Flora della
Lombardia CentroCentro-orientale
(province di Bergamo e Brescia)
«Dalle Alpi all'Himalaya: alla scoperta della flora d'altitudine»
Riunione Scientifica della Società Botanica Italiana - Gruppo per la Floristica
Museo Civico di Storia Naturale di Milano - 01.03.2013
ALCUNI OBIETTIVI
● Redigere un inventario floristico aggiornato.
● Realizzare una banca dati informatizzata che consenta da un lato la
valutazione dello stato del patrimonio floristico esistente, dall'altro,
proseguendo nel monitoraggio sul campo, cogliere le variazioni della flora
nel tempo in modo da poter evidenziare il comportamento di alcune sue
componenti, ad esempio la flora esotica.
● Apportare, mediante il rilevamento cartografico della flora, nuove
conoscenze circa le variazioni intervenute nella composizione floristica del
territorio.
● Compilare una lista rossa delle specie a rischio.
● Fornire un inquadramento floristico particolareggiato del territorio.
● Offrire alle amministrazioni territoriali uno strumento scientifico che
possa rappresentare un ausilio nella scelta delle forme di conservazione e
tutela da attuare sul territorio, ovvero un supporto tecnico per la
valutazione negli interventi di pianificazione territoriale, di ripristino o
ricostruzione ambientale.
IL PROGETTO IN SINTESI
Province di BG e BS e aree limitrofe (SO, TN, VR, MN, CR, MI, LC)
N. quadranti CFCE: 257
Superficie complessiva: 9000 kmq ca.
Inizio: 1989 (BG) 1992 (BS)
Collaboratori: 247
Rilevatori: 183
Taxa considerati: circa 3000
Revisori: 64
Osservazione: 269.234
Dati implementati: 497.946
Erbario: 86.549
Letteratura:142.163
Bibliografia: Fenaroli F. & Martini, 1997; Ferlinghetti & Federici, 1997
Quantità e distribuzione dei dati bibliografici storici (< 1968)
35.358 dati
Stato del rilevamento floristico al 31.12.2009
181.901 dati
SPECIE E SOTTOSPECIE NUOVE
●
●
●
●
●
●
●
●
●
Alchemilla bonae S.E. Fröhner, Wulfenia, 12 :35-51 (2005);
Alchemilla federiciana S.E. Fröhner, Wulfenia, 12 :35-51 (2005);
Alchemilla martinii S.E. Fröhner, in pubbl.
Erucastrum nasturtiifolium (Poir.) O.E. Schultz subsp. benacense F. Martini & F.
Fen., Candollea, 60(2): 469-479 (2005);
Hieracium brevifolium Tausch subsp. lombardense Gottschl., Lienzer Biol.
Beitr., 38(2): 1045-1059 (2006);
Hieracium insubricum Gottschl., Lienzer Biol. Beitr., 38(2): 1045-1059 (2006);
Hieracium pospichalii Zahn subsp. camunnorum Gottschl., in pubbl.
Moehringia concarenae F. Fen. & F. Martini, Candollea, 47(1): 21-30 (1992).
Viola culminis F. Fen. & B. Moraldo, Nat. Bresciana, 33: 21-29.
Erucastrum nasturtiifolium subsp. benacense
Foto F. Fenaroli
Impossibile v isualizzare l'immagine. La memoria del computer potrebbe essere insufficiente per aprire l'immagine oppure l'immagine potrebbe essere danneggiata. Riav v iare il computer e aprire di nuov o il file. Se v iene v isualizzata di nuov o la x rossa, potrebbe essere necessario eliminare l'immagine e inserirla di nuov o.
