ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE - LICEO SCIENZE APPLICATE
“GIOVANNI GIORGI” – ROMA
XXIV SETTIMANA DELLA
CULTURA SCIENTIFICA
7 - 11 APRILE 2014
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CONTATTI
Telefono: 06121127300 / 06121127301 - Fax: 062592598
Sito Web: www.itisgiorgiroma.it - E-Mail: [email protected]
C.F.: 80206150585
DOVE SIAMO
L’I.T.I.S. - L.S.A “G. Giorgi” si trova in viale Palmiro Togliatti, 1161 - Roma
Distretto XV
CAP: 00155
L’ingresso principale è situato in via G. Perlasca davanti al Teatro Tenda
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Settimana della Cultura Scientifica
La Settimana della Cultura Scientifica ha lo scopo di avvicinare gli studenti del secondo
anno della scuola media alla scienza e alla tecnologia. Il nostro Istituto mette a
disposizione le proprie strutture attraverso una serie di esperienze di laboratorio e di
discussioni didattiche, volte a sensibilizzare i giovani delle scuole medie sull’importanza
che la tecnologia e la scienza hanno nella vita quotidiana, nell’impatto ambientale e nel
mondo del lavoro, con uno sguardo rivolto verso il futuro.
Le attività svolte in questa settimana sono:

CHIMICA: pile elettrochimiche, ossidazione di metalli, elettrolisi dell’acqua……..

FISICA: moto rettilineo uniforme – osservazioni elettrostatiche

FONTI RINNOVABILI: applicazioni dell’energia solare ed eolica, energia geotermica

ELETTRONICA: progettazione di una casa domotica in miniatura - magnetoterapia

ELETTROTECNICA: realizzazione di modelli di impianti elettrici civili e industriali

MECCANICA: sviluppo veicoli ad energia solare

ROBOTICA E NUOVE TECNLOGIE: giocando ed imparando con il Robotino ….
Gli studenti in visita sono protagonisti nelle attività svolte nei laboratori dell’istituto.
In particolare vengono approfondite le tematiche relative all’energia e alla tutela
ambientale.
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AULA POLIFUNZIONALE – LABORATORIO DI PASTICCERIA
Prof. Gualtiero Talocci (Figura Strumentale per l’H)
Nell’aula Polifunzionale, spazio appositamente predisposto per la
realizzazione di percorsi individuali di riabilitazione, di decantazione di
situazioni ansiogene, di contenimento di particolari emozioni, i ragazzi con
diverse abilità, conosciuti al “Giorgi “ come “ I Pasticcieri Pasticcioni “,
sotto la guida attenta degli assistenti alla comunicazione, elaborano il
rinfresco offerto agli alunni delle scuole medie che ci hanno fatto gradita
visita in occasione della Settimana della Cultura Scientifica.
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LABORATORIO DI CHIMICA
Prof. Paolo Caciola
Separazione di un miscuglio eterogeneo
Cromatografia dell’inchiostro di pennarello
Distillazione di una miscela di bevande alcoliche
Esempi di reazioni chimiche
Ossidazione di alcuni metalli
Velocità di una reazione chimica
Saggi alla fiamma
Analisi chimica quantitativa volumetrica
Pile elettrochimiche
Elettrolisi dell’acqua
Fluidi non newtoniani
Le proprietà dell’acqua
ATTIVITA’ DIMOSTRATIVE NEL LABORATORIO DI CHIMICA
Per lo svolgimento delle esercitazioni di chimica destinate agli studenti delle scuole
medie, nell’ambito della manifestazione “Settimana della Cultura Scientifica”, come
negli scorsi anni, si è pensato di ricorrere alla collaborazione di alcuni studenti del
triennio del Liceo Scientifico delle Scienze Applicate che mettono a disposizione le
loro competenze acquisite con lo studio della chimica.
