Strategie di vaccinazione
per la prevenzione
della rosolia congenita
Angela Guarnieri
Sezione Salute Donna
Rosolia e gravidanza
Obiettivo per l’anno 2010
Ridurre l’incidenza della rosolia congenita a meno di
1 caso ogni 100.000 nati vivi
Rosolia
Definizione
Malattia infettiva esantematica, di origine
virale,generalmente benigna, tranne quando
viene contratta in gravidanza per le gravi
conseguenze che può determinare al
prodotto del concepimento.
Rosolia
Trasmissione materno-fetale
• Trasmissione transplacentare
• Nel corso della fase viremica con o senza
manifestazioni cliniche
• L’infezione fetale dopo reinfezione materna è
estremamente rara
• L’infezione fetale è possibile durante tutta la
gravidanza
Eventi fetali dopo infezione materna da rosolia
Infezione e viremia
materna
Non passaggio
transplacentare
Passaggio transplacentare con infezione
embrione / feto
Aborto
spontaneo
Morte in
utero
Difetti alla
nascita
Neonato con
infezione
Difetti evolutivi nel corso
della vita
Neonato
sano
Infezione
asintomatica
Settimana
Settimana
di
di gestazione
gestazione
<10
<10
1111
-12
11-12
1313
-14
13-14
1515
-16
15-16
1717
-18
17-18
1919
-30
19-30
3131
-36
31-36
>36
>36
Prime
settimane
1°
1°
trimestre
trimestre
Rischio
Rischio
di
di trasmissione
trasmissione
90%
90%
67%
67%
67%
67%
47%
47%
39%
39%
30%
30%
60%
60%
100%
100%
u
uAborto
Aborto
u
u Morte
Morte endouterina
endouterina
Rischio
Rischio
di
di danno
danno
90%
90%
33%
33%
11%
11%
25%
25%
(*)
(*)
(*)
(*) dopo
dopo la
la 18
18aa settimana
settimana
sono
sono stati
stati riportati
riportati
sporadicamente
sporadicamente difetti
difetti uditivi
uditivi
2°
trimestre
(inizio)
u
uEmbriopatia
Embriopatia Rubeolica
Rubeolica
Microcefalia,
Microcefalia, cardiopatie
cardiopatie
congenite,
congenite, cecità,
cecità, sordità
sordità
ROSOLIA
Trasmissione
verticale
Conseguenze
feto-neonatali
u
polivisceritica,
uFetopatia
Fetopatia Rubeolica
Rubeolica -- Sindrome
Sindrome polivisceritica
polivisceritica,,
trombocitopenia
trombocitopenia,
epatosplenomegalia,
trombocitopenia,, anemia,
anemia, epatosplenomegalia
epatosplenomegalia,,
polmonite
meningoencefalite,
polmonite interstiziale,
interstiziale, meningoencefalite
meningoencefalite,,
glomerulonefrite
glomerulonefrite
u
uSequele
Sequele perinatali
perinatali -- Ritardo
Ritardo di
di crescita
crescita
u
uSequele
Sequele tardive
tardive -- Ritardo
Ritardo mentale,
mentale, sordità
sordità
progressiva,
progressiva, disturbi
disturbi visivi,
visivi, autismo,
autismo, stenosi
stenosi
arteriose
arteriose progressive,
progressive, diabete,
diabete, disfunzioni
disfunzioni
tiroidee,
tiroidee, panencefalite
panencefalite progressiva,
progressiva,
disgammaglobulinemia…
disgammaglobulinemia
…
disgammaglobulinemia…
Cosa si può fare per evitare che questo accada…
Non essendoci alcuna terapia specifica per
l’infezione rubeolica in gravidanza, né alcuna
possibilità di prevenire la trasmissione maternofetale del virus
la vaccinazione costituisce l’unica
strategia efficace per la prevenzione
della rosolia congenita.
Le strategie di vaccinazione previste
dal Piano nazionale e in Emilia-Romagna
• Vaccinazione con 1° dose di MPR dei bambini
nel secondo anno di vita
• Vaccinazione con 2° dose di MPR dei bambini
nel 5°-6° anno di vita
• Recupero dei bambini e adolescenti non vaccinati
con MPR (occasioni opportune, campagna
straordinaria per le scuole elementari e medie)
• Strategie aggiuntive per le donne in età fertile
Strategie di vaccinazione
per le donne in età fertile
Vengono considerate suscettibili le donne:
– senza un certificato di avvenuta vaccinazione
o
– senza un referto che attesti la presenza di IgG
specifiche (evidenza sierologica di immunità)
Test di screening infettivologici offerti
gratuitamente DPR 245 del 10/09/1998
Preconcezionale
Rosolia
Toxoplasma
Treponema
HIV
In gravidanza, fino alla 13a
Rosolia
settimana EG
Toxoplasma
Treponema
HIV
In gravidanza, 30-37 settimane EG HBV
HCV
HIV
Vaccinazione antirosolia
- La vaccinazione con vaccini combinati contro morbillo,
parotite e rosolia (MPR) o con il monovalente contro la
rosolia, può essere effettuata a qualunque età
- Entrambi i vaccini sono controindicati in gravidanza
- L’intervallo raccomandato tra vaccinazione e gravidanza
è un mese (28 giorni)*
Da: MMWR 2001; 50: 1117
Strategie di vaccinazione
per le donne in età fertile
Ø
La vaccinazione di una donna già immune non comporta
rischi, quindi può essere eseguita anche in assenza di
documentazione dello stato sierologico
Ø
Garantire la gratuità della vaccinazione
Strategie di vaccinazione
per le donne in età fertile
•
Gold standard: Identificare e vaccinare le
suscettibili prima di una eventuale gravidanza
•
Contemporaneamente: Identificare e vaccinare le
suscettibili nel post-partum e post-interruzione di