Moehringia concarenae
Foto F. Fenaroli
Viola culminis
Foto G. Falgheri
Areali distributivi: Acer campestre
Foto E. Polli
Areali distributivi: Campanula barbata
Foto A. Persico
Areali distributivi: Primula albenensis
Foto A. Persico
Areali distributivi: Agrostemma githago
SPETTRO BIOLOGICO
Emicriptofite
Terofite
Geofite
21,1
Fanerofite
12
Camefite
Idrofite
Elofite
9,6
6,4
2,7
0,3
47,9
Distribuzione di
alcune forme
biologiche
(valori % riferiti al totale delle specie
appartenenti a questa forma biologica)
Camefite
Terofite
ENDEMISMO
Distribuzione dell’endemismo per habitat
FLORA MINACCIATA ED ESTINTA
Consistenza delle categorie della lista
rossa e rappresentatività percentuale
nella flora complessiva
Rapporto percentuale per
categoria di minaccia fra taxa
situati con almeno una
popolazione all'interno di ambiti
di tutela e taxa posti all'esterno
Esotiche: la situazione attuale
80%
5%
Autoctone
15%
Neofite
Archeofite
Esotiche
INVASIVITA' BASSA
Eryobotrya japonica
20.11.2008
● Dati osserv.
1871; 12 quad; Di = 0.031
Amaranthus caudatus
Di
0.021
Celosia cristata
0.019
Iris florentina
0.017
Dipsacus laciniatus
0.015
Vitex agnus-castus
0.013
Impatiens balsamina
0.011
Passiflora coerulea
0.009
Matthiola incana
0.009
Tropaeolum majus
0.007
INVASIVITA' ELEVATA
Senecio inaequidens
20.11.2008
1969; 203 quad.; Di = 0,757
Galinsoga ciliata
Di
0,749
Panicum dichotomiflorum
0,689
Ambrosia artemisiifolia
0,591
Bromus willdenowii
0,580
Conyza albida
0,574
Impatiens parviflora
0,571
Sicyos angulatus
0,567
Geranium sibiricum
0,563
Bidens frondosa
0,559
INQUINAMENTO FLORISTICO
10°
11° long. E
lat. N 46°
Legenda
●
<4 %
●
4.1-8
●
8.1-12
●
12.1-16
●
16.1-20
●
●
20.1-24
v.max
Modelli distributivi: 1. Panterritoriale
Foto M. Rivola
Modelli distributivi: 2. E-endalpico
Foto M. Rivola
Modelli distributivi: 3. W-endalpico
Foto M. Rivola
Modelli distributivi: 4. Planiziale
Foto E. Polli
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE…
.. E ARRIVEDERCI
LA FLORA IPSOFILA OROBICA, CENSIMENTO, PROBLEMATICHE
BIOGEOGRAFICHE ED UNA PROPOSTA DI RICERCA
Relatore: dott. Federico Mangili – Università degli Studi di Milano
«Dalle Alpi all'Himalaya: alla scoperta della flora d'altitudine»
Riunione Scientifica della Società Botanica Italiana - Gruppo per la Floristica
Museo Civico di Storia Naturale di Milano - 01.03.2013
LORA VASCOLARE DELLE “TERRE ALTE” DELLE ALPI OROBI
e
APPROCCIO AUTOECOLOGICO AD ALCUNI PROBLEMI
OGEOGRAFICI: LE ENDEMICHE SILICICOLE CENTRO – ALPI
dottorato di ricerca in scienze naturalistiche e ambientali
dott. Federico Mangili, docente tutor dott. Marco Caccianiga
Enzo Bona, Alberto Bonacina, Giancarlo Donadelli, Germano Federici, Roberto Ferranti, Luca Mangili, Antonio
Mazzoli, Giovanni Perico, Giuseppe Ravasio & Martino Rivola*
FAB (Flora Alpina Bergamasca)
“Un fiore dona sempre un sorriso, anche in mezzo alla bufera”
Claudio Brissoni, 1994
In questo lavoro viene elencata la flora ipsofila delle Alpi Orobie, utilizzando dati di campagna, erbari e fonti
bibliografiche. Per il territorio delle quattro province coinvolte viene riportata la quota massima alla quale i
taxa sono stati rinvenuti. Vengono elaborati i dati floristici al fine di fornire lo spettro biologico, corologico ed
ecologico; si descrive il livello di protezione al quale la flora individuata è sottoposta. Infine si ipotizza il
comportamento delle specie di fronte ai cambiamenti climatici e si fornisce un elenco dei taxa maggiormente
a rischio.