Naturalmente questa occasione offre agli studenti
coinvolti la possibilità di mettere in pratica in modo
autonomo le proprie conoscenze mediante lo
svolgimento di alcune significative esperienze di
laboratorio per le quali hanno acquisito anche un ottimo
livello di manualità. Non dovendo più affrontare
l’insegnante ma dei ragazzi privi di conoscenze di
chimica, illustreranno le varie tematiche in maniera
molto semplice ma efficace. In questo modo gli studenti
del Liceo, trasformandosi in “insegnanti” per un giorno,
devono adoperarsi per mantenere viva l’attenzione degli
“allievi” più giovani stimolando la loro curiosità per le
conoscenze tecniche relative agli esperimenti
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dimostrativi proposti, collegandoli anche a fenomeni della vita di tutti i giorni.
Inoltre, gli “allievi”, data la piccola differenza d’età con gli studenti “insegnanti”,
intravedono la reale possibilità di raggiungere, in pochi anni di studio, le stesse
capacità e di ripetere gli stessi esperimenti, accrescendo il loro interesse verso la
cultura scientifica che non deve essere considerata un’isola del sapere difficilmente
raggiungibile.
Le esercitazioni dimostrative sono di vario tipo e vengono tutte esposte agli
studenti visitatori suddivisi in gruppi che si avvicendano attorno ai vari banchi di
lavoro.
Ogni studente “insegnante” è assistito da un compagno collaboratore che lo aiuta
nella parte pratica ed è attento a sorvegliare il comportamento degli “allievi” che
devono attenersi a norme di sicurezza ben precise affinché l’esperimento possa essere
svolto nel migliore dei modi, senza arrecare danni ad alcuno e in maniera che tutti
possano seguire con attenzione.
Esercitazioni previste
 Separazione di un miscuglio eterogeneo
In che modo possiamo separare i componenti di un miscuglio formato da ferro, sale e
sabbia ? Come possiamo isolare il ferro? E il sale ?.…
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 Cromatografia dell’inchiostro di pennarello.
L’inchiostro di un pennarello rosso è costituito da una sola sostanza? E quello di un
pennarello nero?
 Distillazione di una miscela di bevande alcoliche.
I passaggi di stato possono essere utilizzati per separare delle sostanze? Attraverso la
distillazione possiamo separare i componenti di una miscela di acqua e alcol,
sfruttando le loro diverse temperature di ebollizione….
 Esempi di reazioni chimiche.
Che cosa caratterizza una reazione chimica? Che cosa ci aspettiamo di vedere se
mettiamo a reagire due diverse sostanze?…
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 Ossidazione di alcuni metalli (ferro, magnesio, rame).
I metalli bruciano? In quali condizioni? Con quale sostanza reagiscono?…
 Fattori che influenzano la velocità di una reazione chimica.
Da cosa dipende la velocità con cui avviene una reazione chimica? Se in un
recipiente mettiamo a reagire due sostanze, variando le loro quantità impiegherebbero
sempre lo stesso tempo a reagire? E riscaldando il recipiente?…
 Analisi chimica qualitativa mediante saggi alla fiamma.
Che cosa succede quando accidentalmente dell’acqua contenente del sale cade sulla
fiamma di un fornello? Come si può spiegare il fenomeno che si osserva?…
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 Analisi chimica quantitativa mediante la titolazione di un acido forte con una
base forte in presenza di un indicatore di pH.
Come possiamo determinare l’acidità o la basicità di una sostanza? Si può
neutralizzare un acido? E una base?….
 Pile elettrochimiche.
Avete mai provato a pensare cosa succede all'interno di una comunissima pila stilo?
Avvengono delle semplici reazioni chimiche, chiamate redox o ossidoriduzioni, che
generano energia elettrica….. Si può costruire una pila con un limone? E con una
patata?...
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 Elettrolisi dell’acqua: produzione di idrogeno e ossigeno.
Si possono produrre idrogeno e ossigeno partendo semplicemente dall’acqua?
Il processo che lo consente si chiama elettrolisi, vediamo in che cosa consiste….

