Calendario di Febbraio-Marzo 2015
IV DOMENICA DOPO EPIFANIA
Giornata della vita
h 15.30 Cammino Iniziazione Cristiana 1°
h 20.30 Incontro Ado
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lun
h 19 Consiglio Pastorale a Noverasco
mar
h 18.30 Vespero con Diaconia Noverasco
h 19.30 Incontro gruppo Antiochia
mer
h 21 Cammino Cresima Adulti
lun
h 20.30 Rosario perpetuo
mar
h 18.30 Vespero con Diaconia Noverasco
mer
h 21 Inizio cammino Cresima adulti
gio
h 18 Equipe liturgica
h 21 Cammino Mtr. Crist.
ven
h 17.30 Adorazione
h 19.30 Incontro II-III media I-II sup
sab
h 15 Preparazione Battesimi
h 14.30 Formazione Caritas Dec. Rozzano
h 15.30Ritiro Anniversari Matr. Santuario
h 18 S. Messa – incontro Gruppo Famiglie
PENULTIMA DOPO EPIFANIA
Giornata dell’ammalato: S Messa 15.30
h 8.30 Ritiro cammino Mtr. Crist.
h 18 Anniversari Matrimonio h 20.30 Ado
lun
mar
h 18.30 Vespero con Diaconia Noverasco
h 21 Incontro con Card. Onayeka Duomo
mer
h 21Cammino Cresima adulti
gio
h 21 Cammino Mtr. Crist.
ven
Partenza Esercizi SpiritualiCUM Verona
sab
Esercizi Spirituali al CUM di Verona
h 15 Preparazione Battesimi
dom
ULTIMA DOPO EPIFANIA
Ritorno Esercizi Spirituali al CUM di Verona
Firma impegno Cresimandi
h 15.30 Battesimi
Preghiera delle ore
h.8.00 – Lodi
h.19.15 – Vespro
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gio
h 21 Cammino Mtr. Crist.
h 21Rosario Cenacolo della famiglia
ven
h 19.30 Incontro II-III media I-II sup
sab
Carnevale
dom
I QUARESIMA TENTAZIONI
h 20.30 Incontro Ado
lun
h 21 Catechesi Parrocchiale Noverasco
mar
h 18.30 Vespero con Diaconia Noverasco
mer
h 21 Cammino Mtr. Crist.
h 21 Cammino Cresima
gio
h 21 Cammino Mtr. Crist.
ven
h 7.40 Preghiera medie h 8.10 Preghiera El.
h17 Via Crucis
sab
Uscita gruppo famiglie
dom
II QUARESIMA SAMARITANA
h 9.30 Ritiro Famiglie Quinta elem
h 18.00 S. Messa – Attestati Mtr. Crist.
h 20.30 Incontro Ado
lun
Inizio Visita famiglie Noverasco
h 21 Catechesi Parrocchiale a Opera
mar
h 18.30 Vespero con Diaconia Noverasco
h 21 Via Crucis in Duomo
mer
h 21 Cammino Cresima
gio
h 18 Equipe liturgica
h 21 Incontro ginecologo/andrologo Mtr.
Crist.
ven
h 7.40 Preghiera medie h 8.10 Preghiera El.
h17 Via Crucis
h 19.30 Incontro II-III media I-II sup
sab
dom
Convegno Caritas di Zona S. Giuliano
Visita Arcivescovo Decanato Milano 3
III QUARESIMA DI ABRAMO
h 9.30 Ritiro Famiglie Quarta elem
h 20.30 Incontro Ado
SANTE MESSE
CONFESSIONI
Opera: Feriale h.17, Mercoledì h.18.45, Sabato/pref h.18 Giorni feriali: h. 8 – 9 e 17 – 19
Festivi h. 9.30 - 11 - 18 Noverasco: Martedì h 18, Venerdì h Sabato: h.16.30 – 18.00
9 festiva h 11 Santuario Feriale h 9 festivi h.11.30 Anni
Domenica: mezz’ora prima della S. Messa
Azzurri sabato h 16.30 Mirasole Feriale h 12, festivi h.10.30
Don Olinto/Don Danilo/Segreteria: 02.57600310, fax 02.53030329; Ausiliarie dioc. 02.57605484
[email protected]. Facebook: Comunità Pastorale San Giovanni Evangelista - Opera
ANNO XXIII
Numero 218
Periodico della Comunità pastorale San Giovanni evangelista - Opera/Noverasco
Tel. 02/57600310, [email protected], FB: Comunità Pastorale Opera
In questo dolore Maria e Giuseppe
ritrovano il figlio nel tempio. E non
si era smarrito. No, ha scelto di
R E L A Z I O N I
D I stare là. Là onorava i suoi genitori.