Il TERRITORIO INDAGATO
AREE SUPERIORI AI 2400 m.
Arietti (1936) censisce 17 specie al di sopra dei 2943 m. nell'area del Passo della Lobbia
(Adamello – BS). Festi e Prosser (2008), nella stessa aerea ne censiscono 39
ENDEMITI (SU UN TOTALE DI 501 ENTITA’)
62
59
54
117
87
49
94
57
148
57
139
93
99
120
58
100
115
182
101
111
89
58
121
133
133
136
140
163
152
ENDEMITI PRESENTI IN 1 O 2 SETTORI
11
0
1
19
1
0
4
0
17
0
5
2
14
14
1
0
4
2
2
0
4
6
5
20
12
32
34
21
15
ENDEMITI ESCLUSIVI
2
0
0
4
0
0
1
0
2
0
1
1
4
2
1
0
1
17
0
1
0
2
0
2
2
3
11
2
2
TTORE PREALPINO DELLE ALPI CENTRALI E’ UNO SCRIGNO DI BIODIVERSITA’ UNICO
AlliumLinaria
insubricum
tonzigii
Boiss.
Lona
& Reut.
LA FLORA (332 TAXA)
Statistica per gruppi S.O.I.U.S.A.
29.I.B7
Totale taxa
2
Superficie delle aree sommitali (km )
Gr. Legnone
107
0,57
29.I.B6
Gr. Tre
Signori
89
0,39
ALPI OROBIE
29.I.A3
29.I.B4
Gr. Masoni
110
4,5
Gr. Poris
124
3,4
PREALPI OROBIE
29.II.B5
29.II.C7
29.II.C11
Gr. AreraGr.
Gr. CaminoGr. Coca Gr. Telènek Gr. Grigne
Menna
Presolana Concarena
253
220
29
31
57
54
0,20
40,7
16,1
0,002
0,12
0,28
29.I.A2
29.I.A1
29.II.A3
FORME DI CRESCITA (%)
Forme di crescita
35CH frut
T scap
30
Ch pulv
25
NP
Ch rept
20
15
10
H scap
Ch succ
5
0
H ros
Ch suffr
H rept
G bulb
H caesp
G rhiz
H bienn
COROTIPI
Spettro corologico
Cosmopolita
2%
Alpico-illirico
2%
Eurasiatico
2%
altro
5%
Europeo
3%
Circumboreale
8%
Europeo-montano
41%
Artico-alpino
13%
Alpico
24%
NESSUNA NEOFITA
ES:
Stenoendemiti
2%
E: Endemiti
15%
Flora non
endemica
83%
Androsace brevis
Androsace hausmannii
Androsace helvetica
Androsace obtusifolia
Armeria alpina
Artemisia genipi
Cardamine bellidifolia ssp. alpina
Cerastium pedunculatum
Dianthus glacialis
Draba fladnizensis
Draba siliquosa
Eritrichium nanum
Festuca halleri
Gentiana alpina
Gentiana orbicularis
Geum reptans
Potentilla frigida
Saxifraga exarata ssp. exarata
Saxifraga moschata ssp moschata
Saxifraga seguieri
Senecio incanus ssp insubricus
Taraxacum alpinum
Thlaspi rotundifolium ssp. corymbosum
Valeriana supina
1
2167
2292
2267
2367
2187
2217
2247
2167
2267
2267
2567
2267
2182
2267
2267
2171
+
2167
2167
2167
2243
2267
2417
2167
incremento di temperatura (°C)
2
3
4
2333
2500
+
2458
+
2433
+
2533
+
2353
2520
2687
2383
2550
2717
2413
2580
2747
2333
2500
2667
2433
2600
2767
2433
2600
2767
2733
2900
3067
2433
2600
2767
2348
2515
2682
2433
+
2433
2600
2767
2337
2504
2671
2333
2333
2333
2409
2433
2583
2333
2500
2500
2500
2576
2600
2750
+
2667
2667
2667
2743
2767
2917
5
+
2883
2913
2833
2933
2933
+
2933
2848
2933
2837
2833
2833
2833
2909
2933
+
La tabella mostra di quanto si potrebbero innalzare le quote delle fasce vegetazionali per ogni grado di
incremento della temperatura media, tenuto conto che il gradiente adiabatico dell’aria secca è pari a
0,6°C/100 m.