Fluidi non newtoniani.
Una miscela liquida può comportarsi come un solido? Come può essere
preparata?…
 Le proprietà dell’acqua
Si può far galleggiare un fermaglio metallico sull’acqua? Che cosa c’entra una
banana con le proprietà dell’acqua?....
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LABORATORIO DI FISICA
Prof.ssa Simonetta Cipriani
Presentazione delle esperienze:


Moto rettilineo uniforme con guidovia a cuscino d’aria;
Osservazione di fenomeni elettrostatici.
MOTO RETTILINEO UNIFORME
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DESCRIZIONE MATERIALI E STRUMENTI DI MISURA
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SLITTA CON ALIANTE
ROTAIA SU CUI SI MUOVE LA SLITTA
POMPA D’ARIA per diminuire l’attrito fra rotaia e slitta
2 FOTOCELLULE
CRONOMETRO DIGITALE collegato con le 2 fotocellule per acquisire i tempi di
percorrenza della slitta.
ESECUZIONE DELLE MISURE
Misura dei tempi per spazi di 30 cm, 60 cm, 90 cm.
TABELLA …
…… E GRAFICO
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OSSERVAZIONE DI FENOMENI ELETTROSTATICI
DESCRIZIONE MATERIALI E STRUMENTI DI MISURA
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MACCHINA DI WIMSHURST
CONDUTTORE SFERICO
EMISFERI DI CAVENDUSH
ELETTROMETRO
ELETTROSCOPIO A FOGLIA D’ORO
BACCHETTE DI VETRO E BACHELITE
PAGLIACCIO DI CARTA
MULINELLO A PUNTE
CUSTODIA CON SFERE SALTELLANTI DI SAMBUCO
PENDOLO ELETTRICO
Pendolino elettrico
Elettroscopio a foglia d’oro
Elettrometro
Per il video dell’intera esperienza clikkare sul seguente link:
http://www.itisgiorgiroma.it/index.php/studenti/appunti-ed-esercizi/materie-generiche/fisica
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LABORATORIO DI ELETTRONICA
Prof.ssa Laura Grana
CASA DOMOTICA IN MINIATURA
Il progetto più importante presentato nel laboratorio è sicuramente la casa domotica in miniatura.
La domotica è la scienza interdisciplinare che si occupa dello studio delle tecnologie atte a
migliorare la qualità della vita.
Il nostro progetto è nato durante l’anno scolastico 2011/12 e tuttora è in continuo sviluppo.
La nostra casa in miniatura ci aiuta in ogni compito quotidiano, ad esempio la sera non c’è bisogno
di accendere le luci del giardino, infatti queste si accendono automaticamente non appena un
sensore apposito rileva una quantità di luce molto bassa.
La casa è dotata anche di un telecomando per accendere le luci della casa a distanza, ed inoltre è
autosufficiente, infatti sulla casa è montato un pannello solare capace di ruotare per ottenere la
massima energia che alimenta l’intera casa e, quando produce energia in abbondanza, ricarica una
batteria che fornirà energia alla casa quando il pannello non riesce a produrla.
La casa è dotata anche di un sistema di allarme tramite raggi infrarossi, una volta attivato il sistema
rileva il tempo con cui ogni singolo raggio infrarosso fa il giro della casa e torna al mittente, dopo di
che non appena qualsiasi raggio torna indietro con un tempo differente da quello registrato la prima
volta il sistema manda un segnale ad una sirena.
Nella casa è presente anche un sistema di areazione che si attiva non appena un sensore apposito
viene scaldato, simulando quindi l’accensione di un condizionatore al momento del raggiungimento
di temperature elevate.
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La casa domotica non è l’unico progetto che noi elettronici abbiamo presentato, altri progetti sono:
MAGNETOTERAPIA
Questo circuito, di uso prettamente medico, è in grado, tramite degli impulsi, di aiutare la
guarigione da strappi muscolari o di migliorare la circolazione sanguigna.