COMUNITA’:
Come per dire: Non è tutto conseLA MISTICA
quenziale? Voi mi avete educato
così! Voi mi avete educato a occuDELLA FRATERNITA’!
parmi delle cose di Dio! Voi mi aveRaccogliamo poche parole sulla co- te insegnato a pregarlo ogni giorno.
munità san Giovanni evangelista:
r ic or dando p ap a Fr anc e sc o Così siamo chiamati a curare le
(Evangelii Gaudium 21-22). La Pa- relazioni in famiglia come in comurola di Dio ha un dinamismo di nità. Non dovremmo avere gioia
“uscita” che Dio vuole provocare nei
credenti; tutti siamo chiamati a
questa nuova uscita missionaria.
Tutti siamo invitati ad accettare
questa chiamata: uscire dalla propria comodità e avere il coraggio di
raggiungere tutte le periferie che
hanno bisogno della luce del Vangelo. La Parola ha in sé una potenzialità che non possiamo prevedere.
Il Vangelo parla di un seme che,
una volta seminato, cresce da sé
anche quando l’agricoltore dorme
(Mc 4,26-29). La Chiesa deve accettare questa libertà inafferrabile per un ragazzo che chiede di essere
della Parola, che è efficace a suo fedele al sogno che lo abita? E lamodo, e in forme molto diverse, tali sciarlo andare per le sue strade? E
da sfuggire spesso le nostre previ- poterci raccontare queste cose nelle
sioni e rompere i nostri schemi”.
case. Non è forse una cosa che ci fa
grandi interrogarci? La sfida, quelGuardiamo oggi a Gerusalemme, a
la educativa, sta nel condividere
quella famiglia di Nazareth che per
nelle nostre case le grandi domantre giorni non vede il proprio figlio,
de sulla vita, nel cercare insieme
come scomparso nel nulla, e dopo
stili di vita che siano degni della
tre giorni lo ritrova nel tempio. Conostra umanità,
me Gesù, ucciso in croce, scomparorizzonti grandi
so per tre giorni nel buio della more non meschini,
te, anche lui cercato da Maria di
quelli che ci ha
Magdala e altre donne angosciate.
spalancato
la
E ritrovato, dopo tre giorni,
fede in Gesù,
nell'immagine del vivente.
senza ignorare il
È l’angoscia della perdita. E qualmondo.
che volta non sembrano nascosti
solo gli altri, a volte nascosto, invi- La
beatitudine
sibile, ci sembra Dio. Capita quan- del salmo 83 è
do non ne riconosciamo più i pro- quella dell’uomo
getti. Come se si fosse allontanato, che tiene nel cuoinghiottito per strade diverse.
re le vie del Si-
EDITORIALE
1 febbraio
2015
gnore. È il modo con cui si costruisce un’intimità itinerante, in una
comunione missionaria. Passiamo
dalla parrocchia alla comunità pastorale mettendo al di sopra di tutt o l a c ar i t à: c a mm ini am o
nell’amore e nella luce.
Ancora papa Francesco ci insegna
(Ev. Gaudium 87.91.92):
“scopriamo e trasmettiamo la mistica di vivere insieme, di mescolarci, di incontrarci, di prenderci in
braccio, di appoggiarci, di partecipare a questa marea un po’ caotica
che può trasformarsi in una vera
esperienza di fraternità, in una carovana solidale, in un santo pellegrinaggio. In questo modo, le maggiori possibilità di comunicazione
si tradurranno in maggiori possibilità di incontro e di solidarietà tra
tutti. Se potessimo seguire questa
strada, sarebbe una cosa tanto buona, tanto risanatrice, tanto liberatrice, tanto generatrice di speranza!
Uscire da se stessi per unirsi agli
altri fa bene. […] si tratta di imparare a scoprire Gesù nel volto degli
altri, nella loro voce, nelle loro richieste. È anche imparare a soffrire
in un abbraccio con Gesù crocifisso
quando subiamo aggressioni ingiuste o ingratitudini, senza stancarci
mai di scegliere la fraternità. Lì sta
la vera guarigione […]. Non lasciamoci rubare la comunità!”
LE QUATTRO GIORNATE
L’annuncio
del Vangelo
attraverso
gli stili di vita
Tra gennaio e febbraio 4 appuntamenti
per pregare e riflettere su famiglia, vita,
lavoro e malati, riuniti sotto il titolo «Da
questo tutti sapranno che siete miei discepoli».