OBLEMI COROLOGICI APERTI
osizione centro-meridionale della catena Orobica fa si verifichi la compresenza di elem
ogici W-Alpici, E-Alpici, endemici e Centro – Alpini
ti di questi elementi presentano distribuzioni poco chiare, interrompendo sulla catena
ica la loro distribuzione, apparentemente senza la presenza di una barriera litologica o
atica ben definita, es: Aconogum alpinum (All.) Schur., Primula daonensis (Leyb.) Leyb.
iana purpurea L.
po del progetto di ricerca è di indagare la biologia riproduttiva e l’ecologia di alcune di
te entità, per cercare di comprendere meglio i motivi di questa peculiare distribuzione
catena Orobica, oltre ad ottenere delle precise informazioni sullo status dei popolame
pecie prescelte sono un’endemica centro – alpina, Androsace brevis (Hegetschw.) Cesa
emento W-Alpico, Gentiana alpina Vill., il cui areale termina verso oriente sulle Orobi
dentali
quota (m)
1500
1000
0
5
10
15
20
Valeriana supina
Thlaspi rotundifolium ssp. corymbosum
Taraxacum alpinum
Senecio incanus L. ssp. insubricus
Saxifraga seguieri
Saxifraga moschata ssp. moschata
Saxifraga exarata ssp. exarata
Potentilla frigida
Geum reptans
Gentiana orbicularis
Gentiana alpina
Festuca halleri
Eritrichium nanum
Draba siliquosa
Draba fladnizensis
Dianthus glacialis
Cerastium pedunculatum
Cardamine bellidifolia ssp. alpina
500
Artemisia genipi
Armeria alpina
Androsace obtusifolia
Androsace helvetica
Androsace hausmannii
Androsace brevis
TAXA A RISCHIO
3500
3000
2500
2000
0
25
Androsace brevis (Hegetschw.) Cesati
Specie esclusiva di stazioni rupicole esposte – Androsacion vandellii
Androsace brevis: distribuzione da Flora alpina (2004)
?
Androsace brevis : distribuzione puntuale sulle Alpi Orobie
Valtellina – SO
N
M.TE LEGNONE
M.TE FIORARO
P.ZO TRE SIGNORI
M.TE PONTERANICA
Val Brembana – BG
Gentiana alpina Vill. – foto di Michele Jurietti
Gentiana alpina, specie di prateria alpina, Caricion curvulae – foto di Roberto Piazza
Gentiana alpina Vill.: distribuzione da Flora alpina (2004)
?