RIVELATORE DI CAMPI ELETTROMAGNETICI
Questo dispositivo portatile emette un segnale acustico sempre più intenso man mano che ci si
avvicina ad una fonte di onde elettromagnetiche, come il quadro della corrente o il microonde, e fa
visualizzare sul monitor integrato il livello di queste onde.
GIOCO DI LED
Tramite un convertitore analogico-digitale e' stato possibile realizzare questo circuito che fa
accendere diversi cerchi concentrici di led, in modo tale da rappresentare visivamente l'intensità del
segnale sonoro misurata con un microfono.
RILEVATORE DI RAGGI UVA
Questo semplice dispositivo è in grado di rileva l’intensità di raggi UVA nell’ambiente e di far
visualizzare questo livello tramite l’accensione di diversi diodi LED.
AMPLIFICATORE PER CHITARRA
Questo circuito funziona come un normale amplificatore per chitarra; noi abbiamo collegato il
circuito ad un oscilloscopio per poter visualizzare l’effettiva amplificazione del segnale d’ingresso.
STAZIONE METEO
Grazie a questo progetto è possibile emulare il funzionamento di una vera e propria stazione meteo.
Nel nostro laboratorio è, infatti, possibile rilevare la temperatura atmosferica, il vento e le eventuali
precipitazioni tramite questa stazione meteo.
Questo progetto è ancora in lavorazione e presto verranno istallate altre due stazioni meteo.
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LABORATORIO DI ELETTROTECNICA E FONTI RINNOVABILI
Proff. Cristina Canale e Claudio Iozzo
REALIZZAZIONE DI MODELLI DI IMPIANTI ELETTRICI
CIVILI E INDUSTRIALI
Nell’ambito dell’Ingegneria Elettrotecnica, con il termine “SISTEMA ELETTRICO” si fa
riferimento all’insieme di apparecchiature elettriche, meccaniche ed elettroniche atte alla
produzione, trasmissione ed utilizzo dell’energia elettrica.
In particolare, con il termine “IMPIANTO ELETTRICO” si indicano impianti in BT (Bassa
Tensione – fino a 1000 V), mentre per impianti in MT (Media Tensione – fino a 20.000 V)
ed in AT (Alta Tensione – da 20.000 V a 380.000 V) si preferisce parlare di reti elettriche o
sistemi elettrici.
Normalmente gli impianti elettrici in bassa tensione per l’alimentazione delle abitazioni
comuni sono dimensionati su una potenza massima di circa 3.000 W.
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Durante la Settimana della Cultura Scientifica, gli studenti del corso di Elettrotecnica
hanno mostrato agli studenti in visita
modelli di impianti elettrici civili ed industriali:
l’impianto elettrico completo di una abitazione civile, un rilevatore di fumi e di gas, il
comando di più punti luce tramite interruttori e deviatori, l’avviamento e l’inversione di
marcia di un motore asincrono trifase.
In particolare sono stati illustrati agli studenti lo schema di montaggio di un circuito di un
impianto civile composto da due deviatori, due punti luce e una presa.
I deviatori sono dispositivi utilizzati nelle nostre case per esempio in un corridoio in cui ci
sono lampade che si vogliono accendere o spegnere da punti diversi.
Abbiamo mostrato lo schema elettrico disegnato secondo la normativa e abbiamo
spiegato come questo disegno è servito da base per montare su un pannello il circuito che
rappresenta questo impianto .
Oltre questo piccolo impianto abbiamo mostrato anche la realizzazione su un pannello di
compensato di un secondo circuito su cui sono stati montati due lampade( punti luce),
una presa e un interruttore.
Di ogni circuito montato è stato verificato il suo funzionamento.