Quattro occasioni di riflessione, quattro
momenti che mettono al centro alcuni
tra gli aspetti più importanti
dell’umano.
Famiglia, vita, solidarietà, malattia sono i temi delle quattro giornate che caratterizzeranno l’inizio delle attività
pastorali anche per il 2015.
Unico il titolo, tratto da un versetto del
Vangelo di Giovanni al capitolo 13 «Da
questo tutti sapranno che siete
miei discepoli». Quattro le date con
alcune sottolineature particolari per
ogni momento:
1- la Festa della famiglia sarà il 25
gennaio e si occuperà in particolare
di «Custodire le relazioni» (a questo
proposito, essendo coincida con l’entrata in vigore della Comunità pastorale, la festa della famiglia nella nostra comunità sarà celebrata domenica sera 8 febbraio alla Santa Messa delle ore
18.00).
Soggetti di evangelizzazione. Nel recente incontro che l’arcivescovo Angelo Scola ha avuto con le famiglie della Diocesi, all’indomani del Sinodo sulla famiglia, nel raccontare la sua esperienza di padre
sinodale il Cardinale ha sottolineato come le famiglie siano «soggetti attivi di evangelizzazione», mediante la testimonianza della loro «vita ordinaria», fatta di relazioni, di dedizione, di tempi di lavoro e di
riposo, di impegno educativo e di servizio.
2- la Giornata per la vita il 1 febbraio, tema: Solidali per la vita. Come vivere la solidarietà nelle
situazioni di sostegno alla vita?
3- l’8 febbraio sarà la volta della Giornata della solidarietà che avrà come filo conduttore
«Condividere per moltiplicare» L’ecologia dell’uomo «Quale solidarietà per una ecologia umana» la
preparazione all’appuntamento dell’Expo.
4- In chiusura la giornata dell’ammalato l’11 febbraio «Una presenza che accompagna». Ministri dell’eucaristia, accanto al malato, quest’anno puntiamo l’attenzione sul camminare insieme al
malato partendo da un versetto del libro di Giobbe “Ero gli occhi per il cieco ero i piedi per lo zoppo”.
Domenica 8 febbraio 2015 Dalle 15,30 alle 18,00
Laboratorio: prepariamo il costume di carnevale
Domenica 15 febbraio 2015 Dalle 15,30 alle 18,00
Laboratorio
Laboratorio:: prepariamo il costume di carnevale
Sabato 21 febbraio 2015
Sfilata di carnevale per le vie del paese
Martedì 10 febbraio
le persecuzioni e il martirio di tanti
nostri fratelli non possono invecchiare come le pagine dei quotidiani: noi immaginiamo volti e case,
lacrime e preghiere, sogni e spaventi. Dopo i cardinali Schonborn,
Tagle, O’ Malley, ora accogliamo il
card. Onaiyekan con particolare
N e l l ’ a m b i t o d e l p r o g e t t o commozione per dire la nostra vici«Evangelizzare le grandi metropoli nanza e solidarietà alla comunità
oggi», l’Arciv. di Abuja (Nigeria) cattolica della Nigeria.
parlerà in Duomo (ore 21).
«Onaiyekan è uno dei cardinali di
Le tragi- spicco della Chiesa africana - spieche noti- ga don Bortolo Uberti -, la sua Diozie
che cesi di Abuja conta più di mezzo
ir rompo- milione di battezzati su una popono nella lazione che supera i 3 milioni di
c r o n a c a abitanti. È una figura profetica
quotidia- soprattutto per il suo impegno per
na e che la pace in Nigeria». Egli ha preso
racconta- posizioni molto decise anche rispetno le tri- to all’integralismo islamico e ai
bolazioni, fondamentalisti di Boko Haram. «Il
Il cardinale
John Onaiyekan
a Milano
Cardinale africano ci aiuterà a capire meglio la questione del fondamentalismo e in particolare il rapporto con l’islam. In che misura si
può dialogare e in che misura si
dovranno mettere dei paletti?».
Un altr o tema c aldo che
l’Arcivescovo di Abuja potrà affrontare da vero testimone è quello
dell’immigrazione, perché ancora
oggi molti scappano dalla Nigeria e
raggiungono le coste italiane e poi
vengono accolti a Milano come profughi. Ma nelle grandi metropoli
crescono anche la povertà e la fame, un dramma che da sempre colpisce il continente africano, per
questo il cardinale Onaiyekan avrà
molto da dire agli ambrosiani, pensando alla sua Nigeria e guardando
all’evento mondiale di Expo che si
terrà proprio a Milano sul tema del
cibo.
laicità del bene comune, convinti che è il Signore che salva e guida i passi della sua chiesa.
