attraverso osservazione diretta. Le situazioni di svantaggio socio-economico vengono considerate nella misura in cui costituiscono un ostacolo per lo sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale, sociale dell’alunno e generano scarso funzionamento adattivo, con conseguente peggioramento della sua immagine sociale. 1. Eventuale segnalazione dei servizi sociali 2. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Team docenti / Consiglio di Classe con decisione presa all’unanimità. 3. Eventuale Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) , redatto all’unanimità dal team docenti / consiglio di classe e condiviso dalla famiglia. La mancata adesione della famiglia alla stesura del P.D.P. , non solleva gli insegnanti dall’attuazione del diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, in quanto, la Direttiva Ministeriale, richiama espressamente i principi di personalizzazione dei percorsi di studio enunciati nella legge 53/2003. Svantaggio linguistico e culturale: alunni stranieri neo-arrivati in Italia o che non hanno ancora acquisito le adeguate competenze linguistiche. Le situazioni di svantaggio linguistico e culturale vengono considerate nella misura in cui costituiscono un ostacolo per lo sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale, sociale dell’alunno e generano scarso funzionamento adattivo, con conseguente peggioramento della sua immagine sociale. 1. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Team docenti / Consiglio di Classe con decisione presa all’unanimità. 2. Eventuale Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) , redatto all’unanimità dal team docenti / consiglio di classe e condiviso dalla famiglia. In generale vengono privilegiati interventi didattici relativi all’apprendimento della lingua e solo in via eccezionale formalizzazioni tramite un PDP. La nota ministeriale ne suggerisce l’utilizzo nel caso di alunni neo arrivati in Italia, ultratredicenni, provenienti da Paesi di lingua non neolatina, ma lascia anche un margine di discrezionalità in quanto fa anche genericamente riferimento a ulteriori problematiche. La mancata adesione della famiglia 97 alla stesura del P.D.P. non solleva gli insegnanti dall’attuazione del diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, in quanto, la Direttiva Ministeriale, richiama espressamente i principi di personalizzazione dei percorsi di studio enunciati nella legge 53/2003. Disagio comportamentale / relazionale: alunni con funzionamento problematico, definito in base al danno vissuto effettivamente dall’alunno, prodotto su altri e sull’ambiente (senza certificazione sanitaria). 1. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Team docenti / Consiglio di Classe con decisione presa all’unanimità 2. Eventuale Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) , redatto all’unanimità dal team docenti / consiglio di classe e condiviso dalla famiglia. La mancata adesione della famiglia alla stesura del P.D.P. non solleva gli insegnanti dall’attuazione del diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, in quanto, la Direttiva Ministeriale, richiama espressamente i principi di personalizzazione dei percorsi di studio enunciati nella legge 53/2003. PROTOCOLLO AZIONE CONVOCAZIONE G.L.I.* ACCOGLIENZA CONSIGLIO DI CLASSE INFORMATIVO TEST DI RILEVAMENTO DEI PREREQUISITI OPERATIVO FIGURE PROFESSIONALI COINVOLTE DESCRIZIONE Valuta la corrispondenza tra richiesta effettuata di figure professionali e l’organico di fatto Organizza il lavoro consegnando il quadro generale di Istituto rispetto all’assegnazione delle ore di docenza alle classi e alle ore di assistenza agli alunni Gestisce il tempo scuola dei primi giorni favorendo l’incontro, la conoscenza e la socializzazione Dirigente Scolastico Collaboratori del Dirigente Scolastico Referenti di Plesso Insegnanti di Sostegno Struttura sanitaria - AUSL Servizi sociali dei Comuni interessati F.S. coinvolte Assistenti sociali F.S. area 3 - Servizi per gli studenti – Orientamento e continuità Referente d’Istituto per il sostegno F.S. area 2 – Servizi per i docenti e B.E.S. Docenti curriculari Esamina le informazioni raccolte, presenta la classe e valuta i singoli studenti nelle diverse situazioni Team docenti (primaria) Coordinatore del C.d.C. (Secondaria 1° grado) Valuta le conoscenze, F.S. area 3 - Servizi per gli 98 TEMPI Prima dell’inizio delle lezioni Primi giorni di scuola per gli alunni in ingresso Entro settembre competenze e abilità in ingresso Valuta le competenze linguistiche per gli alunni stranieri studenti F.S. area 2 – Servizi per i docenti e B.E.S. Docenti curriculari Somministrazione test MT e ACMT TEST MT e ACMT F.S. area 2 – Servizi per i docenti e B.E.S. Docenti curriculari F.S. area 2 – Servizi per i Ottobre novembre docenti e B.E.S. Analisi dei risultati INDIVIDUAZIONE SITUAZIONI DI SVANTAGGIO Socio-economico Linguistico-culturale Comportam.