SIMULAZIONE DI UN IMPIANTO CIVILE:
Durante la settimana della cultura scientifica abbiamo mostrato vari progetti realizzati
praticamente in questo laboratorio . Abbiamo costruito in scala un impianto civile in un
appartamento composto da 6 camere .In ciascun locale come nel salone e nelle camere
da letto abbiamo collegato i principali componenti : prese di corrente, interruttori e punti
luce. Nel corridoio abbiamo montato due componenti chiamati deviatori che svolgono la
funzione di controllare l’accensione delle lampade da due punti differenti dell’abitazione
come ad esempio dall’ingresso e alla fine del corridoio. Infine , all’interno della cucina
abbiamo inserito un rilevatore per il gas che serve a fare
scattare l’allarme appena
rilevava la minima presenza di gas .
Gli studenti del V anno di corso della specializzazione Elettrotecnica ed Automazione,
durante la “XXIII Settimana della Cultura Scientifica”, hanno effettuato un’esperienza
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basata sull’inversione di marcia di un motore asincrono trifase, una delle macchine
elettriche più importanti studiate durante il corso dell’anno.
MOTORE
ASINCRONO
TRIFASE
.
Il M.A.T (acronimo di Motore Asincrono Trifase ) è una macchina elettrica rotante, che
trasforma energia elettrica, presa dalla rete di alimentazione, in energia meccanica, che è
rappresentata dalla rotazione dell’albero motore. Il motore asincrono trifase si compone di
una parte fissa (detta statore) e una parte mobile (detta rotore). Lo statore è formato da
un pacco di lamierini,di materiale ferromagnetico, aventi la forma di corona circolare. Nella
parte interna dello statore vi sono delle cave che accolgono i conduttori (fili di rame
smaltato) dell'avvolgimento statorico. Il rotore è situato all'interno dello statore ed è
costituito da un pacco di lamierini,anch’essi di materiale ferromagnetico, aventi la forma di
corona circolare, con un foro interno per il passaggio dell'albero motore, e scanalature
esterne (cave rotoriche) per accogliere l'avvolgimento rotorico. Tra statore e rotore è
presente uno spessore d'aria o dielettrico detto traferro di qualche decimo di millimetri per
consentire la libera rotazione del rotore.
L’esperienza è stata effettuata, utilizzando:
-
Due contattori: apparecchi di manovra che permettono l’azionamento del m.a.t. ;
-
Un relè termico: usato per la protezione dell’impianto;
-
Due pulsantiere: di cui la prima permetterà la rotazione del motore in un senso,
mentre la seconda la rotazione del motore nel senso opposto;
-
Tre lampade di segnalazione: la lampada verde segnalerà la rotazione in un senso,
quella gialla nell’altra e mentre quella rossa si accenderà solo in caso di guasto
Premendo la prima pulsantiera, si azionerà il primo contattore, e la rotazione del motore
verrà segnalata dalla lampada verde. Una volta fermato, si premerà la seconda
pulsantiera e il motore ruoterà nel senso opposto a quello iniziale, questa seconda
rotazione sarà segnalata dall’accensione della luce gialla. La luce rossa, come detto in
precedenza, si accenderà solo in caso di guasto.
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FONTI RINNOVABILI
L’ENERGIA
Oramai la nostra società non può più farne a meno, ma cos’è in realtà l’energia? E’
la capacità di compiere un lavoro.
Essa può essere trovata sotto varie forme: termica, meccanica, elettrica e anche
chimica. L’energia può essere ricavata dalla trasformazione di numerose fonti.
Le fonti di energia si dividono principalmente in due tipi: rinnovabili ed energie non
rinnovabili. L’energie rinnovabili sono quelle che non si esauriscono e che hanno
l’impatto ambientale meno gravoso, bisogna dire inoltre che le energie rinnovabili
provengono prevalentemente dal sole. Le energie non rinnovabili, invece, sono
provocate per lo più dalla combustione di combustibili fossili e sono quelle energie
destinate ad esaurirsi nel tempo (come ad esempio petrolio, metano, carbone).
Essendo provocate dalla combustione sono quelle con l’impatto ambientale più
gravoso.
