Civico Istituto Musicale
G.B. Fergusio
Sabato 7 Novembre 2009
Savigliano, Teatro Milanollo, ore 18
Pietro Gallinotti: il liutaio della SNOS
Concerto
del chitarrista
Pino Briasco
dedicato a Pietro Gallinotti
a cura del
Civico Istituto Musicale G.B. Fergusio di Savigliano
in occasione della manifestazione
“Dalla SNOS all’ALSTOM: una storia importante”
PROGRAMMA
PRIMA PARTE
R. DE VISEE (Sec. XVI)
Sarabanda – Minuetto - Passacaglia
F. CARULLI (1779–1841)
Larghetto I - Larghetto II
H. VILLA LOBOS (1887–1959) Preludio N. 1 - Studio N. 11
F. TARREGA (1852–1909)
Capriccio Arabo
B. TERZI (1893–1980)
Pastorale
SECONDA PARTE
F. ORSOLINO (1918–1993)
M.C. TEDESCO (1895–1968)
Soliloquio e Scherzo
Marinaresca - La Primavera
F.M. TORROBA (1891–1982) Fandanguillo - Romanza de los pinos - Notturno
I. ALBENIZ (1860–1909)
Rumores de la Caleta
J. MALATS (1872–1912)
Serenata Spagnola
“Il chitarrista Pino Briasco tesseva con intima e vissuta dedizione melodie ricche di espressione e ritmi di
molteplici strutture. Il valore della sua esecuzione non deriva da un fattore puramente tecnico, ma soprattutto da
una calda e sentita musicalità interiore” (da una recensione del TAGBLATT di Heidelberg, in occasione di una
esecuzione trasmessa in diretta dalla Deutscher Rundfunk)
Il chitarrista Pino Briasco suona in concerto una Chitarra Gallinotti.
Pino Briasco è nato a Varazze in provincia di Savona.
Ha studiato a Genova sotto la guida del M° Carlo Palladino. Le sue personalissime interpretazioni, caratterizzate da
un’estetica sonora estremamente variegata e duttile gli hanno valso importanti riconoscimenti, fra i quali
l’affermazione di due edizioni al Festival Nazionale di Ancona, il Premio Liguria per la Musica e l’alto onore del
Grifo d’Argento della città di Genova per l’opera di ricerca e divulgazione nel mondo della musica da camera di
Niccolò Paganini.
Quale componente del Quartetto Paganini ha al suo attivo con la casa discografica Dynamic l’incisione di alcuni
duetti per chitarra e violino e dell’Opera Omnia dei quartetti per violino, viola, violoncello e chitarra di Niccolò
Paganini.
E’stato Commissario di Giuria in concorsi Nazionali ed Internazionali fra cui: Concorso Internazionale di Milano, di
Ercolano (Napoli), Genova, Ancona, Bardolino, Desenzano del Garda, Alessandria ed altri.
Oltre all’attività didattica svolta quale Docente presso il Conservatorio “N. Paganini” di Genova, alla ricerca e
divulgazione della letteratura chitarristica ed anche in considerazione dei vari concerti tenuti in Italia, Germania,
Francia, Iugoslavia, Lussemburgo, Russia, Spagna, Svezia, Inghilterra, in Kuwait e Siria, si è imposto alla favorevole
attenzione della critica e al caloroso consenso del pubblico.
E’ dedicatario di brani per lui espressamente
scritti da compositori fra i quali Angelo Gilardino, Sergio Chiereghin, Giuseppe Manzino, Adriano Lincetto, Flavio
Scogna, Alojse Vecchiato, Giusto Franco, Federico Orsolino, Roberto Beltrami, Rolf Ranehov, Anselmo Bersano,
Raffaele Cecconi, Mario Gangi ed altri.
Alcune sue revisioni di M. Giuliani, A. Piccinini, G.B. Granata, S.L. Weiss, L. Roncalli, oltre a composizioni
originali, figurano nel catalogo delle edizioni Zanibon di Padova. Altri suoi brani sono pubblicati dalla Citrinen HB
Malmö (Svezia).
Nel settembre 2008 ha ricevuto la Chitarra d’Oro per la didattica, Premio Città di Alessandria, in occasione del XIII
Convegno Italiano di Chitarra.
Pietro Gallinotti, uno dei più grandi liutai del Novecento, nacque a Solero, in provincia di Alessan-dria, nel 1885.
Figlio di un sarto, dimostrò fin da giovanissimo una particolare attitudine ai lavori manuali, presto indirizzati alla
costruzione di strumenti musicali. Nel 1909 un suo compaesano lo chiamò a Savigliano per lavorare presso la
S.N.O.S. (Società Nazionale Officine di Savigliano). Gallinotti entrò così presso le officine-casse adibite alla
lavorazione del legno per la costruzione delle carrozze dei treni, e lì mise a frutto la sua già acquisita esperienza
nell’ebanisteria. Visse a Savigliano fino al 1914 o 1915 dovendo partire per la guerra. Risalgono a quegli anni i
suoi primi strumenti musicali, improntati ai modelli dei più rinomati artefici piemontesi. Tornato in patria, dopo le
angherie subite in campo di concentramento in Cecoslovacchia, tra il 1918 e il 1920 cominciò a produrre i primi
violini e nel 1927 ottenne un primo significativo premio all’esposizione di Ginevra e nel 1931 un altro premio a
Roma. Negli anni Trenta era già considerato il miglior costruttore di chitarre in Italia e tanti concertisti chiedevano
i suoi strumenti che, nel frattempo erano stati ben giudicati anche dai più famosi concertisti mondiali come Andres
Segovia. Il concorso di Torino, del 1952, consacrò la sua fama: vinse il primo e il secondo premio con due
stupende chitarre. Da quell’anno Alirio Diaz, il miglior allievo di Segovia, incominciò a concertare e incidere
dischi sulle sue chitarre. Dopo una vita passata nella quiete del suo laboratorio di Solero, dove lavorò sempre con
spirito di ricerca e di perfezionamento unito a infinita pazienza e grande umiltà, morì nel 1979.
Mario Dell’Ara
PUBBLICAZIONI:
M. DELL’ARA – M. GRIMALDI, Pietro Gallinotti liutaio di Solero, (Rosa sonora 2006), Savigliano, Civico Istituto Musicale G.B.
Fergusio, Grafica e stampa L’Artistica Savigliano, 2006.
M. DELL’ARA, Pietro Gallinotti liutaio di Solero, (Rosa sonora 2007), Solero, Comune di Solero, Grafica e stampa L’Artistica
Savigliano, 2007.
Info: www.fergusio.it
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