Il Responsabile della Comunità Pastorale esercita il ministero del discernimento nella corresponsabilità, quello della missionarietà
nella comunione e quello della carità nella fraternità. Ciascun membro della Diaconia è chiamato a consigliarlo e a sostenerlo in questo delicato compito di presidenza.
“NELLA LUCE” Liturgia e Spiritoovo comandamento, ma un comandamento antico, che avete ricevuto da principio. Il
comandamento antico è la 2,7-10)
I momenti di condivisione della preghiera sono fondamentali per il crescere di una azione pastorale che si confronta con le esigenze del
Vangelo e attenta all’opera dello Spirito. In questo modo si è resi vigilanti sulla necessità di riconoscere il primato di Dio in Gesù Cristo
Messia riferimento della chiesa e che conduce il suo popolo. E’ lo stile di Giovanni l’evangelista: quello che abbiamo veduto e udito, noi lo
annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. (1Gv 1,3)
Inoltre la preghiera assieme è il modo più certo di crescere nell’amore reciproco custodendo i fratelli e sorelle nell’intercessione davanti a
Dio. La Diaconia ha quindi tra i suoi primi impegni quello di essere vigilante nella preghiera per il popolo di Dio affidato alla sua responsabilità, lasciando che il cuore di ciascuno sia dilatato secondo la misura universale del cuore di Cristo. Il patrono Giovanni l’evangelista
con la sua comunità evangelica proteggano e ispirino le nostre comunità parrocchiali dei Santi Pietro e Paolo e di San Benedetto, per essere
l’icona stessa della Diaconia della nostra Comunità Pastorale impegnata a vigilare con premura fraterna sulla vita e la fede degli uomini e
delle donne della nostra città.
Gli incontri della Diaconia cercheranno sempre una condivisione a partire dalla Parola di Dio e dal vissuto di fede di ciascuno, nel reciproco aiuto, nella comunicazione della fede e nella carità pastorale.
I tempi speciali/forti saranno sottolineati una volta alla settimana con la preghiera delle lodi e vespero pregati in una delle chiese della
nostra comunità come segno pubblico di unità.
In occasione di festività liturgiche di particolare rilevanza o in momenti importanti per la vita della Comunità Pastorale, è da favorire la
concelebrazione dell’Eucaristia (Giovedì Santo, Corpus Domini, Festa Patronale), vera fonte dell’unità della chiesa.
All’inizio dell’anno pastorale, in avvento e in quaresima saranno previste giornate di nutrimento spirituale : catechesi parrocchiale, esercizi
spirituali, pellegrinaggi, adorazione eucaristica e scambi nella fede, seguendo il Progetto Pastorale preparato nel Consiglio Pastorale.
“E NELL’AMORE” Fraternità e custodia
3,16-18)
La fraternità va scelta e promossa nel nome del Signore. Essa per sua natura è spontanea ma sempre da ricercare nelle occasioni in cui
coltivare uno stile di condivisione libera, cordiale e schietta, non solo delle problematiche pastorali, ma anche della vita più quotidiana. La
comunione possa diventare condivisione concreta, affabilità, ascolto, accoglienza e stima reciproca anche nella fatica di temperamenti differenti, diversità di vedute fino a giungere all’esercizio delicato della correzione fraterna.
Ogni settimana si avrà l’occasione di pranzare insieme.
In occasione degli incontri della Diaconia saranno previsti momenti di formazione su tematiche riguardanti la vita pastorale della comunità, decanato, diocesi e chiesa universale.
Due volte all’anno (nel tempo di Natale e al termine dell’anno pastorale) creare giornate dedicate a incontri/visite significative.
E’ prevista una rotazione di contributi personali per le spese della Diaconia.
OPERA – 7 gennaio 2015
Preghiera a San Giovanni evangelista,
Giovanni, uomo santo di Dio,
giovane ed entusiasta discepolo di Giovanni Battista,
compagno di Andrea fratello di Pietro,
uno tra i primi apostoli del Signore,
unito al gruppo degli apostoli,
discepolo amato da Gesù,
partecipe dei segni di salvezza,
memore dei dialoghi di conversione,
contemplativo della gloria di Dio,
testimone della Trasfigurazione,
accorato commensale alla Cena santa,
anche tu figlio, proprio sotto la croce,
affidato all’amore materno della madre,
primo testimone del sepolcro vuoto,
intelligenza penetrante della Parola,
custode del vangelo,
cantore dell’ amore,
ispirato dallo Spirito,
visionario della rivelazione,
accompagna la nostra comunità
nel cammino della luce e dell’amore. Amen.