Dopo questa descrizione in generale, passeremo a spiegare meglio le più famose
fonti di energia italiane e non con i rispettivi “danni ambientali” che esse possono
produrre. Come detto in precedenza l’energie rinnovabili provengono quasi tutte dal
sole ma di preciso in che modo? Possiamo dire con sicurezza che l’energia solare è
quella associata alla luce e al calore che sentiamo quando siamo in presenza del
sole. l’energia del vento (eolica), l’energia solare (solare termica,fotovoltaica) e
anche l’energia idroelettrica sono il frutto di questo calore emanato dal sole. ad
esempio l’energia eolica sfrutta l’energia dei venti (il sole scalda la terra non in
maniera omogenea e di conseguenza si formano”masse” di aria più calda ed altre
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più fredda, lo spostamento di queste masse d’aria crea i venti che noi tutti
conosciamo), l’energia idroelettrica sfrutta il ciclo delle acque che come ben
sappiamo è “messo in moto” dal calore solare, per non parlare infine dell’energia
ricavata direttamente dal sole con pannelli solari e fotovoltaici. Nonostante tutte
queste inesauribili fonti di energie rinnovabili, la più usata resta quella prodotta
dalla combustione del petrolio e vari combustibili fossili. Ma oltre a queste due
principali categorie abbiamo anche gli assorbitori di energia, questi vengono definiti
tali perché l’energia consumata per ottenerli è maggiore di quella che si ha durante
l’utilizzo ed è uno dei principali motivi per i quali gli assorbitori di energia vengono
messi da parte pur rappresentando delle fonti “stabili” e pulite. Tra i vari assorbitori
spiccano le biomasse, i vari gas come etanolo e metanolo ed infine l’idrogeno
ottenuto per elettrolisi dall’acqua (ecco perché le macchine ad idrogeno non hanno
preso piede nel nostro paese). Tra tutte queste fonti quella con il maggiore
rendimento ma anche con i maggiori rischi è sicuramente l’energia nucleare. Questo
tipo di energia è molto particolare e proviene dalla fissione dell’uranio. Un reattore
nucleare contiene delle barre di uranio, quest’ultimo se colpito da un neutrone
diventa troppo pesante ed è costretto a scindersi, questa scissione crea un enorme
fonte di calore che viene sfruttata per la produzione energetica. Questa tipologia di
produzione comporta un sistema produttivo efficientissimo ma come tutte le cose vi è
l’altra faccia della medaglia, vedi appunto le scorie nucleari e i vari rischi
comportati dalle centrali nucleari nei vari paesi del mondo. Dopo aver spiegato
principalmente tutte le fonti che il nostro pianeta dispone possiamo passare a quelle
che l’uomo ha più utilizzato e utilizza a discapito dell’ ecosistema mondiale. Come
affermato in precedenza il petrolio e i vari combustibili fossili sono i principali
produttori di energie. Questa si forma dalla combustione appunto di questi materiali
ma come tutti sappiamo la combustione comporta l’emissione di gas nell’aria. Ma
alla fine sono semplicemente gas, dove sta il rischio? Il rischio è che l’utilizzo di
questi materiali è davvero elevato quindi nell’atmosfera non vengono immesse
piccole quantità di gas, ma massicce quantità. Il principale gas emesso è sicuramente
l’anidride carbonica (CO2), cosa accade, in poche parole la CO2 impiega parecchi
anni per essere smaltita nell’atmosfera dai 50 ai 100 anni di conseguenza ogni anno
la CO2 prodotta va a sommarsi a quella già presente creando tutti quei “squilibri”
atmosferici dei quali ormai siamo consapevoli (come effetto serra,scioglimento dei
ghiacciai e aumento delle temperature). Ovviamente è stato preso atto di questi rischi
ambientali e da parte dei governi mondiali c’è stato il primo tentativo di
miglioramento con il protocollo di Kyoto del 1997, questo protocollo prevedeva la
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riduzione dei principali gas nocivi all’atmosfera e bisogna dire che molti paesi
hanno aderito a quest’iniziativa ma altri,che poi sono i principali produttori
industriali, non hanno accettato come ad esempio gli Stati Uniti. Questo perché?