gravidanza
Strategie di vaccinazione
per le donne in età fertile
Ø
Ø
Informare adeguatamente le donne sui benefici e i
rischi del vaccino MPR, e sui rischi della rosolia in
gravidanza, garantendo l’accessibilità
dell’informazione anche alle donne di lingua non
italiana
Ogni contatto con i servizi sanitari va sfruttato per
chiedere informazioni sulla suscettibilità e proporre la
vaccinazione
Strategie di vaccinazione
per le donne in età fertile
• occasioni opportune:
ü
ü
ü
ü
vaccinazione dei figli
vaccinazioni per viaggi internazionali
richiamo dT
screening carcinoma cervice uterina
• coinvolgere pediatri, medici di medicina generale,
ginecologi, ostetriche,assistenti sanitarie in modo da ridurre
le opportunità mancate
• Materiale informativo nelle sedi opportune
Strategie di vaccinazione per le donne appartenenti a
gruppi difficili da raggiungere
Ø
Ø
Ø
Ø
Garantire la gratuità della vaccinazione
Informare adeguatamente le donne sui benefici e i rischi del
vaccino, e sui rischi della rosolia in gravidanza, garantendo
l’accessibilità dell’informazione, mediante mediatori culturali
o materiale informativo in più lingue
Screening ed eventuale vaccinazione in occasione del primo
contatto con le strutture sanitarie in Italia
Nelle situazioni in cui è probabile una scarsa adesione alla
procedura di screening e di successiva vaccinazione:
vaccinazione alla prima occasione di contatto
Come valutare l’impatto degli
interventi di vaccinazione?
Ø
Sorveglianza dei casi di malattia (nuova normativa
ministeriale, 2004)
Ø
Rosolia in gravidanza
Ø
Rosolia congenita
Sistema di sorveglianza nazionale
della rosolia in gravidanza
e della rosolia congenita
Il sistema di sorveglianza nazionale dal 2005
• D.M. 14 ottobre 2004: a partire dal 1 gennaio 2005,
l’infezione da virus della rosolia in gravidanza e
l’infezione congenita sono incluse specificamente tra
le malattie a notifica obbligatoria, classe III
• Due diverse schede:
– Donna in gravidanza
– Neonato
• C.M. n. 2 del 5 agosto 2005, esplicativa
Flusso dei dati
MEDICO
a
segnalazione di caso sospetto/osservato
(entro 2 giorni)
con scheda SSCMI
AUSL
b
indagine epidemiologica, scheda di
sorveglianza, mod. 15 classe II e III
Assessorato alla Sanità
della REGIONE o P.A.
b, c
MIN.SALUTE
b, c
ISS
c
ISTAT
a = segnalazione di caso sospetto/osservato (entro 2 giorni)
b = indagine epidemiologica e scheda di sorveglianza (cadenza me nsile)
c = riepiloghi mensili per provincia, età e sesso
La segnalazione
Ai fini della segnalazione al Servizio di Igiene e Sanità
Pubblica si intende per rosolia un quadro clinico
caratterizzato da:
• febbre superiore a 37° C
• linfoadenopatia retroauricolare e retronucale
• esantema generalizzato maculopapulare
• artralgia/artrite
• congiuntivite
La segnalazione
E’ importante indagare ogni comparsa di rash
cutaneo in una donna gravida.
Se si pone il sospetto di rosolia in gravidanza:
- informare la donna del sospetto diagnostico
- eseguire la ricerca delle IgM anti-rosolia
La segnalazione deve essere effettuata per tutti i
casi sospetti di rosolia in donne gravide, incluse le
gestanti clinicamente asintomatiche in cui si
riscontrino IgM specifiche per rosolia.
La segnalazione
Ai fini della segnalazione al Servizio di Igiene e Sanità
Pubblica si intende per rosolia congenita un quadro
clinico caratterizzato da uno o più dei seguenti segni e
sintomi:
•presenza di problemi cardiaci (cardiopatia congenita);
sospetto di ipoacusia/sordità; 1 o più segni oculari
(cataratta, nistagmo, deficit visivo, microftalmia, glaucoma
congenito, retinopatia pigmentosa);
•porpora trombocitopenica, epatomegalia, ittero,
spenomegalia, miocrocefalia, meningoencefalite,
ritardo mentale, ipoevolutismo, lesioni ossee a carico delle
metafisi delle ossa lunghe
La segnalazione
La segnalazione va effettuata per tutti i casi sospetti di
rosolia congenita, inclusi i nati morti ed i bambini nati da
madre con infezione confermata da rosolia in gravidanza,
asintomatici alla nascita.
La scheda di segnalazione
Come garantire l’adesione alla segnalazione
Sensibilizzazione di:
• Operatori sanitari coinvolti nella cura delle donne in
gravidanza (medici di medicina generale, ginecologi,
ostetrici…)
• Centri che seguono le gravide e i neonati (ostetricia e
ginecologia, patologia neonatale, pediatria)
• Centri cui possono afferire bambini con sintomi da rosolia
congenita (cardiologia pediatrica, cardiochirurgia,
oftalmologia, centri di riabilitazione…)
Dopo la segnalazione
Gli operatori del Dipartimento di Sanità Pubblica, in
collaborazione con i clinici e i laboratoristi, elaborano la
definizione di caso e compilano la scheda di sorveglianza
necessaria per la notifica
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Rosolia congenita Dr.ssa Guarnieri