Opera, 25 gennaio 2015
Solenne inizio della Comunità Pastorale “San Giovanni Evangelista”
COMUNITA’ PASTORALE SAN GIOVANNI EVANGELISTA
REGOLA DI VITA DELLA DIACONIA
“CAMMINIAMO NELLA LUCE E NELL’AMORE”
Al di sopra di tutto la carità
La carità dice che Gesù Cristo è l’orientamento del nostro cammino in umanità sia della chiesa e sia della nostra comunità. Questo riferimento ci raduna nella memoria viva di Gesù: partecipi del mistero che viene custodito nella preghiera e nell’intimo di ogni persona; convocati dalla parola ascoltata, meditata e ricercata nella vita; spinti nel fuoco ardente dalla memoria della Cena santa del Signore celebrata con
l’Eucaristia e condivisa nei gesti quotidiano di divisione comune dei beni per il sostentamento di tutti (Atti 2). In questo modo i cristiani
testimoniano la carità fraterna emblema della novità di vita portata da Gesù Cristo, il Messia.
Questo stile vuole essere l’anima di ogni presenza della chiesa nel mondo e, nelle attuali circostanze del rinnovamento della pastorale sulle
vie del Concilio vaticano II, il nuovo inizio per la Comunità Pastorale di Opera.
In particolare la Diaconia è chiamata ad essere il nucleo di comunione e fraternità perché tutta la comunità e l’attività pastorale possano
ricevere impulso e testimonianza da coloro che sono chiamati a servire/guidarla anzitutto con l’esempio.
Vivere la comunione non è una “strategia” pastorale, bensì il genuino spirito evangelico da perseguire sempre e con fatica contro ogni
tentazione di protagonismo e di divisione. Perché lo sforzo possa essere comune, la Diaconia si propone una Regola di vita per fissare
alcuni passi da intraprendere insieme per crescere nella comunione attorno al Signore Gesù.
I membri della Diaconia sono i sacerdoti incaricati della pastorale della città e la religiosa delle Ausiliarie Diocesane. Nel futuro, seguendo
le indicazioni dell’Arcivescovo, anche alcuni laici saranno chiamati a far parte della Diaconia.
La Regola di vita viene riformulata annualmente, con una verifica e valutazione all’inizio del nuovo anno pastorale diocesano
(8 settembre).
“CAMMINIAMO” Vangelo e ministeri
La missione è la ragione d’essere della chiesa e anche i ridimensionamenti pastorali non possono essere un venir meno al compito di annunciare il Vangelo, ricercandolo sempre nella vita delle persone e consegnandosi alla sua potenza e creatività.
La missione non è un lavoro o un impegno, quanto uno stile di vita che nasce dalla gioia dell’incontro con il Signore Gesù e dal desiderio
di comunicare ad altri quello che Lui continua ad operare nella nostra vita e nella vita della sua chiesa e nel mondo di oggi.
La missione è dunque fatta anzitutto dai molti incontri quotidiani che ancora sono possibili nell’ordinarietà della vita pastorale. Certo la
fede richiede di sbocciare entro una dimensione ecclesiale che ormai non può che avere le dimensioni dell’ intera città. E’ in questo equilibrio continuamente da ricercare e verificare tra dimensione personale-locale-cittadina che si invera la possibilità di una pastorale che non
sia impersonale e astratta, e neanche localistica e chiusa.
Ogni iniziativa pastorale sarà quindi oggetto di corresponsabilità e condivisione da parte della Diaconia, nella valorizzazione delle intuizioni e dei carismi di ciascuno, sempre nel solco di un comune cammino di chiesa. Per favorire questo stile unitario, la programmazione
(del calendario) della Comunità Pastorale sarà fatta insieme da tutta la Diaconia in alcuni giorni di vita comune.
L’attuale situazione di transizione sembra suggerire, come cammini possibili della prassi pastorale quella di una sobrietà di iniziative e
proposte profetiche che possano segnare in modo chiaro la presenza e l’azione della comunità nel mondo attuale.
Le iniziative come pure gli spunti nuovi che possono emergere dal vissuto della nostra città vanno sempre più condivisi nella solidarietà e
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Ecclesia 218 Febbraio 2015