Perché la riduzione di questi gas va effettuato solo con l’abbassamento della
produzione, ed abbassamento della produzione significa meno soldi meno guadagni,
quindi è quasi ovvio che non molti paesi abbiamo aderito. Ma alla fine non bisogna
guardare al protocollo di Kyoto come un fallimento totale, alla fine rappresenta la
presa di coscienza di un mondo che per la nostra avidità, si sta danneggiando.
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LABORATORIO DI MECCANICA E ROBOTICA
Prof. Carlo Zanchi
SVILUPPO VEICOLI AD ENERGIA SOLARE
Il nostro istituto ha realizzato un prototipo di GO-KART elettrico funzionante con l’energia
fotovoltaica, cioè con l’energia solare convertita in energia elettrica attraverso dei pannelli
solari.
Il GO-KART è stato realizzato in collaborazione con il Centro Ricerche dell’ENEA di Portici
con l’obiettivo di costruire un prototipo di vettura a scopo didattico che sfruttasse l’energia
solare.
Le caratteristiche del GO-KART sono quelle di funzionare con un motore a trazione
elettrica alimentato da due batterie da 24 V. L’aspetto innovativo della macchina consiste
nel principio di funzionamento: si sfrutta l’energia solare che attraverso delle celle
fotovoltaiche è convertita in energia elettrica che si accumula nelle batterie.
Le batterie stesse possono essere ricaricate anche sfruttando la rete elettrica pubblica in
giornate con poco sole. L’impianto è quindi un “impianto ibrido” in grado cioè di utilizzare
sia l’energia solare e sia una fonte elettrica esterna.
Il veicolo che è stato realizzato costituisce un interessante spunto per le esercitazioni
didattiche degli allievi dell’istituto.
L’importanza del progetto consiste nell’utilizzo di una fonte rinnovabile e pulita; è
importante che i ragazzi delle classi di seconda media comprendano che il futuro della
tecnologia e della scienza non deve prescindere dal rispetto dell’ambiente.
Una tecnologia che rinuncia all’utilizzo dei tradizionali combustibili fossili e che quindi
riesce ad evitare il rilascio dei gas di scarico così nocivi per l’ambiente, si muove
esattamente in questa direzione.
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ROBOTICA E NUOVE TECNOLOGIE
Da alcuni anni nella nostra scuola è presente un amico alquanto speciale……..
Non stiamo parlando di un semplice vicino di banco o di un amico fedele ma del
nuovissimo Robotino, della casa tedesca Festo, che la nostra scuola ha acquistato da
poco tempo. Robotino, di cui la scuola possiede due prototipi, è dotato di tre moduli di
azionamento integrati in un telaio robusto e saldati al laser in acciaio inox.
Il telaio è protetto dagli urti con uno scudo di gomma; utilizzando dei fori filettati possono
essere montati numerosi componenti aggiuntivi, quali sensori o unità di trattamento.
Robotino si muove velocemente utilizzando il suo drive unidirezionale in avanti, indietro e
lateralmente. Il telaio contiene sensori di distanza a infrarossi ed è dotato di un sensore
ottico in grado di riconoscere, ad esempio, un percorso creato con una linea colorata.
E’ dotato inoltre di fotocamere, le cui immagini possono essere trasmesse al pc, ed è in
grado di vedere cosa accade attorno con molta accuratezza.
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L’alimentazione è fornita con due batterie al piombo da 12 V.
E’ importante sapere presente che Robotino può essere utilizzato dagli studenti di tutte le
specializzazioni dell’istituto tecnico, essendo la tecnologia e le strumentazioni in esso
utilizzate di interesse comune a tutti gli studenti del Giorgi.
Gli studenti delle scuole medie ospiti saranno essere coinvolti nell’apprendimento di
tecnologie innovative che saranno poste loro in maniera molto interessante e
coinvolgente.
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