-relazionale Team docenti (primaria) Docenti della classe (Secondaria 1° grado) INDIVIDUAZIONE SITUAZIONI DI RICHIESTA DI ATTENZIONE Sospetta disabilità o sospetti disturbi evolutivi specifici COLLOQUIO CONOSCITIVO CON LE FAMIGLIE CONVOCAZIONE G.L.H.O. * ADATTAMENTO DEL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ (P.A.I.) CONSIGLIO DI CLASSE, Team docenti (primaria) Docenti della classe (Secondaria 1° grado) E’ finalizzato alla conoscenza del contesto familiare, della situazione socio-culturale, ecc. E’ finalizzata allo scambio di informazioni fra le componenti Formula le linee guida per la stesura del P.E.I. Si adatta il P.A.I. alle esigenze del nuovo anno scolastico anche sulla base delle linee guida del G.L.H.O. Presenta ogni singolo studente, redige la 99 Ottobre novembre Entro due Consiglio di classe / team docenti o almeno l’insegnante di Sostegno e il Coordinatore della classe Specialista - ASL Eventuale terapista Eventuale assistente Dirigente Scolastico Collaboratori del Dirigente Scolastico Referenti di Plesso Insegnanti di Sostegno F.S. coinvolte Team docenti (Primaria) PROGRAMMAZIONI PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (P.E.I.) PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (P.D.P.) CORSI DI ITALIANO L2 ORIENTAMENTO SCOLASTICO IN INGRESSO ISCRIZIONI MONITORAGGIO programmazione della classe e l’eventuale predisposizione dei percorsi didattici ed educativi personalizzati Redazione e presentazione P.E.I. ai genitori Docente Sostegno Team docenti (Primaria) Coordinatore e docenti del C.d.C. (Secondaria 1° grado) Redazione e presentazione P.D.P. ai genitori e allo specialista di riferimento Team docenti (Primaria) Coordinatore e docenti del C.d.C. (Secondaria 1° grado) Realizzazione di Corsi di Italiano L2 in orario curriculare Associazione Volontariato Docenti in Congedo (AUSER) Associazione culturale (JUPPITER) La scuola si impegna a far conoscere l’offerta formativa in tutte le sue articolazioni e possibilità agli alunni che entreranno a scuola dal Settembre successivo Si riceve la documentazione standard, la documentazione specifica degli alunni diversamente abili, con disturbi specifici e situazioni di svantaggio che entreranno a scuola dal Settembre successivo Valuta i progressi Entro novembre Entro due mesi dall’inizio delle lezioni se la certificazione è già acquisita, entro un mese se in corso d’anno Da novembre a maggio F.S. area 3 – Servizi agli studenti – Orientamento e continuità Commissione orientamento e continuità Gennaio e febbraio Segreteria Ufficio didattica – Area alunni Febbraio Team docenti (Primaria) Coordinatore del C.D.C. 100 mesi dall’inizio delle lezioni (novembre) Consiglio di classe (Secondaria 1° grado) (Secondaria 1° grado) CONSULENZA Incontri di consulenza con operatori esterni socio-sanitari Verifica del lavoro svolto CONVOCAZIONE G.L.H.O. CONVOCAZIONE G.L.I. TRASMISSIONE FASCICOLI ALUNNI FORMAZIONE DELLE CLASSI Analizza le criticità e i punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno scolastico Verifica e valuta il lavoro svolto Avvia i lavori per il nuovo anno: rilevamento BES, richiesta personale docente e non con deroghe per i casi certificati, di particolare gravità (L. 104/92, art. 3, comma 3 – Sentenza del TAR) Docenti Genitori Operatori socio-sanitari Consiglio di classe/interclasse o almeno l’insegnante di Sostegno e il Coordinatore della classe (Primaria e Secondaria) Specialista AUSL Eventuale terapista Eventuale assistente Dirigente Scolastico Collaboratori del Dirigente Scolastico Referenti di Plesso Insegnanti di Sostegno Struttura sanitaria - ASL Servizi sociali dei Comuni interessati F.S. coinvolte Assistenti sociali Vengono inviati i fascicoli degli alunni BES che passano ad altri Referente insegnanti di Istituti Sostegno Si dà la disponibilità per F.S. area 3 – Servizi per gli eventuali incontri di studenti consulenza tra i docenti F.S. area 2 – Servizi per i delle classi-ponte delle docenti e B.E.S. due scuola di passaggio Si acquisiscono i fascicoli degli alunni in ingresso La formazione delle classi terrà conto dei Dirigente Scolastico F.S. area 3 – Servizi per gli 101 Tutto l’anno scolastico Entro maggio Al termine delle lezioni, entro giugno Entro giugno fattori di equieterogeneità e di quanto appreso per la formazione di gruppi classe equilibrati. studenti – Orientamento e continuità Referenti di plesso Collaboratori del Dirigente Scolastico Entro luglio * Sia il G.L.I. che il G.L.H.O. possono essere convocati nel corso dell’anno su richiesta dei rispettivi componenti. 102