Gentiana alpina : distribuzione puntuale sulle Alpi Orobie
N
Valtellina – SO
ALPE STAVELLO
M.TE LEGNONE
P.ZO ROTONDO
Val Brembana – BG
Valsassina – LC
a pubblicazione della Flora Vascolare della Lombardia Centro – Orientale (2012) è
mente a disposizione una banca dati precisa e puntuale sulla distribuzione delle entità
tiche di gran parte della catena Orobica
pecie endemiche, soprattutto quelle dei sistemi prealpini carbonatici, sono continuo
tto di studio, e sono al centro di importanti progetti conservazionistici (Lombardy
(
Seed
ROSSI et Al., 2005), in quanto gravemente minacciate dai cambiamenti climatici
tori storici ed ecologici che influenzano la distribuzione delle endemiche carbonatiche
relativamente chiari, e, in alcuni casi sono anche stati studiati, (RAVAZZI, 1998;
IRAGLIO et Al., 2008); assai meno chiaro è l’inquadramento dei popolamenti delle
miche silicicole centro – alpine
ono studi che hanno come oggetto la distribuzione di taxa endemici o rari di ambienti
ei (SCHONSWETTER et Al., 2002; SCHONSWETTER et Al., 2003; STEHLIK et Al., 2002; ), m
tutti di carattere genetico o fitosociologico; la biologia di queste specie, come di gran
e della flora alpina è ancora sconosciuta
DAGINE AUTOECOLOGICA
alla storia ed alle esigenze edafiche, la biologia riproduttiva gioca un ruolo chiave nel
rminare l’areale di una specie: si tratta, purtroppo di un dato ancora pochissimo indag
lcune stazioni delle specie in oggetto (al centro ed ai limiti dell’areale) si intende
riverne la dinamica di popolazione, raccogliendo dati riguardanti lo stato degli individu
ti, vivi), il numero di boccioli e fiori prodotti, i frutti giunti a maturazione, la quantità d
prodotti.
DAGINE AUTOECOLOGICA
alla storia ed alle esigenze edafiche, la biologia riproduttiva gioca un ruolo chiave nel
rminare l’areale di una specie: si tratta, purtroppo di un dato ancora pochissimo indag
lcune stazioni delle specie in oggetto (al centro ed ai limiti dell’areale) si intende
riverne la dinamica di popolazione, raccogliendo dati riguardanti lo stato degli individu
ti, vivi), il numero di boccioli e fiori prodotti, i frutti giunti a maturazione, la quantità d
prodotti.
nno condotti esperimenti di semina per valutare la capacità di germinazione e
avvivenza delle plantule, sia in loco che nei laboratori dell’Università degli Studi di Mil
qualsiasi ente interessato a collaborare alla ricerca
lcune stazioni delle specie in oggetto (al centro ed ai limiti dell’areale) si intende
riverne la dinamica di popolazione, raccogliendo dati riguardanti lo stato degli individu
ti, vivi), il numero di boccioli e fiori prodotti, i frutti giunti a maturazione, la quantità d
prodotti.
razioni ed esperimenti atti a valutare la capacità dispersione dei semi
onamento di data logger e raccolta di campioni di suolo, per caratterizzare con precisi
crescita, confrontando i dati con quelli delle zone limitrofe
OGRAFIA
HIMANN D., -LAUBER K., MOSER M.M., THEURILLAT J.P. (2004) – Flora Alpina – Zanichelli editore
RAGLIO S. et Al. (2008) - Saxifraga tombeanensis Boiss. ex Engl. - in Flora da conservare: implementazione
orie e dei criteri IUCN (2001) per la relazione di nuove Liste Rosse. Informatore Botanico Italiano, 40,
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INI F. et Al. 2012 - Flora vascolare della Lombardia centro-orientrale. 2 vol. Lint Trieste. Pp. 1-602; 1-326.
ZZI C. (1997) – Distribuzione ed ecologia di due primule endemiche delle prealpi calcaree meridionali, Prim
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NSWETTER et. Al. (2003) – Disjunction in relict alpine plants: phylogeography of Androsace brevis and
sace wulfeniana (Primulaceae). Botanical Journey of the Linnean Society, 141, 437 – 446
NSWETTER et Al. (2003) – Phylogeography of the High Alpine Cushion Plant Androsace alpina (Primulacea
ropean alps. Plant Biology, 2003, 623-630
IK I. et Al. (2002) – Nunatak survival of high Alpine plant Eritrichium nanum (L.) Gaudin in the Central Alpe
g the ice ages. Molecular ecology, 2002, 2027-2036
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